LA CORTE INTERNAZIONALE SUL GENOCIDIO A GAZA

Politicainsieme.com, 27 gennaio 2024. La Corte Internazionale ha stabilito che ci sono tutti gli estremi per valutare la denuncia di genocidio presentata dal Sudafrica contro Israele per quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza dove ieri si è raggiunto il bilancio di oltre 26 mila morti, stando ai dati quotidianamente forniti dalle autorità di Hamas che Gaza controlla. Per una decisione finale si dovrà attendere molto tempo.

Intanto, la Corte ha “ordinato” a Israele un immediato intervento per evitare azioni che possano essere considerate genocidio e di consentire l’arrivo a Gaza di tutto ciò che può servire alla popolazione civile. Non ha ordinato l’immediata cessazione delle operazioni militari.

I sudafricani, i palestinesi e molti paesi arabi hanno apprezzato la sentenza. Benjamin Netanyahu l’ha invece fortemente criticata rilevando che, comunque, questo primo pronunciamento della Corte non ordina ad Israele di fermare il proprio esercito, mentre ha chiesto ad Hamas un immediato rilascio degli ostaggi ancora nelle sue mani.

Si tratta di una sorta di avvertimento che costringe il Governo di Israele a valutare bene il prosieguo della propria campagna militare e tutti ad affrontare il punto fondamentale della questione.

Israele ha diritto alla propria esistenza. Esistenza riconosciuta dalla stragrande maggioranza dei paesi presenti alle Nazioni Unite. Ha il diritto di mettere in atto tutte le misure necessarie a garantire la propria sicurezza. E, tra l’altro, fino al 7 ottobre del 2023, quel giorno sanguinoso in cui Hamas sferrò un attacco costato la vita a migliaia di persone del tutto innocenti, gran parte dei paesi arabi erano coinvolti in un processo di “pacificazione” che avrebbe portato ad una “normalizzazione” dei rapporti in una regione in cui lo Stato ebraico si è trovato per decenni in un permanente stato generalizzato di guerra con molti dei suoi vicini. Il problema è quello dei limiti entro cui Israele può condurre le proprie azioni militari.

Sullo sfondo resta la questione centrale, quella che ha ricordato ieri, nel giorno della Shoah, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul diritto che anche i palestinesi hanno alla costituzione di un loro stato.

In effetti, la decisione preliminare della Corte, costringe le autorità dello Stato ebraico ad interrogarsi se la loro risposta alla strage perpetrata da Hamas non sia andata, e non continui ad andare, oltre i limiti del consentito provocando un numero altissimo di morti e feriti tra i civili, costringendo a continui spostamenti di centinaia di migliaia di persone ridotti a vivere in condizioni catastrofiche. Quelle che, stando alle dichiarazioni di importanti esponenti del Governo di Netanyahu, che la Corte ha preso in considerazione, porrebbero agli abitanti di Gaza la sola prospettiva di essere sradicati dalla loro terra e di aggiungersi alla “diaspora” dei palestinesi iniziata con il 1948.

Israele è una democrazia, l’unica in quel delicato scacchiere del mondo in cui si trova. Non può fare finta che la Corte non sia stata chiara, così come i paesi arabi mediorientali che aspirano anch’essi alla pace debbono impegnarsi di più per risolvere lo storico conflitto che li coinvolge in ogni caso.




SOLIDARIETÀ AL POPOLO DELL’OLOCAUSTO

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 27 gennaio 2024. Oggi, Giorno della Memoria, il ricordo dei sei milioni di ebrei trucidati, nel cuore dell’Europa, nei campi di sterminio nazisti, cade nel pieno dei combattimenti nella striscia di Gaza.

La reazione di Israele all’eccidio di Hamas dello scorso 7 ottobre, ha risposto con un’ecatombe ad un’altra e la sua misura, eccessiva sul piano delle vittime civili, è, per molti, il pretesto per risvegliare un antisemitismo coriaceo e feroce, espressione di un’ odio antico ed implacabile, insensato e cieco. Quasi lo si volesse legittimare, a costo di risvegliare i fantasmi cupi di una ferita che ancora sanguina e disonora chi la inferse e chi l’assecondò.

La condotta del governo Netanyahu contestata da molti anche all’ interno del suo Paese, nulla toglie al ricordo, al tributo di memoria e di solidarietà, alla condivisione di una sofferenza immane, che tutti gli uomini, il mondo intero, devono alle vittime della Shoah, al dolore indicibile di un popolo – è il caso di dirlo – crocifisso, inchiodato come Cristo al patibolo.

La sofferenza degli ebrei, la brutalità del genocidio messo in atto contro di loro da un potere fanatico e perverso è un mistero della storia, un evento che non finirà mai di interrogarci, ben oltre le ragioni di cui possono dar conto i criteri dell’ analisi culturale, chiamati ad esplorare le radici più’ antiche di un antisemitismo che ci sembra tuttora, in troppi ambienti, inestirpabile.

L’ intento dei nemici di Israele, la strategia di Hamas nulla ha a che vedere con le ragioni pur sempre deprecabili di ogni guerra, bensì, ancora una volta, mira alla soluzione finale, alla eradicazione di un’ intera etnia dalla faccia delle Terra.

È altrettanto devastante il sacrificio imposto al popolo palestinese, inaccettabile e ripugnante la morte cruenta di migliaia e migliaia di bambini, destinata a seminare germi di odio che neppure il succedersi delle generazioni potrà attenuare, se non in tempi lunghi che oggi nessuno può cogliere, neppure in un orizzonte lontano.

Eppure, dovrebbe essere l’esperienza comune di un dolore insanabile a spingere due popoli l’uno verso l’altro, maturando quella più profonda consapevolezza di sé, quella coscienza compiuta del proprio posto nella storia che la sofferenza patita, dall’ una e dall’ altra parte, può fecondare.




LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA

di Serfilippi Denis

Chieti, 27 gennaio 2024. Oggi ricorre il Giorno della Memoria, che commemora le vittime dell’Olocausto. La data scelta corrisponde all’anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento e sterminio nazista.

Il Giorno della Memoria è stato istituito per informare il pubblico sull’Olocausto e commemorare ufficialmente tutte le vittime del regime nazista. Tra queste si contano sei milioni di ebrei e milioni di altre persone, tra cui polacchi, slavi, rom e sinti, omosessuali e persone con disabilità.

Un altro gruppo che è stato vittima di persecuzione sono i Testimoni di Geova.

Il professor Detlef Garbe, ex direttore del Memoriale del campo di concentramento di Neuengamme, ha spiegato: “I testimoni di Geova, che nel Terzo Reich subirono un’implacabile persecuzione, sono tra le cosiddette vittime dimenticate del regime nazista. Per decenni sono stati ignorati […] nonostante il fatto che un considerevole numero di testimoni di Geova subì persecuzione e morte”.

I Testimoni furono oppressi perché si rifiutarono di imbracciare le armi o di conformarsi all’ideologia nazista dell’odio.

“I testimoni di Geova erano l’unico gruppo cristiano sotto il Terzo Reich a essere contrassegnato da un simbolo specifico per i prigionieri: il triangolo viola. Erano perseguitati solo sulla base delle loro convinzioni religiose”, dice Luca Didò portavoce dei Testimoni di Geova. “I nazisti offrirono loro la libertà se avessero rinunciato alla loro fede e avessero sostenuto il regime. Eppure, hanno avuto il coraggio di attenersi ai valori cristiani: la lealtà a Dio e l’amore per il prossimo”.

Alcune statistiche sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime nazista:

·              Dei circa 35.000 Testimoni che si trovavano nell’Europa occupata, circa 13.400 furono vittime della persecuzione nazista.

·              Circa 11.300 persone furono arrestate.

·              Circa 4.200 furono mandati nei campi di concentramento.

·              Più di 1.250 testimoni di Geova vittime della persecuzione nazista erano minorenni.

·              Circa 600 figli di testimoni di Geova furono sottratti ai loro genitori dal governo nazista.

·              Almeno 72 testimoni di Geova furono uccisi con l’eutanasia.

·              Almeno 548 Testimoni, alcuni dei quali minorenni, morirono per esecuzione o omicidio volontario.

·              In totale circa 1.600 Testimoni persero la vita a causa della persecuzione nazista.

·              Si stima che circa 6.000 Testimoni fossero detenuti in prigioni o campi di concentramento durante il periodo dell’Olocausto.




PER L’ABRUZZO AMBIZIONE E PROGETTO DI SVILUPPO

D’Amico all’evento su Pescara e Regione

Pescara, 27 gennaio 2024. “Dobbiamo essere ambiziosi e riprendere un progetto di sviluppo che è mancato in questi anni. Ripristinare una politica di programmazione che abbia come faro l’interesse della comunità”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo nella Sala consiliare del Comune di Pescara all’incontro “Pescara al plurale, ci vuole la Regione”, organizzato dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso.

Al centro dell’intervento di D’Amico l’idea di Abruzzo tra vent’anni: “Serve una politica industriale e di sviluppo per l’agricoltura e il turismo. Il sistema manifatturiero abruzzese è sempre più solo, benché incida per il 28 per cento sul Pil, più della Germania. Non possiamo più permetterci l’assenza di una bussola, è la Regione che deve giocare un ruolo di regia e coordinamento. Di questo passo rischiamo di perdere anche la produzione dei furgoni della Val di Sangro. Per evitarlo è necessario adeguare i porti e le infrastrutture: è la Regione che se ne deve occupare. Va applicata la Carta di Pescara, un’intuizione straordinaria nata in questa regione, dove per la prima volta si sostiene che non c’è sviluppo senza sostenibilità economica, sociale e ambientale. Vale ancora di più oggi poiché viviamo una fase storica ricca di opportunità: i grandi gruppi industriali stanno tornando a produrre in Europa ma non in Abruzzo”.

Per D’Amico “serve lavoro sicuro e di qualità. La nostra risorsa sono le giovani e i giovani abruzzesi. Dobbiamo puntare sulla loro formazione. Va garantito il pieno esercizio del diritto allo studio e spetta alla Regione farlo. Serve una Regione che elabori una politica di indirizzo del sistema universitario. Va offerto al sistema economico di trasformare la conoscenza scientifica in conoscenza utile per le imprese. Le nostre quattro Università possono essere anche un sistema propulsivo per il sistema economico”.

D’Amico ha citato anche l’importanza di politiche di sostegno per il turismo e per gli agricoltori che “non possono essere lasciati soli di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico”. Fondamentali anche le ragioni dell’equità: trasporto e diritto alla salute. “Vogliamo offrire il trasporto pubblico – continua D’Amico – a tutti gli abruzzesi, per ragioni di sostenibilità ambientale, sociale, territoriale. Sulla sanità riteniamo che una spesa due miliardi e ottocento milioni non sia compatibile con queste liste d’attesa e con questo basso livello di servizio sanitario”.




INAUGURATA OGGI LA MOSTRA LA RAZZA NEMICA

Il Vicesindaco Lidia Albani, il direttore del Polo Museale Sirio Maria Pomante e lo studioso della Shoah Cesare Moscati accompagnano i ragazzi delle Scuole Medie in una mattinata di riflessione e conoscenza

Giulianova, 27 gennaio 2024. È stata una rappresentanza di studenti delle Terze Medie cittadine, ad inaugurare ieri mattina la mostra La Razza Nemica, allestita fino al 18 febbraio nel Loggiato Cerulli nell’ambito delle iniziative organizzate per il Giorno della Memoria. La mostra offre un percorso visivo e documentale degli anni che hanno segnato la storia mondiale del secolo scorso, ferita dall’ideologia nazi-fascista e dalla conseguente tragedia dell’ Olocausto.

La mattina è iniziata in sala Buozzi, dove i ragazzi hanno ascoltato con grande interesse le parole di Cesare Moscati, volontario del Museo della Shoah di Roma, che ha spiegato con grande efficacia strategie e finalità della propaganda antisemita.

Quindi, l’inaugurazione della mostra itinerante La Razza Nemica, che ragazzi ed insegnanti hanno visitato, guidati da Cesare Moscati. Sempre ieri mattina, gli studenti si sono recati all’ingresso del municipio. Qui sono state loro mostrate le pietre d’inciampo collocate negli anni scorsi. Nella piazza alle spalle del Comune, hanno sostato presso la stele che commemora le vittime del tragico bombardamento del 29 febbraio ‘44.

“Siamo grati – ha detto il Vicesindaco Albani – al Museo della Shoah di Roma e a Cesare Moscati che volontariamente mette a disposizione le sue conoscenze e le sue esperienze. L’obiettivo principale, anche quest’anno, è coinvolgere i ragazzi, offrendo loro la possibilità di riflettere sulla storia e comprendere i meccanismi che hanno condotto le masse a porre in atto, o a tollerare, la pratica aberrante dello sterminio di massa”.




SOSTEGNO CONTRO LA CHIUSURA DEL CANILE DI SANTE MARIE

Alle ore 15:00 in Piazza Risorgimento ad Avezzano, la manifestazione “Giù le mani dai MarsiCANI” organizzata dalle associazioni animaliste del Coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente contro la chiusura

Pescara, 27 gennaio 2024. La vicenda, che da settimane sta alimentando il malumore di tutti i volontari del territorio, ha già portato ad una petizione on-line che in un mese ha superato le 7.000 firme, ed è ormai sotto i riflettori tanto da coinvolgere a macchia d’olio tutte le realtà che operano a tutela del mondo animale in Abruzzo.

“Anche il M5S Pescara parteciperà alla manifestazione – commenta il consigliere comunale Paolo Sola – per una battaglia di civiltà che deve vederci tutti uniti. Nella nostra città abbiamo appena vissuto il dramma della chiusura del canile di Via Raiale per le scelte folli e sconsiderate del centrodestra targato Carlo Masci, che ha condannato una città come Pescara a restare senza alcun presidio di cura e di tutela per gli animali di affezione. Quindi conosciamo bene questa tendenza a mortificare il lavoro delle associazioni animaliste, che purtroppo si sta propagando in tutta la Regione ed in tutto il Paese, sempre più distante e disinteressato a questi temi. La minaccia che incombe su Sante Marie rappresenta l’ennesimo taglio sconclusionato – prosegue Sola – che persegue una logica di svuotamento dei territori da quei presidi che invece, grazie al lavoro silenzioso e sommerso di centinaia di volontarie e volontari, sempre più spesso si sostituiscono ad amministrazioni locali assenti e disinteressate”.

A preoccupare, infatti, non sono solamente le difficoltà nel trasporto dei cani verso una nuova struttura da realizzare a L’Aquila, con il pericolo di congestionarla nel ricevere i flussi da tutta la Marsica, ma soprattutto il rischio di compromettere un delicato equilibrio tra le entrate in canile e le adozioni, finora garantito solo grazie all’operato dei volontari marsicani che, per ovvie ragioni di tempo e di distanza, non potrebbero offrire agli ospiti nel canile aquilano il loro prezioso contributo. “Invitiamo tutti i volontari e le realtà abruzzesi ad esprimere il proprio sostegno a questa manifestazione e a questa battaglia – conclude Sola – per dare un segnale forte e consolidare quella rete tra associazioni che è il nostro miglior strumento di difesa”.




L’EX RAVASCO DIVENTERÀ HOSPICE

Sisma 2016: 3,6 milioni il valore dell’intervento finanziato. Per il Commissario Castelli la ricostruzione sta dimostrando capacità di visione futura per i territori

Teramo, 27 gennaio 2024. Questa mattina a Teramo il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli ha partecipato a una conferenza stampa nel corso della quale è stato illustrato il progetto per il recupero e utilizzo dell’ex Ravasco.

L’edificio della Asl di Teramo sarà destinato alla funzione di hospice, in grado di accogliere fino a dieci malati terminali. L’importo complessivo per la realizzazione dell’opera, finanziata dalla Struttura commissariale, è pari a 3,65 milioni di euro (150 mila euro derivano dal contributo incentivo Conto Termico – GSE).

Il Commissario Guido Castelli ha dichiarato: “Quello che abbiamo presentato oggi è il primo di una serie di lavori che riguardano l’edilizia pubblica a Teramo, per un valore complessivo di 25 milioni di euro, e che riguardano la Prefettura, la Asl e scuole.

L’importanza di quest’intervento per l’ex Ravasco, i cui lavori saranno avviati nelle prossime settimane e avranno una durata di due anni, sta nel fatto che la ricostruzione post sisma dimostra la capacità di orientarsi verso la futura funzione degli immobili già prima del loro recupero.

Una capacità sia di visione che progettuale frutto del costante scambio e confronto con tutti gli attori impegnati, a partire dal Presidente Marco Marsilio, il Direttore dell’Usr Vincenzo Rivera e il Direttore generale dell’Asl Teramo, Maurizio Di Giosia. Si tratta di una ricostruzione che va oltre la mera ricomposizione del patrimonio immobiliare, prospettando una nuova logica per i servizi pubblici. Il futuro dei nostri territori, e delle aree interne in particolare, dipende anche e soprattutto dalla capacità che avremo di costruire realtà funzionali alle nuove esigenze delle nostre comunità”.




CONTINUIAMO A SEMINARE PER IL FUTURO

Coldiretti, i quattro punti per l’agroalimentare abruzzese

Avezzano, 26 gennaio 2024. Salvaguardia del made in Italy attraverso la promozione dell’alimentazione naturale, tutela della risorsa acqua e delle filiere “fragili” e snellimento delle procedure dei bandi comunitari. Sono alcune delle proposte emerse nell’incontro “Continuiamo a seminare per il futuro” che, promosso da Coldiretti Abruzzo, si è svolto oggi pomeriggio nel Castello Orsini di Avezzano. Obiettivo dell’evento: illustrare il “Documento Politico sul cibo e sull’agroalimentare abruzzese” ai candidati alla presidenza della Regione Abruzzo in vista delle elezioni del 10 marzo. Affollatissima la sala del castello, con forze dell’ordine, sindaci e amministratori, politici e istituzioni, centinaia di agricoltori e dirigenti Coldiretti, oltre al ministro all’Agricoltura e alla sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, al sottosegretario di stato al ministero dell’agricoltura Luigi D’Eramo, al presidente della giunta regionale (nonché candidato del centrodestra) Marco Marsilio, all’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente. Presente anche il vicepresidente nazionale di Coldiretti David Granieri. Un momento di confronto sul futuro dell’agricoltura regionale a cui seguirà il secondo evento con il candidato del centrosinistra Luciano D’Amico.

Ad aprire il convegno, moderato dal direttore regionale di Coldiretti Roberto Rampazzo, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio seguito dal presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli che ha illustrato i quattro punti che costituiscono il Documento politico (ai quali corrispondono dodici proposte concrete):

1.    Semplificazione amministrativa e sburocratizzazione.

2.    Potenziamento dell’economia agricola attraverso la valorizzazione della multifunzionalità, la tutela dei territori e delle produzioni agroalimentari di eccellenza, l’incentivazione e il supporto dell’imprenditoria giovanile e femminile oltre che delle imprese tradizionali.

3.    Corretta gestione dell’ambiente e del territorio attraverso il potenziamento delle infrastrutture idriche e idrauliche, la tutela della risorsa acqua e l’utilizzo di energie alternative nel rispetto del consumo del suolo ad uso agricolo.

4.    Tutela del made in Italy attraverso la lotta al cibo sintetico e la valorizzazione della filiera agricola abruzzese con particolare riferimento alle produzioni di qualità (vino, olio, ortaggi, latte e carne) anche in considerazione della crisi economica, degli elevati costi di gestione e dei cambiamenti climatici che caratterizzano l’era contemporanea.

«I temi che sono al centro del documento sono i punti nevralgici dell’agricoltura del futuro – ha detto il Presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli – nonostante il difficile momento storico, bisogna imprimere al settore la giusta spinta e rafforzare gli strumenti a disposizione attraverso una normativa e una progettualità adeguate al contesto economico e sociale. Ecco perché il nostro documento ha uno spirito programmatico, propositivo e lungimirante e elenca proposte concrete”. Da qui, l’elenco delle proposte sulle varie sfaccettature di un settore in difficoltà ma con potenzialità straordinarie e riconosciute. Coldiretti chiede la semplificazione delle procedure amministrative con particolare riferimento ai bandi comunitari, la gestione efficiente della risorsa “acqua” attraverso il buon funzionamento dei consorzi di bonifica e il potenziamento delle strutture idriche nel rispetto ambientale (piano laghetti), il sostegno alle filiere locali che vivono un momento di “fragilità”, la promozione di una “diffusa cultura del cibo” – in linea con la legge recentemente approvata a livello nazionale contro il cibo sintetico –  attraverso la valorizzazione delle filiere locali nonché il potenziamento delle fattorie didattiche, delle aziende di eccellenza e dei mercati a filiera corta. Una serie di proposte che, in occasione dell’incontro, sono state condivise e sottoscritte da Marco Marsilio, che ha ribadito “la necessità di potenziare il lavoro fatto per il settore agricolo con nuovi investimenti” e ha confermato l’arrivo dei fondi (90 milioni di euro) per l’impianto irriguo del Fucino che contribuirà ad alzare il livello qualitativo di produzione con ritorno di salubrità ed immagine per l’intero settore agricolo abruzzese.  Dal canto suo, il vicepresidente di Coldiretti David Granieri ha ricordato il lavoro di Coldiretti nella lotta al cibo sintetico anche attraverso una petizione nazionale di 2milioni di firme, argomento su cui il ministro Lollobrigida ha rimarcato l’impegno del governo nazionale anche in sede europea per il contrasto al cibo sintetico “che non costituisce un’alternativa sostenibile alla produzione primaria basata sugli allevamenti” e la recentissima approvazione del decreto per il riconoscimento dello stato di calamità naturale legato alla peronospora.

Alessandra Fiore




A ROSETO LA FINAL EIGHT

La Coppa Italia di serie A2 di basket femminile

Roseto degli Abruzzi, 26 gennaio 2024. La Lega Basket Femminile ha comunicato che la Final Eight di Coppa Italia di Serie A2, in programma dall’8 al 10 marzo, si disputerà al PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi. HBS Group sarà il title sponsor. La manifestazione, che mette a confronto le migliori otto squadre del campionato di Serie A2 al termine del girone d’andata, è organizzata in collaborazione con il Comune di Roseto degli Abruzzi, l’A.S.D. Roseto Eventi e il Comitato Regionale FIP Abruzzo.

Per la Lega Basket Femminile è fonte di grandissima soddisfazione e felicità poter organizzare la Final Eight di Coppa Italia di Serie A2 a Roseto, città che oltre ad annoverare una delle protagoniste della competizione come le Panthers, può vantare una grandissima tradizione e passione cestistica, in aggiunta a un importante know how in termini di eventi e tornei di pallacanestro anche nel recente passato. C’è la certezza che l’esperienza nella città abruzzese non sarà soltanto indimenticabile per squadre e pubblico coinvolto, ma sarà anche un eccezionale spot per il movimento e una vera festa dello sport in una piazza storica del nostro basket.

“Come Primo Cittadino sono orgoglioso di poter ospitare a Roseto, ancora una volta, un evento sportivo di questa portata – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Una kermesse di caratura nazionale che avrà sicuramente l’attenzione di tutti gli amanti dello sport e della grande pallacanestro, in un contesto che vede la squadra femminile della nostra città rappresentare un’eccellenza nel campionato di A2. Come avvenuto con altre manifestazioni di questo livello, come ad esempio la Final Eight di Coppa Italia di Serie A2 e Serie B di Basket maschile, Roseto saprà di nuovo coniugare lo sport con il turismo, coinvolgendo anche le associazioni che si mettono al servizio della comunità durante tali eventi. Il mio ringraziamento va, ovviamente, a tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo a partire dalla Lega Basket Femminile e dal Comitato Regionale FIP Abruzzo che hanno puntato sulla nostra città e sulla sua capacità di essere attrattiva”.




ISA: DOPPIO APPUNTAMENTO

Nel fine settimana all’aquila e Giulianova con la direzione di Cristian Lupes e la voce di Giorgia Cinciripi

L’Aquila 26 gennaio 2024 – Doppio appuntamento nel fine settimana con Sinfonia Incanto, il concerto dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che, con la direzione di Cristian Lupes e la partecipazione del soprano Giorgia Cinciripi si esibirà domani, sabato 27 gennaio alle ore 18:00 presso il Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila per la 49° Stagione dei Concerti mentre domenica 28 gennaio sempre alle 18.00 sarà a Giulianova, sul palco del Centro Congressi Kursaal.

In programma tre lieder per soprano e orchestra composti d Franz Schubert e la Quarta Sinfonia in sol maggiore di Gustav Mahler. Due compositori nati a sessanta anni di distanza e per molti versi affini, con il secondo che raccoglie l’eredità musicale e spirituale del primo. Entrambi hanno trovato nel genere del lied e della musica strumentale l’ambito privilegiato in cui esprimere la propria sensibilità e la propria poetica: nelle sonate e nei lieder di Schubert si incontrano suggestioni della natura, momenti intimistici e introspettivi e ritorni all’allegria delle danze viennesi, secondo una modalità che trova delle analogie con quella condotta da Mahler nelle sue sinfonie. I titoli in programma permetteranno di cogliere appieno questa vicinanza.

I PROTAGONISTI Cristian Lupes è attualmente considerato il conduttore rumeno più anticonformista del momento, con un’ascesa professionale sorprendente e atipica, affascinante per le interpretazioni personali e per le sue idee alla base di spettacoli non convenzionali e molto moderni. Grazie a un’educazione multidisciplinare, dagli studi di Fisica e Chimica, a corsi di formazione nel campo dell’acustica e del sound design, ha un approccio innovativo agli aspetti manageriale-artistici e interpretativi.

I lieder di Schubert saranno interpretati dal soprano giuliese Giorgia Cinciripi formatasi fra Teramo, Pescara e L’Aquila, molto apprezzata per il canto barocco e particolarmente adatta all’opera buffa del ‘700.

Le DICHIARAZIONI dice Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese: “L’Orchestra dell’ISA torna a Giulianova, dove mancava dagli anni Novanta, con grande entusiasmo. È una città che ha saputo crescere e in campo musicale sta mostrando una grande vivacità con la sede distaccata del Conservatorio “G. Braga” di Teramo, e tanti giovani studenti. Siamo sicuri che questo primo concerto sarà una vera festa”.

Così l’Assessore alla Cultura del Comune di Giulianova, Paolo Giorgini: “L’Amministrazione Comunale è molto felice di accogliere questo primo concerto dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese al quale ne seguiranno sicuramente altri nel corso di questo anno, anche grazie alla collaborazione che tanti soggetti del territorio hanno offerto. Giulianova aggiunge così un prezioso tassello alla propria offerta culturale dedicata ai cittadini e ai tanti turisti che sceglieranno il nostro territorio nei prossimi mesi”.

I BIGLIETTI sono disponibili in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite del circuito. L’acquisto diretto presso il Botteghino dei concerti è possibile a partire dalle ore 16.

Per maggiori info www.sinfonicaabruzzese.eu




ORTONA PERDE L’ENOTECA REGIONALE

L’amministrazione comunale non è stata in grado di trovare una sede adeguata all’Enoteca regionale, presente ad Ortona da quasi trent’anni

Ortona, 26 gennaio 2024. La Regione Abruzzo, con legge regionale n. 138 del 7 dicembre 1995 da me proposta quando ero vicepresidente del Consiglio Regionale, ha istituito l’Enoteca regionale. Il Consiglio regionale, riconoscendo la particolare vocazione vitivinicola della fascia collinare della Provincia di Chieti, ha individuato proprio in Ortona la sede della stessa Enoteca regionale.

All’epoca la Regione, in collaborazione con l’allora amministrazione comunale, così come prevedeva la stessa legge istitutiva, ha avviato l’importante iniziativa nelle sale al piano terra del prestigioso Palazzo Corvo. Oggi, dopo quasi trenta anni di attività, apprendiamo (https://www.virtuquotidiane.it/…/lenoteca-regionale… ) che l’Enoteca regionale è stata trasferita altrove perché l’attuale amministrazione comunale, dovendo ristrutturare Palazzo Corvo, non è riuscita a trovare un’altra sede temporanea.

Ricordo bene la battaglia politica in Consiglio Regionale per conseguire un risultato tanto ambito anche da altre città abruzzesi. Solo grazie alla mia insistenza ed alla disponibilità dell’allora Presidente della Giunta Regionale Antonio Falconio e dell’Assessore regionale all’agricoltura Luigi Borrelli la legge è stata approvata, prevedendo la città di Ortona quale sede della importante struttura.

La perdita dell’Enoteca regionale, che ha il compito di promuovere i vini abruzzesi, è un ennesimo duro colpo per la città di Ortona e per il settore vitivinicolo.  È incredibile che tutto ciò avvenga nella più completa indifferenza dell’amministrazione comunale che, oltre a non assicurare nel modo giusto l’ordinaria amministrazione, non riesce nemmeno a difendere importanti risultati ottenuti nel passato in favore della comunità ortonese.

Tommaso Coletti

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APERTI PER RESTAURI

Sabato, 3 febbraio, le visite guidate alla Pinacoteca di Giulianova e al cantiere di restauro della collezione sostenuto dall’Ordine degli Ingegneri di Teramo

Giulianova, 26 gennaio 2024. Continua il sostegno dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Teramo al Polo Museale Civico di Giulianova nella necessaria azione di restauro e manutenzione dell’ampia collezione di opere d’arte che dall’estate del 2021 è tornata quasi per intero a mostrarsi sulle pareti della Pinacoteca Casa Museo “Vincenzo Bindi”.

Sabato 3 febbraio, Palazzo Bindi aprirà le porte ai visitatori che vorranno prendere parte all’evento “Aperti per restauri”, avendo l’opportunità di assistere ad alcuni interventi di restauro in corso sulle 26 opere scelte della raccolta donata da Vincenzo Bindi alla città di Giulianova. Tra gli autori, Horace Vernet, Anton Sminck van Pitloo, Raffaele e Gonsalvo Carelli, Giacinto Gigante, Salvatore Fergola, Gennaro della Monica e Pasquale Celommi.

Seguendo un ordine di priorità di azione, che già ha interessato oltre 50 opere in condizioni particolarmente critiche, i dipinti stavolta sono stati sottoposti a pulitura superficiale da vernici alterate, consolidamento degli strati pittorici, reintegrazione pittorica e protezione superficiale, a cura della restauratrice Valentina Muzii sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di L’Aquila e Teramo. Grazie all’intervento dell’Ordine, sono state fino ad oggi interessate oltre 30 opere, alle quali andranno ad aggiungersene altrettante per intervento diretto dell’ Amministrazione Comunale, prima della riapertura.

Il Presidente dell’Ordine, Leo De Santis: “La Presidenza e il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri esprimono – commenta il Presidente dell’ Ordine Leo De Santis – esprimono  la loro soddisfazione per i lavori di restauro del nuovo lotto di dipinti della collezione “Bindi”. Dopo aver contribuito alla tutela di un primo blocco, avente urgente necessità di intervento, l’Ordine si è attivato economicamente affinché altre opere potessero tornare a brillare per tutta la comunità”.

“L’ Amministrazione Comunale – sottolinea l’Assessore alla Cultura Paolo Giorgini – sente di interpretare i sentimenti della cittadinanza  esprimendo all’ Ordine degli Ingegneri il plauso e la sincera gratitudine  per questa fattiva e preziosissima collaborazione.“

Le visite guidate si svolgeranno con turni alle 16, alle 17, alle 18 e alle 19. La partecipazione deve essere prenotata entro venerdì 2 febbraio al numero 0858021290 e prevede un costo di 5 euro per l’intero e 3 euro il ridotto, comprensivo del biglietto unico del Polo Museale Civico.




PER LA PACE ODINO FACCIA IN CONCERTO

Concerto-evento, venerdì 2 febbraio 2024, ore 21:00 Cineteatro Circus di Pescara

Pescara, 26 gennaio 2024.  Venerdì 2 febbraio, alle ore 21:00, presso il Cineteatro Circus di Pescara si terrà il Concerto per la Pace di Odino Faccia, cantante italo-argentino di origini abruzzesi e candidato, per diverse edizioni, al Premio Nobel per la Pace.

Rinviato per maltempo il 4 agosto scorso allo Stadio del Mare, l’evento musicale in programma venerdì 2 febbraio è promosso e organizzato dalla Fondazione Pescarabruzzo e dalla Fondazione Red Voz por la Paz, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara e dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, per promuovere e favorire la diffusione della cultura della pace, in continuità con i tanti appelli che anche Papa Francesco rivolge ormai in ogni occasione pubblica, dall’inizio del conflitto russo-ucraino.

Il cantautore italo-argentino, dal 2009 ad oggi, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti e premi come quello di “Voce per la Pace nel mondo”, consegnatogli dal Premio Nobel per la Pace Adolfo Peres Esquivel. Ha composto ed eseguito opere inedite di prosa e poesia scritte da Papa Giovanni Paolo II, come il brano “Busca la Paz” cantato per la prima volta allo Stadio Azteca in Messico nel 2011 davanti a più di 70.000 persone e nel 2014 in Vaticano, nella storica occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, davanti a Papa Francesco, al Papa emerito Benedetto XVI e in collegamento con centinaia di milioni di telespettatori.

Nel 2015, su richiesta di Papa Francesco, Odino ha cantato il suo Nuovo Inno per la Pace con le parole scritte da Papa Francesco, intitolato “Perché tutti siano una cosa sola”.

Dopo innumerevoli concerti per la Pace tenuti in tutto il mondo, torna in Italia e, in particolare, nella sua terra d’origine, in Abruzzo per un concerto che rappresenta in questo periodo storico un monito per le comunità locali, nazionali e internazionali affinché ricerchino percorsi di pace che favoriscano la cessazione di tutte le guerre.

Odino Faccia è stato scelto per realizzare un album intitolato “A New Beginning” che, tra gli altri, include testi dei maggiori premi Nobel per la pace, come il Dalai Lama, Desmond Tutu, Barack Obama, Adolfo Pérez Esquivel, Rigoberta Menchu Turn, Shirin Ebadi, Leymah Gbowee e Jodie Williams. Si tratta di un album di grande importanza, in cui le parole dei vincitori del Premio sono inserite nelle canzoni per sensibilizzare il mondo alla pace, ai veri valori universali e all’uguaglianza attraverso la musica.

Da 20 anni il cantautore di origini abruzzesi lavora instancabilmente, promuovendo il valore della convivenza, dell’inclusione sociale e della giustizia, arrivando ad essere visto come un punto di riferimento per la Pace e i valori nel mondo, sensibilizzando l’unione dei popoli.

Prima del concerto, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, interverranno i sindaci dei Comuni di Pescara, Carlo Masci, di Montesilvano, Ottavio De Martinis, e di Spoltore, Chiara Trulli, che hanno ricevuto, nei mesi scorsi, il riconoscimento di “Città impegnata per la Pace e i Valori” dalla Fondazione Red Voz por la Paz, al fine di continuare a sensibilizzare le comunità abruzzesi ai valori universali della pace. 

Ingresso libero fino a esaurimento posti




INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN ABRUZZO: Convergenze nella Filiera dell’Idrogeno

Sala Tosti dell’Aurum 7 febbraio 2024 

Pescara, 26 gennaio 2024. Un evento interamente dedicato alla filiera dell’idrogeno in Abruzzo, si terrà presso la sala Tosti dell’Aurum a Pescara. Nell’occasione i Poli d’Innovazione Abruzzo Italy e Inoltra, in stretta sinergia, desiderano creare un’opportunità di incontro e di costruttivo confronto tra tutti i protagonisti dello scenario tecnologico-innovativo-ambientale presenti nella regione.

La giornata, che si aprirà alle ore 10:00, sarà articolata in due parti, i lavori si apriranno con il saluto del Sindaco di Pescara Avv. Carlo Masci e degli Assessori regionali Nicola Campitelli e Daniele D’Amario, impegnati sul tema rispettivamente con delega all’Energia e allo Sviluppo Economico.

A seguire, le aziende impegnate, nella produzione di idrogeno verde in Abruzzo saranno invitate a presentare i propri progetti che sono articolati su tutto il territorio regionale e che stanno determinando la nascita di veri e propri distretti.

E’ prevista inoltre la partecipazione dei protagonisti del progetto finanziato dalla UE con il programma LIFE che vede la partecipazione di ben 30 stakeholder, capitanati dalla Regione Abruzzo, e che punta a incentivare la creazione di Hydrogen Valley.

L’evento vedrà anche il prezioso contributo del Prof. Gino D’Ovidio, direttore del CITraMS – Centro Interdipartimentale Trasporti e Mobilità Sostenibile dell’Università di L’Aquila.

Il Presidente del Polo Inoltra Alfonso Di Fonzo, parlando dell’impegno della sua organizzazione nel promuovere lo sviluppo sostenibile e l’innovazione ha dichiarato: “Inoltra da anni studia sistemi di alimentazione alternativa per mezzi di trasporto più sostenibili e non inquinanti. L’idrogeno rappresenta per l’intero settore la svolta  green verso la mobilità sostenibile”.

Nella seconda parte della giornata, dopo un breve intervallo, si terranno incontri BtoB per favorire la creazione di momenti di scambio di opinioni, di proposte e opportunità tra i partecipanti.

L’invito a partecipare è esteso a imprese del settore, organizzazioni datoriali e autorevoli rappresentanti del mondo accademico e dell’innovazione.

Conclude il Presidente del polo Abruzzo Italy, Angelo D’Ottavio: “Il Polo Abruzzo Italy è orizzontale rispetto ai temi della strategia di specializzazione intelligente ed è pertanto impegnata anche nel settore delle energie rinnovabili, all’interno della quale la produzione di Idrogeno verde rappresenta una solida opportunità per la creazione di una filiera integrata che possa generare prodotti derivati e favorire la crescita occupazionale nel territorio. La sinergia con il Polo Inoltra, tra le imprese del settore, le organizzazioni datoriali e il mondo accademico è fondamentale per il successo di iniziative come questa. Siamo impegnati a lavorare in collaborazione con tutti gli attori coinvolti, promuovendo l’innovazione e la crescita nel settore dell’idrogeno verde”




SUL SENTIERO DELLA LIBERTÀ

Giornata della Memoria con il libro di Ianieri Edizioni

Sulmona, 26 gennaio 2024. Per non dimenticare, memoria e libertà viaggiano sullo stesso sentiero: quello tracciato dai partigiani della Brigata Maiella sui monti d’Abruzzo. Di tante storie di libertà si parlerà presso il Polo  Scientifico Tecnologico E. Fermi di Sulmona, con la presentazione del libro Sul sentiero della libertà di Ianieri Edizioni, a cura di Franca Del Monaco e Maria Rosaria La Morgia, un’epopea popolare, una pagina importante della Resistenza italiana: senza armi, civile, umanitaria, nutrita di solidarietà, di aiuto gratuito, di accoglienza. L’appuntamento è per domani sabato 27 gennaio alle ore 10:30 in occasione della Giornata della Memoria. Si tratta di un evento organizzato dall’associazione Il Sentiero della Libertà in sinergia con la Fondazione Carispaq.

Il sentiero della libertà era la via di fuga che dopo l’8 Settembre del 1943 percorsero migliaia di prigionieri alleati, partigiani e antifascisti, militari italiani che da Sulmona, valicando la Maiella, volevano raggiungere l’ottava armata. Una traversata difficile che anche Carlo Azeglio Ciampi, descrivendola in un diario, fece il 24 Marzo 1944.

Durante la presentazione interverrà la professoressa Adelaide Strizzi, ex docente del “Fermi” nonché vicepresidente e responsabile organizzativo de Il Sentiero della Libertà che quest’anno vedrà la sua XXII edizione (26-27-28 aprile). Assieme a lei ci sarà anche la giornalista Maria Rosaria La Morgia. Presenti anche Fabrizio Politi, Professore dell’Università degli Studi dell’Aquila, il sindaco Gianfranco Di Piero, la dirigente scolastica Luigina D’Amico e il presidente della fondazione Carispaq, Domenico Taglieri. Modera il Professore Antonio Di Fonso, le letture sono a cura invece di Tiziana Tarantelli.




SCUOLA DI LEGALITÀ E GIUSTIZIA

Giornata inaugurale

Teramo, 26 gennaio 2024. Sarà dedicata al tema “Dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 ai diritti di quarta generazione” la giornata inaugurale della Scuola di legalità e giustizia dell’Università di Teramo che si terrà lunedì 29 gennaio, dalle ore 9.00, nella Sala Conferenze dell’Università di Teramo.

La Scuola è stata fondata nel 2018, in collaborazione con l’Associazione “Falcone e Borsellino”, per favorire la promozione culturale, la riflessione e il dibattito sui temi della legalità e del contrasto alle mafie. La Scuola di legalità e giustizia dell’Università di Teramo – l’unica in Italia con un percorso formativo permanente – è una realtà consolidata e in crescita per numero di adesioni. Collabora con enti e associazioni ed è in convenzione formativa con l’associazione LIBERA. Numeri e nomi contro le mafie.

La scuola ha carattere interdisciplinare e interculturale e si svolge attraverso cinque incontri formativi di quattro ore nell’Ateneo di Teramo: affronta temi connessi ai programmi di educazione civica e, in collaborazione con i formatori di LIBERA, dedica ampio spazio alla prevenzione e al contrasto della cultura mafiosa.

Per l’edizione 2023/2024 la Scuola di legalità e giustizia dell’Università di Teramo rientra nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento per le scuole superiori nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 “Orientamento attivo nella transizione scuola-università”.

«Tra le novità di quest’anno – sottolinea la coordinatrice della Scuola Fiammetta Ricci – c’è anche l’organizzazione di un Corso di formazione per insegnanti di scuola secondaria inferiore e superiore programmato insieme a LIBERA, ente accreditato per la formazione di docenti sulla piattaforma S.O.F.I.A.. Il corso si terrà l’8 e il 9 febbraio prossimi e avrà come titolo La memoria al plurale. L’educazione civile della narrazione per contrastare le culture mafiose. I temi dei cinque incontri formativi di questa edizione, a partire dal 29 gennaio fino ad aprile, sono ancora più mirati alle esigenze del mondo e della società attuale per la formazione e maturazione dei giovani».

Ecco il calendario:

29 gennaio – Dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 ai diritti di quarta generazione.

13 febbraio – Responsabilità, solidarietà e impegno civile.

28 febbraio – Forme di violenza sociale, intrafamiliare e sulla Rete.

11 marzo – Dipendenze e vulnerabilità adolescenziali, dipendenze affettive, da sostanze e comportamentali.

21 marzo – Celebrazione della “Giornata in memoria delle vittime innocenti di mafia” in collegamento con la manifestazione di Roma e con don Luigi Ciotti.




FRANCAVILLA ILLUMINA IL MICHETTI

Cento giorni dal giro d’Italia

Francavilla Al Mare, 26 gennaio 2024. Francavilla illumina di rosa il Convento Michetti in occasione dei 100 giorni dalla partenza del Giro d’Italia, come tutte le località italiane sede di tappa. Si tratta di un evento che riguarda tutta la Penisola, corale e simbolico e che di fatto segna il conto alla rovescia per il grande Giro. A Francavilla la tappa di arrivo è prevista per il 15 maggio nella zona del Foro. Si tratta dell’undicesima tappa del Giro, che parte dalla provincia di Benevento, da Foiano di Valfortore. L’arrivo sarà a Francavilla al Mare dopo 203 km e un dislivello di 1.450 m. Si tratta dunque di una tappa che porterà sull’Adriatico attraversando il Molise. Arrivando da sud, la Carovana Rosa attraverserà la Nazionale adriatica fino a via Pola, dove poi riprenderà il viale Nettuno sino ad arrivare sul lungomare Tosti dove verrà posizionato l’arrivo.

“Siamo molto contenti  per la festa che questo appuntamento rappresenta per tutta la città”, commenta il Sindaco Luisa Russo, “e consapevoli del grande impegno che siamo pronti ad affrontare. L’Amministrazione e gli uffici comunali sono chiamati a garantire un efficace coordinamento logistico e promuovere iniziative collaterali per arricchire l’esperienza dei visitatori. Lavoreremo per assicurare un percorso all’altezza dell’evento, e contemporaneamente investiremo in  allestimenti e attività che precedono il giorno dell’arrivo, elementi fondamentali per massimizzare gli impatti positivi sulla città  e curare il successo dell’evento. Abbiamo scelto di illuminare di rosa il Convento Michetti, dimora storica indissolubilmente legata al nostro patrimonio artistico e culturale del Cenacolo e di Francesco Paolo Michetti. Ringraziamo per la disponibilità a realizzare questa bella attività le famiglie proprietarie del Convento Michetti”.

Il Convento Michetti è una Dimora Storica edificata dai frati minori francescani nel 1450 circa. Nel 1864 passò al demanio del Comune di Francavilla al Mare dal quale, nel 1885, lo acquistò il pittore Francesco Paolo Michetti per farne la sua Casa e la sede del famoso Cenacolo Michettiano del quale fecero parte artisti di altissimo livello quali Gabriele D’Annunzio, che qui scrisse “Il Piacere”.

Nel 1939, per volontà del re Vittorio Emanuele III, divenne Monumento Nazionale. Il Convento Michetti ancora oggi è abitato dagli eredi del pittore che, con continui restauri conservativi, l’hanno mantenuto esattamente come era un tempo: l’essenziale chiostro con i due occhialoni realizzati dall’Artista che guardano la campagna e il mare, il candido refettorio e il giardino con le monumentali siepi che riparano l’agrumeto dal vento dell’Adriatico, il vascone cisterna che raccoglie l’acqua della sorgente posta in collina. Tutto incorniciato da una magnifica vista sul mare. Per anni è stato sede del prestigioso Premio Michetti e di numerosi eventi artistici e culturali, oggi apre le sue porte anche ad eventi privati.

“L’arrivo del Giro d’Italia a Francavilla al Mare”, aggiunge l’Assessore allo Sport, Domenico Iorio, “riveste un’importanza cruciale sia dal punto di vista turistico che economico, catalizzando per un giorno l’attenzione della nazione sulla nostra città. La tappa non solo celebra l’impegno degli atleti, ma anche la bellezza paesaggistica e le opportunità economiche offerte dalla città, promuovendo sia lo sport che il turismo, e stimolando la crescita economica locale. Stiamo lavorando affinché sia un’occasione di promozione e di offerta delle nostre bellezze”.

Il Convento Michetti resterà illuminato fino al 15 maggio, giorno dell’arrivo del Giro.




SE COMPRENDERE NON È POSSIBILE conoscere è necessario

Aula magna gremita di studenti, al Convitto Delfico, per la Giornata della Memoria

Teramo, 26 gennaio 2024. Grande partecipazione, anche da remoto, degli studenti teramani al primo appuntamento con la rassegna educativa “Se comprendere non è possibile, conoscere è necessario” promossa dal “Premio Borsellino tutto l’anno”

Aula magna del Convitto Delfico di Teramo gremita di studenti per il primo dei sei appuntamenti della rassegna educativa dedicata alla Giornata della Memoria, promossa dall’associazione “Società Civile E.T.S”, nell’ambito del “Premio Borsellino tutto l’anno 2024”. Studenti del liceo Scientifico, del Convitto e del Milli, non solo in presenza ma collegati anche da remoto, dalle rispettive classi degli Istituti di riferimento, grazie alla diretta streaming garantita da RadioCerranoWeb, hanno potuto ascoltare i significativi interventi dell’avvocato Luigi Guerrieri e dialogare con la viceprefetto Iodice e le dirigenti scolastiche Daniela Baldassarre e Manuela Divisi.

La rassegna educativa “Se comprendere non è possibile, conoscere è necessario” è un’occasione per ricordare le vittime dell’Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sul perché della Shoah e della discriminazione dell’uomo contro altri uomini che ancora oggi si perpetua.

La Giornata della Memoria, infatti, serve a ricordare che, ogni giorno, esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi: ci ricorda che verso queste discriminazioni non alziamo abbastanza la voce.

Il programma prosegue oggi, con l’incontro all’Istituto “Alessandrini” di Teramo a partire dalle 11 e nei prossimi giorni:

29 gennaio 2024 ore 9:30 – Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” (Pineto)

29 gennaio 2024 ore 11:00 – Istituto “Di Poppa” (Teramo)

30 gennaio 2024 ore 9:30 – Sala Allende a Nereto

30 gennaio 2024 ore 11:00 – Teatro civico a Corropoli




LA TUTELA DEL VERDE

Al centro dell’attività amministrativa. Primo incontro dell’assessore Paolo Giorgini con il direttivo del Conalpa, dopo la nomina del nuovo Presidente, Cristiano Gentile

Giulianova, 25 gennaio 2024. Si sono confrontati, nei giorni scorsi, il direttivo del Conalpa e l’assessore Paolo Giorgini. Si è trattato del primo incontro dopo la nomina del nuovo presidente, Cristiano Gentile.

Il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, è stato detto, vuol continuare ad essere un interlocutore privilegiato nelle politiche di tutela e manutenzione del verde. Più che come un censore a posteriori, il Conalpa vuol porsi come gruppo di lavoro in grado di suggerire, consigliare e prevenire, dove possibile, il depauperamento del patrimonio arboreo esistente.

“ Il nostro impegno – sottolinea il neopresidente Cristiano Gentile – va in una direzione che non deve per forza essere di ostacolo o di critica. Ciò che conta è condividere in partenza la convinzione che il verde urbano vada tutelato, nell’interesse della comunità e delle generazioni future. Il Conalpa dispone di un comitato scientifico che può essere interpellato ogni volta che se ne presenti la necessità, ad esempio qualora si prospetti una soluzione estrema come l’abbattimento, specie se di esemplari secolari.

Sul tavolo, per intanto, abbiamo posto due progetti caratterizzanti del progetto operativo di Conalpa per il 2024. Il primo riguarda la valorizzazione e la promozione di due luoghi giuliesi unici: il parco della Rimembranza,  posto all’ingresso del cimitero monumentale,  ed il viale della Rimembranza, ora viale dello Splendore. Conalpa intende dare nuova dignità ai cipressi del parco, tributo alla memoria dei caduti, nonché far riscoprire ai giuliesi la bellezza e il significato di questi due straordinari luoghi della memoria. Ci preme dare impulso, inoltre, alla legge regionale che prevede la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato. Crediamo che sia, questo, un vero investimento per il futuro dei bambini giuliesi. È come aprire un conto personale, a favore di ciascun neonato, nella banca verde del pianeta”.

“Ci saranno altri incontri – commenta l’assessore Paolo Giorgini –  Di sicuro siamo partiti con lo spirito e l’atteggiamento giusti. Acclarato che le crociate a prescindere servono a poco e  che la tutela del verde sta a cuore a tutti, amministratori in primis, con Conalpa siamo pronti a collaborare e ad incrementare gli evidenti risultati che questa Amministrazione ha raggiunto, in autonomia o con il supporto di altre associazioni.”

Cristiano Gentile in foto




ALCUNE RIFLESSIONI

Giorno della Memoria 2024

Chieti, 25 gennaio 2024. Un’osservazione preliminare sulla Legge 20 luglio 2000, n. 211, istitutiva del Giorno della Memoria.  La legge è composta di due articoli: nel secondo compare la parola nazisti (invita a riflettere sui “deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”); in entrambi gli articoli non compare la parola fascisti, benché fossero corresponsabili della Shoah e delle deportazioni.

In Italia  non sono mancati, dal 2001, convegni, cerimonie, iniziative sulla ricorrenza.  Ma l’IPSOS  (istituto di ricerca e di sondaggi politici), nel sondaggio condotto in occasione della Giornata della Memoria 2023, ha riscontrato che un italiano su 10 è scettico sulla veridicità della Shoah e il 7% la nega.  Gli italiani che la ritengono  una realtà storicamente accertata condividono il timore di Liliana Segre, espresso  con queste parole: ”Fra qualche anno della Shoah ci sarà una riga sui libri di storia, e poi nemmeno quella”

Nella primavera del 2023, per favorire nelle scuole la narrazione e la riflessione sulla Shoah e combattere l’antisemitismo strisciante, il Parlamento all’unanimità ha approvato l’istituzione di un fondo per consentire  l’organizzazione, da parte delle scuole secondarie di secondo grado, di “viaggi nella memoria” nei campi di sterminio. Tuttavia, nel 2023  e agli inizi del 2024, il bilancio dell’opposizione all’antisemitismo è negativo.

Il 7 ottobre, sulla striscia di Gaza,  è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha trasformato la legittima reazione al truce assalto dei terroristi a Israele in un massacro prolungato di civili palestinesi inermi, donne, uomini, bambini, meritandosi l’accusa di genocidio da parte del governo del Sudafrica, depositata lo scorso 29 dicembre alla Corte Internazionale di Giustizia. 

Entrambi i belligeranti rifiutano la soluzione dei due Stati per porre fine al conflitto.

Il comportamento intransigente e aggressivo di Netanyahu e dell’esercito israeliano ha riacceso e acuito in diversi paesi del mondo l’antisemitismo, che si manifesta in forme molteplici: marce antisemite, atti terroristici islamisti e della destra radicale contro ebrei e sinagoghe.

Gravi episodi si sono verificati in Francia, in Austria, in Russia, negli USA. A Roma, Bologna, Milano, sono state deturpate alcune pietre d’inciampo, testimonianze in memoria  degli ebrei vittime della Shoah. Anche il  CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) ha rilevato, nel gennaio del 2024, diversi episodi di antisemitismo (scritte sui muri, diffamazione e insulti sui social network).

Quale posizione hanno preso le comunità ebraiche italiane sulla questione palestinese, sulla guerra in corso tra Israele e Hamas e sull’antisemitismo?

L’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) il 17 dicembre scorso ha approvato un documento, intitolato “27 gennaio Giorno della Memoria: come affrontarlo dopo il 7 ottobre”.

Sostiene che il solo responsabile dell’uccisione di oltre 20.000 persone è Hamas, autore di un “piano diabolico e immorale”, perché usa come scudo i palestinesi. L’esercito israeliano invece moralmente cerca di limitare al massimo la perdita di vite umane invitando civili a lasciare le abitazioni e fornendo supporto umanitario. Anche sull’antisemitismo l’Unione sostiene un giudizio molto discutibile: il dissenso nei confronti del governo d’Israele e l’accusa di genocidio, da parte del Sud Africa, alla Corte internazionale di giustizia, sono forme di antisemitismo.

Per produrre gli anticorpi contro la recrudescenza dell’antisemitismo in Italia, fondamentale è il ruolo della scuola. I docenti dovrebbero celebrare il “Giorno della Memoria” non limitandosi a suscitare emozione e compassione, ma conducendo gli studenti a riflettere sulla storia della Shoah, anche partendo dalle vicende della storia locale.

I “viaggi nella memoria”  non siano trasformati in gite turistiche, ma preceduti dall’attuazione di progetti didattici imperniati sulla conoscenza storica degli eventi e sull’ascolto, se vi sono, delle esperienze dei sopravvissuti, o dei testimoni. Solo così la visita di quei luoghi acquisterà una forte valenza formativa.




L’IMPRESA FIUMANA DI GABRIELE D’ANNUNZIO

Martedì 30 gennaio, Cristiano Vignali, moderatore al convegno al Caffè Lettera Viva di Trieste

Trieste, 25 gennaio 2024. Nel pomeriggio del 30 gennaio 2024, dalle 17:30 alle 19:30,  presso il Caffè Letterario Lettera Viva in Viale Venti Settembre 31/b a Trieste, il giornalista teatino Cristiano Vignali sarà moderatore alla presentazione del libro di uno dei più grandi studiosi dannunziani viventi Ruggero Morghen “Da Piazza San Sepolcro a Fiume Città di Vita” (Marco Solfanelli Editore).

L’opera è un romanzo storico ambientato nel 1919 e dedicato all’impresa di Fiume del Vate Gabriele d’Annunzio che ha come protagonista l’ardito fiumano Alessandro Pozzi di origini milanesi, firmatario non solo dell’incendiario appello ai fiumani, ma sansepolcrista della prima ora, presente il 23 marzo anche all’adunata di Piazza San Sepolcro a Milano.

 Dialogheranno inoltre con l’autore, nell’evento organizzato dall’Ordine Nobiliare di San Nicola: il dr. Roberto d’Amato che darà i saluti istituzionali dell’Ordine, il Cancelliere della Chiesa Ortodossa in Italia Luca Monti e l’araldista di fama internazionale Enzo Modulo Morosini che donerà ai presenti un opuscolo sulla figura del Cavaliere nella storia della nobiltà. Ingresso Libero e Buffet di benvenuto offerto dagli organizzatori.




NOMINE NELL’ASSOCIAZIONE AMERIGO

L’abruzzese Ernesto Di Giovanni nominato Vicepresidente Vicario

Roma, 25 gennaio 2024. L’abruzzese Ernesto Di Giovanni, nativo di Tortoreto, è il nuovo Vicepresidente Vicario di Amerigo, l’associazione che riunisce gli alumni italiani dei programmi internazionali di scambio culturale del Dipartimento di Stato americano, tra i quali Fulbright, International Visitor Leadership Program, Eisenhower Fellows ed altri.

Lo ha eletto l’Assemblea dei Soci riunitasi a Roma ieri 23 gennaio assieme al nuovo Presidente dell’Associazione, l’imprenditore napoletano Edoardo Imperiale.

L’Associazione, fondata nel 2007 è da sempre impegnata nella promozione dei rapporti transatlantici attraverso progetti realizzati in collaborazione con la Missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia, come il Premio giornalistico Amerigo ed il Premio Letterario delle Quattro Libertà, oltre promuovere numerose iniziative con partner italiani ed americani di grande prestigio.

Nelle linee programmatiche della nuova governance trovano ampio spazio una riflessione sui seguenti temi elezioni presidenziali americane del 2024, Geopolitica, Sostenibilità e cambiamento climatico, Intelligenza artificiale.

Ernesto Di Giovanni, esperto di relazioni istituzionali e internazionali e Partner di UTOPIA, negli ultimi anni ha ricoperto all’interno della prestigiosa associazione il ruolo di Responsabile del Chapter di Roma e del Centro Italia dove risiede anche la missione diplomatica USA in Italia e ha contribuito alla nascita, come co-fondatore, del Transatlantic Investment Committee.

L’Associazione Amerigo riunisce alumni italiani dei programmi di scambi internazionali promossi dal Dipartimento di Stato americano. Tra questi, in particolare, Fulbright ed International Visitor Leadership Program, che da oltre sessant’anni offre a figure emergenti nel campo della politica, della società, dei media, dell’economia di tutto il mondo, l’opportunità di approfondire la conoscenza della realtà statunitense attraverso visite e scambi professionali. In Italia gli alumni dei programmi di scambio internazionale degli Stati Uniti sono circa 1.500, tra i quali ex Capi di Stato e di Governo e numerose personalità del mondo economico e sociale, dell’università e della ricerca e del giornalismo tra i quali spiccano Sergio Mattarella, Giovanni Falcone, Francesco Cossiga, Tina Anselmi, Gianni Letta, Romano Prodi, Mario Monti, Adolfo Urso, Enrico Letta, Vincenzo Amendola, Alessandro Cattaneo, Benedetto Della Vedova, Carlo Calenda, Enrico Letta, Bruno Vespa, Monica Maggioni, Rosy Bindi, Marta Dassù, Andrea Patuelli, Elisabetta Belloni, Maria Latella, Germano Dottori, Enrico Mentana, Maurizio Molinari, Mario Sechi, Lapo Pistelli, Ferruccio De Bortoli, Ernesto Galli Della Loggia e molti altri.




CONCESSIONI BALNEARI E DIRETTIVA BOLKENSTEIN

ALI lancia la campagna “Giù le mani dalle spiagge libere”

Roma, 25 gennaio 2024. Il mare e le spiagge sono un bene comune già fortemente a rischio per inquinamento, crisi climatica ed erosione delle coste. ALI lancia oggi la campagna a difesa delle spiagge libere italiane, contro il progetto del governo di privatizzarle.

«Come tutti sappiamo, esiste una direttiva europea, la Bolkestein, che chiede ai Paesi membri di mettere a bando le concessioni degli stabilimenti balneari periodicamente. I partiti che sono al governo del nostro Paese si sono opposti a questa impostazione e hanno continuato a rinviare ogni decisione o atto formale, nonostante le numerose sentenze che impongono all’Italia di mettere a gara tratti di litorale che non sono proprietà privata, ma sono dello Stato», spiega Matteo Ricci, Presidente nazionale di ALI-Autonomie Locali Italiane e sindaco di Pesaro. «Nel frattempo, dinanzi ad una situazione di incertezza, gli investimenti si sono bloccati. Oggi il Governo vorrebbe addirittura mettere in concessione un numero ulteriore spiagge per dimostrare all’Unione europea uno spazio utile a garantire la concorrenza. Siamo di fronte a un fatto gravissimo, che porterebbe alla privatizzazione delle spiagge libere e comporterebbe seri danni di natura ambientale e sociale per i nostri territori. Le spiagge pubbliche vanno al contrario tutelate e aumentate quelle fruibili e attrezzate. Per le concessioni balneari vanno premiate la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la qualità, con attenzione per le attività, con bandi che riconoscano le professionalità acquisite, evitino i monopoli e prevedano quando è giusto indennizzi ai concessionari esclusi. Al disegno del governo ci opporremo con forza e dunque diciamo “Giù le mani dalle spiagge libere!”», conclude Ricci.

La campagna che lancia ALI vuole unire il fronte dei comuni e dei territori in difesa delle spiagge pubbliche contro un’ulteriore privatizzazione. I Comuni che aderiscono alla campagna approveranno nei prossimi giorni un ordine del giorno, che ALI ha proposto, che chiede formalmente al Governo di procedere con la messa a bando delle concessioni balneari già esistenti, così come indicato dall’Europa, senza toccare le spiagge libere. Ma non solo. I Comuni si impegneranno a redigere un Piano Comunale delle Coste (PCC), coordinato con la pianificazione regionale, che, in coerenza con gli obiettivi di contrastare gli impatti dei cambiamenti climatici e di garantire e ampliare la fruibilità pubblica per i cittadini residenti e i turisti. Il tutto garantendo il diritto prioritario alla libera e gratuita fruizione delle spiagge, premiando, anche per quanto attiene alle competenze comunali, la qualità dell’offerta nelle spiagge in concessione.




GIOVANI, RIBELLI E SOGNATORI

Presentazione del libro con Italo Di Sabato

Vasto, 25 gennaio 2024. Venerdì 26 gennaio, alle 18, alla Casa del Popolo La Conviviale in Corso Dante 50/52 a Vasto, si terrà la presentazione del libro Giovani, ribelli e sognatori. Una generazione non raccontata che sognava la rivoluzione negli anni 80, con il curatore Itali Di Sabato.

Il libro tratta il racconto di un gruppo di ventenni di Democrazia Proletaria che all’inizio degli anni ’80 dedicarono la loro giovinezza alla militanza politica in un paese del Molise, Palata. Una generazione che è “nata troppo tardi”, che non ha vissuto il ’68, che ha attraversato gli ultimi fuochi sul finire degli anni Settanta e catapultata negli anni Ottanta con sogno di cambiare con il movimento in piena fase di “riflusso”.

Un racconto collettivo narrato attraverso la voce dei protagonisti di quell’esperienza politica che proprio negli anni in cui il neoliberismo sferrò forse i colpi più duri alle tutele sociali, tentarono di cambiare il mondo partendo dalla militanza politica locale.




GESTIONE TERRITORIALE SANITÀ REGIONALE ALLO SBANDO

Michele Lombardo e Fabrizio Truono:  “Il diritto alla salute, soprattutto nelle aree interne, è sempre lasciato all’ultimo posto”

Pescara, 25 gennaio 2024. Uil Abruzzo esprime preoccupazione per la tenuta della rete sanitaria abruzzese che sarà sottoposta sempre più a maggiore pressione a causa dell’invecchiamento della popolazione, tendenza che in Abruzzo è più marcata che nel resto del Paese. L’età media degli abruzzesi è di 48,8 anni, al di sopra della media nazionale, 48 anni, e di quella europea, 44 anni.

“Il progressivo invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento dell’incidenza delle malattie croniche, avrà un impatto importante sulla tenuta del sistema sanitario abruzzese – spiegano Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, e  Fabrizio Truono, segretario regionale Uil Abruzzo con delega alla Sanità –  specialmente in tutti quei paesi delle aree interne dove c’è un’incidenza maggiore di persone anziane e fragili. Il Pnrr destina oltre 87 milioni di euro alla sanità territoriale abruzzese, prevedendo tra le altre cose l’istituzione di 11 nuovi ospedali di comunità e 40 case di comunità. Servono subito questi Investimenti mirati sulla sanità territoriale per digitalizzare i servizi e sviluppare la telemedicina ma anche per costruire presidi fisici diffusi sul territorio, che siano punti di accesso al sistema sanitario in grado di garantire la giusta continuità assistenziale in tutti i territori abruzzesi. E in particolare in quei territori spesso isolati, come quelli dell’Abruzzo interno, dove abita la popolazione più anziana , quindi più  fragile e potenzialmente più bisognosa di assistenza sanitaria, che non può e non deve recarsi in ospedale per avere le cure necessarie”.

“Si devono aumentare le borse di studio regionali per favorire l’ingresso di più medici al corso di medicina generale e contestualmente programmare le assunzioni di personale medico e sanitario da inserire nei distretti sanitari, negli ospedali e nelle case di comunità – aggiungono -. Non possiamo più avere carenze assistenziali e non poter garantire la continuità assistenziale ai cittadini per mancanza di professionalità mediche, come successo nel mese di dicembre nei territori dell’Alto Sangro, del Parco nazionale Abruzzo Lazio Molise e della Valle del Sagittario. Per questo è necessario potenziare immediatamente il servizio di continuità  assistenziale (ex guardie mediche), e uscire al più  presto da questa situazione emergenziale”.

“La sanità in Abruzzo, a partire da quella territoriale – sostengono Lombardo e Truono –  deve essere garantita in egual modo a tutti i cittadini e non creare le attuali diseguaglianze che si riscontrano soprattutto nei territori ricadenti nelle aree interne. Potenziare la rete territoriale e aprire al più presto gli ospedali di comunità e le case della salute, con il giusto personale e le giuste apparecchiature medicali, significa decongestionare gli ospedali ormai incapaci di sostenere la richiesta di cure da parte dei cittadini, ma significa anche evitare il ricorso alle cure dei pronto soccorso, sempre più affollati e con tempi di attesa lunghissimi, in quanto si garantirebbe al cittadino una risposta sanitaria e di cura immediata sul territorio e nel contempo sarebbe anche un valido strumento per poter ridurre il problema delle liste di attesa per le visite specialistiche e diagnostiche”.

“Per questo – concludono – Uil Abruzzo chiede all’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e all’intera giunta regionale di attivarsi per creare le condizioni strutturali affinché la sanità pubblica territoriale di prossimità non sia più gestita in emergenza ma che sia strutturata e tempestiva soprattutto in quella parte dell’Abruzzo che soffre di più. E parliamo di quelle  aree interne che già subiscono un preoccupante depauperamento di servizi e una forte  diminuzione della popolazione. A queste emergenze si aggiunge il tema del diritto alla salute che, in queste zone, viene sempre lasciato all’ultimo posto. È giunto il momento di dire basta e di intervenire concretamente su quei disagi subiti dalla popolazione che non sono più tollerabili”.




LA SODDISFAZIONE DI CIA ABRUZZO

Riconoscimento dello stato di calamità naturale per attacchi da peronospora

Pescara, 25 Gennaio 2024. Cia Abruzzo esprime grande soddisfazione per la recente sottoscrizione del decreto che riconosce lo stato di calamità naturale per l’Abruzzo. Questa decisione, frutto di intense negoziazioni e sforzi congiunti, apre la strada a importanti misure di sostegno per le imprese agricole colpite dalla peronospora.

Il decreto, appena pubblicato, attiva una serie di strumenti che consentiranno alle imprese agricole danneggiate di ottenere un adeguato risarcimento del danno. In particolare, si prevede la possibilità di congelare i mutui per un periodo di 24 mesi e di accedere ad agevolazioni sui contributi previdenziali.

Gli agricoltori abruzzesi colpiti dalla calamità avranno la possibilità di presentare le domande di beneficio entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto-legge, che avverrà entro i prossimi 15 giorni. Questo passo importante è il risultato di un tavolo ministeriale tenutosi ieri a Roma, che ha visto la partecipazione del Presidente regionale Nicola Sichetti, del direttore Mariano Nozzi, alla presenza del Ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida e di altre sigle sindacali.

Il ruolo determinante svolto da Cia Abruzzo nel corso di questi mesi ha contribuito in modo significativo al raggiungimento di questo risultato.

“La nostra organizzazione ha sostenuto attivamente l’attivazione del decreto Legge 102 per le calamità naturali, oltre ai provvedimenti regionali fondamentali per la tutela degli interessi agricoli abruzzesi”, commenta così il Presidente Sichetti, “La firma del decreto rappresenta un importante passo avanti nel supporto alle imprese agricole della nostra regione”.

Il Ministro, nell’incontro di ieri, ha sottolineato quanto sia importante il ruolo della rappresentanza per ottenere risultati tangibili.

“L’impegno di Cia Abruzzo non finisce qui, continueremo a vigilare attentamente sull’attuazione dei provvedimenti, collaborando strettamente con la regione e il Ministero per garantire un supporto efficace ed equo. Ora, con l’approvazione del decreto, ci auguriamo una rapida attuazione dei provvedimenti per garantire risposte certe e concrete al mondo agricolo abruzzese”, conclude il Presidente.




PREGHIERE DI GUARIGIONE E LIBERAZIONE CON I SANTI ARCANGELI

Un libro di don Marcello Stanzione e Pino Sciarrino

Recensione di Elia Lucchini

IlNuvoArengario.it, 25 gennaio 2024. È fresco di stampa il libro Preghiere di guarigione e liberazione con i santi Arcangeli, di don Marcello Stanzione e Pino Sciarrino, edito da Ancilla.

Cosa dice la Bibbia circa il culto di adorazione?

Circa il culto di adorazione la Bibbia dice che deve essere reso solamente a Dio. In questo c’è completo accordo fra tutti i credenti, cattolici e non cattolici.

Allora Gesù gli rispose:

“Vattene, satana! Sta scritto infatti: Il signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto” (Mt 4,10).

Esiste nella Bibbia il culto di venerazione?

Si. Nella Bibbia si parla del culto di venerazione, anche se alcuni non vogliono riconoscerlo.

Ecco alcuni esempi tratti dalla Sacra Scrittura riguardanti gli Angeli:

Essi sono spiriti che fin dal principio si mantennero fedeli a Dio e continuarono a prestare il loro servizio come messaggeri per realizzare una missione in favore degli uomini ( Tb 5,4; Mt 1,20; Lc 1,26; 10,3; 12,7ss, ecc.). per questa ragione meritano un onore speciale.

Quando fu presso Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide un uomo in piedi davanti a sé, che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiede: “Tu sei dei nostri o dei nostri nemici? Rispose: “No, io sono il capo dell’esercito del Signore. Giungo proprio ora”. allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: “Che ha da dire il mio Signore al suo servo?”. Rispose il capo dell’esercito del Signore a Giosuè: “Togliti i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale tu stai è santo”. Giosuè così fece (Gs 5,13-15). Gettarsi con la faccia a terra è un gesto di omaggio o rispetto verso una persona (Cfr. Gen 33,3; 1 re 2,19; 2 Re) è il gesto che costituisce, bensì l’intenzione. Io sono Raffaele, uno dei sette Angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore. Allora furono presi da grande timore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura (Tb 12,15-16).

Lungo il corso dei secoli i cattolici hanno rivolto agli Angeli buoni preghiere popolari, litanie, tridui, novene, liturgie delle ore, salutazioni latine ecc. Anche nella comunità di Missaglia, dove opera il carismatico Pino, vi è una grande devozione agli spiriti celesti in modo particolare a San Michele che viene pregato alla fine di ogni Messa con l’invocazione di papa Leone XIII. Questo testo dell’editrice veneta Ancilla raccoglie sia preghiere della tradizione cristiana ai tre arcangeli raccolte da don Marcello Stanzione, uno dei maggiori studiosi di angelologia, sia preghiere agli Arcangeli composte direttamente da Pino Sciarrino fondatore della comunità Nostra Signora di Lourdes di Missaglia.




ZAMAGNI SULL’ODIO SOCIALE

L’Avvenire  ha intervistato Stefano Zamagni su quel fenomeno che sta richiamando sempre più attenzione e preoccupazione: l’odio sociale. Che colpisce in particolare il povero, gli ultimi e gli indifesi come possono essere considerati migranti, disabili, senza dimora, detenuti.

L’intervista è a firma di Diego Motta che così la introduce

Politicainsieme.com, 25 gennaio 2024. Non è più paura, non è nemmeno disprezzo del povero. «Sta accadendo molto peggio: siamo ormai in presenza di odio sociale». Nel 2019, Stefano Zamagni non aveva esitato a parlare con Avvenire di «aporofobia»: erano i tempi dell’offensiva contro il Terzo settore, della criminalizzazione della solidarietà voluta anche a livello istituzionale. Cinque anni dopo, l’intellettuale bolognese che ha guidato la Pontificia accademia delle scienze sociali, ricostruisce lo scenario attuale in modo ancora più diretto, guardando all’Italia e all’Europa. «Oggi il povero non è visto semplicemente con sentimenti di indifferenza e ostilità. È percepito come altro da sé da una parte dell’opinione pubblica e questo porta a compiere azioni contro la persona fragile». Sullo sfondo c’è la violenza gratuita contro gli ultimi, siano essi : la cronaca è piena, quotidianamente, di fatti che rimandano al desiderio di supremazia di pochi prepotenti verso i più deboli, di persone escluse o nascoste, di dimenticati che rivendicano il diritto ad esistere, mentre il dibattito pubblico tende a relegare tutto questo nelle periferie, esistenziali e mediatiche. Così, nei bassifondi della nostra scala sociale, si avverte avanzare un senso di disumanità che preoccupa per le conseguenze possibili.

Professor Zamagni, si moltiplicano gli “invisibili”. Eppure, si fa finta di non vedere o, peggio, si cerca di negare qualsiasi emergenza sociale per non creare allarme nell’opinione pubblica. Perché questa ostilità verso il povero?

Siamo abituati a parlare di povertà come di un fenomeno legato al reddito, ma la povertà è anche emarginazione, indifferenza. Con l’aporofobia eravamo al disprezzo degli indigenti, adesso siamo all’odio sociale, un fenomeno mai visto prima a queste latitudini. Odio e violenza hanno un’origine comune e questo spiega ciò che sta succedendo in questa epoca storica. L’odio sociale ha un inizio, 30 anni fa, quando in America nasce anche nel mondo universitario una corrente di pensiero che poi approderà in Europa e nel nostro Paese: si tratta del singolarismo.

L’altra faccia dell’individualismo.

Il singolarismo è l’estremizzazione dell’individualismo, che nasce invece molto tempo prima, all’epoca dell’Illuminismo. In quella fase storica, l’individuo almeno era parte della comunità, aveva un’appartenenza. Il singolarismo recide proprio questo tipo di legame: adesso ognuno si pensa come un unicuum e, in quanto tale, deve differenziarsi. L’atteggiamento aporofobico è stata una prima conseguenza della diffusione del singolarismo, che prevede l’espulsione e l’annullamento dell’altro.




LE STELLE DELLA VELA 2023

La IX Zona Abruzzo e Molise e il presidente nazionale della Federazione Vela premiano i migliori velisti del 2023   

Pescara, 25 gennaio 2024. Sabato 27 gennaio, dalle ore 17 presso l’Aurum in Largo Gardone Riviera a Pescara, si svolge la premiazione degli atleti della FIV IX Zona Abruzzo e Molise che si sono messi in luce conquistando trofei e medaglie in varie specialità della vela durante tutto l’anno appena concluso.

Si tratta di un appuntamento ormai storico per la Federazione Italiana Vela che anche quest’anno desidera valorizzare la passione e l’importanza di questo tipo di sport che coinvolge sempre più giovani.

Ricevono premi una cinquantina di atleti nelle classi Optimist, Ilca, Hobie Cat, Dragoon, Nacra 15, Snipe, Windsurfer, Minialtura e Altura.

Presenti i vertici della Federazione Nazionale Vela guidati dal presidente Francesco Ettorre. Riconoscimenti anche per i Circoli e le Società veliche di Abruzzo e Molise che si sono evidenziate per numero di tesserati nel 2023.

A fare gli onori di casa il presidente della IX Zona FIV Abruzzo e Molise Domenico Guidotti, il vicepresidente Alessandra Berghella, il presidente del CONI Abruzzo Enzo Imbastaro, il sindaco di Pescara Carlo Masci, l’assessore allo Sport Alessandra Martelli, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e i rappresentanti della Capitaneria di Porto e del Marina di Pescara.




GIUSTA DIGNITÀ ANCHE ALL’ETNIA ROM

Giulia Di Rocco per la quinta volta al Quirinale

Roma, 25 gennaio 2024. Venerdì 26 gennaio 2024 a partire dalle ore 11:00  Giulia Di Rocco, reduce dall’incontro internazionale con ANTAR-RASHTRIYA SAHAYOG PARISHAD (INDIAN COUNCIL FOR INTERNATIONAL CO-OPERATION) tenutasi il 24 gennaio, sarà per la quinta volta alla Commemorazione della Giornata della Memoria presso il Quirinale invitata ufficialmente dal Presidente della Repubblica Italiana come rappresentante donna italiana rom abruzzese.

È importante dare giusta dignità a tutte le vittime del nazifascismo anche all’etnia rom, importantissima quindi la presenza della Di Rocco anche per una rappresentanza femminile della popolazione Romnì.

Giulia Di Rocco attivista per i diritti umani è membro del Forum RSC istituito dall’ UNAR Uffico Anti Discriminazione Razziale presso il Ministero delle Pari Opportunità e membro ddell’IRU International Roma Union che rappresenta i rom presso il Consiglio d’Europa e al’ONU .