Udu Teramo: noi non ci stiamo!
Teramo, 4 novembre 2024. Pensavamo ormai chiusa una polemica sterile nata in seguito alla recisione della targa apposta in università da Azione Universitaria in ricordo di Paolo Borsellino, vittima di mafia. Ci troviamo invece costretti a scomodare addirittura la stampa locale a seguito del comunicato, a noi rivolto, che la stessa associazione ha diffuso, in cui viene faziosamente distorto il significato delle dichiarazioni che abbiamo pubblicato sui nostri canali, spostando volutamente l’attenzione lontano da ciò che noi abbiamo chiesto e sottolineato.
Siamo stati illegittimamente accusati di aver irrispettosamente messo in discussione la figura di Paolo Borsellino, riducendone il suo valore solo perché militante del FUAN.
Rimaniamo allibiti dall’idiozia e dall’infondatezza di tali dichiarazioni, che confermano l’incapacità di queste realtà di tenere un vero dibattito politico e costruttivo, e la loro esclusiva intenzione di fomentare odio e polemiche per ottenere visibilità.
Riguardo alla recisione della targa, per la quale abbiamo pubblicamente palesato il nostro dispiacere, abbiamo soltanto risposto una volta per tutte all’ennesimo attacco velato su una vicenda che, come altre che vengono citate, non ci vede coinvolti ma viene utilizzata per screditarci pubblicamente e in segreto. A maggior ragione sul tema della lotta alla mafia, che ci vede impegnati a livello nazionale e territoriale, tali accuse sono per noi inaccettabili. Borsellino è un eroe della Repubblica Italiana, che merita di essere ricordato come tale, insieme a tutte le vittime di mafia, che hanno pagato con la loro vita il prezzo di lottare per una società migliore, fondata sulla giustizia e l’equità.
Proprio per questo ci dispiace sottolineare come invece la loro attenzione sul tema spesso si esprima esclusivamente nel ricordo di Paolo Borsellino in quanto ex militante della loro associazione, al contrario di chi, come noi, prova a contrastare il fenomeno nella sua interezza, e ricorda TUTTE le vittime di mafia, indipendentemente da una loro possibile appartenenza politica.
Scrivete che “rappresentare gli studenti con serietà, senza mai ricorrere a strumentalizzazioni di alcun tipo” è la vostra missione principale, ma anche queste affermazioni sono false e scorrette. La strumentalizzazione è palese, non solo in questo caso eclatante, ma anche nei precedenti, recentemente ricordati nelle loro dichiarazioni. Viene nuovamente tirata in ballo, per screditarci agli occhi di chi non ha assistito alla vicenda, la questione dell’evento annullato presso Farmacia lo scorso maggio: coraggioso, considerato il comunicato del proprietario del locale, che chiarisce le dinamiche e smentisce pubblicamente e con precisione qualsiasi nostro coinvolgimento nella vicenda, e considerato che la questione sia stata chiarita con l’associazione in questione con rispetto e onestà a suo tempo.
Riguardo la serietà della loro rappresentanza, non capiamo come decadere dagli organi che si presidiano per via di ripetute e consecutive assenze ingiustificate possa essere considerato espressione di “serietà”, per di più se non si parla di figure di contorno, ma di personalità di spicco e molto in vista nella loro associazione.
Non di meno, proviamo vergogna per lo spregevole attacco individuale ai danni di una nostra associata, tacciata di carrierismo e protagonismi, solo perché voce del video in questione. Questo attacco fa emergere la loro vera natura. Per noi poteva esserci chiunque in quel momento, poiché ciò che diciamo è sempre frutto di un ragionamento collettivo e condiviso e dunque rappresenta la voce di tutta l’associazione.
Non conosciamo né inseguiamo alcuna carriera, non siamo un partito ma un sindacato studentesco e questa differenza, per alcuni, è evidentemente molto difficile da cogliere. Tutto quello che facciamo ha come unico obiettivo la tutela dei diritti e il miglioramento delle condizioni degli studenti, ed è per questo che non abbiamo mai avuto problemi a criticare chi questi diritti li calpesta. Protestavamo contro il centro sinistra che governava la Regione quando le borse di studio non venivano erogate, lo facciamo ora che ad amministrare è la destra, senza aver mai paura di vedere le nostre “carriere” tranciate o di ritorsioni esterne.
Speriamo che questa inutile polemica possa chiudersi qui una volta per tutte: non abbiamo energie da spendere in ridicoli giochetti e ribadiamo la necessità di concentrarci sui temi cardine della società e dell’università, che ci toccano profondamente in quanto studenti e giovani cittadini nella società.
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