scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
I dieci anni di stati generali delle donne – Otto marzo tutto l’anno.
Chioggia, 1° dicembre 2024. Si è conclusa a Chioggia la plenaria per i 10 anni degli Stati generali dell’organizzato da Isa Maggi instancabile, qualificata e lungimirante leader della rete Nazionale ed internazionale delle donne ed a tutte le componenti il Comitato scientifico.
Alla riunione hanno partecipato autorevoli ospiti tra gli altri: On. Martina Semenzato Presidente della bicamerale sulla violenza, On. Letizia Moratti e Sandro Raimondi procuratore di Trento. Per l’occasione è stato redatto un documento “Gli stati generali delle donne dell’ economia e finanza” un dossier di 371 pagine di approfondimento politico, economico e sociale della attuale situazione della donna, contributi di analisi e di proposte pervenute da tutte le regioni d’Italia.
Una cospicua delegazione anche dall’ Abruzzo con a capo Rosaria Nelli Presidente degli Stati generali delle donne hub, braccio operativo del network Nazionale, Gemma Andreini Ambassador del Progetto “La città delle donne”, Antonia Redaelli componente il cda degli sgd hub, ed in rappresentanza della CPO di Giulianova Marilena Andreani Presidente e Marisa Recinelli. Al tavolo delle regioni, per la Regione Abruzzo ha preso parte al dibattito con un contributo fattivo la Presidente della Commissione pari opportunità della Regione Abruzzo Rosa Pestilli neoeletta.
LA FESTA DELL’ALBERO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Piantato un albero al Parco della Libertà e consegnato un albero a ogni nuovo nato
Fossacesia, 1° dicembre 2024. Anche quest’anno, nonostante le avverse condizioni meteo, Fossacesia ha celebrato con entusiasmo la Festa dell’Albero 2024, un evento simbolico che unisce l’amore per la natura e la gioia per le nuove generazioni.
La giornata è iniziata con la piantumazione simbolica di un albero nel Parco della Libertà. A causa del maltempo, la cerimonia di consegna degli alberelli ai nuovi nati si è svolta invece nella Sala Consiliare Comunale, ma non ha in alcun modo minimizzato l’importanza di questo momento.
Quest’anno sono stati festeggiati ben 47 nuovi nati, nati tra il 1° novembre 2023 e il 31 ottobre 2024, un dato in crescita rispetto ai 36 dello scorso anno. Un segno tangibile di una città che guarda al futuro con speranza e ottimismo. I nomi dei bambini festeggiati sono: Benedetta Addati, Alessia Amato, Margherita Annecchini, Beatrice Antinucci, Alessandro Aprea, Edoardo Bomba, Beatrice Bresciani, Anna Caravaggio, Francesco Maria Caravaggio, Manuel Caravaggio, Roberto Caravaggio, Jennifer Caruso, Daniele Cassino, Mattia Castracane, Filippo Colasante, Cristian Corelli, Vittoria Cusimano, Anastasia D’Agostino, Alessandro D’Amario, Ayla D’Annessa, Alma Mari’ De Simone, Ismaele Tancredi De Virgiliis, Miriam Di Biase, Bianca Di Memmo, Tomas Walter Di Siasio, Lara Faraone, Daniel Finoro, Francesca Giuliani, Lorenzo Iacobitti, Camilla Kabali, Bianca Laudadio, Leonardo Marcianelli, Nicolò Marrone, Penelope Milanese, Antonia Moretto, Federico Mucci, Gioia Officioso, Enrico Pagliuca, Elia Pasquini, Diego Petrizzelli, Diego Picciocchi, Alice Scardapane, Leonardo Sorrentino, Marisol Spoltore, Omar Sula e Alessio Tamburrini.
Ogni bambino ha ricevuto in dono un albero, simbolo di crescita e speranza. Per i genitori che non hanno potuto partecipare alla cerimonia, sarà possibile ritirare l’alberello e l’attestato di partecipazione presso l’Eco Point del Comune a partire da lunedì prossimo.
“Questa giornata celebra non solo la natura, ma anche la crescita della nostra comunità,” ha detto nel suo saluto il Sindaco Di Giuseppantonio. “Ogni albero piantato e ogni alberello consegnato rappresentano un simbolo di speranza, di futuro e di sostenibilità per le generazioni a venire.”
Con la Festa dell’Albero, Fossacesia ribadisce il suo impegno per l’ambiente e per la costruzione di un futuro che, nel rispetto della natura, permetta a ciascun individuo di crescere in armonia con l’ambiente che lo circonda. Un segno concreto di come Fossacesia sia in costante evoluzione, puntando su una crescita che sia sempre più sostenibile e consapevole.
LA PAURA E LE ANSIE CI SPINGONO VERSO IL BASSO, ma dobbiamo superarle volando in alto
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Gesù non fa comizi sulla paura, alla stregua di politici e politicanti che usano la paura per carpire consensi e voti. Ma ci invita a volare alto
di don Rocco D’Ambrosio
Globalist.it, 1° dicembre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio, infatti, esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo»
(Lc 21, 25-36 – I Avvento/C).
La vostra liberazione è vicina, dice Gesù. Spontaneamente diremmo: sì ma quando?
Sappiamo che non c’è risposta a questa domanda perché ci è sconosciuto il momento in cui Gesù ritornerà e sarà la fine di questo mondo e l’instaurazione definitiva e completa del Suo Regno.
C’è una costante nel Vangelo: ogni volta che Gesù parla di scenari densi di paura e pericoli di ogni tipo, egli invita a non temere e ogni volta traduce questo invito a non aver paura in modo concreto e diverso, ossia indica un atteggiamento per comprendere la paura e superarla.
Gesù non fa comizi sulla paura, alla stregua di politici e politicanti che usano la paura per carpire consensi e voti promettendo… “di costruire il paradiso in questo mondo”, come precisa Giovanni Paolo II (Centesimus annus, 25). In altri termini il Signore non ci offre promesse da strapazzo o consolazioni facili e immediate, ma ci invita a fare un percorso per superare paure e ansie, che, per motivi personali e sociali, sono inevitabili. In questo brano l’invito è a “non appesantire il cuore dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita”.
“Appesantirsi”, molte volte, diventa quasi istintivo, specie quando le paure crescono dentro e attorno a noi. Un po’ sembrano scattare quei meccanismi di dipendenza, che partono come forma di evasione e poi ci legano corpo e anima.
Gli atteggiamenti che appesantiscono sono il “dissipare, ubriacarsi e affannarsi”, secondo Gesù. Dissipiamo molte cose, come anche ci ubriachiamo e affanniamo per molte cose. Non vale solo per alcool, tabacco, stupefacenti, internet e social; ma anche per potere e denaro, che a volte, ci appesantiscono. Anche alcune relazioni diventano tossiche e ci appesantiscono tanto, ci fanno perdere tempo e un po’ ci narcotizzano o ci affannano.
In tema, una lettura laica, di grande valore umano e spirituale, è quella di Calvino sulla leggerezza, dove scrive: “Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica”.
Il nostro approccio al mondo, alcune volte, genera paure perché ci sentiamo spinti verso il basso (di noi stessi, delle nostre pochezze, dei nostri percorsi emotivi e intellettuali) mentre il coraggio che il Signore vuole infondere è un volare alto. Vegliare e pregare sembrano essere in questo brano un modo per spiccare il volo, la “forza per sfuggire a ciò che accade”.
Non è facile vivere la preghiera così, specie quando il cuore è appesantito. Allora un po’ più di attenzione a scoprire quali dissipazioni, ubriachezze e affanni mi tirano giù. E, dall’altra parte, un po’ di attenzione a capire se anche per me è possibile un modo di vegliare e pregare che mi fa spiccare il volo.
PIL CRESCE PIÙ AL SUD, MA MANCA LA SVOLTA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Rapporto Svimez. Nessun effetto Pnrr e Superbonus
PoliticaInsieme.com, 1° dicembre 2024. Il Pil cresce di più nel Mezzogiorno (0,9%) rispetto al Centro -Nord (07%) ma non siamo certamente di fronte ad una svolta e si resta in un clima di incertezza.
Questa la sostanza del Rapporto Svimez del 2024 (CLICCA QUI) che giunge nel pieno di una crisi demografica profonda che, ancora una volta, conferma le disparità socioeconomiche e territoriali ampliate dai fenomeni delle migrazioni interne e internazionali.
Il rapporto sottolinea le conseguenze della crescita del costo della vita soprattutto sulle famiglie con un solo occupato e che Pnrr e Superbonus edilizio non hanno dato affatto la scossa che ci si aspettava.
Negli ultimi 20 anni oltre 2,5 milioni di persone hanno abbandonato il Mezzogiorno, l’81% diretto verso il Centro-Nord. Il Sud ha perso 1,1 milioni di residenti. Particolarmente importante l’abbandono da parte dei giovani: 808mila sotto i 35 anni di età si sono spostati al Centro-Nord, di cui 263mila laureati. Il quadro, dunque, è quello di un Mezzogiorno sempre più anziano e impoverito.
Nel Mezzogiorno, tra chi lavora, cresce la povertà: la povertà assoluta nelle famiglie con una persona occupata è salita dal 7,6% al 9,3% tra il 2020 e il 2022, colpendo in particolare operai e assimilati (+3,3 punti).
Il Sud, inoltre, resta colpito falla vera e propria piaga dell’abbandono scolastico senza che l’Italia abbia, a differenza di altri paesi europei, trovato una soluzione di un aspetto che fa parte del quadro più generale dell’impoverimento complessivo.
517mila sono i giovani italiani che interrompono gli studi dopo la Scuola media e di questi oltre la metà sono meridionali: 249mila. Notizie positive, però, vengono dalla fascia dei giovani laureati perché il tasso di occupazione dei giovani laureati è cresciuto del 16%, il doppio rispetto al Centro-Nord (+8,4%).
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Elezioni di primavera
Ortona, 1° dicembre 2024. Al di là dei confronti in atto, a livello provinciale, per arrivare alla definizione di una candidatura unitaria a Sindaco di Ortona per il centrodestra, il circolo di Fratelli d’Italia “Mario Russo” ha già avviato l’organizzazione per le elezioni amministrative della prossima primavera. Nel corso di una riunione che si è svolta nel pomeriggio di oggi, sono state poste le basi di un progetto politico che ha l’ambizione di restituire alla città un ruolo guida nel comprensorio. È stata l’occasione per ascoltare davvero l’anima del partito, le voci degli iscritti e dei simpatizzanti, i problemi che vivono che sono poi i problemi del territorio stesso.
La discussione è stata dunque incentrata prevalentemente sui programmi, con una visione di prospettiva particolarmente attenta allo sviluppo economico ed occupazionale. Le elezioni del 2025 devono rappresentare un’occasione di ripresa per una città che è stata vittima di una totale deriva gestionale, senza attenzione per quelle che erano e restano le esigenze dei cittadini, con grande sperpero di denaro pubblico senza che sia mai stata data una risposta concreta ai problemi reali. Si parte dal programma, dunque, a dimostrazione di una scelta politica al servizio della città e dei cittadini, per poi arrivare in futuro a una composizione condivisa delle liste.
Ma il vicecoordinatore cittadino, Fabio Palermo, ha voluto ribadire la sua proposta alla coalizione: “Sul tavolo politico non può non esserci la candidatura di – Franco Vanni – sottolinea – una candidatura autorevole, forte di un consenso personale rilevante come quello ottenuto nelle passate amministrative. Uomo di grande esperienza e di solida formazione, oltre che estremamente attento ai problemi sociali del nostro territorio”.
Una scelta che guarda ai valori e alle capacità, oltre che alla riconoscibilità. Da parte sua Franco Vanni ha confermato la propria disponibilità: “Per me restano però al primo posto la lealtà politica e l’unità dell’intera coalizione – afferma– ho profondo rispetto dei partiti e delle liste civiche nostri alleati e, per questa ragione, credo che il primo obiettivo sia quello di raggiungere una convergenza sul nome del candidato a sindaco, con chiarezza e senza retropensieri”.
ANGELINI: DISTINTI COLLAUDATI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Porte aperte a un nuovo stadio che sia realizzabile e condiviso
Chieti, 1° dicembre 2024. In relazione alle recenti dichiarazioni della Chieti Calcio circa la presunta inagibilità dei distinti dello Stadio Angelini per problemi legati al calcestruzzo, l’Amministrazione Comunale ritiene necessario fare alcune precisazioni.
“Ad oggi, la notizia ci è giunta attraverso un comunicato che non ha fornito documenti ufficiali a supporto delle affermazioni riportate. In attesa di ricevere una comunicazione formale corredata dai dati e dalla documentazione tecnica che dimostrano le problematiche evidenziate, vogliamo chiarire che, secondo i documenti in possesso dal comune e disponibili a chiunque volesse consultarli, i distinti sono stati oggetto di un regolare collaudo statico sin dalla loro realizzazione”, dichiara l’assessore Manuel Pantalone.
“Le prove di carico e i test di laboratorio furono condotti dal calcolatore Ing. Franco Carbonetti, uno dei professionisti più stimati in Abruzzo e dal collaudatore Ingegner Rocco Ferrara. A ciò si aggiunge la supervisione del Direttore dei Lavori dell’epoca, l’architetto Vincenzo Perinelli, che ha certificato la corretta esecuzione degli interventi da parte dell’impresa Masciangelo di Francavilla – illustra l’assessore Pantalone – Tali documenti attestano inequivocabilmente che la struttura dei distinti ha sempre posseduto la necessaria portanza statica. Inoltre, la sicurezza dell’area è stata confermata dalla sua regolare utilizzazione durante eventi ad alta affluenza di pubblico, come ad esempio, tra le altre, le partite Chieti-Pescara, Chieti-Teramo (finale di promozione) e Chieti-Napoli, senza che si siano mai verificati incidenti o problemi strutturali. Da evidenziare anche che, nel corso degli anni, a seguito di verifiche periodiche, i distinti non hanno mai subito cedimenti, nemmeno durante eventi sismici rilevanti come quelli di Aprile 2009 e dell’Agosto 2016.
L’Amministrazione Comunale ha sempre lavorato al miglioramento dell’impiantistica sportiva, infatti è noto che, quando questa Giunta è entrata in carica, la squadra del Chieti Calcio era costretta a giocare le partite in casa allo Stadio di Pineto. Da allora, abbiamo operato senza sosta per migliorare le condizioni dello Stadio Angelini, investendo oltre 100.000 di euro per l’efficientamento energetico della tribuna e realizzando ingenti interventi tra gli altri per il ripristino del manto erboso, nonostante le difficoltà derivanti dal dissesto finanziario ereditato del Comune.
Confermiamo che, proprio per garantire la massima sicurezza, abbiamo incaricato un professionista che effettuerà un ulteriore controllo sullo stato statico della struttura, comprese le verifiche relative ai distinti. Va sottolineato che questi ultimi sono chiusi da oltre un decennio a causa di provvedimenti della Commissione per il pubblico spettacolo preposta, che include i Vigili del Fuoco e tecnici specializzati, i quali hanno sempre evidenziato criticità legate a certificati che attestano la conformità degli impianti rispetto alle normative antincendio, senza però mai evidenziare problematiche statiche. Tuttavia, sarà nostra cura approfondire la conformità alle attuali normative antisismiche considerando che ad oggi il settore è stato interdetto. Infine, accogliamo favorevolmente l’idea di un nuovo stadio proposta dalla Chieti Calcio e ci auguriamo che, oltre ai comunicati, vengano presto presentati ufficialmente anche il progetto e la documentazione ufficiale che possano supportare questa iniziativa. L’Amministrazione Comunale continuerà a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza e migliorare la fruibilità dello Stadio Angelini, consapevole dell’importanza che questo impianto riveste per la città di Chieti e per la sua storica squadra di calcio”.
L’ALLONTANAMENTO DEGLI STORNI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Domani intervento nella zona di piazza Italia
Pescara, 1° dicembre 2024. “Sarà effettuato domani sera un intervento sugli storni che da qualche tempo si concentrano nell’area di piazza Italia, creando disagi alla popolazione e agli automobilisti. Si tratta di un intervento innovativo e sperimentale, da realizzare sulle piante, anche per capire il comportamento degli storni, in modo da valutare poi ulteriori azioni da intraprendere. Saranno utilizzati laser e scoppi, per allontanare gli storni. Non si tratta di un intervento dannoso per la specie”. L’annuncio arriva dall’assessore Cristian Orta e dal presidente di Ambiente Ricardo Chiavaroli i quali spiegano che Ambiente, su indicazione del sindaco Carlo Masci, ha già una convezione con una società abruzzese specializzata, la Falcon G, per gli interventi di bird control, cioè l’allontanamento delle specie volatili nocive utilizzando dei rapaci addestrati e utilizzati in falconeria.
“Agiamo tutto l’anno, usando anche i droni, seguendo un calendario che si può consultare sul sito del Comune (https://www.interventipescara.it/2024/Bird-Control-202), oltre ad occuparci degli interventi d’emergenza in zone che ci segnalano di volta in volta. Strade e marciapiedi, poi, vengono puliti regolarmente, secondo una programmazione precisa di Ambiente. In questi giorni l’emergenza è legata alla specie storni, come in tutta Italia (da notare che non si tratta della specie piccioni, come molti pensano) e si sta intervenendo con attività di pulizia mirate. Da domani, però, si promuoverà un’ulteriore azione, innovativa nelle modalità, sempre affidata a Falcon G. Vogliamo sottolineare che si tratta di un intervento non cruento sugli animali e non dannoso per persone e cose”, specificano Orta e Chiavaroli. “Intanto proseguono gli interventi quotidiani di pulizia e igienizzazione di strade e piazze, per rimuovere il manto di guano“, concludono.
MOZARTISSIMAMENTE… CONCERTANDO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Successo per l’Orchestra dell’ Istituzione Sinfonica Abruzzese con Ettore Pellegrino e Silvia Mazzon
Salerno, 1° dicembre 2024. La XVI stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica Campana ha ospitato ospita l’ Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che ha incantato il pubblico della Chiesa di San Giorgio in Salerno con il suo Mozart dalla caleidoscopica ricerca timbrica. Ben eseguito anche l’AmadèRondò di Roberto Molinelli, in stile patchwork
Allegro ma non troppo. Quando, come è sempre più avvezza intendere, l’Hippocratica Civitas offre a prognosi la plurifioritura di numerosi eventi contemporanei, e tali i casi nel fine settimana tardonovembrino, il proverbiale imbarazzo della scelta rischia tramutarsi in annose, vessate riflessioni circa una gestione programmatica e promozionale che ponga maggiore arsi dove occorre. Ciò accennato, evento rimarchevole – il concerto presso la Chiesa di S. Giorgio di giovedì scorso: per il terzo appuntamento della XVI stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica Campana, si è ascoltata l’eccellente Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA), con primi inter pares Ettore Pellegrino, direttore artistico Konzermeister e violino solista, che ha imbracciato un Ettore Goffredo Cappa 1683 costruito in Saluzzo e Silvia Mazzon, violino e viola solista, la quale ha riportato a respirare aria di casa il suo splendido strumento napoletano, Giuseppe Gagliano del 1770, mentre la “voce umana” era della cremonese Alessandra Pedota del 2012 – ma restiamo in attesa di ascoltare anche il suo Bernard Neumann un violino del 2007 – con la formazione aquilana tagliante il nastro delle cinquanta stagioni incipiando a Salerno una tournée nazionale da nord a sud che continuerà a Ferrazzano, Matera, Lanciano, Reggio Emilia, L’Aquila e Tortoreto. Un gemellaggio tra le due formazioni per questa “glauca notte rutilante d’oro” mozartiano: Concertone (di nome e di fatto esecutivo) per due violini e orchestra in Do maggiore K 190, Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in Mi bemolle maggiore K 364, e la prima esecuzione assoluta del pastiche-variazioni “AmadèRondò” del direttore d’orchestra, compositore e violista Roberto Molinelli.
Al divertissement metamusicale e metateatrale del maestro Molinelli (commissionatogli dalla stessa ISA) la lusinga di molinare la sorpresa, lo sconcerto sornione, il sardonico mettre en abyme, la freddura, quando non proprio il coup de théâtre; con gioviale esuberanza, una sorta di variazione dal celeberrimo Rondò alla turca (terzo movimento della Sonata per pianoforte n.11) è esasperatamente, ironicamente, virtuosisticamente, compiaciutamente disturbata da quelli che felicemente sono stati definiti “Spaß invaders” (dove gli “space invaders” di videoludica memoria si fanno musicali “invasori spassosi”) — earworms, interpolazioni, incursioni, brani e brandelli ciclicamente posti in tralice al mozzo di ruota dell’arguta, sapiente e ridanciana lavatrice che risciacqua nel Contemporaneo i panni salisburghesi. “Eine kleine Nachtmusik”; il Molto allegro dalla Sinfonia n.40; l’Ouverture, “Der Vogelfänger bin ich ja”, “Der Hölle Rache”, “Pa-pa-pa-pa”, e “Die Stralen der Sonne” dal Flauto Magico sovvertono, sterzano l’esecuzione del Rondò, e cedono anzi il passo a discole scorrerie dei fiati (sempre loro!) in, tanto per farne citazione, “Guarda che luna” di Buscaglione o “Cuore matto” di Little Tony — con la viola a disciplinarli, alzandosi e recitando parte nella parte, per il movimentato, insolito gusto del pubblico. Gradevole e mozartissima trovata, per chi conosce non solo le inclinazioni e il personaggio del genio salisburghese, ma anche quell’Ein musikalischer Spaß (K 522) non troppo da questo spiritoso esercizio di stile distante nello spirito, pure a innegabile netto delle informate opinioni di chi invece gradisca dissentire.
Meglio per questo secondo-ma-non-secondo ascoltatore, dunque, il ritorno nell’alveo del buon consueto, con i due brani mozartiani cui va riconosciuta la palma del nitore, della perfezione esecutiva pressoché totale e cui solo ha nociuto qualche microfono lasciato acceso alla cui non voluta amplificazione dei fiati è in qualche punto trasalito l’ascolto. Degno di lodevole, non scontata nota l’aver brandito sia violino che viole di Silvia Mazzon, in brillante, elegante dialogo con Ettore Pellegrino anche direttore; precisi i sinfonici abruzzesi, in ottimo poliloquio con le parti solistiche di non ampia scrittura individuale, e in una logica cameristica haydniana cui ha però ragguardevolmente giovato l’acustica dello scrigno barocco salernitano di S. Giorgio. E tanto basti a dirsi, per un ascolto eccellente goduto dai convenuti. Altrettanto bene l’ormai inveterantesi uso delle note di sala digitali, scaricabili con qr code. Questo, sì, allegro — un programma monografico mozartiano, massime quando intenda proporre a pubblici potenzialmente variegati brani che non proprio occupano le più popolari vette di repertorio, ha da prestare precipua attenzione alla tensione verso la maestria assoluta dell’esecuzione — ed è a noi parso il concerto abbia considerevolmente soddisfatto e le melomani aspettative e l’opinion critica e la curiosità per l’inedito, tutto in caloroso plauso e due curtain calls finali.
ATENEO INTERNAZIONALE DELLA LIRICA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Domenica 1° dicembre ore 17, Teatro Comunale M. Caniglia
Sulmona, 1° dicembre 2024. C’è grande entusiasmo e fermento alle prove del coro di voci bianche della Camerata Musicale di Sulmona Piccoli Polifonici che, sotto la direzione del M° Anna Galterio, si preparano al debutto di domenica 1° dicembre al Teatro Comunale M. Caniglia per la rappresentazione de La Bohème.
L’appuntamento con l’Opera che annualmente la stagione della Camerata propone, quest’anno celebra Puccini nell’anniversario dei cento anni dalla scomparsa, con una delle sue opere più amate e rappresentate al mondo. In questa occasione l’Ateneo Internazionale della Lirica nell’allestimento con l’ Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane diretta dal M° Stefano Giaroli, il Coro dell’Opera di Parma diretto dal M° Ruben Ferrari e con la regia di Alessandro Brachetti, offre al pubblico abruzzese una simpatica sorpresa: piccoli musicisti del territorio sul palco insieme agli interpreti principali, compongono il coro delle voci bianche previsto nella partitura.
Sono alunni degli Istituti Comprensivi a indirizzo musicale delle Scuole Medie Serafini e Capograssi di Sulmona selezionali appositamente per il tour in Abruzzo.
Il coro dei Piccoli Polifonici è composto da 17 giovanissimi di età compresa tra 8 e 13 anni. Appassionati di musica (ognuno di loro suona almeno uno strumento) seguono le attività di formazione corale del M° Anna Galterio presso la sede dell’Ateneo della Lirica di Sulmona. Sono 12 le ragazze (Arianna Accardo, Francesca Angelilli, Mariam Badir, Francesca Colamarino, Giada De Chellis, Corinna Di Cristofano, Sara Di Natale, Myroslava Fediura, Gemma Masciosci, Costanza Nori, Maria Sorrentino e Chiara Valentini) e 5 i ragazzi (Elias Badir, Andrea Bosio, Eduardo Gomez Cabrera, Emilio Malvestuto, Antonello Massaro) e si sono già esibiti lo scorso anno nell’allestimento di Turandot al Teatro dei Marsi e al Teatro Caniglia. Questa per loro rappresenta la seconda importante occasione di calcare il palcoscenico a fianco di un cast di professionisti e di fronte ad un pubblico non solo della propria città.
“È anche questo un modo di avvicinare i ragazzi alla musica più impegnativa –dice il Direttore Artistico della Camerata Gaetano Di Bacco- coinvolgendoli in una avventura unica ed entusiasmante, anche solo per poco, interpreti in un allestimento importante e in teatri prestigiosi.”
INAUGURATA LA NUOVA PISCINA COMUNALE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Pubblico delle grandi occasioni per una giornata all’insegna dello sport e della socialità. Caruso: Castel di Sangro è sempre più Città dello Sport
Castel Di Sangro, 1° dicembre 2024. Pubblico delle grandi occasioni questa mattina a Castel di Sangro per l’inaugurazione della nuova piscina comunale, che sorge all’interno di un complesso sportivo moderno, sostenibile e all’avanguardia. Un impianto da cinquemila metri quadrati, auto-alimentato grazie a quasi 300 moduli fotovoltaici installati sulla copertura della struttura. Il complesso è dotato di due vasche per le attività acquatiche, di cui una semiolimpionica (12×25 metri), che offre la possibilità di ospitare eventi agonistici di caratura nazionale, e una dedicata ai bambini e alle persone con disabilità (12×9 metri).
Una giornata all’insegna dello sport e della socialità a cui ha partecipato coralmente l’intera comunità. “Oggi abbiamo segnato un passo ulteriore nel percorso già avviato per fare della Città di Castel di Sangro un polo di eccellenza nazionale, un punto di riferimento per lo sviluppo del turismo sportivo”, ha dichiarato il primo cittadino di Castel di Sangro e presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso.
Al taglio del nastro hanno partecipato, oltre alle autorità civili e militari, personalità di spicco del mondo dello sport e dello spettacolo: il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, allenatore della Nazionale A di Calcio ed ex del Napoli nell’anno della vittoria del Campionato, il dirigente sportivo e presidente della Federazione italiana giuoco calcio (Figc), Gabriele Gravina, ex nuotatore italiano e campione olimpico a Sydney Massimiliano Rosolino, il Ct della nazionale di Nuoto, Cesare Butini, il presidente Federazione italiana nuoto (Fin), Paolo Barelli, e il noto autore e conduttore televisivo Paolo Bonolis, co-fondatore dell’associazione “Adotta un Angelo”, testimonial all’evento per la posa della prima pietra per la predisposizione dell’impianto per le persone con disabilità.
Tanti anche i rappresentanti del mondo della politica: i senatori di Fratelli d’Italia Guido Quintino Liris ed Etel Sigismondi, il deputato del Pd ed ex governatore abruzzese Luciano D’Alfonso, il deputato della Lega Alberto Bagnai, l’assessore regionale di Fd’I Mario Quaglieri e il vicepresidente della Provincia dell’Aquila, Gianluca Alfonsi, oltre ai sindaci dell’intero comprensorio.
Il primo cittadino, nel ringraziare tutte le figure professionali che hanno collaborato per la realizzazione dell’impianto, ha sottolineato l’importanza di questa nuova infrastruttura per la crescita del territorio, non solo da un punto di vista sportivo, ma anche quale volano per il turismo. “Questo impianto è un importante investimento per tutta la comunità, poiché rappresenta una nuova opportunità in termini di socialità, di valorizzazione e sviluppo del nostro territorio – ha spiegato il sindaco Caruso – Con questa inaugurazione Castel di Sangro è sempre più Città dello Sport”.
L’intero intervento, finanziato per otto milioni di euro nell’ambito del programma “Masterplan Abruzzo”, e per un importo complessivo di nove milioni, è stato realizzato dall’Associazione temporanea di imprese Mic Srl di Pescara e l’impresa Ricci Guido Srl di Castel di Sangro.
Scendendo nel dettaglio della struttura, il primo piano è destinato alle attività principali della piscina e ospita la reception-hall, la direzione, il bar-ristoro e la sala riunioni, mentre all’esterno vi è l’area solarium. La struttura, considerata altamente tecnologica, è dotata anche di un impianto domotico per la gestione dell’illuminazione, dell’impianto di climatizzazione ingresso-bar, dell’allarme per gli impianti elettrici e per il mantenimento delle condizioni termiche delle piscine. Tutti i consumi energetici possono essere inoltre monitorati e visibili su monitor Tv. Al secondo piano vi sono poi le tribune, in grado di ospitare circa 200 spettatori, una palestra con annessi spogliatoi e una sala polifunzionale. Grande attenzione poi al tema dell’accessibilità: la struttura è infatti dotata di rampe e infrastrutture dedicate a persone con disabilità, che avranno anche postazioni a loro dedicate in tribuna.
VOLGE AL TERMINE IL CANTIERE DI SANTA MARIA MAGGIORE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 1 Dicembre 2024
Concluse le attività di restauro della copertura ora si passa agli apparati pittorici interni dell’importante monumento
Caramanico Terme, 1° dicembre 2024. «Come da programma sono ormai in fase conclusiva le attività dei lavori di consolidamento e restauro conservativo della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Caramanico Terme: in meno di un anno dalla consegna dei lavori del 12 dicembre scorso, il risanamento della compagine strutturale dell’importante monumento può ritenersi definitivamente ultimata». È quanto ha dichiarato Mario Mazzocca, Presidente dell’Associazione Culturale ReteAbruzzo che si è da sempre battuta per il recupero e la riattivazione del bene immobile, che definisce l’evento come «un’ottima notizia, peraltro da tempo programmata.
L’impresa Alessandrini di Frascati, nel pieno rispetto dei termini contrattuali, ha in corso di esecuzione gli ultimi modesti lavori di risistemazione della copertura delle navate laterali. Doverosi ringraziamenti vanno a tutte le figure che hanno seguito l’intervento, dal Segretariato Regionale per l’Abruzzo per tramite del RUP Ing. Angelo Ciannella al progettista Arch. Carlo Lufrano, dall’impresa esecutrice al direttore dei lavori Arch. Augusto Ciciotti».
«Sono trascorsi 5 anni – continua Mazzocca – dal 17 novembre 2017 allorquando, in seduta di Cabina di Regia per la Ricostruzione a Palazzo Chigi e in rappresentanza della Regione Abruzzo, diedi il via libera all’approvazione del Piano Triennale Mibact per la ricostruzione post-sisma delle chiese extra-cratere, poi approvato dal Governo il successivo 22 dicembre, con cui fu finanziato l’importo di 1,5 milioni di euro per il 1° lotto dei lavori di consolidamento e restauro della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Caramanico.
Oggi possiamo affermare come le opere di restauro del prezioso gioiello di edilizia religiosa abruzzese volgono concretamente al termine; si attende, ora, l’esito dell’affidamento delle connesse operazioni di restauro degli apparati pittorici interni, per le cui lavorazioni sono da tempo stati stanziati e accantonati circa 180mila euro nell’ambito dell’originario quadro economico». Da registrare, a tal riguardo, l’ormai prossimo evento informativo pubblico organizzato dal locale Comitato per fare il punto sulla situazione in essere.
«Confidiamo – conclude Mazzocca – nel repentino esperimento delle procedure burocratiche al fine di consentire, anche per il restauro dei paramenti murari, l’utilizzo dell’imponente opera provvisionale interna sì da sventare ogni eventuale ma possibile soluzione di continuità con gli ormai conclusi lavori del 1° lotto. Grazie anche al rinnovato impegno della nuova Amministrazione Comunale, riteniamo che ci siano tutte le condizioni per restituire alla comunità il monumento nel più breve tempo possibile e in tutto il suo splendore».