MESSA IN SICUREZZA DEL SISTEMA IDRICO DEL GRAN SASSO

Il Commissario Straordinario esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro pubblico che si è tenuto ieri alla sala Ipogea del Consiglio Regionale all’Aquila.

L’Aquila, 7 novembre 2024. Pur con pareri discordanti sull’utilità dei sondaggi geognostici da realizzare sotto il Gran Sasso, il workshop sul tema della tutela dell’acquifero ha avuto il merito di ribadire le questioni essenziali del lavoro intrapreso dalla struttura commissariale, chiarendo ancora una volta che il lavoro avviato è stato caratterizzato dal coinvolgimento di tutte le strutture istituzionali interessate ed ha risposto ai criteri di trasparenza dovuti ai percorsi di evidenza pubblica.

Nel suo intervento il Commissario straordinario ha potuto approfondire il tema dei sondaggi e della loro necessità a fini conoscitivi.

L’occasione è stata utile per chiarire alcune interpretazioni non rispondenti alle intenzioni e al procedimento intrapreso eliminando al contempo alcune polemiche espresse nei giorni scorsi. Il Commissario ha chiarito ancora una volta che “i sondaggi non sono finalizzati alla ricerca di nuovi punti di captazione ma solo ad integrare le conoscenze attuali e tutti hanno convenuto che gli stessi non determinano criticità per il sistema idrogeologico.”

“I sondaggi non servono per nuove captazioni, che non rientrano nel mio mandato”, ha detto Caputi, “ma servono per avere ulteriori informazioni sulla circolazione dell’acqua, conoscere meglio il sistema da mettere in sicurezza e predisporre progetti adeguati”.

Il Commissario ha poi ribadito che su tutte le proposte solutive che saranno avanzate è previsto un confronto tecnico ai massimi livelli ed è auspicabile un ampio confronto istituzionale e collettivo, così come previsto dalla legge.

Il dibattito, molto partecipato, ha rimarcato ancora una volta che la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso è un’opera, come da normativa, non più rinviabile perché riguarda la salute di migliaia di cittadini di tutto l’Abruzzo.

Il commissario Caputi ha ringraziato tutti gli intervenuti per gli apprezzamenti personali, in particolare l’Ing. Morelli ed Augusto De Sanctis per il confronto tecnico “laico” e costruttivo, ed ha espresso grande stima a tutti gli esperti della materia geologica che sono intervenuti al dibattito.




SEDE DISTACCATA DI GIURISPRUDENZA È SALVA

Sottoscritta questa mattina la convenzione che concede al Comune di Avezzano parte dell’immobile dell’Istituto d’istruzione superiore “Galileo Galilei”. Caruso e Alfonsi: “Scongiurato il rischio di perdere un punto di riferimento per l’intero territorio”

Avezzano, 7 novembre 2024. “Avezzano non perderà la facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo teramano. La sede distaccata è ufficialmente salva”. Lo rendono noto il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e il vicepresidente dell’Ente provinciale, Gianluca Alfonsi.

Questa mattina è stata sottoscritta la convenzione per la concessione in uso al Comune di Avezzano (L’Aquila) di parte dell’immobile di proprietà della Provincia, che ospita l’Istituto d’istruzione superiore Galileo Galilei, messo a disposizione per le lezioni universitarie che partiranno il prossimo 11 novembre.

Spetterebbe infatti al Comune di Avezzano, alla luce della convenzione con l’Ateneo di Teramo, mettere a disposizione dell’Università locali idonei per gli studenti, tuttavia nelle scorse settimane per una serie di problematiche economiche, come si legge nella convenzione, i locali del Crua (Consorzio di ricerca unico d’Abruzzo), che ospitavano le aule della sede distaccata, sono stati dichiarati non più utilizzabili. Motivo che ha spinto l’amministrazione comunale a chiedere il sostegno della Provincia dell’Aquila.

“Con la firma odierna abbiamo finalmente messo un punto a questa situazione, scongiurando il rischio di uno stop dell’anno accademico e la possibile delocalizzazione delle lezioni – ha sottolineato il presidente Caruso – Una ipotesi che avrebbe rappresentato una grave circostanza per i nostri studenti che frequentano l’Ateneo”.

La durata della concessione è di tre anni dalla data odierna, con possibilità di rinnovo.

Soddisfatto il vicepresidente Alfonsi, che parla di una grande risposta della Provincia dell’Aquila, resa possibile “grazie all’impegno del direttore generale dell’Ente, Paolo Collacciani, e del dirigente del settore Edilizia scolastica e pubblica, Alessia Fagnani”.

“Un impegno – ha concluso Alfonsi – che ha permesso in tempi brevissimi di chiudere la convenzione, garantendo la disponibilità in sicurezza dei locali. Avezzano, la Marsica e l’intero territorio provinciale rischiavano di perdere un punto di riferimento, un baluardo della cultura, oggi mantenuto grazie a questa amministrazione”.




UN TELEGRAMMA È UNA COSA VIVA

Franca Minnucci al Fla di Pescara

Teramo, 7 novembre 2024. Il volume di Ianieri edizioni “Un telegramma è una cosa viva. Telegrammi inediti della Duse a d’Annunzio (1896-1923)” di Franca Minnucci con prefazione di Franco Di Tizio sarà al Fla di Pescara sabato 9 novembre alle ore 16.00 presso la Casa Museo d’Annunzio (Corso Manthoné 116, Pe). I telegrammi sono 825: un lavoro complesso di non semplice lettura, senza punteggiatura, commentati da Franca Minnucci che si è avvalsa dei giornali dell’epoca e dei numerosi carteggi che fanno riferimento al suo rapporto col Poeta.

Partendo, quindi, dalle notizie provenienti dalle precedenti pubblicazioni, contestualizzando per quanto possibile i messaggi telegrafici, ha dato alle stampe questo lavoro che si occupa – sempre seguendo pedissequamente i telegrammi – dei rapporti tra la Duse e d’Annunzio durante gli anni della loro relazione, nel periodo del distacco e infine, della riconciliazione dopo diciotto anni.

Il primo telegramma è datato 17 gennaio 1896, l’ultimo il 24 dicembre 1923. Il libro si chiude, ovviamente, con un riferimento all’ultima tournée della Duse in America, dove si spense per una infezione polmonare. Questo libro non solo aggiunge un altro importante tassello alla conoscenza del rapporto tra i due artisti, ma è uno strumento indispensabile ai biografi sia di d’Annunzio e sia della Duse, poiché, tenuto conto che entrambi erano restii a datare le lettere, i telegrammi sono indispensabili per ricostruire le varie tappe della loro vita.

Nata a Teramo, laureata in Filosofia e in Sociologia, con specializzazione in Psicologia dell’età evolutiva, Franca Minnucci ha insegnato negli Istituti Superiori e, sin da giovanissima, ha acquisito notorietà e fama come scrittrice e attrice. Ha recitato con i più importanti attori italiani da Mario Scaccia a Michele Placido. Operatrice culturale, realizza progetti e manifestazioni di particolare importanza.

Come membro del Comitato scientifico per la cultura della Regione Abruzzo, ha ideato e curato manifestazioni, spettacoli e mostre che hanno avuto eco internazionale. Tra le sue pubblicazioni sono da segnalare il carteggio tra d’Annunzio e Sarah Bernhardt (Ianieri, 2005) e il libro Cara Cara Mamma (Ianieri, 2017). Ha pubblicato saggi con De Luca Editori e la Casa Editrice Ianieri. È presente come studiosa nei più importanti convegni e festival dannunziani. Ha curato, infatti, il carteggio fra i due artisti che ha richiesto 10 anni di studio, uscito nel 2014, per Bompiani nel saggio dal titolo Come il mare io ti parlo.




L’ORCHESTRA DELL’ISA ALL’AQUILA E A TORTORETO

Diretta da Davide Trolton, vincitore Premio delle Arti 2023

L’Aquila, 7 novembre 2024. Continua la cinquantesima Stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che questa settimana si esibisce all’Aquila sabato 9 novembre alle 18 al Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini e a Tortoreto domenica 10 novembre, sempre alle 18, presso l’Auditorium del Centro Congressi Salinello Village.

Sul podio Davide Trolton, classe 2001, vincitore del Premio delle Arti 2023 e della 2nd Erich Bergel International Conducting Competition 2024. Con la sua direzione l’Orchestra dell’ISA proporrà un programma di grande raffinatezza e intensità, dedicato alle opere di Johannes Brahms e di Antonín Dvořák – compositori romantici legati da una profonda amicizia – di cui i professori dell’Orchestra dell’ISA interpreteranno rispettivamente la Serenata n. 2 in la maggiore per piccola orchestra op. 16 e la Serenata in re maggiore per fiati op. 44.

Con l’appuntamento di domenica 10 si inaugura il ciclo di concerti che l’Istituzione Sinfonica Abruzzese ha programmato a Tortoreto per questa stagione di musica confermando il legame ormai solido con il pubblico della costa teramana dove tiene ormai regolarmente cicli di concerti anche grazie al sostegno del Comune.

Dice l’Assessore al Turismo, alla Cultura ed alla Promozione del Territorio, del Comune di Tortoreto Giorgio Ripani: “Siamo onorati di aver rinnovato la preziosa collaborazione con l’ISA, che, dal 2018, arricchisce la nostra offerta culturale, incentivando i flussi di visitatori nel periodo autunnale e invernale. Voglio ringraziare l’Orchestra ed il M° Ettore Pellegrino che, con sei serate di magistrali esecuzioni, contribuiranno a confermare Tortoreto come meta della buona musica sulla costa teramana”.

Il programma scelto per l’occasione celebra il genere della Serenata, molto diffuso nell’area austro tedesca già nel diciottesimo secolo quando si afferma come una composizione destinata all’esecuzione serale all’aperto, con predilezione per gli strumenti a fiato, strutturata su vari movimenti, spesso delle danze, con una marcia introduttiva. Dei due brani in programma, quello di Brahms svela la maestria compositiva di un autore che a ventisette anni mostra la piena maturità musicale, capace di ispirare intere generazioni di musicisti come dimostra l’opera di Dvořák. Nella Serenata op. 44 di quest’ultimo, si trovano chiare tutte le componenti proprie del suo stile, e combina una felicissima vena melodica di ispirazione popolare con le forme classiche della tradizione musicale europea.

Il protagonista Al suo debutto con l’Orchestra dell’ISA, Davide Trolton classe 2001, è allievo del M° Daniele Gatti presso l’accademia Chigiana di Siena e sta per ultimare il biennio di direzione d’orchestra al Conservatorio G.B. Martini di Bologna con il M° Luciano Acocella. Nel 2014, a 13 anni, ha vinto la settima edizione del concorso di direzione Cueva de Medrano in Argamasilla de Alba (ES) e a 18 anni, è stato ammesso alla Italian Conducting Academy del M°Gilberto Serembe, dove nel 2022 ha ottenuto il diploma triennale. Ha già diretto in concerto alcune orchestre in Italia e all’estero, tra queste: Filarmonica de Stat Targu Mures (RO), Orchestra Senzaspine, Argovia Philarmonic (CH), Ateneo Musical de Cullera (ES), Orchestra del conservatorio G.B. Martini Bologna, Sociedad Primitiva de Paiporta (ES).

Sia per la stagione dell’Aquila che per quella di Tortoreto è possibile acquistare abbonamenti in prevendita online sul circuito CiaoTickets e nelle rivendite autorizzate. Disponibili anche i biglietti per il singolo concerto. Il botteghino è aperto nelle diverse sedi, nei giorni di concerto a partire dalle ore 17:00.




CLOE SALERA È IL NUOVO BABY SINDACO

Insediamento il consiglio comunale dei piccoli

Sante Marie, 7 novembre 2024. È Cloe Salera il nuovo baby sindaco di Sante Marie. Una giornata speciale per la comunità marsicana, che ha visto l’elezione del baby sindaco e l’insediamento del consiglio comunale dei piccoli, coinvolgendo gli alunni delle classi terza, quarta e quinta della scuola primaria “Lombardo Radice”. L’iniziativa, mirata a sensibilizzare i giovani al senso civico e alla partecipazione attiva nella vita della comunità, ha suscitato grande entusiasmo tra i partecipanti e le loro famiglie.

Subito dopo l’elezione si è proceduto con le celebrazioni del 4 Novembre, al quale hanno preso parte tutti i ragazzi, e al termine c’è stato l’insediamento del consiglio baby che è formato da Cloe Salera sindaco, Edoardo D’Andrea vicesindaco, Ginevra Eleuteri assessore, Sibilla Tesone, Hiba Ghitrif, Nicolas Tilan Tello Condor, Giorgia Iacomini, Lucas Noble, Daniele Ballarini, Arianna Anzini e Mattia Del Grosso.

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, e i membri dell’associazione carabinieri in congedo, sezione di Tagliacozzo, coordinati da Filippo di Mastropaolo.

“Ringrazio le insegnanti per il prezioso impegno e i bambini per l’entusiasmo dimostrato” ha spiegato il sindaco, Lorenzo Berardinetti “vedere i più giovani prendere parte con interesse e serietà alla vita amministrativa del nostro paese è motivo di orgoglio per tutta la comunità. Grazie a Cloe, il nuovo baby sindaco, orgogliosa ed emozionata per questa nuova avventura. Sono certo che questo progetto contribuirà a formare i cittadini di domani, consapevoli e responsabili.”




LA CHIUSURA DEL DELFICO

Il Consiglio Regionale interviene a fianco di Provincia e Comune

L’Aquila, 7 novembre 2024. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo, su impulso del capogruppo di Abruzzo Insieme Giovanni Cavallari, interviene a fianco di Provincia e Comune nell’emergenza che ha colpito la città  in relazione al sequestro dell’edificio che ospita la sede del Liceo Classico e del Convitto Nazionale Melchiorre Delfico. 

Cavallari è infatti il primo firmatario di un emendamento finalizzato a concedere un contributo straordinario di 500 mila euro ai due enti locali, costretti a fare fronte a tutta una serie di spese impreviste con l’obiettivo di garantire il diritto agli studi ai circa 1200 studenti dei due istituti scolastici.

L’emendamento, presentato nell’ambito del Progetto di Legge 30/2024 in discussione presso le competenti Commissioni consiliari, prevede in particolare lo stanziamento di 250 mila euro per il Comune di Teramo e 250 mila euro alla Provincia di Teramo.

Un emendamento che va a dare una risposta alla richiesta, avanzata da Comune e Provincia alle istituzioni sovraordinate, di fare ognuna la propria parte, sia attraverso il  riconoscimento normativo e giuridico dell’emergenza atto sia attraverso un adeguato stanziamento economico necessario a dare copertura agli interventi già messi in campo dai due enti, come la riallocazione delle classi della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado ospitate fino al 3 ottobre scorso nell’edificio Melchiorre Delfico e la sistemazione temporanea in albergo dei convittori, sia quelli che ai renderanno necessari nell’immediato futuro, come l’individuazione di una sistemazione a medio termine per gli stessi convittori. 

“Si tratta di un segno concreto di vicinanza del Consiglio regionale alla Città di cui ho avuto il grande onore di essere Vicesindaco. Per questo ringrazio tutti i colleghi che hanno condiviso la mia proposta – dichiara il Capogruppo di Abruzzo Insieme –  e in particolare tutti i Consiglieri eletti nella Provincia di Teramo senza distinzione tra minoranza e maggioranza che hanno sottoscritto l’emendamento dimostrando in questo caso una grande unità d’intenti”.

Adesso bisogna solo attendere che il Progetto di Legge 30/2024 venga licenziato dalle Commissioni e quindi l’approdo in Consiglio Regionale.




MUDI GORIANO VALLI

Diecimila passi alla scoperta delle stazioni del museo diffuso tra storia, natura e valori della civiltà contadina

L’Aquila, 7 novembre 2024. “Il museo che non è noioso”, ”vorrei avere la casa più piccola”, “nel mondo ci sarà la pace”. Sono solo alcuni dei messaggi lasciati dalle bambine e bambini delle classi terze e quarte dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri dell’Aquila, che hanno vissuto una giornata tra storia, natura e trekking facendo visita al Mudi, il Museo diffuso del Parco Sirente Velino, nel piccolo borgo aquilano di Goriano Valli, frazione del comune di Tione degli Abruzzi, che il 21 settembre ha aperto i battenti delle 16 stazioni, tra cantine, pagliai, stalle, generosamente messe a disposizione dagli abitanti, per mettere in mostra luoghi, oggetti, foto, testi testimoni di una civiltà contadina che ancora tanto ha da insegnare, con tappe dedicate ciascuna ad un concetto, ad una visione del futuro, a personaggi storici, da Celestino V a Braccio da Montone, passando per Fra Berardinello da Fontavignone, Antonuccio Camponeschi e Jacopo da Caldora, e con una tappa molto particolare in una casa medievale di appena 8 metri quadrati, dove vissero in dignitosa povertà una coppia di gorianesi.

Ad accogliere i pullman turistici con a bordo 80 bambine e bambini, i volontari e soci del Mudi e della Cooperativa di comunità Cuore delle Valli, in particolare i narratori e ideatori delle diverse stazioni del museo, come Maria Lucia Carani, Luca Di Vincenzo, Maria Grazia Guidone, Carla Tiberi, Saskia  Steigleder, e con il coinvolgimento delle giovani e nascenti guide locali affiancate dalle quelle esperte e titolate di Orsa

“È stato per noi – commenta Maria Grazia Guidone – un orgoglio e un immenso piacere avere trascorso questa giornata con chi è nell’età in cui si inizia a conoscere la realtà circostante e a prenderne consapevolezza. Ci auguriamo che questa esperienza diretta sul campo, attraverso divertenti momenti di didattica museale attiva e partecipativa, sia servita non solo a scoprire una civiltà che si sta perdendo, ma anche a leggere il paesaggio che si trasforma, si sedimenta, si stratifica nel tempo e, dunque, a intessere legami tra passato, presente e futuro. Un’avventura, insomma, di cittadinanza attiva che parta dalle nostre radici per sognare e progettare un mondo nuovo e sostenibile”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Fausto Di Giulio, che ha creato il MuDi assieme alla sua famiglia, originaria di Goriano Valli, come progetto filantropico di Rex Roundatbales, società che si occupa di innovazione e ricerca condivisa multisettoriale per l’imprenditoria di cui è responsabile per Europa e Asia.

“I ragazzi nostri ospiti, tengo a sottolineare, hanno fatto 10.000 passi durante la visita, che dovrebbe essere una salutare  abitudine di attività fisica  da fare ogni giorno come medicina preventiva per corpo e mente. L’elemento didattico è uno delle idee centrali da cui è partita la progettazione del Mudi – ha spiegato – e le stazioni vogliono essere anche aule sui generis in cui andare a scuola di meraviglia, scandite per consentire anche ai giovanissimi alunni di intraprendere un viaggio tra arte e natura. Rigorosamente con i telefoni cellulari spenti, per toccare, osservare, annusare ad esempio gli antichi oggetti della quotidianità domestica e gli strumenti di lavoro, che hanno consentito una vita dignitosa in queste montagne, quando l’elettricità ancora non c’era, come pure non c’era l’acqua in casa, la televisione e altre comodità”.

Al termine della visita guidata, tutti insieme al circolo Vallese Asd, per lasciare un messaggio ai futuri visitatori Mudi, in un grande pannello preparato dai bambini di Goriano Valli, che hanno condotto il laboratorio. L’elaborato rimarrà esposto al museo. La sindaca Stefania Mariani è intervenuta per i saluti e per invitare tutti a tornare.




C’ERA UNA VOLTA L’AMERICA

Sulla vittoria a valanga di Trump dovremo approfondire e, ovviamente, tornare a scriverne, in più occasioni. Sotto vari profili.

PoliticaInsieme.com, 7 novembre 2024. Il Paese che ha immaginato di essere fonte di ispirazione e guida dell’Occidente democratico non c’è più. La vittoria di Trump è una sorta di consacrazione planetaria del populismo. Non a caso, per quel che vale, a giorni, da noi, è anzitutto Salvini. Non c’è più quella nuova frontiera che, anche grazie alla suggestione dei vent’anni, negli anni ‘60, avevamo idealizzato. Una stagione che – per quanto, appunto, idealizzata – suscita una nostalgia che, a fronte di ciò che oggi passa il convento, ha la sua ragion d’essere.

Era un’America ancora più razzista di quanto non lo sia, in qualche misura, ancora oggi. Una grande democrazia attraversata da diseguaglianze, miserie e contraddizioni, ma pur capace di credere e coltivare una speranza. Forse è stata una mera coincidenza della sua programmazione, forse una mossa studiata: nel pomeriggio di ieri, nella trasmissione che conduce da qualche tempo su La 7, Corrado Augias ha trasmesso ampi stralci dei discorsi che Robert Kennedy tenne, nella campagna presidenziale del 68, tragicamente conclusa dal suo assassinio a Los Angeles.

In particolare, ha riproposto il discorso sul PIL, che quell’anno, negli Stati Uniti, segnava il record di 800 miliardi di dollari. Robert Kennedy affermò – contraddicendo i dogmi del neoliberismo che tuttora celebriamo – che il PIL spiega tutto ma non rappresenta né la nostra arguzia né la nostra compassione. Soprattutto non spiega le ragioni per cui valga la pena vivere e neppure i motivi per cui si possa essere orgogliosi di essere americani.

Oggi un discorso di questo genere sarebbe accolto con un mezzo sorriso di compassione o, per lo meno, giudicato ingenuo. E forse in questa sorta di cinismo che siamo andati sviluppando sta una delle condizioni che, di fatto, ci rendono così incerti ed insicuri.




GLI ACQUAVIVA D’ARAGONA TRA ABRUZZO E PUGLIA Fonti e prospettive di ricerca

Sabato 9 Novembre, convegno organizzato dalla Deputazione abruzzese di Storia Patria e dalla Società di Storia Patria per la Puglia.

Atri – Giulianova, 7 novembre 2024. La Deputazione abruzzese di Storia Patria e la Società di Storia Patria per la Puglia con il patrocinio dei Comuni di Atri e di Giulianova, organizzano per sabato 9 novembre 2024 il Convegno di studi  “Gli Acquaviva d’Aragona tra Abruzzo e Puglia. Fonti e prospettive di ricerca”.  Alla prima parte dei lavori, che si svolgerà in mattinata ad Atri, seguirà una sessione pomeridiana, dalle 15:30 alle 18:30, in sala Bruno Buozzi.

Porteranno  i saluti istituzionali il Sindaco Jwan Costantini, l’assessore alla Cultura Nausicaa Cameli, il direttore della Biblioteca e dei Musei civici Sirio Maria Pomante. Interverranno Berardo Pio dell’Università Alma Mater di Bologna  con  “Il medioevo acquaviano nei manoscritti di Nicola Sorricchio”, Ottavio Di Stanislao, direttore dell’Istituto abruzzese di ricerca storiche per la provincia di Teramo con “Testimonianze acquaviviane a Giulianova”, Sandro Galantini dell’Istituto abruzzese di ricerche storiche con “Gli Acquaviva d’Aragona e i Cappuccini di Giulianova”. Le conclusioni sono affidate a Roberto Ricci, Vicepresidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria.

Il convegno, che vede per la prima volta insieme in Abruzzo le due istituzioni culturali, si pone l’obiettivo di valorizzare le diverse fonti storiche e documentarie degli Acquaviva d’Aragona con un apposito progetto culturale sostenuto dalla Unione europea.

La Deputazione abruzzese di Storia Patria e la Società di storia Patria per la Puglia auspicano la collaborazione delle altre città e comunità acquaviviane, abruzzesi e pugliesi,  per un sempre più ampio e qualificato progetto europeo di promozione culturale dell’ area adriatica.




IL DDL 1660 È FURTO DI DEMOCRAZIA

Un incontro pubblico per il ritiro del disegno di Legge

Pescara, 7 novembre 2024. Economia di guerra, bassi salari, taglio dei servizi e ora vogliono anche impedire la protesta. Il Governo Meloni ha deciso di mettere tutte le risorse per l’industria bellica e la difesa mentre il paese subisce una pesante deindustrializzazione e la povertà si allarga.

Hanno la sfacciataggine di raccontare che la prossima manovra Finanziaria non prevede sacrifici, ma fingono di non sapere che mentre i prezzi sono aumentati i salari sono rimasti fermi. I servizi pubblici sono allo stremo e il lavoro è sempre più precario. Gli affitti delle case sono alle stelle e gli appartamenti vuoti si trasformano in B&B, mentre cresce l’uso degli sfratti. Sul lavoro si muore e il governo si preoccupa di mettere in protezione i padroni.

E poi arriva il Disegno di Legge 1660 “sicurezza”, per impedire le proteste e intimidire il conflitto. Mentre si oppongono all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro istituiscono una lunga serie di nuovi reati, alzano le pene e assicurano alle forze di polizia nuove tutele.

La nostra libertà viene confiscata, il diritto al dissenso viene recintato e reso il più innocuo possibile. Con questo ddl anche un semplice sit-in in mezzo alla strada diventa reato e le lotte dei lavoratori per bloccare la produzione e la circolazione delle merci possono tramutarsi in anni di carcere. Per i lavoratori immigrati, anche in possesso della cittadinanza, si introduce la possibilità del ritiro della stessa e si istituisce un’altra odiosa serie di discriminazioni. Per i movimenti che si battono per il diritto alla casa si introducono misure che mirano a neutralizzare la loro azione e criminalizzare gli attivisti.

Nella lotta contro questo disegno di legge, sottoscritto da una lunga serie di ministri del governo Meloni, si uniscono le tante facce della situazione che stiamo vivendo, dalla guerra alle scelte economiche fino alla repressione del dissenso.

Costruiamo insieme la mobilitazione nazionale contro il furto di democrazia e per chiedere il ritiro del disegno di legge

8 novembre 2024 ore 17:30

Usb e Potere al Popolo organizzano un incontro pubblico

Sala assemblee sede usb di Pescara – via g. Mezzanotte 42

Interverranno:

Maria Vittoria Molinari – ASIA USB;

Francesca Lini – Cambiare Rotta;

Mattia Gregorio – Federazione del Sociale USB;

Avv. Marco Lucentini – Osservatorio Repressione.




LA TRADIZIONE PER L’ESTATE DI SAN MARTINO

Tre giorni di musica, giochi e sapori

Luco dei Marsi, 7 novembre 2024. Tre giorni di sapori della cucina tradizionale, animazione e laboratori creativi per i più piccoli, musica e calore. É il “menu” approntato per il 9, 10 e 11 novembre, a Luco dei Marsi, dall’associazione volontari Pensionati, con i volontari della Pro Loco e il supporto delle “Femm’n d ‘na ‘ota”, rinomato gruppo di donne luchesi custodi e testimoni delle ricette della cucina tradizionale locale, e con il patrocinio del Comune.

Nell’estate di San Martino si rinnoverà, nel centro fucense, una tradizione che affonda le radici nel tempo e che vede da generazioni i bambini luchesi, l’undici novembre e nei giorni immediatamente precedenti, bussare alle porte delle case, muniti di zucche intagliate e corredate di candela accesa, per cantare la celebre canzone di “Fra Martino (campanaro)” in cambio di qualche monetina.

Sempre nella tradizione, accanto alla celebrazione religiosa del Santo, che secondo la leggenda avrebbe condiviso il mantello con un mendicante, salvandolo dal gelo, anche la preparazione della “pizza roscia”, una sorta di focaccia rustica realizzata con farina di mais e in passato cotta sotto la cenere, all’interno della quale si poneva una monetina; la “pizza roscia” veniva poi consumata in famiglia e, secondo la tradizione popolare, chi avesse trovato l’ambito soldino avrebbe avuto un anno di grande fortuna.

I festeggiamenti prenderanno il via sabato, alle 15.30, in piazza Umberto I, con l’avvio dei laboratori creativi, a cura degli artisti Adele Di Giamberardino e Francesco Paris, fase preparatoria del concorso dedicato alla “Zucca più bella”, che avrà il suo culmine lunedì, 11 novembre, con la sfilata delle zucche e la premiazione, evento speciale che riserverà sorprese a tutti i bambini. Sabato e domenica, dalle 19, tutti a tavola con i menu ricchi di sapori e profumi di stagione, che vedranno protagonisti polenta e salsicce – servite nelle scifette di legno che resteranno in omaggio ai partecipanti – zuppe, “pizza roscia”, patate al coppo, castagne al cartoccio, vin brulé e vini abruzzesi, dolci e dolcetti artigianali tra altre golosità della cucina locale.

Domenica 10 e lunedì, 11 novembre, sempre in piazza Umberto I, dalle 15.30, sarà il gruppo “Madagascar” ad offrire ai bambini una full immersion nell’allegria, con laboratori, trucca bimbi, tatuaggi, popcorn e zucchero filato, accanto a tanti giochi, tra cui la tradizionale “Pignatta” e il “Forza 4” gigante. L’iscrizione al concorso, e laboratori connessi, prevede un contributo di 5 euro che include, per i tre giorni di festa, la consegna della zucca da decorare insieme, durante i laboratori, le merende, popcorn e zucchero filato.

Mattatori delle serate conviviali, che promettono musica e partecipazione al top, Fulvio Perilli e Cesare Campana, alla regia della serata di sabato 9 novembre, e Riccardo Laureti e Cesare Campana con musica e karaoke domenica, 10 novembre. “Si tratta di una delle tradizioni popolari più amate e antiche del nostro paese”, spiega la sindaca Marivera De Rosa, “i festeggiamenti per San Martino hanno una dimensione collettiva e familiare che continua a coinvolgere grandi e piccoli, e che, a differenza di certe recenti usanze “importate”, parla di Territorio nel modo più genuino. Saranno tre giorni da gustare e condividere, invito tutti a partecipare”.




PREMIO NAZIONALE DELLE ARTI. Sezione Violoncello e Contrabbasso

Il Conservatorio “Gaetano Braga” ospita la XVIII edizione

Giulianova, 7 novembre 2024. Nell’ambito della XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio – il Conservatorio di Musica “Gaetano Braga”, è stato individuato quale sede designata per lo svolgimento e l’organizzazione del Premio Nazionale delle Arti, sezione Interpretazione musicale, sottosezione VIOLONCELLO E CONTRABBASSO.

I candidati, provenienti da vari conservatori italiani, parteciperanno alle prove eliminatorie l’8 e il 9 novembre presso il Conservatorio, mentre la finale avrà luogo il 16 novembre, a partire dalle ore 14:30, presso l’Auditorium del Conservatorio.

Questa importante competizione musicale rappresenta una delle più alte competizioni nazionali per giovani musicisti, offrendo loro l’opportunità di distinguersi davanti a una giuria composta da esperti del settore.

 A impreziosire ulteriormente questa edizione del Premio Nazionale delle Arti, il 9 novembre dalle 14:00 alle 20:00 si terrà una masterclass di contrabbasso con Alessandra Avico, contrabbassista di fama e primo contrabbasso del Teatro Reggio di Torino, nonché membro della giuria. La masterclass sarà aperta a tutti gli interessati, inclusi i partecipanti al concorso, gli studenti del Conservatorio Braga e il pubblico esterno, offrendo così un’importante occasione di crescita artistica e professionale.

Con questa iniziativa, il Conservatorio Braga di Teramo si conferma un punto di riferimento per la promozione della cultura musicale e il sostegno ai giovani talenti, aprendo le sue porte a eventi di grande rilievo nazionale.




FLA – Festival di Libri e Altrecose

Ai nastri di partenza la ventiduesima edizione

Pescara, 7 novembre 2024. Nel programma della prima giornata il due volte Premio Strega Sandro Veronesi, Simone Tempia con il nuovissimo “In giardino con Lloyd”, la filosofa Ilaria Gaspari, il frontman degli Ex-Otago Maurizio Carucci, il vicedirettore del quotidiano «La Verità» Francesco Borgonovo e tanti altri.


A Luca Telese il Premio FLA Metamer 2024, alle 21:00 al Teatro Massimo l’anteprima nazionale dello spettacolo “E io ero Sandokan. La storia di Galliano Magno, l’avvocato di Matteotti”

Il FLA – Festival di Libri e Altrecose di Pescara torna, con la sua ventiduesima edizione, da giovedì 7 a domenica 10 novembre. Un festival che ancora una volta rinnova la magia di un cartellone sempre più ricco e articolato, con i suoi circa duecento appuntamenti in quattro giorni, pensato e costruito come un’occasione per parlare e ascoltare, incontrarsi e confrontarsi, come un luogo nuovo dove trovano spazio la pluralità delle idee e la volontà di dialogo.

Dal mattino fino alla notte, i libri e le parole saranno ovunque, nei teatri e negli auditorium, nei musei e nelle scuole, ma anche nei ristoranti e nelle gallerie d’arte, nelle piazze e nell’ex mattatoio, in una sorta di pacifica invasione che colorerà Pescara di incontri con autori e reading, laboratori per bambini e concerti, workshop e mostre.

Gli eventi in cartellone, quasi tutti a ingresso gratuito, sono realizzati grazie al prezioso sostegno del main partner Metamer e al contributo del Comune di Pescara. Fondamentale anche il supporto degli altri partner del festival: Fondazione Pescarabruzzo, Toto Holding, Proger, Deco, Banca Mediolanum e Megalò.

Il calendario

Il primo appuntamento del FLA 2024 è previsto presso l’Istituto Tecnico Tito Acerbo, che per il terzo anno ha confermato la sua preziosa alleanza con il FLA: alle 11:00 l’aula magna “Federico Caffè” ospiterà Carmen Pellegrino con il suo romanzo Dove la luce, ispirato proprio alla figura del grande economista che dell’Acerbo è stato probabilmente l’allievo più illustre.

Nel pomeriggio di giovedì 7 novembre doppio appuntamento all’Auditorium Petruzzi: alle 17:30 il giornalista Luca Telese, intervistato dal direttore del FLA Vincenzo d’Aquino, presenterà il suo nuovo Opposizione. L’ultima battaglia di Enrico Berlinguer (Solferino) e riceverà il Premio FLA Metamer 2024, attribuito in ogni edizione del festival ad un autore che attraverso la sua opera abbia espresso e dedicato attenzione ai temi della sostenibilità, dell’innovazione e della valorizzazione del territorio. Successivamente, alle 19:00, il FLA ospiterà il due volte vincitore del Premio Strega Sandro Veronesi, che presenterà Settembre Nero (La Nave di Teseo), intervistato dallo scrittore Alessio Romano. Il nuovo romanzo arriva dopo cinque anni dal precedente e narra l’estate degli anni Settanta in Versilia di un dodicenne, Gigio Bellandi e l’evento irreversibile che la travolge. Un romanzo d’iniziazione, sul potere delle parole, capaci di sedurre e salvare, che sboccerà nel talento straordinario del protagonista per la traduzione.

Lo stesso giorno sono attesi al festival, tra gli altri, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari, che presenterà La reputazione (Guanda), in cui indaga sul rapporto tra apparenza e identità, sul peso della maldicenza e sulla difficile conquista ­della maturità (ore 16:00, Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo); Carlo Prati con Elementi e forme dell’architettura svizzera contemporanea per la sezione Agorà curata da Clara Verazzo in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi G. d’Annunzio ore 17:00, Museo Cascella); Daniela Musini con Vite Incendiarie (Piemme), un viaggio appassionato e travolgente nella vita di ventuno personaggi straordinari, uomini e donne fuori dal comune per talento, fragilità, spregiudicatezza (ore 18:00, Museo Cascella); Marco Favaro con La maschera dell’antieroe (Giulio Perrone Editore) insieme ad Antonio “Tauro” Silvestri all’interno di Boom, la sezione dedicata al fumetto realizzata in collaborazione con la Fondazione Pescarabruzzo, presso il Clap Museum alle 18:00; Carmen Pellegrino con Dove la luce (La nave di Teseo), romanzo incentrato sull’incontro tra Milo, ragazzo che vive per strada dopo aver perso tutto per colpa di altri e il professore Federico Caffè (ore 19:00, Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo); il vicedirettore del quotidiano «La Verità» Francesco Borgonovo, che presenterà il suo ultimo lavoro Malefici (Signs Publishing) alle ore 19:00 nella Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo; e poi ancora Fabrizio Fratus con Patria. Di padre in figlio per il comunitarismo (Edizioni Passaggio al Bosco) alle 17:00 al Bagno Borbonico, Gianluca Felicetti con La politica degli animali (People) alle 18:00 al Bagno Borbonico, Alessandra Mecozzi e Gabriella Rossetti con Palestina Israele. Parole di Donne (Futura Editrice) alle 18:00 presso la Sala Video del Museo delle Genti d’Abruzzo; Elisa Guzzo Vaccarino con Confini conflitti rotte. Geopolitica della danza (Scalpendi) alle 19:00 al Museo Cascella all’interno della sezione Dance curata da Cristina Squartecchia; Paolo Verlengia con un reading poetico, Frangisole, alle 21:00 alla Sala laboratorio del Museo delle genti d’Abruzzo; Andrea Zhok con Il senso dei valori. Fenomenologia, etica e politica (Edizioni Mimesis) alle 21:00 alla Sala Favetta.

In serata arrivano invece Simone Tempia con il nuovissimo In giardino con Lloyd (Rizzoli), che raccoglie le riflessioni nate dal dialogo decennale tra Sir e il suo maggiordomo immaginario Lloyd (ore 21:00, Auditorium Petruzzi); la Compagnia della Memoria con E io ero Sandokan. La storia di Galliano Magno, l’avvocato di Matteotti, spettacolo scritto da Mauro Morelli per la regia di Milo Vallone, incentrato sulla storia di Pasquale Galliano Magno, avvocato abruzzese noto per aver difeso la vedova nel processo per l’omicidio Matteotti nel 1926 a Chieti (ore 21:00, Teatro Massimo); Franco Ferrini, l’ultimo sceneggiatore vivente di C’era una volta in America, capolavoro del cinema mondiale diretto da Sergio Leone con Robert De Niro, che parlerà del suo ultimo libro «Troppo forte»  di Carlo Verdone (Gremese Editore) e di tanto altro nel primo appuntamento della sezione della nuova sezione dedicata al cinema, Cult, curata da Gisella Orsini e Giacomo Cecchinelli (ore 21:00, Bagno Borbonico); Maurizio Carucci, il front man degli Ex-Otago, cantautore, agricoltore e viaggiatore, con il suo esordio letterario Non esiste un posto al mondo pubblicato da HarperCollins (ore 21:00, Spazio Matta).

La prima giornata del FLA 2024 si concluderà con due concerti: alle 22:00 allo Scumm di via delle Caserme si esibiranno gli Hackedepicciotto, il duo composto da Alexander Hacke e Danielle de Picciotto, mentre alle 22:30 al Bagno Borbonico prenderà il via ’round Midnight, la rassegna organizzata incollaborazione con il Centro Adriatico di Produzione Musica, con il doppio live di Luca Mongia e Marlò.

I workshop della FLA Academy

Torna anche quest’anno la FLA Academy, lo spazio del festival che con docenti d’eccezione propone corsi e workshop dedicati alla scrittura, nelle sue diverse forme, e alla creatività. Giovedì 7 novembre dalle 17:30 alle 19:30 (costo 20 euro), presso la Sala Laboratorio del Museo delle Genti d’Abruzzo, la filosofa, narratrice e autrice Ilaria Gaspari sarà la guida di un viaggio attraverso l’esplorazione della felicità che unisce diversi punti di vista: storico, filosofico, letterario, psicologico.
Durante l’incontro non mancherà anche un momento dedicato alla scrittura personale, facoltativo ma caldamente consigliato, per immergersi al meglio nel racconto delle emozioni.




INFORMATICA E  CYBERCRIME

Cybersicurezza per la tutela e la libertà individuale

di Laura Florani

Pescara, 7 novembre 2024. Internet è considerato il motore della quarta rivoluzione industriale, generatore di opportunità, di crescita e di sviluppo socioeconomico.  Il business creato dalla rete non poteva non avere, come in tutte le attività umane, qualche effetto collaterale perverso. Tra gli effetti negativi dell’informatica troviamo il cybercrime che, in questi ultimi anni ha assunto dimensioni impressionanti. L’allerta al cybercrime, per i suoi dati in costante crescita, stuzzica l’attenzione degli studiosi e dei paladini alla legalità al fine di arrestare il reato informatico che è paragonabile ad un’attività criminosa, analoga a quella tradizionale. In buona sostanza il crimine informatico è finalizzato ad attaccare e a mettere in crisi i sistemi informatici di sicurezza nazionale di uno Stato.

Il fatturato del cybercrime sta superando a livello mondiale quello del traffico della droga. Cybersecurity Ventures, società di ricerca e pubblicazione della sicurezza informatica, già nel 2020 aveva previsto che i costi globali del crimine informatico sarebbero cresciuti del 15% all’anno entro il 2025.

Il cybercrime, con lo sviluppo dell’informatica e del web, acquista un peso sempre più importante e attualmente sta diventando una delle attività maggiormente lucrose anche per la criminalità organizzata tradizionale. L’attività criminosa della rete è propriamente un nuovo modello di business sempre con l’obiettivo di realizzare guadagni ma, con lo sfruttamento delle debolezze informatiche di aziende, amministrazioni pubbliche e persone. Principali forme di cybercrime sono molte e variegate come ad esempio: la frode informatica finalizzata al guadagno, il falso in documenti informatici, il danneggiamento e il sabotaggio informatico, l’accesso abusivo con violazione delle misure di sicurezza del sistema, lo spionaggio, l’estorsione, (es. ransomware), etc.

I numeri e le casistiche riconducibili al cybercrime, come per esempio il sabotaggio dei dati subito nel 2021 dalla ASL1 Abruzzo,  pongono interrogativi e piani operativi per conoscere  e contrastare o arginare i vari reati informatici che arrecano danni socioeconomici alla collettività. 

Nella mattinata del 6 novembre, presso la sala Petruzzi di Pescara, si è concluso il ciclo informativo e formativo del progetto HUB delle competenze -PSC 2000-2020 della Regione Abruzzo al fine, di sensibilizzare e di diffondere la consapevolezza al fenomeno del reato informatico o cybercrime e con le relative conseguenze del fenomeno come il cd. Wall of shame (muro della vergogna) o i ricatti che soggiogano  socialmente ed economicamente le persone. L’appropriazione indebita dei dati sensibili difatti, mette in piedi  una sorta di disagio psico-sociale con lo scopo di chiedere ed estorcere riscatti.

L’obiettivo del ciclo formativo della Regione Abruzzo, a seguito dell’allarme del cybercrime, assume una caratteristica rilevante poiché la P.A. svolge un ruolo importante nella gestione di informazioni sensibili e di servizi essenziali per la comunità, come ad esempio le  informazioni personali dei cittadini, dei dati finanziari, informazioni sanitarie e altro ancora. L’iniziativa HUB delle competenze -PSC 2000-2020 della Regione Abruzzo ha posto l’attenzione alla sicurezza informatica poiché, la situazione delle PPAA italiane è tutt’altro che positiva  dato che la vulnerabilità del sistema informatico ha causato ingenti danni. Nelle conclusioni dell’iniziativa la conoscenza del cybercrime è fondamentale per garantire che questi dati siano adeguatamente utilizzati e protetti in modo da non essere bersagliati dai criminali della rete.

Laura Florani