MONTESILVANO SINE TEMPORE

Montesilvano si tuffa nel Medioevo il 2 e 3 novembre arriva

Montesilvano, 26 ottobre 2024. Il Comune di Montesilvano ha annunciato questa mattina, in conferenza stampa, il primo grande evento storico-rievocativo della città: “Montesilvano Sine Tempore: il borgo tra storia e leggenda”. Un vero e proprio tuffo nel passato che riporterà cittadini e visitatori all’epoca delle Crociate.

Il 2 e 3 novembre, dalle ore 10.00 alle 20.00, sotto le antiche mura di Montesilvano Colle, si rivivranno le epiche battaglie tra le truppe papali di Gregorio I e quelle imperiali di Federico II. Un’atmosfera medievale coinvolgente, con scontri tra cavalieri, spettacoli medievali, musica e danze d’epoca.

A presentare l’evento nella sala consiliare del Palazzo di Città, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, l’assessore al turismo ed eventi Corinna Sandias, i consiglieri Marco Forconi e Deborah Comardi, Marco De Marinis accompagnato da alcuni membri della Gualdana dell’Orso che per l’occasione hanno indossato i costumi medievali e Piergiorgio Mincarelli, in rappresentanza dell’Azione Collettiva Aps del Colle.

Partners dell’evento, la Gualdana dell’Orso e i Giullari di Spade che intratterranno il pubblico con esibizioni uniche, ma la rievocazione storica vedrà anche la partecipazione dei ristoranti del Colle (La Cantinetta del Colle, BR1, La Grotta degli Dei, Borgo d’Oro e Los Chicos), dell’Azione Collettiva Aps, della Proloco Monti Silvani, dei mercatini artigianali “Fatto con il cuore”: il borgo si animerà anche di mercatini medievali, dove sarà possibile trovare oggetti artigianali. Il Centro Anziani di Montesilvano Colle proporrà, invece, castagne e vine brulè.

Tanti gli spettacoli a cui si potrà assistere da mattina a sera, come il Live del sabato sera proposto dal Quartetto Davì, tanti e divertenti i laboratori e i giochi pensati per i più piccoli dalla Pro Loco. Sarà inoltre possibile ammirare da vicino dei simpatici asinelli e scattare una foto o fare un giro sulla loro groppa.

Piazza Calabresi sarà il cuore pulsante dell’evento, con Food, spettacoli medievali, mercatini, giochi e attività per grandi e piccini. In Piazza Galli e lungo il Belvedere, invece,oltre ad ammirare il panorama mozzafiato del borgo e immergersi nell’atmosfera suggestiva della Chiesa della Madonna della Neve, si entrerà nel vivo del combattimento e del vero e proprio campo medievale.

Per dare a tutti la possibilità di raggiungere agevolmente il Colle, l’amministrazione comunale ha predisposto un servizio di bus navetta gratuito che collegherà il parcheggio del bingo Orione al borgo, con corse che partiranno ogni 20 minuti, garantendo un facile accesso a tutti.

Il sindaco De Martinis ha espresso grande soddisfazione per questo progetto: “Siamo davvero felici di annunciare questo evento che avevamo ideato già da tempo e che oggi finalmente si concretizza. Un evento che vuole sottolineare l’importanza di valorizzare il patrimonio storico e culturale del nostro meraviglioso borgo e con l’occasione, coinvolgere la comunità per collaborare insieme in iniziative di questo tipo. Ci auguriamo che Montesilvano sine Tempore sia solo la prima edizione di una lunga serie. Vi aspettiamo al Colle per fare tutti un tuffo nel passato!”.

L’assessore agli eventi, Sandias: “Una celebrazione medievale che fa spettacolo e intrattenimento a novembre, oltre la stagione prettamente estiva, assume un significato pregnante, perché offre un momento di svago e divertimento per grandi e piccini. L’ambizione della nostra amministrazione è portare alla ribalta il nostro bellissimo Borgo e promuovere la sua bellezza sempre, in ogni periodo dell’anno. Con tutti i partners e le iniziative, daremo impulso anche al commercio e al turismo e ci auguriamo che sia solo l’inizio di una lunga serie di edizioni che vedrà protagonista la nostra Montesilvano Colle. Rinnovo l’invito del sindaco a partecipare il 2 e 3 novembre! L’ingresso è gratuito.”




UN CAMPIONE IN FAMIGLIA

Grande successo il Tour di Cattolica per promuovere stili di vita sani e sostenibili

L’Aquila, 26 ottobre 2024.  La Villa Comunale si è trasformata per una mattinata in una grande arena di sport e divertimento a misura di famiglia: molti bambini accompagnati dai loro familiari hanno potuto incontrare e giocare insieme a tre leggende dello sport italiano: Adriano Panatta, Francesco Ciccio Graziani e Andrea Lucchetta.

Grande successo per la settima ed ultima tappa del 2024 della seconda edizione di Un Campione in Famiglia un tour itinerante all’insegna dello sport promosso da Cattolica, Business Unit di Generali Italia, in partnership con la società RG, con il patrocinio del Comune dell’Aquila e il coinvolgimento della Rete Agenti Cattolica. Villa Comunale si è trasformata per una mattinata in una grande arena di sport e divertimento: oltre 400 bambini della città accompagnati dai loro familiari, hanno avuto l’opportunità di incontrare e trascorrere alcune ore di gioco e spensieratezza in compagnia di tre atleti che hanno fatto la storia dello sport azzurro: Adriano Panatta, Ciccio Graziani e Andrea Lucchetta. Tra i presenti, oltre agli agenti Cattolica, anche Arianna Nardi, Responsabile Marketing di Generali Italia e Cattolica e Marco Lamola, Responsabile Distribution di Cattolica.

La seconda edizione del tour, che ha come claim «Lo sport come scuola di vita» ed ha l’obiettivo di promuovere attraverso lo sport e il divertimento, socialità condivisa e uno stile di vita sano e partecipativo all’interno di ciascuna comunità, è stata strutturata in sette tappe: Verona, Bari, Viterbo, Brescia, Jesolo, Asti e per concludere l’Aquila. Per gli appassionati di sport si è trattato di un’occasione unica per incontrare il centravanti della Nazionale italiana nonché campione del mondo di Spagna 1982, Ciccio Graziani, il fuoriclasse del volley Andrea Lucchetta e l’ex stella del tennis Adriano Panatta. Nella Villa Comunale della città è stato allestito il “Villaggio Cattolica” dotato due mini-campi, da calcio e da volley, una zona riservata a spettacoli di magia e truccabimbi e un’area dedicata a giochi di coordinazione motoria e psicomotricità.

«Un Campione in famiglia vuole promuovere il benessere e lo sport, elementi fondamentali dell’educazione di bambini e ragazzi, ma anche dell’evoluzione della nostra offerta con soluzioni che puntano su prevenzione, check up, monitoraggio e percorsi verso uno stile di vita più sano – ha dichiarato Arianna Nardi, Responsabile Marketing di Generali Italia e Cattolica – Questa giornata che ha offerto l’opportunità a bambini, genitori e nonni di giocare in piazza insieme ai grandi campioni, è un regalo che Cattolica e i propri agenti vogliono fare alle comunità di riferimento».

«Un Campione in Famiglia ci permette di rinsaldare la storica presenza di Cattolica sul territorio, resa concreta da una rete agenziale attiva in tutta Italia, dalle grandi province ai centri minori, e dal suo impegno costante, fondato su socialità, dialogo e ascolto delle esigenze all’interno delle collettività locali – ha commentato Marco Lamola, Responsabile Distribution di Cattolica a margine dell’evento – Uno dei pilastri della storia di Cattolica, lunga oltre 125 anni, è il ruolo dell’agente come riferimento nelle comunità locali».

«Siamo davvero molto contenti della forte adesione delle famiglie dell’Aquila a questo evento promosso da Cattolica – ha aggiunto Adriano Panatta – l’obiettivo è stato quello di promuovere, attraverso la pratica sportiva, l’animazione, la musica e tanti giochi, una mattinata di aggregazione e di condivisione all’aria aperta, nella splendida cornice della Villa Comunale tra i giovani e le famiglie. Vedere il sorriso di tanti genitori unirsi a quello di bimbi e ragazzi, è stata una bellissima emozione. L’essenza di manifestazioni come questa è proprio lo stare insieme e giocare vivendo lo sport con leggerezza».

«È un meraviglioso viaggio che facciamo insieme a Cattolica contribuendo, con la nostra passione e la nostra storia di Campioni dello Sport, a rendere speciale una mattinata all’insegna del gioco, dell’animazione e del sano divertimento, coinvolgendo i giovani e le loro famiglie» ha dichiarato Ciccio Graziani.

«Lo sport è un formidabile aggregatore sociale, favorisce la condivisione, stimola la passione e genera entusiasmo, lo stesso che Ciccio, Adriano ed io abbiamo messo in campo anche oggi in occasione di “Un Campione in Famiglia” e che continueremo a mettere nel corso di iniziative come questa che consentono a tantissime famiglie italiane di ritrovarsi, giocare e divertirsi» ha concluso Andrea Lucchetta.




IMPRENDITORI A CONFRONTO

Industria motore di sviluppo e benessere

Teramo, 26 ottobre 2024. Il Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico Silvano Pagliuca e il Vicepresidente Lorenzo Dattoli hanno promosso l’incontro con l’On. Fausta Bergamotto, Sottosegretaria di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che si è svolto presso la sede di Teramo dell’Associazione, alla presenza di una nutrita delegazione di imprenditori operanti in vari settori produttivi e proveniente da tutte tre le province rappresentate dall’Associazione.

Argomenti al centro dell’incontro: le iniziative a sostegno delle imprese locali e dell’industria in generale, con un focus su automotive e ⁠transizione 5.0.

Il Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico Silvano Pagliuca ha sottolineato: “L’industria è il motore che alimenta la crescita economica e sociale della nostra regione, creando posti di lavoro, innovazione e sviluppo sostenibile. Il recente incontro con le imprese sul territorio teramano ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e settore privato. La manifattura è il motore della nostra Regione, favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo nonché il pieno utilizzo dei fondi e degli strumenti finanziari destinati al settore produttivo e al Made In Italy è fondamentale e possiamo farlo al meglio mantenendo aperto il dialogo istituzionale.”

Il Vicepresidente Lorenzo Dattoli ha aggiunto: “Desidero ringraziare l’On. Bergamotto per la sua preziosa condivisione e il supporto dimostrato. La sua presenza e il suo impegno sono stati fondamentali per rafforzare il dialogo e la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti. vedere grandi marchi della moda investire nel nostro territorio, riconoscendo il potenziale e le competenze che Abruzzo ha da offrire, crea nuove prospettive per l’occupazione. Questi investimenti inoltre non solo valorizzano il nostro patrimonio industriale, ma contribuiscono anche a promuovere l’immagine della nostra regione a livello nazionale e internazionale.”

L’on. Fausta Bergamotto ha dichiarato “Ringrazio il Presidente Pagliuca ed il vice Presidente Dattoli per l’invito, che ho accettato molto volentieri perché siamo convinti che Il confronto rimane sempre il modo migliore e più efficace per raccogliere le istanze ed affrontre le problematiche legate ai vari settori dell’industria.”

Vicinanza al mondo imprenditoriale è stata espressa anche da S.E. Fabrizio Stelo, Prefetto di Teramo, dal Vice Sindaco Stefania Di Padova e dall’assessore alle attività produttive Antonio Filipponi del Comune di Teramo.

L’incontro è proseguito con una visita aziendale all’importante realtà produttiva teramana Alfagomma, accolti da Marco Aquino – direttore del personale, Piero Di Nicola – direttore finanziario, Marco Taricani – direttore qualità, Alice Laraspata – responsabile privacy, Gianfranco Palmarini – direttore di stabilimento, Antonio Di Marco – direttore ufficio tecnico.

Alfagomma Industrial S.p.A. è leader nella produzione di tubi industriali, idraulici e raccordi, oltre a sviluppare soluzioni per sistemi fluidi e componenti in gomma. La società    impiega attualmente oltre 250 dipendenti nella sua sede di Teramo con una storia che risale al 1972.

Alfagomma Industrial fa parte del Gruppo Alfa Gomma S.p.A. che impiega globalmente oltre 5000 dipendenti e sviluppa un fatturato di circa 650   milioni di euro e che continua a crescere in Italia e all’estero grazie all’alta specializzazione dei suoi prodotti, destinati a vari settori industriali.

“Un esempio di Made In Italy nostro orgoglio nel mondo”, ha chiosato il Vicepresidente Dattoli.




CORSIE CICLABILI IN SECONDA FILA

… forse a scadenza!

Pescara, 26 ottobre 2024. Le corsie ciclabili, introdotte in Italia con la L. 120/2020, di conversione del DL 16/7/2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali» (Decreto semplificazioni), rappresentano una porzione della carreggiata dedicata alla circolazione delle bici: queste corsie sono separate dal resto del traffico solo da una linea tracciata sull’asfalto e sono concepite per facilitare la convivenza tra ciclisti e automobilisti. La possibilità per altri veicoli di utilizzare queste corsie è limitata solo per usufruire di parcheggi laterali o per manovre di cambio di direzione o spostamenti momentanei.

C’è da aggiungere che le corsie ciclabili, diverse dalle piste che sono o in sede propria (con cordolo) o in sede riservata (con linea gialla), sono nate anche come misura di contrasto alla pandemia potendo agevolare la mobilità singola a discapito di quella collettiva, a rischio contagio. Poi erano economiche e realizzabili in brevissimo tempo. E così è accaduto.

All’epoca Milano divenne famosa per quella di C.so Buenos Aires, che suscitò un grade e acceso dibattito sulla sua opportunità, soprattutto per il fatto che portasse via lo spazio del parcheggio in doppia fila.

A Pescara, mi pare nel giro di poco più di un anno, sono state realizzati poco meno di 15 km di corsie ciclabili, che sono solo monodirezionali, in particolare sulla Via Tiburtina per 4,6 km, lungo C.so V. Emanuele e Via Marconi per 4,6 km, in Via B. Croce per 1,6 km, lungo Via di Sotto (solo salita) per 2,3 km, in Via M.te Faito per 0,600 km, e altre arriveranno. Ne frattempo sono stati realizzati elementi ciclabili di raccordo in sede propria o riservata (ad es. lungo via Rio Sparto, o lungo Strada Vecchia della Madonna, in costruzione,  e altro).

A quattro anni dalla pubblicazione del DL 76, potrebbe essere utile fare una loro valutazione, soprattutto in termini di incremento della mobilità ciclistica, oltre che di presunta pericolosità e inopportunità funzionale in quanto promiscua, seppur solo apparentemente, ma non so se esistano rilievi dedicati.

Di certo sta per accadere che, in occasione del prossimo aggiornamento del Codice della Strada (Cds), le corsie ciclabili rischiano di essere messe al bando dal Ministero in quanto ritenute pericolose, almeno le future, valutando evidentemente più sicura la convivenza tra i diversi mezzi sulla corsia veicolare generale senza alcuna separazione di sorta, soprattutto se solo visiva e sormontabile.

A mio avviso, le corsie hanno un loro senso già per il solo fatto di essere visibili, ovvero di indicare che quello spazio è riservato esclusivamente alle due ruote, per cui gli altri mezzi non possono occuparlo, neanche temporaneamente. È questo vale sia per coloro che si spostano con la propria auto o con un mezzo commerciale, che devono assumere come divieto transitare o sostare in quello spazio, ma anche per chi va in bici che può rivendicare quell’ambito come suo, e cioè riservato.

Purtroppo, in parecchie zone della città questo non accade, né che l’utenza vulnerabile sia in grado di affermare il proprio diritto di transito, esclusivo, né che quella più forte, delle 4 ruote a motore, prenda consapevolezza del divieto (nelle foto solo alcune situazioni in via B. Croce, Via del Circuito, Via di Sotto, C. V. Emanuele).

Tradotto: evidentemente una norma, che tra l’altro forse ha i minuti contati, non basta a cambiare certe abitudini, soprattutto se non viene fatta rispettare, a partire dalla mancata e ferma rivendicazione di chi ha il diritto di usufruirne (che alla fine passa di lato all’auto in sosta in seconda fila sulla corsia ciclabile, fresca di una vernice che poi sbiadirà), per finire con chi ritiene che  muoversi in macchina significhi poterla lasciare ovunque.

Per stare alla storia, almeno quella delle nostre parti, fatta la corsia, ma anche la pista ciclabile, ora  bisogna fare coloro che ne usufruiscono, ma, e forse soprattutto di più, chi non ci può andare, neanche per la sosta di un minuto.

Giancarlo Odoardi – Esperto Promotore Mobilità Ciclistica EPMC




DIVENTARE GRANDI ALL’INSEGNA DEI VALORI DI KAROL WOJTYLA

Indetta la 1° edizione degli “Award Giovani” 2025 – “Premio Internazionale San Giovanni Paolo II – Gran Galà della Pace”. Ai vincitori la possibilità di vivere le emozioni del 75° Festival di Sanremo e del Giubileo 2025

Pescara, 26 ottobre 2024. “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”, sulla scia di un riconoscimento prestigioso dedicato alla figura di Papa Giovanni Paolo II, la possibilità concreta di far emergere nuove leve nel campo della musica e dello spettacolo, come cinema, teatro e varietà. Nei giovani, infatti, Karol Wojtyla vedeva le “sentinelle del mattino”, il futuro della Chiesa che si stava affacciando al nuovo millennio, durante l’apice del suo pontificato.

Concepita in collaborazione con l’Accademia Musicale del Lazio APS, nella persona del suo Segretario e tesoriere M° Professor Igino Vigna, l’iniziativa è ideata dal giornalista Nino Capobianco, promotore del “Premio Internazionale San Giovanni Paolo II – Gran Galà per la Pace”.

Un riconoscimento, strettamente legato al progetto A.MA.M.I., lanciato nel 2018, volto a celebrare le figure distintesi per il loro impegno a favore della pace, della solidarietà e del contrasto a ogni forma di violenza e di femminicidio, valori strettamente legati all’opera di Papa Giovanni Paolo II, la cui terza edizione si è svolta a Roma lo scorso 16 settembre 2024 nella Sala Consiliare Giorgio Fregosi di Palazzo Valentini, attuale sede della Città Metropolitana di Roma Capitale, ex Provincia.

La manifestazione, dedicata a far conoscere al grande pubblico giovani emergenti, si svolgerà in due fasi:

1)         Regionale, che si svolgerà in Abruzzo dal 10 al 12 gennaio 2025, presso il Teatro Circus di Pescara;

2)         Nazionale, la prima edizione del “Award Giovani” 2025 – “Premio Internazione San Giovanni Paolo II – Gran Galà per la Pace”, che si terrà nella città di Sanremo, in coincidenza con il 75° Festival della canzone italiana, dal 13 al 15 gennaio 2025.

Per partecipare è necessario versare una quota di iscrizione di euro 35 all’Accademia Musicale del Lazio, consultabile al sito internet

http://www.accademiamusicaledellazio.it/sitetto%20iniziazione.html  

Una volta ottenuto l’accesso, si passa ad una prima selezione territoriale, il cui periodo e ubicazione saranno prossimamente illustrati dall’organizzazione, in base alla propria regione d’appartenenza, per poi aderire, se ricevuto il benestare, a quella successiva in terra abruzzese, per la designazione finale di 20 partecipanti, ognuno in rappresentanza delle 20 regioni d’Italia.

Ai vincitori, inoltre, la possibilità di potersi esibire in occasione del Giubileo, in calendario nella Capitale il prossimo 2025, all’interno di due grandi eventi canori, previsti al Circo Massimo, il 21 aprile, giorno del “Natale di Roma”, e il 18 maggio, giorno della nascita, avvenuta nel 1920 a Cracovia, di Karol Wojtyla, al Circo Massimo.

Il tutto all’insegna della fiducia nel domani, visto con gli occhi di Papa Giovanni Paolo II, sguardo caratterizzato un pontificato che ha fatto della speranza un’essenza di vita, per divenire capolavoro nella persona.




OPERAZIONE ANTI BRACCONAGGIO

Polizia Provinciale: cacciatore utilizza richiami sonori vietati, fucile sequestrato e denuncia

Chieti, 26 ottobre 2024. La Polizia provinciale di Chieti, nel corso di un servizio di antibracconaggio effettuato nei giorni scorsi nel territorio comunale di Poggiofiorito, ha deferito all’autorità giudiziaria un cacciatore per violazione delle norme a tutela della fauna selvatica. Utilizzando un dispositivo acustico di richiamo dei volatili di nuova generazione, vietato per la caccia, l’uomo aveva attirato e abbattuto 66 volatili della specie Tordo Bottaccio.

Gli agenti della Polizia provinciale guidata dal comandante Antonio Miri hanno proceduto al sequestro del fucile da caccia semiautomatico calibro 12 ad anima liscia, del dispositivo di richiamo acustico e dei 66 capi cacciati con questa modalità vietata dalle norme. L’operazione rientra in un più ampio servizio specifico di controllo del territorio provinciale che mira a prevenire e reprimere attività di bracconaggio illecitamente attuate soprattutto nei confronti di specie selvatiche che in questo periodo autunnale migrano nei nostri territori alla ricerca di climi più miti.

“L’attività di vigilanza contro il bracconaggio per la tutela della fauna selvatica è un impegno fondamentale della Polizia provinciale finalizzato a preservare l’ambiente e la biodiversità, specialmente durante il periodo di migrazione pre-invernale. Un plauso al personale della Polizia provinciale diretto dal comandante Antonio Miri per l’attività a tutela della biodiversità del nostro territorio che viene messa in campo con competenza e puntualità”, commenta il consigliere delegato alla Polizia provinciale Carlo Moro.




L’ULTIMA VOLTA

Primo estratto del nuovo album, in arrivo nel 2025

Chieti, 26 ottobre 2024. A pochi mesi dalla fine del loro tour estivo in Abruzzo, gli artisti abruzzesi Manuel D’Alessandro e Danilo Orsini, noti come Man Stewart, stanno per sorprendere ancora una volta con il loro ultimo singolo L’ultima volta, che rappresenta anche un assaggio del loro attesissimo album in uscita a gennaio 2025.

Questo brano indie malinconico è un concentrato di amore e coraggio, come suggerisce il titolo. Tuttavia, non possiamo dimenticare le radici abruzzesi dei Man Stewart, che emergono in modo iconico nelle loro canzoni. “Questa volta abbiamo osato, vediamo come reagiranno i nostri ascoltatori; abbiamo scritto una canzone che potesse fungere da collegamento tra la nostra quotidianità e chi ci segue. “L’ultima volta” è il brano che rappresenta appieno questo momento della nostra vita ed è anche il primo estratto dell’album che uscirà prossimamente” afferma il duo, che si prepara ad una stagione di novità e trasferte importanti.

Ecco il link per ascoltare “L’ultima volta”:




OMNI – OMNIA MUTANTUR, NIHIL INTERIT

Prosegue mostra d’arte in chiesa di Corbellino, già centinaia di visitatori. Nel fine settimana arrivo del mammut e stage di tessitura, il 3 novembre finissage

L’Aquila, 26 ottobre 2024. Prosegue con grande successo di pubblico la mostra d’arte “Omni – Omnia mutantur, nihil interit”, ideata e organizzata dall’associazione 1Cona di San Demetrio ne’ Vestini, in provincia dell’Aquila, dedicata al tema della metamorfosi declinata nelle opere di dieci artisti, nella suggestiva chiesa seicentesca sconsacrata, e ora centro culturale, di San Sebastiano di Corbellino, una delle frazioni del comune diffuso di Fagnano Alto, in provincia dell’Aquila.

La mostra, con la curatela di Irene Marotta, Alessandra Bianchi e Debora Bella, proporrà domani sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre anche un workshop tessitura su telaio a cura di Valeria Befani, mentre domenica alle 15.30 ci sarà l’arrivo del Mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti, in cammino nei comuni dell’Aquilano, con al seguito canti e musiche a cura di Diego Sebastiani e Luca Sebastiani, restituzione laboratorio di canto tenuto dallo stesso Diego Sebastiani con i residenti presso la sede dell’ associazione Oro Nero, “Il Mammut, tra fili che  tessono storie”, laboratorio a cura di Salima Cure. Sarà presente il sindaco di Fagnano Alto, e presidente del Parco Regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore.

“La  mostra sta avendo un successo che neanche noi ci attendevamo – spiega Irene Marotta – sono state già tante, nell’ordine oramai delle centinaia, le persone che passano ogni weekend a visitarla, spesso da fuori provincia e anche da fuori regione, tra cui tanti turisti. Le persone del posto poi spesso si fermano a raccontare storie e aneddoti legati alla chiesa e al territorio, accrescendo così le nostre conoscenze a riguardo. La speranza è che ciò che qui sta accadendo sia solo una tappa di un percorso di valorizzazione di tesori poco conosciuti, fondendo antico e contemporaneo, con lo sguardo rivolto al futuro possibile di una terra che tutti noi amiamo e che abbiamo scelto per vivere, e dove fare arte e cultura”.

Visitatori di eccezione saranno anche i partecipanto alla camminata patrimoniale, curata dal Parco Sirente Velino e dalle associazioni Oro Nero e Codirosso, a partire dalle ore 10 di domenica, dall’Eremo di Ripa di Fagnano Alto, e con tappa, prima arrivare a Corbellino, nel castello di Fagnano Alto.

Ad esporre la piemontese Elena Mussi, pescarese acquisita, con “L’ombelico del mondo”, “Cervo di mare” e “Abisso”,  la venezuelana Yoselin Giovani, che ora vive a Popoli, con “Movimenti-Statici”, la napoletana Roberta Matuozzo, ora a L’Aquila a frequentare l’Accademia di belle arti, con “Chi è Marco Cavallo?”, il giuliese ma che vive a Bellante, Silvio Cascioli, con “Il seme della vita”, il chietino Davide Febbo, con il “Il reale è razionale”, Debora Panaccione, originaria di  Atina nel Lazio, ora residente a Fontecchio, borgo a poca distanza da Fagnano, con la sua ricerca fotografica sul concetto dei Buchi Bianchi, il peruviano Sebastian Alvarez, anche lui residente a Fontecchio, con l’installazione monumentale “Il martirio di San Sebastiano”, la tessitrice Valeria Befani, di origini romane, da anni residente a Rocca Calascio, con le “metamorfosi della lana”, Pasquale Liberatore, di San Demetrio ne’ Vestini, con “I corpi e le forme dei semi”. Infine,  le intime visioni fatte della materia della pietra di Pasquale De Carolis,  noto come lo “scultore degli uccelli”, che ha segnato un’epoca con la bottega artigiana di San Demetrio ne’ Vestini, scomparso a 96 anni nell’aprile di quest’anno.

infine, sabato 2 novembre, workshop di serigrafia su tessuto a cura di Frequenze e Ida Tuia Fornasiero. Per il finissage di domenica 3 novembre, in programma una performance dell’attore aquilano Marco Valeri.  A sostenere l’iniziativa l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, i Comuni di Fagnano Alto e di San Demetrio ne’ Vestini, il Parco Regionale Sirente Velino, Arti e spettacolo di San Demetrio Ne’ Vestini.  Inoltre, sono coinvolte le associazioni ed imprese locali come Foresta Modello Valle dell’Aterno, Frequenze dal Gran Sasso ETS,  Cuore Nero d’Abruzzo e le Proloco del territorio.

Calendario prossimi eventi

26 e 27 ottobre

Workshop tessitura su telaio

a cura di Valeria Befani

Per info e prenotazioni: Valeria 328.6234241

2 novembre

Workshop di serigrafia su tessuto

a cura di Ida Tuia Fornasiero

Per info e prenotazioni: Ida Tuia Fornasiero 346.7885273

3 novembre

Finissage

performance teatrale di Marco Valeri




RINASCE L’EREMO DI SANT’ANTONIO

A Pescocostanzo un impegno per la storia e la fede

Sulmona, 26 ottobre 2024. Una grande notizia per la comunità di Pescocostanzo e per l’intera Diocesi di Sulmona-Valva: sono iniziati i lavori di restauro dell’antico Eremo di Sant’Antonio, un luogo di profonda spiritualità e devozione incastonato nel cuore del Bosco di Sant’Antonio.

Grazie al finanziamento europeo Next GenerationEU, la Diocesi ha potuto approvare un ambizioso progetto di restauro, ideato dal Vescovo di Sulmona-Valva, Mons. Michele Fusco, e realizzato dall’Ing. Carmelo Panté. L’intervento riguarderà in particolare i locali adiacenti con il risanamento delle coperture dando maggiore stabilità anche alla Chiesa per garantire la sicurezza e la conservazione di questo prezioso patrimonio storico e religioso che, negli ultimi tempi, aveva subito ingenti danni e visto crollare parte del tetto.

“Ringraziamo il Signore per questa opportunità di restituire alla comunità un luogo così caro al cuore dei fedeli”, ha dichiarato Mons. Fusco, “l’Eremo di Sant’Antonio rappresenta un punto di riferimento per la nostra Diocesi, un luogo dove la fede si incontra con la natura, dove la storia si intreccia con la spiritualità. Con questo intervento, vogliamo non solo preservare un edificio, ma anche custodire la memoria di chi ci ha preceduto e trasmettere ai giovani la bellezza e il valore del nostro patrimonio”.

L’Eremo, oggetto di grande devozione da parte degli abitanti di Pescocostanzo, rischiava di andare perduto a causa del degrado delle strutture. Grazie all’impegno della Diocesi, della Parrocchia e di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, l’Eremo potrà tornare a splendere, offrendo un luogo di preghiera e di raccoglimento per tutti coloro che lo desiderano.

Il lavoro, ottenuti i relativi nulla-osta della Soprintendenza ai BB.CC., del Genio Civile e del Comune di Pescocostanzo, sarà eseguito dall’Impresa Edile Roberto D’Eramo e dovrebbero concludersi entro il mese di marzo 2025. La diocesi di Sulmona-Valva si impegna a tutelare e valorizzare il proprio patrimonio ecclesiastico e religioso, consapevole che la conservazione di questi luoghi è fondamentale per trasmettere ai posteri la fede e i valori della nostra tradizione.




L’INAUGURAZIONE DELL’ ANNO ACCADEMICO 2024/2025

Università della Terza Età e del Tempo Libero. La Presidente dell’associazione “Sergio Liberovici” Nadia Potenza illustra il programma

Giulianova, 26 ottobre 2024. Grande partecipazione, ieri pomeriggio, al Kursaal, all’inaugurazione del XXVII Anno Accademico dell’Università della Terza Età e del Tempo libero. Tanti i volti nuovi, in platea, tra quelli degli iscritti “storici”.

L’ Assessore Nausicaa Cameli ha portato i saluti dell’ Amministrazione Comunale, rinnovando il plauso per un’iniziativa ultradecennale che costituisce una preziosa occasione di cultura, svago e turismo, per cittadini di tutte le età.

La Presidente dell’ associazione promotrice “Sergio Liberovici”, Nadia Potenza, ha illustrato il programma dell’annualità 2024-2025.

Alla presentazione è seguito il bel concerto di Lucia Medori al violino e Corrado Di Pietrangelo al pianoforte proposto dall’ associazione Nota Fulgens.

Relatori degli incontri ( dal 7 novembre al 29 maggio): Maria Rosaria La Morgia, Daniele Di Massimantonio, Leonardo Persia, Lia Rongai, Angelo De Nicola, Luigi Ianni, Gabriella Lucidi Pressanti, Mario De Rosa, Gaetano De Luca, Piergiorgio Del Nunzio, Tommaso Navarra, Sandro Galantini, Alessandra Gasparroni, Francesco Marcozzi, Vincenzo Napodano, Valerio Negro, Margherita Vetrano, Valentina Muzi.




LAVORI PRIMO LOTTO QUATTRO CANTONI

Un sopralluogo nel cantiere del maxi-aggregato

L’Aquila, 26 ottobre 2024. “Saranno terminati entro la prossima primavera i lavori di ricostruzione del primo lotto dell’aggregato dei Quattro Cantoni, che comprende anche gli storici locali del Gran Caffè Eden, la scala di accesso alla Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi, l’ingresso al cortile principale del Convitto nazionale, la sede dell’ex Camera di Commercio e i portici esterni di Corso Umberto e Corso Vittorio Emanuele”.

A darne notizia è il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo nel cantiere insieme al dirigente del settore Edilizia Scolastica e Pubblica, l’ingegnere Alessia Fagnani, al responsabile area L’Aquila dello stesso settore, l’ingegnere Massimo Di Battista, al direttore dei lavori, l’architetto Federica Vinciguerra, e al Responsabile unico del procedimento (Rup), l’ingegnere Gennaro Di Maio.

I lavori del complesso edilizio, appaltati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche alla ditta Cobar Spa di Altamura (Bari) e consegnati nel 2022, sono stati finanziati dalle delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipe) numero 82 del 2009 e numero 44 del 2012. L’importo complessivo del maxi-aggregato è di oltre 42 milioni di euro, di cui 20 milioni destinati al primo stralcio.

“La fine del cantiere segnerà un momento importante per la comunità, a cui verrà riconsegnato un pezzo di storia nel cuore dell’Aquila – dichiara il presidente Caruso – Auspichiamo una accelerazione anche per il secondo lotto, la struttura che ospitava il liceo Classico, gli uffici della Provincia dell’Aquila e la biblioteca provinciale. Sono sicuro che questa area della città possa tornare a essere il cuore pulsante delle attività non solo economiche, ma anche culturali e sociali del centro storico. Abbiamo la responsabilità, come amministratori di questo patrimonio, di stimolare una fase di rinascita fondamentale per chi ha vissuto quei luoghi, ma ancor di più per le nuove generazioni”.




CAMERINO, UNA DELLE SFIDE PIÙ COMPLESSE

Privata e pubblica sbloccate, avanti il centro storico

Camerino, 26 ottobre 2024. Il piano di cantierizzazioni per la zona rossa va avanti. Il 2024 è stato l’anno delle soluzioni per il quartiere Vallicelle e l’approfondimento sulla zona di Nibbiano. In chiusura anche i lavori per la scuola Betti. Dal Recovery Art, passando per il Centro di ricerca e la CER, tanti i progetti di sviluppo finanziati. Il Commissario Sisma 2016 Guido Castelli: “Stiamo ricostruendo pensando al futuro”. Uno dei centri storici più danneggiati dalla scossa del 26 ottobre 2016 sta finalmente rinascendo. Camerino, in provincia di Macerata, è uno dei simboli della seconda e terza scossa della sequenza sismica che otto anni fa devastò il Centro Italia, a partire dalla notte del 24 agosto 2016. I due terremoti del 26 ottobre, ai quali seguì poi quello del 30 ottobre con il crollo della cattedrale di San Benedetto di Norcia e la distruzione di moltissimi paesi, segnarono profondamente l’entroterra marchigiano, andando ad aggravare e a determinare nuovi danni in un territorio vastissimo, un terzo dell’intera Regione Marche. “Camerino è una di quelle situazioni apparentemente impossibili e che si stanno sbloccando grazie a un grande lavoro di squadra tra istituzioni – commenta il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Insieme al Presidente Francesco Acquaroli, che non ha mai smesso di vigilare sulla ricostruzione delle aree del cratere ponendo la massima attenzione al tema delle aree interne e montane della regione, e al sindaco Roberto Lucarelli, coadiuvati dall’Ufficio speciale ricostruzione, siamo riusciti a trovare la chiave di volta normativa e operativa per il rilancio di uno dei centri storici più storici e più danneggiati del cratere. Per farlo al meglio abbiamo anche incontrato ed ascoltato con grande attenzione le istanze della Sovrintendenza e dei cittadini stessi, che chiedono tutela dell’identità storico-architettonica della loro città. Il quadro dei dati che forniamo oggi rende bene il cambio di passo in atto ma stiamo lavorando ulteriormente per far sì che tutto proceda nel migliore dei modi, anche in vista dei progetti di sviluppo che interessano il territorio di Camerino grazie a Next Appennino. Stiamo ricostruendo Camerino “com’era” ma anche “come sarà”, così da trasformare il dramma del sisma in un’occasione di rilancio per tutto il territorio. Solo così potremo provare a contrastare l’inverno demografico e la crisi climatica che affliggono anche questa parte d’Italia: non può esserci sviluppo né tutela dell’ambiente senza la presenza umana e per trattenere e incentivare la residenzialità occorre una visione di futuro, che passa attraverso l’innovazione, la ricerca e la viabilità, anche grazie al Governo Meloni che ci ha consentito di investire ulteriormente in una struttura viaria fondamentale come la Pedemontana, con i lavori appaltati già nel 2023”. “Guardiamo alla nostra città con la speranza sostenuta da atti concreti. Insieme al Commissario Castelli e alla Regione Marche si stanno raccogliendo i primi frutti del lavoro, rappresentati dalle gru presenti nel centro storico. I numeri sono positivi in un’ottica di ricostruzione del nostro patrimonio immobiliare privato. Anche la ricostruzione pubblica avanza, con tanti lavori in corso di completamento e altri che stanno iniziando. Gli anniversari servono per fare un bilancio che è positivo, con una ricostruzione che è avviata, grazie al Commissario Castelli e al Presidente Acquaroli ma anche ai cittadini che partecipano attivamente a questo processo. Il 2025 sarà l’anno della ricostruzione pubblica. Camerino, insieme anche alla Diocesi e all’Università e grazie all’ottimo lavoro svolto dal Rettore Leoni e dall’Arcivescovo Massara, punta a diventare ancora più bella, sicura e attrattiva” ha dichiarato il Sindaco Roberto Lucarelli.

La ricostruzione privata. Nel quadro già positivo delle Marche, con oltre 18 mila domande di ricostruzione privata presentate, 6900 cantieri in corso di cui 4800 già conclusi e oltre mezzo miliardo liquidato per i lavori, Camerino, pur nella complessità della sua situazione, non fa eccezione. Le domande di ricostruzione aggiornate a ottobre di quest’anno sono 890, con 590 cantieri autorizzati (oltre la metà sono per danni gravi) di cui 293 conclusi. Focalizzandoci sul centro storico, dove si estende la zona rossa più grande del cratere, l’opera programmatica messa in campo dal Commissario Castelli in sinergia con la Regione, attraverso l’USR, e il sindaco Roberto Lucarelli, mostra i suoi frutti. Il centro storico è stato diviso in aree, così da gestire logisticamente e temporalmente i mezzi pesanti necessari alla ricostruzione delle abitazioni. L’efficacia di questo approccio è dimostrata dai numeri del primo “anello” di cantieri: su 68 progetti previsti, 67 sono stati presentati, con oltre il 61% che ha già ottenuto la concessione. Sette interventi sono stati completati e 21 cantieri sono attualmente operativi. Sono inoltre già pervenuti diversi progetti anche delle Fasi 2 e 3 del piano di cantierizzazioni, che sono articolate come segue: nella Fase 2 sono attesi 26 progetti (di cui 6 arrivati) mentre per la Fase 3 sono attese 39 pratiche, di cui 13 già presentate. La ricostruzione pubblica. In tutto il territorio comunale, lo sblocco della privata va di pari passo con quello della ricostruzione pubblica. Il piano delle opere pubbliche mostra un quadro incoraggiante: il 50% degli interventi è in fase di progettazione, il 15% ha avviato i lavori e l’11% è già concluso. Particolare attenzione è stata dedicata al quartiere Vallicelle, il più popoloso di Camerino prima del sisma, dove oltre alle previsioni per evitare ulteriore consumo di suolo, è stata studiata la soluzione, tramite Ordinanza speciale del Commissario Castelli, che prevede l’interramento della linea dell’alta tensione in modo da consentire numerosi interventi che attendevano da anni una soluzione allo stallo. Anche in centro storico la ricostruzione pubblica avanza. Dopo la demolizione dell’Ex tribunale, procede il progetto esecutivo del palazzo comunale e del teatro Filippo Marchetti. Particolare attenzione è dedicata anche alla Rocca, in fase di progettazione, e alla realizzazione del parcheggio, infrastruttura essenziale per garantire l’accessibilità al centro storico i cui lavori saranno affidati entro fine anno. La scuola Betti. I lavori sono ad un punto avanzato ed entro la fine dell’anno verrà ultimata la parte scolastica con la sistemazione delle aree esterne. L’intervento della scuola Betti, che vale 12 milioni di euro, si estende su circa 4700 mq, divisi tra materna (2 sezioni per 60 alunni), elementare (10 classi per 250 alunni) e medie (9 classi per 225 alunni). L’Università di Camerino. Baluardo di resilienza fin dai primi momenti del terremoto, l’ateneo di Camerino sta attuando con risultati eccezionali la propria Ordinanza speciale, il che si traduce in spazi rinnovati e sicuri che tornano a disposizione degli studenti e della città: il Polo Studenti Ex Magistrali è stato completato e consegnato nell’ottobre 2023. Altri tre progetti, “San Domenico”, “Palazzo Ribechi” e “Granelli e studentato”, sono attualmente in fase di esecuzione lavori. Il Palazzo Battibocca è in procinto di avviare il procedimento di gara per i lavori, e il Palazzo da Varano sta finalizzando il progetto esecutivo. Di particolare rilievo anche l’intervento sul Fazzini, uno dei collegi più grandi di Unicam, recentemente potenziato grazie agli incrementi definiti con Ordinanza in Cabina di coordinamento. Il patrimonio religioso. Procede l’impegno non solo della Struttura commissariale ma anche dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino, guidata dall’Arcivescovo Francesco Massara, per la ricostruzione materiale e sociale. Un esempio virtuoso di questo impegno è stato il Centro Pastorale Diocesano. Ricostruito e rinnovato in modo tale da essere spazio polifunzionale, il nuovo centro inaugurato quest’anno ha anche camere per ospitare studenti. Un luogo di ritrovo intergenerazionale alle porte della città. È stato inoltre sbloccato il Duomo di Camerino, grazie alla sinergia tra il Commissario Castelli, l’Arcivescovo Francesco Massara e la Soprintendenza, che ha consentito di individuare tutte le necessarie premure per garantire la qualità degli interventi di restauro di uno dei simboli della città, Il progetto ha ottenuto così il via libera dalla Conferenza dei servizi. Si sottolinea che tutti gli interventi inseriti nell’ordinanza 105 dedicata ai luoghi di culto, di cui 24 nella località di Camerino, sono stati avviati. Oltre il 50% degli interventi ha le procedure di progettazione in corso e quasi il 30% ha avviato i lavori. La sicurezza del territorio. A Camerino, similmente ad altri Comuni gravemente colpiti dal sisma, si pone anche il tema della sicurezza idrogeologica del territorio. Dopo approfonditi studi si sta definendo la delocalizzazione della frazione di Nibbiano, dove insiste una frana preesistente al sisma ma aggravata dalle scosse del 2016. Il rischio emerso dallo studio è risultato così elevato da rendere necessaria la delocalizzazione di tutte le abitazioni. Una scelta delicata che va nella direzione della tutela dei cittadini e parte dalla consapevolezza che l’Appennino centrale è un territorio geologicamente giovane e quindi maggiormente soggetto a questo tipo di problematiche. Riparazione sociale ed economica. Il rilancio di Camerino passa anche attraverso finanziamenti aggiuntivi e complementari alla ricostruzione materiale e in particolare dai fondi del Piano nazionale complementare sisma. Sul fronte del sostegno alle imprese, attraverso il programma Next Appennino, sono stati attivati finanziamenti per 10 progetti a Camerino: due di innovazione, 6 per lo sviluppo di piccole e medie imprese di cui una relativa al settore turistico e ulteriori due progetti nel campo della formazione e dello sport, per un totale di oltre 1,6 milioni di euro di agevolazioni concesse. Sul fronte degli investimenti pubblici del Pnc sisma, si segnalano invece 1,3 mln per la rigenerazione urbana e territoriale e 396 mila euro per la viabilità tra viale Leopardi e viale Betti. Nella rigenerazione urbana sono ricomprese aree giochi, stazioni di ricarica per veicoli elettrici, parchi urbani (anche a Vallicelle) e la riqualificazione della Rocca Borgesca e del centro sportivo Le Calvie. Inoltre, Camerino è capofila di una delle tre Comunità energetiche rinnovabili a traino pubblico finanziate nelle Marche da Next Appennino, con un finanziamento di 7,6 milioni di euro e che comprende anche i Comuni di Matelica, Serravalle del Chienti, Castelraimondo e Gagliole, e sede del Centro internazionale per la ricerca sulle scienze e tecniche della ricostruzione fisica, economica e sociale, con un finanziamento di 18,2 mln di euro. Tra i progetti cofinanziati dal Pnrr anche quello del Recovery hub alle Ex Casermette di Torre del Parco per la creazione di un hub di recupero per i beni artistici e culturali danneggiati dal sisma 2016, ma anche di formazione e di valorizzazione del territorio, che oltre ai fondi PNC Sisma e al PNRR, ha recentemente ottenuto un ulteriore finanziamento di 3,5 milioni anche da parte del Ministero della Cultura, confermando l’attenzione che il Governo sta dando all’area del cratere sismico e alle Marche.




TIPICITÀ ED ECCELLENZE DEL TERRITORIO

La Denominazione Comunale di Origine

Luco dei Marsi, 26 ottobre 2024. Valorizzare, preservare e promuovere i prodotti tipici, le colture peculiari e le specialità della tradizione, rendendoli immediatamente riconoscibili. Con questi obiettivi l’Amministrazione comunale di Luco dei Marsi si dota, e dota il tessuto produttivo locale, della De.CO. ovvero Denominazione Comunale di Origine, uno strumento che identifica le eccellenze del Territorio, certificandone le radici locali sulla base di uno specifico Regolamento, strutturato dall’Amministrazione sulla scorta della normativa nazionale e in aderenza al modello predisposto dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Un progetto, quello dell’istituzione della De.CO. Di Luco dei Marsi, approvata nel corso del Consiglio comunale tenutosi ieri, 25 ottobre, che era stato delineato dall’Amministrazione già nel periodo pre-pandemico, in sinergia con il Tavolo Verde comunale, organismo che vede attivi protagonisti gli imprenditori agricoli e le Aziende di settore luchesi, e oggetto di focus dedicato nel corso primo G7 dell’Agricoltura e del Cibo organizzato nel centro fucense.

Produzioni agricole, ma non solo: la Denominazione Comunale, perfettamente compatibile con altre denominazioni, è destinata a identificare anche altre categorie di prodotti, come carni fresche e loro preparazioni; salse e condimenti; piatti tradizionali della cucina luchese; formaggi; paste fresche; prodotti della panetteria, della gastronomia, della biscotteria, della pasticceria, della confetteria e della gelateria; bevande alcoliche e analcoliche, distillati, liquori e cocktail, tra altri, purché in possesso dei requisiti richiesti.

Possono ottenere l’iscrizione nell’apposito pubblico registro le imprese agricole, artigianali e commerciali, nonché gli enti e le associazioni, che svolgono l’attività inerente alla produzione e commercializzazione dei prodotti. Nel Regolamento adottato è prevista anche l’istituzione di un albo comunale delle iniziative e manifestazioni riguardanti le attività e le produzioni agro-alimentari che, a motivo delle loro caratteristiche e dell’interesse culturale, sono meritevoli di particolare attenzione e rilevanza pubblica.

 “Si tratta di un progetto mirato a valorizzare e promuovere le nostre tipicità ed eccellenze attraverso un efficace e rodato strumento di marketing territoriale, capace di fornire “una carta di identità” a preparazioni e prodotti, alle loro caratteristiche, mettendone in rilievo il radicamento, l’appartenenza originaria a un dato luogo, ma anche in grado di concorrere a veicolare le specificità culturali e storiche del territorio cui si riferisce e che identifica anche attraverso un logo originale. Un valore aggiunto, dunque, per lo sviluppo locale”, rimarca la sindaca Marivera De Rosa. “Ringrazio la mia Squadra, in particolare il vicesindaco Giorgio Giovannone, anche assessore all’Agricoltura, che molto ha operato per questa realizzazione”. Nei prossimi giorni sarà presentato il logo ufficiale della De.CO. di Luco dei Marsi e sarà pubblicato il relativo Regolamento, cui dovranno fare riferimento coloro che vorranno ottenere l’iscrizione nell’apposito Albo e la conseguente autorizzazione all’utilizzo della Denominazione.