Al Fla domenica 10 novembre
Pescara, 9 novembre 2024. Interverranno Daniela D’Alimonte, Antonella Del Ciotto, Franco Di Tizio, Simone Gambacorta, Andrea Gialloreto, Fabrizio Masciangioli e Daniela Quieti in occasione della presentazione di Scrittori e giornalisti in Abruzzo e nel mondo (Ianieri) a cura di Dante Marianacci che dialogherà con Antimo Amore alle ore 11 presso la Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, dove alle successivamente alle ore 12 ci sarà la presentazione di Eduardo nel mondo (Ianieri) dello stesso Marianacci nuovamente in dialogo con il giornalista Rai: si tratta di quattro conversazioni sul grande commediografo napoletano ed una bibliografia delle rappresentazioni all’estero.
Alle ore 12 presso la Sala Video del Museo delle Genti ci sarà la presentazione del primo volume della serie ottanio di “Comete – Scie d’Abruzzo” (Ianieri) del Direttore di collana Peppe Millanta in collaborazione con la Scuola Macondo di Pescara: Torquato Tasso e l’Abruzzo di Salvatore Di Fusco, in dialogo con Marco Presutti. La collana, di grande successo, che punta gli occhi su realtà e fonti poco conosciute regalando angoli di un Abruzzo quasi mai visto nella storia, ha come partner I Parchi Letterari, Il Parco Nazionale della Maiella, Borghi Autentici e I Borghi più Belli d’Italia.
Alle ore 19 presso la Sala Favetta ci sarà la prima presentazione di Alba e Non Alba di Luigi di Iacovo, padre di Giovanni Di Iacovo, già Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara: dopo essere stato pubblicato nel 1964 da Feltrinelli, oggi il libro torna a nuova vita con Ianieri edizioni ed a 100 anni dalla nascita dell’amato papà Luigi, è proprio Giovanni che lo ricorda con amore in dialogo con il Professor Ugo Perolino, Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università d’Annunzio di Pescara.
Sempre alle ore 19 nella Sala Video, Luciano Di Tizio in dialogo con la giornalista Alessandra Renzetti presenta La giustizia del Duce, il Fascismo al potere tra violenze, sottovalutazioni e connivenza (Ianieri): una visione a tutto campo nella quale il delitto (dopo 100 anni) e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regime.
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