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LA CAMERATA MUSICALE SI RIPRENDE LA SCENA

Per la stagione 2024 – 2025, oggi pomeriggio, 27 ottobre ore 17:30

Sulmona, 27 ottobre 2024. Dopo la pausa estiva la Camerata Musicale di Sulmona si riprende la scena nel magnifico Teatro Caniglia per dare il via, domenica 27 ottobre  ore 17:30, alla 72° stagione musicale con il primo di 22 appuntamenti settimanali che ci accompagneranno fino ad aprile.

Nel rispetto della tradizione, per il concerto d’apertura con l’Orchestra, si alza il sipario sulle note della Severočeská Filharmonie Teplice, Orchestra Filarmonica del Nord della Repubblica Ceca, per l’occasione diretta dal M° Alfonso Scarano, mentre il violino solista è Giulia Rimonda.

Un programma classico  dedicato a compositori tedeschi tra il ‘700 e l’800: Beethoven, Bruch, Mendelssohn.  Si apre la serata con  Egmont, ouverture in fa minore, op. 84 di Ludwig van Beethoven, composta tra il 1809 e 1810 per l’ omonima opera teatrale di Johann Wolfgang von Goethe. Storia eroica del conte di Egmont sacrificatosi per amore di patria e libertà, vittima del duca d’Alba e della repressione spagnola del 1568.

Il brano che segue è il Concerto in sol minore per violino e orchestra n. 1, op. 26 di Max Bruch. Chiude Felix Mendelssohn Bartholdy  con Sinfonia n.3 in la minore per orchestra “Scozzese” op.56.

La Severočeská Filharmonie Teplice, principale orchestra stabile del nord della Repubblica Ceca, fondata nel 1838, nella sua lunga storia ha ospitato personalità della scena musicale come Eugen d’Albert, Richard Strauss, Ferruccio Busoni, Emil Sauer, Pablo de Sarasate, Eugene Ysaye e Fritz Kreisler,  Siegfried Wagner e Alexander Zemlinsky.

Centinaia i concerti eseguiti in tutta Europa, da Monaco, Berlino, Basilea, Parigi, Valencia, Lisbona, Belgrado, Budapest, Zagabria, Lubiana, Bordeaux, Tolosa, Grenoble, Madrid.

Del 2013 è la lunga tournée in Asia con concerti in Vietnam, Cambogia,Hong Kong, Singapore, Malesia e Brunei.Del 2017 invece è il lungo tour in Sud America (Santiago de Cile, San Juan, Còrdoba, Rosario e Buenos Aires). Dal 1964 l’Orchestra di Teplice è responsabile del Festival Ludwig van Beethoven in ricordo delle frequenti visite del compositore alle famose terme della città, dove scrisse tra l’altro alcune delle sue più famose sinfonie. Dal 2013 fino al 2018  il M° Alfonso Scarano ha ricoperto il ruolo di  Chief Conductor dell’Orchestra.

Bambina prodigio Giulia Rimonda tra i tre e quattro anni inizia a studiare musica e violino. Si diploma ancora diciassettenne. Si perfeziona tra l’altro con Salvatore Accardo, poi con Sonig Tchakerian all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, attualmente con Boris Garlitsky a Parigi. Direttore artistico della sezione giovani del Viotti Festival di Vercelli ha collaborato, tra gli altri, con Mario Brunello, Emmanuel Tjeknavorian, Benedetto

Lupo e Bruno Canino. Vincitrice di vari riconoscimenti tra cui i premio “Giovanna Maniezzo” dell’Accademia Chigiana nel 2022. È stata selezionata da Leonidas Kavakos per la sua masterclass ad Atene. Ha inciso per Decca Universal la sonata di Leclair per due violini n.2 op.3  (cd “Le Violon Noir n.2”) e si è esibita in diretta Rai-Radio 3 per la giornata dedicata a Marcel Proust.

È entrata nel team di Archi Magazine

Suona un violino Domenico Montagnana del 1720 che alterna ad un Dario Vernè del 1983 denominato: “Al tuo cammino”, donato dalla famiglia Vernè.

Alfonso Scarano  è  Direttore Principale della Thailand Philharmonic Orchestra a Bangkok dal 2017 dopo esserne stato direttore ospite per sei anni consecutivi. Sotto la sua guida la Thailand Philharmonic Orchestra ha raggiunto lo status di orchestra leader del Sud Est Asiatico e realizzato anche il primo tour Europeo acclamata da pubblico e critica. Scarano è stato Direttore Principale della Severočeská Filharmonie Teplice   dal 2013 al 2018, Direttore Ospite Principale dei Virtuosi di Praga  e Direttore Musicale del Toscana Opera Festival. Vincitore a vari concorsi tra cui  primo premio al V Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra Bottega 1993 del Teatro Comunale di Treviso e primo premio al IV Concorso per Direttori d’Orchestra della Comunità Europea Franco Capuana 1997 a Roma.

Dirige regolarmente in tutto il mondo (Europa, Brasile, Asia)  orchestre tra cui la Jerusalem Symphony Orchestra,   New Russia State Symphony Orchestra (sala Tchaikovsky di Mosca), IDSO Istanbual State Symphony Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della Radiotelevisione Ucraina di Kiev, Orchestra delTeatro Regio di Parma, Helsingborg Symphony Orchestra (Svezia) e la Prague Philharmonia in tour in Germania e Bulgaria. Ha collaborato con prestigiosi strumentisti e cantanti del panorama mondiale (Mischa Maisky, Kristof Barati,Yu-Chien Tseng, Nikita Boriso-Glebsky,  Joel Thiollier, Alexander Toradze, Boston Brass, Daniela Dessi,  Rolando Villazon.  Ha diretto opere in molti teatri lirici italiani e all’estero. Intensa la sua attività nell’ambito della musica contemporanea, ha diretto lavori (alcuni in prima esecuzione assoluta) di Aharon Harlap, Gerhard Kaufmann, Narong Prangcharoen, Piyawat Louilarpprasert, Simon Laks, Ede Terényi, Fredrik Osterling, Colin Riley e molti altri. Per i balletti, oltre ai classici si concentra sul repertorio del Novecento storico nei  gala internazionali di danza nelle edizioni del Mittelfest con etoiles di caratura internazionale.

Ha inciso per Tactus (prima mondiale della Suite in sol maggiore per organo e orchestra di Respighi), Lupulus, Triart  e una lunga serie di CD  con la Thailand Philharmonic Orchestra.

Il concerto è realizzato nell’ambito del progetto”Circuitazione Musicale in Italia” promosso dal CIDIM.

Programma

Ludwig van Beethoven

Egmont, ouverture in fa minore, op. 84 (per la tragedia di Johann Wolfgang von Goethe)

Max Bruch

Concerto in sol minore per violino e orchestra n.1, op. 26 – Vorspiel: Allegro moderato , Adagio, Finale: Allegro energico

Felix Mendelssohn Bartholdy 

Sinfonia n. 3 in la minore per orchestra “Scozzese”, op. 56 (MWV N 18)

Andante con moto. Allegro un poco agitato. Assai animato, Vivace non troppo, Adagio, Allegro vivacissimo.

Allegro maestoso assai

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