Roma, 27 ottobre 2024. UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, nel 2008 ha istituito la ricorrenza per commemorare l’adozione da parte della XXI Conferenza generale, nel 1980, della conservazione delle immagini in movimento e la loro tutela.
Gli archivi audiovisivi ci raccontano storie sulle vite e le culture delle persone di tutto il mondo. Rappresentano un patrimonio inestimabile, un’affermazione della nostra memoria collettiva e una preziosa fonte di conoscenza poiché riflettono la diversità culturale, sociale e linguistica delle nostre comunità. Ci aiutano a crescere e a comprendere il mondo che condividiamo tutti. Conservare questo patrimonio e assicurare che rimanga accessibile al pubblico e alle generazioni future è un obiettivo fondamentale per tutte le istituzioni della memoria e per il pubblico in generale.
La Discoteca di Stato, oggi Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, è stata fondata nel 1928 per raccogliere documentazione sonora, inizialmente incentrata sulle testimonianze orali dei protagonisti della Grande Guerra. Nel 1939 ha acquisito il ruolo di archivio sonoro nazionale e, dopo il trasferimento a Palazzo Mattei di Giove a Roma, è stato istituito anche un Archivio etnico linguistico-musicale.
Dal 1975, sotto il Ministero della Cultura, ha il compito di conservare e divulgare il patrimonio sonoro italiano e internazionale. La collezione conta oltre 450.000 supporti audio e video, una raccolta di strumenti di riproduzione sonora, e una biblioteca con circa 13.000 volumi e vari cataloghi discografici.
Altre Notizie
LIBRI DI TESTO PER L’ATTIVITÀ ALTERNATIVA
IL LAVORO FONDAMENTO DELLA REPUBBLICA E DELLA LIBERTÀ
MICHELE PLACIDO INCANTA GIOIA DE MARSI