Q WINE EXPO 2024

Città Sant’Angelo vola in Cina

Città Sant’Angelo, 9 novembre 2024. Ci sarà anche Città Sant’Angelo alla quinta edizione del Q Wine Expo, in programma dal 15 al 17 novembre in Cina. L’amministrazione, rappresentata dal Sindaco Matteo Perazzetti, è stata invitata dalla città di Qingtian, sede della rassegna che rappresenta la prima fiera del vino italiano in Cina. A fare da collante per la circostanza è la presenza, tra le etichette italiane, del marchio Rosarubra, cantina che proprio di recente ha aperto il suo nuovo showroom a Città Sant’Angelo e che da anni coltiva rapporti commerciali con il mondo cinese.

Quello tra la cittadina angolana e la Cina è un rapporto che ha già visto alcuni scambi in occasione di Cittàslow, evento organizzato dall’amministrazione di Città Sant’Angelo a giugno e che ha fatto nascere un legame con un’altra città cinese, quella di Gaochun, per il quale le rispettive rappresentanze si sono ripromesse di incontrarsi in un futuro non troppo lontano, per lo sviluppo dei rapporti.

E proprio in tal senso la delegazione angolana vola in Cina, la prossima settimana, con il chiaro intento di promuovere il suo territorio, anche attraverso la proposizione di prodotti tipici come può essere il vino, al fine di avviare un percorso di scambio culturale che ha poi l’ambizione di diventare anche commerciale e turistico.

“La presenza di Città Sant’Angelo al Q Wine Expo rappresenta l’occasione per un primo incontro con l’amministrazione di Qingtian – che ringrazio per l’invito – volto a gettare le basi per una collaborazione tra le due città e i rispettivi popoli al fine di sviluppare rapporti turistici e commerciali – spiega prima della partenza il Sindaco Perazzetti – Rapporti che con la Cina sono già stati avviati con la città di Gaochun, in occasione di Cittaslow e che intendiamo consolidare attraverso un nuovo incontro utile a valutare anche l’ipotesi di un gemellaggio”.




L’INAUGURAZIONE DELLA SEZIONE ABRUZZO DELL’ANCP

L’inizio di un’occasione unica per la nostra regione

San Giovanni Teatino, 9 novembre 2024. L’inaugurazione della sezione dell’Associazione Nazionale dei Consulenti Patrimoniali in Abruzzo, che si è tenuta l’8 novembre 2024 a San Giovanni Teatino, ha segnato l’inizio di un’occasione. Il networking è il futuro e l’ANCP si propone di favorire questa rete tra soggetti altamente specializzati, per poter accrescere il valore reciproco del lavoro di tutti gli associati e riuscire a fornire  consulenze patrimoniali di valore.

L’evento si è aperto con i saluti: dell’onorevole D’Alfonso che ha ringraziato l’ANCP perché riposiziona al centro il tema della ricchezza, di come si produce, di come si possa evolvere e  di come viene trasformata; del dr. Massimo Donato, coordinatore Nazionale di ANCP;  del Presidente della sezione Abruzzo di ANCP dr. Raffaele Settimio e del vicepresidente dr.ssa Valenzia Di Meo.

Gli oltre cento partecipanti, tra ditte e professionisti, sebbene l’on. Guerino Testa non sia potuto intervenire perché trattenuto per motivi istituzionali a L’Aquila, sono stati catturati dalla presentazione di Wealth & Private project art- Un ecosistema di servizi da parte del Ceo di Weppart srl, dr. Cascia Alessandro, dall’illustrazione della DORA, impatti sul business da parte del dr. Gallenga Paolo Antonio, CTO Infra & CyberSecurity di Bearit Srl.

Di notevole interesse è stata l’introduzione del dr. Vedana Fabrizio alle “Ultime novità in materia di imposte sulla successione”. All’evento ha partecipato anche l’assessore del comune di Pescara, Patrizia Martelli, il segretario nazionale di ANCP Angelo Marelli, il responsabile della sezione di Bologna Vito Ferito e il responsabile della sezione Sicilia Bruno Linguenti.

È un’opportunità unica per le famiglie, per i professionisti e per le aziende abruzzesi: è l’inizio di un cambiamento epocale per l’economia italiana, di cui l’Abruzzo grazie ad ANCP, potrà essere uno dei pilastri. Io ne voglio far parte- dice Valenzia Di Meo.




LA PRIMA PRESIDENTE DONNA  DELL’AIA LANCIANO

Sarà Stefania Menicucci la nuova guida dei fischietti Lancianesi per il quadriennio olimpico 2024-2028, eletta Presidente  durante l’Assemblea del 8/11/2024

Lanciano, 9 novembre 2024.È stata evidente la scelta di tutti gli associati della Sezione di Lanciano, di voler affidare la presidenza ad una giovane donna con tanta passione e amore per l’arbitraggio. Tra i suoi obiettivi principali la crescita dei giovani fischietti, il progresso e il miglioramento di tutte le figure appartenenti all’ambito sezionale.

Stefania Menicucci, 35 anni, nata a Lanciano, è diventata arbitro nel 2007 presso la Sezione di Lecce, per poi fare ritorno nella sua città natale nel 2014, è Stata protagonista della prima terna rosa nel campionato regionale di Eccellenza, ed anche la prima e unica (ad oggi)  ragazza abruzzese a dirigere gare nazionali del Campionato di Serie D, esperienza che si è conclusa alla fine della scorsa stagione. Attiva da sempre nella vita sezionale , ha ricoperto diversi incarichi all’interno del Consiglio Direttivo , tra cui  componente OTS, Segretario e Responsabile del Corso Arbitri fino a giugno 2024, nonché in ultimo Vicepresidente affiancando il Presidente Vicario AB Bruno Bellisario.

La Commissione Elettorale, durante l’Assemblea è stata così formata: Presidente OA  Carmine Di Santo, Vicepresidente Oa Nicola Ferrante, Segretario AE Leonardo Martelli  e dagli scrutatori AE Giuseppe Liberatoscioli e AE Oscar Pinto. Il tutto sotto la supervisione del Componente CRA Abruzzo , Alfredo Leonetti. La neoeletta, particolarmente emozionata ha ringraziato i suoi predecessori ed i suoi associati dichiarandosi entusiasta di cominciare questo nuovo percorso. A lei il più grande in bocca al lupo!




L’ANATRA ALL’ARANCIA diretto da Claudio Greg Gregori

Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli aprono la stagione di prosa del teatro al Caniglia, sabato 16 novembre

Sulmona, 9 novembre 2024. Si apre il sipario sulla Stagione di Prosa 2024/2025 promossa da Meta APS in partenariato con il Comune di Sulmona: sabato 16 novembre alle ore 21 Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli ci delizieranno con lo spettacolo L’Anatra all’arancia con la regia di Claudio “Greg” Gregori.
La prima di stagione si preannuncia essere un’esplosione di energia, tra battute dinamiche, divertenti e frizzanti, in cui la maestria degli interpreti e della regia la fanno da padrone; la produzione targata Compagnia Moliere e Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona, forte dell’enorme successo ottenuto sui palcoscenici di tutta Italia, approda nel teatro sulmonese con il suo umorismo raffinato e mai volgare e riflessioni sui sentimenti profonde tutt’altro che scontate.

L’Anatra all’arancia, dell’autore scozzese W. D. Home e riadattato dal drammaturgo francese M. G. Sauvajon, è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia, all’amore. Narra di una coppia sposata da diversi anni che vive una crisi a causa dalla personalità del marito, inaffidabile, incline al tradimento, alle bugie, all’infantilismo; esasperata la moglie si innamora di un altro, l’opposto del marito, di animo nobile, gentile e attendibile. Una partita a scacchi, tra gag, battute dal ritmo serrato, rapidità e immediatezza.

Sul palco del Caniglia guidati da Gregori, oltre ai protagonisti Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, vedremo gli ottimi Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo. Un cast eccezionale che nell’intensa tournée teatrale iniziata nel 2023 ha fatto incetta di entusiastiche recensioni nonché di grande apprezzamento da parte del pubblico.

«È bellissimo far ridere con un testo così: perfetto, divertentissimo, mai banale, e soprattutto mai volgare» ha dichiarato Emilio Solfrizzi in merito allo spettacolo, mentre Carlotta Natoli, in una riflessione più generale ha aggiunto «Ogni pubblico è a sé, ogni serata si compone di un terzo elemento che crea la magia della presenza. Ogni pubblico si condiziona e risuona differentemente… L’aspetto più alto del teatro è proprio questo “irripetibile” che ogni serata porta con sé».

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online e nei punti vendita abilitati Ciaotickets. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti anche presso il Botteghino del Teatro a partire da due ore prima dell’orario di inizio dell’evento.




GLI APPUNTAMENTI DI IANIERI EDIZIONI

Al Fla domenica 10 novembre

Pescara, 9 novembre 2024. Interverranno Daniela D’Alimonte, Antonella Del Ciotto, Franco Di Tizio, Simone Gambacorta, Andrea Gialloreto, Fabrizio Masciangioli e Daniela Quieti in occasione della presentazione di Scrittori e giornalisti in Abruzzo e nel mondo (Ianieri) a cura di Dante Marianacci che dialogherà con Antimo Amore alle ore 11 presso la Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, dove alle successivamente alle ore 12 ci sarà la presentazione di Eduardo nel mondo (Ianieri) dello stesso Marianacci nuovamente in dialogo con il giornalista Rai: si tratta di quattro conversazioni sul grande commediografo napoletano ed una bibliografia delle rappresentazioni all’estero.

Alle ore 12 presso la Sala Video del Museo delle Genti ci sarà la presentazione del primo volume della serie ottanio di “Comete – Scie d’Abruzzo” (Ianieri) del Direttore di collana Peppe Millanta in collaborazione con la Scuola Macondo di Pescara: Torquato Tasso e l’Abruzzo di Salvatore Di Fusco, in dialogo con Marco Presutti. La collana, di grande successo, che punta gli occhi su realtà e fonti poco conosciute regalando angoli di un Abruzzo quasi mai visto nella storia, ha come partner I Parchi Letterari, Il Parco Nazionale della Maiella, Borghi Autentici e I Borghi più Belli d’Italia.

Alle ore 19 presso la Sala Favetta ci sarà la prima presentazione di Alba e Non Alba di Luigi di Iacovo, padre di Giovanni Di Iacovo, già Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara: dopo essere stato pubblicato nel 1964 da Feltrinelli, oggi il libro torna a nuova vita con Ianieri edizioni ed a 100 anni dalla nascita dell’amato papà Luigi, è proprio Giovanni che lo ricorda con amore in dialogo con il Professor Ugo Perolino, Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università d’Annunzio di Pescara.

Sempre alle ore 19 nella Sala Video, Luciano Di Tizio in dialogo con la giornalista Alessandra Renzetti presenta La giustizia del Duce, il Fascismo al potere tra violenze, sottovalutazioni e connivenza (Ianieri): una visione a tutto campo nella quale il delitto (dopo 100 anni) e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regime.




EDUARDO DE FILIPPO NEL MONDO

A quarant’anni dalla scomparsa e poeti narratori e viaggiatori – giornalisti in Abruzzo. Due libri curati da Dante Marianacci al Fla

Pescara, 9 novembre 2024. Domenica 10 novembre, dalle ore 11 alle ore 13, nella Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Pescara, Avv. Carlo Masci, e del vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Simone Gambacorta, verranno presentati due libri curati da Dante Marianacci, che dialogherà con il giornalista Rai Antimo Amore, entrambi appena editi dall’editore Ranieri.

Il primo, Eduardo nel mondo, quattro conversazioni sul grande commediografo napoletano, unitamente (con una bibliografia delle rappresentazioni all’estero), che coinvolgono la scrittrice Isabella De Filippo Quarantotti, vedova di Eduardo, tra l’altro originaria di Chieti, il critico teatrale Ghigo De Chiara, l’impresario Carlo Molfese e l’attrice Angela Pagano.

Le conversazioni vennero registrate nel 1992 a Dublino, dove allora Dante Marianacci prestava servizio come addetto culturale all’Istituto Italiano di Cultura, in occasione di una grande mostra fotografica e documentaria, con manifesti, lettere e immagini dedicati alla fortuna di Eduardo, in cui si dimostrava “l’universalità del teatro di Eduardo De Filippo, compresa e acclamata dalle platee del mondo intero”, organizzata nell’ambito della XXXIII edizione del Dublin Theater Festival. All’evento pescarese parteciperanno Mario De Bonis, amico personale di Eduardo e autore di un bel volume a lui dedicato, in cui ripercorre le tappe del loro rapporto, e la nota cantante napoletana Assunta Arnese, accompagnata alla chitarra da Biagio Di Carlo. 

Il secondo volume che verrà presentato, Scrittori e giornalisti in Abruzzo e nel mondo. Da Estella Canziani a Vito Moretti, raccoglie gli atti del terzo convegno organizzato dalla Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio e dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo sul tema Poeti, narratori e viaggiatori-giornalisti in Abruzzo (il quarto si terrà il prossimo 22 novembre), che “esplora – come ha scritto Stefano Pallotta nella Prefazione – le intersezioni tra giornalismo, storia e letteratura, mostrando come queste pratiche si influenzino reciprocamente e come abbiano contribuito alla comprensione e alla narrazione del mondo.”

Dei quattordici relatori che hanno preso parte al convegno interverranno Daniela D’Alimonte, Antonella del Ciotto, Franco Di Tizio, Simone Gambacorta, Andrea Gialloreto, Fabrizio Masciangioli e Daniela Quieti.

Dante Marianacci, già dirigente per la cultura del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, ha pubblicato libri di poesie, romanzi, saggi e varie antologie europee, tra le quali L’Europa sulla scena, in collaborazione con Joseph Farrell, che raccoglie in due volumi e in ventitré lingue testi teatrali di giovani autori di 25 paesi europei.

È stato vicepresidente dei Premi Internazionali Flaiano di letteratura, teatro, cinema, radio e televisione (fondati da Edoardo Tiboni, di cui Eduardo De Filippo fu il primo presidente), presidente del Centro Nazionale di Studi dannunziani e della Fondazione Aria. Attualmente è presidente della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio.




PROGETTO PARCO NORD

Via libera del Consiglio comunale. Masci: “Un sogno che si realizza. Lo si aspettava da 40 anni”

Pescara, 9 novembre 2024. “Via libera del consiglio comunale di Pescara al progetto del Parco Nord, che è stato votato oggi dai consiglieri di maggioranza e opposizione presenti in aula, ad eccezione del consigliere del Movimento Cinque stelle. L’area interessata è di 43mila metri quadri che diventerà un’area verde curata – commenta il sindaco Carlo Masci, parlando di un’attesa durata oltre quarant’anni, per ottenere questo risultato – La soddisfazione è massima perché siamo riusciti a portare a casa l’obiettivo che ci eravamo prefissati – ha proseguito il sindaco sottolineando – la scelta giusta che è stata fatta dal Consiglio” visto che ha “votato a favore anche l’opposizione, ad eccezione di un consigliere. È una giornata storica per Pescara. Questo sarà uno spazio vivibile e fruibile per tutta la città, dai bambini agli anziani” conclude il sindaco.

L’importanza del sì arrivato oggi viene ribadito dal presidente della commissione Lavori pubblici Massimo Pastore e dal consigliere comunale Marcello Antonelli, promotori di diversi emendamenti che hanno permesso la sintesi con l’opposizione anche per quanto riguarda ulteriori indirizzi sul progetto contenuti in una mozione allegata alla delibera. Sono Pastore e Antonelli ad indicare come cambierà l’area, oggi quasi completamente abbandonata (attualmente oggetto di espropri). “Oltre al verde, il progetto di fattibilità economica prevede una zona destinata all’arrampicata per i bambini, una zona fitness e per lo yoga, con gli attrezzi, un punto ristoro, uno skate park, un giardino sensoriale, un laghetto e una grande area d’acqua”.

“Un tempo questi erano terreni edificabili poi, su iniziativa dell’allora consigliere comunale Maurizio Acerbo, con la ‘variante delle invarianti’, l’area fu destinata a verde (F1)”, ricorda Masci. “Fu il primo e fondamentale passo per cambiare il destino di quei quattro ettari: oggi si chiude il cerchio grazie a noi tutti, nel 2025 si svolgeranno i lavori e oggi non possiamo che essere soddisfatti della concretizzazione di un sogno che si aggiunge ad altri grandi risultati ottenuti da questa Giunta. Ne cito solo alcuni: l’abbattimento del Ferro di cavallo, la riqualificazione di corso Umberto e piazza Sacro Cuore e l’avvio della trasformazione dell’area di risulta”.




TERME DI CARAMANICO, INCUBO SENZA FINE

Dopo la sesta asta andata deserta fallisce anche l’aggiudicazione per lo sfruttamento delle acque termali

Caramanico Terme, 9 novembre 2024. Come se non bastassero le sei aste per l’acquisto dei due lotti oggetto del fallimento andate deserte, un ennesimo colpo ferale si abbatte sulle Terme di Caramanico. È infatti ufficialmente fallita anche l’aggiudicazione per lo sfruttamento della sorgente Santa Croce – Pisciarello. Con la determinazione n. 206, pubblicata nella giornata di ieri, 7 novembre 2024, Areacom recepisce la comunicazione con cui la ditta Dre srl ha fatto sapere di non voler procedere alla stipula del contratto per lo sfruttamento delle acque termali.

Ricorderete che la Dre Srl si era aggiudicata lo sfruttamento della sorgente Santa Croce – Pisciarello con provvedimento direttoriale n. 12 del 29 gennaio 2024. Più volte sono intervenuto pubblicamente sulla questione, sia per sottolineare il lungo lasso di tempo trascorso per effettuare il controllo dei requisiti dell’aggiudicataria, ben sette mesi – le verifiche sono infatti terminate lo scorso 29 agosto, data in cui l’affidamento è stato ufficialmente formalizzato – sia per porre l’accento su alcune ambiguità e inesattezze, difficilmente sanabili, che caratterizzavano l’offerta aggiudicata a Dre srl, come i riferimenti alla sorgente La Salute non più oggetto di gara, l’assenza di un piano industriale e di uno studio di fattibilità delle opere per l’auto-approvvigionamento dell’energia da fonti alternative, nonché la mancanza della polizza fideiussoria e dei requisiti della professionalità rispetto a quanto previsto dalla L.R. 15/2002.

Ebbene, sulla base della determinazione pubblicata ieri da Areacom, apprendiamo che la prima aggiudicataria si sarebbe tirata indietro con questa motivazione: « […] l’impossibilità di procedere alla conclusione del contratto» dovuta « […] alle incertezze riguardanti il destino dei complessi immobiliari termali attualmente all’asta, il cui sfruttamento era ed è un elemento essenziale di realizzazione della proposta economica presentata in gara per la concessione delle acque termali».

Scopriremo a breve tutte le ragioni del recesso, nonché le azioni che intenderà adottare Areacom a seguito di questa decisione, ma questa determina offre lo spunto per alcune riflessioni che voglio rendere pubbliche. La prima è che si è perso praticamente un anno per aggiudicare l’acqua separatamente dal compendio immobiliare. Ho sempre sostenuto che separare i due lotti oggetto del fallimento rispetto allo sfruttamento dell’acqua fosse un problema, e ora ad affermarlo è la stessa Dre srl nella determinazione n. 206 del 7 novembre 2024.

La seconda è che, tralasciando tutti gli approfondimenti del caso, leggo con sorpresa quanto dichiarato dalla Dre srl e riportato nella determinazione di Areacom, e cioè il passaggio sull’incertezza della vendita dei due lotti fallimentari.

Mi pongo quindi il seguente interrogativo: forse la società aggiudicataria pensava di cedere in subappalto lo sfruttamento delle acque termali?

Un’intenzione, tuttavia, mai formalizzata nei documenti di gara, malgrado le prescrizioni del Codice degli Appalti.

Quel che è certo è che questa procedura ha ancora tanto da dire. Leggo nella determinazione che ora si procederà allo scorrimento della graduatoria, verificando se la seconda in graduatoria, la Virgo Holding spa, che ha ottenuto meno della metà del punteggio tecnico rispetto alla Dre srl, abbia o meno tutti i requisiti. Nella speranza che il Presidente Marsilio voglia abbracciare la proposta che avanziamo ormai da tempo immemore, ovvero contrarre un mutuo per far sì che la Regione Abruzzo acquisti i lotti delle Terme, o anche solo quello dello stabilimento termale, riaccorpando così beni e acqua, siamo in attesa di capire come si svilupperà questa procedura, speriamo in tempi celeri.

Antonio Blasioli

Vicepresidente del Consiglio Regionale




FËDOR DOSTOEVSKIJ I TORMENTATI

Al Salotto Culturale CRP

Teramo, 9 novembre 2024. Mercoledì 13 Novembre 2024 alle ore 18,15  nella  Sede dell’Annunziata Via N. Palma 31 a Teramo,  (patrocinio  MIC, Città di Teramo,   Fondazione Tercas, Provincia Teramo), il Salotto culturale Prospettiva Persona 2024 sessione autunnale organizza l’incontro col Professor Vincenzo Di Marco sul tema: “Fëdor Dostoevskij, I tormentati”. Alcuni  brani verranno letti da Biancamaria Di Domenico.

I tormentati

Nel libro quarto, parte seconda, del capolavoro di Dostoevskij, I fratelli Karamazov, intitolato “I tormentati”, dopo la presentazione degli antefatti con la storia della famiglia e i contrasti tra padre e figli, siamo portati con mano allo studio delle personalità principali della storia: Dmitrij, Ivan, Alëša, Katerina Ivànovna, Grùšen’ka, il capitano Snegirev.

Le loro delusioni e tradimenti, l’avidità e la frustrazione, il risentimento e l’ansia di autodistruzione sono i veri soggetti della narrazione, che continueranno a perseguitare i “tormentati” per tutta la vicenda fino all’esito finale. In questo universo intricato, malefico e definitivo, il genio di Dostoevskij utilizza il doppio registro della disillusione e della speranza, della violenza e della rigenerazione, dell’abiezione e della scommessa, invitandoci a riflettere sulla responsabilità verso l’altro uomo come il Dio biblico fece per primo con Caino(VDM).




IL CITTADINO GOVERNANTE

Una storia di impegno civile

Giulianova, 9 novembre 2024. Ieri sera Il Cittadino Governante ha organizzato un gioioso incontro per festeggiare il ventesimo anniversario della nascita dell’Associazione di cultura politica che ha mosso i primi passi nella primavera del 2004. Da venti anni Il Cittadino, con le sue varie attività, è al servizio dei cittadini, dei beni comuni, con i valori della Sinistra e dell’Ambientalismo per la buona politica e il buongoverno.

Hanno partecipato in tantissimi: oltre ai numerosi soci e simpatizzanti del Cittadino Governante hanno voluto dare la loro adesione il PD e Il M5S. Con la sua presenza ha onorato l’evento il Prof. Luciano D’Amico il quale ha sottolineato l’importanza, specialmente in questa fase storica, dell’impegno civile nella vita pubblica.

Sono state ricordate sinteticamente le varie attività dell’associazione promosse dai tanti cittadini che – mossi dall’amore per Giulianova, dagli ideali e dalla passione civile – hanno introdotto un grande e disinteressato impegno, tuttora vivo e proiettato nel futuro:

• Polis – i saperi per la politica, periodici appuntamenti con personalità di livello nazionale (Paolo Berdini, Eddy Salzano, Piero Bevilacqua, Marco Lodoli, Maurizio Pallante, Francesco Girardi etc.) per approfondimenti di temi importanti per le scelte politico-amministrative;

• GiuliaViva, quindicinale di informazione sulla vita pubblica giuliese;

• Piazza, Bella Piazza, manifestazione dedicata alle band di giovani musicisti;

• Trasmissione dei consigli comunali in diretta e in differita;

• Programma di governo per Giulianova fondato su una nuova idea di città: sostenibile e giusta;

• Lista civile “Il Cittadino Governante per cambiare” che è arrivata ad eleggere tre consiglieri;

• Le tante battaglie democratiche per la Difesa di piazza Dalla Chiesa, dell’Ospedale, del Kursaal, del parco sul “cannocchiale verde” sul lungomare Spalato, del CIRSU, del Pioppeto, del Cine-teatro Ariston, del cinema Moderno, della Farmacia comunale, per la realizzazione della Caserma dei carabinieri all’Annunziata, per la tutela dei parchi e del verde pubblico etc.

È stato presentato il nuovo logo dell’associazione ideato dal creativo Eugenio Mucciconi. Sul piano politico, per il futuro, è stato confermato l’impegno all’interno della coalizione di centrosinistra insieme al PD e al M5S aperta a tutte le altre forze progressiste e di sinistra esistenti in città.




AL BIVIO: POPOLARI O POPULISTI?

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 9 novembre 2024. La tesi è questa: si può battere il populismo solo risvegliando la coscienza autenticamente popolare del nostro e degli altri paesi in cui la democrazia ansima. Non basta, insomma, condannare il populismo e chi lo cavalca. E chi, per altro verso, lo asseconda con il proprio voto, cioè lo accetta e lo assume come griglia interpretativa che, in fin dei conti, gli offre almeno una qualche apparente comprensione di ciò che avviene in un mondo che gli appare disordinato, indecifrabile e, dunque, minaccioso.

Coltivare un sentimento di denigrazione o almeno di distacco ideale, politico e morale nei confronti della sua cifra demagogica fa sentire dalla parte giusta. E forse attenua il bruciore della sconfitta che il populismo infligge alle forze progressista. Ma non aiuta a capire perché attecchisca così facilmente al di qua ed al di là dell’Atlantico. Ci deve pur essere una ragione di fondo comune, che spieghi, almeno secondo una qualche ragionevolezza, un fenomeno che prospera su terreni di coltura pur così differenti.

Un’ipotesi attendibile che merita di essere considerata concerne la possibilità che il populismo altro non sia se non un surrogato sghembo di quella dimensione popolare della vita civile che abbiamo smarrito, abbandonandola impunemente ad un inesorabile declino. Se mancano solidarietà, coesione sociale, sentimento di appartenenza ad una storia comune, vengono meno fiducia, speranza, condivisione di valori di fondo, riferimento ad un interesse generale della collettività sovraordinato agli interessi particolari di ciascuno. Vengono, cioè , compromessi in radice i presupposti necessari a fondare una prospettiva di vita democratica, che nessuna architettura istituzionale, per quanto sofisticata, può garantire se prima non vive nel cuore e nella coscienza delle persone, ciascuna nella sua insopprimibile singolarità, eppure dentro un orizzonte che ricomprende tutti.

La democrazia non è mai data gratuitamente, né si può dire che esista in natura. È una conquista culturale, dunque un valore sempre definito storicamente e, quindi, perennemente in divenire, e questo non necessariamente è comunque nel segno di un avanzamento. Forse dopo un lungo, pluridecennale esercizio di vita democratica ci eravamo illusi che le cose stessero così, senonché oggi dobbiamo ricrederci e comprendere che la democrazia è un bene deperibile, che richiede una cura assidua e competente.

Al contrario, ci siamo incamminati lungo la strada di una progressiva atomizzazione della società, dove – almeno per quanto riguarda il nostro Paese – quelle stesse forze che avrebbero dovuto, per loro naturale vocazione, custodire ed attualizzare i valori popolari hanno virato, in nome dei diritti civili, verso una cultura così marcatamente individualista. Ritraendosi, di fatto, da una politica di difesa e promozione dei diritti sociali: lavoro, casa, salute, scuola, educazione e cultura, tutela degli anziani e di chi non ce la fa da solo, vivibilità dell’ambiente. Insomma, tralasciando tutto ciò che, giorno per giorno, vivono e soffrono le famiglie degli italiani. Tutto ciò che fa famiglia.

Nel necessario bilanciamento di diritti e doveri, non è affatto detto che i diritti civili – che nessuno può e deve sottovalutare – implichino per forza di cose una deriva individualista, come da noi sta avvenendo, in ossequio ad un pregiudizio ideologico di stampo radicale.

Ora, come sempre di fronte a sviluppi che, a prima vista, appaiono indecifrabili, si deve entrare nella loro guardia, studiarli dal di dentro. In altri termini, nessuna supponenza, ma, piuttosto, ci vuole quel po’ di umiltà che consenta di riconoscere come questi processi, per quanto possano essere o apparire insensati, abbiano una loro logica intrinseca, e più stringente di quanto siamo pronti ad ammettere. Da qui nasce quella loro forza che oggi sembra essere dirompente. È necessario risalire alla sorgente, alla motivazione originaria per comprenderne il decorso.

La democrazia – e con essa le forze progressiste che dicono di averla a cuore – il discorso pubblico in cui prende forma, attraverso il confronto tra le differenti culture politiche in campo e le relative antropologie di riferimento, non reggono il passo delle trasformazioni che letteralmente ci attraversano, come una spada che ci trafigge da una parte all’altra.

Viviamo in un mondo contorto e non c’è da esserne stupiti, se appena consideriamo di vivere la stagione delle transizioni abbandoniamo postazioni storicamente consolidate e siamo in mezzo al guado, verso una sponda che ancora non riusciamo a vedere chiaramente.

Senonché, noi siamo fatti per dare alle cose un senso compiuto, in carenza del quale entriamo in una sorta di stato eretistico, inquieti, timorosi, talvolta perfino angosciati. Tutto ciò vale, allo stesso modo, per ciascuno di noi e per quella persona collettiva rappresentata dalla comunità.

Se non c’è chi sappia indicare un approdo credibile, verso cui camminare accompagnandoci gli uni agli altri, coltivando un’attesa comune, siamo disponibili e pronti ad abboccare all’amo di un qualunque tribuno.

Quando la dialettica democratica si spegne o latita, non restano che due opzioni: o il capro espiatorio o l’uomo forte. E che sia così lo dimostrano quei numerosi casi della storia che hanno visto, in un rovesciamento repentino degli umori, l’uomo forte costretto a vestire i panni del capro espiatorio.




BLACK FRIDAY

Il Comune prepara le iniziative per il settore. L’assessore: “Un’occasione per creare economia attraverso sconti e occasioni per chi acquista e chi vende”

Chieti, 9 novembre 2024. L’Amministrazione comunale invita le attività commerciali della città ad aderire alla giornata del Black Friday, promuovendo il commercio locale attraverso sconti e offerte dedicate che saranno i commercianti stessi a definire. Al via una campagna informativa sul sito dell’Ente e un contest per la vetrina più bella.

“L’Assessorato al Commercio del Comune di Chieti annuncia una nuova e importante iniziativa dedicata al Black Friday per il prossimo 24 novembre 2023 – Spiega l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – L’obiettivo è incentivare e valorizzare il commercio di vicinato, creando un’opportunità di promozione e visibilità per tutte le attività commerciali che decideranno di aderire alla giornata di sconti, e, per alcune, al weekend intero.

Per questo invitiamo tutte le attività commerciali interessate a prendere parte a questa iniziativa Sarà sufficiente inviare una comunicazione alla PEC del nostro Ente, all’indirizzo protocollo@pec.comune.chieti.it alla cortese attenzione dell’assessorato al commercio, per segnalare la propria adesione al Black Friday.

L’invito è rivolto a tutte le attività del tessuto commerciale cittadino: ci auguriamo una grande adesione, in modo da offrire un’esperienza unica ai cittadini e dare un importante sostegno al nostro commercio locale. Per garantire la massima visibilità e un’informazione chiara ai consumatori, l’Amministrazione comunale realizzerà un elenco dettagliato delle attività aderenti, specificando le vie e le attività coinvolte. Questo elenco sarà pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Chieti, permettendo a tutti i cittadini di conoscere in anticipo le opportunità di shopping disponibili.

Questa iniziativa nasce per creare una bidirezionalità informativa tra domanda e offerta, sostenendo le attività locali e offrendo ai consumatori un quadro chiaro e completo delle attività che partecipano al Black Friday – sottolinea Pantalone – Inoltre, per aggiungere un tocco di originalità e coinvolgimento, il Comune di Chieti lancerà un contest subito dopo il Black Friday. Le attività che vorranno partecipare potranno inviare una foto della propria vetrina addobbata per il Black Friday, contribuendo così a rendere più vivace e attrattivo il centro cittadino durante questo periodo.

Vogliamo premiare la creatività e l’impegno dei commercianti che contribuiscono a rendere Chieti una città viva e accogliente”.




XVI° PREMIO NASSIRYIA

Si svolge questa mattina, a partire dalle ore 10, nella cornice del The Space Cinema del centro Porto Allegro

Pescara, 9 novembre 2024. Giunto alla sedicesima edizione, il Premio nasce per volere dell’amministrazione comunale di Montesilvano nel 2008, in ricordo dell’attentato in Iraq che il 12 novembre 2003 provocò 28 morti, di cui 19 italiani e il ferimento di oltre 50 persone.

Il premio vede conferire, ogni anno, importanti riconoscimenti a personaggi illustri e a rappresentanti delle forze dell’ordine locali che si sono particolarmente distinti nel corso della loro carriera o in occasioni determinanti, per il mantenimento e il conseguimento della pace e della sicurezza in scenari nazionali o internazionali.

Nel corso della cerimonia, sono state consegnate le tre Aquile, il principale riconoscimento del Premio. Per l’edizione 2024, la Commissione ha assegnato la prima Aquila a don Aniello Manganiello, parroco di Scampia, portavoce della legalità, da sempre schierato contro la lotta alla criminalità, in un’area particolarmente compromessa dal punto di vista della sicurezza. Don Aniello è stato già ospite della città adriatica in occasione del Premio Nazionale Paolo Borsellino, perché ha tenuto a battesimo l’inaugurazione del Piccolo Paolo, l’installazione posizionata presso la stazione ferroviaria di Montesilvano e dedicata al giudice ucciso dalla mafia.

La seconda Aquila è stata conferita al maresciallo dei carabinieri Antonio Altavilla, sopravvissuto all’attentato dopo essere rimasto gravemente ferito. Nel 2005, è stata conferita al maresciallo la Croce al Merito dalla Presidenza della Repubblica come “chiarissimo esempio di eletta abnegazione e incondizionata dedizione al dovere”. Arruolatosi nell’Arma nel 1984 in qualità di appuntato scelto, tra il 1992 e il 2003, ha effettuato diverse missioni estere in Libia, Albania, Bosnia Herzegovina, Kosovo e Iraq, dove al momento dell’attentato di Nassiryia, stava partecipando all’operazione di pace “antica Babilonia”. Altavilla è stato insignito anche dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica e del grado di Maresciallo nel ruolo d’onore dal Ministero della Difesa.

La terza Aquila è stata, invece, conferita a Daniela Lombardi giornalista e inviata di guerra che ha realizzato articoli e reportage di guerra per le principali testate italiane e per riviste di settore. Nell’ambito della sua attività, Lombardi ha lavorato sul campo, sia come giornalista embedded al seguito delle forze armate italiane (Kosovo, Afghanistan, Israele e Palestina, Ucraina e Romania). Nel corso della sua attività, la giornalista ha documentato alcuni dei momenti chiave della storia recente, specializzandosi nella questione afghana e dando poi particolare rilievo all’area mediorientale. Tra i documenti inviati alle testate, quelli sulla vita dei cristiani in Iraq, nel periodo di maggiore espansione dell’Isis e sulla lotta delle donne curde contro i miliziani Daesh.

Nella cerimonia molto partecipata, alla presenza del sindaco Ottavio De Martinis e di numerosi rappresentanti delle Istituzioni civili e militari, sono state poi consegnate targhe e pergamene a uomini e donne delle forze dell’ordine e di soccorso del territorio, che nel corso dell’ultimo anno hanno condotto operazioni particolari mostrando coraggio, impegno, professionalità e grande senso del dovere.

“E’ sempre importante ricordare chi ha perso la vita in quel tragico attentato – ha dichiarato il sindaco De Martinis – affinché certe situazioni non si ripetano mai più. Conferire i premi più importanti, le Aquile a don Aniello Manganiello, al maresciallo dei Carabinieri Antonio Altavilla e alla giornalista e reporter di guerra Daniela Lombardi significa riconoscere l’impegno di persone che, in contesti difficili e spesso pericolosi, hanno scelto di schierarsi dalla parte della giustizia e della pace. Ma il Premio Nassiriya non è solo un momento di commemorazione e di riconoscimento. È anche un’occasione per ringraziare tutti coloro che, ogni giorno, lavorano per garantire la nostra sicurezza: le forze dell’ordine, i volontari, i soccorritori. Il loro impegno è fondamentale per la nostra comunità.”




365 GIORNI NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Al via la rassegna; fino a marzo 35 eventi. Il 25 al Massimo arrivano Bocci, Casale e Di Michele

Pescara, 9 novembre 2024. Con un flash mob degli studenti del Mibe, si è aperta questa mattina davanti al Comune, in largo Chiola, la rassegna “#365 giorni no alla violenza sulle donne”, nata su iniziativa dell’assessore Adelchi Sulpizio per sensibilizzare la città, e non solo, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma il 25 novembre. Sono 35 gli appuntamenti in programma, fino a marzo, che vedranno il coinvolgimento di tutte le scuole superiori di Pescara e di 27 associazioni, ha fatto notare in conferenza stampa Sulpizio, affiancato dal dirigente Marco Molisani, da Piera Antonioli, responsabile del Servizio gestione politiche sociali, da Daniela Puglisi, dell’Ufficio scolastico, oltre che dai dirigenti scolastici e dai rappresentanti delle associazioni, a partire da Ananke e Centro ascolto maltrattanti.

 L’evento clou è in programma la sera del 25, al cinema teatro Massimo, alle ore 21, con una serata dedicata al tema, condotta da Paola De Simone e con la partecipazione di Luca Pompei. Gli ospiti saranno tre volti noti e cioè Marco Bocci, Rossana Casale e Grazia Di Michele, che alterneranno performance e interviste. L’ingresso sarà gratuito (con prenotazione obbligatoria on line, da domani, su eventbrite).

“Di violenza sulle donne bisogna parlarne tutti i giorni”, ha detto Sulpizio. “Non si può limitare tutto al 25 novembre. “Noi lo facciamo da anni, coinvolgendo i giovani, e di anno in anno la rassegna cresce e cresce bene, basti pensare che siamo partiti da dieci appuntamenti. Il nostro obiettivo, come dico sempre, è uscire dal Comune per parlare con la città e il 25 novembre, ad esempio, saremo all’Aurum con circa 700 studenti, per una lezione di rispetto. Il Comune interviene anche sugli uomini, per il recupero di quelli maltrattanti, attraverso il Cam, e sta realizzando due case di sgancio in altrettante strutture confiscate alla criminalità, per le donne che sono state vittime di violenza”, ha proseguito Sulpizio illustrando il calendario delle iniziative e ringraziando tutti coloro che parteciperanno. “Il ventaglio di possibilità per assistere e avviare una riflessione profonda è enorme. Ci saranno concerti, convegni, spettacoli teatrali, musica, danza, incontri nelle scuole, laboratori per gli studenti e per i bambini, cineforum, un torneo di calcio e uno di basket”.

Ecco alcuni degli eventi in cartellone, a partire da domani:

•⁠  ⁠Il 9 novembre, alle ore 10:30, in Piazza Salotto, ci sarà la seconda edizione di “Impariamo a difenderci”, lezioni di difesa personale a cura di Fidapa BPW Italy Pescara Portanuova e Croce Rossa Italiana Comitato di Pescara;

•⁠  ⁠Il 10 novembre, alle ore 10:00, in Piazza Salotto, la “Camminata energetica solidale”, a cura di Simona Bucciarelli. Il contributo per la partecipazione sarà interamente devoluto al Centro Antiviolenza Ananke;

•⁠  ⁠Il 21 novembre, alle ore 10:00, all’Auditorium Flaiano, si terrà l’incontro “Ragazzi online e violenza di genere: quali implicazioni penali?”. Il Presidente del Tribunale dei Minorenni dell’Aquila, Cecilia Angrisano, incontrerà i ragazzi del Liceo Scientifico Galilei di Pescara. 

•⁠  ⁠Il 21 novembre, alle ore 20:30, all’Auditorium Flaiano, “Quello che le donne non dicono”, rappresentazione teatrale a cura di Officina Culturale La Torre dio Babele. Ospite della serata Eva Grimaldi;

•⁠  ⁠Il 28 novembre, alle ore 9:30, Massimo Ippoliti, psicologo specializzato in dipendenze tecnologiche, incontrerà i ragazzi  del Liceo Da Vinci. Titolo dell’evento Sex roulette, challenge e porn… gli angoli bui della “smartness”;

•⁠  ⁠Il 29 novembre, alle ore 10:30, nell’Aula Di Biase del Tribunale di Pescara si terrà il convegno “Contrasto alla violenza di genere Codice rosso: dalle novità legislative europee e dall’impegno del Parlamento fino all’impulso agli interventi sul territorio e ai percorsi di rieducazione, a cura dell’Ordine degli avvocati e del Cpo dell’Ordine degli Avvocati;

•⁠  ⁠il 6 dicembre, alle ore 9:00, il Sostituto procuratore presso il Tribunale dei Minorenni di L’Aquila, dott.ssa Angela D’Egidio, incontrerà i ragazzi del Liceo Classico. Titolo dell’incontro “Devianza e malessere del minorenne in ambito scolastico: il ruolo della procura minorile”;

•⁠  ⁠il 12 dicembre nella sala Tosti dell’Aurum convegno a cura di Ananke: “La violenza di genere in ambito familiare e la bigenitorialità: una questione controversa?”;

Questi sono solo alcuni dei 35 eventi, alcuni rivolti a bambini e ragazzi, altri ai disabili, agli anziani, agli uomini maltrattanti, agli operatori in prima linea (assistenti sociali, avvocati, medici).




EPISODI DI VIOLENZA QUOTIDIANI

Terminal Bus L. Natali – L’Aquila teatro di risse, furti ed aggressioni

L’Aquila, 9 novembre 2024. A seguito delle aggressioni subite dagli appartenenti alla Polizia Locale del Comune di L’Aquila, presso il Terminal Bus L. Natali, la FP CGIL della Provincia dell’Aquila ha trasmesso, in data 17 ottobre u.s., un’istanza al Prefetto ed al Questore dell’Aquila, Autorità di Pubblica Sicurezza, al Sindaco del capoluogo abruzzese ed al relativo Comandante della Polizia Municipale dr.ssa Patrizia Celani, in cui è stato evidenziato l’impiego improprio  del personale della Polizia Municipale presso il nominato Terminal considerata la recrudescenza degli episodi di violenza che avvengono quasi giornalmente  presso la detta località, teatro di risse, furti ed aggressioni.

Nella nota è stato evidenziato che tali eventi non possono essere ricompresi nella normale attività di controllo del  degrado urbano, come disciplinato dal  Regolamento di Polizia Urbana dell’Ente Comunale, ma in vere e proprie turbative al viver civile, in relazione alle quali l’ufficio della Polizia Municipale, istituito dall’amministrazione comunale presso il Terminal bus,  risulta essere un presidio per il  mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza.

In tale contesto è opportuno sottolineare che gli agenti comunali,  in alcuni  episodi, ne hanno subito le conseguenze,  come il morso sferrato  ad un agente e lo spray urticante spruzzato contro altri operatori.

A tal proposito, la Legge Quadro n.  65/86, ancora vigente,  stabilisce che il personale della Polizia Municipale esercita anche  funzioni ausiliare di pubblica sicurezza,  e a tal fine collabora con le Forze di Polizia dello Stato, come meglio specificato dagli artt. 3 e 5 della detta norma.

Presso il Terminal Bus “L. Natali” le funzioni di pubblica sicurezza sono di fatto svolte dalla Polizia Municipale, che viene impiegata, non in ausilio delle Forze di Polizia dello Stato, come previsto dalla richiamata norma,  ma quale protagonista del mantenimento della sicurezza e dell’ ordine pubblico.

In virtù di quanto esposto, la  FP CGIL della Provincia dell’Aquila ha richiesto che il personale della Polizia Municipale sia impiegato presso il detto presidio insieme a personale delle Forze di Polizia, rimodulando l’impiego degli agenti comunali in conformità a quanto previsto dalla su indicata Legge e, a tal proposito,  attende un concreto  riscontro da parte dei su indicati destinatari.

Anthony Pasqualone, Segretario Generale FP CGIL                                                                              Provincia dell’Aquila




MAMMUT  A TIONE DEGLI ABRUZZI E AD ACCIANO

Terre Sonanti. Nel segno di Massimo Lelj e Titta Rosa. la fiera della capra e il castello di beffi

L’Aquila, 9 novembre 2024. Sabato a Tione degli Abruzzi la lettura di passi scelti dai capolavori di Giovanni Titta Rosa, come L’Avellano, e di Massimo Lelj come le Stagioni al Sirente, domenica ad Acciano per partecipare alla tradizionale Fiera della capra, all’ombra del castello  medioevale di Beffi.

Sono solo alcune delle proposte delle due nuove tappe nel weekend del Mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti, oramai da metà settembre in cammino nei comuni dell’Aquilano, con l’obiettivo di esaltare le energie e i talenti dei territori, e favorire la conoscenza del fossile originale del Mammuthus meridionalis vestinus, conservato nel Munda dell’Aquila, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

Nella precedente tappa a Fontecchio, nella bellissima piazza del Popolo, ha suscitato emozioni l’arrivo delle “pantasime del bosco”, figure mitiche interpretate con un laboratorio dall’artista Massimo Piunti, lo stesso che assieme a oltre 70 persone ha già dato forma allo stesso Mammut e che a Fontecchio ha il suo laboratorio nella sede della “Libera pupazzeria”, fatte ballare al ritmo del saltarello come le tradizionali pupe pirotecniche, in esplosioni e ritmi di colori, a conclusione di un pomeriggio scandito dal  laboratorio di  intrecci di fili e  memoria di Salima Cure , dal canto alchemico di Dera sol e dal reading di Valeria Pica.

Commenta il sindaco Sabrina Ciancone: “Prima e durante il cammino, laboratori con le scuole e attività delle associazioni locali hanno arricchito il viaggio del mammut. Un segno di un passato molto remoto è diventato motivo di unione e di rinascita di un territorio alle prese con una nuova vita fisica e sociale. Uno dei significati che l’iniziativa ha avuto è che  il patrimonio culturale è qualcosa di vivente che ci riguarda, coinvolge tutti da vicino. Il mammut, questo essere ancestrale, ci ricorda che il pianeta ha una storia antichissima e che è attraversato da forze naturali che è importante percepire per sviluppare una maggior coscienza ecologica”.

Venendo dunque alle prossime tappe: a Tione degli Abruzzi, la giornata inizia nella frazione di Goriano Valli, con appuntamento alle ore 10.00 al Circolo Vallese Asd, in piazza del Monumento ai Caduti. Sarà possibile partecipare ad una  passeggiata sul  territorio a cura della Cooperativa di Comunità Cuore delle Valli  e del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, in particolare nelle principali stazioni del MuDi Museo Diffuso Sirente Velino,  e lungo il “cammino delle cerque antiche” fino alla torre medievale. Sempre alle ore 10 presso “Atelier della Creatività “  laboratorio per bambine/i  e famiglie “ Un mammut da sogno, parole leggere che danzano sulle bolle di sapone” a cura dell’associazione Il Bosco del Fauno.

Poi nel pomeriggio, alle ore ore 15.15 in piazza Don Natale Mariani di Tione degli Abruzzi arriverà il Mammut,  con un ricchissimo programma. Si comincia con la restituzione del laboratorio “Un mammut da sogno”, a cura dell’associazione Il Bosco del Fauno, a seguire le letture di brani scelti di Massimo Lelj e Giovanni Titta Rosa, grandi scrittori del ‘900, rispettivamente di Tione degli Abruzzi e della frazione di Santa Maria del Ponte, per la voce e l’interpretazione di Amedeo Di Nicola , e a cura dell’Associazione di Promozione Sociale “Massimo Lelj”.

A seguire  “Goriano, un paese tra due mondi”, con testi e letture a cura di Raffaella Capannolo e dell’ Associazione Santa Maria del Ponte. Sarà possibile visitare la mostra permanente biografica e bibliografica “Terre contrarie, i ritorni letterari di Massimo Lelj e Giovanni Titta Rosa”, allestita presso la casa natale di Massimo Lelj, infine proiezione di “ Panis dies” a cura dell’ associazione Massimo Lelj

Interverranno il sindaco Stefania Mariani e la direttrice artistica di Terre Sonanti Silvia Di Gregorio. Rinfresco e buffet a cura del Bar del Parco.

Dall’altra parte della vallata, ad Acciano, il primo appuntamento sarà la sera di sabato 9 novembre  ore 19, nella frazione di Succiano,  in piazza san Giovanni con  “Aspettando l’arrivo del Mammut”, festa di accoglienza a cura della Pro-Loco di Succiano.

Poi domenica  10 novembre nella frazione di  Beffi, alle ore 10, camminata con il Mammut nell’ambito della tradizionale “Fiera della capra”, fino al castello  medioevale. Alle ore 11 laboratori di canto tradizionale con Diego Sebastiani, e il laboratorio artistico per bambini “Fantamammut”  a cura dell’ associazione Libera Pupazzeria. Alle ore 12  cori e musiche di  Diego Sebastiani, come restituzione del workshop.

Interverranno il sindaco Fabio Camilli e la direttrice artistica  Di Gregorio

Oltre a tutte le associazioni e realtà territoriali citate, preziosa è la  collaborazione del Gruppo Alpini “M.O.V.M. Silvio Di Giacomo” e delle associazioni culturali AterNostrum e Achillopoli.

In entrambe le tappe, canti e musiche di Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini, la narrazione teatrale di Alberto Santucci. Come sempre sarà allestita la mostra delle opere realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F.Muzi – L’ Aquila.

Queste le successive e ultime due tappe: sabato 16 novembre Villa S.Angelo, domenica 17 novembre Sant’Eusanio Forconese.

INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. È compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).




LAVORI ULTIMATI SULLA PROVINCIALE

Alfonsi: “L’intervento ha permesso una riqualificazione delle zone interessate”. Le risorse, per un importo complessivo di 315 mila euro, sono state assegnate dal Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il vicepresidente: “Verranno appaltati ulteriori lavori per 500 mila euro”

L’Aquila, 9 novembre 2024. Sono terminati i lavori di messa in sicurezza sulla strada provinciale 21 “Magoranese”, nei territori di Ortucchio e Gioia dei Marsi, in provincia dell’Aquila. A darne notizia è il vicepresidente della Provincia dell’Aquila, Gianluca Alfonsi, che detiene la delega in materia di Viabilità nella Marsica.

“L’amministrazione provinciale, guidata dal presidente Angelo Caruso, ha già investito numerosi fondi per la messa in sicurezza di questa importante arteria di collegamento – sottolinea Alfonsi – Tanto è stato fatto, ma il nostro impegno prosegue: entro dicembre, infatti, verranno appaltati ulteriori lavori per 500 mila euro per il completamento del tratto fino a Ortucchio e prevediamo nel prossimo bilancio ulteriori risorse per l’illuminazione del tratto Gioia dei Marsi-Lecce nei Marsi”.

In particolare, i lavori hanno riguardato il rifacimento del piano viabile tra gli abitati di Gioia dei Marsi e la frazione gioiese di Casali D’Aschi, la realizzazione di un percorso pedonale in località “laghetto di Ortucchio”, il rifacimento e la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, l’apposizione di guard-rail e la segnaletica orizzontale in alcuni tratti della strada.

L’intervento, appaltato dalla Provincia dell’Aquila all’impresa Feling 2000 Srl di Avezzano (L’Aquila), è il primo dei tre compresi nel programma ministeriale Snai (Strategia nazionale per le Aree interne) per il quale l’Ente provinciale ha ottenuto un finanziamento per gli anni 2021-2026. Le risorse, per un importo complessivo di 315 mila euro, sono state assegnate dal Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza per la manutenzione straordinaria delle strade delle Aree interne.

Il vicepresidente della Provincia, infine, nel ringraziare il dirigente del settore Viabilità della Provincia, l’ingegnere Nicolino D’Amico, il Responsabile del progetto, l’ingegnere Mario Martellone, e il direttore dei lavori, l’ingegnere Gregorio Di Muzio, aggiunge che “la messa in sicurezza dell’arteria stradale ha permesso una riqualificazione delle zone interessate e gli ulteriori interventi sono in corso di attuazione e vedranno la cantierizzazione nel corso del prossimo biennio”.




SOLE OSCURO

Il novantenne de Benis al Fla per Drakon edizioni

Pescara, 9 novembre 2024. Remo Deconte, ottantenne che decide di non cedere al suo imminente declino, incontra la giovane Martina al parco di Villa Borghese. La ragazza ama e dipinge gli acquerelli. È bellissima, ma la poliomielite avuta da bambina le ha menomato una gamba.

Un quadro complesso ma di grande impatto emotivo quello offerto dal romanzo “Sole oscuro” di Bruno de Benis, fiero e vivace signore di novant’anni che ha iniziato a scrivere fin da ragazzino ed oggi si presenta al Fla di Pescara con il suo lavoro per la Drakon edizioni di Villa Raspa di Spoltore (Pe). L’appuntamento è per domenica 10 novembre alle ore 18.00 presso Sala Unione – Nuovo Spazio Fla a piazza Unione. Dialoga con de Benis, la giornalista Alessandra Renzetti.

Deconte ha un tormento che lo perseguita da anni: da ragazzo rifiutò la compagnia di Elena, una ragazzina graziosa ma disabile, claudicante. Seppe poi che la bellissima Elena, ormai donna, sola e senza amore, aveva posto fine alle sue sofferenze con l’estremo gesto del suicidio.

Martina, per il vecchio Deconte, diventa la gioia delle sue giornate, la sua rinascita spirituale, la possibilità di rimediare in qualche modo alla sua infamia di giovane immaturo, la sua catarsi. Quella straordinaria e dolce intesa che si stabilisce tra “nonno e nipote” ridarà a Martina la dignità che la disabilità le aveva sottratto e riuscirà a realizzare anche il progetto per lei più grande e profondo.

Bruno de Benis viveva a Roma e, incuriosito dai nomi delle vie, cercava notizie su quei personaggi scritti sui muri.

Non aveva nemmeno il vocabolario, e le parole le rubava ascoltando i discorsi dei grandi quando parlavano di guerra o di politica. Crescendo riuscì sempre meglio a incasellare parole e saperi, finché una gentile professoressa gli rivelò del suo talento nella scrittura che sarebbe stato bene coltivare.

E così fu. Finalmente nel ‘71, a Melbourne, vide la luce “Il Complotto”, il suo primo romanzo. Ne seguirono tanti altri, compreso questo che hai tra le mani. Evento gratuito fino ad esaurimento posti.




UNA VICENDA INCREDIBILE

Ecco la storia della bretella A14 – porto di Ortona

Ortona, 9 novembre 2024. La procedura per la realizzazione della bretella A14 – Porto avviata nel 2007, quando alla guida della provincia di Chieti c’era l’ortonese Tommaso Coletti, con relativo appalto, era stata, espletata correttamente e i lavori erano stati aggiudicati ad una associazione temporanea di imprese con un finanziamento a disposizione della Provincia di 10 milioni di euro.

L’appalto è stato aggiudicato con un ribasso d’asta del 37,726% e i lavori erano stati avviati immediatamente e, quando nel 2009 è subentrata la nuova amministrazione, risultavano eseguiti circa l’80%  dei lavori e il ribasso d’asta era ancora tutto disponibile sul quadro economico. Gli stessi lavori, secondo il contratto, sarebbero dovuti terminare entro il 28 novembre 2010.

Il 17 novembre 2011 la nuova amministrazione provinciale aveva approvato una perizia suppletiva e di variante che in pratica aveva assorbito quasi tutto il ribasso d’asta di oltre due milioni di euro. Dopo l’approvazione della suddetta perizia i lavori si sarebbero dovuti completare; entro il 31 dicembre del 2012.  

Purtroppo, a causa di conflitti tra l’impresa e l’amministrazione, i lavori si sono bloccati.

Passiamo a nostri giorni: dopo varie peripezie e contenziosi amministrativi, nel corso del 2023, il contratto iniziale è stato risolto bonariamente dando la possibilità alla Regione, alla Zes ed alla stessa Provincia di progettare, finanziare ed appaltare i lavori di completamento dell’opera; lavori consegnati il 2 agosto 2023 alla ditta vincitrice dell’appalto indetto dalla ZES, individuata come soggetto attuatore dei lavori da parte della Regione.

Parte dei lavori di completamento è stata lasciata alla gestione della Provincia, mentre la parte più consistente è stata affidata alla ZES.

La gestione dell’appalto complessivo è stata affidata alla ZES, insieme ad un altro finanziamento di oltre due milioni di euro disposti dalla Regione Abruzzo.

Allo stato attuale: a distanza di oltre un anno dalla consegna dei lavori di completamento, dopo diciassette anni dall’appalto principale, il cantiere è fermo e non si conoscono i termini temporali per il completamento dell’opera.

Con l’istituzione della ZES unica per il mezzogiorno, che ha unificato i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e con la istituzione di un nuovo soggetto amministrativo della nuova ZES, la situazione si è ulteriormente complicata e i tempi, probabilmente, si allungheranno ancora di più.

Infatti, sembra che la Presidenza del Consiglio dei ministri – struttura di missione ZES – sia intenzionata a trasferire la realizzazione degli interventi che erano in capo alla ZES Abruzzo nuovamente alla Regione, con lungaggini amministrative facilmente immaginabili e di conseguenza con ritardi ulteriori per la realizzazione dell’opera.

Un’infrastruttura ideata per rendere funzionale il collegamento tra la A14 e il porto di Ortona, il porto più importante d’Abruzzo, dopo 17 anni dall’apertura del cantiere, non ancora viene realizzata!

Sembra mai possibile che gli ortonesi le sue forze politiche ortonesi non fanno sentire la loro voce di fronte ad una vicenda del genere?

La Redazione




COMMEMORAZIONE DEGLI EROICI PARTIGIANI DI SANTA BARBARA

di Filippo Paziente

Chieti, 9 novembre 2024. L’8 novembre, ricorrendo l’81° anniversario del loro sacrificio, abbiamo commemorato gli eroici partigiani Francesco Sciucchi e Antonio Aceto, presso il cippo che li ricorda, eretto l’8 novembre 1945 da Alessandro Sciucchi, padre di Francesco. Erano presenti alcuni congiunti, i sindaci di Bucchianico e Palombaro, dirigenti e soci dell’ANPI e dello SPI. Abbiamo scoperto una pietra della Maiella, donata dall’amministrazione di Palombaro, su cui sono impresse le foto dei due Martiri. 

Erano componenti di un nucleo della banda Palombaro operante nella contrada Santa Barbara. Sciucchi, di anni 35, era tenente medico,  aveva partecipato alla campagna d’Albania e prestato servizio nell’ospedale militare di Chieti. Aveva tre fratelli, due sposati e uno celibe.  Con una radio ricetrasmittente, manteneva i collegamenti con gli inglesi, di cui aveva studiato la lingua.  Aceto, di anni 24, aveva quattro figli in tenera età: lavorava come mezzadro nella proprietà del suocero di Carlo Cavorso, fratello di Nicola, uno dei nove partigiani fucilati a Colle Pineta di Pescara l’11 febbraio 1944. Aveva Aveva combattuto in Grecia, in Albania e in Africa. Tornato in patria, si unì al nucleo di Sciucchi, aiutando gli ex prigionieri inglesi ad attraversare il fronte.

In seguito alla delazione di alcune spie prezzolate, furono entrambi arrestati  dai tedeschi, trasportati a un paio di Km sotto Bucchianico e fucilati.

L’8 novembre 1943 furono uccisi dai tedeschi altri due partigiani del nucleo di Santa Barbara: Roberto Agostini e Ruggero Carlone, in modo diverso. Carlone era un giovane contadino di 21 anni. Secondo la testimonianza della signora Anna Carlone, sua lontana parente, “cadde falciato dalla mitragliatrice tedesca  nel disperato tentativo di proteggere Sciucchi mentre stavano per sparargli”. Trasportato agonizzante all’Ospedale Civile, morì il giorno dopo. Agostini era un colonnello di artiglieria; aveva partecipato alla campagna di Grecia accanto al capitano di artiglieria Trieste Del Grosso. Per la sua esperienza, fu nominato componente del comando militare del Comitato Provinciale di Liberazione.  Quando i nazisti spararono un colpo di pistola per segnalare ai camerati la cattura di Sciucchi, il colonnello,  che si era rifugiato in una masseria per sottrarsi ai pericoli dei bombardamenti, udito lo sparo, temendo di essere arrestato,  cercò di scappare, ma fu raggiunto in pieno da una raffica di mitraglia, che lo stese morto sul posto.

Una riflessione sui tre militari partigiani. Nei territori occupati dai fascisti, al pari degli altri militari italiani, anche loro avevano compiuto rastrellamenti  feroci contro i coraggiosi partigiani che combattevano  per liberare la loro patria dagli invasori. Dopo l’8 settembre, tutti i soldati furono posti di fronte al dilemma: che fare? Alcuni, i fascisti “duri e puri”, scelsero di restare fedeli a Mussolini e di entrare nella RSI; altri, come Sciucchi, Aceto e Agostini,  scelsero di combattere per la libertà della propria patria: dopo aver combattuto a fianco dei nazisti contro partigiani dei territori occupati, divennero partigiani italiani combattenti contro i nazifascisti.