LA FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE

Fossacesia celebra la medaglia d’argento al merito civile

Fossacesia, 2 novembre 2024. Anche quest’anno, la città di Fossacesia, insignita della Medaglia d’Argento al Merito Civile, si unisce alle celebrazioni nazionali per la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La giornata sarà caratterizzata da un evento commemorativo che coinvolgerà l’intera comunità.

Il programma della giornata del 4 novembre:

– Ore 11:30: Partenza del corteo da Piazza Fantini.

– Ore 11:45: Deposizione floreale al cippo che ricorda le vittime civili di guerra in Largo Castello, di fronte alla Chiesa Parrocchiale di San Donato.

– Ore 12:00: Corteo di ritorno verso il monumento in Piazza Fantini e deposizione di una corona d’alloro al monumento dei caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

– Ore 12:15: saluto del Sindaco Enrico Di Giuseppantonio e intervento dei ragazzi della quinta classe della Scuola Primaria di Fossacesia.

L’Amministrazione comunale ha invitato tutti i cittadini a partecipare a questa importante giornata di riflessione e ricordo, per onorare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la nostra libertà. Durante la cerimonia, verrà reso omaggio anche alle Forze Armate, riconoscendo il loro impegno e sacrificio per la difesa della nazione.




LA RAGAZZA E IL PIPISTRELLO

Il dipinto di Valentina Di Campli San Vito al Civico20 RistorArtGallery

Roccascalegna, 2 novembre 2024. La ragazza col Pipistrello, di Valentina Di Campli San Vito, in esposizione straordinaria presso Civico 20 RistorArtGallery a Roccascalegna, dal 31 ottobre al 3 novembre.

L’artista Valentina Di Campli San Vito, diplomata maestra d’arte e di designer, è una pittrice abruzzese, e l’arte ha sempre fatto parte della sua vita, dipingendo fin dall’infanzia, scegliendo ciò che più le piaceva fare: dipingere. Le tematiche che la ispirano e le stanno a cuore sono presenti in molti suoi quadri: la difesa dell’ambiente, l’antiviolenza, l’essere contro ogni guerra e discriminazione.

I suoi quadri onirici e impalpabili rappresentano i sogni, le fiabe, l’amore. Col suo stile fiabesco, Valentina Di Campli San Vito rasenta il fantastico e il surreale, destando con le sue opere un interesse che va al di là dei curiosi fino a raggiungere la stima dell’amato pubblico, andando oltre, e ricevendo numerosi riconoscimenti da critici d’arte.

Valentina partecipa a varie estemporanee per gli inerpicati e suggestivi borghi d’Abruzzo, realizzando varie mostre a Pennadomo, Gessopalena, Montenerodomo e Torricella Peligna, nonché presso il Parco Archeologico di Monte Pallano. Al Polo Museale di Santo Spirito e all’Auditorium Diocleziano di Lanciano è stata protagonista con le sue testimonianze artistiche e a Pescara è stata ospite all’Aurum e al Circolo Aternino, oltre che a Palazzo Sirena e al Museo Michetti di Francavilla.

Nel dipinto La ragazza e il pipistrello (olio su tela) lascia quasi intravedere un autoritratto, una donna dallo sguardo profondo, persa nel mistero della notte che sembra accarezzare il volatile che le si avvicina senza alcun timore. Valentina Di Campli San Vito si allontana dall’amato Abruzzo, ma solo per poco; infatti, si sposta a Roma presso Galleria della Pigna, in Sardegna alla Foresta Burgos e a casa Gaudi di Barcellona. 

Tante altre numerose sono le testimonianze di Valentina che troviamo al Civico 20 RistorArtGallery di Roccascalegna (CH) che ci tiene a celebrarla in occasione del ponte di Ognissanti, nomenclandola tra tutti gli straordinari artisti che hanno avuto il piacere di esporre le loro opere condividendo l’arte e l’amore, i sogni e le fiabe, consacrando con il loro passaggio le mura di questo luogo magico, non a caso, sito di fronte alla torre di guardia del leggendario Castello Medievale di Roccascalegna.

L’opera “La ragazza e il pipistrello” è esposta all’entrata del Civico20 RistorArtGallery dal 31 ottobre al 3 novembre. Ingresso libero.

C. Vignali




PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO primo tavolo per la provincia de L’Aquila

Presidente Caruso: “La sfida dei prossimi anni sarà disegnare la comunità del futuro, attraverso un modello che possa essere esportato sul piano nazionale”

L’Aquila, 2 novembre 2024. Fornire uno strumento utile al coordinamento delle pianificazioni comunali, realizzando un modello di crescita economica e sociale in grado di invertire la tendenza negativa dello spopolamento nelle aree interne, valorizzando le tradizioni locali e rilanciando i territori.

Questa la vision condivisa nel corso del primo tavolo per la redazione del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), che vede la Provincia dell’Aquila in prima linea con una task force composta da diverse professionalità. All’incontro, che si è tenuto giovedì scorso nella sala Celestino V di Palazzo Silone, all’Aquila, hanno partecipato il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e i diversi partner dell’Ufficio di Piano provinciale.

Soddisfatto il presidente Caruso: “La sfida dei prossimi anni sarà cercare di far emergere le potenzialità inespresse dei territori, immaginando di disegnare la comunità del futuro, attraverso un modello che possa essere esportato sul piano nazionale. L’obiettivo comune è quello di impostare una ricognizione strategica e funzionale alle scelte da compiere, rinnovando il modo di pensare lo sviluppo e disegnando il nuovo Piano ragionando in prospettiva. La sfida a cui siamo chiamati oggi è di progettare uno strumento urbanistico che nasca dalla riscoperta dei valori identitari, accantonando i tradizionali schemi e considerando elementi innovativi”.

Fondamentale sarà una visione condivisa, che accompagnerà la squadra in tutte le fasi preliminari, considerate le più importanti perché finalizzate a individuare, attraverso mirate analisi multidisciplinari, le scelte politiche più opportune per la successiva redazione del Piano. La Provincia dell’Aquila, che coordinerà l’intero gruppo, riveste un ruolo centrale nella redazione del Piano.

I tre punti chiave del Piano saranno dunque territorio, ambiente e socialità.

Per l’Ente provinciale al tavolo hanno partecipato il direttore generale della Provincia, Paolo Collacciani, lo staff interno coordinato dal dirigente del settore Territorio ed Urbanistica, Andrea De Simone, e funzionari di alta specializzazione in materia urbanistica, ambientale e giuridica.

Il lavoro che ci attende ha l’obiettivo di gettare una valida ed efficace fondazione conoscitiva affinché la politica scelga abilmente le direzioni per lo sviluppo nei prossimi anni – ha aggiunto De Simone – Un buon piano di coordinamento per 108 comuni non può prescindere da una fotografia dello stato attuale, o meglio da una buona descrizione di ciò che è accaduto negli ultimi decenni. L’obiettivo finale, dunque, è l’approvazione di uno strumento dinamico nel tempo, in grado di mantenere la sua modernità anche a distanza”.

Tra i partner esterni, per gli aspetti connessi all’ambiente, fondamentale sarà il supporto del dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) dell’Università degli Studi dell’Aquila, rappresentato dal professor Marcello Di Risio. La squadra verrà coordinato dai professori Alessandro Marucci e Francesco Zullo. Nella task force c’è poi il gruppo del professor Paolo Veneri, direttore del dipartimento di Scienze Sociali del Gran Sasso Science Institute (Gssi), che si occuperà insieme al suo gruppo degli aspetti socioeconomici. Completa la squadra lo staff dell’ingegnere Giuseppe Magro, socio fondatore di Algebra Srl, azienda leader nell’analisi di impatti ambientali.




CARLO BERGONZI, tenore verdiano del secolo xx°

Salotto Culturale a cura di Emilia Perri

Teramo, 2 novembre 2024. Mercoledì 6 novembre, alle ore 18:15, presso la Sala Annunziata di via Nicola Palma 31 di Teramo, in occasione della riapertura del Salotto culturale, sessione autunnale del 2024 organizzato dal Centro di Ricerche Personaliste (patrocinio MIC, Comune di Teramo e Fondazione Tercas), verrà presentato il tema Carlo Bergonzi, tenore verdiano del secolo XX. A cura di Emilia Perri.

Approfondimento a cura di Emilia Perri

Carlo Bergonzi, tenore verdiano del secolo XX°. Bergonzi nasce a Vidalenzo, a pochi chilometri da Busseto. Inizia gli studi musicali a Parma, come baritono , ed esordisce nel 1947 come Figaro nel Barbiere di Siviglia e nella Butterfly. Non soddisfatto delle sue prestazioni, decide di reimpostare la sua voce nel registro di tenore, da autodidatta, ispirandosi a Gigli e Pertile. Inizia la sua carriera con Andrea Chenier a Bari, e successivamente è scritturato dalla RAI. Porta il suo repertorio di 71 opere nei maggiori teatri del mondo, in particolare si esibisce per molto anni a New York, Londra e Verona. La sua predilezione per le opere di Verdi gli è valso il riconoscimento di “miglior tenore verdiano del XX secolo”. Si è spento a Milano nel 2014.(E.P.)

Per i cultori della musica,  si segnala il concerto in Auditorium Santa Maria a Bitetto alle ore 21 del sabato 9 Novembre




MAMMUT  A FONTECCHIO con la danza delle Pantasime

Presidente Parco D’Amore: cultura nei territori, protagonismo comunità locali

L’Aquila, 2 novembre 2024. La danza  in piazza delle Pantasime del Bosco, figure mitiche interpretate con un laboratorio dall’artista Massimo Piunti, artigiano delle pupe pirotecniche, canti alchemici, intrecci della memoria, reading letterari.

Così domenica 3 novembre, Fontecchio, dalle 15:30, accoglierà il mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti, che prosegue il suo infaticabile cammino nei comuni dell’Aquilano, con l’obiettivo di attivare le energie e i talenti dei territori, e favorire la conoscenza del fossile originale del Mammuthus Meridionalis Vestinus, conservato nel Munda dell’Aquila, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

L’appuntamento è in piazza del Popolo, e si comincerà con il laboratorio “Intrecciamoci tra i fili della memoria” a cura di Salima Cure, con canti e musiche affidati ad Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. Ci sarà poi a seguire la restituzione del laboratorio di Canto libero alchemico, condotto dalla musicista napoletana Dera Sol e organizzato da La Kap, Casa di arte e natura, e il reading a cura di Valeria Pica, a tema animali preistorici. Gran finale con la danza delle “Pantasime del bosco”, ideate da Massimo Piunti, che assieme a oltre 70 persone ha già dato forma allo stesso Mammut.

Come sempre la narrazione teatrale sarà a cura dell’attore Alberto Santucci e sarà allestita la mostra delle opere realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F. Muzi – L’ Aquila. La comunità offrirà un rinfresco e un buffet a tutti i partecipanti. Interverranno il Sindaco di Fontecchio, Sabrina Ciancone e la direttrice artistica di Terre sonanti, Silvia Di Gregorio.

Nelle precedenti tappe a San Demetrio Né Vestini, in piazza Garibaldi, tanta gente ad assistere al “Il tempo del sogno”, restituzione del laboratorio tenuto da Domenico Capanna e Luisa Vivio, con gli studenti della scuola secondaria di primo grado IC San Demetrio- Rocca di Mezzo, gli interventi musicali di “World Music a partire dal centro Abruzzo”, di Michele Avolio e Antonio Franciosa, “Mammut Rap” della scuola primaria IC San Demetrio – Rocca di Mezzo, con testo delle insegnanti Nadia Mastropietro e Dina Franchi e musica a cura di Rosella Pezzuti, canti della tradizione popolare a cura del “Coro Parrocchiale S. Demetrio”.

Ha commentato il sindaco Di Bartolomeo: “oggi è stata giornata speciale, San Demetrio ha confermato di essere una realtà viva, con tante associazioni attive, e anche in virtù delle nostre scuole, che hanno oltre 350 alunni, dal nido alla terza media, la nostra vera forza, e che sono stati coinvolti in pieno in questo progetto. Iniziative come quella di Terre sonanti, sono le benvenute, perché coinvolgono  le comunità locali, le rendono protagoniste”.

Nella tappa di Fagnano alto, nella frazione di Corbellino invece, il mammut ha fatto visita, nella chiesa seicentesca di San Sebastiano, oggi sconsacrata alla mostra d’arte Omni,Omnia Mutantur, Nihil Interit, ideata e organizzata dall’associazione 1Cona di San Demetrio ne’ Vestini, con canti e musiche a cura di Diego Sebastiani e Luca Sebastiani, e restituzione laboratorio di canto tenuto dallo stesso Diego Sebastiani con i residenti.

Ha commentato il sindaco di Fagnano alto e presidente del Parco Sirente velino Francesco D’Amore: “L’Aquila è una città territorio, e nel post sisma e in vista del 2026 quando il capoluogo d’Abruzzo sarà capitale italiana della cultura, è a maggior ragione importante coinvolgere tutti i comuni del territorio, per dare una risposta culturale, sociale e turistica. E questo progetto con la sua formula itinerante ha ben interpretato questa esigenza. Nel mio comune abbiamo restituito 45 aggregati, sono nate strutture ricettive, abbiamo realizzato una bellissima rete sentieristica che mette in rete le nostre dieci frazioni, come parco lavoriamo alla pista ciclabile con i lavori in corso, c’è il cammino di Celestino V, e abbiamo ottenuto fondi per riattivare cinque rifugi montani nell’area Parco”.

Il progetto Terre sonanti – il Mammut è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

Queste le successive tappe: sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano, sabato 16 novembre Villa S. Angelo, domenica 17 novembre Sant’Eusanio Forconese.

INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. È compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).




TORNA IL MATCHING DAY CHIETI

Lo Speed-Date Di Confartigianato. L’iniziativa il 12 novembre a Miglianico: iscrizioni aperte

Chieti, 2 novembre 2024. Torna a Chieti il MatchingDay, iniziativa finalizzata a creare nuove occasioni di business per le imprese ed i professionisti dando loro l’occasione di far crescere la propria rete di contatti e di collaborazioni. L’evento, pensato secondo lo schema del ‘business speed-dating’, cioè brevi incontri One-to-One della durata di 15 minuti, è promosso da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila. L’appuntamento è per martedì 12 novembre, alle ore 18:00, presso La Chiave bianca, a Miglianico. Le iscrizioni sono aperte (tutte le informazioni per partecipare sono disponibili alla pagina https://confartigianato.ch.it/matching-day-2024/).

Ogni impresa potrà partecipare con massimo due persone. Prevista anche una cena finale, ulteriore occasione per approfondire i rapporti creati durante gli incontri. La domanda di iscrizione può essere effettuata sul sito di Confartigianato Chieti L’Aquila entro e non oltre il 4 novembre. Una volta chiuse le adesioni, scatta la seconda e più importante fase dell’attività organizzativa: gli iscritti avranno la possibilità, attraverso la piattaforma dedicata, di esprimere il proprio interesse verso gli altri partecipanti. In questo modo verrà elaborata l’agenda degli appuntamenti, indicativamente dieci per ogni azienda. Gli incontri, accuratamente programmati sulla base delle caratteristiche delle imprese, si succedono infatti a ritmo serrato (la durata è di 15 minuti), così da poter incontrare, in una sola giornata, molte persone e andare subito “al sodo”.

MatchingDay nasce nel 2009 a Udine da un’idea di Confartigianato. Per l’associazione Chieti L’Aquila si tratta della seconda edizione, dopo quella dello scorso anno.

“Dopo il successo registrato nel 2023 – afferma il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo – torna l’appuntamento con un evento molto atteso dalle imprese del territorio. L’idea di fondo è quella di offrire uno spazio in cui immaginare nuove prospettive, nuovi prodotti, nuovi mercati, nuove collaborazioni, in cui costruire relazioni con altri imprenditori e grazie al quale capire meglio il mercato nel quale si lavora. Nel corso dell’iniziativa non saranno importanti le dimensioni dell’azienda o il suo fatturato, ma al centro ci saranno solo le idee e i progetti che i partecipanti vorranno condividere. Le imprese, d’altronde, non vanno viste necessariamente come concorrenti, ma anche come parte di un mercato in cui la collaborazione è uno degli elementi determinanti per la crescita e lo sviluppo del territorio”.




ENNESIMO ATTO VANDALICO nella Riserva Naturale del Borsacchio

Tornano i criminali nella Riserva del Borsacchio: 52 episodi di vandalismo in due anni

Roseto degli Abruzzi, 2 novembre 2024 – Nella Riserva Naturale del Borsacchio si è consumato l’ennesimo atto vandalico. Nella giornata di mercoledì, i volontari impegnati nella salvaguardia dell’area hanno trovato nuovamente distrutti i cartelli informativi che illustrano la flora, la fauna e l’habitat dunale della riserva. Questo rappresenta il 52° episodio di vandalismo registrato in soli due anni, un dato preoccupante che evidenzia una difficoltà di protezione per un’area di straordinaria importanza ambientale.

I cartelli vandalizzati facevano parte di un progetto di sensibilizzazione e tutela autorizzato nel 2020, che aveva portato alla prima installazione di materiale informativo per il pubblico. Grazie all’impegno e all’autofinanziamento delle Guide del Borsacchio e del WWF, i cartelli sono stati sistematicamente ripristinati ogni volta che venivano distrutti. Questo progetto ha consentito, in soli quattro anni, di recuperare oltre 20 metri di arenile, creando spazi preziosi per la fauna e per i fruitori della spiaggia. La nidificazione di due tartarughe marine e oltre 10 nido di fratino.

Negli ultimi mesi, tuttavia, si sono intensificati i raid notturni con mezzi fuoristrada, i cui segni – impronte lasciate nelle vicinanze dei cartelli abbattuti – sono stati spesso rinvenuti dai volontari. Tali azioni vandaliche vengono addirittura documentate e pubblicate sui social, dimostrando un atteggiamento di sfida alle istituzioni e alla collettività. Il vandalismo ha portato alla devastazione di oltre 2,5 km di cartellonistica e alla distruzione di aree delimitate per la tutela dell’ambiente, per un danno complessivo di migliaia di euro. Questi atti rappresentano un grave affronto al volontariato e alla comunità locale, che ha donato cartelli, alberi e casette per gli impollinatori, tutte installazioni messe a rischio da tali atti criminali.

È doloroso ricordare che, fra gli alberi distrutti, vi sono anche quelli dedicati alla memoria di giovani donne tragicamente scomparse, un gesto vile che offende profondamente la memoria collettiva della città di Roseto.

Le Guide del Borsacchio, tuttavia, non si lasciano intimidire. Il giorno successivo ai danneggiamenti, i volontari hanno ripristinato e riacquistato i materiali necessari con i propri mezzi, dimostrando ancora una volta un grande spirito di resilienza e dedizione.

Con questo comunicato, lanciamo un appello alla Regione e al Comune di Roseto degli Abruzzi affinché intervengano con misure concrete. La scorsa stagione riproduttiva è stata estremamente povera in termini naturali, una situazione attribuibile proprio alla distruzione e ai vandalismi che si intensificano durante il prima e durante il periodo riproduttivo. È urgente proteggere la Riserva del Borsacchio, un bene comune che merita di essere preservato per le generazioni future.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio – Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




OLEA ET LABORA [Teatro Immediato]

Prossimo appuntamento con Franco Mannella e la Compagnia dell’aratro

Pescara, 2 novembre 2024. Il Direttore artistico Edoardo Oliva, attore e regista, ospita sul palco del Teatro Immediato, decima edizione, “Olea et labora” a cura della Compagnia dell’Aratro di Pianella (Pe), per la regia di Franco Mannella.

L’appuntamento è per domenica 10 novembre alle ore 18.00, nell’Immediato “Enzo Spirito”, di via Pietro Nenni 5 a Pescara. Sul palco ci saranno: Chiara Colangelo, Francesca Marchionno, Riccardo Pellegrini, Alessandro Rapattoni.

Questo sincero inno all’ulivo è diventato un emozionante spettacolo teatrale e come spiega Mannella: “anche Pescara potrà vederlo, finalmente, e dunque conoscere le nostre radici territoriali oltre che le nostre origini; ben conosciamo la sacralità di questa pianta, l’importanza del suo prodotto, su cui si fonda poi una lunga ed importante tradizione, ed ecco perchè per la nostra Compagnia questo impegno diventa necessario”.

Letteratura, poesia, canti della tradizione popolare e passione: questi gli ingredienti necessari per raccontare le gesta del longevo Ulivo, ossia l’elemento naturale che appartiene da sempre alla tradizione più remota e profonda dell’area Mediterranea.

Lavorando in stretta relazione con il proprio territorio, infatti, e ascoltando i suggerimenti del territorio stesso e di quanti lo vivono, non a caso Pianella è “Città dell’olio”, gli attori della Compagnia sentono il bisogno di ricordarsi da dove vengono, quali sono le loro radici, in che cosa identificarsi.

La presenza dell’ulivo nel Mediterraneo ha plasmato la vita delle persone e le loro tradizioni per secoli, rendendolo uno degli alberi più amati e venerati al mondo. D’Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda, Omero, sono solo alcuni dei letterati e poeti che contribuiscono alla narrazione, le loro parole si avvicendano e si accompagnano ai canti della tradizione e, attraverso le voci e i corpi degli attori, danno vita a un percorso narrativo originale e multisensoriale, che evoca un senso del sacro profondamente umano e terreno.

Con “Olea et labora” anche gli spettatori saranno trasportati in un viaggio senza tempo, alla ricerca di radici comuni e di suoni, colori e profumi che risveglieranno in loro sensazioni ed emozioni profonde ed ancestrali; tra parole, silenzi e un canto sempre presente e avvolgente il pubblico viene accompagnato in una passeggiata nella storia millenaria e nella valenza simbolica ed evocativa dell’ulivo.

Vocal coach dello spettacolo è Angela Crocetti, luci e fonica sono di Massimo Gobbo.




LA RG STAMPA FUTURA IN CERCA DI CONFERME

Le teramane domani sul parquet della capolista Cesena. L’opposto Chiara Coccoli: “La battistrada è una squadra di tutto rispetto”

Teramo, 2 novembre 2024. Dopo il successo di sabato scorso ottenuto a Ravenna, la RG Stampa Futura Teramo gioca nuovamente in trasferta. Questa volta le biancorosse affronteranno la capolista Cesena che nelle prime tre giornate di campionato, ha ottenuto tre vittorie. Le romagnole, play-off promozione lo scorso anno, si sono candidate nuovamente per il salto di categoria. Match importante per la squadra del Presidente Roberto Mazzagatti che in Romagna va a caccia di conferme. Sulla gara di domani, il pensiero dell’opposto Chiara Coccoli:

“Affrontiamo la capolista del girone, una squadra di tutto rispetto che lo scorso anno ha disputato la finale promozione per la serie A2. Ci siamo preparate – prosegue Coccoli – nel migliore dei modi e sono sicura che l’unità del nostro gruppo, ci aiuterà ad affrontare con la grinta giusta la partita. Sappiamo che il livello del campionato è molto alto e chiunque sia l’avversario, bisogna dare il massimo per poter portare a casa punti importanti”.

La sfida tra Cesena e la RG Futura Teramo si giocherà domani domenica con inizio alle ore 17:30 nel Mini Palazzetto di Via Fausto Coppi. A dirigere il match è stata designata la coppia Lorenzo Catena e Giulia Petterini.




IL CIVICO E IL POLITICO

di Domenico Galbiati

PolicaInsieme.com, 2 novembre 2024. Molti tra coloro che hanno commentato il recentissimo voto regionale in Liguria, hanno affermato che il candidato delle destre, Bucci, avrebbe prevalso su Orlando , anche perché è stato – o almeno così è apparso, in quanto manager di lungo corso – un candidato civico contrapposto ad un avversario politico, che, oltre a vantare una lunga militanza di partito nel PD, ha ricoperto importanti incarichi istituzionali, a livello ministeriale. In altri termini, si potrebbe dire che la politica è un lavoro usurante e chi la esercita diventa presto merce deperibile.

Prendiamola per buona, anche se, in effetti, la candidatura di Bucci pare risalga addirittura a Giorgia Meloni e, quindi, sia di forte caratura politica, piuttosto che espressione di un libero, autonomo, spontaneo sentimento locale. Prendiamola per buona soprattutto per farci su un ragionamento e non cadere nella tentazione di creare una contrapposizione fasulla, orientata a strumentalizzare il vero civismo, adottandolo come grimaldello funzionale a sgranare il discorso pubblico, ottunderne il merito espressamente politico, a favore dell’ invasione di campo da parte di poteri altri che vedono la politica, come una pietra d’ inciampo da rimuovere.

Le liste civiche si vanno fortunatamente diffondendo, al punto che ne nascono significative aggregazioni rappresentative di vaste aree del nostro Paese. Sono una risorsa di grande rilievo – soprattutto in una fase storica che vede le democrazie in debito di ossigeno – in quanto possono svolgere un ruolo fondamentale sul piano della partecipazione, della democrazia deliberativa, dell’ arruolamento di importanti settori della società civile in vista di obiettivi di interesse generale, in ordine ad una rivitalizzazione delle autonomie locali e della rinascita di una territorialità genuina delle politiche di settore. Insomma, possono concorrere efficacemente a portare la politica fuori dal Palazzo per poi rientrarvi dopo aver sciacquato i panni in un confronto diretto con i bisogni, colti nella loro immediatezza originaria e sostenuti nel processo di costituirsi come cosciente domanda sociale.

Detto altrimenti possono concorrere a sostenere ed arricchire quella dimensione della rappresentanza di cui anche il Parlamento ha bisogno per affermare la sua centralità. Ovviamente, le civiche autentiche non vanno confuse né con le liste indipendenti, comunque assertive di un preordinato schieramento e, tanto meno, con le liste di mero “supporto tattico” ad un candidato piuttosto che ad un altro.

Per parte nostra, ci auguriamo una fioritura ancora maggiore di liste civiche, purché non siano utilizzate come pretesto per asportare dal corpo vivo del Paese e dalla valenza politica del discorso pubblico, lembi di territorio che si vorrebbero consegnare ad una opinione indistinta. Gli interessi locali non possono essere assunti come un cappio oppure un alibi che chiami fuori dai temi più vitali della vita democratica del Paese. Del resto, civico è colui che – qualunque sia il suo orientamento – alla città appartiene e da essa trae ispirazione ed alimento.

Politico è chi concorre a disegnarne la fisionomia. Si tratta, dunque, di due versanti congruenti, per nulla alternativi o tali da escludersi a vicenda.