CONDOTTA ANTISINDACALE

Corte di Appello rigetta ricorso Hatria

Teramo, 16 luglio 2024. La Hatria srl, azienda teramana, in data 8 ottobre 2020, aveva impedito l’ingresso in azienda al dirigente regionale USB Luigi Iasci per partecipare all’assemblea dei lavoratori convocata dalla RSU aziendale composta da 2 componenti tesserati con USB e altri 2 di altre OOSS.

La nostra Organizzazione decise di promuovere un ricorso giudiziario per violazione dell’art.28 della legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori), respinto in prima istanza, ma che trovò ragione nella sentenza del Tribunale di Teramo del 15 febbraio 2022 che dichiarava antisindacale la condotta posta in essere da Hatria srl e ordinato alla società di astenersi dal reiterarla.

L’azienda contro tale sentenza promosse ricorso presso la Corte di Appello de L’Aquila che in data 9 novembre 2023 emise una sentenza di rigetto del ricorso, le cui motivazioni sono state depositate nei giorni scorsi, con condanna alle spese di lite a carico della Hatria srl.

La Hatria srl sosteneva la tesi che il dirigente esterno non poteva partecipare all’assemblea poiché l’USB non era una Organizzazione Sindacale firmataria di CCNL e non aveva i requisiti previsti dall’art. 19 della legge 300/70, oltre ad altre motivazioni che prima il Tribunale di Teramo e poi la Corte di Appello de L’Aquila hanno deciso di respingere considerando tale condotta antisindacale.

Si chiude vittoriosamente un’altra battaglia promossa dalla nostra Organizzazione che da sempre denuncia la necessità di nuove e più democratiche regole sulla rappresentatività sindacale tanto che, nella scorsa settimana, ha depositato le proprie proposte su tale argomento al CNEL in cui è presente con un componente.

L’USB ringrazia l’Avv. Francesca Borsa del Foro di Teramo, che ha rappresentato l’Usb nella controversia, per la professionalità e tenacia con cui ha condotto il percorso giudiziario.

Il Coordinamento USB lavoro privato L’Aquila/Teramo

Il Responsabile USB lavoro privato L’Aquila/Teramo




SUONI ULTERIORI

La presentazione del libro del compositore Paolo Cavallone mercoledì 17 luglio

Sulmona, 16 luglio 2024. Un viaggio nella “poesica” del compositore sulmonese Paolo Cavallone, tra musica contemporanea e poesia. È quanto prevede la presentazione di “Suoni Ulteriori”, il volume scritto dallo stesso Cavallone, tra i compositori italiani più apprezzati a livello internazionale, che sarà presentato mercoledì 17 luglio, alle ore 19, a Sulmona (L’Aquila) nella libreria Pizzi Mondadori (Piazza Giuseppe Capograssi, 10). L’ingresso è libero. L’incontro, che sarà moderato dalla giornalista Chiara Buccini, sarà impreziosito dalle letture di Pietro Becattini e Francesca Galasso.

L’opera, edita dal Gruppo Santelli Poetica, contiene 46 testi poetici che l’autore ha composto nell’arco di 24 anni. L’opera si arricchisce della presentazione del giornalista e scrittore Giuseppe M. Gnagnarella e della prefazione del musicologo Renzo Cresti. L’opera sarà presentata anche venerdì 2 agosto a Scanno.

È difficile separare la poesia dalla musica perché in Paolo Cavallone prendono vita contemporaneamente: non vi è un prima e un dopo, un distacco, ma si formano insieme. Potremmo azzardare il termine “poesica”, poesia/musica contratte in un’unica parola, arti che pur conservando le loro naturali caratteristiche si penetrano attraverso il suono e il ritmo, indistinguibili e imprescindibili l’una dall’altra. Dal suono di una vocale o di una frase nasce la musica, la quale è già contenuta in quella parola e in quel verso. Non è una questione di creare una poetica o una drammaturgia, il fatto è che poesia/musica sono connaturati alla sensibilità, alla forma mentis di Cavallone o meglio egli diviene la sua poesia/musica. Un suono senza tempo (“Spirali”), intrasonico polifonico (“Madrigale”), ci regala Cavallone, corpo dello spirito (“Corpo”), vivo raro (“Sorriso”). “Per onestà / nella purezza dell’intenzione / dell’immaginazione” (“Ero Dandy e non sapevo”), ci dona la dolcezza delle emozioni (Stanze), in “Rivelazioni” meditate e fulminee, in un percorso di vita e d’arte più unico che raro, profondo e originale. Il libro si arricchisce della copertina tratta dall’opera “Il vento dell’ovest” della pittrice Emma D’Alessandro.

Paolo Cavallone (Sulmona, 1975) è uno dei maggiori compositori di oggi. Affianca a una formazione musicale di alto prestigio la laurea in Lettere all’Università dell’Aquila dove studia Letteratura Italiana con Walter Siti. L’apertura di senso del suo pensiero compositivo, nell’ideazione del concetto di possibilità applicato alla creazione musicale, è divenuta canone estetico di riferimento. Fra le collaborazioni ricordiamo: Siemens Foundation, Dilijan Music Series di Los Angeles, Orchestre National de Bretagne, Orchestra della Toscana, EOC ensemble, Pascal Gallois, Rohan De Saram, Roberto Fabbriciani, Magnus Andersson, Marco Guidarini, Daniel Kawka e Andrea Lo Vecchio. In qualità di regista ha realizzato il film di animazione d’arte “Magasin de métaphores”. Già collaboratore di ricerca all’Università di New York e professore di orchestrazione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. I suoi lavori sono pubblicati da RAI COM e da MEP e sono disponibili su dischi Tactus e Albany Records. Nel 2022 è stato insignito dalla Regione Abruzzo dell’onorificenza di Ambasciatore della cultura nel mondo.




ACA A CHIETI PER CRISI IDRICA

L’Amministrazione chiede soluzioni contro i disagi, la presidente fa il punto sulle turnazioni.

Chieti, 16 luglio 2024. Autobotti all’occorrenza sia a Chieti centro storico che a Chieti Scalo, interventi risolutivi e avvisi di riduzione e sospensione idrica tempestivi: questo ha chiesto Il sindaco di Chieti all’Aca durante la conferenza stampa di oggi, voluta dall’Amministrazione per avere dalla società di gestione del servizio idrico di Chieti notizie chiare sulla situazione, rimedi e interventi strutturali atti a risolvere i problemi annosi di emergenza idrica di cui la città soffre. A rispondere alle istanze comunali la presidente Aca Giovanna Brandelli con il consigliere di amministrazione Pierpaolo Canzano.

“Abbiamo voluto la conferenza per dare ai cittadini, nelle modalità più chiare ed esaustive, tutte le informazioni tecniche e progettuali che la società ACA attualmente possiede sul problema emergenza idrica – così il sindaco Diego Ferrara – . Necessario per conoscere la situazione e sgomberare il campo da brutte sorprese e presunti complotti ai danni di Chieti, ma era indispensabile capire cosa determina il razionamento e cosa condiziona l’approvvigionamento idrico a Chieti e nei 64 Comuni, serviti dalla società, chiedendo attenzione alle esigenze della città. L’ammaloramento della nostra rete idrica, superata e vetusta, inadeguata ai successivi inurbamenti della città, insieme alla conformazione del territorio sono delle risposte che sappiamo, ciò che mi preme da sindaco, forse l’unico a reclamarlo al punto di fare una verifica pubblica con i vertici Aca, è capire come si possano alleviare i disagi per i cittadini che si ritrovano senz’acqua nel momento di maggiore calura, o all’improvviso, cosa che per soggetti fragili, malati, famiglie con bambini e anche attività, non è pensabile.  Al di là di queste considerazioni di buon senso, mi preme sottolineare l’importanza del dialogo fra istituzioni che, pur potendo registrare momenti critici e conflittuali, è indispensabile perché non si trascenda nel caos sociale e nell’anarchia decisionale. A tal fine chiederemo per l’emergenza tre autobotti e, affinché l’acqua non sia sprecata, prepareremo un’ordinanza per un uso consapevole della risorsa potabile, come stanno facendo anche altri Comuni, chiedendo ad Aca tempi rapidi sugli interventi strutturali previsti con fondi PNRR sull’ammodernamento della rete idrica e da ultimare nel 2026”.

“I problemi sono diversi, quello più rilevante è la carenza idrica: il dato di venerdì scorso su Chieti era di 400 litri in meno al secondo, la portata media è di 3.400 litri/secondo, la disponibilità era meno di 3.000 litri al secondo, per un’esigenza da bollino rosso che andava oltre i 4.000 – spiega la presidente Giovanna Brandelli – . La congiuntura è particolare perché la risorsa al momento è il 40% rispetto allo standard, stiamo replicando, se non peggiorando, le condizioni di lavoro del 2021. Diversi i fronti operativi a livello strutturale: abbiamo delle soluzioni come la digitalizzazione delle reti e il rifacimento dell’adduttrice Giardino, proprio per Chieti, che sono progetti finanziati, che hanno senso, ma che porteranno frutto nel 2025/26. In più abbiamo delle soluzioni operative e sono quelle del piano di gestione dell’emergenza idrica, che abbiamo presentato alla Regione Abruzzo già al marzo di quest’anno e che si traducono con le turnazioni sui serbatoi, questo accade perché ci rendiamo conto che la velocità di uscita dal serbatoio è maggiore di quella di ricarica a causa del super utilizzo e necessariamente dobbiamo interrompere i consumi per far recuperare ai serbatoi il giusto livello di capacità, il giusto livello di pressione per alimentare poi la rete intera. Il calendario delle chiusure non rema contro Chieti, l’acqua è poca per tutti: il sistema di Chieti, però, è molto diverso dagli altri Comuni, perché è fatto di serbatoi posti a diverse altezze che alimentano varie zone e influenzano tutta la rete. Ad esempio, allo Scalo abbiamo cambiato la zona servita e va molto meglio. Vero è che consumiamo più del doppio dell’acqua degli altri, ma la potabile deve essere utilizzata strettamente per gli usi civici per evitare ulteriori sprechi, oltre a quelli della rete che perde una media del 40 per cento di acqua a Chieti. Da marzo alla Regione Abruzzo abbiamo chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza idrica in base ai dati di ricarica delle sorgenti. A metà giugno la Regione ci ha rilasciato la possibilità di attingere al Pozzo di viale della Repubblica, a monte della discarica di Bussi, aiuta ma non basta, per situazioni a lungo raggio c’è bisogno di soldi e tempo per realizzare. Per l’emergenza ci sono delle misure straordinarie di fornitura con autobotti che mettiamo a disposizione dei Comuni, ai quali abbiamo chiesto di individuare dei punti di erogazione dove Aca può portare acqua ai serbatoi dell’utenza, purché siano capienti e sanitizzati, fermo restando che Aca trasporta fino al punto di distribuzione poi la responsabilità degli approvvigionamenti è dell’utenza  Oltre questo l’utilizzo in emergenza delle autobotti, in particolare su disposizione della Prefettura, riguarda soggetti fragili e comunità particolari (ospedali, carceri, Rsa). Noi stiamo lavorando sodo, abbiamo anche assunto personale perché il lavoro sia avanzato e tecnico al contempo, ma faremo anche di più, uno sforzo di comunicazione per l’educazione dell’utenza al consumo sostenibile, perché molti comportamenti sbagliati influiscono sugli sprechi. Va ricordato che l’anno scorso abbiamo partecipato alla campagna “Ho rispetto dell’acqua” del Mistero dell’Ambiente, premeremo perché l’utilizzo dell’acqua potabile sia per uso civile e non per altri usi, specie in momenti come questo”.




UN’ESTATE CON EVENTI DI QUALITÀ

Cultura, spettacoli, concerti, sport e tanto altro ancora…

Paglieta, 16 luglio 2024.  È entrato nel vivo venerdì 12 luglio il nutrito cartellone delle manifestazioni che allieteranno l’estate dei residenti e dei vacanzieri a Paglieta: “La nostra estate insieme!”. Le iniziative, come sempre, sono organizzate dall’Amministrazione Comunale di Paglieta insieme alla Pro Loco Paglieta APS, all’Associazione Gli Amici del Boschetto, al Paglieta Live, alla Cantina Paolucci, alla Biblioteca Comunale ed altre realtà del territorio. La cabina di regia, con il nuovo Consiglio comunale, è passata all’assessore  alle Manifestazioni e Associazionismo Domenico Di Florio e all’assessore alla Cultura e al Turismo Sandra Cirigliano.

A dare il via al carnet delle manifestazioni, il 12 luglio, la famosa rassegna corale “Paglieta in Folk”, che quest’anno ha celebrato la sua 15sima edizione. La kermesse è stata un successo, grazie all’organizzazione del “Coro folkloristico San Giusto Martire”. Il folklore e la magia delle tradizioni popolari, rappresentati dai 4 cori che si sono esibiti sul palco allestito in Piazza Roma di Paglieta, hanno calamitato l’attenzione di gente proveniente da diverse località d’Abruzzo.

Sabato 13 luglio, per le vie del paese, si è esibito il Complesso Bandistico “G. Verdi” Città di Tornareccio, e in serata, il concerto con la signora della musica: Silvia Mezzanotte. La cantante, considerata una tra le voci più apprezzate del panorama italiano, ha incantato il pubblico accorso ad applaudire la Mezzanotte e la sua band.

Ieri, domenica, si è svolta la festa patronale di S. Giusto Martire, che ha offerto una sensazionale performance dell’orchestra di fiati “Città di Termoli”. Alle ore 23:30 circa, i suggestivi fuochi pirotecnici e a mezzanotte si è rinnovata la tradizione popolare con “la marcetta”, che consiste in una corsa dei musicisti dell’orchestra lungo C.so V. Emanuele, essi  suonando e correndo, coinvolgono tutto il pubblico che si unisce in questa meravigliosa corsa. Tre giorni di festeggiamenti che hanno portato tanta serenità e rinsaldato il valore della comunità.

Sempre a Piazza Roma, il 21 luglio, ore 5:30, torna il Concerto all’alba con “Fantasy Saxophone Quartet”.

Spazio allo sport: dal 22 al 27 luglio, per iniziativa dell’ASD Atletico Paglieta, presso il campo sportivo, parte il torneo di calcetto “3×3 l’originale”; il 24 luglio, spettacolo teatrale “Incanto di parole e Canzoni” con Pierluigi Tortora (Scalinata San Rocco, ore 21:00). La proposta è del gruppo culturale “Senza Età…semplicemente donna”. Il 27 luglio, due eventi: recital di poesie a cura del gruppo culturale “Poesie e Brani” (Scalinata San Rocco, ore 21) e alle ore 15:00, torneo amatoriale di calcio balilla nel centro “Il Delfino”, promotore della gara.

Il 31 luglio, teatro di figura con “La fuga di Pulcinella”, spettacolo per bambini e adulti, evento promosso dal Comune di Paglieta in collaborazione con l’associazione culturale “Favole in valigia”, a cura di Cristian Zulli e Dario Longo, in Piazza Roma, ore 21:00.

Le calde serate d’agosto continueranno ad essere animate da spettacoli di classe. Il 2 e il 10 agosto: “Calici di stelle”, musica e degustazioni a cura della Cantina Paolucci in collaborazione con il Movimento del Turismo del Vino, ore 20:30, evento in loco; il 3 agosto: rievocazione storica della trebbiatura, promossa dall’associazione “Gli Amici della Perticara” e la Pro Loco, c.da Piano La Barca, dalle ore 8:30; sempre il 3, l’associazione culturale “Paglieta Live” organizza il tributo alla band “Michael Jackson” al parco giochi comunale, ore 21:30  e il 4 ore 21.00, stessa location, la serata “Suonatori e suonati”; il 4 agosto: Gli Amici della Perticara con la Pro Loco, Festa dell’aratura, c.da Piano La Barca, ore 8:30.

Gli eventi proseguiranno il 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 18, 21, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30 agosto e il 19 settembre. Inoltre, il 25 e il 29 settembre, si celebrerà la festa dedicata ai 50 anni della Pro Loco Paglieta APS, capitanata da Daniele Di Florio. Infine, il 19 e 20 ottobre, ci sarà la 19sima edizione di Sentieri d’Autunno.

Dichiarazione del Sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani: «Siamo entusiasti di presentare un programma così ricco e variegato per la nostra estate. Paglieta si conferma ancora una volta un punto di riferimento per la cultura, lo spettacolo e lo sport, grazie all’impegno delle tante associazioni e delle realtà locali che collaborano con l’Amministrazione comunale. Invitiamo tutti, residenti e visitatori, a partecipare numerosi agli eventi e a vivere con noi un’estate indimenticabile!»




ROSETO OPERA PRIMA

GLORIA! di Margherita Vicario vince la 28esima edizione. Grande partecipazione di pubblico e ospiti d’eccezione nelle quattro giornate del festival

Roseto degli Abruzzi, 16 luglio 2024. Il film “Gloria!” di Margherita Vicario è l’opera vincitrice della 28esima edizione del “Roseto Opera Prima”. Il lungometraggio della regista romana, al termine della votazione della giuria composta da tre membri della redazione della rivista specializzata “Best Movie”, l’ha spuntata sugli altri due film in concorso: “Felicità” di Micaela Ramazzotti e “Flaminia” di Michela Giraud.

A ritirare premio, la “Rosa presentosa” realizzata dalla Gioielleria Michini, nel corso della cerimonia di gala che si è svolta nell’arena della Villa Comunale, è stata l’attrice Carlotta Gamba.

Si è chiuso sabato, con l’ennesimo evento da tutto esaurito, il Festival Cinematografico di Roseto degli Abruzzi dedicato ai registi esordienti. Una serata che ha visto salire sul palco, come ospite d’eccezione, l’attore e regista Rocco Papaleo e che si è aperta con un omaggio a Nino Rota. La cerimonia di sabato ha vissuto il doveroso tributo al fondatore Tonino Valerii con la consegna di un riconoscimento a Mario Giunco per la memoria storica del Festival.

Le quattro giornate della storica manifestazione, organizzate e promosse dall’associazione Sulmonacinema Aps in collaborazione con Meta Aps e con il contributo e la collaborazione del Comune di Roseto degli Abruzzi, hanno visto un’ottima partecipazione di pubblico e, oltre alla proiezione e alla premiazione dei film in concorso, sono state caratterizzate da tanti eventi collaterali che hanno reso questa edizione ancora più speciale.

Eventi come i “Dialoghi sul nuovo cinema abruzzese”, organizzati in collaborazione con Roseto Art.Lab. e che, grazie alla presenza di ospiti d’eccezione, hanno trasformato la terrazza dello Stabilimento Bollamare in un salotto di riflessione sul futuro della Settima Arte nella nostra regione. Ad intervenire sono stati il produttore e fondatore IFA Cristiano Di Felice, il regista Maurizio Forcella, l’attore Andrea Fuorto e lo sceneggiatore e regista Simone Bozzelli.

Poi, venerdì scorso, il vernissage d’apertura della mostra di arte digitale a tema cinematografico intitolata “Cinepixel”, attualmente in svolgimento presso i locali della Villa Comunale e organizzata nell’ambito del progetto “Villa in Arte” sotto la direzione artistica di Bruno Cerasi.

Molti gli ospiti del panorama cinematografico e culturale italiano che hanno partecipato all’edizione 2024 del Festival, condotto dalla presentatrice Francesca Martinelli, coadiuvata dal giovane critico cinematografico Davide Stanzione: il maestro Enrico Melozzi, l’attore Cristiano Caccamo, l’attrice Galatea Ranzi e l’attore e regista Rocco Papaleo, protagonista della serata finale. Gli ospiti sono stati al centro del format “Scena prima – Storie di esordi” nel quale attraverso un’intervista, sul palcoscenico del festival, hanno raccontato aneddoti e storie relative ai propri esordi artistici.

Spazio anche ai cortometraggi con il premio del pubblico, organizzato in collaborazione con il Sulmona International Film Festival, che durante la serata di premiazione finale di sabato ha visto la proiezione di tre lavori: The One Note Man di George C. Siougas, Dive di Aldo Iuliano e Rosemary A.D. (After Dad) di Ethan Barrett. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato il lavoro di Siougas.




ESTATE AL MAXXI L’AQUILA

Libri e cinema in corte. Gli appuntamenti dal 17 al 19 luglio

L’Aquila, 16 luglio 2024.  Continuano gli appuntamenti nella corte di Palazzo Ardinghelli all’Aquila con Estate al MAXXI L’Aquila | Libri e cinema in corte che anima l’estate con appuntamenti dedicati al cinema e alle presentazioni editoriali realizzati con il patrocinio del Comune dell’Aquila.

Questa settimana sono tre gli eventi in programma, tutti a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Mercoledì 17 luglio alle 19, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila e “Mercoledì della Cultura”, Piero Martin – professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Padova, già responsabile scientifico di grandi progetti internazionali, e oggi coordinatore delle attività di fisica di DTT, il nuovo grande esperimento di fusione italiano – presenta il suo volume Storie di errori memorabili. Pubblicato da Laterza, il libro illustra la forza generativa dell’errore della vita di ciascuno prendendo spunto proprio da errori che hanno dato l’opportunità, agli scienziati che li hanno commessi, di esplorare nuove prospettive arrivando talvolta a scoperte insperate.

Doppio appuntamento venerdì 19 luglio: alle 19, ancora in collaborazione con UnivAq, Giuseppe Di Natale, docente di Storia dell’arte contemporanea, dialogherà con Flavia Angelini, Carla Anzuini, Luca Cialfi e Cinzia Damiani, che firmano alcuni saggi di ricerca presenti nel libro Alternative Attuali. L’esperienza di Enrico Crispolti all’Aquila recentemente pubblicato da Quodlibet, a due anni dal convegno internazionale “Alternative Attuali. Arte Contemporanea all’Aquila,1962 – 1968” e dall’omonima mostra, entrambi realizzate al MAXXI L’Aquila. Un’occasione per raccontare la metodologia di Enrico Crispolti e le sue mostre aquilane, che videro il capoluogo abruzzese diventare un importante punto di riferimento per il panorama artistico nazionale e internazionale.

Alle 21, invece, in collaborazione con L’Aquila Film Festival, per il ciclo Visioni Primarie – selezione di film italiani d’esordio sui temi chiave della contemporaneità indagati con linguaggi e sensibilità innovativi – verrà proiettato L’altra via di Saverio Cappiello: una storia di forte amicizia in un’opera prima che mostra un sud pieno di malinconia. Sullo sfondo dei Mondiali italiani del ’90 si svolge la storia del piccolo Marcello, interpretato da un sorprendente esordiente, Giuseppe Pacenza, un ragazzino senza un padre che sogna di fare il calciatore, e del calciatore a fine carriera ma dotato di grande umanità, Andrea Viscomi, che ha le fattezze e il talento di Fausto Verginelli che sarà presente alla proiezione e dialogherà con il pubblico.




GABRIELE D’ANNUNZIO VATE D’ITALIA

Primo Premio Internazionale, mercoledì 17 luglio al Grande Albergo Abruzzo

Chieti, 15 luglio 2024. Mercoledì 17 luglio 2024, si terrà presso il Grande Albergo Abruzzo, alle ore 18:30, il Primo Premio Internazionale “Gabriele d’Annunzio Vate d’Italia“, organizzato da Abruzzo Tourism, Casa Imperiale d’Amato e gruppo civico del Censorino Teatino con la collaborazione dell’Ordine Nobiliare di San Nicola, dell’Ordine Nobiliare di Vandea e dall’Ordine Nobiliare dell’Impero Romano d’Occidente.

Il Primo Premio Internazionale “Gabriele d’Annunzio Vate d’Italia” sarà moderato dal giornalista e saggista storico Cristiano Vignali e introdotto dai saluti del Gran Maestro dell’Ordine Nobiliare di San Nicola Roberto d’Amato, saggista e critico d’arte. 

L’evento che vanta l’Alto Patrocinio della Giunta Regionale d’Abruzzo, e i patrocini della Provincia di Chieti, del Comune di Chieti e del Vittoriale degli Italiani, premierà alcuni fra i più importanti scrittori, giornalisti, studiosi, intellettuali ed esordienti che hanno scritto libri, articoli di giornali, poesie, fatto ricerche e studi, promosso eventi sul genere dannunziano e/o patriottico.

Ci saranno, inoltre, dei premi speciali ad alcuni autori stranieri, un premio alla memoria ad un ragazzo teatino recentemente scomparso, uno per merito a una importante personalità del mondo culturale abruzzese.

 Infine, Abruzzo Tourism consegnerà un riconoscimento a delle attività storiche teatine.

Ingresso libero e buffet offerto dagli organizzatori.




ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE

L’Aquila prima in Abruzzo per parco autobus elettrici. Bene le immatricolazioni, aumento di quasi il 90% in un anno. Meno dinamico il mercato del trasporto merci, gli autocarri in circolazione sono tra i più datati della Regione: Euro 0 oltre il 19%

L’Aquila, 15 luglio 2024. Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua quarta edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italiane nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante.

Immatricolazioni: a L’Aquila calano gli autocarri e aumentano i bus

Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. L’Abruzzo segue la tendenza positiva ma con una crescita più lieve: +4,4% pari a 498 nuovi mezzi. L’Aquila inverte la tendenza e segna un calo del 6,3%, registrando 60 nuove targhe (4 in meno rispetto all’anno precedente).

Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. Al terzo posto della classifica nazionale, l’Abruzzo segna un balzo in avanti del 175%, al netto di 121 nuove targhe (rispetto alle 44 dell’anno precedente). In questo contesto anche la provincia aquilana chiude in positivo il 2023 con 17 nuovi bus (+88,9%).

Alimentazione: L’Aquila prima tra le province per bus elettrici

La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a GPL segnano un +1,5% contro l’1,4% del 2022, così come gli elettrici (0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).

In Abruzzo si segnala un lieve calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre il 93,3% del parco (-0,2 punti percentuali rispetto al 2022), e del metano che passa da 2,1% a 2,0%. La crescita interessa il comparto degli ibridi (+0,2 punti percentuali) che, tra benzina e gasolio, si attestano a quota 0,6%. L’elettrico rimane stabile allo 0,1%.

A L’Aquila il gasolio segue lo stesso calo percentuale e raggiunge il 93,4%, così come cresce della stessa quota l’ibrido che però arriva a 0,7%, poco al di sopra della media nazionale. Il metano passa da 1,3% a 1,2% e l’elettrico rimane nullo.

Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%).

In Abruzzo si registra un leggero calo del gasolio da 94,8% a 92% a fronte di una crescita notevole dell’elettrico (da 0,9% a 1,2%) e del metano che arriva al 6,7% (dal 4,3% del 2022).

L’elettrico fa registrare un balzo avanti anche a L’Aquila (+1,4 punti percentuali), che si attesta prima tra le province abruzzesi per parco elettrificato (3,3% del circolante). Come a livello regionale, il gasolio subisce una leggera diminuzione (da 96,4% a 94,5%) e il metano cresce (da 1,7% a 2,2%).

Categoria Euro: L’Aquila maglia nera per autocarri Euro 0

Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 (pari al 44% complessivo) necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al PRA di veicoli non più circolanti.

Sopra la media nazionale, le categorie più inquinanti in Abruzzo salgono a quota 53,3%, con l’Euro 0 che si attesta al 16,7%. Per contro le classi più ecologiche si fermano al 46,7%, di cui però il 19% è dato dai soli Euro 6.

Il capoluogo aquilano è maglia nera per autocarri Euro 0 (al 19,2%). Qui il 56,8% del parco è ancora dato dagli Euro 0 – 3, in calo di due punti percentuali rispetto al 2022. In crescita le classi Euro 5 e 6, rispettivamente al 10,4% e al 16% (vs 9,3% e 14,8% del 2022).

In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano al 39,9% sul totale.

Anche in Abruzzo la quota maggiore del parco è poco inquinante (52,2%): gli Euro 5 sfiorano il 19%, gli Euro 6 arrivano al 25,7%.

Rispetto alla media regionale, l’Aquila segna un incremento delle categorie più inquinanti che nel complesso coprono il 57,4% del parco. Qui gli Euro 5 si fermano al 13,1% mentre gli Euro 6 al 18,6%.

Anzianità: L’Aquila parco merci più datato della regione

L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.

In Abruzzo la fascia più rappresentata è quella di autocarri tra 20 e 30 anni, che sfiora il 23% del totale circolante. Rispetto alla media nazionale l’Abruzzo presenta un parco più datato: il 18,8% dei veicoli ha più di 30 anni (15,8% in Italia) e quelli sotto i 10 anni sono il 25,3% (35,2% Italia).

L’Aquila si conferma maglia nera per anzianità: il 13,8% degli autocarri ha tra i 30 e i 40 anni, il 7,7% supera i 40 anni. A seguire, la fascia più diffusa è quella tra i 20 e i 30 anni, al 23,4%.

Gli autobus italiani risentono positivamente dei contributi per le flotte di TPL e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022).

Anche in questo caso l’Abruzzo mostra veicoli più datati rispetto alla media nazionale: i veicoli sopra i 20 anni raggiungono quota 34,3% (vs 27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni il 29,3%. La fascia più diffusa rimane quella tra i 20 e i 30 anni (pari al 23,5%).

Stessa situazione a L’Aquila dove i bus della fascia 20/30 anni sfiorano il 30%. Nel capoluogo il 43,1% dei veicoli ha più di 20 anni mentre solo il 26% del parco ha meno di 10 anni.

Gruppo Continental

Continental sviluppa tecnologie intelligenti, connesse e sostenibili per il trasporto di beni e di persone. Fondato nel 1871 il produttore internazionale di pneumatici, fornitore automotive e partner industriale, offre soluzioni sicure, confortevoli, personalizzate e convenienti. Nel 2023, il Gruppo ha generato un volume di affari pari a 41,4 miliardi di euro impiegando più di 200.000 dipendenti in 56 paesi in tutto il mondo.

www.continental-corporation.com

La divisione Pneumatici conta 20 siti di produzione e 16 di sviluppo in tutto il mondo. Tra i principali produttori di pneumatici con più di 56.000 dipendenti, la divisione ha registrato un fatturato di 14 miliardi di euro nel 2023. Continental si colloca tra i leader delle tecnologie di produzione di pneumatici con un’ampia gamma di prodotti per autovetture, veicoli commerciali e due ruote. Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, Continental garantisce un importante contributo alla mobilità sicura, economica ed ecologicamente efficiente. Il portafoglio della divisione Pneumatici include servizi per il commercio di pneumatici e per le applicazioni per flotte, nonché sistemi di gestione digitale di pneumatici per veicoli commerciali




FESTA DELLA BANDIERA BLU

Successo per la festa 2024

Moscufo, 15 luglio 2024. La celebrazione dell’importante vessillo, assegnato anche quest’anno dalla Fee alla città di Martinsicuro, è andata in scena nella serata di sabato nella frazione di Villa Rosa. Ospite d’eccezione lo scrittore Gianluca Gotto, che ha presentato il suo libro “Quando inizia la felicità” moderato dal presidente dell’associazione operatori turistici di Martinsicuro e Villa Rosa, Simone Tommolini.

L’autore, star dei social con quasi mezzo milione di follower su Instagram che gira il mondo riportando su articoli di blog e libri le sue esperienze, si è intrattenuto poi con il folto pubblico per selfie e dediche sui suoi libri. Presenti all’evento il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici, Umberto D’Annuntiis, e i rappresentanti dei Comuni della Costa teramana che insieme a Martinsicuro hanno iniziato un percorso condiviso unificando la tassa di soggiorno per il 2024.

“È una grande soddisfazione poter festeggiare anche nel 2024 il riconoscimento della Bandiera Blu – le parole di Simone Tommolini – È stata una bella festa alla presenza di tanti turisti anche grazie all’ospite Gianluca Gotto che l’associazione degli operatori turistici di Martinsicuro e Villa Rosa ha scelto per la positività che è in grado di trasmettere attraverso i suoi libri e i suoi racconti. Speriamo di poterne festeggiare ancora tante di Bandiere Blu in futuro”.

“Un riconoscimento importante questo della Bandiera Blu – le parole del consigliere con delega al Turismo, Umberto Barcaroli – frutto di un lavoro costante negli anni che continua con la massima attenzione quotidiana insieme all’assessore all’Ambiente, Marco Cappellacci e agli uffici preposti del nostro ente”.

“Il divieto di balneazione di qualche giorno fa – aggiunge l’assessore Cappellacci – è durato 24 ore ed è già un lontano ricordo. Si è trattato con ogni probabilità di uno sversamento clandestino che abbiamo fronteggiato immediatamente grazie al tempestivo intervento degli  uomini della Ruzzo Reti che si sono subito attivati e le analisi del giorno successivo hanno di fatto testimoniato che tutto era rientrato nella norma. Non abbasseremo mai la guardia continuando a garantire a turisti e cittadini massima tranquillità e sicurezza nella balneazione sulle nostre bellissime spiagge”.




LA CULTOUR MOSCUFO

Danza, cabaret, musica sotto le stelle ed artisti di strada per la calda estate 2024

Moscufo, 15 luglio 2024. Dopo il primo appuntamento di ieri sera presso il Frantoio delle Idee con le tradizioni del borgo grazie al repertorio fotografico custodito nel book “Tràdere” della moscufese Chiara Navelli, si entra nel vivo degli eventi della calda stagione di Moscufo; la rassegna estiva “ I Colori del Borgo” è promossa dall’Associazione Cultour Moscufo presieduta da Mimmo Ferri che anticipa: “ieri abbiamo dato solo un assaggio di quello che caratterizzerà il nostro programma sfogliando e rivivendo alcuni scatti della memoria del borgo con la mostra della nostra compaesana ma in generale sarà la cultura in ogni forma a far da padrona in questa estate 2024: non mancheranno performance di teatro, musica, artisti circensi e danza, come sempre cerchiamo di accontentare le intere famiglie che scelgono Moscufo per far divertire i più piccoli, ma cerchiamo di essere fulcro di interesse anche per diverse fasce d’età e oltre che per i territori che circondano il nostro entroterra abruzzese”.

Non solo una vetrina di eventi per l’intera area vestina, dunque ma un luogo per creare nel centro vestino relazioni e stabilire reti nuove, infatti prosegue Ferri “siamo fortemente convinti che la cultura sia uno degli strumenti più potenti di arricchimento educativo e sociale, perché rafforza l’identità dei luoghi e i legami tra le persone”.

Questo è il programma, tutti gli appuntamenti si terranno a piazza Garibaldi dalle ore 21.30: si parte sabato 27 luglio con l’attore e conduttore televisivo Uccio De Santis e lo spettacolo “Vi racconto il mio Mudù”. Il 3 agosto ci sarà la serata musicale con il concerto di “Daniele si nasce”, vincitore della trasmissione televisiva su Raiuno, “Tale e quale show 2022”: l’interprete di Renato Zero eseguirà con maestria le canzoni più belle del grande artista.

La serata di domenica 11 agosto sarà dedicata agli artisti circensi con “Magie del borgo”: la piazza sarà animata da acrobati, giocolieri ed equilibristi, gag comiche grazie alla compagnia “Degli Spaccapiazza” di Damiano Production, per incantare e divertire grandi e piccoli. La rassegna si concluderà il 31 agosto con due momenti: il primo con il concerto dei “Jolly Blu” cover degli 883, e il secondo con il  Dj Giulio Bene che trasformerà la piazza in una grande sala da ballo sotto le stelle fino a tarda notte.

La rassegna gode del Patrocinio del Comune di Moscufo e della Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo. Le serate sono tutte gratuite e saranno presenti stand gastronomici. Si ricorda che la mostra fotografica di Chiara Navelli sarà visitabile gratuitamente per tutto il mese di luglio 2024 all’interno del Frantoio delle Idee.




MARE D’ABRUZZO E TRABOCCHI IN BICICLETTA

La presentazione del libro  con l’autore Alessandro Ricci

Casalbordino, 15 luglio 2024.

L’incantevole Borghetto Casette Santini al lido di Casalbordino ospiterà giovedì 18 a partire dalle ore 21 la presentazione del volume “Mare d’Abruzzo e Trabocchi in bicicletta” di Alessandro Ricci, pubblicato da Ediciclo Editore, alla presenza dell’autore.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Filippo Marinucci Ricci dialogherà con il presidente della Pro Loco Andrea D’Aurizio. L’evento inaugura il nuovo ciclo di “Dialoghi Erranti” della Pro Loco, patrocinato dal Comune di Casalbordino ed inserito nel calendario estivo allestito dall’assessorato al turismo, che viene annunciato oggi in occasione della Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia.

«Ciclovie e itinerari ciclabili sulla costa abruzzese, tra bellezze e scoperte. Da nord a sud, con il beneficio del viceversa. Sette idee, dai 134 Km sul mare da percorrere in successione o come suggerimento per un giro in giornata, al tracciato urbano nella rete ciclabile pescarese – la presentazione del libro – Aree protette, itinerari che attraversano paesaggi di sabbia, ciottoli e dune, ponti ciclopedonali, stazioni FS d’appoggio. Lo sguardo verso Maiella e Gran Sasso. Per non dire del legno e delle cime che sostengono i Trabocchi di fronte alla forza delle onde. L’Abruzzo dei Parchi nazionali, grazie alla bicicletta, unisce idealmente il cuore verde al blu. Natura selvaggia, inaspettata, che si mostra splendente e meraviglia, con i sapori e le culture del territorio. Più in là della statale, nel vento delle ex gallerie ferroviarie e oltre, c’è un altro mondo da scoprire».

Pro Loco di Casalbordino




AMBIENT’AZIONI MUSICALI

Campus Estivo di Alto Perfezionamento Artistico. Festival. Rassegna Concertistica.

Capistrello, 15 luglio 2024. Per il dodicesimo anno torna a Capistrello Ambient’Azioni Musicali, una piccola accademia estiva di alto perfezionamento musicale rivolta a tutti quei musicisti che desiderino arricchire il proprio percorso di studio e avviarsi al professionismo.

Per una settimana, studenti provenienti da ogni parte d’Europa, affrontano quotidianamente lezioni individuali, attività di gruppo, laboratori e seminari su specifici aspetti dell’interpretazione e dell’analisi musicale, esibizioni e concerti. L’edizione 2024 vedrà la partecipazione di artisti quali i pianisti Alessandro Deljavan e Massimiliano Scatena, il violinista Andrej Baranov e i violoncellisti Miriam Prandi ed Alexey Zhilin, musicisti e docenti di chiara fama che si riuniranno nel borgo abruzzese per regalare al territorio una settimana di grande musica. Inoltre, per la prima volta, ci sarà un’intera settimana rivolta ai più piccoli: nasce “Ambient’Azioni Musicali… Junior!”

Ragazzi e bambini dai 6 anni vivranno un’intensa esperienza di studio e divertimento in un ambiente stimolante, con una fitta tabella giornaliera di lezioni di strumento, coro e orchestra; concerti, flashmob musicali, ma anche escursioni alla scoperta delle meraviglie del territorio capistrellano, momenti di svago e condivisione insieme alla pianista Cristina Biagini, la violinista Giovanna Lattanzi, la violoncellista Rebecca Rotondi, il chitarrista Marco Balduini e il flautista Mirko Giosia.

Ad impreziosire il già nutrito cartellone, per il secondo anno apriranno la giornata le colazioni musicali, delle piccole esibizioni a cura degli studenti del campus presso alcuni bar del paese. Nel manifesto sono riportate nel dettaglio le attività concertistiche. Tutti gli eventi, ad ingresso gratuito, sono curati dall’Associazione Culturale “Maxima Entropia”, con la direzione artistica della pianista Claudia Scatena e il patrocinio del Comune di Capistrello.




POVERTÀ: SOLO PREOCCUPAZIONE

Dai dati emersi nessuna soddisfazione per la CGIL Abruzzo

Pescara, 15 luglio 2024. “Di fronte ai risultati definiti ‘ottimi’ dall’assessore regionale con delega al sociale e alla formazione al lavoro Roberto Santangelo non possiamo non esprimere alcune considerazioni. Da agosto 2023, data di entrata in vigore del Decreto lavoro che ha abolito il Reddito di cittadinanza (Rdc), la platea dei beneficiari di Assegno di inclusione (Adi) e Supporto formazione lavoro (Sfl) ha diminuito notevolmente i percettori aventi diritto lasciando in condizioni di assoluta povertà migliaia di persone”. Lo affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, la segretaria con delega al Lavoro, Federica Benedetti, e il coordinatore regionale Inca Cgil, Mirco D’Ignazio, i quali esprimono “preoccupazione e non soddisfazione rispetto ai dati emersi” e sottolineano che “il dare peso ai numeri è molto distante dal concetto di obiettivo raggiunto”.

“In Abruzzo, come indica anche il rapporto dell’Istat 2024 – evidenziano i sindacalisti – si registra non solo un peggioramento degli indicatori sulla povertà assoluta, ma anche una crescita dei lavoratori poveri che percepiscono un reddito assolutamente incapace di difendere le famiglie da un disagio economico che non consente loro di arrivare a fine mese.

Il dato abruzzese delle persone povere che hanno perso il sostegno economico garantito dal reddito di cittadinanza, è addirittura peggiore di quello nazionale. In Italia, infatti, si è passati da circa due milioni e settecentomila persone a meno di un milione ed ottocento. In Abruzzo, invece, i dati Inps ci dicono che si è passati da 24.213 nuclei familiari (pari complessivamente a 45.857 persone) che nel 2023 hanno percepito almeno una mensilità di Rdc, a 12.516 nuclei percettori di Adi e 2.038 percettori di Sfl.

Ad essere rimaste senza un sussidio contro la povertà sono state quindi circa diecimila famiglie a basso reddito: un numero all’incirca pari alle domande respinte (quasi novemila quelle di Adi e più di mille di Sfl). Respingimenti che nel 60% dei casi sono stati frutto del superamento dei requisiti reddituali che, è bene ricordarlo, sono peggiorativi rispetto al reddito di cittadinanza”.

“Ma anche chi è riuscito ad accedere alle nuove prestazioni – proseguono Ranieri, Benedetti e D’Ignazio – ha vissuto e sta vivendo parecchie difficoltà. Indicazioni normative poco chiare, infatti, hanno generato problematiche, legate soprattutto dell’indennità SFL, che per i primi mesi ha paralizzato completamente l’erogazione del beneficio da parte dell’Inps lasciando intere famiglie in condizioni di totale indigenza. Vi si sono, inoltre, difficoltà burocratiche e informatiche che non consentono ancora oggi ti mettere in comunicazione attraverso il sistema SIISL i soggetti impegnati nella gestione degli aventi diritto, procedura che in moltissimi casi ha ostacolato i potenziali percettori spingendo molti ad abbandonare la richiesta di supporto”.

“Il vero problema, però – vanno avanti – riguarda proprio gli obiettivi sulla formazione, se pensiamo dopo un anno a corsi mai partiti sia per i percettori Sfl e oggi anche per Adi con un 2023 da considerare un anno perso con obiettivi sulla formazione praticamente a zero in cui le regioni hanno continuato ad incassare tranche del Pnrr che probabilmente dovranno restituire.

A questo si aggiungono i corsi di formazione incrociati con gli ex percettori Rdc, Naspi e Dis-coll che non sono mai partiti e che nella migliore delle ipotesi sono stati avviati con un numero esiguo di partecipanti e con un’offerta formativa, come più volte denunciato, che non è stata rispondente alle esigenze produttive del nostro territorio ma sempre e solo in virtù di numeri da fare”.

“L’entusiasmo per i risultati raggiunti ci sembra che vada anche in controtendenza rispetto alle preoccupazioni della maggior parte delle regioni italiane sullo stato dell’arte per il raggiungimento degli ambiziosi target e soprattutto per il raggiungimento dei famosi Lep che avrebbero dovuto raggiungere uno standard nazionale ma che per l’ennesima volta mostrano un paese a più velocità. Inoltre non dimentichiamo che il Sfl ha una durata massima di 12 mesi, questo vuol dire che a breve i beneficiari già sottodimensionati rispetto alle aspettative dell’assessorato al lavoro si ritroveranno senza alcun reddito e con un’ennesima occasione mancata che non ha consentito l’erogazione di vere politiche attive e soprattutto della formazione.

Sarà necessaria una proroga di almeno un anno sul programma Gol per poter raggiungere gli obiettivi che, ci sembra chiarissimo – concludono Ranieri, Benedetti e D’Ignazio – sono e saranno solo numeri, non azioni, non opportunità di lavoro, non miglioramento delle condizioni sociali ed economiche di tante famiglie”.




L’ACQUA NON È INQUINATA

Laghetto della Villa: la conferma dal referto delle analisi Asl. Sindaco e assessore Zappalorto: “È la conferma che non abbiamo mai detto bugie. Stiamo affrontando e risolvendo il problema”

Pescara, 15 luglio 2024. Nella mattinata di oggi la Asl ha reso noto il referto delle analisi compiute sulle acque del laghetto elaborate dal Centro Ricerche Marine di Cesenatico-Cervia e sulla carcassa di testuggine analizzata dall’Istituto zooprofilattico di Teramo. Le acque: dall’analisi del campione per la ricerca di Cianobatteri, eseguita dal

laboratorio nazionale di riferimento per le biotossine marine, non sono emersi livelli di microcistine e di altre cianotossine preoccupanti per la salute dell’uomo e degli animali. Per quanto riguarda la testuggine della specie Trachemys scripta prelevata nel corso del sopralluogo le analisi non hanno evidenziato la presenza di lesioni riconducibili a malattie infettive e diffusive pericolose per l’uomo e per gli altri animali.

“Oggi abbiamo la conferma di quanto sin dal primo momento avevamo affermato, le acque del laghetto non sono inquinate – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessora all’Ambiente Chiara Zappalorto – , a confermarlo sono organi tecnici di controllo. Speriamo che questa risposta serva a evitare allarmismi che non sono utili alla soluzione del problema e che ingenerano solo una narrazione della situazione condizionata da altro. L’Amministrazione sulla situazione è attiva da mesi, non è un problema di facile soluzione, lo abbiamo sempre detto, ma ci siamo attivati e lo stiamo risolvendo. Il laghetto sconta problemi di funzionamento, abbiamo infatti prima cercato di recuperare la pompa di alimentazione del ricircolo dell’acqua e poi deciso di sostituirla cosa che avverrà a breve grazie all’operatività della ditta che se ne sta occupando. Sulla sistemazione delle testuggini, siamo in costante contatto con i Carabinieri forestali del nucleo Biodiversità, nonché con le associazioni ambientaliste, con cui condivideremo la soluzione migliore. Questo perché come Amministrazione crediamo nella sinergia istituzionale e nelle collaborazioni che nascono per risolvere il problema, non per essere preda della facile strumentalizzazione di turno”.




LA PIETRA DEL SANTO

Al via le riprese del nuovo film di Andrea malandra

Pescara, 15 luglio 2024. I paesaggi di Casalincontrada, Atri, Abbateggio, Parco Lavino di Scafa, Bucchianico e il Giardino delle Sculture Giammarino di Lanciano fanno da sfondo alla nuova produzione cinematografica a cura dell’associazione Nohaybanda, realtà di produzione indipendente operante a Pescara da oltre vent’anni, con già all’attivo 4 film, nati da un gruppo di lavoro consolidato composto da Andrea Malandra (regia) Erminia Cardone e Gisella Orsini (autrici), Maurizio di Zio (fotografia) e che  si avvale di attori, maestranze tecniche e creative provenienti dal territorio di riferimento, come precisa scelta di messa in evidenza della creatività locale.

Il film intitolato “La pietra del santo” segue il viaggio avventuroso di una madre e una figlia alla ricerca di una pietra sacra perduta tra i calanchi, che promette una guarigione miracolosa.

La realizzazione è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Pescarabruzzo, un ente di riferimento, nel suo aver acquisto il profilo di un vero e proprio film commission, per produzioni indipendenti nel campo dell’audiovisivo filmico e documentaristico, come realtà di supporto finanziario, distribuzione e veicolazione, grazie al circuito di sale cinematografiche proprie Pescara Cityplex.

La storia è immersa nella bellezza aspra e avvolgente della natura abruzzese e narra di una realtà contadina diventata periferica in cui la tradizione incontra la modernità e il potere della fede viene messo alla prova sullo sfondo di antiche credenze e leggende popolari.

Con la regia di Andrea Malandra, la sceneggiatura di Erminia Cardone e Gisella Orsini e la fotografia di Maurizio di Zio, le prime scene sono state girate grazie alla preziosa collaborazione di diversi enti e associazioni di Casalincontrada, tra cui spiccano il CedTerra (Centro di Documentazione delle Case di Terra Cruda) e l’associazione Le Ginestre che con il loro lavoro sostengono la conservazione del patrimonio culturale della regione.

Inoltre, il cast vanta la partecipazione delle talentuose attrici Valeria Di Menno e Daniela Chiavaroli che conferiscono fascino e profondità alla narrazione. Accanto a loro, in diversi ruoli ci sono Patrizio Marchesani, Mariagrazia Di Giulio, Flavia Valoppi, Lorenza Montoni, Zulima Memba e gli attori della compagnia dei Guardiani dell’Oca.

Andrea Malandra, regista e filmmaker attivo nel territorio di Pescara e provincia, in cui nasce e risiede, in oltre vent’anni di attività ha realizzato cortometraggi, videoclip e video arte, e, con La pietra del santo, è al suo quarto lungometraggio. Il suo stile è una commistione delle varie esperienze audiovisive con momenti performativi e di video arte.

Le foto dei momenti di lavorazione sul set sono di StefaniaLupo, Erminia Cardone e Andrea Lardani.




FIAB E REGIONE ABRUZZO: CONFRONTO SU DIECI PUNTI

Pescara, 15 luglio 2024.  A meno di un mese dalla ns richiesta di un incontro per discutere del futuro, sicuramente normativo, della mobilità ciclistica in Abruzzo, giunge la convocazione, da parte dell’Assessore Umberto D’Annuntiis, per la giornata di giovedì 18 luglio, presso la sede di Via Catullo di Pescara.

A distanza di pochi giorni dall’assegnazione degli attestati di Comuni ciclabili a 19 Comuni Abruzzesi, con una cerimonia che si è svolta presso l’Abbazia di San Giovanni in Venere di Fossacesia alla presenza delle rappresentanze dei relativi enti, sarà quella l’occasione per riproporre le sollecitazioni che seguono, già contenute nel documento sottoposto ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale alla vigilia delle ultime elezioni, e in verità ripreso da un simile documento datato 2019:

  • istituire un Servizio regionale per la mobilità ciclistica;
  • provvedere alla redazione del Piano regionale della mobilità ciclistica;
  • promuovere e sostenere a più livelli politiche di mobility management:
  • creare un coordinamento per lo sviluppo del cicloturismo;
  • pianificare un upgrade funzionale e di segnalamento degli itinerari del Rete Ciclovia Regionale;
  • promuovere e sostenere una rete di comuni ciclabili (su questo tema FIAB ha approntato uno strumento benchmarking dedicato, denominato proprio “Comuni Ciclabili”);
  • ragionare sull’integrazione modale oltreché tariffaria e logistica dei trasporti di persone e merci;
  • prevedere anche un sostegno economico alle aziende che si impegneranno in tal senso;
  • dare stabilità ai finanziamenti al settore, individuando una specifica voce che sia strutturale nel bilancio regionale;
  • affiancare FIAB nella funzione di Centro di coordinamento nazionale EUROVELO.

I richiami alla Legge Nazionale 2/18 nonché alla Legge Regionale 8/13, per citare i capisaldi normativi più evidenti, costituiscono punti di ripartenza per un ampio confronto, in cui includere sia il tema della mobilità urbana che escursionistica e turistica e su cui fondare lo sviluppo della mobilità ciclistica e delle politiche di mobility management.

Giancarlo Odoardi – Coordinamento FIAB ABRUZZO MOLISE




I FENOMENI DI ECONOMY

Tappa regionale per L’Abruzzo. Domani 16 luglio ore 11:00 – via Raiale 110 bis

Pescara, 15 luglio 2024.  Il roadshow “I fenomeni di Economy” arriva a Pescara il 16 luglio per raccontare di impresa e coesione territoriale. Un’iniziativa del Gruppo Economy in collaborazione con Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Fondazione Symbola e l’Istituto Tagliacarne.

Il roadshow è una occasione per presentare l’indagine – con dati regionali aggiornati – del Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere che esamina il livello di relazionalità delle imprese con i vari attori locali.

La relazionalità con le imprese, istituzioni e soggetti locali aiuta la competitività. Perciò il territorio, come insieme delle relazioni con i diversi soggetti che vivono la comunità locale, è un fattore di snodo per lo sviluppo nel perseguire una crescita sostenibile dove la competitività si coniuga con la coesione sociale. E infatti l’OCSE ha definito il territorio, nella sua dimensione di fattore di crescita, con il termine di “Capitale territoriale”.

Il 16 luglio alle ore 11:00 nella sede di Via Raiale a Pescara, Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ospiterà la settimana tappa del roadshow nazionale, quella Abruzzese.

Si presenteranno dieci imprese abruzzesi selezionate per rappresentare il nuovo corso di un’economia “a misura d’uomo”, amica dell’ambiente e delle persone.

L’evento si svolgerà alla presenza delle principali istituzioni del territorio e degli esempi prescelti che potranno raccontare e condividere le proprie esperienze.

Interverranno:

Lorenzo Dattoli, Vicepresidente Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico

Sergio Sgambato, Direttore di Diligentia Ets

Sergio Luciano, Direttore Economy – Investire

Alfonso Ruffo, Editore incaricato Economy Group

alle ore 12:00, la parola ai “fenomeni”, aziende protagoniste di un modo d’intendere l’impresa inclusivo e sostenibile.

La partecipazione è gratuita, è gradita l’iscrizione al seguente link:

https://it.surveymonkey.com/r/fenomeni_16luglio2024



RELIVE ABRUZZO FESTIVAL

Weekend di eventi tra concerti, visite guidate, laboratori e presentazioni di libri con l’Abruzzo protagonista

San Salvo, 15 luglio 2024. Entra nel vivo questa settimana ReLive Abruzzo Festival, la rassegna itinerante e multidisciplinare organizzata dall’Associazione PICSAT per la direzione artistica di Gianmaria Tantimonaco, realizzata con una rete di più di 30 enti e realtà del territorio ed il supporto ed il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Abruzzo e dei Comuni di San Salvo, Rocca San Giovanni, Frisa e San Vito Chietino.

Dopo la partecipata inaugurazione di venerdì 12 Luglio a Rocca San Giovanni con visite guidate del centro storico cittadino a cura dell’Archeoclub ed il concerto-omaggio “Nuovi Linguaggi per Francesco Paolo Tosti” a cura del Saint Louis International Jazz Ensemble e dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, ora il festival entra nel vivo proponendo una settimana che coinvolgerà tutti i comuni partecipanti con attività varie e gratuite.

San Salvo ospiterà giovedì 18 giugno l’apertura straordinaria del Parco Archeologico del Quadrilatero, aperto alle visite dalle 17 alle 21 con la guida esperta del Centro Sperimentale d’Archeologia Parsifal e Italia Nostra del Vastese, e alle 21:30 in Piazza San Vitale lo spettacolo “El Vestito De Dora” ideato dal cantautore Maxi Manzo, vincitore con questo lavoro del prestigioso Premio Flaiano nel 2022. La proposta è un racconto di viaggio che racconta i punti di contatto tra Abruzzo e Argentina attraverso musica, racconti, performance di danza e proiezioni video.

Il weekend prosegue venerdì 19 Luglio dalle 18:30 alle 20:30, con la presentazione del libro “Dai Trabocchi alla Loira” di Orlando Bellisario, viaggiatore e memoria storica del territorio che partendo dalla sua opera dialogherà poi con alcuni esperti del fenomeno migratorio per sensibilizzare al tema del viaggio e del legame tra abruzzesi locali e abruzzo-discendenti. Sabato 20 Luglio sarà la volta di Frisa, palcoscenico dalle 18:30 alle 21:00 del talk “Valorizzare e Comunicare il Territorio”, tavola rotonda tra Anfiteatro e Palazzo Caccianini sul tema della promozione territoriale con ospiti la DMC Terre del Sangro Aventino, la celebre casa editrice D’Abruzzo e Italea Abruzzo (ente regionale di riferimento per il progetto di “Turismo delle Radici”). Durante l’evento D’Abruzzo delizierà i presenti con la presentazione del libro “Attimi D’Abruzzo” e l’esposizione nelle sale del Palazzo Caccianini di una mostra fotografica dedicata alla nostra Regione.

Domenica 21 Luglio si chiuderà la seconda settimana di eventi con Sant’Apollinare (frazione di San Vito Chietino), dove verranno realizzate visite guidate dalle 18:00 alle 20:30 del prezioso centro storico in compagnia dell’agenzia Pallenium.

Tutti gli eventi sono gratuiti e saranno accompagnati dall’esposizione e degustazione di prodotti locali offerti dai partner enogastronomici del festival: La Fabbrica di Bocconotto (Castelfrentano), Agrumato (Lanciano), Iannamico 1888 (Villa Santa Maria), Tartufo di Quadri (Quadri), La Vinarte (Santa Maria Imbaro), Contento Liquori (Treglio), Tre Fratelli Antico (Atessa) e Senza Anallergic Food Store (Lanciano e Vasto).




LA DIOMEDEA

Il trofeo va a Morgan IV

Pescara, 15 luglio 2024. Sole, buon vento e una sana competizione hanno accompagnato la flottiglia delle 20 imbarcazioni che dal Marina di Pescara si sono dirette in regata verso le isole Tremiti. Obiettivo San Domino, luogo del traguardo di questa prima edizione de “La Diomedea”, storica veleggiata “lunga” d’Altura prima semplicemente denominata Pescara-Tremiti.

Ad organizzare è il Circolo Nautico Pescara 2018 con il patrocinio del Comune delle Tremiti, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Gargano e sotto l’egida della IX Zona FIV Abruzzo e Molise. I primi equipaggi (partenza per tutti alle ore 17) sono giunti all’alba del giorno dopo percorrendo 60 miglia marine in gran parte di notte fino al traverso del faro di S. Domino, sulla punta del Diavolo.

A vincere in tempo compensato il Trofeo challenge “La Diomedea” è “Morgan IV” dell’armatore Federica Cosentino che ha anche conquistato il primo posto della categoria A mentre “Movida” di Ivo Petrelli è arrivata prima in tempo reale e seconda di categoria A. In terza posizione, sempre cat.A, si è piazzata “Ilva” di Enzo Cirillo. In categoria B il podio è di “Panacea” di Osvaldo D’Orsogna seguito da “Adelante” di Giovanni Gaspari e “Liberty” di Andrea Di Nicolantonio.

Le premiazioni, a cura degli organizzatori Andrea Di Nicolantonio e Andrea Venditti consiglieri del Circolo Nautico Pescara, si sono svolte ieri sulla terrazza del CNP2018 nel porto turistico Marina di Pescara a causa delle difficili condizioni meteo-marine di una settimana fa, quando si è svolta la veleggiata, che non hanno permesso alle imbarcazioni di restare attraccate ai gavitelli delle Isole Tremiti. Sponsor della regata Banca Generali Private e Vittoria RMS con il supporto di Citra Vini e Fishermen Bros articoli per la pesca.




TALITA’ KUM, ALZATI

Nuovo corso  presso il Santuario della Madonna del Silenzio

Avezzano, 15 luglio 2024. «Talità kum» dice Gesù. Alzati dalla tua sofferenza, dal tuo lutto, dalla tua separazione, dal blocco della tua vita che non ti permette di camminare. Alzati è il verbo dei risorti, dei salvati e dei vivi. Alzati per non cadere nelle tenebre, ma per vivere nella Luce!

Ecco il programma

Domenica 21 luglio 2024

09:30 Arrivo e accoglienza

10:00 Santa Messa

11:15 Meditazione

12:00 Angelus

12:30 Pranzo al sacco

14:30 Condivisione e incontro

15:30 Confessioni e Colloqui

18:00 Conclusioni e saluto

(fra Emiliano Antenucci)




UN PAESE MALATO

Politicainsieme.com, 15 luglio 2024. È evidente: gli Stati Uniti sono un paese malato. E non lo è certo da ieri con la sparatoria contro Trump. E neppure dall’assalto al Campidoglio del 2001. È neppure dall’aggressione alla famiglia di Nancy Pelosi quando lei era Capo dei democratici in Parlamento. Solo conferme di un paese che ha smarrito per strada tanti di quei valori che l’avevano portato ad essere il principale punto di riferimento per un modello di libertà e di democrazia.

Di nuovo, gli americani vivono una fase di profonda lacerazione. Fenomeno che nel passato si è verificato più di quanto non si ricordi e che, in non pochi casi, come due giorni fa, è sfociato nella violenza politica.

In questa contingenza storica c’è da considerare come la fortezza della ricchezza e della forza militare non sembra più in grado di dettare pienamente, nel bene e nel male, le regole del gioco a livello planetario. La reazione in tante aree del mondo alla guerra in Ucraina, ma anche al conflitto in atto a Gaza, per quanto appaia paradossale a noi occidentali, sta a dimostrare quanto sia cambiato l’atteggiamento nei confronti degli americani. Neppure la palese violazione del diritto internazionale da parte della Russia è servita alla creazione di un fronte più ampio di quello rappresentato dai riuniti nella Nato e dei loro alleati asiatici.

E questo perché la spinta verso il configurarsi di nuovi equilibri mondiali è più forte di ogni altra valutazione, per quanto essa sia ragionevole e confacente al Diritto internazionale. Gli americani, ma anche noi europei, siamo rimproverarti di seguire una politica di mero interesse e di usare una morale dai due pesi e delle due misure.

Una cosa che Stati Uniti e l’intero Occidente percepiscono ogni giorno di più accrescendo la propria crisi di identità. È evidente che la consapevolezza di ciò si aggiunge ad un  malessere generale che vivono da tempo l’Occidente, in generale, e gli Stati Uniti, in particolare.

La crisi d’identità si lega e si salda ai timori di perdere la preminenza economica, culturale e, persino, antropologia. E questo divide al proprio interno. Tra quanti, ad esempio, credono in un processo di transizione economica, produttiva ed ambientale e quanti, al converso, vogliono mantenere quei vecchi equilibri che hanno assicurato decenni, se non secoli, di ricchezza e di potere.

È questo a spiegare la divisione tra gli americani e, soprattutto, la volontà di taluni, di entrambe le parti contrapposte, di portare la divisivita alle estreme conseguenze?

Indipendentemente dal conoscere nel dettaglio cosa ci sia dietro gli spari diretti a Trump, questa è la questione centrale che gli americani, ma anche tutto l’Occidente, devono affrontare. Certo, al momento giusto. Perché non è detto che il tema sarà in cima al l’agenda della prossima presidenza, soprattutto se spetterà di nuovo a Biden o di nuovo a Trump.

Un paese malato – Politica Insieme




LA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DI COLLARMELE

Un luogo sacro dell’Abruzzo interno lungo il regio tratturo Celano-Foggia. Un libro a cura di Filiberto Ciaglia e Michela Ramadori

L’Aquila, 15 luglio 2024. Dalla quarta di copertina: «Da secoli, il luccichìo delle ceramiche policrome nella facciata della chiesa della Madonna delle Grazie di Collarmele, rivolta verso le distese della Piana del Fucino e protetta dall’imponente versante meridionale del Sirente, ha attratto gli sguardi di devoti locali, pellegrini, viaggiatori e pastori transumanti. Questo volume tenta di comporre un primo trattato scientifico su questo luogo sacro dell’Abruzzo interno, che ha costituito una sosta di rilievo nell’antica viabilità tratturale del Celano-Foggia. Coniugando prospettive e metodologie di studio diverse, attraverso un’accurata analisi iconografica, bibliografica, storico-cartografica, artistica e archivistica, il lavoro restituisce il ritratto di un edificio religioso non solo come manufatto ma ne ricostruisce le molteplici relazioni storiche, socio-culturali e politiche, aprendo nuove prospettive di fruizione e ricerca, e proiettando lo sguardo dagli scenari appenninici, inscritti nelle dinamiche degli antichi stati italiani, alle onde del Mediterraneo orientale, sulle tracce della Battaglia di Lepanto».

SAGGI DEL VOLUME

Filiberto Ciaglia, Uno studio interdisciplinare come parte di un cammino di territorio. Introduzione al saggio; Filiberto Ciaglia, Chiesa della Madonna delle Grazie «extra moenia». Tra ricostruzione geostorica e storico-sociale; Enrica Zazzara, Cenni architettonici e storico-architettonici su Madonna delle Grazie; Michela Ramadori, La Madonna del Rosario: dipinto devozionale e manifesto politico-dinastico della famiglia Piccolomini a Collarmele, al tempo della Controriforma; Antonio Maria Socciarelli, Essere presenti. Scrittura e devozione nei graffiti della chiesa di S. Maria delle Grazie a Collarmele (AQ); Eleonora Di Cristofano, L’affresco di S. Maria delle Grazie. Stile, iconografia e ipotesi di datazione; Enrica Zazzara, «Tabernaculum ligneum deauratum».

Intorno all’altare ligneo della perduta chiesa di S. Felicita (XVI sec.); Marco Vaccaro, Gli affreschi della Passione di Cristo e il loro autore: Paolo Zopparello veneto; Van Verrocchio, La decorazione ceramica della facciata in Madonna delle Grazie. Luci e ombre nel segno della “luna”; Filiberto Ciaglia, I molti “altrove” di Madonna delle Grazie.

Postfazione al volume; Filiberto Ciaglia, Michela Ramadori, Conclusione

EDIZIONI KIRKE




AQUICORTO

Gli ospiti del Festival per Cortometraggi

L’Aquila, 15 luglio 2024. Il prossimo 25 luglio si svolgerà presso Radici in Via Leosini, 6 in pieno centro storico all’Aquila il Festival per Cortometraggi Aquicorto ideato e promosso dalla Abbo Production, una casa di produzione attiva su tutto il territorio nazionale guidata da Angelo Sateriale e Gianni Labalestra.

L’evento è curato da Katiuscia Tomei e supportato dai media partner radiofonici Radio102 (www.radio102.it) e Radioarte (www.radioarte.it) nonché dalla rivista di settore Cabiria Magazine (www.cabiriamagazine.it) che si occuperà anche del Premio della Critica, dallo sponsor tecnico Alchemist – Strumenti musicali (www.alchemist.it) e dalla piattaforma belga Indie-Clips (www.indie-clips.com).

La giornata del 25 luglio sarà molto intensa e totalmente gratuita previo tesseramento associativo. Dalle 11.00 alle 13.00 ci sarà un workshop di scrittura cinematografica tenuto da Angelo Sateriale e dalle 15.00 alle 17.00 verranno proiettati dei corti fuori gara prodotti dalla Abbo Production all’interno dello spazio di Radici.

Alle 19:30 invece ci sarà un aperitivo per poi alle 21:00 iniziare la serata con proiezioni all’aperto all’interno del cortile di Radici con dibattiti, ospiti e premiazione finale dei cortometraggi in gara. I premi saranno quattro: Miglior Corto Nazionale, Miglior Corto Regionale, Premio della Critica e Premio del Pubblico.

Gli ospiti della serata saranno: Piercesare Stagni storico del cinema, docente e Presidente dell’Abruzzo Film Commission, Davide Desiderio esperto e docente di cinema, il critico Claudio Dosa. Per ulteriori informazioni: festival@abboproduction.it oppure aquicorto@libero.it.




LA LEZIONE SU FLAUBERT di Paolo Di Paolo

Ti presento un classico. Il giornalista è stato a giugno per SquiLibri come finalista dello Strega

Francavilla al Mare, 15 luglio 2024. Il quinto appuntamento di Ti presento un classico a Francavilla al Mare è previsto per sabato 27 luglio alle ore 19.00 presso la Libreria Mondadori di Francavilla.

Dopo la scorsa lezione di giugno con Remo Rapino e L’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, si prosegue con il giornalista e scrittore Paolo Di Paolo, finalista della LXXVIII edizione del Premio Strega con Romanzo senza umani (Feltrinelli) e ospite del Festival SquiLibri lo scorso 21 giugno per la tappa abruzzese dello Strega Tour.

L’autore parlerà del capolavoro di Gustave Flaubert, “Educazione sentimentale”; le letture saranno a cura di Lorenza Sorino di Unaltroteatro.

“Ti presento un classico” fa parte di “Libridine” (finanziato dal Cepell) e collaborano a questo progetto al fianco dello stesso Comune guidato dal Sindaco Luisa Russo con il grande supporto dell’Assessore alla Cultura Cristina Rapino, Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle

Narrazioni.

“Nel testo scelto da Di Paolo, le azioni di ogni personaggio sono motivati da una ricerca dell’amore che sembra tanto inutile quanto necessaria per la sopravvivenza e la felicità; il tono di Flaubert è satirico, la società descritta è spesso insulsa, deludente ed è proprio questo a rendere complessa la ricerca, come accade oggi in cui è difficile distinguere anche la realtà dalla finzione”- spiega Millanta.

Moreau, il protagonista dell’Educazione sentimentale (1869), è un giovane dalle vaghe ambizioni artistiche e sociali che trascina indolente la sua esistenza fra delusioni e fallimenti. È una lenta usura, la sua, che non risparmia nemmeno l’amore tenero e profondo per Madame Arnoux, la donna per la quale proverà per tutta la vita una passione destinata a rimanere inappagata. Considerato il capolavoro di Flaubert, il romanzo è molto più che il racconto di una iniziazione. Col suo susseguirsi di occasioni mancate, slanci mortificati, progetti abortiti, narrati con uno stile apparentemente oggettivo, L’educazione sentimentale è l’affresco di un’epoca segnata dal trionfo di una borghesia gretta e prosaica che ha smesso di coltivare illusioni e ideali e ha fatto del denaro e della falsità il cardine dei rapporti umani. Ed è anche lo specchio di una generazione che, incapace di riconoscersi appieno nei valori dominanti, non sa trovare antidoti al sentimento disperante della propria impotenza e mediocrità.

Gustave Flaubert, nato a Rouen nel 1821, è considerato l’iniziatore del Naturalismo nella letteratura francese ed è conosciuto soprattutto per essere l’autore del romanzo Madame Bovary e per l’accusa di immoralità che questa opera gli procurò.

Secondogenito dei tre figli del chirurgo primario di Rouen, Flaubert mostrò precocissimo talento per la scrittura, nella cui pratica cominciò a cimentarsi fin dall’adolescenza ma la sua vita non fu facile a causa dei numerosi lutti e di una malattia nervosa che dopo molti viaggi lo riportò a Rouen.

Proprio nel 1836, mentre passeggiava sulla spiaggia di Trouville, conobbe Élisa Foucault, una donna sposata che sarà oggetto della mai soddisfatta passione della sua vita, ispirandogli uno dei suoi romanzi più famosi, appunto, L’educazione sentimentale.

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011 Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013 finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019 Premio Viareggio-Rèpaci), tutti nel catalogo Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee. Molti suoi libri sono nati da dialoghi: con Antonio Debenedetti, Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, di cui ha curato Viaggi e altri viaggi (Feltrinelli 2010), e Nanni Moretti. È autore di testi per bambini, fra cui La mucca volante (2014 finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi) e I Classici compagni di scuola (Feltrinelli 2021), e per il teatro. Scrive per «la Repubblica» e per «L’Espresso».

News e appuntamenti sono sulla pagina social della @scuolamacondo. Per info la mail è scuolamacondo@gmail.com.

L’appuntamento con Paolo Di Paolo è gratuito ed aperto a tutti. Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




PESCARA JAZZ 2024

Martedì 16 luglio 2024 ore 21:15 Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara

Pescara, 15 luglio 2024. Pescara Jazz, presenta, martedì 16 luglio, nell’ Arena del Porto Turistico a Marina di Pescara, il concerto di Hamid Drake Turiya, Honoring Alice Coltrane in cui rende omaggio a un riferimento imprescindibile per la musica afroamericana di oggi, l’arpista, pianista e compositrice Alice Coltrane, scomparsa nel 2007 e moglie del leggendario sassofonista John.

“Ho incontrato Alice Coltrane in un festival vicino a Chicago quando avevo sedici anni. Per me è stata un’influenza fondamentale: mi ha donato un’apertura estetica e spirituale che ancora coltivo. Con questo progetto onoro chi mi ha aiutato a trovare la voce”. Così Hamid Drake, uno dei giganti della batteria jazz contemporanea, ha spiegato l’origine di questo progetto.

Alice Coltrane (1937-2007) è stata pianista, organista e arpista. Dopo la morte del marito, l’immenso John Coltrane, ha spinto la sua musica verso un jazz intensamente spirituale. In seguito, si è dedicata alla crescita di una vera e propria comunità di fedeli-musicisti, prendendo il nome sanscrito dal quale proviene il titolo dell’omaggio, Turiya, che nella filosofia indu indica lo stadio supremo di coscienza pura.

Hamid Drake, brillante, sensibile, infinitamente ritmico, intelligente, spirituale e potente batterista di Chicago. Nato a Monroe in Louisiana nel ‘55, la sua famiglia si trasferisce ad Evanston–Chicago qualche anno dopo,proprio mentre un altro musicista, faceva lo stesso tragitto, con la propria di famiglia: Fred Anderson. Hamid si è immerso fin da adolescente nell’ascolto R&B e funk, di tutto il Motown, Stax e Atco.Ha iniziato a suonare in rock and R&B bands, ancor giovanissimo, attirando l’attenzione di Fred Anderson col quale dal 1974 in poi si instaura una collaborazione professionale che diviene sempre più stabile.

È lo stesso Fred Anderson che lo introduce presso Douglas Ewart, Gerge Lewis e gli altri componenti dell’AACM ( Chicago’s Association for the Advancement of Creative Musicians). Le sue influenze musicali più significative per quanto riguarda le percussioni risalgono a quel periodo, ovvero ad Ed Blackwell, Adam Rudolph, Philly Joe Jones, Max Roach, Jo Jones. Altro incontro fortunato è quello con Don Cherry da cui scaturirà un’altra avventura musicale duratura. Dopo aver conosciuto Don Cherry, Hamid ha viaggiato molto al suo seguito in Europa, occasione per dedicare più tempo all’esplorazione dell’infinito universo percussivo, condividendo profondamente con Don Cherry il significato della spiritualità applicata alla musica e delle sue infinite possibilità di trasformazione ed evoluzione.

Negli anni è stato inventivo supporto ritmico di lungimiranti artisti tra cui Borah Bergman e Peter Brotzmann, con il quale ha suonato in quartetto con William Parker e Toshinori Kondo, Marylin Crispell, Pierre Dørge, il pianista compositore norvegese Georg Gräwe, Herbie Hancock, Misha Mengelberg, Pharoah Sanders, Wayne Shorter, Malachi Thompson, David Murray, Archie Shepp, Bill Laswell, Gigi, Herbie Hancock, Nicole Mitchell, Michel Portal, M. Zerang con cui celebra dal 1991 il Solstizio d’Inverno, Kent Kessler e Ken Vandermark nel DKV trio.

Negli ultimi anni nonostante i molteplici impegni di lavoro, dedica sempre più, parte della sua attività a progetti personali quali Bindu, Indigo trio (con Nicole Mitchell ed Harrison Bankhead) e collabora con alcuni tra i più interessanti musicisti del panorama europeo (P. Dunmall, Jan Bang, Erik Honorè, Eivind Aarset, Viktor Toth, Iva Bittova) italiano (Pasquale Mirra con cui ha un duo stabile dal 2008, Antonello Salis, Paolo Angeli e di recente Daniele Sepe).

 HAMID DRAKE TURIYA

HONORING ALICE COLTRANE

Ndoho Ange, danza, spoken words.

Sheila Maurice Grey, tromba e voce

Jan Bang, electronics

Jamie Saft, piano, tastiere, Fender

Pasquale Mirra, vibrafono, percussioni

Brad Jones, contrabbasso

Hamid Drake, batteria, percussioni, voce

BIGLIETTERIE E INFO POINT: Lungomare C. Colombo n. 122 Botteghino: dalle 17:00 alle 20:00 (esclusa la domenica) e la sera dei concerti fino alle ore 22:00 Circuito di biglietteria: CiaoTickets; www.ciaotickets.com Per informazioni: 342.9549562




CRISTINA D’AVENA AL VILLAGE

Le sigle dei cartoni animati che hanno fatto la storia della tv italiana arrivano al Village Outlet

Città Sant’Angelo, 15 luglio 2024. Un bagno di folla ha accolto il concerto di Orietta Berti di giovedì scorso. Quasi due ore di concerto che hanno allietato migliaia di persone presenti per la prima Notte Bianca del Città Sant’Angelo Village Outlet. Il secondo appuntamento, invece, è in programma giovedì 18 luglio 2024, alle ore 21:30 con Cristina D’Avena, sempre ad ingresso libero. Divertimento garantito con i più grandi successi dei cartoni animati che hanno fatto la storia della televisione italiana. Da Occhi di Gatto, i Puffi, Kiss me Licia, Sailor Moon a Pollon, Il Valzer del Moscerino e Mila e Shiro.

 I  successivi appuntamenti delle Notti Bianche, invece, saranno:

•             Giovedì 25 luglio, una serata in compagnia dell’eclettico Cristiano Malgioglio, che sarà accompagnato dall’amatissima cantautrice Martina di Amici 2024

•             Giovedì 1° agosto, Rosa Chemical arriva a Città Sant’Angelo Village Outlet con i suoi brani più famosi , per un live show da non perdere

•             Giovedì 8 agosto, re dell’estate italiana anni ’60, dei tormentoni estivi e dei balli di gruppo, Edoardo Vianello anima questa serata d’agosto con i suoi successi e con la voglia di far ballare ancora il pubblico a ritmo di Guarda come dondolo, I Watussi e Abbronzatissima.

Le  Notti Bianche di Città Sant’Angelo Village Outlet, tutti i giovedì dall’11 luglio all’8 agosto prevederanno, inoltre, sconti dal -30% sui prezzi a saldo, dalle 16:00 alle 24:00, nei negozi aderenti.

Grande soddisfazione ed entusiasmo da parte del Direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo: “La prima serata con Orietta è stata memorabile. Bellissimo veder cantare grande e piccini le sue canzoni. Giovedì prossimo, invece, ci sarà Cristina D’Avena, che per noi è una riconferma perché tanta gente, lo scorso anno, non è riuscita ad entrare al suo evento. Cristina è un’artista unica, capace di farci tornare bambini con canzoni che sono state la colonna sonora dell’infanzia di tutti noi”.




PER ESERCITARE BENE UN POTERE BISOGNA ESSERE LIBERI

Liberi dal denaro e dall’idolatria di sé stessi

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 14 luglio 2024. Jung ha ricordato che ci si ammala di potere quando si inizia a non volerlo lasciare e ci si attacca con tutto se stessi, perdendo la propria libertà.

Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano (Mc 6, 7-13 – XV TO/B).

Deve essere stato un momento molto difficile, per i Dodici, quando Gesù li manda ad annunziare il Regno, con la Parola e i segni concreti. Non finiremo mai, però, di riflettere su quelli che sono i requisiti fondamentali per essere inviati. “Ordinò loro – scrive il Vangelo – di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche”.

L’invito di Gesù credo vada collegato a quanto dice immediatamente prima: “diede loro potere”. Ho sempre pensato che il potere che Gesù affida necessita di una condizione: essere liberi da qualsiasi vincolo materiale.

La necessità di essere liberi, per esercitare bene un potere, è uno dei temi più appassionanti della storia dell’umanità. L’avidità per i beni materiali, e anche non materiali, ha rovinato tanta gente, non solo semplici cittadini, ma soprattutto coloro che hanno responsabilità verso gli altri. Chi è troppo legato a guadagni, tornaconti, denaro e beni materiali; è legato alla propria immagine e idolatra di sé (con o senza i social), è facilmente esposto a trasformare il proprio potere in esercizio costante di corruzione e perversione. Per non parlare del nostro Governo che si schiera per l’abolizione di reati che dovrebbero contenere queste derive del potere.

Bisogna essere liberi, sempre e comunque. Non a caso Jung ha ricordato che ci si “ammala” di potere quando si inizia a non volerlo lasciare e ci si attacca con tutto se stessi, perdendo la propria libertà. Le dimissioni sono un atto nobile e raro, sempre più raro (a parte Benedetto XVI), visto che la gente è attaccata al potere come l’edera! Guai a distaccarsi, anche per pochi giorni! Abbiamo partiti politici, sindacati, istituzioni ecclesiali e via discorrendo dove la gente non va via neanche quando l’etica e la dignità lo impongono. Anzi fa di tutto per giustificare i loro atti inqualificabili, se non proprio illegali, e restare così al potere.

Non solo bisogna essere liberi dalle cose materiali ma anche da certe relazioni. Leggo in questa chiave il prosieguo del brano, quando Gesù dice: “Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro”.

È molto difficile – più o meno quanto la prima condizione – essere liberi da coloro che si oppongono, non tanto a noi, quanto al piano di Dio. Non si ha un potere per legare e portare le persone a sé stessi, ma per portarle a Dio. E se le persone non vogliono andare verso Dio, è un problema loro. Ciò non significa che gli altri hanno sempre torto e noi non sbagliamo mai nell’esercizio del nostro potere. Un sano e onesto discernimento aiuta tutti, dirigenti e diretti, responsabili e semplici membri di un’istituzione, a capire e verificare per quale finalità lavoriamo, con quali contenuti, mezzi e stile. A verificare, soprattutto, se operiamo per il bene dei singoli, dei gruppi e della comunità. Se fine, mezzi e stile si discostano dal Vangelo notevolmente, se la situazione è irrimediabilmente persa per volontà di chi resiste all’annuncio… è bene, doveroso e salutare “scuotere la polvere dai piedi” e andar via. Dio poi provvederà, indicando nuove strade, nuovi incontri, fini e mezzi.




I CATTOLICI A TRIESTE: LUCI ED OMBRE

di Domenico Galbiati

Trieste, 14 luglio 2024. I cattolici – ha sostenuto Papa Francesco a Trieste, parlando del loro necessario impegno politico – devono “non tanto pretendere di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico”.

Si tratta, nella sua apparente semplicità, di un’affermazione densa ed importante, che, se ben compresa, indica un metodo, traccia un percorso e segnala una finalità di cui dobbiamo farci carico. Vorrei prendere da qui le mosse per tentare un ragionamento che, conclusivamente, riconduca poi a queste stesse illuminanti parole del Santo Padre.

La “Settimana Sociale dei cattolici in Italia” non ha fatto fino in fondo i conti con un dato di realtà da cui non si può prescindere: l’ormai affermato e consolidato pluralismo delle opzioni politiche dei cattolici. Non si tratta della cosiddetta “diaspora” se, come tale, intendiamo il processo di frammentazione della rappresentanza politica dei cattolici che ha fatto seguito alla conclusione dell’ esperienza storica della Democrazia Cristiana. Si tratta, piuttosto, di un processo di maggior rilievo e di più antico corso che risale, almeno, agli anni del Concilio ed ha visto una riflessione ed un’articolazione interna al “mondo cattolico” di grande rilievo culturale, sociale e politico, il quale, non a caso, ha coinciso con il superamento del “collateralismo”. Come ci poniamo oggi di fronte ad un tale dato di fatto?

Ci vorrebbero, anzitutto – e non ci sono – luoghi, promossi dallo stesso mondo ecclesiale – che non li prevede – in cui fraternamente, nel segno superiore della fede condivisa, cattolici sinceri e praticanti che la pensano, su molti argomenti di capitale importanza, in modo diametralmente opposto, potessero confrontarsi e spiegarsi fra loro. In quello spirito di reciproca e fraterna correzione che anche il Vangelo raccomanda.

Non deve forse cominciare da qui, in questa dimensione di immediata prossimità, l’esercizio di quella “carità politica” che Papa Francesco ci invita poi ad ampliare all’intero contesto civile, senza barriere ideologiche od altre remore?  Senza la pretesa che nessuno convinca o converta nessun’altro al proprio orientamento elettorale, ma, se non altro, per una schietta chiarificazione di argomenti e contro-argomenti, che, tra l’altro e pur indirettamente, finirebbero per offrire un’opportunità di rasserenamento del complessivo confronto/scontro in atto nel Paese.

Solo così potremmo ancora parlare di “mondo cattolico”, cioè di una presenza – oggi di fatto dissolta – che abbia quei caratteri di organicità e, insieme, di reciprocità solidale, di articolazione interna plurale eppure unitariamente connotata, che i greci esprimevano con la parola “cosmo”, inteso come “ordine” la cui armonia rappresenti, di per sé , un valore che vada al di là della somma delle sue parti.

In caso contrario – ed è la condizione attuale – possiamo dire, tutt’al più, di un’ “area cattolica”, cioè di un perimetro ideale in cui convivono, più o meno consonanti oppure più o meno divergenti, esperienze ed indirizzi di pensiero, gruppi d’opinione diversi e differenti, i quali, tradotti sul piano dell’ opzione politica, è del tutto naturale ed ovvio che si attestino su posizioni alternative o addirittura antitetiche. Come interpretiamo questa situazione fattuale?

Il pluralismo politico dei cattolici è una dissipazione da superare, una condizione cui applicare processi di “reductio ad unum”, cioè tenendo pudicamente sullo sfondo, pur con la sottile ipocrisia di non ammetterlo, l’obiettivo illusorio di una sostanziale, mitica unità politica dei cattolici, sia pure espressa in forme adatte al tempo?  Magari immaginando – e qui l’ipocrisia è macroscopica, ma soprattutto l’assunto è smentito da una lunga, costante, mai interrotta esperienza da decenni a questa parte – che cattolici sparsi, da destra a sinistra, passando per tutte le sfumature di grigio di un “centro” sognato, possano davvero convergere e far causa comune, addirittura orientando il decorso del “discorso pubblico”, almeno quando si affrontino argomenti vitali per una concezione cristiana di cosa siano l’ uomo, la vita, la storia?

Pensiamo che basti l’ appello al “bene comune”, l’invito alla “formazione delle coscienze”, meno ancora l’invenzione di neologismi sghembi come “spartito” per ottenere o favorire un esito del genere? Oppure, pensiamo che non so quale accorta mediazione, tra cattolici di una parte e cattolici della parte avversa, consenta di codificare posizioni che siano compiutamente espressive di una corretta e coerente lettura del momento storico, rispettosa delle categorie interpretative che ci offre la Dottrina Sociale della Chiesa?

In altri termini, ammesso che sia possibile, una tale mediazione – o più probabilmente “compromesso” – gravata, su ambedue i fronti, dalla coabitazione politica con forze di diversa matrice, non risulterebbe addirittura controproducente e fuorviante rispetto all’obiettivo di restituire alla società italiana, in una fase talmente intricata, una voce schiettamente di ispirazione cristiana?

La quale, oggi soprattutto, richiede una giusta misura di apertura, inclusività ed accoglienza, ma, ad un tempo, franchezza, rigore e talvolta pure una serena intransigenza.

Ma – ed è il secondo corno del dilemma – non dobbiamo, piuttosto che un impoverimento, considerare il pluralismo politico-elettorale dei cattolici come una risorsa e, perfino una opportunità, una ricchezza, sia pure, in un certo senso, paradossale?

Non è fors’anche il portato di una libertà di spirito ancora viva, di una autonomia di giudizio e di una facoltà critica ancora non omologate e spente, frutto dell’ assunzione di responsabilità personale, anche quando giunge a valutazioni che non si condividono?

Non è, a suo modo e nel contempo, il rifiuto di una ideologizzazione della visione cristiana e l’affermazione piena della “laicità” dell’impegno politico, fondato sulla franca e libera assunzione di una personale responsabilità che, solo in forza di tale “singolarità” è componibile in un concerto collettivo?

Ma se tale è, il quadro complessivo in cui operiamo, non è forse legittimo o, meglio, necessario e finanche doveroso, che tra le varie opzioni che i cattolici esprimono, ve ne sia almeno una, la quale cerchi faticosamente di indicare la via che conduce ad una proposta “politica”, nel senso proprio del termine, che sia di “ispirazione cristiana”

Accetti, cioè , l’impegno e il rischio di cimentare una concezione cristiana della vita nella nuda concretezza dell’ accadere quotidiano, con lo spessore inedito del nostro straordinario momento storico?

Superando d’ un balzo – perché di questo si tratta – quel sottile eppure, fin qui, impenetrabile confine tra “pre-politico” (qualunque cosa voglia dire) ed impegno espressamente “politico”, che neppure a Trieste è stato attraversato.

Si tratta del passo che, emblematicamente e con tutte le insufficienze di cui siamo perfettamente consapevoli, INSIEME, accogliendo l’ispirazione di Monsignor Simoni, ha voluto compiere da ormai diversi anni a questa parte. Consapevoli – e questo carattere è dirimente – che oggi proporsi come “forza politica d’ispirazione cristiana” significa, prioritariamente, non rivolgersi ai propri correligionari, bensì cercare quegli argomenti e quelle parole nuove dello stesso lessico politico, che sappiano dar conto, anzitutto a chi proviene da altre culture, della ricchezza umana e civile intrinseca ai valori che noi abbiamo gratuitamente ricevuto in dono con la fede.

Dopo di che i cattolici votino come meglio credono. Ciascuno secondo l’ inclinazione della sua libera coscienza, meglio se verificando, almeno i cattolici tali non solo sociologicamente, l’effettiva rispondenza dei loro assunti con i capisaldi del Magistero e della Dottrina Sociale della Chiesa.

Ad ogni modo, i cattolici non hanno il diritto di trattenere per sé i talenti di cui dispongono in ordine alla vita civile e politica della “polis” che abitano, né di trafficarli malamente senza verificare l’ approdo, in quanto ad incremento di valore umano del tessuto civile, del loro spessore.

Si torna, a questo punto, alle parole iniziali di Papa Francesco. Per i cattolici, com’è successo in altri passaggi anche dolorosi della loro storia, non si tratta oggi di rincorrere il potere, una sorta di politica di potenza, ma piuttosto di esercitare, attraverso una raffinata intelligenza politica delle cose, una funzione che potremmo dire, a suo modo, pur laicamente, “profetica”, comprendere, cioè, quali siano le tendenziali linee di sviluppo del nostro tempo con quel po’ di anticipo che consenta, fin dove possibile – ed è il compito della politica – di guidarne l’ evoluzione, anziché osservarne passivamente gli sviluppi e patirne gli effetti.

I cattolici a Trieste: luci ed ombre – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




REFERENDUM RISCHIA DI LEGITTIMARE PROVVEDIMENTO

Autonomia, la dichiarazione di Pavone [Azione]

Teramo, 14 luglio 2024. “Apprendo da notizie di stampa la costituzione del coordinamento abruzzese per il referendum contro l’Autonomia lanciato da Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass e da tutte le forze di opposizione tranne Azione. Al referendum voterò e farò votare convintamente per l’abrogazione della riforma Calderoli ma ritengo lo strumento sbagliato. Infatti, il quorum, dato l’andamento storico dell’affluenza sempre più bassa, molto difficilmente verrà raggiunto e il Governo Meloni potrà legittimamente sostenere che tutte le forze sindacali e politiche di opposizione unite, sono minoranza nel paese”. Così Enio Pavone, Consigliere regionale e Capogruppo di Azione.




NO AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Costituito in Abruzzo il coordinamento per il referendum

Pescara, 14 luglio 2024. Dare vita ad una grande e diffusa mobilitazione per contrastare l’autonomia differenziata, con l’avvio immediato della raccolta firme per la promozione del referendum abrogativo della legge. Questi gli obiettivi del coordinamento “No autonomia differenziata”, che si è costituito ieri anche in Abruzzo.

L’iniziativa si è svolta nella sede regionale della Cgil Abruzzo Molise, a Pescara. Erano presenti rappresentanti di Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass, Avs, Iv, M5s, Pd, Psi. C’era, tra gli altri, il consigliere regionale Luciano D’Amico.

A livello nazionale, nei giorni scorsi è stato depositato il quesito referendario e nei prossimi giorni partirà la raccolta delle firme. I proponenti sono stati Cgil, Uil, Ali, Demos, Anpi, Arci, Acli, Udu, Uds, Cdc, Wwf, Cnca, Legambiente, Libera, la Rete dei numeri pari e diversi giuristi. Per i partiti politici hanno aderito Pd, M5, Avs, +Europa, Iv, Rifondazione Comunista e Psi.

La legge sull’autonomia differenziata dà la possibilità di riconoscere livelli diversi di autonomia alle Regioni italiane. Le materie nelle quali gli enti regionali potranno chiedere un livello di autonomia differenziata rispetto alle altre sono ben 23. Tra queste spiccano la tutela della salute, l’istruzione, lo sport, l’ambiente, l’energia, i trasporti, la cultura e il commercio estero.

“La Legge approvata dal Parlamento – affermano i promotori del coordinamento – lede i diritti delle cittadine e dei cittadini, compromette l’unità del Paese e creerà danni allo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. Per tali motivi, il coordinamento regionale istituito chiama alla mobilitazione i cittadini abruzzesi contro la legge e auspica che si formi un movimento sempre più ampio per sensibilizzare le persone e per raccogliere le firme necessarie per il referendum finalizzato all’abrogazione della legge Calderoli”.

“L’autonomia differenziata – aggiungono – incrementerà il divario tra le regioni nell’erogazione dei servizi, danneggiando l’Abruzzo e, più in generale, i territori del Mezzogiorno. Tra l’altro, uno spacchettamento dell’Italia non gioverà nel lungo termine neanche alle regioni del Nord. Con questa legge – concludono – sono a rischio il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere nuove politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità”.

 “Tra gli effetti collaterali dell’Autonomia differenziata potrebbe esserci un impatto diverso per uomini e donne. Le riforme del governo Meloni non solo rischiano di esasperare le fragilità esistenti nelle aree critiche tra Nord e Sud e tra centro e periferia, ma accentuare pure le disuguaglianze di genere. Tra le più colpite potrebbero essere proprio le donne, che già scontano su di sé la sperequazione di potere dovuta alla società patriarcale. E tra le donne, le più colpite saranno quelle del Sud, che già ora sono meno occupate e godono di meno servizi perché in realtà – concludono – non esistono Lep che corrispondono alle esigenze delle donne”.