PROGETTO SPECIALE METADINAMICHE

Esperienze di Benessere in Natura per Donne Metastatiche

Capestrano, 1° ottobre 2024. È partito ieri, tra gli scorci emozionanti del Parco Nazionale della Maiella, un’altra importante tappa del Cammino di Forza e Speranza per le Donne con Tumore al Seno Metastatico. Metadinamiche, infatti, è un progetto speciale dedicato alle donne che affrontano il tumore al seno metastatico, un viaggio che rappresenta sia un percorso fisico che emotivo lungo il cammino della malattia.

Realizzato grazie alla collaborazione tra Susan G. Komen Italia e l’Associazione Onconaut, il progetto promuove gli stili di vita sani e le terapie oncologiche integrate come strumenti fondamentali per migliorare la qualità della vita delle pazienti.

Quest’anno, anche la Società Cooperativa Il Bosso si rende parte attiva del progetto, mettendo a disposizione le sue guide esperte per condurre alcune tappe di questo significativo cammino, accompagnando le partecipanti in un viaggio di riscoperta del benessere e della forza interiore, tra paesaggi mozzafiato, boschi autunnali dai colori cangianti, acque che scorrono tra profondi valloni, grotte ed eremi incastonati nella roccia con borghi medievali tra i più belli d’Italia.

Il Bosso, già da diversi anni, collabora con l’Associazione ISA, con il corso universitario di medicina integrata e con il reparto di senologia oncologica di Ortona, con la consapevolezza di quanto sia importante il benessere delle donne e delle persone in generale, attraverso il contatto con la natura.




DUE EPISODI TERRIBILI NELLE STESSE ORE

Sostanze contenenti cloro come le comuni plastiche PVC (Poli Vinil Cloruro), che bruciate producono diossine, stabili, perenni, che entrano nei viventi e finiscono bio accumulate nel cibo.  È una questione che avrà conseguenze per sempre.

Pescara, 1° ottobre 2024. Il direttore generale dell’ARTA ha dichiarato che i fumi si diluiscono in 4 o 6 ore. È una risposta semplicistica; sappiamo che  ARTA, col personale e mezzi che ha, può a malapena  e grazie a spirito di responsabilità da volontariato, intervenire su un incendio notturno.  Per due incendi è messa duramente alla prova si ricorda che per economicizzare anni fa fu chiuso e smantellato lo storico Laboratorio di Igiene e Profilassi, poi divenuto Presidio Multizonale di Prevenzione e infine ARTA, al servizio della provincia di Chieti. Una delle province più  estese e popolose d’Italia.

“Tutto il carico di ciò che avviene sulle province Chieti e Pescara grava su quest’ultima, con personale tecnico ridotto allo stremo” ha dichiarato Giovanni Damiani. “Mentre il personale tecnico manca, vediamo che altre professionalità avanzano, come quelle legate al mondo degli avvocati e dei commercialisti. Il nostro territorio è sempre più in disequilibrio, servono strutture tecniche funzionali allo scopo importantissimo del controllo e della prevenzione in campo ambientale”.

Interessante sapere che tutto questo è accaduto a due stabilimenti entrambi non sottoposti alla normativa del caso, la direttiva Seveso, Dlgs 105/2005, che si occupa proprio della sicurezza delle aziende e delle zone circostanti gli stabilimenti che detengono ingenti quantitativi di sostanze pericolose, perché non raggiungono i quantitativi previsti.

Per quanto accaduto ieri ARTA sarà in grado di fare un  monitoraggio protratto nel tempo, delle ricadute a terra di eventuali diossine, furano et similia? Quanto personale altamente specializzato è presente?

Quello che comunque è chiaro è che le informazioni tardano ad arrivare, e mentre scriviamo la città si è svegliata con la nube del secondo incendio senza sapere come comportarsi.

Radici inComune




IL CERCHIO DELL’ACQUA

Gaetano Lolli a Sulmona con l’archeologo Malandra

Sulmona, 1° ottobre 2024. Il romanzo Il cerchio dell’acqua (Leonida edizioni) dell’avezzanese Gaetano Lolli verrà presentato il 5 ottobre alle ore 18.00 presso la Libreria Ubik di Sulmona in Corso Ovidio 182. Dialoga con l’autore l’archeologo Carmine Malandra.

Il romanzo storico dell’ingegnere marsicano, che a pochi mesi dalla sua uscita ha festeggiato la prima ristampa continua il suo tour volto alla conoscenza della storia millenaria del Fucino con tante preziose curiosità anche tecniche sui lavori che hanno caratterizzato la più grande opera di ingegneria idraulica del tempo.

È lo stesso lago che condivide con il lettore le sue paure, le sue angosce ed il suo addio, un aspetto questo che sta incuriosendo il pubblico: Il cerchio dell’acqua lascia ampio spazio alle riflessioni, anche perché la sua lettura è lineare e la storia è chiara. Nelle pagine del romanzo scorre anche un viaggio emotivo che lo stesso lago, con un senso di amarezza sempre maggiore, percorre fino all’ultimo dei suoi giorni in cui non nasconde il suo dolore e l’incapacità di capire l’uomo per la sorte che ha scelto per lui”.

Tante sono le riflessioni e gli interrogativi che il romanzo scatena ed ancora oggi divide l’opinione pubblica e politica sulla realizzazione di questa grande opera d’ingegneria che ha interessato grandi nomi della storia, fra cui un orgoglioso e curioso Alexandre Dumas: era necessario prosciugare il Fucino? Ha portato davvero i suoi benefici? Lo stesso Lolli continua, durante le presentazioni del suo libro, a creare un interessante dibattito.

L’autore affida proprio ai pensieri e ai sentimenti del lago Fucino il compito di congiungere le storie degli uomini attraverso le varie epoche sul cui sfondo si muovono i singoli personaggi che animano le pagine di questo percorso, lungo le sponde del bacino lacustre.

“Al termine il libro non si conclude, ma lascia ampio spazio al lettore per proseguire la sua personale narrazione perché resta il tacito rapporto con il lago Fucino: un legame che non si estingue con l’acqua che defluisce nel fiume Liri a Capistrello. In questi luoghi arriva anche la storia di millenni, si confonde con altre acque e continua a scorrere, come il Fucino nei nostri giorni, nelle nostre menti, in queste pagine”. Così conclude l’archeologa Emanuela Ceccaroni, che ne ha scritto la prefazione.

Ingresso libero




G.A.S. IN FESTA

Il Gruppo di Acquisto Solidale festeggia i suoi venti anni di attività con una manifestazione pubblica

Vasto, 1° ottobre 2024. L’associazione di promozione sociale “Gruppo di Acquisto Solidale GAS_VASTO” festeggia i suoi venti anni di attività con una manifestazione pubblica dal titolo “G.A.S. IN FESTA: venti anni di consumo critico, agricoltura biologica, ed economia solidale”, prevista per sabato 5 ottobre 2024, in collaborazione con GAS Oltre Confine di San Salvo e Montenero, AnxaGAS Lanciano, Slow Food Abruzzo, Nuova Libreria, La tribù del Sorriso, Consulta Giovanile Vasto, e con il patrocinio del Comune di Vasto.

Tale manifestazione vuole rappresentare un evento di richiamo sul territorio per sensibilizzare sui temi del consumo e produzione sostenibili, sulla promozione della filiera corta e dei metodi biologici di coltivazione in ambito agricolo. L’obiettivo è  portare all’attenzione del più esteso pubblico tematiche che troppo spesso rimangono relegate a cerchie ristrette di cittadini:  alimentazione stagionale e territoriale, recupero e riciclo dei beni, riduzione dei consumi e della produzione dei rifiuti, solidarietà e mutuo aiuto col sostegno ad una rete sociale di comunità.

Per fare questo il GAS Vasto, con i suoi partner, promuove un Mercatino biologico in Piazza Barbacani – tra le ore 9.30 e le 13.00 di sabato 5 ottobre – in cui saranno presenti i fornitori del GAS Vasto e della rete dei GAS frentani, nell’ottica di mettere in luce e sostenere le piccole realtà produttive territoriali con la vendita diretta, ponendo attenzione alla qualità dei prodotti e ad un sistema sostenibile di produzione, dando la possibilità di vedere come funziona un Gruppo di acquisto Solidale. Ci saranno stand informativi e possibilità di degustazione. Per animare la piazza ci sarà il mimo Julien Lambert con delle azioni di teatro di strada, e i Clown de “La tribù dei sorrisi”.

In Piazza Barbacani, alle ore 11.00 presso la Nuova Libreria, ci sarà inoltre un incontro/dibattito con Linda Maggiori, – blogger di “Famiglie rifiuti zero” e “Famiglie senz’auto” e collaboratrice delle riviste Terra Nuova e Altreconomia – che presenterà il suo libro “Questione di futuro. Guida per famiglie eco-logiche!” presso la Nuova Libreria alle ore 11.00, nel contesto del Mercatino biologico.

Nel pomeriggio alle 17.00, presso la Pinacoteca di Palazzo D’Avalos, avrà luogo una importante tavola rotonda dal titolo “I vent’anni del GAS Vasto: Gruppi di Acquisto, Reti di Solidarietà, Consumo critico e Agroecologia nel territorio frentano” , che vedrà intervenire, oltre ai rappresentanti dei GAS e i suoi produttori, Luigi Mastronardi professore dell’Università del Molise, Alessio Massari rappresentante del GAL Maiella Verde, Umberto Cantò rappresentante di Slow Food,  Cornelia Consorte, presidente di Banca Etica Abruzzo, Paolo di Luzio rappresentante di AIAB Molise e Nicoletta Radatta consulente per la formazione alimentare e le Mense scolastiche. I saluti istituzionali saranno portati da Paola Cianci, assessore con delega all’agricoltura e alla scuola. Sarà l’occasione per uno scambio -fra tante realtà del territorio frentano- di esperienze legate alle mense scolastiche a filiera corta, ai biodistretti, ai mercati contadini, al mondo del commercio equo, verso lo sviluppo di nuove progettualità in rete.

La presenza di Linda Maggiori in Abruzzo costituirà un segno dell’unità dei tre Gruppi di Acquisto Solidale della zona frentana (AnxaGAS, GAS Vasto, e GAS Oltre Confine), poiché l’attivista faentina sarà a Lanciano giovedì 3 alle 19.30 presso la Sala video della Chiesa San Francesco a presentare il libro “Vivo senza auto”, una riflessione sui vantaggi economici, ambientali e sociali dello stile di vita car-free, grazie a tanti esempi di città virtuose e testimonianze di famiglie che hanno rinunciato all’auto; venerdì 4 alle ore 18.00 sarà presso il Centro Culturale “Aldo Moro” di San Salvo, per presentare “MAMME RIBELLI- Le Mille battaglie da nord a sud contro l’inquinamento e per la salute di tutti”, un libro importante che dà voce alle donne, e non solo, che da anni si battono per la salute dei territori e per le figlie e i figli di tutte e tutti, contro la devastazione dell’ambiente e l’omertà istituzionale, forti di una profonda solidarietà intergenerazionale.

Per l’alto valore civico ed educativo del libro i tre GAS, in collaborazione con il Comune di Vasto, il Centro “DonnAttiva” e la Consulta Giovanile Vastese, hanno promosso un ulteriore incontro con Linda Maggiori e gli studenti del Polo Liceale Pantini/Pudente, venerdì mattina 4 ottobre alle ore 9.30, presso la sala Aldo Moro. L’incontro sarà introdotto da Paola Cianci, e da Licia Zulli, rappresentante del Centro DonnAttiva.

Una settimana così intensa per le reti di economia solidale abruzzesi si concluderà infine a Bellante, domenica 6 ottobre, con il “Molino Green Fest”, organizzato dal locale GAS del Molino, un appuntamento oramai radicato nel territorio teramano, che prevederà, egualmente come per la festa vastese, un mercatino agricolo e artigianale, con momenti di laboratorio, dibattito e performance.




I CAREER DAY DI ATENEO alla d’Annunzio

Campus di Pescara, 2 ottobre – Campus di Chieti 3 ottobre

Chieti, 1° ottobre 2024. Il Settore Career Service & Placement dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, diretto dalla dottoressa Annalisa Michetti, in collaborazione con MAW, organizza i Career Day di Ateneo, due giornate che saranno interamente dedicate all’incontro tra aziende e giovani talenti universitari. L’appuntamento è per i prossimi 2 e 3 ottobre, rispettivamente nei Campus di Chieti e di Pescara della d’Annunzio, offrendo un’opportunità esclusiva per gli studenti, quella di conoscere da vicino le diverse realtà imprenditoriali sul territorio e, per le aziende, di poter entrare in contatto con quelli che saranno i lavoratori di domani.

Durante le due giornate, gli studenti saranno guidati attraverso una serie di attività interattive e formative, curate dai relatori di MAW e dell’Università G. d’Annunzio. Il programma prevede workshop con le 22 aziende partecipanti, simulazioni di interviste con imprenditori e manager, e dei Career Game, tutte esperienze e attività che consentiranno agli studenti ma anche all’impresa di mettersi alla prova in dinamiche di gruppo simulate. In totale, saranno offerte 50 esperienze diverse, tutte pensate per preparare al meglio i partecipanti al mondo del lavoro.

“I Career Day di Ateneo qui alla d’Annunzio – spiega la dottoressa Annalisa Michetti, Responsabile del Settore Career Service and Placement di Ateneo – avranno lo stesso contenuto e le stesse modalità anche se le aziende saranno diverse. Si baseranno su un sistema di matching tra le aziende ed i candidati per fornire loro l’opportunità di entrare in contatto con i talenti, promuovere l’occupabilità dei laureati e rafforzare il legame tra l’Università G. d’Annunzio ed il territorio. Ogni Azienda, in fase di iscrizione, – aggiunge la dottoressa Michetti – ha scelto di erogare una o più delle seguenti esperienze: Career game (un’esperienza di gioco da sottoporre ai candidati), Welcome on Board (interviste ad un imprenditore o a un manager da parte dei candidati), Workshop (presentazione di un contenuto formativo da parte delle aziende) e Stand Uni-park (spazi da career day con un’interazione da parte dei candidati)”.

“Questo grande evento – sottolinea il professor Davide Quaglione, Delegato del Rettore alle attività di Palcement di Ateneo – rappresenta l’occasione per comprendere più da vicino le esigenze della cosiddetta Gen Z, destinata a diventare la maggioranza della forza lavoro nei prossimi anni. Grazie a un innovativo sistema di feedback, basato su QR Code, gli studenti e le aziende potranno esprimere il loro reciproco interesse, facilitando un matching efficace e mirato. Semplificando ma evidenziano il grande valore di queste giornate con un richiamo alla storia dell’umanità – conclude il professor Quaglione – possiamo dire che questa iniziativa del nostro Ateneo e dei suoi partner costruisce un ponte, aggiungo efficace e veloce, tra tante prestigiose aziende e gli studenti, i laureandi e i laureati del nostro Ateneo”.

Maurizio Adezio




DALL’INCONSCIO AL REALE, dal reale al simbolico

Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario, Pasquale Ricci. Inaugurazione 5 ottobre 2024 ore 10:30, Museo Costantino Barbella. Fino al 25 ottobre 2024

Chieti, 1° ottobre 2024. Sabato 5 ottobre 2024 dalle ore 10.30, GArt Gallery Modern & Contemporary Art presenta, negli spazi del Museo Costantino Barbella di Chieti, la mostra Dall’inconscio al reale, dal reale al simbolico con le opere di Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario e Pasquale Ricci e accompagnata dai testi critici di Nello Catinello.

L’esposizione si snoda attraverso un percorso che lega i richiami alla classicità delle opere scultoree di Pasquale Ricci ai campionari di miti, storia passata e attuale dei lavori pittorici di Mauro Di Berardino e Fabrizio Molinario. Come scrive Catinello, «Non c’è arte senza anima, non si può dipingere o scolpire senza un moto interiore che con forza più o meno esplosiva spinga l’artista ad esteriorizzare il suo sentire, il suo rapporto con sé stesso, con quanto lo circonda e con quanti si relaziona, volente o nolente. Spinto da questa esigenza, l’artista trova, coscientemente o spesso in modo inconscio, una cifra personale con la quale esprimere tutto quello che dal suo intimo non chiede altro che di erompere.»

«Pasquale Ricci ha scelto il bronzo per le sue opere e naturalmente si tratta di una scelta decisamente impegnativa in quanto richiede una sicura preveggenza dell’opera finale, che molto difficilmente potrà essere manipolata e corretta. […] Nei suoi lavori Ricci si appropria inoltre di una peculiarità, che è quella di non scolpire a tutto tondo, come se questo fosse per lui troppo riduttivo ad un’apparenza, mentre il vuoto lasciato dietro al volto scolpito fa pensare a un mondo che si è liberato, che potrebbe esserci oppure no o che potrebbe essere riempito dal pensiero di chi guarda. […] i volti potrebbero apparire come maschere del teatro arcaico, ma a differenza di quelle non vogliono esprimere i vari stati dell’animo, i volti sono muti, sono fissati in un silenzio che non cerca risposte e non vogliono neanche porre domande, non anelano a un dialogo con chi e quanto li circonda, non nascondono una indifferenza che, assolutamente tipica dei tempi che viviamo, ci riporta quasi brutalmente alla contemporaneità.»

«Il ricorrente turbinio di immagini coltivate nel tempo ha trovato via libera e Mauro Di Berardino, che non poteva non trovare che in Basquiat il suo mentore, ha proiettato sulle superfici usate una sequenza caleidoscopica di immagini, pittogrammi, assunti linguistici, riferimenti letterari, sociali, storici, mitologici, che potrebbe essere infinita se non fosse costretta dal limite spaziale del supporto utilizzato. Detto che il colore, acceso, squillante, sparso nelle più varie gamme tonali e negli accostamenti più arditi, la fa da padrone in tutte le composizioni, una riflessione meditata meritano le frasi, le iscrizioni, le parole, riversate a piene mani nelle opere. […] Siamo al ritorno della simbologia comunicativa dei graffiti rupestri preistorici, che Mauro Di Berardino, arricchendo di un codice linguistico la forza espressionistica delle immagini, fa propria come esigenza primaria e irrinunciabile e riporta inevitabilmente al contemporaneo.»

«Guardiamo i lavori di Fabrizio Molinario e una volta tanto evitiamo la consueta opera di recupero delle origini, della ricerca di riferimenti, degli accostamenti, degli inquadramenti, lasciamo da parte Dubuffet, l’arte “brut” e similari. […] Dopo essersi guardato accuratamente attorno, dopo avere assimilato tutte le componenti della realtà nella quale si è trovato immerso, ha sentito qualcosa erompergli dentro, qualcosa che non poteva rimanere stratificato sotto l’accettazione rassegnata dello stato di fatto, per cui ha preso colori e tavolozza e ha cominciato a dipingere. Colori, certo, soprattutto colori, il colore è gioia, il colore è allegria, il colore è vita, ma soprattutto il colore è libertà, per Molinario il colore è il simbolo di quella libertà che poi trabocca dai suoi lavori.»

PASQUALE RICCI nasce nel 1981 a Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Mario Dé Fiori” di Penne (PE), appassionandosi e approfondendo poi tecniche e metodi innovativi e creativi. Le sue opere di maggiore spessore sono realizzate interamente in bronzo, altre opere, seppur di dimensioni maggiori e imponenti, sono create e lavorate con argilla, gesso, cemento e resina. Le sue opere nascono dalla ricerca continua che caratterizzano gli eventi di una vita umana ai suoi frammenti o pezzi di vita che si sgretolano. I tatuaggi incisi sulle opere rappresentano in forma indelebile punti di forza e debolezze che ciascun essere umano può avere.

MAURO DI BERARDINO. Inizia la carriera artistica nel 2012, dopo un’esperienza di premorte che sblocca l’interesse per la pittura, senza alcuna formazione accademica. Il suo approccio è istintivo: riesce a percepire gli squilibri nelle opere e correggerli, creando un’armonia visiva ed emotiva. La sua esperienza nella radiologia ha influenzato profondamente il suo lavoro: le radiografie, strumento scientifico per rivelare ciò che è nascosto nel corpo, si fondono nei dipinti, creando un dialogo tra il visibile e l’invisibile. Con pennellate decise, segni graffiati e simboli, esplora il confine tra corpo e anima, rendendo l’arte un ponte tra scienza e introspezione. Le opere, cariche di simbolismo, invitano lo spettatore a riflettere sul dualismo dell’esistenza, esplorando la tensione tra luce e ombra, realtà e mistero.

FABRIZIO MOLINARIO nasce a Novara nel 1968, dove vive e lavora.Inizia la sua attività pittorica nel 2003. Il fratello, poeta e fotografo, lo introduce negli ambienti e nei salotti artistici della città; comincia così ad esporre le proprie opere nel territorio novarese e, in contemporanea, inizia la sua sperimentazione artistica rifacendosi a diverse correnti. Ha collaborato con Gallerie di Copenaghen e Vienna e attualmente lavora, tra le altre, con la Galleria “Gliacrobati” di Torino, punto di riferimento in Italia per l’arte irregolare, e con la “GArt Gallery” di Pescara. Ha esposto in musei, spazi pubblici e fiere, sia in Italia che all’estero. È un esponente dell’arte irregolare/outsider.




FESTA DEI BORGHI AUTENTICI D’ITALIA e dei Cammini Inclusivi

I prossimi 12 e 13 ottobre a Sante Marie

Sante Marie, 1° ottobre 2024. Il Comune di Sante Marie aderisce alla Festa dei Borghi Autentici d’Italia, aprendo le porte alla comunità e ai visitatori. Un modo unico per conoscere storie, culture e tradizioni locali grazie a eventi, incontri, mostre e molto altro ancora.

Un appuntamento imperdibile che si terrà il 12 e 13 ottobre e celebrerà la bellezza del borgo e la ricchezza dei cammini inclusivi. L’evento offrirà due giorni di immersione nella storia, cultura e natura del territorio, con un ricco programma di iniziative.

Programma del 12 ottobre:

Ore 16:00: Visita al Museo delle Radio d’Epoca, che ospita una straordinaria collezione di 140 radio storiche.

Ore 17:00: Convegno “La storia delle radio: dagli albori ad oggi” presso il museo del Brigantaggio e delle Radio d’Epoca. Interverranno il sindaco Lorenzo Berardinetti, il direttore del museo Giacomo Morgante e altri esperti del mondo radiofonico.

Programma del 13 ottobre:

Ore 8:30: Raduno in Piazza Aldo Moro dei partecipanti ai cammini.

Ore 9:00: Partenza della Walking Marathon dei Briganti, un percorso di 21 km lungo il Sentiero Corradino, parte del Cammino Borghi d’Italia.

Ore 9:15: Inizio del Cammino delle Fornaci Inclusivo, un percorso di 12 km pensato per tutti.

Ore 11:30: Esperienza di Forest Bathing, un’immersione sensoriale nei colori autunnali del bosco.

Ore 13:00: Pranzo del Brigante in piazza, a cura della Pro Loco di Sante Marie.

Ore 14:30: Visita ai murales e al Museo del Brigantaggio e delle Radio d’Epoca.

Ore 16:00: Proiezione del cortometraggio “Cammino dei Briganti e inclusivi” presso la Sala Don Beniamino Vitale, seguita da un dibattito con il sindaco Berardinetti, Mirko Cipollone di Appennini For All, Vincenzo Paciotti, Aurelio Michelangeli e Sergio Rozzi.

Ore 17:00: Presentazione del libro “Montagna da Vivere” di Gianfranco Totani.

Ore 18:00: Proiezione del filmato di Rossella Frozza “Un albero che danza per quattro stagioni” presso la Sala Don Beniamino Vitale.

Il pomeriggio sarà accompagnato dalle note del gruppo musicale Jan Soldiers. L’evento è un’opportunità unica per vivere a pieno il patrimonio culturale e naturale dei borghi autentici italiani, unendo inclusività e tradizione.




TORNARECCIO E LE SUE ECCELLENZE a Val di Sangro Expò

Tornareccio, 1° ottobre 2024. Dopo il grande successo di Regina di Miele dello scorso fine settimana, il Comune di Tornareccio ha partecipato all’evento Val di Sangro Expò che si è svolto ad Atessa.

“Per quattro giorni abbiamo avuto l’opportunità di incontrare migliaia di persone che hanno apprezzato il nostro paese per le sue bellezze, le sue tipicità e i suoi paesaggi – spiega il sindaco Nicola Iannone -. È stata una grande opportunità e una bella vetrina per tutte le realtà del territorio. Ringrazio per questo gli organizzatori per averci ospitato e per aver creato un evento che mette in mostra le eccellenze abruzzesi”.

Durante la fiera, i visitatori hanno conosciuto e apprezzato le peculiarità del paese. A partire dal miele. La Capitale abruzzese del miele, infatti, ha raccontato la vocazione primaria del suo territorio che ospita numerosi produttori di miele e l’ultima edizione dell’iniziativa che più rappresenta questa particolarità. Poi i mosaici. Tornareccio è famosa per le sue bellissime opere esposte nel cuore del centro storico racchiuse in un bellissimo museo a cielo aperto, ideato, insieme all’evento Un mosaico per Tornareccio, dal gallerista e mecenate Alfredo Paglione. E infine il Parco archeologico e naturalistico del Monte Pallano. Con la straordinaria bellezza del suo paesaggio e  il patrimonio storico e archeologico che custodisce.

“A Val di Sangro Expò abbiamo cercato di raccontare chi siamo – prosegue il primo cittadino -. Grazie alla disponibilità delle associazioni e alla presenza degli amministratori comunali, abbiamo accolto tante persone che hanno fatto visita al nostro stand. Cogliamo l’occasione per invitare tutti nel nostro bellissimo borgo per scoprire l’arte e la natura del nostro territorio. Con Regina di Miele, l’appuntamento è per il 2025 con una nuova edizione ricca di tante sorprese”.




INIZIATIVE CULTURALI

Chiesa di Sant’Anna, un programma di appuntamenti da ottobre a maggio

Pescara, 1° ottobre 2024. La chiesa di Sant’Anna di viale Bovio si apre sempre di più al pubblico. Dal 3 ottobre al 12 maggio 2025 si succederanno una serie di iniziative culturali tra incontri letterari e concerti, anche per dare la possibilità ai più giovani di esprimere il proprio talento, e nel programma – l’ingresso è sempre gratuito – entreranno presto anche le esibizioni degli studenti del conservatorio Luisa d’Annunzio. Ad annunciare le 10 date già programmate è stato oggi il vicesindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota, che ha ricordato l’intervento di ristrutturazione della chiesetta finanziato dalla Sovrintendenza. Con Carota c’erano Mariarita Paoni Saccone, presidente della commissione Cultura, e Alessia Camplone, referente locale dell’associazione Anas, i cui volontari garantiscono l’apertura della chiesa al pubblico il mercoledì (dalle 9 alle 12) e il venerdì (dalle 16 alle 19).

Carota parla della chiesa come di “un gioiello che mostriamo alla città grazie ai volontari dell’Anas e fino ad oggi sono state già tante le visite, ad esempio in occasione delle ricorrenze di Sant’Anna e del Miracolo della pioggia, ma anche per il concerto di Ferragosto. Ora c’è un calendario da ottobre a maggio, tra presentazioni di libri e appuntamenti musicali che troveranno il loro luogo ideale proprio nella chiesa, un posto piccolo, raccolto, ma significativo. Ci piace”, conclude l’assessore, “l’idea di aprire la chiesa alle istituzioni e al Conservatorio, che inserirà le proprie date. Quello che è un luogo identitario della città diventa anche uno spazio per la valorizzazione dei giovani”.

“Chiunque desidera esprimersi trova nella chiesa di Sant’Anna un ‘palco’ per farlo e ringraziamo l’Anas che consente a tutti gli interessati di accedere a questa possibilità, mantenendo aperte le porte al pubblico”, commenta Paoni Saccone.

“La chiesa è perfetta per le esibizioni di musica da camera“, spiega Camplone, “e finora ci siamo concentrati su questo  ma da ora in poi il programma sarà costantemente aggiornato, con l’arricchimento che arriverà dal Conservatorio, e saranno allestite anche tre mostre, oltre agli appuntamenti già previsti. L’offerta, quindi, si amplia sempre più”, conclude Camplone sottolineando che la chiesa è meta anche di fedeli che “desiderano pregare e si ritrovano lì per recitare il Santo Rosario”. In allegato gli appuntamenti dei prossimi mesi.