LA “VATTUTE DE CAPE D’ANNE” A CANSANO

… e residui della “festa degli innocenti” in abruzzo

[Pubblicato in “Rivista Abruzzese” Anno XXXIV N. 1 – 1981 Lanciano pg 81-83.]

Una notizia riferita da Emiliano Giancristofaro (“Totemaje” pg. 133, Lanciano 1979) ed uno scambio di idee avuto sullo stesso argomento con Alfonso Di Nola, mi hanno stimolato ad approfondire l’indagine su una costumanza ancora viva a Cansano (Aq.)[1] e di cui io stesso sono stato anche protagonista negli anni della mia adolescenza.

La sua semplice descrizione è stata accompagnata da alcune osservazioni di carattere antropologico che, è meglio dirlo subito, non hanno alcuna pretesa di essere esaurienti. Esse al contrario vanno integrate ed intese come prima fase di una ricerca, tendente ad individuare le funzioni che soprattutto in passato l’usanza svolgeva nell’ambito di una piccola comunità agro-pastorale, come appunto Cansano.

La mattina del primo gennaio, spentosi l’eco degli ultimi canti di questua iniziati da gruppi di giovani fin dalle prime ombre serali di S. Silvestro, molti ragazzi di Cansano si recano a sorprendere nel sonno parenti anziani, svegliati bruscamente a suon di “bastonate” ed al canto della seguente filastrocca:

Te vatte ‘n cape d’anne, te vatte tutte gli anne

lasse gli vizie viecchie e piglie chigli nuove!

Le bastonate ovviamente sono leggere, anche perché di solito si impugna una “bacchetta o canna” di piccole dimensioni. La persona svegliata, lungi dal protestare, mette mano al portafoglio e, come si dice in gergo, “sgancia il complimento”.

Ancora vent’anni fa circa gli anziani del luogo chiedevano nella serata di S. Silvestro ai loro giovani congiunti di recarsi nella mattina del primo gennaio a svegliarli nel modo descritto. Un mio parente, ancora vivente, mi rimproverò addirittura perché non mi ero recato a bastonarlo.

La stessa bastonatura simbolica, come vedremo fra breve, è effettuata da bambini nei confronti di persone adulte nella Germania meridionale ed in Austria nella mattinata del 28 dicembre, festa degli Innocenti, in cui si commemora appunto la nota strage eseguita su ordine di Erode.

Sembra quindi che il rito sia slittato da noi dal 28 dicembre al primo gennaio, assumendo valori lustrali in concomitanza dell’inizio dell’anno nuovo. La circostanza poi che siano bambini o ragazzi a compiere la ‘bastonatura’, viventi in uno stato di grazia e di innocenza, attribuisce al rito anche una funzione di “magia simpatica”, per cui questo loro status si trasmette anche nelle persone anziane, in una specie di clima di Festum fatuorum in cui i valori sembrano sovvertiti e chi di solito durante l’anno bastona (cioè l’anziano) subisce in tale giorno bastonature.

D’altro canto sembra emergere un altro tassello di quel complesso mosaico che sono appunto le cosiddette “culture di colpa“, in quanto attraverso la finzione dell’espiazione fisica, necessaria per raggiungere uno stato di grazia e di pienezza vitale, si realizza anche una fittizia ridistribuzione della ricchezza, assicurata psicologicamente dall’elargizione di denaro a colui che compie la bastonatura ed appartenente ad un ceto economicamente inferiore.

Il quadro finora descritto offre tuttavia la possibilità di scorgere ulteriori contenuti, che prima di poter apparire sul proscenio delle scienze demologiche reclamano indagini più profonde e sicuri riscontri.

Docteur Cabanès, nella sua opera Les indiscretíons del’Historie (Vol. I, Paris Albin Michel, 1907), segnalatami al riguardo da Alfonso Di Nola, afferma che:

“de même que les processions de Flagellants, la fête des Innocents… ètait 1’occasion d’assez grossières plaisanteries. Presque partout on allait, ce jour-la, surprendre les paresseux dans leur lit, et on leur donnait le fouet. Cette cérémonie s’appellait bailler les innocens, donner les innocens, en un mot innocenter” (D. Cabanès, ivi, p. 166).

Più oltre lo stesso scrittore afferma che nell’ Alfabeto dell’Autore francese, che si trova alla fine delle opere di Rabelais, si fa menzione di un certo “Monseigneur du Ridan”, soprannominato “le fouetter”, che torna da lontano “pour fouetter” una signora di cui si era invaghito (ivi, pp. 167-68). Su questo importante particolare tornerò più avanti.

Come si è detto, la stessa festa è nota nel mondo tedesco con il nome di Unschuldíge-Kinder Tag, cioè la festa degli Innocenti.

Il “Woerterbuch der deutschen Volkskunde”[2]  precisa sotto tale voce che traduco in italiano:

 “Più che in Germania, questo giorno costituisce una festa della gioventù nei Paesi Bassi. In alcune nostre Regioni, come in Svevia, è un giorno in cui si fanno regali. Nella Germania meridionale ed in Austria, dove tale festa è assai popolare, essa è per i bambini Pfeffertag. Con rami verdi, bacchette o piccoli pali, essi percuotono gli adulti ripetendo un ritornello in cui viene chiesto del denaro come riscatto (Loesegeld), cioè come liberazione dalle bastonature (e anche dallo stato di non-innocenza):

Ecco, sono arrivato con la mia verde frusta,

con il mio fresco coraggio. Ti piace il Pfeffertag?

Pfeffer significa letteralmente pepe, ma qui il sostantivo è in relazione con il verbo pfeffern, percuotere con la Labensrute, cioè con la verga della vita, dove Rute significa anche, e ciò è molto significativo, pene.

Sub voce Lebensrute , specifica inoltre l’ Handwoerterbuch der deutschen Volkskunden: “Questa espressione (cioè Lebensrute ) fu coniata dal mitologo Wilhlelm Mannhardt in riferimento ai verdi ramoscelli che apportano crescita, fortuna, fertilità, forza e salute. Nelle credenze religiose e negli usi di alcune feste (Natale, Anno Nuovo, Carnevale, Pasqua, Pentecoste, periodo del raccolto e delle sagre) è assai comune l’usanza di percuotere soprattutto donne e ragazze con bacchette di betulla, nocciuolo, ginepro” [3].

Uno dei verbi, se non il principale, con cui si indica in tedesco tale azione, è appunto pfeffern, letteralmente “pepare”, usato evidentemente in senso figurato nel seguente ritornello:

“Ich pfeffere euere junge Frau        (Io percuoto la vostra giovane signora),

ich weiss, si hat das Pfeffern gern;  (io so che a lei piace essere percossa);

ich pfeffere sie aus Herzensgrund,   (io la percuoto con tutto il cuore),

Gott halte die junge Frau gesund”[4]   (Dio protegga la giovane signora).

Tornando allora a ciò che afferma Docteur Cabanès si è visto come il Sig. du Ridan torni da lontano per “fouetter”, cioè percuotere la signora di cui egli si era invaghito; ma forse era desiderio della stessa donna quello di essere percossa, (ed a ciò allude chiaramente il ritornello sopra riferito) per sentirsi in una specie di stato di grazia e pienezza vitale, come dice lo stesso Mannhardt.

La parola Rute infatti, che forma il sostantivo composto ‘Lebensrute’, creato dal Mannhardt, significa verga e pene; in quest’ultimo senso si usa in Abruzzo ed altrove il termine significativo: “mazza”.

Tutto lascia supporre allora, per tornare al rito di Capodanno a Cansano, che il bastone con cui si percuote simbolicamente le persone anziane non sia altro che il mezzo con cui si estrinseca un atto di magia simpatica, diretto ad augurare lunga vita con qualcosa che sia simbolo della vita e sostituito da

una mazza di legno per affinità strutturali.

Solo così si spiega a mio avviso il vivo desiderio dei vecchi e delle donne di essere “battuti” in modo da proiettarsi in uno stato di pienezza vitale nell’incerto futuro della vita.

Certamente ci troviamo di fronte a tematiche complesse, che impongono la necessità di svolgere indagini più profonde sul ruolo che gli organi sessuali hanno svolto in riti e culti preposti alla fertilità, pur nella loro vasta trasfigurazione simbolica subita attraverso i secoli soprattutto in seguito all’azione interdittoria del cattolicesimo.

Per tale motivo questo breve studio non può considerarsi affatto esauriente ed esige ulteriori riscontri ed approfondimenti. Se però è riuscito ad attirare l’attenzione di altri autorevoli studiosi, stimolati da tale circostanza ad intense e più feconde indagini, esso ha raggiunto lo scopo che si era prefisso.

Franco Cercone


[1] Per quanto concerne l’area peligna, l’usanza in questione vigeva fino a qualche tempo fa a Pettorano ed Ateleta, dove veniva cantato lo stesso ritornello di Cansano.

[2]  Stuttgard, A. Kroener Verlag, 1974. Cfr anche Handwoerterbuch des deutschen Aberglaubens, vol. VI, 1572, pubbl. a cura di E. Hoffmann-Krayer ed Hans Baechtold-Staeubli; Berlino 1942.

[3] Ivi, p. 503, sgg. Le percosse fatte oggi a Carnevale con manganelli di plastica costituiscono a mio avviso un residuo di quelle “bastonature simboliche” derivanti dai culti di cui parla il Mannhardt.

[4]  Woerterbuch ecc., s. v  “Pfeffertag”.




LA TOMBESI CHIUDE AL PRIMO POSTO IL GIRONE D’ANDATA

I gialloverdi dilagano 15-3 contro il Celano e tengono il passo dello Sporting Hornets, prossimo avversario a Caldari fra sette giorni. Sold out e intero incasso devoluto a favorte dell’Unicef. Massimo Morena: «Partita vera e tirata fino a metà secondo tempo. Sabato prossimo sarà una battaglia».  

Ortona, 7 gennaio 2024 – La Tombesi riparte da dove ha lasciato: ottava vittoria consecutiva e primo posto confermato dopo il derby contro un Celano falcidiato da infortuni e squalifiche. Avanti 1-0 con Moragas, i gialloverdi hanno subito l’1-1 dell’indomabile Dustin Calvet, il migliore dei suoi, salvo poi prendere il largo fino al 5-1. Un calo di concentrazione dei padroni di casa, unito all’orgoglio e alle qualità dei marsicani, hanno permesso agli ospiti di accorciare sul 2-5, prima dell’intervallo (ancora Calvet), e poi sul 3-5, a inizio ripresa (gol di Lancia).

La situazione di quasi equilibrio è stata di nuovo rotta da un gran gol di Debetio, che oltre a portare il risultato sul 6-3 ha di fatto decretato la fine della partita: travolti dalla stanchezza e senza cambi, i giocatori del Celano non hanno più opposto resistenza, anche quando mister Morena ha svuotato la sua panchina facendo entrare i giovani Ammirati, Mejzini e Misci. Conto finale delle reti: quattro gol per Moragas, doppiette per Debetio, Scarinci, Ammirati e Misci, un gol a testa per Masi (rete strepitosa dopo aver saltato tutta la squadra avversaria), Zappacosta e Mejzini. In porta, Dario Dell’Oso ha giocato al posto dell’acciaccato Mambella.

La Tombesi chiude così il suo girone d’andata a quota 25 punti in dieci gare giocate, frutto di otto vittorie (consecutive), una sola sconfitta e un pareggio, ottenuto alla prima di campionato contro lo Sporting Hornets. Proprio i capitolini, che condividono con la Tombesi la testa della classifica, saranno i prossimi avversari dei gialloverdi sabato 13, in un big match che si spera riempirà di nuovo le tribune del PalaCaldari:

«Il pubblico presente è stato, per certi versi, la cosa migliore vista oggi – questo il commento a fine gara di mister Morena – Questa squadra e questa società meriterebbero sempre il “tutto esaurito”, ma sono contento che abbiamo raggiunto questo risultato proprio nella partita il cui incasso era destinato interamente all’Unicef. Faremo lo stesso anche sabato prossimo contro lo Sporting, una sfida che arriva troppo presto per essere decisiva ma che certamente è molto importante e può lasciare un segno per il resto della stagione. Tornando alla partita contro il Celano, dispiace per il risultato finale perché i nostri avversari non meritavano un passivo così pesante.

Ci hanno messo in difficoltà, soprattutto nel primo tempo, e nel secondo il risultato è rimasto aperto fino a metà frazione. Non avevano cambi, a un certo punto le loro energie sono finite ma io, più di introdurre tutti gli Under che avevo a disposizione, non potevo fare, né potevo impedire di correre a dei ragazzi che, giustamente dal canto loro, avevano entusiasmo e voglia di fare. Noi non avevamo approcciato bene, un po’ nervosi all’inizio, ma poi abbiamo rimesso le cose sui binari giusti. Prossima settimana, contro gli Hornets, sarà una battaglia: non credevo, lo dico sinceramente, che avrebbero vinto in modo così netto in casa dell’Eur, sono una grande squadra e certamente verranno a Ortona per vincere. Ma noi ci poniamo lo stesso obiettivo: siamo in buone condizioni, in fiducia, giocheremo in casa di fronte al nostro meraviglioso pubblico, insomma ce la giocheremo al massimo, dal primo all’ultimo minuto».




UFFICIO MUNDA – REPORT 2023

Eguagliata l’affluenza ante-sisma del 2008

L’Aquila, 7 gennaio 2024. Il 2023 segna un anno di grandi conferme per il Museo Nazionale d’Abruzzo. I numeri di affluenza del pubblico lo hanno posto più di una volta fra i 15 musei maggiormente visitati nella classifica ministeriale, con il record di oltre 1.700 presenze nella giornata del Lunedì dell’Angelo.

Il trend positivo ha visto nel mese di agosto la punta massima con 18.000 visitatori.

L’incremento di quest’anno, rispetto al 2022, è intorno al 40% per un totale di circa 57.000 visitatori. Un dato estremamente significativo e di grande soddisfazione, che ha eguagliato l’affluenza pre-sisma del 2008, conseguenza di un’azione museale ampliata e diversificata che ha consolidato il ruolo nel territorio attraverso importanti attività divulgative e formative.

MOSTRE E CATALOGHI

Le esposizioni sono state allestite con apparati multimediali e virtuali, QR Code, video animati per una narrazione dedicata ai bambini, app per indagare scientificamente le opere attraverso le indagini multispettrali, stampe tattili 3D, didascalie brevi, libro in braille e pannelli tattili per non vedenti e, per facilitare l’accesso ai contenuti, pannelli di sala e didascalie estese in italiano e inglese, disponibili sul sito web istituzionale anche in formato audio, accedendo ad essi anche tramite il QR Code.

Inoltre, è stata calendarizzata una serie di eventi collaterali, con incontri di approfondimento e visite inclusive e  pubblicati i relativi cataloghi e pieghevoli.

– Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro, dal 25 maggio al 3 settembre, a cura di Federica Zalabra e Cristiana Pasqualetti.

Ha permesso di esporre le 13 tavolette recuperate dopo il furto del 1902 dall’omonimo paese e di ricomporre tutti i tasselli, finora rintracciati, che in origine componevano la Custodia realizzata dall’anonimo Maestro (Nicola Olivieri da Pietransieri?) intorno al 1370.

Catalogo della mostra a cura di Federica Zalabra e Cristiana Pasqualetti.Collana Note dal MuNDA 1, L’Erma di Bretschneider, Roma 2023; br., pp. 128, ill. col., 20 x 24 cm., testo in italiano.

-Nuove Acquisizioni, dal 23 settembre al 1° novembre.

Esposizione delle cinque opere acquistate fra il 2022 e 2023, scelte sia per il loro specifico valore all’interno delle collezioni del Museo che per la loro importanza nel panorama artistico regionale, con il grande capolavoro del Maestro di Beffi, la Dormitio Virginis, alta espressione dell’arte abruzzese di fine Trecento esposta, dopo mesi di restauro, in un “cantiere aperto” al pubblico per seguire le ultime operazioni, ormai concluse.

– Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento dal 1° dicembre al 3 marzo 2024, a cura di Michele Maccherini, Luca Pezzuto, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò e Federica Zalabra.

Organizzata dal Museo Nazionale d’Abruzzo in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila e la Fondazione Carispaq, è il primo evento monografico dedicato in Italia ai due artisti e, dopo un progetto di ricerca pluriennale condiviso tra gli attori organizzatori, approfondisce temi capitali della cultura abruzzese del XVII secolo attraverso circa 70 opere provenienti dai principali musei di Londra, Monaco, Berlino, ma anche da Roma, Parma e ovviamente dall’Abruzzo.              

Catalogo della mostra a cura di Michele Maccherini, Luca Pezzuto, Simonetta Prosperi Valenti e Federica Zalabra. Editori Paparo, Napoli/Roma 2023; br., pp. 360, ill. col., 24 × 28 cm,testo in italiano e inglese.

COMUNICAZIONE

Sono state potenziate le campagne pubblicitarie sui mezzi urbani e nelle maggiori stazioni ferroviarie e di metropolitana anche in altre regioni e, per la prima volta, è stata realizzata -finalizzata alla vendita- una propria linea di gadget con materiali sostenibili.

Social media: è stata rafforzata la comunicazione social del MuNDA (collezioni, mostre e riallestimenti) e il contatto con la community; si è verificato un aumento dei contenuti sponsorizzati e, quindi, della visibilità sui social del MuNDA anche presso chi non segue ancora il museo.

Dati statistici:

Follower di Facebook: 7542 (nuovi mi piace: 832)

Follower di Instagram: 2777 (nuovi mi piace: 607)

Copertura di Facebook: 1.866.802 (+34,7% rispetto all’anno precedente)

Copertura di Instagram: 1.084.735 (+32,1% rispetto all’anno precedente)

Copertura a pagamento: 588.722 (+100% rispetto all’anno precedente)

Interazioni su scheda Google MyBusiness: 9083 (chiamate, indicazioni stradali, visite al sito web).

CASTELLO CINQUECENTESCO

Mammut: sono state effettuate circa 100 aperture durante l’anno, con continuità giornaliera nel mese di agosto e dicembre. Nuovi QR Code sono stati inseriti sui pannelli di sala nel Bastione Est per consentire approfondimenti tematici in italiano e in inglese fruibili anche con lettore audio e pubblicati sul sito web istituzionale del Museo.

Contromine: nei giorni di apertura straordinaria effettuati nei week end del mese di ottobre e nei primi giorni di novembre per la visita del percorso del sistema difensivo del Castello sono state realizzate audioguide, un efficace strumento di mediazione a disposizione del pubblico.

DIDATTICA

Più di 3.500 alunni, provenienti anche dal circuito extraregionale, hanno visitato il Museo e seguito le visite didattiche gratuite. L’attività  è proseguita in collaborazione con l’Università per Univaq Street Science: la ricerca al centro e con la formazione degli alunni dell’Accademia di Belle Arti  ed il Liceo Classico  attraverso alcune lezioni in campo aperto e il disegno dal vero previste nell’ambito delle iniziative Festival del Disegno

TRASMISSIONI NAZIONALI

Le due sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo sono state oggetto di interesse da parte di autori di programmi nazionali con riprese e interviste per le trasmissioni: Linea Bianca (Rai Uno), Origini (Rai2), Di là dal fiume e tra gli alberi (Rai 5), Bell’Italia in viaggio (La7), Borghi d’Italia – Capoluoghi (TV2000), oltre che nei passaggi sulle Radio Nazionali e nei mass media di ambito regionale.




PRIMA DELLA PROVA

Dall’Abruzzo a Roma con il regista e doppiatore Franco Mannella

Roma, 7 gennaio 2024. Il Cantiere Teatrale Accademia Giovanni Arnone di Roma (Circonvallazione Gianicolense, 307) ospita Prima della Prova, l’esperimento dell’attore, doppiatore, regista e formatore abruzzese Franco Mannella, fondatore di Arotron, associazione culturale che si occupa di Formazione Teatrale, Produzione di spettacoli e Organizzazione di Eventi.

L’appuntamento con la lettura del copione da parte del regista al cospetto degli attori è per domani, lunedì 8 Gennaio alle ore 21:30: ma cosa accade prima che inizino le prove vere e proprie?

È su questa fase che si concentra lo spettacolo e non è scontato che sia questa la prassi di ogni regista, anzi, si tratta di un rituale che sembra appartenere più a un passato teatrale, alla “vecchia scuola” di registi che, attraverso una personale lettura del copione ad alta voce, ritenevano di poter dare la prime indicazioni agli attori facendo ascoltare loro i ritmi, le sonorità, le atmosfere dell’opera e il carattere dei personaggi concepiti da una prima idea di regia.

“Nella mia messinscena del Riccardo Terzo Atto Primo – spiega Mannella – ho sentito la necessità di recuperare questa abitudine e, dopo aver letto il testo ai miei attori, ho pensato: chissà se la lettura del copione da parte del regista può essere coinvolgente anche per uno spettatore comune e se può addirittura restituire in parte la potenza evocativa ed emotiva del teatro?”.

“Alla mia riflessione – conclude – può dare un senso soltanto lo spettatore che fruirà dell’esperimento e che diventerà inevitabilmente parte di questo esperimento”.

Lo spettatore assisterà alla lettura del Primo Atto del Riccardo Terzo di William Shakespeare, con la traduzione in endecasillabi di Pino Colizzi.

La narrazione, dunque, riguarda soltanto il primo atto dell’ opera shakespeariana (in una versione integrale, con passaggi completamente inediti), come se fosse la prima puntata di una storia seriale.

Prima della prova è la rappresentazione di un rito normalmente riservato a pochi privilegiati, ma in questo caso, diventa un’occasione unica per lo spettatore comune che diventa parte della creazione di uno spettacolo teatrale e ne condivide le emozioni con colui che ne ispira e guida l’ideazione, ossia il regista.

Per info e prenotazioni i numeri sono: 06.51606790 o 347.7203195. La pagina social da seguire è alla voce @formazioneteatralearotron.

Franco Mannella, diplomatosi attore nel 1988 a Roma presso la scuola di teatro La Scaletta, sperimenta la sua vocazione con vari registi, tra cui Giuseppe Patroni Griffi, Franco Però, Massimo Cinque, Claudio Insegno, Corbucci e Marsili, Sergio Sivori. Assieme a Cristina Giordana e Sergio Sivori, nel 2005 fonda il Laboratorium Teatro, centro internazionale di ricerca e sperimentazione teatrale.

Da diversi anni si occupa di formazione teatrale e nel 2014 crea, a Pianella, nel suo Abruzzo, Arotron, associazione culturale che si occupa di Formazione Teatrale, Produzione di spettacoli e Organizzazione di Eventi.

Con Arotron, nel 2015, inventa la “Festa delle Arti”, trasformata dal 2017 in “Convivium Artis”, un vero e proprio convivio di artisti e artigiani del territorio abruzzese e di fama nazionale. Nel 2017 prende corpo anche l’esperienza del BARATTO, che diviene l’evento più rappresentativo del percorso creativo di Arotron. Questi gli spettacoli in cui cura la regia e in molti dei quali è anche interprete: “Lègo ergo…”, “Flaiano in 3D”, “E se D’Annunzio…”, “Per favore toglietevi le scarpe”, “Play Shakespeare”, “Olea et Labora”, “In Varietà vi dico”, “Se i personaggi in cerca di autore”, “Ovidio-suoni-parole-atmosfere”, “Abruzzo e Nuvole”, “Donne dagli occhi grandi”, “Per un Teatro Contadino”, “Due Atto Unico di Anton Cechov”, “Histoire du Soldat”, “Riccardo Terzo Atto Primo”.

Nel 2022 partecipa, come attore, a due diverse produzioni: “Destinatario Sconosciuto” e “Tutti parlano di Jamie”, versione italiana del musical “Everybody’s talking about Jamie”.

Nel 2023 porta in tournée “Tutti parlano di Jaime” e partecipa allo spettacolo “Stanlio e Ollio – Amici fino all’ultima risata” (Teatro Stabile d’Abruzzo e Uao Spettacoli) di e con Claudio Insegno, oltre a debuttare con il suo “Shakespeare da ascoltare – Prima della prova” a Pescara, per poi portarlo in scena anche a Roma e a Pianella.

Affermato doppiatore, è noto al grande pubblico come voce italiana di Roger l’alieno, in “American Dad”. Nei cartoni animati e film di animazione è la voce di Otto dei Simpson, di Soldato in I Pinguini di “Madagascar”, di Rantanplan in “I Dalton” e tanti altri. La sua voce è associata a quella di grandi attori in numerosi film cinema, come The Aviator, Giù al Nord, Chicago, A serious man, Spiderman, Beautiful Boy, Steel Life e nelle più importanti serie TV, tra cui Modern Family, Spartacus, Californication, Alias, Star Trek, Six feet under, Bones, Better Call Soul, Prodigal son.

In televisione spicca per le sue doti comiche al fianco di Flavio Insinna (Cotti e Mangiati), Neri Marcorè (Neri Poppins) e in vari show di Pippo Baudo, Nino Frassica, Milly Carlucci a partire dagli anni ‘90. Ha interpretato ruoli nelle fiction italiane “Distretto di polizia”, “La squadra”, “Gente di mare”, “Il paradiso delle signore”. Al cinema ha esordito con Pino Quartullo in “Le faremo tanto male”. È fra i protagonisti del film opera prima di Daniele Campea “Macbeth Neo Film Opera”.

Alessandra Renzetti




CREAZIONISMO PER UNA NUOVA ERA

Giovedì 4 gennaio al Teatro Cordova di Pescara è stato presentato il movimento letterario e artistico e il libro Oltre il conflitto: una nuova visione iniziativa della professoressa e scrittrice di Pescara Annalisa Potenza

Pescara, 7 gennaio 2024. L’evento è stato presentato dalla conduttrice TV Monica Campoli, che è anche un’autrice del libro, e presenziato dal Professore e critico letterario e artistico Massimo Pasqualone, che ne è anche l’editore. Nel libro sono descritti i metodi utili alla gestione dei conflitti e nasce con lo scopo di diffondere valori importanti come la pace, la solidarietà e la cooperazione, diffondere conoscenza e cultura.

La prima edizione del libro è andata tutta esaurita, è stata consegnata anche nelle mani di Vittorio Sgarbi ed è stato distribuito nelle scuole. All’evento è intervento l’Assessore alla Pubblica Istruzione, il Professore Gianni Santilli, e sono intervenuti alcuni degli autori del libro, provenienti da tutta Italia, che hanno letto i loro testi, le loro poesie, contenuti nel libro.

Tra questi:  Sabrina Galli, Angelina Di Giovacchino, Nadia Taddeo, il giardiniere dell’anima,  Lucia Zito, Paola Silvestri, Simona Elsa Tropea, Maria Gabriella Ciaffarini, Sonia Marziani e Carlo Giulio Pezzi. Alcune poesie sono state invece declamate dagli attori della compagnia Follemente teatro diretta da Stefano Giannascoli.

All’evento sono anche intervenuti : la Dottoressa Silvia di Luzio, medico specialista in cardiologia nonché autrice e mentale coach; il Professore Gabriele Centorame, Presidente del Premio letterario D’Annunzio; Patrizia Splendiani, Counselor relazionale mediacomunicativo, operatrice olistica e ricercatrice spirituale.

È stata presente anche Margherita Cordova, che gestisce proprio l’omonimo teatro. La presentazione è stata animata dalle musiche di Francesco Minniti, Claudio Spinosa e Franco Mascitelli,  la lettura di poesie e la lettura di un pezzo teatrale di Aurelio Aceto.




I CATTOLICI IN POLITICA

Una semplice proposta

PoliticaInisieme.com, 7 gennaio 2024. Nel leggere l’articolo a firma Angelo Picariello comparso su Avvenire il 4 u.s. sull’”Impegno dei Cristiani in Politica”, la prima impressione è quella di un “déjà-vu”: corretta analisi storica, aderente fotografia del presente, ma nessuna proposta concreta.

Allora proverò a farla io una proposta concreta, in parte già accennata in un mio precedente articolo. In quello scritto si prospettava, tra l’altro, la necessità di “Tornare a Camaldoli”, luogo ideale di un proficuo laboratorio politico, per poter così superare il persistere dell’irrilevanza e della frammentazione. Ecco allora la semplice proposta: un Convegno per una Nuova Camaldoli.

In una pubblica assemblea, ciascuno potrà portare il suo apporto di proposte, ma tutte dovrebbero essere indirizzate alla ricerca del minimo comune denominatore che permetta l’unificazione delle diversità e la possibilità di trovare un terreno comune di intervento. Da questo punto di vista possiamo considerare il fatto, ad esempio, di come il centro-destra abbia chiaramente dimostrato come si possa, pur nella diversità e spesso anche con contrasti duri, riuscire a trovare nell’unità la chiave per poter poi acquisire la rilevanza necessaria per portare avanti un‘agenda unitaria, e al contempo mantenere lo spazio per proporre una propria agenda.

Solo come esempio esplicativo, si potrebbe sottoporre al Convegno la proposta di creare un partito unificato sotto il nome di Partito della Pace, o Partito Popolare della Pace, cosa che avevo immaginato in due precedenti articoli, e nel dibattito successivo valutare assemblearmente la fattibilità di tale proposta. È solo un esempio: tutti avrebbero la possibilità di portare avanti le proposte in cui credono, e, con meccanismi da valutare, si potrebbe passare all’approvazione della proposta che avrà ottenuto il più ampio consenso. A organizzare il Convegno si dovrebbero chiamare personalità della cultura di ispirazione cristiana, intellettualmente oneste, capaci di visione e senza appartenenze politiche specifiche. I nominativi dovranno essere approvati in via preliminare dai partecipanti. Non essendoci nessun preambolo specifico, e nessun vincolo particolare, se non la ricerca dichiarata dell’unità dei cristiani, la partecipazione dovrebbe risultare molto ampia.

Per quel che riguarda poi l’obiezione riguardante la legge elettorale, intanto si dovrebbe iniziare con il partecipare alle Europee dove vige la proporzionalità, e in base al risultato raggiunto si potrà poi passare alle altre competizioni, ricordando che l’obbiettivo è quello di recuperare quel 50% di elettori che rimane a casa. Quindi pensare in grande per superare il freno negativo del bipolarismo.

Massimo Brundisini

I cattolici in politica: una semplice proposta – di Massimo Brundisini – Politica Insieme




UNA COLONNA SONORA PER LA VITA 2023

Consegnato il Function Head Impulse test all’ospedale. I numeri dei biglietti estratti della lotteria di beneficenza del Nomadi fans club di Sulmona

Sulmona, 7 gennaio 2024. Si è svolta sabato 6 gennaio, al teatro comunale di Sulmona (L’Aquila), l’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria di beneficenza “Una colonna sonora per la vita 2023” del Nomadi fans club “Un giorno insieme”. Grazie a questa iniziativa, sostenuta da tanti cittadini e diversi comuni del territorio, è stato possibile donare il Function Head Impulse Test al reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Sulmona. Un apparecchio di ultima generazione acquistato grazie ai proventi raccolti nel corso dei vari appuntamenti della manifestazione, e che sarà disponibile per tutti i cittadini abruzzesi, che si potranno prenotare attraverso il sistema sanitario. Il functional head Impulse, unitamente ai programmi “Più equilibrio” e “Leggo meglio”, saranno di aiuto al miglioramento dell’apprendimento dei bambini.

Il macchinario è stato consegnato nella serata di venerdì 5 gennaio, al teatro comunale di Sulmona, prima del concerto tributo ai Led Zeppelin e ai Pink Floyd, con le band Bonzo Bone’s e Floyd Heart.

Alla consegna erano presenti, tra gli altri, la Dottoressa Benedetta Autiero Celidonio, responsabile della vestibologia dell’Otorinolaringoiatria, l direttore facente funzioni del reparto di Ortopedia UOC Sulmona – Castel di Sangro, Dott. Fabio Lombardi e il referente della Beon Solution (società che ha fornito il macchinario), Alessandro Florian. Per le istituzioni erano presenti il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, il Presidente del Consiglio comunale di Sulmona, Cristiano Gerosolimo, l’assessore al Bilancio del comune di Sulmona, Armando Critani, il sindaco di Bugnara, Domenico Taglieri, il vicesindaco di Corfinio, Francesco Di Nisio, il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, il sindaco di Pacentro, Guido Angelilli, l’assessore al Comune di Pettorano Sul Gizio, Alba Castorani, e il sindaco di Roccapia, Pasquale Berarducci.

Sono stati estratti oltre 200 numeri per altrettanti premi. Tutti i numeri sono consultabili sul sito https://premioaugustodaolio.wordpress.com e sulle testate giornalistiche. Vengono riportati di seguito i primi dieci premi.

N. 15815 – 1° Premio (Crociera per due persone);

N. 847 – 2° Premio (Gruppo elettrogeno);

N. 2399 – 3° Premio (Quadro “Tre fiori tre”):

N. 16891 – 4° Premio (Bicicletta Jumpertreck);

N. 10927 – 5° Premio (Cartone Montepulciano d’Abruzzo);

N. 20441 – 6° Premio (Cena, pernottamento e Centro Benessere Hotel Miramonti);

N. 7002 –  7° Premio (Cena, pernottamento e Centro Benessere Hotel 5 Miglia Rivisondoli);

N. 2562 – 8° Premio (Cena, pernottamento e SPA Sport Village Hotel Castel di Sangro);

N. 5540 – 9° Premio (Collana di perle);

N. 18283 – 10° Premio (Materasso a molle).

I vincitori possono ritirare i premi telefonando al numero 389 9737620 oppure scrivere a vbisestile@gmail.com. L’Associazione culturale Nomadi fans club “Un giorno insieme” ringrazia tutti i cittadini dell’Abruzzo, gli sponsor e i comuni di Sulmona, Pettorano sul Gizio, Alfedena, Bugnara, Corfinio, Popoli Terme, Campo di Giove, Secinaro, Villalago, Rocca Pia, Torricella Peligna, Scanno, Ateleta, Roccaraso e Anversa degli Abruzzi, che hanno ospitato i concerti di “Una colonna sonora per la vita”.




IN PERICOLO IL FUTURO: si ripristini la Riserva del Borsacchio

Giovani Democratici rispondono all’appello delle Guide del Borsacchio

Pescara, 6 gennaio 2024. “Durante la notte della sessione di bilancio il Consiglio regionale ha approvato un emendamento che porta la riserva del Borsacchio, a Roseto, da un’estensione di 1100 ettari a 25 ettari, confinandola solamente al tratto costiero, fino alla ferrovia.

I consiglieri Di Matteo e Febbo, avallati poi da Lega e Fratelli d’Italia, hanno presentato l’emendamento alle 3.00 di notte, al momento della votazione, senza neanche dare il tempo ai consiglieri di minoranza di poterlo almeno leggere”. Ricordano i Giovani Democratici Saverio Gileno, segretario regionale, e Christian Valvano, responsabile Ambiente e Transizione Ecologica

“Un atto meschino che si pone in piena sintonia con la qualità dell’operato di questa amministrazione di centrodestra. Ad alimentare ancora di più la bassezza di questa azione, c’è anche il fatto che nemmeno la stessa amministrazione rosetana e i suoi cittadini ne fossero stati minimamente informati”. Prosegue la nota dei Giovani Dem

“Come Giovani Democratici Abruzzo ci uniamo alla voce delle cittadine e dei cittadini di Roseto e aderiamo all’appello delle Guide del Borsacchio, associazione di volontariato che in tutti questi anni ha organizzato iniziative nella riserva, ed esigiamo che si conoscano le vere ragioni dietro questo atto, insieme ovviamente alla completa reintegrazione del perimetro della Riserva. È un attacco al futuro, alla tutela della biodiversità ed alle bellezze del nostro Abruzzo”.

“Con questa occasione – conclude la nota – chiediamo a gran voce, insieme al candidato presidente Luciano D’Amico,  un cambio di passo per le politiche ambientali regionali, vogliamo anche l’attuazione della legge 93/2001, che istituiva 22 anni fa il Parco Nazionale della Costa Teatina, ma di fatto mai entrata in vigore. Quello che si spera è che la prossima amministrazione regionale possa essere finalmente più verde”.




TUA SELEZIONA GRATIS DIPENDENTI PER LE SOCIETÀ PRIVATE

L’ultima trovata della società di trasporto della giunta Marsilio

Pescara, 6 gennaio 2024. L’azienda regionale rivolgendosi ai vincitori del concorso del 2022 e che attendono ancora invano di essere assunti, propone di contattare un’azienda di Frosinone che offrirebbe un contratto a tempo determinato con salario di 1800 euro al mese e alloggio gratuito 

Una “vision aziendale” rappresenta ciò che guida l’attività imprenditoriale, ovvero l’ambizione alla base e la direzione che una singola azienda vuole intraprendere. La scarsa visione aziendale si manifesta quando non si ha una chiara direzione strategica o una visione a lungo termine.

Ancora una volta la TUA si dimostra disinteressata alle problematiche di casa propria e poco proiettata al futuro, a cosa vuole diventare e ai suoi obiettivi a medio e lungo termine. Infatti, nonostante da anni l’azienda viva una atavica carenza di autisti di autobus alla quale, ad oggi, non ha ancora posto riparo, in questi giorni tira fuori dal cilindro un avviso alle maestranze che ha del surreale.

1800 EURO AL MESE E ALLOGGIO GRATUITO. DALLA TUA L’INVITO A RIVOLGERSI ALTROVE – A firma del direttore generale, è stato pubblicato un avviso interno, di seguito riportato, indirizzato espressamente a coloro che hanno superato il concorso pubblico (indetto nel 2022, a proprie spese, dall’azienda regionale di trasporto proprio per sopperire alle carenze di cui sopra) invitandoli a rivolgersi ad un’azienda privata concorrente del frusinate la quale, a fronte di un’assunzione fuori regione e, nello specifico nel padovano, garantirebbe da subito ai neo assunti un contratto a tempo determinato con un salario netto di 1800 euro/mese in aggiunta all’alloggio gratuito per tutta la durata del rapporto di lavoro.

DALL’AZIENDA REGIONALE SOLO INDIFFERENZA E DISPREZZO – Ora, nel rammentare al Direttore Generale della Tua Maxmilian Di Pasquale, in qualità peraltro di componente dell’Organo Esecutivo Nazionale di Asstra (Associazione datoriale delle imprese pubbliche di trasporto) che l’azienda privata da lui pubblicizzata offrirebbe ai neo assunti un inquadramento contrattuale che costituisce un’aperta violazione di quanto stabilito dal vigente Contratto Nazionale di Lavoro, non possiamo fare a meno di constatare quella sensazione di indifferenza al limite del disprezzo che l’azienda pubblica regionale sta palesemente mostrando sia nei confronti di coloro che con tanti sacrifici si sono sobbarcati oneri importanti per acquisire le speciali patenti di guida necessarie a partecipare nel 2022 al concorso pubblico,  ma anche nei confronti degli attuali dipendenti di TUA che sono costretti a turni massacranti proprio a causa di una cronica carenza di personale addetto alla guida.

Si aggiunga a ciò le continue soppressioni di interi turni di servizio che creano notevoli disagi ai cittadini abruzzesi e che gli uffici competenti della direzione trasporti della regione non rilevano affatto o sono distratti.

SALARI FLUTTUANTI E GABBIE SALARIALI – E poi volendo entrare nel merito, ci limitiamo purtroppo a rimarcare al surreale “promotore di posti di lavoro” che un neo-autista della TUA, se assunto a tempo pieno, percepisce poco più di 1300/mese e che i 1800/mese netti garantiti dall’azienda del frusinate per assicurare il trasporto pubblico nel padovano, non vengono percepiti dagli autisti della TUA nemmeno dopo venti anni di lavoro se non con una mole considerevole di prestazioni straordinarie.

Quanto esposto si somma già alla vertenza in essere dei sindacati afferente i sub affidamenti, altra scempiaggine decisa dallo stesso vertice aziendale e da altre decisioni unilaterali che vedono depauperare piuttosto che crescere l’asset aziendale.

Letto l’avviso, le scriventi Segreterie Regionali oltre che ad affermare che non è più possibile assistere ad azioni scellerate mirate all’indebolimento se non al disfacimento del potenziale umano e delle risorse del settore trasporti personale e merci della regione Abruzzo si chiedono: “Qual è l’interesse aziendale? Che vision guida un’azienda che manda fuori i propri candidati?”.

L’unica parola in grado di sostituire l’aggettivo “incapaci” per descrivere quanto accade è proprio la parola: SURREALE.

Aurelio Di Eugenio, FILT-CGIL                           

Andrea Mascitti, FIT-CISL                                   

Vincenzo Marcotullio, UILTRASPORTI                                        

Luciano Lizzi, FAISA-CISAL




ATTIVITÀ IN NATURA, CORSI DI FORMAZIONE ed escursioni inclusive

L’associazione Parks Trail “La Brigantessa” ai nastri di partenza

Sante Marie, 6 gennaio 2024. La natura accessibile a tutti e in modo responsabile. È stata presentata ieri mattina la nuova associazione “Parks trail La Brigantessa” i cui campi di azione per questo primo anno di attività saranno il Cammino, del Nordic Walking e del Trail Running. Si tratta di tre attività sportive in forte crescita e che hanno come comune denominatore la natura e il benessere fisico di chi li pratica. Il presidente Aurelio Michelangeli ha ribadito che “si tratta di una realtà che va a operare nel mondo del turismo sportivo. Abbiamo voluto dargli vita a Sante Marie perché lì, anni fa, nacque la mezza maratona di Corradino, uno dei primi eventi sportivi del territorio. In paese ci sono una serie di attività da svolgere, oltre alle camminate, e di conseguenza il ventaglio dell’offerta si amplia ulteriormente”.

Non solo camminate ed escursioni ma anche formazione per dare a tutti la possibilità di andare in una riserva o in un bosco in modo consapevole. “Ci saranno corsi e appuntamenti che riguardano la formazione per dare a tutti la possibilità di sapere come affrontare le varie situazioni in mezzo alla natura”, ha continuato il presidente, “lo sport quindi si lega anche allo sviluppo turistico e alle attività consapevoli perché per noi è importante dare un segnale nel territorio”.

Le attività di Parks Trail La Brigantessa sono finalizzate a diventare un attrattore turistico che partendo dagli eventi, genereranno un processo virtuoso che creerà un’economia intorno agli Sports OutDoor. Soddisfatto il primo cittadino di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, per il quale “avere un’associazione come questa che opera nel nostro territorio comunale è già una vittoria perché siamo riusciti a far crescere la nostra idea di Comune OutDoor e a tradurla in varie attività. Siamo testimoni di un’iniziativa di successo come quella del Cammino dei Briganti che continua a crescere di anno in anno, ora cerchiamo di allargare ulteriormente l’offerta e di dare la possibilità a professionisti del settore di operare nel nostro territorio per farlo conoscere ancora meglio e di più agli appassionati di natura e non solo”.

Il programma delle attività per il 2024 è già molto ricco e variegato. Ci saranno eventi rivolti a tutti e soprattutto accessibili a tutti. “Quello che ci preme sottolineare è che le nostre attività saranno inclusive”, ha spiegato Luciana Orlandini, responsabile della riserva naturale Grotte di Luppa e membro dell’associazione, “strutture e sentieri saranno attrezzati per dare la possibilità anche a persone con disabilità di venire a Sante Marie, soggiornare e partecipare agli appuntamenti dell’associazione”.

PROGRAMMA ATTIVITÀ 2024

– Cammino

Utilizzando i percorsi già mappati e segnalati del territorio di Sante Marie l’associazione organizzerà un programma di sei appuntamenti di cammino, intitolato “I viaggi della Brigantessa” che si terranno nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre, rivolto a camminatori e camminatrici del territorio marsicano e abruzzese in general.

I sentieri interessati saranno:

Sentiero delle Fornaci

Sentiero di San Quirico

Sentiero della Riserva di Luppa

Cammino di Corradino di Svevia

Sentiero Donna + Grande Panchina

Sentiero degli Equi

Camminare in natura e rilassamento

Da una collaborazione con la psicologa, psicoterapeuta Dott.ssa Paola Compagno, abbiamo programmato nell’ambito dei Viaggi della Brigantessa anche un miniciclo di incontri teorico/pratici di cammino in natura legati al benessere psico-fisico della persona.

FORMAZIONE

– Nordic Walking

In questo ambito, abbiamo programmato di attivare nei mesi di aprile e giugno due corsi base di avviamento al Nordic Walking che saranno tenuti dai nostri Istruttori certificati. Post corsi saranno attivate una serie di camminate Nordic Walking per acquisire meglio la tecnica e avere più benefici a  livello fisico.

– Trail Running

Questa specialità della corsa, che sta riscuotendo sempre più successo tra i giovani e i meno giovani può trovare nel territorio di Sante Marie con i suoi sentieri di tutti i gradi di difficoltà un ottimo luogo, ove praticarla in tutti i periodi dell’anno, sia da principianti che da esperti praticanti. Proprio su questi presupposti, come associazione abbiamo programmato per il mese di luglio, un Corso di avviamento al Trail Running rivolto a quelle persone che vogliono avvicinarsi a questo fantastico sport in modo consapevole e sicuro.

– Evento Trail Running

In questo settore Sante Marie è stato uno dei primi comuni d’Abruzzo a ospitare una gara di trail running, era il 2002, Mezza Maratona Trail sul sentiero di Corradino di Svevia.

Questa tradizione va assolutamente ripresa e arricchita e in tal senso come associazione abbiamo programmato per il 16 giugno una gara Trail denominata “Gran Trail della Brigantessa” (sul sentiero Corradino) con due diverse distanze, 31 e 12 KM.

La manifestazione è già inserita nel calendario Trail Nazionale della UISP e nel circuito Corrimarsica UISP 2024.

– Evento di Cammino

Visto il successo del Cammino dei Briganti e delle Camminate domenicali legate ai percorsi della Brigantessa abbiamo programmato per il 29 settembre 2024 mese di settembre l’evento di cammino Sentiero Corradino di Svevia da inserire nel Circuito degli eventi di cammino che si sta costituendo con altre regioni. precisamente, Toscana (La Scarpinata) 19 maggio a San Quirico d’Orcia (SI), (Olio Trekking) 1° novembre a Trevi (PG)

CENTRO ATTIVITÀ OUTDOOR

È nostra intenzione con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Sante Marie creare due infrastrutture naturali per la pratica del Nordic Walking e del Trail Running.

PARCO NORDIC WALKING

Sui percorsi esistenti, già segnalati e con differenti difficoltà, potrebbe essere definito e istituito il primo Parco Nordic Walking della Marsica formato da 5 circuiti per la pratica e un Circuito Scuola per la formazione.

I percorsi saranno progettati per dare agli appassionati di questa disciplina varie soluzioni, capaci di soddisfare le più svariate esigenze: percorsi facili, percorsi meno facili e percorsi impegnativi.

PARCO TRAIL RUNNING

Come nel settore Nordic Walking, è nei nostri piani , la realizzazione del primo Parco Trail Running  in  Abruzzo, formato da 8 percorsi di diverse lunghezze e diverse difficoltà. I percorsi, per la maggior parte ricalcheranno quelli già esistenti, ma verranno segnalati con una apposita segnaletica e toccheranno le varie frazioni del Comune di Sante Marie. Il Parco Trail Running, oltre a rappresentare un luogo ideale per allenamenti può essere utilizzato per realizzare corsi di trail running per principianti, ma anche punto di riferimento per negozi specializzati e aziende del settore , per testare materiali e organizzare raduni per clienti e team.




LA POTENZA DELLA GRANDE POLITICA: UN LIBRO

di Guido Puccio

PoliticaInsieme.com, 6 gennaio 2024. Ecco un prezioso lavoro di Giuliano Amato (C’era una volta Cavour, il Mulino 2023) che ricerca ed evidenzia nei discorsi parlamentari di Camillo Benso di Cavour i contenuti della grande politica, un’arte essenziale da eseguire con passione.

Costruire una maggioranza parlamentare, abbandonando le posizioni più retrive della destra storica conservatrice e accogliendo quanto di valido e possibile c’è nelle idee liberali. Progettare soluzioni passo dopo passo, su disegni che si completano nel farsi, lasciando perdere le polemiche inutili.

Saper scegliere gli argomenti per affrontare i negoziati di scambio, per ottenere consensi e se necessario anche dissensi. Sono questi alcuni segmenti che distinguono la grande politica di Cavour che ha mantenuto immutati i suoi tratti iniziali sostiene Amato, nonostante i cambiamenti che la storia ci racconta.

L’autorevole autore, dopo una succosa introduzione, ha scelto dieci discorsi parlamentari di Cavour sia nelle vesti di ministro che di presidente del consiglio e ad ognuno ha anteposto alcune brevi considerazioni sull’argomento e sul contesto nel quale si svolgeva il confronto politico, per individuare quanto di passione, intelligenza, ricchezza di informazioni, e se necessario anche capacità di polemica sottendono ogni intervento.

Sono in particolare quattro i discorsi di più rilevante interesse che esprimono l’esuberante abilità di Cavour.

Il primo, da ministro della marina, agricoltura e commercio, quando Cavour interviene in favore della tassa sulle successioni e respinge l’accusa che il tributo offenda il diritto di proprietà. Anzi, ricorda che la proprietà ha diritti sacrosanti come pure sacrosanti sono i doveri per i quali viene in primo luogo quello di concorrere ai bisogni dello Stato.

Poco dopo interviene in difesa della riduzione dei dazi doganali, con un discorso ricchissimo di informazioni su prezzi e costi dei beni manufatti e venduti, sul grano, sul cotone e altro, concludendo con la convinzione che il più potente alleato della scuola socialistica (…) è dottrina protezionista.

Il capolavoro diplomatico della partecipazione dell’Italia nella guerra di Crimea con Francia, Inghilterra e Turchia, contro la Russia imperiale trova riscontro in un lungo intervento alla Camera dove Cavour difende gli accordi già presi con gli alleati e che il Parlamento deve ratificare. C’è un passaggio in questo discorso che vale curiosamente anche per oggi: “se la presente guerra avesse esito positivo per la Russia, questa acquisterebbe un predominio assoluto sul Mediterraneo ed una preponderanza irresistibile in Europa.”

Anche l’annessione alla Francia della Savoia e di Nizza è spiegata con dovizia di dati storici ed economici che fanno ritenere naturale l’appartenenza di queste terre al paese d’oltralpe per non dire degli interventi sull’annessione delle province dell’Italia centrale e meridionale, della disciplina sulla libertà di stampa e intorno alla questione di Roma.

Leggere questi discorsi e confrontare quella capacità, energia ed efficacia del grande statista con le vicende dei nostri giorni induce alla malinconia, per la carenza della grande politica che dura da troppo tempo; la mancanza di strategie ben definite; la grossolanità delle manovre parlamentari e l’incapacità di troppi dilettanti allo sbaraglio. Soprattutto per chi ha conosciuto il tempo e il sapiente senso dello Stato di De Gasperi (che Amato paragona a Cavour), la coerenza di Berlinguer, il rigore di La Malfa e le visioni strategiche di Moro.

Certo il mondo è cambiato, ma le regole della grande politica sono sempre le stesse. Inadeguata è solo la stragrande maggioranza dei protagonisti o presunti tali.




EPIFANIA, PERCHÉ DAI MAGI IMPARIAMO che vivere vuol dire ricercare, scrutare e gioire

Ricercare è una fatica seria e impegnativa. Non si può fingere in materia. Fingono quelli che parlano di ricerca ma hanno solo sicurezze di cui vantarsi, a iniziare dal proprio io, che gonfiano continuamente, e dal potere, che bramano e accrescono

di don Rocco D’Ambrosio.

Globlist.it, 6 gennaio 2024. Il Vangelo odierno: Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti a adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te, infatti, uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2, 1-12).

Ho un paio di cari amici in ricerca. Tante volte discutendo con loro li accomuno ai Magi, non solo perché sono saggi, ma anche perché la loro ricerca è accompagnata da tanta voglia di capire, interpretare, scrutare, trovare soluzioni. Sono un po’ come i Magi. Un po’ come i Magi lo siamo tutti, ma loro, nella loro ricerca, si distinguono. E mi insegnano tante cose.

Spesso mi pongono domande e sincerante resto ammirato dalla loro curiosità e dalla voglia di capire. A essere sincero sento che forse io ho più certezze che dubbi. E, avendo pochi dubbi, il mio mio spirito di ricerca si affievolisce. Le certezze, per dirla con il brano odierno, sarebbero tante: la sicurezza di avere una stella, di capire la sua rotta, di raggiungere Betlemme e di vedere il Bambino. Solo a elencare queste certezze, mi inizio a sentir male e un po’ mi viene da ridere di me stesso. Possiamo essere certi di tutto e sempre? Assolutamente no.

Siamo (anche) nati per vivere e dialogare con tutti, ricercare, trovare e confermare, e per ripartire nella ricerca. È il nostro essere viandanti, essere Magi continuamente. Solo così il Signore si rivela. Ha scritto Blaise Pascal: “E’ bene essere stanchi e affaticati nell’inutile ricerca del vero bene, per tendere le braccia al Liberatore”. La festa di oggi è una cosa molto seria, altro che le sciocchezze della Befana! E’ la festa della ricerca, delle mani tese verso il Liberatore.

Ricercare è una fatica seria e impegnativa. Non si può fingere in materia. Fingono quelli che parlano di ricerca ma hanno solo sicurezze di cui vantarsi, a iniziare dal propio io, che gonfiano continuamente, e dal potere, che bramano e accrescono. Erode è un perfetto esempio: “chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: “Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”. Bugie amare! La ricerca di Dio è una cosa seria ed Erode è solo uno dei tanti praticoni del potere, che farebbe di tutto per non perderlo. Non a caso ordina una strage di bambini per eliminare qualsiasi concorrente. Per questo non c’è ricerca per lui, né tantomeno meta raggiunta. Il Bambino fuggirà e lui non lo vedrà mai.

Ma ritorniamo ai Magi. La ricerca, quando autentica, porta sempre frutti: i Magi “partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima”. La loro gioia mi fa pensare a quanto ha scritto Agostino: “Perché si cerca Dio per trovarlo con maggiore dolcezza, lo si trova per cercarlo con maggiore ardore”. Forse di più e di meglio non si può dire.

Se la ricerca segna la nostra vita, ad ogni livello, dai Magi impariamo che vivere vuol dire, sempre e comunque, ricercare, scrutare e gioire.




AREA RISERVA DEL BORSACCHIO: da 1.100 a 24,7 ettari

Presso la Sala Buozzi la prima parte del Dibattito Pubblico promosso dalla nostra Associazione sulla riduzione

Giulianova, 6 gennaio 2024. L’evento si è svolto con grande partecipazione di cittadini molti dei quali avevano già richiesto di poter prendere la parola. Preziosi sono state le relazioni dell’Arch. Maria Antonietta Adorante e del Prof. Enzo Di Salvatore. Particolarmente qualificante è stata, da un punto di vista scientifico, la presenza in sala del Prof. Vincenzo Cerulli Irelli.

Come è noto, per via della ristrettezza dei tempi, dato il gran numero di interventi già prenotati, l’evento non si è potuto concludere poiché in un Dibattito Pubblico prevale il diritto di esprimersi di coloro che lo hanno chiesto.

L’evento si concluderà venerdì 12 gennaio a partire dalle ore 17:30, presso il Palazzo del Mare a Roseto degli Abruzzi.

La prenotazione degli interventi è bloccata alla data di ieri; il dibattito riprenderà tout de suite in apertura dell’appuntamento di chiusura del 12 gennaio. Tenuto conto che per questo nuovo appuntamento non sono previste relazioni introduttive, una volta chiuso il dibattito ci sarà spazio per deduzioni e chiarimenti, nonché per le conclusioni del Presidente.




PROTOCOLLO COMUNE-CASA CIRCONDARIALE

Utilizzo di detenuti in semilibertà. Sindaco, assessore Giannini e direttore Pettinelli: “saranno a servizio della città per fare un cammino di reinserimento sociale”

Chieti, 6 gennaio 2024. Continua con la firma del protocollo d’intesa fra Comune e Casa Circondariale di Chieti sui percorsi di pubblica utilità nella manutenzione e recupero del patrimonio pubblico e ambientale il cammino della rete per l’inclusione sociale delle persone con fragilità sottoposte ad esecuzione penale della città di Chieti. Oggi la firma da parte del sindaco Diego Ferrara e del direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli, in presenza della neo-assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini.

“Per la firma di questo protocollo ci riferiamo alla legge n. 354 del 1975 sul lavoro di pubblica utilità che possano essere svolti dai detenuti condannati in articolo 21 o in misura alternativa – così il sindaco Diego Ferrara – . Negli anni ci sono stati tanti protocolli fra il Ministero, la Direzione generale penale, enti locali e associazioni che operano nel terzo per il reinserimento delle persone che hanno al proprio attivo un percorso di rieducazione penale. La nostra Amministrazione ha preso seriamente in considerazione le misure consentite dalla normativa, anche perché in debito di personale e ci siamo messi a disposizione della rete per questo fine che è umano e sociale insieme. Siamo lieti che per la prima volta ciò accada e faremo di tutto per potenziare e ampliare questo tipo di azione”.

“Da quando sono a ho lavorato per prendere contatti con il territorio perché il nostro lavoro è rieducare le persone e reintegrarle nel tessuto sociale locale – così il direttore della Casa circondariale di Chieti, Franco Pettinelli – . Si tratta di un’attività che deve essere fatta attraverso la migliore sinergia istituzionale e il Comune ci ha supportato e siamo davvero lieti di poter iniziare concretamente questo percorso. Il protocollo sarà subito operativo, il tempo di attivare i rispettivi uffici, individuando i detenuti che rispondono ai requisiti richiesti dalla legge. L’accordo prevede la possibilità che vengano svolte mansioni tecniche o più di concetto, insieme stabiliremo settori e i soggetti, lo scopo è rispondere a un obiettivo importante anche sul fronte della sicurezza: perché queste persone, se recuperate, abbasseranno la probabilità che commettano altri reati. Il vantaggio, dunque, per chi lavora al loro recupero e per chi governa la città”.

“lavoreremo subito all’intesa perché decolli già entro febbraio – così la neo-assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini – . Sono lieta che questo protocollo sia uno dei primi atti ufficiali di cui mi occupo da assessora, perché riguarda la città e una delle sue più grandi vulnerabilità, qual è la mancanza di personale che supporti l’azione dell’Ente sulla manutenzione e sui servizi. Sulla scia del lavoro fatto, l’obiettivo è quello di prendere in carico soggetti fragili e con più problemi, una presa in carico collettiva che ha alla base la stretta collaborazione fra istituzioni e organizzazioni del territorio. Sicuramente con le affidabili forze del settore sociale e la grande determinazione della direzione della Casa circondariale, concretizzeremo il contenuto di questo protocollo e daremo concretezza alle altre attività della rete”.




LA BEFANA CHE VIENE DAL FIUME

Sabato 6 gennaio 2024 – ore 15:30

Pescara, 6 gennaio 2024. La nostra associazione, in collaborazione con il Comune di Pescara, Assessore Mare e Fiume Nicoletta Di Nisio e l’associazione A.MA.R.E., Associazione Malattie Rare Ematologiche, organizza per la 1^ volta in Abruzzo La Befana Che Viene Dal Fiume, un evento unico nel suo genere in un corollario suggestivo svolto all’interno del porto canale di Pescara.

La befana, al comando di una barca a remi, navigherà dalla foce del fiume Pescara verso il Circolo Nautico Nautica Gabbiano, sito in via Aterno n.1 e più esattamente sulla banchina sud nelle vicinanze delle Torri Camuzzi.

La manifestazione è programmata per sabato 6 gennaio con partenza dalla foce del fiume Pescara e con arrivo presso la Nautica Gabbiano alle ore 15:30 circa.

La barca sarà addobbata con luci colorate e trasmetterà musiche natalizie. Una volta giunti in banchina la befana consegnerà caramelle e cioccolate ad ogni bambino.




NON È VERO MA CI CREDO di Peppino De Filippo

Domenica 14 gennaio: Enzo Decaro  sul palco del Teatro Talia per la stagione di prosa, cinema e musica 2023/2024

Tagliacozzo, 6 gennaio 2024. Domenica 14 gennaio alle ore 18:00  il Teatro Talia, dopo Leo Gullotta, ospiterà un altro grande nome del panorama teatrale e cinematografico nazionale come quello di Enzo Decaro nello spettacolo Non è vero ma ci credo di Peppino De Filippo, una produzione I Due della Città del Sole, che con la regia di Leo Muscato accompagnerà il pubblico in una comica farsa, una tragedia tutta da ridere.

Meta Aps propone come quarto appuntamento della stagione composta da spettacoli di prosa, proiezioni cinematografiche e show musicali, uno spettacolo di Peppino De Filippo che si presenta come una moderna versione di una classica Commedia dell’Arte. De Filippo amava molto Molière e i suoi personaggi, soprattutto L’avaro, cui pare ispirato il protagonista di Non è vero ma ci credo: l’avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, che vivendo nel perenne incubo di essere vittima della iettatura e vedendo segni funesti ovunque, trasforma la sua vita e quella di chi lo circonda in un inferno. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere.

«L’azione dello spettacolo è avvicinata ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni ‘80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo, concepito con un ritmo iperbolico, condenserà̀ l’intera vicenda in 90 minuti» afferma il regista Leo Muscato, che ereditando la direzione artistica di Luigi De Filippo ne perpetua il valore proponendo uno spettacolo a cui lui è molto legato, spettacolo in cui Enzo Decaro entra meravigliosamente nel personaggio del commendatore Gervasio Savastano che avarissimo vive le sue paure rimanendo vittima delle sue manie.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online I-ticket, con le seguenti tariffe: I settore € 20 (ridotto € 18) + DIP, II settore € 18 (ridotto € 16) + DIP, III settore € 16 (ridotto € 14) + DIP. Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




LUCIANO D’AMICO A CARAMANICO TERME

Valorizzare risorse e competenze dei territori, questo gioiello deve tornare a splendere

Caramanico Terme, 6 gennaio 2024. “Le competenze peculiari e le risorse territoriali devono tornare a essere tutelate e valorizzate, soprattutto quelle plasmate in decenni di lavoro, come avvenuto nel settore termale a Caramanico. Una buona amministrazione regionale dovrebbe programmare guardando al medio e al lungo periodo, al fine di garantire il giusto supporto delle istituzioni alle realtà come Caramanico Terme, che rappresentano un fiore all’occhiello della nostra regione” ad affermarlo è Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza di Regione di Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Caramanico Terme nel corso di un incontro sullo stato di crisi del territorio e sulle possibilità di rilancio.

“Da tempo – continua D’Amico – sul turismo manca un intervento sistematico da parte della Regione. Si assiste a una stanca ripetizioni di schemi di promozione di dubbia utilità, senza cogliere le opportunità che ci forniscono le nostre formidabili risorse. L’Abruzzo deve riprendere in mano le redini delle proprie risorse e tornare a essere una terra delle opportunità, per recuperare quelle condizioni che hanno permesso in passato il miracolo economico abruzzese. Quando si pensa allo sviluppo di un territorio bisogna chiedersi quale è la sua specificità, cosa lo differenzia rispetto agli altri?

La competenza distintiva di Caramanico Terme è un sistema termale che lo rende unico e che rappresenta la forza, la storia e una risorsa per la comunità. Lo sviluppo di questo territorio passa, quindi, anche dalla valorizzazione di questa risorsa, che deve essere raggiunta superando le difficoltà amministrative con una programmazione che punti ad essere durevole ed efficace. Intorno alla realtà termale si sono formate professionalità di valore che non possono essere ignorate. Noi lavoreremo con loro e per loro. Perché questo piccolo gioiello, adagiato sulle nostre montagne, torni a splendere per la sua unicità e la sua bellezza”.




LO SPETTACOLO ETTY HILLESUM

La compagnia Fantacadabra presenta mercoledì 10 gennaio alle ore 19, presso il Teatro di Casa di Italia e giovedì 11 presso il liceo IMI

Istanbul, 6 gennaio 2024. In occasione della Giornata della Memoria, “al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte”, l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul e il Liceo Italiano IMI presentano Mercoledì 10 gennaio alle ore 19, presso il Teatro di Casa di Italia e giovedì 11 presso il liceo IMI, lo spettacolo Etty Hillesum, Elogio dell’Amore, della compagnia Fantacadabra.

Si tratta di uno spettacolo che invita a riflettere sul pericolo, ancora oggi attuale, rappresentato da un clima diffuso di odio e intolleranza tra gli uomini. Con lo spettacolo Etty Hillesum si vuole offrire uno spunto per
approfondire come gli eventi di ieri forniscano strumenti per capire come l’accettazione degli stereotipi, l’esclusione e della barbarie siano parte di un unico processo.

Etty Hillesum elogio dell’Amore con Laura Tiberi e Santo Cicco. Immagini video Stefano Mont regia Mario
Fracassi

Con lo spettacolo Etty Hillesum, la compagnia Fantacadabra e il TSA partecipano alla Giornata della Memoria per commemorare le vittime della Shoah. La nostra vuole essere un’occasione per riflettere sul
pericolo, ancora oggi attuale, rappresentato da un clima diffuso di odio e intolleranza tra gli uomini. Siamo convinti che l’approfondimento degli eventi di ieri fornisce gli strumenti per capire come l’accettazione degli stereotipi, dell’esclusione e della barbarie siano parte di un unico processo.

Ci sono esistenze di uomini e donne che pure situazioni inumane, ci hanno lasciato e lasciano testimonianze straordinarie per come sono riuscite a salvare la sorgente buona nell’umano, senza lasciarsi
schiacciare totalmente da ciò che la realtà esterna distrugge. Etty Hillesum (1914-1943), era una giovane donna ebrea olandese, che voleva fare la scrittrice, ma che troppo presto ha dovuto condividere la sorte
di altri milioni di ebrei: la sua entusiastica vita è stata annientata nel campo di Auschwitz.

Uno spettacolo che non è una rievocazione, ma una proposta per capire che cosa può dirci oggi un’esistenza come quella di Etty Hillesum, cosa può dirci la sua disarmante presenza agli eventi del proprio tempo, la sua ricerca interiore, il suo desiderio di raccontare, i suoi interrogativi sulla differenza tra donne e uomini, la sua idea di Dio e dell’Amore, il suo altruismo radicale, la sua incontenibile ironia, il suo impetuoso spirito.

Etty Hillesum, giovane ebrea, prima deportata nel campo di smistamento di Westerbork, poi trasferita ad Auschwitz dove trova la fine chiedendo di essere «un balsamo per molte ferite», raccontando di se nel vasto
regno della Shoah, diviene fonte per molte domande e riflessioni su un mondo in cui infinite persecuzioni e violenze ci impongono la necessità di “fare memoria”. Nello spettacolo è Etty che parla cercando di indicarci la strada della bellezza contribuendo a renderci capaci di indagare sull’oggi, sulla nostra storia e le nostre chiusure, sui nostri campi e le nostre deportazioni”

Chi è Etty Hillesum?

Etty è una giovane donna di Amsterdam, intensa e passionale. Legge Rilke, Dostoevskij. È ebrea, ma non osservante. I temi religiosi la attirano, e talvolta ne parla. Poi la realtà della persecuzione comincia a infiltrarsi nel suo destino. «…La nostra distruzione si avvicina furtivamente da ogni parte, presto il cerchio sarà chiuso intorno a noi e nessuna persona buona che vorrà darci aiuto lo potrà oltrepassare». Ma, quanto più il cerchio si stringe, tanto più Etty sembra acquistare una straordinaria forza dell’anima. Non pensa un solo momento, anche se ne avrebbe l’occasione, a salvarsi. Pensa a come potrà essere d’aiuto ai tanti che stanno per condividere con lei il «destino di massa» della morte amministrata dalle autorità tedesche.

Confinata a Westerbork, campo di transito da cui sarà mandata ad Auschwitz, Etty esalta persino in quel «pezzetto di brughiera recintato dal filo spinato» la sua capacità di essere un «cuore pensante». Se la
tecnica nazista consisteva innanzitutto nel provocare l’avvilimento fisico e psichico delle vittime, si può dire che su Etty abbia provocato l’effetto contrario. A mano a mano che si avvicina la fine, la sua voce diventa sempre più limpida e sicura, senza incrinature. Anche nel pieno dell’orrore, riesce a respingere ogni atomo di odio, perché renderebbe il mondo ancor più «inospitale». La disposizione che ha Etty ad amare è invincibile. Sul diario aveva annotato: «“Temprato”: distinguerlo da “indurito”». E proprio la sua vita sta a mostrare quella differenza.




CASTELLO CINQUECENTESCO: MAMMUT. Le Attività del MuNDA

Entrata gratuita per Domenicalmuseo

L’Aquila, 6 gennaio 2024.  Il 7 gennaio, con l’entrata gratuita per #domenicalmuseo, terminano le aperture quotidiane del Mammut che proseguiranno, fino al 5 maggio nei week end,  dal venerdì alla domenica, e nelle giornate festive  secondo  il seguente calendario dalle 9:30/18:30, ultima entrata ore 18:00   

Gennaio: 12-13-14, 19-20-21, 26-27-28

Febbraio:2-3-4, 9-10-11,16-17-18, 23-24-25

Marzo: 1-2-3, 8-9-10,15-16-17, 22-23-24, 29-30-31

Aprile:1, 5-6-7,  12-13-14, 19-20-21, 25-26-27-28

Maggio: 1-2-3-4-5

MuNDA, via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle. In corso l’esposizione  “Giulio Cesare  e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento”. Le attività collaterali alla mostra  si svolgeranno secondo le date indicate. Gli incontri in programma con i curatori si terranno all’Auditorium della Fondazione Carispaq, Corso Vittorio Emanuele, 194, L’Aquila

•             Giovedì 11 gennaio 2024, ore 16.30

Auditorium Fondazione Carispaq – Corso Vittorio Emanuele, 194, L’Aquila

Federica Zalabra, direttore delegato del Museo Nazionale d’Abruzzo e curatore della mostra e Federica Marini Recchia, restauratrice, presentano i restauri dei dipinti del Museo Nazionale d’Abruzzo effettuati in occasione della mostra

•             Domenica 14 gennaio, ore 11.00 e ore 15.00

Museo Nazionale d’Abruzzo – Via Tancredi da Pentima, L’Aquila

Deborah Tramentozzi, tiflologa

Visite guidate della mostra e percorsi tattili adatti anche a persone con disabilità visive

•             Domenica 21 gennaio, ore 16.30

Museo Nazionale d’Abruzzo – Via Tancredi da Pentima, L’Aquila

Visita guidata della mostra a cura di Atlante servizi culturali

•             Giovedì 25 gennaio 2024, ore 16.30

Auditorium Fondazione Carispaq – Corso Vittorio Emanuele, 194, L’Aquila

Luca Pezzuto, docente dell’Università degli Studi dell’Aquila e curatore della mostra, Elena Loreti, restauratrice, e Ester Di Cino, Dirigente del Servizio Beni e Attività Culturali della Regione Abruzzo, presentano il restauro del libro di disegni della Fondazione Carispaq e delle incisioni della Biblioteca Regionale “Salvatore Tommasi”

•             Domenica 28 gennaio, ore 11.00 e ore 15.00

Museo Nazionale d’Abruzzo – Via Tancredi da Pentima, L’Aquila

Deborah Tramentozzi, tiflologa

Visite guidate della mostra e percorsi tattili adatti anche a persone con disabilità visive




LA CHIESA DI S. CATERINA D’ALESSANDRIA

Apertura straordinaria 6 e 7 gennaio 2024

Ortona, 6 gennaio 2024.  Oggi e domani dalle ore 17:30 alle 19:30 sarà possibile visitare gratuitamente la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in corso Garibaldi in prossimità del Teatro Francesco Paolo Tosti, grazie all’impegno dei soci dell’Unione Cattolica Artisti Italiani (UCAI) sezione di Ortona.

La chiesa durante le festività ha ospitato la mostra della Battaglia di Ortona a fumetti realizzata dall’architetto e socio dell’UCAI di Ortona, Saverio Di Tullio, profondo conoscitore della storia locale e che nel 1999 ha progettato il monumento “Il prezzo della pace” in piazza già Plebiscito ora piazza degli eroi canadesi, che si compone di una statua di bronzo realizzata dall’artista di Ottawa Robert Surette e di un basamento costituito da un blocco monolitico di travertino costruito con le macerie di case ortonesi distrutte dalla furia della guerra.

La chiesa di S. Caterina d’Alessandria in stile barocco, attualmente è nota anche come cappella musicale San Tommaso Apostolo, fu costruita nel 1327. La chiesa custodisce tanti tesori tra cui, l’affresco del Cristo crocifisso che nel 1566, quando era ancora allocato nell’oratorio adiacente, grondò sangue dal costato, raccolto in ampolle, ed evitò la distruzione del convento da parte dei turchi che invasero Ortona.

Caterina d’Alessandria (Alessandria d’Egitto, 280-290 – Alessandria d’Egitto, 305 circa) è venerata come santa, vergine e martire dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e, in generale, da tutte le Chiese cristiane. La ricorrenza della santa è il 25 novembre, che ne recente passato è diventata anche Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.




CENTRALITÀ ALLA SANITÀ: rispetto e ascolto per medici e operatori

D’Amico accoglie appello dell’Intersindacale sanitaria abruzzese:

Pescara, 5 gennaio 2024. “Sono lieto di accogliere l’appello dell’Intersindacale sanitaria abruzzese: per noi è fondamentale ridare centralità al sistema sanitario, è un presupposto fondamentale per la sfida che abbiamo davanti, per i nostri progetti e le nostre ambizioni alla base delle quali c’è un’idea di Abruzzo che diventi un modello per quanto riguarda il livello di qualità della vita”: lo dichiara Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo.

D’Amico sottolinea: “È chiaro che occorrono investimenti e una migliore gestione, che passa innanzitutto dal miglioramento dei dati degli ultimi anni, che sono sorprendenti, ma in negativo. A dispetto di una narrativa autoreferenziale e stucchevole – perché nessuno meglio dei cittadini, che usufruiscono dei servizi, ne sa riconoscere la falsità – la sanità abruzzese è in questi anni peggiorata sensibilmente. La fase pandemica ha aperto la strada a maggiori investimenti, eppure in Abruzzo si registrano dal 2018 una riduzione delle prestazioni del sedici per cento e una mobilità passiva in aumento. Le liste di attesa hanno prestazioni garantite al 61 per cento ma la soglia raccomandata è del 90. Sono numeri che chiaramente parlano da soli, e l’urgenza è invertirne il segno, prima di stabilire nuovi percorsi di valorizzazione e connessione con la sanità territoriale. La strada maestra è quella dell’attenzione e del rispetto delle prerogative e delle esigenze di medici, infermiere, infermieri, operatrici e operatori, che hanno dimostrato ripetutamente altissima professionalità, per rendere concreto e tangibile quel ringraziamento che ci siamo giustamente abituati ad esprimere in momenti drammatici della nostra storia recente. Rispetto e attenzione da cui deve derivare un miglioramento delle condizioni del loro insostituibile lavoro, e la massima disponibilità all’ascolto e al confronto. Anche questi sono evidentemente in questi anni mancati”.




GRUPPO INI DI CANISTRO: CONTINUA LO STATO DI AGITAZIONE

L’incontro in Prefettura si è concluso con un mancato accordo

L’Aquila, 5 gennaio 2024. In data 2 gennaio u.s., si è svolto, presso la Prefettura dell’Aquila, alla presenza del Capo di Gabinetto, del Rappresentante della ASL e della Regione Abruzzo,  il tentativo di conciliazione e raffreddamento tra le OO.SS. FP CGIL , CISL FP e UIL FPL  ed il Responsabile delle Risorse Umane  della INI di Canistro, a seguito dello stato di agitazione proclamato in data 22.12.2023,  per il mancato pagamento della tredicesima  al personale.

L’incontro, comunicano  con disappunto le OO.SS., non ha portato ai risultati auspicati con la proprietà del gruppo INI. Infatti, durante il tentativo di mediazione, la proprietà del Gruppo INI non è stata in grado di fornire alcuna informazione concreta né in merito al pagamento delle tredicesime né sulle modalità ed i tempi di tale pagamento. Il perdurare di tale situazione,  che continua a lasciare centinaia di famiglie senza il completo pagamento delle spettanze dovute al personale, non ha permesso ai rappresentanti dei lavoratori di trovare un punto di incontro che, pertanto, proseguiranno con lo stato di agitazione di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori della INI di Canistro (RSA e Casa di Cura).

A fronte di questa situazione, FP CGIL, CISL FP, e UIL FPL si stanno preparando a introdurre tutte le iniziative necessarie per tutelare i diritti ed il benessere delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie. Le azioni intraprese saranno volte a garantire il riconoscimento e la tutela dei diritti di tutto il personale che, in questo periodo di incertezza, merita l’attenzione di tutte le Istituzioni interessate.

Ci impegniamo a mantenere una comunicazione costante con i lavoratori e a fornire aggiornamenti su eventuali sviluppi. Inoltre, continueremo a sollecitare l’amministrazione del Gruppo INI affinché fornisca risposte chiare e tempestive in merito a questa problematica. I lavoratori del Gruppo INI meritano rispetto e trattamenti equi, e come loro rappresentanti sindacali, ci assicureremo che i loro diritti siano salvaguardati. Invitiamo tutti i lavoratori a rimanere uniti e solidali in questo momento critico.

Anthony Pasqualone Fp Cgil L’aquila                               

Amirante/Zanon Cisl Fp Abruzzo Molise              

Florindo De Angelis Uil Fpl L’Aquila




BORSACCHIO: PARTE LA PETIZIONE

Contro la distruzione di fatto della Riserva Borsacchio i 6 e 7 Gennaio a Roseto degli Abruzzi. Il caso è ormai diventato di livello Europeo

Roseto degli Abruzzi, 5 gennaio 2025. La Riserva Borsacchio di fatto distrutta in 17 secondi in una notte poco prima di Capodanno. Diventa un caso Europeo e parte la prima petizione fisica a Roseto degli Abruzzi.

Cosa è successo ormai è di dominio pubblico. Venti anni di lotta della popolazione per salvare gli ultimi tratti di costa da progetti di cementificazione che dagli anni 80 ai primi anni 2000 hanno portato a far nascere una riserva meravigliosa per tutelare il paesaggio la natura e creare un’economia sostenibile e fruttuosa per agricoltori ed aprire a finanziamenti per le piccole famiglie di agricoltori che avevano immobili abbandonati dagli anni 70 e senza capacità economica di ristrutturarli e realizzare piccole strutture sostenibili turistiche. Il modello Toscana ad esser semplici.

Purtroppo, molti terreni sono stati acquisiti da grandi imprenditori e molti eredi dei terreni non legati al territorio e spesso residenti in altre regioni non hanno voglia e interesse di portare avanti le tradizioni contadine e mantenere integri i luoghi e , come già fatto per la famosa casa verde sul mare in riserva nel 2009, hanno l’unica ambizione presunta di vendere a grossi gruppi edili.

Ora chiamiamo la cittadinanza a dire la sua. Abbiamo scelto di lanciare una petizione non on line, almeno non nel primo momento.

Facile e di sicuro impatto visto che il caso tornerà in consiglio regionale , al parlamento italiano ed anche, notizia di ieri, sarà sollevata nel parlamento Europeo. Un caso ormai che va oltre i confini di una città, Regione o Nazione.

Abbiamo invitato tutti e tutte a venire a Roseto degli Abruzzi il 6 e 7 Gennaio 2024 dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30 in Piazza della Libertà (Stazione) per venire a mettere una firma e palesare la volontà reale dal vivo.

Saranno 12 ore di impegno lanciate dalla rete di associazioni e cittadini in cui abbiamo un obbiettivo ambiziose. Punteremo a raccogliere mille firme in questo breve tempo.

Ormai sui social ogni giorno sono migliaia i messaggi da Roseto e da ogni parte d’Italia. La popolazione ha ormai capito cosa c’è dietro e come gli ultimi, piccoli agricoltori le famiglie povere del territorio vengono messe all’angolo da scelte che avvantaggiano pochi e benestanti imprenditori.

Lotteremo e chiamiamo i cittadini e rispondere al nostro appello

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




CONTRO LA CANCELLAZIONE DELLA RISERVA DEL BORSACCHIO

Sabato e domenica tutti a Roseto per firmare

Roseto degli Abruzzi, 5 gennaio 2024. Ci sarà sabato 6 e domenica 7 gennaio a Roseto, in Piazza della Libertà, la raccolta firme contro la cancellazione della Riserva del Borsacchio organizzata dalle associazioni ambientaliste. Sarà possibile firmare in entrambe le giornate dalle ore 10:00 alle ore 18:00.

Italia Viva, per conto del suo Presidente provinciale Luciano Monticelli, intende manifestare il proprio convinto sostegno e supporto all’iniziativa della raccolta firme.

Per tale ragione lanciamo un appello a tutte le cittadine e a tutti i cittadini abruzzesi affinché nel prossimo fine settimana ci sia una grande mobilitazione per fermare questo scempio.

Italia Viva è stato uno dei primi partiti ad intervenire sulla vicenda e a prendere posizione in difesa del territorio, schierandosi senza se e senza ma contro la scellerata deliberazione assunta in Consiglio Regionale da Marsilio e dalla sua maggioranza.

Siamo assolutamente contrari e contrariati da ciò che è accaduto con l’emendamento notturno che di fatto ha cancellato una delle aree naturalistiche più belle e di maggior valore ambientale del nostro territorio. Questa battaglia non sarà vinta da chi pensa di essere il padrone del territorio.” – conclude Luciano Monticelli.




LA CAPPELLA DE BARTOLOMEI AI MUSEI CIVICI

La cappella con le opere di Raffaello Pagliaccetti torna ai Musei civici per i prossimi trent’anni. Firmata la convenzione con gli eredi proprietari.

Giulianova, 5 gennaio 2024. Alla presenza del Sindaco Jwan Costantini, dell’assessore alla Cultura Paolo Giorgini, del dirigente dell’Area IV Andrea Sisino e del direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante, è stata firmata la convenzione che attribuisce al Comune di Giulianova il diritto d’uso della Cappella De Bartolomei, in piazza della Libertà.

L’accordo, atteso da anni e sottoscritto dagli eredi De Bartolomei, fa sì che la Cappella, inserita definitivamente nel sistema del Polo Museale, rientri in maniera nuova nei beni a disposizione della città, non più con il pagamento di un canone di affitto. Fondamentale, ovviamente, la disponibilità degli eredi, che hanno compreso le ragioni alla base di questo indispensabile passaggio amministrativo.

Dal canto suo, il Comune assume su di sé gli interventi ordinari e straordinari di cui la cappella ha estrema necessità. L’atto, inoltre,  suggella l’ attività di valorizzazione dell’opera artistica di Raffaello Pagliaccetti, dopo il restauro, su iniziativa privata,  del Monumento di piazza della Libertà.

“Ringrazio gli Uffici Cultura dell’Area IV – sottolinea l’assessore Paolo Giorgini – che con determinazione hanno portato avanti una lunga e complessa interlocuzione, permettendo il raggiungimento dell’obiettivo. Da oggi, il patrimonio artistico di Giulianova è più ampiamente fruibile, mentre si apre una nuova pagina nell’attività di recupero dei punti di interesse culturale del nostro centro storico”.

“Questo nuovo accordo aggiunge un fondamentale tassello all’attività di tutela e di valorizzazione dei nostri musei che tornano ad offrire uno sguardo completo sull’opera artistica di Raffaello Pagliaccetti – afferma il direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante – e giunge, inoltre, dopo il decreto del 2020 con cui la Commissione per il patrimonio culturale dell’Abruzzo, ha deliberato il riconoscimento dell’interesse culturale particolarmente importante della Cappella, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio”.             

Anche gli eredi della famiglia De Bartolomei hanno espresso la loro soddisfazione per un accordo che garantisce adeguata manutenzione al monumento e lo mette definitivamente a disposizione della città.

Note storiche e artistiche:

La piccola chiesa fu fatta costruire nella seconda metà del 1800 dall’ingegner Gaetano De Bartolomei, per onorare la memoria di suo zio Angelo Antonio Cosimo De Bartolomei, del fratello Luigi e del padre Giovanni. Si pensa che il progetto della cappella gentilizia sia stato redatto nel 1868 dallo stesso ingegner De Bartolomei su bozzetto di Raffaello Pagliaccetti, del quale fu grande amico e mecenate, e che i lavori e la messa a punto siano stati poi seguiti dall’architetto teramano Lupi che effettuerà delle variazioni. La chiesa venne consacrata il 22 agosto 1876.

L’interno della piccola cappella è arricchito da un altare nell’abside e dalle tre belle opere in marmo dell’artista giuliese Raffaello Pagliaccetti: quella più importante è il cenotafio dedicato ad Angelo Antonio Cosimo De Bartolomei realizzato tra il 1873 ed il 1876, capolavoro del maestro. Gli altri due monumenti, nel vestibolo d’ingresso, ricordano Luigi De Bartolomei, aiutante maggiore della Guardia Nazionale, e l’altro Giovanni De Bartolomei, rispettivamente fratello e padre fratello del committente, l’ingegner Gaetano. La Cappella gentilizia De Bartolomei (San Gaetano da Thiene), dunque, per la sua architettura, per le sue caratteristiche tipologiche e costruttive e materiche, per il suo inserimento urbanistico, e per le opere d’arte in essa contenute si configura come uno degli elementi qualificanti della Piazza della Libertà, fulcro del fervore economico e sociale, nonché culturale, di Giulianova dopo l’Unità d’Italia.




LA BEFANA E IL TEATRO DEI BURATTINI

Festa grande tra dolcetti, doni e sorprese

Luco dei Marsi, 5 gennaio 2024. Finale scintillante, e tutto dedicato ai bambini, per la rassegna degli eventi natalizi a Luco dei Marsi. Sabato, 6 gennaio, alle 15:30, nella sala dell’ex municipio, in piazza Umberto I, i più piccoli potranno immergersi nell’incanto del teatro dei burattini e nelle avvincenti avventure di Masha & Orso, con gli artisti della compagnia teatrale: “Allegra compagnia dei Burattini”.

Al termine dello spettacolo, largo alla Befana, che porterà con sé un sacco pieno di sorprese, doni, dolcetti e una gustosa merenda rustica per tutti i partecipanti, a cura, come da tradizione, della Pro Loco cittadina.

“Sarà un pomeriggio di festa non-stop, fatto di divertimento, condivisione e sorprese, che non mancherà di appassionare i bambini” spiega la sindaca Marivera De Rosa “Un evento, organizzato come da tradizione in sinergia con la Pro Loco cittadina, che siglerà un periodo festivo in cui i più piccoli sono stati centrali nell’approntamento delle iniziative, e ci hanno premiati con una vasta partecipazione e grande entusiasmo a ogni appuntamento. Sarà un’Epifania ricca di allegria, invito tutti a partecipare”.




UNA COLONNA SONORA PER LA VITA

A Sulmona gran finale. Omaggio ai led zeppelin e ai Pink Floyd. Consegna del Functional Head Impulse Test all’ambulatorio di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Sulmona. Venerdì 5 gennaio 2024 ore 20:45 – teatro comunale

Sulmona, 5 gennaio 2024. Con la consegna del functional head Impulse Test si conclude venerdì 5 gennaio 2024, alle ore 20.45, al teatro comunale di Sulmona (L’Aquila), l’edizione 2023 di “Una colonna sonora per la vita”. La serata, promossa dall’Associazione Culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, con il patrocinio del Comune di Sulmona nell’ambito del programma delle manifestazioni natalizie, si caratterizzerà per doppio concerto tributo alla musica dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd con le band Bonzo Bone’s e Floyd Heart. I posti a sedere sono numerati e con prenotazione obbligatoria. Per informazioni sulla serata si può contattare il 389 9737620 oppure scrivere a vbisestile@gmail.com

In occasione della serata sarà infatti consegnato al reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Sulmona il functional head Impulse Test, apparecchio di ultima generazione acquistato grazie ai proventi raccolti nel corso dei vari appuntamenti della manifestazione, e che sarà disponibile per l’utenza della Valle Peligna, Valle Subequana, Valle del Sagittario e Alto Sangro. Dalle 17.30 alle 19.30, al foyer del teatro comunale, ci sarà la presentazione del functional head Impulse e dei programmi “Più equilibrio” e “Leggo meglio” ai professionisti che lavorano con i bambini e che si occupano dell’apprendimento (logopedisti ecc.). Saranno presentate anche alcune pubblicazioni scientifiche che spiegano come questo sistema possa essere di aiuto al miglioramento dell’apprendimento dei bambini.

“Siamo arrivati alla conclusione di un anno straordinario”, ha commentato il presidente dell’associazione Nomadi Fans Club “Un giorno insieme”, Vincenzo Bisestile, “Grazie al pubblico e agli artisti che nel corso del 2023 hanno sostenuto le varie serate siamo arrivati all’obiettivo di consegnare un nuovo macchinario all’ospedale di Sulmona. Questa volta siamo ancora più soddisfatti perché lo strumento che sarà consegnato servirà in particolare ai bambini”. Per il dirigente medico e responsabile della vestibologia dell’Ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Sulmona, Benedetta Autiero Celidonio “siamo veramente felici di essere arrivati in breve tempo a questo fantastico traguardo. Tutto è stato possibile grazie allo strenuo impegno di Vincenzo Bisestile, della sua famiglia, dell’associazione Nomadi Fans club, della signora Fausta Imperatore, di tutte le persone che hanno partecipato e contribuito a questa iniziativa. Un percorso lavorato e fortemente voluto. Grazie davvero a tutti”.

La serata al teatro comunale di Sulmona sarà quest’anno dedicata a due grandi band che hanno fatto la storia del rock: i Led Zeppelin e i Pink Floyd. Nella prima parte dello spettacolo i “Bonzo’s Bones” presenteranno il meglio della band inglese. Verranno performate pietre miliari come “Whole Lotta Love” e “Stairway To Heaven”. I Bonzo’s Bones nascono nel 2019 da un’idea del batterista Angelo Melone per presentare uno show tributo alla più iconica rock band di tutti i tempi fedele nel sound, line-up e strumentazione. Un viaggio negli anni ’70 attraverso la discografia dei Led Zeppelin, dai brani più famosi a quelli più ricercati. Oltre al batterista Angelo Melone, nella band ci sono Francesco Conti (voce), Massimo Pulsone (chitarra) e Vincenzo Montanaro (basso e tastiere).

Nella seconda parte dello show spazio all’arte e alla musica dei Pink Floyd. Protagonisti i Floyd Heart formazione composta da Daniele Landi (batteria), Luca Iannone (basso), Francesco Imperatore (tastiere), Iole Maddalena (corista), Lorena Mancini (corista), Claudio D’Amico (chitarra solista, lap steel guitar) e Giosuè Di Benedetto (voce e chitarra). I Floyd Heart sono riconosciuti come uno tra i migliori tributi ai Pink Floyd, grazie alla professionalità dei loro componenti. Oltre alla continua sperimentazione in campo musicale, ogni musicista eccelle nella ricerca del sound che porta lo spettatore a rivivere le stesse sonorità ed emozioni degli originali. Special guest della serata il sassofonista Giancarlo Colangelo. Le luci, i laser e le proiezioni permettono ai Floyd Heart di portare in scena uno show dove il pubblico viene travolto e affascinato. In scaletta brani leggendari come “Time” e “Wish You Were Here”.




UN COMMISSARIO PER IL PARCO DELLA MAJELLA

Pescara, 5 gennaio 2024.  Dopo la conferenza stampa che USB Abruzzo ha organizzato a Pescara il 16 novembre u.s. sulla mancata nomina del direttore del Parco della Majella che si trascina da oltre 10 anni, e le prese di posizione pubbliche che si sono susseguite sull’argomento da parte dell’Ente Parco, di amministrazioni locali e di altri sindacati, pensiamo di avere raggiunto un importante risultato: fare uscire allo scoperto fatti sconcertanti e comportamenti illegittimi che si trascinano da un decennio senza che nessun altro (partito, sindacato, associazione, amministrazione pubblica) in tutto questo tempo abbia sentito il dovere di stigmatizzare e prendere posizione, per porvi rimedio.

Di certo i comportamenti illegittimi che denunciamo, niente hanno a che fare con chi nel Parco e negli altri Parchi e amministrazioni pubbliche ci lavora e con la professionalità dei dipendenti, i cui interessi abbiamo a cuore e che in nessun modo vogliamo coinvolti, ma resta il fatto che la vita di un ente pubblico non può prescindere dalla piena e corretta applicazione delle leggi e delle norme che regolano la convivenza e il vivere “civile” della comunità, a cui sono tenuti a dare testimonianza e “il buon esempio”, soprattutto le pubbliche amministrazioni, fra i quali i Parchi, tenuti a salvaguardare beni collettivi primari (la natura, l’ambiente).

Anche per questo sconcerta la condotta degli amministratori del Parco Majella e di alcuni Comuni, i quali, invece di rispondere nel merito degli atti e delle decisioni adottate “..in violazione dei doveri istituzionali dell’Ente Parco, stabiliti dalla normativa di riferimento..” (TAR Abruzzo sentenza di condanna dell’ente parco, n. 394 il 30 gennaio 2020), sulla base di motivi “pretestuosi, fallaci e infondati” (TAR Abruzzo sentenza di condanna dell’ente parco, n. 26 del 24.10.2018), si limitano a parlare dei grandi risultati che hanno raggiunto, e che hanno bisogno di un direttore “di loro gradimento”, per evitare che possa creare problemi e vanificare il loro ottimo lavoro.

Così come si resta interdetti nell’apprendere che il Consiglio Direttivo del Parco il 21.11.2023 abbia nuovamente deliberato all’unanimità (tranne un assente), di essere d’accordo sul contenuto della nota inviata dal presidente al Ministero dell’Ambiente, nella quale comunica di “non comprendere la resistenza” del Ministero a consentire l’attivazione di una nuova procedura pubblica per la nomina del Direttore, “posto che il Consiglio Direttivo dell’Ente non ha ritenuto idonee le altre figure ancora eleggibili nella terna oltre quelle segnalate”.

Quindi, nonostante due sentenze di censura del TAR Abruzzo e le numerose lettere di richiamo e l’annullamento di delibere da parte del Ministero, gli amministratori del parco continuano imperterriti ad arrogarsi un diritto inesistente, quello di attribuire arbitrariamente patenti di non idoneità a candidati iscritti ad un albo di idonei all’esercizio dell’attività di direttore di parco istituito presso il Ministero dell’Ambiente, e che lo stesso Parco ha richiesto come criterio indispensabile nella selezione pubblica che ha indetto per individuare i candidati a direttore del parco da sottoporre al Ministro. L’Ente Parco ricomincia a mettere in atto le stesse decisioni adottate nel gennaio 2019 e nel febbraio 2022, già censurate dal Ministero, come se niente fosse successo. Stanno evidentemente aspettando che tutti i candidati raggiungano l’età pensionabile per poter annullare la selezione. Alla faccia della correttezza e imparzialità della pubblica amministrazione.

Per questi motivi l’USB ha rinnovato la richiesta al Ministero dell’Ambiente di nominare sollecitamente un “Commissario ad acta” per individuare la terna di candidati a direttore del parco della Majella da sottoporre al Ministro per la nomina, per interrompere questa situazione sconcertante e i danni che questa continua ad arrecare alla credibilità delle istituzioni, in primis allo stesso Ministero dell’Ambiente, a cui in ogni occasione si attribuisce la responsabilità di impedire senza una motivazione la nomina del Direttore del Parco. Per non parlare della sfiducia nelle istituzioni per il mancato rispetto delle norme sulla sua nomina, e sul protrarsi, senza alcuna giustificazione, dell’iter relativo e della gestione approssimativa del Parco a causa della precarietà dei direttori “facenti funzione”. Tutto ciò senza considerare i danni economici di non lieve entità che questo modo di agire ha prodotto e produrrà in futuro, a spese del Parco e della collettività.

USB Pubblico Impiego

Federazione Abruzzo e Molise




CRIMINALE TAGLIARE LA RISERVA naturale del Borsacchio

Destra negazionista in Abruzzo Fina presenta una interrogazione parlamentare.

Roma, 5 gennaio 2024.  Il Senatore Michele Fina e la responsabile Ambiente del Partito Democratico Annalisa Corrado esprimono profonda preoccupazione e condanna per l’atto gravissimo della destra in Regione Abruzzo, che nottetempo nel corso del consiglio regionale sul bilancio ha approvato un emendamento che comporta la cancellazione di una considerevole porzione del perimetro della riserva naturale della Borsacchio, passando da 1100 a 25 ettari.

“La riserva della Borsacchio, gioiello naturalistico di Roseto e dell’Abruzzo, è stata colpita da un atto che minaccia non solo la flora e la fauna, ma anche l’equilibrio ambientale cruciale per le generazioni future. Questo episodio richiede una risposta immediata e decisa per preservare il patrimonio naturale e tutelare l’ecosistema”. Sostiene Annalisa Corrado, responsabile nazionale Ambiente e transizione ecologia del Partito Democratico.

Il senatore Fina, componente della Commissione Ambiente, annuncia che “presenteremo un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente per approfondire tutti i livelli di questa vicenda, che ci sembra essere illegittima oltre che grave. Inoltre, dobbiamo ringraziare Le Guide del Borsacchio e le associazioni locali per il loro impegno continuo nella tutela dell’ambiente ed esprimo solidarietà all’Amministrazione Comunale di Roseto, nella persona del sindaco Mario Nugnes, che non è stata interpellata in questa decisione: la collaborazione con le autorità locali è essenziale per garantire una gestione corretta del territorio”.

“Il Partito Democratico si impegna a lavorare instancabilmente per preservare la ricchezza naturale della nostra regione e a collaborare con tutte le parti interessate per garantire la salvaguardia della riserva del Borsacchio”. Concludono Fina e Corrado.




RAPINO DI TUTTI

Nasce il nuovo movimento politico

Rapino, 5 gennaio 2024. La costruzione di una Rapino di tutti, questa è l’idea alla base del nuovo movimento che si proporrà alle elezioni amministrative del prossimo mese di giugno. Ecco il primo manifesto: L’obiettivo principale è quello di favorire una maggiore partecipazione collettiva alla vita amministrativa del paese e rispondere pienamente alle vere esigenze degli abitanti.

Ricostruire l’idea di comunità, valorizzare il libero pensiero e il rispetto per la diversità delle idee attraverso il dialogo ed il confronto, questi sono i principi che spingono al vero cambiamento sociale ed amministrativo.

Una profonda insoddisfazione popolare ha segnato la vita amministrativa degli ultimi anni con un Sindaco radicato al potere da oltre venti anni, che ha impedito qualsiasi tipo di ricambio elettorale e generazionale.

Un paese senza ricambio è destinato a morire. “Rapino di tutti”, è l’inizio di un cambiamento radicale, un nuovo modo di amministrare con una visione ampia e proiettata al futuro.

Il primo evento ufficiale si terrà con l’inaugurazione della sede in Parco della Rimembranza 29, il 5 gennaio, dalle ore 19:00 in poi.