EDUARDO NEL MONDO

Un pensiero per Eduardo De Filippo nella ricorrenza del quarantennale della sua scomparsa. Oggi alle ore 17, presso la Fondazione La Rocca, Via Raffaele Paolucci

Pescara, 10 dicembre  2024.  In un volumetto di 60 pagine, Eduardo nel mondo, pubblicato da Ianieri Edizioni, Dante Marianacci ripercorre, insieme a Isabella Quarantotti, vedova di Eduardo, e a tre degli amici che lo hanno maggiormente frequentato nei suoi ultimi anni di vita (il critico teatrale ed autore Ghigo De Chiara, l’impresario Carlo Molfese e l’attrice Angela Pagano), le tappe più significative dell’itinerario creativo ed umano del grande drammaturgo napoletano e la sua fortuna in giro per il mondo.

Le interviste che vengono riproposte furono realizzate a Dublino in occasione di una mostra fotografica e documentaria, Eduardo nel mondo, ospitata nella capitale irlandese per la XXXIII edizione del Dublin Theater Festival.  Oggi, 10 dicembre, alle ore 17, presso la sede della Fondazione La Rocca (Via Raffalele Paolucci, 71 – Pescara), a parlare del libro e a ricordare, attraverso componimenti poetici, aneddoti, stralci di sue opere, saranno Mario De Bonis (amico personale di Eduardo e della famiglia De Filippo, autore di un bel volume a lui dedicato, Eduardo visto da vicino), e i seguenti dieci poeti della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio, che organizza l’evento, curato da Dante Marianacci: Sofonìa Berardinelli, Vittorina Castellano, Rosetta Clissa, Assunta Di Cintio, Francesco Di Rocco, Elena Malta, Mara Motta, Sonia Pedroli, Daniela Quieti e Flora Amelia Suárez Cárdenas. Gli intermezzi musicali saranno affidati al duo Biagio Di Carlo (chitarra), e Assunta Arnese (cantante), con un bel repertorio di canzoni napoletane.




AMICO CARISSIMO, Enzo Piccinini

Presentazione del libro sul medico-educatore emiliano per cui è avviato un processo di beatificazione

Pescara, 10 dicembre  2024.  Amico carissimo, questo è il titolo del libro di Pier Paolo Bellini e Chiara Piccinini edito da BUR su “Enzo Piccinini nelle sue parole e nei racconti di chi lo ha conosciuto” che sarà presentato mercoledì 11 dicembre all’Auditorium Papa Giovanni Paolo II di Pescara, via Cavour 9.

Appuntamento alle 21 con uno degli autori, il prof. Pier Paolo Bellini, docente dell’Università del Molise, e il dott. Valerio Caracino, chirurgo dell’Ospedale Civile di Pescara.

L’incontro promosso da Fondazione Enzo Piccinini, Centro culturale di Pescara e Ufficio per la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne «ci ricorderà la vulcanica attività di Enzo, come chirurgo e come educatore – spiega il dott. Vincenzo Passali, medico otorinolaringoiatra del nosocomio pescarese e moderatore dell’evento – e ci farà riflettere sul suo stile di vita e sul suo pensiero.

Nel libro, infatti, sono raccolti i brani degli interventi che Enzo stesso ha tenuto in diverse iniziative. La voce di chi lo ha avuto per amico, come il dottor Bellini e di chi è rimasto affascinato dai suoi valori come il dott. Caracino, metteranno a fuoco il duplice aspetto del medico appassionato del bene del paziente e dell’educatore tenace e instancabile, virtù per cui è stato aperto un processo di beatificazione».




INTELLIGENZA ARTIFICIALE, L’INCONTRO DELLA UIL

Il Comitato tecnico scientifico Ai- Uil in Abruzzo per parlare di rischi e opportunità sull’utilizzo dello strumento

Montesilvano, 10 dicembre  2024.  Si è svolto ieri mattina all’hotel Adriatico di Montesilvano, in occasione del consiglio confederale di Uil Abruzzo, l’incontro sul tema dell’intelligenza artificiale al quale hanno partecipato Francesco Maria Gennaro, segreteria generale Uil, Andrea Desantis, ingegnere e coordinatore Comitato tecnico Ai-Uil, Fabio Piacenti, presidente Eures ricerche, Giuseppe D. Vernaleone, responsabile del Dipartimento comunicazione Uil nazionale, e Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo.

Durante il dibattito si è discusso di come l’intelligenza artificiale sia una rivoluzione inarrestabile che porterà opportunità e potenzialità, ma anche innumerevoli rischi che vanno anticipati, mitigati e governati.

 “Come Uil abbiamo deciso di mettere insieme un comitato scientifico nazionale – ha spiegato Francesco Maria Gennaro della segreteria nazionale della Uil – di organizzare un tour in tutta Italia per incontrare i gruppi dirigenti e confrontarci su uno strumento che può aiutare la nostra organizzazione nell’informazione e nella comunicazione interna delle nostre strutture ed essere utile in tutto il mondo del lavoro. Oggi siamo in Abruzzo per ribadire che l’uso dell’Ai non deve tradursi in svantaggio per il nostro sistema-Paese, non deve aumentare i divari, ma dev’essere un’opportunità per tutti. Più comprenderemo l’intelligenza artificiale e tanto più saremo incisivi e decisivi nella tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresentiamo”.

La sfida è, secondo il comitato tecnico scientifico Ai della Uil, umanizzare l’intelligenza artificiale e non subire le conseguenze che potrebbero derivare da un uso passivo dello strumento.

I maggiori rischi che potrebbero realizzarsi con l’applicazione dell’intelligenza artificiale sono la sostituzione di alcuni lavori e quindi la perdita di posti di lavoro, la discriminazione algoritmica e l’aumento delle disuguaglianze sul luogo di lavoro, la riduzione del controllo umano nelle decisioni lavorative, la precarizzazione eccessiva del lavoro, la dequalificazione  e riduzione delle competenze umane, il monitoraggio eccessivo dei lavoratori e di conseguenza sovraccarico di lavoro, la violazione della privacy e sorveglianza digitale, la difficoltà  nel riconoscimento delle responsabilità in caso di errore dell’Ai.

Secondo le stime, l’Italia perderà circa 3.7 milioni di lavoratori entro il 2040. Se le precedenti rivoluzioni tecnologiche hanno minacciato maggiormente i lavori con una bassa qualifica, oggi a causa della capacità creativa dell’algoritmo, ad essere maggiormente soggetti ad una possibile sostituzione sono le professioni high-skill e creative.

Diventa essenziale, quindi, preparare la forza lavoro all’inserimento aziendale di tecnologie AI. Con l’avvento delle nuove tecnologie, molti posti di lavoro scompariranno, per questo il sindacato deve vigilare su due cose fondamentali: conservare il lavoro che servirà a rafforzare e aggiornare le skills dei lavoratori; laddove non sia possibile farlo, servono ingenti investimenti pubblici di sostegno sociale al reddito del lavoratore perché la transizione digitale sia in primis equa e giusta. Formazione e assunzioni rappresentano quindi le principali leve su cui agire per accrescere quella capacità di governo dei processi di innovazione. Poiché la diffusione e l’implementazione di soluzioni di Ai presuppongono il ricorso a persone qualificate in grado di gestire i cambiamenti in atto.

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, che ha affermato: “Voglio ringraziare la segretaria generale di PierPaolo Bombardieri per aver raccolto l’idea di organizzare un incontro sull’intelligenza artificiale in Abruzzo. Grazie ai relatori che hanno affrontato un tema pieno di questioni e interrogativi. Il nostro sindacato deve accogliere questa sfida, avere la capacità di guardare al tema dell’intelligenza artificiale con positività, dobbiamo prepararci adeguatamente per saperci confrontare con le grandi realtà imprenditoriali regionali. Questo primo incontro ci consente di pensare a cicli formativi da organizzare nei prossimi mesi. La formazione ci aiuterà a svolgere meglio il nostro lavoro ma aiuterà le persone che rappresentiamo a far sentire loro la vicinanza del sindacato. O faremo parte del cambiamento e saremo competitivi con il sistema o saremo perdenti in partenza. Dobbiamo far parte di questa innovazione in modo chiaro, consapevole e responsabile”.




AL VIA BRINDISI LETTERARI

Al via la II edizione della rassegna “Brindisi Letterari”, organizzata dal Comune di Martinsicuro – Cultura e Biblioteca, in collaborazione con Di Felice Edizioni e Gruppo Archeologico del Medio Adriatico.

Chieti, 10 dicembre 2024. Il ciclo di 4 appuntamenti, che vedrà presentazioni di libri e incontri con l’autore, verrà inaugurato mercoledì 11 dicembre (sala consiliare – ore 21:00) da Luca Telese, giornalista, direttore del quotidiano Il Centro, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Telese presenterà il libro “Opposizione – L’ultima battaglia di Enrico Berlinguer”, Ed. Solferino. Modera l’incontro Valeria Di Felice.

“Nell’era di un digitale sempre più distanziante, riproponiamo questi appuntamenti dedicati al libro come luoghi di incontro letterario, di scambio dialogico, di convivialità profonda in cui il brindisi finale diviene momento di ulteriore riflessione e vicinanza. Quest’anno apriamo la rassegna con un ospite d’eccezione, Luca Telese, giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico di fama, con un libro che, ripercorrendo gli ultimi anni dell’avventura umana e politica di Enrico Berlinguer, lancia un messaggio di grande attualità per la politica tutta. A questo appuntamento di stampo giornalistico, seguiranno incontri dedicati alla poesia, alla valorizzazione del nostro Abruzzo, alla psicologia, in una rassegna che, sebbene giovane, si impone già quale momento culturale di punta nel calendario invernale del territorio” il commento della consigliera con delega alla biblioteca, Valentina Coccia, e della consigliera con delega alla cultura, Giuseppina Camaioni. Sono tre gli ulteriori appuntamenti in programma.

Il 17 dicembre, ore 21:00, alla Torre Carlo V, sarà di scena un incontro con la poetessa e pittrice Marinella Acciarri che presenterà il libro “Parole…Nell’attesa”, Ed. Montedit. Modererà la serata Vilalba Cistola. Il 21 dicembre, sempre alla Torre Carlo V, alle ore 21:00, sarà l’autrice Lina Ranalli ad incantare il pubblico con una serata dal tema “Alla Scoperta della storia del Gran Sasso. Tra immagini, storie, parole”, una conversazionie sui volumi “Bibliografia del Gran Sasso d’Italia” e “Atlante storico del Gran Sasso d’Italia”, Ricerche&Redazioni Editore. Presenterà Pasquale Tucci.

A chiudere in bellezza i quattro appuntamenti l’autrice Luisa Patta che presenterà il libro “Umane traiettorie. Percorsi dentro di sé e oltre il sé “, Booktribu edizioni, una riflessione sull’essere umano, indagando tra le sue sfumature e contraddizioni. Modererà Valentina Di Ludovico, appuntamento alla Torre Carlo V, il 4 gennaio alle ore 21:00.




MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO FERRARA

Dopo un’attenta analisi della situazione amministrativa, ritengo che sia indispensabile restituire la parola ai cittadini, chiamandoli a scegliere una nuova guida per la nostra città

Chieti, 10 dicembre 2024. La mia iniziativa è già stata condivisa con tutte le forze di opposizione e rivolgo un appello anche a quei consiglieri che, pur non appartenendo formalmente all’opposizione, hanno espresso perplessità e critiche nei confronti dell’attuale amministrazione.

La situazione di Chieti richiede un cambio di passo immediato. Non è più tollerabile assistere all’immobilismo e all’incapacità di affrontare le sfide che la città deve affrontare, dai servizi pubblici alla pianificazione strategica, fino allo sviluppo economico. Credo sia giunto il momento di agire con responsabilità per il bene della comunità.

Presentare questa mozione di sfiducia non è stato un passo semplice, ma è necessario per dare a Chieti una nuova opportunità. Tornare alle urne è l’unico strumento per garantire ai teatini una nuova amministrazione che sia trasparente, competente e capace di costruire il futuro che la città merita.

Sono certa che i gruppi consiliari già informati, come Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, sapranno interpretare al meglio il loro ruolo di oppositori e sostenere questa mozione con convinzione, contribuendo così a ristabilire la fiducia nelle istituzioni e a dare a Chieti il governo che merita.

Avv. Serena Pompilio

Consigliera Comunale di Azione Politica




GLI STUCCHI DEI FRATELLI FENEZIANI NELLA CHIESA DI S. NICOLA A CANSANO

[Contributo di Cercone Franco pubblicato in “Rivista Abruzzese”, Anno LXVIII – N.4, Lanciano 2015.]

Dei Fratelli Feneziani, Giovanni e Berardino, notissimi scultori e decoratori attivi a L’Aquila nel corso della prima metà del ‘900 [1] , abbiamo scarne notizie biografiche ed artistiche, arricchite tuttavia di recente da indagini compiute da Enrichetta Santilli, nota studiosa pratolana, dalla quale apprendiamo che Giulio Feneziani, che completa il trittico di questi famosi stuccatori, era nipote di Berardino e non suo fratello.

I tre Feneziani, cioè Giovanni, Berardino e Giulio, fanno la loro comparsa a Pratola Peligna “verso il 1910”. In questa attiva Cittadina peligna, come si apprende da una brochure dei Padri Maristi dal titolo Il Santuario di Maria SS. della Libera”, ai tre Artisti furono affidate varie opere decorative, fra cui “la più importante e vistosa è il magnifico Tempietto sovrastante l’Altare Maggiore” [Brochure senza data (1988?) pag. 10].

L’opera, per quanto concerne gli stucchi in rilievo, è di Berardino Feneziani e di suo nipote Giulio, mentre Giovanni è artefice dei bassorilievi della tribuna dell’organo e delle due acquasantiere.

Giulio invece “ha lavorato – secondo i Padri Maristi – alla composizione degli Angeli Musicanti che decorano la tribuna dell’Organo”.

Infine, dei medesimi Artisti sono le figure angeliche che reggono le mensole ai lati del Presbiterio. Come si legge nella brochure dei Padri Maristi, i Fratelli Feneziani ed il loro nipote Giulio, “interpreti dello Stile Liberty in Abruzzo”, furono chiamati a Pratola dal costruttore locale Luigi Di Loreto, il quale insieme ai Feneziani realizzò diverse opere a partire dagli inizi del ‘900. È probabile, tuttavia, come ipotizza giustamente Cosimo Savastano, che si debba allo stesso Teofilo Patini l’invito rivolto a Giovanni Feneziani di operare con lui a Pratola, dato che Giovanni era stato a L’Aquila allievo del grande artista di Castel di Sangro.

Fra tali opere vanno menzionate le facciate dei Palazzi  Colella-Santoro, Di Prospero, di Casa Di Loreto e del vecchio Cinema-Teatro  D’Andrea, mentre  “per il Santuario hanno eseguito il rilievo frontonale della Madonna degli Angeli, i gruppi statuari acqua-santiera e reggi-mensola (Giovanni), nonché il tempietto dell’Altare Maggiore e gli stucchi della Cantoria (Giulio, Giovanni, Berardino), che fungono da magnifica cornice nel Santuario Mariano alle  opere di Teofilo Patini e del suo  prediletto  Allievo  Amedeo Tedeschi”.

È assai probabile, tuttavia, che i Fratelli Feneziani abbiano esercitato la loro professione di decoratori stuccatori anche in altri centri peligni, specie nel corso del primo decennio del Novecento.

Ne costituisce una spia quella che può essere considerata l’opera più importante di questa famiglia di Artisti aquilani, la decorazione cioè in stucco del Soffitto della Chiesa rurale di San Nicola a Cansano, località distante 12 km da Sulmona e che reclama decisamente alcune importanti considerazioni di contenuto storico ed artistico.

Dell’antica chiesetta di San Nicola ci siamo occupati nel Saggio dal titolo La chiesa ed il culto di San Nicola a Cansano” [Ed. Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq.) 2008], le cui prime notizie appaiono nella Bolla Corografica di Onorio III, emanata nel 1223 [2].

Questa chiesetta rurale, posta ad una altitudine di circa 900 metri presso la Stazione Ferroviaria di Cansano, si rinviene continuamente citata nelle Visite Pastorali dei vescovi di Valva, i quali sottolineano come essa reclamasse costanti lavori di restauro.

Lo storico sulmonese Guido Piccirilli scriveva in particolare nel 1926 che la chiesetta presentava “affreschi della fine del 1200 o dei primi anni del secolo successivo, raffiguranti forse i Dodici Apostoli”, ma essi furono ricoperti nel corso del XVII secolo “con stucco e bianco di calce, ad iniziativa di un troppo zelante Parroco, con l’intento di evitare che i fedeli, guardando le figure severe e suggestive, si distraessero dalle funzioni religiose” [3] .

Nella prima metà dell’800 la chiesetta di San Nicola presentava danni di tale entità da essere completamente interdetta alla celebrazione delle funzioni religiose. Tuttavia nell’ultimo decennio dell’Ottocento si formò negli USA un Comitato fra i Cansanesi emigrati, il quale provvide a raccogliere fondi per il restauro della chiesetta. Questa fu riaperta al culto nel 1909, come si evince dalla data affissa ad un piccolo campanile, costruito ex novo e che affianca l’attuale edificio. Tuttavia le strutture murarie dell’antica chiesetta furono notevolmente ampliate ed inglobarono quelle antiche, di cui si intravvedono tracce nell’attuale zona dell’abside.

Nell’ormai lontano 1965 il Parroco pro tempore di Cansano, Don Virgilio Orsini, passato più tardi a dirigere la Biblioteca Diocesana di Sulmona, ci segnalò la ‘ricevuta’ di un contratto stipulato dai Fratelli Feneziani con il Comitato Cittadino delegato dagli Emigrati di Cansano negli USA alla ristrutturazione del Sacro Edificio e che prevedeva l’ornamento del soffitto, da parte dei tre Artisti aquilani, appunto i Fratelli Feliziani, con stucchi policromi che si possono ancora oggi ammirare.

La decorazione del soffitto della Chiesa di San Nicola costituisce a nostro modesto avviso il capolavoro dei Fratelli Feneziani in area peligna. Se ne parliamo solo oggi, è dipeso dalla circostanza che malgrado le ricerche da noi condotte in precedenza, le notizie raccolte sulla famiglia degli Artisti aquilani restavano sempre scarne e comunque non esaustive. Ma parliamo pur se brevemente dei citati stucchi che ornano il soffitto della chiesetta.

Innanzitutto, il Santo Vescovo, le cui reliquie furono trafugate nel 1087 a Mira (Licya) e trasferite a Bari da un manipolo di ardimentosi marinai baresi, è raffigurato con mitra e pastorale su un fondo celeste, che mette in risalto il bianco degli stucchi racchiusi in uno scomparto rettangolare, i cui angoli risultano abbelliti da fregi floreali. Ai piedi di San Nicola sono raffigurati tre minatori di Cansano, riconoscibili per i loro attrezzi di scavo ed il berretto con lampada ad acetilene per l’indispensabile illuminazione nelle gallerie sotterranee, dato che gli emigrati cansanesi furono impiegati per lo più come minatori in Colorado.

Degna di nota ci sembra poi in basso al riquadro la raffigurazione di una ‘nave a vapore’ sulla quale si imbarcavano a Napoli i Cansanesi – e non solo essi – diretti negli USA.

A chiusura di queste brevi note ci piace segnalare che nel dies natalis del Santo, il 6 dicembre, si svolge nella chiesetta situata come si è detto a 900 metri di altitudine, la distribuzione del pane di San Nicola, che viene benedetto nel corso della messa in essa celebrata e che richiama anche i fedeli dei paesi vicini, soprattutto Campo di Giove. Nella tradizione di Cansano, San Nicola rappresenta infatti “il Santo che assicura il pane alla povera gente”, particolare questo che nei tempi attuali si riveste di profondi significati e non reclama decisamente ulteriori commenti.          

Franco Cercone.


[1] Cfr. E. Santilli, Il Santuario della Madonna della Libera in Pratola Peligna, p. 52; Pratola Peligna 1995.

[2] Cfr. G. Celidonio, La Diocesi di Valva e Sulmona, vol. IV, p. 6, Sulmona 1912.

[3] G. Piccirilli, Un incensiere sulmonese del sec. XV; in “Rassegna di Storia ed Arte d’Abruzzo e Molise”, n° 1-2, p. 67; Roma 1926.




PRIMA DELLA PROVA

Il teatro come una serie Arotronflix a tre puntate. Inizia così la stagione invernale teatrale per Le domeniche dell’Aratro

Pianella, 9 dicembre 2024. E se il teatro si trasformasse in una serie a puntate, un pò come quelle tanto cercate sulla piattaforma di Netflix?

Sembra quasi impossibile immaginarlo eppure ci pensa Arotron di Pianella (Pe) con l’attore e sceneggiatore Franco Mannella a cimentarsi nell’esperimento con “Arotronflix”, la serie teatrale di tre puntate che inizia il 15 dicembre alle ore 18.00 presso l’ex asilo Sabucchi, Vico delle Dee 10 a Pianella (Pe); con questo primo  appuntamento si da anche il via a “Le domeniche dell’Aratro”, la rassegna teatrale invernale che si estenderà fino a maggio con appuntamenti anche a sorpresa.

Quella che andrà in scena è la prima puntata di “Prima della prova”, titolo dello spettacolo (in tre puntate appunto) che racchiude una sua filosofia, in cui lo stesso Mannella legge il primo atto integrale del Riccardo III di William Shakespeare, nella traduzione di Pino Colizzi.

Qual è il significato di “Prima della prova”?

Prima di iniziare le prove di uno spettacolo, i registi della “vecchia scuola” leggevano il copione agli attori, per dare così le prime indicazioni su atmosfera, ritmi, sonorità, caratterizzazioni; è da questa idea che nasce la trilogia che verrà proposta, con un unico attore-regista, Franco Mannella, solo in scena, che con un solo corpo e una sola voce darà vita tangibile ai corpi e alle voci degli innumerevoli personaggi di questa celeberrima tragedia.

Questa prima “puntata”, risulta essere un momento o meglio un rito solitamente aperto solo a regista e attori, che farà sentire il pubblico parte integrante del processo di creazione di uno spettacolo.

La seconda puntata (con lettura del II e III atto) andrà in scena gennaio e la terza a febbraio (con lettura del IV e V atto). “Prima della prova” è già andato in scena a Pescara, Milano, Ostia, Roma dove è stata proposta la trilogia completa registrando sempre il tutto esaurito.




LO SCHIACCIANOCI con l’orchestra dal vivo

Colibrì Ensemble: il 14 dicembre il balletto. Un evento unico per la città di Pescara. Lo spettacolo al Teatro Circus, insieme al corpo di ballo Art Nouveau de L’Aquila

Sulmona, 9 dicembre 2024. Sabato 14 dicembre (ore 19:00), al Teatro Circus di Pescara, andrà in scena il balletto Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky, nella sua versione integrale in due atti. Una produzione dell’Associazione Libera delle Arti, ente fondatore e amministratore del Colibrì Ensemble, in collaborazione con il Centro Danza Art Nouveau de L’Aquila.

Il sottotitolo sul manifesto recita Il balletto con l’orchestra ed è proprio questo aspetto a rendere l’appuntamento un evento storico e raro per la città di Pescara, come spiega il direttore artistico del Colibrì Ensemble, Andrea Gallo.

«Sicuramente l’assenza nella nostra città di un teatro all’italiana con una buca per l’orchestra, ha spinto tanti in passato all’utilizzo della musica registrata per i balletti, ma sappiamo come per spettacoli del genere, sia prevista l’orchestra dal vivo, in questo caso specifico una grande orchestra di oltre 60 elementi, in grado di creare una magia speciale, unica e irripetibile». Il Colibrì Ensemble sarà sul palcoscenico insieme al corpo di ballo Art Nouveau per offrire alla città uno Schiaccianoci fedele alla partitura, ma senza perdere la caratteristica di orchestra senza direttore.

«Non abbiamo voluto rinunciare al nostro stile, al modo di fare musica e stare sul palcoscenico – continua Gallo – Sicuramente non sarà semplice, per i tanti aspetti da conciliare, che vanno ben oltre quello musicale, ma da sempre ci affascina ricercare e sperimentare cose nuove».

Un appuntamento speciale della Stagione 2024-2025 che acquista un’importanza maggiore alla luce della sinergia che si è venuta a creare sul territorio, coinvolgendo due operatori culturali rinomati e molto attivi.

«Siamo felici di collaborare con il Centro Danza Art Nouveau – dichiara Gina Barlafante, presidente del Colibrì – Sono diversi mesi che lavoriamo insieme alla messa in scena di questo balletto. L’idea è nata durante la passata stagione e ci siamo fatti coraggio a vicenda nell’affrontare questa impresa». Si tratta di produzioni molto complesse che nei grandi teatri vengono affrontate con un impegno (in termini di persone e budget) molto elevato.

La coreografia è affidata a Simone Pergola e, insieme al corpo di ballo, saranno in scena due ballerini solisti, Patricia Pinon Piloto e Antonio Trerotola, scelti per l’occasione da Ornella Cerroni, direttrice del Centro Danza Art Nouveau, una scuola riconosciuta dalla Regione Abruzzo per la formazione dei giovani ballerini. «Preziosa è la collaborazione con il Colibrì Ensemble. È molto raro, infatti, poter assistere al balletto classico con musica dal vivo, un’opportunità che spesso si trova solo nei grandi Teatri e fondazioni – afferma Ornella Cerroni, direttrice del Centro Danza Art Nouveau. Andremo in scena con una formazione di 28 ballerini, composta da bambini dai 7 anni di età, fino ai professionisti. L’attenta preparazione accademica anche sui più piccini ha dato vita a un corpo di ballo di ottima qualità».

Il teatro è prossimo al sold out, sono pochi i biglietti rimasti. Si possono trovare online sui circuiti diyticket e nei punti vendita del Colibrì a Pescara.




NUOVA PESCARA. LA CONTRORIFORMA STRISCIANTE

Lettera aperta ai direttori della stampa locale

di Giuseppe di Giampietro

Montesilvano, 9 dicembre 2024. Una serie di articoli su un convegno modesto, autoreferenziale, senza contraddittorio e senza dibattito. È il nuovo che avanza o si alimenta una strisciante sfiducia dell’utilità della politica, dell’impegno pubblico  e della partecipazione dei cittadini?

Un inquietante interrogativo alla stampa locale.

Se il CENTRO con la gestione Telese sta riequilibrando un poco l’apertura alla società civile, IL MESSAGGERO sta forse diventando la voce ufficiale della destra di governo, anche a livello locale. In pochi giorni sfornati una serie di articoli su un piccolo convegno a Montesilvano, di dubbia attualità. Una strategia?

Non si capisce come possa il quotidiano locale riversare una tale mole di articoli, su un convegno (4-5- articoli su un convegno organizzato a Montesilvano: 04-12-2024 NUOVA PESCARA, UN’ANNESSIONE (DI MONTESILVANO E SPOLTORE). Una presentazione gestita da antichi – e pochi nuovi – personaggi locali della politica e della professione, del tutto AUTOREFERENZIALE (non è stato consentito il contraddittorio né l’intervento del pubblico), su un tema su cui si è svolta una consultazione pubblica, il REFERENDUM per la fusione delle tre città, chiarissimo nell’esito in tutte le tre città. (I cittadini hanno scelto Nuova Pescara, contraddicendo le indicazioni della gran parte dei partiti).

Come si può interpretare come significativa  l’opposizione tardiva ad una consultazione popolare, che chiede di cambiarne gli esiti senza aver mai risposto alle legittime richieste dei cittadini fatte con il Referendum del 2014?

Forse l’unico, pericoloso, effetto che si può ottenere è di diffondere la pervasiva disillusione dei cittadini che non è servito a niente fare un referendum. Perché dopo 10 anni senza esiti, qualcuno dei politici dice “Ma no, avete sbagliato. Lasciamo le cose come stanno”.

Sarà stato inutile parlare alla politica?

Tanto le decisioni le prendono loro, come conviene loro. Poi, però, non lamentiamoci delle esplosioni di antipolitica, e della disaffezione ai partiti, all’impegno pubblico e al voto. Un giornale deve saper leggere i fenomeni cittadini, o fare da megafono per i personaggi al potere?

SMPP1, comitato Saline.Marina.PP1 – Nuova Pescara Nord

(Reportage del convegno del 4-12-2024)




LA NEVE DEL VESUVIO. Dal romanzo di Raffaele La Capria

Con Andrea Renzi all’auditorium Zambra di Ortona

Ortona, 9 dicembre 2024. Prosegue la stagione teatrale al Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch), dove l’impresa Unaltroteatro di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio, propone in pieno clima natalizio “La neve del Vesuvio”, tratto dall’omonimo romanzo di Raffaele La Capria con Andrea Renzi: l’appuntamento è per domenica 15 dicembre alle ore 20:45; si tratta di una produzione della Casa del Contemporaneo, Teatri Uniti, Teatro Mercadante – Teatro Stabile di Napoli.

“Ne La neve del Vesuvio – dichiara l’attore e regista Andrea Renzi – lo stile di La Capria raggiunge un vertice di nitore, semplicità e trasparenza. Gli eventi di questo piccolo romanzo di formazione sono le scoperte conoscitive che vanno formando la coscienza di Tonino: da quando scopre di vivere nel tempo a quando scopre di essere uno e distinto e passa dalla pura sensazione alla parola”.

Una voce adulta racconta il suo sentire bambino e nel tessere il filo del passato e le figure che accompagnano la sua crescita – la madre, il padre, il professor Haberstumpfs – gradualmente Tonino si stacca dal suo mondo infantile e acquisisce la consapevolezza della perdita dell’infanzia e della sua totalità di visione. La voce di La Capria è una musica inconfondibile, ricchissima di infinite sfumature, di umorismo, di acutezze, di sottintesi, di indolenze, di malinconie, di colori.

“La sfida – conclude Renzi – è darle corpo, abitare quelle parole, indagare i pensieri che vi sono dietro per portare dalla pagina all’oralità alcuni di questi straordinari racconti. ‘La neve del Vesuvio’ è una neve fugace e meravigliosa come l’infanzia, ci spinge con leggerezza verso un essenziale contatto con la nostra parte infantile, una rara esperienza di equilibrio tra grazia e ragione, tra fantasia e verità.”

Le scene sono di Luigi Ferrigno mentre la direzione tecnica è di Lello Becchimanzi.

I biglietti sono in prevendita su www.liveticket.it. Per info è possibile chiamare il numero 085.8135184, mandare un whatsapp al 375.5678433 o una mail a info@unaltroteatro.com. Sito: www.cinemauditoriumzambra.com.




IL VALORE DELL’IMMAGINAZIONE

Valori intangibili ancora fragili per il nostro mondo

Torrevecchia Teatina, 9 dicembre 2024. Questa è una foto che circola da un qualche tempo sul web, a corredo di articoli legati alla guerra in Medioriente; offre un’immagine molto chiara di ciò che riesce a produrre un certo uomo moderno, in certi luoghi, in certi momenti, per certe dinamiche.

Qui il fotografo commenta la devastazione di una città siriana di questi ultimi tempi .

Per quanto cruda possa risultare, comunque, questa foto non riesce a raccontare la drammatica realtà che si vive in quei luoghi e nemmeno quella infernale che la gestisce dietro: la possiamo solo immaginare.

Ecco, l’immaginazione: una foto che provoca immaginazione, anche la più crudele e spietata che si possa osservare, purtroppo, non riesce ancora ad insegnarci nulla.

Basterebbe risfogliare le ultime pagine dell’album relative all’ultimo conflitto mondiale per dirimere ogni più lontana perplessità sul disastro umano possibile, invece si perde ogni connessione con la verità degli eventi, con la verità della vita e delle sue straordinarie e reali bellezze.

Siamo ancora molto, troppo lontani dal comprendere i valori intangibili e questo può risultare ancora fatale.

Le nostre fragilità sono sempre terreno fertile per l’intelligenza criminale: inguaribili fragilità.

nm




INTERNATIONAL MOUNTAIN DAY

Tavola Rotonda:“Montagna: lo stato dell’arte tra formazione e consapevolezza nell’ambiente montano”

L’Aquila, 9 dicembre 2024. Giornata Internazionale della Montagna 2024, 22^ edizione mercoledì 11 dicembre 2024 alle ore 17 presso la Sede della Sezione del Club Alpino Italiano dell’Aquila. La Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano e’ promotrice di un incontro per fare il punto con le Autorità, gli Enti e gli altri attori interessati sul tema della formazione e della consapevolezza dei frequentatori della montagna, nelle diverse discipline dell’escursionismo, alpinismo e lo scialpinismo e speleologia.

La Giornata Internazionale della Montagna, 11 dicembre, è una data significativa per poter riflettere su una questione nodale dell’agire in ambiente: riuscire a dotare di un’adeguata coscienza e conoscenza di tutti i frequentatori dell’alta montagna, che è alla base per poter far godere di una passione che non esponga – però – a rischi non calcolati.

Parteciperanno alla Tavola rotonda rappresentanti delle seguenti istituzioni ed enti: Protezione Civile Regionale, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Soccorso Alpino Guardia di Finanza, Meteomont Carabinieri Forestali e Truppe Alpine, Soccorso Vigili del Fuoco, Servizio Valanghe Italiano del CAI, Parco della Maiella, Comuni Pietracamela e Pretoro.




UN DOSSIER ALLA SCHLEIN

Il progetto diventerà uno dei temi monitorati anche dal partito nazionale

L’Aquila, 9 dicembre 2024. “Ho affidato alla Schlein un dossier di sintesi sullo stato dell’arte e sui punti più controversi in merito al progetto di velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara, ricevendo l’impegno a inserirlo fra le tematiche sui territori monitorati anche dal partito nazionale. Ringrazio la segretaria per l’attenzione che ha rivolto a una delle riflessioni forti emerse anche dal tavolo tematico dedicato all’Ambiente della Conferenza programmatica del PD Abruzzo, svoltasi a Pescara venerdì e sabato scorsi. La consegna è un ulteriore passo avanti per la costruzione di una svolta importante sulla situazione attuale, a fronte sia delle criticità emerse e sia del confronto che si sta articolando in Commissione regionale Vigilanza, da me richiesta perché affrontasse aspetti che non sono stati mai sottoposti alla pubblica opinione, non ultimo il rovesciamento del cantiere, più utile alla Marsica e più problematico nei primi lotti dalla costa al Morrone”, riferisce il consigliere PD Antonio Di Marco, reduce dalla due giorni di partito conclusa ieri a Pescara dalla Schlein.

“A questo punto e per costruire una svolta a favore delle comunità coinvolte e a tutela dell’ambiente interessato dal cantiere, è indispensabile aprire anche un confronto politico nazionale sull’opera – sottolinea Di Marco – per questo ho investito la Schlein del problema e lo farò anche con gli altri esponenti di partito che rivestono ruoli istituzionali, come la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno e l’eurodeputato PD Antonio Decaro. Rilevo che da quando abbiamo aperto un confronto in Commissione, mai avvenuto prima tra RFI e Consiglio regionale, i territori che si erano forse rassegnati a fronte dell’intransigenza di RFI e della posizione inspiegabilmente chiusa da parte della Regione, hanno ricominciato a esprimersi a favore di un’alternativa possibile al posto dell’attuale procedura che vede appaltati i primi lotti e avviati i primi espropri, nonostante le tante incognite e le tante criticità note e che stanno emergendo proprio da una conoscenza più approfondita del progetto, degli stralci accordati da RFI nell’interfacciarsi con i Comuni, dell’esigenza di un ripensamento sull’impatto che ha sul nostro territorio. Perché il progetto esprima davvero il suo potenziale, deve poter riscontrare utilità concrete, per non finire col diventare un intervento subito e dai costi sproporzionatamente alti rispetto ai benefici”.




L’ITALIA NEI LUOGHI SACRI  DELLA MUSICA

Dal Mozarteum di Salisburgo alle avveniristiche architetture del Kulturforum di Berlino l’Orchestra Filarmonica Pugliese con il sax di Gaetano Di Bacco

Sulmona, 9 dicembre 2024. Prosegue e si rafforza il sodalizio tra il sassofonista italiano gaetano di Bacco e L’Orchestra Filarmonica Pugliese, già collaudato lo scorso anno nella tournée che li ha portati a rappresentare l’Italia per la stagione 2023 a Salisburgo, ospiti  della Fondazione Mozarteum.

Anche quest’anno un obiettivo ambizioso li porta a ritrovarsi in un tour dal titolo “Road to Berlin” che partito dal Teatro Petruzzelli di Bari venerdì 6 dicembre, dopo una serie di tappe italiane, approderà a Berlino l’11 dicembre dove si esibiranno, ospiti in una realtà ambitissima dal mondo della  musica: la Philharmonie Grosser Saal Berlin, prestigiosa sala da Concerto del Kulturforum, al civico numero 1 nella via dedicata al mitico direttore Herbert von Karajan, nonché sede di una delle orchestre più importanti al mondo come quella dei Berliner Philharmoniker.

La serata speciale, dal titolo “Italienische Nacht”, celebra il genio italiano della musica con brani di Rossini, Puccini e Donizetti affidati alle voci del soprano Maria Giulia Milano e del tenore Aldo Caputo e ad altri solisti. Si alternano al pianoforte Marco Sollini e Salvatore Barbatano, mentre al sassofono c’è Gaetano Di Bacco che si esibirà nel Concerto per Saxophone e Orchestra di Paul Gilson (compositore belga vissuto tra 1865 e il 1942). Opera poco conosciuta, commissionata dalla sassofonista americana M.Elise Hall, ma mai interpretato da lei. La partitura è stata ritrovata solo nel 2017 e verrà eseguita nella versione curata e revisionata dallo stesso Di Bacco che si esibisce con l’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta dal M° Manuel Tevar.

Gaetano Di Bacco, Direttore Artistico della Camerata Musicale di Sulmona dal 2013, apprezzato sassofonista con una rilevante attività concertistica, 40 anni di lavoro nel campo della musica (più di 1700 concerti, 150 tournée in Europa, Africa, Asia, Medio ed Estremo Oriente, America del Nord e del Sud) ha debuttato al Teatro dell’Opera di Roma  nel 1983 collaborando poi per 20 anni con oltre 500 produzioni. Fondatore del  Quartetto di sassofoni Accademia , docente di sassofono al Conservatorio L. D’ Annunzio di Pescara, ha inciso 12 compact disc. e pubblicato musica per sassofono per le Edition G. Billaudot e Édition Lemoine Paris.

Il direttore d’orchestra,  ma anche compositore e pianista spagnolo, Manuel Tevar è chiamato a dirigere questo progetto, tanto importante quanto impegnativo, che viaggia dall’Italia a Berlino con un organico di oltre ottanta persone, in  rappresentanza della musica italiana in uno dei luoghi considerato tempio della musica mondiale. Con i suoi 2440 posti la Philharmonie Grosser Saal, la sala da concerto di Berlino, sita nel Kulturforum, sede dei Berliner Philharmoniker,  è stata progettata dall’architetto tedesco Hans Scharoun negli anni sessanta secondo criteri di funzionalità e ispirandosi a nuovi concetti estetici del Movimento Moderno.

La  Philharmonie di Berlino progettata in modo da esaltarne le potenzialità acustiche, ha il podio collocato centralmente rispetto agli ascoltatori, che si dispongono ad anfiteatro intorno ad esso, con il direttore che cessa di agire come una barriera tra l’orchestra e il pubblico; secondo il concetto dell’architetto Hans Scharoun infatti  «ascoltare la musica è un evento collettivo che unisce ascoltatori e musicisti».

Costata 17 milioni di marchi (circa il doppio in euro attuali) considerata ancora oggi uno dei capolavori del Movimento Moderno, fu inaugurata dopo quattro anni di lavori, nel 1963 con la Nona Sinfonia di Beethoven.   

L’Orchestra Filarmonica Pugliese, nata nel 2013 con il patrocinio della Regione Puglia e del Ministero della Cultura, in 10 anni di attività  si è esibita nei teatri più importanti d’ Italia. Giovane e grintosa compagine ha realizzato  concerti in diretta per RAI Cinema e per l’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam.  Con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha realizzato il progetto “Gran Galà Beethoven”. Ha realizzato cinque incisioni discografiche ed è stata protagonista di una puntata di “Primo Movimento” su Radio Rai.

Fiorentina Galterio




OMAGGIO A MARIA

PoliciaInsieme.com, 8 dicembre 2024. Non succede mai niente per caso. Se il nostro sguardo fosse più penetrante, e non si arrestasse alla superficie delle cose, forse scoprirebbe che si può rintracciare e cogliere in certi eventi un significato simbolico che va oltre la nuda e cruda attualità del momento.

Non è lecito leggere come un omaggio a Maria, “Notre Dame”, il fatto che, in un’ora buia della storia del mondo, cinquanta Capi di Stato – quasi siano stati convocati ad uno straordinario vertice – si ritrovino a guardare, tutti assieme, come fossero uniti in una muta preghiera, verso il cielo rappresentato

dalle volte della Cattedrale di Parigi, forse la più celebre e storicamente accreditata testimonianza di fede al mondo dedicata alla Madre di Dio?

Un cielo, quello di Notre Dame e delle altre cattedrali gotiche, che, nella straordinaria verticalita’ impressa allo spazio, allude all’ infinito, eppure è costruito dalle mani degli uomini. Come quelle migliaia di operai, artigiani, vigili del fuoco che ieri, a Notre Dame, erano gli invitati d’onore, a pari titoli dei grandi della Terra.

Il cuore e il popolo della Francia della “laicite’” che pur rivendica a sé il titolo di “figlia prediletta della Chiesa” ha sofferto e rispettato l’urgenza – come se, segretamente non potesse farne a meno – di riportare al suo antico splendore la sua Cattedrale.

Forse anche qui nel segno di una “grandeur” che appartiene, però, ad un’altra dimensione. Ma se gli uomini, con la loro fatica e con la pietra, possono costruire, sopra di noi, un pezzo di cielo, non è forse ancora lecito sperare?




LE LUCI DELLA CASA DI BABBO NATALE

Si accendono oggi pomeriggio in via Leopardi

Montesilvano, 8 dicembre 2024. Dopo mesi di preparativi e passione dedicata, oggi pomeriggio, dalle ore 17 si accenderanno le luci della Casa di Babbo Natale a Montesilvano in via Leopardi 39.

L’idea, nata circa 15 anni fa da Paolo Iezzi e Mario Spada, si è fortificata nel corso degli anni fino a diventare un vero e proprio appuntamento immancabile della tradizione; la casa inoltre è diventata un punto di ritrovo in occasione delle festività natalizie per famiglie ma soprattutto per i piccolini desiderosi di far recapitare la letterina con le personali richieste, per la notte più magica dell’anno, al Babbo più buono del mondo. Quest’anno ci saranno anche gli Elfi che regaleranno caramelle ai bimbi bravi ed il carretto di zucchero filato. Così tra luci e musiche si accende la festa.

“L’idea è nata per caso anni fa – spiegano gli organizzatori, – crediamo nella magia del Natale e nella bellezza dei visi gioiosi dei bambini. Contiamo molto su questo appuntamento e cercheremo di fare sempre di più per renderlo attraente agli occhi di chi si lascia trasportare dalla meraviglia del momento”.

“Invitiamo tutti coloro che credono ancora nel fascino del Natale a partecipare per trascorrere insieme a noi questa prima domenica di festa con Babbo Natale, gli Elfi ed un grande presepe” – concludono.




TERRENO. Tracce Del Disponibile Quotidiano

MAXXI L’Aquila inaugura la mostra

L’Aquila, 8 dicembre 2024. È stata presentata ieri mattina la nuova mostra del MAXXI L’Aquila, TERRENO Tracce del disponibile quotidiano, curata da Lisa Andreani: un percorso espositivo multidisciplinare che, prendendo ispirazione dal “disponibile quotidiano” di Gianni Celati, mette in relazione materialità e memoria, avvicina tradizioni culturali e pratiche artistiche, documenti storici e pratiche quotidiane, generando nuovi e aperti immaginari collettivi.

Durante la conferenza stampa, la Consigliera reggente della Fondazione MAXXI, Emanuela Bruni, ha annunciato la gratuità del biglietto di ingresso al museo per gli aquilani per tutta la durata della mostra.




PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Assidal celebra dieci anni di impegno. A Città Sant’Angelo la festa dell’associazione. Il presidente: “Questo decennale è un punto di partenza per nuove sfide”

Città Sant’Angelo,8 dicembre 2024. Assidal, l’associazione datoriale che dal 2014 si occupa di promuovere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, compie dieci anni e celebra l’occasione con un grande evento finalizzato a riunire soci, collaboratori e partner, ripercorrere i traguardi raggiunti e guardare al futuro con nuovi obiettivi. L’iniziativa, una vera e propria festa, si è svolta ieri a Città Sant’Angelo, dove l’associazione ha la sua sede nazionale.

Nata nel novembre 2014 da un’idea di un gruppo di professionisti guidati dall’attuale presidente Giuseppe Ciarcelluto, Assidal si è posta fin da subito l’obiettivo di supportare datori di lavoro, formatori e consulenti in ambito sicurezza e salute sul lavoro. L’associazione, che ha scelto l’Abruzzo come sede per la sua posizione strategica al centro dell’Italia, si distingue per l’approccio diretto e concreto nel rispondere alle esigenze dei propri soci. A quella di Città Sant’Angelo, si sono aggiunte negli anni altre dodici sedi territoriali.

L’associazione, fin da subito considerata un interlocutore autorevole a livello nazionale, viene chiamata a partecipare ai tavoli ministeriali per contribuire all’aggiornamento della normativa in materia di sicurezza ed ha firmato importanti contratti collettivi nazionali segnando un passo in avanti nella valorizzazione del lavoro e nella prevenzione degli infortuni. Assidal offre un ampio ventaglio di servizi, ponendosi come punto di riferimento non solo per i suoi soci, ma per l’intero panorama della sicurezza sul lavoro in Italia. In dieci anni l’associazione ha consolidato la sua posizione e oggi conta quasi 600 Strutture formative associate (SFA), circa mille associati tra professionisti e aziende e migliaia di persone formate ogni anno.

La festa per il decennale, ieri, al Mood Hotel di Città Sant’Angelo, si è aperta con un seminario dal titolo “Consapevolezza e gestione del Tecnostress: strategie efficaci per identificarlo e valutarlo”, tenuto dal formatore Milo Battaglia, personal trainer con esperienza anche nel mondo della Formula 1, che ha coinvolto i partecipanti in un percorso finalizzato a fornire strumenti concreti per affrontare gli effetti dello stress tecnologico, un aspetto sempre più cruciale in ambito lavorativo. La giornata è proseguita con una cena conviviale, durante la quale sono stati consegnati premi agli associati più attivi e alle strutture formative che si sono distinte per il loro impegno. Tra i momenti più emozionanti, il taglio della torta celebrativa, simbolo del percorso condiviso dall’associazione con i suoi soci e collaboratori. Presente all’evento anche Unimpresa, realtà con cui Assidal ha stipulato un accordo interconfederale, rappresentata per l’occasione dal consigliere nazionale per le relazioni industriali, Marco Pepe.

“Sono trascorsi dieci anni da quando, insieme a un gruppo di amici e colleghi, abbiamo deciso di fondare Assidal, spinti dalla volontà di offrire supporto concreto a chi lavora ogni giorno per garantire sicurezza e benessere nei luoghi di lavoro – afferma il presidente di Assidal, Giuseppe Ciarcelluto – Questo decennale rappresenta non solo un traguardo, ma anche un punto di partenza per affrontare nuove sfide e continuare a crescere come comunità. Il tema della sicurezza sul lavoro è oggi più che mai attuale e riguarda ogni ambito, dai luoghi di lavoro a quelli di vita. Assidal è impegnata affinché questa cultura della sicurezza si diffonda in tutti i contesti, a partire dalla sensibilizzazione nelle scuole. Solo con un’educazione precoce e condivisa – conclude Ciarcelluto – potremo costruire una società più consapevole e attenta alla prevenzione, a beneficio delle aziende, dei lavoratori e, più in generale, della collettività”.




OMAGGIO A ELSA MORANTE

L’invito del Salotto culturale

Chieti, 8 dicembre 2024. Mercoledì 11 Dicembre 2024 alle ore 18,15  nella  Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31 a Teramo,  (Patrocinio  MIC, Città di Teramo,   Fondazione Tercas, Provincia Teramo), il Salotto culturale “Prospettiva Persona” 2024   organizza un Omaggio a Elsa Morante poetessa. Animerà  Concetta D’Angeli, una scrittrice, saggista e critica letteraria italiana, tra i principali studiosi di Elsa Morante La Cittadinanza è invitata a partecipare. L’ingresso è libero

Autrice di libri come “Menzogna e sortilegio”, “L’isola di Arturo” e “La Storia”, Elsa Morante fu la prima scrittrice a vincere il Premio Strega nel 1957 e una delle più importanti autrici del Novecento italiano. Su ilLibraio.it un approfondimento dedicato alla vita e alle opere di Elsa Morante, poetessa, saggista e romanziera. Concetta D’Angeli è una scrittrice, saggista e critica letteraria italiana, tra i principali studiosi di Elsa Morante.  Ha scritto anche poesie   e ha sempre creduto che la definizione stessa di scrittore coincidesse con quella di poeta se l’essenza dell’opera, attraverso il racconto, raggiunge una verità.

Nell’ultimo romanzo di Elsa Morante, Aracoeli, pubblicato nel 1982 e vincitore del Prix Médicis nel 1984, l’autrice affronta temi complessi attraverso il mito della Grande Madre, rappresentata nella triplice figura della Vergine, della Madre Amorosa e della Madre Terrificante. Il protagonista definisce questo mito come una «favola mammarola […] stantia, ovvio reperto da seduta psicanalitica, o tema da canzonetta edificante», rivelando l’inconciliabilità tra l’istinto del piacere e la maternità. Emergono così il fallimento della coppia androgina madre-figlio, il tema della patologia e della metamorfosi, e una profonda riflessione sulla morte e sul senso della vita.Ella abbandona la tendenza alla trasfigurazione che aveva caratterizzato le sue opere precedenti, per confrontarsi con la modernità e la sua bruttezza, approdando a un’espressività più cruda e realistica. 




MAFIA IN ABRUZZO: TRA TERRA E PASCOLI

È il tema centrale dell’incontro previsto a Chieti, martedì 10 dicembre, alle ore 16, nell’aula Magna del Dipartimento di Farmacia dell’università Gabriele d’Annunzio

Chieti, 8 dicembre 2024. Testimonianze, studi e reportage saranno a supporto di un interessante confronto tra operatori della comunicazione, docenti universitari, ricercatori, forze dell’ordine, associazione Libera e degli allevatori.

Questi i temi:

– Il coraggio di un pastore, la testimonianza di chi ha detto no ai predatori della terra. – Le inchieste Rai sulla mafia dei pascoli. Daniela Senepa, inviata Rai.

– La mafia dei colletti bianchi. Michele Cascavilla, docente di criminologia dell’università d’Annunzio. – Reti criminali ad alta quota: tra pascoli e titoli PAC per il controllo del territorio. Lina Maria Calandra, docente di geografia nell’Università dell’Aquila.

– Il ruolo delle Commissioni parlamentari nel contrasto alla criminalità organizzata. On. Carolina Varchi, II Commissione parlamentare Giustizia

– Le ultime operazioni antimafia in Abruzzo. Cap. Luca Palmieri

– Comandante della Sezione Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pescara della Guardia di Finanza.

– Il bilancio degli interventi resi possibili in Abruzzo dai fondi del Pnrr. Tiziana Magnacca, Assessore con delega alle attività produttive (industria, commercio e artigianato), ricerca industriale e lavoro.

– L’educazione alla legalità costituzionale di Libera. Federica Marinucci, referente regionale Libera.

“Mi hanno proposto di prestarmi ad una frode milionaria ai danni della Comunità europea e ho rifiutato. Mi hanno minacciato e li ho denunciati.” è la drammatica esperienza di uno degli allevatori intercettati dai predatori della terra. È uno dei racconti che saranno proposti dai pastori presenti all’incontro.

Sarà illustrato anche lo studio portato avanti dal Professor Michele Cascavilla, che ha ben descritto la nuova mafia dei colletti bianchi. Illuminante anche la ricerca presentata della Professoressa Lina Maria Calandra, docente di Geografia nell’Università dell’Aquila, sulle reti criminali ad alta quota: tra pascoli e titoli PAC per il controllo del territorio. Incisivo anche il ruolo delle Commissioni parlamentari e l’Onorevole Carolina Varchi ci parlerà in particolare della II Commissione parlamentare Giustizia, della quale è membro, nella lotta alla criminalità organizzata.

In relazione alle ultime operazioni antimafia e in particolare Transumanza, condotta da nord a sud dalla Guardia di finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura dell’Aquila, il Capitano Luca Palmieri, ci illustrerà i risultati. A corredo del dibattito, i dossier realizzati dall’inviata Rai Daniela Senepa.

Occasione anche per l’assessore alle attività produttive, alla ricerca industriale e al lavoro, per tracciare il bilancio degli interventi resi possibili in Abruzzo dai fondi del Pnrr, sia di quelli previsti. Una buona opportunità per gli studenti dell’ateneo teatino arriva con la norma, messa a punto dal Ministero dell’Università e ricerca e contenuta in un nuovo decreto Pnrr. “Sarà possibile destinare i beni sequestrati alla criminalità organizzata, alla realizzazione di alloggi universitari.” conclude Raimondo Sciarrillo, presidente di Azione Universitaria Chieti, l’associazione che ha promosso e organizzato l’incontro.




IL MERCATO COPERTO DI CAMPAGNA AMICA

Inaugurato questa mattina in via della Croce Rossa con autorità e consumatori

L’Aquila, 8 dicembre 2024. Questa mattina 7 dicembre all’Aquila, in un clima natalizio, nella frequentatissima via Della Croce Rossa è stato inaugurato il Mercato Coperto di Campagna Amica, uno spazio per i cittadini dove poter acquistare le eccellenze alimentari abruzzesi direttamente dai produttori agricoli. Il mercato sarà aperto dal giovedì al sabato dalle 08,00 alle 18.00. L’obiettivo è quello di portare la campagna nel cuore della città, creando un rapporto diretto tra produttore e consumatore, donando ai cittadini cibo sano e sostenibile a km 0.

Ad inaugurare il Mercato Campagna Amica in via Della Croce Rossa sono stati il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo, l’Assessore Regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente, l’Assessore regionale al welfare Roberto Santangelo, la presidente della Camera di Commercio Gran Sasso Velino, Antonella Ballone, il consigliere provinciale Daniele D’Angelo, l’Assessore all’agricoltura del comune dell’Aquila Fabrizio Taranta, il presidente di Coldiretti L’Aquila Alfonso Raffaele, il presidente dell’Agrimercato d’Abruzzo Giuseppe Scorrano  e il direttore di Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli.

Nei discorsi di apertura le autorità politiche intervenute hanno evidenziato l’importanza di tenere insieme la tradizione del cibo, da tutelare e promuovere, per portare quotidianamente in città ciò che è espressione della produzione agricola di qualità del territorio.

“Una apertura importante per valorizzare la città capoluogo di regione e, nello stesso tempo, richiamare l’attenzione sulle tante eccellenze agroalimentari della provincia aquilana e dell’intero Abruzzo – ha spiegato il presidente di Coldiretti L’Aquila Alfonso Raffaele – siamo orgogliosi di questa importante tappa arricchita da una presenza variegata di produttori e di eccellenze prestigiose”.

“Al mercato aquilano – ha aggiunto il presidente dell’Agrimercato d’Abruzzo Giuseppe Scorrano – sarà inoltre possibile trovare anche i cesti di Natale i cui nomi richiamano le diverse attrazioni della città e rappresentano un regalo sostenibile, buono, sano e a filiera corta. Un ulteriore tassello nella valorizzazione delle eccellenze locali, il mercato del capoluogo sarà un luogo di compravendita ma anche una struttura in cui realizzare iniziative ed eventi per la valorizzazione del made in Italy agroalimentare”.

Il percorso enogastronomico

L’inaugurazione di Mercato Campagna Amica è stata un’occasione per entrare in contatto con la tradizione alimentare del territorio aquilano, ma soprattutto con quanti coltivano e lavorano personalmente i prodotti per farli arrivare in quello che è stato e che sarà il mercato coperto della città. Sin dall’arrivo all’evento ci si è subito potuti inoltrare, nell’ambito di un clima natalizio, in uno spazio circondato dai colori principali di Coldiretti L’Aquila: giallo e verde.

Dopo il taglio del nastro, concluse le presentazioni, il pubblico è stato invitato calorosamente ad entrare nei locali per scoprire più da vicino i prodotti proposti dai produttori: ci siamo avviati verso un percorso enogastronomico a 360 gradi, in cui è stato possibile provare le specialità delle varie aziende agricole attraverso piccole degustazioni.

Si inizia con i tartufi de “La casa del Tartufo” di Iervolino Lucia, la cura e il garbo di quanto proposto, rendono il tartufo, fresco e in vasetto, qualcosa che non appare così lontano dalla città ma ne diventa l’emblema della campagna in città.

Si prosegue con “I sapori della terra” di Aloisio Massimiliano che propone legumi, lenticchie e zafferano ha fatto intraprendere il percorso nel territorio aquilano richiamando sapori antichi che, giorno dopo giorno, si rinnovano e transitano verso quello che sta diventando il cibo elitario e ricercato dei giorni nostri.

A seguire “L’Oleificio Ottaviani” di Scrimieri Daniela che con sua maestà l’olio extra vergine d’oliva e i vasetti dei prodotti orticoli sott’olio fa proseguire l’avventore verso ciò che non può mai mancare nella dieta mediterranea di coloro che hanno a cuore la propria salute e il gusto di ciò che si mangia.

Subito dopo, “Il Buon Russo” di Pasquale Russo che, oltre a proporre in questo periodo gli agrumi di Calabria con le arance che pongono gioia e colori al banco e forniscono un valido supporto vitaminico naturale alla dieta di ciascuno di noi, ha mostrato la gamma dei prodotti ortofrutticoli, nonché i succhi di frutta, necessari a completare la spesa di ciascun consumatore.

Gianluca Di Sero ha proposto la pizza aquilana ottenuta con la farina delle sue produzioni agricole e il pane cotto a legna nel forno di Marana, anch’esso ottenuto con le farine dello stesso Gianluca Di Sero. Antichi sapori che riemergono attraverso il ricordo del passato che, probabilmente, a volte dimentichiamo e che, invece affondano le loro radici nella storia e nella religione di qualsiasi nazione.

I salumi, i formaggi e la carne fresca ovina sono proposti dalla pluripremiata e pluriconosciuta nel mondo della gastronomia “La Mascionara” di Rinaldo D’Alessio. Decantare i vari prodotti proposti sarebbe lunghissimo, a chi scrive, colpisce sempre il rinomato Canestrato prodotto da questa azienda da anni. Qualità, vastità della gamma proposta e stretta connessione con il territorio sono il filo conduttore di questa azienda riconosciuta a livello nazionale.

Il settore florovivaistico è da sempre un punto di attenzione nelle politiche sindacali di Coldiretti. In un clima natalizio e festoso, le piante e le stelle di Natale sono proposte dal “Vivaio Leoni” di Leoni Irene.

C’è un prodotto ancora poco conosciuto in Italia che merita di essere sempre più proposto alla platea nazionale ed è il mais nero con tutti i prodotti che se ne possono ottenere. Anche qui si percorre la storia e si va indietro nei secoli.   L’Azienda agricola “Dietro il Monte” di Luca Tarquini, offre, tra gli altri, al pubblico degli avventori la pasta secca, gli snack e biscotti ottenuti con il mais nero. Completano la gamma proposta la birra agricola e un vasto assortimento di carni bianche.

Non poteva mancare il vino, l’azienda agricola “Vigna di More” di Tronca Adriana propone una vasta gamma di vini dell’aquilano. Con una sorpresa che sottende ad un forte coraggio di chi ha intrapreso questa avventura produttiva: il Pinot Nero e Kerner – vitigni notoriamente di montagna – hanno trovato il loro habitat naturale nella zona aquilana.

“Uno spazio è stato dedicato a quello che saranno il luogo dentro il quale”, ha dichiarato il Direttore Provinciale di Coldiretti, Domenico Roselli, “riteniamo che devono essere raccontate le storie e le qualità del cibo locale a tutti i cittadini consumatori che ancora non riescono ad accedere al cibo attraverso serie e concrete politiche del cibo locale e che facciano arrivare i prodotti agricoli e agroalimentari dalle campagne in città.

Ed è qui che ridurremo la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città.”

L’impegno è quello di permettere a chiunque di acquistare prodotti con un rapporto qualità prezzo più che onesto e soprattutto con la garanzia della loro origine.




VERSO IL NATALE, VERSO IL GIUBILEO

Gli appuntamenti con l’Arcivescovo nel mese di dicembre

Pescara, 8 dicembre 2024. «Un tempo ricco di fede, ricco di speranza». Così monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne spiega questo periodo che ci prepara al Natale e al Giubileo mettendo in risalto il bisogno che tutto abbiamo di interrogarci sulla nostra vita cristiana. «Nel mistero del Natale, Dio si fa prossimo ad ogni uomo e lo continua a fare oggi attraverso di noi, attraverso il nostro impegno, nei gesti di fiducia e in quelli di prossimità. Il Giubileo arricchisce questo percorso e diventa per noi occasione per rinnovare la nostra fede, aprire il cuore alla speranza e vivere con gioia la carità, rendendo visibile il volto misericordioso del Padre».

Diversi gli appuntamenti che svolgeranno questi due eventi ecclesiastici. Mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, al Santuario della Divina Misericordia di Pescara, la catechesi d’Avvento, Amore per Amore, sull’Enciclica Dilexit Nos; «giovedì 19 dicembre, alle 18.30 consacrerò il nuovo altare e benedirò i luoghi liturgici del presbiterio della Cattedrale di San Cetteo – continua il Presule presentando il nuovo assetto marmoreo curato dall’architetto Alberto Cicerone, autore di svariati adeguamenti liturgici tra cui quello della Cappella Sistina – una Chiesa che si fa bella anche nelle forme esteriori per accogliere questo tempo di grazia».

E poi le celebrazioni Natalizie: il 24 dicembre, monsignor Tommaso Valentinetti celebrerà, alle 17.30, nella cappella della Cittadella dell’Accoglienza e, alle 23.30, presiederà la Messa nella Basilica della Madonna dei Sette Dolori, «tra le costruzioni più antiche di Pescara. Il Giubileo è un tempo per riscoprire le nostre radici: nella fede, troviamo il fondamento della nostra speranza; nella comunità e nella povertà, la forza e la necessità di camminare insieme; nella memoria, l’ispirazione per costruire un futuro di pace e giustizia». Il giorno di Natale, Messa pontificale nella Cattedrale di Pescara, alle ore 11.30 e nel pomeriggio, alle 18.30 a Penne, nella chiesa del Carmine.

Domenica 29 dicembre, alle ore 18, sempre nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara, celebrazione di apertura del Giubileo nelle diocesi. «Le Porte sante, durante l’Anno Giubilare, saranno solo quelle nella città di Roma – ribadisce l’arcivescovo – Con questa celebrazione diocesana desideriamo unirci spiritualmente al Santo Padre Papa Francesco e pregare per la riconciliazione, la pace e la conversione dei cuori». Come prevede la Penitenzieria apostolica in questo tempo saranno indicate le chiese giubilari, dove sarà possibile ricevere l’Indulgenza senza Porta santa. Nella chiesa locale l’arcivescovo ha designato: la Cattedrale di San Cetteo, il Santuario della Divina Misericordia in Pescara e il Santuario di San Nunzio Sulprizio in Pescosansonesco.




AL VIA IL CARTELLONE DEL  NATALE

Capodanno in piazza San Giustino con Giuliano Palma, il cabaret di Vincenzo Olivieri, e lo show di Federico Perrotta e Valentina Olla ed infine il dj set di Andrea Belli direttamente da Radio 105. L’Amministrazione: “Sarà una festa per la città e per tutti quelli che verranno da fuori”

Chieti, 8 dicembre 2024 – I motori degli eventi di Natale si accenderanno domani con l’accensione delle luminarie e i mercatini allestiti con le casette lungo il corso, sarà una maratona ricca di iniziative e sorprese che riporta il Capodanno in piazza San Giustino dopo vent’anni, con la musica di Giuliano Palma, l’esilarante comicità di Vincenzo Olivieri, la conduzione del Teatino Federico Perrotta con Valentina Olla e il dj set di Andrea Belli direttamente da Radio 105.

Stamane la presentazione con il sindaco Diego Ferrara, il vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare, l’assessore al Commercio Manuel Pantalone, Tommaso Rutolo Presidente dell’ANIAC e una rappresentanza della ReMax Immobiliare, uno degli sponsor dell’evento. Presente anche Vincenzo Olivieri, che con la sua comicità allieterà lo spettacolo nel gran contenitore gratuito della Piazza appena riqualificata più importante della città.

“Sono contento, perché inseguivo questa possibilità da un po’ di tempo, la riqualificazione della piazza motiva ancora di più, faremo uno spettacolo bellissimo e divertente per accenderla e farla vivere al massimo – assicura Vincenzo Olivieri, che a Chieti chiuderà con la sua comicità il 2024 -. Ben venga il Capodanno a piazza San Giustino, vi invito tutti, ci divertiremo e staremo insieme in allegria: gli elementi per trascorrere una notte bella e divertente ci sono tutti e sono contento di esserci al primo Capodanno della piazza, per celebrare questa rinascita, la città di Chieti se lo merita. Sarà un Capodanno per tutti, che con la diretta tv includerà anche chi non potrà partecipare. Stiamo mettendo su un programma simpatico, fatto di comicità, di interazione, vediamo di attivare anche gli scherzi telefonici, ma soprattutto cercheremo di coinvolgere anche gli abruzzesi all’estero per brindare con loro. Sarà un evento che farà parlare di sé e che parlerà di tutti noi!”

“Sono lieto che quest’anno al Natale si aggiunga il Capodanno in piazza, sarà una festa per la città, Chieti ha diritto ad accogliere e vivere delle festività speciali, aprendo le porte a chiunque voglia venire a trascorrere momenti di divertimento e allegria – così il sindaco Diego Ferrara – . Non è una semplice festa di intrattenimento che la comunità merita, ma sono momenti importanti anche per la coesione sociale e per l’economia del territorio. Bello che torni anche il Capodanno all’aperto, sarà il primo nella rinata piazza San Giustino dal 2005/2006. L’invito è per tutti, con l’augurio di festività serene”.

“Il ritorno del Capodanno in piazza è un fatto storico, sarà un evento che accontenterà tutti i gusti, dalle famiglie ai giovanissimi e ai turisti, il clou di un cartellone di Natale che parte dai mercatini su corso Marrucino, riproposti insieme insieme ad Aniac – aggiunge l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – . Vogliamo fare in modo che tutto il nostro tessuto economico tragga benefici da questo periodo: gli eventi nascono ancora una volta da un’ampia sinergia con forze vive della città che ci consentono di mette a frutto il lavoro svolto dall’Amministrazione in tal senso”.

“Sono felicissimo per il risultato di un lavoro che non era scontato, viste le condizioni economiche dell’Ente che ci costringono a un continuo work in progress, con progetti che nascono in itinere, in base alle possibilità – illustra il vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare -. Abbiamo aperto la stagione di risanamento dell’Ente e della città con convinzione e quattro anni fa abbiamo intrapreso un impegno preciso anche sulla programmazione delle festività natalizie, perché, nonostante questo, ci fosse un cambio di passo rispetto al passato. Ricordo Natali senza luminarie e iniziative, ma noi dal 2020 abbiamo voluto dare a Chieti un programma e degli addobbi degni della nostra città. Abbiamo lavorato al meglio, nonostante i problemi per illuminarla tutta in modo capillare, ci saranno due alberi di Natale, installazioni luminose anche a terra e mercatini di Natale in sinergia con l’assessorato al Commercio, con una programmazione variegata per la cittadinanza, per l’utenza e per tutti gli avventori che vorranno venire a Chieti. Si comincia da domani alle 17.30 con l’accensione delle luminarie. Abbiamo tanti eventi anche di solidarietà e beneficenza come quello per SOS Autismo, che conferma l’impegno per il sociale, insieme all’appuntamento da noi istituito con la banda di Chieti all’ospedale Ss. Annunziata per un piccolo concerto dedicato ai degenti. Un grande ritorno è quello del Presepe vivente grazie alla sinergia con l’associazione Teate Nostra. Collaborazione fondamentale è quella con l’ANIAC che si è rinnovata anche per questa edizione e oltre ai mercatini prevede anche l’allestimento di un punto eventi dove si susseguiranno iniziative dedicate alla comunità, come accadrà a piazzale Marconi e Chieti Scalo. Grazie a tutti i motori di questa bella sfida, uffici, assessorati, il sindaco, tutta l’Amministrazione, in particolare al consigliere Valerio Giannini con il quale abbiamo costruito la vera novità di queste festività che è il Capodanno. Si tratta di un’idea che sta crescendo di giorno in giorno e che da oggi annovera lo spettacolo comico di Vincenzo Olivieri, l’ospite con il quale attenderemo Capodanno, un vero testimonial dell’Abruzzo, come lo è il Teatino Federico Perrotta che con Valentina Olla condurrà l’evento. Dalla mezzanotte in poi ci saranno la musica e l’energia di Giuliano Palma, che con le sue hit rivisitate farà ballare tutta la piazza e anche a casa e il dj set di Andrea Belli che arriverà fino a tardi con il brand di Radio 105. Tutto questo non avremmo potuto attuarlo senza gli sponsor che ci affiancheranno: media partner come il Centro e Rete 8, tv che renderà visibile la festa con la diretta televisiva, cosa importantissima, perché ci consentirà di essere un punto di riferimento per l’Abruzzo e anche tutti gli sponsor commerciali che ci consentono di ridurre i costi quasi a zero per l’Ente, in linea con il principio di risanamento che stiamo attuando. Grazie dunque a Esa Energia, Toto Holding, Megalò, Walter Tosto che ci accompagnano sempre e a  RE/MAX Venere che si aggiunge nelle occasioni importanti come questa, nonché alla Lusso Agency che cura la comunicazione. Ci vediamo domani alle 17.30 per l’accensione delle luminarie che daranno l’avvio a tutte le manifestazioni, un crescendo fino a Capodanno sera, per chiudere con un bellissimo ritorno del Presepe vivente. Un Natale vicino alla città, specie quella più fragile”.

“Grande soddisfazione perché quest’Amministrazione si è fatta carico di problematiche assurde e di una mole di lavoro inimmaginabile – così il consigliere Valerio Giannini che ha collaborato per l’organizzazione degli eventi – ringrazio il sindaco per la fiducia che dà ai nostri assessori e al grande lavoro da loro fatto insieme agli uffici, perché senza portafoglio e senza risorse umane è complicatissimo animare una città come la nostra. Il Capodanno renderà animata e con la visibilità che merita”.

“Nei nostri eventi mettiamo cuore e volontà, il programma che abbiamo costruito accompagna tutti, da piccoli a grandi, cercando di includere anche la solidarietà, con Sos autismo per aiutare l’associazione che prende in carico problemi delicatissimi e diffusi – così Tommaso Rutolo dell’ANIAC – . Ringraziamo i nostri sponsor perché ci hanno sostenuti e hanno capito che era il momento di “dare” alla città. Abbiamo introdotto una vasta programmazione con il mercatino, integrato nei fine settimana da eventi creativi nella struttura dove ospiteremo show cooking e cori focloristici, insieme a una mostra permanente di artigianato artistico, giochi ed eventi per bambini. L’idea è sempre quella di fornire un programma per tutti perché si possa avere davvero un Buon Natale”.




UN INCONTRO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Montesilvano, 8 dicembre 2024. Lunedì 9 dicembre alle ore 9:30 all’hotel Adriatico di Montesilvano, si terrà un incontro sull’intelligenza artificiale organizzato da Uil Abruzzo. Parteciperanno:

– Francesco Maria Gennaro, segreteria generale Uil;

– Andrea Desantis, ingegnere e coordinatore Comitato tecnico Ai-Uil;

– Fabio Piacenti, presidente Eures ricerche;

– Giuseppe D. Vernaleone, responsabile del Dipartimento comunicazione Uil nazionale;

– Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo.




ERACLIDI DI EURIPIDE IN SCENA AL CANIGLIA

Mercoledì 11 dicembre torna in scena l’università la Sapenza di Roma, consolidando una preziosa sinergia

Sulmona, 8 dicembre 2024. Prosegue la proficua collaborazione tra il Comune di Sulmona, Meta Aps e l’Università La Sapienza di Roma continuando a legare il Teatro Maria Caniglia di Sulmona e il Progetto Theatron – Teatro antico alla Sapienza tramite Sapeinza CREA Nuovo Teatro Ateneo. Nella quarta annualità questa sinergia incentrata tutta sul valore del Teatro e la sua trasmissione ai più giovani, permetterà di portare in scena in scena la tragedia Eraclidi di Euripide.

Mercoledì 11 dicembre alle ore 10.30, per gli studenti del Polo liceale “Ovidio” e del Polo scientifico tecnologico “E. Fermi” di Sulmona sarà possibile assistere allo spettacolo che vede la regia di Adriano Evangelisti e il coordinamento della prof.ssa Anna Maria Belardinelli i quali portano in scena 20 interpreti, tutti studenti provenienti dall’ateneo romano, avvalendosi degli elementi di scena realizzati in collaborazione con gli studenti della sezione di scenografia del Liceo Artistico “Caravaggio” di Roma.

«L’improvviso, stridente e sconcertante ribaltamento di ruoli che caratterizza il controverso finale dell’opera di Euripide Eraclidi ha determinato l’intero impianto della messa in scena, contraddistinta dalla proposta di scelte più simboliche che realistiche, mosse dall’idea che essere vincitori o vinti, carnefici o vittime, persecutori o perseguitati possa, in definitiva, dipendere da un semplice cambio di “maschera”. Su questo principio si fonda la scelta di collocare tutti i personaggi della storia in tre gruppi ben distinti e distinguibili: i supplicanti Eraclidi, gli accoglienti Ateniesi e i feroci Argivi, che si muovono tutti sempre protetti dall’appartenenza al proprio schieramento. All’interno di queste tre micro-comunità, unico elemento comune risultano essere le mani, capaci di accudire, accogliere, curare, pregare, trattenere, supplicare, prendere, sorreggere, accarezzare, assolvere, uccidere. Le oltre 40 maschere, progettate e realizzate in collaborazione con il Prof. Francesco Mattei e gli studenti della sezione di scenografia del Liceo artistico “Caravaggio”, hanno permesso la messa in scena di questo “gioco” teatrale, che si fa portavoce, dopo il finale euripideo della tragedia, di un originale messaggio tanto necessario quanto mai abbastanza ribadito.» dichiara il regista Adriano Evangelisti.

Il Progetto Theatron – Teatro Antico alla Sapienza, tramite Sapeinza CREA Nuovo Teatro Ateneo, si propone di diffondere e condividere l’esperienza unica del teatro greco e latino classico nelle sue diverse forme e nelle sue moderne rivisitazioni. Presupposto fondamentale di Theatron è quello di coniugare il momento scientifico, ovvero l’analisi di un testo teatrale antico da un punto di vista storico, critico-testuale e linguistico, e quello pratico-professionale, che di solito costituiscono ambiti separati e che invece possono convivere e produrre risultati sorprendenti e inattesi derivanti proprio dall’intreccio delle competenze e dei percorsi.

Meta Aps apre la possibilità alla cittadinanza di assistere allo spettacolo; i biglietti, ad un costo di € 10,00 saranno in vendita presso il botteghino del teatro a partire da un’ora prima dello spettacolo.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, X del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




TEDX L’AQUILA WOMEN

Grande partecipazione per il palcoscenico promosso dal Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio Gran Sasso

L’Aquila, 8 dicembre 2024. È arrivato oggi in città TEDx L’Aquila Women: un palcoscenico per le voci femminili chiamate a intervenire sul tema dello Spazio, sia fisico che interiore, in un viaggio verso la consapevolezza e la crescita personale.

L’evento, in corso al Gran Sasso Science Institute, è promosso da Tedx L’Aquila in collaborazione con il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia. Allestita per l’occasione anche una mostra con le opere degli studenti del Liceo Bafile-Muzi dell’Aquila.

“Sono felice di questa collaborazione con Tedx L’Aquila, che ringrazio per l’impegno profuso in questa bella iniziativa, che valorizza il ruolo delle eccellenze femminili nel mondo della cultura e del lavoro” così la presidente Antonella Ballone.

“Abbiamo il dovere di costruire un’idea di futuro insieme ai giovani in cui ci siano spazi da occupare per le donne, perché il femminile è un insieme di valori, di modi, di codici che arricchisce la società e le organizzazioni” dichiara la presidente del CIF, Annalisa Del Cane, che sottolinea: “Per il nostro Comitato rappresenta il primo di una serie di iniziative per costruire una nuova narrazione sul valore del femminile nelle organizzazioni”.

Otto speaker si sono alternate sul palco: Felicia Barbato, ricercatrice Gssi; Licia Soncini antropologa, fondatrice di Nomos Centro Studi Parlamentari; Filomena Pucci, autrice televisiva; Gaia Contu, divulgatrice scientifica-filosofica; Valentina Chabert, esperta in relazioni internazionali; Irma Conti, cassazionista, presidente dell’associazione Donne giuriste Italia; Agnese Porto, operatrice culturale, cofondatrice della casa editrice Rvm Hub; Sara Compagni, body coach.

Nel pomeriggio ci sarà un live podcast con Giovanni Mattiazzo e Lara Marrama. Ospite della seconda parte del programma il professor Antonino Tamburello, psichiatra, professore, autore e divulgatore social.




K2 WOMEN TEAM: NEL 2025 LA COLLABORAZIONE CON IL TEAM ROLAND

Dopo un ottimo 2024, Vittoria Ruffilli e Giulia Giuliani nel 2025 correranno con la formazione World Tour svizzera che accoglierà anche due membri dello staff

Galliate, 8 dicembre 2024.  La prima stagione di attività del K2 Women Team si è conclusa con un bilancio positivo che dimostra l’incredibile crescita di una formazione composta da ragazze giovani e talentuose. C’è però una grande novità in vista del 2025: il team con sede a Galliate in provincia di Novara, inizia una collaborazione tecnica e sportiva con il Team Roland, squadra femminile svizzera con licenza World Tour.

Si tratta di un’importante opportunità per il K2 Women Team che continua così il suo progetto di crescita confrontandosi con una grande realtà del panorama internazionale. La collaborazione è stata possibile grazie al fondamentale lavoro di Ruben Rodrigo Contreras, general manager del team Roland, che ha visto nella formazione novarese una realtà con ambizioni e grande potenziale di crescita.

Per la stagione 2025 entrano ufficialmente nel roster della formazione Roland due atlete di punta del K2 Women Team e che hanno fatto già parte del Gb Junior Team Piemonte. Si tratta di Vittoria Ruffilli, 22 anni, novarese, scalatrice con un passato da triatleta; e Giulia Giuliani, 22 anni, passista pescarese, già tra le fila della Nazionale Italiana nelle categorie giovanili. Entrambe hanno dimostrato una grandissima crescita nel 2024 e sono state protagoniste di un ottimo giro dell’Ardeche e del Giro dell’Emilia.

Dal punto di vista tecnico nel Team Roland ci sarà anche un doppio innesto di personale del K2 Women Team. Gaetano Antonio Romano Velleca entra ufficialmente nella rosa dei meccanici della squadra, mentre Nicole Fede, già atleta del Gb Women Team, sarà una delle nuove massaggiatrici.

La collaborazione del K2 Women Team con il Team Roland rinnova la volontà di crescita da parte di Vittoria Ruffilli, Giulia Giuliani e di tutta la squadra che si sta già preparando alla nuova ed importante sfida del World Tour.




LA ENERGYTIME CAMPOBASSO RESISTE DUE SET

Poi cede alla Sieco Akea Ortona

Campobasso, 8 dicembre 2024. Una gara che per i primi due set ha confermato i pronostici con le due squadre a suonarsele di santa ragione punto a punto. Bravi i Ragazzi Impavidi ad aumentare i giri del motore nelle fasi finali e a staccare i padroni di casa per conquistare entrambi i parziali. Il terzo set merita un discorso a sé. I padroni di casa tornano in campo con in testa il motto “o la va, o la spacca” e l’idea sembrava funzionare. Le coperture si fanno più efficaci così come i contrattacchi e così gli Impavidi sono costretti a rincorrere da una distanza di tre punti che, se ben gestiti, possono diventare un bottino interessante. Alla Sieco Akea serve un innesco per esplodere e la scintilla la scocca, suo malgrado Gatto, che schiaccia sull’asticella il contrattacco che avrebbe potuto aumentare il vantaggio molisano. Arienti va al servizio e metterà a terra due Aces. Nel frattempo, i padroni di casa perdono la via del punto. Ogni centimetro quadrato del campo è presidiato dagli ortonesi che recuperano e contrattaccano. Alla fine, i ragazzi impavidi, con uno straordinario parziale di dieci punti a zero si ritroveranno a gestire un vantaggio incolmabile per Campobasso.  Pinelli ha gioco facile quando le bocche da fuoco sono in costante stato di grazia. Ancora una volta Pasquali si conferma una garanzia con il suo 62% di punti in attacco seguito a ruota da un Bertoli in crescita che si ferma soltanto al 61% e 23 punti. Ancora una volta top-scorer ed autore di una gran prestazione l’opposto Rossato con i suoi 16 punti.

Tre punti che permetteranno alla Sieco Akea Ortona di rimanere salda al secondo posto, nonostante il turno di riposo in programma per il prossimo week-end. Coach Denora: «Non possiamo che essere felici per quest’altro tre a zero e per i conseguenti tre punti. Una gara che abbiamo gestito bene, anche se nei primi due set potevamo affrontare meglio qualche situazione. Abbiamo tenuto un buon cambio palla in attesa dei break decisivi riuscendo a staccare l’avversaria sul finale. Nel terzo set Campobasso ci ha sorpresi partendo benissimo quando noi eravamo sottotono. Bravissimi a recuperare la situazione con un ottimo turno al servizio di Arienti. Si chiude questo ciclo in positivo e ci prendiamo una settimana di pausa agonistica ma sempre lavorando duro in palestra. Al rientro ci attende un ciclo di partite davvero toste ed è importante prepararsi al meglio».

Con il turno di riposo in programma, la Sieco Akea Ortona tornerà dunque in campo sabato 21 dicembre alle ore 17.00 per l’ultima di campionato contro la Domotek Reggio Calabria.

IN BREVE

È un avvio di primo set equilibrato quello tra la EnergyTime Campobasso e la Sieco Akea Ortona. Le squadre si adoperano in un entusiasmante testa a testa senza riuscire a trovare la via della fuga. Un parziale lineare con le squadre che si sorpassano e si contro sorpassano così da rendere l’esito del set molto incerto. La Sieco accelera nel finale e stacca i padroni di casa che devono alla fine arrendersi 21-25.

Al pronti-via del secondo set è Ortona a partire meglio trovando subito un vantaggio di tre punti. Campobasso però non si perde d’animo e parte subito alla rincorsa riducendo lo svantaggio ad un solo punto. Aumentano gli errori al servizio ma nessuna delle due squadre riesce ad approfittare dei regali dell’avversario. Ancora una volta Campobasso sente la pressione sul finale e lascia campo e gioco alla Sieco Akea che ritrova un buon vantaggio sul 18-21. Alla fine, Ortona vince 20-25.

Nel terzo set i padroni di casa trovano subito un doppio vantaggio. Ortona si scuote e trova un incredibile parziale di 10 a zero con conseguente sorpasso sul 7-14.

PRIMO SET

I padroni di casa sfoggiano subito il nuovo acquisto e la diagonale maggiore sarà quindi composta dal palleggiatore Giani e dall’opposto Gatto. Gli schiacciatori in campo sonio Margutti e Urbanowicz, con Fabi e Orazi al centro. Calitri Libero.

La Sieco Service Akea Ortona si prepara alla sfida rispondendo con Pinelli palleggiatore e Rossato opposto. A schiacciare ci saranno Bertoli e Capitan Marshall con al centro la coppia formata da Pasquali e Arienti. Broccatelli Libero.

La prima palla dell’incontro è della Sieco Akea Ortona. Nello specifico è pronto al servizio Bertoli. Ortona copre bene la pipe dei padroni di casa e Marshall contrattacca con una potente diagonale 0-1. Poi è fuori il servizio di Bertoli 1-1. Ancora Marshall in azione fotocopia 2-2. Fuori la parallela di Rossato 4-2. Rossato difende bene e Marshall trova il mani-fuori del 4-4. Errore di Giani che butta la palla direttamente fuori dal secondo tocco 4-6. Urbanowicz fa il 7-6 con un buon mani-fuori. Muro di Arienti 7-8. Gatto al terzo tentativo 10-9. Il muro ferma Rossato ma la palla vola alta verso Bertoli che ne approfitta per un comodo smash 10-11. Invasione di Urbanowicz 11-13. Gatto batte forte e Bertoli non trattiene 13-13. Forte l’attacco al centro di Pasquali 13-14. Ace per Rossato 14-16. Questa volta l’opposto ortonese attacca sulla rete 16-16. Out il servizio di Giani 17-16. Ace sporco di Arienti che trova la complicità del nastro 17-19 e time-out per i padroni di casa. Muro di Pasquali su Gatti 17-20. Pallonetto di Bertoli 18-21. Muro di Arienti su Urbanowicz 19-23 e secondo time-out per Campobasso. Fuori l’attacco di Urbanowicz e primo set ball per Ortona. Fuori il servizio di Bertoli che forza molto la battuta 20-24. Ace di Gatto 21-24. Gatto spara abbondantemente fuori il suo servizio ed è 21-25.

SECONDO SET

Si riparte con la EnergyTime Campobasso al servizio con Margutti che pesta la linea 0-1. Rossato ferma Urbanowicz con un buon muro 0-2. Ace di Pinelli 0-3 che però poi sbaglia il servizio successivo 1-3. Mani-Fuori di Bertoli 2-4.  Gran difesa di Broccatelli che recupera una palla ormai persa a bordo campo. L’azione si trasforma in offensiva e Rossato fa 2-5. Ace di Gatto 4-5. Arienti passa al centro 7-9. Gatto mani-fuori che vale il 9-10. Il video-check valuta dentro l’attacco in diagonale di Rossato 10-12. Muro di Rossato 10-13. Urbanowicz passa in diagonale 11-13. Arienti ingaggia un duello a muro e ne esce vincitore 11-14. Lunghissimo il servizio di Rossato 12-14. Lungo anche il servizio di Fabi 12-15. Il videocheck non funziona e la Sieco non può far valere i suoi diritti, la palla è quindi fuori ma la decisione è molto contestata dagli adriatici 14-15. La pipe di Marshall sfiora l’incrocio delle linee 17-18. Lunga azione con Campobasso che si prodiga in pregevoli recuperi ma alla fine è Pasquali che al centro firma il 17-19. Rossato finta la botta ma poi si inventa una diagonale strettissima piazzata 18-20. Ace di Rossato 19-23 e Coach Bua effettua una girandola di cambi. Fabi 20-23. Marshall attacca a fondo campo ed è set point 20-24. Fallo di rotazione fischiato a Campobasso ed è 20-25. 

TERZO SET

La palla è tra le mani del palleggiatore ortonese Pinelli ma il servizio è fuori. 0-1. Rossato è fermato dal muro 2-0. Bertoli forte sul muro e la palla schizza fuori 2-1. Buon lungo linea di Urbanowicz 4-2. Fuori di poco il servizio potente di Rossato 6-3. Out l’attacco di Bertoli 7-4. Gatto schiaccia sull’asticella 7-6. Bertoli 7-8. Marshall in pipe 7-9. Mani fuori di Bertoli 7-10. Ace di Arienti 7-12. Ancora ace di Arienti 7-13. Gatto riconquista il servizio 8-14. Pasquali attacca forte al centro 8-17. Fuori il servizio di Pinelli 9-18. Pasquali lascia il posto a Giacomini e Bertoli fa 10-19. Marshall ferma Gatto con un gran muro 10-20. Fuori l’attacco di Resciniano 10-21. Di Tullio prende il posto di Marshall. Di Tullio murato da Fabi 12-22. Margutti 13-22. Rossato 13-23. Arienti apre la strada al match ball 14-24. È Bertoli a chiudere sul 15-25.

EnergyTime Campobasso – Sieco Akea Ortona 0-3 (21-25/20-25/15-25)

Durata Set: 24’ / 27’ / 24’

Durata Totale: 1h 15’

Arbitri: Lanza Claudia e Resta Giuseppe

EnergyTime Campobasso: Fabi 6, Giani 1, Margutti 4, Zanettin n.e., De Nigris (L) n.e., Del Frà 1, D’Amico n.e., Diana, Calitri (L) 65% pos – 20% perf, Orazi 1, Diaferia, Resciniano 1, Gatto 13, Urbanowicz 11. Allenatore: Bua. Vice: Schocchera

Muri Punto: 6 – Aces: 3 – Battute Errate: 8

Sieco Akea Ortona: Pinelli 1, Pasquali 7, Broccatelli (L) 55% pos – 45% perf, Bertoli 14, Giacomini, Del Vecchio, Marshall 10, Di Tullio, Torosantucci n.e., Rossato 16, Di Giunta n.e, Arienti 10, Alcantarini n.e., Di Giulio (L) n.e. Allenatore: Denora Caporusso. Vice: Di Pietro.

Muri Punto: 7 – Aces: 6 – Battute Errate: 11




LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO

Ma bisogna cercarla e capire quale  bellezza

Globalist.it, 8 dicembre 2024. Oggi è la festa di Maria Immacolata, colei che noi cattolici chiamiamo Tota pulchra, Tutta bella. Cantare, di Maria, Tutta bella sembra quasi una sfida: lei veramente bella, ma noi?

Il Vangelo odierno: In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».

Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. (Lc 1, 26-38 – Immacolata Concezione di Maria).

Spesso sentiamo citare la frase di Fëdor Dostoevskij: “la bellezza salverà il mondo”. È una bella citazione, un po’ ad effetto; spesso serve ad elevare un po’ lo sguardo su tante brutture: guerre omicidi, familiari e criminali, femminicidi, abusi su piccoli e migranti, danni irreparabili all’ambiente, volgarità quotidiane, crisi economica e occupazionale galoppante, corruzione.

Forse prima di affermare che la “bellezza salverà” dovremmo chiederci quale bellezza può salvarci dalle tante brutture. Come per tutte le brutture i perché spesso sono sorpassati dalla fretta di dimenticare e ipocritamente affidare a scuola, università e famiglie la responsabilità di educare.

Ma funziona in questo modo?

Non penso proprio. Le bruttezze che abbiamo dentro vanno estirpate e sanate con un lavoro educativo che non esclude nessuno, ma proprio nessuno: ognuno nei confronti di sé stesso e degli altri, verso i quali, ha responsabilità familiari, educative, sociali e politiche. E poi va fatta chiarezza su che tipo di bellezza cerchiamo e costruiamo nella nostra vita. 

Oggi è la festa di Maria Immacolata, colei che noi cattolici chiamiamo Tota pulchra, Tutta bella. Cantare, di Maria, Tutta bella sembra quasi una sfida: lei veramente bella, ma noi? La bellezza di Maria sempre tanto lontana, quasi impossibile come modello per l’oggi. Certo non possiamo godere del privilegio di Maria: essere preservati da sempre e per sempre da ogni contaminazione di peccato e bruttezza.

Ma possiamo fare un cammino di riscoperta e conferma della bellezza che è in noi. Sì, perché in ogni donna e in ogni uomo, anche nei più brutti e cattivi, esistono germi di bellezza, magari soffocati o non sviluppati. La bellezza, infatti, non è prerogativa solo dei credenti, ma di tutte le donne e gli uomini di ogni etnia, cultura e religione. Bisogna saperla cercare, la bellezza.

Prima di tutto è necessario abbandonare tutti quei canoni estetici effimeri e quei gusti commerciali che decretano il bello/brutto, di qualcuno/a o qualcosa, basandosi sulla logica dell’apparire e del guadagnare. La bellezza è gratuita, come in un’alba o tramonto o scene di animali o in un volto, ed è legata alla manifestazione di ciò che si è e non ciò che si ha. È facile dire che un sorriso o una carezza vale più di un diamante. Il problema non è dirlo, spesso ipocritamente, ma crederci. Credendoci si scopre la bellezza autentica.

In materia aiuta meditare l’intero brano di Fëdor Dostoevskij:  “«Messieurs, l’ultima parola di questa storia è il perdono generale. Sono un vecchio che ha finito di vivere, dichiaro solennemente che lo spirito della vita soffia come prima e che la forza vitale non si è disseccata nella giovane generazione. L’entusiasmo della gioventù contemporanea è puro e luminoso come quello dei nostri tempi. È accaduta soltanto una cosa: un cambiamento degli scopi, la sostituzione di una bellezza con un’altra! Tutto l’equivoco sta nel capire che cosa sia più bello: Shakespeare o un paio di stivali, Raffaello o il petrolio»

«È una denuncia!» brontolavano alcuni «Domande compromettenti!».

«Agent-provocateur!»

«Ma io dichiaro» gridò Stepan Trofimoviè all’ultimo stadio del furore, «ma io dichiaro che Shakespeare e Raffaello stanno al di sopra della liberazione dei servi della gleba, al di sopra della nazionalità, al di sopra del socialismo, al di sopra della giovane generazione, al di sopra della chimica, quasi al di sopra dell’umanità intera, poiché sono già un frutto, il vero frutto di tutta l’umanità e forse il più alto frutto che mai possa esistere!

È già stata raggiunta una forma di bellezza, senza il raggiungimento della quale io non accetterei più di vivere… Oh, Dio!» batté le mani, «dieci anni fa gridavo proprio così a Pietroburgo da un palco, proprio la stessa cosa e con le stesse parole, e proprio così come ora, non capivano nulla, ridevano e fischiavano; uomini meschini, che cosa vi manca per capire?

Ma lo sapete voi, lo sapete voi che senza gli inglesi l’umanità può ancora vivere, può vivere senza la Germania, può vivere fin troppo facilmente senza gli uomini russi, può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo! Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.

La scienza stessa non resisterebbe un minuto senza la bellezza, lo sapete voi questo, voi che ridete?

Si trasformerebbe in volgarità, non inventereste nemmeno un chiodo!… Io non cedo!» concluse gridando in modo assurdo, picchiando con tutta la sua forza un pugno sul tavolo (I demoni).

Molte figure bibliche sono belle perché non sono né scienziati, né super capaci, né super dotati. Maria quando riceve l’annuncio dell’angelo è una giovanissima donna impaurita ma aperta a capire il piano di Dio per lei.

Non è pronta, non sa tutto, non è sicura, ma si turba, si interroga, chiede spiegazioni. La bellezza in lei – come in tutti noi – non splende immediatamente, non è un effetto cinematografico.

È il frutto di un cammino.

È un anelito profondo.

È una disposizione interiore.

È il desiderio di vivere nella bellezza, cercando di non perderla mai.




NATALE, TEMPO DI BILANCI E PROGETTI DI CARITÀ

Insieme a te, Un pasto sotto l’albero e “Vino solidale, le iniziative natalizie dell’Arcidiocesi per i più fragili

Pescara, 7 dicembre 2024.  80.798 pasti distribuiti dalle mense di Pescara e Montesilvano; 405 famiglie sostenute dagli Empori della Solidarietà; 2.030 persone che hanno chiesto aiuto al Centro d’Ascolto diocesano; 249 persone, tra uomini e donne senza dimora, accolte in dormitorio; 69 donne, 41 uomini e 13 minori immigrati accolti dal centro SAI Lape dream.  Questi alcuni numeri del primo bilancio per il 2024 della Caritas diocesana di Pescara-Penne: il quadro preliminare di un altro anno di interventi e servizi sul territorio in favore di persone e famiglie in condizioni di fragilità sociale ed economica. «Anche quest’anno ci siamo scontrati con una situazione allarmante – dichiara Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana – i dati e i numeri raccolti ci parlano chiaramente di un territorio fiaccato da povertà e disagio sociale che impattano gravemente su singoli e famiglie, coinvolgendo anche e soprattutto tanti minori»

Per rispondere a questa situazione, alle porte del Natale, l’Arcidiocesi di Pescara-Penne, attraverso la Caritas, ha pensato anche per quest’anno di rafforzare la sua opera con alcune iniziative nell’ambito della campagna “Natale Solidale”, per rendere le festività di chi vive solo e in povertà un po’ meno difficili, grazie all’aiuto di quanti vorranno contribuire all’interno della comunità.

«Abbiamo introdotto tre diverse iniziative – spiega De Dominicis – la prima, chiamata “Insieme a Te”, è rivolta a quanti vorranno mettersi a disposizione col volontariato in Cittadella dell’Accoglienza durante il periodo delle festività. Offriamo poi la possibilità di donare un pasto ai nostri accolti con soli 5 euro attraverso l’iniziativa “Un pasto sotto l’albero”. Infine, abbiamo pensato anche alla drammatica situazione internazionale con l’iniziativa “Vino Solidale”,che permetterà di ricevere una confezione da 2 bottiglie di vino della casa vinicola “Marramiero”, fino ad esaurimento scorte, in cambio di un contributo che andrà a sostenere i progetti di Caritas Italiana e Caritas Gerusalemme in favore della popolazione civile in Terra Santa».

Giannicola D’Angelo

https://www.laporzione.it/2021/12/17/natale-caritas-tempo-di-solidarieta-e-di-bilanci