Ortona in regresso, perde residenti, dinamica ed attrattiva, contrariamente all’andamento demografico delle realtà costiere limitrofe.
Ortona, 25 novembre 2024. Fenomeno davvero controverso quello che si registra ad Ortona; realtà vicine come Francavilla, S. Giovanni Teatino e Vasto crescono in ogni ordine e misura, Ortona regredisce; sempre meno residenti, circa mille in pochi anni, sempre meno dinamiche economiche, sempre meno attrattiva.
Una riflessione è quanto meno auspicabile fra le forze politiche locali e quanti si accingono a proporsi per amministrare la città.
Inutile e dannosa l’aggregazione conveniente per il solo scopo di raggiungere un potere; la città ha bisogno di uno scatto d’orgoglio; ha necessità di riprendere la strada della crescita, dello sviluppo economico e sociale, utilizzando le risorse che lo Stato e la Regione mettono a disposizione.
Questa è la strada giusta da percorrere per il rilancio; un cammino che si apre solo con le giuste analisi che si calano nella realtà, con idee autentiche e veri progetti che si possono concretizzare e con i programmi che vanno attuati e monitorati.
Ecco, per il rilancio di una cittadina, di un porto, di una realtà cardine della dinamica economico – sociale della costa adriatica, serve davvero invertire la rotta.
La prossima amministrazione comunale dovrà necessariamente definire il ruolo della città nel panorama abruzzese al fine di completare le infrastrutture (Porto, Bretella A14 – Porto, Viabilità, Piste ciclopedonali, ecc.) al fine di attrarre nuovi investimenti compatibili con la vocazione turistica del suo territorio e creare le condizioni per la nascita di nuove opportunità lavorative per i giovani che, purtroppo, oggi sono costretti a guardare altrove, spesso all’estero.
La nuova amministrazione comunale dovrà necessariamente chiarire chi governa la nostra area industriale! Siamo fuori dall’ARAP (l’Agenzia Regionale per le Attività Produttive istituita nel 2011 con la Presidenza della Regione di Chiodi) e non abbiamo riferimenti certi per invogliare eventuali investitori a scegliere il nostro territorio.
È necessario, quindi, che la prossima amministrazione comunale chieda con forza alla Regione Abruzzo di inserire la città di Ortona nell’ARAP da cui è stata esclusa nel momento in cui è stata istituita con L.R. n. 29 luglio 2011, n. 23; è l’ARAP che gestisce le aree produttive del territorio regionale creando le condizioni per lo sviluppo e la crescita delle varie aree della Regione.
La prossima amministrazione, inoltre, dovrà avere la capacità politica di completare le infrastrutture turistiche della città: messa in sicurezza delle aree dei Saraceni, recupero delle Fornaci in località Saraceni, il completamento e la gestione della pista ciclopedonale, il completamento delle infrastrutture turistiche nella zona nord, gli accessi al mare, i parcheggi e l’illuminazione sulla Postilli – Riccio e l’approvazione del Piano Demaniale Marittimo per consentire la nascita di ulteriori stabilimenti balneari.
Interventi indispensabili per la città sono necessari anche per il centro urbano come il recupero degli alloggi popolari nel quartiere San Giuseppe; in questa zona ci sono delle palazzine in forte degrado, oltre alle altre quattro abbandonate e disabitate perché inagibili.
È necessario trovare una soluzione con l’ATER, ente gestore, magari coinvolgendo anche imprese private, per ridare decoro e dignità ad una delle zone più belle della città.
Un discorso più complicato riguarda il problema dei parcheggi che sta turbando i commercianti e i residenti delle zone interessate. Insieme al gestore che ha il contratto di gestione per quindici anni, bisogna trovare l’accordo per alleviare il peso che attualmente grava sui cittadini, soprattutto su quelli residenti nelle zone tutte blu!
La prossima amministrazione, inoltre, dovrà impegnarsi notevolmente per la salvaguardia di un settore dell’economia locale che nel passato ha avuto un ruolo importante per la crescita della nostra comunità; pur avendo poche competenze sul settore dell’Agricoltura, l’Amministrazione Comunale dovrà incentivare l’Unione delle cantine sociali locali, una operazione che sicuramente porterà maggiore benessere per gli agricoltori soci delle stesse cantine.
Un discorso a parte merita il problema della sanità ortonese e dell’Ospedale di Ortona.
Dopo le vicende del passato che hanno visto il declassamento del nostro nosocomio a stabilimento dell’Ospedale di Chieti, con la chiusura di numerosi reparti che funzionavano regolarmente, con la nuova rete ospedaliera approvata il 12 dicembre 2023 dal Consiglio Regionale, al nosocomio ortonese G. Bernabeo è stata restituita la dignità di Ospedale con la classificazione di Ospedale di Base.
Questa classificazione, secondo la legge, comporta il ripristino di alcuni reparti che nel passato sono stati soppressi. Secondo questa nuova classificazione l’Ospedale di Ortona dovrà avere i reparti autonomi di Medicina, Chirurgia Generale, Ortopedia, il Servizio di Anestesia, La Radiologia, il Laboratorio di Analisi, l’Emeroteca, letti per osservazione breve intensiva, oltre al Pronto Soccorso attivo 24 ore su 24.
Purtroppo, dopo circa un anno dall’approvazione della nuova rete ospedaliera da parte del Consiglio Regionale, non ci sono segnali per il ripristino di quanto previsto per legge e che i cittadini si aspettano. Le forze politiche locali e l’Amministrazione Comunale anche su questo problema dovranno far sentire pesantemente la loro voce.
In conclusione, per riprendere la via della crescita la città ha bisogno di una amministrazione che, indipendentemente dalla casacca politica che indossa, abbia come unica finalità il bene comune ed abbia la capacità di sostenere, con forza, le ragioni della città e del suo comprensorio, nelle sedi dove si assumono le decisioni.
Per queste motivazioni le forze politiche locali dovranno avere la capacità di dialogare e, dopo il necessario confronto, sostenere le stesse ragioni nei confronti degli enti sovracomunali.
La Redazione
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