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INDIVIDUO PLURALE

Mostra di sette artisti residenti nel borgo della media valle dell’Aterno in concomitanza dell’evento al Fontecchio International Airport mostra  dell’artista americano Todd Brown Inside The Green Of Resilience

Fontecchio, 18 dicembre 2024. A conclusione di tre diversi interventi di ricostruzione e riqualificazione post sisma, lo splendido Palazzo Galli torna nella disponibilità della comunità di Fontecchio, in provincia dell’Aquila, pronto ad accogliere attività economiche e un centro socioculturale.

Giovedì 19 dicembre, dalle ore 17, si apriranno i portoni per un open day finalizzato a far conoscere la trasformazione avvenuta e incuriosire i potenziali interessati a rispondere all’avviso che il Comune guidato dalla sindaca Sabrina Ciancone si appresta a bandire.

Per l’occasione dell’open day, alcuni degli artisti residenti a Fontecchio hanno voluto contribuire ad un momento di festa e condivisione, allestendo per qualche giorno l’esposizione di proprie opere, o creando installazioni site specific nella mostra “Individuo plurale”.

Gli artisti sono l’iraniana Setareh Goodarzi, il messicano Erick Cuevas, in arte Nespy5euro, Debora Panaccione, Massimo Piunti, Francesca Racano, Nicolò Guarraci e Marco Rodomonti.

In concomitanza con l’evento, aprirà i battenti, in un’ala dello stesso palazzo Galli, porte aperte del Fontecchio international airport, dell’artista americano Todd Thomas Brown, con 25 nuove opere esposte nella mostra “Inside the green of resilience”.

Storica sede della scuola elementare Giovanni Titta Rosa, gravemente danneggiato dal terremoto del 2009, Palazzo Galli, spiega la sindaca Ciancone,  “è pronto ora per funzioni nuove, essendo stato costruito sin dal 2011 un plesso scolastico che ospita nido, infanzia e primaria. A breve l’amministrazione comunale pubblicherà gli avvisi per l’affidamento della gestione di questa porzione del palazzo storico. Quella di giovedì è un’ulteriore occasione di conoscenza reciproca e di scoperta di un edificio nuovo che speriamo attiri l’interesse di persone interessate da ogni dove, per poter scegliere il progetto di gestione migliore”.

Per quanto riguarda la mostra, spiega la curatrice Valeria Pica, “quella di Individuo Plurale è un’idea filosofica che si oppone alla tradizionale visione dell’individuo come entità monolitica, unitaria e separata dagli altri. L’individuo plurale implica una concezione di sé come molteplicità o composizione di diversi aspetti, voci, identità e relazioni che si intrecciano e si sovrappongono, rendendo l’individuo un’entità dinamica e in continua trasformazione”.

L’Individuo Plurale, prosegue Pica,  “Il tema comune tra queste opere è proprio il legame tra l’individualità e l’esperienza collettiva, unito da una profonda riflessione su memoria, percezione e creatività. Il concetto di Individuo Plurale si riferisce a una possibile interpretazione dell’identità che sfida l’idea tradizionale di un singolo “io” stabile e autonomo. Invece, l’Individuo Plurale riconosce la complessità e la varietà degli aspetti che costituiscono la persona, suggerendo che ciascun individuo è composto da molteplici dimensioni, ruoli e narrazioni.L’Individuo Plurale rappresenta una chiave di lettura contemporanea dell’identità umana, opponendosi a visioni riduzioniste e statiche del sé e riconoscendo la ricchezza e la complessità dell’esperienza umana.

La mostra di Todd Brown spiega lo stesso artista arrivato a Fontecchio nel 2020, dopo aver fondato a San Francisco la celebre Red Poppy Art House, “descrive un processo incentrato su qualcosa di sorprendentemente accessibile a tutti: ognuno di noi sente profondamente e intimamente la consistenza di ciò che è sentirsi più vivo, o meno vivo. E possiamo identificare questa presenza negli altri, nelle piante, negli animali e negli interi ecosistemi. Un’opera d’arte è uno dei modi di aiutare a ricordare a se stessi e agli altri questo fatto, e quindi a ricordarci di ascoltare interiormente questo impulso di vita”.

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