TROFEO BANCA GENERALI

Liberty vince la regata dei trabocchi

Pescara, 13 maggio 2024. Buon vento, spirito competitivo e un panorama unico hanno contrassegnato la Regata dei Trabocchi 2024 Trofeo Banca Generali che si è conclusa nella serata di ieri a Vasto. Trenta imbarcazioni di vela d’Altura hanno gareggiato sotto la spinta del vento da nord fino a 20 nodi in poppa, nel segno del sano agonismo e di una rinnovata unione tra circoli, elementi indispensabili per la riuscita di un evento sportivo. Soddisfatti gli organizzatori ossia il Circolo Nautico Pescara 2018 e il Circolo Nautico di Vasto tra i cui due porti di competenza si sono sfidati gli agguerriti equipaggi composti da 4 a 8 persone a seconda della lunghezza della barca. Uno spettacolo da terra, ben visibile dalla Via Verde, e anche in mare, con le barche impegnate in andature portanti, scivolate sulle onde e strategie di rotta nelle 30 miglie marine tra Pescara e Vasto,

Vince il Trofeo Banca Generali l’imbarcazione “Liberty” del Circolo Nautico Pescara 2018, un Alberg rassy 34 di poco più di 10 metri, condotto dall’armatore Andrea Di Nicolantonio e dal suo equipaggio ossia Andrea Venditti, Alessandro Di Tunno e Gaetano Rapino. La vittoria è stata raggiunta overall cioè in tempo compensato tenendo conto del tempo reale, del tipo di percorso e di una serie di parametri di rating legati alle caratteristiche della barca. Liberty ha saputo tenere il passo sempre e quindi ha avuto la meglio su tutte le altre. Dietro di lei “Eva Kant” dell’armatore Corrado Di Nicola della Lega Navale di Pescara e la nuova “Strega III” di Alessandro Simionato del CNP2018.

Come da rito premiate anche le prime tre imbarcazioni delle categorie veliche A, B e C. Il podio della categoria A va “Celeste 2” di Mario D’Annunzio e Andrea Mori, seguiti da “MGS” di Alessandro Pavone e da “Movida” di Ivo Petrelli; nella categoria B vince “Barbalandra” di Paola Galeota, seconda “Marilena” dell’armatore Enrico Scassa e terza “Bluna II” di Carlo Pasetti; infine nella categoria C si ripropone il terzetto vincente di “Liberty” di Di Nicolantonio, Eva Kant” di Di Nicola e “Strega III” di Simionato. Oggi le imbarcazioni, ospitate per una notte nel porto di Vasto, sono ripartite per il percorso contrario sfilando insieme alle barche della Festa della Madonnna di Pennaluce.




PIÙ EUROPA PER IL MEZZOGIORNO CHE VERRÀ

di Michele Rutigliano

PoliticaInsieme.com, 12 maggio 2024. Si dai tempi del Trattato di Maastricht, il rapporto tra sovranisti, populisti e l’Europa, è stato sempre un po’ controverso. Dall’opposizione hanno sempre sbraitato e imprecato contro questo nostro povero, vecchio Continente. Una volta arrivati al Governo, D’emblée, hanno cambiato registro. Hanno capito, finalmente, la complessità della politica. E non hanno più insistito con quelle parole d’ordine tutte chiacchiere e distintivo.

Fino a pochi anni fa, Grillo, Salvini e la stessa Giorgia Meloni  volevano uscire dall’Euro. Poi ne hanno detto di tutti i colori contro i burocrati di Bruxelles. Ora che il treno lo guidano loro, pretendono addirittura di cambiare l’Europa, ma senza specificare né  il come né il perché.

Lasciamo perdere la Lega, un partito ormai in coma irreversibile,  è  sulla destra italiana e sulla sua storia che vorremmo fare qualche breve riflessione. Dopo aver irrobustito  Fratelli d’Italia, un partito, all’apparenza nazionale, ma ormai del tutto personale , il Presidente del Consiglio tenta l’azzardo di trasformare le elezioni europee in un mega  sondaggio sulla sua persona. E indirettamente sul suo Governo. Ma l’operazione, come ci insegna il precedente di Renzi, si presenta ad altissimo rischio. Sul voto degli italiani, specie in questa seconda Repubblica,  non c’è da fare  molto affidamento. Infatti, dopo i confetti sono arrivati, puntualissimi, i difetti.  È la convivenza tra il Capo e il suo popolo che  si sta facendo sempre più complicata e insidiosa.

Da un po’ di giorni, su tutti i suoi manifesti, campeggia un solo slogan: “Con Giorgia, l’Italia cambia l’Europa”. Tralasciamo per un attimo la sua efficacia.   Di questo e degli altri se ne occuperanno gli studiosi di Scienza della Comunicazione. È senza dubbio un messaggio che emoziona, per carità. Ma non è per niente credibile né tantomeno persuasivo.

Come si fa a dire che sarà l’Italia a cambiare l’Europa? La Storia ci ha sempre raccontato il contrario. La politica,  l’economia e  la società ce le ha cambiate sempre l’Europa. Quando abbiamo voluto fare di testa nostra, come nel Ventennio, abbiamo combinato solo guai. Parliamoci chiaro: l’euro, l’abbiamo voluto noi? Ma quando mai! Prima ce l’ha imposto l’Europa e solo dopo abbiamo intravisto l’abisso in cui ci saremmo trovati se avessimo ancora usato la povera lira, sempre più in balia del nostro immenso debito pubblico e della speculazione internazionale. Ma l’euro, tanto per rispondere ai sovranisti , non è stata la prima moneta unica europea. Fu Carlo Magno a inventarla, allorquando autorizzò i frati del Monastero di Tours nella Loira, a coniare il Tournois. La moneta che  ben presto  iniziò a circolare in tutto l’impero, fino a Napoli, dove assunse subito il nome di Tornese.

È  anche vero, però, che l’Italia è, in particolare, le sue Regioni meridionali  hanno sempre avuto un ruolo cruciale nella storia politica e culturale dell’Europa. Tutto il Sud, in virtù  della sua posizione strategica nel Mediterraneo, è stato un crocevia di popoli, culture e poteri che hanno lasciato un’impronta indelebile nel tessuto storico del continente.  L’Impero Carolingio influenzò notevolmente il Mezzogiorno, portando con sé le tradizioni cristiane e le istituzioni feudali che avrebbero modellato la società meridionale nei secoli a venire.

Nel Medioevo, inoltre, il Mezzogiorno fu teatro di molte influenze culturali, principalmente a causa della presenza normanna e sveva. Quest’ultima dinastia, con Federico II, portò un periodo di grande prosperità e sviluppo culturale al Mezzogiorno. Anche durante il Rinascimento, il Mezzogiorno fu coinvolto nel fervore culturale che attraversava l’Europa. Città come Napoli, Palermo e Messina divennero importanti centri culturali, con la loro ricchezza artistica e intellettuale che attirava artisti, scienziati e pensatori da tutta Europa.

Con l’unificazione dell’Italia,  il Sud entrò a far parte di un nuovo Stato nazionale e incominciarono ad evidenziarsi  le prime grosse disparità economiche e sociali tra il Nord e il Sud del Paese.

Oggi, nonostante il fattore geopolitico sempre più turbolento, il Mezzogiorno d’Italia continua a essere un punto d’incontro tra diverse culture e tradizioni e la sua storia è un esempio di come una Regione possa essere profondamente influenzata dalle dinamiche politiche e culturali europee, mantenendo comunque una propria e originale identità .

Dalla storia dei rapporti tra il Sud e l’Europa possiamo trarre diverse lezioni: innanzitutto l’importanza della posizione geografica. Il Mezzogiorno ha sempre avuto un ruolo chiave come ponte culturale e commerciale tra l’Europa e il Mediterraneo. Questo ci insegna che la posizione geografica può influenzare profondamente la storia e l’economia di una regione. A seguire poi c’è un altro fattore che si racchiude nella ricchezza derivante dalle diversità.

Le varie dominazioni e influenze culturali hanno arricchito il patrimonio artistico, architettonico e linguistico del Mezzogiorno. Questo dimostra come la diversità possa essere una fonte di forza e innovazione.

Da tener presente anche la resilienza culturale.  Nonostante le molteplici conquiste e i cambiamenti politici, il Mezzogiorno ha mantenuto e sviluppato una sua identità culturale unica. La resilienza ha fatto sì che il Sud preservasse, nel tempo, la propria cultura. Ecco perché l’Italia e in particolare il Mezzogiorno dovranno sempre più coltivare l’interdipendenza europea.

Con quali strumenti?  Con il progresso economico, ma soprattutto con il perseguimento della pace; con la difesa della libertà e con il rafforzamento della democrazia. Se vogliamo far cessare queste due guerre, sempre più crudeli e insensate, sono questi gli obiettivi che insieme dobbiamo perseguire.

Tutta la Storia d’Italia  è un esempio di come la geopolitica, la cultura e l’economia si intreccino, influenzando il corso degli eventi e la vita delle persone. Ricordiamoci sempre che  l’idea moderna di Europa, come una sola entità politica, ha le sue radici nel secondo dopoguerra. Fu allora che alcuni grandi statisti come  Schuman,  Monnet,  Adenauer, De Gasperi e Spaak  proposero l’idea di un’Europa unita per prevenire futuri conflitti.  Da un  concetto  solo geografico, indicarono a tutti un ambizioso progetto politico. Ecco perché non servono allo scopo quegli slogan insensati e fuorvianti. La verità è che  l’Europa non la cambi se non hai il coraggio di regolare i conti con il tuo passato.

La Storia di questi ultimi ottant’anni ci ha insegnato tante cose. Ma ora, in presenza di minacce reali all’indipendenza e alla sovranità dell’Europa,  vuole fare qualcosa di più.  Vuole indicarci la strada da seguire per continuare a vivere insieme, nel rispetto delle diversità, nell’amicizia tra i popoli e con una politica che possa garantire la libertà per tutti.

Più Europa per il Mezzogiorno che verrà – di Michele Rutigliano – Politica Insieme




SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI dell’ufficio stampa del Comune di Avezzano

In discussione, per ragioni esclusivamente politiche, le loro qualità professionali

Pescara, 12 maggio 2024. Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi esprime solidarietà ai colleghi dell’ufficio stampa del Comune di Avezzano colpiti dall’articolo di un organo di informazione che ha messo in discussione, per ragioni esclusivamente politiche, le loro qualità professionali. 

Senza entrare nel merito di questioni deontologiche, che competono ad altri organismi di categoria, e con la riserva di considerazioni rispetto alla parcellizzazione degli incarichi, il sindacato sottolinea la profonda differenza tra la comunicazione e l’informazione anche in sede istituzionale. Non è infatti compito dell’ufficio stampa organizzare viaggi, provvedere all’ospitalità, allestire calendari di eventi e coordinarli dal punto di vista della realizzazione.

Che gli stessi compiti possano riguardare altri uffici del Comune o componenti non giornalisti dello staff è discorso diverso, ma l’attacco diretto ai colleghi giornalisti è decisamente fuori misura e frutto di una confusione evidente tra i ruoli di comunicazione, informazione e attività di relazioni esterne. I giornalisti non sono tuttofare da utilizzare in sovrapposizione o in sostituzione di altre figure. D’altra parte, non possono essere affidate a chi giornalista non è mansioni proprie della nostra professione.




LE FRECCE TRICOLORI

Il 17-18-19 maggio. Previste circa 20.000 persone in città. Di Carlo: “La manifestazione più imponente degli ultimi anni”.

Giulianova, 12 maggio 2024. Una giornata all’insegna dei preparativi, quella di oggi, che ha visto ben due incontri per affrontare senza intoppi l’attesa esibizione delle Frecce Azzurre, che chiuderà, domenica 19, una tre giorni all’insegna dei colori della nostra bandiera e dell’ Aeronautica Militare.

Questa mattina, a Teramo, in Questura, il tavolo tecnico per predisporre al meglio tutti i presidi per la sicurezza e l’ordine pubblico. Per il Comune ospitante erano presenti l’assessore Marco Di Carlo, il dirigente Andrea Sisino e il Comandante della Polizia Municipale Maggiore Roberto Iustini, Nel corso dell’incontro sono state definite le misure per tutelare l’ordine  e la sicurezza nei giorni dell’evento, e soprattutto sono state date precise indicazioni sulla viabilità e le soluzioni di traffico.

Nello specifico, sono state individuate aree di parcheggio nella zona Nord e nei pressi dell’ Acquapark,  ancora, ad est e ovest della stazione, in corrispondenza del santuario della Madonna dello Splendore, in piazza Dalla Chiesa. Venerdì 17 sarà chiusa al traffico il tratto di viale Orsini e via Trieste compreso tra via Thaon de Revel a via Genova; via Nazario sauro ed il lungomare centrale. Sabato, dalle 11 alle 17, saranno interdetti al traffico il lungomare centrale e nord  tra via Mantova e via La Spezia. Chiusi anche via Trieste e viale Orsini fino a via Gasbarrini. In alcune strade sarà vietato solo il transito, in altre anche la sosta. Una mappa stradale verrà diffusa per tempo con l’indicazione dei divieti e dei percorsi alternativi.

Circa 60, tra commercianti, esercenti e balneatori, hanno inoltre partecipato alla riunione in municipio, alle 14:30, durante la quale sono stati illustrati gli eventi collaterali e specificate le modalità di partecipazione. Saranno tre giorni, è stato detto, in cui i colori italiani diventeranno protagonisti. In pieno centro sarà allestito il villaggio tricolore, con musica, intrattenimento per bambini, mercatini e artisti di strada. Sabato 18, ci sarà invece la Notte tricolore, per una lunga occasione di shopping in tutti i negozi , con sconti eccezionali. Domenica, l’ Aperitivo tricolore e tante iniziative, in un programma ricchissimo che prevede anche menù a tema nei ristoranti e vetrine addobbate lungo le strade. Previsto l’arrivo di circa 20000 persone.

“Ci sarà qualche disagio nella viabilità – spiega l’assessore Marco Di Carlo – ma saranno sacrifici ampiamente ripagati da tre giorni di festa, da un evento unico che sarà visibile da ogni quartiere di Giulianova e darà grande risalto alla nostra offerta turistica. Ringraziamo sin da ora tutti coloro che hanno contribuito e contribuiranno a far volare la città sulle ali delle Frecce”.




TUTTI I SEGRETI DELLA COMUNICAZIONE

Esce il nuovo libro dell’attore, conduttore e inviato Rai  Mirko Mascioli

Sulmona, 12 maggio 2024. Dopo il primo libro “come interpretare i segnali non verbali , esce il secondo libro del noto inviato del programma di Raidue  “Leggerissima Estate” , l’affascinante Mirko Mascioli. Il nuovo libro si intitola “Tutti i segreti della comunicazione” 16,90€. Parla di comunicazione, pnl e marketing.

Questo libro  aiuterà a conoscerti di più. imparerai a comunicare in modo più efficace e carismatico, migliorando l’impatto delle tue parole; entrare più velocemente in sintonia con gli altri, ottenendo la loro fiducia, ti aiuterà a vincere le sfide!

Altresì tecniche di marketing. Scoprire i segreti della PNL, della comunicazione e del marketing. strumenti pratici per potenziare la mente, migliorare le relazioni, superare le sfide personali, raggiungere il successo, aumentare i profitti e la visibilità .  Trasforma la tua vita! Ci saranno degli accenni ai corpi spirituali. Imparare a gestire le proprie emozioni.

Mirko Mascioli, attore, regista, un’artista a 360 gradi. È’ stato ospite fisso  del programma “Star Bene” Rai 2, è stato inviato del programma di Rai 2 “Leggerissima Estate”.

È stato protagonista del programma di La7d con Elisabetta Gregoraci, “Switch Style”. Insieme a Daniela Fazzolari sono molto attivi nel sociale . Protagonista e regista di Occhi Azzurri, ispirato a una storia vera di femminicidio in concorso al David di Donatello sezione corto e in diversi festival nazionali e internazionali.

È stato proiettato anche a Los Angeles, in Canada , Sudamerica e Asia . Uscito in 20 sale l’ 8 marzo 2023. Prodotto insieme alla Fazzolari! Mascioli inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo giovanissimo, come modello e fotomodello. Scrive per diversi giornali e riviste  nazionali inoltre è direttore della testata giornalistica nazionale M..A.Star News24(mastarnews24.com).

È insegnante di recitazione, dizione, comunicazione, pnl e linguaggio del corpo. Il libro “tutti i segreti della comunicazione” si può prenotare nelle librerie anche store online. Ci sono già tante prenotazioni per avere l’artista a presentare il libro, nei vari comuni e via dicendo.




GLI SPOSTAMENTI CASA-SCUOLA

Avvio al volontariato dei ragazzi del Liceo Scienze Umane con FIAB L’Aquila sul tema

L’Aquila, 12 maggio 2024. Nei mesi di aprile e maggio 2024, l’associazione FIAB L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS ha svolto cinque incontri pomeridiani di due ore ciascuno con un gruppo di circa 25 ragazzi del Liceo delle Scienze Umane dell’Aquila, per discutere sui temi legati ai trasporti e alla mobilità urbana, con particolare attenzione a quella scolastica. L’attività si è svolta nell’ambito del progetto “Otro Mundo es Posible” promosso dal Centro Servizi per il Volontariato (CSV) Abruzzo, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), in cui molti ragazzi delle scuole superiori hanno deciso di intraprendere attività di volontariato in varie associazioni del territorio, tra cui la nostra.

Il lavoro svolto insieme ai ragazzi è culminato nella ideazione, stesura, somministrazione e analisi di un sondaggio riguardante gli spostamenti casa-scuola. Al sondaggio hanno partecipato in totale 173 alunni, su un totale di oltre 800, del Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” e Licei annessi.

Ne sono scaturite prime importanti valutazioni sul sistema di trasporto scolastico, che fanno emergere anche diverse criticità e quindi indicazioni di potenziale miglioramento. Innanzitutto, sono state conteggiate le zone di partenza e suddivise in aree e direttrici principali. Per fare questo lavoro, ci si è avvalsi delle simpatiche mappe ideate da “L’A L’Aquila”, con le piantine dell’Aquila e dell’Abruzzo ispirate alla grafica e alle linee della metro di Londra, con tanto di nomi di località fantasiosamente tradotte in inglese.

Si è dedotto che circa l’80% degli alunni, confluenti nel polo scolastico che si trova in zona Via Leonardo da Vinci, vicino a Palazzo Silone, proviene dal Comune dell’Aquila, il 20% da fuori Comune, distribuito per metà dalla direttrice Nord-Ovest fino a Rieti e metà da quella Sud-Est fino a Sulmona. Entrando nel dettaglio del territorio comunale, è stato possibile vedere come l’asse centro-TorrionePettino raccolga il 28% degli alunni, l’area a Ovest (Coppito, Sassa, Pizzoli, ecc.) il 42%, quella a NordEst del centro storico (Torretta, Paganica, Bazzano, ecc.) il 17% e quella a Sud-Est (Roio, Pianola, S. Demetrio, ecc.) il 13%.

Inoltre, si è rilevato che, come mezzi di trasporto, il 55% utilizza l’automobile, il 40% l’autobus e il 5% altro. Il tempo impiegato per il tragitto è nella maggior parte dei casi è compreso tra 10 e 20 minuti, ma per alcuni può arrivare e superare l’ora. Oltre alle risposte alle domande preimpostate, si è lasciato un campo aperto a commenti liberi: ne sono stati raccolti 62. Undici di essi hanno manifestato soddisfazione o scarsa conoscenza dell’argomento. Ben 42 hanno puntato l’attenzione su sovraffollamento, ritardi, lunghe attese, sporcizia dei bus, chiedendo a gran voce maggiori capacità e frequenza del servizio pubblico, non solo nell’orario di entrata, ma anche in quello di uscita e pomeridiano, anche per permettere una maggiore autonomia dei ragazzi rispetto ai genitori. In nove hanno evidenziato la necessità di migliorare il collegamento e l’integrazione con le aree più lontane e servite da servizi extraurbani.

Quattro hanno rilevato l’eccessivo traffico veicolare e la presenza di persone in strada durante gli orari di entrata e uscita di fronte le scuole. Due vorrebbero caricatori USB sugli autobus urbani, mentre uno ha suggerito di rendere flessibile di 5 minuti l’orario di ingresso e di uscita degli studenti che utilizzano i mezzi pubblici, mentre un altro ne chiede la gratuità o una riduzione dei costi per chi va a scuola. Già solo con queste semplici osservazioni, è stato possibile notare come quella degli spostamenti scolastici è una questione sentita soprattutto da coloro che utilizzano i mezzi pubblici e che la maggioranza di essi ne subisce quotidianamente le carenze. Si è inoltre potuto capire come i tragitti casa-scuola ricalchino e rappresentino quelle che sono la forma e la distribuzione della popolazione nell’area urbanizzata dell’Aquila, che è un Comune molto esteso (oltre 400 km2 dal Gran Sasso al limitare dell’Altopiano delle Rocche), ma la cui zona densamente abitata è su un asse Est-Ovest di fondovalle, lungo circa 20 km e largo circa 2 km, ovvero circa il 10% della superficie totale. Questo suggerisce in modo naturale la necessità di istituire innanzitutto una dorsale di servizio pubblico ad alta capacità ed alta frequenza, sulla falsa riga dell’attuale linea 1 Terminal Collemaggio – Ospedale/Aquilone: la cosa è infatti già prevista nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) approvato nel 2022, con la linea Metrobus BRT che si è concordata con il Ministero dei Trasporti come forma di rimpiazzo più conveniente e flessibile di trasporto rispetto alla metropolitana leggera, che è stata abbandonata in corso di realizzazione ad inizio anni 2000. Le altre linee dovranno essere degli innesti modulati ad aree che si vanno ad allacciare a questa dorsale principale. Auspichiamo che prima o poi questi progetti in essere e in parte già anche finanziati, relativi a un drastico miglioramento del servizio pubblico, vedano finalmente la luce, perché la città senza di essi sta diventando sempre più difficile e ostile da percorrere per tutte le fasce e tipologie di utenza, ovvero di cittadini.




L’UOMO CHE CAMMINA

Rassegna musicale sabato 18 maggio Marta Del Grandi in concerto a San Valentino (in ricordo di Nicola Taglieri). Nel corso della giornata anche escursioni, gite in e-bike, laboratori per bambini

San Valentino in  AC, 12 maggio 2024.  Torna sabato 18 maggio, a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe), la rassegna “L’uomo che cammina”, edizione 2024, una serie di appuntamenti musicali organizzati dall’associazione culturale RETE, in memoria di Nicola Taglieri, giovane cantautore e compositore di San

Ospite d’eccezione dell’edizione 2024, la cantautrice Marta Del Grandi: appuntamento sabato 18 maggio alle 20:45, presso l’ex Cinema “Ammirati” di San Valentino (PE), in Piazza Cesarone 1.alentino, scomparso nel 2022.

Dopo le esibizioni di Ettore Giuradei, Setak, Francesco Costantini e il Ponte della Pietra, Cryptochrome, Emanuele Colandrea e Micah P. Hinson, è ora la volta della talentuosa cantante milanese, che presenterà il suo ultimo e acclamato album “Selva”, unica tappa in Abruzzo.

“Selva”, lodato dalla critica italiana e internazionale, rappresenta il frutto dell’anima errante della cantautrice e della sua profonda ricerca timbrica e sperimentazione sonora. Attraverso una fusione di influenze che spaziano dal jazz al pop, dal blues al post-rock, dall’elettronica alla musica etnica, l’album traccia i contorni di un affascinante e suggestivo paesaggio sonoro.

«Siamo entusiasti di accogliere un’artista del calibro di Marta Del Grandi e di dare seguito a questo importante progetto per tutta la comunità di San Valentino e non solo» – dichiara Francesco Liberatore, presidente dell’associazione. «Il musicista Nicola Taglieri, a cui è dedicata la rassegna, è stato una figura di spicco, sia per il paese che per l’area musicale pescarese, contribuendo all’innesco di nuovi fermenti creativi negli anni ’90. Grazie al suo carisma ha influenzato tanti ragazzi più giovani che vedevano in lui un riferimento e che oggi imbracciano uno strumento portando avanti una lunga tradizione di musicisti, solisti e band che animano il territorio della provincia».

L’evento, organizzato in collaborazione con il Comune di San Valentino, prevede anche numerose altre attività collaterali, che animeranno tutta la giornata del 18 maggio.

Dalle ore 14, le guide di Majambiente e Majellando organizzeranno visite guidate a piedi e in e-bike, nel borgo di San Valentino, al Museo dei Fossili, ma anche nei territori limitrofi della Valle Giumentina, tra gessi, antichi laghi e villaggi agro-pastorali.

Alle ore 16, in piazza Dante, Legambiente Maiella offrirà ai bambini un laboratorio artistico-sostenibile gratuito, dal titolo “Disegniamo la pace”. Prima dell’esibizione della Del Grandi, è in programma il concerto per chitarra solista del musicista teatino Simone Agostini, in Piazza Duomo.




CONCLUSIONE DELLA VEGLIA MARIANA Internazionale dei Giovani e della Festa dei Popoli

Si è rinnovato al Santuario di San Gabriele il tradizionale appuntamento con la preghiera del Santo Rosario insieme ai giovani di tutto il mondo

Teramo, 12 maggio 2024. Una giornata di preghiera e di festa insieme ai popoli di tutto il mondo: si è appena conclusa nel Santuario di San Gabriele la Settima Veglia Mariana Internazionale dei Giovani, preceduta al mattino dalla seconda edizione della Festa dei Popoli.

Come ormai da tradizione nel mese mariano di maggio, si sono collegati con Isola del Gran Sasso i giovani di quattro continenti per recitare insieme il Santo Rosario.

Stavolta hanno pregato, in comunione con i giovani italiani, i ragazzi e le ragazze delle comunità di Ulaan Bator in Mongolia, di Floresta in Brasile, di Thiès in Senegal, di Zeneti in Tanzania e di Trzebinia in Polonia. L’evento è stato trasmesso in diretta tv sul canale Super J e via web sui canali della Diocesi di Teramo-Atri.

«Abbiamo vissuto un grande e intenso momento di comunione e di preghiera con Maria. Con Lei siamo chiamati ad essere animatori e protagonisti della speranza, in un tempo di grande difficoltà nel quale l’umanità non riesce a camminare insieme» ha affermato al termine della veglia Mons. Leuzzi. «Vogliamo essere pellegrini della speranza – ha concluso il presule – certi della presenza del Risorto in mezzo a noi che cammina con noi e ci affida la grande responsabilità di costruire la civiltà dell’amore».

Alle centinaia di partecipanti odierni alla veglia mariana, sono giunte anche le benedizioni di Papa Francesco, che con un telegramma ha auspicato «che l’evento susciti rinnovata devozione alla Vergine Santissima, spronando i giovani a una generosa testimonianza evangelica».

Al mattino, nel piazzale antistante il Santuario nuovo, è stata protagonista la Festa Popoli con il suo colorato villaggio. Decine di associazioni promosse dalle comunità straniere presenti nel nostro territorio hanno animato il pubblico con musica dal vivo, canti, balli, performace pittoriche sul tema della pace e condivisione delle proprie tradizioni culinarie. Ci sono stati anche momenti di testimonianza e di preghiera, con la partecipazione del Rettore del Santuario, Padre Raffaele De Fulvio e del Vescovo Lorenzo Leuzzi.




NAPOLI E SAN GENNARO

Patto di sangue

Teramo, 12 maggio 2024. Salotto culturale di Prospettiva persona il prossimo 15 Maggio 2024  alle ore 18:30 (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas)  Via N. Palma.

San Gennaro  eletto patrono principale della città  perchè  al momento della sua morte – avvenuta secondo la tradizione il 19 settembre del 305 d. C., durante le persecuzioni contro i cristiani attuate dall’imperatore Diocleziano fino alla successiva traslazione dei suoi resti e delle sue reliquie nelle catacombe di Napoli – fu considerato santo e la sua tomba divenne meta di pellegrinaggi, a lui vennero attribuiti grandi prodigi tanto che la popolazione fin da subito cominciò a invocarlo contro terremoti, eruzioni e pestilenze.

Tuttavia, il primo miracolo del sangue viene attestato da una fonte scritta solo il 13 agosto del 1389 mentre per la canonizzazione ufficiale che eleva Gennaro al rango di santo dovremo aspettare Papa Sisto V appena nel 1586.

Don Carlo Farinelli, direttore Ufficio cultura della Diocesi, ama molto la cultura Napoletana nella sua variopinta espressione: religiosità, musica napoletana, storia.




PARTECIPARE E INCLUDERE

Una giornata di Volontariato per la valorizzazione di un Bene Comune a Chieti

Chieti, 11 maggio 2024. Erga Omnes è un’associazione che si occupa, a titolo gratuito, di servizi in ambito psico-sociale, ormai dal 2011 sul territorio non solo di Chieti ma anche estendendo la sua collaborazione in tutta la Provincia e comuni limitrofi di altre Province.

Il sodalizio teatino è diventato negli anni punto di riferimento per molti giovani e famiglie e conta in attivo molti volontari (studenti, neolaureati e professionisti) che si mettono in gioco per maturare anche le proprie competenze, oltre ad offrire il proprio tempo rafforzando il valore della cittadinanza attiva.

L’iniziativa di venerdì 10 maggio è la testimonianza ulteriore della passione e dell’impegno dei volontari di Erga Omnes che, in sinergia con i professionisti della KPMG di Pescara e in collaborazione con la Valtrigno di Chieti, hanno dedicato le proprie risorse a favore della Comunità attraverso la valorizzazione di un bene comune (l’ex centro sociale San Martino, in via Monte Grappa n. 176, che offre servizi gratuiti alla cittadinanza, in particolare alle persone più fragili, a supporto delle istituzioni).

KPMG di Pescara collabora con Erga Omnes attraverso la campagna di volontariato aziendale “Make a Difference Day”, svolgendo attività in chiave inclusiva, permettendo di promuovere ulteriormente il benessere e la qualità di vita di ogni singolo partecipante, mettendo insieme ingredienti come l’ascolto attivo e l’empatia.

La giornata ha visto impegnati i volontari di Erga Omnes e della Valtrigno e i dipendenti di KPMG in attività di tinteggiatura interna ed esterna, sistemazione degli spazi e giardinaggio dove per quest’ultima sono stati anche coinvolti i ragazzi del progetto “Una Chiave”, rivolto a giovani adulti con disturbi del neurosviluppo.

Durante l’iniziativa non poteva mancare il saluto da parte del Sindaco di Chieti, Dott. Diego Ferrara e della consigliera Barbara Di Roberto con delega alle associazioni del Terzo Settore.




GIORNATA MONDIALE DELLA FIBROMIALGIA

Dall’Abruzzo nuovo protocollo di intervento. L’equipe di Ermes-Studio fisioterapico e medico di Ripa Teatina lancia il Protocollo Ermes Fibromialgia. Sette mesi per migliorare la qualità della vita dei pazienti fibromialgici

Ripa Teatina, 11 maggio 2024. Essere accanto a coloro che hanno bisogno di un supporto sistemico e concreto, questa la sfida che Ermes Progetto Fibromialgia ha scelto di raccogliere. Grazie ad un gruppo multidisciplinare di professionisti, in occasione della giornata nazionale dedicata alla fibromialgia del 12 maggio, dallo studio fisioterapico e medico di Ripa Teatina, in provincia di Chieti, il fisioterapista Francesco Di Clemente, insieme al dottor Angelo Claudio Marrone e all’equipe di specialisti dedicati, presentano il nuovo protocollo di intervento, dalla diagnosi al trattamento: Protocollo Ermes Fibromialgia.

La Fibromialgia è una sindrome dai molteplici sintomi, caratterizzata dalla presenza di un dolore cronico che rende particolarmente complesso ogni gesto del quotidiano. In Italia sono quasi due milioni le persone che si trovano a dover convivere con questa patologia, difficile da diagnosticare e senza cure specifiche riconosciute ai pazienti dal Sistema Sanitario Nazionale.

Spesso chi è affetto da questa malattia si trova a dover sostenere degli ingenti pesi: il dolore costante, la stanchezza, le difficoltà molteplici, la solitudine, la complessa gestione del lavoro, l’incomprensione, per non parlare dei rischi legati ad una eventuale, seguente depressione e al non trovare un contesto protetto in cui farsi curare e seguire.

“Ermes Progetto Fibromialgia, dopo anni di esperienza e studi, ha scelto di offrire un protocollo medico, multidisciplinare al paziente fibromialgico che si prende cura della persona a tutto tondo: dalla diagnosi all’intervento, dall’ascolto alla terapia, con una particolare attenzione al corpo, al movimento fisico, all’alimentazione – spiegano Francesco Di Clemente e Angelo Marrone – Diversi gli strumenti e le metodologie utilizzate nel rispetto degli studi e della letteratura scientifica ad oggi disponibile. Tra queste spiccano macchinari all’avanguardia, psicoterapia bioenergetica, mindfulness e mindful eating, fisioterapia, ginnastica per il pavimento pelvico”.

Foto: da sinistra, Francesco Di Clemente e Angelo Claudio Marrone




CONCORSO FILOMENA DELLI CASTELLI

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione. Giunta alla XIII edizione, l’iniziativa si conferma un’attesa occasione di approfondimento per le Scuole Superiori

Giulianova, 11 maggio 2024. L’ Amministrazione Comunale, l’ Assessorato e la Commissione alle Pari Opportunità, ringraziano i dirigenti, i docenti, i ragazzi che hanno aderito alla XIII edizione del Premio Filomena Delli Castelli. L’iniziativa si è conclusa con successo, come ogni anno, con la premiazione a palazzo Kursaal, lo scorso 3 maggio. L’evento ha visto la partecipazione di decine di ragazzi, gli stessi che si sono cimentati, nei loro elaborati, con il tema proposto, ispirato ai valori di democrazia, tolleranza, rispetto dell’ altro. Sono state ben cinque le scuole che hanno aderito: Liceo Curie di Giulianova, Liceo Saffo di Roseto, Liceo Milli di Teramo, Istituto Capriotti di San Benedetto e Istituto Zoli di Atri.

I testi sono stati sottoposti al parere della commissione giudicatrice, composta dal Vicesindaco Lidia Albani, dalla docente dell’Università degli Studi di Teramo Fiammetta Ricci, dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Cristina Barnabei, dallo psichiatra Domenico Di Sante. Un ringraziamento sentito da parte del Vicesindaco Lidia Albani e della Presidente della CPO Marilena Andreani va agli enti che hanno patrocinato o collaborato fattivamente: il Senato della Repubblica, l’ Università di Teramo, le CPO provinciale e regionale.

Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la classe 4B del Liceo Milli con il cortometraggio “Parole e sguardi che uccidono”. La Menzione dell’ Università di Teramo è andata invece a Giulia Troiani della 3D dello Zoli per il video “Puoi non essere”.




CARLO COSTANTINI PRESENTA LA SUA SQUADRA

Insieme ci lasceremo alle spalle questi cinque anni difficili

Pescara, 11 maggio 2024. “Tutti hanno dovuto pagare un prezzo in questi cinque anni. I commercianti sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto. Ma anche gli sportivi, con la chiusura delle Naiadi che oggi riaprono solo per finta; gli automobilisti, con le multe; i bambini e le famiglie, con i parchi sostituiti dal cemento; i residenti dei quartieri periferici con l’abbandono e l’emarginazione; i pescatori con le imbarcazioni incagliate. Cosa faremo per non ripetere questi errori? Ascolteremo, prima di decidere o di fare. Inseriremo nello Statuto comunale il principio della partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Nessuna decisione sarà mai più presa senza un percorso che parta dal basso. Ascolto e condivisione diventeranno la regola. Veniamo da cinque anni difficili, ma ce li lasceremo alle spalle”. Lo ha detto il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, nel corso dell’evento per la presentazione dei candidati delle cinque liste che lo sostengono.

All’iniziativa, che si è svolta nel pomeriggio in piazza Muzii, hanno partecipato diverse centinaia di persone. Presente, tra gli altri, il consigliere regionale Luciano D’Amico, già candidato presidente di Regione alle recenti elezioni regionali, che ha aperto l’evento. L’appuntamento è iniziato con la proiezione dello spot di Carlo Costantini. Il video racconta una giornata dall’alba al tramonto. Un viaggio emozionale dentro la città, con il candidato sindaco protagonista, per raccontare cosa sarà la Nuova Pescara attraverso la capacità di rinnovarsi e di connettersi con il futuro. Cuore pulsante del filmato è l’iconico “Ponte del Mare”, simbolo della città e metafora dell’unione e del progresso.

Subito dopo Costantini ha presentato i candidati delle cinque liste che lo sostengono: Alleanza Verdi Sinistra – Radici in Comune, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Faremo Grande Pescara e Carlo Costantini Sindaco di Pescara. Sono 153, nel complesso, i candidati. Una squadra fatta di 75 donne e 78 uomini, in larga parte espressione della società civile, “portatori di esperienze umane e professionali straordinarie”, ha sottolineato il candidato sindaco.

“In queste settimane abbiamo già gettato le basi di quella che sarà la nostra idea di città. Sarà un governo che non tollererà prepotenze, ma che metterà al centro il valore dell’ascolto e della condivisione. Per fare in modo che mai più debbano rendersi necessari dei passi indietro, perché a pagare le scelte sbagliate sono i cittadini”, ha detto il candidato sindaco, citando, tra l’altro, le vicende degli autovelox ai Colli, le multe ai semafori e il progetto di viale Marconi.

A proposito delle vicende del distretto food and beverage di piazza Muzii, secondo Costantini “si è alimentata una contrapposizione tra residenti ed esercenti per meri fini di speculazione politica. Un massacro – ha detto – che rischia di produrre la desertificazione commerciale. E’ possibile convivere rispettandosi. Con il confronto, con interventi mirati e con un vero e proprio patto tra residenti ed esercenti riusciremo a ricostruire un’alleanza che fa bene a tutti. Perché gli esercizi commerciali, non dimentichiamolo, presidiano il territorio, valorizzano gli immobili, rendono attrattiva la città”.

Citando tutti i punti prioritari del suo programma, dalla mobilità e dal superamento del progetto del filobus sulla Strada parco allo stop al palazzo della Regione nell’area di risulta, dal verde, “valore imprescindibile per il benessere di tutta la città”, alle infrastrutture e alla riqualificazione delle periferie, Costantini ha ribadito l’importanza dell’ascolto e della partecipazione ed ha annunciato in tal senso eventi annuali dedicati, come gli Stati generali della mobilità urbana.

“Veniamo da cinque anni difficili, ma vi assicuro che riapriremo Pescara alla bellezza, al commercio, al turismo, ai diritti, agli anziani, alle persone con disabilità. E non sarà difficile, perché Pescara ha tutto ciò che serve per lasciarsi questi cinque anni alle spalle. E bastano due giorni, l’8 e il 9 giugno – ha concluso Carlo Costantini – per cambiarla davvero”.




MOSTRI (QUANDO NON C’È PIÙ L’AMORE)

Presentazione del libro di Giovanni Mancinone, Rubbettino editore, 202. Salotti culturali teatiniquinto incontro al Museo Barbella il 17 maggio dalle ore 17:30

Chieti, 11 maggio 2024. Dieci storie di femminicidi – e anche di un omminicidio – ripescate nelle cronache di una provincia placida e anonima compongono una sorta di mappa delle tante sfumature che assume la violenza sessista. Lo stile asciutto, quasi asettico, con cui Giovanni Mancinone descrive fatti turpi contribuisce a rendere più efficace l’affondo nelle oscurità dell’animo di uomini autori di violenze contro le loro partner. Ma lo scrittore non si astiene dal giudizio e coglie le asimmetrie: c’è la vittima, che vuole fare le sue scelte, e c’è un uomo che glielo impedisce, uccidendola. Quasi sempre è un compagno che non sa accettare la conclusione di una relazione amorosa e l’autonomia femminile.

Oltre cento donne ogni anno muoiono per femminicidio, una strage che continua a ripetersi, sempre con lo stesso copione. Sono utilissime, quindi, queste pagine che dimostrano l’importanza di andare oltre la superficie se vogliamo comprendere la radice del problema, che è una millenaria cultura maschilista e di sopraffazione. I ‘mostri’ sono tali non per una qualche eccezionalità, bensì per il rifiuto di emanciparsi da arcaici e comodi stereotipi. La strada dell’autodeterminazione è stata dolorosa, complicata, contraddittoria. Ma le donne hanno sperimentato sulla propria pelle che è l’unica possibile per vivere in libertà.

Rosalba Belmonte, docente universitaria di Sociologia della sicurezza sociale e della devianza presso l’Università della Tuscia, ha definito Mostri “un atto di pedagogia civile”, in quanto stigmatizza in maniera inequivocabile gli autori di violenza di genere, condannando non solo la violenza stessa, ma anche l’indifferenza sociale che spesso l’accompagna. (dal sito ufficiale dell’autore)

Giovanni Mancinone (Castelmauro 1951), giornalista professionista.

Ha pubblicato Molise criminale (Rubbettino editore) che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e tra questi il Premio Piersanti Mattarella (vincitore sezione inchiesta), premio storico-letterario parole chiave comune Polesella (vincitore saggistica storica edita giuria presieduta da Massimo Carlotto), il Premio OMCON 2022 per l’informazione (osservatorio mediterraneo sulla criminalità organizzata e le mafie), il premio nazionale letteratura italiana contemporanea 2022/2023 (vincitore sezione saggistica a tema / il bello dell’Italia: storia, segreti e curiosità delle città e dei paesi italiani).  Prima di entrare in Rai, dove ha ricoperto il ruolo di vicecaporedattore nella redazione della Tgr del Molise, firmando centinaia di servizi per il Tg1, il Tg2, il Tg3, Rainews24, Gr1 e Gr2, ha scritto per «l’Unità», «Paese Sera», «Rassegna Sindacale» e «Il Tempo». Ha diretto «Il Chimico Professionista», «Molise Oggi», «Molise Insieme» e altri periodici sia in Molise che nel Lazio. Nella sua carriera professionale si è occupato dei fatti più scottanti di cronaca che si sono verificati in Molise prestando molta attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Tra le inchieste più importanti arrivate in cronaca, l’Operazione Mosca che ha portato alla scoperta di un traffico di rifiuti industriali provenienti da sette regioni che venivano scaricati sulla costa molisana. Questa attività investigativa è stata la prima in Italia sullo smaltimento illegale di scarti industriali vero e nuovo grande business per la criminalità organizzata.

Introduzione: Luca Dragani.

Dialogano con l’autore: Antonella Caggiano (poeta e insegnante) e Carlotta Desario (scrittrice e aspirante giornalista divergente). 

Interventi: Cinzia Di Vincenzo.

Letture: Maria Antonietta Marasco e Claudia Zuccarini.

L’incontro sarà impreziosito da brani musicali della musicista Rossella Rezzolla.

Nata a Pescara, ha iniziato a studiare la chitarra all’età di nove anni. Dopo poco viene ammessa a frequentare il Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara sotto la prestigiosa guida del Maestro Bruno Battisti D’Amario. Consegue la maturità classica presso il Liceo Classico “D’Annunzio” e la Laurea in Chitarra entrambe con il massimo dei voti. Si perfeziona ai Corsi internazionali di interpretazione di Musica di Città di Castello, di Palmi (RC) e presso il Centro Internazionale della Chitarra a L’Aquila con il Maestro Alirio Diaz. Nella sua precoce attività concertistica coltiva un repertorio solistico e cameristico, in duo di chitarre e con flauto traverso. All’attività concertistica alterna l’attività didattica, insegnando chitarra per diversi anni presso le Scuole Civiche di Lanciano, di Vasto e in altri Istituti Musicali. Successivamente laureata con lode in Scienze Geologiche presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma, è attualmente docente in ruolo di Scienze Naturali presso il Liceo Classico di Pescara. Promuove progetti di diffusione della chitarra classica negli Istituti Superiori abruzzesi, in collaborazione con il Conservatorio di Pescara in qualità di Cultore della materia. Prosegue intanto la propria attività musicale e concertistica in occasione di festival, eventi culturali, concorsi e rassegne musicali.




FIRMA DAY

Per il riconoscimento dello Stato di Palestina

Vasto, 11 maggio 2024. Due giorni di raccolta firme organizzati da Schierarsi, l’associazione fondata dall’ex parlamentare Alessandro Di Battista.

L’associazione Schierarsi, fondata dall’ex parlamentare Alessandro Di Battista, prosegue la mobilitazione per il riconoscimento con una legge dello Stato di Palestina. In tutta Italia attivisti dell’associazione stanno raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare.

In questo fine settimana ci sarà un nuovo “Firma day” che coinvolgerà tutte le piazze di Schierarsi, tra cui quella di Vasto.

L’appuntamento è sabato 11 maggio dalle ore 17 alle ore 20 a Vasto in piazza Diomede e domenica 12 maggio, stessi orari, a San Salvo Marina in Lungomare Cristoforo Colombo (zona Controvento) per un gazebo in cui si potrà firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per il riconoscimento giuridico dello Stato di Palestina.

Foto: Guarino




PREMI INTERNAZIONALI FLAIANO

Pescara – Aurum 51^ edizione. 2° Festival Internazionale di Fotografia e Giornalismo “Flaiano fO”

Pescara, 11 maggio 2024. Due giorni di talk a ingresso gratuito con i più grandi fotoreporter italiani sul tema “I marziani dell’immagine: sguardi sull’Italia contemporanea”, il Premio alla Carriera a Dario Coletti, la nuova direzione artistica affidata a Marco Longari, Africa chief photographer dell’Afp.

All’Aurum di Pescara, il 10 e 11 maggio 2024 – a entrata gratuita fino a esaurimento posti –  la seconda edizione del Festival Internazionale di Fotografia e Giornalismo “Flaiano fO”, all’interno della 51a edizione dei Premi Internazionali Flaiano, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera. Dopo l’enorme successo di pubblico dello scorso anno, il festival ripropone la stessa formula della due-giorni di talk con grandi fotografi italiani. Il tema del Festival di quest’anno è “I marziani dell’immagine: sguardi sull’Italia contemporanea”.

La Presidenza dei Premi Internazionali Flaiano, con la Presidenza del Festival di Fotografia e Giornalismo hanno deciso di istituire da quest’anno, il Premio Internazionale Flaiano di Fotografia che sarà conferito alla carriera a Dario Coletti. Ripartendo da “Un Marziano a Roma” di Ennio Flaiano, la direzione ha voluto invitare fotografi italiani che, con coraggio, spesso considerati proprio dei Marziani, continuano a realizzare reportage, studiare, approfondire e a porre lo sguardo sul territorio italiano. La direzione artistica quest’anno è affidata a Marco Longari, che prende il posto di Romina Remigio, che mantiene la Presidenza e il coordinamento del Festival.

Classe 1965, Longari ha iniziato la sua carriera nel 1998 occupandosi della guerra in Kosovo, prima di entrare nell’Agenzia France Press in Ruanda nell’aprile del 2000. Come chief photographer dell’Afp ha lavorato a Nairobi (coprendo l’Africa Orientale e l’Oceano Indiano) e a Gerusalemme, da cui per sette anni si è occupato di Israele e Territori Palestinesi, Egitto, Libia e Siria. Attualmente opera a Johannesburg come Africa Chief Photographer per AFP. Ospite speciale Gabriella Simoni, inviata di guerra e capo esteri del Tg5 di Mediaset, che in trent’anni di carriera ha raccontato tutte le guerre dalla Guerra del Golfo nel 1991 (dove viene fatta prigioniera) passando per Somalia, Medio Oriente, Balcani, Afghanistan, Iraq, Libia, fino alle ultime in Ucraina e a Gaza.

Il fitto programma della due giorni ha inizio venerdì 10 maggio alle ore 10:00 con il ricordo di Carlo Orsi, reportagista morto nel 2021 e la proiezione del filmato “ Si commuoveva per nulla. Andava in bestia per poco”.

Quindi il talk con Gabriella Simoni e il giornalista, scrittore e fotoreporter Giovanni Porzio, per 30 anni inviato speciale di Panorama, uno dei primi giornalisti a entrare a Kuwait City durante la Guerra del Golfo del 1991 e vincitore di numerosi premi tra cui il prestigioso Max David per i suoi reportage dall’Afghanistan.  Alle ore 11:30, “33 anni dopo”, talk con il fotoreporter freelance Michele Amoruso e il fotogiornalista professionista Roberto Salomone.

Da una parte Michele Amoruso, che fin dall’inizio della sua carriera si è focalizzato sugli aspetti più fragili e complessi della società, prediligendo tematiche come quelle ambientali o legate alle crisi sociali, economiche e umanitarie e da alcuni anni è impegnato nella documentazione di alcuni dei maggiori disastri ambientali, come quelli provocati dai terremoti di Turchia o Marocco, e dei flussi migratori lungo le rotte balcaniche ed europee.

Quindi, Roberto Salomone, già stringer per l’Afp (Agence France Presse), che focalizza il proprio lavoro su tematiche sociali e ha lavorato in Afghanistan, Europa, Africa, Medio Oriente, Stati Uniti e Regno Unito. Alle ore 15:30 il talk con la fotografa documentarista Valeria Sacchetti dal titolo “Journey to the Lowlands, tra la via Emilia e il West”, libro che ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali e che nasce da un progetto a lungo termine durato sette anni e cominciato dopo il terremoto del 2012. Alle ore 18:30 la giornalista Gabriella Simoni e il direttore artistico del Festival, Marco Longari  si confronteranno su “Il fotografo e la giornalista. Gemelli diversi”.

La giornata di sabato 11 maggio, sempre all’Aurum, ha inizio alle ore 10:30 con il talk con Franco Carlisi dal titolo “Una felicità dopo”. Fotografo, regista e sceneggiatore, Carlisi, dal 1999 svolge la propria attività prevalentemente nei Paesi del bacino del Mediterraneo, alternando la necessità della testimonianza all’uso diaristico e introspettivo del mezzo video-fotografico. Nel 2011 espone al Padiglione Italia della cinquantaquattresima Esposizione internazionale d’Arte La Biennale di Venezia e nel 2023 esce il suo film “Non sai quanti nomi ti ho dato” che riceve numerosi premi nell’ambito dei festival del cinema indipendente. Alle ore 11:30, è il protagonista del talk “Memorie allo Specchio” è Giovanni Marrozzini, autore di numerosi reportage in Italia, Africa, Centro e Sud America, Balcani e Medio Oriente, raccolti in libri fotografici. Nel 2016 fonda Parolamia: in collaborazione con la libreria Hoepli scambia le sue immagini (in tiratura limitata) con libri nuovi di letteratura, storia e arte, iniziando a creare una biblioteca per i figli e altre biblioteche in giro per il mondo. Alle ore 15:30 è Napoli la protagonista del talk “Adagio Napoletano. L’Impulso della genesi.

La sospensione del giudizio”, con Stefania Adami. Classe 1962, la toscana Adami, nel 2018 ha ricevuto il titolo di Fotografo dell’anno FIAF, da cui la monografia “Una privata consapevolezza”. Nel 2022 con “Adagio Napoletano”, storia intima ambientata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ha vinto il premio Fosco Maraini per il Reportage e dal 2023, è stato esposto in numerose gallerie fotografiche nazionali. Nel 2023 la FIAF le ha assegnato il riconoscimento di MFI Maestra della Fotografia Italiana. Alle ore 18.30 il conferimento del Premio Internazionale Flaiano di Fotografia alla Carriera a Dario Coletti, con la seguente motivazione: “Da sempre attento alle tematiche sociali, antropologiche, ha saputo raccontare e far conoscere aspetti, tradizioni e problematiche dell’Italia, delle sue regioni e periferie, con sguardo attento, carico di particolare sensibilità ma sempre reale”.

Coletti sarà quindi protagonista con Marco Longari del talk “Il Fotografo e lo Sciamano. Lo Spirito Universale nella ricerca fotografica di Dario Coletti”. Classe 1959, Coletti da sempre attento alle tematiche del sociale, negli ultimi anni è approdato a una fotografia di più ampio respiro, approfondendo il rapporto tra fotografia e antropologia visiva e sperimentando altri linguaggi visivi come il film documentario (nel 2007 ha diretto La scelta, uomini del buio, sulla vita nelle miniere dell’Iglesiente). Attualmente collabora con l’associazione Malik di Cagliari come responsabile del settore immagine. Le sue fotografie sono conservate presso biblioteche e musei italiani. Tra i suoi libri monografici: Ammentos – feste popolari in Sardegna, Gente di miniera, Il fotografo e lo sciamano.

I Premi Internazionali Flaiano continuano quindi il loro percorso il 22 giugno 2024, con il Premio Internazionale Flaiano di Poesia. Quindi, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, che si tiene il 30 giugno e il Flaiano Film Festival, diretto da Riccardo Milani, dal 1 al 6 luglio. La kermesse si chiude il 7 luglio  in Piazza della Rinascita a Pescara con il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.




IL COMUNICATO DEL CDR DEL QUOTIDIANO IL CENTRO

Pescara, 11 maggio 2024. Il silenzio dell’azienda sui tanti temi oggetto di discussione e gli ultimi accadimenti confermano il gioco al massacro sulla pelle del giornale e del sito de il Centro. Non è solo una questione sindacale di ridimensionamento dell’organico e di tutela del posto del lavoro: si tratta piuttosto di qualità dell’informazione in Abruzzo e di pluralismo. Di principi di democrazia che un po’ alla volta stanno venendo meno.

I giornalisti, sorpresi dal silenzio delle istituzioni, hanno reagito in questi mesi raddoppiando gli sforzi, la nostra gratitudine si misura con i carichi di lavoro che abbiamo sopportato e sopportiamo giornalmente (al limite della resistenza fisica) per tenere in piedi un giornale che si è affermato grazie anche alla credibilità e al lavoro di ogni singolo redattore e collaboratore. L’azienda, invece, continua a tagliare a discapito del prodotto giornalistico incurante di avvenimenti ed esigenze dei lettori.

C’è chi, i giornalisti, vede andare in fumo i sacrifici fatti per anni per creare il punto di riferimento dell’informazione nella nostra regione; e chi, il management dell’azienda; invece, lavora per ridimensionare progressivamente quanto edificato dagli altri.  Con lo sciopero di oggi, sabato 11 maggio, rinunciamo a un’altra giornata di lavoro e alla sua retribuzione per non rinunciare alla dignità. E a quei principi di terzietà ed equilibrio indispensabili in vista degli impegni che ci attendono. Rivolgiamo un appello alle istituzioni – a tutti i livelli – per affrontare il problema prima che sia troppo tardi e ci scusiamo con i lettori e gli edicolanti, nostri preziosi punti di riferimento. 

Il Comitato di redazione de il Centro




L’AMORE DI DANTE ROSSETTI

A Scorci d’Abruzzo

Vasto, 11 maggio 2024. Una tragica storia d’amore ed una bara riesumata a “Scorci d’Abruzzo” il format Rai di Paolo Pacitti con Peppe Millanta e le telecamere di Sem Cipriani: è l’inverno del 1864, in una Londra grigia e nuvolosa un pittore sta combattendo contro i suoi fantasmi, pur essendo 44enne è consumato da vizi e tristezza e si difende con il suo pennello ed il suo talento, il suo nome è Gabriel Dante Rossetti, uno dei pittori più influenti dell’ ’80, fondatore della corrente dei preraffaelliti, figlio di Gabriele Rossetti, poeta e patriota abruzzese esiliato in Inghilterra la cui casa è a Vasto che oggi ospita il centro europeo per gli studi rossettiani.

Il fantasma di Dante ha un nome, Elizabeth Siddal, sua moglie musa e modella morta prematuramente pochi anni prima, e da allora Dante è disperato ed ossessionato dipinge il momento della sua morte: ne verrà fuori il quadro chiamato “Beata Beatrix”, uno dei più significativi dell’artista che si ispira alla “Vita Nuova” di Dante Alighieri, nel passo in cui il sommo poeta sogna la morte di Beatrice.

Quello tra Dante e Lizzy fu un amore tormentato fatto di tensioni, di eccessi e di passioni: i due si incontrarono nel 1850 quando lui era un pittore affermato e lei una modella di umili origini, da allora non si sono più lasciati fino alla scomparsa prematura di lei che abusava regolarmente del laudano un mix di alcol e oppio grazie al quale trovava sollievo contro la sua salute sempre più precaria e a stroncarla fu quasi sicuramente un’overdose probabilmente volontaria ma taciuta.

Per Dante fu terribile, la seppellì insieme a delle poesie che aveva scritto per lei e che in seguito recuperò da solo di notte volendole pubblicare: leggenda narra che il corpo fosse intatto ed i suoi capelli rossi ancora più lunghi. Ma a minare la salute di Lizzy fu proprio un quadro “L’Ophelia” ispirata alla tragedia di Shakespeare di John Everett Miller che la costrinse per mesi a poggiare ogni giorno immersa in una vasca da bagno per interminabili ore fino a quando la giovane non si ammalò.

Alessandra Renzetti




URLIAMO VITA!

Dialogo su donne e maternità

Luco dei Marsi, 11 maggio 2024. Tutte le sfumature della maternità, dello spirito di cura, di accoglienza, nell’idea che “madre è chi accoglie e accompagna”, generando nell’amore, prima e al di là che nella carne, ma anche le criticità, le difficoltà vecchie e nuove e gli stereotipi che ancora affliggono la maternità, comunque raggiunta, insieme al caleidoscopio di cambiamenti e di implicazioni emotive e psicologiche che la caratterizzano.

Saranno questi i temi che faranno da filo conduttore nel convegno, organizzato e promosso dalla Consulta delle Donne del Comune di Luco dei Marsi, a tema: “Urliamo Vita! Donne e maternità”, in programma per domenica, 12 maggio, Festa della Mamma, alle 18.30, nella sala dell’ex municipio, in piazza Umberto I.

Prenderanno parte all’incontro la sindaca di Luco dei Marsi, la dottoressa Marivera De Rosa, la professoressa Maddalena Angelucci, presidente della Consulta delle Donne, la dottoressa Maria Emanuela Di Domenico, ginecologa, la dottoressa Gina Onorato, psicologa, Carmen Limatola, autrice dell’opera “Il destino di un incontro”, con la partecipazione straordinaria di Roberto Di Cecco, “Piccolo amico della Consulta”, e dell’ospite d’onore Pierino “Zì Frate”, poeta. Accompagneranno il dialogo letture e contributi speciali. Tutti sono invitati a partecipare.




MANUTENZIONE DEL LAGHETTO DELLA VILLA

Al via sperimentazione a zero impatto ambientale. Sindaco e assessore Zappalorto: “adotteremo un prodotto per purificare l’acqua, senza dover spostare gli animali presenti nel bacino e tutelando sia la risorsa idrica potabile utilizzata, sia le casse dell’ente”

Chieti, 11 maggio 2024. Il Comune sperimenterà un nuovo rimedio a zero impatto ambientale per purificare il laghetto della Villa che da anni aspetta una manutenzione straordinaria. Pubblicata oggi la determina che impegna una spesa minima che consentirà di intervenire, preservando la flora e la fauna del luogo e consentendo un notevole risparmio al Comune sia in termini economici che di manodopera.

“Da settimane siamo al lavoro su un intervento massivo, tanto necessario, quanto complesso e oneroso, perché il laghetto della Villa manca da anni di manutenzione e, soprattutto, è riempito con acqua potabile, cosa che rende particolarmente costosa l’operazione di svuotamento e riempimento dell’invaso – spiegano il sindaco e l’assessore all’Ambiente e alla transizione ecologica Chiara Zappalorto – . Dopo aver attivato una sinergia che resterà costante con i biologi dei Nucleo Biodiversità dei Carabinieri Forestali e il Parco Maiella, vista la presenza di centinaia di testuggini e pesci nello stagno che, in caso di svuotamento, avremmo dovuto spostare con tutte le dovute cautele, siamo riusciti a trovare dei prodotti innovativi per arrivare allo scopo senza tante e tali operazioni, ma che agisce sull’acqua, purificandola. Si tratta di sostanze biologiche, dunque non chimiche, che non nuocciono alla fauna del laghetto, sperimentate con successo in Italia e fuori su bacini ben più grandi del nostro e che in poche settimane si attivano e recuperano la qualità delle acque.

Il costo è contenuto sotto i 1.000 euro e il quantitativo ci consentirà di agire sia sulla Villa, sia sugli altri bacini e fontane presenti in città, in modo da evitare interventi dispendiosi e non durevoli, che anche a causa del progressivo depauperamento del personale dell’Ente non riusciamo a sostenere, visto che all’attivo del Comune sono rimasti solo due operai per tutto il territorio cittadino. Per arrivare a una soluzione efficace abbiamo messo in campo tutte le possibilità. È stato necessario non sono solo per via delle esigue risorse umane le criticità con cui abbiamo dovuto confrontarci, ma soprattutto per l’esigenza di effettuare la manutenzione tenendo conto del rischio di emergenza idrica connesso ai cambiamenti climatici che riguardano anche noi, aspetto valutato con ACA che gestisce le reti idriche di Chieti da anni, questo al fine di trovare la soluzione migliore. La sperimentazione nasce da queste esigenze: agire in tempi rapidi e farlo tutelando impianto, fauna ittica e ambiente. Gli uffici stanno provvedendo all’acquisto del prodotto, prima dell’impiego si stanno facendo degli interventi sull’impianto idrico del bacino e poi si procederà. Il prodotto agirà di settimana in settimana, nella prima fase andrà ad attutire gli odori e poi, dalla superficie, nel giro di poche settimane agirà sull’acqua stagnante purificandola e rendendola limpida.

Una soluzione che arriva considerando sia le condizioni economiche dell’Ente, sia l’impatto ambientale delle scelte che in questo caso non c’è, perché il prodotto non va a modificare né ecosistemi vegetali, né quelli animali e migliorerà di certo anche quelli “umani”, dei frequentatori della Villa, non avendo problemi di tossicità”.




INCREDIBILE: LA RISERVA MESSA ALL’ASTA!

di Radici inComune

Pescara, 11 maggio 2024. L’Ente gestore, ovvero il Comune di Pescara e nella fattispecie la Giunta comunale, mette all’asta gli alberi della Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana, patrimonio della collettività, dopo aver ignorato, per l’intero mandato di 5 anni (2019-2024), l’esistenza del relativo Piano di Assetto Naturalistico.

Infatti dopo l’approvazione dello stesso nel 2018 e la tardiva pubblicazione dell’atto sul BURA il 13 febbraio 2019, su tutte le versioni del Documento Unico di Programmazione (DUP), redatti dall’Amministrazione dal 2020 al 2023, alla voce: “Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana” il testo esordisce sempre con lo stesso testo: “Nelle more del completamento da parte della Regione Abruzzo dell’iter approvativo del Piano di Assetto Naturalistico (avvenuto come detto nel 2019), andranno perseguite le seguenti azioni (…). A pag. 103 del DUP 2023-2025, ma anche degli altri, si legge inoltre: “4. Gestione – Nelle more della definizione, da parte del Consiglio comunale, di un più incisivo e potenziato assetto di gestione della Riserva, si procederà, in coerenza con il PAN, alla realizzazione di strutture di accoglienza volte a garantire sostenibilità economica ad azioni di gestione organiche dell’area protetta”. Altre simili “enigmatiche” dichiarazioni, ripetute in fotocopia, chiudono in tutti i DUP il breve capitolo sulla Riserva.

Quindi mai nominato un Comitato di gestione, nè tanto meno la Direzione scientifica!

Dopo l’incendio dell’agosto del 2021, di fronte al quale, nonostante gli allerta meteo, l’Amministrazione si è fatta trovare gravemente e drammaticamente impreparata, la stessa ha continuato a ritenere non necessaria una governance scientifica interna, ma si è avvalsa, con bizzarre e improvvisate formule, di variegate consulenze esterne, in modalità per nulla coerenti con la norma istitutiva dell’area protetta.

Fino ad arrivare alle attuali attività di “bonifica” e rimozione delle presunte “macerie” lasciate dal fuoco, ovvero il legname bruciato. Proprio quest’ultimo, il cd materiale di “esbosco”, è stato valutato dal progettista, nonché DL dell’intervento, “nelle disponibilità della ditta appaltatrice” oltre che di “scarso valore di mercato” tanto da suggerire all’Ente appaltante (il Comune) di bruciarlo, indicando anche dove (impianto di Biomasse di Termoli), paradossalmente trasformando gli alberi da “riserve di carbonio” a fonte di emissione di CO2: un mondo alla rovescia!

Abbiamo consultato tutte le attuali norme vigenti in materia, dalla Legge 21 novembre 2000, n. 353: “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”, alla Legge 14 gennaio 2013, n. 10: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, e finanche L.R. 4 gennaio 2014, n. 3: “Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo”, ma tutte  rimandano ai PAN vigente, dove non vi è  riferimento alcuno a tale pratica, nè tanto meno alla sua messa all’asta (per fare non si sa cosa).

Ma quand’anche fosse, si tratta di un obbligo o di un’opportunità? In entrambi i casi, quale sarebbe la posizione del Comune, nel gestire un patrimonio pubblico, che è della collettività, nei confronti dell’impegno che invece è tenuto ad assumere dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione a cui i Comuni italiani sono chiamati e tenuti ad aderire e a dare il loro contributo, dove la parola combustione non è mai citata?

Per non parlare della completa applicazione del Codice degli Appalti  e dei relativi Criteri Ambientali Minimi (CAM), certamente all’attenzione del progettista relativamente ai lavori di esbosco sopra esposti, ma solo quellio relativi all’adozione sostenibile di attrezzature di svago per aree verdi, quindi sbagliate, tralasciando invece quelli relativi alle attività obbligatorie da mettere in atto per lo smaltimento di materiale di scarto di lavorazioni del verde (compostaggio in loco o in remoto per restituire sostanza organica a un suolo geopedologicamente sabbioso e quindi poco fertile).

A detta grave lacuna si aggiunge quella relativa alle campagne di comunicazione, obbligatorie anch’esse, che a nostro avviso non sono mai state effettuate per nessuna delle opere di gestione ordinaria e straordinaria del verde, né tanto meno l’Amministrazione ha verificato che venissero effettuate (addirittura in diversi bandi l’Ente appaltante, il Comune, ha previsto opere in contrasto con i CAM, tipo dare punti a chi prevedesse la destinazione energetica degli scarti, fatto gravissimo!!!)

Cosa devono dedurre due Enti sovraordinati, come la Regione Abruzzo, il suo Ufficio Parchi e Riserve Naturali, che con propria Legge ha istituito, nel 2000, la Riserva affidandola al Comune e finanziando annualmente anche le relative attività di gestione, nonché l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, l’ANAC, a cui fa capo il rispetto dell’attuazione del Codice degli appalti, verdi in questo caso (GPP), e che valuta le violazioni della disciplina sull’affidamento e l’esecuzione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture?

Si è letteralmente increduli rispetto a quanto questa Amministrazione sia riuscita a non fare in termini di attuazione delle norme (a partire dal PAN e dal Codice degli appalti) e di converso a danneggiare l’area protetta con una sequenza sorprendente di attività, ordinariamente di “giardinaggio”, finanche alla distruzione di interi lembi di pineta come è avvenuto nel caso della realizzazione del Pendolo, 600 metri di follia viaria che oggi attraversano l’area protetta con il passaggio previsto di milioni di auto.

Il legname della Riserva non può essere mandato in fumo, affidandolo con un’asta ad aziende che usufruirebbero di inverosimili incentivi statali per mandarlo al rogo, producendo CO2, ma deve essere restituito alla stessa area protetta ovvero a tutte le aree verdi della città, perché è alla città e ai suoi abitanti che detto patrimonio appartiene.




LA CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA

Riunione in Comune con tutti i soggetti interessati. L’Amministrazione: “La nostra proposta mantiene gli uffici nel centro storico e riqualifica una zona che la città non può permettersi di vedere svuotata”

Chieti, 11 maggio 2024. Nella mattinata di oggi in Comune si è svolta una prima riunione inerente la proposta di progetto dei lavori di ampliamento del Palazzo di Giustizia del Tribunale di Chieti. Erano presenti oltre al sindaco Diego Ferrara e al presidente del Consiglio comunale Luigi Febo, il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, il presidente del Tribunale Guido Campli, il Procuratore di Chieti Giampiero Di Florio, il direttore dell’Agenzia del Demanio Abruzzo e Molise Francesco Tarricone, il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Goffredo Tatozzi, per la provincia di Chieti Silvia Di Pasquale. Alla riunione ha partecipato anche Giovanni Legnini che si è fatto carico dell’argomento già in veste di Sottosegretario del governativo.

“Abbiamo voluto proporre ai convenuti la proposta di progetto che inquadra il nuovo insediamento della Cittadella della Giustizia, la priorità è quella di mantenere gli uffici in centro, attivando un’azione importantissima di rigenerazione urbana – hanno esordito il sindaco e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo che ha illustrato l’ipotesi progettuale – Il progetto prevede l’ampliamento dell’attuale polo giudiziario in Piazza San Giustino, attraverso la rifunzionalizzazione dell’edificio di proprietà pubblica situato su via Arniense, anticamente destinato a ospedale e la realizzazione di nuove volumetrie sulla parte terminale della via che si affaccia sulla valle. L’edificio dismesso, è adiacente alla Cattedrale di San Giustino, proprio dietro all’attuale Palazzo di giustizia, gli interventi ne prevedono l’adeguamento strutturale e impiantistico e la futura destinazione ad uffici all’interno dei 2.306 mq. di spazi a disposizione. Il polo giudiziario sarà completato con la realizzazione di nuove volumetrie, all’interno delle quali saranno inseriti ambienti destinati ad uffici, archivio e servizi per un totale di 1.800 mq di nuova edificazione. Abbiamo lavorato su questa ipotesi che non solo mantiene gli uffici in centro storico, evitando così uno svuotamento che Chieti ha già vissuto negli anni e che ha portato alla perdita di una mole consistente di popolazione residente e di servizio agli uffici, ma avrà un percorso concomitante a una serie di opere che produrranno servizi agli edifici, ad esempio i parcheggi.

Non è casuale, a tale proposito, la vicinanza della zona con il parcheggio di via Ciampoli, ormai in via di realizzazione, nonché con il Terminal, dove stanno per riprendere i lavori di montaggio della scala mobile che consentirà l’utilizzo di altri stalli e, infine, anche con piazza Garibaldi, dove sta per partire il cantiere della riqualificazione con la costruzione di un parcheggio interrato, infrastrutture dove potremo destinare un numero importante di parcheggi a servizio degli uffici giudiziari, recuperando per la città quelli di largo Cavallerizza.  La scelta di agire sulle attuali ubicazioni, che sottoporremo al più presto agli uffici ministeriali competenti, anziché optare per una delocalizzazione che creerebbe nuovi vuoti nel cuore del nostro centro storico, reputiamo sia la migliore anche nell’ottica del risparmio sulle locazioni, vagliando la possibilità di procedere all’acquisizione dell’attuale palazzo del Tribunale dalla Spa pubblica Invimit che ne è proprietaria, in modo da sgravare il Ministero della Giustizia dagli oneri delle locazioni. Un’operazione che potrebbe avere importi più sostenibili di quelli ventilati per altre ipotesi. Procederemo con la massima condivisione, pensando anche a un concorso di idee con tempi stretti, in modo da arrivare a un’ipotesi condivisa il più possibile e che sia funzionale e utile anche alla vita e al futuro della città”.




CRESCE LA RETE DELLA VILLAMAGNA DOC

La Cantina Villamagna, il più grande produttore di vino a denominazione, entra nell’associazione Generazioni

Villamagna, 11 maggio 2024. La Cantina Villamagna, storica cooperativa che raccoglie circa 230 soci, dal 29 Aprile 2024 è ufficialmente entrata a far parte dell’Associazione Generazioni del Villamagna DOC, segnando così un passo decisivo e importante nel percorso di crescita della Denominazione di Origine Controllata che nasce nell’omonimo comune teatino.

Katia Masci, Presidente di Generazioni del Villamagna DOC, dichiara: “Con l’ingresso della Cantina Villamagna nella Rete, si chiude un cerchio che aperto ben 20 anni fa, quando la stessa cantina si era fatta promotrice del progetto Villamagna DOC. Siamo molto soddisfatti di questo traguardo, un’unione di intenti che corrisponde anche ad un cambiamento reale nelle relazioni tra aziende, accentuato da un efficace passaggio generazionale che si è avuto negli ultimi anni”.

Per il Presidente della Cantina Villamagna Franco Ferrara: “La partecipazione ai progetti di valorizzazione della DOC è frutto anche di un nostro percorso di crescita, che è culminato nel 2017 con l’avvio della vendita del nostro vino imbottigliato. Siamo certi che l’unione sia la risposta migliore alle esigenze di un mercato sempre più sensibile alle identità territoriali”.

L’Associazione Generazioni del Villamagna DOC è una rete di imprese che dal 2018 si occupa di promuovere la DOC Villamagna, mettendo in campo attività commerciali e promozionali in Italia e all’estero, anche in collaborazione e per iniziativa del Consorzio di Tutela Vini Abruzzo.

Negli ultimi anni, nonostante le sfide imposte dalla pandemia, sono state messe in atto numerose iniziative di promozione, tra cui presentazioni ufficiali, eventi stampa nazionali e internazionali, masterclass e tasting B2B in diverse città italiane ed europee. Alla prima presentazione ufficiale dell’Associazione durante il Vinitaly 2022 sono seguiti numerosi incontri con la stampa italiana e incoming con operatori esteri nella primavera-estate 2023.

Parallelamente, i produttori del Villamagna DOC hanno organizzato, nel corso degli ultimi mesi, diversi approfondimenti e degustazioni dirette agli addetti ai lavori: giornalisti, sommelier, importatori e distributori. A Milano presso il ristorante stellato Sadler, a Roma nella sede di Bibenda all’Hotel Rome Cavalieri, ad Amsterdam e a Copenhagen in lingua originale grazie alla collaborazione con Master of Wine e relatori WSET di rilievo.

Guardando al futuro, sono in cantiere ulteriori progetti di promozione rivolti al pubblico dei winelovers, con un grande evento previsto per il prossimo ottobre, dedicato alla presentazione delle nuove annate della DOC.

Inoltre, le cantine del Villamagna DOC stanno attivando sinergie finalizzate all’accoglienza enoturistica sul territorio, offrendo presto la possibilità di pernottare, visitare il paese e le sue cantine come parte di un sistema borgo integrato.

I vini della DOC Villamagna hanno ricevuto riconoscimenti e recensioni positive dalle più autorevoli riviste internazionali del settore vinicolo, come Vinous, James Suckling, Wine Enthusiast, e nelle maggiori guide nazionali quali Ais, Bibenda, Gambero Rosso confermando la qualità e l’eccellenza raggiunta dai vini a denominazione.

Attualmente, sono sei le cantine che producono la DOC Villamagna e fanno parte dell’Associazione Generazioni del Villamagna DOC: Cantina Piandimare, Cantina Villamagna, Cascina del Colle, Palazzo Battaglini, Torre Zambra e Valle Martello.

Questi produttori, radicati in una zona con una lunga tradizione vitivinicola, contribuiscono alla produzione di vini che rappresentano l’autentica espressione del territorio. Alla Presidenza della rete Generazioni è stata eletta dal 2022 Katia Masci, titolare ed export manager della cantina Valle Martello.

LA DOC VILLAMAGNA

La DOC Villamagna, riconosciuta con Decreto del 20/04/2011, tratta di un vino rosso ottenuto dal vitigno Montepulciano almeno per il 95%, con una resa massima di 12 t/ha, proposto in due tipologie: Base e Riserva.

La tipologia Base deve avere un affinamento minimo di dieci mesi a partire dal 1° novembre dell’anno della raccolta e un grado alcolico minimo del 13%. La tipologia Riserva deve avere invece una maturazione minima di 24 mesi e una percentuale alcolica minima del 13,5%. I vini DOC Villamagna possono indicare in etichetta il nome della “Vigna”, seguita dal relativo toponimo.

L’area interessata, di 85 ettari, comprende interamente il comune di Villamagna e parte dei comuni di Bucchianico e Vacri, in particolare la collina denominata “La Torretta”, in provincia di Chieti, in Abruzzo. Si tratta di terreni selezionati e vocati alla coltura della vite e dell’olivo, con esposizione a sud-est o sudovest e ad altitudini comprese fra 30 e 180 metri. Sono esclusi quelli esposti a nord e quelli lungo gli alvei dei corsi d’acqua Foro e Serepenne. L’orografica del territorio è caratterizzata da ampie colline assolate e ben esposte a Sud.

I produttori di Villamagna sono prevalentemente Cantine storiche, in una zona che ha la propria vocazione alla viticoltura da antichissima data, tanto da comparire addirittura in una bolla papale di Niccolò II del 1059. Il terreno utilizzabile alla coltura della vite copre circa il 90% del comprensorio. Quasi un quarto degli abitanti, circa 2300, è addetto a lavori legati al mondo del vino e quasi ogni famiglia ha la sua piccola vigna.

Lo stesso toponimo della cittadina si compone del termine latino “villa”, in pratica residenza di campagna o fattoria con podere e dell’aggettivo “magna”, in sostanza grande, importante. Dalla loro passione, dalla paziente e accurata ricerca della qualità, dalla profonda sensibilità per la sostenibilità del territorio nascono vini che descrivono e testimoniano l’espressione autentica di un territorio unico e particolare.

L’interazione dei fattori naturali con quelli umani, legati alla tradizione e alle consuetudini locali da un lato, e le moderne tecniche di allevamento e vinificazione dall’altro, consente di ottenere vini con forti elementi distintivi, con un valore aggiunto: il volto più elegante dell’essenza del Montepulciano, caratterizzato da profumi complessi, di grande struttura e persistenza gusto-olfattiva.

La produzione attuale del Villamagna DOC è di 80 mila bottiglie.




CAMPIONATI DI LINGUE E CIVILTÀ CLASSICHE

Al polo liceale Ovidio  la finale nazionale. Hanno partecipano 79 studenti da tutta Italia. Domani la premiazione al cinema Pacifico

Sulmona, 10 maggio 2024. Il Polo Liceale “Ovidio” ha ospitato, questa mattina, la finale nazionale della XII edizione dei Campionati di Lingue e civiltà classiche, promossi dal Ministero dell’istruzione e del merito e inseriti nel “Programma Valorizzazione Eccellenze a.s. 2023-2024”.

Si tratta di gare individuali rivolte alle studentesse e agli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria superiore, articolate in tre sezioni: lingua greca, lingua latina e civiltà classiche.

Dopo le selezioni svoltesi in tutte le regioni d’Italia, i 79 migliori studenti hanno avuto accesso alla finale nazionale, che si è tenuta questa mattina a Sulmona, nell’aula magna del Liceo Artistico “Mazara” e al Liceo “Vico”. Trentasei dei finalisti hanno partecipato alla prova in presenza, agli altri è stata data la possibilità di partecipare a distanza, in collegamento Internet.

Per la prova di greco, gli studenti sono stati impegnati nella traduzione e nel commento di un passo di Erodoto, per la prova di latino è stato proposto un brano di Sallustio, per la prova di civiltà classiche, i partecipanti hanno prodotto un testo espositivo-argomentativo sul tema delle esplorazioni.

L’IIS “Ovidio” si è aggiudicato l’organizzazione della finale nazionale, rispondendo allo specifico bando ministeriale. “Vedere questi ragazzi di ogni parte d’Italia partecipare, in maniera così appassionata e attenta, ai Campionati di Lingue e civiltà classiche e oggi alla prova finale”, ha commentato la professoressa del Liceo classico cittadino Gabriella Carugno, responsabile dell’organizzazione, “ci dice molto su quanto lo studio del greco, del latino e di tutta la cultura classica non sia affatto in discussione, ma conservi ancora oggi, in tutta Italia vitalità e pieno valore”. “L’organizzazione di questa finale ha impegnato tutto il nostro Istituto ed è per questo che voglio ringraziare tutti coloro che l’hanno resa possibile”, ha sottolineato la dirigente del polo liceale “Ovidio”, Caterina Fantauzzi, “ma è un impegno che abbiamo portato avanti con entusiasmo, nella piena convinzione dell’importanza dello studio del mondo e della cultura classica.”

Nel pomeriggio, la commissione nazionale, rappresentata a Sulmona da Carla Guetti – Coordinatrice nazionale MIM-DGOSVI; Gian Enrico Manzoni (docente Università Cattolica sede di Brescia); Maria Antonia Piva (Dirigente scolastica in quiescenza), Renzo Tosi (oridnario di. Lingua e Letteratura greca in quiescenza Università di Bologna), e composta anche da Rossella Iovino (docente Liceo “A. Meucci” di Aprilia), Elena Mazzacchera (docente Liceo classico “Paolo Sarpi” di Bergamo) e Franco Montanari (ordinario di Letteratura greca in quiescenza Università di Genova), sarà impegnata nella correzione degli elaborati. I nomi dei vincitori saranno resi noti domani mattina, in occasione della Cerimonia in programma, dalle 10, al Cinema Pacifico. La premiazione sarà preceduta dagli istituzionali e dalla Lectura Ovidii a cura degli studenti del Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona.




PIZZA SCIMA (scema!)

Chieti, 10 maggio 2024.  La Pizza Scima o scema, è una pizza senza lievito, dell’antica tradizione abruzzese. Questa sua caratteristica lo rende simile al PANE AZZIMO (senza lievito), un patrimonio spirituale delle comunità ebraiche, che si stabilirono nei pressi di Casoli CH, nel XVII secolo. Il termine dialettale “ACIME”, vuol dire infatti: “AZZIMO”. Anche se questa pizza viene prodotta in tanti comuni, la paternità è la contrada Pianibbie, ai piedi del borgo rurale di Ripitella, nei pressi di Casoli (CH), dove dal 27 al 29 agosto c’è la sagra della PIZZA SCIMA.

Ingredienti

FARINA 250 g – 13 cucchiai da tavola colmi

VINO BIANCO 1/2 bicchiere 60 ml

ACQUA 5 cucchiai

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 5 cucchiai

BICARBONATO DI SODIO ½ cucchiaio

SALE ½ cucchiaino

Aromi (origano, cumino, coriandolo), se graditi

Procedimento

In una scodella, versare gli ingredienti ed impastare. (Il bicarbonato di sodio favorisce la lievitazione rendendo la pizza più soffice). Poi, rovesciare l’impasto sulla spianatoia. Formare una palla e seguitare ad impastare, versando altra farina, anche se supera il peso della ricetta, sino a quando si stacca dalla spianatoia. Copriamola con una ciotola capovolta e lasciamola riposare per 15 minuti circa. Prendere un foglio di carta da forno e ci posiamo sopra l’impasto. Con l’aiuto di un mattarello lo stendiamo, fino ad ottenere un disco di 1 centimetro di spessore. Quindi lo spostiamo dalla spianatoia al tegame di 18 centimetri di diametro. Con il coltello è importantissimo fare dei tagli, lungo tutta la superficie dell’impasto, realizzando dei quadrati. Questa pizza, al momento del consumo, va spezzata rigorosamente con le mani. Si cosparge nuovamente con dell’olio extravergine d’oliva, da far entrare nei tagli. Infornare, nel forno preriscaldato, a una temperatura di 250 gradi, per quaranta minuti. È una pizza dalla quale esce un profumo di olio e farina, con un’ottima crosticina leggermente croccante. È sbriciolabile, gustosa, viene servita come sostituto del pane, con insalate, formaggi, minestre o carni alla griglia, come gli arrosticini. Ottima anche da consumare come spuntino.

Non può mancare il vino… BIANCO O ROSATO

Luciano Pellegrini




TORNA EXPO SECURITY & CYBER SECURITY FORUM

Parte da Pescara la lotta ai crimini informatici sempre più evoluti. Il 14 e il 15 i professionisti della Cyber Security  a confronto sull’evoluzione degli attacchi informatici al porto turistico Marina di Pescara

Pescara, 10 maggio 2024.  La lotta ai crimini informatici non conosce tregua, così come c’è necessità di essere sempre aggiornati sui nuovi strumenti di difesa per evitare di rimanere vittime di attacchi che rischiano di causare danni economici, reputazionali e personali. Per questa ragione Pescara tornerà a ospitare il gotha della cyber security nazionale e internazionale che, il 14 e il 15 maggio, sarà protagonista dell’ottava edizione di “Expo Security & Cyber Security Forum”.

Il PalaBecci del porto turistico Marina di Pescara, infatti, si trasformerà nuovamente nella cittadella della cyber security grazie alla presenza dei massimi esperti del settore che operano sia nel settore pubblico che in quello privato, senza tralasciare il mondo accademico. Due giornate di intensa attività riservate a professionisti, istituzioni, piccole e medie imprese, mondo industriale e accademico, che anche quest’anno saranno promosse dall’associazione Vae Victis con il sostegno di Confimi Industria Abruzzo, Consiglio regionale dell’Abruzzo e Comune di Pescara, con il suo assessorato alla transizione digitale, e in collaborazione con i principali player della cyber security a livello nazionale e internazionale, tra cui Leonardo Cyber Security di Finmeccanica, che per il primo anno sarà protagonista dell’evento.

L’evento, sotto la direzione scientifica di Francesco Perna, Principal Cyber Security BCG Platinion, presenta una piattaforma strutturata e smart articolata in: un’area Speech dove si alterneranno decine di relatori chiamati a fornire il loro contributo su diversi driver tematici; un’area Tech Talk  in cui aziende e professionisti potranno presentare tutte le novità in tema di prodotti e servizi; un’area Hackdriatic, organizzata in collaborazione con Metro Olografix, che ha organizzato una capture de flag per i cento partecipanti provenienti dai corsi di studi di informatica del Centro Sud Italia.

Si tratta di un’area pensata per scovare i giovanissimi talenti che dovranno gestire momenti di crisi, elaborare strategie di difesa e superare challenge, avendo l’occasione di entrare in contatto con le principali realtà legate al mondo della cyber security, costantemente a caccia di profili specializzati ma anche di giovani menti da formare; un’area Business Contact organizzata con l’obiettivo di creare una piattaforma privilegiata di incontri e relazione con cyber security expert e professionals.

Rimanendo costantemente al passo con i tempi e nato con l’obiettivo di aumentare soprattutto la cultura della sicurezza informatica, per l’edizione 2024 Expo Security & Cyber Security Forum avrà i seguenti driver tematici: Cybersecurity e Intelligenza Artificiale; Cyber Security Crisis Management; Cyber Security Skill Gap & Educational; Cyber security regulation e impatto sulle aziende. Gli incontri saranno realizzati in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e con l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e conferiranno crediti formativi per le categorie.

Tra i principali nomi presenti nell’Agenda Speech: Ranieri Razzante, componente del Comitato strategico per l’AI della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Aldo Sebastiani, SVP Cyber Security & Digital Competence Center di Leonardo Spa; Angelo Tofalo, CEO AT Agency e già Sottosegretario di Stato alla Difesa; Matteo Lo Giudice, Executive Search & Leadership Advisory di KeyPartners; Nino Fasciani, Head of Cyber Security Service Operation Center di Leonardo.

Tra le novità dell’edizione 2024, martedì 14 maggio alle 18,30 ci sarà l’Aperitech, un momento di confronto aperto a tutti i partecipanti dell’evento ma più informale, a cura di Metro Olografix, in cui si affronterà il tema della Threat Intelligence con Stefano “antelox” Antenucci e Riccardo “reecdeep” Di Pietro. A seguire, dalle 19,30, andrà in scena il Cyber Harbor Party, con il dj set di Augusta Dj, per gustare un aperitivo al tramonto e avere l’opportunità di approfondire la conoscenza con i protagonisti di Expo Security & Cyber Security Forum  

«L’evento rappresenta un imperdibile momento di approfondimento sugli asset strategici della Cybersecurity oltre che una piattaforma di connessione e networking tra industria, pubblica amministrazione, sistema accademico e decision makers per rafforzare la cyber awareness contro le più innovative azioni di cybercrime», spiega la presidente dell’associazione, Silvia Di Silvio. «L’avanzamento delle tecnologie trova corrispondenza nell’evoluzione degli attacchi informatici che generano un veloce cambiamento e nuove regole nel mondo cyber. L’obiettivo comune di enti pubblici e privati deve essere il raggiungimento di un livello elevato di sicurezza informatica per le infrastrutture critiche e il potenziamento di requisiti e livelli di sicurezza informatica secondo le ultime direttive europee in ambito cyber security».

«Il tema della Cyber-Security», aggiunge il presidente del Consiglio regionale della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, «ha una rilevanza strategica per tutti gli apparati di governo, a qualunque livello: la possibilità di proteggere i nostri apparati di governo dagli attacchi informatici deve rispondere agli stessi criteri della Protezione civile, permettendo di attivare procedure che vadano in deroga alle norme. La problematica fa parte dell’Agenda del Governo regionale e di quello nazionale, con innovazioni importanti che renderanno più sicuri i nostri sistemi, che significa proteggere i cittadini e i loro dati sensibili».

«Dal nostro insediamento siamo al fianco di questo evento», prosegue l’assessore comunale Eugenio Seccia. «Noi abbiamo fatto un passo in avanti grandissimo perché siamo passati dal 67esimo al primo posto delle città del Centro Sud Italia come digitalizzazione e al quindicesimo tra le città metropolitane in Italia. Per cui siamo molto attenti a questi temi, anche in virtù del fatto che con l’avvento dell’intelligenza artificiali i sistemi di aggressione informatica sono sempre più sofisticati per cui è bene che le amministrazioni pubbliche siano vicine a questi temi per far sviluppare la cultura della sicurezza cibernetica».

«Come Confimi Industria Abruzzo siamo orgogliosi di promuovere un evento del genere, ormai arrivato all’ottava edizione, che è stato molto lungimirante dall’inizio a trattare uno dei temi diventato cruciale soprattutto per le aziende, viste anche le nuove normative europee», commenta la direttrice Alessandra Relmi. «Noi vogliamo cercare di supportare e guidare le aziende alla scoperta e alla conoscenza di questo tema della cyber security che diventa sempre più importante. Sono tanti gli appuntamenti importanti, speriamo che possano giovarne tutte le nostre aziende e non solo».

L’evento è gratuito ed è rivolto a professionisti e aziende. È possibile registrarsi online sul sito exposecurity.it dove sarà possibile consultare il programma completo e iscriversi ai singoli speech.




FONDAZIONE PESCARABRUZZO APPROVA IL BILANCIO

Esercizio 2023 con 4,5 milioni di avanzo

Pescara, 10 maggio 2024. Il Comitato di Indirizzo della Fondazione, nella sua ultima seduta, ha approvato il bilancio consuntivo 2023. Durante l’anno, l’economia globale ha mostrato timidi segnali di ripresa. L’Europa ha avuto un andamento più contrastato con una minore crescita, influenzata dalla recessione in Germania. Le politiche monetarie si sono inasprite con aumenti dei tassi di interesse, ma la fine del 2023 ha visto aspettative di un loro calo dovuto al rallentamento dell’inflazione.

La gestione del portafoglio finanziario della Pescarabruzzo si è sviluppata, pertanto, all’interno di un contesto operativo particolarmente complesso, che ha richiesto una maggiore attenzione nel monitoraggio degli asset già disponibili e una più attenta cura nella selezione dei nuovi prodotti di investimento.

L’oculata attività ha permesso di chiudere l’esercizio con un avanzo di bilancio di € 4,5 milioni, con un incremento rispetto all’esercizio precedente e alle previsioni del 2023, pur avendo applicato solo marginalmente il Decreto MEF del 14.6.2023 in tema di sospensione temporanea delle minusvalenze da valutazione per i titoli destinati a permanere non a lungo nel portafoglio. Del favorevole risultato, circa € 3,5 milioni saranno destinati alle attività erogative per l’annualità corrente. In forma aggregata, i componenti positivi di reddito sono pari a € 12,3 milioni. Hanno contribuito all’avanzo di esercizio anche proventi derivanti da operazioni straordinarie, per € 2,6 milioni, in particolare legate alla plusvalenza da vendita di un importante immobile acquistato solo l’anno prima. L’aggregato che somma il Patrimonio Netto e i Fondi per l’attività d’Istituto ha superato la soglia di € 272 milioni, di cui circa 62 sono le risorse che sostengono a lungo termine le aspettative delle future generazioni.

Nel corso del 2023 sono state deliberate erogazioni per complessivi € 4,2 milioni. Tale importo ricomprende elargizioni a supporto di iniziative proprie dell’Istituto e di soggetti terzi. Meritano menzione, ad esempio: le mostre temporanee svolte all’interno del CLAP Museum e dell’Imago Museum. Si è completata la progettazione degli spazi espositivi del piano interrato del “Polo Culturale Polivalente e di Alta Formazione” di via Michelangelo a Pescara, compresa l’installazione nell’area giardino dell’opera “En Archè” dell’artista Franco Summa. Per le aree interne, si è confermato il sostegno al progetto “Terra autentica” che promuove la valorizzazione “integrata” culturale e turistica di numerosi borghi storici e a quello pluriennale della Fondazione Musei Civici di Loreto Aprutino, che gestisce una delle più rilevanti collezioni di ceramiche barocche.

Inoltre, sono stati confermati gli impegni per progetti nazionali in favore della “Fondazione con il Sud” (€ 71 mila) e del “Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile” (€ 241 mila). In particolare, con riferimento a quest’ultimo progetto, dal 2016 al 2023 la Fondazione ha erogato € 3,4 milioni, consentendo finanziamenti a favore dell’Abruzzo per oltre € 8,6 milioni, di cui 2 destinati alla sola provincia di Pescara per la realizzazione di 10 importanti iniziative. Sono stati erogati anche € 142 mila al Fondo Unico Nazionale del Volontariato che finanzia il Centro abruzzese di Servizio per il Volontariato.

Tra le attenzioni sulle quali la Fondazione concentra la sua attività nel corso del nuovo anno 2024, vi sono l’inaugurazione di un nuovo Studentato Universitario, il Polo museale dedicato all’Arte Povera e alla Land Art, l’”Archivio d’Artista” annesso al CLAP Museum, il progetto “Factory del Design” che coinvolgerebbe un’emblematica infrastruttura cittadina e il Parco Urbano nell’area di risulta della città capoluogo.




BIO CUCINA MEDITERRANEA

L’ Università degli Studi di Teramo presenta il libro di Massimiliano Capretta

Teramo, 10 maggio 2024. L’Università degli Studi di Teramo ha organizzato un evento per la presentazione del libro “Bio Cucina Mediterranea” di Massimiliano Capretta, rinomato Chef e patron del ristorante l’Arca ad Alba Adriatica. L’evento avrà luogo il 14 maggio 2024, alle ore 17:30, presso l’Aula 12 del Polo Didattico S. Spaventa, Campus Aurelio Saliceti.

Il libro “Bio Cucina Mediterranea” rappresenta un manifesto per una cucina che rispetta salute, gusto e bellezza, seguendo il principio dell'”Arte del togliere”. Attraverso 40 ricette innovative, il libro promuove un approccio al cibo che punta all’essenzialità e alla sostenibilità, senza sacrificare il piacere del palato.

L’evento vedrà la partecipazione di illustri figure accademiche e professionisti del settore gastronomico, tra cui il Rettore dell’Università, Prof. Dino Mastrocola, il Direttore del Dipartimento di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali, Prof. Enrico Dainese, e la Presidente del Corso di laurea in Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità, Prof.ssa Maria Angela Perito.

Interverranno inoltre il Prof. Giampiero Sacchetti, esperto di Scienze e tecnologie alimentari, Dalila Capretta, Pastry Chef e laureata in Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità, e Fabiana Mucci, Dietista e Zone Consultant, che introdurrà il volume. La serata sarà arricchita dalla presenza di Alessandra Orsini, Presidente di Slow Food Terre teramane.

L’Autore, Massimiliano Capretta, sarà presente per discutere della sua filosofia culinaria e delle motivazioni che lo hanno spinto a scrivere questo importante lavoro. L’evento rappresenta un’occasione unica per studenti, professionisti e appassionati di cucina di scoprire le innovazioni nel campo della gastronomia sostenibile e salutare.




DALLE MACERIE ALLA COSTITUZIONE

Articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

Ortona, 10 maggio 2024.  In occasione dell’80esimo anniversario della liberazione della città di Ortona e all’interno del calendario di manifestazioni organizzate e patrocinate dall’Amministrazione comunale, l’ANPI Sezione “Dario Serafini” di Ortona e lo SPI-Cgil di Chieti hanno messo in atto un progetto didattico intitolato Dalle macerie alla Costituzione, destinato alle Scuole Secondarie di Secondo Grado della cittadina.

Il progetto ha avuto come focus non tanto la storia militare della battaglia, quanto le condizioni che in essa vissero le popolazioni civili, punto di vista che ha reso possibile anche un confronto con l’attualità volto all’educazione alla cittadinanza degli studenti, chiamati a riflettere sull’articolo 11 della Costituzione.

Giovedì 16 maggio, alle 10:30, presso il Cinema Teatro Zambra, le classi che hanno partecipato al progetto mostreranno alla cittadinanza il percorso fatto; inoltre, per tutta la settimana, gli stessi alunni accompagneranno, ogni mattina, dalle 10:30 alle 12:30, tutti coloro che vorranno effettuare un itinerario nella memoria attraverso le strade di Ortona (con partenza dalla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli).

Antonio Pellegrini

Gruppo scuola ANPI Ortona




TI LASCIO TRA UN POST

Federico Perrotta e Valentina Olla: l’instabilità di coppia diventa spettacolo

Guardiagrele, 10 maggio 2024. Musica, divertimento, risate: un mix di emozioni calcherà il palco del Cineteatro Garden di  Guardiagrele (Ch), grazie alla collaborazione tra Uao Spettacoli ed il Comue, il 16 maggio alle ore 21 con il “varietà d’amore di ieri, oggi e domani” che reca la firma di Federico Perrotta e Valentina Olla, I Perrollas, impegnati in uno spettacolo dal titolo attuale “Ti lascio tra un post” ma dai toni quasi televisivi e nostalgici, per la nuova regia di Piero Di Blasio. Le scene e i costumi sono di Graziella Pera.

Le dinamiche di coppia declinate attraverso i secoli, sono la dimostrazione che la musica è sempre la stessa..forse..anzi no cambia! Perché cambiano le dinamiche, cambiano le metriche, arriva il revisionismo politically correct..eppure da Adamo ed Eva al Corsivo, l’uno non tace e l’altra, ovviamente, non acconsente!

E proprio loro Perrotta e Olla innamorati nella vita e del loro lavoro attraverseranno con grande brio la musica di tutti i tempi: dallo stornello al rap, al cabaret il tutto nel nome dell’amore e della passione che da sempre li contraddistingue.

Non mancheranno ricordi, riferimenti a storie di professionisti, personaggi storici della televisione e del cinema che fanno parte dell’immaginario comune in cui verranno raccontate anche le grandi coppie del musical, della commedia musicale italiana.

È una passeggiata informale in un passato non così lontano sempre ricco di emozioni e sensazioni, dove si va a scavare nella memoria delle persone, con uno sguardo attento verso i giovani che talvolta non sanno di cosa si parla ma attraverso una canzone o un riferimento possono capire di cosa si tratta magari andando a cercare subito dopo su internet, visto che la quotidianità ormai viaggia sui social.