FIASCHE E BORRACCE: una storia di tradizione e cultura

Esposizione presso la Taverna Ducale  21/31 dicembre 2024. Inaugurazione venerdì 20 dicembre ore 17:00

Popoli, 17 dicembre 2024. Dal 21 al 31 dicembre, la suggestiva Taverna Ducale di Popoli ospiterà per la prima volta la collezione di fiasche e borracce antiche proveniente dalla raccolta privata di Gianni Brandozzi. L’evento è organizzato dalla ThermaeCordis ETS, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e artistico del territorio. L’inaugurazione si terrà venerdì 20 dicembre alle ore 17, alla presenza del collezionista e della storica dell’Arte dott.ssa Maria Rosanna Proterra, che accompagnerà i visitatori alla scoperta della mostra.

La raccolta, frutto di oltre 40 anni di passione e ricerca, racconta la storia di questi oggetti d’uso quotidiano, simboli di viaggi, tradizioni religiose e praticità. Le fiasche e borracce, utilizzate fin dall’antichità per il trasporto dei liquidi, soprattutto dell’acqua, sono testimonianze preziose di una cultura popolare spesso dimenticata.

La mostra presenta decine di esemplari che abbracciano un arco temporale di diversi secoli, con particolare attenzione all’Italia centrale, in particolare l’Abruzzo. Realizzate prevalentemente in ceramica, ma anche in metallo, vetro e legno, queste opere non sono solo funzionali, ma veri e propri pezzi d’arte, impreziositi da decori simbolici, motivi religiosi e dettagli estetici che raccontano usanze e credenze di un tempo.

“Questa esposizione offre uno sguardo unico su oggetti che hanno accompagnato generazioni di viandanti, pellegrini e lavoratori”, spiega la dott.ssa Proterra. Dai manufatti più semplici, come le borracce da viaggio o da transumanza, alle più raffinate fiasche da salotto decorate a mano, la collezione Brandozzi è un tributo alla capacità artigianale e alla bellezza della tradizione.

Organizzata dalla ThermaeCordis ETS, l’esposizione è un viaggio affascinante nella memoria di un passato lontano, dove ogni pezzo custodisce un racconto: un evento imperdibile per appassionati, studiosi e curiosi che desiderano riscoprire la cultura materiale e artistica di un’Italia antica e autentica.

La mostra è realizzata con il contributo della Regione Abruzzo, patrocinata dal Comune di Popoli Terme, della APTS Italia – Agenzia per la Promozione del Turismo Sostenibile, da Centro Termale e Riabilitativo Terme Inn Popoli, dell’Istituto Omnicomprensivo di Popoli Terme, dell’Università della Terza Età di Popoli Terme, dall’Associazione l’Officina del Vento e con il sostegno della Banca di credito Cooperativo di Pratola Peligna.

L’associazione culturale Giovane Europa gestisce la collezione Gianni Brandozzi e gli allestimenti.

Orari: dal 21 al 23 dicembre 10:30/13:00-15:00/19:00, 24 dicembre 10:30/13:00.

25 dicembre chiuso. Dal 26 al 30 dicembre 10:30/13:00-15:00/19:00, 31 dicembre 10:30/13:00

Luogo: Taverna Ducale, Popoli (PE)

Inaugurazione: venerdì 20 dicembre, ore 17:00




L’ANNUNCIAZIONE DI WALTER MONICH

Dai musei del Bargello

L’Aquila, 17 dicembre 2024. Frutto di una stretta collaborazione istituzionale fra i Musei del Bargello di Firenze e il Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila, nell’ambito del Sistema Museale Nazionale, progetto coordinato dalla Direzione Generale Musei del MiC, martedì 17 dicembre alle ore 11.00, alla presenza delle autorità e degli organi di informazione, sarà presentata al MuNDA L’Annunciazione di Walter Monich, gruppo scultoreo eseguito nel 1410-1415 ca., che sarà visibile negli orari di apertura da mercoledì 18 dicembre.

Grazie a questa intesa, voluta fortemente dal Direttore Generale dei Musei Prof. Massimo Osanna, è stata stipulata una convenzione fra i due Musei, aquilano e fiorentino, che prevede il deposito dell’opera al MuNDA per dieci anni rinnovabili.

“Il Sistema Museale Nazionale si arricchisce anche grazie a collaborazioni virtuose tra i suoi istituti, come quella che presentiamo oggi – ha dichiarato il Direttore Generale Musei del MIC e Direttore avocante dei Musei del Bargello Massimo Osanna- Questa iniziativa prevede il deposito di lungo periodo del gruppo scultoreo dell’Annunciazione, recentemente attribuito a Walter Monich, dal Museo nazionale del Bargello, dove il Salone di Donatello è interessato da importanti lavori di restauro e riallestimento, al Museo Nazionale d’Abruzzo. Questa operazione consentirà non solo ai visitatori, ma anche alla comunità scientifica, di riscoprire un’importante opera del Quattrocento abruzzese nel suo contesto d’origine, favorendo nuove connessioni con le collezioni del museo e con il ricco patrimonio del territorio”.

Il gruppo dell’Annunciazione, scolpito in pietra della Majella e attribuito per lungo tempo all’orafo, scultore e pittore abruzzese Nicola da Guardiagrele, si compone di due porzioni separate rappresentanti l’Angelo annunciante e la Vergine Annunciata e giunge da un’edicola posta all’interno di un giardino privato a Tocco da Casauria (Pescara). Realizzato per essere addossato a una parete per via del retro non lavorato, in antico l’insieme probabilmente doveva far parte della decorazione di un portale. Entrato nel mercato nazionale, si sollecitava l’intervento del Ministero della Pubblica Istruzione per scongiurare l’esportazione della scultura in America. Fu così che nella primavera del 1907 l’opera fu acquisita dallo Stato e, data a quell’epoca l’assenza in Abruzzo di un’istituzione museale statale che potesse degnamente conservarla ed esporla, l’opera fu assegnata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze, istituto deputato all’esposizione delle collezioni di scultura.

Fin dal principio il gruppo ha trovato sistemazione nel Salone di Donatello del museo fiorentino, assieme ad altri capolavori della statuaria quattrocentesca, posto su di un’alta mensola a simulare la sua probabile originaria collocazione, come mostrato in una foto d’epoca conservata presso l’Archivio fotografico del Bargello.

“Giunta nel 1907 al Museo Nazionale del Bargello, questa suggestiva Annunciazione fu collocata nel Salone di Donatello a narrare – insieme a capolavori eccelsi – il passaggio dal Gotico al Rinascimento: recentemente attribuita a Walter Monich, oggi l’opera lascia il suo museo e ne starà lontana per alcuni anni. Ma il suo ritorno in terra abruzzese è un ritorno alle origini, che avviene grazie all’iniziativa del Direttore Generale prof. Massimo Osanna e a cui il Museo del Bargello è lieto di contribuire, privandosi di un’importante scultura che andrà nondimeno a costituire un nuovo fiore all’occhiello del Museo Nazionale d’Abruzzo” Così nelle parole di Ilaria Ciseri, funzionario responsabile delle collezioni del Museo Nazionale del Bargello.

Recentemente l’opera è stata attribuita allo scultore tedesco Walter Monich, anche noto come Gualtiero d’Alemagna, scultore tedesco probabilmente originario di Monaco di Baviera, documentato tra il 1399 e il 1412. Dopo un decennio di attività per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dove tra il 1403 e il 1407 coordina una squadra che arrivò a contare trecento scalpellini operando soprattutto nei piloni del capocroce e nel transetto settentrionale della cattedrale meneghina, Walter Monich nel 1410 si sposta verso sud facendo una prima tappa a Orvieto, città in cui risulta attivo nel cantiere della cattedrale. Nel 1412 firma come “magister Gualterius de Alamania” il Monumento della famiglia Caldora nella Badia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona, e probabilmente tre anni più tardi esegue il Monumento di Niccolò di Giacobuccio Gaglioffi nella chiesa di San Domenico a L’Aquila, purtroppo perduto a causa del terremoto del 1703. Più problematica risulta invece l’attribuzione al Monich della Tomba di Ludovico II Camponeschi nella chiesa di San Biagio di Amiterno, oggi San Giuseppe Artigiano, sempre all’Aquila, e datata 1432. Negli ultimi anni la critica ha proposto di riconoscere la mano dello scultore anche nel monumentale San Giovanni Battista posto all’esterno della Collegiata di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele. “Siamo felici e onorati di questo deposito dai Musei del Bargello. Con l’esposizione dell’Annunciazione nelle nostre sale si sottolinea ulteriormente il ruolo del Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila come custode e interprete dell’arte dell’intera regione” la dichiarazione della Dott.ssa Federica Zalabra,




PENSIERI DI LUCE

Sabato 21 dicembre, al Santuario della Madonna dello Splendore, il secondo appuntamento della rassegna. Frate Stefano Vita presenterà il suo “Maria. Modello e ispirazione”. Il maestro Renzo Ruggieri e l’ Ars Vocalis Ensemble proporranno il progetto musicale “Ave Maria”.

Giulianova, 17 dicembre 2024. Si terrà sabato 21 dicembre 2024, alle ore 21, nel Santuario della Madonna dello Splendore, il secondo appuntamento della rassegna itinerante di spiritualità “Pensieri di Luce”, organizzata dall’Associazione “Forum Artis Cultura in Movimento” con il patrocinio del Comune di Giulianova.

Ospite dell’incontro sarà Frate Stefano Vita, membro dell’Istituto di vita consacrata “Fraternità Francesca di Betania”, noto per aver ricoperto diversi incarichi istituzionali, tra cui quello di Vicario generale della delegazione Pontificia Santa Casa di Loreto e quello di docente incaricato presso la Facoltà Teologica Pugliese.

Fra’ Stefano interverrà sul suo “Maria. Modello e ispirazione” (Shalom), saggio che si presenta come una riflessione umana e sapienziale su Maria e il Suo mistero, impreziosito dalla prefazione del Cardinale Angelo Comastri. A pochi giorni dal  Santo Natale, dialogherà con lui Alessandra Angelucci, giornalista e curatrice della rassegna, ripercorrendo le tracce lasciate da Maria nella storia del cristianesimo. “Alla scoperta del Salvatore – si legge non  a caso nel libro – deve precedere l’incontro con Sua Madre, perché l’Incarnazione si è attuata solo con il consenso e la collaborazione della Madre di Dio”.

L’evento vedrà la partecipazione straordinaria del maestro e compositore fisarmonicista Renzo Ruggieri che, insieme all’ Ars Vocalis Ensemble, presenterà il progetto “Ave Maria”. La composizione, che potrà essere ascoltata dai presenti, si ispira alla celebre Aria sulla quarta corda di J.S. Bach. Nata inizialmente per voce solista, la composizione “Ave Maria” di Renzo Ruggieri è stata armonizzata per coro a voci miste, con uno spazio dedicato all’improvvisazione del maestro. Le voci,  quelle di Letizia Scaringella, Annalisa Barbagrigia, Simone Di Meo, Carmine Leonzi.




DAI FOSSORES AI MINATORI

Cambiamenti socioeconomici e culturali in un paese dell’entroterra abruzzese. Atti del Convegno di Capistrello, 7 agosto 2021

Avezzano, 17 dicembre 2024. Dalla quarta di copertina: «Gli atti qui pubblicati raccolgono le comunicazioni presentate nel corso del Convegno tenutosi a Capistrello nell’estate del 2021 a cura dell’Associazione Amici dell’Emissario.

Le voci raccolte nel volume sono rivolte al recupero di un patrimonio culturale che si è stratificato nel tempo sulla base di simboli fortemente caratterizzanti per questa comunità abruzzese: l’Emissario, il minatore, l’emigrazione, parole dense di significato e veicolo della costruzione di un’identità collettiva, sono state qui riesaminate, confrontate e condivise tra precedenti e attuali generazioni attraverso la chiave di una memoria attiva e partecipata».

SAGGI E CONTRIBUTI PRESENTI NEL VOLUME: Angelo Fracassi – Capistrello, i minatori, le origini; Paolo Farina – L’Emissario di Claudio: la realizzazione dell’opera e le tecniche di scavo; Paolo Muzi – Aspetti della realtà socioeconomica dell’entroterra abruzzese nell’Ottocento; Angelo Fracassi – Un tesoro ritrovato: La pianta dello spurgo dell’Emissario di Panfilo Petrucci (1830) e il fondo della Biblioteca Casanatense; Dino Ricci – … è venuto meno il logorio di una fatica disumana!; Geltrude Scatena – Il tempo e la lontananza; Emilia De Vecchis – Narciso De Vecchis: mio padre; Eide Spedicato Iengo – Ester Fasciani, La sedia vuota. Storie di lavoratori di Capistrello.




AI VERTICI DEL RANKING INTERNAZIONALE GREENMETRIC

Sostenibilità, l’Università dell’Aquila si conferma

L’Aquila, 17dicembre 2024. Per la settima volta consecutiva, l’Università degli Studi dell’Aquila si posiziona ai vertici della classifica globale nel ranking GreenMetric, una graduatoria internazionale che classifica le università valutando l’impegno degli atenei a diminuire l’impatto sull’ambiente, con misure relative sia all’adeguamento/miglioramento delle proprie infrastrutture sia al cambio comportamentale della propria comunità e della società.

I risultati sono stati resi noti durante la conferenza internazionale e cerimonia ufficiale tenutasi all’Università di San Paolo (Brasile).

UnivAQ si posiziona ai vertici della classifica globale nel ranking, piazzandosi nel 2024 al 28° posto nel mondo e al 5° in Italia, migliorando ancora il 29° posto del 2023 ed il 30° del 2022, pur con una concorrenza sempre più alta (i partecipanti erano erano infatti 1050 nel 2022 e 1183 nel 2023, quest’anno sono arrivati addirittura a ben 1477).

Tra gli atenei italiani presenti nel ranking, davanti ad UnivAQ si sono piazzati solo Bologna (9° posto assoluto), la LUISS (12°), l’Università di Torino (15°) e il Politecnico di Torino (20°). A livello mondiale, si posiziona al primo posto la Wageningen University, nei Paesi Bassi, seguita dall’Università di Nottingham (UK) e dall’altra olandese University of Groningen.

Gli indicatori presi in esame dal ranking sono 6:

• Ambiente e infrastrutture (SI)

• Energia e cambiamenti climatici (EC)

• Rifiuti (WS)

• Acqua (WR)

• Trasporti (TR)

• Formazione (ED)

L’Università dell’Aquila conferma l’ottima performance nell’indicatore sulla formazione (ED), tra i 40 atenei al primo posto raggiungendo il punteggio massimo (1800 su 1800 punti disponibili), accanto a tutte le altre quattro italiane meglio piazzate. Molto positivi anche i risultati anche in energia e cambiamenti climatici (32° nel mondo e 5° in Italia).

“Non posso che esprimere grande soddisfazione per il risultato risultato positivo ottenuto dal nostro Ateneo in questa particolare classifica”, commenta il rettore Edoardo Alesse “La sostenibilità è un valore che si ricerca giornalmente, mettendo in campo politiche concrete nell’organizzazione dei servizi, nell’efficientamento degli edifici, nella gestione di tutta la complessa macchina amministrativa accademica. A ulteriore dimostrazione dell’attenzione che UnivAQ pone su questi temi, voglio ricordare anche che, per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, l’ateneo si è dotato da tempo di competenze specifiche attraverso la Commissione per il Miglioramento Energetico degli Edifici e la nomina di un Energy Manager, responsabile della conservazione e dell’uso razionale dell’energia. I risultati di questa gestione sono stati molto soddisfacenti: nell’ultimo anno accademico (2023/24), la riduzione di consumo di gas nel periodo di accensione dei riscaldamenti è stata del 16%, con una contestuale riduzione dei consumi elettrici del 14%, rispetto al valore medio degli anni precedenti. Valori che sono confermati anche normalizzando i dati in relazione alle condizioni climatiche registrate nell’ultimo anno. Complessivamente, l’Ateneo ha risparmiato oltre 200 tonnellate equivalenti di petrolio e 350 tonnellate di CO2 nei soli mesi da ottobre ad aprile, valore pari alle emissioni annue di oltre 100 famiglie medie italiane”.




SCUOLA MACONDO AL FIANCO DI GIOVANI SVANTAGGIATI

Con il sostegno della Fondazione Pescarabruzzo

Teramo, 17dicembre 2024. Si chiude con questo 2024 Un mondo di storie il laboratorio di scrittura ed ambientalismo ideato dalla Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara grazie alla Dottoressa Elisa Quinto realizzato grazie al contributo della Fondazione Pescarabruzzo per un contrasto attivo alla povertà culturale dei ragazzi che vivono in condizioni economiche svantaggiate.

Il progetto portato a termine nell’arco di tre mesi circa si è concentrato sulla formazione in scrittura creativa e sulla formazione, altresì, della figura della sociale media manager pur tenendo conto del tema proposto ossia il legame tra scrittura e ambientalismo, ed infatti i ragazzi proprio in base ai loro interessi hanno trattato personaggi che si occupassero di tale settore.

Qual è stato il percorso affrontato dai ragazzi?

“Dopo le ore di lezione, c’è stata per gli studenti che hanno partecipato anche la pratica – spiega Elisa Quinto – Infatti, si sono impegnati nella stesura di una ricerca condotta da ognuno di loro, su come l’artista scelto ha declinato l’ambientalismo ed hanno, inoltre, realizzato dei contenuti multimediali che attraverso grafiche, post mirati e ad effetto, intendono catturare l’attenzione dei followers sugli stessi social ed in questo modo hanno messo in pratica anche le ore di lezione sulla figura della sociale media manager. Noi stessi, come Macondo, ci impegneremo a pubblicare i loro contenuti programmati sulle nostre pagine social”.

L’obiettivo è stato quello di stimolare lo studente all’apprendimento degli aspetti più significativi delle arti narrative, sviluppando competenze creative e artistiche oltre a quelle relative allo studio delle fonti e al lavoro di ricerca filologica ma a monte c’è anche un altro fine ossia quello di favorire la socializzazione che è alla base del lavoro di squadra, integrazione e dibattito, nascita e sviluppo di una vera e propria squadra.




UNIONE NAZIONALE PRO LOCO D’ITALIA: CONFERMA AI VERTICI

Abruzzo resta con presidente e vicepresidente UNPLI Abruzzo Sandro Di Addezio e Sergio Carafa

Teramo, 17dicembre 2024. L’Abruzzo resta ai vertici dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. Il presidente UNPLI Abruzzo, Sandro Di Addezio, è stato confermato componente della giunta esecutiva nazionale dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, presieduta dal siciliano Antonino La Spina, recentemente rieletto nel corso dell’assemblea nazionale. Di Addezio, che è anche presidente della Pro Loco di Sant’Omero (Te), farà coppia con Sergio Carafa, vicepresidente regionale e presidente dell’unione provinciale di Chieti, che sarà consigliere nazionale nel quadriennio 2024/2028.

La conferma di Di Addezio è giunta nel corso della seduta d’insediamento del rinnovato consiglio nazionale, svoltosi lo scorso fine settimana a Roma, a cui lo stesso ha partecipato assieme a Carafa: «E’ una grande occasione per l’Abruzzo – commenta Di Addezio – poiché potremo rappresentare al meglio le istanze delle ormai quasi 270 Pro Loco abruzzesi che aderiscono alla rete dell’UNPLI, un numero che cresce di settimana in settimana, e di circa 20mila socie e soci. Tante sono le cose da fare: da un contributo più sostanzioso delle nostre Pro Loco alla promozione e all’informazione turistica, all’animazione dei territori e delle comunità, dall’amministrazione condivisa all’impegno per portare avanti l’imponente progetto di censimento del patrimonio immateriale, in cui l’UNPLI è impegnata assieme ad ANCI Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, il Ministero della cultura e l’ICPI Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale».

«Come enti di terzo settore abbiamo ottenuto la proroga del nuovo regime IVA – gli fa eco Carafa – e questo è un risultato a cui ha contribuito in maniera decisiva anche l’UNPLI, a conferma delle grandi opportunità che si presentano nel fare parte della nostra rete. Come comitato regionale lavoreremo per formare e informare il più possibile la nostra classe dirigente in modo da essere preparati a tutti gli scenari che si presenteranno nel futuro».

«Auspichiamo – sottolineano e concludono Di Addezio e Carafa – un rapporto sempre più virtuoso, costruttivo e collaborativo con la Regione Abruzzo. In tutta Italia si moltiplicano le dimostrazioni di sostegno e di concreta vicinanza di enti che sono l’infrastruttura istituzionale del paese, dalle Regioni ai Comuni: appositi fondi a sostegno delle attività delle Pro Loco e delle reti provinciali e regionali, presenza costante agli appuntamenti delle nostre associazioni, supporto in generale alle nostre attività. Siamo una grande rete e vogliamo lavorare bene per la nostra terra, in armonia con tutto il sistema regionale con cui ci confrontiamo quotidianamente».

L’UNPLI, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, è una realtà associativa senza scopo di lucro con personalità giuridica, accreditata dall’UNESCO dal 2012, che opera su scala nazionale per la promozione e la tutela del patrimonio culturale, turistico e sociale dei piccoli centri dal 1962. Rappresenta circa 6400 Pro Loco è può contare su oltre 600mila socie e soci in tutta Italia. UNPLI è accreditata presso il Servizio Civile Universale e coinvolge ogni anno oltre 2mila volontarie e volontari nei diversi progetti e iniziative promossi dalla Pro Loco. Tra le iniziative nazionali di rilievo promosse da UNPLI vi sono Sagra di Qualità, Salva la tua lingua locale, l’Infiorata delle Pro Loco d’Italia, la Giornata nazionale delle Pro Loco, gli Ecodays, il cammino Da Francesco a Francesco, oltre all’ambizioso progetto di Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale, il primo a livello nazionale. La rete associativa è presente in tutte le regioni italiane ed è presieduta dal 2016 da Antonino La Spina.




GRANDE FESTA CON I BAMBINI

Le scuole pescaresi nella sala consiliare del Comune

Pescara, 17 dicembre 2024. L’ospite d’onore della mattinata è stato Frate Gianfranco Priori, frate Cappuccino Rettore del Santuario dell’Ambro, che ha stupito tutti con i suoi trucchi da illusionista, ammaliando il pubblico con carte e vari giochi di prestigio divertenti e coinvolgenti. I bambini e gli adolescenti sono rimasti rapiti dai movimenti veloci, dalla grande esperienza e abilità di “Frate Mago” che con il suo spettacolo ha girato l’Europa ed è stato ospite molto apprezzato persino di Papa Francesco.

“Sono convinta che fare comunità significhi anche questo, mescolare età e percorsi di vita per costruire ponti tra di noi e verso gli altri per recuperare la più profonda umanità, unica vera forza motrice delle relazioni, della società e della storia”, conclude l’assessore che ha augurato “Buon Natale a tutti i bimbi e ragazzi, alle loro famiglie, a tutti i docenti – sempre pronti a collaborare – e naturalmente alle dirigenti scolastiche della città”.

Per iniziare e concludere la mattinata sono stati intonati i canti natalizi, accompagnati dal cantautore Beppe Frattaroli, “perché la tradizione canora legata alla natività, così come il presepe, siano luce e messaggio universale di accoglienza e alleanza tra gli uomini”.




STRAGE DI ULIVI PER LA CENTRALE SNAM

Sono 317 gli alberi di ulivo tagliati dalla Snam

Sulmona, 17 dicembre 2024. Sono 317 gli alberi di ulivo tagliati dalla Snam per la costruzione della centrale di compressione a Case Pente. Il dato viene direttamente dal Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo in seguito all’accesso agli atti da parte del coordinamento Per il clima Fuori dal Fossile di Sulmona. L’autorizzazione all’abbattimento è stata rilasciata dalla Regione perché l’opera è considerata di pubblica utilità, anche se essa non ha nulla di utile né per l’Italia né tanto meno per i territori attraversati dalla Linea Adriatica.

I consumi di metano, infatti, sono ai minimi storici, intorno a 60 miliardi di metri cubi, quando 20 anni fa se ne consumavano oltre 86 miliardi. Le attuali infrastrutture metanifere assicurano una disponibilità tecnica di gas che (escludendo le importazioni dalla Russia) va oltre i 100 miliardi di metri cubi. Pertanto, più che costruire nuovi impianti, bisognerebbe cominciare a dismettere quelli superflui.

Perché i 317 alberi di ulivo sono stati abbattuti e non espiantati e ricollocati come è avvenuto in Puglia per il Tap?

Il taglio è comunque illegale perché i lavori della centrale sono stati avviati senza aver prima adempiuto, come prevede la V.I.A., alle prescrizioni ante operam e proseguiti con autorizzazione a costruire ormai decaduta.

Agli ulivi occorre aggiungere i numerosi alberi da frutta che sono stati eliminati in precedenza per far posto alla centrale. Questo scempio è solo un’anticipazione del disastro ambientale ed ecologico che si abbatterà sulle aree appenniniche attraversate dal metanodotto. Il Gruppo Unitario Foreste Italiane ha calcolato che l’interramento del gasdotto, con l’apertura delle nuove piste di accesso in montagna e le piazze di cantiere, comporterà l’abbattimento di milioni di alberi.

Ciò in quanto buona parte dei 430 km del tracciato da Sulmona a Minerbio sono aree boschive.  Il Servizio Programmazione Forestale della Regione Umbria ha attestato al riguardo che, per la sola Umbria, “l’opera porterà ad una sottrazione dell’habitat naturale valutabile, con approssimazione di ampio difetto, in non meno di 750 ettari”.

A finire sotto le motoseghe e le ruspe della Snam non saranno solo i boschi dell’Appennino ma anche tutte le coltivazioni arboree che si trovano lungo il tracciato: uliveti, frutteti, vigneti e quant’altro sarà di intralcio al metanodotto. Considerando anche la fascia di servitù (40 metri, 20 per lato), nella sola Valle Peligna andranno persi circa cento ettari di terreno agricolo. La Provincia dell’Aquila e una parte di quella di Pescara saranno attraversate dal metanodotto per 106 Km.

Ciò significherà la perdita di centinaia di ettari non solo di terreni agricoli ma anche di boschi. In diverse aree, come a Paganica, la presenza molto estesa dell’uso civico con le relative tartufaie rappresenta una consistente risorsa per la popolazione locale; una risorsa che sarà pesantemente colpita dalla Snam. Nel Comune di Popoli l’attraversamento del metanodotto interessa non solo aree di uso civico ma anche quello che costituisce il più grande bacino imbrifero della Regione.

Il progetto Snam prevede un tunnel di 1,6 km tra Popoli e Collepietro, il che comporta un elevato rischio di alterazione della falda idrica. 

Siamo di fronte ad un disastro senza precedenti. Neppure sotto l’aspetto occupazionale vi sarà alcun beneficio perché l’opera, dal costo di 2 miliardi e 500 milioni di euro, sarà realizzata con maestranze altamente specializzate provenienti da fuori – come già si vede con la centrale di Sulmona – e le compensazioni della Snam, a fronte dei notevoli profitti che essa ne ricaverà, sono semplicemente ridicole. Tutto ciò sta avvenendo grazie al comportamento irresponsabile e al silenzio complice dei nostri rappresentanti istituzionali che sono stati eletti per tutelare il nostro territorio e non per lasciarlo distruggere, con conseguente ulteriore depauperamento economico e sociale delle aree interne.

Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile – Sulmona




AEROPORTO D’ABRUZZO, SERVE GESTORE ESPERTO

Enbital Pescara “Si ad un piano definito, no alla gestione politica”

San Giovanni Teatino, 17 dicembre 2024. “Le recenti notizie riguardanti lo spostamento dei voli per Milano da Pescara a Malpensa non fanno altro che confermare lo stato di confusione in cui versa la gestione strategica dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo” dichiara il dr. Paolo Provino, Presidente Nazionale di Enbital, presentando lo studio del Centro Studi dell’associazione dedicato proprio allo scalo abruzzese.

“Manca un piano definito e l’affidare alla politica la gestione di un’infrastruttura strategica come questa si dimostra ogni giorno di più un errore. La soluzione? Affidare la gestione a un soggetto esperto, capace di trasformare l’aeroporto in una risorsa, addirittura in attivo per i contribuenti abruzzesi”, prosegue Provino.

Lo studio Enbital evidenzia come l’Aeroporto d’Abruzzo, pur avendo registrato una crescita significativa del traffico passeggeri negli ultimi anni, si trovi a dover affrontare diverse sfide, tra cui la concorrenza degli scali vicini e la necessità di diversificare l’offerta di voli e servizi.

“Un gestore esperto, con una comprovata esperienza nel settore, sarebbe in grado di negoziare con le compagnie aeree, comprese quelle low-cost, per ottenere tariffe vantaggiose e incentivare l’aumento dei voli e l’apertura di nuove rotte” – sottolinea il Presidente di Enbital.

Lo studio cita esempi virtuosi come il sistema aeroportuale pugliese e quello del Nord Est, gestiti da Aeroporti di Puglia e SAVE, e il modello spagnolo, dove un’unica società statale controlla la maggior parte degli aeroporti, generando profitti significativi.

L’affidamento a un gestore esperto, in base all’analisi portata avanti da Enbital, comporterebbe diversi vantaggi per la comunità:

 – riduzione delle perdite per la Regione: la gestione efficiente trasformerebbe l’aeroporto in una realtà economicamente sostenibile;

– aumento dei voli e delle destinazioni: una maggiore capacità di negoziazione porterebbe a un’offerta più ampia e competitiva;

– sviluppo economico e turistico: un aeroporto più dinamico attirerebbe maggiori flussi turistici e nuove attività economiche;

– miglioramento dell’infrastruttura aeroportuale: un gestore esperto potrebbe accelerare e ampliare i progetti di ammodernamento già avviati dalla SAGA, l’attuale gestore;

– maggiore competitività: l’aeroporto sarebbe in grado di competere con gli altri scali della zona in modo più efficace.

“Enbital invita la politica regionale a prendere in seria considerazione la possibilità di affidare la gestione dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo a un soggetto esperto. È un’opportunità per trasformare un’infrastruttura strategica in un motore di sviluppo per l’intera Regione” – conclude il dr. Provino.




ALLA SCOPERTA DEI GIGANTI VERDI

Cosa abbiamo imparato e prossime azioni a difesa degli alberi

L’Aquila, 16 dicembre 2024. Domenica 17 novembre 2024 l’associazione FIAB L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS ha organizzato, insieme all’Associazione Pro Natura dell’Aquila i cui soci hanno partecipato a piedi, un tour in bicicletta alla scoperta dei Giganti Verdi, ovvero di alcuni Alberi Monumentali nei territori di Pizzoli e Barete. Il gruppo, di circa trenta persone, ha raggiunto le due bellissime roverelle (Quercus pubescens) attraversando zone e strade poco frequentate, pedalando così piuttosto in sicurezza. Il dottore forestale Carlo Console ci ha spiegato che siamo arrivati ad avere circa 400 alberi monumentali censiti dopo diverse iniziative iniziate dal 1960 dall’allora Sovrintendenza ai Monumenti fino ad arrivare alla promulgazione della prima legge di conservazione di queste straordinarie piante avvenuta il 14/01/2013 (legge n. 10).

La documentazione relativa alla normativa con l’elenco di tutti gli Alberi Monumentali si può consultare sul sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste a questo link https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11268  

Per la normativa un Albero Monumentale non è tale solo per il legame con la cultura del luogo o per le dimensioni, ma anche per l’età, per la rarità botanica, per il valore paesaggistico e per connubio con l’architettura. In molte ville rinascimentali, infatti, alcuni alberi sono considerati parte integrante del monumento, aumentandone il valore storico. A concludere la cicloescursione, un viaggio nel tempo al Mulino Riolitto, dove si è consumato un buffet della casa con prodotti locali. La gita è stata da stimolo per iniziare un’azione concreta di conservazione riguardo la quercia di circa 800 anni detta “La Cacatora” in località Basanello di Barete, di cui vi invitiamo a leggere in fondo all’approfondimento che segue.

Cosa ci ha detto Carlo Console circa la quercia di Zi’ Gaetanella a Pizzoli

La quercia di “Zi’ Gaetanella” non è una pianta entrata nei primi elenchi, perché appunto non ha un legame stretto con la storia del paese, ma è semplicemente una delle tante utilizzate per delimitare i campi coltivati. Si tratta di una roverella (_Quercus pubescens_) che ha caratteristiche particolari

tanto da far supporre a un ibrido con il cerro, soprattutto per la forma delle foglie e per la quasi totale assenza della caratteristica peluria (da cui l’aggettivo “pubescens”) presente nella parte inferiore delle foglie di questa specie. La maggiore particolarità della pianta è però che non ha mai subito potature nell’arco dei suoi oltre 200 anni di vita ed è per questo che rappresenta l’espressione pura di un individuo che cresce liberamente. Inoltre, essendo isolata e non in bosco, essa ha potuto allargare la sua chioma a dimensioni considerevoli e inusuali, con un’altezza di circa 26 metri e una chioma di circa 30 m.

È infatti possibile apprezzare meglio l’albero in tutta la sua bellezza soprattutto a una certa distanza. La pianta è in ottima salute, probabilmente anche perché si trova in un campo coltivato attivo, quindi con concime a disposizione. L’unico intervento di manutenzione che potrebbe essere pianificato potrebbe essere la rimozione di alcuni rami secchi secondari, provocati da attacchi parassitari negli anni. Inoltre, sarà opportuno apporre una targa descrittiva sulla strada pubblica adiacente, in modo da identificare e illustrare la presenza di questo Albero Monumentale. Un altro aspetto interessante e poco conosciuto che la quercia di “Zi’ Gaetanella” permette di portare alla luce è quello relativo al dissesto idrogeologico indotto dal disboscamento incontrollato.

Si ritiene, infatti, che il tronco della pianta sia immerso per una parte, valutabile in almeno un metro, sotto i detriti scesi a valle nel corso dell’’800 a seguito di alluvioni e smottamenti che hanno interessato l’area, in particolare i due rilievi subito a Nord del sito. Agli inizi del ‘900, tali rilievi sono stati oggetto di rimboschimento per ripristinare il bosco laddove c’erano stati forti disboscamenti nel corso dei secoli, per far spazio alla pastorizia. Il rimboschimento è avvenuto per volontà del Senatore Niccolò Persichetti, che finanziò anche una buona parte degli interventi, e con il sostegno del Regno d’Italia. Anche la montagna di S. Giuliano all’Aquila è stata rimboschita su iniziativa di Persichetti. Purtroppo, nel tempo è mancata la fase successiva all’iniziale impianto delle pinete, soprattutto a causa delle due guerre mondiali, perché già inizialmente erano state predisposte piantine di latifoglie (querce, castagni, ecc.) che gradualmente avrebbero dovuto sostituire i pini a più rapida crescita. Già grazie a questo lungimirante intervento, tuttavia, le aree di Pizzoli e Barete non sono oggi più oggetto di significativi eventi alluvionali come era solito accadere in passato.

Cosa ci ha detto Carlo Console circa la quercia La Cacatora di Basanello di Barete

“La Cacatora” è forse il prototipo della quercia delle favole. Accreditata di almeno 800 anni di età, presenta una cavità interna al tronco che è accessibile da una sorta di porticina naturale, da cui ci si potrebbe aspettare che spuntino degli gnomi o altri esseri fantastici. Il nome è dovuto al fatto che essa ha la particolarità di rilasciare ghiande durante tutto l’arco dell’anno, a differenza delle altre querce che invece lo fanno solo in periodi limitati dell’anno. Anticamente veniva probabilmente usata anche come piccolo rifugio, all’interno del quale veniva anche acceso il fuoco. La quercia ha subito più potature importanti durante la sua vita, compreso anche almeno un capitozzamento, che ne ha modificato la forma che naturalmente si sarebbe sviluppata. Nonostante ciò, conserva un fascino innegabile.

Anni fa, il Corpo Forestale dello Stato tentò di trovare un accordo col proprietario per acquisire il terreno su cui sorge l’antica quercia, anche perché lo stesso era intenzionato a tagliarla. Il tentativo non andò a buon fine, anche se per fortuna la quercia non è stata poi abbattuta.

È stato tuttavia effettuato un intervento di conservazione da parte di un privato cittadino d’accordo col proprietario, che consiste in una tettoia di plastica che evita alla pioggia di cadere nel tronco cavo dell’albero, più alcuni tiranti. Nonostante le buone intenzioni, questo intervento non solo non appare essere stato affatto necessario, ma potrebbe anche aver causato danni alla pianta, agevolando i disseccamenti ora presenti in una delle ramificazioni principali.

Visita al Mulino Riolitto

Al termine della gita abbiamo visitato il Mulino Riolitto di Franco Cavalli che è uno degli ultimi custodi di un mondo scomparso dove gli uomini si guardavano negli occhi per confermare una parola. Sotto l’ombra del maestoso noce che domina Riolitto il vecchio mugnaio con figli e nipoti continua a scrivere la storia di quella parte dell’Alta Valle dell’Aterno. Quel mulino, che usa ancora l’acqua per muovere la macina, era presente già nel Regio Catasto Borbonico del 1730 e vincolato dalla Soprintendenza nel 2008 per il suo alto valore storico, architettonico e culturale. Simone, Angeluccio e Armando, gli avi della famiglia Cavalli, sono stati i mastri mugnai dei quali Franco ci ha raccontato mentre facevamo merenda sotto l’albero di noce. Il posto molto suggestivo e l’accoglienza di Simona, figlia di Franco, e di Paola, giovanissima mugnaia nipote di Franco, hanno reso quanto mai piacevole ed interessante la visita. Siamo risaliti in sella alla volta dell’Aquila pedalando in una stradina interpoderale che fiancheggia la Strada Statale 260 Picente percorsa da automobilisti spesso ad elevata, e per questo pericolosissima, velocità.

Cosa faremo a seguito della cicloescursione ai Giganti Verdi?

Gli organizzatori dell’escursione ai Giganti Verdi hanno preso contatto con la nuova proprietaria del terreno in cui vive La Cacatora di Basanello di Barete affinché si possa rimuovere al più presto la tettoia posta inopinatamente sul tronco dell’albero. La proprietaria, per fortuna molto sensibile ai temi ambientali, ha promesso totale collaborazione per fare tutto il possibile per la tutela della maestosa Cacatora. FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, formata da soci che si definiscono cicloambientalisti, ha particolarmente a cuore la vita delle piante anche in ambito urbano. Gli alberi in particolare sono ormai “sotto attacco” per la frequenza degli abbattimenti finalizzati ad un presunto miglioramento della città, della viabilità e della sicurezza delle strade.

Nella Regione Abruzzo molti sono gli esempi di questo “attacco”: la Piana delle Cinque Miglia è il più sconvolgente taglio di alberi che abbiamo visto, proprio quegli alberi messi lì con il fine di delimitare la strada. CODACONS, FIAB, WWF e ALTURA hanno impedito, in appoggio alla Regione Abruzzo, un inaccettabile, disastroso e irreparabile danno ambientale da parte dell’ANAS che avrebbe voluto abbattere 560 (cinquecentosessanta!) alberi anche di notevoli dimensioni e portamento, posti lungo le SS 584 “Lucoli”, SS 690 “Avezzano-Sora” e SS 83 “Marsicana”, nello storico Parco Nazionale d’Abruzzo.

A L’Aquila, sempre su iniziativa dell’ANAS, sulla SS 80 nei pressi di San Vittorino, sono stati abbattuti moltissimi alberi. Sulla piana di Navelli, anche grazie ai sindaci dei comuni che insistono su quel territorio, è stata impedita l’ennesima strage di alberi. In ambito urbano l’esistenza degli alberi è fondamentale per la salute delle persone e del nostro pianeta, come ormai noto a tutti fuorché a coloro che negano l’esistenza delle catastrofi causate dai cambiamenti climatici. Continueremo a lavorare affinché aumenti la consapevolezza che difendere un albero significa difendere noi stessi.




ECCO COME CAMBIA LA SCUOLA

Successo agli Open Day dell’Istituto Comprensivo Pescara 10

Pescara, 16 dicembre 2024.  Anche quest’anno, grande successo e partecipazione delle famiglie agli Open day dell’Istituto Comprensivo Pescara 10. L’aula magna del plesso Montale, in occasione dell’incontro del Dirigente scolastico Daniela D’Alimonte con le famiglia, era gremita di persone curiose di scoprire l’offerta formativa di questa scuola: hanno partecipato sia i genitori degli alunni dell’infanzia e della primaria che quelli della secondaria di primo grado, dislocate nei numerosi plessi che ricadono all’interno del comprensivo.

In particolare ha riscosso molto successo la proposta educativa che si è arricchita quest’anno di numerosi partenariati tra cui, quello con il Parco nazionale della Maiella, per intavolare una serie di attività basate sull’educazione ambientale ai più giovani, e quella con l’Università Gabriele d’Annunzio Chieti Pescara, Dipartimento di Lettere, per attività e manifestazioni culturali di alto livello che possano coinvolgere anche gli alunni.

“Abbiamo inoltre stilato una serie di collaborazioni anche con il servizio di assistenza sociale del Comune di Pescara – afferma il Dirigente scolastico – come per esempio il progetto P.I.P.P.I.per dare un supporto didattico e psicologico agli alunni più bisognosi ed anche ai docenti e le famiglie che ne avessero bisogno. Con l’associazione ENDAS abbiamo invece attuato un progetto chiamato WE HELP con il quale andremo ad aiutare con attività ricreative pomeridiane i ragazzi che si trovano in un contesto di povertà educativa”.

“È una scuola – continua il Dirigente Daniela D’Alimonte- che si rivolge a tutti, agli alunni più preparati e motivati con attività di potenziamento, e agli alunni più bisognosi con attività di supporto a più livelli. Per noi questo è il senso vero dell’inclusione e in questa direzione vogliamo continuare ad operare”.

Fiore all’occhiello della scuola è soprattutto la riconferma, anche quest’anno, dell’attivazione delle classi 3,0 per la scuola secondaria di primo grado: si tratta di classi in cui si effettua una quotidianamente la didattica digitale integrata per cui le normali attività scolastiche sono supportate e completate con l’utilizzo degli iPad di ultima generazione.

Questi strumenti digitali sono gestiti dal docente di classe ed hanno tutti gli standard di sicurezza per un uso opportuno da parte degli alunni e contribuiscono ogni giorno ad una didattica innovativa, al passo con i tempi.

“L’anno scorso – aggiunge la Preside – dopo il grande successo riscontrato, siamo riusciti ad attivare ben cinque nuove classi 3.0, nella sede di Montale e di Carducci. Crediamo anche quest’anno di riuscire a bissare questo risultato fantastico perché tale innovazione didattica attira sempre di più le famiglie”.

A concludere l’offerta formativa dell’Istituto è la Scuola Senza Zaino attivata da tempo e con grande successo in alcune sezioni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado. “Attualmente l’IC Pescara 10 ha l’unica Scuola Senza Zaino di Pescara e i numeri degli iscritti aumentano ogni anno. Questa tipologia didattica, tesa a scardinare l’idea di scuola come luogo in cui si pratica solo lezione frontale e a proporre un metodo montessoriano basato sulla laboratorialità e sulla cooperazione, piace sempre di più agli alunni e alle loro famiglie” – conclude la D’Alimonte.




BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA IN ASSEMBLEA

Di Marco: Dobbiamo tifare tutti per la città vestina che ci rappresenterà su Rai 3 al Borgo dei Borghi. Un momento per pensare alle sfide del futuro

Penne, 16 dicembre 2024. Un’assemblea speciale quella regionale svoltasi a Penne per i 31 Comuni certificati, abruzzesi e molisani, della rete dell’Associazione I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise. Speciale per il rientro di Introdacqua nel circuito e anche per la partecipazione di Penne alla trasmissione RAI “Il Borgo dei Borghi” in rappresentanza dell’Abruzzo per l’edizione 2024/25.

“Una celebrazione, ma anche un momento di riflessione su diverse proposte progettuali di valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio e dell’offerta turistica dei borghi, necessarie a far decollare un nuovo modello di sviluppo e crescita a vantaggio soprattutto delle aree interne – riferisce Antonio Di Marco, Presidente dell’Associazione per Abruzzo e Molise – Ringrazio il Presidente Fiorello Primi per la fiducia che mi ha confermato, affidandomi anche il ruolo di coordinatore dei consiglieri e assessori regionali, nonché dei parlamentari presenti nel club, cosa di cui sono onorato. Il ruolo e l’importanza dei borghi come presidi territoriali è fondamentale in questa fase, perché venga riconosciuto il valore non solo storico e architettonico, ma anche turistico, economico e per questo è indispensabile un’unica filiera, che unisca tutti, a prescindere dall’appartenenza politica e istituzionale.  Voglio ringraziare tutti quanti i partecipanti, in prima battuta i sindaci e, nello specifico, il sindaco di Penne Gilberto Petrucci che ci ospita e Cristian Colasante di Introdacqua che riaccogliamo, grazie al lavoro che l’Amministrazione ha saputo fare per rispettare i parametri che consentono ai nostri centri di diventare e restare borghi”.

Una giornata ha sempre uno spazio dedicato ai riconoscimenti per il lavoro svolto, condensato nelle spille del club conferite al sindaco emerito di Penne, Mario Semproni e al sindaco Gilberto Petrucci; ma anche della memoria, così abbiamo aperto l’assemblea con il tributo ad Antonio Centi, sindaco emerito dell’Aquila e altrettanto emerito presidente dell’Anci Abruzzo scomparso qualche mese fa e del caro Giuseppe Lo Stracco, sindaco di Bugnara, che ci ha lasciati improvvisamente due anni fa.

“Le idee e le proposte che ci aiutano a potenziare e mandare avanti lo spirito dei Borghi più belli d’Italia – conclude Di Marco – Bello, ad esempio, il libro dei dolci dei borghi; o il sito dedicato all’orso Juan Carrito, investito un anno fa; oppure le App che aiutano a rendere più evidenti e fruibili borghi e presenze turistiche e culturali presentati durante i lavori della mattina.  Una giornata con una grande famiglia, che invito a tifare per Penne perché possa eccellere e conquistare il podio nell’edizione 2025 della trasmissione di Rai 3 Il Borgo dei Borghi. Tutti insieme ce la possiamo fare. Un ultimo cenno merita il futuro incontro che terremo a Opi, si prepara una due giorni per cementare i rapporti e progettare le attività da introdurre prossimamente. Si chiude oggi con una riflessione che riguarda la richiesta del Molise di ritornare con l’Abruzzo, su cui è indispensabile parlare perché ricostituirebbe un’unione di fatto mai finita da un punto di vista storico e culturale”.




OSATE PURE, RAGAZZI, MA NEL FRATTEMPO …

… noi abbiamo già deciso!

Pescara, 16 dicembre 2024. Alcuni giorni or sono, in sede di commissione comunale “Sviluppo e gestione del territorio” presieduta da Andrea Salvati, è stato audito il professor Paolo Fusero, direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Pescara, che ha presentato il Masterplan di ampliamento del campus universitario di Pescara di viale Pindaro, redatto nell’ambito della “Summer School 2024”, un workshop progettuale di 12 giorni di full immersion che ha visto la partecipazione di 200 studenti provenienti da 15 atenei di 12 Paesi europei.

Oggetto dell’esercitazione progettuale è stato il masterplan di ampliamento del campus di Pescara, che interessa aree di proprietà pubblica e privata che si affacciano su viale Pindaro. Il professor Fusero si è soffermato sulle seguenti ipotesi:

trasformare la sede dei Vigili del Fuoco in studentato e foresteria, un’iniziativa che risponderebbe a una reale esigenza di alloggi per studenti;

integrare il Parco della ex Caserma Di Cocco nel campus universitario abbattendo la recinzione esistente per creare uno spazio verde accessibile che si estenda fino a Piazza San Luigi;

realizzare una fermata ferroviaria dedicata a sud-ovest dell’area, a nord di quelle del Tribunale e di San Marco, migliorando la mobilità degli studenti e del personale;

ripensare in modo innovativo le strade di attraversamento della cittadella, da Viale Pindaro alla nuova Via Verde, per le quali viene prevista una gestione sostenibile delle acque piovane, oltre che la destinazione al solo trasporto pubblico e alla mobilità attiva di pedoni e ciclisti, soprattutto per dare unicità ai diversi comparti didattici del nuovo insediamento universitario.

Ma a chiusura della presentazione è subito emerso che l’Amministrazione comunale, per le aree di propria pertinenza, ha già sviluppato altre idee e sta già elaborando propri progetti. In particolare, il consigliere comunale Marco Pastore (Forza Italia) ha fatto presente che è già previsto che la recinzione del Parco della ex Caserma Di Cocco venga ripristinata con un investimento di 600.000 €, cosa che esclude quindi l’abbattimento del muro, e che la cosiddetta “strada verde” sarà destinata al traffico veicolare a senso unico, con parcheggi laterali, in previsione di realizzarne altri in zona.

Inoltre, il fulcro del Master Plan, cioè l’utilizzo della Caserma dei Vigili del Fuoco come studentato, va in contrasto con l’ormai già deciso adeguamento sismico della struttura da parte del Demanio, che ha preventivato 3 ml € di spesa.

Decisioni che, seppur legittime, sanno di amaro, assunte nel solco delle modalità operative di  amministrazioni che progettano la città nei propri uffici senza momenti di confronto, né con i cittadini né con altre categorie di rappresentanza di interessi comuni. È sempre più urgente al contrario mettere tutti gli attori intorno al tavolo affinché non giochino l’uno contro l’altro.

E pensare che il Sindaco, proprio in occasione della presentazione del Masterplan, avvenuta nella sede dell’Ex Aurum, aveva con foga e con passione esortato ragazze e ragazzi a osare, a spingersi oltre le ragioni delle generazioni attuali in ragione del ruolo che avranno nel futuro governo della città. E nelle carte e nei rendering appesi ai pannelli e nel grande plastico tridimensionale, intorno al quale docenti, studenti e stakeholder si sono confrontati, questo hanno fatto: hanno osato!

Anche se in coda all’incontro sembra sia emersa la possibilità di aprire un sollecito tavolo di confronto con l’amministrazione comunale, le decisioni già prese e apprese rappresentano un evidente ostacolo rispetto alle ambizioni di sostenibilità e condivisione del progetto universitario. Non solo: a nostro avviso esse denunciano un modus operandi che lascia disorientati: l’università, impegnata in tavoli di concertazione e confronto, scopre ex post che l’amministrazione comunale ha deciso di procedere in totale autonomia, senza coinvolgere gli attori interessati e senza dare spazio e tempo al dialogo.

L’episodio potrebbe prefigurare un’ennesima un’occasione persa per Pescara e per l’Università. Un progetto che potrebbe trasformare la città in un polo di eccellenza accademica e ambientale rischia di essere soffocato da decisioni isolate, prese senza ascoltare chi, con competenza e visione, sta cercando di costruire un futuro migliore.




LA GIOIA DEL NATALE

Appuntamento con le scuole in Comune  

Pescara, 16 dicembre 2024. Questo il titolo dell’appuntamento organizzato per questa mattina alle ore 10, organizzato dall’assessorato alla Pubblica istruzione e asili nido del Comune di Pescara, guidato da Valeria Toppetti, per rivolgere agli studenti della città gli auguri di buon Natale.

Sono stati invitati tutti i nidi, gli Istituti comprensivi e quindi le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado della città, oltre alle scuole paritarie. Saranno presenti alcune classi in rappresentanza di tutte le scuole invitate di ogni ordine e grado, compresi i bimbi dei nidi accompagnati dalle famiglie. Sarà presente, annuncia l’assessore, Padre Gianfranco Priori, rettore del Santuario dell’Ambro, protagonista di uno spettacolo di illusionismo eccezionale che ha girato il mondo ed è stato molto apprezzato anche da Papa Francesco. Sono attese anche le autorità, i rappresentanti delle forze dell’ordine, Marina Falivene, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo, Tonio Di Battista, Pro-Rettore dell’Università D’Annunzio e Maria Assunta Ceccagnoli, Presidente Provinciale dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri. Dopo i saluti del sindaco Carlo Masci, la mattinata sarà guidata dall’assessore Toppetti. Interverrà anche il musicista e cantautore Beppe Frattaroli che si esibirà in una serie di canti natalizi, insieme ai ragazzi.




DI FEBO E VECCHI NEO CAMPIONI D’ITALIA

La coppia dell’ASD Pescara Bridge ha ottenuto una vittoria schiacciante

Pescara, 16 dicembre 2024. Giorno di celebrazione per l’ASD Pescara Bridge, diretto dal prof. Alberto Forcucci. Due iscritti del circolo, Lanfranco Vecchi e Tiziano Di Febo, hanno conquistato il titolo di Campioni italiani a coppie maschili di bridge di stanza a Salsomaggiore Terme (Parma) negli scorsi 13, 14, 15 dicembre. La coppia, rappresentante del prestigioso sodalizio pescarese di Bridge, ha ottenuto una vittoria schiacciante.

Lanfranco Vecchi, residente a L’Aquila e informatore medico, e Tiziano Di Febo, medico di base, hanno dimostrato straordinarie abilità strategiche e sinergia. Il loro gioco impeccabile ha permesso loro di prevalere con largo margine sui secondi classificati, assicurandosi il titolo di Campioni italiani.

Il successo di Vecchi e Di Febo è un motivo di orgoglio per l’intero circolo Bridge di Pescara e per la comunità locale. Il loro trionfo non solo mette in luce il talento individuale, ma anche l’importanza del lavoro di squadra e della dedizione nello sport del bridge.




AMOR Y TANGO

A Gioia dei Marsi Michele Placido

Gioia Dei Marsi, 15 dicembre 2024. Il 21 dicembre prossimo, il Centro Culturale Moretti di Gioia dei Marsi ospiterà l’evento dal titolo Amor y tango, manifestazione all’insegna della musica e della cultura. A partire dalle 21:30, il pubblico avrà l’opportunità di vivere una performance che vedrà come ospite l’attore e narratore Michele Placido, che interpreterà il ruolo di voce recitante.

Sul palco, un ensemble di eccellenza formato da Davide Cavuti alla fisarmonica, Franco Finucci alla chitarra, e Antonio Scolletta al violino, darà vita a un’atmosfera coinvolgente e suggestiva. L’evento, promosso da Marsi’n Jazz, diretto artisticamente da Finucci, rappresenta un’occasione imperdibile”, ha sottolineato il primo cittadino di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi.

“Siamo sempre più convinti – ha concluso il sindaco Alfonsi – che la cultura rappresenti per Gioia dei Marsi un volano di sviluppo importante”.




LA SUSSIDIARIETÀ E L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Invito per Salotto culturale: convegno nazionale annuale di Prospettiva Persona: Mercoledì 18 dicembre 2024, ore 17 Aula Magna del Conservatorio G. Braga C.so Cerulli, 17 – Teramo

Teramo, 15 dicembre 2024. In occasione del Convegno Nazionale Annuale organizzato dal Centro di Ricerche Personaliste ETS, patrocinato dal Ministero della Cultura (MIC), dalla Provincia di Teramo, dal Comune di Teramo e dalla Fondazione Tercas, si celebrano i cinquant’anni della testata mensile online La Tenda e la presentazione dei due numeri 121 e 122 del 2024 della rivista Prospettiva Persona.

Il tema centrale del convegno sarà il ruolo della sussidiarietà e dell’autonomia differenziata, argomenti di grande attualità. Hanno assicurato la loro presenza il Vescovo di Teramo Atri mons. Lorenzo Leuzzi e il Prefetto di Teramo  Stelo Dr. Fabrizio

Interverranno:

Prof. Cesare Mirabelli, ex Presidente della Corte Costituzionale, che terrà la relazione principale.

Prof. Flavio Felice (Università degli Studi del Molise), direttore editoriale di Prospettiva Persona, che introdurrà i lavori.

Prof.ssa Francesca Brezzi (Università Roma Tre) e Prof. Fabio Angelini (UniNettuno Roma) in qualità di discussants.

L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto sui temi del personalismo, della sussidiarietà e dell’autonomia differenziata, offrendo una prospettiva culturale e giuridica   cruciale per il futuro del Paese.

Approfondimento

L’autonomia differenziata e il principio di sussidiarietà sono due concetti centrali nel dibattito sull’organizzazione dello Stato italiano. L’autonomia differenziata, prevista dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione, consente alle regioni di richiedere maggiori competenze legislative per rispondere meglio alle esigenze locali. Tuttavia, come ha evidenziato la Corte costituzionale (4.12.24) e in altre pronunce, questo processo deve rispettare i principi di uguaglianza e solidarietà, garantendo i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in tutto il territorio nazionale.

Il principio di sussidiarietà, sancito dall’articolo 118, attribuisce le funzioni amministrative all’ente più vicino ai cittadini, salvo nei casi in cui livelli superiori possano garantire maggiore efficacia. La Corte di cassazione (12.12.24) ha sottolineato la necessità di un equilibrio tra autonomia regionale e coesione nazionale, aprendo anche alla possibilità di referendum abrogativi per leggi che minano questo equilibrio. In questo contesto, il federalismo solidale emerge come soluzione per coniugare autonomia e unità.  

Solo con una governance equilibrata e cooperativa, basata sui principi costituzionali, è possibile evitare il rischio di disuguaglianze territoriali e garantire uno sviluppo armonioso per l’intero Paese.




POVERTÀ E MARGINALITÀ SOCIALE

Il Comune rafforza i servizi per le categorie più fragili. Parte il Piano Freddo per ospitare i senza fissa dimora

Pescara, 15 dicembre 2024. «Noi cerchiamo di dare una risposta a tutti: conosciamo le persone che sono per strada, una ad una». Ha esordito così, ieri mattina, il sindaco Carlo Masci, in occasione della conferenza stampa convocata per annunciare il rinnovo del Piano Freddo e le somme destinate ad alcuni interventi sul sociale, per le categorie più fragili.

«Sappiamo anche dove sono queste persone, come si muovono, di cosa hanno bisogno», ha aggiunto il primo cittadino nell’illustrare il monitoraggio capillare del Settore delle Politiche per il Cittadino del Comune. Il tutto, nell’ottica di un’azione sinergica con il Terzo settore per arginare la povertà e la marginalità sociale.

Proprio per far fronte alle necessità dei senza fissa dimora, dal 20 dicembre prossimo, per 88 giorni, 40 persone sprovviste di un’abitazione potranno trovare accoglienza nelle stanze dell’Hotel Holiday, un albergo situato sul Lungomare Cristoforo Colombo, con un costo totale di 91.261 euro. Lo prevede una delibera della Giunta comunale del 14 novembre scorso, proprio per far fronte ai rigori dell’inverno sempre più alle porte, in una città che conta 44 persone senza una casa, di cui 80% uomini e 20% donne.

«A Pescara una risposta c’è sempre – ha rimarcato il sindaco Masci nel suo intervento – anche in condizioni difficili. E questa risposta aumenta ogni volta. Nel settore, investiamo quasi 20 milioni di euro». Una solidarietà resa ancora più sensibile, in un periodo di festa. «A Natale il Comune – ha concluso Masci – non lascerà indietro nessuno».

Con il Piano povertà è stato anche rinnovato il servizio di Unità strada per tre uscite a settimana e reperibilità notturna, sempre di On the Road.

All’appuntamento di ieri con i giornalisti hanno preso parte l’assessore comunale con delega alle Politiche Sociali, Adelchi Sulpizio, il dirigente del Settore Politiche per il Cittadino, Marco Molisani, la responsabile del Servizio Programmazione sociale e Misure straordinarie per il Welfare, Roberta Pellegrino, e i rappresentanti delle associazioni coinvolte, e cioè Massimo Ippoliti, responsabile della Cooperativa On The Road, e Corrado De Dominicis, direttore della Caritas Pescara-Penne. Sulpizio si è soffermato sul progetto relativo alle case confiscate alla criminalità, assegnate poi ai senza fissa dimora.

«Noi abbiamo ospitato oltre 25 persone – ha fatto notare – che si aggiungono alle 19 iniziali, e di queste ben 16 hanno terminato il percorso di accoglienza e ben 8 hanno trovato anche un posto di lavoro. Si tratta di un dato emblematico».

Sulpizio ha rimarcato che il Comune «ha diverse modalità di azione. Una è quella dell’intervento rapido, immediato, come il Piano Freddo, la mensa e le docce, dunque per fronteggiare l’emergenza; un’altra è quella a più lungo termine, e penso al piano Abitare i Luoghi, per garantire una casa a chi non ce l’ha». Nell’ambito del soccorso al disagio sociale, inoltre, il Comune adotta una strategia che si adegua alle personali esigenze di ciascuno. «Se una persona non vuole essere aiutata – ha sottolineato Sulpizio – per via di una particolare problematica, noi interveniamo rispondendo alle sue esigenze specifiche».

Sulpizio ha anche fatto sapere che a breve sarà attuato un progetto, per circa 120 mila euro di investimenti, intitolato Abitare sociale. Le risorse che il Comune «ha messo in campo, ammontano a 335.000 euro» ha concluso Sulpizio.

Nel mettere in evidenza, inoltre, la personalizzazione del Comune nei confronti dei senza tetto, il dirigente del Settore, Molisani, ha ribadito che «noi conosciamo tutti i nomi dei senza fissa dimora», per seguirli uno ad uno.

A proposito dell’impegno del Comune nel settore delle Politiche per il Cittadino, Pellegrino ha rilevato che «il Comune di Pescara ha iniziato da diversi anni e c’è stata una crescita collettiva, non solo per le risposte che diamo, ma soprattutto in chiave di arricchimento istituzionale e inter-istituzionale».

Ippoliti, responsabile della Cooperativa On The Road, ha ricordato le attività durante la recente pandemia. «Proprio durante i lockdown – ha osservato – ci siamo attivati per compensare un bisogno ancora più forte». Ad avviso di De Dominicis, direttore della Caritas Pescara-Penne, «la collaborazione tra pubblico e privato garantisce l’attivazione della cittadinanza attiva».

Queste le risorse destinate dal Comune ad ulteriori interventi della Caritas con una delibera dei giorni scorsi.

MENSA, DOCCE, UNITÀ DI STRADA (CARITAS)

Con Delibera del 12/12/2024 il Comune ha stanziato ulteriori fondi per il Servizio Docce all’interno della Casa dell’Inclusione, affidata alla Caritas nell’ambito del Bando Periferie. Sia le docce, sia l’Unità di strada della Caritas, in scadenza nel 2024, sono stati rifinanziati per due annualità (2025 e 2026), per un totale di 68.560 euro. Un contributo, poi, di 25.000 euro all’anno (per il 2024 e per il 2025) è stato assicurato alla mensa de La Cittadella della Carità della Caritas. Insomma, un sostegno sempre più solido, da parte del Comune, a supporto del disagio economico estremo, che ricomprende il Freddo, le Docce, L’Unità di strada e la Mensa.

GLI ALTRI SERVIZI

Il Comune opera in favore di 2.500 famiglie, attualmente titolari dell’Adi (Assegno di inclusione), con interventi di rilievo per quanto riguarda il Pis (Pronto Intervento Sociale) per un importo totale di 380mila euro l’anno.




ABRUZZO NEL MONDO

Il progetto per rilanciare borghi, cultura e Made in Italy presentato alla Camera dei deputati. Tecnologia, tradizione e un network globale per fermare lo spopolamento e valorizzare l’Abruzzo come modello internazionale di sviluppo territoriale

Roma, 15 dicembre 2024. L’Abruzzo si candida a diventare un modello globale di promozione territoriale, culturale e turistica grazie al progetto “Abruzzo nel Mondo”, presentato ieri nella Sala Stampa della Camera dei deputati. Promosso da DIAMANTE e dalla FONDAZIONE PESCARABRUZZO, e distribuito in esclusiva su DIAMANTE TV, il progetto combina tradizione, tecnologia e storytelling per valorizzare i borghi come esperienze autentiche da vivere e non solo da visitare.

Al centro del progetto c’è il video-podcast, un format che unisce immagini, narrazione e interviste per raccontare le storie, le tradizioni e le bellezze dei borghi abruzzesi. Le prime dieci puntate, realizzate in co-produzione con la Fondazione Pescarabruzzo, offrono un viaggio immersivo tra cultura, paesaggi e autenticità.

A guidare il pubblico in questo percorso sono i conduttori Fabrizio Silvestri e Alessandra Brisotti, che con il loro carisma e la loro esperienza professionale trasportano lo spettatore alla scoperta delle eccellenze abruzzesi. (video

https://tv.diamante.live/collection?s=10343 )

Gianni Lattanzio, Segretario Generale dell’Istituto Cooperazione Paesi Esteri e moderatore della conferenza stampa, ha aperto l’evento dichiarando:

“Presentiamo un progetto molto importante, anche se rivolto a una regione italiana, nell’ambito della promozione del territorio nazionale: il progetto ‘Abruzzo nel Mondo’. Questo progetto promuove il territorio abruzzese coinvolgendo anche la realtà dell’emigrazione, perché molti sanno che l’Abruzzo è stato caratterizzato da una grande emigrazione. L’Abruzzo presenta un patrimonio culturale e paesaggistico interessante, che può essere fatto meglio conoscere sia all’estero che in Italia, ma per farlo è necessario innovare per essere al passo con i tempi. Ringrazio i parlamentari presenti: l’onorevole Irene Manzi, della Commissione Cultura, e l’onorevole Christian Di Sanzo, eletto all’estero nel Nord e Centro America, che rappresentano due dimensioni fondamentali: la cultura e l’emigrazione. Ricordo anche che l’Abruzzo ha dato importanti figure alla politica nordamericana e che il Presidente Carter ha origini abruzzesi, precisamente dalla provincia di Chieti. Questo progetto è stato promosso dalla Fondazione Pescarabruzzo, guidata dal professor Mattoscio, e da Adriano Ippoliti, presidente di DIAMANTE TV, un esempio di emigrazione di ritorno: vissuto all’estero in Svizzera, è tornato in Abruzzo con il desiderio di promuovere la sua terra natale, sfruttando la sua esperienza internazionale e competenze nel marketing”.

Tra i primi a intervenire, l’On. Irene Manzi, deputata del Partito Democratico, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Sicuramente è un’opportunità molto interessante quella che questa mattina è stata presentata per valorizzare un territorio e soprattutto per offrirgli occasioni per farsi conoscere, ma anche occasioni per far rimanere, per attrarre non solo turisti ma persone, le generazioni più giovani soprattutto, che possano rimanere in questi piccoli comuni che caratterizzano un po’ tutto il territorio abruzzese. Sicuramente ogni iniziativa che va nel senso di favorire una conoscenza delle opportunità di valorizzazione di un territorio è sicuramente un’opportunità interessante che va colta e va promossa.”

Riferendosi al progetto, Manzi ha aggiunto: “Primo percorso inserito nel programma di sviluppo 2030 programmato da DIAMANTE TV.”

L’On. Christian Di Sanzo, deputato eletto in Nord e Centro America, ha evidenziato il valore internazionale del progetto:  “L’Abruzzo come altre regioni italiane, soprattutto del Sud Italia, merita di più, merita di essere conosciuto nel mondo per le sue bellezze, i suoi paesaggi, ma anche la sua cultura o anche il futuro sviluppo economico alla vitalità che c’è in quell’area. E credo che nel mondo ci siano tante opportunità per far conoscere alcune delle nostre regioni che sono meno conosciute che almeno rilevanza internazionale come l’Abruzzo. Cercare di fare rete con le nostre comunità all’estero, la nostra comunità di emigrati, con il progetto che abbiamo presentato oggi alla Camera con DIAMANTE TV, ma anche attraverso la grande iniziativa del Ministero degli Esteri del Turismo delle radici credo che sia un grande modo per rivitalizzare le nostre comunità all’estero e anche usare la loro passione e il loro entusiasmo per la terra delle loro radici, nello stesso tempo portare lo sviluppo economico in certe zone del nostro paese, che è necessario, ma soprattutto potrebbe aiutare anche a far crescere il nostro paese nel mondo.”

Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, ha descritto il progetto come un esempio di innovazione e sostenibilità: “Questo progetto nasce da un virtuoso connubio tra una Fondazione che su questi temi è da lungo tempo impegnata e una piattaforma, che vuole essere di supporto a questa idea innovativa. Può essere un’esperienza pilota di frontiera che potrebbe costituire una cosiddetta in gergo ‘buona pratica’ anche per altre regioni.”

Subito dopo, è intervenuto Adriano Ippoliti, Fondatore e Presidente di DIAMANTE TV, che ha dichiarato: “Tra il 2014 e il 2024, la popolazione residente nelle aree interne italiane è diminuita del 5%. Questo significa 700.000 persone in meno nei borghi, nelle aree più autentiche e spesso più dimenticate del nostro Paese. Piccoli comuni dove la chiusura di una scuola non rappresenta solo la fine di un servizio, ma il segno tangibile di una comunità che rischia di scomparire. Abruzzo nel Mondo nasce proprio da questa consapevolezza: fermare questa emorragia di vita e valori. È il primo caso studio di un modello che aspira a unire passato e futuro per creare un nuovo presente.”

Ippoliti ha poi aggiunto: “Attraverso DIAMANTE TV vogliamo raccontare le storie, le tradizioni e le bellezze dei nostri borghi non come semplici luoghi da visitare, ma come esperienze da vivere. Un modello che valorizzi il patrimonio storico e culturale, capace di generare opportunità concrete: nuovi posti di lavoro, turismo sostenibile e investimenti. Oggi, invitiamo sindaci, giornalisti, cittadini e investitori a unirsi a noi per dare nuova vita ai borghi italiani e dimostrare che il cambiamento è possibile.”

Il supporto internazionale e delle associazioni

Alberto Milani, Presidente della Italy America Chamber of Commerce NY, ha partecipato in collegamento video, dichiarando: “L’Abruzzo ha tutto: montagne, mare, cultura, storia e tradizioni. È importante trasferire oggi i nostri prodotti e le nostre offerte in modo moderno, con un linguaggio rilevante per le audience internazionali. Diamante TV è sicuramente un ottimo partner per portare un messaggio fresco e autentico nel mondo.”

Michael G. Polo, OSDIA National President USA, ha espresso il suo entusiasmo: “La comunità italo-americana è pronta a supportare iniziative che valorizzano le radici italiane e promuovono la cultura italiana nel mondo. Abruzzo nel Mondo è un progetto che unisce tradizione e innovazione, e siamo felici di contribuire a diffonderlo negli Stati Uniti.”

Adriana Apicella, Direttore Generale di Confassociazioni, ha aggiunto: “Voglio fare i complimenti al Presidente Adriano Ippoliti e al Professore Nicola Mattoscio per questa bellissima iniziativa che in quanto Confassociazioni abbiamo abbracciato sin dall’inizio con un protocollo affinché attraverso le nostre 8 branch internazionali si possa andare oltre. Il progetto pilota è molto valido, ho avuto la possibilità di collaborare con Adriano e apprezzare la logica della piattaforma OTT dedicata al Made in Italy.”

Carmelo Cutuli, Founder del First OSDIA Chapter in Italy, ha ricordato: “Attraverso il turismo delle radici i cittadini americani di discendenza italiana possono ripercorrere storia e tradizioni che li legano alle loro origini. Abruzzo nel Mondo è una grande opportunità per rafforzare questo legame e contribuire al rilancio dei borghi italiani.”

I Comuni aderenti. Ad oggi hanno aderito al progetto: Bussi sul Tirino (PE), Collecorvino (PE), Corfinio (AQ), Montefino (TE), Pescosansonesco (PE), Pietracamela (TE), Popoli Terme (PE), Monteferrante (CH), Cortino (TE), Civita d’Antino (AQ), Balsorano (AQ), Silvi (TE), Loreto Aprutino (PE) Pietraferrazzana (CH).

Abruzzo nel Mondo si propone come modello replicabile per lo sviluppo territoriale, combinando tradizione, tecnologia e promozione culturale.




GLI ANNI IMPOSSIBILI

Esce in questi giorni il nuovo libro di Enrico Fagnano edizioni La Parola Abitata

Napoli, 15 dicembre 2024. In questo lavoro l’autore partenopeo racconta Napoli tra il 1976/77 e i primi anni Ottanta. Descrive il suo mondo culturale, la voglia di sperimentare dei suoi giovani artisti e il fermento che all’epoca animava ogni iniziativa nella città. In quegli anni a Napoli si respirava un’aria nuova e succedevano cose (quasi) incredibili, non solo nel mondo della ricerca e dell’avanguardia, ma anche tra quelli che decidevano i destini della città.

Al vertice delle varie amministrazioni, infatti, si incontrarono un gruppo di persone di diversa provenienza politica, in taluni casi addirittura opposta, che fecero fronte comune e decisero di far tornare nuovamente grande la capitale del Sud. Da quel momento non lavorarono per altro, dimenticandosi della propria carriera, del proprio interesse personale e di ogni altro interesse di parte. Fu così che per una volta l’impossibile divenne possibile. Da allora molto tempo è passato e molte cose sono successe.

E forse per questo oggi di quel breve periodo quasi nessuno se ne ricorda più. Quello che è successo una volta, però, può sempre succedere di nuovo. A quegli ANNI IMPOSSIBILI Enrico Fagnano ha dedicato il suo nuovo libro.

Enrico Fagnano, nato a Napoli, attivo sia come autore, sia come organizzatore culturale, ha costituito e diretto le riviste letterarie Brilliancity (1979), L’Erba (1986) e La parola abitata (1988). Redattore di Radio Spazio Popolare, ha collaborato con Radio Kiss Kiss, con Radio Città e con i quotidiani Il Mattino, Napoli Oggi e Il Roma. Nel 1984 è stato tra i fondatori del gruppo de I Poeti del Gambrinus e nel 1999 ha costituito l’associazione PARTENOPEversus, che fino al 2005 ha edito l’omonimo foglio e ha realizzato letture e rassegne.

Enrico Fagnano ha pubblicato Avvistamenti (tam-tam, 2000), La bomba e il suo contrario (Cento Autori, 2007), Alternative (Società Dante Alighieri, 2009), La Storia dell’Italia Unita (Amazon, 2021), Contra Catilinam (Amazon, 2022), Piccione Johnny (Amazon, 2023) e Il Piemontesismo e la burocrazia in Italia dopo l’Unità (Il Sud dopo il 1860, 2023). Ha curato anche le antologie Poeti a Napoli (Hyria, 2002), Accenti (Società Dante Alighieri, 2010), La Parola Abitata (edizioni La parola abitata, 2012) e Dintorni (La parola abitata, 2015).

Inoltre, ha collaborato con i teatri napoletani Start e Spazio Libero di Vittorio Lucariello, per i quali ha organizzato letture, rassegne e spettacoli multimediali.

Vicepresidente della Società Dante Alighieri di Napoli fino al 2014, attualmente dirige la collana editoriale I sedicesimi ed è presidente dell’associazione culturale La parola abitata, che promuove incontri letterari e cura le attività del Laboratorio permanente di poesia.

Fa parte, inoltre, del Consiglio di amministrazione di Officina Mediterranea, associazione per la promozione del Mezzogiorno presieduta da Donato Rinaldi, e insieme a Edoardo Vitale e Gianni Turco cura il corso di cultura identitaria di Sud e Civiltà.

Nel 2023 con Salvatore Di Natale ha fondato l’Archivio Carlo Carrà letteratura e arte ed è stato tra gli organizzatori del Premio Gigante, promosso dal Wespace di Willy Santangelo.

Nel giugno dello stesso anno per le attività svolte ha ricevuto un premio dalla Biennale Internazionale Sicily Trinacria, presieduta dalla giornalista e grande organizzatrice culturale Chiara Fici.

Enrico Fagnano ha ricevuto anche nell’ottobre 2024 un premio dalla Biennale Internazionale Sicily Trinacria e nel novembre 2024 è entrato del Direttivo della stessa, del quale fanno parte monsignore Leone Petix, Maestro Generale dell’Ordine di San Giorgio, lo scrittore Beppe Giaconia di Migaido e il giornalista Mimmo Bessone, direttore di Ficarazzi Oggi.

Da oggi in vendita:




STORIE DA RACCONTARE – LELLA E ALTRE STORIE

Edoardo De Angelis al Premio Augusto Daolio. Premio ad Alvise Nodale martedì 17 dicembre, ore 21, piccolo teatro Tony Del Monaco

Sulmona, 15 dicembre 2024. Da “Lella” a “La casa di Hilde”, passando per “Una storia americana”, “Ramirez” e “Il dolore del mondo”. Riserva sorprese il recital che il cantautore Edoardo De Angelis, tra i protagonisti della scuola cantautorale romana, terrà a Sulmona martedì 17 dicembre, alle ore 21, al Teatro Tony Del Monaco (Via Giovanni Quatrario, 81) in occasione della XVII edizione del Premio Augusto Daolio – Città di Sulmona per cantautori emergenti. La serata sarà introdotta dall’esibizione del vincitore del premio, il giovane cantautore Alvise Nodale di Sutrio (Udine), che quest’anno ha pubblicato il nuovo album “Gotes” e ha ottenuto importanti riconoscimenti in manifestazioni come il Premio Andrea Parodi e il Premio Lunezia.

La manifestazione, dedicata all’indimenticabile cantante dei Nomadi scomparso nel 1992, è organizzata dall’associazione culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme di Sulmona” (per informazioni: tel. 389 9737620). Con questo appuntamento prende il via il nuovo progetto di solidarietà nell’ambito del progetto “Una colonna sonora per la vita”. Questa volta è in favore del reparto di chirurgia degli ospedali di Sulmona e di Castel di Sangro per l’acquisto di un bisturi a getto d’acqua utile nella terapia chirurgia delle ulcere.

La serata proseguirà con il recital “Storie da raccontare – Lella e altre storie” del cantautore Edoardo De Angelis. Oggi le canzoni hanno vita breve e gambe corte, spesso si ascoltano per una stagione, e vengono poi dimenticate. Alcune canzoni invece entrano e abitano nella nostra memoria collettiva: è il caso di “Lella”, la ballata romana che ha già festeggiato il suo 50° compleanno. Scritta nel 1969 da due compagni di scuola, Edoardo e Stelio, la canzone fiorì per incanto dalle letture di Pasolini e Gadda, senza alcun riferimento a fatti di cronaca. Si fece conoscere e apprezzare nei piccoli locali del centro di Roma, e nel 1970, al Folkstudio, venne ascoltata dai discografici e successivamente pubblicata dall’etichetta Valiant.

È il 1971. “Lella” partecipa al Cantagiro / Cantamondo, si classifica al primo posto nella sezione “Giovani” ma viene bocciata dalla censura della Rai, e non può accedere alla serata televisiva. Poi, negli anni, viene interpretata da moltissimi artisti, ancor oggi cantata ogni sera in chissà quanti locali, e ogni domenica, in coro, dall’intero stadio Olimpico, a Roma.

È entrata nel nostro patrimonio culturale, celebrata oggi anche dal cinema, nel premiatissimo cortometraggio “Lella” del regista Michele Capuano, e citata da Andrea Camilleri, per bocca di Montalbano, ne “Il ladro di merendine”. Concluso il sodalizio artistico con Stelio, per Edoardo è iniziato un percorso lungo e articolato, che attraversa cinquant’anni di vita e di musica. Il grande successo popolare con la Schola Cantorum nei primi anni ‘70, poi, nel tempo, centinaia di concerti in Italia e in Europa, le più importanti manifestazioni di canzone d’autore (Premio Tenco, Musicultura, Folkest), oltre alle finali del Festivalbar (1984 con “Mia madre parla a raffica”) e di Un disco per l’estate (1992 con “Lettera per te”), e ventuno album da solo. Molte le collaborazioni con produttori, arrangiatori, musicisti di grande rilievo, e con un numero di artisti e colleghi difficile da tenere a memoria, tra i quali Giorgio Albertazzi, Andrea Camilleri, Mimmo Cuticchio, Neri Marcorè, Marco Paolini, e ancora Luca Barbarossa, Franco Battiato, Angelo Branduardi, Francesco Cafiso, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Francesco Di Giacomo, Sergio Endrigo, Francesco Giunta, Mina, Amedeo Minghi, Ron, Antonella Ruggiero, Tosca, Paola Turci, Antonello Venditti ed Edoardo Vianello.

D’importanza fondamentale sono stati alcuni incontri, da quello con il giovanissimo Francesco De Gregori (del quale Edoardo è produttore artistico dei primi due album), a Piero Ciampi, a Fabrizio De André, a Sergio Endrigo (vent’anni di amicizia e la produzione artistica di due album), fino a Neri Marcorè, che con Edoardo si avvicina alla musica e condivide un concerto di canzone d’autore. Questo racconta De Angelis nel suo concerto: in un’ora e mezza di musica e parole, di storie e canzoni, racconta la sua appassionata e lunga esperienza di cantautore, ma anche di produttore, operatore culturale, scrittore, in un emozionante diario di viaggio, pieno di amici e di avventure. Un recital che, oltre a Lella, raccoglie molti dei suoi brani più noti e amati, e molti tratti dai suoi più recenti album di inediti, “nuoveCanzoni” (Il Cantautore Necessario/Egea, 2018) e “Io volevo sognare più forte” (Il Cantautore Necessario/Egea, 2021), raccontati, è il caso di sottolinearlo, con voce e chitarra. Una sorta di collana molto intima e personale, un evento unico e irripetibile, in quanto ogni volta diverso. Il racconto che nasce in questo particolare concerto si snoda tra canzoni, esperienze, incontri che hanno reso queste esperienze indimenticabili. Si aggiungono i brani più recenti, ma a un certo punto Lella viene sempre richiesta dal pubblico! L’atmosfera intima e confidenziale del racconto in musica, offerto dalla voce calda e sentimentale del protagonista, viene di tanto in tanto scossa dalle ballate che portano, nell’ironia, nel ritmo, e nel rinnovato gusto popolare, il segno dichiarato dell’impegno civile e sociale dell’autore. Nell’aria, nella musica che gira intorno, pensieri, ricordi, sogni che quasi sempre si identificano con quelli, più o meno consapevoli, di chi ascolta. Un recital assai semplice e diretto, facile da bere come un sorso d’acqua, che coltiva e fa germogliare in ognuno nuove costruzioni sentimentali.




SCONGIURARE IL SISTEMA CULTURALE DI IDOLATRIA DEL GUADAGNO E DEL DENARO

Perché occorre la misura? La vera misura non è nelle scelte egoiste e individualiste ma è rendersi conto di essere e di vivere per mezzo degli altri e con gli altri

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 15 dicembre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».

Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo (Lc 3, 10-18 – III Avvento C).

La domanda Che fare? – agli studiosi di politica – richiama immediatamente il libro di Lenin, pubblicatonel 1903, testo fondamentale del pensiero rivoluzionario sul tema del rapporto che intercorre tra il partito e la classe proletaria. La sua analisi ci porterebbe molto lontano dall’intento di queste riflessioni sul Vangelo odierno. Tuttavia, non va sottovalutato come la domanda Che fare? sia un pilastro di ogni vita umana e di ogni società. Per esempio, se si pensa alla crisi della politica italiana, sono in molti a chiedersi: che fare?

Donne e uomini di ogni cultura e sensibilità, filosofi, teologi, pensatori… ognuno di noi, molto spesso nella sua vita, si chiede che deve fare. Lo chiede a sé stesso, o a chi ama sinceramente, o a chi stima profondamente. Lo chiede. Certamente può anche non chiederlo e ripiegarsi in una sciocca sufficienza e pericolosa boria.

Le risposte di Giovanni alle tre domande (delle folle, dei pubblicani e dei soldati) Che cosa dobbiamo fare? sembrano contenere un richiamo implicito al senso della misura. Quello della misura non è solo un tema della Grecia classica, ma anche biblico. Del resto, anche nella nostra vita, molto spesso, quando chiediamo sul da farsi, ricerchiamo una misura, un’indicazione che ponga le persone e i fatti nella giusta prospettiva o posizione.

Il Che cosa devo fare? è una domanda che porta con sé diversi altri interrogativi: senso della vita, atteggiamenti verso sé stessi, gli altri, la natura e, per chi ci crede, il buon Dio. Ma vediamo le risposte di Giovanni: esse hanno molto da insegnare ai nostri Che cosa devo fare? E la misura sembra essere l’elemento costante nei tre riferimenti.

Alle folle Giovanni indica una misura di dono a chi non ha o ha meno. La vera misura non è nelle scelte egoiste e individualiste ma è rendersi conto di essere e di vivere per mezzo degli altri e con gli altri. Basterebbe il parametro della misura per giudicare i nostri politici attuali: hanno misura? E qual è? È individualista ed egoista? Oppure solidale e benefica per tutti?

Ai pubblicani Giovanni presenta una misura che è di fatto un “non esigere nulla di più di quanto vi è stato fissato”. Misura che non è solo il rispetto di regole (fissate) ma è anche il capire che i capricci e gli arbitrii non portano da nessuna parte, se non alla distruzione di ogni legame sociale. 

Ai soldati offre una misura più composta: “non maltrattare, non estorcere e accontentarsi delle paghe”. Le prime due misure si comprendono molto facilmente. Anche la terza, ma essa è tanto compresa quanto ignorata. Non è assolutamente facile accontentarsi delle proprie paghe. Tra desideri personali di possesso e un sistema culturale di idolatria del guadagno e del denaro, non è facile accontentarsi.

Dobbiamo rifare e attuare diverse misure con noi stessi, con gli altri, con la natura e con il buon Dio. E’ un modo di prendere sul serio la nostra vita; altrimenti questa diventa paglia. E se il Cristo che viene trova paglia, rischiamo di essere spazzati e bruciati nel fuoco inestinguibile. Certo il nostro Natale, spesso fatto di consumati sentimentalismi, stride con richiami alla misura e rischia di perderla e di perdersi in tanti fuochi distruttivi; rischia di essere “fuoco di paglia”. Ma il Natale autentico è sempre altrove… In una giusta misura.




PROGETTO MORRICONE IN IA

Le musiche da film del grande compositore italiano proposte in grafica dall’intelligenza Artificiale

Orchestra Sinfonica del Teatro Goldoni di Livorno, Direttore Francesco D’Arcangelo domani, domenica 15 dicembre ore 17:30 Teatro Comunale “M. Caniglia” Sulmona

Sulmona, 14 dicembre 2024. Si avvicinano le feste natalizie e il calendario della stagione della Camerata Musicale, domenica 15 dicembre al Teatro “M. Caniglia” di Sulmona, propone per tutti gli appassionati della musica e del cinema una serata speciale, resa ancor più speciale dall’intervento dell’Intelligenza Artificiale. Il Progetto “Morricone in IA” infatti si realizza con l’Orchestra Sinfonica del Teatro Goldoni di Livorno, diretta dal M° Francesco D’Arcangelo in un programma dedicato ad alcune tra le più famose colonne sonore del cinema. Un viaggio tra le magiche musiche da film del premio Oscar Ennio Morricone e un’elaborazione grafica in IA delle scene più significative dei film che lui ha contribuito a rendere indimenticabili, sono questi gli elementi fondamentali dello spettacolo ideato per un completo coinvolgimento del pubblico.

Lo spettatore  vivrà una realtà immersiva e personalizzata dall’Intelligenza Artificiale che ambienterà le scene più belle delle colonne sonore proposte nei luoghi della città. Uno spettacolo unico dove nelle immagini proiettate sullo schermo, scorreranno i personaggi dei film come una giovanissima Claudia Cardinale con Charles Bronson ed Henry Fonda  in “C’era una volta il West” (Sergio Leone 1968), oppure un Robert De Niro di “C’era una volta in America”  (1984)  e “Mission”, o ancora l’indimenticabile Gian Maria Volontè (nel film del 1970, premio oscar di Elio Petri) “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e tutti si muoveranno nelle piazze e nei luoghi della città di Ovidio.

Ma nel programma della serata ci sono anche le musiche e i personaggi da “La Leggenda del pianista sull’oceano”, “Nuovo cinema Paradiso e ancora molti altri film (dal  Dittico del Dollaro a Giù la Testa,  Here’s to you Il buono, il brutto e il cattivo,  Il segreto del Sahara, L’estasi dell’Oro,  On earth as it is in Heaven).

L’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno per la sua Stagione Sinfonica e le sue produzioni liriche collabora  con  l’Arena di Verona, il Teatro del Giglio di Lucca, il teatro Verdi di Pisa, il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona. Coproduce e collabora con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Metropolitana di Bari, l’Orchestra Sinfonica Siciliana.

È invitata nei Festival internazionali come l’Abu Dhabi Festival, il Festival d’Aix-en-Provence (Francia),  Saaremaa Opera Festival (Estonia). Sue specificità artistiche  sono il repertorio lirico di Mascagni,Puccini e Verdi.

Il direttore  Francesco D’arcangelo violoncellista e direttore d’orchestraha studiato  con i maestri Bellugi, Dini Ciacci, Karabtchevsky. E’ fondatore e direttore artistico dell’attività musicale dell’associazione “Gestione Musica” che ha lo scopo di divulgare e promuovere la musica classica attraverso una tipologia di spettacoli con una filosofia di esecuzione nuova e  più vicina al pubblico,  raccontando e spiegando le esecuzioni proposte attraverso descrizioni, racconti di aneddoti e storie inerenti e valorizzanti il materiale eseguito.Grazie all’ Ensemble Lirico Italiano” e all’orchestra da camera “Salerno Sinfonietta” delle quali è direttore musicale, questa idea prende forma in una veste originale.

Per gli spettacoli di Natale della Camerata Musicale, come ormai tradizione, c’è un mini abbonamento: la Christmas Card che offre la possibilità di assicurarsi tre appuntamenti richiestissimi: con i Gospell per il concerto di Natale il 26 dicembre, per il tradizionale gran concerto di Capodanno con orchestra e brindisi il 1 gennaio 2025, infine per il balletto con il Russian Classical Ballett  che torna al Teatro Caniglia portando il più conosciuto ed eseguito al mondo tra i classici della danza:Il Lago dei Cigni.

Programma

C’era una volta il West

C’era una volta in America

Dittico del Dollaro

Mission

Giù la Testa

Here’s to you

Il buono, il brutto e il cattivo

Il segreto del Sahara

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

L’estasi dell’Oro

La Leggenda del pianista sull’oceano

Nuovo cinema Paradiso

On earth as it is in Heaven




UN’ARTIGIANA CASEARIA NEL PRESEPE DI FONDAZIONE SYMBOLA

Confartigianato e Coldiretti: “aggiungere figure che ci parlino del presente ma anche del futuro”

Natale, ad oltre 800 anni dal primo presepe voluto da San Francesco a Greccio, la statuina del presepe 2024 rappresenta la qualità made in Italy

Avezzano, 14 dicembre 2024. La statuina del presepe di Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, che rappresenta un’artigiana casearia, è stata consegnata al Vescovo della Diocesi di Avezzano, Giovanni Massaro, da Lorenzo Angelone presidente Confartigianato Avezzano, Domenico Roselli direttore provinciale Coldiretti L’Aquila, Domenico Sturabotti direttore di Fondazione Symbola

Lunedì la statuina sarà portata nella Diocesi di Sulmona

La statuina del presepe, creata dall’artigiano Claudio Riso, è stata consegnata al Vescovo della Diocesi di Avezzano Giovanni Massaro. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo Made in Italy e dei saperi che lo valorizzano. Le statuine sono in distribuzione su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi. Il presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia.

Il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio aggiungiamo ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno un’artigiana casearia.

“È sempre con entusiasmo che i vescovi italiani – dichiara Lorenzo Angelone, presidente Confartigianato Avezzano – ogni anno ricevono questo dono che rappresenta il mondo degli artigiani e gli agricoltori e degli imprenditori. Un’occasione per ricordare il valore del nostro Made in Italy”

“Un’occasione che diventa un rito – dichiara Domenico Roselli, direttore provinciale Coldiretti L’Aquila – per proseguire il rapporto tra le nostre organizzazioni verso la chiesa italiana. La statuina di quest’anno rappresenta un mestiere simbolo quello del casaro che incontra l’innovazione rappresentato bene dagli artigiani di Confartigianato”.

“La tradizione del presepe  – dichiara Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola –  è importantissima per le nostre comunità. Nel piccolo abbiamo voluto aggiungere nuovi mestieri legati al vivere di tutti i giorni, per dare forza al presepe come chiave anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta un’artigiana del settore caseario. I rapporti che ogni anno fa la Fondazione Symbola confermano che è fondamentale mettere insieme l’innovazione con la tradizione anche per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.




POTABILIZZATORE INVASO DI CAMPOTOSTO

Siglata la Convenzione con la Gran Sasso Acqua S.p.A. per la progettazione e la realizzazione

L’Aquila 14 dicembre 2024. Dare continuità all’approvvigionamento idropotabile durante l’esecuzione di messa in sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso.

Con questo obiettivo è stata firmata nei giorni scorsi una convenzione tra il Commissario Straordinario per la Sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso e il gestore del Servizio Idrico Integrato, Gran Sasso Acqua S.p.A., per lo svolgimento di attività di progettazione e di stazione appaltante per la realizzazione delle opere di captazione e di derivazione di acqua ad uso umano dall’invaso di Campotosto con interconnessione all’acquedotto del Chiarino previa potabilizzazione, lato aquilano. L’importo complessivo dell’intervento è quantificato il 19.000.000 euro.

Gli interventi complementari esterni alle gallerie autostradali erano stati previsti nel Quadro Esigenziale, l’atto di indirizzo e di percorso programmatico del Commissario Straordinario.

“I potabilizzatori rappresentano uno strumento indispensabile per poter eseguire degli interventi di messa in sicurezza dell’acquifero all’interno delle gallerie”, dice il Commissario Straordinario Pierluigi Caputi, “infatti senza questi non ci sarebbe la possibilità, durante il corso di quei lavori, di garantire il mantenimento della attuale quantità di dotazione idropotabile. Grazie ai potabilizzatori esterni non ci sarà né sospensione né riduzione di un servizio essenziale quale quello acquedottistico.

Esprimo viva soddisfazione per il fattivo spirito collaborativo e per l’interesse espresso dall’Ente gestore del servizio idrico di supportare le attività della struttura commissariale impegnandosi ad assumere le funzioni di Stazione Appaltante per gli interventi, e quindi a curare le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori. Al termine delle opere in galleria” conclude Caputi, “il potabilizzatore di nuova concezione, rimarrà in dotazione fissa al gestore del servizio idrico che potrà disporne per ogni futura emergenza”.

“Questo intervento rappresenta un passo cruciale nella gestione integrata del ciclo idrico” dice il Presidente di Gran Sasso Acqua Ivo Pagliari, “si tratta di un’azione senza precedenti per il territorio aquilano, pensata non solo per garantire l’erogazione idrica e prevenire eventuali emergenze legate agli interventi di messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso, ma anche per rafforzare l’intero sistema di gestione delle risorse idriche. L’infrastruttura, infatti, andrà ad integrare le tipologie di approvvigionamento già esistenti, sorgenti e pozzi, costituendo una nuova e fondamentale risorsa idrica per il nostro territorio. È importante sottolineare l’ottima sinergia tra la struttura commissariale e Gran Sasso Acqua S.p.A., che renderà possibile la realizzazione di un intervento strategico, per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici che già quest’anno hanno evidenziato una consistente diminuzione delle portate delle fonti di approvvigionamento gestite dalla GSA.”




RACCOLTA FONDI A FAVORE DELL’ANTR

Il presidente dell’Associazione nazionale trapiantati di rene Onlus,  Andrea Valgimigli : “Raccogliere un contributo ad Archi era uno stimolo forte”

Archi, 14 dicembre 2024. Si è svolta in occasione della seconda edizione di Natale nel Borgo, nel centro storico di Archi, in provincia di Chieti, la raccolta fondi voluta dai familiari di Luca Di Giambattista, a favore dell’Associazione Nazionale Trapiantati di Rene ONLUS. Luca, archese di 41 anni scomparso il 19 dicembre del 2023 a causa di una grave infezione, soffriva di un’insufficienza renale ed era in attesa di trapianto del rene.

Ricordare il giovane di Archi e salvare, con l’iniziativa di beneficenza, Imrane e Othmane, due gemelli di tre anni nati con una malformazione delle vie urinarie, che vivono nelle campagne a sud di Settat (Marocco), è stato l’intento della raccolta fondi dell’Antr, associazione fondata nel 2004 che  si impegna per apportare benefici diretti e indiretti a tutte le persone coinvolte nella malattia renale. Ed è stato soprattutto il desiderio dei familiari di Luca – la moglie Vitalina Varrenti con la piccola Greta e zia Valeria, la sorella Simona Di Giambattista con Lara – di dare un segnale e tendere una mano a chi guarda in faccia la sofferenza ogni giorno.

“Raccogliere un contributo ad Archi era uno stimolo forte – commenta Andrea Valgimigli, presidente di Antr -. Un grande ringraziamento va a Simona e Vitalina, siete davvero eccezionali, e a tutta Archi per aver partecipato con il cuore alla possibilità di dare un futuro a questi due gioiosi bambini, Imrane e Othmane, incolpevoli e inconsapevoli della sorte che è loro toccata. La malattia renale è una malattia silenziosa che nel 2030 sarà la quinta causa di decessi nei paesi occidentali, la prevenzione è indispensabile. Antr odv si trova troppo spesso di fronte a persone che da un giorno all’altro si trovano in situazioni dolorose, il calvario di Luca Di Giambattista e della sua famiglia sono la testimonianza di quanto ci sia ancora da fare”.

Una storia, quella di Luca, che ebbe un tragico epilogo in circostanze poco chiare, per le quali i familiari hanno chiesto sin da subito verità e giustizia.  Ad un anno esatto dalla scomparsa del giovane, tutti coloro che lo hanno conosciuto e che gli hanno voluto bene hanno lasciato un segno concreto, con un prezioso gesto di solidarietà che ha dato una speranza ai due gemellini e che ha accolto in un caldo abbraccio il ricordo di Luca e il dolore della sua famiglia.

“La partecipazione e l’accoglienza riservate alla nostra iniziativa ci hanno testimoniato ancora una volta che l’affetto per Luca rimane immutato nonostante la sua assenza – queste le parole dei familiari -. Il nostro impegno d’ora in poi  sarà quello di diffondere la cultura della donazione, soprattutto del saper  riconoscere il valore di sé stessi e degli altri nei propri stili di vita, promuovere la prevenzione delle malattie renali, sostenere la ricerca, aiutare i malati e le loro famiglie anche con incontri e dibattiti affinché tragedie come la nostra non debbano più ripetersi. Grazie di cuore ad Antr ed in particolare ad Andrea che ci ha presi per mano da quel terribile 19 dicembre di un anno fa. E grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla crescita del progetto ‘dono consapevole’, che è donare, a volte anche un semplice sorriso, senza pretendere nulla in cambio”.




TOUR METROPOLITANO

Angeli del Mare FISA incontrano gli studenti dell’Istituto Alessandrini e del Liceo Da Vinci e Liceo Galilei a Pescara. Giornate di informazione e formazione per volontari di protezione civile e assistenti bagnanti

Montesilvano, 14 dicembre 2024. Martedì 10 dicembre, presso l’Istituto Alessandrini di Montesilvano e venerdì 13 dicembre presso il Liceo da Vinci di Pescara, alla presenza di moltissimi studenti e studentesse, si sono avvicendate due mattinate di informazione prevenzione e sensibilizzazione al volontariato, alla protezione civile, al lavoro di assistente bagnanti. Gli studenti sono stati accompagnati nell’esperienza di uno sguardo nuovo nei confronti del mare, della montagna, degli ecosistemi presenti sul territorio abruzzese. A introdurre le mattinate per l’Istituto Alessandrini la Dirigente Di Mascio Gabriella, e per il Liceo Da Vinci la Dirigente Stefania Petracca, seguite dal prof. Giuliano Natale.

La mattinata rientra in un più ampio progetto di sensibilizzazione e formazione, promosso da FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) in collaborazione con Angeli del Mare Pescara e Eracle Protezione Civile aps. A condurre gli studenti in questa esperienza unica: Marco Schiavone, fondatore Angeli del Mare, presidente di Eracle aps e del Consorzio della Pescara; Beniamino Cardines, scrittore e giornalista; presenti e testimoni alcuni Angeli del Mare, tra cui Marta Di Giovanni (istruttrice nuoto FISA), Bellafante Tommaso, Mattia Serra, Matteo Magistro, Stefano Petrongo. Presenti anche le unità cinofile con Luisella de Petris.

Prossimi appuntamenti il 18 e 19 dicembre presso il Liceo Galilei di Pescara.

Beniamino Cardines, scrittore e giornalista: “Agli studenti e alle studentesse proponiamo uno sguardo nuovo, un’esperienza formativa unica che guarda al mare come ecosistema di valori, come progetto e risorsa per il futuro, come possibile professione. Inoltre, apriamo a una prospettiva di volontariato nella protezione civile, come segno di cittadinanza attiva, di nuova consapevolezza e responsabilità sociale.”

Marco schiavone, presidente Angeli del Mare Fisa: “Come Angeli del Mare abbiamo avviato questa preziosa collaborazione con la F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che ci permette di formare i giovani soccorritori con un livello di professionalità altissimo. Inoltre, chiediamo ai nostri collaboratori di metterci passione e cuore. Il mare è bello, ma è anche continuamente una possibile minaccia per i bagnanti, soprattutto gli anziani e i bambini. I nostri soccorritori sono addestrati non solo alle tecniche di salvamento, di nuoto, di primo soccorso. Ma soprattutto a prevenire o meglio osservare e cercare di informare i bagnanti sui possibili pericoli del mare, sempre in stretta collaborazione con tutte le Capitanerie di Porto che ringraziamo per il loro sostegno fattivo alla Salvaguardia umana. Insieme a Carmen Padalino, mia socia, ringraziamo il Presidente della FISA Raffaele Perrotta per la preparazione dei Soccorritori Acquatici FISA e per la loro professionalità.”




I PRESEPI IN CANNA

Chieti, 14 dicembre 2024. Il Teatino Giuseppe di Iorio è un artista presepista dal 1988. Con la tecnica ormai collaudata, riproduce i presepi utilizzando la canna vegetale, (arundo donax). Nelle mostre dove espone i suoi presepi, si fa conoscere, apprezzare ed ottiene buoni risultati. Nelle prossime festività natalizie, si possono ammirare alcune sue opere, in queste città:

VERONA – dal 23 novembre 2024 al 19 gennaio 2025 – 40° Rassegna “Presepi dal Mondo” – Arena

Città DI CASTELLO (PG) – dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 – 23° Edizione Mostra Internazionale di Arte Presepiale – Cripta del Duomo

ROMA – dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 – 49° Edizione “Mostra 100 Presepi in Vaticano” Colonnato del Bernini – Piazza San Pietro

LANCIANO (CH) – dal 7 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 – XXXIII Rassegna “Riscopriamo il Presepe” – Auditorium Diocleziano

CIVITANOVA MARCHE ALTA (MC) – dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 – Mostra Personale di Presepi Artistici Spazio Multimediale Chiesa di San Francesco

CHIETI – dal 23 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 – 35° Mostra Personale di Presepi Artistici – Liceo Classico “G.B.Vico” Corso Marrucino

ASCOLI PICENO – dal 25 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 – “Concorso e Mostra di Presepi” Città di Ascoli – Parrocchia S. Giacomo della Marca

La caparbietà, la pazienza, l’amore, l’inventiva, il genio, fanno dell’artista presepista Giuseppe di Iorio, l’arma vincente dei suoi successi ed ogni anno la sua collezione dei presepi aumenta. Un vanto per la città di Chieti.

Luciano Pellegrini




CELEBRAZIONI PER LA BEATA VERGINE LAURETANA

Una Santa Messa, per la patrona degli aeronauti, domenica, 15 dicembre ore 11:30, presso la chiesa della Madonna degli Angeli di Mosciano Sant’Angelo

Mosciano Sant’Angelo, 14 dicembre 2024. L’Associazione Arma Aeronautica, sezione Teramo-Giulianova “MBVM Ernesto Marinucci”, onorerà la Beata Vergine Lauretana (patrona degli aeronauti) con una Santa Messa: domenica, 15 dicembre, ore 11,30, Chiesa della Madonna degli Angeli nel Convento Santi Sette Fratelli di Mosciano Sant’Angelo. Il programma prevede il raduno di tutti i soci alle ore 11,15. Al termine della messa, il presidente provinciale del’A.A.A., Cav. Gabriele Barcaroli, porterà i saluti e i ringraziamenti del direttivo per l’attività svolta nel corso del 2024. Successivamente, durante il pranzo sociale, verranno rinnovate le iscrizioni per il nuovo anno e presentato il programma per il prossimo 2025.