FESTA DI SAN MARTINO IN PIAZZA MALTA

Sabato 9 novembre a piazza Malta il nuovo evento dei Vignaioli Teatini

Chieti, 4 novembre 2024 – Appuntamento sabato 9 novembre a Chieti con la Festa di San Martino, il nuovo evento delle aziende vitivinicole locali unite dall’associazione dei Vignaioli Teatini che unisce le cantine I Fauri, Maligni, Fattoria Teatina, Cantina Wilma, Zappacosta, Rabottini, Buzzarone, Pesolillo a cui quest’anno si aggiunge il nono elemento, la cantina Rapino di Francavilla. In piazza degustazioni e tanti assaggi di enogastronomia tipica del territorio, insieme a musica dal vivo e tante storie, ad animare l’evento nato proprio in piazza Malta lo scorso anno, a cura dell’associazione, in sinergia con la Condotta Slow Food di Chieti e con il patrocinio del Comune di Chieti e del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

Oggi la presentazione dell’evento con il sindaco Diego Ferrara, l’assessora all’Ambiente Chiara Zappalorto, Luigi Di Camillo, presidente dei Vignaioli teatini, Laura La Spada e Aldo Grifone per la condotta Slow Food Chieti e una rappresentanza dei vignaioli, Piergiorgio Benai, portavoce dell’associazione, Maurizio Nonno e Matteo Zappacosta.

“Il Comune ci sarà sempre agli eventi dei Vignaioli teatini – dichiara il sindaco Diego Ferrara – perché è importante l’opera di aggregazione fatta dall’associazione, come strumento di promozione del territorio. Sono certo che l’unione faccia la forza e il format scelto, il coinvolgimento della città, lo dimostrano, perché il pubblico risponde sempre agli inviti e agli eventi dell’associazione.

Bella e importante anche la sinergia con Slow Food e il Consorzio dei vini che è sinonimo di azione sistemica, nonché l’evento vetrina che dà alle altre tipicità del territorio di presentarsi ed essere conosciute. Per tale ragione siamo stati fra i Comuni promotori della nascita del primo distretto agroalimentare di qualità che deve servire proprio a lanciare i prodotti del territorio e a portarli avanti, divenendo motore di crescita”.

“Una squadra vincente che rilancia e cresce – aggiunge l’assessore all’Ambiente Chiara Zappalorto – È importante promuovere questo importante prodotto teatino in maniera corale e facendolo, in un momento, speriamo, di rinascita per la filiera agricola, che era uscita provatissima dalla stagione 2023, per via dei danni arrecati alle colture dall’ondata di maltempo del maggio di due anni fa. Bello anche il fatto che la crescita sia determinata anche dai numeri dell’associazione, con l’ingresso della cantina Rapino, che apre un cammino sempre più esteso all’idea che muove l’associazione. Dopo San Giustino la Festa torna a piazza Malta, che si conferma luogo ideale per le iniziative enogastronomiche della città”.

“Tornare in piazza Malta per noi è molto importante – sottolinea Luigi Di Camillo, enologo presidente dell’associazione dei Vignaioli – L’anno scorso per via dei danni abbiamo vissuto davvero forse la peggiore stagione degli ultimi anni, che aveva anche messo a rischio la sopravvivenza di molte realtà vitivinicole piegate dagli effetti del maltempo. Questa Festa è anche una testimonianza di resistenza e anche un ringraziamento, perché la città ci ha sostenuto in tanti modi, venendo ai nostri eventi numerosa e acquistando i nostri prodotti in cantina, per queste ragioni con la festa di San Martino 2024 vogliamo ribadire l’attenzione verso la filiera e la sua resilienza, celebrando con un n uovo ingresso, quello della cantina Rapino di Francavilla, non un’eccezione all’identità, visto che si tratta di una realtà di Francavilla, bensì un’estensione verso realtà simili, che condividono con noi un territorio comune, similare.

Entriamo in una seconda edizione entusiasti della collaborazione con Slow Food e con progetti più tecnici, per unirci ancora di più, in linea con quello che sta facendo il Consorzio per le terre di Chieti e la sottozona di Teate che vogliamo fare diventare un volano. Spingeremo in particolare il cerasuolo, che è un motore importante della tradizione, oltre che cugino nobile di un Montepulciano, vino che oggi sta soffrendo, perché possa essere testimone sia di sé stesso, sia della filiera da cui proviene. Siamo convinti che anche in questa occasione ci sarà una bella affluenza, capace anche di restituire vitalità a una piazza che è storicamente da sempre l’anima degli agricoltori e dei produttori e continuità a un evento che continuerà a crescere”.

“Fare rete e sinergia condividendo valori e sapori è la strada giusta per promuovere un cibo buono, pulito e giusto, che è la mission di Slow Food – sottolinea Laura La Spada, fiduciaria della condotta Slow Food Chieti – Oltre al vino ci saranno importanti presenze enogastronomiche, a partire dalla pasticceria La Cocò de Claire di Chieti con cui presenteremo un panettone salato contenente presìdi Slow Food nell’impasto, ma anche fuori dal territorio teatino, come AiaVerde di Pizzoferrato e La Capra Fenice di Tortoreto e Fattoria Majella di Abbateggio, che sono due belle realtà casearie che vale la pena di assaggiare. Non mancheranno tipicità acclarate, come arrosticini e salumi, che si accompagneranno ai vini proposti dall’associazione”. 




TERZA EDIZIONE CAMMINATA INCLUSIVA

DonoDay 2024

San Giovanni Teatino, 4 novembre 2024. Bellissima esperienza quella vissuta dalle numerose persone che hanno preso parte ieri mattina alla Terza Camminata Inclusiva, organizzata dall’Amministrazione Comunale di San Giovanni Teatino, nell’ambito del progetto Nazionale “Giorno del Dono”.

Tante le persone, anche con disabilità, che si sono ritrovate ieri mattina presso Piazzale Marconi a San Giovanni Alta per prendere parte a questa camminata che ha attraversato la parte interna, immersa nella natura e nei colori dell’autunno, del territorio di San Giovanni Teatino, fino ad arrivare al piazzale delle scuole di Dragonara.

“Rendere possibile ciò che a prima vista sembra essere impossibile. È questo il grande significato di questa camminata che sta diventando un appuntamento fisso per il nostro territorio, visto che siamo giunti già alla terza edizione – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Di Clemente. – Includere e prendersi cura è un obiettivo primario al quale dobbiamo tendere. Sempre. Un ringraziamento particolare alla Consigliera Sabrina Gentile, insieme con la responsabile del mio Staff Nives Mammarella ed al Consigliere Michele Ranni, per il prezioso e importante lavoro svolto nell’organizzazione di tutto l’evento che ha avuto da sempre un unico obiettivo: andare oltre per includere, accogliere e seminare del bene. Un grande ringraziamento va anche alle tante aziende che hanno scelto di sostenere tutto questo. Grazie davvero di cuore”.

“Ho partecipato con grande passione ed attivamente anche a questa terza edizione – ha proseguito il consigliere Michele Ranni – e come sempre i ragazzi ci regalano emozioni indescrivibili. Grazie ai tanti amici ed agli sponsor che credono in questo evento e rispondono positivamente alla chiamata”. “Emozionante, coinvolgente e pieno di bellezza e condivisione. Credo di poter esprimere così il mio sentire rispetto a questo evento che, ormai da tre anni, viviamo sul nostro amato territorio di San Giovanni Teatino. Includere e creare la possibilità per tutti di poter vivere questa esperienza è il nostro obiettivo primario. E credo questa giornata possa testimoniare tutto questo.Doveroso e importantissimo ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo evento: un sentito ringraziamento all’Associazione Cammina con Noi – Ass.Paese Comune San Giovanni Teatino che anche quest’anno ha disegnato il percorso ed ha guidato i partecipanti; al Club Fuoristrada Maiella Adventure che ha permesso la partecipazione anche a chi non è riuscito a completare tutto il percorso; al Nucleovolontari San Giovanni Teatino, all’ Associazione AMA ed all’ Associazione Il Drago Dragonara per il supporto logistico. Grazie al punto vendita Ipercoop San Giovanni Teatino Coop Alleanza 3.0 ed in particolare alla Presidente di Zona Paola Davani, che ha mantenuto la promessa dello scorso anno di portare un pranzo condiviso a fine camminata. Grazie a tutti gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: Supermercato Conad San Giovanni Teatino, Cic Carni, Decathlon Sambuceto, Carne, Italia Allestimenti, Italia Logistica, Giallo Limone, Work in Colors, Cream Caffè di Paolo Berardinelli, Eurocarta, Peccati di Gola, Sborgia Paolo & C, Tenuta i Tigli, Surricchio Giuliano Rappresentanze, Onoranze Funebri Celestial, Azienda Agricola De Cecco Giulio. Grazie, infine, all’Amministrazione Comunale che ha noleggiato alcune joilette che hanno permesso a diverse persone di vivere l’esperienza di una camminata in mezzo alla natura”




PARCO NORD: AMMINISTRAZIONE IMPREPARATA

Un appuntamento importante al quale l’amministrazione si presenta impreparata: la delibera sul Parco Nord

Pescara, 4 novembre 2024. Solo martedì i documenti sono stati dati ai consiglieri, e fin da subito è apparsa la carenza documentale. Per tale carenza il consiglio comunale di oggi , 4 novembre, non può discutere la delibera. Per usufruire del finanziamento l’amministrazione è già in ritardo, e i ritardi continuano ad accavallarsi, il rischio di non arrivare in fondo sta diventando ogni giorno di più una realtà.

Non c’è nemmeno la possibilità di osservazioni e miglioramento progettuale, partecipazioni, perché la scure del tempo incombe. Allora visto che esistono delle criticità sullo skate park, intervento maggiormente impattante dal punto di vista ambientale e dei costi, con errori che dovranno essere emendati dalla stessa maggioranza, perché allora non stralciare tale intervento?

Eliminare dal progetto lo skate park semplificherebbe esecutivo e appalto, darebbe il fiato a tutto questo procedimento in ritardo, potrebbe significare riuscire a presentarsi all’appuntamento del 31 dicembre per non perdere i finanziamenti e di non vanifica la possibilità di acquisire la proprietà di una area tanto importante. E questa sarà la proposta che come AVS- Radici in comune porteremo avanti.

Simona Barba

Consigliera Comunale AVS-Radici in Comune




ARRIVANO I COLLEZIONABILI ABRUZZESI

Dalla mmidia alle carte abruzzesi, il Pretuziano e Agenda Agricola Abruzzese lanciano una linea di gadget “salvamemoria” per tenere in vita le tradizioni popolari d’Abruzzo

Teramo, 4 novembre 2024. Che ne sai, tu, di quanti giri fa una boccia? Domanda retorica e sibillina che ancora oggi le persone più anziane rivolgono a chi è meno esperto delle cose del mondo. Ma da oggi, anche il titolo di uno dei “collezionabili”, una serie di simpatici kit ispirati a usanze, tradizioni e modi di dire della cultura popolare abruzzese. Creazioni artistiche ideate da Marino Cardelli (Il Pretuziano) e da Cristiano Catalini (Agenda Agricola Abruzzese).

Se con gli Alieni Abruzzesi il Pretuziano spopola sui social, il progetto portato avanti assieme a Catalini punta a preservare e riscoprire il patrimonio immateriale della nostra tradizione anche nel mondo reale, per restituire l’identità soprattutto alle nuove generazioni.

–           Realizzare parodie e doppiaggi in dialetto ed avere un riscontro di pubblico notevole significa che di quel mondo fatto di genuinità, buonsenso e concretezza si ha tanta nostalgia.  – racconta il Pretuziano – Certo, la gente utilizza i social più che altro per svagarsi e farsi quattro risate ma dietro a tutto questo c’è una forte volontà, un desiderio di ritorno alle radici, a cose un po’ più autentiche, più semplici e più vere. Così, accanto alle tante iniziative editoriali, con Cristiano abbiamo deciso di provare a realizzare dei piccoli “scrigni” che trasformino modi di dire, espressioni gergali, oggetti e rituali della nostra tradizione in qualcosa di tangibile, di collezionabile appunto, da poter regalare a chi magari di certe cose non ha mai sentito parlare.

Ma cosa sono questi collezionabili?

–           Sono dei veri e propri cofanetti, delle creazioni artistiche da collezione – prosegue Marino – e siccome è meglio a ride che a piagne, abbiamo deciso di dare loro un taglio molto ironico e sbarazzino: dentro una confezione elegantissima troverete ad esempio il kit per realizzare “la O con il bicchiere” o per calcolare “quanti giri fa una boccia”. Ma anche gli strumenti per eseguire il rituale per scacciare “la mmidia” oppure lo strumento più versatile di tutti, “lu fazzule”, che come insegna Catalini può essere mandile, madricchije, sparone… E poi, immancabile e risolutivo, “il barattolo di sardelle”, invenzione per la quale meriteremmo il Nobel per la Pace.-

Tra le tante creazioni vi sono anche delle particolari carte da collezione declinate in salsa abruzzese:

–           Abbiamo voluto omaggiare la nostra tradizione a due livelli – spiega Cristiano Catalini, che ha anche illustrato e realizzato le grafiche dell’intero progetto – da un lato, si è strizzato l’occhio al cliché e al luogo comune, dando grande risalto, ad esempio, agli arrosticini; dall’altro abbiamo voluto inserire una quantità enorme di “easter eggs” che rimandano ad aspetti e oggetti meno “mainstream” ma profondamente identitari: all’interno delle illustrazioni, aguzzando la vista, si scorgeranno sciacquaie, coltelli da innesto, presentose, maioliche di Castelli…  –

I collezionabili abruzzesi sono disponibili sul sito www.agendaagricolaabruzzese.com e presso i rivenditori convenzionati sul territorio.




TRA I 16 MIGLIORI RISTORANTI  BIB GOURMAND

Oishi Japanese Kitchen nella Guida Michelin 2025

Teramo, 4 novembre 2024. Il ristorante di Teramo, fondato dall’imprenditore Luca Di Marcantonio, ha ottenuto questo importante riconoscimento che mette al centro l’ottima qualità del food ad un prezzo corretto.

Ancora un importante successo per Oishi Japanese Kitchen di Teramo. Dopo le “Tre bacchette” della Guida del Gambero Rosso ricevute quest’estate, è arrivato un nuovo riconoscimento per il ristorante giapponese di Teramo dalla Michelin, la guida gastronomica più importante al mondo. Si tratta dell’inclusione di Oishi Japanese Kitchen tra le 16 new entry tra i ristoranti Bib Gourmand 2025, selezionati dalla prestigiosa “rossa”. Ad annunciarlo è stata la stessa Guida, la rivelazione dei nuovi Bib Gourmand è, come ormai consuetudine, un’anteprima della Michelin Guide Ceremony Italy, la cui 70/ma edizione si terrà domani 5 novembre al Teatro Pavarotti-Freni di Modena.

Fondatore di Oishi Japanese Kitchen che ha un ristorante anche nel centro di Pescara, è l’imprenditore Luca Di Marcantonio. Questo riconoscimento – ha detto Luca Di Marcantonio – premia la nostra visione di eccellenza gastronomica accessibile, unendo la cucina giapponese con i prodotti del territorio e garantendo alta qualità ad un prezzo corretto”.

Dal 1997 i ristoranti con il miglior rapporto qualità-prezzo, che propongono un ottimo pasto ad un prezzo ragionevole, sono segnalati con un riconoscimento speciale: il Bib Gourmand, che si traduce come “l’Omino goloso”. Il totale dei Bib Gourmand nell’edizione 2025 della Guida Michelin è 250, di cui 16 new entry di cui solo 2 in Abruzzo: Oishi di Teramo e Osteria dei Maltagliati a Torano Nuovo.

“È un onore immenso ricevere ancora un apprezzamento – ha aggiunto l’imprenditore – da una delle guide più autorevoli al mondo. Siamo felici di essere riusciti a far emergere il grande lavoro e l’impegno quotidiano affinché materie prime di altissima qualità potessero essere valorizzate e rese accessibili. Questo riconoscimento dimostra che si può coniugare eccellenza e sostenibilità economica, offrendo una ristorazione asiatica radicata nel territorio e un’esperienza autentica a un ampio pubblico. Questo ci conferma di essere riconosciuti in ambito nazionale come punto di riferimento confermando l’importanza di mantenere qualità e passione in ogni piatto”.

Nel corso degli anni Oishi Japanese Kitchen ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’inclusione nelle rinomate guide Michelin e Gambero Rosso. Inoltre, è stato il primo ristorante in Italia a implementare gli NFT utility (Token non fungibili), creando un’esperienza unica e coinvolgente per i clienti. Questa innovazione ha attirato un notevole interesse e attenzione nel settore, permettendo al ristorante di distinguersi nettamente dai concorrenti.

Altro elemento vincente di Oishi è il gruppo composto ad oggi da 15 risorse tra Pescara e Teramo: collaboratori di sala preparati e formati, chef professionisti e talentuosi che con passione e impegno contribuiscono a rendere l’esperienza da Oishi unica.

Inoltre, proprio la scorsa estate il ristorante di Teramo ha subito un importante restyling: nuovo locale, nuovo menu, nuovo studio sul senza glutine e proteine vegetali e nuova carta dei vini. “Sempre in ottica di innovarci sempre – ha concluso Luca Di Marcantonio – abbiamo fatto un restyling a 360 gradi dando un’impronta più internazionale al ristorante sia nel design che negli arredi, naturalmente continuando a fare ricerca nei piatti”.




LEGGERE A VOCE ALTA

Corso in partenza alla Macondo con gli attori Sorino, Pellegrini e Rapattoni

Pescara, 4 novembre 2024. Nuovo corso in partenza presso la Scuola Macondo di Pescara: si tratta di “Leggere a voce alta” che da domani, 5 novembre, si terrà in sede (via Clemente de Cesaris, 36)  ogni martedì dalle 18 alle 20 con possibilità di partecipazione anche on line.

I docenti sono l’attrice e produttrice Lorenza Sorino di Unaltroteatro, impresa che gestisce l’Auditorium Zambra di Ortona; Riccardo Pellegrini, attore diplomato ad Arotron con cui collabora, volto noto della recente serie Netflix “Supersex” con Alessandro Borghi ispirata alla vita di Rocco Siffredi, e Alessandro Rapattoni attore, formatore altresì, al fianco del doppiatore Franco Mannella e della Compagnia dell’Aratro di Pianella.

Leggere è condividere: sentimenti, sensazioni, impressioni. Il corso insegna a dare voce alle proprie emozioni e a far vibrare il proprio sentire, immergendo nel meraviglioso mondo delle parole. Una storia ben raccontata, a volte, può salvare degli spicchi di mondo.

Il corso è articolato in tre moduli.

La pronuncia e timbrica per imparare l’uso della dizione e dei registri vocali; in questo modo il corsista si sentirà più disinvolto, più incisivo, più magnetico nel catturare l’attenzione, più gradevole all’ascolto, più motivato, non solo nella lettura ad alta voce ma anche nella vita quotidiana.

Leggere le emozioni, che insieme ai sentimenti danno vita alle parole e colore alle storie. Il lettore, dando voce al narratore e ai personaggi, ne restituisce al pubblico le emozioni e può aggiungervi una sua personale interpretazione. Il modulo porterà all’attenzione dei partecipanti l’aspetto emotivo della lettura espressiva, attraverso attivazioni, giochi ed esercitazioni di liberazione emozionale e di consapevolezza corporea.

La voce delle parole: quando si parla, quando si legge spesso non ci si rende conto che ogni suono, ogni parola emessa ha una propria voce ed un proprio mondo. Il percorso vuole insegnare a dare spessore a ciò che si legge per poter restituire agli “ascoltatori” le immagini che una poesia, un romanzo, un testo sono capaci di far vivere.

Oltre all’attestato di partecipazione ci sarà una performance all’interno di un reading a fine corso ma “Leggere a voce alta” darà anche la possibilità ai corsisti di partecipare ad eventi organizzati dalla Scuola Macondo in qualità di lettori.




SACRUM FESTIVAL IX^ EDIZIONE

Un “urklang” per la pace. Successo per il M° Jacopo Sipari e la Sinfonica Abruzzese

Pescasseroli, 4 novembre 2024. Successo personale per il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli e i suoi solisti Vincenzo Costanzo, Armando Likaj e Maria Tomassi, con l’ Orchestra Sinfonica Abruzzese e l’ International Opera Choir di Giovanni Mirabile, in Avezzano, l’Aquila e Roma in Ara Coeli, per l’esecuzione delle Messe di Domenico Bartolucci e Giacomo Puccini

È iniziato con un monito sul cessate il fuoco su tutti i fronti lanciato, attraverso un verso di Giovanni

Pascoli, l’ultimo concerto della IX edizione del Sacrum Festival. “Uomini, pace!” ha pronunciato stentoreo, l’On. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, raccogliendo il testimone dal Direttore generale dell’evento Luca Ciccimarra. È bene andar oltre, nel dire quel verso “Uomini, pace! Nella prona terra/troppo è il mistero, e solo chi procaccia/ d’aver fratelli in suo timor, non erra” (I due fanciulli). Poesia e musica unite nello sfarzo dorato della basilica dell’Ara Coeli, per lanciare quell’urklang romantico di libertà, rappresentato dall’unità delle arti, dove la musica, con Wackenroder, è intesa quale espressione della più alta spiritualità umana, capace di conferire al tutto, un senso mistico-religioso (Effusioni sentimentali d’un monaco ansante dell’arte, 1796).

Due le Messe che per tre giorni, a cominciare dalle chiese di Avezzano e L’Aquila, quindi, nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli, sono state eseguite dall’ Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, che ha accolto alcuni giovani allievi del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” dell’Aquila, e i coristi dell’International Opera Choir preparati da Giovanni Mirabile, diretti dal Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, con solisti per le due partiture, Maria Tomassi, Vincenzo Costanzo e Armando Likaj, la Messa in onore di Santa Cecilia del Cardinale Domenico Bartolucci e la Messa di Gloria di Giacomo Puccini, una doppia celebrazione del purissimo segno musicale del Kappelmeister della Sistina dopo il Perosi, e del genio lucchese nell’anno del centenario della scomparsa.

Il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, dinanzi ad un parterre che ha raccolto buona parte di quella nobiltà romana adusa a frequentare certo tipo di esecuzioni, unitamente a quell’ alto clero cui apparteneva il Cardinale Bartolucci, con la dirigenza della fondazione a lui dedicata, con Franco e Alessandro Biciocchi e Sua Eminenza Reverendissima, il  Cardinale Dominique Mamberti, che pongono a disposizione di tutti le partiture del compositore, unitamente ad una delegazione dell’Isa, guidata dal Presidente Bruno Carioti, si è trovato a dover trasmettere un’emozione che nasce dal pensiero, quella del Cardinale e una suggestione che la travalica ampiamente, fatta salva la già matura tecnica compositiva, dilagante nell’istinto, che è quella di Puccini.

Si è dimostrato abile e maturo concertatore, il Maestro Jacopo Sipari nel compattare il gruppo di voci preparate da Giovanni Mirabile, ma anche un accorto indagatore del non semplice complesso estetico del Cardinale, il quale concepisce la musica quale estatico rapporto di contemplazione, che abbiamo riconosciuto in quel Mi bemolle sospeso, attorno al quale tutto ruota, dominante del La bemolle maggiore tonalità della messa, sino alla fine, richiesta implorante di una pace della quale siamo noi responsabili ma di cui la musica non assicura il raggiungimento lasciando ad ognuno la scelta e l’impegno a realizzarla in primis interiormente. Maria Tomassi, dopo un Kyrie legato ad una koinè lirico-patetica, dona lucidità e diafana, quasi astrattezza, ai diversi numeri, quasi un’aureola cangiante, piena di screziature timbriche e abbandoni contemplativi, in un effetto complessivo di estrema raffinatezza e vivida poesia. Una messa all’opera verrebbe da dire, invece, per la partitura pucciniana. Jacopo Sipari, bacchetta devota al compositore toscano, lo sa bene e non si risparmia sia nell’intenzione che nel gesto.

Due le splendide voci ad impreziosire l’esecuzione della messa di gloria, il tenore Vincenzo Costanzo, giunto in tempo per l’inizio del concerto, direttamente dal teatro del Maggio musicale fiorentino, applaudito Pinkerton, nell’ultima recita e il baritono Armando Likaj. Già dal Gratias agimus tibi, si sono rivelate le migliori qualità della voce del tenore napoletano, la buona disponibilità alla dinamica, lo splendido registro centro-grave, l’emissione eccellente, con note piene e morbide, sia in basso che in centro alto, la sorpresa del gioco dei piani, Et incarnatus est, con accompagnamento discreto del coro e dell’orchestra, seguita dal Crucifixus, un Adagio funebre. Et resurrexit è risultato un non facile fugato cantato dignitosamente dal coro, che è riuscito a ricreare quell’atmosfera evocante più il Giudizio finale che la Risurrezione stessa.

Le parti finali del Credo presentano una breve transizione orchestrale, seguita da risposte del coro ai richiami delle trombe, ancora inesperte per un evento del genere, e da un fugato nel quale si percepisce appena l’Amen conclusivo, che ha strappato applausi a scena aperta. Per il Sanctus il direttore ha intrapreso la via della dolcezza, per quindi esplodere in fortissimo sul versetto “pleni sunt”, quindi, nel Benedictus è sceso in campo il baritono Armando Likaj, una voce spontanea e disarmante, dal suono scuro e centrato, per la carezzevole melodia, eseguita con eleganza interpretativa, che rispecchia il suo essere, e con intensa espressività, seguita, da un fortissimo Hosanna dell’intero coro, con la conclusione affidata all’orchestra, in un riuscito pianissimo, un chiaro invito del Maestro Sipari a ricercare il silenzio tra le note.

Duetto finale per l’Agnus Dei, e per un orecchio senza preconcetti, le terzine accarezzanti delle parole “Dona nobis pacem”, riverberate in orchestra possono sembrare un congedo destinato a chiudere definitivamente la porta alle tradizioni di famiglia, per aprire una finestra sul mondo e sull’eternità della sua musica. Applausi da parte di un uditorio attento ed entusiasta e appuntamento al decennale del Sacrum Festival, che diverrà centro musicale degli eventi Giubilari.




LA MOZIONE CONTRO LA CAPTAZIONE DELLE ACQUE DEL TIRINO

Atto da concretizzare e da replicare a tutti i livelli istituzionali

Bussi, 4 novembre 2024.Ho accolto con favore l’approvazione della mozione contro la captazione di acqua dalle falde del Tirino del gruppo consiliare Rianimiamo Bussi e auspico che questo intento, raccolto chiaramente dal Consiglio comunale di Bussi nei giorni scorsi, sia motore di iniziative concrete da parte dell’esecutivo e alimenti iniziative simili anche agli altri livelli istituzionali quali Provincia e Regione. Il no contenuto in tale posizione non è immotivato e, soprattutto, non è scollegato da situazioni che riguardano tutto l’Abruzzo, quest’anno travolto e colpito da un’emergenza idrica vissuta da decine di migliaia di persone, con disagi che si sentono ancora adesso. Io sono pronto a farmi promotore di tale proposta, una volta avute tutte le carte dell’accesso agli atti chiesto sulla Commissione d’inchiesta regionale sull’acqua e in attesa di avere anche le note 73 pagine dello studio commissionato dalla Puglia per articolare la sua richiesta di acqua all’Abruzzo, anzi reiterarla, visto che non è il primo tentativo da parte della regione pugliese”, commenta il consigliere regionale Pd Antonio Di Marco.

“Dovrebbe farlo subito la Provincia di Pescara, perché chi la governa oggi prenda una posizione chiara a tutela del Tirino e verso la comunità di Bussi, che non ha avuto la possibilità di “godere” di iniziative risarcitorie a seguito del confronto fra l’Ente e il soggetto inquinatore, riconosciuto tale proprio grazie a un’ordinanza e una serie di atti della Provincia che portavano la mia firma di presidente – sottolinea Di Marco – Va ricordato, infatti che inspiegabilmente l’Ente ha persino rinunciato a perorare la richiesta di risarcimento a Edison per la pesante ipoteca della discarica, nonché a restare parte civile in un processo che, di fatto, ha già con un colpevole. Dunque, sosterremo il fine della mozione, seguendone il corso e portandolo avanti, perché si affronti la crisi idrica con raziocinio e iniziative non solo emergenziali e perché si chiuda definitivamente la porta ad azioni speculative sull’acqua, vista la situazione abruzzese, sia quella dell’emergenza idrica e sia delle condizioni della rete fra dispersione e vetustà”.




STRUMENTALIZZAZIONI E FALSITÀ?

Udu Teramo: noi non ci stiamo!

Teramo, 4 novembre 2024. Pensavamo ormai chiusa una polemica sterile nata in seguito alla recisione della targa apposta in università da Azione Universitaria in ricordo di Paolo Borsellino, vittima di mafia. Ci troviamo invece costretti a scomodare addirittura la stampa locale a seguito del comunicato, a noi rivolto, che la stessa associazione ha diffuso, in cui viene faziosamente distorto il significato delle dichiarazioni che abbiamo pubblicato sui nostri canali, spostando volutamente l’attenzione lontano da ciò che noi abbiamo chiesto e sottolineato.

Siamo stati illegittimamente accusati di aver irrispettosamente messo in discussione la figura di Paolo Borsellino, riducendone il suo valore solo perché militante del FUAN.

Rimaniamo allibiti dall’idiozia e dall’infondatezza di tali dichiarazioni, che confermano l’incapacità di queste realtà di tenere un vero dibattito politico e costruttivo, e la loro esclusiva intenzione di fomentare odio e polemiche per ottenere visibilità.

Riguardo alla recisione della targa, per la quale abbiamo pubblicamente palesato il nostro dispiacere, abbiamo soltanto risposto una volta per tutte all’ennesimo attacco velato su una vicenda che, come altre che vengono citate, non ci vede coinvolti ma viene utilizzata per screditarci pubblicamente e in segreto. A maggior ragione sul tema della lotta alla mafia, che ci vede impegnati a livello nazionale e territoriale, tali accuse sono per noi inaccettabili. Borsellino è un eroe della Repubblica Italiana, che merita di essere ricordato come tale, insieme a tutte le vittime di mafia, che hanno pagato con la loro vita il prezzo di lottare per una società migliore, fondata sulla giustizia e l’equità.

Proprio per questo ci dispiace sottolineare come invece la loro attenzione sul tema spesso si esprima esclusivamente nel ricordo di Paolo Borsellino in quanto ex militante della loro associazione, al contrario di chi, come noi, prova a contrastare il fenomeno nella sua interezza, e ricorda TUTTE le vittime di mafia, indipendentemente da una loro possibile appartenenza politica.

Scrivete che “rappresentare gli studenti con serietà, senza mai ricorrere a strumentalizzazioni di alcun tipo” è la vostra missione principale, ma anche queste affermazioni sono false e scorrette. La strumentalizzazione è palese, non solo in questo caso eclatante, ma anche nei precedenti, recentemente ricordati nelle loro dichiarazioni. Viene nuovamente tirata in ballo, per screditarci agli occhi di chi non ha assistito alla vicenda, la questione dell’evento annullato presso Farmacia lo scorso maggio: coraggioso, considerato il comunicato del proprietario del locale, che chiarisce le dinamiche e smentisce pubblicamente e con precisione qualsiasi nostro coinvolgimento nella vicenda, e considerato che la questione sia stata chiarita con l’associazione in questione con rispetto e onestà a suo tempo.

Riguardo la serietà della loro rappresentanza, non capiamo come decadere dagli organi che si presidiano per via di ripetute e consecutive assenze ingiustificate possa essere considerato espressione di “serietà”, per di più se non si parla di figure di contorno, ma di personalità di spicco e molto in vista nella loro associazione.

Non di meno, proviamo vergogna per lo spregevole attacco individuale ai danni di una nostra associata, tacciata di carrierismo e protagonismi, solo perché voce del video in questione. Questo attacco fa emergere la loro vera natura. Per noi poteva esserci chiunque in quel momento, poiché ciò che diciamo è sempre frutto di un ragionamento collettivo e condiviso e dunque rappresenta la voce di tutta l’associazione.

Non conosciamo né inseguiamo alcuna carriera, non siamo un partito ma un sindacato studentesco e questa differenza, per alcuni, è evidentemente molto difficile da cogliere. Tutto quello che facciamo ha come unico obiettivo la tutela dei diritti e il miglioramento delle condizioni degli studenti, ed è per questo che non abbiamo mai avuto problemi a criticare chi questi diritti li calpesta. Protestavamo contro il centro sinistra che governava la Regione quando le borse di studio non venivano erogate, lo facciamo ora che ad amministrare è la destra, senza aver mai paura di vedere le nostre “carriere” tranciate o di ritorsioni esterne.

Speriamo che questa inutile polemica possa chiudersi qui una volta per tutte: non abbiamo energie da spendere in ridicoli giochetti e ribadiamo la necessità di concentrarci sui temi cardine della società e dell’università, che ci toccano profondamente in quanto studenti e giovani cittadini nella società.




TRANSUMANZA DEI CAVALLI AL VOLTIGNO

Programma 30 novembre 2024 con sdijuno

Carpineto della Nora, 4 novembre 2024. Preparare le macchine fotografiche e gli smartphone perché sarà uno spettacolo! Esperienza principe della Cultura Pastorale, la transumanza diventa oggi un cammino turistico e ancestrale che ripercorre le Calleso Variaes, ossia antiche vie tratturali. Le Terre Vestine sono caratterizzate da vasti pascoli estivi in quota, i preziosi alpeggi di montagna (Campo Imperatore, Voltigno, Valle d’Angri, Rigopiano). Il ricorso a questa forma di ciclico pendolarismo di animali e uomini, meglio conosciuta come Transumanza, già adottata in epoca romana sembra che in realtà fosse praticata addirittura sin dalla preistoria.

Le vie attraverso le quali avvenivano gli spostamenti erano i cosiddetti Tratturi, delle strade rudimentali costituite quasi sempre da percorsi non lastricati, ma semplicemente sterrati e battuti dal calpestio dei numerosi animali nel loro periodico andirivieni, ma comunque delineati in modo da formare un sistema infrastrutturale sufficientemente ramificato per consentire di transumare dalle diverse aree montane abruzzesi.

La transumanza dei cavalli si terrà il giorno 30 novembre 2024, dalle ore 9 alle ore 15, nella zona del Voltigno, a Carpineto della Nora, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

PROGRAMMA

ORE 9 Arrivo dei transumanti a Carpineto della Nora, Bar Red Scorpion

ORE 9:15 Trasferimento in località Tricalle, Voltigno

ORE 10 Inizio transumanza

ORE 12:30 Sdijuno con i pastori




MANCATA RIAPERTURA DELLA PISCINA COMUNALE

Il nuovo bando fa acqua da tutte le parti

Montorio, 4 novembre 2024. Siamo arrivati al mese di novembre e, dopo una chiusura forzata di oltre un mese, la struttura rischia di rimanere chiusa per molti mesi. La società sportiva Virtus Buonconvento, concessionaria dell’impianto sportivo fino al 30 settembre scorso, ha deciso di impugnare la decisione del comune di Montorio di assegnare la gestione della piscina comunale ad un’altra società sportiva ricorrendo al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Aquila, che si pronuncerà il prossimo 6 novembre, per decidere se sospendere la nuova gestione affidata all’ ATI ABRUZZO SPORT società sportiva dilettantistica a r.l.

In quattro anni di amministrazione Altitonante, la piscina comunale, tra guasti, manutenzione e covid, è stata chiusa oltre un anno e mezzo. Una buona programmazione avrebbe dovuto garantire un bando trasparente programmato con un largo anticipo. Invece l’amministrazione comunale ha pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse per affidamento “in urgenza” della concessione della piscina comunale della durata di 11 mesi in data 17 settembre, solo 13 giorni prima della scadenza.

Il buon governo di un paese si misura non tanto dagli effetti speciali ma, grazie ad una attenta programmazione, dal garantire i servizi essenziali a tutti i cittadini. Considerato che l’amministrazione comunale aveva assicurato la riapertura della struttura comunale il 20 ottobre, nei prossimi giorni, come consiglieri di opposizione, presenteremo una interrogazione consiliare per ottenere quelle risposte che i cittadini chiedono.

Montorio non può permettersi di rinunciare a questi servizi essenziali, senza considerare gli ulteriori costi che le casse comunali dovranno sopportare tra spese legali e rischi legati ad eventuali somme da liquidare dovute a possibili risarcimenti danni. Ancora una volta l’amministrazione più litigiosa della recente storia montoriese rischia di paralizzare le attività sportive e di fare pagare la propria incompetenza ai cittadini montoriesi.

I consiglieri di Montorio Guarda Avanti

Eleonora Magno

Andrea Guizzetti




CURARE LE FERITE tra prevenzione e tutela dei minori

Convegno diocesano sulle nuove emergenze educative

Sulmona, 4 novembre 2024. La Diocesi di Sulmona-Valva ed il Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori e degli adulti vulnerabili invitano la cittadinanza a partecipare al terzo convegno diocesano dedicato alla tutela dei minori. L’evento, patrocinato dal Comune di Sulmona, intitolato “Curare le ferite”, si terrà sabato 9 novembre alle ore 16:00 presso l’Auditorium “San Panfilo” del Centro Pastorale (V.le Roosevelt, 10).

Al centro della riflessione l’educazione delle giovani generazioni in una contemporaneità che ha rimesso in discussione i valori e il senso dell’esistenza umana. Quotidiane le cronache di giovani alla deriva, abusi e violenze di genere, famiglie e scuola in grande difficoltà nella gestione di comportamenti sempre più disadattivi.

Relatrici d’eccezione saranno la dott.ssa Chiara Griffini, Presidente del Servizio Nazionale Tutela Minori e adulti vulnerabili (CEI), psicologa forense e psicoterapeuta, da sempre attenta alle problematiche educative e alla tutela dei più fragili, e la dott.ssa Roberta Romanelli, Funzionario psicologa del “Centro Famiglia” del Comune di Sulmona. Le due esperte affronteranno tematiche cruciali come l’importanza dell’educazione ai valori, il sostegno alla genitorialità e l’alleanza educativa tra istituzioni, scuola e famiglie.

“È fondamentale che la comunità tutta si unisca per offrire ai nostri giovani un futuro migliore,” ha dichiarato Mons. Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, sottolineando l’importanza di un’educazione basata sui valori e sul rispetto reciproco. “Con questo convegno desideriamo offrire un contributo concreto alla riflessione sulle nuove emergenze educative e promuovere un’azione collegiale tra le istituzioni, le famiglie e la scuola. È nostro dovere proteggere i più fragili e individuare insieme nuove strade da percorrere.

Il convegno, a ingresso libero, rappresenta un’opportunità unica per riflettere sull’importanza di una comunità educante coesa e capace di rispondere ai bisogni dei più giovani.

PROGRAMMA

Le nuove emergenze educative.

“Curare le ferite” tra prevenzione e tutela dei minori

Sabato 9 novembre ore 16.00

Emergenza o crisi educativa? Verso un’alleanza sistemica per una possibile comunità educante

Dott.ssa Chiara Griffini, Presidente del Servizio Nazionale Tutela Minori e adulti vulnerabili (CEI)

Dalla vulnerabilità all’alleanza educativa: il programma P.I.P.P.I

Dott.ssa Roberta Romanelli, Funzionario Psicologa del “Centro Famiglia”, Comune di Sulmona

Tavola Rotonda

Proposte e criticità nel contrasto all’emergenza educativa




LA NUOVA STAGIONE DI PROSA AL DE NARDIS

Curata dalla compagnia I Guardiani dell’oca per la direzione artistica di Zenone Benedetto

Orsogna, 4 novembre 2024. La stagione, che annovera spettacoli di prosa, di teatro dialettale e di realtà contemporanee made in Abruzzo, include anche la rassegna “Racconti d’Inverno 2024/2025 A teatro con mamma e papà “che vede alternarsi sul palco per 5 domeniche compagnie professionali di prestigio nazionale, dedite al teatro classico e contemporaneo per bambini e ragazzi.

Il primo appuntamento è il 24 novembre 2024 h 17:00 con Cappuzzetto Rozzo della compagnia Abaco Teatro, un’inedita e divertente versione ecologica della celebre fiaba, dove tra avventure, equivoci, travestimenti e magie, grandi e piccini rifletteranno sulla tutela e il rispetto della natura e su cosa significa essere liberi.

Il secondo appuntamento è domenica 15 dicembre h 17:00 con “Il soldatino di stagno”, una produzione Tieffeu, un classico di Hans Christian Andersen, sulla fragilità e le proprie mancanze, sul viaggio, sull’attesa e la speranza del ritorno.

Il 12 gennaio 2025 alle ore 17:00 è la volta de Gli Alcuni con “I Musicanti di Brema”, spettacolo ispirato alla favola dei fratelli Grimm, che ci insegna che grazie al lavoro di squadra tutto diventa più facile e divertente e si possono raggiungere anche obiettivi insperati e insormontabili.

Ancora i Grimm, ma questa volta la scena è occupata dai “Padroni di casa”, ovvero I Guardiani dell’Oca, domenica 2 febbraio 2025 h 17:00 con “Hansel e Gretel”, favola musicale con attori e pupazzi in cui due bambini faranno di tutto per rendere la vita difficile a una vecchina molto particolare. Ultimo appuntamento domenica 16 marzo 2025 h 17:00 con “Calibano, uno strano isolano” del Teatro Eidos, liberamente ispirato a “La tempesta” di William Shakespeare.




TUTTI I BIGLIETTI PER LA FAMIGLIA DEL GIOVANE

Incontro tra il Presidente del Consiglio Comunale, Gianni Santilli e la nonna di Christopher Luciani

Pescara, 3 novembre 2024. Il presidente del Consiglio comunale, Gianni Santilli, ha incontrato a Palazzo di città la nonna di Christopher Thomas Luciani, Olga Cipriano, per consegnarle tutti i biglietti lasciati davanti al parco Baden Powell di via Raffaello Sanzio in ricordo del sedicenne, ucciso alle spalle dell’area verde il 23 giugno.

In tanti hanno raggiunto il parco per lasciare pensiero, un lumino, dei fiori, degli striscioni e dei pupazzi dopo la tragedia che si è consumata in città ma nelle settimane successive il Comune ha deciso di rimuovere i biglietti e i lumini di cera che rischiavano di essere danneggiati dal maltempo, sistemando i mazzi di fiori.

“Avevo annunciato che avremmo conservato tutti i biglietti per la famiglia del giovane e che avremmo consegnato il materiale ai parenti, non volendolo disperdere, e così è stato. C’erano più di 60 biglietti, che abbiamo voluto preservare dall’ondata di maltempo prevista a fine mese, in segno di rispetto per chi ha voluto testimoniare il proprio dolore per quella morte così atroce. La nonna di Christopher, a sua volta, conserverà con cura quei biglietti che le parlano del nipote e dell’affetto che la famiglia ha ricevuto dopo l’omicidio”.

Nella foto, insieme a Gianni Santilli, Olga Cipriano e la figlia e Angelo Bruni della Polizia locale




MaDRi Servizi sociali

Domani la presentazione del portale on line Lunedì, 4 novembre – ore 10, sala dei marmi della Provincia di Pescara

Pescara, 3 novembre 2024. Si scrive Madri e si legge Mappatura dinamica delle risorse, l’iniziativa del Comune di Pescara realizzata in coprogettazione con l’Università d’Annunzio, la Caritas e società Maiora. Un progetto innovativo che ha portato alla creazione di un portale on line (madri.comune.pescara.it) al cui interno si possono trovare tutte le informazioni utili sui servizi assistenziali, educativi, sociosanitari e aggregativi che offre la città: un modo nuovo, rapido ed immediato, per mettere i cittadini a conoscenza dei servizi esistenti e di tutte le realtà che li offrono, in modo da creare un contatto diretto tra erogatori dei servizi stessi e fruitori.

Il portale è stato preceduto, nei mesi scorsi, dalla pubblicazione della Carta dei servizi sociali, uno strumento cartaceo di 90 pagine, anch’esso contenente tutte le informazioni utili sui servizi sociali del Comune, messo a punto con gli stessi partner.

Per illustrare i contenuti di Madri ai rappresentanti del terzo settore e a tutti i cittadini interessati, è stato organizzato per lunedì 4 novembre, alle ore 10, nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara (piazza Italia n. 30), un convegno che si aprirà con i saluti del sindaco Carlo Masci e dell’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio, che ha puntato molto su questo progetto, per poi proseguire con gli interventi di Marco Molisani, dirigente comunale del settore Politiche per il cittadino, Roberta Pellegrino, responsabile del servizio Programmazione sociale e misure straordinarie per il Welfare, Mara Maretti, professoressa ordinaria di sociologia del dipartimento di Scienze giuridiche e sociali della d’Annunzio e Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne.

Il convegno di lunedì sarà anche l’occasione per fare il punto sui servizi erogati dal Comune, anche attraverso il Terzo settore (molti servizi sono erogati in co-progettazione).

“I cittadini assistiti sono 22mila – dicono Masci e Sulpizio – mentre nel 2019, al nostro insediamento dopo la prima elezione, erano circa 9.000. Ogni anno destiniamo in media alle politiche sociali 18 milioni di euro, a fronte degli otto milioni annui del passato (la media di riferimento è 2014-2019, come annualità), il che vuol dire che l’attenzione è massima, declinata nelle varie aree di intervento.

Ora con questo strumento cerchiamo di ridurre ancora di più la distanza tra Comune e cittadini, mettendo a disposizione un capitale informativo indispensabile per fare in modo che chi ha bisogno di servizi sappia immediatamente a chi rivolgersi, attraverso pochi click. Un dialogo, quello con la città, che vogliamo sempre più diretto e che ora guarda al tempo reale grazie a questo progetto, per il quale ringraziamo tutti coloro che ci hanno lavorato”.

“Caritas – commenta il direttore Corrado De Dominicis – ha nel suo mandato di facilitare la costruzione della rete territoriale di ascolto e presa in carico delle persone più fragili e la scelta di coprogettare con il Comune questa iniziativa va proprio in questo senso. Comunicare bene e co-costruire questa rete insieme alle realtà del territorio vuole essere una possibilità in più per facilitare l’accesso ai servizi da parte del cittadino”, aggiunge De Dominicis.

“L’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, tramite il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali, ha realizzato la mappatura delle risorse socio-assistenziali dell’ambito di Pescara – sottolinea Maretti – Dopo un censimento dettagliato delle associazioni attive nel sociale e la somministrazione di una scheda per la raccolta di dati e informazioni sui servizi offerti, abbiamo fornito le informazioni  necessarie per definire una mappa interattiva che consente ai cittadini un accesso immediato e chiaro ai servizi disponibili sul territorio. Questo progetto è un esempio concreto di come l’Università possa contribuire a rafforzare il tessuto sociale locale, in partnership con le associazioni e gli Enti del territorio, facilitando la connessione tra servizi e comunità e realizzando appieno gli obiettivi della Terza Missione”.

Goffredo Fonzi, amministratore di Maiora S.r.l., sottolinea che “l’azienda è molto sensibile ai temi del sociale e in parecchie occasioni ha dato supporto ad organizzazioni del terzo settore. Per questo motivo – aggiunge – abbiamo aderito molto volentieri al partenariato del progetto Madri occupandoci degli aspetti tecnologici legati alla realizzazione della piattaforma informatica che rende disponibili sul web le informazioni relative ai servizi”.




LA DESTRA E IL PIFFERAIO

di Domenico Galbiati

Globalist.it, 3 novembre 2024. Una cosa condividono destra e sinistra: l’incapacità di riaccendere la passione civile degli italiani. Il costante decremento di partecipazione al voto, per quanto da tempo abbia raggiunto livelli preoccupanti, è costante e addirittura cresce ad ogni appuntamento elettorale.

Per comprendere se vi sia – e dove – un punto di possibile inversione della tendenza, sarebbe necessario capire se la gamma di motivazioni che inducono a disertare le urne – sicuramente variegate e plurali, dal punto di vista soggettivo – siano, comunque, riconducibili ad una ragione strutturale di fondo che valga come una sorta di ultima istanza che tutte le accomuna o le apparenta. Si tratta di ignavia o di impotenza?

Oppure del reciproco alimentarsi di questi due atteggiamenti, sia pure asimmetrici, nel senso che è il secondo – l’impotenza – ad accendere il primo, cioè l’ignavia?

Il tutto rinvia ad un giudizio dell’ elettorato sprezzante nei confronti della politica, che va, decisamente, oltre il segno di quanto la politica lo meriti. Ciò nasce, del resto, dall’ inconcepibile, eppure reale, contraddizione introdotta da forze politiche che fanno dell’ “antipolitica” il cuore del loro progetto, almeno sul piano metodologico.

E poiché i germi di una tale postura sono stati sparsi, a larghe mai, nel nostro Paese, fin dalla metà degli anni ‘90, cioè da Silvio Berlusconi – cui hanno fatto seguito numerosi epigoni – non c’è da sorprendersi se, a trent’anni data, da quel primo seme, sia cresciuto un albero rigoglioso, come l’evangelico sicomoro.

In un tale contesto, neppure deve sorprendere che sia la destra a godere di uno scarto che le assicura un vantaggio relativo, pur nella complessiva depressione del quadro generale. In ogni caso, ciò avviene sullo sfondo di un più vasto sentimento che induce – sia pure in modo subliminale, senza che ci spendiamo troppo per portarlo alla luce della coscienza – a ritenere che la storia, come una sabbia sottile, si sia fatta inafferrabile e ci scivoli via tra le dita, per farsi da sola, se così si può dire.

La sensazione è che gli eventi succedano di per sé, senza che – vedi, ad esempio, la pandemia – sia possibile accertare se vi sia una catena causale – e quale – che ne dia conto oppure se, al contrario, siamo sovrastati da una sorta di destino beffardo. Ne consegue che non vale la pena di darsi pena ed arrabattarsi più di tanto. Meglio surfare sulla cresta dell’ onda, ricavarne quel poco di utilità marginale che si può ricavare senza preoccuparci dove l’onda vada a spiaggiare, per abbandonarci, infine, sul bagnasciuga di un lido inesplorato.

Senonché, nessuno è in grado di suggerire una traccia, di mostrare una mappa, sia pure embrionale, per avviare l’esplorazione di un nuovo territorio, talmente differente da apparire pericoloso ed infido. Meglio, dunque, trattenersi nel blocco d’ordine dei conservatori e dei prudenti. Allineati e coperti dietro l’uomo forte di turno, senza comprendere – o fingendo di non capire, se non a case fatte, quando è troppo tardi per porre rimedio – che, in effetti, si tratta di un pifferaio che suona e ripete un motivo stonato.

La destra e il pifferaio – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




RAZZISMO, OMOFOBIA, ODIO E NON SOLO

Per amare davvero il prossimo dobbiamo riconoscere il marcio che c’è in noi

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 3 novembre 2024. Come diceva Paolo VI: “Il vero motivo per amare gli altri è l’amore che Dio ha per tutti. Il vero motivo è dunque l’amore di Dio. Bisogna amare l’uomo a motivo di Dio”.

Il Vangelo odierno: In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.

Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come sé stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. (Mc 12, 28-34 – XXXI TO/B).

Il Covid non ci ha insegnato niente, o almeno ha insegnato qualcosa a pochi di noi. Il mondo – tra guerre, razzismo, omofobia, omicidi in famiglia, corruzione, intercettazioni illegali, sciacallaggio nei disastri naturali – è più o meno lo stesso. Se più o meno cattivo, rispetto al pre-Covid, è materia degli storici e dei sociologici.

La cattiveria c’è e si vede. E si soffre. Del resto, tutti quanti noi, quante esortazioni, omelie e riflessioni abbiamo ascoltato sul tema dell’amore per Dio e il prossimo?

Credo che il loro numero sia incalcolabile! Ma quante di esse ci sono rimaste nel cuore e nella mente, tanto da essere ancora oggi un punto di riferimento? E se hanno penetrato mente e cuore, perché?

Sono domande che mi faccio spesso e che oso fare anche a voi. Personalmente mi sono rimaste più impresse quelle pagine e testimonianze orali che facevano (e fanno) breccia con il loro radicalismo. Mi riferisco a quelle riflessioni che non lasciano scampo. È così, non può essere diversamente: amare Dio e il prossimo è tutto. E il radicalismo di queste parole emerge, a mio avviso, non tanto dal trovare motivazioni convincenti, né tantomeno da vuote considerazioni moralistiche, né da uno spiritualismo melenso e stucchevole. Il radicalismo lo si scopre nella misura in cui, come insegna Kierkegaard, si ammette che è “edificante aver sempre torto davanti a Dio”.

Per esempio, se siamo razzisti (o lo siamo diventati di più per la cultura imperante dei vari fascisti del momento), se siamo individualisti e avidi nel ricercare denaro e potere a tutti i costi, se siamo capaci di odiare a lungo e intensamente un parente, un ex amico o un collega di lavoro, dovremmo ammettere che abbiamo torto marcio, davanti a noi stessi, agli altri e al buon Dio. È così: prima ancora di parlare di amore, dovremmo riconoscere tutti i torti di sentimenti quali l’odio, l’antipatia, il rifiuto, il razzismo, l’omofobia, la misantropia, il maschilismo e via discorrendo.

Dal riconoscere il marcio che è in noi – e non solo negli altri – può partire un cammino verso l’amore autentico. Amare Dio con tutto se stessi e il prossimo come se stessi non è un comandamento, infatti, da discutere o da sottoporre a un’analisi di convenienza, confrontandolo con il marcio di cui sopra. È un puro atto di abbandono, quasi un atto di follia. Ci sono momenti della vita in cui ci sono pochissime ragioni per amare il prossimo e moltissime difficoltà nell’amare il buon Dio.

Allora che fare?

Cercare ragioni per “riprendere” ad amare?

Scriveva Paolo VI: “la vera ragione, la ragione innata, la ragione formale dell’amore, non è il prossimo in quanto prossimo, perché fra i miei prossimi ci sono dei concorrenti, degli avversari; come amarli quando constato la loro ostilità, i loro modi perversi, la loro astuzia?

Il vero motivo per amare gli altri è l’amore che Dio ha per tutti. Il vero motivo è dunque l’amore di Dio. Bisogna amare l’uomo a motivo di Dio. Se si distrugge l’amore di Dio, ci si accorge molto presto che non c’è amore dell’uomo per l’uomo”.

Significa che il tutto riporta all’amore di Dio per noi: è l’unica motivazione, è la forza di tutto, è la sorgente del radicalismo, è il sostegno nei momenti di scoraggiamento in cui vorrei mandare tutto al diavolo. Ammiro molto quegli amici e conoscenti, non credenti, che hanno una grande “forza” nell’amare e servire gli altri, nonostante le difficoltà di cui sopra. Per noi cristiani quella “forza” è il solo fatto che Dio mi ama. E solo questo amore basta e rinnova.




VENDITA DI PALAZZO DE’ MAYO

Il Comune: “l’edificio è storico e identitario, deve avere un futuro fatto di cultura e socialità. Indispensabile coinvolgere il territorio per trovarne la destinazione migliore”

Chieti, 3 novembre 2024. “Quando siamo venuti a conoscenza della decisione della Fondazione Banco di Napoli di mettere in vendita Palazzo de Mayo abbiamo provato un sincero dispiacere, ma ci siamo subito messi in moto perché l’edificio possa avere il futuro migliore e continuare la sua importante storia a servizio della comunità e del territorio, cosa a cui stiamo già lavorando”, così il sindaco Diego Ferrara e il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare commentano la notizia della vendita.

“Abbiamo a tale scopo già avviato contatti con i vertici della Fondazione nella persona del Presidente, il professor Orazio Abbamonte, al fine di attivare un confronto aperto e concreto con il territorio, per contribuire a costruire un’opzione di acquisto capace di assicurare al Palazzo un futuro solido e duraturo insieme a soggetti pubblici e privati, Università in primis. – rimarcano – Lo facciamo come istituzione mediatrice, perché il Comune non ha purtroppo la possibilità di acquisire l’edificio, ma come Ente di riferimento, può e deve contribuire a costruire il futuro migliore a questa importante alienazione.

Per tale ragione porteremo subito l’argomento al tavolo di coordinamento che Comune, Ateneo e Camera di Commercio hanno già istituito in merito a iniziative relative alla rivitalizzazione del centro storico. Lo faremo anche attraverso la consigliera generale della Fondazione designata proprio in rappresentanza del Comune, l’avvocato Chiara Fabrizi, non appena, definita formalmente la sua adesione, potrà intraprendere attivamente questo ruolo di rappresentanza. L’idea è quella di promuovere il maggior coinvolgimento possibile dei potenziali acquirenti, da parte privata abbiamo già avuto alcuni riscontri con importanti forze economiche del territorio, capaci di assicurare a tale Palazzo una destinazione degna del suo pregio e della storia che ne fa uno degli edifici più belli e importanti di Chieti”.




GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE

Le celebrazioni

Città Sant’Angelo, 3 novembre 2024. Sono diverse le iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, prevista per domani, lunedì 4 novembre. Iniziative improntate a trasmettere ai più giovani il significato e il valore di tale ricorrenza, istituita per commemorare la fine della Prima Guerra Mondiale con la vittoria italiana.

Infatti, protagonisti dei vari appuntamenti sono gli studenti di tutte le scuole cittadine. Alle ore 10, all’interno del Teatro Comunale, il Sindaco Matteo Perazzetti e il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Plevano incontreranno una delegazione degli istituti Spaventa, Giansante e Ritucci, oltre alla redazione de L’Angolino. Previsti in questa fase interventi istituzionali e dei rappresentanti degli studenti. Successivamente, il programma prevede prima un corteo per onorare i caduti della Prima Guerra Mondiale, con la sosta davanti alla lapide presente accanto alla chiesa di San Francesco, mentre successivamente si prosegue verso Largo Baiocchi, per la deposizione di una corona di fiori davanti al monumento che ricorda i caduti di tutte le guerre.

La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è un momento importate che ci teniamo a condividere con gli studenti angolani, spiega il Presidente del Consiglio Comunale Plevano. Rappresenta un passaggio importante della nostra storia che va insegnato e tramandato alle future generazioni. Per questo, come ogni anno, al centro delle celebrazioni abbiamo voluto mettere gli studenti di tutte le nostre scuole, affinché comprendano il valore di tale ricorrenza.




PRIMO BOTTINO PIENO

La Sieco batte 3 – 1 la Avimecc Modica

Ortona, 3 novembre 2024. Ci sono tante prime volte in questa quarta giornata di campionato. La Sieco Akea Ortona trova la prima vittoria da tre punti in campionato, che poi corrisponde alla prima vittoria fuori dalle mura amiche. C’è poi la prima volta in campo per l’opposto impavido Di Giulio che, per motivi burocratici, ha dovuto attendere tre giornate proprio come accadeva dall’altra parte della rete per l’opposto Padura Diaz, per essere iscritto a referto.

Proprio l’esordio del forte cubano William Padura Diaz rappresentava l’attesissima sfida nella sfida con il capitano ortonese Leonel Marshall anch’egli di Cuba. Alla fine l’ha spuntata il nostro Leo Marshall, che mette a segno 19 punti con il 58% di positività, contro i 13 (50%) del collega opposto. Meglio anche per quanto riguarda i muri punto 4 contro 1.

Nell’anticipo serale, la Sieco Service Akea Ortona trova dunque tre punti nella lunga trasferta in terra sicula. Una vittoria meritata, con l’Impavida capace di gestire e vincere agevolmente un primo set per poi incartarsi un po’ su sé stessa per un buon set e un quarto. I ragazzi di Coach Denora dimostrano una buona capacità in fase di muro/difesa così come la finalizzazione della ricostruzione di gioco. Gli avversari prendono le contromisure e cominciano a giocare d’astuzia, preferendo giocare di fino piuttosto che utilizzare la forza bruta. Il gioco della squadra ortonese ne risente e fatica ad affondare i colpi. Modica vince il secondo set e continua sugli stessi binari anche nella prima parte del terzo così che la Sieco Akea si ritrova sotto di tre punti sul 12-9. I padroni di casa sembrano intenzionati a ripetere la super-prestazione del precedente parziale ma invece la Sieco riesce a trovare un vaccino per la tattica ospite. Rossato (ottima la sua gara) aumenta la capacità di fuoco ben servito da Pinelli. Lo svantaggio si riduce e la pressione comincia a giocare brutti scherzi ai ragazzi di Modica. Marshall, è una saracinesca oltre che prolifico terminale di attacco e la situazione è ribaltata. Sul finale di set arriva prima l’aggancio e poi il sorpasso. I padroni di casa ci provano, accorciano di un punto ma è l’esperienza di Del Vecchio a trovare il mani-fuori del 2-1. Ortona è di nuovo padrona del campo con il contrattacco che riprende a funzionare in maniera ottimale proprio come accaduto nel primo set. I Ragazzi di Coach Denora, sul 16-22, vanno in controllo così da non rischiare di commettere ingenuità dovute alla fretta di voler chiudere il discorso. La Avimecc ne approfitta per rosicchiare qualche punto ma la gara è ormai segnata e arriva così il primo bottino pieno della stagione 2024/2025.

Coach De Nora: «Contentissimi di una vittoria contro una squadra in cerca della prima vittoria stagionale. Sapevamo che sarebbe stato complicato contro una squadra come Modica che può godere di una buona fase di cambio palla e che per giunta gioca davanti al pubblico amico. Siamo stati bravi nel terzo set a ritrovare ritmo nella fase di break, ritmo che poi ci siamo portati anche nel quarto parziale. Abbiamo lavorato molto in settimana per quanto riguarda le situazioni di contrattacco e devo dire che questa sera, il lavoro ha dato i suoi frutti. Siamo una squadra in perenne crescita e i numeri lo dimostrano. La sofferenza fa parte del gioco, ma una vittoria che arriva dopo una partita sofferta regala ancora più gioia a noi e ai nostri tifosi».

IN BREVE

Nel Primo Set Ortona trova subito il punto break, ma il gioco è condizionato dai tanti errori al servizio delle due squadre. La Sieco Akea Ortona riesce a trovare dei contrattacchi vincenti ma la tentata fuga è subito stoppata dal sestetto di casa. Quando si è alla metà del set Ortona può gestire un vantaggio di tre punti che poi, via via che il set arriva nella sua fase finale, andrà allargandosi. Funziona bene la fase di contrattacco della squadra di Denora così come il muro è bravo a smorzare gli attacchi del temibile Padura Diaz. Alla fine, i padroni di casa devono arrendersi 19-25.

Si ripresentano in campo più agguerriti i padroni di casa nel Secondo Set e all’avvio trovano il primo vantaggio della gara con Ortona che insegue. Padura Diaz impreciso dai nove metri ma efficace in attacco porta, a metà parziale,  la Avimecc Modica al doppio vantaggio. Modica intuisce la pericolosità del muro della Sieco Akea e comincia a giocare, con profitto, di pallonetto. Il gioco di Ortona si fa falloso ed impreciso così che i padroni di casa vanno in fuga. Ortona non riesce a reagire, con la copertura che salta, viene a mancare anche il contrattacco e la Avimecc Modica porta in parità la gara.

Partono meglio i padroni di casa nel terzo set sembrano aver aggiustato il fondamentale della difesa mentre Ortona non riesce a trovare continuità né in copertura, né a muro. La chiave del gioco è proprio questa. Non appena gli adriatici si riorganizzano in copertura il gap tra le due squadre si riduce, ma a metà set Ortona è ancora dietro di due punti. La Avimecc modica tende ancora a non forzare troppo in attacco provando a giocare palle piazzate o a sfruttare il muro di Ortona per trovare la via del punto. La tattica funziona ma la Sieco Akea stringe i denti e comincia a difendere meglio in un finale di parziale che si riapre sul 17-17. La Sieco Akea allunga nel finale che sembra andare in discesa. Un colpo di coda dei padroni di casa, però, mette i brividi ai tifosi ortonesi che alla fine possono esultare il primo punto conquistato con Del Vecchio.

Anche nella prima parte del quarto set la Sieco Akea Ortona ritrova una certa continuità nella fase muro/difesa e relativa ricostruzione. Modica va in sofferenza e Ortona trova un buon margine da gestire con un Rossato in gran forma. Reazione dei padroni di casa ma Ortona in gestione mantiene un vantaggio di tre punti quando ci si prepara allo sprint finale.

Nella prossima giornata di campionato la Sieco Akea Ortona affronterà la seconda trasferta consecutiva, questa volta la direzione sul navigatore è Lagonegro. Domenica 10 novembre alle ore 18.00

PUNTO A PUNTO

PRIMO SET

Padroni di casa che da questa gara possono sfruttare il super-rinforzo Padura Diaz che formerà la diagonale con il palleggiatore Putini. Gli schiacciatori di posto quattro sono quindi Chillemi e Capelli con Raso e Buzzi Centrali. Libero Nastasi.

Coach Denora, da parte sua, ripropone il sestetto vincente contro Gioia: Pinelli regista e Rossato opposto. Schiacciatori Capitan Marshall e Bertoli con al centro Arienti e Pasquali. Libero Broccatelli.

La prima palla è per l’Ortona che va al servizio con il centrale Pasquali. Fuori il primo attacco di Modica 0-1. Invasione di Chillemi 0-2. Il primo punto di Modica è proprio del neo arrivato Padura Diaz 1-2. Fuori il servizio di Rossato 2-3. Out anche la battuta di Marshall 3-4. Padura Diaz trova il pareggio 4-4. Out il servizio di Padura Diaz 5-6. Non si intendono Putini e Buzzi: 5-7. Ace per Pinelli 5-8. La coppia Putini/Buzzi si riprende e il centrale stampa a terra un forte pallone 6-8. Murata la pipe di Bertoli 7-8. Mani-Fuori per Marshall 8-11. Buon recupero di Broccatelli, Pinelli serve Rossato che va per il 10-13. Il Video Check conferma il tocco al muro dei siciliani 14-11. Capelli in pallonetto avvicina i padroni di casa 13-15. Buono il contrattacco di Buzzi 14-15. Murato Padura Diaz da Marshall 14-18. Contrattacca ancora Ortona, questa volta lo fa con Pasquali 20-14. Marshall ferma il neoentrato Barretta 16-23. Chillemi riesce a superare il muro di Arienti 17-23. Rossato strappa il primo di sette Set-Point. Entra per Ortona Di Giunta al posto di Rossato che si gode il meritato riposo. Ace per Modica con Chillemi 19-24. Al secondo tentativo il servizio di Chillemi finisce sulla rete e la Sieco Akea si aggiudica il primo set 19-25.

SECONDO SET

Chillemi serve ma la Sieco Akea conquista il primo set con un mani-fuori di Pasquali. 0-1. Capelli supera il muro avversario con un buon lungolinea 1-1. Bertoli fermato dal muro di casa: primo vantaggio dei siciliani 2-1. Ottimo diagonale di Marshall 3-3. Ace di Rossato su Chillemi 4-5. Fuori l’attacco di Bertoli 7-6. Gran botta di Rossato, la ricezione dei padroni di casa non può contenere 8-8. Doppio vantaggio per Modica, Capelli salta e intercetta una palla di ritorno 10-8. Sulla rete il servizio di Padura Diaz 11-10. Lunga la battuta di Rossato 13-11. Pallonetto di Raso 15-13. Punto anche per Del Vecchio, appena entrato al posto di Bertoli 15-14. Padura Diaz dalla seconda linea 18-15. Fischiata un’invasione aerea a Marshall 19-15. Giacomini, entrato al posto di Pasquali trova il punto del 19-16. Il video-check battezza dentro di poco il servizio di Modica 21-16. Ancora un videocheck chiamato, questa volta da Ortona e la palla è dentro 22-16. Muro di Arienti 22-17. Marshall ferma Padura Diaz 22-18. Rossato sbaglia il servizio 23-18. Fuori anche il servizio di Buzzi 23-19. Chillemi regala il primo set-point per Modica 24-19.

TERZO SET

Il servizio torna nelle mani della Sieco Akea con Del Vecchio ma il primo punto è di Capelli 1-0. Rossato 1-1. Padura Diaz serve forte, la ricezione di Ortona è lunga 3-1. Bravissimo Marshall a deviare con una piroetta la palla nel campo degli avversari 3-3. Il muro di Ortona va fuori 5-3. Fuori l’attacco di Arienti 7-4. Ace per Putini 9-5. Errore di Pinelli che spedisce fuori il suo servizio 10-6. Marshall salta alto per l’11-8. Rossato gioca a carambola con il muro 12-9. Rossato trova la punta delle dita del muro siciliano 12-11. Del Vecchio tira forte 14-13. Raso al centro 15-13. Il Bagher di Putini non è preciso e la palla va direttamente fuori 15-15. Rossato trova un gran lungo linea 19-19. Arienti 19-20. Ancora Arienti ma questa volta a muro 19-21. La Pipe Di Marshall trova le mani del muro, ma la palla finisce fuori 19-22. Poi Però lo stesso capitano sbaglia il servizio 20-22. Ancora una gran diagonale di Del Vecchio 20-23. Pallonetto di Chillemi 22-23. La Pipe di Marshall vale il primo set point 22-24. Pinelli auto-annulla il primo, servendo sulla rete 23-24. Ortona ricostruisce bene e con il mani fuori di Del Vecchio il set si chiude 23-25.

QUARTO SET

Torna a servire la Avimecc Modica con Putini. Il primo punto è però di Pasquali 0-1. Rossato va per lo 0-2. Lungo l’attacco di Marshall che non era in posizione ottimale 1-2. Capelli prova l’attacco ma è Arienti che lo ferma a muro. C’è un videocheck in corso e il challenge, per un presunto tocco a rete di Ortona, dà ragione agli abruzzesi 2-4. Lungo il servizio di Padura Diaz 3-5. Ottima copertura di Ortona e Rossato finalizza 3-6. Rossato aggiusta una palla difficilissima 5-8. Marshall non fa passare Padura Diaz e alza il muro 7-12. Ancora muro, stavolta di Pinelli 7-13. Rossato tira forte anche dalla seconda linea 8-14. Arienti passa tra muro e rete 9-15. Modica ricostruisce e rosicchia punti 12-16. Pasquali fermato a muro 13-16. Batti e ribatti ma alla fine è Marshall che chiude il 15-19. Sulla rete il servizio di Rossato 16-20. Mani fuori di Rossato 16-22. La Marshall di Marshall è dentro 17-23. Del Vecchio impatta sul muro di Putini 19-23. Finisce sulla rete il servizio di Capelli 19-24. Dall’altro lato invece Pinelli trova l’ace 19-25.

Avimecc Modica 1-3 Sieco Service Akea Ortona (19-25/25-19/23-25/19-25)

Durata Set: 25’ / 27’ / 30’ / 29’

Durata Totale: 1h 51’

Avimecc Modica: Barretta 2, Raso 10, Pappalardo (L) 71% pos. 21% perf., Capelli 19, Putini 2, Chillemi 12, Cipolloni Save, Buzzi 8, Matani 1, Padura Diaz 13, Nastasi (L) 55% Pos. 38% Perf, Tomasi n.e., Italia n.e. Allenatore: Distefano. Vice: Benassi

Muri Punto: 6, Aces: 4, Battute Errate: 13.

Sieco Service Akea Ortona: Pinelli 3, Pasquali 6, Broccatelli (L) 47% Pos. 29% Perf, Bertoli 1, Giacomini 1, Del Vecchio 5, Marshall 19, Di Tullio n.e Torosantucci n.e., Rossato 28, Di Giunta, Arienti 7, Alcantarini n.e., Di Giulio (L) n.e. Allenatore: Denora Caporusso. Vice: Di Pietro.

Muri Punto: 9, Aces: 3 , Battute Errate: 11. Arbitri: Pecoraro Sergio (Palermo) e Ciaccio Gio




GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE

Una commemorazione per ricordare chi ha dato tutto per il Paese

Paglieta, 3 novembre 2024. In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che ricorre lunedì 4 novembre, Paglieta celebrerà una cerimonia commemorativa in onore di chi ha servito il Paese con coraggio e dedizione. La manifestazione si aprirà alle ore 11:00 con il raduno dei partecipanti nel piazzale davanti alla sede municipale. Seguirà il corteo che, alle ore 11:15, procederà fino al monumento ai caduti in Piazza Martiri Lancianesi.

Lì, alle 11:30, si terrà la cerimonia ufficiale, che includerà l’alzabandiera, la deposizione di una corona d’alloro al monumento, la benedizione da parte di don Domenico Larcinese, e l’esecuzione dell’inno nazionale. Seguiranno i discorsi delle autorità presenti.

In rappresentanza del sindaco, Ernesto Graziani, interverrà il suo vice Michele Di Florio, che sottolinea il significato di questa giornata per la comunità: «La commemorazione dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è un momento importante per onorare chi ha sacrificato tutto per il bene comune e per ricordare ai più giovani il valore dell’impegno per il proprio Paese. È fondamentale, specialmente oggi, riscoprire il senso di unità e appartenenza che ci lega e che rende forte la nostra comunità.»

Alla manifestazione parteciperanno gli assessori e i consiglieri comunali, i carabinieri della caserma locale, l’associazione degli alpini, la polizia municipale e altre associazioni del territorio. Sarà presente, inoltre, il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Benedetto Croce” e alcune rappresentanze delle scolaresche di Paglieta, testimoniando il coinvolgimento dei più giovani in questo momento di riflessione e memoria collettiva.




TORNA ALBA E NON ALBA

Un libro di Luigi Di Iacovo per Ianieri Edizioni. Prima presentazione ufficiale al Fla di Pescara

Pescara, 3 novembre 2024. “Mio padre Luigi Di Iacovo nacque a Petacciato il 27 gennaio del 1925, un paese che rimase in lui per tutto l’arco della vita, nei ricordi, nei romanzi che scriverà. Nonostante le sue esperienze di docenza, condotte ovunque nel mondo, continuerà a portare con sé ogni ricordo della sua terra, della vita della sua gente: ne racconterà nei romanzi e ne farà studi e approfondimenti fino all’ultimo dei suoi giorni”.

Introduce così Giovanni Di Iacovo, scrittore, docente, già Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, il romanzo (che torna a nuova vita) di suo padre Luigi Di Iacovo e le parole del figlio oggi suonano come un dolce ricordo.

Il libro di Luigi, Alba e Non Alba in uscita per Ianieri Edizioni (collana Notturni), racconta la storia di un luogo lontano nel tempo ma non nello spazio, il Meridione.

“A cento anni dalla nascita di mio padre Luigi – spiega Giovanni Di Iacovo – ristampiamo per Ianieri uno dei romanzi che pubblicò per Feltrinelli, Alba e Non Alba. Un viaggio poetico nel Meridione di un tempo, tra segreti, inganni e gelosie umane che hanno l’epicentro nella natura, e nell’ambiente che detta i ritmi della vita. Per me sarà molto emozionante tornare a vivere l’esperienza di queste storie con le quali ho iniziato, da bambino, ad amare la letteratura”. Sarà possibile assistere alla prima presentazione di questo libro in occasione del Fla, Il Festival di Libri e Altrecose di Pescara, domenica 10 novembre alle ore 19:00 presso la Sala Favetta del Museo delle Genti di Pescara (via delle Caserme 24); il Professor Ugo Perolino, Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università d’Annunzio di Pescara dialogherà con il figlio dell’autore.

In questo romanzo, sono narrate le vite di un tempo che furono e che oggi risuonano con una nostalgia intensa, insieme a una lingua vicina all’estinguersi. Al suo interno, i rapporti tra le persone che da quel luogo non riescono ad allontanarsi, e tra coloro che, seppure allontanatisi, vi hanno fatto ritorno o ci si sono ritrovati, come i confinati politici. Un luogo in cui è la natura, la montagna in particolare, a scandire i tempi della vita, dell’amore, anche di quello carnale, e della morte, se durante la stagione non piove. E dei segreti ivi celati, connaturati alle esistenze ristrette di quelle persone che tendono a mescolarsi creando un parentado allargato, una prossimità indesiderata eppure necessaria all’esistenza, al suo tramandarsi.

Si assiste alle gelosie create da un albero sconfinante in un territorio vicino, all’attesa spasmodica della pioggia, a conflittuali amori tra i cicli delle stagioni, tempi inesorabili come le credenze e le congiure di questo racconto corale di ciò che fu e poi mai più. Con un simbolismo recondito e con un linguaggio che fluisce tra il narrato in italiano e il parlato dialettale, le magistrali descrizioni paesaggistiche impongono il senso della natura al centro delle vicende umane.

Luigi Di Iacovo (Petacciato, 27 gennaio 1925 – Pescara, 16 aprile 2001) è stato un docente e scrittore italiano, profondamente legato alle sue radici contadine, che hanno ispirato gran parte della sua opera. Laureato in Lingue e Letterature Straniere a Napoli nel 1949, fu tra i primissimi docenti della facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara.

Il suo primo romanzo, Alba e Non Alba (Feltrinelli, 1962), racconta con intensità la vita rurale del Sud, ricevendo grande apprezzamento anche sulla rivista Menabò, diretta da Elio Vittorini.

Scrisse anche per l’infanzia, guadagnandosi il titolo di “Dylan Thomas del meridione” per la sua liricità. Figura riservata, Di Iacovo morì lasciando inedito il suo ultimo romanzo Il Ragno e la Candela.




LA FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE

Fossacesia celebra la medaglia d’argento al merito civile

Fossacesia, 2 novembre 2024. Anche quest’anno, la città di Fossacesia, insignita della Medaglia d’Argento al Merito Civile, si unisce alle celebrazioni nazionali per la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La giornata sarà caratterizzata da un evento commemorativo che coinvolgerà l’intera comunità.

Il programma della giornata del 4 novembre:

– Ore 11:30: Partenza del corteo da Piazza Fantini.

– Ore 11:45: Deposizione floreale al cippo che ricorda le vittime civili di guerra in Largo Castello, di fronte alla Chiesa Parrocchiale di San Donato.

– Ore 12:00: Corteo di ritorno verso il monumento in Piazza Fantini e deposizione di una corona d’alloro al monumento dei caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

– Ore 12:15: saluto del Sindaco Enrico Di Giuseppantonio e intervento dei ragazzi della quinta classe della Scuola Primaria di Fossacesia.

L’Amministrazione comunale ha invitato tutti i cittadini a partecipare a questa importante giornata di riflessione e ricordo, per onorare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la nostra libertà. Durante la cerimonia, verrà reso omaggio anche alle Forze Armate, riconoscendo il loro impegno e sacrificio per la difesa della nazione.




LA RAGAZZA E IL PIPISTRELLO

Il dipinto di Valentina Di Campli San Vito al Civico20 RistorArtGallery

Roccascalegna, 2 novembre 2024. La ragazza col Pipistrello, di Valentina Di Campli San Vito, in esposizione straordinaria presso Civico 20 RistorArtGallery a Roccascalegna, dal 31 ottobre al 3 novembre.

L’artista Valentina Di Campli San Vito, diplomata maestra d’arte e di designer, è una pittrice abruzzese, e l’arte ha sempre fatto parte della sua vita, dipingendo fin dall’infanzia, scegliendo ciò che più le piaceva fare: dipingere. Le tematiche che la ispirano e le stanno a cuore sono presenti in molti suoi quadri: la difesa dell’ambiente, l’antiviolenza, l’essere contro ogni guerra e discriminazione.

I suoi quadri onirici e impalpabili rappresentano i sogni, le fiabe, l’amore. Col suo stile fiabesco, Valentina Di Campli San Vito rasenta il fantastico e il surreale, destando con le sue opere un interesse che va al di là dei curiosi fino a raggiungere la stima dell’amato pubblico, andando oltre, e ricevendo numerosi riconoscimenti da critici d’arte.

Valentina partecipa a varie estemporanee per gli inerpicati e suggestivi borghi d’Abruzzo, realizzando varie mostre a Pennadomo, Gessopalena, Montenerodomo e Torricella Peligna, nonché presso il Parco Archeologico di Monte Pallano. Al Polo Museale di Santo Spirito e all’Auditorium Diocleziano di Lanciano è stata protagonista con le sue testimonianze artistiche e a Pescara è stata ospite all’Aurum e al Circolo Aternino, oltre che a Palazzo Sirena e al Museo Michetti di Francavilla.

Nel dipinto La ragazza e il pipistrello (olio su tela) lascia quasi intravedere un autoritratto, una donna dallo sguardo profondo, persa nel mistero della notte che sembra accarezzare il volatile che le si avvicina senza alcun timore. Valentina Di Campli San Vito si allontana dall’amato Abruzzo, ma solo per poco; infatti, si sposta a Roma presso Galleria della Pigna, in Sardegna alla Foresta Burgos e a casa Gaudi di Barcellona. 

Tante altre numerose sono le testimonianze di Valentina che troviamo al Civico 20 RistorArtGallery di Roccascalegna (CH) che ci tiene a celebrarla in occasione del ponte di Ognissanti, nomenclandola tra tutti gli straordinari artisti che hanno avuto il piacere di esporre le loro opere condividendo l’arte e l’amore, i sogni e le fiabe, consacrando con il loro passaggio le mura di questo luogo magico, non a caso, sito di fronte alla torre di guardia del leggendario Castello Medievale di Roccascalegna.

L’opera “La ragazza e il pipistrello” è esposta all’entrata del Civico20 RistorArtGallery dal 31 ottobre al 3 novembre. Ingresso libero.

C. Vignali




PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO primo tavolo per la provincia de L’Aquila

Presidente Caruso: “La sfida dei prossimi anni sarà disegnare la comunità del futuro, attraverso un modello che possa essere esportato sul piano nazionale”

L’Aquila, 2 novembre 2024. Fornire uno strumento utile al coordinamento delle pianificazioni comunali, realizzando un modello di crescita economica e sociale in grado di invertire la tendenza negativa dello spopolamento nelle aree interne, valorizzando le tradizioni locali e rilanciando i territori.

Questa la vision condivisa nel corso del primo tavolo per la redazione del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), che vede la Provincia dell’Aquila in prima linea con una task force composta da diverse professionalità. All’incontro, che si è tenuto giovedì scorso nella sala Celestino V di Palazzo Silone, all’Aquila, hanno partecipato il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e i diversi partner dell’Ufficio di Piano provinciale.

Soddisfatto il presidente Caruso: “La sfida dei prossimi anni sarà cercare di far emergere le potenzialità inespresse dei territori, immaginando di disegnare la comunità del futuro, attraverso un modello che possa essere esportato sul piano nazionale. L’obiettivo comune è quello di impostare una ricognizione strategica e funzionale alle scelte da compiere, rinnovando il modo di pensare lo sviluppo e disegnando il nuovo Piano ragionando in prospettiva. La sfida a cui siamo chiamati oggi è di progettare uno strumento urbanistico che nasca dalla riscoperta dei valori identitari, accantonando i tradizionali schemi e considerando elementi innovativi”.

Fondamentale sarà una visione condivisa, che accompagnerà la squadra in tutte le fasi preliminari, considerate le più importanti perché finalizzate a individuare, attraverso mirate analisi multidisciplinari, le scelte politiche più opportune per la successiva redazione del Piano. La Provincia dell’Aquila, che coordinerà l’intero gruppo, riveste un ruolo centrale nella redazione del Piano.

I tre punti chiave del Piano saranno dunque territorio, ambiente e socialità.

Per l’Ente provinciale al tavolo hanno partecipato il direttore generale della Provincia, Paolo Collacciani, lo staff interno coordinato dal dirigente del settore Territorio ed Urbanistica, Andrea De Simone, e funzionari di alta specializzazione in materia urbanistica, ambientale e giuridica.

Il lavoro che ci attende ha l’obiettivo di gettare una valida ed efficace fondazione conoscitiva affinché la politica scelga abilmente le direzioni per lo sviluppo nei prossimi anni – ha aggiunto De Simone – Un buon piano di coordinamento per 108 comuni non può prescindere da una fotografia dello stato attuale, o meglio da una buona descrizione di ciò che è accaduto negli ultimi decenni. L’obiettivo finale, dunque, è l’approvazione di uno strumento dinamico nel tempo, in grado di mantenere la sua modernità anche a distanza”.

Tra i partner esterni, per gli aspetti connessi all’ambiente, fondamentale sarà il supporto del dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) dell’Università degli Studi dell’Aquila, rappresentato dal professor Marcello Di Risio. La squadra verrà coordinato dai professori Alessandro Marucci e Francesco Zullo. Nella task force c’è poi il gruppo del professor Paolo Veneri, direttore del dipartimento di Scienze Sociali del Gran Sasso Science Institute (Gssi), che si occuperà insieme al suo gruppo degli aspetti socioeconomici. Completa la squadra lo staff dell’ingegnere Giuseppe Magro, socio fondatore di Algebra Srl, azienda leader nell’analisi di impatti ambientali.




CARLO BERGONZI, tenore verdiano del secolo xx°

Salotto Culturale a cura di Emilia Perri

Teramo, 2 novembre 2024. Mercoledì 6 novembre, alle ore 18:15, presso la Sala Annunziata di via Nicola Palma 31 di Teramo, in occasione della riapertura del Salotto culturale, sessione autunnale del 2024 organizzato dal Centro di Ricerche Personaliste (patrocinio MIC, Comune di Teramo e Fondazione Tercas), verrà presentato il tema Carlo Bergonzi, tenore verdiano del secolo XX. A cura di Emilia Perri.

Approfondimento a cura di Emilia Perri

Carlo Bergonzi, tenore verdiano del secolo XX°. Bergonzi nasce a Vidalenzo, a pochi chilometri da Busseto. Inizia gli studi musicali a Parma, come baritono , ed esordisce nel 1947 come Figaro nel Barbiere di Siviglia e nella Butterfly. Non soddisfatto delle sue prestazioni, decide di reimpostare la sua voce nel registro di tenore, da autodidatta, ispirandosi a Gigli e Pertile. Inizia la sua carriera con Andrea Chenier a Bari, e successivamente è scritturato dalla RAI. Porta il suo repertorio di 71 opere nei maggiori teatri del mondo, in particolare si esibisce per molto anni a New York, Londra e Verona. La sua predilezione per le opere di Verdi gli è valso il riconoscimento di “miglior tenore verdiano del XX secolo”. Si è spento a Milano nel 2014.(E.P.)

Per i cultori della musica,  si segnala il concerto in Auditorium Santa Maria a Bitetto alle ore 21 del sabato 9 Novembre




MAMMUT  A FONTECCHIO con la danza delle Pantasime

Presidente Parco D’Amore: cultura nei territori, protagonismo comunità locali

L’Aquila, 2 novembre 2024. La danza  in piazza delle Pantasime del Bosco, figure mitiche interpretate con un laboratorio dall’artista Massimo Piunti, artigiano delle pupe pirotecniche, canti alchemici, intrecci della memoria, reading letterari.

Così domenica 3 novembre, Fontecchio, dalle 15:30, accoglierà il mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti, che prosegue il suo infaticabile cammino nei comuni dell’Aquilano, con l’obiettivo di attivare le energie e i talenti dei territori, e favorire la conoscenza del fossile originale del Mammuthus Meridionalis Vestinus, conservato nel Munda dell’Aquila, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

L’appuntamento è in piazza del Popolo, e si comincerà con il laboratorio “Intrecciamoci tra i fili della memoria” a cura di Salima Cure, con canti e musiche affidati ad Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. Ci sarà poi a seguire la restituzione del laboratorio di Canto libero alchemico, condotto dalla musicista napoletana Dera Sol e organizzato da La Kap, Casa di arte e natura, e il reading a cura di Valeria Pica, a tema animali preistorici. Gran finale con la danza delle “Pantasime del bosco”, ideate da Massimo Piunti, che assieme a oltre 70 persone ha già dato forma allo stesso Mammut.

Come sempre la narrazione teatrale sarà a cura dell’attore Alberto Santucci e sarà allestita la mostra delle opere realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F. Muzi – L’ Aquila. La comunità offrirà un rinfresco e un buffet a tutti i partecipanti. Interverranno il Sindaco di Fontecchio, Sabrina Ciancone e la direttrice artistica di Terre sonanti, Silvia Di Gregorio.

Nelle precedenti tappe a San Demetrio Né Vestini, in piazza Garibaldi, tanta gente ad assistere al “Il tempo del sogno”, restituzione del laboratorio tenuto da Domenico Capanna e Luisa Vivio, con gli studenti della scuola secondaria di primo grado IC San Demetrio- Rocca di Mezzo, gli interventi musicali di “World Music a partire dal centro Abruzzo”, di Michele Avolio e Antonio Franciosa, “Mammut Rap” della scuola primaria IC San Demetrio – Rocca di Mezzo, con testo delle insegnanti Nadia Mastropietro e Dina Franchi e musica a cura di Rosella Pezzuti, canti della tradizione popolare a cura del “Coro Parrocchiale S. Demetrio”.

Ha commentato il sindaco Di Bartolomeo: “oggi è stata giornata speciale, San Demetrio ha confermato di essere una realtà viva, con tante associazioni attive, e anche in virtù delle nostre scuole, che hanno oltre 350 alunni, dal nido alla terza media, la nostra vera forza, e che sono stati coinvolti in pieno in questo progetto. Iniziative come quella di Terre sonanti, sono le benvenute, perché coinvolgono  le comunità locali, le rendono protagoniste”.

Nella tappa di Fagnano alto, nella frazione di Corbellino invece, il mammut ha fatto visita, nella chiesa seicentesca di San Sebastiano, oggi sconsacrata alla mostra d’arte Omni,Omnia Mutantur, Nihil Interit, ideata e organizzata dall’associazione 1Cona di San Demetrio ne’ Vestini, con canti e musiche a cura di Diego Sebastiani e Luca Sebastiani, e restituzione laboratorio di canto tenuto dallo stesso Diego Sebastiani con i residenti.

Ha commentato il sindaco di Fagnano alto e presidente del Parco Sirente velino Francesco D’Amore: “L’Aquila è una città territorio, e nel post sisma e in vista del 2026 quando il capoluogo d’Abruzzo sarà capitale italiana della cultura, è a maggior ragione importante coinvolgere tutti i comuni del territorio, per dare una risposta culturale, sociale e turistica. E questo progetto con la sua formula itinerante ha ben interpretato questa esigenza. Nel mio comune abbiamo restituito 45 aggregati, sono nate strutture ricettive, abbiamo realizzato una bellissima rete sentieristica che mette in rete le nostre dieci frazioni, come parco lavoriamo alla pista ciclabile con i lavori in corso, c’è il cammino di Celestino V, e abbiamo ottenuto fondi per riattivare cinque rifugi montani nell’area Parco”.

Il progetto Terre sonanti – il Mammut è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

Queste le successive tappe: sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano, sabato 16 novembre Villa S. Angelo, domenica 17 novembre Sant’Eusanio Forconese.

INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. È compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).




TORNA IL MATCHING DAY CHIETI

Lo Speed-Date Di Confartigianato. L’iniziativa il 12 novembre a Miglianico: iscrizioni aperte

Chieti, 2 novembre 2024. Torna a Chieti il MatchingDay, iniziativa finalizzata a creare nuove occasioni di business per le imprese ed i professionisti dando loro l’occasione di far crescere la propria rete di contatti e di collaborazioni. L’evento, pensato secondo lo schema del ‘business speed-dating’, cioè brevi incontri One-to-One della durata di 15 minuti, è promosso da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila. L’appuntamento è per martedì 12 novembre, alle ore 18:00, presso La Chiave bianca, a Miglianico. Le iscrizioni sono aperte (tutte le informazioni per partecipare sono disponibili alla pagina https://confartigianato.ch.it/matching-day-2024/).

Ogni impresa potrà partecipare con massimo due persone. Prevista anche una cena finale, ulteriore occasione per approfondire i rapporti creati durante gli incontri. La domanda di iscrizione può essere effettuata sul sito di Confartigianato Chieti L’Aquila entro e non oltre il 4 novembre. Una volta chiuse le adesioni, scatta la seconda e più importante fase dell’attività organizzativa: gli iscritti avranno la possibilità, attraverso la piattaforma dedicata, di esprimere il proprio interesse verso gli altri partecipanti. In questo modo verrà elaborata l’agenda degli appuntamenti, indicativamente dieci per ogni azienda. Gli incontri, accuratamente programmati sulla base delle caratteristiche delle imprese, si succedono infatti a ritmo serrato (la durata è di 15 minuti), così da poter incontrare, in una sola giornata, molte persone e andare subito “al sodo”.

MatchingDay nasce nel 2009 a Udine da un’idea di Confartigianato. Per l’associazione Chieti L’Aquila si tratta della seconda edizione, dopo quella dello scorso anno.

“Dopo il successo registrato nel 2023 – afferma il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo – torna l’appuntamento con un evento molto atteso dalle imprese del territorio. L’idea di fondo è quella di offrire uno spazio in cui immaginare nuove prospettive, nuovi prodotti, nuovi mercati, nuove collaborazioni, in cui costruire relazioni con altri imprenditori e grazie al quale capire meglio il mercato nel quale si lavora. Nel corso dell’iniziativa non saranno importanti le dimensioni dell’azienda o il suo fatturato, ma al centro ci saranno solo le idee e i progetti che i partecipanti vorranno condividere. Le imprese, d’altronde, non vanno viste necessariamente come concorrenti, ma anche come parte di un mercato in cui la collaborazione è uno degli elementi determinanti per la crescita e lo sviluppo del territorio”.




ENNESIMO ATTO VANDALICO nella Riserva Naturale del Borsacchio

Tornano i criminali nella Riserva del Borsacchio: 52 episodi di vandalismo in due anni

Roseto degli Abruzzi, 2 novembre 2024 – Nella Riserva Naturale del Borsacchio si è consumato l’ennesimo atto vandalico. Nella giornata di mercoledì, i volontari impegnati nella salvaguardia dell’area hanno trovato nuovamente distrutti i cartelli informativi che illustrano la flora, la fauna e l’habitat dunale della riserva. Questo rappresenta il 52° episodio di vandalismo registrato in soli due anni, un dato preoccupante che evidenzia una difficoltà di protezione per un’area di straordinaria importanza ambientale.

I cartelli vandalizzati facevano parte di un progetto di sensibilizzazione e tutela autorizzato nel 2020, che aveva portato alla prima installazione di materiale informativo per il pubblico. Grazie all’impegno e all’autofinanziamento delle Guide del Borsacchio e del WWF, i cartelli sono stati sistematicamente ripristinati ogni volta che venivano distrutti. Questo progetto ha consentito, in soli quattro anni, di recuperare oltre 20 metri di arenile, creando spazi preziosi per la fauna e per i fruitori della spiaggia. La nidificazione di due tartarughe marine e oltre 10 nido di fratino.

Negli ultimi mesi, tuttavia, si sono intensificati i raid notturni con mezzi fuoristrada, i cui segni – impronte lasciate nelle vicinanze dei cartelli abbattuti – sono stati spesso rinvenuti dai volontari. Tali azioni vandaliche vengono addirittura documentate e pubblicate sui social, dimostrando un atteggiamento di sfida alle istituzioni e alla collettività. Il vandalismo ha portato alla devastazione di oltre 2,5 km di cartellonistica e alla distruzione di aree delimitate per la tutela dell’ambiente, per un danno complessivo di migliaia di euro. Questi atti rappresentano un grave affronto al volontariato e alla comunità locale, che ha donato cartelli, alberi e casette per gli impollinatori, tutte installazioni messe a rischio da tali atti criminali.

È doloroso ricordare che, fra gli alberi distrutti, vi sono anche quelli dedicati alla memoria di giovani donne tragicamente scomparse, un gesto vile che offende profondamente la memoria collettiva della città di Roseto.

Le Guide del Borsacchio, tuttavia, non si lasciano intimidire. Il giorno successivo ai danneggiamenti, i volontari hanno ripristinato e riacquistato i materiali necessari con i propri mezzi, dimostrando ancora una volta un grande spirito di resilienza e dedizione.

Con questo comunicato, lanciamo un appello alla Regione e al Comune di Roseto degli Abruzzi affinché intervengano con misure concrete. La scorsa stagione riproduttiva è stata estremamente povera in termini naturali, una situazione attribuibile proprio alla distruzione e ai vandalismi che si intensificano durante il prima e durante il periodo riproduttivo. È urgente proteggere la Riserva del Borsacchio, un bene comune che merita di essere preservato per le generazioni future.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio – Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




OLEA ET LABORA [Teatro Immediato]

Prossimo appuntamento con Franco Mannella e la Compagnia dell’aratro

Pescara, 2 novembre 2024. Il Direttore artistico Edoardo Oliva, attore e regista, ospita sul palco del Teatro Immediato, decima edizione, “Olea et labora” a cura della Compagnia dell’Aratro di Pianella (Pe), per la regia di Franco Mannella.

L’appuntamento è per domenica 10 novembre alle ore 18.00, nell’Immediato “Enzo Spirito”, di via Pietro Nenni 5 a Pescara. Sul palco ci saranno: Chiara Colangelo, Francesca Marchionno, Riccardo Pellegrini, Alessandro Rapattoni.

Questo sincero inno all’ulivo è diventato un emozionante spettacolo teatrale e come spiega Mannella: “anche Pescara potrà vederlo, finalmente, e dunque conoscere le nostre radici territoriali oltre che le nostre origini; ben conosciamo la sacralità di questa pianta, l’importanza del suo prodotto, su cui si fonda poi una lunga ed importante tradizione, ed ecco perchè per la nostra Compagnia questo impegno diventa necessario”.

Letteratura, poesia, canti della tradizione popolare e passione: questi gli ingredienti necessari per raccontare le gesta del longevo Ulivo, ossia l’elemento naturale che appartiene da sempre alla tradizione più remota e profonda dell’area Mediterranea.

Lavorando in stretta relazione con il proprio territorio, infatti, e ascoltando i suggerimenti del territorio stesso e di quanti lo vivono, non a caso Pianella è “Città dell’olio”, gli attori della Compagnia sentono il bisogno di ricordarsi da dove vengono, quali sono le loro radici, in che cosa identificarsi.

La presenza dell’ulivo nel Mediterraneo ha plasmato la vita delle persone e le loro tradizioni per secoli, rendendolo uno degli alberi più amati e venerati al mondo. D’Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda, Omero, sono solo alcuni dei letterati e poeti che contribuiscono alla narrazione, le loro parole si avvicendano e si accompagnano ai canti della tradizione e, attraverso le voci e i corpi degli attori, danno vita a un percorso narrativo originale e multisensoriale, che evoca un senso del sacro profondamente umano e terreno.

Con “Olea et labora” anche gli spettatori saranno trasportati in un viaggio senza tempo, alla ricerca di radici comuni e di suoni, colori e profumi che risveglieranno in loro sensazioni ed emozioni profonde ed ancestrali; tra parole, silenzi e un canto sempre presente e avvolgente il pubblico viene accompagnato in una passeggiata nella storia millenaria e nella valenza simbolica ed evocativa dell’ulivo.

Vocal coach dello spettacolo è Angela Crocetti, luci e fonica sono di Massimo Gobbo.