COMMISSIONE VIGILANZA SU FERROVIA

Di Marco riferisce: “L’Aca perplessa per i danni ambientali, propone un bypass per evitare il traforo del Morrone, RFI ha pronto un lotto alternativo che però spazza via la stazione di Tocco. La Variante Plus bocciata dalla Giunta e mai analizzata tecnicamente dal Ministero dell’Ambiente”

Pescara, 4 dicembre 2024.  “Emergono ulteriori e sorprendenti novità dal prosieguo del confronto con RFI e altri soggetti interessati dalla realizzazione del raddoppio della Ferrovia Roma-Pescara nella Commissione regionale Vigilanza. La più importante di tutte è la perplessità della presidente dell’ACA Giovanna Brandelli, che oltre a riferire di non avere documenti geologici da RFI per valutare l’impatto del passaggio della canna sotto il Morrone ed essendo seriamente preoccupata dalle conseguenze idriche e ambientali che avrebbe toccare le falde, ha proposto un bypass di 8 km che però prevede un aumento di costi per almeno 25/30 milioni.

Uno stop, di fatto, ma utile oggi a “stanare” il piano B di RFI sulla tratta da Scafa a Pratola, che però prevederebbe la cancellazione delle stazioni di Bussi, Piano d’Orta e persino Tocco da Casauria, il paese natìo del presidente Marsilio, un piano che attende lumi da Ministero e Regione. Sono curioso di vedere come reagirà Marsilio quando scoprirà che potrebbe cancellare anche la “sua” stazione, se continua a evitare un confronto più accurato sull’opera. Ma le altre cose emerse non destano meno stupore, ad esempio anche come è stata ignorata la Variante Plus, quella dei cittadini”, riferisce il consigliere PD Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente, alla fine dei lavori della Vigilanza a cui oggi hanno preso parte Giovanna Brandelli, presidente Aca spa; Giancarlo Misantoni, direttore del Dipartimento Infrastrutture e trasporti della Regione Abruzzo; Chiara De Gregorio, direttore Investimenti Rfi per il centro Italia ed Enrico Dolfi, direttore Divisione ferroviaria Tua spa.

“Pur con tante incognite, ad oggi il lotto 2 è appaltato, il Progetto di fattibilità tecnica ed economica per i lotti 1 e 2 dovranno invece essere inviati prima al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e poi, una volta approvati da questo, il lotto 2 approderà alla Conferenza dei servizi e quindi sarà sottoposto al Comitato della VIA pur con tantissime criticità – continua Di Marco – Abbiamo chiesto cosa ne fosse della Variante dei cittadini e ci siamo sentiti rispondere da Rfi che dopo l’ingegnerizzazione del lotto loro hanno ritenuto che non era perseguibile, rimettendo però alla Giunta regionale la decisione. È così è finita cassata dall’esecutivo abruzzese, senza neanche passare per la valutazione tecnica del Ministero dell’Ambiente. Per tale ragione ho annunciato l’accesso agli atti in merito alla valutazione ricevuta dal documento prodotto dalla comunità, per capire il perché di questa fine e se ci sono possibilità per ripensare tale chiusura. In appendice, ho registrato ancora attenzione sulla nostra proposta di invertire il procedere dell’opera, facendola partire da Roma verso le terre marsicane, in modo da produrre subito le maggiori utilità e dare tempo agli esecutori per studiare su un impatto meno invasivo sul tratto che dalla costa arriva alla montagna. Alternativa che porterò avanti anche alle prossime sedute e su cui mi farò promotore di un confronto fra forze politiche consiliari, per condividere costi e benefici per la comunità interessata”.




UN ECOGRAFO DI ALTA DIAGNOSTICA PER ORTOPEDIA

Donato dall’associazione Nomadi Fans Club “Un Giorno Insieme” all’ospedale di Sulmona

Sulmona, 4 dicembre 2024. Un nuovo ecografo di alta diagnostica è arrivato nel reparto di ortopedia dell’Ospedale di Sulmona. Il dispositivo è stato consegnato mercoledì 4 dicembre dalla delegazione dell’associazione culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, frutto dell’iniziativa “Una colonna sonora per la vita” che la scorsa estate ha coinvolto i comuni di Anversa degli Abruzzi, Pettorano sul Gizio, Campo di Giove, Castel del Monte, Bugnara, Scanno, Fara San Martino, Pescocostanzo e Sulmona.

Il primario del reparto di ortopedia dell’Ospedale di Sulmona, Fabio Lombardi, ha spiegato che il dispositivo sarà impiegato nel trattamento delle patologie dell’anca. Il dispositivo è subito entrato a disposizione del personale sanitario e della comunità, tanto che sono state subito eseguite le prime visite. Alla cerimonia di consegnato erano presenti il personale del reparto di ortopedia, e Domenico Leone dell’Avis.

“Ringraziamo tutti i cittadini, le pro loco, gli enti, l’Avis e la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila che anche quest’anno hanno voluto aderire alla nostra iniziativa”, ha affermato il presidente dell’associazione culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, Vincenzo Bisestile, “Ringrazio inoltre il Cav. Filippo Frattaroli e Mr. Joey Crugnale, che lo scorso agosto hanno fortemente voluto l’appuntamento che ha visto esibirsi in piazza Garibaldi i Nomadi, davanti a oltre 10 mila persone. In quell’occasione avevamo fatto salire il dispositivo sul palco, che è stato dedicato alla memoria di Mark F. Frattaroli. Il nostro impegno per il territorio non si ferma. Stiamo già pensando a come supportare la sanità del centro Abruzzo con una nuova serie di iniziative”.




DDL 1660 INCOSTITUZIONALE

Riduce libertà espressione, Reprime dissenso

Vasto, 4 dicembre 2024. Si parla di un nuovo decreto sicurezza ma questa definizione risulta fin troppo blanda. Ci troviamo di fronte, infatti, ad un vero e proprio Decreto Repressione.

Il governo Meloni vorrebbe introdurre norme come quella che ripristina il Reato di Blocco Stradale, che potrebbe colpire lavoratori in sciopero, manifestanti per i diritti sociali, attivisti per i diritti civili; o il nuovo reato di Occupazione Arbitraria  Immobile Destinato a Domicilio Altrui  che si scaglia contro chi non ha un tetto sulla testa.

Il governo Meloni dimostra, così, di non avere alcuna preoccupazione di garantire diritti alle persone ma di voler reprimere le lotte sociali e civili , senza le quali non ci sarebbe alcun avanzamento sul piano dell’equità sociale.

Un pacchetto di norme che ignora le più elementari necessità delle persone (lavoro, casa, istruzione, sanità) e mira a colpire quelle che considera classi pericolose: i lavoratori, i poveri, gli studenti, e in generale chi non  accetta passivamente di vedersi negati i diritti.

Ne parleremo alla Casa del Popolo “La Conviviale”, venerdì 6 dicembre alle 18:30, con Giovanni Russo Spena, costituzionalista ed ex parlamentare e con Vincenzo Boncristiano, presidente Antigone Molise.

Casa del Popolo “La Covnviale”




OPERAZIONE WHITE CHRISTMAS

Verso il Natale con Nicoletta Fazio. Domani a Lanciano la prima presentazione del racconto lungo dell’autrice abruzzese

Lanciano, 4 dicembre 2024. Domani, giovedì 5 dicembre, alle 17:30, la libreria Barbati di Lanciano ospiterà la presentazione di “Operazione White Christmas. Racconto magico di Natale” di Nicoletta Fazio. Dialogherà con l’autrice la giornalista Giuseppina Fazio. Le letture sono affidate alle voci di Laura Di Teodoro e Cristian Zulli dell’Associazione “Favole in valigia”.

L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Lanciano e si inserisce tra gli appuntamenti del cartellone natalizio della Città.

“Operazione White Christmas” potrebbe definirsi un Christmas fantasy, una storia fantastica natalizia in cui gli ingredienti più squisitamente fiabeschi, propri del fantasy, si incontrano e si mescolano con i dati della realtà contemporanea, creando suggestioni, spunti e temi di riflessione per grandi e piccini. Il racconto è infatti rivolto a un pubblico di lettori vasto ed eterogeneo, accomunato dal desiderio di sognare e viaggiare con la fantasia e di ritrovare anche nella lettura l’atmosfera e lo spirito più autentico del Natale.

LA TRAMA: Benevento, 30 novembre. Durante la consueta riunione annuale presso l’Antro di Tobia, una terribile notizia viene comunicata dalla Maestra Capparuccia alle altre trentadue streghe della Congrega: lo Spirito del Natale è scomparso. Bisogna mettersi sulle sue tracce – è stato avvistato in Sicilia – e convincerlo a tornare, altrimenti il male prenderà il sopravvento. Così le streghe partono tutte insieme alla volta della Trinacria, ma solo una di loro, Siria, la più anomala e ribelle, è investita della missione di ritrovare lo Spirito. Ci riuscirà? Tra incontri e avventure, rivelazioni e colpi di scena, amore e magia, si staglia la sempiterna lotta tra il bene e il male, tra l’oscurità e la luce.

Il libro sarà presentato anche a Rimini sabato 7 dicembre prossimo, alle 16.30, presso La Libreria di Alice.

Nicoletta Fazio è laureata in Lettere Classiche all’Università Cattolica di Milano. Giornalista pubblicista, nel 2016 ha creato, insieme a sua sorella Giuseppina, Scribo, agenzia di scrittura, servizi editoriali e ufficio stampa.

Ha pubblicato due raccolte poetiche, Pensieri (Antonio Facchin Editore, Roma 2002) e Il tuo nome è un’isola (Book, Ro Ferrarese 2011). Inoltre, nel 2014 ha dato alle stampe con L’Autore Libri di Firenze la sua tesi di laurea, Il tema del lago in alcune importanti opere della letteratura occidentale. A novembre del 2023, ha autopubblicato per Amazon una breve storia fantasy, Operazione White Christmas. Racconto magico di Natale.

Dal 1995 ad oggi ha ottenuto vari riconoscimenti in diversi concorsi letterari nazionali e internazionali, sia per la poesia che per la narrativa, tra cui: “Artepoesia” di Montepulciano. “Eraldo Miscia – Città di Lanciano”, “Giovanni Gronchi”, “Città di Livorno”, “Città di Sortino”, “Giovanni Cianci” di Fiumara, “Alessio Di Giovanni” di Raffadali, “Memorial Benedetta Pendini” di Padova, “Civitaquana”, “Parco Alpi Apuane” di Massa, “Parco Majella”, “Marina di Ragusa”, “Angelo Manuali”, e molti altri. È tra i venticinque autori vincitori della XIII edizione del Premio Letterario “Racconti nella Rete” di Lucca con il suo racconto “Ave Maria”, che viene inserito nell’antologia 2014 del Premio, edita dalla casa editrice Nottetempo. Una sua poesia tratta dal volume Il tuo nome è un’isola è stata letta alla fine della puntata del 7 aprile 2011 del programma Zapping di Radio Rai, a cura di Aldo Forbice. È segretario del Premio Letterario Internazionale “Scribo” per racconti inediti, organizzato dalla sua agenzia, giunto quest’anno alla quinta edizione.




NASCE IL GIARDINO DI ROBERTA

Il Co.n.al.pa. “Nascerà un giardino della memoria dedicato a tutti i malati oncologici e non solo.”

Torrevecchia Teatina, 4 dicembre 2024. Tanta gente ha partecipato il 30 novembre scorso alla presentazione del progetto Il Giardino di Roberta presso l’Hospice di Torrevecchia Teatina, promosso e sostenuto dal Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio ETS – Sezione di Pescara – Chieti, in collaborazione con altre associazioni culturali e di promozione sociale.

Inaugurata la raccolta fondi e iniziati i lavori nel giardino, dedicato alla giovane dottoressa Roberta Cianci, deceduta per una grave malattia e a tutti i malati oncologici e non solo.

Un primo albero, un ulivo, è stato piantato nella prima aiuola sistemata, tra gli applausi e l’emozione delle persone intervenute, degli amici e famigliari di Roberta Cianci e degli organizzatori. L’inaugurazione del giardino è prevista per il 15 febbraio 2025, compleanno di Roberta, come hanno confermato i promotori durante la conferenza.

È stata una bellissima mattinata ricca di emozione e partecipazione per ascoltare ed apprezzare la presentazione di questo splendido progetto – spiega Annalisa Petrucciani, presidente del Co.n.al.pa. Pescara-Chieti e tra le promotrici dell’iniziativa – Nascerà un giardino terapeutico, ricco di essenze, di alberi da frutto e di fiori, che andrà a valorizzare lo spazio verde vicino alla struttura dell’Hospice.”

“In questo giardino ricorderemo  Roberta Cianci attraverso la bellezza di alberi e arbusti – continua Petrucciani – Per questo motivo vogliamo inaugurarlo il 15 febbraio, giorno del compleanno di Roberta. Nel frattempo, ci impegneremo a portare avanti la raccolta fondi ed i lavori di realizzazione degli spazi verdeggianti.”




GABRIELE D’ANNUNZIO VATE D’ITALIA

L’Antologia a cura di Cristiano Vignali e Roberto d’Amato

Chieti, 4 dicembre 2024. È stata pubblicata di recente l’Antologia Gabriele d’Annunzio Vate d’Italia (Edizione Youcanprint 102 pagine formato A4), a cura del giornalista e saggista storico teatino Cristiano Vignali e del saggista e critico d’arte goriziano, Roberto d’Amato, fondatori del Centro Studi Dannunziani e Patriottici.

L’antologia è una raccolta di articoli pubblicati su testate web, scritti pressoché tutti da scrittori, giornalisti, autori, intellettuali, studiosi dannunziani premiati nella Prima Edizione del Premio Internazionale Gabriele d’Annunzio Vate d’Italia (evento patrocinato tra gli altri dal Vittoriale degli Italiani).

 L’opera è stata realizzata col contributo di Alfredo De Felice, Daisy Nanni, Daniela D’Alimonte , David Ferrante, Franca Silvia Desantis, Massimo Pasquale Cogliandro, Ruggero Morghen , TiLa Lara , Tobias Fior , Veronica Tieri. Prefazione del Prof. Augusto Sinagra, già docente ordinario di diritto internazionale e diritto dell’Unione Europea all’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

A tal proposito ha spiegato Cristiano Vignali nella introduzione dell’opera: “Negli ultimi anni la figura del d’Annunzio è stata rivalutata in un’ottica sovranista moderna, come l’esponente di un nazionalismo patriottico, autonomo e ben diverso dal Fascismo. La figura storica del Comandante d’Annunzio è stata interpretata anche in un’ottica democratica e progressista in base ai diritti garantiti dalla Carta costituzionale della Reggenza Italiana del Carnaro, una costituzione veramente moderna per il 1920″.

In merito, ha aggiunto Roberto d’Amato: “abbiamo posto l’attenzione su alcuni aspetti della vita di Gabriele d’Annunzio, della sua eclettica personalità, e di come per certi versi sia stato un vero e proprio precursore dei tempi, e proprio da queste sue caratteristiche si spiega tutta la sua aristocratica essenza rivoluzionaria che ne hanno fatto all’epoca il poeta – soldato e il Vate degli Italiani, ed oggi un mito contro la cultura a senso unico del progressismo materialista di questa società tecnocratica globale”.




I CATTOLICI E LA RESPONSABILITÀ DEL SALTO

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 4 dicembre 2024. In un bell’articolo che ha pubblicato ieri su Il Domani d’Italia, Lucio D’Ubaldo ricorda il salto che veniva evocato da Benigno Zaccagnini, al tempo della sua segreteria. Il “salto” che la politica esige, l’entrare a piè pari nel campo della responsabilità personale che il momento storico pretende. Anche oggi i cattolici sono chiamati ad osare un “salto”: dal cosiddetto prepolitico all’impegno politico tout-court.

Noi che, ormai da diversi anni a questa parte, abbiamo dato vita ad Insieme, non a caso, nella forma, per quanto minuscola, di partito politico, siamo d’accordo e compiaciuti se questa consapevolezza viene via via condivisa e diffusa. Siamo nati per questo e, con tutta la modestia del caso e la coscienza dei nostri limiti, ci consideriamo, in qualche modo, una piccola “testa di ponte”, gettata al di là del guado, che, senza pretendere di insegnare niente a nessuno, simbolicamente sta ad indicare come sia necessario entrare in acqua, sfidare la corrente del fiume ed i mulinelli in cui si contorce, pur di spiaggiare, a pieno titolo, nel bel mezzo del discorso pubblico che attraversa, in questo frangente storico, il nostro Paese e l’Europa.

La Settimana Sociale di Trieste sta suscitando un nuovo fervore che evidentemente scoperchia e porta alla luce energie tutt’altro che sopite, riposte e sedimentate nella coscienza e nella memoria storica degli italiani, che, in un certo senso occultate, aspettavano un segnale d’ intesa per uscire allo scoperto, incoraggiandosi a vicenda.

Il significato di questa ripresa d’iniziativa dei cattolici e la misura del suo possibile successo la si potrà evincere solo dal concorso che saprà o meno assicurare alla fatica di sbrogliare la matassa di una stagione difficile, ma sorprendente e del tutto affascinante, nella misura in cui avanza su un crinale scosceso e sottile che forse separa, più di quanto non ne siamo davvero avvertiti, due fasi della vicenda umana.

In altri termini, questo processo di agglutinazione che prende le mosse dal basso, dai territori, dagli amministratori locali, da associazioni e movimenti del mondo ecclesiale, da esperienze differenziate e non sempre immediatamente componibili, è sicuramente di grande interesse, anche perché interviene nella cornice di un pluralismo politico del mondo cattolico, che, per quanto acquisito una volta per tutte, pur viene messo alla prova di una reciproca correzione fraterna e perfino di una possibile ricomposizione.

Nulla a che vedere, per quanto ci riguarda, con la presunzione che si possa dare vita ad un partito di cattolici, tanto meno dei cattolici. Non si tratta in alcun modo – per dirla secondo il linguaggio più frequentemente in uso – di risalire la china della cosiddetta diaspora, come se dovessimo camminare a ritroso lungo l’asse della nostra storia. Ma piuttosto impedire che, nella coralità di voci che si rincorrono e si sovrappongono nel nostro tempo e, tributarie di culture, anzi di antropologie differenti, si riversano nell’alveo tormentato dell’ immediato confronto politico, ne manchi una che si rifaccia ad una concezione cristiana della vita.

Oggi ai cattolici compete non un ruolo di potere, ma piuttosto un compito di verità, la fatica di evocare un’attesa, indicare una speranza ancora possibile, riproporre un ultimo, comune orizzonte delle cose del mondo, degli eventi che irrompono nel tempo nuovo della “post-modernità”, così da offrire alla vita personale di ciascuno nella propria singolarità ed alla vita collettiva, una prospettiva di senso compiuto.

A nostro avviso, tutto ciò  può avvenire solo misurandosi nel vivo della vicenda politica così come si pone e si propone nella quotidianità del divenire sociale. Viviamo il tempo delle transizioni, la stagione, come recita il nostro Manifesto fondativo, di una necessaria trasformazione, al di là della classica cultura riformista.

Non basta più trattenersi su un piano che, in un certo senso, nella misura in cui viene prima, letteralmente precede la politica, per ciò stesso la elude. Se ci si trattiene sulla sponda del fiume, anziché affrontarne la corrente diventa, ad un certo punto, impossibile anche prendere le misure a sé stessi ed al proprio argomentare. Mai come in questa fase, potremmo dire, di accelerazione del tempo che ci è dato, se non si accetta il rischio di un corpo a corpo con l’accadere quotidiano, si rischia di avvitarsi in una sorta di compiacimento di sé e di auto contemplazione che rende inefficace la propria presenza sul piano storico.

Non basta lo spartito che, in questo contesto, sembra essere una sorta di artificio lessicale con il quale si vorrebbe indulgere a quel tanto di idiosincrasia che il mondo cattolico continua a coltivare nei confronti di un impegno politico esplicito e diretto. Del resto, lo spartito non è che la notazione di note che restano mute se non c’è un’orchestra che le assuma nel loro insieme, secondo un’interpretazione ed una sonorità che dia conto del senso nascosto nella loro sequenza.

Detto altrimenti, è giunto il momento di dar vita ad una presenza politica – non importa se grande o piccola – di ispirazione cristiana che, nella misura in cui proponga il primato della persona quale baricentro di un progetto politico-programmatico, aggreghi, attorno a questa ipotesi di umanesimo personalista anche coloro che provengono da altre culture, eppure, in modo forse inaspettato, sembrano guardare con crescente interesse in questa direzione.




PROGETTO SENTINELLE AL POLO LICEALE ILLUMINATI

Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre

Atri, 4 dicembre 2024. È stata scelta non a caso questa settimana per avviare il progetto Sentinelle di Civiltà e Felicità presso il Polo Liceale Illuminati di Atri. Gli studenti appartenenti a vari indirizzi si sono dapprima confrontati con Ferrante sui temi della felicità, solidarietà, empatia, civiltà per poi approdare a parlare di disabilità.

Smontare pregiudizi e idee non inclusive, acquisire nuovi strumenti nel loro bagaglio culturale parlando anche di diritti umani e libertà fondamentali con l’avv. Mariangela Cilli, segretario dell’associazione Carrozzine Determinate. È dall’art.1 della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che si è partiti per dare una definizione corretta e spesso poco conosciuta della disabilità.

Convenzione, adottata nel 2006, che ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità, ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.

La Convenzione invita gli Stati ad adottare le misure necessarie per identificare ed eliminare tutti quegli ostacoli che limitano il rispetto di questi diritti imprescindibili.  La Convenzione (Articolo 9, accessibilità) si focalizza sulla necessità di condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo. Proprio per questo i ragazzi oggi in carrozzina testeranno l’accessibilità dell’ambiente intorno alla propria scuola per verificare come la disabilità non sia una malattia, ma una condizione di vita in un ambiente sfavorevole.

Le paure, le frustrazioni e le umiliazioni causate dalle barriere sociali prima e delle barriere architettoniche poi impediscono la piena realizzazione di quanto previsto nei trattati internazionali.

“In qualità di Dirigente Scolastico del Polo Liceale L. Illuminati di Atri sono molto orgoglioso di accogliere il cav. Claudio Ferrante per la realizzazione di un progetto ad alto valore formativo. È l’occasione per più di cento studenti delle nostre classi seconde, terze e quarte di vivere una esperienza inclusiva e, soprattutto, emotiva indimenticabile. Il percorso educativo che i nostri studenti stanno realizzando con Claudio Ferrante in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità si inserisce nell’ambito di varie attività di riflessione e sensibilizzazione che la scuola già sta portando avanti da tempo nel contesto della integrazione delle persone più fragili” così il Dirigente Adriano Forcella.

“i ragazzi non dimenticheranno questa esperienza perché se da un lato è umanamente formativa per la loro coscienza di cittadini del domani dall’altro va offrire a loro un punto di vista del tutto nuovo, anche sull’ambiente che li circonda, sui comportamenti incivili che costituiscono essi stessi delle barriere, come occupare abusivamente in un posto auto riservato alle persone con disabilità o parcheggiare davanti ad uno scivolo. Oggi in carrozzina sperimenteranno direttamente cosa vuol dire vivere una vita su due ruote in un mondo respingente e non accessibile.

L’obiettivo resta sempre quello di creare una società universalmente accessibile dal punto di vista sociale ed architettonico” così Claudio Ferrante dopo aver incontrato i ragazzi. Il progetto si concluderà nella giornata di venerdì 6 dicembre con un’attività di restituzioni in ogni singola classe per confrontarsi o riflettere su quanto appreso e vissuto.  Partecipa al progetto, la sanitaria Artes di Montesilvano, che sostiene convintamente questo percorso didattico attraverso la fornitura delle carrozzine.




LA MIXOLOGY MARSICANA SEMPRE PIÙ IN ALTO

Da Tagliacozzo a Courmayeur

Francavilla, 4 dicembre 2024.  Con un cocktail ispirato al film La Bella e La Bestia chiamato ‘È una storia sai… il bartender Diego Di Giannantonio di Tagliacozzo si è aggiudicato ieri sullo Skyway di Courmayeur,  a oltre duemila metri di altitudine, nel Mountain Bar della stazione di Pavillon, il primo posto nel Gruppo Gamondi nel final show della competizione Baritalia 2024.

L’evento nazionale, alla sua IX edizione, ha percorso a tappe tutta la penisola, e ha ieri visto 82 concorrente provenienti da tutto il paese confrontarsi nelle diverse categorie per i rispettivi titoli. Per tutti, il tema era ‘Back to Basic’, un ritorno a quell’essenzialità che sarà la tendenza della mixology del prossimo anno e che i bravi concorrenti hanno dovuto affrontare con ricette ispirate dai classici che avessero non più di quattro ingredienti.

Nelle foto: Diego Di Giannantonio al bancone del suo Old Tom di Tagliacozzo (foto: Raffaele Castiglione Morelli)




GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

Grande Festa in Comune nella sala consiliare gremita, con gli enti del terzo settore

Pescara, 4 dicembre 2024. Giornata internazionale delle persone con disabilità, grande festa in Comune con gli Enti del terzo settore Una mattinata di festa e riflessione, con le famiglie, gli enti del terzo settore e le istituzioni. La Giornata internazionale delle persone con disabilità è stata vissuta a Pescara con un evento, organizzato dal Comune, che ha coinvolto associazioni e fondazioni che operano sul territorio, rendendoli protagonisti della scena, per far conoscere le attività che ogni giorno vengono svolte dalle persone con disabilità nell’ambito dei servizi promossi proprio dal Comune.

La manifestazione, condotta da Vincenzo Olivieri – affiancato per l’occasione da due co-conduttrici speciali, Aurora e Ilaria – è stata voluta dall’assessore alla Disabilità Massimiliano Pignoli e ha visto la partecipazione, oltre che del sindaco Carlo Masci, anche del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e del capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, entrambi collegati da remoto (era assente, invece, il sottosegretario di Stato per la Salute Marcello Gemmato).

“Pescara è una città aperta e inclusiva e sono fiero ed emozionato di vedere la sala consiliare piena di persone che mettono a disposizione tutto ciò che possono per affiancare chi ha una disabilità: uno squadrone di gente con un cuore grande”, ha detto Masci. “Mi auguro che questo appuntamento diventi fisso, per mettere in evidenza quello che fa il Terzo settore, che riesce ad arrivare ovunque. Siete angeli che costruiscono ponti, portando la gioia dove la gioia non riesce ad entrare”. Entusiasta anche Pignoli, che ha assistito alle attività artistiche e laboratoriali svolte dai ragazzi, tutto accompagnato da un grande entusiasmo e dall’emozione palpabile dei protagonisti.

“Non intendiamo lasciare indietro nessuno”, ha sottolineato Pignoli. “L’ho sempre detto, da quando mi sono insediato la prima volta in Consiglio comunale, 25 anni fa. E ora, in giunta, il mio motto si rafforza. Andremo avanti anche nei prossimi anni con manifestazioni di questo genere, tanto più che la risposta è stata enorme e le testimonianze di tutti gli Enti del terzo settore sono state toccanti. Da parte nostra introduciamo una struttura, come testimoniato oggi dal Servizio gestione politiche sociali, che ogni giorno si impegna al massimo per la disabilità”.

Roberta Pellegrino, responsabile del servizio Programmazione sociale e misure straordinarie per il Welfare Roberta Pellegrino, ha sintetizzato l’attività del Comune ma anche la visione dell’amministrazione in questo campo. “Nel corso degli anni, nel Piano di zona è stato inserito un asse specifico per le persone con disabilità che pesa tre milioni di euro annui. I servizi erogati sono 22, per 1300 utenti seguiti con interventi che vanno a coprire l’intero arco della vita di una persona con disabilità, a partire dall’assistenza scolastica specialistica per i bambini delle scuole dell’obbligo, poi i centri diurni per una età più avanzata, i tirocini di inclusione socio lavorativa per i ragazzi più grandi, il Dopo di noi, il trasporto, l’assistenza domiciliare, gli assegni di cura per le persone non autosufficienti: tutti questi servizi vanno a specificare un concetto innovativo, su cui il Comune ha lavorato, cioè il progetto di vita perché parlare della persona con disabilità non è possibile se non si torna al principio in base al quale nel corso della vita cambiano le esigenze delle persone, con il passare degli anni”.

Il concetto di persona è stato al centro dell’intervento di Fabio Masci, assegnista di ricerca in diritto Costituzionale pubblico presso il Dipartimento di Scienze giuridiche e sociali della “d’Annunzio”, il quale ha sottolineato che “non deve sussistere una distinzione tra persone con disabilità e senza disabilità perché la Costituzione parla espressamente ed esclusivamente di persone. E quindi, ha aggiunto, qualsiasi tutela deve essere incentrata sulle persone in quanto tali. E se ci sono persone che, a causa di problemi biologici, psicologici o sociali, devono avere tutele superiori e devono vedere soddisfatti bisogni più specifici o valorizzate capacità più difficili da valorizzare, lo Stato deve arrivare a farlo prevedendo delle attenzioni superiori rispetto a quelle che andrebbero previste per persone che non hanno questi tipi di problemi”.

Un plauso è arrivato dal messaggio scritto per i partecipanti alla Giornata dall’onorevole Nazario Pagano, che ha parlato di Pescara come di una città “sempre più inclusiva”, mentre Sospiri ha sottolineato l’intervento della Regione “per far sopravvivere tante associazioni” e Gasparri ha evidenziato la necessità di mettere “i temi della disabilità al centro dell’agenda della politica”, oltre a ricordare di essersi “occupato delle questioni legate all’abbattimento delle barriere architettoniche, ma c’è una questione legata alle risorse ed è stato importante il bonus” per promuovere gli interventi.




UN NOI FATTO DI SPORT E FEDE

Il Vescovo Michele Fusco va a conoscere la sede dell’ASD Sci Club di Alfedena

Alfedena, 4 dicembre 2024.  La sede di un’associazione sportiva è un po’ una casa di tutti ed è, sempre, aperta a momenti di aggregazione e condivisione. Per tal ragione ho tanto desiderato la presenza di Sua Eccellenza qui.

Queste le parole con cui Arturo Como, Presidente dell’ASD Sci Club di Alfedena, ha accolto Sua Eccellenza Michele Fusco Vescovo della Diocesi Sulmona Valva, nella propria sede associativa.

In questi giorni la comunità di Alfedena è attenzionata dalla visita pastorale, in momenti di incontri collettivi saranno vari. La visita presso lo sci club, come ha spiegato il Como, è una circostanza eccezionale e di sporgenza che, molto racconta della mia vita. La cara mamma Elena, si è sempre adoperata, nella pratica religiosa e l’ha trasmessa a me, il tempo l’ha tramutata in una compagna di viaggio incessante e preziosa. La stessa sorte è toccata allo sport, e questo mi ha permesso di rilevare assonanze continue fra l’una e l’altro.  Entrambi richiedono sacrificio, pratica, costanza, dedizione e convinzione, continua Arturo Como.

Il cammino dell’ASD Sci Club di Alfedena con quello del Vescovo Michele Fusco si è, già, incrociato in passato. La scorsa estate, esattamente il 25 agosto, il religioso fu fra i firmatari del Gemellaggio tra la realtà associativa alfedenese e la Caritas Ambrosiana di Milano. La natura del Gemellaggio e i contenuti la dicono lunga sul profilo e l’agire del Presidente in carica. Il Como ricopre tanti ruoli sportivi in ambito fondistico e siede fra i membri della FISI, ognuno di questi ruoli è speso, svisceratamente, per la diffusione e la pratica del fondo a livello locale, regionale e per tutto il Centro Sud Italia. Mai nel suo agire è mancata la considerazione alle fasce più deboli, sempre improntato alla solidarietà e deciso a portare nel Centro Sud Italia dotazioni impiantistiche sportive significative, tutte azioni che lo vedono operativo in questo periodo. Il documento di Gemellaggio sottoscritto, fra gli altri, dal Vescovo Fusco, non ha mai voluto essere, solo, un modo per dire grazie ai circa 15 volontari Caritas che nel 1984 prestarono la loro opera e la loro vicinanza ad un’Alfedena martoriata dal terremoto, bensì, si fondava e si fonda sull’importanza dell’esempio, sulla necessità di ascoltare la voce del fratello o della sorella bisognosi, sul reciproco esserci a beneficio del bene collettivo, della spiritualità e dell’umanità. Facile intuire che tutto questo accomuna e avvicina sempre più l’uomo sportivo all’uomo religioso.

Spesso, ieri gli sguardi e i sorrisi, di questi due uomini in apparenza così differenti, uno religioso e l’altro con ruoli sportivi, si sono incrociati. Si sono scoperti complici nella ski room dello sci club, hanno espresso intese davanti alle decine e decine di foto esposte nella sede sportiva che, raccontano imprese e traguardi di atleti di oggi e di ieri, hanno concordato sull’importanza e la necessità della realizzazione di un sistema di innevamento artificiale di territorio, in considerazione dei mutamenti climatici in atto, consapevoli che per l’attività sportiva, nel caso di specie lo sci di fondo, è indispensabile la disponibilità di impiantistiche specifiche. Arturo Como ha coinvolto Sua Eccellenza in tutto quello in cui crede e per cui si sta prodigando in ogni luogo, non certo e solo per forma di cortesia, altresì, ha chiesto al Vescovo di portare queste esigenze nelle proprie preghiere, d’altronde tutto ciò che giova ai giovani, al territorio e al benessere psicofisico non può che stare a cuore al Signore.

Sua Eccellenza ha più volte ribadito l’importanza dell’associazionismo nelle piccole realtà, in special modo se si tratta di associazioni attive e fattive, che allargano il loro intento statutario ad aspetti di vita sociale, economica e turistica. L’organizzazione di eventi sportivi a partecipazione nazionale genera gettito economico e affluenza turistica. In questo l’ASD Sci Club di Alfedena non è seconda a nessuno. Sotto la presidenza Como ben dieci eventi di spessore nazionale, memorabili i Campionati Italiani Disabili FISIDIR nel post pandemia.

Sport e fede camminano nella stessa direzione e lo fanno mediante percorsi comuni e virtuosi, si incontrano e crescono insieme nel nome di un risultato comune. Non è prioritario, seppur bello e gratificante, salire sul podio, ha ricordato Arturo Como, la nostra mission è quella di togliere i ragazzi dalla strada, di insegnarli valori prossimi al rispetto, alla convivenza, all’attuazione delle regole e perché no, la voglia di sognare, di farcela, di raggiungere traguardi importanti. Un atleta che si distingue è sempre vanto ed orgoglio della comunità che lo ha visto nascere o crescere.

 Un Vescovo attento, partecipe e curioso quello che ieri si è intrattenuto nella sede sportiva in via Fonticella, n° 3 di Alfedena. Ha ascoltato e per quanto possibile accompagnato il canto dell’Inno dello sci club di Alfedena, seppur complicato per tutti essere al pari con la voce da tenore di Arturo Como. Versi significativi e calzanti quelli dell’Inno scritto, anni addietro, dal maestro alfedenese Giancarlo di Vito.

Sotto gli occhi della Meta-tra le braccia di un pianoro-tra faggeti immacolati-salta fuori uno sciator.Non occorrono trofei-solo buona volontà—questo è il gruppo di Alfedena-fatto di semplicità Alè ooh – Alè ooh…

Ad affiancare, il Vescovo, con totale coinvolgimento e partecipazione, il parroco Cristian di Sanza quale direttore dell’ufficio diocesano delle comunicazioni sociali e don Marco Wielgosz, quest’ultimo parroco di Alfedena dal 2012.

Il pastore di Dio l’agosto scorso nella celebrazione dedicata al Gemellaggio aveva, nella sua omelia ricordato l’ampiezza e il benevolo effetto della parola in quanto tale. Dalla parola NOI è voluto ripartire Arturo Como e lo ha fatto guardando i circa 15 atleti iscritti alla realtà sportiva che porta avanti con il suo staff e con l’abile allenatrice Elena Como. Il dono principale nella giornata di ieri è stata la presenza e la volontà di esserci, tutto dettagliato nella targa, nel gagliardetto della FISI e nella corposa brochure riepilogativa di molti anni della presidenza Como in termini di attività agonistica, con cui è stato omaggiato il vescovo. Avvolta in un velluto blu intenso, con in alto a sinistra l’immagine della Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo, a destra l’orso Alfio a rappresentare il logo dell’ASD Sci Club di Alfedena, in basso il logo del Gemellaggio che si fonda sull’imprescindibilità del NOI, tutto incastonato fra i loghi della diocesi e della visita pastorale a recitare:

“Lo Sport e la Fede sono irrorati dalla volontà e dal sacrificio, per tal ragione generano intenti di fratellanza, di solidarietà. Grazie per il Suo guardare con NOI al futuro.

Inutile raccontare l’orgoglio, la commozione e la felicità del Presidente Arturo Como, che in quell’incontro ha seminato la sostanziosa esperienza e l’irrefrenabile volontà di cui è pregno e ha raccolto incoraggiamento e sostegno. La stretta di mano tra lui e il Vescovo Fusco è andata oltre il contato epidermico e l’esigenza di circostanza, si è trattato di un’esternazione di stima, di fra affluenti differenti per storia e ruoli che, si incontrano per rendere più vigoroso, più sano e più spirituale il mare della vita.




INCHIOSTRO CAGLIOSTRO

Mostra documentaria di volumi, incisioni, giornali e manifesti dal XVIII al XIX secolo. Vernissage della mostra sabato 6 dicembre 2024, ore 17:30 Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 4 dicembre 2024.  La Fondazione Pescarabruzzo è lieta di annunciare che il 6 dicembre, alle ore 17.30, verrà inaugurata a Pescara la prima mostra monografica nazionale dedicata alla figura enigmatica e affascinante del conte di Cagliostro, protagonista della storia europea del Settecento. L’evento sarà ospitato alla Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, in Corso Umberto I n. 87, e sarà visitabile fino all’8 gennaio 2025.

L’esposizione, intitolata “Inchiostro Cagliostro”, è curata dallo storico e collezionista Loris Di Giovanni, che presenterà la più grande collezione cartacea privata esistente in Italia dedicata a Giuseppe Balsamo, noto come conte di Cagliostro. La mostra include una ricca selezione di volumi, incisioni, giornali e manifesti databili tra il XVIII e il XIX secolo.

L’evento rappresenta il frutto di un’appassionata ricerca documentaria che unisce pezzi provenienti dal mercato antiquario nazionale e internazionale a rari cimeli di collezioni private. Tra gli oggetti in esposizione si segnalano un paio di manette settecentesche appartenenti allo storico Luciano Gelsumino, un alambicco dell’epoca di proprietà del Prof. Francesco Stoppa, e incisioni rare raffiguranti Luigi XVI e Maria Antonietta dalla collezione del dott. Pierluigi Evangelista.

La mostra si sviluppa in tre sale comunicanti:

1.            Lo scandalo della collana e il processo dell’Inquisizione: questa sezione illustra l’episodio storico francese prerivoluzionario che coinvolse Cagliostro, insieme al suo drammatico processo a Roma.

2.            Massoneria e alchimia: approfondisce i legami del conte con queste discipline esoteriche.

3.            La fortuna critica di Cagliostro: documenti e audiovisivi testimoniano l’impatto della sua figura nel teatro e nel cinema.

Parallelamente, una sezione speciale denominata “Nelle tasche di Cagliostro”, curata dall’archeologo e numismatico Davide Di Vittorio, esporrà le monete utilizzate dal celebre avventuriero durante i suoi viaggi in Europa.

Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Pescarabruzzo, il Comune di San Leo – che ha concesso il proprio patrocinio –, e il Museo delle Armi di Martinsicuro. Inoltre, il Museo di Martinsicuro contribuisce con pezzi unici come antiche pistole e un bastone armato settecentesco.

All’inaugurazione interverranno, insieme al curatore Loris Di Giovanni, Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, il Presidente di San Leo 2000 Giancarlo Zeccherini, e la prof.ssa Sara Torquati del Museo delle Armi di Martinsicuro.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Orari e informazioni per il pubblico

La mostra sarà aperta al pubblico dal 6 dicembre 2024 all’8 gennaio 2025 nei seguenti giorni e orari: dal mercoledì al venerdì, dalle 17:00 alle 20:00, il sabato dalle ore 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle ore 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00.




SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI

Venerdì 6 dicembre Pazzagli (Unimol) e Mazziotta (Istat) parleranno di narrazioni e misure dei piccoli paesi

Castiglione Messer Marino, 4 dicembre 2024. I piccoli paesi sono grandi. Narrazioni e misure. È questo il tema della seconda lezione della Scuola dei piccoli Comuni di Castiglione Messer Marino, edizione 2024/2025, in programma venerdì 6 dicembre prossimo dalle 14,30 alle 18,30, come sempre nell’aula multimediale dell’Istituto comprensivo. A parlarne, Rossano Pazzagli, docente di storia moderna e di storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise e direttore della Scuola, e Matteo Mazziotta, dirigente di ricerca Istat che ha recentemente collaborato alla definizione, costruzione e calcolo dell’Indice di Fragilità Comunale (IFC) di cui si parlerà nel corso della giornata. Come di consueto, aprirà i lavori la sindaca di Castiglione, Silvana Di Palma.

« I piccoli comuni sono grandi – osserva il direttore Pazzagli – non solo perché spesso hanno un territorio esteso da amministrare, ma anche perché contengono risorse economiche e patrimoni ambientali e culturali di rilevante interesse per loro stessi e per l’intera società. Il processo di marginalizzazione che hanno dovuto subire negli ultimi 70 anni, con il conseguente spopolamento, non ha cancellato del tutto il loro potenziale, né il loro ruolo come erogatori di servizi di base e presidi di democrazia, ambiti della partecipazione e del senso civico».

«I paesi, ovvero i piccoli comuni, troppo spesso narrati come luoghi semplici, rappresentano in realtà territori pieni di complessità – fa notare Mazziotta – non solo sotto il profilo territoriale, ma anche sotto quello economico e sociale. Sono luoghi, multiformi, articolati, spesso ardui da amministrare in quanto contenitori di spazi e dinamiche ampie ed eterogenee. La perdita di popolazione non equivale ad una conseguente semplificazione dell’agire amministrativo, né tantomeno una più facile quotidianità. Ecco perché è necessario costruire indicatori e indici che possano ben rappresentare le realtà in cui vivono milioni di cittadini orgogliosi della propria terra».

La scuola è promossa dal Comune di Castiglione Messer Marino, con il supporto di un partenariato strategico composto da ANCI Abruzzo, UNCEM Abruzzo, UNPLI Abruzzo, AVIS Abruzzo, Slow Food Abruzzo, CAI Abruzzo, GAL Maiella Verde, Spazio 001, Istituto comprensivo statale di Castiglione Messer Marino – Carunchio, Confcooperative Abruzzo.

Per partecipare alle lezioni, che anche quest’anno sono gratuite, è possibile iscriversi tramite il form presente sul sito della Scuola, www.scuolapiccolicomuni.it. Per ulteriori informazioni e contatti si può scrivere a scuoladeipiccolicomuni@gmail.com.




UN NATALE MAGICO

L’annuncio della Proloco Angulum

Città Sant’Angelo, 4 dicembre 2024. Il rinnovato consiglio direttivo della Proloco Angulum è entusiasta di annunciare una serie di eventi natalizi dedicati a Marina di Città Sant’Angelo e Madonna Della Pace, le due zone più popolose del nostro comune, che negli ultimi anni hanno visto un po’ di stasi in termini di eventi per le comunità locali. Con grande impegno e la speranza di ricevere il supporto delle numerose attività commerciali della zona, l’associazione del Presidente Giacomo Bellante ha creato un cartellone ricco di appuntamenti che porteranno gioia e festosità a tutti.

Sabato 7 Dicembre – ore 17:30 – Piazza della Marina Inaugurazione con “La Magia di Natale” 

Un’esperienza imperdibile con la poliedrica Angela Piaf. Preparatevi a uno show musicale straordinario, ricco di animazione, neve artificiale, bolle di sapone e tante sorprese. I più piccoli saranno deliziati con zucchero filato, caramelle e gadget natalizi.

Domenica 8 Dicembre – ore 17,30 Piazza della Marina Spettacolo di Wiki Alonso per una serata di divertimento e magia per tutta la famiglia.

Sabato 14 e Domenica 15 dicembre alle ore 18, presso il nuovissimo Centro Pastorale Pasqualino De Vincentis il duo partenopeo composto da Giampietro Ianneo e Giovanni Caso, volti noti di “Un Posto al Sole”, presenterà il loro originale e esilarante spettacolo “Felicemente Insieme”. In entrambe le serate, gli spettatori saranno coinvolti in una speciale gara di beneficenza a favore di Insieme Special Sport ODV, un’associazione fondata nel 2006 che si dedica all’inclusione di ragazzi “speciali” nel mondo sportivo. Ma non è tutto! Sempre nel weekend, in piazza della Marina, show incantato per lo spettacolo di Aury Fyre, che si esibirà con attrezzi infuocati e performance su vetri rotti, per un’esperienza mozzafiato. Inoltre, nell’area festa, sarà allestita la magica casa di Babbo Natale, mentre nella chiesa di Sant’Agostino potrete ammirare il classico presepe, realizzato dalla Proloco e dalla talentuosa artista Angelica Verzella.

Sabato 21 dicembre Piazza della Marina  Ore 18:00 lo spettacolo musicale folcloristico del duo “La Votte e lu Circhie”, che regalerà emozioni e tradizioni di musica e allegria.

Domenica 22 dicembre – ore 18:00  Natale ancora più speciale, arriva direttamente dalla Lapponia Babbo Natale insieme alla Banda dei Babbo Natale! Un momento di festa e gioia per grandi e piccini!

Sabato 28 dicembre Piazza della Marina  Ore 18:00 uno spettacolo musicale con “Seven Seas” di Enia & Antonio

Domenica 29 dicembre – ore 18 Piazza della Marina Spettacolo a Sorpresa

Domenica 5 gennaio – ore 19, presso la Chiesa di Sant’Agostino a Marina l’anno 2025 inizierà con una eccezionale performance musicale del duo formato dal prof. Marco Giacintucci (mandolino, zampogna e cornamusa) e dal prof. Walter D’Arcangelo con l’appassionato concerto “Deh Venite Pastori”, durante il concerto ci sarà anche l’intervento del prof. angolano Ferdinando Giammarini con alcune poesie e racconti natalizi originali. La manifestazione avrà il suo epilogo lunedì 6 gennaio – ore 18 sempre a Piazza della Marina con la consegna dei regali ai bambini da parte della Befana. In tutti i fine settimana gli Scout di Marina daranno il proprio contributo organizzando giochi con tutti i ragazzi presenti mentre la Proloco Angulum e Luna Park allestiranno uno stand gastronomico in piazza in cui si potranno gustare i sapori inconfondibili della cucina abruzzese e angolana. Un’opportunità per riscoprire le tradizioni culinarie locali e condividere momenti di convivialità.




PARTNER ANCHE L’UNIVERSITÀ DELL’AQUILA

Un progetto di collaborazione scientifica internazionale. Raggi cosmici, prorogato accordo internazionale per operatività osservatorio Pierre Auger, il più grande rilevatore al mondo di raggi cosmici.

L’Aquila, 4 dicembre 2024. Lo scorso 16 novembre è stato esteso, per ulteriori 10 anni, a partire dal 2025, l’accordo internazionale per l’operatività dell’osservatorio Pierre Auger (https://www.auger.org/), in Argentina.  

Si tratta del più grande rivelatore di raggi cosmici al mondo, situato nella zona di Malargue-Mendoza, in un altipiano a ridosso delle Ande, su un’area di 3000 km². L’osservatorio è gestito da una collaborazione di oltre 400 scienziati provenienti da 17 Paesi; una partnership che vede coinvolta anche l’Università dell’Aquila, mediante l’INFN. Tra i membri della collaborazione internazionale figurano, a livello apicale, il Prof. Francesco Salamida (Detector coordinator), la Prof.ssa Denise Boncioli (Science coordinator) e il Prof. Vincenzo Rizi, tutti e tre docenti del dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) dell’Università dell’Aquila. Ma il gruppo di ricerca UnivAQ comprende anche altri due dottorandi e un assegnista di ricerca.

L’obiettivo dell’osservatorio è lo studio delle particelle più energetiche dell’universo: i raggi cosmici di ultra-alta energia. Fino alla fine del 2021, con l’osservatorio Auger nella sua configurazione iniziale, denominata Fase I, sono stati accumulati circa 15 anni equivalenti di osservazioni alla massima efficienza dei rivelatori.

I dati raccolti nella Fase I dell’osservatorio Auger hanno rivoluzionato la comprensione dei fenomeni ad alta energia legati ai processi più violenti che avvengono nell’universo. Sono stati raggiunti importanti avanzamenti scientifici in diversi campi, e le nuove prospettive aperte da questi risultati hanno reso necessario un potenziamento delle proprietà osservative dei rivelatori dell’osservatorio, con l’obiettivo principale di ottenere nuove informazioni sulla massa primaria dei raggi cosmici di massima energia. La raccolta dati con la configurazione potenziata inizierà nel 2025, con l’obiettivo di raccogliere dati per altri 10 anni.

L’estensione dell’accordo internazionale fornirà la base amministrativa per continuare l’operatività dell’osservatorio Pierre Auger nella Fase II. Il 16 novembre 2024, i rappresentanti delle agenzie di finanziamento, per l’Italia l’INFN, hanno firmato l’estensione dell’accordo durante una cerimonia ufficiale.




BORRACCE DI POESIA SU PEDALA ITALIA

Cicloturismo: programma di rainews24 

Chieti, 4 Dicembre 2024.  La Via Verde della Costa dei Trabocchi sullo sfondo. Le gallerie, la vista da Punta Aderci, la ciclabile diventata ormai iconica e rappresentativa di un intero territorio, con tanto di indotto economico legato al cicloturismo.

Questa l’ambientazione dello spazio dedicato all’Abruzzo in occasione della puntata del 30 novembre scorso di Pedala Italia, programma di RaiNews24 ideato e condotto dal giornalista Alfredo Di Giovampaolo e che racconta il mondo visto dal sellino. Un progetto forte già dell’esperienza di Cammina Italia, sempre a firma del giornalista Rai.

In Pedala Italia, dunque, spazio alle storie legate al mondo bici, alle esperienze, al racconto di lavori che hanno a che fare con l’universo della bicicletta, ai territori.

E la puntata del 30 novembre scorso ha visto protagonista l’Abruzzo attraverso Borracce di poesia, progetto dell’abruzzese Alessandro Ricci. Un’idea evoluta nel tempo, nata con la scrittura di rime dedicate appunto alla bici e poi diventata organizzazione di tour in bici, in Abruzzo e non solo.

“In questa rubrica dedichiamo anche uno spazio alla poesia, alla letteratura, all’arte a tema bicicletta” nelle parole del giornalista Alfredo Di Giovampaolo. E quindi, con la Via Verde della Costa dei Trabocchi a fare da cornice, la lettura della rima-manifesto di Borracce di poesia: La bici è metafora di vita/in discesa pianura o salita/è questione di cambio di rapporti/e risultati da come ti comporti.

Foto: frame dal video di Pedala Italia




SENZATOMICA trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari

Inaugurata la mostra contro la minaccia delle armi nucleari 

Chieti, 4 Dicembre 2024. Si è svolta questa mattina nell’Aula Magna di Lettere dell’Università D’Annunzio a Chieti, l’inaugurazione della mostra “Senzatomica – Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, allestita in versione compact fino al 13 dicembre 2024.

Al taglio del nastro della mostra, realizzata grazie ai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, sono intervenuti il coordinatore della mostra di Chieti Valerio Di Biase l’assessore alla Pubblica Istruzione e Rapporti con le Confessioni Religiose del Comune di Pescara Valeria Toppetti, la professoressa di Storia Contemporanea Paola Pizzo e il preside dell’Istituto Teologico di Abruzzo-Molise di Chieti Settimio Luciano.

“Il disarmo nucleare nasce dal disarmo interiore di ciascun individuo – ha ribadito durante la presentazione Di Biase – . I sedici pannelli della mostra hanno l’obiettivo di generare consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari e di promuovere un movimento di opinione che rivendichi il diritto ad un mondo libero da tali armi. Recentemente le continue minacce di ricorso alle armi nucleari hanno riportato al centro dell’opinione pubblica il tema della presenza e della proliferazione di ordigni nucleari. In questo contesto, la mostra ha l’obiettivo di far comprendere le conseguenze catastrofiche dell’utilizzo di tali armi e propone al visitatore un viaggio alla scoperta di quello che è stato per riflettere sul presente e sul futuro”.

La mostra è stata fortemente voluta dal dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti, in particolare dalla docente di Storia Contemporanea Paola Pizzo: “Siamo felici di ospitare in questo spazio dell’Aula Magna di Lettere una mostra che fornisce spunti di riflessione molto importanti – ha sottolineato la professoressa della D’Annunzio – . La Facoltà di Lettere offre la possibilità di iscriversi a un Dottorato di Ricerca proprio sullo Studio della Pace, per dare la possibilità di approfondire e formare figure specializzate che sappiano promuovere la cultura della pace e del dialogo tra le nazioni”.

L’assessore Toppetti ha lanciato un appello per future collaborazioni sul tema del dialogo interreligioso: “Credo molto nel valore dell’ecumenismo e condividere un credo religioso ci fornisce la possibilità di valorizzare la vita di ciascuno. Nelle prossime settimane anche a Pescara c’è la volontà di organizzare degli incontri proprio sul dialogo interreligioso per gettare insieme semi di pace nella società”.

Infine, il preside dell’Istituto Teologico di Abruzzo-Molise di Chieti ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa: “Le religioni condannano ogni forma di violenza e si aprono al costante dialogo, considerandolo come ricchezza e scambio reciproco”. Ha detto  don Settimio Luciano, citando anche le parole del poeta Rumi, ideatore del sufismo, corrente di pensiero musulmana.

La mostra è un’esposizione itinerante che fa tappa in diverse città italiane, tra cui Chieti e ha il patrocinio dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, dei Comuni di Chieti e di Pescara. “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari” è una campagna volta a creare una nuova consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari. Dal 2011 la prima edizione della mostra è stata allestita in oltre 80 comuni italiani per un totale di quasi 400mila visitatori. Molte sono le adesioni da parte delle scuole che in questi giorni visiteranno il percorso espositivo. Senzatomica è uno dei principali partner italiani di ICAN – International Campaign to Abolish Nuclear Weapons – premio Nobel per la Pace 2017. L’esposizione è promossa e finanziata dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che riunisce coloro che in Italia seguono e praticano la tradizione buddista così come fu codificata da Nichiren Daishonin (1222-1282). L’Istituto è parte della Soka Gakkai Internazionale, il più grande movimento buddista laico al mondo, presente in 192 Paesi e Territori del pianeta ed alla quale aderiscono 12 milioni di fedeli. In Italia è una delle fedi riconosciute dallo Stato con legge di Intesa approvata il 14 giugno del 2016 dal Parlamento italiano all’unanimità che attualmente conta oltre 90.000 fedeli. La Soka Gakkai italiana e quella internazionale sono tra le organizzazioni più attive nella promozione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile e per l’abolizione delle armi nucleari in tutto il mondo.




ELEZIONI ORTONA, l’incontro pubblico di Ortona Popolare

Ortona, 4 dicembre 2024. Venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 18:00 presso la Sala Eden a Ortona si terrà l’incontro organizzato da Ortona Popolare sul tema: “Criticità attuali e prospettive future per il governo della Città di Ortona”.

Dopo i saluti iniziali di Valentino Di Carlo, segretario di Noi moderati Provincia di Chieti, Federico Nervegna, Portavoce Lega Ortona, Carlo Ricci, segretario UDC Ortona, e Paolo Cieri, presidente di Alleanza per Ortona, interverranno Simonetta Schiazza, Domenico De Iure e Gianluca Coletti.

Modera l’incontro Leonardo Vespasiano, presidente di Ortona Popolare.

Si affronteranno vari argomenti di interesse per la comunità ortonese, tra i quali, ad esempio, la questione dei parcheggi a pagamento, la crisi idrica e la gestione degli impianti sportivi.




LETTERA APERTA

Per la conferenza programmatica regionale Pd del 6-7 dicembre

Al Segretario Regionale del Pd Abruzzo Daniele Marinelli

Alla Vice Segreteria del Pd Abruzzo Leila Kechoud

Alla Presidente dell’Assemblea regionale Pd Abruzzo Tiziana Di Renzo

Al Coordinatore del Patto per l’Abruzzo Luciano D’Amico

Ai Parlamentari del Partito Democratico: Luciano D’Alfonso e Michele Fina

Al Capogruppo del PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci

Ai componenti la Direzione nazionale PD: Stefania Pezzopane e Claudio Mastrangelo

Pescara, 02/12/2024

Carissime/i,

la recente convocazione della Conferenza Programmatica Regionale del Partito Democratico è un fatto positivo, soprattutto se rappresenterà l’inizio di un confronto autentico sulle idee, di cui tutto il campo democratico abruzzese ha urgente bisogno.

Il centrosinistra in Abruzzo deve affrontare un percorso di rigenerazione e ricostituzione, basato su un coinvolgimento ampio e partecipativo di tutte le forze vive della società: militanti, simpatizzanti, amministratori, forze sociali, associazioni e cittadini. Un confronto programmatico approfondito non è solo necessario, ma imprescindibile, per rinnovare idee e metodi in un contesto regionale che sta attraversando un cambiamento epocale sotto i profili economico, sociale e culturale.

Alcuni nodi emblematici di questa trasformazione meritano attenzione:

        1. Transizione ecologica e tecnologica nell’industria manifatturiera: Questo settore rappresenta la gran parte dell’export abruzzese e costituisce un pilastro dell’economia regionale. La riconversione verso tecnologie sostenibili non è una scelta, ma una necessità che richiede politiche di accompagnamento e investimenti strategici.

        2. Mutamento demografico: L’invecchiamento della popolazione pone sfide enormi sul piano della sostenibilità del welfare, della sanità e dei servizi. Negli ultimi dieci anni, l’età media della popolazione è aumentata significativamente, accentuando le difficoltà nelle aree interne e montane.

        3. Crescita delle povertà: Il tasso di povertà assoluta e relativa è in aumento, specialmente tra le famiglie giovani. Questo fenomeno mina la coesione sociale e amplifica le disuguaglianze.

Di fronte a questi mutamenti, il centrosinistra abruzzese deve dimostrarsi all’altezza del cambiamento richiesto. In assenza di una proposta programmatica innovativa e credibile, prevalgono, infatti, logiche di scambio tra politica e bisogni, che finiscono per penalizzare le forze progressiste e indebolire il progetto democratico.

Per queste ragioni, è necessario un processo di rigenerazione politica, che non può che essere guidato dal Coordinatore del Patto per l’Abruzzo Luciano D’Amico, e trovare nel Partito democratico il suo sostegno principale. Questo percorso dovrebbe includere la convocazione di Stati Generali del Patto per l’Abruzzo, un’occasione per costruire una proposta condivisa e radicata nei territori. Le ultime elezioni regionali ci hanno insegnato che non basta essere uniti contro un avversario politico: l’unità, senza una visione e un programma credibile, non è sufficiente.

Dobbiamo lavorare sin da subito per costruire questa proposta innovativa, per rendere più efficace e coinvolgente la nostra azione di opposizione e tornare da subito competitivi, a partire dalle prossime tornate elettorali amministrative.

Questo è il senso del nostro contributo, che vi sottoponiamo con spirito costruttivo e con l’auspicio di un confronto aperto e proficuo.

Con stima e amicizia,

25 APRILE – ABRUZZO PROGRESSITA

Paola Cianci – Presidente

Giovanni Di Iacovo –  Vicepresidente

Stefania Di Padova – Vicepresidente

Andrea Catena – Coordinatore




PREMIO INTERNAZIONALE GIULIO RAIMONDO MAZZARINO

Andrea Riccardi in Abruzzo per la cerimonia di consegna

Pescina, 3 dicembre 2204. Si terrà mercoledì, 11 dicembre 2024, alle ore 17:30, presso la storica Casa Museo Mazzarino di Pescina, l’attesa cerimonia del Premio Internazionale Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino per la Politica e la Diplomazia, che sarà conferito, nella sua prima edizione, al professor Andrea Riccardi. in virtù dei suoi valori e ideali in sintonia con gli obiettivi della prestigiosa onorificenza.

Istituito con Legge regionale 4/24, su iniziativa della consigliera regionale, dr.ssa Antonietta La Porta, il riconoscimento celebra la figura e l’eredità del celebre statista pescinese, divenuto primo ministro di Luigi XIV di Francia, nonché uno dei personaggi più influenti del XVII secolo europeo, ed è riservato a personalità che si sono distinte nella promozione dei valori della cooperazione internazionale, del dialogo e della convivenza civile.

Nella motivazione ufficiale, il Premio viene assegnato al professor Riccardi per:

  • Il suo straordinario impegno nella promozione della solidarietà, della giustizia sociale e della costruzione della pace, incarnando con dedizione i principi che il Premio Mazzarino intende celebrare.
  • Il suo ruolo cruciale nel favorire il dialogo e la cooperazione internazionale attraverso la diplomazia, opponendosi ai conflitti e sostenendo i più vulnerabili grazie al lavoro della Comunità di Sant’Egidio, rinomata per le sue azioni globali a favore della dignità umana e della mediazione di pace.
  • Il suo contributo alla diffusione della lingua e cultura italiana, in qualità di presidente della Società Dante Alighieri dal 2015, promuovendo la lingua italiana come veicolo di dialogo e valorizzazione delle identità culturali.

L’evento vedrà la partecipazione di figure di spicco del mondo civile, religioso e politico. La cerimonia sarà preceduta da una tavola rotonda moderata dal giornalista Sergio Venditti, con gli interventi di:

  • Leonardo Saviano, docente presso l’Università Federico II e storico del Principato di Monaco;
  • Aldo Antonio Cobianchi, segretario generale della Società dei Francesisti (S.I.DE.F.)
  • Antonietta La Porta, consigliera regionale e presidente della Commissione Premio;
  • Alina Di Mattia, giornalista e presidente della Giuria del Premio.



NATALE NEL BORGO

La seconda edizione sabato 7 dicembre nel cuore del centro storico mercatini di artigianato e prodotti tipici, spettacoli musicali e attrazioni per grandi e piccini

Archi, 3 dicembre 2024.  Dopo il grande successo dell’anno scorso, torna ad Archi l’appuntamento con Natale nel borgo, evento organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Archi, che si terrà sabato 7 dicembre. Il cuore del centro storico del paese si addobberà a festa con mercatini di artigianato e prodotti tipici, stand gastronomici, spettacoli musicali e attrazioni per grandi e piccini, offrendo ai visitatori un’atmosfera unica e in perfetto clima natalizio.

La seconda edizione di Natale nel borgo inizierà sabato alle 10 del mattino con  l’apertura degli stand, i laboratori per bambini e la musica itinerante della Banda dei Babbi Natale. Nel pomeriggio ci sarà “Il circo di Natale”, uno spettacolo circense di arte varia per grandi e piccini (ore 15.00), il concerto del quintetto Ancestral Chamber Music (ore 20:30) con lo spettacolo “Note di Natale, i grandi classici e colonne sonore”  e a seguire djset.

“Ringraziamo tutti gli espositori che ci hanno scelto, sono quasi trenta quelli che parteciperanno quest’anno e ne siamo davvero felici – commenta il presidente della Pro Loco Domenico Carpineta – e poi grazie all’amministrazione comunale, al complesso bandistico e a tutti i volontari della Pro Loco, senza i quali tutto questo non sarebbe possibile”.

A Natale nel Borgo non mancherà la solidarietà . Saranno due le raccolte fondi per beneficenza: una a cura dell’Associazione nazionale trapianti di rene Onlus (ANTR), voluta dai familiari di Luca Di Giambattista, che grazie alle donazioni si impegna ad apportare benefici a tutte le persone coinvolte nella malattia renale attraverso attività di sensibilizzazione e informazione, punti di ascolto, accoglienza e sostegno a malati e familiari e servizio di trasporto urgente dei pazienti, e l’altra a cura dei ragazzi dell’Acr (Azione cattolica ragazzi) che doneranno i fondi raccolti sabato alla Fondazione Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare.

“Il nostro bellissimo centro storico accoglierà per il secondo anno consecutivo Natale nel borgo – commenta il sindaco Nicola De Laurentis – che diventa così un appuntamento fisso del mese di dicembre. Siamo certi che l’evento di quest’anno raddoppierà il successo dell’anno scorso, che ha visto la partecipazione di numerosissimi visitatori. Iniziative come questa sono preziose per la promozione del territorio e delle sue eccellenze, per questo l’amministrazione comunale ringrazia tutti i volontari della Pro Loco che con impegno e sacrificio prestano il loro lavoro per rendere vivo e far conoscere il nostro paese”. 




TERRENO, TRACCE DEL DISPONIBILE QUOTIDIANO

MAXXI L’Aquila sabato 7 dicembre ore 11:30 a cura di Lisa Andreani

L’Aquila, 3 dicembre 2024.  Ispirandosi al disponibile quotidiano di Gianni Celati, la mostra conduce il visitatore in un percorso dedicato al non visto: scene, paesaggi, e gesti del mondo quotidiano che spesso passano inosservati e vengono riscoperti, cogliendone il valore e rivelando nuovi e possibili significati. Un percorso espositivo multidisciplinare che mette in relazione materialità e memoria avvicina tradizioni culturali e pratiche artistiche, documenti storici e pratiche quotidiane, generando nuovi e aperti immaginari collettivi.

Intervengono

Emanuela Bruni, Consigliera reggente Fondazione MAXXI

Marco Marsilio, Presidente Regione Abruzzo

Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila

Francesco Stocchi, Direttore Artistico MAXXI

Lisa Andreani, Curatrice TERRENO – Tracce del disponibile quotidiano

ore 12.00 e ore 17.00 | Live performance

Down-hole, 2024

di Ramona Ponzini

In collaborazione con Dipartimento delle Nuove Tecnologie e Linguaggi musicali – Musica Elettronica del Conservatorio statale di Musica dell’Aquila Alfredo Casella.




AL VIA IL CAMMINO MARIANO DEI MARSI

Un viaggio tra fede, natura e tradizione

Sante Marie, 3 dicembre 2024.  È stato presentato nei giorni scorsi nel seminario diocesano di Avezzano e sarà inaugurato ufficialmente domenica pomeriggio il Cammino Mariano dei Marsi, un ambizioso progetto che coniuga spiritualità, cultura e natura per la valorizzazione del territorio marsicano e dei suoi luoghi di culto. L’iniziativa, patrocinata dalla Diocesi dei Marsi e supportata dall’associazione Erci team onlus – aps, è stata introdotta da Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie, alla presenza di monsignor Giovanni Massaro, vescovo dei Marsi, e di altre figure istituzionali e religiose, tra cui sacerdoti, rettori di santuari, direttori di uffici pastorali e sindaci dei comuni coinvolti.

Il Cammino Mariano dei Marsi, che sarà ufficialmente inaugurato domenica 8 alle 15:30 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Sante Marie, si sviluppa su un itinerario di 150 chilometri suddiviso in 9 tappe. Collega santuari, chiese ed eremi della Marsica, attraversando borghi storici, montagne e paesaggi suggestivi. Partendo da Sante Marie, il cammino si snoda attraverso i territori comunali di Carsoli, Pereto, Cappadocia, Capistrello, Avezzano, Massa d’Albe, Scurcola Marsicana e Tagliacozzo, per poi tornare al punto di partenza.

L’iniziativa fa parte del progetto La Via dei Marsi, che promuove una mobilità dolce e sostenibile attraverso il recupero di antichi sentieri e strade. Il cammino è fruibile a piedi, in bicicletta o a cavallo, rendendolo accessibile a diverse tipologie di pellegrini e appassionati di trekking.

Monsignor Giovanni Massaro ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Questo cammino rappresenta un’opportunità per i giovani di costruire un futuro di speranza, ispirandosi ai principi della Laudato sì di Papa Francesco. La Chiesa può essere il motore di progetti concreti per valorizzare le aree interne e sensibilizzare alla cura del Creato.”

Anche il sindaco Berardinetti ha espresso soddisfazione: “Il Cammino Mariano è un’esperienza unica, dedicata a chi cerca introspezione, avventura o semplicemente un modo autentico per riscoprire le radici del nostro territorio. Promettiamo ai pellegrini e ai visitatori un percorso che unisce spiritualità, storia e bellezza.”

Il Cammino Mariano dei Marsi ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale e religioso della Marsica, celebrando la fede e sensibilizzando alla tutela dell’ambiente in preparazione al Giubileo della Speranza. Al contempo, il progetto mira a sostenere le tradizioni locali e a favorire l’economia del territorio, attirando un turismo consapevole e rispettoso.

Un’esperienza immersiva, tra introspezione e silenzio, che unisce spiritualità, storia e natura, offrendo un’opportunità unica per scoprire e vivere l’armonia tra uomo e Creato.




ERASMUS PEACE PROJECT

Stop ai conflitti a scuola grazie agli studenti ambasciatori di pace

Atri, 3 dicembre 2024. Con il progetto Erasmus+ PEACE KA220SCH (Peace education and intercultural engagement) si inaugura una nuova stagione di impegno tesa a ridurre la conflittualità nelle istituzioni scolastiche e promuovere l’inclusione e la diversità. L’iniziativa, che unisce scuole e organizzazioni educative di Italia, Spagna, Turchia, Svezia e Irlanda, risponde alle sfide comuni legate all’integrazione degli studenti con background migratorio e alle difficoltà di convivenza in contesti sociali complessi.

Il 25 e 26 novembre scorsi si è svolto il primo meeting di progetto nella sede del partner svedese FolkUniversitetet.

PEACE nasce con l’ambizione di trasformare gli studenti in ambasciatori di pace e le scuole in luoghi di dialogo e coesione. Attraverso un approccio basato sulla qualità e l’innovazione, il progetto intende fornire a dirigenti scolastici e docenti europei strumenti concreti per migliorare l’inclusione interculturale e il peace building. Al centro dell’iniziativa, due pilastri fondamentali: lo sviluppo di un toolkit formativo per il personale scolastico, ispirato al modello di garanzia della qualità EQAVET, e la creazione di un curricolo interdisciplinare, che coniuga gli ambiti linguistico (Inglese), geo-storico e motorio con un approccio interculturale e di mediazione dei conflitti.

Il progetto si radica in contesti educativi con criticità evidenti.

In Spagna, ad esempio, la scuola IES Enrique Nieto di Melilla, posta a soli 12 km dal confine marocchino, registra tensioni legate alla complessità transfrontaliera; in Turchia, la scuola Borsa Istanbul, Anadolu Lisesi, vicina al confine siriano, accoglie principalmente studenti rifugiati; in Irlanda, gli istituti di frontiera vivono ancora gli effetti del conflitto politico con l’Irlanda del Nord come la scuola partner Scoil Mhuire di Buncrana. Anche in Italia, le aree colpite dai terremoti del 2009 e 2016 presentano un tessuto sociale fragile, in cui il disagio giovanile si manifesta spesso con episodi di bullismo e baby gang. La Svezia, rappresentata da Folkuniversitetet mostra invece situazioni di tensione estrema nei “nuovi” quartieri popolati prevalentemente da ragazzi con background migratorio.

L’Italia è rappresentata dai partner USR Abruzzo, che ha sviluppato il progetto, e dall’IIS A. Zoli di Atri (coordinatore di progetto) selezionata per aver sviluppato un innovativo curricolo per la pace in seno al proprio indirizzo sportivo. Partner associato di progetto per la validazione dei sondaggi somministrati ad un campione di studenti europei è l’Ordine regionale degli Psicologi d’Abruzzo guidato dal presidente Enrico Perilli.

Attraverso attività di formazione, mappatura delle criticità e sperimentazione sul campo, PEACE punta a trasformare le criticità citate in opportunità. Gli studenti coinvolti diventeranno ambasciatori di pace, pronti a promuovere inclusione e dialogo nelle loro comunità, anche grazie al ruolo dello sport come strumento di coesione. Parallelamente, il personale scolastico avrà a disposizione un toolkit per sviluppare politiche antidiscriminazione e favorire la leadership inclusiva.

I risultati attesi, alla fine del progetto biennale, comprendono la validazione della metodologia PEACE, che sarà testata da 240 studenti e 120 docenti, e l’implementazione del PEACE Toolkit e del curriculum interdisciplinare.




IN ROTTA PER BISANZIO

Convegno venerdì 6 dicembre 2024

Teramo, 3 dicembre 2024. Nel pomeriggio di venerdì 6 dicembre 2024, a partire dalle 17:30, presso la Pizzeria Teramo.it in Via Torre Bruciata 37, si terrà il convegno storico – culturale sul vasto mondo bizantino “In Rotta per Bisanzio”.

Modera il giornalista e saggista storico Cristiano Vignali. Introduce Monica Brandiferri, consigliera di parità della Provincia di Teramo. Interverranno: Elena Bianchini Braglia (Scrittrice), Giancarlo Ranalli (docente all’Università di Campobasso), Padre Mircea Coros (Parroco in Santa Maria Assunta a Villa Badessa), Roberto d’Amato (Saggista e Critico d’arte).

A tal proposito ha commentato Cristiano Vignali: “Esamineremo l’importanza geopolitica e geoeconomica dell’Impero Romano d’Oriente per gli assetti politici ed economici nell’area euromediterranea e di come questi delicati equilibri sono cambiati prima con la crisi e poi con la caduta di Costantinopoli, a tal punto che per certi storici il 29 maggio 1453 segna una svolta epocale. Inoltre, vedremo come la cultura greco – bizantina ha influenzato l’area mediterranea e l’Italia in particolare e come essa ancora oggi influenza”.

 Ci sarà un banchetto espositivo di manufatti artistici greco – bizantini a cura del negozio d’arte greco – bizantina di Palermo. Ingresso libero. Il convegno terminerà con una cena conviviale a menu fisso.




PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Le proposte degli Stati Generali delle Donne

PoliticaInsieme.com, 3 dicembre 2024. Gli Stati Generali delle Donne presentano a quattro anni di distanza l’aggiornamento di un lavoro che ci sta a cuore e ci compete per la nostra natura di coordinamento permanente delle donne sui territori. L’ascolto dei territori per SGD è sempre stato essenziale ed è da questo che viene la nostra forza, nell’aver saputo creare una comunità allargata con obiettivi comuni sapendo valorizzare le specificità.

Ciascun territorio ha vocazioni e criticità diverse e l’azione di Governo deve poterne tenere conto nell’individuare le politiche corrette per promuovere le donne, non trascurare le diverse esigenze dei territori, leggendole nel quadro degli indirizzi per lo sviluppo del Paese.

Abbiamo riflettuto e lavorato in questi anni di pandemia e post pandemia alle strategie per rafforzare la presenza delle donne nel futuro, per promuovere empowerment femminile e ascoltato moltissime imprenditrici di tutte le regioni d’Italia. Oggi ancora di più sosteniamo la necessità di una visione di genere in tutte le politiche di sviluppo che aiuti a promuovere skills professionali elevati per le donne.

Una politica pubblica che assieme ai servizi necessari per supportare il tempo del lavoro si impegni con convinzione a trovare spazi per posizionare anche le donne alla guida del cambiamento. Il cambio di paradigma che con altri auspicavamo nel 2020 e che in molti avevano annunciato come ineludibile ancora non si è affermato e fatica a mantenere le posizioni acquisite.

La volontà di segnare l’avvio di un processo di cambiamento attraverso:

• il sostegno alle imprese femminili:

•l’istituzione di un fondo per la microimpresa femminile, servizi di tutoring tecnicogestionale;

•creazione di pooling tra le imprese per l’armonizzazione dei tempi della vita e del lavoro.

• il potenziamento del lavoro femminile:

•avviare un piano concreto per la creazione di centomila posti in più in asili nido in cinque anni;

•incentivare il ritorno al lavoro delle donne dopo la maternità prevedendo una premialità sul salario, pari fino al 30% del salario;

•formare e riqualificare le donne che dovessero perdere il posto di lavoro a seguito della pandemia. Quale esito ha avuto? E qual è la condizione attuale delle donne nel nostro paese? Se consideriamo i progressi verso la realizzazione del SDG 5 dell’Agenda ONU 2030 troviamo pur con un miglioramento della nostra posizione calcolata rispetto al 2010, un posizionamento in termini assoluti non soddisfacente mentre il Global Gender Gap Report del 2024 evidenzia un arretramento dell’Italia: il nostro paese perde posizioni rispetto al 2023 classificandosi all’87° posto su 146 Paesi a livello mondiale. Il punteggio di 0,70 attribuito all’Italia (rispetto allo 0,75 della media europea) indica una forbice ancora ampia (30%) tra donne e uomini e una dinamica verso la parità di genere molto più lenta rispetto ad altri Paesi. il divario di genere nell’occupazione rimane un problema molto rilevante. Le tendenze attuali, sia a

breve che a lungo termine, non sono sufficienti per dimezzare entro il 2030 il gap occupazionale tra uomini e donne rispetto al 2019 (Target 5.5).

Secondo le previsioni di Prometeia, nel 2030 l’Italia si attesterà a un livello pari al 78,5% nel rapporto tra i tassi di occupazione, circa otto punti percentuali sotto l’obiettivo. Segno che la strada è ancora lunga.




ECCO IL VOLUME DEI PROVERBI D’ABRUZZO

Abruzzo Immateriale

Francavilla al Mare, 3 dicembre 2024. Inizia un nuovo viaggio per la serie fucsia di “Comete – Scie d’Abruzzo”, la collana di Ianieri edizioni del Direttore Peppe Millanta che presenta il nuovo numero della serie dedicata all’Abruzzo immateriale, ossia quello che resiste al tempo e fortifica le tradizioni: si tratta di “Proverbi d’Abruzzo” di Tommaso Bruni, poeta dialettale di Francavilla al Mare.

Il volume è a cura di Daniela d’Alimonte che ne ha curato anche la prefazione: è stata proprio la dirigente scolastica e dialettologa a dare il via a questa serie con “Parole d’Abruzzo” che continua a destare un grande interesse nel pubblico dei lettori del progetto.

Oggi “declassati” a semplici boutade, o a frasi a effetto, i proverbi un tempo erano la sintesi più immediata di norme, usi e costumi di un’intera comunità.

Intere generazioni si sono appoggiate ad essi per avere una bussola con cui orientarsi all’interno dei rapporti sociali, dei ritmi del lavoro e dei riti, e per comprendere e superare le esperienze del vivere e del quotidiano.

I proverbi vanno intesi quindi innanzitutto come una sorta di prontuario del vivere, da poter consultare in ogni occasione: qualcun altro, infatti, ha affrontato le stesse sfide nel passato, e di quella esperienza ha lasciato una traccia, permettendo a chi viene dopo di farne tesoro.

Per questo i proverbi sono in rima: non per divertire, ma per facilitare la loro memorizzazione; sono brevi proprio per essere efficaci. Per questo, inoltre, utilizzano metafore del quotidiano: per essere accessibili a tutti.

Il loro compito è quello di trasmettere la conoscenza e le esperienze tra le generazioni, in un mondo dove la parola non si incarnava ancora nella scrittura, ma volteggiava attraverso l’oralità.

Qual è la funzione dei proverbi oggi?

Non hanno più la stessa funzione di un tempo, ma restano una delle finestre privilegiate per entrare non solo nel mondo, ma soprattutto nella mentalità delle generazioni passate, andandone a cogliere molte delle sfumature che si sono ormai perse.

Questa riedizione della ricerca condotta da Tommaso Bruni vuole essere innanzitutto questo: una finestra sul mondo precedente, e sulle esperienze che lo hanno attraversato.

Tommaso Bruni (1838-1911) nato a Francavilla al Mare, è stato economista, patriota, pittore, scrittore e poeta dialettale. Diffuse in Abruzzo le Casse Rurali per sostenere il mondo agricolo, per facilitare i prestiti a lunga scadenza. Durante l’Unità d’Italia partecipò all’assedio di Civitella del Tronto e prese parte alla lotta al brigantaggio. Compose il primo esempio di canto popolare d’autore, scrivendo il testo della canzone La viuletta musicata da Francesco Paolo Tosti. Fu inoltre il primo a organizzare delle feste canore in Abruzzo, aprendo la strada alle proverbiali Maggiolate.

Il volume ha come partner I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari e il Parco Nazionale della Maiella.




NUOVA ATROCITÀ IN TRENTINO

L’orso M91 giustiziato in una notte, la democrazia calpestata!

Trento, 3 dicembre 2024. È accaduto ancora. Un giovane orso di appena due anni, identificato con il codice M91, è stato ucciso nel cuore della notte su ordine diretto del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. La condanna a morte e la sua esecuzione sono avvenute nell’arco di poche ore, senza lasciare spazio a ricorsi o opposizioni legali.

“Questo metodo di governo è un atto di prepotenza assoluta, un delirio di onnipotenza assetato di sangue. Fugatti ha trasformato il Trentino in un teatro di ingiustizia e crudeltà“, dichiara Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani. “Non si tutela la sicurezza delle persone con fucili e condanne, ma con soluzioni scientifiche e civilmente accettabili. È il momento di dire basta”.

Un orso non aggressivo, condannato senza motivo

M91 era un giovane orso che, secondo le autorità, frequentava aree antropizzate alla ricerca di cibo, attratto da cassonetti non adeguatamente protetti. È stato radiocollarato e monitorato proprio per studiarne i movimenti e valutarne la pericolosità. Tuttavia, a fronte di numerose provocazioni documentate – come lanci di pietre e minacce con bastoni – l’orso non ha mai mostrato comportamenti aggressivi, rispondendo in modo esemplare.

Nonostante queste evidenze e l’assenza di reale pericolosità, Fugatti ha firmato un decreto di abbattimento con motivazioni fragili e infondate. Persino le misure preventive, come l’installazione di cassonetti anti-orso, risultano incomplete o del tutto disattese, come dimostrano le immagini e le segnalazioni sul territorio.

Un clima di intolleranza verso la fauna selvatica

M91 è solo l’ultimo di una lunga lista di vittime della politica aggressiva di Fugatti. Prima di lui, quest’anno, erano stati abbattuti M90 e KJ1. È già la terza uccisione in poco meno di 1 anno. L’approccio sistematico e sbrigativo adottato dalla Provincia di Trento denota una volontà esplicita di eliminare gli orsi anziché favorire la convivenza tra uomini e animali.

“Il Presidente Fugatti non solo non rispetta la biodiversità, ma ignora completamente le soluzioni proposte dalla comunità scientifica. L’uccisione di M91 è un gesto ingiustificabile, che calpesta qualsiasi principio etico e democratico. L’Italia non può accettare che si agisca con tanta arroganza contro creature innocenti“, conclude il Vicepresidente Marco Gavotti.

Richiesta di intervento immediato

Gli Animalisti Italiani chiedono con forza un intervento urgente del Governo centrale per mettere fine a questa gestione sanguinaria e antidemocratica della fauna selvatica. È indispensabile avviare un’indagine trasparente sulle azioni della Provincia Autonoma di Trento e applicare misure concrete per favorire la convivenza tra umani e orsi.

“Non possiamo rimanere spettatori di questa carneficina. La natura e i suoi abitanti meritano rispetto, non esecuzioni sommarie”, ribadiscono gli Animalisti Italiani.




INCONTRO CON DONATELLA DI PIETRANTONIO

Chieti – Auditorium del Rettorato – 4 dicembre 2024 – ore 11:00

Chieti, 3 dicembre 2024. Mercoledì 4 dicembre 2024, alle ore 11:00, nell’Auditorium del Rettorato, nel Campus di Chieti dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, si terrà l’incontro con la scrittrice Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del più recente Premio Strega con il romanzo “L’età fragile” (Einaudi 2024). L’incontro, che sarà moderato dal professor Mario Cimini, docente di Letteratura italiana, è promosso dalla Scuola di Studi Umanistici, diretta dal professor Patrizio Domenicucci, e dal Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali, diretto dal professor Stefano Trinchese. Donatella Di Pietrantonio è considerata una delle voci più significative della letteratura italiana contemporanea.

La sua opera narrativa esplora, attraverso una lingua scabra e toccante, diverse articolazioni dell’esperienza femminile, dalla difficile emancipazione attraverso lo studio alla lotta per la conquista di una propria voce in un mondo dominato da logiche competitive e coercitive. Allo stesso tempo, è forte la sua attenzione alla dimensione dei rapporti familiari, in particolar modo il legame tra sorelle e quello madre-figlia, sempre oscillante tra conflittualità e tenerezza, tra necessità di conservare la memoria e desiderio di proiezione verso il futuro. Speciale vivezza e forza rivelano i numerosi ritratti di ragazze e ragazzi presenti nella sua opera. Tra gli altri prestigiosi riconoscimenti si ricordano il Premio John Fante Opera Prima per il romanzo d’esordio “Mia madre è un fiume” (Elliot Edizioni, 2011), il Premio Brancati per “Bella mia” (Elliot Edizioni, 2013), il Premio Campiello e il Premio Napoli per “L’Arminuta” (Einaudi, 2017), oltre che la partecipazione come finalista al Premio Strega con Borgo Sud (Einaudi, 2020).

“Avere ospite Donatella Di Pietrantonio – commenta il professor Carmine Catenacci, Prorettore vicario della “d’Annunzio” – è un onore e un piacere per la nostra comunità accademica, che l’ha insignita nel 2017 dell’Ordine della Minerva. Gran parte della sua produzione letteraria è ambientata in Abruzzo, terra visceralmente amata, arcaica ed enigmatica, e, proprio per questo, capace di racchiudere ed esprimere la natura più profonda e universale delle persone e delle cose, tanto che l’opera di Donatella Di Pietrantonio è stata tradotta in più di trenta Paesi. L’incontro – conclude il professor Catenacci – conferma il ruolo di riferimento primario che il nostro Ateneo svolge nel panorama culturale tanto del nostro territorio quanto italiano e internazionale”.




PRIMO TAVOLO POLITICO CON IL CENTROSINISTRA

PD, AVS, Cinque Stelle, il gruppo Chieti per Chieti, Liberi a Sinistra, Ferrara Sindaco, Sinistra con Diego, Azione e il Gruppo Misto: “Piena fiducia al sindaco e agli obiettivi per la città”.

Ferrara: “Il risultato più forte è il ricompattamento delle forze originarie che mi hanno candidato”.

Chieti, 3 dicembre 2024. Nella mattinata di ieri si è svolto uno dei primi incontri finalizzati all’ascolto delle forze politiche del centrosinistra e i consiglieri comunali, al fine di animare un confronto capace di condividere obiettivi e finalità comuni che possa rilanciare l’Amministrazione Ferrara nell’attività di fine mandato e consentire l’ottemperanza alle scadenze imposte dal ministero dell’Interno e dalla procedura di risanamento dei conti della città.

Erano presenti il sindaco Diego Ferrara, rientrato stamane in Comune, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo, i rappresentanti del PD, AVS, Cinque Stelle, il gruppo Chieti per Chieti, Liberi a Sinistra, Ferrara Sindaco, Sinistra con Diego, Azione e Gruppo Misto.

All’unisono, tutte le parti convocate, hanno riconfermato piena fiducia al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, ai quali è stato dato pieno mandato per svolgere tutte interlocuzioni con gli altri gruppi consiliari – riferiscono i partecipanti al tavolo – . La volontà prioritaria è quella di avere una voce sola a supporto dell’Amministrazione, che abbia la legittimità di parlare a nome del centrosinistra, nonché la creazione di un tavolo permanente del centrosinistra per definire gli obiettivi di fine mandato, che abbia il sindaco come fulcro.

“L’esito più importante della riunione è stato il rafforzamento del perimetro di centrosinistra, che aveva costituito il gruppo originario di sostegno alla mia candidatura al primo turno– così il sindaco Diego Ferrara – . Una riunione funzionale al lavoro che ci aspetta, che è sostanziale per la città e per un’azione che in questi quattro anni ha sempre avuto come priorità il bene comune e gli interessi della comunità, che sono e resteranno più importanti di quelli particolari. Il ruolo della politica è dare risposte, un’attività che ci vede convintamente in trincea nel periodo forse più difficile e duro nella storia della città. Il lavoro di confronto continuerà nei prossimi giorni con gli altri gruppi consiliari”.