Mons. Leuzzi scrive ai giovani della diocesi
Teramo, 30 novembre 2024. Carissime e carissimi, dopo aver celebrato la Giornata Mondiale della Gioventù, domenica 24 novembre, con il mese di dicembre inizia il nuovo anno liturgico. Ho accolto con grande gioia la positiva condivisione di molti di voi del tema che papa Francesco vi aveva affidato: “Camminare senza stancarsi!”.
Una settimana dopo la GMG inizia un nuovo cammino! La mia lettera vuole essere un invito a tutti voi a non ritardare la partenza. Oggi voglio iniziare!
Le tappe della nostra vita hanno sempre un tempo preciso, anche quando non siamo stati noi a programmarle. Ciò che conta è non perdere tempo!
Anche quando abbiamo bisogno del tempo per decidere, ciò che conta è di non rinviare l’inizio della riflessione. Perché riflettere è già tempo di cammino. Molti considerano il tempo della riflessione vuoto, tempo perso. In realtà è la via per non decidere!
Fin dall’inizio della giornata bisogna programmare alcuni momenti, anche brevi, per riflettere su ciò che sto facendo o devo fare. Poi possono esserci incontri con amici e persone di fiducia con cui confrontarmi. E, naturalmente, un tempo per la preghiera!
Tutto devi verificare e decidere con il Signore!
Mi permetto di affidarti un consiglio: quando passi davanti ad una Chiesa, entra e fermati, anche pochi minuti. Nel tabernacolo c’è Colui che ti ama e ti aspetta!
È quel Bambino che accoglieremo nella notte di Natale. Lui è già presente, è accanto a te. La festa della sua nascita non è un semplice compleanno, ma la scoperta di una presenza che cammina con te.
Ecco perché non dobbiamo avere paura di fermarci a riflettere: non siamo soli. Non c’è nulla nella nostra vita che Lui non conosca!
Non aver paura di guardare la tua vita con occhi limpidi e semplici. Sono certo che con Lui scoprirai tanti aspetti che non avresti mai pensato di conoscere!
Non aver fretta!
È il successo immediato il vero limite della nostra vita. Avere pazienza ed essere prudente è la forza della vita. Prima di agire pensa!
Non essere frettoloso. Essere superficiale e impreparato significa correre verso mete che non potrai mai considerare tue. Gli altri decidono per te!
Il cammino verso il Natale è invece apertura del nostro cuore e della nostra mente alla vera e autentica esperienza di vita. La meta non è incerta!
Se ti fermerai ogni giorno a riflettere, da solo o con le comunità che frequenti, scoprirai che la tua vita è sempre nuova e che vale la pena impegnarsi a viverla con impegno!
La sorpresa sarà quel Bambino!
È il segno della fedeltà di Dio!
Se Lui è fedele, posso camminare senza stancarmi!
Buon cammino di Avvento.
Vostro, + Lorenzo, vescovo
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