L’IMPEGNO DI RURALITÀ E SOLIDARIETÀ ETS

Donazioni solidali per la salute e il soccorso

Lanciano, 17 dicembre 2024.  La Onlus Ruralità & Solidarietà ETS, promossa da Cia Agricoltori Italiani di Abruzzo, Marche e Molise, continua a portare avanti la propria missione di supporto al benessere sociale e sanitario del territorio abruzzese attraverso iniziative concrete e di alto impatto.

Nell’ambito delle attività dedicate alla salute infantile, Ruralità e Solidarietà ETS ha donato un rifrattometro binoculare portatile al Lions Club di Lanciano. Questo strumento diagnostico di ultima generazione permetterà di organizzare giornate dedicate alla prevenzione dei difetti visivi per gli alunni delle scuole elementari del territorio, in collaborazione con professionisti del settore medico. La diagnosi precoce dei problemi visivi è fondamentale per garantire un corretto sviluppo della vista nei bambini e prevenire problematiche più gravi in età adulta.

La cerimonia di consegna si è svolta presso la Sala di Conversazione del Comune di Lanciano, alla presenza dei rappresentanti del Lions Club e del Sindaco Filippo Paolini. L’evento è stato accompagnato da un concerto di pianoforte e flauto, a sottolineare l’importanza dell’iniziativa.

La Onlus ha poi effettuato un’ulteriore donazione: una sonda ecografica wireless Cerbero 4.0 destinata all’unità mobile di soccorso della Croce Rossa Italiana di Lanciano. Questo dispositivo innovativo rappresenta un significativo passo avanti nel campo del soccorso d’emergenza, consentendo diagnosi rapide e precise direttamente sul luogo dell’intervento. Grazie a questa tecnologia all’avanguardia, i soccorritori potranno garantire interventi medici più efficaci, contribuendo a salvare numerose vite umane.

La cerimonia di consegna si è svolta presso l’Ospedale Civile di Lanciano alla presenza dei responsabili della Croce Rossa, medici e personale sanitario.

“Le due donazioni testimoniano come il contributo del 5 per mille possa fare la differenza nella vita delle comunità locali”, ha dichiarato il Presidente della Onlus Mariano Nozzi, “Grazie al sostegno dei cittadini, Ruralità e Solidarietà ETS può realizzare progetti innovativi e concreti, migliorando la qualità della vita degli abruzzesi”




NUOVO SUCCESSO PER NETRIX DI SANTA ROSA

Stallone del dipartimento di medicina veterinaria di Teramo, sul podio della mostra nazionale del cavallo murgese

Teramo, 17 dicembre 2024. Dopo il successo di un mese fa a Fieracavalli Verona, Netrix di Santa Rosa, stallone Murgese del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo, è salito sul podio della 69ª Mostra Nazionale del Cavallo Murgese che si è svolta a Martina Franca (TA) dall’11 al 15 dicembre.

Nell’affollata categoria 6/7 anni Netrix è infatti risultato terzo classificato confermandosi tra i migliori soggetti per morfologia e attitudine (sella e attacchi).

«È il cavallo grigio “amato da tutti” ha dichiarato Augusto Carluccio, direttore della Scuola di Specializzazione in Fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici dell’Ateneo di Teramo – sia perché è straordinariamente bello con il suo particolare mantello grigio ferro capezza di moro, sia per la sua indole, sempre rispondente alle chiamate del suo cavaliere pur nella maestosità e nevrilità di stallone».

«Netrix – ha aggiunto Carluccio – è stato inserito nel programma di produzione di soggetti con questo particolare mantello che saranno montati dai cavalieri della Fanfara a Cavallo del IV Reggimento Carabinieri. Grazie a una convenzione che l’Università di Teramo ha stipulato con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri lo stallone, infatti, si trova nel Centro di Selezione Equestre del Reparto Carabinieri Biodiversità di Martina Franca con il quale il Dipartimento di Medicina Veterinaria collabora da tempo. Di lui si prendono cura giornalmente Domenico Giacovelli e Vincenzo Laera, professionisti e uomini di cavalli che lo hanno portato nell’Olimpo dei soggetti Murgesi, magistralmente coordinati per gli aspetti sanitari dal Capitano Veterinario Alberto De Berardinis».




SEMINARIO AGENA

Oltre 200 professionisti sugli Attestati di Prestazione Energetica

Teramo, 17 dicembre 2024.  Grande successo per il seminario “Attestati di Prestazione Energetica – Nuovi strumenti per una maggiore efficienza, innovazione e produttività”, organizzato da AGENA, l’Agenzia per l’Energia della Provincia di Teramo,  presso la Sala Conferenza della Camera di Commercio. 

L’evento, realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, il Collegio dei Geometri, l’Ordine degli Ingegneri e il Collegio dei Periti Industriali della provincia di Teramo, ha visto la partecipazione di oltre 200 professionisti, a conferma del forte interesse per il tema della transizione energetica e del ruolo cruciale degli Attestati di Prestazione Energetica (APE).

Il seminario è stato l’occasione per presentare la nuova piattaforma digitale sviluppata da AGENA per la gestione dei controlli degli APE e l’interconnessione con il catasto degli impianti termici della Provincia di Teramo.

“Questo strumento innovativo”, ha dichiarato l’Amministratore di AGENA Francesco Marconi, “testimonia il nostro impegno concreto nel supportare il territorio verso un futuro energeticamente più sostenibile, semplificando le procedure e aumentando l’efficienza del sistema”.

Tra gli ospiti presenti, la Presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone, e il Consigliere Provinciale Luca Lattanzi, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti e istituzioni per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Autorevoli le relazioni dei tecnici di AGENA, l’Ing. Graziano D’Eustachio e l’Ing. Danilo Di Pietro, che hanno illustrato le funzionalità della piattaforma e analizzato la qualità degli APE nella Provincia di Teramo oltre a quella del Dott. Stefano Gregori, sviluppatore delle piattaforme informatiche in uso presso AGENA.

Di grande interesse anche le testimonianze dell’Ing. Ludovica Marenco (Agenzia IRE – Regione Liguria) e del Dott. Ulrich Klammsteiner (Agenzia per L’energia Alto Adige – CasaClima) sulle best practice nel campo della certificazione energetica a livello nazionale.

Il seminario ha rappresentato un importante momento di aggiornamento e confronto per tutti i professionisti del settore, confermando l’impegno di AGENA nel promuovere l’innovazione e la sostenibilità energetica sul territorio.




FIASCHE E BORRACCE: una storia di tradizione e cultura

Esposizione presso la Taverna Ducale  21/31 dicembre 2024. Inaugurazione venerdì 20 dicembre ore 17:00

Popoli, 17 dicembre 2024. Dal 21 al 31 dicembre, la suggestiva Taverna Ducale di Popoli ospiterà per la prima volta la collezione di fiasche e borracce antiche proveniente dalla raccolta privata di Gianni Brandozzi. L’evento è organizzato dalla ThermaeCordis ETS, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e artistico del territorio. L’inaugurazione si terrà venerdì 20 dicembre alle ore 17, alla presenza del collezionista e della storica dell’Arte dott.ssa Maria Rosanna Proterra, che accompagnerà i visitatori alla scoperta della mostra.

La raccolta, frutto di oltre 40 anni di passione e ricerca, racconta la storia di questi oggetti d’uso quotidiano, simboli di viaggi, tradizioni religiose e praticità. Le fiasche e borracce, utilizzate fin dall’antichità per il trasporto dei liquidi, soprattutto dell’acqua, sono testimonianze preziose di una cultura popolare spesso dimenticata.

La mostra presenta decine di esemplari che abbracciano un arco temporale di diversi secoli, con particolare attenzione all’Italia centrale, in particolare l’Abruzzo. Realizzate prevalentemente in ceramica, ma anche in metallo, vetro e legno, queste opere non sono solo funzionali, ma veri e propri pezzi d’arte, impreziositi da decori simbolici, motivi religiosi e dettagli estetici che raccontano usanze e credenze di un tempo.

“Questa esposizione offre uno sguardo unico su oggetti che hanno accompagnato generazioni di viandanti, pellegrini e lavoratori”, spiega la dott.ssa Proterra. Dai manufatti più semplici, come le borracce da viaggio o da transumanza, alle più raffinate fiasche da salotto decorate a mano, la collezione Brandozzi è un tributo alla capacità artigianale e alla bellezza della tradizione.

Organizzata dalla ThermaeCordis ETS, l’esposizione è un viaggio affascinante nella memoria di un passato lontano, dove ogni pezzo custodisce un racconto: un evento imperdibile per appassionati, studiosi e curiosi che desiderano riscoprire la cultura materiale e artistica di un’Italia antica e autentica.

La mostra è realizzata con il contributo della Regione Abruzzo, patrocinata dal Comune di Popoli Terme, della APTS Italia – Agenzia per la Promozione del Turismo Sostenibile, da Centro Termale e Riabilitativo Terme Inn Popoli, dell’Istituto Omnicomprensivo di Popoli Terme, dell’Università della Terza Età di Popoli Terme, dall’Associazione l’Officina del Vento e con il sostegno della Banca di credito Cooperativo di Pratola Peligna.

L’associazione culturale Giovane Europa gestisce la collezione Gianni Brandozzi e gli allestimenti.

Orari: dal 21 al 23 dicembre 10:30/13:00-15:00/19:00, 24 dicembre 10:30/13:00.

25 dicembre chiuso. Dal 26 al 30 dicembre 10:30/13:00-15:00/19:00, 31 dicembre 10:30/13:00

Luogo: Taverna Ducale, Popoli (PE)

Inaugurazione: venerdì 20 dicembre, ore 17:00




L’ANNUNCIAZIONE DI WALTER MONICH

Dai musei del Bargello

L’Aquila, 17 dicembre 2024. Frutto di una stretta collaborazione istituzionale fra i Musei del Bargello di Firenze e il Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila, nell’ambito del Sistema Museale Nazionale, progetto coordinato dalla Direzione Generale Musei del MiC, martedì 17 dicembre alle ore 11.00, alla presenza delle autorità e degli organi di informazione, sarà presentata al MuNDA L’Annunciazione di Walter Monich, gruppo scultoreo eseguito nel 1410-1415 ca., che sarà visibile negli orari di apertura da mercoledì 18 dicembre.

Grazie a questa intesa, voluta fortemente dal Direttore Generale dei Musei Prof. Massimo Osanna, è stata stipulata una convenzione fra i due Musei, aquilano e fiorentino, che prevede il deposito dell’opera al MuNDA per dieci anni rinnovabili.

“Il Sistema Museale Nazionale si arricchisce anche grazie a collaborazioni virtuose tra i suoi istituti, come quella che presentiamo oggi – ha dichiarato il Direttore Generale Musei del MIC e Direttore avocante dei Musei del Bargello Massimo Osanna- Questa iniziativa prevede il deposito di lungo periodo del gruppo scultoreo dell’Annunciazione, recentemente attribuito a Walter Monich, dal Museo nazionale del Bargello, dove il Salone di Donatello è interessato da importanti lavori di restauro e riallestimento, al Museo Nazionale d’Abruzzo. Questa operazione consentirà non solo ai visitatori, ma anche alla comunità scientifica, di riscoprire un’importante opera del Quattrocento abruzzese nel suo contesto d’origine, favorendo nuove connessioni con le collezioni del museo e con il ricco patrimonio del territorio”.

Il gruppo dell’Annunciazione, scolpito in pietra della Majella e attribuito per lungo tempo all’orafo, scultore e pittore abruzzese Nicola da Guardiagrele, si compone di due porzioni separate rappresentanti l’Angelo annunciante e la Vergine Annunciata e giunge da un’edicola posta all’interno di un giardino privato a Tocco da Casauria (Pescara). Realizzato per essere addossato a una parete per via del retro non lavorato, in antico l’insieme probabilmente doveva far parte della decorazione di un portale. Entrato nel mercato nazionale, si sollecitava l’intervento del Ministero della Pubblica Istruzione per scongiurare l’esportazione della scultura in America. Fu così che nella primavera del 1907 l’opera fu acquisita dallo Stato e, data a quell’epoca l’assenza in Abruzzo di un’istituzione museale statale che potesse degnamente conservarla ed esporla, l’opera fu assegnata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze, istituto deputato all’esposizione delle collezioni di scultura.

Fin dal principio il gruppo ha trovato sistemazione nel Salone di Donatello del museo fiorentino, assieme ad altri capolavori della statuaria quattrocentesca, posto su di un’alta mensola a simulare la sua probabile originaria collocazione, come mostrato in una foto d’epoca conservata presso l’Archivio fotografico del Bargello.

“Giunta nel 1907 al Museo Nazionale del Bargello, questa suggestiva Annunciazione fu collocata nel Salone di Donatello a narrare – insieme a capolavori eccelsi – il passaggio dal Gotico al Rinascimento: recentemente attribuita a Walter Monich, oggi l’opera lascia il suo museo e ne starà lontana per alcuni anni. Ma il suo ritorno in terra abruzzese è un ritorno alle origini, che avviene grazie all’iniziativa del Direttore Generale prof. Massimo Osanna e a cui il Museo del Bargello è lieto di contribuire, privandosi di un’importante scultura che andrà nondimeno a costituire un nuovo fiore all’occhiello del Museo Nazionale d’Abruzzo” Così nelle parole di Ilaria Ciseri, funzionario responsabile delle collezioni del Museo Nazionale del Bargello.

Recentemente l’opera è stata attribuita allo scultore tedesco Walter Monich, anche noto come Gualtiero d’Alemagna, scultore tedesco probabilmente originario di Monaco di Baviera, documentato tra il 1399 e il 1412. Dopo un decennio di attività per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dove tra il 1403 e il 1407 coordina una squadra che arrivò a contare trecento scalpellini operando soprattutto nei piloni del capocroce e nel transetto settentrionale della cattedrale meneghina, Walter Monich nel 1410 si sposta verso sud facendo una prima tappa a Orvieto, città in cui risulta attivo nel cantiere della cattedrale. Nel 1412 firma come “magister Gualterius de Alamania” il Monumento della famiglia Caldora nella Badia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona, e probabilmente tre anni più tardi esegue il Monumento di Niccolò di Giacobuccio Gaglioffi nella chiesa di San Domenico a L’Aquila, purtroppo perduto a causa del terremoto del 1703. Più problematica risulta invece l’attribuzione al Monich della Tomba di Ludovico II Camponeschi nella chiesa di San Biagio di Amiterno, oggi San Giuseppe Artigiano, sempre all’Aquila, e datata 1432. Negli ultimi anni la critica ha proposto di riconoscere la mano dello scultore anche nel monumentale San Giovanni Battista posto all’esterno della Collegiata di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele. “Siamo felici e onorati di questo deposito dai Musei del Bargello. Con l’esposizione dell’Annunciazione nelle nostre sale si sottolinea ulteriormente il ruolo del Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila come custode e interprete dell’arte dell’intera regione” la dichiarazione della Dott.ssa Federica Zalabra,




PENSIERI DI LUCE

Sabato 21 dicembre, al Santuario della Madonna dello Splendore, il secondo appuntamento della rassegna. Frate Stefano Vita presenterà il suo “Maria. Modello e ispirazione”. Il maestro Renzo Ruggieri e l’ Ars Vocalis Ensemble proporranno il progetto musicale “Ave Maria”.

Giulianova, 17 dicembre 2024. Si terrà sabato 21 dicembre 2024, alle ore 21, nel Santuario della Madonna dello Splendore, il secondo appuntamento della rassegna itinerante di spiritualità “Pensieri di Luce”, organizzata dall’Associazione “Forum Artis Cultura in Movimento” con il patrocinio del Comune di Giulianova.

Ospite dell’incontro sarà Frate Stefano Vita, membro dell’Istituto di vita consacrata “Fraternità Francesca di Betania”, noto per aver ricoperto diversi incarichi istituzionali, tra cui quello di Vicario generale della delegazione Pontificia Santa Casa di Loreto e quello di docente incaricato presso la Facoltà Teologica Pugliese.

Fra’ Stefano interverrà sul suo “Maria. Modello e ispirazione” (Shalom), saggio che si presenta come una riflessione umana e sapienziale su Maria e il Suo mistero, impreziosito dalla prefazione del Cardinale Angelo Comastri. A pochi giorni dal  Santo Natale, dialogherà con lui Alessandra Angelucci, giornalista e curatrice della rassegna, ripercorrendo le tracce lasciate da Maria nella storia del cristianesimo. “Alla scoperta del Salvatore – si legge non  a caso nel libro – deve precedere l’incontro con Sua Madre, perché l’Incarnazione si è attuata solo con il consenso e la collaborazione della Madre di Dio”.

L’evento vedrà la partecipazione straordinaria del maestro e compositore fisarmonicista Renzo Ruggieri che, insieme all’ Ars Vocalis Ensemble, presenterà il progetto “Ave Maria”. La composizione, che potrà essere ascoltata dai presenti, si ispira alla celebre Aria sulla quarta corda di J.S. Bach. Nata inizialmente per voce solista, la composizione “Ave Maria” di Renzo Ruggieri è stata armonizzata per coro a voci miste, con uno spazio dedicato all’improvvisazione del maestro. Le voci,  quelle di Letizia Scaringella, Annalisa Barbagrigia, Simone Di Meo, Carmine Leonzi.




DAI FOSSORES AI MINATORI

Cambiamenti socioeconomici e culturali in un paese dell’entroterra abruzzese. Atti del Convegno di Capistrello, 7 agosto 2021

Avezzano, 17 dicembre 2024. Dalla quarta di copertina: «Gli atti qui pubblicati raccolgono le comunicazioni presentate nel corso del Convegno tenutosi a Capistrello nell’estate del 2021 a cura dell’Associazione Amici dell’Emissario.

Le voci raccolte nel volume sono rivolte al recupero di un patrimonio culturale che si è stratificato nel tempo sulla base di simboli fortemente caratterizzanti per questa comunità abruzzese: l’Emissario, il minatore, l’emigrazione, parole dense di significato e veicolo della costruzione di un’identità collettiva, sono state qui riesaminate, confrontate e condivise tra precedenti e attuali generazioni attraverso la chiave di una memoria attiva e partecipata».

SAGGI E CONTRIBUTI PRESENTI NEL VOLUME: Angelo Fracassi – Capistrello, i minatori, le origini; Paolo Farina – L’Emissario di Claudio: la realizzazione dell’opera e le tecniche di scavo; Paolo Muzi – Aspetti della realtà socioeconomica dell’entroterra abruzzese nell’Ottocento; Angelo Fracassi – Un tesoro ritrovato: La pianta dello spurgo dell’Emissario di Panfilo Petrucci (1830) e il fondo della Biblioteca Casanatense; Dino Ricci – … è venuto meno il logorio di una fatica disumana!; Geltrude Scatena – Il tempo e la lontananza; Emilia De Vecchis – Narciso De Vecchis: mio padre; Eide Spedicato Iengo – Ester Fasciani, La sedia vuota. Storie di lavoratori di Capistrello.




AI VERTICI DEL RANKING INTERNAZIONALE GREENMETRIC

Sostenibilità, l’Università dell’Aquila si conferma

L’Aquila, 17dicembre 2024. Per la settima volta consecutiva, l’Università degli Studi dell’Aquila si posiziona ai vertici della classifica globale nel ranking GreenMetric, una graduatoria internazionale che classifica le università valutando l’impegno degli atenei a diminuire l’impatto sull’ambiente, con misure relative sia all’adeguamento/miglioramento delle proprie infrastrutture sia al cambio comportamentale della propria comunità e della società.

I risultati sono stati resi noti durante la conferenza internazionale e cerimonia ufficiale tenutasi all’Università di San Paolo (Brasile).

UnivAQ si posiziona ai vertici della classifica globale nel ranking, piazzandosi nel 2024 al 28° posto nel mondo e al 5° in Italia, migliorando ancora il 29° posto del 2023 ed il 30° del 2022, pur con una concorrenza sempre più alta (i partecipanti erano erano infatti 1050 nel 2022 e 1183 nel 2023, quest’anno sono arrivati addirittura a ben 1477).

Tra gli atenei italiani presenti nel ranking, davanti ad UnivAQ si sono piazzati solo Bologna (9° posto assoluto), la LUISS (12°), l’Università di Torino (15°) e il Politecnico di Torino (20°). A livello mondiale, si posiziona al primo posto la Wageningen University, nei Paesi Bassi, seguita dall’Università di Nottingham (UK) e dall’altra olandese University of Groningen.

Gli indicatori presi in esame dal ranking sono 6:

• Ambiente e infrastrutture (SI)

• Energia e cambiamenti climatici (EC)

• Rifiuti (WS)

• Acqua (WR)

• Trasporti (TR)

• Formazione (ED)

L’Università dell’Aquila conferma l’ottima performance nell’indicatore sulla formazione (ED), tra i 40 atenei al primo posto raggiungendo il punteggio massimo (1800 su 1800 punti disponibili), accanto a tutte le altre quattro italiane meglio piazzate. Molto positivi anche i risultati anche in energia e cambiamenti climatici (32° nel mondo e 5° in Italia).

“Non posso che esprimere grande soddisfazione per il risultato risultato positivo ottenuto dal nostro Ateneo in questa particolare classifica”, commenta il rettore Edoardo Alesse “La sostenibilità è un valore che si ricerca giornalmente, mettendo in campo politiche concrete nell’organizzazione dei servizi, nell’efficientamento degli edifici, nella gestione di tutta la complessa macchina amministrativa accademica. A ulteriore dimostrazione dell’attenzione che UnivAQ pone su questi temi, voglio ricordare anche che, per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, l’ateneo si è dotato da tempo di competenze specifiche attraverso la Commissione per il Miglioramento Energetico degli Edifici e la nomina di un Energy Manager, responsabile della conservazione e dell’uso razionale dell’energia. I risultati di questa gestione sono stati molto soddisfacenti: nell’ultimo anno accademico (2023/24), la riduzione di consumo di gas nel periodo di accensione dei riscaldamenti è stata del 16%, con una contestuale riduzione dei consumi elettrici del 14%, rispetto al valore medio degli anni precedenti. Valori che sono confermati anche normalizzando i dati in relazione alle condizioni climatiche registrate nell’ultimo anno. Complessivamente, l’Ateneo ha risparmiato oltre 200 tonnellate equivalenti di petrolio e 350 tonnellate di CO2 nei soli mesi da ottobre ad aprile, valore pari alle emissioni annue di oltre 100 famiglie medie italiane”.




SCUOLA MACONDO AL FIANCO DI GIOVANI SVANTAGGIATI

Con il sostegno della Fondazione Pescarabruzzo

Teramo, 17dicembre 2024. Si chiude con questo 2024 Un mondo di storie il laboratorio di scrittura ed ambientalismo ideato dalla Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara grazie alla Dottoressa Elisa Quinto realizzato grazie al contributo della Fondazione Pescarabruzzo per un contrasto attivo alla povertà culturale dei ragazzi che vivono in condizioni economiche svantaggiate.

Il progetto portato a termine nell’arco di tre mesi circa si è concentrato sulla formazione in scrittura creativa e sulla formazione, altresì, della figura della sociale media manager pur tenendo conto del tema proposto ossia il legame tra scrittura e ambientalismo, ed infatti i ragazzi proprio in base ai loro interessi hanno trattato personaggi che si occupassero di tale settore.

Qual è stato il percorso affrontato dai ragazzi?

“Dopo le ore di lezione, c’è stata per gli studenti che hanno partecipato anche la pratica – spiega Elisa Quinto – Infatti, si sono impegnati nella stesura di una ricerca condotta da ognuno di loro, su come l’artista scelto ha declinato l’ambientalismo ed hanno, inoltre, realizzato dei contenuti multimediali che attraverso grafiche, post mirati e ad effetto, intendono catturare l’attenzione dei followers sugli stessi social ed in questo modo hanno messo in pratica anche le ore di lezione sulla figura della sociale media manager. Noi stessi, come Macondo, ci impegneremo a pubblicare i loro contenuti programmati sulle nostre pagine social”.

L’obiettivo è stato quello di stimolare lo studente all’apprendimento degli aspetti più significativi delle arti narrative, sviluppando competenze creative e artistiche oltre a quelle relative allo studio delle fonti e al lavoro di ricerca filologica ma a monte c’è anche un altro fine ossia quello di favorire la socializzazione che è alla base del lavoro di squadra, integrazione e dibattito, nascita e sviluppo di una vera e propria squadra.




UNIONE NAZIONALE PRO LOCO D’ITALIA: CONFERMA AI VERTICI

Abruzzo resta con presidente e vicepresidente UNPLI Abruzzo Sandro Di Addezio e Sergio Carafa

Teramo, 17dicembre 2024. L’Abruzzo resta ai vertici dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. Il presidente UNPLI Abruzzo, Sandro Di Addezio, è stato confermato componente della giunta esecutiva nazionale dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, presieduta dal siciliano Antonino La Spina, recentemente rieletto nel corso dell’assemblea nazionale. Di Addezio, che è anche presidente della Pro Loco di Sant’Omero (Te), farà coppia con Sergio Carafa, vicepresidente regionale e presidente dell’unione provinciale di Chieti, che sarà consigliere nazionale nel quadriennio 2024/2028.

La conferma di Di Addezio è giunta nel corso della seduta d’insediamento del rinnovato consiglio nazionale, svoltosi lo scorso fine settimana a Roma, a cui lo stesso ha partecipato assieme a Carafa: «E’ una grande occasione per l’Abruzzo – commenta Di Addezio – poiché potremo rappresentare al meglio le istanze delle ormai quasi 270 Pro Loco abruzzesi che aderiscono alla rete dell’UNPLI, un numero che cresce di settimana in settimana, e di circa 20mila socie e soci. Tante sono le cose da fare: da un contributo più sostanzioso delle nostre Pro Loco alla promozione e all’informazione turistica, all’animazione dei territori e delle comunità, dall’amministrazione condivisa all’impegno per portare avanti l’imponente progetto di censimento del patrimonio immateriale, in cui l’UNPLI è impegnata assieme ad ANCI Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, il Ministero della cultura e l’ICPI Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale».

«Come enti di terzo settore abbiamo ottenuto la proroga del nuovo regime IVA – gli fa eco Carafa – e questo è un risultato a cui ha contribuito in maniera decisiva anche l’UNPLI, a conferma delle grandi opportunità che si presentano nel fare parte della nostra rete. Come comitato regionale lavoreremo per formare e informare il più possibile la nostra classe dirigente in modo da essere preparati a tutti gli scenari che si presenteranno nel futuro».

«Auspichiamo – sottolineano e concludono Di Addezio e Carafa – un rapporto sempre più virtuoso, costruttivo e collaborativo con la Regione Abruzzo. In tutta Italia si moltiplicano le dimostrazioni di sostegno e di concreta vicinanza di enti che sono l’infrastruttura istituzionale del paese, dalle Regioni ai Comuni: appositi fondi a sostegno delle attività delle Pro Loco e delle reti provinciali e regionali, presenza costante agli appuntamenti delle nostre associazioni, supporto in generale alle nostre attività. Siamo una grande rete e vogliamo lavorare bene per la nostra terra, in armonia con tutto il sistema regionale con cui ci confrontiamo quotidianamente».

L’UNPLI, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, è una realtà associativa senza scopo di lucro con personalità giuridica, accreditata dall’UNESCO dal 2012, che opera su scala nazionale per la promozione e la tutela del patrimonio culturale, turistico e sociale dei piccoli centri dal 1962. Rappresenta circa 6400 Pro Loco è può contare su oltre 600mila socie e soci in tutta Italia. UNPLI è accreditata presso il Servizio Civile Universale e coinvolge ogni anno oltre 2mila volontarie e volontari nei diversi progetti e iniziative promossi dalla Pro Loco. Tra le iniziative nazionali di rilievo promosse da UNPLI vi sono Sagra di Qualità, Salva la tua lingua locale, l’Infiorata delle Pro Loco d’Italia, la Giornata nazionale delle Pro Loco, gli Ecodays, il cammino Da Francesco a Francesco, oltre all’ambizioso progetto di Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale, il primo a livello nazionale. La rete associativa è presente in tutte le regioni italiane ed è presieduta dal 2016 da Antonino La Spina.




GRANDE FESTA CON I BAMBINI

Le scuole pescaresi nella sala consiliare del Comune

Pescara, 17 dicembre 2024. L’ospite d’onore della mattinata è stato Frate Gianfranco Priori, frate Cappuccino Rettore del Santuario dell’Ambro, che ha stupito tutti con i suoi trucchi da illusionista, ammaliando il pubblico con carte e vari giochi di prestigio divertenti e coinvolgenti. I bambini e gli adolescenti sono rimasti rapiti dai movimenti veloci, dalla grande esperienza e abilità di “Frate Mago” che con il suo spettacolo ha girato l’Europa ed è stato ospite molto apprezzato persino di Papa Francesco.

“Sono convinta che fare comunità significhi anche questo, mescolare età e percorsi di vita per costruire ponti tra di noi e verso gli altri per recuperare la più profonda umanità, unica vera forza motrice delle relazioni, della società e della storia”, conclude l’assessore che ha augurato “Buon Natale a tutti i bimbi e ragazzi, alle loro famiglie, a tutti i docenti – sempre pronti a collaborare – e naturalmente alle dirigenti scolastiche della città”.

Per iniziare e concludere la mattinata sono stati intonati i canti natalizi, accompagnati dal cantautore Beppe Frattaroli, “perché la tradizione canora legata alla natività, così come il presepe, siano luce e messaggio universale di accoglienza e alleanza tra gli uomini”.




STRAGE DI ULIVI PER LA CENTRALE SNAM

Sono 317 gli alberi di ulivo tagliati dalla Snam

Sulmona, 17 dicembre 2024. Sono 317 gli alberi di ulivo tagliati dalla Snam per la costruzione della centrale di compressione a Case Pente. Il dato viene direttamente dal Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo in seguito all’accesso agli atti da parte del coordinamento Per il clima Fuori dal Fossile di Sulmona. L’autorizzazione all’abbattimento è stata rilasciata dalla Regione perché l’opera è considerata di pubblica utilità, anche se essa non ha nulla di utile né per l’Italia né tanto meno per i territori attraversati dalla Linea Adriatica.

I consumi di metano, infatti, sono ai minimi storici, intorno a 60 miliardi di metri cubi, quando 20 anni fa se ne consumavano oltre 86 miliardi. Le attuali infrastrutture metanifere assicurano una disponibilità tecnica di gas che (escludendo le importazioni dalla Russia) va oltre i 100 miliardi di metri cubi. Pertanto, più che costruire nuovi impianti, bisognerebbe cominciare a dismettere quelli superflui.

Perché i 317 alberi di ulivo sono stati abbattuti e non espiantati e ricollocati come è avvenuto in Puglia per il Tap?

Il taglio è comunque illegale perché i lavori della centrale sono stati avviati senza aver prima adempiuto, come prevede la V.I.A., alle prescrizioni ante operam e proseguiti con autorizzazione a costruire ormai decaduta.

Agli ulivi occorre aggiungere i numerosi alberi da frutta che sono stati eliminati in precedenza per far posto alla centrale. Questo scempio è solo un’anticipazione del disastro ambientale ed ecologico che si abbatterà sulle aree appenniniche attraversate dal metanodotto. Il Gruppo Unitario Foreste Italiane ha calcolato che l’interramento del gasdotto, con l’apertura delle nuove piste di accesso in montagna e le piazze di cantiere, comporterà l’abbattimento di milioni di alberi.

Ciò in quanto buona parte dei 430 km del tracciato da Sulmona a Minerbio sono aree boschive.  Il Servizio Programmazione Forestale della Regione Umbria ha attestato al riguardo che, per la sola Umbria, “l’opera porterà ad una sottrazione dell’habitat naturale valutabile, con approssimazione di ampio difetto, in non meno di 750 ettari”.

A finire sotto le motoseghe e le ruspe della Snam non saranno solo i boschi dell’Appennino ma anche tutte le coltivazioni arboree che si trovano lungo il tracciato: uliveti, frutteti, vigneti e quant’altro sarà di intralcio al metanodotto. Considerando anche la fascia di servitù (40 metri, 20 per lato), nella sola Valle Peligna andranno persi circa cento ettari di terreno agricolo. La Provincia dell’Aquila e una parte di quella di Pescara saranno attraversate dal metanodotto per 106 Km.

Ciò significherà la perdita di centinaia di ettari non solo di terreni agricoli ma anche di boschi. In diverse aree, come a Paganica, la presenza molto estesa dell’uso civico con le relative tartufaie rappresenta una consistente risorsa per la popolazione locale; una risorsa che sarà pesantemente colpita dalla Snam. Nel Comune di Popoli l’attraversamento del metanodotto interessa non solo aree di uso civico ma anche quello che costituisce il più grande bacino imbrifero della Regione.

Il progetto Snam prevede un tunnel di 1,6 km tra Popoli e Collepietro, il che comporta un elevato rischio di alterazione della falda idrica. 

Siamo di fronte ad un disastro senza precedenti. Neppure sotto l’aspetto occupazionale vi sarà alcun beneficio perché l’opera, dal costo di 2 miliardi e 500 milioni di euro, sarà realizzata con maestranze altamente specializzate provenienti da fuori – come già si vede con la centrale di Sulmona – e le compensazioni della Snam, a fronte dei notevoli profitti che essa ne ricaverà, sono semplicemente ridicole. Tutto ciò sta avvenendo grazie al comportamento irresponsabile e al silenzio complice dei nostri rappresentanti istituzionali che sono stati eletti per tutelare il nostro territorio e non per lasciarlo distruggere, con conseguente ulteriore depauperamento economico e sociale delle aree interne.

Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile – Sulmona




AEROPORTO D’ABRUZZO, SERVE GESTORE ESPERTO

Enbital Pescara “Si ad un piano definito, no alla gestione politica”

San Giovanni Teatino, 17 dicembre 2024. “Le recenti notizie riguardanti lo spostamento dei voli per Milano da Pescara a Malpensa non fanno altro che confermare lo stato di confusione in cui versa la gestione strategica dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo” dichiara il dr. Paolo Provino, Presidente Nazionale di Enbital, presentando lo studio del Centro Studi dell’associazione dedicato proprio allo scalo abruzzese.

“Manca un piano definito e l’affidare alla politica la gestione di un’infrastruttura strategica come questa si dimostra ogni giorno di più un errore. La soluzione? Affidare la gestione a un soggetto esperto, capace di trasformare l’aeroporto in una risorsa, addirittura in attivo per i contribuenti abruzzesi”, prosegue Provino.

Lo studio Enbital evidenzia come l’Aeroporto d’Abruzzo, pur avendo registrato una crescita significativa del traffico passeggeri negli ultimi anni, si trovi a dover affrontare diverse sfide, tra cui la concorrenza degli scali vicini e la necessità di diversificare l’offerta di voli e servizi.

“Un gestore esperto, con una comprovata esperienza nel settore, sarebbe in grado di negoziare con le compagnie aeree, comprese quelle low-cost, per ottenere tariffe vantaggiose e incentivare l’aumento dei voli e l’apertura di nuove rotte” – sottolinea il Presidente di Enbital.

Lo studio cita esempi virtuosi come il sistema aeroportuale pugliese e quello del Nord Est, gestiti da Aeroporti di Puglia e SAVE, e il modello spagnolo, dove un’unica società statale controlla la maggior parte degli aeroporti, generando profitti significativi.

L’affidamento a un gestore esperto, in base all’analisi portata avanti da Enbital, comporterebbe diversi vantaggi per la comunità:

 – riduzione delle perdite per la Regione: la gestione efficiente trasformerebbe l’aeroporto in una realtà economicamente sostenibile;

– aumento dei voli e delle destinazioni: una maggiore capacità di negoziazione porterebbe a un’offerta più ampia e competitiva;

– sviluppo economico e turistico: un aeroporto più dinamico attirerebbe maggiori flussi turistici e nuove attività economiche;

– miglioramento dell’infrastruttura aeroportuale: un gestore esperto potrebbe accelerare e ampliare i progetti di ammodernamento già avviati dalla SAGA, l’attuale gestore;

– maggiore competitività: l’aeroporto sarebbe in grado di competere con gli altri scali della zona in modo più efficace.

“Enbital invita la politica regionale a prendere in seria considerazione la possibilità di affidare la gestione dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo a un soggetto esperto. È un’opportunità per trasformare un’infrastruttura strategica in un motore di sviluppo per l’intera Regione” – conclude il dr. Provino.