LA STRAGE TRA I SENZA DIMORA

Politicainsieme.com, 7 febbraio 2024. Nel corso del 2023 sono morte in strada 415 persone senza dimora, 16 in più rispetto al 2022. Questi i dati emersi con la “Strage invisibile”, il report annuale  della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, fio.PSD,

Il rapporto parla di una “tragedia silenziosa” che attraversa tutto il territorio nazionale e che , dal 2020, appare in costante crescita. Il 2023 ha rappresentato, soprattutto nella stagione invernale, uno dei punti più alti di quella che è diventata una vera piaga sociale.

Per quanto riguarda il profilo delle persone decedute, i dati raccolti consentono di ricostruire un profilo socioanagrafico prevalente che indica che le morti in strada interessano soprattutto uomini (93%), persone
di nazionalità straniera (58%), con un’età media di 47,3 anni.

Rispetto alla nazionalità, emerge una significativa prevalenza di persone straniere provenienti da paesi
extraeuropei (44%), in particolare dal Marocco (8%) e dalla Tunisia (4%). I cittadini stranieri di nazionalità
europea, pari al 14%, provengono principalmente dalla Romania (8%). La quota di italiani deceduti pari
complessivamente al 31% aumenta leggermente rispetto allo scorso anno (28%).

Per quanto riguarda l’età del decesso, notiamo che muoiono cittadini di tutte le fasce età dai 16 anni agli
86 anni. Come dicevamo, l’età media dei decessi si attesta a 47,3 anni, maggiore per gli italiani e pari a 55,7,
minore per gli stranieri pari a 42,6. Un dato questo cruciale, se pensiamo che l’età media di morte della
popolazione italiana è di 81,9 anni, che rende tutta la drammaticità delle conseguenze della vita in strada.

La strage tra i senza dimora – Politica Insieme

Seconda copertina (fiopsd.org)




IN MOSTRA ALLA BIT DI MILANO

Berardinetti: vetrina fondamentale per il nostro territorio

Sante Marie, 6 febbraio 2024. Le bellezze di Sante Marie conquistano la Bit di Milano. Grande affluenza e grande curiosità hanno destato gli itinerari, le attrazioni e le peculiarità del territorio comunale in mostra alla Borsa internazionale del turismo che si sta svolgendo alla Fieramilano.

Un appuntamento importante volto a richiamare operatori turistici, agenti di viaggio, aziende e ditte di promozione turistica e a fargli conoscere nuovi luoghi da visitare in Italia. Tra questi angoli dello Stivale tutti da scoprire c’è anche Sante Marie che ha presentato il Cammino dei Briganti, la Riserva naturale Grotte di Luppa, la Grande panchina Sante Marie #241 e i sentieri de La Brigantessa grazie alla collaborazione con Appennini for all.

“Come sempre la Bit di Milano rappresenta una vetrina fondamentale per le nostre attività”, ha commentato il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, “fino a qualche anno fa pensare anche solo di partecipare a un evento di questo genere era impossibile. Oggi, grazie all’articolata attività di promozione che abbiamo portato avanti, è invece possibile. Tanti hanno chiesto informazioni sulle nostre “attrazioni” e tanti hanno mostrato interesse annunciando fin da subito di essere pronti a venirci a trovare per percorrere il Cammino dei Briganti o per visitare le bellezze del nostro territorio. Il lavoro di squadra e il costante lavoro di promozione iniziano a dare frutti. Ringrazio Mirko Cipollone per la collaborazione”.




IN VETRINA ALLA BIT DI MILANO

Successo per la conferenza di promozione nello stand di regione Abruzzo

Roseto degli Abruzzi, 6 febbraio 2024 – “Roseto degli Abruzzi, un mosaico di meraviglie, paesaggi e tesori nascosti in un abbraccio di bellezza”. È il claim del video promozionale, proiettato durante la conferenza che si è svolta questa mattina, a racchiudere il successo di Roseto alla Borsa Internazionale del Turismo, in svolgimento in questi giorni presso l’Allianz MiCo di Milano.

La Città delle Rose, infatti, si è messa in mostra durante la fiera internazionale grazie allo spazio di promozione esclusivo: una conferenza nello stand della Regione Abruzzo che ha visto intervenire il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio e, in rappresentanza degli operatori alberghieri ed extralberghieri, Catia Soardi di Faita Abruzzo e Lucia Simioni di AbruzzoBnB. Ad accompagnarli l’allegra presenza di “Ros”, la mascotte di Roseto degli Abruzzi e, come detto, la proiezione del video promozionale realizzato per l’occasione. Gli interventi hanno valorizzato le bellezze del territorio e le hanno portate all’attenzione dei tanti operatori provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato alla manifestazione milanese.

“Ringrazio la Regione Abruzzo per l’accoglienza e la disponibilità dimostrata nel creare un lavoro di squadra che rappresenta un una ricchezza per tutti – ha detto il Sindaco Nugnes – Fondamentale, in questa collaborazione, è la consapevolezza di far parte di una realtà più ampia, che abbraccia tutta la costa teramana e tutta la regione Abruzzo. Il dovere di ogni buon amministratore è quello di lavorare in rete con gli altri Enti per far sì che si creino dei ponti, sia strutturali e culturali, affinché la costa abruzzese sia unita nella promozione e nella realizzazione di grandi manifestazioni. Stiamo lavorando su un brand che vuole dare una caratterizzazione alla nostra offerta e che punta sull’innovazione. Perché è giusto partire dal passato ma, allo stesso tempo, è necessario ragionare sul presente e sul futuro di una città che esprime un’enorme potenzialità. Un territorio di alto livello naturalistico e culturale e capace di offrire servizi importanti. Ma capace anche di attirare sia le famiglie che i giovani, fatto di spiagge e divertimento ma anche di natura, di percorsi, di storia, di tradizioni e di enogastronomia”.

“Fondamentale nel successo della promozione turistica è il lavoro di squadra, soprattutto tra amministratori e operatori – ha aggiunto l’Assessore D’Elpidio – I nostri punti di forza sono rappresentati dalla spiaggia, dai riconoscimenti come la Bandiera Blu e la Bandiera Verde, dalla capacità di offrire un turismo dedicato alle famiglie. Roseto è un territorio caratterizzato anche dalla Storia, dai borghi antichi e dalla natura, con la presenza della Riserva Borsacchio. Una Riserva che rappresenta un fiore all’occhiello della nostra offerta e capace di attirare tutti gli amanti della natura. Voglio sottolineare, inoltre, la capacità di Roseto di attirare e organizzare grandi eventi sportivi che permettono, grazie all’arrivo di centinaia di atleti provenienti anche dall’estero, di contribuire al processo di destagionalizzazione avviato dalla nostra Amministrazione”.

“Il nostro obiettivo è quello di crescere ogni anno con l’umiltà di ascoltare e di apprendere anche da altri – ha concluso il Sindaco – Tanto è stato fatto ma tanto c’è ancora da fare e credo che Visitroseto.it, come nuovo brand e come nuovo strumento digitale, abbia tutte le caratteristiche per poter raccontare in modo completo il nostro territorio e per aiutarci nella promozione e nella crescita dell’offerta turistica”.




CITTÀ DEL VINO, PROPOSTE A SOSTEGNO

Quattro le principali proposte introdotte da Zappalorto insieme a Paolucci a sostegno delle iniziative illustrate da Angelo Radica in veste di presidente nazionale di “Città del vino”, una associazione che racchiude oltre 500 Comuni in Italia e 31 in Abruzzo.

Chieti, 7 febbraio 2024. «Il primo punto di cui ci occuperemo appena eletti riguarda l’aumento degli aiuti e dei fondi messi a disposizione per gli agricoltori colpiti dalla piaga della peronospora. I fondi già proposti da un emendamento presentato da Silvio Paolucci saranno destinati per intero al settore. Aiuti, ricordiamolo, dimezzati dall’attuale governo regionale. Nel 2023 abbiamo vissuto la  crisi della produzione peggiore degli ultimi dieci anni. La Regione non ha dato alcun tipo di risposta ma ha preferito finanziare altre attività come il Napoli calcio a discapito dei 15mila viticoltori abruzzesi. Vogliamo salvaguardare il tessuto produttivo attraverso i ristori da mettere a disposizione per la salvaguardia della filiera produttiva».

A questo si aggiunge uno dei «punti più delicati per coloro che svolgono impresa: quello legato a una insostenibile burocrazia e assenza di consulenza. Riprogettare un’assistenza tecnica è una delle cose più importanti che ci chiedono i viticoltori che lamentano una grande distanza delle istituzioni. Ad esempio, oggi un agricoltore che deve fare i trattamenti è solo: non c’è un soggetto istituzionale che può fornire consigli a riguardo. Questo nasce dall’abolizione dell’Arsa, l’ente che svolgevo questo tipo di servizio, eliminata dall’amministrazione Chiodi con l’assessore Mauro Febbo. L’ascolto degli agricoltori deve essere una priorità: noi ri vogliamo il ripristino di questo servizio di assistenza tecnica.

Successivamente intendiamo dare maggiore sostegno ai consorzi di tutela e lanciare un progetto che vede vino e salute insieme: proposte di consumo consapevole e di lotta all’abuso. Un lavoro importante per il bene  dei cittadini abruzzesi.

Poi c’è sicuramente da attuare il protocollo d’intesa proposto nel 2018 da Città del Vino. La Regione anche qui, finora, è risultata assente. Una sinergia che può trovare seguito, ad esempio, con le “Strade del vino”: dei consorzi che vedono il pubblico e privato insieme per promuovere l’accoglienza turistica. Per comprenderne l’importanza per la regione basti pensare che il settore dell’enogastronomia è scelto, come prima preferenza, da 21 milioni di turisti europei.

Per questo bisogna puntare sulla connettività e la formazione: la Regione può sostenere ad esempio la scuola di enoturismo introdotta da Città del Vino mediante gli enti di formazione e promuovere l’accoglienza attraverso eventi iniziative strategiche strategici. Esistono esempi virtuosi che possiamo percorrere per rilanciare il nostro Abruzzo».




L’UOMO CREATORE DI SÉ STESSO

Alla ricerca di una nuova definizione di Transumanesimo

di Angela Casilli

Quando parliamo di Transumanesimo dobbiamo aver chiaro che stiamo parlando di un’istanza nata con l’uomo. Non è una novità, perché da sempre l’uomo cede alla tentazione di essere come Dio, cioè di superare la condizione di creatura, per essere artefice del proprio destino. Non è un caso che il Manifesto dei Transumanisti italiani auspichi una vera e propria rivoluzione prometeica, dal nome del titano che portò agli uomini il fuoco, inteso come conoscenza, disobbedendo agli dei.

Al di là del mito, si tratta di una corrente di pensiero che, pur avendo radici storiche e filosofiche che risalgono a molti secoli fa, negli ultimi tempi ha trovato terreno fertile in molti ambienti, perché è una corrente di pensiero che si fa portatrice di un nuovo modo di concepire l’uomo, nella sua essenza e nel suo rapporto con il mondo che lo circonda.

Grazie alle recenti scoperte e conoscenze in campo scientifico, gli ambiti sono molti e vanno dalla psicologia, alla nanotecnologia, alla genetica, fino alla intelligenza artificiale, l’uomo può finalmente essere artefice della propria evoluzione e costruire il proprio sé, per migliorare le proprie condizioni di vita, sconfiggere le malattie ereditarie e quelle incurabili e combattere l’invecchiamento.

Tuttavia, sarebbe un errore definire il movimento transumanista, come un movimento monolitico, perché molteplici sono le correnti di pensiero che si richiamano ad esso pur nelle diversità di approccio e di espressione, arrivando persino a considerare l’immortalità dell’uomo, come possibile mediante l’impianto di dispositivi cibernetici sul corpo umano.

Non mancano però pensatori più pragmatici che, preferiscono rimanere ancorati alle conoscenze scientifiche del momento, anche se riconoscono le enormi potenzialità, ad esempio, dell’intelligenza artificiale per migliorare la vita di tutti. Il 2024 sarà l’anno dell’intelligenza artificiale, che diventerà centrale nella vita di milioni di persone pur con gli inevitabili rischi che ogni novità nel campo della ricerca scientifica comporta.

Il movimento transumanista, c’è da esserne certi, si farà nella sua totalità promotore di una assoluta libertà della ricerca scientifica, che potrà così svilupparsi a velocità impensabile fino a poco tempo fa. Il transumanesimo è un pensiero ben lontano dall’essere solo teorico; è, invece, ben radicato in moltissime istituzioni nazionali e sovranazionali e in ampi strati del mondo accademico, e con ricadute concrete sempre più evidenti.

Il 2024 sarà l’anno di un confronto, di uno scontro cruciale per il nostro futuro. Gli autocrati si sentono sempre più forti e le democrazie appaiono intimidite ma, forse, la realtà non è solo questa. Certamente i tempi sono bui, sono tornate le guerre che non sono mai scomparse del tutto, perché quando le dittature e le autocrazie diventano asservite, i conflitti esplodono. C’è, però, anche un mondo che va nella direzione opposta e in gioco sono le numerose e straordinarie positività che abbiamo di fronte, in primis la scienza con il supporto del transumanesimo.




STAGIONE DI PROSA 2024 AL DE NARDIS

Il 9 febbraio alle ore 21 ottavo appuntamento presenta un’altra compagnia teatrale abruzzese, il Teatro Scomposto di Carlo Codagnone e il riadattamento di Il Bar Sotto il Mare, liberamente tratto dal libro di Stefano Benni, che sarà in scena venerdì 9 febbraio alle ore 21.

Orsogna, 7 febbraio 2024. La ricca Stagione di Prosa 2024 del nostro teatro, giunta all’ottavo appuntamento presenta un’altra compagnia teatrale abruzzese, il Teatro Scomposto di Carlo Codagnone e il riadattamento di Il Bar Sotto il Mare, liberamente tratto dal libro di Stefano Benni, che sarà in scena sabato 9 febbraio alle ore 21.

Un uomo senza nome vaga per motivi sconosciuti nell’immaginario porto di Brigantes, quando, all’improvviso, vede un vecchio scendere le scalette che portano al mare e scomparire tra le onde. L’uomo, nel tentativo di fermarlo, lo segue. Si troverà catapultato in un luogo fantastico: un bar incredibile dove ognuno dei suoi misteriosi avventori dovrà raccontare, nell’arco di una notte, una storia.

Ispirato dalla penna dissacrante di Stefano Benni, uno spettacolo teatrale ironico e sagace, che si snoda tra divertissement puro (Il verme disicio) e riflessioni critiche sulla società odierna (“Il dittatore e il bianco visitatore”, “Matumaloa”, “Il più grande cuoco di Francia”, “Autogrill horror”).

Un viaggio fantastico tra sogno e realtà, tra gli abissi più profondi del mare fin dentro al bagno di un autogrill, tra balene innamorate, insetti mangialettere e diavoli mangioni. Un viaggio in cui il surreale fagocita la realtà e la realtà contagia il surreale e che ha come destinazione la contraddittorietà della natura umana.




GIORNATA DELLA SICUREZZA IN INTERNET

I ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado “V. Bindi” coinvolti nelle iniziative promosse dalla Polizia di Stato per educare ad un corretto utilizzo della rete.

Giulianova, 7 febbraio 2024. La Polizia Postale dalla parte dei ragazzi per un uso consapevole degli strumenti telematici e la riduzione dei rischi legati alla rete. Dopo l’incontro della scorsa settimana rivolto alle famiglie, la Scuola Media “V. Bindi” è stata di nuovo protagonista della campagna promossa dalla Polizia di Stato contro il cyberbullismo e le possibili, drammatiche conseguenze causate da  un errato approccio a internet. 

L’iniziativa di oggi, Giornata della Sicurezza in Internet (Safer Internet Day), si è tenuta appunto in sinergia con la Polizia Postale, nell’ambito di un progetto didattico più ampio, voluto dalla Dirigente dell’ IC2 Angela Pallini, in collaborazione con l’animatore digitale, il professor Michele Alesiani, e con il  corpo insegnante. Le docenti Francesca Pistilli e Alessandra Pomante hanno coordinato la mattinata formativa rivolta ai ragazzi, che sempre più precocemente si accostano al web, spesso senza conoscerne implicazioni e possibili effetti.

A palazzo Kursaal, a partire dalle 10.30, gli studenti delle Seconde classi hanno ascoltato i consigli, le esortazioni, le sottolineature degli agenti Domenico Taraborelli e Mauro Pennafina  della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Teramo. Ha portato i saluti dell’ Ufficio Scolastico Regionale la dottoressa Maria Cristina De Dominicis. Il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani ha aperto l’incontro ponendo l’accento sulla pericolosa convinzione che siano al sicuro, bambini e ragazzi, quando, in solitudine, trascorrono ore nella propria camera davanti allo schermo di uno smartphone, di un tablet, di un pc.

Obiettivo del Safer Internet Day, non è demonizzare internet, ma anzi valorizzarlo dando a genitori e ragazzi la chiave per utilizzarlo al meglio, schivando i rischi delle false identità, delle truffe, dei tentati adescamenti, dello stalking, dei ricatti. I ragazzi, alcuni al Kursaal, altri in aula, hanno ascoltato in video conferenza interviste e interventi contenuti in “Cuoriconnessi”, efficace progetto di informazione e salvaguardia telematica messo in campo dalla Polizia Postale.




IL BUSTO DI PANNELLA E LA CASA DEL VESCOVO

Ogni azione della nostra vita, anche la più piccola, è responsabile della bellezza o della bruttezza del mondo.                                                                                                   (Augusto Daolio)

Teramo, 7 febbraio 2024. Come giudicare l’installazione della statua a Don Giacinto Pannella in una aiuola ormai ex, l’unica dell’omonima via. Cinque vasi a terra , una platea di quadrotte, ex prati verdi recintati da una rete di una trentina di centimetri non rigida  e busto senza indicazioni. Nella stessa via di fronte alla chiesa del Sacro Cuore, troviamo un giusto raffronto, Don Matteo Di Bartolomeo, ha reso bello e funzionale lo spazio antistante alla chiesa, ormai diventato anche un luogo di incontro.

Don Camillo batte Peppone alla stragrande,  sono convinto che il valore della bellezza e della estetica siano superati da un pezzo a Teramo. Resta però il dovere civico di denunciare e marcare una presenza, che, come nel passato, ha consentito ad opere belle di rimanere in vita, tra i primi ricordo: Casa Urbani (ora museo del gatto), gli affreschi liberty di Palazzo Castelli o Muzi, villa Blandina,  l’isolato di fronte all’ex seminario ed il parco fluviale del Vezzola.

Il busto immerso nel verde  dell’aiuola, con un corollario di una siepe dietro ed una idonea illuminazione notturna, avrebbe valorizzato l’opera dell’artista Silvio Mastrodascio,  e reso il luogo più bello e rispettato.

L’Associazione Robin Hood di Teramo, ritiene che debbano essere sostenute le motivazioni del consigliere Arch. Berardo Rabuffo. Si collocano perfettamente  nell’alveo della salvaguardia dei luoghi storici per i quali l’associazione si batte da anni.

L’associazione per questo concorda sulla necessità di salvaguardia e recupero, denunciando come quell’area d’interesse sia stata nel passato oggetto di una urbanizzazione popolare, dove furono trasferiti gli abitanti del centro storico di Teramo, sventramento di Santa Maria a Bitetto. Nessuna un’idea di conservazione dei luoghi e delle  aree d’interesse. Per non parlare di tutela del paesaggio, arrivando a Teramo, non si vede la città, ma questa serie di edifici, oggetto di diverse progettazioni, attuali detrattori ambientali.

Bene fa il Consigliere Rabuffo a ricordare che di tale edificio la casa vacanze del vescovo  è  fatta menzione anche nel Palma e nel Muzii per essere stato, l’edificio medesimo, contesto di importanti eventi della storia teramana: lì sostò, nel 1514 la Regina Giovanna d’Aragona per pregare, prima di fare il suo ingresso trionfale a Teramo, da Porta Reale; e proprio da quel luogo, le piane del Vescovo, il 17 novembre 1521 le truppe di Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona assisterono attoniti al Miracolo di S. Berardo e della Madonna delle Grazie che apparvero  sulle mura teramane per  fermare l’esercito invasore.

L’associazione Robin Hood si unisce nella richiesta  di acquisizione alla disponibilità  del patrimonio comunale ed inoltra  alla Sovrintendenza  una richiesta di valutazione allo scopo di apporre sull’edificio un vincolo-artistico nel nuovo PUC, in vista di un futuro restauro e di una sua doverosa valorizzazione.




TRE LETTERE INEDITE di G. Finamore a G. Pansa

[Pubblicato in “Rivista Abruzzese” A. XXVI, N.2, 1973 Lanciano, pp.119-122]

di Franco Cercone

Devo alla cortesia della signora Clara Pittoni-Pansa, figlia dell’illustre Sulmonese, la possibilità di pubblicare tre lettere inedite del Finamore a Giovanni Pansa, tratte da un ricco carteggio con insigni personaggi, quali B. Croce, A. D’Ancona, F. Novati, G. Mazzantinti, G. Cocchiara, R. Corso ed altri, che sarebbe stato sicuramente pubblicato dal Pansa se la morte non lo avesse colpito improvvisamente nel 1929. Infatti, sulla cartella che custodisce tale voluminoso carteggio, G. Pansa aveva scritto di proprio pugno: “Da conservare: contiene lettere di illustri e sommi uomini”.

La prima delle tre lettere del Finamore, è datata Gessopalena, 12-7-1885, località dove 1’illustre folklorista si trovava “per le faccende della stagione”, sbrigate le quali si riprometteva di compiere ulteriori ricerche per la sua “raccolta di canti, già ordinata e quasi pronta per la stampa” [1].

La nuova pubblicazione che G. Pansa promette di inviargli è probabilmente il “Saggio di uno studio sul dialetto abruzzese”, edito da R. Carabba nel 1885, poiché l’unico altro scritto del Pansa relativo allo stesso anno, «Carlo V a Napoli», era già apparso ne “La Domenica Letteraria” [2].

La seconda lettera è datata Lanciano, 6-2-l886 e parla delle difficoltà incontrate con l’editore Clausen di Palermo, il quale, stampando un numero limitatissimo di opere, non permette al Finamore di poter inviare ai suoi amici e collaboratori delle copie in omaggio. Pertanto, spera che G. Pansa non mediti “rappresaglia” e lo prega di “continuare a volergli bene”.

La terza lettera è datata Lanciano, 21-1-1899 ed è forse la più interessante. In essa Finamore ringrazia G. Pansa per l’invio dello scritto “La leggenda macabra in Abruzzo” e si congratula per il successo della “Rassegna abruzzese” (rivista diretta da G. Pansa e P. Piccirilli), che tanto onora l’Abruzzo. Ricorda anche all’amico che sulle «Romantische Forschungen» [3], prosegue la pubblicazione dei “Proverbi abruzzesi” che “non senza fatica” ha raccolto per 30 anni ed aggiunge: “Quanto a me, sono entrato in una fase di quiete che, forse, non avrà termine. Sfiduciato dall’esito delle ultime prove, non sogno nemmeno ad altri tentativi…”.

Fra le “ultime prove” che gli hanno procurato non poca amarezza, deve includersi anche 1’aspra polemica avuta con F. Novati, direttore del “Giornale storico della letteratura italiana” in merito ai rapporti letterari tra l’ alta e la bassa Italia durante il periodo delle origini …”, svoltasi proprio sulle pagine della “Rassegna abruzzese” [4]. Ma, a ben guardare, lo stato di sfiducia che spinge il Finamore a ripiegarsi in se stesso, sembra trascendere i motivi occasionali che l’hanno generato e la “fase di quiete, che, forse, non avrà termine”, nasconde ragioni ben più profonde che investono il futuro della scienza del folklore agli inizi del XX secolo. Se la seconda metà dell’800 è caratterizzata da frenetiche indagini dirette alla raccolta di leggende, costumanze, canti e proverbi, già verso la fine del secolo stesso, sotto la spinta del positivismo sociale, che tende sempre più ad accentuare il concetto romantico della storia come manifestazione progressiva dell’Infinito, si afferma l’ esigenza di studi paralleli e comparati capaci di apportare unità alle molteplici manifestazioni dei fatti sociali, poiché “La cultura o civiltà, presa nell’ ampio senso etnografico del termine, è quel complesso che include insieme conoscenza, credenze, arte, morale,  tradizione, e qualsiasi altra capacità o abitudine acquisita dall’uomo come membro della società” [5]. Ora, pur distinguendosi “per il rigore del metodo che risponde alle esigenze della critica più severa”[6], manca al Finamore la conoscenza profonda di discipline come l’archeologia, la storia delle religioni[7], la numismatica ecc., senza le quali è impossibile pervenire a una comprensione unitaria dei fatti sociali. Le stesse monete, per esempio, “rappresentano un mezzo per mostrare, come da nessun altro documento è possibile, filiazioni e rapporti di popoli e città, e per darci contezza di leggende e credenze caratteristiche di regioni e razze” [8].  A tal riguardo G. Pansa afferma inequivocabilmente che “la numismatica occupa un posto assai importante nella soluzione dei problemi che oggi si agitano intorno alla origine, alle vicende e alle trasmigrazioni dei popoli antichi” [9].

In questo nuovo clima di valutazione e comparazione, in cui l’etnologo, o, se si preferisce, l’antropologo, si sente cittadino dello spazio e del tempo, “un passo innanzi si fa con G. Pansa. Se lo studioso di Lanciano [Finamore] si ferma di tratto in tratto a rilevare ‘quanto di comune abbia la tradizione del popolo abruzzese con quella di altri popoli della Penisola’, quello di Sulmona [Pansa] va oltre. Inserita la tradizione nel grande quadro delle analoghe tradizioni conosciute in Italia, in Europa e talvolta in Asia e Africa, nel mondo antico e nel mondo contemporaneo, egli passa all’ esame dei dati che determinano la differenza. Mediante questo lavoro, arriva a stabilire, da una parte l’origine o la natura magica o mistica di un uso, di una cerimonia, di una leggenda; e dall’ altra a scoprire o mettere in evidenza i caratteri indigeni o esotici di tali manifestazioni popolari” [10].

Ora questi limiti del Finamore che sono, per limitarci all’Abruzzo, anche propri del De Nino, rivelano a ben riflettere una carenza di scuola che impedisce di “orientarsi nella società a chi non abbia ricevuto dalla scienza degli schemi che lo guidino” [11].

Ben diverso è invece l’ambiente di formazione del Pansa. Il collegio «La Quercia» a Firenze, dove il Sulmonese dal 1883 al 1886 studiò legge [12], era diretto dai Barnabiti, che annoveravano tra le loro file valenti umanisti, storici e numismatici in continuo contatto con insigni studiosi, come l’archeologo romano Giovambattista De Rossi, Bruzza, Bellucci e lo stesso Antinescu.  E’ proprio qui che G. Pansa, mentre si forgia autorevolmente nelle singole discipline, apprende il metodo della unità nel molteplice, per cui «attraverso il suo rigore dialettico e la sua mirabile umanità di cultura, il folklore diventa filologia, archeologia, etnografia: scienza e arte insieme» [13].

Evidentemente a uomini come il De Nino e Finamore studiosi isolati e colti all’improvviso dall’appello del Pitrè e De Gubernatis per la raccolta di tutto ciò che fosse ancora presente nella tradizione del popolo abruzzese, non si poteva chiedere di più. Ma ciò non diminuisce affatto il loro

merito e la loro importanza: senza l’opera di questi due studiosi il ricco patrimonio del folklore regionale sarebbe andato irrimediabilmente perduto.

Sei lettere inedite di G. Pansa a G. Finamore.

[Pubblicato in “Rivista Abruzzese” A.XLV, N 4, 1992 Lanciano, pp. 281-286.]

Molti anni fa ebbi l’occasione di pubblicare sulla “Rivista Abruzzese” (n. 2, 1973) tre lettere inedite di G. Finamore a G. Pansa. In quel periodo avevo riordinato la Biblioteca Pansa (su incarico della figlia dell’illustre sulmonese) e soprattutto il fitto carteggio dello studioso con altri letterati italiani e stranieri. Ignoro dove si trovino oggi le altre missive del Finamore al Pansa, dopo l’acquisto della biblioteca da parte della Provincia di Pescara.

Grazie al “fiuto folkloristico” di M. Concetta Nicolai sono in grado ora di sottoporre all’attenzione dei lettori 6 lettere inedite di G. Pansa a G. Finamore. La Nicolai le ha scovate presso l’Archivio Storico del Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari a Roma e poiché coprono un arco di tempo ragguardevole (1889-1918), esse ci dicono che la corrispondenza intercorsa fra i due studiosi deve essere stata copiosa e non limitata solo alle 20 lettere giacenti un tempo presso la biblioteca Pansa di Sulmona.

Ma v’è di più. La Nicolai infatti ha individuato nel suddetto “Archivio Storico” anche alcune lettere del Köhler al Finamore ed esse saranno pubblicate sulla “Rivista Abruzzese” appena decifrate, data la grafia quasi illeggibile del mitologo tedesco. Viene spontaneo chiedersi come mai le 6 lettere del Pansa al Finamore siano finite al Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma insieme a quelle del Köhler. I rapporti fra i tre sembrano infatti intrecciarsi, poiché in una lettera lo studioso tedesco ci informa di aver inviato al Finamore la versione italiana di un noto canto popolare albanese, cioè La leggenda di Parentina, di cui marginalmente si era interessato anche il Pansa. Di ciò si parlerà tuttavia in occasione della pubblicazione delle lettere del Köhler al Finamore.

Le 6 lettere che appaiono ora sulla “Rivista Abruzzese” costituiscono un ulteriore contributo diretto a focalizzare la complessa personalità del Pansa, di cui ho curato il volume Miti, leggende e superstizioni. Scritti inediti e rari (apparso in una nota Collana diretta da G. Profeta), il saggio Due

discorsi inediti di G. Pansa (Bullettino DASP, 1979) e soprattutto l’indice cronologico degli scritti apparso con il titolo Giovanni Pansa. Vita ed opere, sul Bullettino DASP (an. 1973), dove per mero errore di registrazione è stato omesso il noto lavoro Saggio di uno studio sul dialetto abruzzese (Lanciano 1885), dedicato “All’egregio amico Prof. Antonio De Nino, cultore dotto e solerte delle patrie memorie”.

Circa il contenuto delle 6 lettere che si riportano nel loro testo integrale, bisogna ammettere che esse non apportano contributi innovativi alla conoscenza dei rapporti intercorsi fra il Pansa ed il Finamore, improntati sempre ad una grande stima ed ammirazione. Si può affermare oggi che in un primo momento il Pansa subisce l’influsso del De Nino, come dimostra la dedica apposta al “Saggio” sul dialetto abruzzese in precedenza citato. Siamo nel 1885 ed il Pansa è appena ventenne. Quattro anni dopo, cioè nel 1889, questo giudizio risulta completamente mutato nella prima delle 6 lettere in questione. Il Pansa scrive infatti al Finamore (29-1- 1889) con malcelata allusione al De Nino: “Non mi private dei vostri bei scritti, perché siete dei pochi, anzi l’unico che qui in Abruzzo, letterariamente parlando, faccia qualcosa di serio e di pensato e che rifugga dalle frivolezze cui sono soliti a cascare altri”. Inutile sottolineare che il giudizio del Pansa, mai mutato in seguito, è apparso agli studiosi alquanto frettoloso e contraddittorio. Ma esaminiamo il contenuto della lettera datata 16 marzo 1892, che contiene un particolare gustoso e consono ai nostri tempi. Il Pansa aspira alla nomina di professore di storia “nei Licei del Regno”.  Il D’Ovidio, amico del Finamore, è colui che dovrà vagliare le pubblicazioni del Pansa, che chiede pertanto all’amico lancianese una raccomandazione dalla quale, comunque, non sortirono effetti. Nelle lettere del gennaio ed aprile 1907 il Pansa esprime dei giudizi su alcune monete che il Finamore gli ha inviato in visione e che risultano sotto il profilo numismatico di nessun valore. Si può immaginare pertanto la delusione del Finamore!

Nel testo delle 6 lettere che qui appresso si riportano interamente [14] appaiono di frequente riferimenti a scritti sia del Pansa che del Finamore. Per un loro riscontro si può consultare sia il mio lavoro in precedenza citato, cioè Giovanni Pansa. Vita ed opere, che la “Bibliografia delle principali opere di Gennaro Finamore”, appendice al volume di scritti inediti del Finamore dal titolo: Kryptadia. Racconti erotici, indovinelli, proverbi e canti popolari abruzzesi, a cura di M. Concetta Nicolai (Chieti 1987).


[1] Si tratta dell’opera Tradizioni popolari abruzzesi. Canti, voll. 2, pubblicata infatti l’anno dopo, 1886, per i tipi di R. Carabba.

[2] Anno V, n. 26, Roma, 1885.

[3] Edita, insieme all’ altra rivista “Quellen und Forschungen” dal R. Ist. Prussiano di Roma.

[4] Anno I, num. 3, pagg. 280 e segg.; anno II, n. 4, pag. 103 e segg.

[5] E. B. Tylor, Primitive Culture, pag. 1, in “Storia della sociologia moderna” di G. Duncan Mitchell, pag. 78, Mondadori 1971.

[6] R. Corso, G. Pansa folklorista, datt. presso la Biblioteca Pansa, Sulmona.

[7] Importante, al riguardo, è il carteggio di G. Pansa con lo storico francese Salomon Reinach, autore fra 1’altro di “Orpheus. Histoire gènèrale des Religions” e di “Cultes, mytes et religions”, opere che G. Pansa cita spesso nei suoi scritti.

[8] F. P. Tinozzi, G. Pansa numismatico, R. Università di Napoli, 1929. Datt. presso la Biblioteca Pansa, Sulmona.

[9] G. Pansa, L’influsso della colonizzazione siculo-illirica nella monetazione pesante dell’Umbria e del Piceno, p. 1, Milano, 1914, L. F Cogliati Editore.

[10] R. Corso, op. cit.

[11] M. Horkheimer-Th. W. Adorno, Soziologische Exkurse, 4. Band, pag.167, Frankfurt am Main, 1956.

[12] Nello stesso collegio aveva frequentato anche Ginnasio e Liceo.

[13] A. Corvi, G. Pansa. L’uomo, datt. Presso la Bibl. Pansa, Sulmona.

[14] [n.d.r.: Il testo delle 6 lettere è riportato integralmente in Appendice su “Rivista Abruzzese”. Qui sono riprodotte, in foto, alcune lettere]




LA DISABILITÀ NELLA CITTÀ DELL’AQUILA

L’Aquila, 6 febbraio 2024. L’Associazione Comunità XXIV luglio e UDU  L’Aquila organizzano l’evento per il giorno 12 febbraio 2024 dalle 9 alle 13 presso l’aula 0.A del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila sito in Viale Nizza 14. Evento focalizzato sui seguenti punti:

  • Illustrazione delle attività svolte dalle associazioni per migliorare la Qualità di Vita delle persone con disabilità
  • Illustrare le problematiche riscontrate da studenti con disabilità motorie
  • Puntualizzare sul tema delle disabilità invisibili

All’evento parteciperanno anche le associazioni 180 amici ed Abitare Insieme. L’Associazione XXIV luglio sarà lieta di offrire il coffee break. Parteciperanno anche:

  • Prof. Alessandro Vaccarelli – Prorettore disabilità e DSA
  • Prof.ssa Maria Giulia Vinciguerra – DISCAB
  • Dott. Massimo Prosperocco – disability manager UNIVAQ
  • Dott.ri Federico Papi e Christian Perone – Terapisti occupazionali
  • Giacomo Piccolo – Coordinatore UDU L’Aquila
  • Emanuele Palmieri – Associazione Comunità XXIV luglio
  • Matteo Spedicato e Giulia Zaffram – Rappresentanti studenti con disabilità e DSA – UNIVAQ

Al termine di tutto ci sarà l’opportunità di effettuare una “passeggiata empatica” tra l’edificio e il centro storico. Ringraziamenti alle associazioni 180 Amici ed Abitare insieme.




TUA ARRIVA ALLA PETOGNA

Trasporto pubblico atteso da decenni

Luco dei Marsi, 6 febbraio 2024. Si è svolta tra la soddisfazione generale di residenti e Amministratori comunali la prima corsa della TUA con sosta nella frazione Petogna, popolosa area che si estende da Luco dei Marsi fino a pochi metri dall’Incile, attraversata dalla Circonfucense.

Un servizio di base essenziale, quello della disponibilità dei mezzi pubblici, che finora, per decenni, è rimasto inaccessibile agli abitanti della zona. Anni addietro, per un certo lasso di tempo, i residenti alla Petogna avevano fruito di un punto di sosta direttamente sulla Sp. 22, in un tratto di estrema pericolosità, elemento che ne aveva decretato l’eliminazione. L’istituzione di una fermata nella frazione, seguita nell’iter con particolare attenzione dal vicesindaco, Giorgio Giovannone, era stata richiesta a più riprese dagli abitanti della Petogna.

“É una soluzione che abbiamo cercato a lungo e che assicura un servizio fondamentale anche ai residenti della nostra bella frazione, un’area in espansione e sempre più popolata”, sottolinea la sindaca Marivera De Rosa, “Una zona magnifica già al centro della nostra attenzione, ma i cui residenti hanno dovuto a lungo sostenere i disagi legati all’obbligo di muoversi unicamente con mezzi privati, problemi avvertiti particolarmente dalle famiglie con studenti.

Ringrazio la TUA Abruzzo per la disponibilità dimostrata, il vicesindaco Giorgio Giovannone, che ha seguito in prima persona l’iter, e l’architetto Piergiorgio Iannuzzi, responsabile dell’Ufficio tecnico, per la consueta opera di essenziale supporto”. Attualmente, da lunedì 5, lungo la Strada Circonfucense all’interno della frazione, transitano le corse 201350310 delle ore 07.20 “Trasacco – Luco – Petogna – Avezzano”; la corsa 205150300 delle ore 13.40 “Avezzano-Petogna-Trasacco-Ortucchio-Gioia-Vallemora” .




VIGILANZA SULLE ATTIVITÀ DI PESCA

La Guardia Costiera sequestra oltre cinque quintali di vongole

Roseto degli Abruzzi, 6 febbraio 2024. Continuano le attività di verifica dei militari delle Corpo delle Capitanerie di porto negli approdi teramani. La scorsa settimana, infatti, il personale dell’Ufficio Locale marittimo di Roseto ha effettuato una serie di controlli alle operazioni di sbarco del pescato ed in due distinte operazioni ha rinvenuto a bordo di un’unità da pesca ed in alcune autovetture, 533 kg di vongole occultate e pronte per essere immesse illecitamente sul mercato.

Il pescato è stato sequestrato e rigettato in mare da parte delle unità navali dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova, trattandosi di prodotto che era stato appena pescato. I soggetti individuati dai militari sono stati sanzionati per un importo complessivo di 8.000 euro, poiché in spregio alle norme nazionali ed unionali in materia di pesca professionale, detenevano prodotto ittico non tracciato, pescato in quantità superiori rispetto a quanto consentito e che sarebbe poi stato destinato alla vendita, privo delle necessarie informazioni per il consumatore finale.




A LEZIONE DI EMPATIA E FELICITÀ

Al MIBE studenti per scoprire la ricchezza della diversità

Sulmona, 06 febbraio 2024. Al Liceo Artistico Musicale Coreutico di Pescara, accantonati per un giorno righe e tavole i ragazzi di quattro classi hanno partecipato al Progetto Sentinelle Civiltà e Felicità realizzato dal suo ideatore cav. Claudio Ferrante. In uno dei licei più inclusivi della provincia che conta tra gli iscritti un buon numero di studenti con disabilità, si è portato questo progetto, voluto anche quest’anno dalla Dirigente Raffaella Cocco.

I ragazzi sono stati condotti da Ferrante dapprima ad una seria riflessione su loro stessi, sul proprio vissuto, sulle proprie fortune emotive, fisiche e relazionali per arrivare poi a parlare di disabilità. È stato affrontato e condiviso, anche con l’intervento dell’avv. Mariangela Cilli, segretaria dell’associazione Carrozzine determinate che patrocina il progetto, il concetto di disabilità contenuto nella convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità, sganciato dallo stigma del pregiudizio e della malattia e considerato come una condizione di vita in un ambiente sfavorevole.

“I ragazzi sono stati davvero attenti e incuriositi dal progetto, ci sono stati momenti di assoluto e quasi magico silenzio nell’aula magna. Non sempre a scuola si è in grado di parlare delle proprie emozioni, della propria vita, di come si affrontano i momenti difficili e di mettersi davvero nei panni dell’altro per capire le situazioni che attraversano le persone che incontriamo nella nostra vita. Questo progetto, in cui credo fortemente tanto da averlo proposto in un estratto anche ai miei insegnanti, sarà per i miei studenti molto utile per la loro formazione e per la crescita personale, li aiuterà nel percorso scolastico e di vita. Ringrazio Claudio Ferrante, grande comunicatore, capace di toccare le giuste corde nel cuore e nella testa dei ragazzi. La passeggiata empatica è poi un laboratorio empatico dall’alto valore pedagogico” queste le parole della Dirigente Cocco.

Nella giornata di oggi  i 100 studenti del MIBE sono seduti sulle carrozzine, fornite grazie alla sensibilità e alla collaborazione con l’ortopedia Artes di Montesilvano,  per provare direttamente le sensazioni di chi affronta il percorso cittadino e  vive la propria vita in carrozzina ventiquattr’ore su 24, consapevoli al termine dell’esperienza di poter anche loro, con il loro comportamento, fare la differenza per l’abbattimento delle barriere che ostacolano la libertà delle persone con disabilità.

Claudio Ferrante, Presidente Associazione Carrozzine Determinate




SCUOLA FUTURA

L’IIS Ovidio a Cagliari. Premiata anche la studentessa del liceo classico Annagiulia Ranalli

Sulmona, 06 febbraio 2024. Anche l’IIS Ovidio a Cagliari per la seconda tappa del progetto Scuola Futura, il Campus itinerante del PNRR Istruzione. Studenti e docenti da tutta Italia si sono dati appuntamento in Sardegna, dal 2 al 5 febbraio, durante la settimana delle STEM, per partecipare a laboratori di formazione incentrati sulla didattica digitale.

Protagonisti della bellissima esperienza, che li ha messi in contatto con ragazze, ragazzi insegnanti e scuole di tutta la Penisola, sono stati sei studenti del liceo classico Ovidio delle classi quarte: Niccolò Desiati, Zeno Franciosa Domenico Giampietro, Rossella Mercurio e Asia Santavenere e Annagiulia Ranalli, accompagnati dal professore Carlo Felli.

Docenti e studenti sono stati coinvolti in laboratori didattici, coordinati dalle scuole polo nazionali per lo sviluppo di modelli innovativi di didattica digitale, per la scuola del domani. Si sono svolte attività didattiche sullo sport, il cibo e le nuove tecnologie digitali alle discipline scientifiche e tecnologiche. Uno dei laboratori più coinvolgenti è stato il laboratorio Stem. L’idea vincitrice porta anche la firma del polo liceale Ovidio: della squadra che ha ottenuto il primo posto fa parte, infatti, anche la studentessa del Liceo Classico sulmonese, Annagiulia Ranalli.

Quella di Cagliari è stata un’altra importantissima partecipazione per l’Istituto d’Istruzione superiore cittadino, tra le prime otto scuole polo nazionali per l’implementazione di metodologie didattiche innovative.

Annalisa Civitareale




CONTRO BULLISMO E VIOLENZA DI GENERE

Con i giovani studenti di Cappelle sul Tavo

Cappelle Sul Tavo, 6 febbraio 2024.  Grazie alla sensibilità del Dirigente scolastico Adriano Forcella dell’Istituto Comprensivo Statale Rodari e al corpo docenti, oltre al Comune di Cappelle sul Tavo rappresentato dall’assessore Paride Di Febo, questa mattina ragazzi ed insegnanti della scuola secondaria del comune vestino hanno avuto modo di confrontarsi in una lezione “diversa” con l’intento di capire l’importanza del contrasto al bullismo e cyberbullismo e alla violenza di genere, tematiche già trattate in ambiente scolastico.

L’appuntamento, avvenuto nell’ambito delle varie iniziative educative e formative previste nel plesso, è stato supportato dall’associazione ODV Medea del presidente Francesco Longobardi che ha riassunto in un vademecum dal titolo “Le tre facce della violenza” (Rossini Editore) quelle che sono le problematiche della società moderna e le possibilità di intervento a partire dall’età scolastica, operando una diffusione di prevenzione ed informazione sui vari fenomeni di violenza che si verificano su tutto il territorio nazionale. Prezioso è stato l’intervento della psicologa Donatella Cardone impegnata con gli sportelli di ascolto e sostegno; a dialogare con i ragazzi anche la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

Alessandra Renzetti




RIABILITAZIONE VETERINARIA

Successo per il seminario. L’ateneo di Teramo unico in Italia nel settore

Teramo, 6 febbraio 2024. Ha registrato una straordinaria affluenza il seminario di domenica scorsa a Piano d’Accio – nella sede del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo – dal titolo Come la Riabilitazione Veterinaria può collaborare con la medicina clinica e altre specialità organizzato dal Servizio di Fisioterapia e riabilitazione veterinaria dell’Ospedale Veterinario Universitario Didattico (OVUD).

«Negli ultimi anni − ha spiegato Fulvio Marsilio, responsabile del Servizio di Fisioterapia e riabilitazione dell’OVUD − nel nostro Paese sta crescendo l’interesse verso la fisioterapia e la riabilitazione veterinaria e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo da oltre dieci anni si è inserito a pieno titolo nella formazione riguardante questa branca innovativa della Medicina Veterinaria: è attualmente l’unico ateneo italiano ad avere all’interno del corso di studi un modulo sulla Riabilitazione Veterinaria e un Corso di perfezionamento post-laurea in Riabilitazione Veterinaria, aperto sia a medici veterinari che a tecnici veterinari, che viene riproposto e rinnovato ogni anno e che registra un numero sempre maggiore di richieste di partecipazione».

Hanno partecipato al seminario Barbara Di Martino, presidente del Corso di laurea in Medicina Veterinaria; Domenico Santori, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Teramo che ha patrocinato l’evento; Augusto Carluccio, che ha diretto il Dipartimento di Medicina Veterinaria; i docenti del Corso di perfezionamento post-laurea in Riabilitazione veterinaria Laura Silenzi, Stefania De Dominicis, Miriam Caramico e Michele Rasola.

Vista l’ampia partecipazione al seminario, è stata annunciata l’organizzazione di un Simposio a Pescara nel mese di settembre prossimo, nel quale saranno coinvolti oltre 15 relatori nazionali e internazionali in materia di fisiatria, ortopedia, neurologia, tra cui il dottor Darryl L. Millis, la dottoressa Natasha Olby, docente di neurologia e neurochirurgia alla North Carolina State University e il luminare dottor Stephen J. Ettinger.




SCE TEST CENTER

Inaugurazione del presso il DIIIE

L’Aquila, 6 febbraio 2024. Il prossimo 20 febbraio alle ore 10 presso l’aula A-1.5 del DIIIE a Monteluco di Roio avrà luogo il workshop dal titolo “Siemens SCE TEST CENTER: un’opportunità per gli Ingegneri del Futuro”.

L’oggetto dell’evento è la presentazione agli studenti e al territorio regionale dell’accordo di collaborazione tra la ditta Siemens Spa e il DIIIE. L’accordo prevede una sinergia, nel campo dell’automazione industriale, fra il DIIIE e l’azienda SIEMENS spa, uno dei maggiori produttori mondiali di componenti per l’automazione industriale.

All’interno del Siemens SCE Certification Program, è stato realizzato presso il DIIIE un SCE Test Center ovvero un centro di alta formazione. Tale Test Center è il primo che la SIEMENS spa ha realizzato con il mondo accademico italiano, segnando una collaborazione innovativa e strategica nel settore dell’ingegneria e dell’automazione.




ABRUZZO CONTRO IL BULLISMO

A Teramo la presentazione della quinta edizione del progetto

Teramo, 6 febbraio 2024. Presentato ieri mattina nella Biblioteca “M. Delfico” di Teramo il programma degli incontri della quinta edizione del progetto “Abruzzo Contro il Bullismo”, progetto che rientra nella 32ª stagione del Premio Nazionale Paolo Borsellino.

In sala il vicedirettore generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, direttore centrale della Polizia Criminale, nonché presidente del Premio Borsellino, il prefetto Vittorio Rizzi, il questore di Teramo Carmine Soriente, il procuratore del tribunale per i minori di L’Aquila David Mancini e il comandante provinciale dei Carabinieri di Teramo Pasquale Saccone, insieme al presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo.

A seguire, l’incontro presso la Questura di Teramo con tutte le autorità coinvolte e con un momento conviviale con la collaborazione dell’IIS “Di Poppa – Rozzi” – indirizzo alberghiero di Teramo.

Il Premio Nazionale “Paolo Borsellino” da oltre trent’anni organizza la sua rassegna di promozione della cultura e dell’educazione alla legalità dedicata ai giovani, con interventi e testimonianze per promuovere azioni di contrasto alle illegittimità.




IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CHIETI

Ordine del giorno approvati a maggioranza dei presenti

Chieti, 6 febbraio 2024. Dopo le consuete comunicazioni del Presidente, il Consiglio ha discusso ed approvato a maggioranza gli ulteriori provvedimenti concernenti la delibera n. 43 del 30 novembre 2023, relativa all’allagamento del Centro Residenziale Le Nereidi di Vasto per esondazione del torrente Buonanotte nel 2015: a seguito di sentenza del Tribunale di Vasto e successiva transazione, è stato stabilito che la pulizia del canale Buonanotte sia per il 58,4% a carico del Consorzio di bonifica e 41.6% a carico della Provincia di Chieti.

Successivamente, è stata approvata la delibera di presa d’atto della variante specifica al Piano Regolatore Generale (PRG) approvata dal Comune di Chieti, sottoposta all’attenzione della Provincia di Chieti limitatamente agli aspetti di compatibilità con il PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale). Questa variante al PRG del Comune di Chieti riguarda la “Macrozona 50 – Zona per servizi di interesse generale” relativa al Centro di accoglienza dedicato a migranti, disabili e categorie disagiate dell’Istituto religioso “Figlie dell’amore di Gesù e Maria”.




ODONTOTECNICI, PROFESSIONE SANITARIA avviato l’iter per il riconoscimento

Confartigianato: “Piena soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato che segna una svolta”

Pescara, 6 febbraio 2024. Il Consiglio di Stato, con la decisione n. 932/2024 pubblicata il 31 gennaio, ha aperto la via al riconoscimento degli odontotecnici come professionisti del settore sanitario. Questa svolta arriva a seguito dell’appello presentato da Confartigianato Imprese Odontotecnici e Cna Sno, segnando un cambio di passo epocale lungo il percorso per il riconoscimento della professione sanitaria degli odontotecnici.

La decisione del Consiglio di Stato fa seguito, infatti, ad un periodo di incertezza causato dal parere non favorevole del Ministero della Salute, che aveva espresso riserve tecniche e giuridiche riguardanti l’istituzione del profilo professionale dell’odontotecnico all’interno delle professioni sanitarie. Tuttavia, il ricorso presentato ha messo in evidenza le carenze istruttorie e motivazionali della Direzione Ministeriale, conducendo infine all’accoglimento dell’appello.

Il Presidente di Confartigianato Odontotecnici Abruzzo, Luca Di Tecco, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, definendolo un traguardo storico per la categoria. “Questa vittoria non solo riconosce la professionalità e la competenza degli odontotecnici – ha riferito Di Tecco- ma pone anche le basi per un veloce processo di attribuzione dello status di professione sanitaria. Il Presidente regionale ha poi sottolineato il costante impegno profuso negli anni dai delegati del settore “verso un sistema sanitario che rappresenti le sue diverse componenti” e ha concluso con la promessa di “continuare a lavorare per assicurare che il processo di riconoscimento proceda senza ulteriori ostacoli, garantendo agli odontotecnici il posto che meritano all’interno del sistema sanitario”.




BASTA AGGRESSIONI

Per gli autisti del nostro territorio è diventato intollerabile rischiare la propria incolumità in servizio

Pescara, 6 febbraio 2024. Dopo l’ennesima aggressione ai danni di un autista accaduta ieri alle 19:40 presso il terminal bus di Pescara dove, nonostante l’atteggiamento conciliante del conducente nei confronti di un giovane viaggiatore sprovvisto di biglietto, il ragazzo (peraltro minorenne) lo aggrediva senza motivo con un pugno e tentando anche di sfilare le chiavi del mezzo, e le gli altri atti di violenza occorsi nel giro di una settimana a Pescara Colli, in Centro ed alla Rotonda Giansante è giunto il momento che le aziende tutte ma in special modo la TUA S.p.A., che sembra esser stata presa di mira dai delinquenti, si dotino degli strumenti necessari alla tutela delle maestranze.

Ribadiamo che la questione aggressioni proviene da lontano e come sindacato abbiamo più volte proposto soluzioni per limitare il fenomeno del quale non è immune neanche il comparto ferroviario Regionale.

Ribadiamo la necessità di ammodernare il posto guida dei mezzi per renderlo completamente isolato dall’utenza, maggior controllo nei Terminal Bus dei territori da parte delle forze dell’ordine,  un controllo capillare dell’utenza per la lotta all’evasione (uno dei temi principali delle aggressioni) anche con aumento del personale addetto alla verifica, usando anche quel personale inidoneo abbinato ad   un sistema di pronto intervento utilizzando la geolocalizzazione a bordo quando presente con un sistema di attivazione a pulsante o a pedale, monitoraggio delle tratte finalizzato ad individuare aree di criticità, assistenza legale gratuita al personale aggredito, daspo dai mezzi pubblici per gli utenti violenti.

Non è più possibile rischiare la propria incolumità a lavoro e non è possibile che dopo anni di aggressioni si sia fatto così poco per limitare il fenomeno. È ora che le aziende si occupino della questione in modo preminente perché seduti al posto di guida ci sono madri e padri di famiglia che vogliono provvedere alle loro famiglie senza mettere a repentaglio la propria vita. È giunto il momento che aziende politica e forze dell’ordine si coordinino per arginare questa escalation che rende insicuri i mezzi pubblici per addetti ai lavori e passeggeri. Auspichiamo che l’Abruzzo diventi al più presto la prima regione ad aggressioni zero.

Pietro Angileri, Segretario Provinciale UIL Trasporti                                                                                                                         




PROGETTO NOEMI

Cinzia Santoferrara organizza una cena di beneficenza

Pennapiedimonte, 6 febbraio 2024.  Cinzia Santoferrara, titolare dell’hotel ristorante Scaffe, sito nella Riserva Naturale del Balzolo di Pennapiedimonte, su idea della conduttrice TV Monica Campoli, ha indetto una cena di beneficenza venerdì 9 febbraio dalle ore 19.00 a favore dell’Associazione “Progetto Noemi”, fondata da Andrea Sciarretta.

L’associazione “Progetto Noemi” è stata fondata nel 2013, dopo la nascita di Noemi, affetta da una grave patologia invalidante e da allora si fa portavoce delle esigenze delle famiglie con figli e figlie con disabilità gravissime, attraverso lo sviluppo di progetti sociali volti a supportare in ogni aspetto i piccoli pazienti affetti da gravi patologie, i familiari, i caregiver e gli assistenti sanitari.

L’Associazione agisce spinta dalla convinzione che condivisione ed unione possano fare la differenza, ed il cui operato viene “guidato” da un motto che si configura come autentico urlo di speranza: Senza Mai Arrendersi!

“La cena di beneficenza che sarà animata dalla musica di Luca Ragnone – ha spiegato Cinzia Santoferrara – ha un costo di 30 euro, parte del quale verrà devoluto all’Associazione Noemi, il cui fondatore Andrea Sciarretta,  nonché papà di Noemi, sarà presente. Potete contattare la struttura per avere ulteriori informazioni sulla serata e per le prenotazioni obbligatorie”.




POMERIGGI POPOLARI A MONTECITORIO

8 febbraio. Pieni di paure: demografia e femminicidio

di Diego Antonio Nesci

Roma, 6 febbraio 2024. Esiste una connessione fra due fenomeni che, a tutta prima, potrebbero apparire non correlati: la questione demografica e il femminicidio. Indagare su questa correlazione, sarà il focus dell’evento organizzato dall’associazione culturale “Parole Guerriere”, che darà l’avvio al nuovo ciclo di incontri del 2024 con il format “Pomeriggi Popolari a Montecitorio”. Si tratta di un dibattito aperto al pubblico ed organizzato dentro la Camera dei deputati l’8 febbraio 2024, inizio previsto alle 17.15. Si partecipa in presenza e per accreditarsi CLICCA QUI.

L’obiettivo è alimentare l’incontro e il dialogo fra intellettuali, politici e popolo. Perché siamo fermamente convinti che sia questa la relazione fondamentale su cui ogni società si gioca la sua evoluzione.

Il panel degli esperti sarà formato da: Stefano Zamagni (economista), Maria Rita Parsi (psicoterapeuta), Chiara Gamberale (scrittrice). Seguirà poi un “tavolo politico” che, a partire dalle diverse sensibilità di provenienza, si confronterà sulla base degli interventi degli esperti che parleranno “dal podio” dell’Aula. A dibattere, sulle ricadute nella società del tema della demografia e del femminicidio, saranno: On. Fabio Rampelli (Vicepresidente Camera dei deputati), On. Anna Ascani (Vicepresidente Camera dei deputati), On. Giuseppe Fioroni (ex ministro Pubblica Istruzione).

Viviamo in un’epoca di profonde sofferenze interiori e di una tragica ricerca dell’identità. La nostra esposizione ad una fragilità inedita accende in noi molteplici paure che bloccano o rendono molto complicate le relazioni. Il tasso negativo di natalità del Paese appare la cartina di tornasole di queste dinamiche. Inoltre, le conseguenze politiche, sociali ed economiche del fenomeno sono immense e troppo spesso sottovalutate. Il femminicidio, poi, pur manifestandosi come fenomeno culturale limite e patologico, ci restituisce la cifra di un problema profondissimo di educazione emotiva, spirituale e civica. Sembra che l’equilibrio fra il maschile e il femminile dentro ognuno di noi, sia messo a dura prova in questo tempo di transizioni epocali in cui siamo immersi.

Questi dibattiti, all’interno di Montecitorio ed aperti alla partecipazione popolare, vogliono dare un contributo al dibattito pubblico e democratico. La politica è la più grande fra le scienze e fra le arti; è anche un aspetto fondamentale della dimensione spirituale umana e culturale di un Paese. Dovrebbe essere un impegno comune quello di contrastare la radicale spoliticizzazione dei cittadini che, privati ormai di valide prospettive interpretative per vivere pienamente il proprio tempo, si sentono sempre meno rappresentati e coinvolti dalla politica e sempre più sfiduciati. Il coraggio di immischiarsi in politica, invece, equivale ad aprirsi all’avventura di innescare processi e non cedere alla rassegnazione di sopravvivere senza partecipare o peggio ancora accontentandosi di occupare degli spazi.

“Pomeriggi popolari a Montecitorio” – 8 febbraio. Pieni di paure: demografia e femminicidio – Politica Insieme




SAFER INTERET DAY

Le iniziative del Polo Liceale “Ovidio” per la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete

Sulmona, 6 febbraio 2024. Oggi ricorre la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre cento nazioni. Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito aderisce all’iniziativa e invita tutti gli istituti scolastici ad organizzare attività rivolte alla promozione di un uso consapevole di Internet.

Il Polo liceale Ovidio accoglie la proposta e, attraverso una serie di “giornate della consapevolezza”, organizza per gli studenti attività educative e formative importanti e di qualità, finalizzate a promuovere le competenze necessarie affinché i minori sappiano muoversi e navigare nel Web in sicurezza.

In occasione del SAFER INTERNET DAY, quindi, due sono le proposte educative dedicate agli studenti del biennio dell’Istituto superiore sulmonese:

–           6 febbraio: aula magna del Liceo Artistico “Mazara”, incontro con il dr. Marco Calonzi, esperto in cyber security e consulente della Procura di Roma;

–           8 febbraio: auditorium del Centro pastorale diocesano, incontro con il dr. David Palmieri della Polizia postale dell’Aquila.

«Obiettivo», spiega la referente dell’iniziativa la professoressa Alessia Verrocchi, «è quello di supportare al meglio i giovani affinché abitino la Rete con piena coscienza, con comportamenti responsabili e capaci di riconoscere i pericoli. Internet e i social network sono sempre in evoluzione e dunque una sfida aperta che necessita di attenzione costante e di sensibilizzazione continua».




LA FERROVIA OLTRE TERAMO

Proposta di attivazione della linea ferroviaria Teramo – Montorio – Capitignano – L’Aquila. Anche a Fano Adriano verrà illustrato il progetto

Fano Adriano, 6 febbraio 2024. Dopo il successo di Montorio e visto il grande interesse che il progetto “La Ferrovia oltre Teramo: proposta di attivazione della linea ferroviaria Teramo – Montorio – Capitano – L’Aquila” ha suscitato, l’Associazione politico – culturale MaRea ha organizzato un convegno anche a Fano Adriano, Comune dove sarà presente una fermata di quello che è stato denominato “Il Treno dei Parchi”. 

L’iniziativa, che avrà lo scopo di illustrare il progetto, si terrà lunedì 12 febbraio alle ore 16:00, presso l’auditorium sala polifunzionale sita nella ex scuola elementare.

Modererà l’incontro il Dottor Berardino Nisii. Interverranno: il Sindaco di Fano Adriano Luigi Servi, il Coordinatore dell’idea progetto “Treno dei Parchi Teramo – L’Aquila – Roma” Paolo D’Incecco, il consigliere comunale di Fano Adriano Angelo Mastrodascio, l’Ingegnere Francesco Riccioni, il Presidente dell’Associazione MaRea Luciano Monticelli ed il candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo Luciano D’Amico.

“Sono molto soddisfatto del grande interesse che si è creato intorno a questo progetto. Da troppo tempo la montagna teramana è rimasta ai margini dello sviluppo socio-economico provinciale e regionale. Ritengo che il Treno dei Parchi possa rappresentare una grande opportunità, un progetto strategico per la promozione delle aree montane.” – conclude Luciano Monticelli Presidente dell’Associazione MaRea.




STEVE ‘BOLTZ’ BOLTON BAND, UNA NOTTE EPICA DI ROCK BRITANNICO

Sabato 10 febbraio dalle ore 21:30 al CAFFÈ KARIBU DI SANT’ONOFRIO in provincia di Teramo (ingresso libero). Il leggendario chitarrista britannico si esibirà in uno show indimenticabile con la sua band, fra cui il batterista Alessio Palizzi di Pescara. Il concerto sarà aperto dai Black Banjo

Campli, 6 febbraio 2024. Steve Bolton, noto al grande pubblico come ex membro dei mitici The Who e degli Atomic Rooster, ha plasmato la sua carriera sin dagli anni ’60. Il suo contributo alle leggendarie band e le sue collaborazioni con artisti del calibro di Paul Young, Richard Wright dei Pink Floyd e David Bowie lo rendono una vera icona del rock britannico

Il Caffè Karibu, a Sant’Onofrio ( Via Mirabilii, Campli, a Teramo),  sabato 10 febbraio vi aspetta per una serata di musica dal vivo, poco dopo le 20, per una serata leggendaria, con il chitarrista britannico Steve “Boltz” Bolton e la sua band. Faranno vibrare le mura con il puro spirito del rock. L’ingresso libero rende l’evento un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica dal vivo e per chi sa apprezzare un ‘apericena di frittelline con prosciutto, parmigiana, timballo, arista con peperoni fritti e calice di vino.

Steve Bolton, noto al grande pubblico come ex membro dei mitici The Who e degli Atomic Rooster, ha plasmato la sua carriera sin dagli anni ’60. Il suo contributo alle leggendarie band e le sue collaborazioni con artisti del calibro di Paul Young, Richard Wright dei Pink Floyd e David Bowie lo rendono una vera icona del rock britannico. La sua band, gli Atomic Rooster, attiva in tutta Europa dal 2016, continua a incantare il pubblico con il suo talento intramontabile.

I Black Banjo dopo aver suonato in Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Slovacchia e al Pistoia Blues Festival, con il loro stile inconfondibile apriranno il concerto di Steve “Boltz” Bolton.

La serata prenderà il via alle 21.30, dunque con l’apertura degli eclettici Black Banjo, una band che ha già lasciato il segno nei tour europei e al Pistoia Blues Festival. Con il loro stile inconfondibile, presenteranno il nuovo album “The Beauty And The Burst” e proporranno i brani del loro debutto “Out Of The Skies”. Black Banjo è composto da Alessandro Alessandrini (Civitanova Marche) alla chitarra e voce, Francesco Caporaletti (Civitanova Marche) al basso e cori, Fabio Verdini (Civitanova Marche) alle tastiere (noto anche come tastierista dei Tiromancino) e Alessio Palizzi (Pescara) alla batteria.

L’attesa sarà soddisfatta quando la Steve Bolton Band prenderà il palco, guidata dal carismatico chitarrista e lead vocalist Steve “Boltz” Bolton, accompagnato da Francesco Caporaletti (Civitanova Marche ) al basso e cori e Alessio Palizzi (Pescara) alla batteria. Promettono un’esperienza di puro rock britannico.

Alessio Palizzi è un batterista molto versatile. Vive a Pescara. La sua attività da musicista comprende: performance live, perfomance in studio di registrazione, e insegnamento. Gli ultimi Tour in giro per l’Europa sono stati con Doogie White (ex voce dei Raimbow, Malmsteen,ecc..) e con Kee Marcello (storico chitarrista degli EUROPE).

Steve “Boltz” Bolton è uno di quei musicisti che hanno scritto pagine di storia della musica e che hanno tutti i requisiti per essere definiti leggende. Classe 1949, è partito da Manchester per Londra, per diventare un musicista e la sua carriera lo ha portato a collaborare con musicisti del calibro di Paul Young, The Who, Bob Dylan e David Bowie. Un personaggio mai banale e capace di trascinarti nel suo rock‘n’roll fatto di passione ed emozioni.

 Iniziata l’attività professionistica nel 1968, la svolta della carriera arriva nel 1971, quando fa il suo ingresso nella storica band Atomic Rooster. L’anno seguente Bolton abbandonò la band ed entrò negli Headstone, band con la quale incise due album. Dal 1984 al 1988 ha collaborato con il cantautore Paul Young, dopodiché fece il suo ritorno negli The Who, fino al loro secondo scioglimento, avvenuto nel 1990.

Negli anni ’90 Bolton formò la sua band, chiamata 6Foot3, con Jim Kimberley (batteria) e il fratello Bob Kimberley (basso) e collaborò con artisti quali Belinda Carlisle,William Sheller e Scott Walker. Ha anche suonato in diverse tracce per l’album ‘Water Under the Bridge’ di Peter March. Negli anni ha persino collaborato con il mitico Richard Wright,tastierista dei Pink Floyd, David Bowie e molti altri nomi.

Dal luglio 2016, Steve ha riformato gli Atomic Rooster, insieme al cantante Pete French e la band è tutt’ora in attività in tutta Europa.

Appuntamento, Sabato 10 Febbraio, al Caffè Karibu, a Sant’Onofrio di Teramo, con questa leggenda e la sua band. (Ingresso Libero). Steve Bolton oltre ai suoi cavalli di battaglia, suonerà anche cover di puro Rock’n Roll mista a fantastiche ballate di stampo British!!

STEVE “BOLTZ” BOLTON Band + Open Act BLACK BANJO

Sabato 10 Febbraio al Caffè Karibu, a Sant’Onofrio, via Mirabilii, Campli, a Teramo

(Ingresso Libero)

STEVE “BOLTZ” BOLTON – Guitars & Lead Vocal

FRANCESCO CAPORALETTI – Bass & Backin Vocal (Vinnie Moore – Rowan Robertson – Gus G – Kee Marcello – Michael Angelo Batio – Doogie White)

ALESSIO PALIZZI – Drums (Kee Marcello – Doogie White – Rowan Robertson)

https://www.steveboltz.co.uk/

BLACK BANJO

Alessandro Alessandrini – Chitarra & Voce

Francesco Caporaletti – Basso & Backing Vocals

Fabio Verdini – Tastiere (attuale tastierista dei Tiromancino)

Alessio Palizzi – Batteria

https://www.facebook.com/blackbanjoband

www.blackbanjo.eu




RECORD MONDIALE DI GOFFREDO PALMERINI

Gems Book of World Records ha registrato articolo su Papa Francesco alla perdonanza 2022 come Record per 42 pubblicazioni in Italia e 10 all’estero

L’Aquila, 6 febbraio 2024. «GEMS BOOK OF WORLD RECORDS annuncia il suo 3° Record Mondiale conferito al signor Goffredo Palmerini dall’Italia per il caso “L’articolo più pubblicato sui giornali da un individuo”». Con un post su facebook, Sethi Krishan Chand ne ha dato notizia dall’India congratulandosi con il giornalista italiano. Questa la motivazione che compare sul Certificato di Eccellenza: 

«Il Record mondiale dell’articolo più pubblicato sui giornali da un individuo è registrato a nome del Sig. GOFFREDO PALMERINI dall’Italia (data di nascita 10 gennaio 1948). L’articolo “Dopo Celestino V, Papa Francesco apre la Porta Santa della Basilica di Collemaggio il 28 Agosto 2022 dopo 728 anni di fondazione nel 1294” è stato pubblicato su 52 giornali di tutto il mondo (42 in Italia & 10 in Paesi esteri).»

Richiesto di maggiori dettagli il giornalista e scrittore aquilano ha riferito che in un messaggio email Krishan Chand Sethi gli ha spiegato il perché della motivazione così condensata, dovendo essa rientrare nel format del Record, riportato poi graficamente sul Certificato d’Eccellenza. Il record Goffredo Palmerini l’ha stabilito con il suo articolo del 17 agosto 2022, titolato “DOPO CELESTINO V, È DI PAPA FRANCESCO IL DONO PIÙ GRANDE ALL’AQUILA – Il 28 agosto sarà Papa Bergoglio ad aprire la Porta Santa di Collemaggio per la Perdonanza n. 728″. Inviato ai circa 300 contatti stampa in Italia e all’estero cui d’abitudine Palmerini manda i suoi pezzi, l’articolo uscì su 42 testate giornalistiche in Italia e su 10 all’estero (Stati Uniti, Argentina, Brasile, Spagna, Uruguay, Canada, Venezuela).

«Sono davvero lieto – ha dichiarato Palmerini – che questo riconoscimento riguardi la Perdonanza Celestiniana, la nostra città L’Aquila e soprattutto Papa Francesco, che il 28 agosto 2022 ci fece il grande dono di venire ad aprire la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, quello davvero il Record che tutti aspettavamo da 728 anni! Un dono inoltre impreziosito da Papa Francesco con la concessione di un Anno straordinario della Misericordia, il 2023, concessione poi rinnovata per tutto il 2024, quasi che il giubileo aquilano – il primo della storia, sancito da Celestino V dalla Bolla del 29 settembre 1294 – sia una preparazione e si colleghi in continuità al grande Giubileo universale del 2025.»  Palmerini ha poi dato altre informazioni, avute da Krishan Chand Sethi, manager, poeta e fotografo d’arte indiano che egli conobbe nel 2018 in un evento culturale a Lecce.

Il Gems Book of World Records è stato concepito da Krishan Chand Sethi come Portale dei primati mondiali con gli stessi concetti ispiratori del Guinness. Di recente istituzione, il GEMS BOOK OF WORLD RECORDS è stato infatti lanciato e inaugurato il 27 gennaio 2024 in India, a Daman città dove Sethi vive, con la partecipazione del parlamentare On. Lalubhai Patel, delle autorità della Città e del Distretto, di numerosi esponenti della cultura e dell’economia. Con Sethi collabora un gruppo di ricerca statunitense che si occupa dei dettagli del Record e svolge ricerche e studi approfonditi per le verifiche e per certificarne poi la concessione.

Krishan Chand Sethi, e sua moglie Sunita, hanno pensato di istituire il GEMS BOOK perché loro stessi sono detentori di vari primati mondiali. Sono infatti ideatori nel mondo del concetto di “Poesia pittorica” ed editori dei relativi volumi. Hanno infatti pubblicato 70 libri-antologie in questa particolare disciplina letteraria ed artistica. Sono circa 3000 gli autori entrati con i loro lavori poetici nelle antologie che la coppia Sethi ha pubblicato. Ci sono poi i preziosi Coffee Table Books. Il primo libro da tavolo realizzato da Sethi – volume pregiato di grande formato, con poesie e foto d’arte –, recante 142 sue citazioni universali, è stato tradotto in 22 lingue del mondo. Il suo secondo Coffee Book, con 208 sue citazioni per guarire l’anima e aiutare a conoscere se stessi, è stato tradotto anch’esso in molte lingue. Per l’eccellenza artistica e letteraria al dr. Krishan Chand Sethi sono stati conferiti cinque dottorati ad honorem da diverse università e organizzazioni accademiche del mondo. Krishan Chand Sethi è inoltre vincitore di 5 primati mondiali e di numerosi altri riconoscimenti letterari, fatto che ha ispirato lui e Sunita Sethi a realizzare un portale dei primati mondiali, appunto il BOOK GEMS OF WORLD RECORDS creato due settimane fa. Un altro loro importante risultato.

Krishan Chand Sethi, 72 anni, è nato nel Punjab, regione all’estremo nord dell’India confinante con il Pakistan. Due lauree e un master (Letteratura inglese, Scienze delle Assicurazioni) in tre distinte università indiane, Sethi è stato per 35 anni manager e Vicedirettore generale della United India Insurance Co. Ltd, fino al 2012. Poeta finissimo, scrittore e fotografo d’arte, ha pubblicato 16 grandi libri da tavolo di poesia pittorica. La sua produzione artistico-letteraria supera 500 poesie pittoriche e circa 500 brevi e micro-poesie. I suoi soggetti sono semplici, belli e chiari, incorniciati nella sua poesia visiva.

È stato un vero antesignano, introducendo il nuovo concetto di poesia “pittorica” dove fotografia e poesia si fondono in una stupenda sinestesia. Il linguaggio del corpo, che egli sempre utilizza nell’immagine fotografica, è sempre abbinato al tema d’una poesia. Questo modo di scrivere liriche, dai primi anni pionieristici, si sta diffondendo rapidamente nel mondo della poesia e dei social media. Sethi Krishan Chand, è fondatore e presidente del World Pictorial Poetry Art Forum, associazione culturale e umanitaria che si propone di diffondere nel mondo valori universali (Love, Peace & Humanity) attraverso la letteratura e l’arte. Il Forum attualmente ha 34 filiali nel mondo e la sede centrale a Daman, città sull’oceano Indiano situata a 180 km da Mumbai.

«Il concetto di poesia pittorica che ho ideato e diffuso – spiega Krishan Chand Sethi – mi ha portato ad essere molto conosciuto nel mondo. Tutto è iniziato nel 2011, quando ho iniziato a lavorare su questo pensiero innovativo, modellato per essere il futuro della nuova poesia con la fotografia. Ha funzionato lentamente all’inizio, ma è entrato in piena crescita dal 2014. Ora si sta espandendo in modo straordinario nei social e nei media cartacei». Nelle sue opere sembra che l’immagine e la poesia operino come il corpo e l’anima di una composizione e abbiano un doppio effetto sulle menti dei lettori. «Su supporto cartaceo – aggiunge Sethi – io e mia moglie Sunita abbiamo pensato anni fa di pubblicare un mega album da tavolo da caffè con poesia pittorica, l’abbiamo fatto e abbiamo creato una storia. Abbiamo realizzato un record mondiale. A volte l’immagine parla molto più di quanto non facciano le parole, le linee e le poesie.» La signora Sunita, che peraltro è editore dei libri di pictorial poetry, fa un ottimo lavoro nel selezionare un’immagine adatta da abbinare al tema della poesia composta dal marito. Sethi scrive poesie sul linguaggio del corpo di un soggetto coinvolto e l’immagine – solitamente foto artistiche di splendide donne – rende la lirica più bella e toccante. Non è errato definire Krishan Chand Sethi padre della “poesia pittorica” nella storia della letteratura indiana e mondiale.




ELEZIONI ABRUZZO 2024

Il 14 febbraio incontro/confronto tra i due candidati alla Presidenza della Regione, Marsilio e D’Amico

Lanciano, 6 febbraio 2024. Incontro/confronto  mercoledì  14 febbraio a  Lanciano, tra il presidente uscente della  Regione Abruzzo  e   il candidato  per  la  seconda  volta, alla  presidenza della Regione per  il centrodestra, Marco Marsilio, e il candidato alla Presidenza della  Regione  per il  centrosinistra,  per  Patto  per  L’Abruzzo  Luciano D’Amico.

Il  dibattito, organizzato  da  Ascom Abruzzo, presieduto da  Angelo  Allegrino, si  svolgerà dalle  ore  17  al  Teatro comunale Fedele  Fenaroli. L’ingresso  per  I cittadini  e  libero. “Siamo  orgogliosi – commenta  Allegrino – di  essere  riusciti ad organizzare quest’evento che  pone al  centro  il  futuro   dell’Abruzzo.




GIOVANNI SPAVENTA TESTIMONIANZE E RACCONTI

Premiato lo chef Walter Giardinelli per aver continuato e attualizzato il pensiero e la pratica culinaria di Spaventa

Villa Santa Maria, 6 febbraio 2024 – Si è tenuto questa mattina all’istituto alberghiero “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria la terza edizione del memorial dedicato allo chef di cucina Giovanni Spaventa. Un convegno al quale hanno partecipato il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace, il presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e sindaco del paese, Giuseppe Finamore, la dirigente scolastica Barbara Bernardone, gli chef Giuseppe Tinari e Walter Giardinelli e in collegamento video Walter Bolzonella, barman per oltre trent’anni dell’hotel Cipriani di Venezia, e Domenico Cugliandro, chef di cucina in prestigiosi ristoranti italiani e internazionali.

L’evento ha raccontato, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, la storia dello chef Giovanni Spaventa, nato a Villa Santa Maria nel 1933 da una famiglia di cuochi, della quale ha seguito le orme, diventando un apprezzatissimo chef di cucina. Il suo percorso professionale inizia nel 1950 nel Napoletano, poi la carriera in lussuosi alberghi romani, fino alla svolta professionale nel 1964, quando entra a far parte della brigata di cucina dell’hotel Cipriani a Venezia. Nel 1983 ne diventa chef di cucina, un ruolo che porta avanti fino al 1990, anno in cui si ritira dal mondo del lavoro. Un professionista dell’arte culinaria, Spaventa, che ha deliziato i palati di noti personaggi, tra i quali Margaret Thatcher, Ronald Reagan, Grace di Monaco, Sandro Pertini, Giulio Andreotti, Gregory Peck e tanti altri.

Oltre alla sua carriera lavorativa, è stato ricordato per la sua preziosa partecipazione all’associazionismo professionale, in particolare dall’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi, alla quale ha partecipato sin dalla costituzione, e dall’Associazione dei Cuochi Valle del Sangro di cui è stato presidente dal 1985 al 1989.

Queste le parole del sindaco di Villa Santa Maria Giuseppe Finamore, che è anche presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro:  “Giovanni Spaventa ha donato tanto a noi giovani cuochi che allora ci avvicinavamo al mondo della cucina, è stato un insegnante e anche un padre. In ragione di questo rapporto che noi studenti di quel tempo abbiamo vissuto con lui, vogliamo raccontare la sua figura ai ragazzi di oggi affinché possano conoscere la storia e farla propria. Ecco perché per la prossima edizione stiamo lavorando ad un maggior coinvolgimento dei giovani nel memorial. È un modo per dare importanza ad un grandissimo chef come Spaventa e per tramandare la memoria della tradizione culinaria di Villa Santa Maria”.

Il premio “Chef di cucina Giovanni Spaventa” quest’anno è stato conferito, a Walter Giardinelli – chef al Cipriani di Monte Carlo – per aver continuato e attualizzato, con etica e professionalità, il pensiero e la pratica culinaria del maestro Giovanni Spaventa. I “cannelloni alla Giovanni,” questo il piatto vincitore, sono stati riproposti e rivisitati dallo chef Giardinelli che ha anche raccontato alcuni aneddoti che lo legano a Giovanni Spaventa.

Il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace ha sottolineato la professionalità, la tenacia e l’umiltà di Spaventa : “Ricordare questo grande chef è importante soprattutto per i giovani affinché trovino, attraverso la storia di Spaventa, lo stimolo a fare sempre di più e sempre meglio e arrivare a livelli sempre più alti che la professione offre”. 




DIARIO DI UNA VIAGGIATRICE collana Comete di Ianieri edizioni

La donna è la protagonista del quarto volume della serie blu

Pescara, 6 febbraio 2024. Maud Howe nasce a Boston il 9 novembre 1854: è una donna estremamente attuale; giornalista, scrittrice e rivoluzionaria, è autrice di numerose opere che spaziano dalla saggistica alla narrativa di viaggio, passando per la biografia e il romanzo ed affronta tematiche di grande modernità con sentimento ed emozione.

Maud Howe, però, è anche la prima protagonista femminile del vasto progetto “Comete – Scie d’Abruzzo” di Ianieri edizioni e diretta dallo scrittore e sceneggiatore abruzzese Peppe Millanta: il titolo del quarto volume in uscita della serie blu dedicata alla narrativa di viaggio è “Diario di una viaggiatrice, tra luoghi e identità d’Abruzzo” che reca un’attenta prefazione della scrittrice Kristine Maria Rapino.

Introduzione, traduzione e note sono di Martina Russo che anticipa: “L’esplorazione delle terre d’Abruzzo, documentata dalla penna della viaggiatrice americana, parte dalla nuova ferrovia che collegava allora Roma a Sulmona, fino a giungere nel cuore delle montagne, a Roccaraso, descritta dall’autrice come la stazione ferroviaria più alta d’Europa . Ancora oggi, quella linea ferroviaria è una delle più apprezzate d’Italia, conosciuta come la Transiberiana d’Italia, per via dei meravigliosi paesaggi che è possibile ammirare percorrendola”.

In Appendice I treni di Flaiano di Lucilla Sergiacomo riportano indietro nel tempo: la lettura dà la possibilità al pubblico di conoscere un altro interessante personaggio quello di Don Oreste De Amicis, proclamatosi dio ed orignario del comune vestino di Cappelle sul Tavo (PE). Il  volume raccoglie la traduzione di un estratto dell’edizione del 1909 di Roma Beata: Let ters from the Eternal City, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1903: si tratta di un epistolario, una serie di lettere che idealmente Maud Howe indirizza alla sorella Laura ed è una narrazione che ripercorre alcune delle tappe della sua lunga permanenza in Italia, dal gennaio del 1894 all’agosto del 1900. La scrittura di Maud Howe offre immagini ricche di dettagli, e ci sono continui rimandi pittorici, sembra di vedere tutto ciò che lei descrive, e le sue parole sono accompagnate ad una serie di disegni del suo uomo, John Elliott, presente come personaggio all’interno del testo con il diminutivo di J. 

Tra i numerosi personaggi incontrati in questo viaggio, un ruolo importante rivestono le donne e come spiega la Rapino “stupisce che le vere protagoniste di queste lettere siano le donne d’Abruzzo, dal portamento disinvolto e nobile. Una rivendicazione che precorre i tempi. La loro bellezza supera ogni aspettativa, come scrive Howe, al punto da essere paragonate ai soggetti dei quadri di Michelangelo o alle Madonne di Raffaello. Da queste annotazioni le donne abruzzesi, ‘forti e dritte’ anche nella vecchiaia, escono in tutta la loro ‘sobria dignità’, per quanto ritratte in una realtà umile, senza filtri. La narrazione poetica di certa povertà ha una forte carica emotiva che adesso rivendichiamo, così come la transumanza, che nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento UNESCO di Patrimonio Im materiale dell’Umanità. Le lettere di Maud Howe offrono una testimonianza unica della nostra identità culturale”.

Howe vuole offrire ai lettori una visione realistica dei luoghi, delle persone, dei loro costumi e delle loro tradizioni, anche a costo di apparire sconveniente e a tratti rude ed infatti la sua è una narrazione fortemente antropologica: esplora la cultura, le pratiche sociali, le credenze dei personaggi e dei luoghi rappresentati. Ciò comporta, appunto, un’attenzione particolare ai dettagli culturali, ai valori e ai comportamenti sociali che influenzano il modo in cui gli individui interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. Con il suo linguaggio lineare e spontaneo, indubbiamente, non omette anche critiche.

“Comete” si avvale del lavoro di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, Fabrizio Ferrari, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Il progetto di 36 volumi di Comete diviso in tre serie da 12 uscite (narrativa di viaggio, Abruzzo immateriale, Abruzzo letterario) vanta i seguenti partner: Borghi Autentici, I Borghi più Belli d’Abruzzo, I Parchi Letterari ed Il Parco Nazionale della Maiella.