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CIASPOLATA DA MAMMA ROSA ALLO STAZZO DI ROCCAMORICE

… con una avventura inattesa

Chieti, 21 dicembre 2024. Sole, temperatura gradevole sopra lo zero, neve soddisfacente. Vento da OVEST fastidioso e caldo. Sono partito da MAMMA ROSA (1650 m), nel comprensorio sciistico della Maielletta, comune di Pretoro CH, verso FONTE TETTONE, (1655 m), che segna il confine fra la Provincia di Chieti e quella di Pescara. Infatti, la fonte si trova nel territorio del comune di Roccamorice PE. Direzione nord/ovest, ho attraversato il COLLE LENETTE (1671 m), per scendere allo STAZZO DI ROCCAMORICE (1499 m).

Il panorama a 360° sui monti e sul mare è infinito e si possono contemplare decine di paesi, dove svettano i campanili delle chiese. Prima di tornare indietro, a causa del caldo e della salita ripida, mi sono liberato del marsupio, (che mi è comodo per il cellulare a portata di mano), per togliermi la giacca a vento. Mi sono dissetato, rifocillato con un energetico e …  in cammino. La salita si fa sentire ma, nello stesso tempo mi rilassa, per la bellezza del percorso. Anche se la neve è soddisfacente sia per le ciaspole che per gli sci fuori pista, ho incontrato poche persone. Poco prima di arrivare a Mamma Rosa volevo fare una telefonata, ma… non avevo il marsupio.

Agitato, ansioso e prevedendo tutti i problemi se perdevo questo “coso” di cui non se ne può più fare a meno, di corsa ripercorro le tracce delle ciaspole. Ero arrivato ancora allo stazzo e incominciavo a temere il peggio, ma una percezione mi fa fissare lo sguardo su un qualcosa di scuro sulla neve. Mi rincuoro, accelero l’andatura, era il marsupio! Ora, devo decidere se tornare nuovamente a Mamma Rosa in salita e su neve non battuta, o scendere a Passo Lanciano, (1310 m). Il problema era … “come tornare a Mamma Rosa, dove ho parcheggiato la vettura? Ho detto sì a questa idea”!

All’arrivo ho bevuto una tazza di tè caldo e fiducioso, ho aspettato di vedere qualche vettura che saliva, ma niente…  Ecco, che noto una persona di mezza età che stava mettendo gli sci e attrezzatura nella sua macchina, quindi era in partenza. Mi sono avvicinato ed ho chiesto, se poteva accompagnarmi alla mia vettura, parcheggiata a Mamma Rosa. Il suo itinerario era diverso, ma con gentilezza, in un attimo mi ha fatto salire in vettura e mi ha accompagnato alla mia destinazione. Una persona riservata, umana, l’unica notizia che ho ricevuto durante il breve viaggio è stata che, era un finanziere del soccorso alpino. Caro Luciano… (io gli ho detto il mio nome), … so cosa significa soccorrere una persona in difficoltà.

EVVIVA! Posso tornare a casa. In questa storia finita bene, sono stato aiutato dalla mia adrenalina, dalla testa dura ed anche dalla buona forma fisica. Ho registrato una attività del 729%, 3426 Kcalorie consumate e 24676 passi (14,30 km). Tutto è bene quello che finisce bene, ma bisogna fare più attenzione. Questa storia da me vissuta in concomitanza del Natale, che è la festa dell’amore, della gentilezza e dell’altruismo, ci fa sperare in un mondo migliore.

Dislivello + 250 m salita – 500 m discesa

Distanza14 Km

Tempo 4 ore

Difficoltà EAI

Luciano Pellegrini

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