BLUBAR SUMMER FESTIVAL È GIÀ INIZIATO

L’evento, lunedì 9 dicembre: la presentazione del calendario fotografico di Liofilchem nella bottaia di Citra tradizione consolidata che inaugura ufficialmente la nuova stagione del festival

Francavilla al Mare, 10 dicembre  2024.  La serata è stata aperta dai saluti istituzionali dei padroni di casa. Sandro Spella e Giuseppe Colantonio, rispettivamente presidente e direttore Marketing e Comunicazione di Citra, hanno sottolineato l’orgoglio della cantina nell’essere parte di questa collaborazione. Sono intervenuti anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, e il sindaco di Francavilla al Mare, Luisa Russo, che hanno ribadito il valore culturale e turistico del festival per il territorio.

Il direttore artistico Maurizio Malabruzzi ha poi accompagnato i presenti in un viaggio tra il recente passato e il futuro prossimo del Blubar. Il calendario del 2025 porta con sé il racconto fotografico di un’edizione che ha attraversato diversi luoghi del centro cittadino di Francavilla al Mare.

Dal ritorno in Piazza Sirena, passando per la mostra fotografica dedicata a Pino Daniele, ospitata dal foyer di Palazzo Sirena e dalla suggestiva Villa Sagittario, fino ad arrivare al Porto – il “Marina di Francavilla al Mare” – con il Blubar Original. Splendidi salotti, riempiti in ogni ordine di posto da un pubblico sempre attento che ha potuto apprezzare le esibizioni di artisti (da Stefano Massini e Paolo Jannacci a Tony Hadley) con formazione e stili molto eterogenei.

Il tutto è stato riassunto magistralmente dagli scatti dei fotografi Iolanda Albrizio, Stefano Celiberti, Paolo Di Sante, Ionela Matrella, Antimo Rossi, selezionati dal direttore artistico Maurizio Malabruzzi.

La partnership tra il Blubar Festival e Citra si conferma una delle peculiarità che rendono questo evento unico. Dopo Francesco Baccini nel 2023, è stato il turno di Shel Shapiro, che ha incantato il pubblico con un’esibizione intima e coinvolgente nella bottaia, arricchendo una serata già speciale.

Tra le sorprese, l’intervento del maestro Mimmo Locasciulli: il cantautore abruzzese, fresco della vittoria del Premio Tenco, ha annunciato la sua presenza sul palco del Blubar nel 2025 in compagnia di Setak, anch’egli abruzzese e vincitore della Targa Tenco 2024. Un duetto inedito che promette un’esibizione unica nel suo genere. Il Blubar si prepara così a regalare un’altra stagione di grande spettacolo e cultura.




EDUARDO NEL MONDO

Un pensiero per Eduardo De Filippo nella ricorrenza del quarantennale della sua scomparsa. Oggi alle ore 17, presso la Fondazione La Rocca, Via Raffaele Paolucci

Pescara, 10 dicembre  2024.  In un volumetto di 60 pagine, Eduardo nel mondo, pubblicato da Ianieri Edizioni, Dante Marianacci ripercorre, insieme a Isabella Quarantotti, vedova di Eduardo, e a tre degli amici che lo hanno maggiormente frequentato nei suoi ultimi anni di vita (il critico teatrale ed autore Ghigo De Chiara, l’impresario Carlo Molfese e l’attrice Angela Pagano), le tappe più significative dell’itinerario creativo ed umano del grande drammaturgo napoletano e la sua fortuna in giro per il mondo.

Le interviste che vengono riproposte furono realizzate a Dublino in occasione di una mostra fotografica e documentaria, Eduardo nel mondo, ospitata nella capitale irlandese per la XXXIII edizione del Dublin Theater Festival.  Oggi, 10 dicembre, alle ore 17, presso la sede della Fondazione La Rocca (Via Raffalele Paolucci, 71 – Pescara), a parlare del libro e a ricordare, attraverso componimenti poetici, aneddoti, stralci di sue opere, saranno Mario De Bonis (amico personale di Eduardo e della famiglia De Filippo, autore di un bel volume a lui dedicato, Eduardo visto da vicino), e i seguenti dieci poeti della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio, che organizza l’evento, curato da Dante Marianacci: Sofonìa Berardinelli, Vittorina Castellano, Rosetta Clissa, Assunta Di Cintio, Francesco Di Rocco, Elena Malta, Mara Motta, Sonia Pedroli, Daniela Quieti e Flora Amelia Suárez Cárdenas. Gli intermezzi musicali saranno affidati al duo Biagio Di Carlo (chitarra), e Assunta Arnese (cantante), con un bel repertorio di canzoni napoletane.




AMICO CARISSIMO, Enzo Piccinini

Presentazione del libro sul medico-educatore emiliano per cui è avviato un processo di beatificazione

Pescara, 10 dicembre  2024.  Amico carissimo, questo è il titolo del libro di Pier Paolo Bellini e Chiara Piccinini edito da BUR su “Enzo Piccinini nelle sue parole e nei racconti di chi lo ha conosciuto” che sarà presentato mercoledì 11 dicembre all’Auditorium Papa Giovanni Paolo II di Pescara, via Cavour 9.

Appuntamento alle 21 con uno degli autori, il prof. Pier Paolo Bellini, docente dell’Università del Molise, e il dott. Valerio Caracino, chirurgo dell’Ospedale Civile di Pescara.

L’incontro promosso da Fondazione Enzo Piccinini, Centro culturale di Pescara e Ufficio per la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne «ci ricorderà la vulcanica attività di Enzo, come chirurgo e come educatore – spiega il dott. Vincenzo Passali, medico otorinolaringoiatra del nosocomio pescarese e moderatore dell’evento – e ci farà riflettere sul suo stile di vita e sul suo pensiero.

Nel libro, infatti, sono raccolti i brani degli interventi che Enzo stesso ha tenuto in diverse iniziative. La voce di chi lo ha avuto per amico, come il dottor Bellini e di chi è rimasto affascinato dai suoi valori come il dott. Caracino, metteranno a fuoco il duplice aspetto del medico appassionato del bene del paziente e dell’educatore tenace e instancabile, virtù per cui è stato aperto un processo di beatificazione».




INTELLIGENZA ARTIFICIALE, L’INCONTRO DELLA UIL

Il Comitato tecnico scientifico Ai- Uil in Abruzzo per parlare di rischi e opportunità sull’utilizzo dello strumento

Montesilvano, 10 dicembre  2024.  Si è svolto ieri mattina all’hotel Adriatico di Montesilvano, in occasione del consiglio confederale di Uil Abruzzo, l’incontro sul tema dell’intelligenza artificiale al quale hanno partecipato Francesco Maria Gennaro, segreteria generale Uil, Andrea Desantis, ingegnere e coordinatore Comitato tecnico Ai-Uil, Fabio Piacenti, presidente Eures ricerche, Giuseppe D. Vernaleone, responsabile del Dipartimento comunicazione Uil nazionale, e Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo.

Durante il dibattito si è discusso di come l’intelligenza artificiale sia una rivoluzione inarrestabile che porterà opportunità e potenzialità, ma anche innumerevoli rischi che vanno anticipati, mitigati e governati.

 “Come Uil abbiamo deciso di mettere insieme un comitato scientifico nazionale – ha spiegato Francesco Maria Gennaro della segreteria nazionale della Uil – di organizzare un tour in tutta Italia per incontrare i gruppi dirigenti e confrontarci su uno strumento che può aiutare la nostra organizzazione nell’informazione e nella comunicazione interna delle nostre strutture ed essere utile in tutto il mondo del lavoro. Oggi siamo in Abruzzo per ribadire che l’uso dell’Ai non deve tradursi in svantaggio per il nostro sistema-Paese, non deve aumentare i divari, ma dev’essere un’opportunità per tutti. Più comprenderemo l’intelligenza artificiale e tanto più saremo incisivi e decisivi nella tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresentiamo”.

La sfida è, secondo il comitato tecnico scientifico Ai della Uil, umanizzare l’intelligenza artificiale e non subire le conseguenze che potrebbero derivare da un uso passivo dello strumento.

I maggiori rischi che potrebbero realizzarsi con l’applicazione dell’intelligenza artificiale sono la sostituzione di alcuni lavori e quindi la perdita di posti di lavoro, la discriminazione algoritmica e l’aumento delle disuguaglianze sul luogo di lavoro, la riduzione del controllo umano nelle decisioni lavorative, la precarizzazione eccessiva del lavoro, la dequalificazione  e riduzione delle competenze umane, il monitoraggio eccessivo dei lavoratori e di conseguenza sovraccarico di lavoro, la violazione della privacy e sorveglianza digitale, la difficoltà  nel riconoscimento delle responsabilità in caso di errore dell’Ai.

Secondo le stime, l’Italia perderà circa 3.7 milioni di lavoratori entro il 2040. Se le precedenti rivoluzioni tecnologiche hanno minacciato maggiormente i lavori con una bassa qualifica, oggi a causa della capacità creativa dell’algoritmo, ad essere maggiormente soggetti ad una possibile sostituzione sono le professioni high-skill e creative.

Diventa essenziale, quindi, preparare la forza lavoro all’inserimento aziendale di tecnologie AI. Con l’avvento delle nuove tecnologie, molti posti di lavoro scompariranno, per questo il sindacato deve vigilare su due cose fondamentali: conservare il lavoro che servirà a rafforzare e aggiornare le skills dei lavoratori; laddove non sia possibile farlo, servono ingenti investimenti pubblici di sostegno sociale al reddito del lavoratore perché la transizione digitale sia in primis equa e giusta. Formazione e assunzioni rappresentano quindi le principali leve su cui agire per accrescere quella capacità di governo dei processi di innovazione. Poiché la diffusione e l’implementazione di soluzioni di Ai presuppongono il ricorso a persone qualificate in grado di gestire i cambiamenti in atto.

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, che ha affermato: “Voglio ringraziare la segretaria generale di PierPaolo Bombardieri per aver raccolto l’idea di organizzare un incontro sull’intelligenza artificiale in Abruzzo. Grazie ai relatori che hanno affrontato un tema pieno di questioni e interrogativi. Il nostro sindacato deve accogliere questa sfida, avere la capacità di guardare al tema dell’intelligenza artificiale con positività, dobbiamo prepararci adeguatamente per saperci confrontare con le grandi realtà imprenditoriali regionali. Questo primo incontro ci consente di pensare a cicli formativi da organizzare nei prossimi mesi. La formazione ci aiuterà a svolgere meglio il nostro lavoro ma aiuterà le persone che rappresentiamo a far sentire loro la vicinanza del sindacato. O faremo parte del cambiamento e saremo competitivi con il sistema o saremo perdenti in partenza. Dobbiamo far parte di questa innovazione in modo chiaro, consapevole e responsabile”.




AL VIA BRINDISI LETTERARI

Al via la II edizione della rassegna “Brindisi Letterari”, organizzata dal Comune di Martinsicuro – Cultura e Biblioteca, in collaborazione con Di Felice Edizioni e Gruppo Archeologico del Medio Adriatico.

Chieti, 10 dicembre 2024. Il ciclo di 4 appuntamenti, che vedrà presentazioni di libri e incontri con l’autore, verrà inaugurato mercoledì 11 dicembre (sala consiliare – ore 21:00) da Luca Telese, giornalista, direttore del quotidiano Il Centro, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Telese presenterà il libro “Opposizione – L’ultima battaglia di Enrico Berlinguer”, Ed. Solferino. Modera l’incontro Valeria Di Felice.

“Nell’era di un digitale sempre più distanziante, riproponiamo questi appuntamenti dedicati al libro come luoghi di incontro letterario, di scambio dialogico, di convivialità profonda in cui il brindisi finale diviene momento di ulteriore riflessione e vicinanza. Quest’anno apriamo la rassegna con un ospite d’eccezione, Luca Telese, giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico di fama, con un libro che, ripercorrendo gli ultimi anni dell’avventura umana e politica di Enrico Berlinguer, lancia un messaggio di grande attualità per la politica tutta. A questo appuntamento di stampo giornalistico, seguiranno incontri dedicati alla poesia, alla valorizzazione del nostro Abruzzo, alla psicologia, in una rassegna che, sebbene giovane, si impone già quale momento culturale di punta nel calendario invernale del territorio” il commento della consigliera con delega alla biblioteca, Valentina Coccia, e della consigliera con delega alla cultura, Giuseppina Camaioni. Sono tre gli ulteriori appuntamenti in programma.

Il 17 dicembre, ore 21:00, alla Torre Carlo V, sarà di scena un incontro con la poetessa e pittrice Marinella Acciarri che presenterà il libro “Parole…Nell’attesa”, Ed. Montedit. Modererà la serata Vilalba Cistola. Il 21 dicembre, sempre alla Torre Carlo V, alle ore 21:00, sarà l’autrice Lina Ranalli ad incantare il pubblico con una serata dal tema “Alla Scoperta della storia del Gran Sasso. Tra immagini, storie, parole”, una conversazionie sui volumi “Bibliografia del Gran Sasso d’Italia” e “Atlante storico del Gran Sasso d’Italia”, Ricerche&Redazioni Editore. Presenterà Pasquale Tucci.

A chiudere in bellezza i quattro appuntamenti l’autrice Luisa Patta che presenterà il libro “Umane traiettorie. Percorsi dentro di sé e oltre il sé “, Booktribu edizioni, una riflessione sull’essere umano, indagando tra le sue sfumature e contraddizioni. Modererà Valentina Di Ludovico, appuntamento alla Torre Carlo V, il 4 gennaio alle ore 21:00.




MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO FERRARA

Dopo un’attenta analisi della situazione amministrativa, ritengo che sia indispensabile restituire la parola ai cittadini, chiamandoli a scegliere una nuova guida per la nostra città

Chieti, 10 dicembre 2024. La mia iniziativa è già stata condivisa con tutte le forze di opposizione e rivolgo un appello anche a quei consiglieri che, pur non appartenendo formalmente all’opposizione, hanno espresso perplessità e critiche nei confronti dell’attuale amministrazione.

La situazione di Chieti richiede un cambio di passo immediato. Non è più tollerabile assistere all’immobilismo e all’incapacità di affrontare le sfide che la città deve affrontare, dai servizi pubblici alla pianificazione strategica, fino allo sviluppo economico. Credo sia giunto il momento di agire con responsabilità per il bene della comunità.

Presentare questa mozione di sfiducia non è stato un passo semplice, ma è necessario per dare a Chieti una nuova opportunità. Tornare alle urne è l’unico strumento per garantire ai teatini una nuova amministrazione che sia trasparente, competente e capace di costruire il futuro che la città merita.

Sono certa che i gruppi consiliari già informati, come Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, sapranno interpretare al meglio il loro ruolo di oppositori e sostenere questa mozione con convinzione, contribuendo così a ristabilire la fiducia nelle istituzioni e a dare a Chieti il governo che merita.

Avv. Serena Pompilio

Consigliera Comunale di Azione Politica




GLI STUCCHI DEI FRATELLI FENEZIANI NELLA CHIESA DI S. NICOLA A CANSANO

[Contributo di Cercone Franco pubblicato in “Rivista Abruzzese”, Anno LXVIII – N.4, Lanciano 2015.]

Dei Fratelli Feneziani, Giovanni e Berardino, notissimi scultori e decoratori attivi a L’Aquila nel corso della prima metà del ‘900 [1] , abbiamo scarne notizie biografiche ed artistiche, arricchite tuttavia di recente da indagini compiute da Enrichetta Santilli, nota studiosa pratolana, dalla quale apprendiamo che Giulio Feneziani, che completa il trittico di questi famosi stuccatori, era nipote di Berardino e non suo fratello.

I tre Feneziani, cioè Giovanni, Berardino e Giulio, fanno la loro comparsa a Pratola Peligna “verso il 1910”. In questa attiva Cittadina peligna, come si apprende da una brochure dei Padri Maristi dal titolo Il Santuario di Maria SS. della Libera”, ai tre Artisti furono affidate varie opere decorative, fra cui “la più importante e vistosa è il magnifico Tempietto sovrastante l’Altare Maggiore” [Brochure senza data (1988?) pag. 10].

L’opera, per quanto concerne gli stucchi in rilievo, è di Berardino Feneziani e di suo nipote Giulio, mentre Giovanni è artefice dei bassorilievi della tribuna dell’organo e delle due acquasantiere.

Giulio invece “ha lavorato – secondo i Padri Maristi – alla composizione degli Angeli Musicanti che decorano la tribuna dell’Organo”.

Infine, dei medesimi Artisti sono le figure angeliche che reggono le mensole ai lati del Presbiterio. Come si legge nella brochure dei Padri Maristi, i Fratelli Feneziani ed il loro nipote Giulio, “interpreti dello Stile Liberty in Abruzzo”, furono chiamati a Pratola dal costruttore locale Luigi Di Loreto, il quale insieme ai Feneziani realizzò diverse opere a partire dagli inizi del ‘900. È probabile, tuttavia, come ipotizza giustamente Cosimo Savastano, che si debba allo stesso Teofilo Patini l’invito rivolto a Giovanni Feneziani di operare con lui a Pratola, dato che Giovanni era stato a L’Aquila allievo del grande artista di Castel di Sangro.

Fra tali opere vanno menzionate le facciate dei Palazzi  Colella-Santoro, Di Prospero, di Casa Di Loreto e del vecchio Cinema-Teatro  D’Andrea, mentre  “per il Santuario hanno eseguito il rilievo frontonale della Madonna degli Angeli, i gruppi statuari acqua-santiera e reggi-mensola (Giovanni), nonché il tempietto dell’Altare Maggiore e gli stucchi della Cantoria (Giulio, Giovanni, Berardino), che fungono da magnifica cornice nel Santuario Mariano alle  opere di Teofilo Patini e del suo  prediletto  Allievo  Amedeo Tedeschi”.

È assai probabile, tuttavia, che i Fratelli Feneziani abbiano esercitato la loro professione di decoratori stuccatori anche in altri centri peligni, specie nel corso del primo decennio del Novecento.

Ne costituisce una spia quella che può essere considerata l’opera più importante di questa famiglia di Artisti aquilani, la decorazione cioè in stucco del Soffitto della Chiesa rurale di San Nicola a Cansano, località distante 12 km da Sulmona e che reclama decisamente alcune importanti considerazioni di contenuto storico ed artistico.

Dell’antica chiesetta di San Nicola ci siamo occupati nel Saggio dal titolo La chiesa ed il culto di San Nicola a Cansano” [Ed. Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq.) 2008], le cui prime notizie appaiono nella Bolla Corografica di Onorio III, emanata nel 1223 [2].

Questa chiesetta rurale, posta ad una altitudine di circa 900 metri presso la Stazione Ferroviaria di Cansano, si rinviene continuamente citata nelle Visite Pastorali dei vescovi di Valva, i quali sottolineano come essa reclamasse costanti lavori di restauro.

Lo storico sulmonese Guido Piccirilli scriveva in particolare nel 1926 che la chiesetta presentava “affreschi della fine del 1200 o dei primi anni del secolo successivo, raffiguranti forse i Dodici Apostoli”, ma essi furono ricoperti nel corso del XVII secolo “con stucco e bianco di calce, ad iniziativa di un troppo zelante Parroco, con l’intento di evitare che i fedeli, guardando le figure severe e suggestive, si distraessero dalle funzioni religiose” [3] .

Nella prima metà dell’800 la chiesetta di San Nicola presentava danni di tale entità da essere completamente interdetta alla celebrazione delle funzioni religiose. Tuttavia nell’ultimo decennio dell’Ottocento si formò negli USA un Comitato fra i Cansanesi emigrati, il quale provvide a raccogliere fondi per il restauro della chiesetta. Questa fu riaperta al culto nel 1909, come si evince dalla data affissa ad un piccolo campanile, costruito ex novo e che affianca l’attuale edificio. Tuttavia le strutture murarie dell’antica chiesetta furono notevolmente ampliate ed inglobarono quelle antiche, di cui si intravvedono tracce nell’attuale zona dell’abside.

Nell’ormai lontano 1965 il Parroco pro tempore di Cansano, Don Virgilio Orsini, passato più tardi a dirigere la Biblioteca Diocesana di Sulmona, ci segnalò la ‘ricevuta’ di un contratto stipulato dai Fratelli Feneziani con il Comitato Cittadino delegato dagli Emigrati di Cansano negli USA alla ristrutturazione del Sacro Edificio e che prevedeva l’ornamento del soffitto, da parte dei tre Artisti aquilani, appunto i Fratelli Feliziani, con stucchi policromi che si possono ancora oggi ammirare.

La decorazione del soffitto della Chiesa di San Nicola costituisce a nostro modesto avviso il capolavoro dei Fratelli Feneziani in area peligna. Se ne parliamo solo oggi, è dipeso dalla circostanza che malgrado le ricerche da noi condotte in precedenza, le notizie raccolte sulla famiglia degli Artisti aquilani restavano sempre scarne e comunque non esaustive. Ma parliamo pur se brevemente dei citati stucchi che ornano il soffitto della chiesetta.

Innanzitutto, il Santo Vescovo, le cui reliquie furono trafugate nel 1087 a Mira (Licya) e trasferite a Bari da un manipolo di ardimentosi marinai baresi, è raffigurato con mitra e pastorale su un fondo celeste, che mette in risalto il bianco degli stucchi racchiusi in uno scomparto rettangolare, i cui angoli risultano abbelliti da fregi floreali. Ai piedi di San Nicola sono raffigurati tre minatori di Cansano, riconoscibili per i loro attrezzi di scavo ed il berretto con lampada ad acetilene per l’indispensabile illuminazione nelle gallerie sotterranee, dato che gli emigrati cansanesi furono impiegati per lo più come minatori in Colorado.

Degna di nota ci sembra poi in basso al riquadro la raffigurazione di una ‘nave a vapore’ sulla quale si imbarcavano a Napoli i Cansanesi – e non solo essi – diretti negli USA.

A chiusura di queste brevi note ci piace segnalare che nel dies natalis del Santo, il 6 dicembre, si svolge nella chiesetta situata come si è detto a 900 metri di altitudine, la distribuzione del pane di San Nicola, che viene benedetto nel corso della messa in essa celebrata e che richiama anche i fedeli dei paesi vicini, soprattutto Campo di Giove. Nella tradizione di Cansano, San Nicola rappresenta infatti “il Santo che assicura il pane alla povera gente”, particolare questo che nei tempi attuali si riveste di profondi significati e non reclama decisamente ulteriori commenti.          

Franco Cercone.


[1] Cfr. E. Santilli, Il Santuario della Madonna della Libera in Pratola Peligna, p. 52; Pratola Peligna 1995.

[2] Cfr. G. Celidonio, La Diocesi di Valva e Sulmona, vol. IV, p. 6, Sulmona 1912.

[3] G. Piccirilli, Un incensiere sulmonese del sec. XV; in “Rassegna di Storia ed Arte d’Abruzzo e Molise”, n° 1-2, p. 67; Roma 1926.




PRIMA DELLA PROVA

Il teatro come una serie Arotronflix a tre puntate. Inizia così la stagione invernale teatrale per Le domeniche dell’Aratro

Pianella, 9 dicembre 2024. E se il teatro si trasformasse in una serie a puntate, un pò come quelle tanto cercate sulla piattaforma di Netflix?

Sembra quasi impossibile immaginarlo eppure ci pensa Arotron di Pianella (Pe) con l’attore e sceneggiatore Franco Mannella a cimentarsi nell’esperimento con “Arotronflix”, la serie teatrale di tre puntate che inizia il 15 dicembre alle ore 18.00 presso l’ex asilo Sabucchi, Vico delle Dee 10 a Pianella (Pe); con questo primo  appuntamento si da anche il via a “Le domeniche dell’Aratro”, la rassegna teatrale invernale che si estenderà fino a maggio con appuntamenti anche a sorpresa.

Quella che andrà in scena è la prima puntata di “Prima della prova”, titolo dello spettacolo (in tre puntate appunto) che racchiude una sua filosofia, in cui lo stesso Mannella legge il primo atto integrale del Riccardo III di William Shakespeare, nella traduzione di Pino Colizzi.

Qual è il significato di “Prima della prova”?

Prima di iniziare le prove di uno spettacolo, i registi della “vecchia scuola” leggevano il copione agli attori, per dare così le prime indicazioni su atmosfera, ritmi, sonorità, caratterizzazioni; è da questa idea che nasce la trilogia che verrà proposta, con un unico attore-regista, Franco Mannella, solo in scena, che con un solo corpo e una sola voce darà vita tangibile ai corpi e alle voci degli innumerevoli personaggi di questa celeberrima tragedia.

Questa prima “puntata”, risulta essere un momento o meglio un rito solitamente aperto solo a regista e attori, che farà sentire il pubblico parte integrante del processo di creazione di uno spettacolo.

La seconda puntata (con lettura del II e III atto) andrà in scena gennaio e la terza a febbraio (con lettura del IV e V atto). “Prima della prova” è già andato in scena a Pescara, Milano, Ostia, Roma dove è stata proposta la trilogia completa registrando sempre il tutto esaurito.




LO SCHIACCIANOCI con l’orchestra dal vivo

Colibrì Ensemble: il 14 dicembre il balletto. Un evento unico per la città di Pescara. Lo spettacolo al Teatro Circus, insieme al corpo di ballo Art Nouveau de L’Aquila

Sulmona, 9 dicembre 2024. Sabato 14 dicembre (ore 19:00), al Teatro Circus di Pescara, andrà in scena il balletto Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky, nella sua versione integrale in due atti. Una produzione dell’Associazione Libera delle Arti, ente fondatore e amministratore del Colibrì Ensemble, in collaborazione con il Centro Danza Art Nouveau de L’Aquila.

Il sottotitolo sul manifesto recita Il balletto con l’orchestra ed è proprio questo aspetto a rendere l’appuntamento un evento storico e raro per la città di Pescara, come spiega il direttore artistico del Colibrì Ensemble, Andrea Gallo.

«Sicuramente l’assenza nella nostra città di un teatro all’italiana con una buca per l’orchestra, ha spinto tanti in passato all’utilizzo della musica registrata per i balletti, ma sappiamo come per spettacoli del genere, sia prevista l’orchestra dal vivo, in questo caso specifico una grande orchestra di oltre 60 elementi, in grado di creare una magia speciale, unica e irripetibile». Il Colibrì Ensemble sarà sul palcoscenico insieme al corpo di ballo Art Nouveau per offrire alla città uno Schiaccianoci fedele alla partitura, ma senza perdere la caratteristica di orchestra senza direttore.

«Non abbiamo voluto rinunciare al nostro stile, al modo di fare musica e stare sul palcoscenico – continua Gallo – Sicuramente non sarà semplice, per i tanti aspetti da conciliare, che vanno ben oltre quello musicale, ma da sempre ci affascina ricercare e sperimentare cose nuove».

Un appuntamento speciale della Stagione 2024-2025 che acquista un’importanza maggiore alla luce della sinergia che si è venuta a creare sul territorio, coinvolgendo due operatori culturali rinomati e molto attivi.

«Siamo felici di collaborare con il Centro Danza Art Nouveau – dichiara Gina Barlafante, presidente del Colibrì – Sono diversi mesi che lavoriamo insieme alla messa in scena di questo balletto. L’idea è nata durante la passata stagione e ci siamo fatti coraggio a vicenda nell’affrontare questa impresa». Si tratta di produzioni molto complesse che nei grandi teatri vengono affrontate con un impegno (in termini di persone e budget) molto elevato.

La coreografia è affidata a Simone Pergola e, insieme al corpo di ballo, saranno in scena due ballerini solisti, Patricia Pinon Piloto e Antonio Trerotola, scelti per l’occasione da Ornella Cerroni, direttrice del Centro Danza Art Nouveau, una scuola riconosciuta dalla Regione Abruzzo per la formazione dei giovani ballerini. «Preziosa è la collaborazione con il Colibrì Ensemble. È molto raro, infatti, poter assistere al balletto classico con musica dal vivo, un’opportunità che spesso si trova solo nei grandi Teatri e fondazioni – afferma Ornella Cerroni, direttrice del Centro Danza Art Nouveau. Andremo in scena con una formazione di 28 ballerini, composta da bambini dai 7 anni di età, fino ai professionisti. L’attenta preparazione accademica anche sui più piccini ha dato vita a un corpo di ballo di ottima qualità».

Il teatro è prossimo al sold out, sono pochi i biglietti rimasti. Si possono trovare online sui circuiti diyticket e nei punti vendita del Colibrì a Pescara.




NUOVA PESCARA. LA CONTRORIFORMA STRISCIANTE

Lettera aperta ai direttori della stampa locale

di Giuseppe di Giampietro

Montesilvano, 9 dicembre 2024. Una serie di articoli su un convegno modesto, autoreferenziale, senza contraddittorio e senza dibattito. È il nuovo che avanza o si alimenta una strisciante sfiducia dell’utilità della politica, dell’impegno pubblico  e della partecipazione dei cittadini?

Un inquietante interrogativo alla stampa locale.

Se il CENTRO con la gestione Telese sta riequilibrando un poco l’apertura alla società civile, IL MESSAGGERO sta forse diventando la voce ufficiale della destra di governo, anche a livello locale. In pochi giorni sfornati una serie di articoli su un piccolo convegno a Montesilvano, di dubbia attualità. Una strategia?

Non si capisce come possa il quotidiano locale riversare una tale mole di articoli, su un convegno (4-5- articoli su un convegno organizzato a Montesilvano: 04-12-2024 NUOVA PESCARA, UN’ANNESSIONE (DI MONTESILVANO E SPOLTORE). Una presentazione gestita da antichi – e pochi nuovi – personaggi locali della politica e della professione, del tutto AUTOREFERENZIALE (non è stato consentito il contraddittorio né l’intervento del pubblico), su un tema su cui si è svolta una consultazione pubblica, il REFERENDUM per la fusione delle tre città, chiarissimo nell’esito in tutte le tre città. (I cittadini hanno scelto Nuova Pescara, contraddicendo le indicazioni della gran parte dei partiti).

Come si può interpretare come significativa  l’opposizione tardiva ad una consultazione popolare, che chiede di cambiarne gli esiti senza aver mai risposto alle legittime richieste dei cittadini fatte con il Referendum del 2014?

Forse l’unico, pericoloso, effetto che si può ottenere è di diffondere la pervasiva disillusione dei cittadini che non è servito a niente fare un referendum. Perché dopo 10 anni senza esiti, qualcuno dei politici dice “Ma no, avete sbagliato. Lasciamo le cose come stanno”.

Sarà stato inutile parlare alla politica?

Tanto le decisioni le prendono loro, come conviene loro. Poi, però, non lamentiamoci delle esplosioni di antipolitica, e della disaffezione ai partiti, all’impegno pubblico e al voto. Un giornale deve saper leggere i fenomeni cittadini, o fare da megafono per i personaggi al potere?

SMPP1, comitato Saline.Marina.PP1 – Nuova Pescara Nord

(Reportage del convegno del 4-12-2024)




LA NEVE DEL VESUVIO. Dal romanzo di Raffaele La Capria

Con Andrea Renzi all’auditorium Zambra di Ortona

Ortona, 9 dicembre 2024. Prosegue la stagione teatrale al Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch), dove l’impresa Unaltroteatro di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio, propone in pieno clima natalizio “La neve del Vesuvio”, tratto dall’omonimo romanzo di Raffaele La Capria con Andrea Renzi: l’appuntamento è per domenica 15 dicembre alle ore 20:45; si tratta di una produzione della Casa del Contemporaneo, Teatri Uniti, Teatro Mercadante – Teatro Stabile di Napoli.

“Ne La neve del Vesuvio – dichiara l’attore e regista Andrea Renzi – lo stile di La Capria raggiunge un vertice di nitore, semplicità e trasparenza. Gli eventi di questo piccolo romanzo di formazione sono le scoperte conoscitive che vanno formando la coscienza di Tonino: da quando scopre di vivere nel tempo a quando scopre di essere uno e distinto e passa dalla pura sensazione alla parola”.

Una voce adulta racconta il suo sentire bambino e nel tessere il filo del passato e le figure che accompagnano la sua crescita – la madre, il padre, il professor Haberstumpfs – gradualmente Tonino si stacca dal suo mondo infantile e acquisisce la consapevolezza della perdita dell’infanzia e della sua totalità di visione. La voce di La Capria è una musica inconfondibile, ricchissima di infinite sfumature, di umorismo, di acutezze, di sottintesi, di indolenze, di malinconie, di colori.

“La sfida – conclude Renzi – è darle corpo, abitare quelle parole, indagare i pensieri che vi sono dietro per portare dalla pagina all’oralità alcuni di questi straordinari racconti. ‘La neve del Vesuvio’ è una neve fugace e meravigliosa come l’infanzia, ci spinge con leggerezza verso un essenziale contatto con la nostra parte infantile, una rara esperienza di equilibrio tra grazia e ragione, tra fantasia e verità.”

Le scene sono di Luigi Ferrigno mentre la direzione tecnica è di Lello Becchimanzi.

I biglietti sono in prevendita su www.liveticket.it. Per info è possibile chiamare il numero 085.8135184, mandare un whatsapp al 375.5678433 o una mail a info@unaltroteatro.com. Sito: www.cinemauditoriumzambra.com.




IL VALORE DELL’IMMAGINAZIONE

Valori intangibili ancora fragili per il nostro mondo

Torrevecchia Teatina, 9 dicembre 2024. Questa è una foto che circola da un qualche tempo sul web, a corredo di articoli legati alla guerra in Medioriente; offre un’immagine molto chiara di ciò che riesce a produrre un certo uomo moderno, in certi luoghi, in certi momenti, per certe dinamiche.

Qui il fotografo commenta la devastazione di una città siriana di questi ultimi tempi .

Per quanto cruda possa risultare, comunque, questa foto non riesce a raccontare la drammatica realtà che si vive in quei luoghi e nemmeno quella infernale che la gestisce dietro: la possiamo solo immaginare.

Ecco, l’immaginazione: una foto che provoca immaginazione, anche la più crudele e spietata che si possa osservare, purtroppo, non riesce ancora ad insegnarci nulla.

Basterebbe risfogliare le ultime pagine dell’album relative all’ultimo conflitto mondiale per dirimere ogni più lontana perplessità sul disastro umano possibile, invece si perde ogni connessione con la verità degli eventi, con la verità della vita e delle sue straordinarie e reali bellezze.

Siamo ancora molto, troppo lontani dal comprendere i valori intangibili e questo può risultare ancora fatale.

Le nostre fragilità sono sempre terreno fertile per l’intelligenza criminale: inguaribili fragilità.

nm




INTERNATIONAL MOUNTAIN DAY

Tavola Rotonda:“Montagna: lo stato dell’arte tra formazione e consapevolezza nell’ambiente montano”

L’Aquila, 9 dicembre 2024. Giornata Internazionale della Montagna 2024, 22^ edizione mercoledì 11 dicembre 2024 alle ore 17 presso la Sede della Sezione del Club Alpino Italiano dell’Aquila. La Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano e’ promotrice di un incontro per fare il punto con le Autorità, gli Enti e gli altri attori interessati sul tema della formazione e della consapevolezza dei frequentatori della montagna, nelle diverse discipline dell’escursionismo, alpinismo e lo scialpinismo e speleologia.

La Giornata Internazionale della Montagna, 11 dicembre, è una data significativa per poter riflettere su una questione nodale dell’agire in ambiente: riuscire a dotare di un’adeguata coscienza e conoscenza di tutti i frequentatori dell’alta montagna, che è alla base per poter far godere di una passione che non esponga – però – a rischi non calcolati.

Parteciperanno alla Tavola rotonda rappresentanti delle seguenti istituzioni ed enti: Protezione Civile Regionale, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Soccorso Alpino Guardia di Finanza, Meteomont Carabinieri Forestali e Truppe Alpine, Soccorso Vigili del Fuoco, Servizio Valanghe Italiano del CAI, Parco della Maiella, Comuni Pietracamela e Pretoro.




UN DOSSIER ALLA SCHLEIN

Il progetto diventerà uno dei temi monitorati anche dal partito nazionale

L’Aquila, 9 dicembre 2024. “Ho affidato alla Schlein un dossier di sintesi sullo stato dell’arte e sui punti più controversi in merito al progetto di velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara, ricevendo l’impegno a inserirlo fra le tematiche sui territori monitorati anche dal partito nazionale. Ringrazio la segretaria per l’attenzione che ha rivolto a una delle riflessioni forti emerse anche dal tavolo tematico dedicato all’Ambiente della Conferenza programmatica del PD Abruzzo, svoltasi a Pescara venerdì e sabato scorsi. La consegna è un ulteriore passo avanti per la costruzione di una svolta importante sulla situazione attuale, a fronte sia delle criticità emerse e sia del confronto che si sta articolando in Commissione regionale Vigilanza, da me richiesta perché affrontasse aspetti che non sono stati mai sottoposti alla pubblica opinione, non ultimo il rovesciamento del cantiere, più utile alla Marsica e più problematico nei primi lotti dalla costa al Morrone”, riferisce il consigliere PD Antonio Di Marco, reduce dalla due giorni di partito conclusa ieri a Pescara dalla Schlein.

“A questo punto e per costruire una svolta a favore delle comunità coinvolte e a tutela dell’ambiente interessato dal cantiere, è indispensabile aprire anche un confronto politico nazionale sull’opera – sottolinea Di Marco – per questo ho investito la Schlein del problema e lo farò anche con gli altri esponenti di partito che rivestono ruoli istituzionali, come la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno e l’eurodeputato PD Antonio Decaro. Rilevo che da quando abbiamo aperto un confronto in Commissione, mai avvenuto prima tra RFI e Consiglio regionale, i territori che si erano forse rassegnati a fronte dell’intransigenza di RFI e della posizione inspiegabilmente chiusa da parte della Regione, hanno ricominciato a esprimersi a favore di un’alternativa possibile al posto dell’attuale procedura che vede appaltati i primi lotti e avviati i primi espropri, nonostante le tante incognite e le tante criticità note e che stanno emergendo proprio da una conoscenza più approfondita del progetto, degli stralci accordati da RFI nell’interfacciarsi con i Comuni, dell’esigenza di un ripensamento sull’impatto che ha sul nostro territorio. Perché il progetto esprima davvero il suo potenziale, deve poter riscontrare utilità concrete, per non finire col diventare un intervento subito e dai costi sproporzionatamente alti rispetto ai benefici”.




L’ITALIA NEI LUOGHI SACRI  DELLA MUSICA

Dal Mozarteum di Salisburgo alle avveniristiche architetture del Kulturforum di Berlino l’Orchestra Filarmonica Pugliese con il sax di Gaetano Di Bacco

Sulmona, 9 dicembre 2024. Prosegue e si rafforza il sodalizio tra il sassofonista italiano gaetano di Bacco e L’Orchestra Filarmonica Pugliese, già collaudato lo scorso anno nella tournée che li ha portati a rappresentare l’Italia per la stagione 2023 a Salisburgo, ospiti  della Fondazione Mozarteum.

Anche quest’anno un obiettivo ambizioso li porta a ritrovarsi in un tour dal titolo “Road to Berlin” che partito dal Teatro Petruzzelli di Bari venerdì 6 dicembre, dopo una serie di tappe italiane, approderà a Berlino l’11 dicembre dove si esibiranno, ospiti in una realtà ambitissima dal mondo della  musica: la Philharmonie Grosser Saal Berlin, prestigiosa sala da Concerto del Kulturforum, al civico numero 1 nella via dedicata al mitico direttore Herbert von Karajan, nonché sede di una delle orchestre più importanti al mondo come quella dei Berliner Philharmoniker.

La serata speciale, dal titolo “Italienische Nacht”, celebra il genio italiano della musica con brani di Rossini, Puccini e Donizetti affidati alle voci del soprano Maria Giulia Milano e del tenore Aldo Caputo e ad altri solisti. Si alternano al pianoforte Marco Sollini e Salvatore Barbatano, mentre al sassofono c’è Gaetano Di Bacco che si esibirà nel Concerto per Saxophone e Orchestra di Paul Gilson (compositore belga vissuto tra 1865 e il 1942). Opera poco conosciuta, commissionata dalla sassofonista americana M.Elise Hall, ma mai interpretato da lei. La partitura è stata ritrovata solo nel 2017 e verrà eseguita nella versione curata e revisionata dallo stesso Di Bacco che si esibisce con l’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta dal M° Manuel Tevar.

Gaetano Di Bacco, Direttore Artistico della Camerata Musicale di Sulmona dal 2013, apprezzato sassofonista con una rilevante attività concertistica, 40 anni di lavoro nel campo della musica (più di 1700 concerti, 150 tournée in Europa, Africa, Asia, Medio ed Estremo Oriente, America del Nord e del Sud) ha debuttato al Teatro dell’Opera di Roma  nel 1983 collaborando poi per 20 anni con oltre 500 produzioni. Fondatore del  Quartetto di sassofoni Accademia , docente di sassofono al Conservatorio L. D’ Annunzio di Pescara, ha inciso 12 compact disc. e pubblicato musica per sassofono per le Edition G. Billaudot e Édition Lemoine Paris.

Il direttore d’orchestra,  ma anche compositore e pianista spagnolo, Manuel Tevar è chiamato a dirigere questo progetto, tanto importante quanto impegnativo, che viaggia dall’Italia a Berlino con un organico di oltre ottanta persone, in  rappresentanza della musica italiana in uno dei luoghi considerato tempio della musica mondiale. Con i suoi 2440 posti la Philharmonie Grosser Saal, la sala da concerto di Berlino, sita nel Kulturforum, sede dei Berliner Philharmoniker,  è stata progettata dall’architetto tedesco Hans Scharoun negli anni sessanta secondo criteri di funzionalità e ispirandosi a nuovi concetti estetici del Movimento Moderno.

La  Philharmonie di Berlino progettata in modo da esaltarne le potenzialità acustiche, ha il podio collocato centralmente rispetto agli ascoltatori, che si dispongono ad anfiteatro intorno ad esso, con il direttore che cessa di agire come una barriera tra l’orchestra e il pubblico; secondo il concetto dell’architetto Hans Scharoun infatti  «ascoltare la musica è un evento collettivo che unisce ascoltatori e musicisti».

Costata 17 milioni di marchi (circa il doppio in euro attuali) considerata ancora oggi uno dei capolavori del Movimento Moderno, fu inaugurata dopo quattro anni di lavori, nel 1963 con la Nona Sinfonia di Beethoven.   

L’Orchestra Filarmonica Pugliese, nata nel 2013 con il patrocinio della Regione Puglia e del Ministero della Cultura, in 10 anni di attività  si è esibita nei teatri più importanti d’ Italia. Giovane e grintosa compagine ha realizzato  concerti in diretta per RAI Cinema e per l’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam.  Con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha realizzato il progetto “Gran Galà Beethoven”. Ha realizzato cinque incisioni discografiche ed è stata protagonista di una puntata di “Primo Movimento” su Radio Rai.

Fiorentina Galterio