NOI DOBBIAMO CONTINUARE

Inaugurato Il Piccolo Paolo alla stazione ferroviaria di Montesilvano

Montesilvano, 19 ottobre 2024.Noi dobbiamo continuare” è il titolo dell’incontro che, questa mattina, nello scenario del Museo del Treno di Montesilvano, ha dato il via all’inaugurazione dell’opera “il piccolo Paolo” del professore nonché referente nazionale del premio Paolo Borsellino, Graziano Fabrizi. Un’opera di sensibilizzazione inserita all’interno delle diverse attività di formazione e sensibilizzazione che il Premio Nazionale Paolo Borsellino porta avanti ormai da più di 32 anni con linguaggi diversi. Il linguaggio utilizzato oggi, alla presenza di cento bambini delle scuole Troiano Delfico e Direzione Didattica, plesso via Vitello d’oro è stato quello dell’arte.

L’opera, posizionata sul muro della stazione ferroviaria di Montesilvano, ritrae un giovanissimo Paolo Borsellino nel giorno della sua Prima Comunione, all’età di sette anni. Già collocata alla vigilia del 19 luglio in ricordo della strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il giudice Borsellino e la sua scorta nel 1992, lo ricordiamo, è stata deturpata subito dopo. Oggi, per la seconda volta è stata rivendicata da Fabrizi, impegnato nella promozione e cultura dei valori di legalità verso le giovani generazioni. L’opera serve a ricordare in silenzio la strage di Via d’Amelio, per rivendicarne l’innocenza e il bisogno continuo della formazione verso i principi e valori dei giusti, quindi della legalità.

Presenti all’inaugurazione, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, l’assessore alle Politiche Giovanili Alessandro Pompei, Renzo Gallerati dell’Acaf Museo del Treno, Giovanni Ciardello di RFI, Roberto Lunardo Comandante della Compagnia dei Carabinieri, Carlo Ferri segretario provinciale SIAP di Pescara e don Aniello Manganiello, parroco di Scampia.

“Con l’inaugurazione del piccolo Paolo, ha affermato Graziano Fabrizi –  l’intento è portare i ragazzi e chiunque capiti nei pressi dell’opera, a conoscenza di uno spazio riqualificato che è quello della stazione ferroviaria che ospita un bambino come loro e diventa così un presidio di legalità attraverso l’uso di un linguaggio semplice. Un bambino come tanti che poi crescendo è diventato simbolo di legalità pagando con la propria vita la fedeltà ai propri valori e principi. Ogni persona che si stringe attorno a questo cenacolo di idee, porta con grande fierezza il proprio contributo. Ringrazio i Carabinieri che si occuperanno di tutelare il bene pubblico; il sindaco Ottavio De Martinis per la vicinanza e il sostegno e il Comune di Montesilvano che mette a disposizione della cittadinanza un’opera continua di educazione civica. Le scuole perché educano i cittadini dell’oggi e del domani. Le Ferrovie dello Stato  che hanno messo a disposizione le infrastrutture: grazie a tutti, il premio diventa così un ponte educativo con un forte richiamo al luogo.

Il sindaco Ottavio De Martinis: “Ringrazio Graziano Fabrizi perché ci fornisce ancora una volta un grande spunto di riflessione e ringrazio tutti gli ospiti e tutti coloro che sono intervenuti oggi, perché con la loro calorosa presenza hanno reso speciale questa giornata dedicata a Paolo Borsellino. Grazie a don Aniello Manganiello, parroco di Scampìa e agli istituti scolastici presenti perché l’obiettivo è stato proprio quello di commemorare, donando un presidio di legalità per una coscienza attiva, nel crocevia degli arrivi e delle partenze, con la speranza che qualcuno prenda per mano quel bambino e continui a camminare con lui verso un percorso di valori e di idee verso una nuova cultura antimafia. La storia di Paolo Borsellino ci insegna che la legalità non è un concetto astratto, ma un impegno quotidiano che riguarda ognuno di noi”.

Con l’installazione odierna, il professore di Montesilvano da l’appuntamento ai prossimi impegni di Ottobre a L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti per la XXXII edizione del Premio Borsellino.

La messa in opera dell’istallazione è stata a cura della Novagrafica sas di Montesilvano, sempre vicina alle performance dell’artista.




APRE LA MOSTRA APRUTIUM

Terra di bellezza e di colori,  40 gli artisti che esporranno le loro opere

Tagliacozzo, 19 ottobre 2024. “Aprutium: terra di bellezza e di colori” è il tema della mostra che sarà inaugurata oggi pomeriggio, sabato 19 ottobre, alle 18:30, nel chiostro del convento di San Francesco in Tagliacozzo. La collettiva d’arte contemporanea organizzata da Leonardo Paglialonga, in qualità di presidente dell’associazione artistico-culturale “Nemesis” di Francavilla al Mare, vedrà la partecipazione di oltre 40 artisti provenienti dall’Abruzzo e da altre regioni d’Italia. Verrà attribuito un duplice omaggio in particolare ai Maestri Vincenzo Corsi, del quale si esporranno, nella sala Beato Tommaso da Celano, alcune sue opere sul tema: “Tagliacozzo: genius loci”, e a Mimmo Sarchiapone, già Cavaliere della Repubblica Italiana, sul tema: “C’era una volta Pescara” di cui si esporranno diverse sue incisioni nella sala Capitolare.

Un omaggio sarà attribuito al ricordo di Laura Salvatori, la giovane francescana secolare recentemente scomparsa, marsicana, a cui sono state intitolate due opere che la ritraggono, una delle quali in tecnica mista che sarà in esposizione nella sala museo. Sarà ricordato anche Enzo De Iuliis, detto “Cipolla”, di Chieti, un vero personaggio tra i suoi concittadini e persona di grandi qualità umane, per anni amico fraterno anche dei frati francescani di Tagliacozzo.

Un percorso tra diverse facce dell’Abruzzo unite però da un unico concetto artistico. “L’idea è quella di creare un gemellaggio artistico tra Tagliacozzo e Pescara”, spiega Leonardo Paglialonga, “e, in un senso più ampio, valorizzare la nostra regione, l’Abruzzo, terra di tante bellezze tra mare e monti e di molte tipicità e peculiarità che la rendono unica nel suo genere ma che non sempre hanno il giusto risalto, tra cui un patrimonio artistico eccellente ed un fermento culturale molto interessante che merita di essere evidenziato, approfondito e pubblicizzato nella giusta maniera”.

La mostra gode del patrocinio del Comune di Tagliacozzo e delle associazioni “Arte in Bottega” di Roma, “Bellantarte” di Teramo, Licita Scientia di Chieti e Ascom Abruzzo. Durante la conferenza inaugurale porteranno i saluti istituzionali Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo, Chiara Nanni, assessore alla Cultura del Comune di Tagliacozzo, Padre Attilio Terenzio OFMConv guardiano del Convento di San Francesco in Tagliacozzo, Padre Carmine Terenzio OFMConv del convento di San Francesco in Tagliacozzo.  A seguire gli interventi di Paglialonga, organizzatore e curatore della mostra, di Gabriella Di Giandomenico, critico d’arte, sul tema: “Zahrtmann e compagni danesi: la loro esperienza a Civita d’Antino”. Concluderà la relazione dello scrittore e attore Antonio Di Loreto sul tema: “Il valore dell’arte al tempo del Cenacolo michettiano di Francavilla al Mare” con le letture di Mario Massarotti.

Verrà proiettato anche un filmato sull’Abruzzo a cura di Icaro droni. Da ultimo si avrà la performance di Danza Antica a cura dell’Ensemble Licita Scientia con le coreografie di Maria Cristina Esposito. Esporranno le loro opere: Silvana Altigondo, Ludovica Amicucci, Rosalba Barillà, Gino Berardi, Caterina Caldora, Vincenzo Corsi, Iris D’Annunzio, Elio Di Blasio, Massimo Di Febo, Antonella Di Giandomenico, Sergio Di Mattia, Franco Di Nicola, Giuseppe Di Prinzio, Mirella Di Raffaele, Gigino Falconi, Rosa Lia Ferreri, Graziella Gagliardi, Marco Gentile, Patrizia Giannone, Sayoko Ishiyama, Nadia Lolletti, Carlo Marcantonio, Miriam Melle, Lucio Monaco, Moiradea, Patrizia Navarra, Bruno Paglialonga, Andrea Pazienza, Massimina Pesce, Nestore Presutti, Patrizia Prospitti, Mimmo Sarchiapone, Miriam Scarpone, Adele Schiazza, Monica Sichetti, Leo Strozzieri, Mario Tata, Marialuisa Torlontano, Carla Trivellone, Gianfranco Zazzeroni, Eraldo Zecchini. 

La mostra proseguirà fino al 17 novembre.                                       

L’ingresso è libero.




INCLUDI_AMO_CI

Percorsi innovativi per una scuola inclusiva – rivolto a insegnanti della provincia di L’Aquila delle scuole di ogni ordine e grado

L’Aquila, 19 ottobre 2024. L’Istituto d’Istruzione Superiore Amedeo D’Aosta – L’Aquila ha ospitato, da lunedì 14 a giovedì 17 ottobre scorsi il percorso formativo “Includi_amo_ci”, dedicato al tema dell’inclusione per insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di L’Aquila. Dopo l’azione attuata per le scuole della provincia di Teramo, anche nel capoluogo abruzzese è stato possibile richiamare l’interesse dei docenti e di molte figure chiave del mondo scolastico sui delicati aspetti della didattica inclusiva con focus anche sull’aspetto normativo e approfondimenti mirati sul nuovo PEI secondo le modifiche al D.L. 153/23.

In dodici ore di formazione complessive, i discenti, gratuitamente e con riconoscimento dei crediti formativi, hanno avuto l’occasione di ascoltare e di confrontarsi con studiosi ed esperti della didattica inclusiva e della progettazione universale per l’apprendimento (UDL Universal Design for Learning), si sono alternati in cattedra la Prof.ssa Evelina Chiocca – Presidente Federazione nazionale Osservatorio 182, la Prof.ssa Silvia Nanni – Professoressa associata in Pedagogia generale e sociale Università degli Studi dell’Aquila, il Prof. Fabio Filosofi Ricercatore – post-doc in Pedagogia Speciale  Università degli Studi di Trento e il Prof. Vincenzo Antonio Gallo – Docente specializzato per le attività di sostegno didattico e formatore; estremamente attuale l’intervento del Dott. Casto Di Bonaventura “Patti educativi di comunità con il mondo del volontariato nel terzo settore; a completare il quadro in ambito inclusione scolastica anche l’atteso intervento della Dott.ssa Maria Pia Legge sul tema “La medicina scolastica per l’inclusione” e successivamente, in chiusura, quello della Dott.ssa Maria Pia Pierfelice “Accogliere l’epilessia a scuola. Comprendere la malattia e sfatarne i miti”, l’epilessia molto spesso è in comorbilità con l’autismo.

Il percorso è stato arricchito anche da un intervento formativo ad hoc a cura del Prof. Fabio Filosofi, presso l’Istituto Comprensivo Statale Cesira Fiori – San Demetrio Rocca di Mezzo

Questa prima azione progettuale, dell’ampio Progetto INCLUDIAMO, si conclude con tanti spunti di riflessione e grande soddisfazione da parte dei tantissimi docenti e dirigenti scolastici intervenuti. Sembrerebbe naturale rendere ora replicabile questo percorso magari con risorse del Fondo Sociale Europeo+ dell’Abruzzo; potrebbe essere strutturato negli anni e agevolare e migliorare l’inclusione delle persone autistiche nelle scuole e nella società.

Insieme alle Istituzioni Capofila e Partner di questo sfidante Progetto, rispettivamente Ambito Distretto Sociale 5 Montagne aquilane (Capofila) e Ambito Distretto Sociale 1 Comune di L’Aquila, ci accingiamo a lavorare ora sulle altre attività progettate e finanziate dalla Regione Abruzzo:

Ambito Distretto Sociale 5 Montagne aquilane

attività culturali, ricreative e sportive – risorse disponibili 10.000€

sostegno attività scolastica ed extrascolastica – risorse disponibili 65.351€

avvio al lavoro con Autismo Abruzzo APS – risorse disponibili 13.350€

attività complementare rivolta alla famiglia (formazione) – risorse disponibili 5.000€

Ambito Distretto Sociale 1 Comune di L’Aquila

attività culturali, ricreative e sportive – risorse disponibili 30.000€

voucher/bonus acquisto prestazioni qualificate di supporto per inclusione sociale  – risorse disponibili 29.990€

AUT lavoro con Coop Sociale Lavoriamo Insieme – risorse disponibili 35.000€

formazione delle  famiglie con Autismo Abruzzo APS – risorse disponibili 16.428€




POLEMICHE DEL CENTROSINISTRA SUI CANTIERI

Dichiarazione del sindaco Masci in replica alla consigliera Simona Barba

Pescara, 19 ottobre 2024. “Pescara sta cambiando volto, è un dato di fatto, anche se la sinistra che si oppone a tutto non riesce a mandare giù questo concetto. È chiaro che, per natura, non esistono cantieri-lampo, per cui i disagi sono spesso inevitabili per i cittadini, e accade anche che possano sorgere contenziosi con le ditte che poi rallentano tutto o magari che un intervento possa risultare più complesso del previsto.

Ma il sindaco è totalmente estraneo ai processi amministrativi, la consigliera comunale Simona Barba lo sa perfettamente, o dovrebbe saperlo; quindi, non dovrebbe confondere i cittadini lanciando le solite accuse. D’altra parte il cantiere di piazza Sacro Cuore e corso Umberto è emblematico da questo punto di vista, contrariamente a quello che dice la consigliera, così come è emblematico della visione di città che noi abbiamo, una visione che ci distingue nettamente da questa sinistra del NO, visto che mai nessuno aveva realizzato né tanto meno proposto, prima di noi, un intervento di riqualificazione come quello che abbiamo realizzato e che domani vedrà la sua conclusione ufficiale con il taglio del nastro e una festa aperta alla città.

Sul corso e in piazza c’è il verde, al posto dei lecci morti, e il progetto concluso abbraccia in pieno il concetto di sostenibilità. Invito tutti ad esserci, domani, anche la consigliera Barba, che scrive di volere un confronto, ma in realtà appare pronta solo a criticare e ad offendere, senza alcuna capacità di ascolto e, quindi, di apprendimento. Da quello che scrive Barba, pare che la confusione sia solo la sua, tra l’altro. Da mesi ascoltiamo i suoi “NO” a prescindere, fino al NOG7 di questi giorni, un No che rispetto ma che non mi lascia affatto stupito. Una litania, la sua, che ormai appare quasi scontata. Ripete ossessivamente le stesse cose dalla campagna elettorale, senza vedere che, intanto, Pescara cambia, si migliora e cresce con i progetti che noi abbiamo pensato, progettato e realizzato”.

Il sindaco Carlo Masci




CITTADINI PER IL G7

di Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Pescara, 19 ottobre 2024.  Mi aspettano circa 7 km in bici stamattina, per andare a sistemare certe faccende. Ma per prima cosa devo buttare le bottiglie e i barattoli di vetro. Trovo i bidoni carrellati stracolmi. Ma  la gente non guarda la televisione? Non so se più o meno di me, che ne faccio un uso morigerato, ma la pubblicità del COREVE, il consorzio di filiera di recupero del vetro, non mi è  sfuggita: sulla melodia di Morandi del “Fatti mandare dalla mamma“, il fatto che il “sacchetto non ci va” è un tormentone. Eppure, il messaggio non passa!

E dalle parti del mio ufficio c’è il rincaro della dose: le bottiglie di vetro, che sicuramente vengono del bar che è lì di fianco e che agevolmente potrebbe consentire il recupero del prezioso materiale, finisce nel cestino stradale, insieme al sacco nero dell’indifferenziato. Possibile?

Mi allontano dal centro città, verso la periferia, costeggiando il fiume. All’angolo di via Orazio che immette sulla golena sud,  una volta c’erano dei cassonetti dei rifiuti, adesso non più. Ma se l’elemento fisico del conferimento/raccolta è stato rimosso, per diverse persone ne è rimasta la memoria, per cui il luogo a quello resta dedicato, a prescindere.

Mentre mi avvicino alla meta e percorro la pista ciclabile lungo fiume sud, penso ai lavori che fervono in alcune zone della città per l’imminente G7, aree che saranno tirate a lucido, messe in sicurezza e interdette al traffico, forse anche al passaggio ciclabile nonché pedonale: la chioma degli alberi rifatta, tombini … tombati e cassonetti serrati. La sicurezza prima di tutto.

Però lungo il mio percorso, lontano da quello previsto per le autorità, trovo le cose strampalate di sempre, che non risentono dei grandi eventi ma che attraggono sempre l’attenzione e muovono il disappunto di tanti, compreso il mio.

Mentre rifletto sul degrado, sull’abbandono, sulla scarsa informazione, sull’inciviltà, intercetto lungo la strada, fuori dai riflettori, dalle telecamere, dalle macchine fotografiche, un curioso segnale di speranza. Alcuni cittadini, due donne e due uomini, muniti di guanti, sacchetti e pinze, sono intenti a raccogliere plastiche varie, bottiglie, flaconi, buste, bicchieri, insomma quella roba lì. Si muovono con le spalle rivolte alla città, quasi fuori dalla scena, dietro il palco dove si svolge lo spettacolo. Procedono a testa bassa, intenti a ispezionare il terreno.

Al mio saluto mi sorridino, con una smorfia di chi non si cruccia della propria solitudine, consapevole della giustezza del proprio gesto.

Quattro cittadini, quattro amici, come quelli della canzone di Gino Paolo, al bar. Non vorranno mica cambiare il mondo?




L’ORCHESTRA GIOIELLO D’ABRUZZO

Il Colibrì Ensemble riempie ancora una volta il Flaiano e supera i 300 abbonati. Un traguardo inedito e storico per un’orchestra a Pescara

Pescara, 19 ottobre 2024.  Lo scorso sabato 12 ottobre, il Colibrì Ensemble – Orchestra da camera di Pescara, ha fatto registrare l’ennesimo sold out nella serata inaugurale all’Auditorium Flaiano, con ben 490 spettatori in sala. La notizia non è tanto il “tutto esaurito”, che ha dato il via alla 12esima stagione concertistica, quanto piuttosto il fatto che i pescaresi sembrano ormai aver “eletto” la loro orchestra cittadina, un traguardo oggettivamente inedito per la realtà di Pescara.

Numeri importanti, quelli del Colibrì, in questo inizio di stagione: oltre 300 abbonati e una programmazione intensa di 14 concerti che partiti ad ottobre 2024 andranno avanti fino ad aprile 2025: risultati preziosi e assolutamente insoliti nell’intera area metropolitana.

«È importante sottolineare come “l’inedito” stia nel fatto che sia stata un’orchestra a creare tutto questo – spiega il fondatore e direttore artistico Andrea Gallo -. Certamente abbiamo tanti esempi di stagioni e festival storici e prestigiosi in questa città, che negli anni hanno provato a costruire un pubblico di affezionati, ma è un dato oggettivo che il Colibrì sia l’unica orchestra ad essere riuscita in questo intento».

«Questo perché – spiega Gina Barlafante presidente e mecenate dell’orchestra – c’è una differenza sostanziale tra enti che ospitano ed enti che producono. Entrambi sono di fondamentale importanza per il tessuto culturale, ma operano in maniera completamente diversa».

A Pescara infatti, prima del Colibrì, non si ricorda l’esistenza di un’orchestra di musicisti professionisti attiva stabilmente con una propria stagione concertistica e in grado di creare intorno a sé una simile partecipazione. La storia ci racconta di complessi orchestrali che in passato hanno provato a portare il nome della città, ma che non hanno avuto lunga vita o hanno prodotto un’attività limitata a concerti saltuari, senza poter contare su un pubblico di abbonati e affezionati ampio e costante.

«Aver chiuso la passata stagione con il Flaiano pieno di persone e ripartire ora con questo ulteriore sold out è stata una grande soddisfazione – dichiara la Barlafante – nonché un bell’auspicio per la stagione che ci aspetta».

Il maestro Gallo rilegge testualmente una frase da una delle prime brochure dell’orchestra: «L’Associazione si pone l’ambizioso obiettivo di dar luogo a una nuova realtà musicale che sia costantemente presente nella vita dei cittadini tale da creare in loro un vero e proprio senso di appartenenza, così come comunemente avviene per una squadra di calcio. Questo il mantra che ripetevamo e questo in fondo è ciò che è accaduto».

L’orchestra, che prende nome dall’antica favola del Colibrì, fin dall’inizio ha cercato contatto con il suo pubblico cominciando nei primi anni con banchetti in piazza Salotto, flash mob, fino ad arrivare pian piano al risultato di oggi. Un progetto che si è dimostrato in continua evoluzione nel corso degli anni, ampliando l’offerta culturale, introducendo ogni volta novità nei cartelloni e arrivando quest’anno a includere anche l’opera e il balletto. Un percorso sicuramente coraggioso e visionario.

«Essere visionari è importante, ma sappiamo bene come senza impegno e dedizione non si vada da nessuna parte – conclude Gallo -. Non smetterò mai di ripetere che la nostra forza è nella passione e nell’entusiasmo che mettiamo in ciò che facciamo, nella professionalità e qualità che ricerchiamo ogni giorno, nel prenderci cura di ogni dettaglio, da quello organizzativo a quello musicale e artistico. Questa mentalità è presente in ufficio, come sul palcoscenico e siamo ben attenti a rimediare qualora venga meno».

PROSSIMI APPUNTAMENTI

I prossimi appuntamenti della prima parte della stagione sono: “Nell’iride del novecento” (26 ottobre). “Il tango fino a Piazzolla” (9 novembre), Brandebur… gap (23 novembre), Destinazione Mozart (7 dicembre) e l’appuntamento speciale prima di Natale con il balletto “Lo Schiaccianoci” (14 dicembre).




GRUPPO VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE TEMPERA

Quindicennale fondazione

L’Aquila, 19 ottobre 2024.  Il Gruppo Volontari di Protezione Civile di Tempera, domenica 20 ottobre, festeggerà i 15 anni dalla fondazione nella propria sede, presso i Map di Tempera (L’Aquila), aprendo alla collettività la struttura ed esponendo i propri mezzi e attrezzature.

La presidente dell’Associazione, Marchetti Sabrina, invitando i cittadini a partecipare, annuncia che all’evento saranno presenti autorità cittadine e regionali. “Il 6 aprile 2009, la nostra città fu colpita da un catastrofico terremoto – ricorda la presidente – Il primo ottobre 2009, un gruppo di persone, prendendo esempio dalle associazioni intervenute, decisero di fondare un proprio gruppo di protezione civile. Il Gruppo Volontari di Protezione Civile di Tempera, iscritta da subito alla Colonna Mobile Nazionale Prociv-Arci.  Sin da subito, l’associazione si è distinta in situazioni di emergenza e non, come in esercitazioni nazionali e regionali, dando anche supporto ad altre associazioni, intervenendo nei casi di alluvioni, terremoti, incendi”.

Grazie alle convenzioni con la Regione Abruzzo, l’Associazione svolge servizio costante per la prevenzione dagli incendi boschivi, con attività di spegnimento, bonifica e avvistamento, con mezzi propri e in comodato d’uso dalla regione Abruzzo, mantenendo reperibile h24 una squadra per ogni tipo di necessità.

“Inoltre – conclude Marchetti – grazie alla convenzione con il Comune dell’Aquila, come Associazione riusciamo a portare avanti una manutenzione costante all’area di accoglienza di Tempera, mantenendola sempre pulita e operativa in caso di necessità. Su attivazione del Comune, invece, svolgiamo attività di controllo fluviale in caso di maltempo ed eventualmente, interventi, oltre ad attività di accoglienza in caso di calamità”.




RIPRENDIAMOCI LA STORIA

Appuntamento a Francavilla al Mare con Fonderie Ars

Francavilla al Mare, 19 ottobre 2024. Domenica 20 ottobre alle ore 17 a Francavilla al Mare presso la Sala delle Tele del Mumi, ci sarà l’evento conclusivo del laboratorio di Reportage Narrativo dal titolo “Riprendiamoci la storia” a cura dell’Associazione Fonderie Ars: “un viaggio indietro nel tempo, ma proiettato nel futuro” dove la scrittrice Raffaella Simoncini illustrerà quanto fatto nei mesi scorsi insieme allo scrittore Peppe Millanta ed ogni corsista illustrerà il suo lavoro finale a partire dalla ricerca delle fonti con letture della stessa Simoncini e di Annalica Bates Casasanta.

“Quante volte ci siamo chiesti come fossero un tempo i luoghi che abitiamo? E quante volte ci siamo resi conto di avere dei buchi nella memoria del nostro paese?”: a queste domande ha risposto il corso di Reportage Narrativo di Fonderie Ars con Scuola Macondo di Pescara, Neo edizioni e Alphaville – nonsolocinema, il cui scopo è stato far tornare alla luce storie di Francavilla al Mare altrimenti destinate all’oblio grazia ad un ebook di memorie collettive in cui la narrazione da orale diviene scritta ed infine digitale, aperta, alla portata di tutte le generazioni.

Il laboratorio di Reportage Narrativo è stata l’occasione per la comunità di Francavilla al Mare di riappropriarsi della propria identità. Si è trattato di un passaggio sentito: la città di Francavilla è stata completamente rasa al suolo dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale; la ricostruzione e un incremento demografico importante hanno portato la comunità a disperdersi in mille rivoli, dimenticando gran parte del proprio passato.

Il laboratorio è stato strutturato in tre fasi.

Nella prima, si sono messe “in circolo” le storie, cercando di trovare quelle fondative della comunità, quelle maggiormente identitarie, quelle capaci di restituire il carattere degli abitanti.

Nella seconda, le storie sono state approfondite dai partecipanti, ognuno dei quali è stato chiamato ad esserne “custode”: attraverso lo studio bibliografico, la ricerca delle fonti orali e la ricerca sul campo. A supporto del lavoro, sono stati invitati numerosi esperti di storie locali, che hanno ampliato il quadro e permesso ai partecipanti di confrontarsi.

La terza fase invece si è concentrata sulla scrittura dei testi, sull’editing, attraverso correzioni e incontri collettivi e individuali fino alla realizzazione di un ebook, che vuole essere un modo per salvare quelle storie dall’oblio, regalandole con voce nuova alla collettività.

Durante la terza fase degli incontri ci si è concentrati inizialmente su brevi esercitazioni e pillole di editing per tutti, in modo da far apprendere anche ai neofiti quelle che sono le basi delle fasi di revisione e rilettura. In questo modo, piuttosto che impartire regole dall’alto, si è dato modo ai partecipanti di mettersi alla prova su testi già editati e non editati, in modo da rendersi conto praticamente, con un confronto diretto in classe, di quali sarebbero stati i metodi da applicare anche ai loro lavori.

Importante è stato il confronto tra punti di forza e debolezza degli elaborati: i racconti hanno stili diversi ma l’obiettivo comune è uno ossia far tornare alla luce storie di Francavilla altrimenti destinate ad essere perdute per sempre.

Al termine delle revisioni, i racconti scritti e consegnati dai partecipanti sono stati 24, tutti raccolti in un unico ebook di memorie collettive che, grazie all’utilizzo di una versione immateriale e digitale della raccolta, ne permetterà la più ampia diffusione in particolare tra le generazioni più giovani.

Il progetto fa parte di “Libridine”, promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




I CENTO PASSI 2024

Festival danza direzione artistica Loredana Errico e Amalia Salzano dal 20 ottobre al 16 dicembre 2024

L’Aquila, 19 ottobre 2024. Il festival danza I Cento Passi, con la direzione artistica di Loredana Errico e Amalia Salzano, si svolgerà dal 20 ottobre al 16 dicembre in Abruzzo, nel Teatro dei 99 e nel Centro Storico di L’Aquila, nel Teatro Dei Marsi di Avezzano, nel Teatro Comunale Maria Caniglia di Sulmona, nel Teatro Marrucino di Chieti e nell’Auditorium Enrico Fermi di Celano. In questa edizione saranno coinvolte prestigiose compagnie di danza ed étoile di livello internazionale: La Compagnia Movimento Danza, diretta da Gabriella Stazio, la Compagnia EgriBiancoDanza, diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco, la Compagnia Mvula Sungani Physical Dance, diretta da Mvula Sungani, con la presenza di Enzo Gragnaniello e la sua band, la Compagnia Nuovo Balletto Classico diretta da Rezart Stafa, fondata da Marinel Stefanescu e Liliana Cosi, la Compagnia Zappalà Danza/ Scenario Pubblico, diretta da Roberto Zappalà, la Compagnia Excursus, diretta da Ricky Bonavita, la Compagnia Sergio Bernal Dance Company, prodotta da Daniele Cipriani Entertainement e la Compagnia Abruzzo Danza e Spettacolo, diretta da Loredana Errico.

Il Festival “I Cento Passi riflette sulla necessità di fare chiarezza sulla funzione che hanno i Festival e sul ruolo che questi rivestono nella società di oggi, mutata notevolmente dagli eventi che stanno colpendo tutto il mondo. Un Festival crea i presupposti affinché artisti e pubblico condividano esperienze collettive, e gli spettacoli proposti devono contribuire a costruire una realtà condivisa. L’obiettivo è quello di ampliare i confini, contribuire alla formazione di un pubblico consapevole delle proprie scelte e del proprio gusto artistico, accrescere l’attrattività del turismo culturale, veicolare tematiche sociali, realizzare residenze per e con disabili, valorizzare e sostenere la creatività giovanile a favore del ricambio generazionale, aumentare il numero di spettacoli ospitati, prodotti e coprodotti oltre ad iniziative di formazione e creazione originale, favorendo la contaminazione fra i linguaggi artistici attraverso l’uso della musica dal vivo e delle nuove tecnologie. In questa edizione 2024, il Festival “I Cento Passi” accresce la sua presenza nel territorio, presentando molteplici attività che, contribuiscono ad implementare connessioni tra emozioni, linguaggi e pensieri: 32 appuntamenti con molte produzioni originali, spettacoli, laboratori, installazioni, attività artistiche rivolte al mondo delle disabilità, spettacoli per le scuole incentrati sulla divulgazione e sensibilizzazione alle tematiche ambientali, e incontri con gli artisti.

L’apertura del festival danza I Cento Passi 2024 è affidata, domenica 20 ottobre alle 17,30, al L’Aquila, Teatro dei 99, alla Compagnia Movimento Danza di Napoli diretta da Gabriella Stazio con lo spettacolo Città Perduta, coreografia Gabriella Stazio, danza, Sonia Di Gennaro. Nel 1993 Gabriella Stazio presenta per la prima volta a Napoli e in Italia una performance di danza nel Museo Archeologico Nazionale. Un evento site-specific. Un progetto avanguardista, mai realizzato prima che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli accolse con lungimiranza e spirito di ricerca. Oggi di iniziative così se ne vedono tante, ma allora l’evento creò grande clamore e interesse. Città perduta è una coreografia ispirata all’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei nel 79 d.C. che, come l’eruzione del Vesuvio, è parte integrante della nostra memoria collettiva. Una città perduta che desideriamo ritrovare non solo nella nostra memoria ma anche nella realtà quotidiana. Il programma degli eventi principali del Festival prosegue, domenica 10 novembre alle 17,30, a L’Aquila, Teatro dei 99 con Domande senza Risposta a cura della Compagna EgriBiancoDanza di Torino, una sintesi in assolo dalla recente creazione EartHeart – il cuore della terra di Raphael Bianco in un dialogo fra corpo e spazio: domande senza risposta sul mistero della terra e della vita. Si prosegue a novembre con due importantissimi eventi presso il Teatro dei Marsi di Avezzano: sabato 16 novembre, ore 21,00, Neapolis Mantra con la Compagnia Mvula Sungani Physical Dance diretta da Mvula Sungani con la partecipazione dell’étoile Emanuela Bianchini accompagnata da Enzo Gragnaniello e la sua band e l’attrice Federica Totaro. Uno spettacolo globale di interazione e compenetrazione tra danza, musica live e parola, ispirato alla cultura partenopea contemporanea. La creazione, ispirata dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano, e omaggio ai 20 anni dalla pubblicazione della canzone Donna, interpretata dall’indimenticata Mia Martini, indaga la ricerca dell’essenziale, dove il corpo e la voce diventano ponte tra il reale e l’irreale e vogliono far entrare chi assiste in una dimensione onirica, tantrica: un viaggio nelle origini più vere e viscerali di Napoli, città che nelle sue più profonde contraddizioni ama i suoi figli, e come una madre li protegge e li custodisce gelosamente. Sempre al Teatro Dei Marsi di Avezzano, sabato 23 novembre alle 21,00, Don Chisciotte con la Compagnia Nuovo Balletto Classico diretta da Rezart Stafa. Lo spettacolo del Nuovo Balletto Classico, ispirato all’omonimo romanzo di Cervantes, è certamente uno tra i più amati del pubblico per vivacità e scorrevolezza. La coreografia è di Marinel Stefanescu per quanto riguarda le prime scene di entrambi gli atti, e di Marius Petipa; quindi, classica russa per l’atto bianco e il Grand Pas dove il soggetto tratto dal romanzo di Cervantes non è che un semplice filo conduttore delle vicende tra accattivante allegria e grande tecnica.In Palcoscenico una ventina di ballerini della Compagnia NBC e aggiunti per questo spettacolo con un cast numeroso.

Da segnalare anche Body Teaches l’8 dicembre al Teatro dei 99 di L’Aquila, lavoro di Roberto Zappalà che il 1° dicembre sarà psentato a New York. Un progetto di Roberto Zappalà che mira a sensibilizzare il pubblico nei confronti della danza contemporanea. Questa disciplina si presta particolarmente alla fruizione giovanile e di una platea eterogenea, sia per le tematiche sociali e attuali trattate nelle performance, sia per un uso del corpo basato su un “codice espressivo” dinamico, atletico e riflessivo. Chiuderà il Festival, Sergio Bernal, artista di fama internazionale, che sarà presente il 16 dicembre al Teatro Marrucino di Chieti. Ser, della Sergio Bernal Dance Company, è uno spettacolo ispirato al fascino della cultura iberica e allo spirito gitano. Tra vertiginosi assoli e raffinati pas de deux e pas de trois, Sergio Bernal realizza uno spettacolo molto introspettivo, espressione della propria personalissima visione della danza e della tradizione iberica. Le coreografie di Sergio Bernal, Ricardo Cue, Jose Manuel Benitez, José Manuel Álvarez esplorano il mondo della danza nelle sue diverse sfaccettature ed elaborano uno stile unico, che riunisce flamenco, balletto classico e danza contemporanea, su una playlist altrettanto varia e vibrante che passa dal repertorio romantico francese al pop contemporaneo

 Il Festival “I Cento Passi” si arricchisce di anno in anno di collaborazioni e partenariati che ne rendono unico e prezioso il percorso moltiplicandone le opportunità:Università degli Studi dell’Aquila, Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” (AQ); Bernstein School of Musical Theater di Bologna; Festival Internazinale di Mezza Estate – Tagliacozzo (AQ); Centro di produzione Adri Music (PE); Orchestra Italiana del Cinema – Roma; a.c. Blu Note (Celano – AQ); a.c. MuTeArt (Francavilla al Mare CH); Ass. I Solisti Aquilani (AQ); Ass. Abruzzo Danza e Spettacolo (AQ); Ass. Le Vie dello Zafferano (S. Pio delle Camere – AQ); Ass. Abruzzo Move (AQ); Ass. Abruzzo Autismo ONLUS; Ass. A.P.T.D.H. ONLUS; Associazione Pankinsobn L’Aquila; CNA L’Aquila; Comunità Montana “Montagna di L’Aquila”; GAL Gran Sasso Velino; Teatro Stabile d’Abruzzo (AQ); Compagnia Zappalà Danza – Scenario Pubblico Centro di Produzione della Danza (CT); Daniele Cipriani Entertainement (Roma); Movimento Danza (NA); EgriBiancoDanza –TO; Compagnia e-motion – gruppo phoenix; compagnia Megakles (CT); Ass. INSCENA (AQ); Compagnia Excursus; Campania Danza (SA); Ass. A.L.A. – Promozione delle Arti (SA); Comune di Avezzano, Comune di Sulmona, Comune di Chieti e moltissimi comuni del comprensorio aquilano (Carapelle Calvisio, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, San Pio delle Camere, Villa Santa Lucia, Prata d’Ansidonia, Villa Sant’Angelo, Capitignano, Montereale, Pizzoli ed altri)




TERRE SONANTI: DOMENICA MAMMUT FA TAPPA A SANT’EUSANIO FORCONESE

Con la violoncellista Flavia Massimo. A Ocre e Fossa focus impronte dinosauro e necropoli vestina

L’Aquila, 19 ottobre 2024. Prosegue il cammino del mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti, nei comuni dell’Aquilano, e prossima tappa, la settima, sarà Sant’Eusanio Forconese, domani domenica 20 ottobre. Rinviata invece la tappa di Villa Sant’Angelo, causa condizioni metereologiche avverse. Un viaggio partito dal castello cinquecentesco dell’Aquila, sede del Museo nazionale d’Abruzzo, che tra le finalità ha quello di amplificare e promuovere il fossile originale del Mammuthus meridionalis vestinus, ivi conservato, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

Protagonista della giornata di domenica a partire dalle ore 11, con il concerto “Like 140 humans”, sarà Flavia Massimo, violoncellista e sound designer, che dalla sua L’Aquila si sta affermando a livello internazionale in virtù della capacità di creare atmosfere sonore ancestrali e sognanti, tra la musica classica e le avanguardie dell’elettronica. In programma, inoltre, la restituzione degli incontri  “Sentieri di memoria”, a cura di Silvia Di Gregorio, direttrice artistica di Terre Sonanti, e Antonella Di Giovanni, con Mario Aniballi, Domenica Ciccone, Domenica Ciuca, Gianni Cucci, Maria Gentile e Romeo Giannetti. Ed ancora “ll tempo del sogno”, restituzione del laboratorio ritmico e vocale condotto da Domenico Capanna presso la scuola secondaria di primo grado IC San Demetrio – Rocca di Mezzo. Sarà possibile apprezzare come in ogni tappa la mostra delle opere realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F. Muzi – L’ Aquila. A fare gli onori di casa sarà il sindaco Deborah Visconti. Buffet e rinfresco a cura del ristorante “ Casa Bologna”.

Grande successo hanno riscontrato le precedenti tappe, a San Martino d’Ocre e a Fossa, dove l’arrivo del mammut è stata l’occasione per focalizzare l’attenzione, su un altro importante reperto presente  sul territorio, le impronte di un dinosauro predatore, la più grande larga ben 135 centimetri, risalente a un periodo tra 125 e  113 milioni di anni fa, rinvenuta nel 2006 a quota 1.900 metri sul monte Cagno, poco distante dal comune diffuso di Ocre, e della celebre necropoli di Fossa, suggestiva testimonianza dell’antico popolo dei Vestini.

A San Martino d’Ocre protagonisti in primis le bambine e i bambini della scuola primaria, con l’intervento teatrale “Ma ma ma mamuuuut!” , esito di un laboratorio curato da Antonella Lattanzi in cui “abbiamo innanzitutto parlato con i bambini del mammut, come era fatto, come viveva, cosa mangiava, quale era il suo territorio, e poi abbiamo ideato una filastrocca, partendo dal chiederci quale mai potesse essere il suo verso”.

E ancora grandi apprezzamenti per le opere realizzate grazie al laboratorio di cucito e pittura “Ritagli di sto…ria”, curato dall’associazione SanPanfiliAmo e dal gruppo Stelle Sospese, e per “Ricordi di un viaggio”, curato dalle associazioni “Il Castellano”, “La Solagna” e “Poli SMart 1987”, che ha raccontato il territorio di Ocre, la sua montagna, i conventi di Sant’ Angelo e Santo Spirito e il celebre castello che domina la conca aquilana.

Ha commentato il sindaco Gianmatteo Riocci: “è il risultato che ci attendevamo per questo evento: favorire ancora una volta l’attivazione del protagonismo delle nostre tante associazioni, cogliendo l’occasione offerta dall’arrivo del Mammut. Come è nello spirito dell’utilizzo dei fondo Restart, ovvero quello della ricostruzione sociale e culturale dei comuni del cratere”.

A Fossa il mammut ha fatto la sua apparizione in piazza Gemona, e ad accoglierlo è stata l’installazione artistica realizzata nel corso dei laboratori partecipati condotti dal Museo dei Bambini (Mubaq), dal titolo “Accogliamo il Mammut con creatività”, a cura dell’affermata artista Lea Contestabile, direttrice del Mubaq. La storica dell’arte Roberta Ianni ha raccontato il ritrovamento della necropoli e la stratificazione di civiltà che testimonia, nonché di Fossa, “terra delle beatitudini”, con i suoi i santi, conventi e la meravigliosa chiesa di Santa Maria ad Cryptas.

Ha commentato il sindaco Fabrizio Boccabella, “con la necropoli vestina abbiamo una importante testimonianza del patrimonio archeologico abruzzese e nazionale e abbiamo grandi progetti per la sua ulteriore valorizzazione e per proseguire gli scavi. Terre sonati va apprezzato anche perchè sta creando connessioni tra i comuni del territorio, e questo è importante a maggior ragione in vista di L’Aquila capitale della cultura 2026.

Il progetto “Terre sonanti – il Mammut” è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

La realizzazione del Mammut ha coinvolto oltre 70 persone coordinate dall’artista Massimo Piunti che ha dato forma all’ opera , affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione: un gigante mobile sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti.

Queste le successive tappe: sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini, domenica 27 ottobre Fagnano. Infine, domenica 3 novembre Fontecchio, sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.




EMERGENZA NELLA SANITÀ PUBBLICA

Di Silverio (Anaao) a L’Aquila: “Occorrono misure coraggiose che non vediamo”

Teramo, 18 ottobre 2024re 2024. L’intervento del segretario nazionale del sindacato al convegno organizzato in collaborazione con la Fondazione Pietro Paci. “L’emergenza noi la viviamo realmente nei luoghi di lavoro, nella quotidianità, ed è un’emergenza che ha assunto i caratteri dell’urgenza. In queste condizioni, occorrono misure coraggiose ed estreme che al momento non vediamo. Mai come in questo momento, quindi, la nostra categoria deve essere compatta e deve credere che proprio attraverso noi possiamo cambiare le cose”. È il messaggio lanciato da Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell’Anaao Assomed, al convegno sul tema “Emergenza in sanità pubblica. Riprendiamoci la cura”, in corso di svolgimento a L’Aquila, oggi e domani, al centro congressi “Luigi Zordan” dell’università. Il segretario nazionale del principale sindacato della dirigenza medica e sanitaria ha poi aggiunto che il Governo nazionale “dovrebbe agire immediatamente su tre fronti: retribuzioni, sicurezza nei luoghi di lavoro, presa in carico del paziente attraverso l’integrazione ospedale-territorio”.

“La carenza di specialisti e la crisi di vocazioni nel settore della medicina di emergenza-urgenza – ha sottolineato invece Alessandro Grimaldi, segretario dell’Anaao Assomed Abruzzo e coordinatore dei segretari regionali dell’Anaao – sono la dimostrazione che questo settore nevralgico della sanità pubblica ha bisogno di interventi consistenti nel più breve tempo possibile. Non si può ancora temporeggiare né pensare che questo stato di cose, di cui pagano le conseguenze i cittadini, possa ancora perdurare”.

Il programma della due giorni, organizzata dall’Anaao in collaborazione con la Fondazione Pietro Paci, prevede numerosi interventi di esperti nazionali della materia, dirigenti e operatori specializzati sui temi riguardanti i punti di criticità e i cambiamenti necessari emersi in seguito alla diffusione della pandemia da Covid-19. In particolare, i temi principali sul tavolo attengono alla riorganizzazione e al miglioramento della funzionalità del sistema ospedaliero ed extraospedaliero di emergenza-urgenza e, sul piano scientifico e tecnico, alle recenti innovazioni introdotte in questo comparto della sanità.




UNA CITTÀ FUORI CONTROLLO!

Pescara, 18 ottobre 2024. In attesa di capire come vivremo alla settimana del G7, in una città controllata e ristretta nei nostri movimenti, sappiamo al contrario di vivere in una città senza controllo: la rincorsa dei finanziamenti e fondi, dal PNRR a fondi ministeriali, ci presenta una città per la quale non riusciamo a vedere il suo futuro e i suoi obiettivi.

La riqualificazione di Corso Umberto in ritardo su tutti i cronoprogrammi per gli inconvenienti dovuti ai sottoservizi, che hanno addirittura minato l’obiettivo di piantagione, visto che il verde è stato sottoposto a invasioni delle aiuole da parte di pozzetti e cavidotti.

La riqualificazione di via Andrea Doria, i cui ritardi sono imputati alle autorizzazioni e rapporti con il Demanio Marittimo, lavori che aumenteranno la sezione stradale di 70cm e che daranno una area pedonale che sarà interdetta ai cittadini per questioni di Demanio.

La riqualificazione di Viale Primo Vere, bloccata per non avere seguito le prescrizioni della Soprintendenza, che ha visto gli alberi coevi di D’Annunzio sacrificati. Il palazzetto in via Di Girolamo, che sconta nei ritardi l ‘aver voluto collocare l’intervento in una area non prettamente idonea per caratteristiche geologiche, ritardi che potrebbero inficiare i finanziamenti ottenuti dal PNRR e far ricadere i costi sulle casse comunali.

Il Cantiere di riqualificazione del Matta, abbandonato da anni, anche questo con i finanziamenti in bilico. Il cantiere di Piazza Alessandrini, di viale Regina Elena, e altri, con blocchi dei lavori dovuti a contenziosi con le imprese. Il grande intervento sull’area di risulta, senza coordinamento alcuno, né nella sua progressione, né nel suo dettaglio esecutivo nella sua totalità, che sta portando il centro città nel caos, con il futuro inserimento anche della sede della Regione, senza particolari studi sul suo impatto in termini di traffico e vivibilità. Sappiamo solo i costi: più di 50 mil per una nuova sede quando non c’è una vera gestione patrimoniale degli altri immobili della Regione.

Una Riserva Dannunziana abbandonata, senza gestione, deturpata anche dall’intervento di un esbosco non controllato che ha minato la sua rinascita. Piani di abbattimento degli alberi che non corrispondono a piani di nuove piantagioni e manutenzione del verde: perderemo a esempio i pini se non si trovano urgentemente i fondi per curarli in modo efficiente dalla cocciniglia.

E tanti altri sono i contenziosi, i cantieri in ritardo, le nuove viabilità non attentamente studiate, come nel nuovo nodo via Pantini e lo svincolo circonvallazione sud.

E tutto questo mentre i privati senza controllo avanzano nei loro progetti, come l’investimento sull’ex cementificio, la muraglia sul lungomare sud che sarà creata tra la costruzione di nuove palazzine e l’hotel De Cecco, l’intervento sulle aree ex Di Bartolomeo, le ultime case di Borgo Marino Nord che saranno presto demolite per un nuovo edificio anonimo, il nostro tessuto edilizio storico minore a due e tre piani che viene trasformato in palazzine da innumerevoli piani.

E in questo scenario non si trova nessuna pianificazione per le periferie, nessuna visione per una vera mobilità pubblica, con il filobus che ormai è diventato una creatura mitologica, le cui narrazioni sono intergenerazionali, con gli avvistamenti diventati materia di scommessa.

Nessuna visione per il futuro di una città che si appresta a fondersi con altri due comuni. Tanti i temi ma nessun dialogo, con il Sindaco che si nega alla partecipazione, sia verso i cittadini e le cittadine, sia verso le consigliere e i consiglieri, disertando costantemente le Commissioni Consigliari, negando così valore alla rappresentanza degli eletti dalla città.

Con chi si confronta il Sindaco a noi non è dato saperlo.

E come nelle migliori società dello spettacolo, ci si loda per la promozione cittadina, come il video sul G7, il cui incipit è un “sol dell’avvenire” che si fonde nei simboli della sostenibilità e della vivibilità degli SDGs.

E la confusione è tanta.

Simona Barba – Consigliera comunale Pescara




RAGIONARE PER COSTRUIRE UNA NUOVA POLITICA

di Giancarlo Infante

PoliticaInsieme.com, 18 ottobre 2024. Cosa significa parlare di una “nuova” politica? Il tema cioè che affrontiamo a Roma domani, sabato 19 ottobre, insieme a numerosi rappresentanti di altri gruppi e associazioni che vogliono ragionale sulla possibilità di dare vita ad una “Alleanza popolare e democratica” che faccia della libertà e della solidarietà la doppia faccia di una sola medaglia di quel processo di trasformazione che deve interessare il Paese sotto il profilo istituzionale, sociale ed economico.

In primo luogo, significa superare la logica del bipolarismo in cui siamo finiti negli ultimi trent’anni e più. Cominciando dai territori dove i contenuti programmatici fondamentali per rigenerare il Paese diventano la cifra concreta e coerente con cui riannodare i rapporti tra istituzioni, politica e popolo.

Negli oltre tre decenni vissuti dal nostro sistema politico abbiamo registrato tanti fenomeni di distorsione del quadro democratico. Che riguardano gli equilibri istituzionali, lo snaturamento dei partiti, un profondo distacco del paese legale da quello reale. Come ci ricorda il continuo ripresentarsi dell’astensionismo, in crescita in qualunque tipo di consultazione elettorale.

La nostra democrazia appare sempre più gracile e malata. In coincidenza con l’affievolirsi di quelle voci che hanno nella loro tradizione una forte carica solidale. Come quella popolare, ma non solo, perché una politica quasi esclusivamente basata su un sistema di “nominati”, di partiti sempre più guidati da ristretti circoli, e della logica della scelta per schieramento, ha di fatto tolto di scena anche le grandi culture del mondo liberale, repubblicano e socialista.

Non si tratta, pertanto, di pensare ad un mero posizionamento intermedio tra destra e sinistra. Bensì, di costruire dal basso una vera e propria alternativa basata, come indicava il Manifesto Zamagni,  su di un pensiero forte in grado di dare voce ad un progetto di autonomia che non significhi solitudine, ma, al contrario,  una sfida sul piano di contenuti programmatici che, in questa fase vissuta dal Paese, richiamano, insieme e in forma coerente e compiuta, gli aspetti istituzionale, vedi il Premierato; l’organizzazione dello Stato e della sua propaggini regionali e locali, vedi l’Autonomia differenziata; i nuovi paradigmi economici e sociali da mettere in forte competizione con l’idea di un liberismo individualista, e la collegata finanziarizzazione dell’economia, rivelatisi negli ultimi decenni i più pericolosi fenomeni di destabilizzazione economica e sociale.

Ciò è a maggior ragione valido in un contesto internazionale che diventa sempre più complesso e che fa inopinatamente ritornare a diventare la Pace il bene più bene prezioso da coltivare, anche in una realtà come quella europea chiamata a rafforzarsi per superare le lacerazioni interne, provocate dalle spinte nazionalistiche che, a ben guardare, sono le vere cause di quei problemi denunciati dai populisti, e tornare, così, ad una politica internazionale fatta di dialogo e di collaborazione.

Anche per questo l’Italia ha la necessità di interrogarsi e operare sulle proprie condizioni di divisione e di smarrimento. Cui si è pensato di rispondere con le varie forme di populismo succedutesi nel corso dell’ultimo decennio e che, oggi, ci fa trovare con il Governo più di destra, più divisivo e accentuatore delle disparità sociali e regionali, che il nostro Paese abbia mai conosciuto.

Per reagire a tutto ciò c’è bisogno di una cultura politica “nuova” adeguata alla complessità del Paese e agli inediti equilibri in via di definizione nel mondo.

Sappiamo che la società italiana è percorsa da un grande fermento. Quello ignorato dai grandi partiti e dal sistema dell’informazione. E questo spiega quella fase di ascolto in cui sembrano tornare a coinvolgersi il mondo popolare e dell’impegno sociale in gran parte fatto, sì, di cattolici, ma anche da espressioni di altre culture politiche, come noi intenzionate a dare un senso costruttivo e di autentica trasformazione dell’impegno pubblico, e che, come noi, credono nel consolidamento delle istituzioni libere, democratiche e basate su di un reciproco rispetto dei loro distinti ruoli e competenze.

Siamo tutti consapevoli che abbiamo bisogno di consolidare le conquiste dell’Italia repubblicana raggiunte a caro prezzo, basate sulla coesione sociale, sulla partecipazione, sulla ricchezza delle vocazioni e specifiche articolazioni locali e, quindi, curando ed esaltando una politica fatta di vicinanza con le realtà territoriali.

Il ragionare assieme, su di una base paritaria, senza la pre costituzione di uno schema imposto arbitrariamente dall’alto, serve anche per individuare, assieme, le forme concrete in cui, a partire  dalla collaborazione nei territori, e pure, eventualmente, in un impegno elettorale da definire nei modi e nei tempi che, soprattutto, il contesto locale richiede, si possa cominciare ad indicare che la costruzione di una politica “nuova” è possibile.




ELEZIONE DEI NUOVI VERTICI ANCI

Il sindaco di Vasto ha inviato la seguente nota

Vasto, 18 ottobre 2024. Mi duole non poter partecipare, a causa delle mie condizioni di salute attualmente in progressivo recupero, all’assemblea congressuale odierna, in programma a Città Sant’Angelo. Mi rivolgo a Voi con profondo senso di responsabilità, chiedendo il Vostro sostegno per la mia candidatura alla presidenza regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Da Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti, conosco molto bene le sfide quotidiane che tutti affrontiamo per rispondere alle esigenze delle nostre comunità. Credo fortemente che insieme possiamo fare la differenza, unendo le forze per portare avanti le istanze di tutti i nostri territori, grandi e piccoli.

Il mio impegno sarà quello di rendere l’Anci Abruzzo una voce forte, autorevole e unita, capace di garantire risorse economiche adeguate, soluzioni tempestive, risposte alle istanze dei cittadini e strumenti concreti per garantire un futuro all’insegna dello sviluppo per le nostre città. Il dialogo tra i Comuni, la sostenibilità ambientale, lo sviluppo economico e il miglioramento strutturale dei servizi sarà al centro della mia azione quotidiana.

Mi batterò per mantenere lo spirito unitario dell’associazione, come sempre  si è fatto a prescindere dall’esito del voto. La mia azione sarà, infine, ispirata anche dal compianto Luciano Lapenna, già presidente Anci Abruzzo dal 2014 al 2019, che sempre ha lavorato per l’unità.

Ringrazio di cuore il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, per il proficuo lavoro svolto, e colgo l’occasione per augurare una sana competizione, basata sui contenuti e sulla profonda stima reciproca, al mio sfidante Luigi Biondi, Sindaco dell’Aquila. Con il Vostro sostegno, potremmo lavorare insieme per continuare a costruire un Abruzzo più forte e coeso, di questo ne sono fortemente convinto.




LA COSTITUZIONE È UN VANGELO LAICO

Don Antonio Coluccia incontra gli studenti, martedì 21 ottobre alle ore 10 all’I.I.S Di Poppa/Rozzi

Teramo, 18 ottobre 2024. Dopo i partecipatissimi incontri a Roseto e Pineto con il prete anticamorra don Aniello Manganiello e dopo i primi appuntamenti a Pescara, il Premio Nazionale Paolo Borsellino si prepara ad accogliere a Teramo don Antonio Coluccia, parroco di strada, fondatore della casa d’accoglienza Opera San Giustino a Roma, prete simbolo della lotta alla criminalità nelle periferie delle capitali, da anni sotto scorta perché vittima di gravi intimidazioni.

Martedì 22 ottobre, a partire dalle 10, don Antonio Coluccia sarà all’I.I.S. Di Poppa-Rozzi di Teramo per un incontro dal titolo “La Costituzione è un vangelo laico”. Ospiti della dirigente scolastica Caterina Provvisiero, prenderanno parte all’incontro la dirigente scolastica del Liceo Milli, Manuela Divisi, i consiglieri regionali Marilena Rossi ed Emiliano Di Matteo, l’avvocato Luigi Guerrieri.  Saranno presenti anche gli studenti del Convitto Delfico e del Liceo Classico Delfico-Montauti.

Cerimonia di premiazione a l’Aquila il 25 ottobre ore 10

La cerimonia di premiazione della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino si svolgerà a L’Aquila, presso il ridotto del Teatro comunale, venerdì 25 ottobre a partire dalle 10. Saranno premiati: il capo della Polizia Vittorio Pisani; il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e il procuratore di Milano, Marcello Viola; la mamma di Giogiò Cutolo, Daniela Di Maggio; la poliziotta testimone antiviolenza Alessandra Accardo; i giornalisti Francesca Fagnani, Giovanni Pinto, Toni Mira ed Enrico Fontana. Per l’impegno sociale saranno premiate Rurabilandia e la banda Rulli Frulli; per la fotografia Tony Gentile e per la Memoria il caposcorta di Paolo Borsellino, Nicola Catanese e l’agente di scorta di Giovanni Falcone, Dario Falvo.




PERANO BORGO DIVINO

Presentazione della decima edizione in occasione della Giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia. Domenica 20 ottobre 2024 ore 18:00 Centro polivalente Perano Scalo

Perano, 18 ottobre 2024. L’edizione 2024 della Giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, dal tema Un’altra idea di stare insieme. Luoghi non comuni: esperienze di socialità a partecipazione, ha l’obiettivo di sostenere progetti e iniziative che promuovono lo sviluppo di una responsabilità collettiva e stimolano la partecipazione attiva alla vita comunitaria, attraverso occasioni di socialità e azioni che coinvolgono i cittadini.

I borghi aderiscono all’iniziativa con un ricco programma di eventi su tutto il territorio nazionale, per riscoprire le bellezze e le tradizioni di questi luoghi. Il borgo autentico di Perano partecipa alla Giornata nazionale di quest’anno con la presentazione della decima edizione di Perano Borgo DiVino, il percorso enogastronomico con degustazione di piatti tipici tradizionali locali e vini abruzzesi, che si terrà dal 31 ottobre al 2 novembre nel cuore del centro storico.




SULLE TRACCE DEI BRIGANTI

Grande successo per lo spettacolo all’Università di Teramo

Chieti,18 ottobre 2024. Ieri pomeriggio, presso l’Aula Magna dell’Università di Teramo, si è svolto con grande successo lo spettacolo Sulle tracce dei briganti. La performance ha visto protagonisti Roppoppò il cantastorie, il prof. Elso Simone Serpentini, la RoppoBand e il Coro Nuove Direzioni.

Ad introdurre lo spettacolo il magnifico rettore dell’Ateneo Dino Mastrocola, Carlo Matone presidente del GAL e Nicolino Farina storico e curatore del volume “La Doganella d’Abruzzo” che è stato presentato in apertura dell’evento.

Decisamente favorevoli e addirittura entusiastici i commenti.

Dott. Ernesto Albanello: “Roppoppò ed Elso Simone Serepentini rappresentano un binomio che valorizza e porta alla ribalta il nostro Abruzzo come nessuno aveva saputo ideare e mettere sulla scena! Sono un concentrato di antropologia, storia, folclore, senso di coesione territoriale ed umana davvero incomparabile!”

Dino Mastrocola, rettore dell’Ateneo: “Sono particolarmente contento che l’Università di Teramo abbia ospitato l’evento ‘Sulle tracce dei briganti’, dando la possibilità ai nostri studenti e al nostro personale di usufruire gratuitamente di un evento culturale di alto livello sul brigantaggio nei nostri territori. L’evento va oltre un semplice spettacolo e rappresenta un momento culturale significativo. Un reading del prof. Elso Simone Serpentini accompagnato da interventi di Franco Palumbo, uno dei pochi cantastorie che si cimenta su importanti argomenti storici.”

Carlo Matone Presidente del GAL Gran Sasso: “Il Gal Gran Sasso onorato di promuovere presso la sede della ricerca e della formazione superiore per eccellenza, quale l’Università agli Studi di Teramo, un evento che valorizza il ricco patrimonio di storia, cultura e tradizioni dell’Appennino Teramano. È stata l’occasione per divulgare la seconda edizione, ampliata e aggiornata, del volume La Doganella d’Abruzzo a cura dello storico Nicolino Farina. Un progetto fortemente voluto dal nostro Gal per testimoniare con scientificità e creatività l’importanza storica, economica e sociale della transumanza nel territorio teramano e abruzzese, con i suoi antichi tratturi, già inserita nel 2019 dall’UNESCO, nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.




IL RAPPORTO TRA FELICITÀ E LAVORO. Ricerca di modelli etico-economici e valutazione delle ricadute attuali

Seminario di studi: Auditorium del Rettorato – 21 ottobre 2024 – ore 9:30

Chieti,18 ottobre 2024. Si terrà a Chieti, il prossimo 21 ottobre, alle 9:30, il Seminario di studi “Il rapporto tra felicità e lavoro. Ricerca di modelli etico-economici e valutazione delle ricadute attuali”. L’iniziativa rientra nel Progetto “CHEWIE – Well-being, Humanism and Civil Economy”, coordinato dal professor Adriano Ardovino, Direttore del Dipartimento di Scienze Filosofiche, Pedagogiche ed Economico quantitative della “d’Annunzio”.

Il progetto, che vede la collaborazione dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Università Cattolica di Milano, mira a indagare alcuni dei temi più urgenti nell’ambito dell’economia civile e segnatamente il rapporto tra disuguaglianza e merito e il rapporto tra felicità e lavoro. Animato da una vocazione interdisciplinare, il progetto “CHEWIE” si avvale dei contributi di filosofi, economisti, aziendalisti e psicologi, conducendo un’indagine teorico-pratica in collaborazione con imprese e aziende del territorio.

I lavori, dopo i saluti istituzionali del Rettore, Liborio Stuppia, e del professor Adriano Ardovino, si apriranno con la Lectio magistralis sul rapporto tra felicità e lavoro del professor Stefano Zamagni, dell’Università di Bologna. Seguiranno le relazioni dell’aziendalista Paola Iannone e dei filosofi Giuseppe Fidelibus e Riccardo Ruggero Conti, dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Nel pomeriggio, dopo la relazione del prof. Leonardo Becchetti, economista dell’Università di Tor Vergata, ci sarà una tavola rotonda moderata dal presidente di CSV Abruzzo, Casto Di Bonaventura con la partecipazione della professoressa Michela Cortini, docente di Psicologia del lavoro della “d’Annunzio”, dell’Assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca, del Direttore delle risorse umane della “DENSO spa”, Alfonso Orfanelli, della Presidente dell’associazione “Rurabilandia”, Giulia Palestini, e dell’Amministratore delegato della EMMEPI s.r.l. Rino Muccino.

“L’ultimo rapporto Eurofound (2021) – spiega il professor Adriano Ardovino – descrive la diffusa precarietà delle condizioni di lavoro in Europa. Anche a seguito della recente emergenza sanitaria, i tassi di disoccupazione sono aumentati, in particolare tra le donne, e il divario di genere è ancora grave. Allo stesso tempo, il tasso a livello mondiale di persone che abbandonano il proprio lavoro ha raggiunto livelli allarmanti.

In Italia, i primi sei mesi del 2022 hanno registrato un aumento del 36% delle dimissioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Osservatorio INPS). Questi dati – sottolinea il professor Ardovino – sollecitano un ripensamento generale del rapporto tra felicità e lavoro, a partire da un’indagine più complessa circa il significato e le condizioni della felicità stessa.

La ricerca di modelli teorici ed etico/normativi, da una parte, e la mappatura (e conseguente analisi) delle buone prassi disseminate sul territorio, dall’altra, – conclude il professor Adriano Ardovino – costituiscono i principali strumenti d’indagine di cui si avvale il progetto CHEWIE e che il nostro Seminario di studi mira a discutere ed approfondire”.

Maurizio Adezio




L’ANGELO DI ISTANBUL

Presentazione e proiezione del docu-film. Chieti – Auditorium del Rettorato, 22 ottobre 2024, ore 14:30

Chieti, 18 ottobre 2024. Martedì, 22 ottobre, alle 14:30, nell’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” sarà proiettato e discusso il docu-film L’Angelo di Istanbul, del regista bolognese Vincenzo Pergolizzi, diffuso da Galata Produzioni di Istanbul. Nell’opera cinematografica si descrivono le innumerevoli azioni attuate dall’allora monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, per salvare migliaia di vite umane di appartenenza ebraica, soprattutto bambini e bambine, dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti.

Nel film, oltre a documenti e interviste ai vari protagonisti, raccolte in Turchia, Israele e Usa, una parte consistente è affidata all’intervento diretto, fra gli altri storici, del professor Stefano Trinchese, Direttore del Dipartimenti di Lettere Arti e Scienze sociali (DILASs) dell’Università G. d’Annunzio ed autore di numerose pubblicazioni su questo ed altri argomenti ad esso correlati.

Alla proiezione ed alla successiva discussione interverranno, oltre al professor Trinchese, il regista Vincenzo Pergolizzi e la professoressa Paola Pizzo, docente di Storia contemporanea presso il DILASs della d’Annunzio e nota esperta di questioni mediorientali. L’iniziativa rientra tra quelle organizzate a supporto del nuovo Corso di Laurea magistrale in Studi Storici e Patrimonio Scrittorio dall’Antichità all’Età Contemporanea recentemente attivato dall’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. 

“Un ruolo controverso e, per molti versi, decisivo fu – spiega oggi il professor Trinchese anticipando alcuni aspetti del docu-film – quello di Franz von Papen, rappresentante personale di Hitler in Turchia, capace di agire sul doppio binario della apparente esecuzione degli ordini nazisti e dell’adesione al progetto umanitario di salvezza degli ebrei realizzato da mons. Roncalli, dietro precisa disposizione del papa Pio XII. L’argomento che andremo ad affrontare in un momento difficile dei rapporti internazionali in Palestina, anche grazie al richiamo a quella pagina di storia – commenta con un immediato richiamo all’attualità il professor Stefano Trinchese – torna utile quale elemento di chiarificazione e di speranza”.

Maurizio Adezio




IL PARCO PAOLO ANTONILLI TORNA A VIVERE

Lunedì i primi interventi del Comune per la messa in sicurezza dell’area

Montesilvano, 18 ottobre 2024. È ufficiale, partiranno lunedì 21 ottobre i tanto attesi lavori nel parco Paolo Antonilli di via Spagna, a Montesilvano. A darne l’annuncio è l’Assessore al Verde del comune di Montesilvano, Francesco Di Pasquale, dopo che l’amministrazione ha completato la procedura di affidamento dei lavori alla ditta Cilli Roberto.

“Il parco dedicato al giornalista tanto amato dai nostri cittadini, tornerà a vivere e i suoi spazi saranno di nuovo fruibili. Dopo la necessaria e precauzionale chiusura che il sindaco Ottavio De Martinis ha imposto con ordinanza firmata il 30 maggio 2024 per motivi di sicurezza pubblica, il parco tornerà a vivere e ad accogliere di nuovo visitatori, famiglie e bambini”.

Una chiusura che si era resa necessaria a seguito di un report approfondito che il comune stesso aveva chiesto di stilare all’agronomo Francesco Cellini, il quale rinvenne all’epoca, la necessità di effettuare lavori straordinari sulle alberature allocate all’interno del parco, per la rimozione dello stato di pericolo.

Guidati dal Rup Fabrizio Conte, da lunedì la ditta procederà a passare in rassegna gli 8000 metri quadrati del parco e come primo intervento, si procederà all’abbattimento degli alberi caratterizzati da elevata propensione al cedimento, di quelli che fuoriescono dai confini, isolati e/o di gruppo per poi passare alla potatura degli alberi disseccati, alla potatura di rimonda del secco, alla spalcatura, potatura delle siepi e taglio del tappeto erboso.

Un primo intervento di pulizia e messa in sicurezza che ha richiesto all’amministrazione un impegno di spesa pari a 26.768,14 euro e che andrà avanti per circa due settimane, trattando almeno per questo primo intervento, più di 100 alberi. Per il ripristino totale della sicurezza del parco, l’amministrazione rende noto che seguiranno ulteriori interventi di ripristino dell’area, in modo che possa essere fruibile in totale sicurezza e nella totalità. 




AUTONOMIA DIFFERENZIATA: quale futuro per il nostro Abruzzo?

Tavola rotonda questa sera ore 20:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Castellalto

Castellalto, 18 ottobre 2024. L’incontro è promosso dal comitato raccolta firme Castellalto, composto da forze politiche, civiche e sociali. L’obiettivo è discutere le implicazioni che l’autonomia differenziata potrebbe avere per la Regione Abruzzo e per il futuro delle aree interne del nostro Paese.

Il dibattito mira a esplorare gli effetti che una maggiore autonomia regionale potrebbe avere su settori cruciali come l’istruzione, la sanità e il mondo del lavoro, sia in termini di potenziali benefici, come una maggiore efficienza e adattamento locale, sia in termini di rischi, come possibili disuguaglianze tra regioni, con particolare attenzione all’impatto socioeconomico e alla tutela dell’unità del Paese.

Introdurranno i lavori Pancrazio Cordone (Segretario Generale della CGIL Teramo) e l’avv. Matteo Settepanella, presidente del neocostituito Osservatorio Antifascista 25 settembre 1943. Alla tavola rotonda interverranno:

On. Michele Fina, Senatore della Repubblica e tesoriere nazionale del PD

Prof. Luciano D’Amico, Consigliere Regione Abruzzo e leader di Patto per l’Abruzzo

Alessandra Palombaro, Segretaria FLC CGIL Teramo

Prof. Enzo Di Salvatore, Professore ordinario di Diritto costituzionale presso UniTE

La serata sarà moderata da Valentino Grossi, ingegnere e attivista, che guiderà il confronto tra i relatori. L’incontro si propone di offrire un’opportunità di dialogo aperto e partecipativo con la cittadinanza e le istituzioni locali su una tematica di forte attualità, approfondendo il possibile futuro dell’Abruzzo all’interno del più ampio contesto nazionale.




IN FORMA DI SOGNO. Gli Ultimi Surrealisti: Mensa & Matta

Vernissage, Imago Museum sabato 19 ottobre 2024, ore 17:30

Pescara, 18 ottobre 2024. A cento anni dalla nascita del movimento surrealista, l’Imago Museum di Pescara celebra questo importante anniversario con la mostra “In Forma di Sogno. Gli Ultimi Surrealisti. Mensa & Matta”, dedicata a due artisti che hanno rappresentato, con la loro arte visionaria, una delle più suggestive continuazioni del Surrealismo: Carlos Mensa e Sebastian Matta. Il vernissage si terrà il 19 ottobre, ore 17:30, alla presenza del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, e del curatore della mostra, Alessandro Masi.

La mostra, che resterà aperta fino al 23 febbraio 2025, propone un viaggio affascinante nel mondo dell’arte surrealista attraverso una selezione delle opere dei due pittori, espressione dello spirito teorizzato da André Breton nel Manifesto del Surrealismo del 1924. Breton descrive l’uomo come un “sognatore definitivo”, il cui pensiero sfugge ai limiti della logica e della ragione, per aprirsi alla potenza del sogno e all’automatismo psichico, cardini dello stesso movimento surrealista.

Sebastian Matta (Santiago del Cile 1911 – Civitavecchia 2002) e Carlos Mensa (Barcellona 1936 – 1982) hanno portato avanti questa visione in modi diversi ma complementari: se per Matta la realtà si dissolve in forme trasfigurate, oniriche e fantasmagoriche, per Mensa il mondo è un teatro surreale, popolato da personaggi fiabeschi, in bilico tra il reale e l’assurdo. Entrambi gli artisti, profondamente influenzati dal progetto “onirico” di Salvador Dalí, hanno esplorato l’inconscio, i sogni e l’immaginazione in un dialogo continuo tra fantasia e realtà, sfidando i confini del possibile.

Tra le opere esposte in mostra, sarà presente anche un pezzo unico di Salvador Dalí, “Etude pour le chapeau soulier” (1937), un disegno originale a matita su carta intestata dell’Hotel Excelsior di Roma (cm 19 x 14), per gentile prestito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Quest’opera esprime pienamente il pensiero surrealista daliniano, dove la realtà e l’immaginazione si fondono in maniera inaspettata e bizzarra. Il “chapeau soulier”, un cappello a forma di scarpa, è un’iconica rappresentazione della logica capovolta e della sfida alla razionalità che caratterizzano il Surrealismo.

L’esposizione offre quindi un’occasione per scoprire, attraverso le opere di Mensa, Matta e Dalí, l’eredità di questo movimento che ha rivoluzionato la storia dell’arte, creando mondi fluttuanti tra sogno e realtà e invitando lo spettatore a esplorare i confini dell’inverosimile.

Patrocinata dalla Società Dante Alighieri di Roma, la mostra pescarese è stata realizzata grazie anche alla gentile collaborazione della Galeria Pelaires, dell’Ulisse Gallery e della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Ingresso libero all’evento, con posti a sedere limitati.

Il catalogo della mostra è edito da Fondazione Pescarabruzzo – Gestioni Culturali Srl per la Collana IMAGO MUSEUM.




ALTA SARTORIA NAZARENO FONTICOLI

Brioni celebra l’apertura della scuola con una cerimonia di inaugurazione

Penne, 18 ottobre 2024. Brioni ha inaugurato l’apertura della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli e ieri ha presentato ufficialmente la Fondazione Brioni con una cerimonia a Penne, insieme al Sindaco, alle Istituzioni Regionali, ai membri del Consiglio di amministrazione della Fondazione Brioni, al corpo docente e agli studenti della scuola.

Durante la cerimonia, il Sindaco Gilberto Petrucci ha conferito la cittadinanza onoraria di Penne all’Amministratore Delegato di Brioni, Mehdi Benabadji, come segno di riconoscimento dell’importanza della Scuola e come gesto simbolico per commemorare l’impegno di lunga data della Maison nel tutelare e rafforzare l’artigianato a Penne e nella regione Abruzzo, e in maniera più ampia in Italia. La missione della Scuola di educare la prossima generazione di sarti si integra con il portfolio di iniziative di Brioni e rafforza lo sviluppo e il rapporto stretto con il territorio, dove la Maison ha sviluppato la sua artigianalità per oltre sessant’anni e la sua ineguagliabile eccellenza sartoriale, che deriva da questa dedizione all’artigianalità: il cuore dell’identità di Brioni.

Nel suo discorso, Mehdi Benabadji ha sottolineato la dedizione di Brioni: “La riapertura della nostra Scuola oggi è un’evoluzione naturale del nostro impegno di lunga data, perfettamente integrato con le nostre altre iniziative che supportano e tutelano l’artigianato in Italia” ha dichiarato.

“Queste iniziative nascono da un profondo desiderio di trasmettere abilità e valori che vanno oltre la creazione di un prodotto, radicati nella tradizione, nell’artigianato e nello Slow Luxury. Ogni iniziativa che perseguiamo mira a celebrare e sostenere i nostri principi guida, contrastando la velocità della moda attuale.”

Intitolata a Nazareno Fonticoli, maestro sarto e imprenditore visionario che ha fondato Brioni con il socio Gaetano Savini, la Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli ha aperto le sue porte lo scorso 23 settembre. La cerimonia di oggi ha accolto questi primi studenti, oltre a ospiti della famiglia di Nazareno Fonticoli, tra cui sua figlia, Maria Vittoria Fonticoli. Gli studenti presenti hanno già completato le prime tre settimane del loro percorso formativo sotto la guida dei maestri sarti e degli insegnanti tecnici di Brioni. Il corso biennale ha una durata di 1.300 ore per ciascun anno di formazione, con i laureati che acquisiscono abilità ineguagliabili e un’esperienza che rappresenta un’immersione nel cuore del miglior artigianato italiano. Gli studenti apprenderanno anche i principi guida di Brioni, contenuti nel Manifesto L’ Arte dello Slow Luxury.

Come espressione del modello di business intenzionale della Maison, il Manifesto dettaglia l’impegno di Brioni per lo Slow Luxury in tutte le aree aziendali, promuovendo il valore dei materiali e delle risorse preziose utilizzate, oltre che degli artigiani che creano le collezioni. Durante il suo discorso, l’Amministratore Delegato di Brioni ha inoltre rivelato che il primo gruppo di 16 studenti della scuola riceverà borse di studio a copertura dell’85% della quota di iscrizione. Inoltre, se i tirocinanti supereranno l’esame intermedio alla fine del primo anno e l’esame finale al termine del corso biennale, riceveranno il rimborso completo della quota a loro carico.

“Il lavoro che Brioni con dedizione porta avanti da decenni è un esempio della capacità di sintetizzare tradizione, creatività ed eccellenza artigianale che caratterizzano il Made in Italy. Siamo felici per questo che in occasione dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2024 sia stato assegnato a Brioni il premio Craft and Artisanship. Per la moda oggi è sempre più importante preservare e tramandare la tradizione artigianale incentivando e formando i giovani talenti, e l’annuncio della riapertura della scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli rappresenta un’ottima notizia per la comunità della moda e per i tanti giovani che la frequenteranno. Investire sulla formazione artigianale, infatti, è indispensabile per assicurare la trasmissione dei saperi e delle competenze che rendono il Made in Italy unico al mondo nella produzione dell’alta qualità” ha dichiarato Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana. Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma, ha aggiunto “La manifattura è il cuore pulsante del Made in Italy d’eccellenza ed è un patrimonio di competenze da tutelare e tramandare alle future generazioni. Le aziende dell’alto di gamma nei prossimi 5 anni avranno bisogno di 276.000 profili tecnico-professionali (75.000 nella moda), ma circa il 50% delle imprese avrà difficoltà a reperirli. La riapertura di Brioni della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli rappresenta un esempio concreto a sostegno dell’arte sartoriale italiana e un significativo contributo alla risoluzione di questo tema. Questa iniziativa, unitamente alla partecipazione di Brioni al progetto Altagamma ‘Adotta una Scuola’, testimonia l’impegno nel tempo di Brioni nella valorizzazione del saper fare e di quelle competenze che fanno del nostro Paese il leader per la produzione di beni e servizi di alta gamma.”

Oltre alla riapertura della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli, Brioni ha promosso diverse iniziative sotto la Fondazione Brioni per supportare la formazione e lo sviluppo locale, incluse collaborazioni con importanti scuole locali come l’IIS ‘Luca da Penne – Mario dei Fiori’ di Penne e l’IIS ‘Vincenzo Moretti’ a Roseto degli Abruzzi, all’interno del programma ‘Adotta una Scuola’ di Altagamma, e un Corso di Formazione di Operatore di Confezione in collaborazione con Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, rivolto a giovani e adulti in cerca di un nuovo percorso professionale.

Brioni ha anche avviato una partnership con l’Accademia Costume e Moda attraverso il nuovo Master Accademico di Primo Livello in ‘Menswear Design’ che inizia il 19 novembre, il quale prevede un corso intensivo presso gli atelier di Brioni, a cui si aggiunge la donazione di 10 borse di studio da parte della Maison. A proposito di Brioni Dal 1945, lo stile Brioni è caratterizzato da una eleganza spontanea e moderna, frutto dell’eccellenza del savoirfaire sartoriale e della continua ricerca di materiali di alta qualità.

Accanto al servizio Bespoke, massima espressione di maestria artigianale, la Maison offre un’impareggiabile gamma di creazioni Made in Italy, ideali sia in occasioni formali, che leisure: ready-to-wear, pelletteria, scarpe, accessori e fragranze. Fondata a Roma e parte del gruppo Kering, Brioni disegna e realizza i suoi prodotti nello spirito dello “slow luxury”, un valore per il pianeta e per le persone condiviso dagli artigiani e dalle comunità che fanno parte della Maison. 1 Altagamma-Unioncamere, 2024, Analisi e previsioni dei fabbisogni manifatturieri Press Office Brioni: pressoffice@brioni.com Image Building Media Relations Alfredo Mele, Carlo Musa, Federi




LA CINQUANTESIMA STAGIONE DELL’ISTITUZIONE SINFONICA ABRUZZESE

Primo concerto Sabato 26 ottobre 2024

L’Aquila, 18 ottobre 2024. Si annuncia come una lunga festa della musica per tutti la cinquantesima stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, presentata ieri mattina in conferenza stampa a Palazzo Margherita, sede del Comune dell’Aquila.

Ventiquattro appuntamenti, da ottobre ad aprile, che vedranno i professori dell’orchestra dell’ISA impegnati in programmi che spaziano dal grande repertorio sinfonico a brani di raro ascolto oltre ad opere in prima assoluta, composte su commissione. In programma anche appuntamenti dedicati al jazz, al repertorio cameristico classico fino al pop, come sempre ormai nelle stagioni firmate dal Direttore Artistico Ettore Pellegrino che ha invitato, anche quest’anno, grandi nomi del panorama musicale internazionale che frequentano da tempo il palcoscenico dell’ISA. Come sempre, tanta attenzione ai giovani talenti, alcuni dei quali si esibiranno con l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese per la prima volta.

La conferenza stampa odierna è stata anche l’occasione per presentare il rinnovato Consiglio di amministrazione: ai confermati Tullio Buzzelli e Paola Spezzaferri, si sono aggiunti Alberto Mazzocco e Paola Bellisari. I quattro guideranno l’Istituzione Sinfonica Abruzzese in un percorso di rinnovamento e rafforzamento insieme al presidente Bruno Carioti che afferma: “Alla soglia dei suoi primi cinquanta anni, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese continua a migliorarsi con energia e fiducia. Lo ha fatto dopo il sisma e dopo la pandemia, e lo fa anche oggi: abbiamo, ad esempio, da poco apportato alcune modifiche nel nostro Statuto per accogliere quali membri del Consiglio di amministrazione un rappresentante della Regione Abruzzo e uno del Comune, prevedendo la possibilità che si aggiungano altre istituzioni in futuro. Abbiamo fortemente voluto questa misura che rafforza l’ISA e ne testimonia il ruolo di protagonista nel campo della produzione culturale regionale”.

Così il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: “Poche città possono vantare un patrimonio culturale così importante e longevo, se consideriamo che quella che si sta per aprire è la cinquantesima stagione concertistica per l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Da oltre mezzo secolo protagonista della vivacità dell’Aquila, che neanche negli anni bui seguiti al terremoto ha affievolito il suo profondo rapporto con la musica, il teatro e le arti in genere, l’Isa rappresenta un orgoglio per l’intera comunità ed è portatrice di un profondo valore di aggregazione entrato a pieno titolo anche nel dossier che ci ha permesso di ottenere il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2026. Un’istituzione che ora si apre anche alla città e per questo ringrazio il suo Presidente, con l’inclusione nel Consiglio di amministrazione di rappresentanti del Comune e della Regione e anche ad altre istituzioni, segno di una forte propensione ad un’azione corale”.

Il Direttore Artistico, Ettore Pellegrino, ha evidenziato le linee programmatiche della cinquantesima stagione dell’ISA che “continua il lavoro di rinnovamento del repertorio, sperimentazione artistica e di apertura ad un pubblico più vasto, cominciato dopo il 2020 e rivelatosi molto apprezzato. La costante e diffusa presenza dell’Orchestra dell’ISA sul territorio abruzzese ha inoltre permesso un incremento significativo del pubblico, non solo a L’Aquila, ma in tutti luoghi in cui sono state avviate stagioni concertistiche: Città Sant’Angelo, Atri, Giulianova e Tortoreto. L’apprezzamento per il lavoro svolto ha permesso, inoltre, la creazione di una vivace attività extra regionale: nei prossimi mesi, saranno otto le regioni in cui l’Orchestra si esibirà, come testimonial artistico del nostro territorio, viaggiando dalla Puglia all’Emilia Romagna, attraverso Campania, Molise, Basilicata, Lazio, Umbria e Marche. È questo un risultato che ci riempie di orgoglio e di responsabilità nei confronti del pubblico, della Regione e della città dell’Aquila, anche in vista dell’ormai prossimo 2026”.

La cinquantesima stagione. Per il concerto d’inaugurazione, l’ISA sceglie di omaggiare Giacomo Puccini, di cui ricorre il 100° anniversario della morte. Sabato 26 ottobre alle 18.00, nella Chiesa di S. Silvestro, con la direzione del suo direttore musicale Jacopo Sipari di Pescasseroli, la partecipazione dell’International Opera Choir diretto da Giovanni Mirabile e le voci del tenore Vincenzo Costanzo e del baritono Armando Likaj, l’Orchestra dell’ISA proporrà la Messa di gloria, una delle rare pagine sacre del compositore toscano. Completa il programma La Messa in onore di Santa Cecilia per soprano coro e orchestra di Domenico Bartolucci. Il concerto, realizzato in collaborazione con il Festival Sacrum, con il Conservatorio Statale di Musica dell’Aquila “A. Casella”, e con il sostegno della Fondazione Cardinale Domenico Bartolucci, verrà proposto venerdì 25 ottobre ad Avezzano e domenica 27 nella Basilica dell’Aracoeli a Roma.

Altri due programmi sono dedicati a importanti anniversari musicali: il primo è quello del 15 febbraio, che celebra il 150° di Bizet e Ravel (della morte del primo e della nascita del secondo), con la direzione di Carlo Goldstein, una delle bacchette italiane più apprezzate a livello internazionale; il secondo, invece, riguarda Šostakovič, a 50 anni dalla morte. Per l’occasione verrà eseguita, per la prima volta nella storia dell’ISA, la Sinfonia n. 9 con la direzione di Grigor Palikarov (5 aprile). In programma nella stessa serata anche il Concerto n. 2 per violino e orchestra di Prokofiev interpretato da Stefan Milenkovic, stella del violinismo internazionale, presentandosi così come uno degli appuntamenti più importanti del cartellone per il prestigio degli interpreti e per il programma ambizioso che inaugura il progetto Musica e regime.

Altro interprete di primo piano nel panorama internazionale è Albrecht Mayer, primo oboe solista dei Berliner Philharmoniker e tra i maggiori interpreti al mondo del suo strumento che eseguirà il Concerto per oboe di Richard Strauss (domenica 15 dicembre), concludendo così il progetto pluriennale che ha proposto al pubblico dell’ISA l’integrale dei concerti solistici del compositore.

La presenza di grandi nomi del concertismo internazionale, affiancati ad alcuni tra i maggiori talenti italiani in costante crescita e affermazione è uno dei tratti caratterizzanti della cinquantesima stagione ISA. Oltre ai nomi già citati, si ricordano il violinista Ilya Grubert che tornerà a L’Aquila con il celebre Concerto in sol minore di Bruch (18 gennaio); il violoncellista Enrico Dindo (anche in veste di direttore) e il violinista Pavel Bermann che interpreteranno il Doppio Concerto di Brahms (8 marzo); il sassofonista e direttore Federico Mondelci in un affascinante programma dedicato al musical e alla musica da film (15 marzo); il primo clarinetto solista del Teatro alla Scala Fabrizio Meloni in qualità di solista e direttore con musiche di Mozart e Weber (22 marzo). Tra i giovani talenti si segnalano; il vincitore del Premio Nazionale delle Arti 2024 Davide Trolton che guiderà l’orchestra in un programma dedicato alle serenate di Brahms e di Dvořák (9 novembre); il pianista Antonio Alessandri, classe 2006, considerato tra i maggiori talenti della sua generazione (Concerto in sol di Ravel, 15 febbraio); il flautista Alberto Navarra, vincitore del prestigioso Concorso Internazionale “Carl Nielsen” 2022 e primo flauto della Tonhalle Orchester di Zurigo (Concerto di Ibert, 22 febbraio).

Altro importante appuntamento è quello dedicato Mozart dal titolo Concertando che offrirà al pubblico l’ascolto della Sinfonia concertante per violino e viola e il Concertone per due violini. Completa il programma un brano per orchestra in prima esecuzione assoluta, appositamente commissionato dall’ISA a Roberto Molinelli, per omaggiare il genio salisburghese. Sarà il Direttore Artistico Ettore Pellegrino a guidare l’orchestra come konzermeister e violino solista, affiancato dalla violista e violinista Silvia Mazzon. Con questo programma l’Orchestra sarà impegnata in una tournée in Italia che, oltre all’Abruzzo, toccherà la Campania, Molise, Basilicata, Emilia Romagna e Marche.

A gennaio un ritorno significativo sul podio dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese: Marco Zuccarini, per anni punto di riferimento dell’Orchestra, dirigerà in un programma dal titolo Ispirazione italiana con musiche di Beethoven, Mozart, Verdi, Rossini e Mendelssohn in cui protagonista esclusiva è l’orchestra (25 gennaio).

Tra i progetti speciali si segnala l’Omaggio a Jobim, che vede protagonisti due fuoriclasse come il clarinettista Gabriele Mirabassi e il chitarrista Roberto Taufic interagire con l’orchestra in un programma dedicato a uno dei maggiori rappresentanti della musica popolare brasiliana, con gli arrangiamenti e la direzione di Massimo Morganti (29 marzo).

Altri appuntamenti da non perdere sono i due concerti programmati per il periodo delle festività natalizie: il 21 dicembre sarà la volta dello spettacolo My Christmas Dream diretto da Piero Romano con la partecipazione di Alika Chrysochou, soprano che deve la sua fama internazionale al successo ottenuto al Britain’s Got Talent.

Il 29 dicembre torna il Gala di fine anno diretto da Giovanni Pompeo con la partecipazione solistica del soprano Sara Fulvi, con un programma che al repertorio tradizionale viennese dei valzer, delle polke e dell’operetta affianca alcuni celebri brani del mondo del musical americano da Gershwin a Bernstein.

Come di consueto, i concerti in ospitalità presentano proposte diversificate che abbracciano vari repertori: dal programma mozartiano proposto dall’Orchestra Filarmonica Campana diretta da Giulio Marazia (2 novembre) al crossover d’autore del Gianluca Sulli Group (16 novembre); dal ‘900 scintillante From Paris to New York del duo sassofono e pianoforte Di Bacco – Mazzoccante (30 novembre) ad alcune delle più belle pagine per flauto e pianoforte proposte dal duo Nesi-Canino (11 gennaio); fino al raffinato tango da concerto di Astor Piazzolla del Duettango composto da Filippo Arlia al pianoforte e Cesare Chiacchiaretta al bandoneón (1 febbraio).

Torna sul podio dell’ISA per il gran finale di Stagione Jacopo Sipari di Pescasseroli con una preziosa esecuzione dello Stabat Mater di Rossini con la partecipazione dell’International Opera Choir.

Abbonamenti e biglietti disponibili in prevendita online su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Confermati i prezzi dello scorso anno (L’Aquila Abbonamento intero 150,00 euro, Ridotto over 65 120,00 euro, Ridotto under 26 50,00 euro. Biglietto intero singolo concerto 15,00 euro, Ridotto over 65 12,00 euro, Ridotto under 26 5,00 euro).

Oltre all’Aquila, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ha confermato anche le stagioni ad Atri e Tortoreto, per le quali sono disponibili in prevendita da ieri, 16 ottobre, gli abbonamenti sempre sul circuito ciaotickets.com online e nelle rivendite autorizzate. Saranno presto disponibili anche i titoli di ingresso per gli appuntamenti di Città Sant’Angelo e Giulianova.

Le iniziative dedicate ai primi cinquanta anni dell’ISA continueranno nel corso dell’anno con appuntamenti di diversa natura e avranno il momento clou in estate con un imponente concerto celebrativo.




PREMIATI I MIGLIORI STUDENTI UNIVERSITARI

Ecco i riconoscimenti assegnati da Impresa IN Accademia – XIII edizione

Pescara, 18 ottobre 2024. Sono stati presentati ieri giovedì 17 ottobre, nella Sala Orofino della sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Via Raiale 110 bis, Pescara i risultati del progetto e la squadra vincitrice della XIII edizione di Impresa IN Accademia, percorso formativo gratuito realizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori e dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, volto a far dialogare il mondo universitario con quello economico delle imprese per soddisfare il bisogno di orientamento dei giovani e la necessità di un confronto con il mondo del lavoro durante il proprio percorso di studio.

Costituito da una fase teorico laboratoriale di 34 ore nelle sedi universitarie e aziendali e da una successiva fase di elaborazione di project work su casi aziendali posti dalle imprese associate partecipanti, ha coinvolto anche quest’anno i 21 studenti che hanno superato il processo selettivo iniziale.

Paolo De Grandis, Consigliere Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha evidenziato: “Impresa in Accademia rispecchia appieno una delle missioni del gruppo giovani imprenditori, ossia creare un dialogo continuo tra i giovani, le università e le imprese. Un percorso di grande valore anche per il territorio: in tredici anni di storia ha visto coinvolti 2700 studenti nei workshop iniziali di presentazione con focus sui temi sull’orientamento che svolgiamo nelle università, selezionati 252 corsisti, erogate 512 ore di formazione gratuita, attivati 85 stage per oltre 23.300 ore di stage nelle aziende del territorio e realizzati 106 project work su casi aziendali reali proposti da imprese del Sistema Confindustria. Alla tredicesima edizione hanno potuto partecipare studenti di tutti i Dipartimenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, della LUISS “Guido Carli” di Roma e per la prima volta quest’anno anche gli iscritti all’Università degli Studi di Teramo.”

Sono Consuelo Ciarlante e Giorgia Montebello le studentesse del CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara a cui è stato attribuito il primo premio per il miglior project work sviluppato in azienda – premio che consistente in un percorso di 12 ore di coaching offerto da Federmanager Abruzzo e Molise e dall’Associazione CreaLavoroGiovani di Pescara.

Il loro lavoro, dal titolo “L’AI entra nel tessuto aziendale e rivoluziona l’online” è stato sviluppato per l’azienda BLUE ITALY.

Premio speciale per il project work con il migliore potenziale di sviluppo internazionale è un percorso di formazione in collegamento streaming di 8 ore in Digital export management offerto dall’azienda associata Top Solutions ed è stato attribuito ai due team impegnati per sviluppare i progetti in AVERY DENNISON e TRIGANO VAN composti da Giuliana Cilli – CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale Ud’A, Julie De Castro – CdS in Business Administration della LUISS “Guido Carli” di Roma, Alessandra De Luca e Angela Finucci – CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale Ud’A e infine Leonardo Palumbo – CdS in Diritto Economia e Strategia della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo.

Grande attenzione anche per l’anteprima nazionale dell’etichetta a edizione limitata che Cantina Zaccagnini proudly part of Argea, come da tradizione, ha voluto dedicare al progetto, facendo diventare realtà sulle proprie bottiglie l’emozionante pensiero di Cecilia Campanelli CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale Ud’A: “Ogni sorso del nostro vino racconta una storia di collaborazione e passione”. L’etichetta quest’anno è stata prodotta da Avery Dennison.

Oltre alle premiazioni, la mattinata ha visto lo svolgimento di una conferenza sui temi dell’integrazione, del dialogo tra il mondo della formazione e quello del lavoro e la presentazione dei progetti elaborati dagli studenti universitari sul tema dell’intelligenza artificiale.

Sono stati illustrati inoltre i primi risultati dell’analisi di valutazione dell’Impatto Sociale ed Economico del Progetto “Impresa IN Accademia” che l’Area Education di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ha realizzato con la collaborazione dell’Associazione CreaLavoroGiovani e con il supporto della Fondazione Pescarabruzzo, studio presentato anche nella conferenza Internazionale di ITAiS lo scorso 12 ottobre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Sono intervenuti per Confindustria Abruzzo Medio Adriatico anche Alessandro Addari – Vice Presidente con delega all’internazionalizzazione e Claudia Pelagatti – Coordinatore Scientifico di Impresa IN Accademia; in rappresentanza dei partners del progetto Luciana La Verghetta – Business Development Manager Randstad Hr Solutions, Irini Pervolaraki – Vice Presidente Federmanager Abruzzo e Molise, Gianni Carchiolo – Presidente CreaLavoroGiovani; per il mondo accademico Irene Finocchi – LUISS Advisor Rettore per la Trasformazione Digitale, Stefania Migliori – Direttore Dipartimento Economia Aziendale Ud’A, Alessandro Sarra – Direttore Dipartimento Economia Ud’A; hanno portato la voce delle imprese coinvolte nel progetto Gianluca Zaccagnini – Ambassador Ciccio Zaccagnini SpA, Pasquale Consola – Direttore Marketing ARAN, Federico Mancini – Supply Chains and Logistics Manager AVERY DENNISON, Cinzia Di Zio – CEO BLUE ITALY, Daniele Mereu – Plant Manager Driveservice CARRARO GROUP, Fabio Contillo, Product & Design Manager – TRIGANO VAN, Michela D’Amelio – Project Manager XERA, Giuseppe Cialini – Responsabile Risorse Umane FARAONE INDUSTRIE.




STATI GENERALI VIA VERDE Costa dei Trabocchi

Grande partecipazione per la prima edizione in Provincia di Chieti

Chieti, 18 ottobre 2024. Si è tenuta ieri, giovedì 17 ottobre, nella sala consiliare della Provincia di Chieti, la prima edizione degli Stati Generali della Via Verde Costa dei Trabocchi, un evento promosso dalla Provincia con l’obiettivo di creare un’occasione di dialogo tra istituzioni, associazioni e operatori economici per discutere del presente e del futuro di una delle opere più significative per lo sviluppo sostenibile della costa abruzzese.

L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, che ha sottolineato l’importanza di una collaborazione sinergica tra enti pubblici per completare e valorizzare al meglio la Via Verde. Menna ha ribadito come questa infrastruttura rappresenti un’opportunità unica per promuovere un modello di sviluppo sostenibile, capace di conciliare la tutela del territorio con la crescita economica, ricordando gli impegni assunti dall’ente provinciale che ha ideato e realizzato l’infrastruttura ciclopedonale. Sono inoltre intervenuti per i saluti istituzionali il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e il sottosegretario alla presidenza della Regione, Daniele D’Amario e il vicepresidente di Unione Province Italiane Angelo Caruso, collegato in videoconferenza.

Numerosi gli interventi tecnici che hanno offerto un quadro aggiornato sulle principali questioni legate alla gestione e allo sviluppo della Costa dei Trabocchi: Paola Campitelli e Maria Rosaria Greco, rispettivamente dirigente e responsabile del servizio Patrimonio della Provincia di Chieti, Pierpaolo Pescara, direttore del Governo del Territorio della Regione Abruzzo, Chiara Delpino e Tiziana Mignogna rispettivamente soprintendente e responsabile di zona Chieti-Pescara, Lido Legnini, vicepresidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Giuseppe Di Marco, amministratore di Legambiente Abruzzo, e Roberto Di Vincenzo, presidente del Gal Costa dei Trabocchi.

Il dibattito finale, aperto a operatori economici, cittadini e sindaci del territorio, oltre che ad amministratori pubblici tra cui gli ex presidenti della Provincia di Chieti Tommaso Coletti, Enrico Di Giuseppantonio e Mario Pupillo, operatori economici, associazioni culturali e sportive, ha offerto un momento di confronto costruttivo, in cui sono emerse diverse proposte concrete di gestione e valorizzazione della Via Verde. I lavori sono stati moderati da Angelo Radica, consigliere provinciale delegato alla Via Verde.

“Molto bene questa prima iniziativa degli Stati generali della Via Verde, grazie alla grande partecipazione degli attori istituzionali e dei vari portatori di interesse coinvolti nella gestione e nella valorizzazione di questa meravigliosa infrastruttura. Dobbiamo unire le forze, al di là delle legittime posizioni di ognuno, affinché la Via Verde possa estendersi non solo verso le nostre aree interne ma anche verso le regioni vicine, per unire la nostra ciclovia alle altre infrastrutture di Molise, Marche e Puglia.

Un processo che ha bisogno di tempi certi e della collaborazione di tutte le istituzioni. In questo senso, dispiace dover rilevare che il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio non abbia colto lo spirito dell’iniziativa e sia venuto a fare propaganda, elencando una serie di freddi numeri senza entrare nel merito di uno solo dei tanti problemi che la Regione dovrebbe invece affrontare tempestivamente sulla Via Verde.

È necessario che la Regione ci dica chiaramente quando arriveranno i finanziamenti per il completamento della Via Verde, ad oggi interrotta in tre punti a Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto; è necessario che la Regione modifichi il Pst consentendo ad esempio alla Provincia di Chieti di utilizzare a parcheggio le aree di sua proprietà adiacenti la Via Verde e dando la possibilità di valorizzare le ex stazioni lungo la ciclovia mettendo a bando queste strutture, anche per iniziative imprenditoriali compatibili con la Via Verde come ristoranti, b&b.

Quanto alla destagionalizzazione della Costa dei Trabocchi, c’è una legge nazionale che stabilisce la durata delle strutture temporanee in 180 giorni: Marsilio potrebbe interessare direttamente il capo del Governo Giorgia Meloni di cui si professa grande amico, così da poter dare una risposta alle istanze degli imprenditori che chiedono di estendere la durata delle strutture temporanee a servizio della Costa dei Trabocchi”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna a margine dell’evento.




RICOSTRUIRE L’APPENNINO INNOVANDO. Il ruolo della Pa

Al Senato il Convegno. Opportunità per innovazione territoriale Promosso dal Commissario sisma 2016 Castelli

Roseto degli Abruzzi, 18 ottobre 2024. L’innovazione è uno dei principi cardine applicati alla ricostruzione del cratere sisma 2016-2017. In questa vasta area, che si estende per otto mila chilometri quadrati nell’Appennino centrale, l’innovazione però non riguarda soltanto le tecniche che vengono adottate per la ricostruzione del patrimonio immobiliare, ma ha una portata ben più ampia che comprende anche lo sviluppo territoriale, la nascita di nuove forme di partenariato pubblicoprivato, la creazione di poli di ricerca, la valorizzazione delle start-up e di nuove modalità per l’erogazione dei servizi.

È, dunque, un processo strutturale di rinnovamento di questi territori quello che si sta adottando in quello che oramai viene denominato il Lavoratorio Appennino centrale, delle cui caratteristiche e potenzialità si è parlato durante un convegno che si è tenuto al Senato. “Ricostruire l’Appennino Innovando. Il ruolo della Pa” è il nome dell’incontro organizzato dal Commissario Straordinario al sisma 2016 al quale, tra gli altri, hanno partecipato anche il sottosegretario al Mimit Fausta Bergamotto.

Una strategia, quella in fase di realizzazione nel cratere, che si declina attraverso una governance multilivello che vede il Commissario Castelli agire in stretto coordinamento con le quattro regioni del sisma. Un’unità di intenti volta al rilancio del Centro Italia confermata dalla presenza al convegno di Giacomo D’Ignazio, Presidente della FIRA (Finanziaria Regionale Abruzzese; Francesco Marcolini, Presidente LazioInnova; Andrea Santori, Presidente Svem (Sviluppo Europa Marche), Michela Sciurpa, Amministratore Unico Sviluppumbria.

Non ultimo, questo percorso in atto nel più grande cantiere d’Europa sta avvenendo nel pieno rispetto dei criteri di trasparenza e di legalità, grazie all’interazione costante con l’Anac che è intervenuta al convegno nella persona del consigliere Consuelo del Balzo.

Il Commissario Guido Castelli ha dichiarato: “Il ruolo della Pa è fondamentale per dare nuovo impulso all’Appennino centrale e per creare quelle premesse che possono consentire crescita, sviluppo e lavoro, anche attraverso quelle iniziative attrattive per investitori privati. Il cratere è un territorio che comprende un grande patrimonio culturale, storico, artistico e naturalistico, che oggi si sta aprendo all’innovazione e al futuro anche con l’obiettivo di uscire da quell’isolamento che sconta da troppo tempo.

È il caso, ad esempio, dei quattro centri di ricerca che nasceranno a Camerino, Rieti, Spoleto e Teramo grazie al Fondo complementare sisma e che potranno trasformare l’Appennino centrale in un polo dell’innovazione. Inoltre, oggi la tecnologia ci può offrire l’opportunità di portare servizi efficienti anche a quelle piccole comunità delle aree interne distanti dai grandi centri urbani. Insomma, le opportunità che si prospettano sono veramente numerose e la Pa deve svolgere un ruolo di regia per valorizzare il grande potenziale a disposizione”.

Il Sottosegretario al Mimit Fausta Bergamotto ha dichiarato: “Ricostruzione, innovazione e ruolo della P.A., costituiscono la cifra per la rinascita economica e sociale dell’Appennino centrale. Ricostruire in sicurezza vuol dire ricostruire innovando, utilizzando ogni novità tecnologica possibile. Occorre una rigenerazione dell’economia che renda attrattivo vivere nei territori e occorrono infrastrutture che scongiurino l’isolamento. La morfologia del territorio può accelerare l’adozione dei nuovi paradigmi dell’innovazione e della transizione energetica, che rappresentano un’opportunità straordinaria di rinascita in questo luogo che può essere definito un immenso laboratorio, sotto tutti i punti di vista”




CORSI DI ITALIANO E D’INGLESE GRATUITI

Riservati a studenti e cittadini stranieri

Roseto degli Abruzzi, 18 ottobre 2024. Corsi di italiano e d’inglese, totalmente gratuiti, riservati agli studenti universitari stranieri e a tutti i cittadini stranieri interessati. Sono quelli messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi e da ADSU Teramo nell’ambito del progetto Adsu ProTer finanziato con i fondi del PNRR.

I corsi, le cui iscrizioni scadranno il prossimo 21 ottobre e che sono organizzati da Easy Life, si terranno presso palazzo del Mare, con calendario ancora da definire sulla base delle iscrizioni, dal lunedì al venerdì nel pomeriggio e il sabato mattina.

La durata del corso è pari a 120 ore (due ore a lezione) e i livelli d’insegnamento sono A1, A2, B1, B2 per l’inglese; A1, A2, B1 per l’italiano. Inoltre, al termine, saranno rilasciate le certificazioni internazionali riconosciute (IELTS).

“Roseto è uno dei tre Hub a livello provinciale, assieme a Castelli e Atri, scelti per ospitare questi corsi all’interno del progetto Adsu ProTer – afferma l’Assessore alla Cultura e al Sociale Francesco Luciani – Siamo molto soddisfatti come Amministrazione Comunale di essere riusciti a portare nella nostra città questo ulteriore importante servizio che sarà utile, senza dubbio, agli stranieri impegnati nel processo di integrazione e agli studenti che decidono di utilizzare questo strumento per accrescere le loro competenze”.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattare Easy Life ai numeri 06.3720815 – 06.37517821, 393 8809797 (solo Whatsapp) o via email a easy@easy-life.com.




CORTO CIRCUITO TRA DIRITTI E BUROFOLLIA

Autismo. Siamo alla Ordinanza n.147

Chieti, 18 ottobre 2024. Ancora una Ordinanza. Ancora una volta a pronunciarsi il Tribunale di Chieti che, con la decisione del Giudice Ilaria Prozzo, ribadisce per l’ennesima volta il diritto alle cure per bambini e per persone con autismo, richiamando nell’articolata ordinanza la Sentenza del Tribunale di Vasto n. 62 del 2020, sempre conseguita dalla nostra Associazione a seguito di un ricorso sul “merito” da parte della ASL Chieti.

Il corto circuito tra diritto alle cure e la burofollia non accenna a ridursi. Prima del formale deposito del ricorso l’Associazione Autismo Abruzzo, attraverso il proprio Legale Avv. Gianni Legnini, aveva inviato una diffida segnalando l’urgenza dell’intervento richiamando il diritto alle prestazioni. Il Dott. Franco Caracciolo, Dirigente del Servizio Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo nella sua nota del 27 giugno 2024 inviata alla ASL Chieti ha specificato che: “In attesa di riscontro in merito si ribadisce, a beneficio dell’istante, che è compito delle Aziende Sanitarie Locali assicurare le prestazioni LEA e che questo ente non ha competenza gerarchica rispetto alle ASL, né tantomeno ha poteri sostitutivi delle stesse.”

Il Direttore della UOC GACEP (Asl Chieti) Dott. Francesco Bellisario nella risposta alla nota ricevuta dal Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo riferiva che: “Pertanto, al momento non essendo giuridicamente ammissibile chiedere alle strutture di effettuare trattamenti extra-budget (che non potrebbero essere remunerati di questa ASL) né “saltare” la lista di attesa violando i diritti di altri pazienti che attendono da tempo, spiace comunicare che non è possibile la presa in carico immediata della bambina.”

L’Ordinanza del Giudice Ilaria Prozzo chiarisce senza alcun dubbio la responsabilità della ASL nella mancata erogazione del servizio e la diretta competenza nel monitoraggio delle effettive disponibilità presso le strutture a gestione propria e quelle accreditate.

La minore è stata autorizzata al trattamento ambulatoriale dedicato per autismo, dall’Unità di Valutazione Multidimensionale della Asl 2 di Lanciano-Vasto-Chieti, sicché del tutto ingiustificata è la mancata erogazione del trattamento terapeutico. In particolare, non può ritenersi sufficiente l’aver individuato una struttura accreditata presso la quale la bambina è stata collocata in lista di attesa, essendo invece necessaria la effettiva presa in carico della minore e la effettiva somministrazione della terapia prescritta dall’UVM.

Tanto si desume chiaramente sia da quanto prescritto dall’art. 3, comma 2, lett. g, della legge 134/2015, che parla, appunto, di disponibilità sul territorio di strutture in grado di effettuare la presa in carico del minore, sia da quanto stabilito dalle “Linee Guida Regionali sulle attività e sulle procedure di competenza del Punto Unico di Accesso e della Unità di Valutazione Multidimensionale”, approvate con decreto del commissario ad acta n. 107/2013.

All’art. 7 è, infatti, previsto che “il Distretto Sanitario attraverso il PUA è tenuto ad effettuare il monitoraggio costante dei suddetti esiti di valutazione UVM, in particolare procedendo alla verifica dei casi di pazienti di cui non risulti pervenuta alcuna comunicazione di presa in carico entro 30 giorni dalla data dell’autorizzazione UVM ed accertando, anche con il contatto diretto dell’interessato, i motivi che non hanno consentito la fruizione dei trattamenti”.

Ciò significa che la ASL, non solo deve individuare strutture accreditate con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico, stipulando apposite convenzioni, ma deve anche garantire che tali strutture eroghino effettivamente i trattamenti con la presa in carico dei minori, altrimenti l’ammissione al trattamento finirebbe per essere una mera formalità che non assicura al minore disabile alcuna effettiva assistenza. Deve essere la ASL, quindi, nel rispetto di quanto prescritto dalla legge n. 134/2015, ad assicurare nel territorio di residenza, a tutte le persone affette da disturbo dello spettro autistico, l’effettiva erogazione di trattamenti terapeutici inseriti nei livelli essenziali di assistenza.

“Nell’ottica di un equo bilanciamento tra il diritto costituzionalmente tutelato alla salute della persona e l’interesse pubblico alla preservazione delle risorse finanziarie dello Stato, il primo non può non considerarsi preminente rispetto al secondo, il quale ha una connotazione essenzialmente economica. Sebbene, quindi, la P.A. sia titolare di un potere autorizzativo discrezionale nel valutare sia le esigenze sanitarie di chi richiede una prestazione al Servizio Sanitario Nazionale, sia il rapporto costi-benefici che tale richiesta comporta, nei casi in cui sia indubbia l’esistenza di una situazione di urgenza, con rischio irreversibile per la salute del cittadino, superabile solo con cure tempestive non fornite dal servizio pubblico, l’esigenza fondamentale di cure immediate, che trova la sua derivazione nella Costituzione e non in leggi ordinarie, prevale sulle esigenze economiche della P.A., alla quale, pertanto, non può riconoscersi, per la tutela di tali subordinati interessi, un potere di affievolimento della preminente posizione soggettiva individuale…” (Tribunale di Vasto, sent. n. 62/2020 del 2/3/2020).

La ASL Chieti è stata anche condannata alle spese per 3.271€ oltre tasse e oneri. Risorse che potevano essere invece dedicate alle prestazioni riabilitative senza ritardi, ma fino a quando le norme amministrative violeranno i diritti delle persone autistiche non resta che rivolgersi ai giudici.

“Auspichiamo che le ASL abruzzesi possano presto recepire processi organizzativi tali da assicurare davvero a tutti gli utenti in lista d’attesa le cure. Noi siamo pronti a sostenere chiunque voglia affermare il diritto dei propri figli” Dario Verzulli e Gianni Legnini –  Autismo Abruzzo




TI PRESENTO UN CLASSICO

Chiude con Giulia Ciarapica e l’appuntamento su Buzzati

Francavilla al Mare, 17 ottobre 2024.  Con Giulia Ciarapica e “Poema a fumetti” di Dino Buzzati chiude il progetto “Ti presento un classico” a Francavilla al Mare: l’appuntamento è previsto per sabato 19 ottobre alle ore 19.00 presso l’Auditorium Sirena.

“Ti presento un classico” fa parte di “Libridine” (finanziato dal Cepell) e collaborano a questo progetto al fianco dello stesso Comune guidato dal Sindaco Luisa Russo con il grande supporto dell’Assessore alla Cultura Cristina Rapino, Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle  Narrazioni di Francavilla al Mare.

“Capita nella vita di fare cose che piacciono senza riserve, cose che vengono su dai visceri. Poema a fumetti è per me una di queste, come Il deserto dei Tartari, come Un amore.” Così Dino Buzzati presentava ai suoi lettori questo libro “Poema a fumetti”, troppo a lungo sottovalutato, se non dimenticato. Uscito con grande scalpore nel settembre 1969, è infatti rimasto per decenni irreperibile nelle librerie. In questa rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo ed Euridice, Buzzati parla di sé stesso, concentrando in 208 tavole a colori tutti i temi a lui più cari, a partire dall’eterno dialogo tra la vita e la morte.

“Poema a fumetti è senza ombra di dubbio uno dei capisaldi della letteratura disegnata italiana essendo il primo graphic novel della nostra tradizione, scritto da una delle più grandi firme del Novecento, Dino Buzzati; è estremamente attuale e ripropone attraverso il disegno i temi cari all’autore: il mistero, l’erotismo, la malinconia. Concludiamo Ti presento un classico che ci ha fornito nel corso dei mesi tanti spunti di riflessione, con una conoscenza più solida del realismo fantastico di Buzzati” anticipa Millanta.

Attraverso un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni, l’omaggio ad artisti di ogni epoca, la contaminazione di generi, queste pagine svelano l’intero universo creativo di Dino Buzzati, i suoi riferimenti culturali, le fonti di ispirazione, le suggestioni infantili, gli interessi di adulto, il metodo di lavoro. Dunque “Poema a fumetti” è un libro che ne racchiude in sé molti altri, come solo i capolavori possono fare.

Giulia Ciarapica, classe 1989, una laurea specialistica con lode in Filologia moderna presso l’università degli Studi di Macerata. È book influencer, collaboratrice giornalistica e scrittrice. Ha curato la rubrica Food&Book per Huffington Post Italia fino al 2017 e fino al 2019 con Il Messaggero, attualmente collabora con Il Foglio.

È ideatrice del progetto scolastico Surfing on books, insegna ai ragazzi come si scrive una recensione e come si legge (e si analizza) un libro. Lezioni singole o laboratori di 6 o 8 ore: per scuola medie e superiori. Insegna critica letteraria alla Scuola Passaggi, letteratura italiana del Novecento per l’agenzia letteraria Chi ti credi di essere e tiene il corso di promozione del libro in Rete per l’agenzia editoriale Langue&Parole.

Collabora con le Scuderie del Quirinale seguendo il gruppo di lettura “Il filo nascosto”. Nel 2018 pubblica con Cesati Editore il saggio “Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché”. Nel 2019 esce il romanzo d’esordio, “Una volta è abbastanza” (Rizzoli), finalista al Premio Flaiano under 35, vincitore del premio Zocca giovani – Marco Santagata e del Premio Viva Gioconda – Salvatore Fiume opera prima. L’ultimo romanzo è “Chi dà luce rischia il buio” (Rizzoli, 2022).

News e appuntamenti sono sulla pagina social della @scuolamacondo. Per info la mail è scuolamacondo@gmail.com. L’appuntamento con Giulia Ciarapica è gratuito ed aperto a tutti. Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre