In 150 alla camminata energetica solidale per dire no alla violenza sulle donne
Pescara, 10 novembre 2024. Sono state 150 le persone che questa mattina si sono date appuntamento in Piazza Salotto, a Pescara, per partecipare alla Camminata Energetica Solidale organizzata in occasione della rassegna “365 giorni no alla violenza sulle donne”: un modo per affermare con forza, insieme, il “no” alla violenza sulle donne.
Guidato da Simona Bucciarelli, trainer e ideatrice di Camminata Energetica, il nutrito gruppo è partito da Piazza Salotto e si è snodato per le vie cittadine inondando il lungomare di energia, sorrisi, colori e solidarietà. Tra i partecipanti anche l’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio, promotore della rassegna che il Comune ripropone da anni, per sensibilizzare la città coinvolgendo scuole e associazioni. E in piazza è arrivato anche il sindaco Carlo Masci, a sostenere il messaggio della non violenza.
L’iniziativa si è posta come obiettivo una raccolta fondi da destinare all’allestimento dello Spazio Sfera nel Centro Antiviolenza Ananke. Il risultato è stato sorprendente, dicono gli organizzatori: il ricavato, pari a 1.250 euro, sarà interamente devoluto al Centro, con la speranza che il futuro di parità, rispetto e giustizia sia sempre più vicino.
Daniela Gagliardone, presidente del Centro Ananke, commenta di aver “accolto subito la proposta di Camminata energetica come iniziativa di sensibilizzazione per lanciare un messaggio forte e chiaro: contrastare qualsiasi forma di maltrattamento (fisico, verbale e psicologico, stalking, sessuale ed economico) nella convinzione che sostenere le vittime è un dovere e una responsabilità di tutta la comunità”.
“Abbiamo voluto offrire un concreto supporto a donne vittime di violenza con una raccolta di fondi destinata al Centro antiviolenza Ananke”, dichiara Simona Bucciarelli. “Il 31,5% delle donne tra i 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale (dato ISTAT). È un numero allarmante che ci spinge tutti e tutte a dire basta. Lo abbiamo fatto attraverso lo sport inteso come metafora della vita. Camminare significa innanzitutto trovare la forza di compiere un primo passo, dare avvio ad un percorso a volte non facile. Significa superare con coraggio e sacrificio una situazione di immobilismo che troppo spesso si rivela dannosa e tossica per molte donne. E oggi abbiamo voluto simbolicamente prendere per mano tutte quelle donne che rimangono nell’ombra e in silenzio per dire loro che non sono sole. Insieme, con le istituzioni, con i Centri Antiviolenza, si può spezzare questa catena”.
Sulpizio sottolinea che “come ogni anno sono moltissime le iniziative, da qui a marzo, che compongono la rassegna e voglio ringraziare di cuore tutte e tutti coloro che con costanza si impegnano per tenere alta l’attenzione sul tema. La violenza contro le donne riguarda l’intera società, e si combatte costruendo una cultura dell’uguaglianza e del rispetto. Farlo attraverso le reti e le realtà del territorio, coinvolgendo quante più persone possibile anche attraverso lo sport, è un’opportunità preziosa per accendere scintille di riflessioni collettive”.
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