OMAGGIO A MARIA
PoliciaInsieme.com, 8 dicembre 2024. Non succede mai niente per caso. Se il nostro sguardo fosse più penetrante, e non si arrestasse alla superficie delle cose, forse scoprirebbe che si può rintracciare e cogliere in certi eventi un significato simbolico che va oltre la nuda e cruda attualità del momento.
Non è lecito leggere come un omaggio a Maria, “Notre Dame”, il fatto che, in un’ora buia della storia del mondo, cinquanta Capi di Stato – quasi siano stati convocati ad uno straordinario vertice – si ritrovino a guardare, tutti assieme, come fossero uniti in una muta preghiera, verso il cielo rappresentato
dalle volte della Cattedrale di Parigi, forse la più celebre e storicamente accreditata testimonianza di fede al mondo dedicata alla Madre di Dio?
Un cielo, quello di Notre Dame e delle altre cattedrali gotiche, che, nella straordinaria verticalita’ impressa allo spazio, allude all’ infinito, eppure è costruito dalle mani degli uomini. Come quelle migliaia di operai, artigiani, vigili del fuoco che ieri, a Notre Dame, erano gli invitati d’onore, a pari titoli dei grandi della Terra.
Il cuore e il popolo della Francia della “laicite’” che pur rivendica a sé il titolo di “figlia prediletta della Chiesa” ha sofferto e rispettato l’urgenza – come se, segretamente non potesse farne a meno – di riportare al suo antico splendore la sua Cattedrale.
Forse anche qui nel segno di una “grandeur” che appartiene, però, ad un’altra dimensione. Ma se gli uomini, con la loro fatica e con la pietra, possono costruire, sopra di noi, un pezzo di cielo, non è forse ancora lecito sperare?