Pescara, 21 novembre 2024. Il pino per Pescara è elemento identitario, oltre che asse portante del patrimonio arboreo più prezioso: circa 9000 sono i pini presenti, dei quali la metà domestici (Pinus pinea), quelli sotto attacco della cocciniglia che sta compromettendo centinaia e centinaia di esemplari.
La cocciniglia Toumeyella parvicornis è normata a livello nazionale dal Decreto Ministeriale
del 3 giugno 2021, contenente le misure fitosanitarie di emergenza ai fini del contrasto
dell’organismo nocivo.
Sul caso, a seguito della mia interrogazione, effettuata durante il consiglio comunale del 27 agosto, l’assessore Orta ha dato risposta che entro settembre sarebbero stati trattati con endoterapia circa 1230 esemplari, sui 4200 esistenti, con uno stanziamento di fondi pari a 175.000 euro.
Azione non sufficiente, ma comunque importante.
Ebbene tale impegno è stato totalmente mancato: in risposta a una mia ulteriore interrogazione di ottobre sul consuntivato degli interventi, oggi vengo messa a conoscenza che:
-Nel mese di settembre 2024 non sono stati effettuati trattamenti fitosanitari;
-Gli interventi fitosanitari sono stati eseguiti solo in via Luisa D’Annunzio e in via De Titta per un totale di n. 96 endoterapie e n. 35 potature fitosanitarie;
Agire in questo modo significa condannare l’intera popolazione dei pini, non avvenendo l’adeguato contenimento dell’infestazione.
Sono stati trattati nemmeno il 10% di quelli dichiarati ufficialmente dall’assessore. Perché?
Abbiamo sentito spesso dire dall’amministrazione che i valori ambientali e di sostenibilità sono al primo posto, eppure sentiamo parlare solo di betonelle fotocatalitiche mentre di cure agli alberi nemmeno un sussurro.
Sentiamo dire che si farà il Piano del Verde, ma nessuna cura del suo asse portante, cioè le popolazioni dei nostri grandi alberi.
L’altissimo valore del patrimonio arboreo per la nostra comunità, sia dal punto di vista della salute, sia dal punto di vista storico, non è a quanto pare riconosciuto, o forse si pensa che il procrastinamento degli interventi non abbia rilevanza? Che si possa aspettare? E poi si parla di rischio arboreo.
Probabilmente non ci si rende nemmeno conto che, continuando cosi, non si riuscirà neanche ad affrontare economicamente l’ecatombe dei pini che andrebbero abbattuti.
Tutto è sottovalutato.
Tra G7, panchine, betonelle e luci di Natale, è caduto nel dimenticatoio l’impegno preso.
Sarà per il prossimo anno, sempre che gli alberi resistano…
Simona Barba
Consigliera comunale
AVS-Radici in Comune
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