E QUANDO POTREMO PARLARE?

Pescara, 16 aprile 2024. Le associazioni del Coordinamento Salviamo gli Alberi, in prima linea per la difesa del patrimonio arboreo pescarese, ricordano bene le parole dell’ex vicesindaco Santilli: ”Se volete parlare, fatevi eleggere.”

Non abbiamo diritto di parola perché siamo solo associazioni e cittadini/e. Abbiamo formato così Radici in Comune, e abbiamo ripreso le nostre battaglie per portarle nell’agenda politica. Ma il Sindaco ora risponde alle nostre domande con: “Chi si candida per le elezioni del prossimo giugno urla e diffonde notizie non vere […] Ci vediamo l’ 8 e il 9 giugno”. Quindi ancora una volta NON possiamo parlare.

Appurato quindi che non esiste una veste giusta per avere il diritto di critica e di informazioni precise da parte di questa amministrazione, ci rivolgiamo a noi tutti/e, che facciamo parte di questa comunità pescarese.

Sui pini non si riescono ad avere dati: li leggiamo allora dai nostri dossier. A febbraio 2022, secondo il monitoraggio dell’Università dell’Aquila, vi erano 1.500-2.000 piantine per ettaro (il comparto 5 è grande 5 ettari). Dopo la siccità, per quanto gli esperti invocassero acqua per la martoriata Riserva, il monitoraggio rivela come numero di plantule 600-1000 per ettaro (una perdita del 50%).

Oggi il Sindaco dichiara: “Seguiamo regole precise.  Stiamo seguendo pedissequamente le prescrizioni dei tecnici. Abbiamo messo da parte 500 piantine. Alcune   sono morte, perché le piante che cadono possono danneggiare le piantine”.

E aggiunge: “Ben 200 di queste piantine sono state messe a disposizione da Alberitalia che ha già dato la sua disponibilità a donare pini certificati provenienti da boschi da seme con lo stesso patrimonio genetico, “anzi migliore”.

Le regole precise erano che si dovevano individuare tutte le piantine e proteggerle durante i lavori (Relazione Alberitalia). Ora scopriamo che addirittura le piantine sono state “messe da parte”. In tutta la relazione Alberitalia non c’è menzione del “torno subito” da parte dei pini d’Aleppo. Una vacanza improvvisa per il bene dei nostri pini, perché poverini, sono pure scadenti, visto che arrivano i pini “migliori” a dar loro manforte (concetto che non ha alcuna base scientifica).

L’ultimo monitoraggio a nostra disposizione parla, prendendo il dato peggiorativo, di 600 piante di pini per ettaro, cioè di minimo 3.000 pini. Oggi, dai dati a nostra disposizione, abbiamo 300 piantine messe da parte, più 200 di Alberitalia. I conti non tornano.

Ma lo diciamo a noi stessi, cari cittadine e cittadini, perché a questa amministrazione non possiamo dirlo.

Radici inComune




FOSSACESIA. LA RISTAMPA DE “LE SCOVERTE PATRIE”

di Domenico Romanelli. Pubblicato in “Fossacesia Estate 2002”, a cura di A. Piccirilli, Fossacesia 2002

Di Franco Cercone

La decisione di ristampare i due volumi (editi tra il 1805 e il l809) del grande storico di Fossacesia è stata assunta dal benemerito Circolo Culturale “Lo Scrigno” di Fossacesia.

Fonte storica di primaria importanza fu considerata da Giovanni Pansa un’opera di Domenico Romanelli dal titolo “Scoverte patrie di Città distrutte e di altre antichità nella regione dei Frentani, oggi Abruzzo Citeriore nel Regno di Napoli”. Essa è nota tuttavia come “Scoverte patrie” e con tale

abbreviazione si rinviene citata presso tutti gli eruditi nel corso dell’800 e nella prima metà del secolo successivo, fino a scomparire – opera ed autore! – nel recente volume “Conosci l’Abruzzo, Almanacco

Abruzzese l995”, Chieti Scalo 1999. Infatti, nel secondo volume di tale Almanacco, dedicato a paesi e città della Provincia di Chieti, vengono del tutto ignorati, sub voce Fossacesia, non solo l’abate Domenico Romanelli, ma anche l’altro figlio illustre di questa splendida Terra, quel Pietro Polidoro, cioè, che qui nacque nel 1687 e del quale il Romanelli rappresenta l’erede ed il continuatore, almeno nel campo delle indagini di carattere storico-archeologico, nell’area frentana.

Nelle intenzioni del Circolo Culturale “Lo Scrigno”, che anima la vita storico-culturale di Fossacesia, va concretizzandosi da qualche tempo l’idea di ristampare le “Scoverte patrie” di Domenico Romanelli, una copia delle quali giace sicuramente nella Biblioteca Provinciale di Pescara, costituitasi com’è noto con l’acquisto della Biblioteca Giovanni Pansa, famoso storico, numismatico, folklorista, nato a Sulmona nel 1865 ed autore di due notissimi  volumi dal titolo “Miti, leggende e superstizioni dell’Abruzzo”. Per il Pansa le “Scoverte patrie” del Romanelli costituiscono una fonte etnografica di indiscutibile importanza, donde le frequenti citazioni che si rinvengono nei due volumi di “Miti e leggende”.

Così per il Pansa nell’analizzare la formazione del mito del drago di Atessa, diventa di primaria importanza una notizia riportata dal Romanelli nel XI Tomo delle sue “Scoverte patrie”, secondo la quale la famosa costola esistente nella chiesa di S.Leucio ad Atessa non era l’unica appartenente, secondo la tradizione, al mitico drago che infestava l’agro di Ate e Tixa, ma al contrario, “faceva parte d’un cumulo di ossa gigantesche trovate in Atessa in una località denominata Valdarno”… ed appartenente ad un Elephas pleistocenico”.

Abate, sì, il Romanelli, ma non privo di spirito critico di stampo illuministico.

Non meno importanti sono le notizie riferite dal Romanelli sul monaco Attone, di S. Giovanni in Venere, relative ad un episodio avvenuto nel 1062 ad Aterno, l’odierna Pescara, e di cui il Pansa fa tesoro nel 11° volume di “Miti e leggende”. Ad Aterno infatti alcuni ebrei avevano disegnato su una tavola la figura di Gesù crocifisso e l’avevano introdotta nella sinagoga del luogo, diventata in seguito la chiesa di Santa Gerusalemme, per trasformarla in bersaglio al tiro con l’arco. “Ma con meraviglia e sgomento di tutti – continua il racconto contenuto in un codice del XI secolo e consultato dal Romanelli – da quelle trafitture incominciò a sgorgare tanto sangue che il pavimento ne fu inondato”.

Non di minore importanza è un episodio riferito dal Romanelli sulla base di documenti oggi non più reperibili, relativo ai saccheggi operati dai crociati accampati alla foce del Sangro, prima di imbarcarsi

per la Terra Santa. Alla preziosità delle notizie storico-etnografiche desunte dal Romanelli da codici andati dispersi, non fanno eco i riferimenti archeologici ed epigrafici del Nostro, sui quali gli studiosi dell’epoca successiva, e soprattutto il Mommsen, avanzarono non poche riserve. Il Mommsen in particolare, che nel periodo 1856-57 peregrinò per l’area peligna (soprattutto a Corfinio) e nel medio corso del Sangro alla ricerca di fonti epigrafiche per il suo monumentale Corpus lscriptionum Latinarum, parla addirittura di “Romanelli incredibilis socordia” (CIL, IX, 2815) a proposito di una

iscrizione aufidenate registrata dal Romanelli e non accolta dal Tedesco.

A scendere in campo per difendere l’opera dell’Abate di Fossacesia fu più tardi lo stesso Giovanni Pansa, con un articolo apparso nel 1919 sulla “Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti” e dal titolo significativo “I monumenti epigrafici dell’Abruzzo e la malafede critica dei tedeschi”.

In esso il Pansa sottolinea il valido contributo offerto dal Romanelli alla storia d’Abruzzo mediante le sue “Scoverte patrie” ed un’altra opera “Antica topografia dei Marruccini e dei Peligni”, pubblicata a Napoli nel 1919. Sicché nel nome di Giovanni Pansa e Domenico Romanelli, Sulmona e Fossacesia si rinvengono idealmente congiunte dal “mirabile spirito di intenti” che anima le opere dei due studiosi, protési alla ricostruzione di quell’affascinante poema epico che è appunto la storia d’Abruzzo. Ben farebbe quindi la civica amministrazione di Fossacesia a tramandare il nome di Giovanni Pansa, dedicando allo storico di Sulmona una via cittadina a ricordo degli “amorosi sensi” che lo legavano a Domenico Romanelli.




DIVINE: DI E CON DANIO MANFREDINI

Liberamente ispirato al romanzo di Jean Genet “Nostra signora dei fiori”. Sabato 20 aprile 2024 ore 21.00 | Spazio Matta

Martinsicuro, 16 aprile 2024. Arriva allo Spazio Matta di Pescara una delle voci più intense del teatro contemporaneo, a conclusione di Matta in scena, rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi, giunta alla nona edizione, promossa da Spazio Matta – rete Artisti per il Matta, all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della Città di Pescara, grazie anche al contributo della Fondazione Pescarabruzzo e in convenzione con Soci Coop Alleanza 3.0.

Sabato 20 aprile, alle ore 21, allo spazio Matta, in Via Gran Sasso, 57 a Pescara, la Sezione Teatro a cura di Annamaria Talone, presenta lo spettacolo DIVINE, produzione La Corte Ospitale.

La sceneggiatura di Divine, scritta da Danio Manfredini è liberamente ispirata al romanzo “Notre-Dame-des-Fleurs” (1943) scritto a Parigi durante il periodo di detenzione di Genet. Nel romanzo il protagonista è lo stesso autore colto nell’universo carcerario fatto di celle, corridoi, compagni di sventura. Genet prende ispirazione proprio dalle presenze intorno a lui per dare vita ad una storia inventata. La lettura scenica concepita come uno Storyboard è accompagnata dalle immagini e dai disegni dello stesso Danio Manfredini.

Danio Manfredini è autore e interprete di capolavori assoluti quali Miracolo della rosa (Premio UBU 1989), Tre studi per una crocifissione e Al presente (premio UBU come migliore attore); lavori più corali quali Cinema Cielo (premio Ubu come miglior regista) e Il sacro segno dei mostri. Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero e il Premio UBU  sezione Premi Speciali. La sua è una costante opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere.




RIPARTE NEON

Libri intorno al pianeta

Martinsicuro, 16 aprile 2024. Prende il via a Martinsicuro la rassegna letteraria NEON. Libri intorno e dentro il pianeta, organizzata dall’amministrazione comunale – Cultura e Biblioteca, con la direzione artistica di Valeria Di Felice, e la collaborazione della Di Felice Edizioni e dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro.

La seconda edizione, dedicata al tema “Io e l’altro”, prevede sei incontri che si terranno tra Martinsicuro e Villa Rosa da aprile a giugno, coinvolgendo un pubblico eterogeneo, da quello scolastico a quello turistico e cittadino. 

La rassegna inizia il 24 aprile con Ermanno Bencivenga, filosofo e logico di fama che per l’occasione presenterà la raccolta di racconti “Il viaggio e altri scritti” (Di Felice Edizioni). Prosegue l’11 maggio con Matteo Matteucci, autore del libro “Bartali dalla giusta parte” (Minerva) con la partecipazione di Gioia Bartali. Ancora il 19 maggio con Mamma Lingua, letture 0/6 anni, un incontro pensato per promuovere la diversità linguistica e l’integrazione, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Pertini e di Nati per leggere Abruzzo. Il 25 maggio è la volta degli studenti dell’Istituto Pertini di Martinsicuro che incontreranno gli autori Igor De Amicis e Paola Luciani, dopo aver letto ed essersi cimentati in un laboratorio sul loro libro “Fugees Football Club” (Einaudi ragazzi). La rassegna si conclude con due incontri molto attesi: il 7 giugno lo scrittore palestinese Ahmed Masoud presenterà il suo nuovo romanzo poliziesco “Costi quel che costi” (Di Felice Edizioni), ambientato a Gaza, insieme alla traduttrice Pina Piccolo. Il 25 giugno ci sarà l’incontro con il filosofo e psicoanalista di fama internazionale Umberto Galimberti, il quale concluderà la rassegna con la lectio “L’io e il Noi. Il primato della relazione”.

Neon ha come partner il Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto e Nati per leggere Abruzzo. È patrocinato dalla Regione Abruzzo, dalla Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzese, dalla Provincia di Teramo.

Tutte le info sulla pagina facebook Rassegna Letteraria NEON.      

Valentina Coccia, consigliera delegata alla biblioteca: «Esprimiamo grande soddisfazione per questo programma, frutto di un crescente impegno da parte dell’amministrazione comunale e di una collaborazione sempre più armonica con i soggetti firmatari del Patto per la Lettura. Dal calendario degli appuntamenti emerge la nostra volontà di offrire alla cittadinanza una proposta culturale di altissimo spessore. Sensibilità e storie appartenenti a mondi diversi e a volte distanti si incontreranno nelle pagine, nelle parole, nella musicalità dei versi, alla ricerca di un prolifico “noi”: oggi più che mai, crediamo nel libro quale potente punto di convergenza generazionale e relazionale.»

Giuseppina Camaioni, consigliera delegata alla cultura: «Dal 2023 l’Amministrazione Comunale promuove la rassegna letteraria NEON che si pone in continuità con tutte le azioni culturali messe in campo con entusiasmo e serietà negli anni scorsi e grazie alle quali il Comune di Martinsicuro, dal 2017, ha ottenuto l’importante riconoscimento nazionale di “Città che Legge”. La lettura quale strumento fondamentale di crescita individuale e sociale, non elitario o esclusivo, ma popolare e condiviso: il libro come bene comune di consumo di cui fruire anche al di fuori dei suoi contesti naturali, per un pubblico sempre più eterogeneo. Il nostro impegno sarà continuo e diretto alla ricerca di sempre nuove opportunità che possano offrire interessanti momenti di scambio, di condivisioni e di crescita.»

(Nella foto: Valeria Di Felice, Valentina Coccia, il sindaco Massimo Vagnoni, Pinuccia Camaioni e la dirigente scolastica Barbara Rastelli)




PREMIO ALESSANDRO MANGIA

Conferito al professor Dario Compagnone

Teramo, 16 aprile 2024. È stato assegnato ieri a Bologna al docente dell’Università di Teramo Dario Compagnone, il Premio Alessandro Mangia «per la sua attività di ricerca su Sensori per la sicurezza e la qualità degli alimenti e in campo clinico».

Il Premio è stato conferito a Dario Compagnone su proposta di 35 docenti e ricercatori afferenti al Gruppo di Bioanalitica della Società Chimica Italiana e viene assegnato a chi abbia ottenuto riconoscimenti significativi a livello nazionale e internazionale per l’attività innovativa svolta nell’ambito della Chimica Bioanalitica.

In occasione della cerimonia, che si è svolta nell’Accademia delle Scienze dell’Università di Bologna, il professor Compagnone ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “Dagli elettrodi ad enzima ai dispositivi lab-on-strip; problemi e opportunità nell’analisi degli alimenti e biomedica”.

Dario Compagnone, docente dell’Università di Teramo dal 2003, è attualmente professore ordinario di Chimica Analitica e delegato alla progettazione della ricerca.

Durante il suo percorso accademico ha ricoperto diversi ruoli istituzionali: coordinatore del Corso di laurea in Scienze e tecnologie alimentari, coordinatore di Dottorato in Scienze degli alimenti e preside della Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali.

L’attività di ricerca, incentrata sullo sviluppo di sensori e sistemi rapidi di misura e, più recentemente, sullo sviluppo di metodi cromatografici per applicazioni alimentari e biomediche, ha prodotto oltre 250 pubblicazioni scientifiche. Il professor Compagnone ha coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali, è nella lista del Top 2% cited nel settore della Chimica Analitica ed è fondatore e coordinatore del Gruppo di Chimica Analitica del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Teramo.




FINALISTE AL PREMIO D’ORSOGNA

I complimenti dell’amministrazione comunale

Roseto degli Abruzzi, 16 aprile 2024. L’Assessorato alla Pubblica Istruzione e alla Cultura della Città di Roseto degli Abruzzi si congratula con due giovani talentuose cittadine, Gemma Martelli e Cecilia Torzolini, per aver raggiunto la finale nella prestigiosa V edizione del premio letterario nazionale “Lorenzo D’Orsogna“, tenutosi a Atri e promosso dalla Banca di credito cooperativo dell’Adriatico Teramano.

Su un totale di 550 partecipanti provenienti da tutto il Paese, Gemma e Cecilia si sono distinte nella sezione “narrativa inedita a tema libero” del premio speciale “Adriatico Teramano”, presentando rispettivamente le opere “La pandemia di Lucia” e “L’uovo d’oro”.

“L’eccellenza e la creatività di queste giovani autrici – commenta l’Assessore Francesco Luciani – sono una testimonianza del ricco tessuto culturale della nostra comunità e dell’ottimo lavoro svolto dalle loro scuole. Sono estremamente orgoglioso di vedere il loro talento riconosciuto a livello nazionale, portando l’arte e la cultura di Roseto degli Abruzzi ai massimi livelli. Auguriamo a Gemma e Cecilia il meglio per il loro futuro e le ringraziamo per aver portato lustro al nostro comune con le loro straordinarie capacità letterarie”.




MA CHE GUERRA C’È?

Teatro al Cordova

Pescara, 16 aprile 2024. La Torre di Babele in collaborazione con l’Associazione “Willer & Carson” presenta lo spettacolo “Ma che guerra c’è?” scritto e diretto dal Dottor Michele Di Mauro, che andrà in scena il 19 aprile 2024 alle ore 21 sul palco del “G. Cordova” in viale Bovio a Pescara.

Si tratta di una pièce teatrale che narra, attraverso i racconti di quattro personaggi, le vicende che precedono e soprattutto seguono l’8 settembre 1943, compresi alcuni tragici eventi che hanno scosso alcune popolazioni locali abruzzesi come quella di Sulmona, di Pescara, di Teramo e di Lanciano.

I quattro personaggi si ritrovano all’interno di una vecchia casa, dotata di una falsa parete che dà l’accesso ad uno scantinato dove Michele ha installato uno strano laboratorio per creare la macchina del tempo-pace..Come finirà? Sarà lo spettatore a dirlo.

Sul palco ci saranno oltre al Dott. Di Mauro anche Luigi Ciavarelli, Lina Bartolozzi, Martina D’Addazio. L’aiuto regia e le musiche sono di Rossella Remigio.




CAMPIONATO DI PATTINAGGIO CORSA SU PISTA

Pioggia di medaglie per L’A.S.D. Giulianova skate inline  

Giulianova, 16 aprile 2024. Si è svolto domenica 14 aprile a Martinsicuro il Campionato regionale di pattinaggio corsa su pista, dove il gruppo di pattinatori dell’A.S.D. Giulianova skate in line ha portato alto il nome di Giulianova con sei atleti di grande  talento. Il potenziale degli atleti dell’associazione è stato dimostrato in più occasioni durante tutto l’arco della giornata, dalle categorie più giovani a quelle adolescenziali.

Sorprendente la prestazione della giovanissima Sofia Del Castello, che ha conquistato tre medaglie d’oro nelle tre prove del campionato, di cui due di destrezza ed una di fondo, acquisendo il titolo di Campionessa regionale pista per la regione Abruzzo. Non da meno i titoli riportati dall’esordiente Osvaldo Pistilli, vicecampione regionale in tutte e tre le prove affrontate in mattinata, che ha lasciato intravedere un futuro rigoglioso per i prossimi campionati. Nel pomeriggio, anche Natalia Pistilli, della categoria ragazzi e ancora al primo anno di categoria, ha riportato una medaglia d’argento nella prova cronometrata, conquistando anche lei il titolo di vicecampionessa regionale e la qualificazione per i campionati italiani che si svolgeranno presso la pista di San Benedetto del Tronto nel mese di giugno. La stessa Natalia ha poi dimostrato buone capacità di resistenza, conquistando il quarto posto nella gara di 3 km a punti (una sorta di gara a traguardi intermedi). Straordinario anche il talento dell’esordiente Gioia Ghilardi Tudini, che, al primo anno di categoria, ha conquistato il quarto posto nella regione Abruzzo per la prova di destrezza, mostrando una tecnica e una professionalità di alto livello nonostante la giovane età. Da non dimenticare l’enorme potenziale mostrato dall’atleta Sean William Patacca, anche lui di categoria ragazzo primo anno, che solo da pochi mesi ha messo i pattini professionali ai piedi e già raggiunge velocità competitive.

Dulcis in fundo, il trentunenne Simone De Martiis ha conquistato il bronzo nella 5km master over 30, acquisendo anche lui la qualifica per i campionati italiani pista.

Il gruppo sportivo ha poi partecipato in occasione della gara “Pulcini” con un ricco vivaio di giovani neo atleti, negli ultimi tempi si sono avvicinati a questa bella disciplina sportiva del pattinaggio corsa, che non lascia nessuno in panchina.

Gli atleti di Giulianova Skate in Line si allenano nelle belle giornate sul pattinodromo di Zona Orti, il quale  avrebbe bisogno dell’intervento da parte dell’amministrazione comunale al fine di operare una serie di interventi manutentivi, anche in vista di future manifestazioni da svolgersi nella stessa città di Giulianova.

Il gruppo di atleti oggi si prepara per i prossimi campionati e l’A.S.D. Giulianova Skate in line, a detta del presidente Emilio Calvarese, si ritiene più che soddisfatta dei risultati ad oggi raggiunti, confidando in futuri traguardi di rilievo.

A.S.D. GIULIANOVA SKATE IN LINE – Presidente: Emilio Calvarese

Nasce a Giulianova il 02 febbraio 1999, associazione dedita alla promozione dello sport in particolare il pattinaggio corsa nel territorio di Giulianova.

A tale scopo accanto all’istituzione di corsi di pattinaggio partecipa all’attività Federale Regionale, Nazionale e a trofei in tutta Italia, con ottimi risultati.

Ha organizzato a Giulianova, oltre a Campionati Provinciali e Regionali, 9 edizioni del Trofeo Nazionale, sul lungomare Zara di Giulianova, denominato: “Pattinata del Mare” con grande partecipazione di società di pattinaggio e Campioni provenienti da tutto il territorio nazionale.




MODELLO TERAMO

Robin Hood: soluzione finale segnaletica stradale

Teramo, 16 aprile 2024. L’associazione consumatori Robin Hood, ha iniziato a comunicare la segnaletica abbattuta da veicoli, dal vento e non ripristinata dopo i lavori di cantieri. L’Associazione partendo dal presupposto che la stessa  è stata posta  in essere a seguito di  delibere o ordinanze, che sottintendono uno studio e soprattutto utili per la circolazione e la sicurezza delle strade, devono essere ripristinate, ma nessuno vede o controlla per questo si è attivato un protocollo di segnalazione.

Ulteriore motivazione è intrinseca nel costo che  la collettività subisce attraverso la tassazione locale per l’apposizione e l’acquisto che merita rispetto. Accade a Teramo dopo diverse segnalazioni, dopo molti mesi, in modo anomalo rispetto ad altre circostanze nelle quali con solerzia si è intervenuti per ripristinare lo stato dei luoghi  che un cartello    non è stato riposizionato  ma è scomparso.

Da un controllo  l’associazione a verificato che l’amministrazione della città ha adottato una soluzione, quella finale  la loro eliminazione. La domanda che sorge spontanea è questa: non servivano,  si poteva evitarne l’apposizione e si potevano risparmiare denari pubblici.




SERVIZI PER L’INFANZIA

Mobilitazione Nazionale Educatori e Educatrici

Pescara, 16 aprile 2024. Ieri, 15 aprile 2024, nell’ambito della mobilitazione nazionale degli educatori e educatrici professionali del settore dell’infanzia, la FP Abruzzo Molise ha organizzato un sit in davanti alla Prefettura di Pescara per porre all’attenzione degli organi di governo la preoccupante situazione in cui versano le scuole dell’infanzia.

Ad oggi i servizi all’infanzia, presenti sul territorio dell’Abruzzo e del Molise, sono ben distanti dal soddisfare l’obiettivo UE del 45% di posti disponibili per bambini/bambine di fascia di età 0/6 anni, un pesante gap che pesa sui genitori, al contempo gli stessi servizi riscontrano difficoltà nel reclutare professionisti del settore in possesso dei titoli professionali richiesti

A tal proposito la Funzione Pubblica CGIL, ricevuta dal capo di gabinetto Dr.ssa Patrizia Savarese sottolineato l’urgenza di porre al di fuori dei tetti di spesa il costo per assumere a tempo indeterminato educatrici e educatori; occorre, inoltre, che il governo provveda ad emanare decreti attuativi che definiscano l’equipollenza dei titoli di studio, al fine di consentire a tutto il personale educativo di essere inquadrato nella giusta fascia professionale. Che non può che essere quella dei Funzionari.

All’organo di governo si è, poi, segnalato come nei prossimi anni verranno realizzati investimenti ingenti, ma tali investimenti se non accompagnati da un piano straordinario di assunzioni per educatori, educatrici ed insegnanti saranno alquanto inutili. A tutto questo si aggiunga che le amministrazioni faticano a spendere le risorse economiche stanziate dal Fondo di solidarietà comunale: un miliardo e cento milioni di euro a regime nel 2027.

L’Abruzzo e il Molise, come tutte le altre regioni e forse più di altre regioni, hanno bisogno che tutti gli organi di Governo, che a diverso titolo hanno la responsabilità e la possibilità di promuovere e migliorare l’offerta dei servizi all’infanzia e con essi le condizioni di lavoro dei professionisti e delle professioniste che lavorano al loro interno, si impegnino per garantire il diritto dei bambini e delle bambine a un servizio educativo di qualità. Un servizio educativo, quello rivolto allo 0/6, baluardo della promozione di condizioni di vita migliori e della prevenzione di fenomeni quali la dispersione scolastica, la discriminazione in tutte le sue forme e il divario di genere che affligge non solo la nostra Nazione ma il pianeta tutto.

A tal fine è stato consegnato un documento riassuntivo delle rivendicazioni al Capo di Gabinetto Dr.ssa Patrizia Savarese che ringraziamo, la quale ha  assunto l’impegno di inoltrare al Ministero competente per materia.

Stefania Tortù, Eleonora Pasquini, Luca Fusari                          

Segreteria Fp Cgil Abruzzo Molise




POLO ABRUZZO ITALY DIVENTA POLO D’INNOVAZIONE DEL MADE IN ITALY

Dopo i due eventi patrocinati e partecipati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Pescara, 16 aprile 2024. Il Polo d’Innovazione Abruzzo Italy ha dato il via ieri al tour regionale del Made in Italy che proseguirà nei prossimi mesi e porterà la legge n.206 del 2023 in un capillare tour sull’interno territorio della regione.

Una giornata densa di contenuti, a cominciare dall’incontro che si è tenuto nella sede di Dromedian, nel cuore dell’area industriale di Chieti-Pescara per poi proseguire nel centro storico dell’ Aquila, all’interno del Palazzetto dei Nobili, con il supporto organizzativo della Casa delle Tecnologie Emergenti, SICURA e del Comune dell’Aquila. Eventi che hanno visto la presenza di dirigenti del Ministero, la partecipazione dell’On. Alberto Bagnai e i saluti del Sottosegretario al MIMIT Fausta Bergamotto.

Il Presidente del Polo Abruzzo Italy, Angelo D’Ottavio: “Ringrazio tutti per la partecipazione, quello che è avvenuto ieri ha segnato un passo importante, che ha solcato una strada già egregiamente transitata da artigiani, imprenditori, creativi e creatori d’impresa d’Abruzzo. Due eventi che ci hanno permesso di raccogliere proposte e informazioni da parte delle imprese che riporteremo sui tavoli istituzionali“.

Obiettivo degli eventi era quello di fornire specifiche informazioni rispetto alla legge n.206 del 2023 “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione, e la tutela del Made in Italy”.

Sono stati trattati i temi più interessanti legati al dettato normativo della legge sul Made in Italy tra cui, come recita l’art. 4, il sostegno e rilancio delle filiere strategiche nazionali anche in riferimento alle attività di approvvigionamento, riciclo e riuso di materie prime critiche per l’accelerazione dei processi di transizione energetica. Argomenti dal Polo già analizzati durante l’evento del 7 febbraio scorso “Innovazione sostenibile in Abruzzo: Convergenze nella filiera dell’idrogeno”, fondamentali per lo sviluppo dei modelli legati all’energia circolare ai quali la legge 206 fa riferimento.

Conclude il Presidente D’Ottavio: “Oggi siamo tutti più ricchi di informazioni, il Polo d’Innovazione porta a casa un risultato del quale andare fieri e che va oltre le più rosee aspettative. Rafforzando la nostra volontà portiamo avanti i temi sostenuti guardando al domani e a ciò che da ora in poi sarà costruito, mattone dopo mattone, per sostenere l’impresa e celebrare le eccellenze della nostra regione”.

Infine, il Presidente ha annunciato l’evoluzione del Polo d’Innovazione Abruzzo Italy in Polo d’Innovazione del Made in Italy.




INCENDIO L’AQUILA, EVITATO IL PEGGIO

Usif: grazie al tempestivo intervento finanzieri liberi dal servizio. Necessario prevedere piano di viabilità per casi di emergenza

L’Aquila, 16 aprile 2024. Adeguare il piano di emergenza per garantire tempi minori d’intervento è un obbligo che tutela sia i cittadini che le Forze di polizia. Comprendiamo benissimo i temporanei disagi dovuti al rifacimento della pavimentazione ma la sicurezza deve essere garantita sempre.

L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), preoccupata da quanto accaduto nella serata di sabato in piazza Duomo, dove è stato evitato il peggio solo grazie al tempestivo intervento di due Marescialli allievi e di un vigile del fuoco, auspica in un tempestivo intervento finalizzato a individuare un piano di viabilità da attuarsi nei casi di emergenza.

“È impensabile che Vigili del Fuoco e Carabinieri, attivati per l’accaduto, siano stati costretti a raggiungere il luogo dell’incendio a piedi, costretti a lasciare i mezzi di soccorso lontano dall’ambiente d’intervento in quanto impossibilitati a raggiungere la piazza.

Un plauso ai finanzieri V.M. e V.M., che liberi dal servizio sono immediatamente intervenuti. La loro prontezza e preparazione ha consentito di risolvere e gestire la criticità accorsa, a testimonianza dell’alto senso del dovere e dei valori posseduti, grazie anche agli elevati standard d’insegnamento ed addestramento erogati presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza dell’Aquila, polo d’eccellenza e prima scuola militare d’Europa per numero di frequentatori. Inoltre, in qualità di Organizzazione Sindacale siamo sempre più convinti che proprio gli investimenti nella formazione del personale siano sempre quelli a più alto rendimento.”

 Lo comunica, in una nota, il Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), Vincenzo Piscozzo unitamente al Segretario Nazionale, Gaetano Paiano.




USB IL 25 APRILE AL PARCO DI COCCO

Anche quest’anno USB, Unione Sindacale di Base, sarà presente alla importante ricorrenza del 25 Aprile, Festa della Liberazione

Pescara, 16 aprile 2024. Siamo convinti che tenere viva la memoria degli orrori del nazifascismo sia un dovere imprescindibile, ma l’esempio di chi ci ha preceduti va onorato nella pratica quotidiana, oggi antifascismo significa opporsi alla guerra, all’invio di armi, chiedere la fine del genocidio dei palestinesi, del popolo curdo ma anche opporsi fermamente all’autonomia differenziata che distrugge la Costituzione e disgrega la società italiana, significa difendere i servizi pubblici, la sanità, la scuola, pretendere il rispetto dei diritti sociali come quello ad avere una casa e un lavoro dignitoso. Abbiamo mille ragioni per essere partigiani anche oggi, il 25 aprile è un invito a lottare, una chiamata a militare e schierarci dalla parte del diritto alla Resistenza.

Nella memoria delle e degli italiani migliori riconosciamo la necessità e il dramma, la legittimità e il bisogno di giustizia, con ogni mezzo a disposizione.

Anche la Palestina, In questo momento ci dà un insegnamento: LA RESISTENZA CONTINUA. Per questo il banchetto dell’Unione Sindacale di Base avrà una forte connotazione anticolonialista, con la presenza dei materiali di USB/Migranti e del movimento migranti e rifugiati “Non sulla nostra pelle”. Ci saranno i materiali e le testimonianze degli attivisti di OSA e Cambiare Rotta, che con determinazione si stanno opponendo alla militarizzazione delle scuole e alle collaborazioni degli Atenei con gli istituti israeliani, denunciandone la politica sionista genocida.

La postazione del sindacato USB all’interno del parco ex caserma “Di Cocco” racconterà le battaglie per un salario minimo a 10€ l’ora e l’urgenza di una legge che prevenga le centinaia di morti sul lavoro, sarà una giornata da militanti Partigiani sempre dalla parte della nostra costituzione.




NUOVA LEGGE GOVERNO DEL TERRITORIO

UNITEL: molti Comuni sono inconsapevoli degli obblighi attuali e futuri

L’Aquila, 16 aprile 2024. Necessario individuare il territorio urbanizzato entro il 21 dicembre 2025 ed approvare i nuovi P.U.C. – Piani Urbanistici Comunali (che sostituiranno quelli vigenti) entro il 21 dicembre 2028. Tempi più stretti per i Comuni sprovvisti di P.R.G.; per essi la scadenza per l’approvazione dei P.U.C. è fissata al 21 dicembre 2025.

“La nuova legge urbanistica sul governo del territorio della Regione Abruzzo è entrata ufficialmente in vigore il 21 dicembre scorso e, dopo due variazioni intervenute il 14 febbraio di quest’anno, grazie anche alle sollecitazioni dell’UNITEL, è pienamente operativa su tutto il territorio regionale”

Lo ricorda il presidente della sezione abruzzese dell’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali, Arch. Raffaele Di Marcello, che aggiunge “se i tecnici comunali si sono attivati, anche attraverso la nostra associazione, insieme agli Ordini professionali e all’Istituto Nazionale di Urbanistica, per esaminare la norma già da prima della sua approvazione, chiedendo anche alcune modifiche, in parte ottenute, e per rendere edotti i propri iscritti ed i professionisti delle costruzioni in generale sui contenuti della legge, grandi assenti sembrano essere le Amministrazioni comunali e provinciali che, probabilmente, ancora non colgono la portata dell’articolato normativo”.

“Infatti – sottolinea il presidente regionale UNITEL – se in attesa della perimetrazione del territorio urbanizzato, e quindi entro il 21 dicembre del 2025, valgono ancore le norme tecniche dei piani comunali e le norme della LR 18/1983 ed è possibile approvare i piani attuativi conformi ai P.R.G., dall’approvazione della legge, fino all’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, non saranno ammissibili varianti. Inoltre, dal 22 dicembre 2025, sarà possibile rilasciare titoli edilizi solo all’interno del territorio urbanizzato, ed entreranno definitivamente in vigore le nuove norme per le zone agricole, previste dalla LR 58/2023”.

“I termini previsti sembrano lontani – conclude l’Arch. Di Marcello – ma occorreranno mesi per adempiere agli obblighi previsti dalle norme, ed è prevedibile un notevole impegno da parte degli uffici tecnici comunali, già gravati da numerose incombenze, oltre alla necessità di prevedere apposite somme in bilancio per affidare incarichi esterni per la redazione dei piani, somme che, per un comune medio, posso arrivare anche a qualche centinaio di migliaia di euro. Occorre, inoltre, che le Province adeguino i loro Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e che la Regione Abruzzo renda operativi tutti gli strumenti, pianificatori e no, previsti dalla nuova legge, a cominciare dal nuovo Piano Regionale Paesaggistico”.

L’UNITEL, quindi, invita i Comuni, le Province, l’ANCI e l’UPI Abruzzo, a coordinarsi con Ordini professionali e associazioni di tecnici degli enti e di operatori dell’edilizia, per individuare le eventuali migliorie da apportare la normativa e per costruire un percorso condiviso che possa portare verso gli adempimenti necessari per l’applicazione della legge nel miglior modo possibile, e si mette a disposizione per qualsiasi iniziativa possa ritenersi utile per facilitare il lavoro degli uffici tecnici e amministrativi degli Enti Locali.




CAMPIONATI NAZIONALI DI PARACICLISMO

Due giorni di festa tricolore con oltre 150 atleti

Montesilvano, 16 aprile 2024. Oltre 150 atleti provenienti da tutto lo Stivale, dall’Etna al Friuli e una città vestita per due giorni di tricolore. I Campionati italiani di paraciclismo che si sono svolti a Montesilvano (Pescara) sono stati un’autentica festa dello sport. Impeccabile l’organizzazione dell’evento, a cura della società sportiva Addesi Cycling, presieduta da Caterina Seccia, in collaborazione con il Comune di Montesilvano, con il Team Go Fast e con il patrocinio della Regione Abruzzo.

Le gare, in linea e a cronometro, hanno avuto luogo nella parte nord del lungomare e nella zona dei grandi alberghi, con una variegata cornice di pubblico. Prove che sono state il primo test per alcuni atleti della Nazionale del cittì Pierpaolo Addesi, in vista delle prossime prove di Coppa del Mondo e delle Paralimpiadi di Parigi. “Ringraziamo i Comuni di Montesilvano e di Città Sant’Angelo – dice Addesi – per essersi messi a disposizione e per aver contribuito alla riuscita dell’evento.

È stato emozionante, tra l’altro, vedere tanti cittadini fermarsi a filmare le gare con i telefonini”. Alessandro Pompei, assessore comunale di Montesilvano allo Sport: “Resilienza, impegno, fatica, forza: questo è il messaggio sociale arrivato dai tanti atleti e dai vari campioni mondiali, olimpionici e nazionali impegnati nelle competizioni”.

I titoli assegnati. Doppietta tricolore strada-crono per i ciclisti Federico Andreoli-Paolo Totò (Tandem uomini), Riccardo Cavallini (MH1), Luca Mazzone (MH2), Natalia Beliaeva (WH1), Roberta Amadeo (WH2), Francesca Porcellato (WH3), Giulia Ruffato (WH4), Katia Aere (WH5), Giorgio Farroni (MT1), Leonardo Marchica (MT2), Matilde Coppi (WT1), Giancarlo Masini (MC1), Michele Pittacolo (MC4), Andrea Tarlao (MC5) e Claudia Cretti (WC5).

Tricolore per le gare su strada per Paolo Ferrali (MC2), Riccardo Laini (MC3), Mirko Testa (MH3) e Alessandro D’Onofrio (MH4), Diego Colombari (MH5) e per il tandem femminile Chiara Colombo-Elena Bissolati.

Nella crono podio più alto per Martino Pini (MH3), Giovanni Achenza (MH4), Tiziano Monti (MH5), Andrea Casadei (MC2) e Corrado Toro (MC3) e per il tandem femminile Marianna Agostini-Alice Gasparini.




GRAVI PROBLEMI PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Corso di laurea in giurisprudenza sede di Avezzano. Il consiglio degli studenti di unite scrive al sindaco ma non riceve risposta

Avezzano, 16 aprile 2024. Una lettera per chiedere al Sindaco di «chiarire al più presto le intenzioni del Comune sulla situazione di disagio che quotidianamente vivono gli studenti della sede distaccata, in particolare sulle prospettive di trasferimento in centro e sui relativi tempi procedurali, tenendo da conto l’urgenza legata al distacco delle utenze e alla mancanza di un ascensore funzionante».

Nella lettera si fa presente dell’assenza di un impianto di riscaldamento funzionante all’interno della struttura di via Pertini, di proprietà del CRUA, in cui si svolgono le attività didattiche del corso di laurea in Giurisprudenza.

«Nonostante la lettera inviata il 3 aprile dal Presidente del Consiglio degli Studenti – affermano il Coordinatore di UDU Teramo Pierluigi Marini e il Presidente di UniMOV Thomas Magliocca – attualmente il Sindaco non ha ancora risposto alle nostre legittime richieste in merito al futuro della sede distaccata di Avezzano. Ascensore non funzionante da anni, assenza di impianto di riscaldamento funzionante e prospettiva di un prossimo distacco dell’utenza elettrica sono solo alcuni dei disagi che quotidianamente gli studenti di Avezzano sono costretti a vivere durante la loro esperienza universitaria.

Chiediamo pubblicamente al Sindaco di esprimersi con chiarezza sul futuro della sede; se, dove e quando è in programma di spostare lo svolgimento delle attività didattiche, e quali sono le intenzioni dell’Amministrazione Comunale per consentire agli studenti di Avezzano di vivere una dignitosa esperienza universitaria come i loro colleghi di Teramo. Non possiamo più tollerare che ci siano condizioni al limite della vivibilità all’interno di una sede universitaria. Continueremo a monitorare la situazione auspicando comunque che il Sindaco dia finalmente risposte chiare e scritte al Consiglio degli Studenti che, legittimamente, si interroga sul futuro di una sede distaccata dell’Ateneo.»




STORIA DEL BRIGANTAGGIO IN 50 OGGETTI

Iniziativa del dipartimento di scienze politiche presentazione del volume

Teramo, 16 aprile 2024. Su iniziativa del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Teramo, sarà presentato oggi pomeriggio, alle ore 17:30, nella corte interna della Biblioteca “Melchiore Delfico” il volume “Storia del brigantaggio in 50 oggetti”, a cura di Maddalena Carli, Gabriele D’Autilia, Gian Luca Fruci e Alessio Petrizzo.

Dopo i saluti del direttore della Biblioteca “M. Delfico” Dimitri Bosi e della direttrice del Dipartimento di Scienze politiche Francesca Fausta Gallo, il volume sarà presentato da Andrea Sangiovanni, docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo, che dialogherà con due degli autori, Maddalena Carli e Gabriele D’Autilia, docenti dell’Ateneo teramano rispettivamente di Storia contemporanea e di Media, culture e produzioni visuali.

«Da un ex voto del Seicento – si legge nella presentazione – alla locandina di un film degli anni Quaranta, passando per dipinti di epoca romantica, burattini, soprammobili, cartoline, giocattoli. Eppoi armi, medaglie e bandiere, cappelli a cono e cappelli piumati, cifrari di polizia e messaggi clandestini. Cinquanta oggetti raccontano la storia del brigantaggio italiano del XIX secolo. Presentati dai principali specialisti di una nuova stagione di studi, questi reperti si rivelano fondamentali per ricostruire tanto le vicende storiche relative alle bande armate e alla loro repressione, quanto i variegati codici di narrazione, i contesti di circolazione e i modi di appropriazione di quella storia, nei registri della politica come dello spettacolo, della cronaca come della criminologia. Questi oggetti e le loro storie ci consegnano significati profondi e spesso trascurati dei processi storici, permettono di esplorare episodi e traiettorie singolari e infine invitano – al di là di qualsiasi eccezionalismo – a riconnettere la storia del Mezzogiorno e del brigantaggio postunitario a dinamiche, immaginari e pratiche di lunga durata e di larga circolazione, dalla scala locale a quella globale, dall’età moderna fino alle eredità novecentesche».




A SENTIMENTO. LA MIA CUCINA LIBERA, SINCERA , SELVAGGIA

Domani, al Kursaal, presentazione del libro dello chef  “selvaggio” Davide Nanni. Inizio alle 18. Ingresso libero

Giulianova, 16 aprile 2024. Sarà l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini ad aprire, domani pomeriggio al Kursaal, la presentazione del libro d’esordio dello chef Davide Nanni “A sentimento. La mia cucina libera, sincera , selvaggia.”

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Giulianova, è organizzata dall’ associazione “Samarcanda- Sipari, saperi, sapori”, in collaborazione con Società Civile e Gastrosofia.it,  nell’ambito della rassegna “7 incontri con l’autore”.

All’evento parteciperà il giornalista Leo Nodari, direttore di Gastrosofia.it. Dialogherà con l’autore  Francesca Martinelli.

“Il libro – spiega Leo Nodari – si presenta non come semplice manuale o ricettario di cucina. Davide accompagna i lettori in un viaggio emozionate, alla scoperta dei piatti tipici della tradizione abruzzese, imparati dal nonno Angelo quando assieme portavano al pascolo le pecore, fino a quelli più innovativi sperimentati in Italia e all’estero. Il tutto amalgamato senza rigidità e imposizioni, mettendo sempre al centro le persone e le relazioni.”

L’incontro di domani, molto atteso, promette di essere non solo un’occasione di approfondimento della cultura gastronomica locale, ma un’opportunità di crescita umana ed emotiva. Inizio ore 18. Ingresso libero.

Davide Nanni, popolarissimo sui social con oltre 400 mila followers su Instagram e 200 mila su TikTok, gestisce la locanda di famiglia “Nido d’Aquila”, a Castrovalva, paese di 15 abitanti incastonato nelle montagne aquilane, vicino Anversa degli Abruzzi.

Ospite fisso del programma di Antonella Clerici “È sempre mezzogiorno!”, sui social, a suon di “J so wild”, il motto che per lui rappresenta uno stile di vita e lo ha reso famoso, porta avanti la sua idea di anticonformismo, semplicità e purezza. Ogni settimana sceglie e illustra due ricette della tradizione rurale abruzzese, alcune rivisitate in chiave moderna, da cucinare all’aperto, tra i boschi, in modo semplice e “selvaggio” . I suoi utensili sono le pentole della tradizione, quelle che le nonne conservavano sopra la cucina economica. Immancabili la “sparra” di legno, il matterello, “la cucchiara” e il suo amico del cuore, il bastoncino “lilletto”, con cui gira la pasta, ammassa, mescola gli ingredienti.

Cresciuto a Castrovalva, Davide si è fatto strada nel mondo della cucina lottando contro gli stereotipi e cercando di non scendere mai a compromessi con sé stesso. Non è stato un percorso facile, soprattutto dopo le esperienze a Londra, Roma e negli Stati Uniti, dove ha toccato con mano il bello e il brutto del mondo della ristorazione. Il destino l’ha riportato alle sue radici,  in Abruzzo. Proprio quando ha smesso di rincorrere un ideale che non gli apparteneva, la vita l’ha premiato.




CAMMINI APERTI

Oltre 150 persone a Sante Marie  sul Cammino dei Briganti

Sante Marie, 16 aprile 2024. Una domenica primaverile ha fatto da cornice alla tappa marsicana di “Cammini Aperti” sul Cammino dei Briganti dove sono arrivate oltre 150 persone per partecipare all’iniziativa. “Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano”, progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo, ha scelto in Abruzzo il Cammino dei Briganti e il Cammino grande di Celestino da percorrere in gruppo per la valorizzazione del turismo lento.

L’iniziativa, che ha coinvolto il CAI – Club Alpino Italiano e FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap, ha fatto registrare il tutto esaurito sul Cammino dei Briganti. I 150 posti messi a disposizione dagli organizzatori sono andati tutti esauriti e ieri mattina da tutto il centro Italia si sono presentati a Sante Marie per percorrere 11 chilometri dell’itinerario ad anello grazie a “Scopri l’Italia che non Sapevi” una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con Enit.

A partecipare, tra gli altri, anche un giovane disabile che ha avuto la possibilità di partecipare grazie alla joelette messa a disposizione dall’associazione “Appennini for all”. Si è partiti da piazza Aldo Moro a Sante Marie dove il sindaco, Lorenzo Berardinetti, ha dato il benvenuto ai presenti. Attraversando le strade del borgo i camminatori hanno raggiunto la frazione di Tubione percorrendo quei luoghi un tempo frequentati dai briganti. Durante la mattinata non sono mancate degustazioni a cura della Pro loco di Scanzano, musica e teatro con i “Briganti di Cartore”. Al termine dell’iniziativa c’è stato un pranzo in piazza organizzato dalla Pro loco di Sante Marie per tutti




L’OPERA CINEMATOGRAFICA TRA RESTAURO E CONSERVAZIONE

Al MAXXI L’Aquila torna il grande cinema. Dal 17 aprile un viaggio in tre appuntamenti alla riscoperta della settima arte attraverso archivi storici, cineteche nazionali e film restaurati

L’Aquila, 16 aprile 2024. Torna il cinema al MAXXI L’Aquila grazie alla nuova collaborazione con l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ETS.

Dal 17 aprile, la Sala della Voliera ospiterà il ciclo “L’opera cinematografica tra restauro e conservazione”, un’occasione per riscoprire la settima arte attraverso film restaurati provenienti da archivi storici, cineteche nazionali, collezioni private, dedicando attenzione al patrimonio filmico inteso come bene culturale da restaurare e conservare per il cinema di domani.

Tre appuntamenti che segnano un viaggio per sperimentare cosa siano gli archivi e quali tesori conservino, quali i loro obiettivi e le finalità, cercando di far emergere le problematiche del restauro di un’opera cinematografica e le relative modalità tecniche di restauro.

Dice Fabrizio Pompei, curatore del ciclo e docente di Storia dello Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze: “Quando parliamo di restauro e conservazione, inevitabilmente pensiamo alla memoria, alla storia, ai ricordi, a tutto il carico di emozioni che l’opera d’arte è capace di suscitare. In una città come L’Aquila, impegnata quotidianamente nella tutela del patrimonio, nasce allora l’idea di raccontare il passato per rielaborare ricordi e emozioni e ricostruire un immaginario nuovo attraverso il cinema. La rassegna ha dunque l’intento di contribuire a riedificare quella spiritualità personale e collettiva, capace di produrre le opere d’arte del futuro.”

Il primo appuntamento “L’Aquila e l’Archivio Luce: un dialogo tra immagini”, in programma mercoledì 17 aprile alle 19 nella Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli, si avvale della collaborazione dell’Archivio Storico Luce, uno dei più ricchi archivi del mondo, che ha fornito due documentari dedicati al territorio aquilano proiettati in questa occasione: Aquila. Città di Federico II (1924-31, b/n, muto, 9 minuti) e La coltivazione dello zafferano (1929, b/n, muto, 18 minuti). Un incontro alla scoperta del grande patrimonio audiovisivo che da cent’anni racconta l’Italia grazie agli interventi di Patrizia Cacciani e Fabrizio Micarelli dell’Archivio storico Istituto Luce, che a partire della storia del Luce, illustreranno i processi di conservazione, digitalizzazione e archiviazione. Saluti istituzionali di Paola Cipriani, presidente onorario dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila.

Il ciclo continua poi mercoledì 24 aprile, sempre alle 19 con la serata dedicata a Il Terrorista di Gianfranco de Bosio, pellicola del 1963 con Gian Maria Volonté in cui l’esperienza personale di partigiano combattente nella Resistenza mostra la profonda crisi della fine del 1943. La serata continua con la proiezione del video di Fabrizio Pompei La Resistenza al Cinema – Gianfranco de Bosio, un video omaggio al regista, in cui la storica Simona Colarizi dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” interpreta il fenomeno della Resistenza in un contesto storico europeo. Introducono la pellicola Stefano de Bosio Segretario Comitato Nazionale Centenario nascita di Gianfranco de Bosio e Fabrizio Pompei.

Ultimo appuntamento mercoledì 8 maggio con I Vinti di Michelangelo Antonioni, pellicola che racconta la crisi della gioventù europea del Dopoguerra in Francia, Italia e Gran Bretagna. Alla serata ha collaborato il Centro Archivio Cinematografico dell’Aquila, primo archivio in Italia per tipologia di materiale conservato, che ha partecipato con la casa di produzione Minerva Pictures di Roma, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Cineteca Nazionale di Roma all’operazione di restauro della pellicola. Introduce la proiezione Mirko Lino docente di Storia del Cinema all’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ingresso alle proiezioni è gratuito su prenotazione con form online sul sito www.maxxilaquila.art fino a esaurimento posti.




INFORMAZIONE E SALUTE

La Giornata di prevenzione oncologica con la LILT e la Consulta delle Donne

 
Luco dei Marsi, 16 aprile 2024.  Informazione e salute, tutto pronto a Luco dei Marsi per la Giornata di prevenzione oncologica dedicata alle donne, in programma per venerdì, 19 aprile, alle 15, nella Casa dell’Amicizia, in via Alessandro Torlonia.

L’incontro, organizzato dall’Amministrazione comunale in sinergia con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e con la partecipazione della Consulta delle Donne del Comune di Luco dei Marsi, si svilupperà attorno al tema: “Prevenzione e diagnosi precoce del tumore della mammella”, focus a cura del dottor Antonio Addari, chirurgo senologo e presidente provinciale LILT, che informerà la platea su dati, strumenti, elementi rilevanti e metodi per la prevenzione e sulle buone pratiche per la cura della salute femminile. A seguire, saranno svolte le visite senologiche gratuite, con ecografia, a cura del dottor Addari e della dottoressa Maria Filice.

“É un’iniziativa che abbiamo voluto fortemente, la prevenzione è preziosa in ogni ambito e in alcuni in particolare può fare davvero la differenza”, sottolinea la sindaca Marivera De Rosa, “Sapere quali sono i segnali precoci che ci indicano che qualcosa nel nostro corpo non va, e quali sono gli strumenti a disposizione in tal caso per agire tempestivamente, può salvarci la vita. Ringrazio di cuore il dottor Antonio Addari e la dottoressa Maria Filice per la disponibilità e professionalità di sempre e la LILT che da anni conduce una preziosa opera per la consapevolezza e la prevenzione. Le visite saranno svolte nel maggior numero possibile, altre potranno essere riprogrammate direttamente con i medici presenti, invito tutte le concittadine a partecipare e a diffondere l’invito”.




VALENTINA DE’MATHÀ. Un tempo dolce

Consolato Generale d’Italia a Lugano. Inaugurazione 23 aprile 2024 ore 18

Avezzano, 16 aprile 2024.  L’artista italo svizzero di origini abruzzesi e ticinese di adozione, presenterà, attraverso un progetto installativo site specific, una somma di opere realizzate attraverso i suoi materiali ricorrenti: carte emulsionate tessute e cucite a mano, disposte su oggetti di uso quotidiano della propria abitazione , convertito nella loro disposizione fedele direttamente nella sala espositiva del Consolato Generale d’Italia a Lugano . L’installazione sarà così composta da tappeti, divani, tavoli e poltrone personali dell’artista, sommersi da opere finite e opere imbastite stratificate nel tempo e che assumono un simbolismo profondamente personale creando costantemente un susseguirsi di forme altre. 

Un progetto intimo e intimista, spogliato da ogni sovrastruttura, che verte la sua attenzione sulla costruzione e decostruzione degli spazi sia fisici che propri dell’animo umano, dove l’ambiente non viene ricostruito, ma viene direttamente esposto.

Afferma Valentina De’Mathà : “Tessere è la volontà e necessità di generare qualcosa della propria esistenza: intreccio di eredità ataviche, divenire della storia individuale e memoria collettiva. È un lavoro ancestrale, materno e femminile; è un ritorno alle origini, un modo di tenere insieme le mani anche una rievocazione di rimembranze e rimozioni dolorose, in cui tento di sciogliere ed elaborare certi nodi e cambiargli di narrazione, alleviarne il peso, dare una seconda possibilità ad un fatto già vissuto attraverso una sorta di catarsi. – continua la De’Mathà – Tessere è l’intreccio di dipendenze, relazioni, sentimenti, tradizioni e modi di essere che vivo intimamente e che porto avanti attraverso la pratica del fare quotidiano. È il legame tra il processo lento di ricostruzione del tempo passato, la dilatazione di quello presente, e il divenire costante e inesorabile. Si tesse la conoscenza e la storia, lo spazio e il tempo in cui si intersecano costantemente mondo ideale e onirico, e realtà dei fatti; di conseguenza, tessere è la summa delle nostre scelte ed esperienze e di come gestiamo e manifestiamo le nostre emozioni. È per me un lavoro devoto e rituale, un processo meditativo ed intimista che accentua lo scandire del tempo nelle sue variabili del fare e disfare quotidiano, così come si intrecciano e costruiscono i rapporti umani e sentimentali.”

Un dialogo continuo tra la parte più laboriosa che sfocia in un’urgenza e necessità quasi compulsiva del fare, in cui la notte e il giorno si sommano e si invertono senza margini di orari definiti, in dialogo con la parte più analitica, riflessiva e concettuale , elaborato con una spiccata sensibilità e un fare femminile. L’artista si muove in uno spazio fisico percorso, vissuto e abitato che appare come un mondo a sé, fantastico e ovattato, temporale, in cui le forme assorbono e assumono nuove forme, dove l’arte e la vita si fondono in una creazione senza fine e dove avvengono cose. Uno spazio relazionale definito dai rapporti tra la staticità dell’arredamento, le basi, e la mutevolezza degli elementi aggiuntivi che cambiano costantemente il luogo, fisico e interiore, e la percezione che si ha di esso. Nulla è uguale, tutto è in costante movimento: conoscenza, costruzione di relazioni, tessuto di rappresentazioni, mappature, presenze, storie personali, punti di vista e prospettive. L’ambiente non viene ricostruito, ma viene esposto direttamente.

Continua Valentina De’Mathà : “Le sculture che realizzo intrecciando carta, sono corpi che si costruiscono seguendo l’ordine della propria trama esistenziale. Il corpo per me è una manifestazione estroversa dell’inconscio che emerge e si rivela in superficie. Le mie sculture tessute sono corpi contorti e ripiegati sul proprio vissuto che tengono insieme i lembi e brandelli della propria esistenza: un assemblaggio di ricordi mobili e costruzione di un presente in divenire. Spesso poggiati in equilibrio precario su uno sgabello di uso domestico che funge da piedistallo e palcoscenico della vita, cambiando ogni volta forma: a volte anche cedendo, collassando su sé stessi e cadendo a causa di vacilli esistenziali e squilibri interni”.

L’installazione ambientale comprenderà anche una selezione di libri e autori selezionati dalla biblioteca personale dell’artista che sono stati motivo di riflessione, messa in discussione, crescita personale/culturale, visione dialettica sulla condizione umana, tra cui: Fëdor Dostoevskij, Andrej Tarkovskij, Gabriel García Márquez, Ignazio Silone, Milan Kundera, Carl G. Jung, Joseph Campbell, Ernesto De Martino…

La mostra sarà visibile dal 23 al 29 aprile presso il Consolato Italiano Generale d’Italia a Lugano , via Ferruccio Pelli n°16, negli orari di apertura del Consolato o su appuntamento +39 347 83 69 020

VALENTINA DE’MATHÀ

Avezzano il 14 aprile 1981

È un’artista italo-svizzera che vive e lavora in Ticino.

Le sue opere sono state esposte in sedi internazionali, tra cui: OHSH Projects, Londra (2024), Consolato Generale d’Italia a Lugano (2024), Palazzo Reale, Milano (2022) – Residenza dell’Ambasciata d’Italia a Berna (2022) – Macro Asilo- Macro Museo d’Arte Contemporanea di Roma (2019) – Pasinger Fabrik, Monaco di Baviera (2019) – Art on Paper New York (2016) – Miami Project Art Fair (2015) – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2015) – Fondazione Cini, Venezia (2015) – PAV-Parco Arte Vivente, Centro d’Arte Contemporanea, Torino (2014) – Museo d’Arte di Lugano-MASI, Limonaia di Villa Saroli, Lugano (2013) – MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma (2012) – Palazzo Farnese, Ambasciata di Francia, Roma (2012) – 54° Biennale di Venezia Padiglione. Italia/ Abruzzo (2011) – Nappe dell’Arsenale, Venezia (2012). È stata finalista e vincitrice di diversi premi d’arte, tra cui: 21°Premio Cairo (2022) – Art Rights (2021) – Premio San Fedele 2013_14 (2014) – 6° International Art Prize Arte Laguna (2012) – Premio Terna (2009).




IN PREGHIERA

Per due Carabinieri morti in incidente stradale

di don Marcello Stanzione

DentroSalerno.it, 15 aprile 2024. Giovedì 11 aprile alle ore 20 presso la parrocchia di santa Maria La Nova a Campagna si è tenuta una riunione di programmazione per organizzare la plurisecolare processione di rientro delle due statue della Madonna e di San Francesco da Paola a Campagna Centro presso la Chiesa del Santissimo Salvatore e di Sant’Antonino che avverrà domenica 14 aprile 2024 dalle ore 8 alle ore 13 circa.

Alla riunione erano presenti: il parroco don Marcello Stanzione, il sindaco di Campagna professore Biagio Luongo, il comandante dei Vigili Urbani Alberto Giorgio, il diacono permanente don Martino del Giudice, il fuochista Modesto Mirra e una decina di membri del Comitato e della Confraternita.

In segno di solidarietà per il lutto delle famiglie che hanno perso in un tragico incidente stradale mortale i due giovani carabinieri il maresciallo Francesco Pastore di anni 25, vicecomandante da dicembre 2023 della locale stazione dei carabinieri   e l’appuntato scelto dell’Arma Francesco Ferraro di 27 anni, da due anni operativo a Campagna, alla unanimità si è deciso:

1) Prima della partenza della processione di rientro a Campagna Centro con le due venerate statue, di celebrare la santa Messa delle ore 8 in suffragio dei due carabinieri di origine pugliese mettendo le loro foto sull’altare. Le foto, preparate dal parroco della Cattedrale don Carlo Magna e regalate alla locale caserma, poi, come segno di lutto cittadino che era già stato indetto dal sindaco Biagio Luongo per il 9 aprile, saranno portate in processione da alcuni fedeli incaricati appositamente.

2) In accordo con il fuochista Modesto Mirra si è deciso di non sparare alcun botto ma fare 7 specifiche fermate durante le quali dopo il momento di preghiera la banda musicale suonerà l’inno nazionale ed il fuochista farà fumate pirotecniche con il tricolore.

3) La banda musicale durante la sacra processione suonerà brani strettamente religiosi oltre l’inno di Mameli in onore dei due carabinieri defunti nelle 7 previste fermate.

Affidiamo i due carabinieri alla Madonna “ Virgo Fidelis” patrona dell’Arma:

Preghiera del Carabiniere

Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra,

noi Carabinieri d’Italia,

a Te eleviamo reverente il pensiero,

fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!

Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice

con il titolo di “VIRGO FIDELIS”.

Tu accogli ogni nostro proposito di bene

e fanne vigore e luce per la Patria nostra.

Tu accompagna la nostra vigilanza,

Tu consiglia il nostro dire,

Tu anima la nostra azione,

Tu sostenta il nostro sacrificio,

Tu infiamma la devozione nostra!

E da un capo all’altro d’Italia

suscita in ognuno di noi

l’entusiasmo di testimoniare,

con la fedeltà fino alla morte

l’amore a Dio e ai fratelli italiani.

Amen!




L’ABRUZZO DEL DESIGN

Protagonista al “fuorisalone” del Mobile di Milano. Al Superdesign Show saranno esposte due creazioni degli architetti, Kevin Chu, di Hong Kong, giuliese d’adozione, e Andrea Cingoli di Roseto degli Abruzzi

Pescara, 15 aprile 2024. Creazione SUGO e Concepticon, studi di design abruzzesi, saranno tra i protagonisti del Superdesign Show 2024, in via Tortona a Milano, dal 15 aprile (anteprima per la stampa) e dal 16 aperto al pubblico fino al 21 aprile. Gli architetti Kevin Chu, di Hong Kong, giuliese d’adozione, e Andrea Cingoli di Roseto degli Abruzzi, rispettivi fondatori delle due “factory”, hanno realizzato due prodotti innovativi che narrano la storia di un paesaggio artificiale ispirato alla natura, dove l’attività frenetica di insetti che depongono uova funge da catalizzatore per l’ispirazione. Questi design integrano sia il forte contrasto dei tronchi secchi degli alberi che la vivacità delle piante vive, simboleggiando la dualità del riciclo e della rigenerazione.

La lampada STICK INSECT può essere montata su pareti, appesa ai soffitti o semplicemente appoggiata sul pavimento, soddisfacendo le esigenze di persone di tutte le capacità con la sua altezza perfettamente regolabile. A differenza dei sistemi di illuminazione convenzionali, lo STICK INSECT assomiglia a creature che si muovono all’interno di uno spazio, inserendo dinamismo ed elementi scultorei in qualsiasi ambiente occupato.

OLEG si erge come uno dei sistemi di arredo più versatili al mondo. La sua forma unica gli permette di trasformarsi in forme strutturalmente stabili come librerie, appendiabiti, tavoli o addirittura apparecchi di illuminazione, sfidando la comprensione convenzionale. OLEG concede agli utenti la libertà creativa di creare i propri oggetti funzionali o sculture, imbevute di un senso di aggregazione giocoso, adattabili a qualsiasi spazio immaginabile.

Superdesign Show è l’evento iconico che ha creato il fenomeno del Tortona Design District fin dal 2000, nel frattempo che la Milano “Capitale del Design” si appresta ad entrare nella Design Week, con una analisi approfondita e una mappatura aggiornata del “sistema design” milanese, sempre più esteso e sempre più influente in ogni settore. Un progetto del Salone del Mobile, a cura del Politecnico di Milano, condiviso con tutte le realtà del Fuorisalone, di cui Superstudio è stato pioniere grazie all’intuizione di Gisella Borioli, con la direzione artistica di Giulio Cappellini e il coordinamento di Laura Vella che, in questa edizione, invita espositori e visitatori a esplorare nuovi orizzonti e alla sfida di un pensiero diverso. I lavori che saranno presentati si ispirano a tradizioni rivisitate, mondi virtuali, tecnologie umanizzate, rispetto della natura, materiali rigenerati, scelte inclusive, etica ed estetica si intrecciano nello scenario generale. Con la partecipazione di 11 nazioni, il coinvolgimento di 3 continenti, l’adesione di oltre 80 aziende e la presentazione di quasi 40 progetti all’avanguardia, Superdesign Show si propone anche quest’anno come un imperdibile punto di incontro per designer, aziende e appassionati, pronti a esplorare le ultime tendenze e le visioni future del design.




L’INVITO ALLA VIGILANZA

Robin Hood: alla fiera dell’agricoltura si evitino gli errori degli anni precedenti

Teramo, 15 aprile 2024. L’associazione Robin Hood chiede all’amministrazione comunale di adottare delle misure per la circolazione nell’area dello svolgimento della Fiera dell’Agricoltura e controlli sulle aree espositive nel rispetto dei luoghi e delle essenze.

Ogni anno si creano file ininterrotte di auto che cercano inutilmente parcheggi nell’area del Cinema Smeraldo, creando difficoltà notevoli ai residenti  e  alla città. L’associazione invita l’amministrazione a creare per l’occasione anche posti aggiuntivi agli esistenti per disabili, con relativo controllo sulla loro presenza a bordo delle auto con tagliando.

Limitare il passaggio nell’area oltre che ai disabili, agli espositori, ai residenti e domiciliati della zona e  ai bus navetta. Come per altri eventi nella provincia si creino centri di raccolta in zone con disponibilità di parcheggio e attraverso delle navette si raggiunga l’area della fiera.

La misura risulterebbe anche oltremodo ecologica, centinaia di auto ferme con motori accesi nell’illusoria speranza di trovare un parcheggio sono impattanti. L’associazione rileva inoltre che spesso segnaletica ed altro vengono affissi con chiodi o viti alle piante procurando danni alle stesse. I luoghi vengono modificati  senza il ripristino e lasciati residui del passaggio della fiera.

L’associazione invita alla vigilanza pre e post fiera e comunicare che i danni dovranno essere messi a  carico all’espositore dell’espositore e non della collettività. L’associazione ritiene inoltre che le spese aggiuntive della Teramo Ambiente siano contabilizzate con l’attività della fiera e non siano poste a carico della collettività con la Tari.




VALORI CRISTIANI E PROGETTO EUROPEO

I vescovi europei per un voto responsabile

Politica Insieme.com, 15 aprile 2024. “Per un voto responsabile che promuova i valori cristiani e il progetto europeo” è il titolo di un intervento dei vescovi delegati delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea in vista del prossimo appuntamento elettorale di giugno

Noi, vescovi delegati delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea, invitiamo tutti i cittadini, in particolare i cattolici, a prepararsi e a esprimere il proprio voto nelle prossime elezioni europee di giugno 2024. Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che condividiamo e di cui ci sentiamo responsabili. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento Europeo.

Il progetto di integrazione europea nasce dalle ceneri delle terribili guerre che hanno devastato il nostro continente nel secolo scorso provocando immenso dolore, morte e distruzione. È stato concepito con l’intento di garantire pace, libertà e prosperità. È sorto grazie al coraggio e alla lungimiranza di persone che hanno saputo superare le inimicizie storiche e creare una realtà nuova che rendesse praticamente impossibile in futuro la guerra nel nostro continente.

Inizialmente questo progetto era un progetto economico, ma comportava comunque una dimensione sociale e politica e dei valori condivisi. Molti dei padri fondatori dell’Unione Europea erano cattolici praticanti che credevano fortemente nella dignità di ogni essere umano e nell’importanza della comunità. Crediamo che per noi europei questo progetto iniziato più di 70 anni fa debba essere sostenuto e portato avanti.

Oggi l’Europa e l’Unione Europea stanno attraversando tempi difficili e incerti, con una serie di crisi negli ultimi anni e vere e proprie sfide da affrontare nel prossimo futuro, come le guerre in Europa e nei paesi vicini, le migrazioni e l’asilo, il cambiamento climatico, la crescente digitalizzazione e l’uso dell’intelligenza artificiale, il nuovo ruolo dell’Europa nel mondo, l’allargamento dell’Unione Europea e la modifica dei trattati, ecc. Per affrontare queste sfide cruciali alla luce dei valori fondanti dell’Unione Europea e costruire per noi e per le prossime generazioni un futuro migliore, non solo in Europa ma anche nel mondo intero, abbiamo bisogno di politici coraggiosi, competenti e motivati da valori e che perseguano veramente il bene comune. È nostra responsabilità fare la scelta migliore possibile nelle prossime elezioni.

Come cristiani dobbiamo cercare di discernere bene per chi e per quale partito votare in un momento così importante per il futuro dell’Unione Europea. Per fare questo dobbiamo prendere in considerazione vari fattori che possono anche differire da un Paese all’altro – per esempio, la possibilità di scegliere candidati o unicamente partiti, i programmi elettorali dei diversi partiti, i candidati stessi che si presentano… A questo riguardo, anche le Conferenze Episcopali degli Stati membri possono offrire utili orientamenti. Inoltre, ciò che è importante è votare per persone e partiti che chiaramente sostengano il progetto europeo e che riteniamo ragionevolmente vorranno promuovere i nostri valori e la nostra idea di Europa, come il rispetto e la

promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la famiglia e la sacralità della vita, la democrazia, la libertà, la sussidiarietà, la salvaguardia della nostra “casa comune”. Sappiamo che l’Unione Europea non è perfetta e che molte delle sue proposte politiche e legislative non sono in linea con i valori cristiani e con le aspettative di molti dei suoi cittadini, ma crediamo di essere chiamati a contribuire ad essa e a migliorarla con gli strumenti che la democrazia offre.

Molti giovani voteranno per la prima volta alle prossime elezioni, alcuni di loro a soli 16 anni. Incoraggiamo vivamente i giovani a esercitare il loro diritto di voto nelle prossime elezioni europee e a costruire così un’Europa che assicuri loro il futuro e risponda alle loro più genuine aspirazioni. Incoraggiamo anche i giovani cattolici europei che sentono la chiamata a impegnarsi in politica a seguire questa chiamata, preparandosi adeguatamente, sia intellettualmente che moralmente, a contribuire al bene comune in uno spirito di servizio alla comunità. In un discorso spesso citato, pronunciato da Jacques Delors a Bruges il 17 ottobre 1989 al Collegio d’Europa, l’allora presidente della Commissione europea si rivolgeva ai giovani studenti con queste parole: “Voi, infatti, siete invitati a fare la vostra parte in un’avventura unica, che mette insieme popoli e nazioni, per il meglio e non per il peggio”.

Come vescovi europei, facciamo nostro questo appello ai giovani studenti e lo rivolgiamo a tutti i cittadini europei. Impegniamoci per il progetto europeo, che è il nostro futuro, anche votando responsabilmente alle prossime elezioni!

Approvato dai Vescovi delegati della COMECE

Mariano Crociata

Vescovo di Latina (Italia), Presidente

Antoine Hérouard

Arcivescovo di Dijon (Francia), Primo Vicepresidente

Nuno Brás da Silva Martins

Vescovo di Funchal (Portogallo), Vicepresidente

Czeslaw Kozon

Vescovo di Copenaghen (Scandinavia), Vicepresidente

Rimantas Norvila

Vescovo di Vilkaviškis (Lithuania), Vicepresidente

Lode Aerts

Vescovo di Bruges (Belgio)

Virgil Bercea

Vescovo di Oradea Mare (Romania)

Joseph Galea-Curmi

Vescovo ausiliare di Malta

Theodorus C.M. Hoogenboom

Vescovo ausiliare di Utrecht (Paesi Bassi)

Anton Jamnik

Vescovo ausiliare di Ljubljana (Slovenia)

Philippe Jourdan

Amministratore apostolico dell’Estonia

Andris Kravalis

Vescovo ausiliare di Riga (Lettonia)

Juan Antonio Martínez Camino

Vescovo ausiliare di Madrid (Spagna)

Gábor Mohos

Vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest (Ungheria)

Manuel Nin i Güell O.S.B.

Esarca apostolico di Grecia

Kieran O’Reilly

Arcivescovo di Cashel & Emly (Irlanda)

Franz-Josef Overbeck

Vescovo di Essen (Germania)

Christo Proykov

Vescovo di San Giovanni XXIII di Sofia (Bulgaria)

Ivan Šaško

Vescovo ausiliare di Zagabria (Croazia)

Selim Jean Sfeir

Arcivescovo dei Maroniti a Cipro

Janusz Bogusław Stepnowski

Vescovo di Łomża (Polonia)

Jan Vokál

Vescovo di Hradec Králové (Repubblica Ceca)

Leo Wagener

Vescovo ausiliare di Lussemburgo

Aegidius Zsifkovics

Vescovo di Eisenstadt (Austria)




LA DIGNITAS INFINITA SFIDA LA POLITICA

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 14 aprile 2024.  Solo una visione trascendente della vita può osare l’infinito. E solo un’antropologia cristiana può concepire e qualificare come “infinita” la dignità umana. Infinita, non solo illimitata che è tutt’altra cosa.

La “Dignitas infinita” ci ricorda questa affermazione di Paolo VI: “Nessuna antropologia eguaglia quella della Chiesa sulla persona umana, anche singolarmente considerata, circa la sua originalità, la sua dignità, la intangibilità e la ricchezza dei suoi diritti fondamentali, la sua sacralità, la sua educabilità, la sua aspirazione ad uno sviluppo completo, !a sua immortalità”.

All’uomo appartiene una nobiltà che gli è connaturata ed intrinseca e, nel contempo, lo trascina al di là del contingente e lo proietta in una dimensione “altra”. Si può dire che sia quest’ultima la sua vera dimora?

Non solo un futuribile che sia per i credenti la vita eterna oppure per chi non crede il pantheon della storia. Bensì quell’ “andare oltre” l’ immanenza che sta, qui ed ora, dentro le pieghe più riposte di ogni gesto quotidiano, anche se raramente ne mettiamo a tema la consapevolezza.

La Dichiarazione “Dignitas infinita” dello scorso 8 aprile può essere letta secondo due categorie interpretative che camminano affiancate ed infine convergono. Per un verso dà conto di una approfondita riflessione teologica e filosofica in ordine al valore intangibile dell’umano.

Che la ragione di per sé attesta e la fede conferma in una circolarità di rapporti che innalzano la prima ed illuminano la seconda. E, sul presupposto di questa invulnerabilità, la “Dignitas infinita” rappresenta una sfida alla politica. La invita a riflettere su quale sia l’incomparabile valore di quel che è, ad un tempo, soggetto ed oggetto della sua azione. E, dunque, a recuperare la piena consapevolezza della vocazione alta che le compete. Come recita lo stesso art. 2 della Carta costituzionale: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ uomo…”.

Non li pone, ma li assume da altra fonte, implicitamente riconosciuta più alta del suo dettato e da qui l’ impegno a garantire tali diritti. In altri termini, una dignità che non è concessa o sostenuta da una convenzione sociale, ma sostanziale, non soggetta ad altri fattori o ad essi riducile, ma originaria, in sé sussistente, come lo è la persona.

Vuol dire che la dignità umana è ontologicamente fondata, evoca il “sacro”, ciò che è intangibile e come tale va compresa e riconosciuta. Attiene all’ essere e non all’ avere. Persiste, come nella “Fratelli tutti” afferma Papa Francesco, “al di là di ogni circostanza”.

Prescinde, cioè dalle attribuzioni funzionali di cui il soggetto è più o meno dotato, dal livello relazionale e dalle prestazioni che è’ in grado di fornire o meno al contesto sociale in cui vive. Basta l’ appartenenza, come tale, al genere umano perché l’ individuo sia “persona”, in ogni momento del suo arco vitale, dal concepimento fino alla conclusione naturale della vita. In quanto alla politica è chiamata – nel segno della dignità dell’ essere umano – a dar conto di versanti che la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede espressamente richiama uno per uno: dal dramma della povertà alla guerra, dal travaglio dei migranti, alla tratta delle persone, dagli abusi sessuali, alle violenze contro le donne, dall’ aborto alla maternità surrogata, dall’ eutanasia e dal suicidio assistito allo scarto dei disabili, dalla teoria del gender al cambio di sesso, fino al potenziale di violenza che si annida anche nel digitale.

Una vera e propria sfida per la politica, talmente articolata da essere, forse, affrontabile solo prendendo le mosse dalla comune consapevolezza di quale sia l’ effettivo valore umano oggi drammaticamente in gioco.




DALL’ALTRA PARTE | 2+2=?”

Putéca Celidònia presenta l’ultimo spettacolo della stagione per lo Zambra

Ortona, 14 aprile 2024. Il Cinema Auditorium Zambra chiude la stagione teatrale con i giovani artisti della produzione Putéca Celidònia/Cranpi e lo spettacolo”Dall’altra parte| 2+2=?”, il progetto con cui hanno vinto il Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 a Udine: dopo aver debuttato al Napoli Teatro Festival Italia 2020 lo spettacolo è andato in scena al Piccolo Teatro di Milano nell’ambito di TRAMEDAUTORE 2021 per poi diventare un podcast per Radio Tre Teatro.

Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino dà appuntamento al fedele pubblico ed appassionato di teatro al 18 aprile alle ore 20.45 con Putéca Celidònia, appunto, una delle giovani voci più interessanti della scena contemporanea: la compagnia, nata nel settembre 2018 dall’incontro tra sei ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli ha già ottenuto premi e riconoscimenti per i suoi spettacoli, che interseca con progetti di formazione teatrale dalla forte connotazione sociale.

In scena, la surreale convivenza nell’utero materno di tre gemelli: sono appena stati concepiti, sanno di essere intelligentissimi, ma sanno anche che con il passare del tempo perderanno gradualmente neuroni, fino alla nascita, momento in cui raggiungeranno la totale incoscienza. Costretti insieme dal cordone ombelicale, ingaggiano sfide e competizioni, puntualmente interrotte da misteriose scosse esterne. E ad ogni scossa cambia qualcosa, il gioco diventa sempre più infantile e il loro linguaggio meno accurato. Fino alla quarta scossa, quando qualcosa non va come le volte precedenti.

Uno studio di Marian Diamond, neuroscienziata e professoressa della University of California, dimostra che: il 50/75% dei neuroni viene perso durante lo sviluppo pre-natale e si continuano a perdere neuroni lungo tutto l’arco della vita.

Partendo da questo studio scientifico, “Dall’altra parte | 2+2=?” immagina che l’atto del concepimento sia il culmine della nostra genialità. Il lavoro, dunque, si basa su un’idea di regressione del linguaggio, dei corpi e delle coscienze. L’attesa, talvolta snervante, è il motore della dinamica.
Che vuol dire essere costretti a condividere uno spazio così ridotto con due sconosciuti che, solo poi, si identificheranno come fratelli?

Una corda di canapa di circa dieci metri tiene uniti tre gemelli nel grembo materno in modo indissolubile: è il cordone ombelicale. Da questo legame fisico e metaforico è iniziato il processo di ricerca, sperimentando la sensazione di questo impedimento, in tutte le sue sfaccettature. Una drammaturgia della corda.

Poi si è sviluppata la relazione con lo spazio circostante. Gli organi-tubi, i condotti uterini, il loro suono, la loro materia. L’involuzione fisica e cognitiva dovuta alla perdita dei neuroni è evidenziata dal progressivo denudarsi dei tre feti che si privano gradualmente di un elemento di costume.

Ogni tassello e ogni fase evolutiva, nello scambio e nel confronto continui con ogni maestranza, sono stati determinanti in tutto il processo.

Drammaturgia e regia di questo spettacolo sono di Emanuele D’Errico con lo stesso D’Errico, Dario Rea, Francesco Roccasecca. La voce di Clara Bocchino, assistente alla regia Marialuisa Diletta Bosso; i costumi sono di Giuseppe Avallone, le scene Rosita Vallefuoco, musiche originali di Tommy Grieco.

Le luci sono di Giuseppe Di Lorenzo, le maschere a cura di Luca Arcamone, le foto di scena Anna Abet e Pino Montisci.

Contestualmente, lo stesso giorno verrà inaugurata alle 18.30 la mostra di pittura “Salomè e altri 33” di Marco De Marinis: nato ad Ortona nel 1961, si è formato giovanissimo, da autodidatta, alla scuola del fumetto americano e successivamente ha studiato le espressioni dell’arte classica, moderna e contemporanea, con particolare interesse per il Rinascimento italiano. Alla fine degli anni ’80 apre un proprio studio di pittura ad Ortona, dopo aver conseguito la Laurea in Filosofia all’Università di Urbino. Dal 1993 è stato docente di filosofia e scienze sociali presso i Licei mentre dal 2016 riveste l’incarico di dirigente scolastico.

Come grafico ha pubblicato fumetti, illustrato libri ed edizioni musicali per le edizioni Curci e Dynamic. In qualità di pittore ha esposto in mostre personali (anche all’Estero) e collettive e ha conseguito diversi premi nazionali.




INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LAVORO

Le sfide per le imprese

Pescara, 14 aprile 2024. Riportiamo l’intervento di Silvano Pagliuca, Presidente Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico all’odierno evento “Nuovi modelli di sviluppo economico sostenibile per le imprese del territorio” presso il Padiglione “Daniele Becci” di Pescara, per la seconda edizione dell’evento Top 200 Abruzzo e Molise, l’appuntamento annuale promosso da PwC che fornisce una panoramica delle realtà imprenditoriali del territorio, con una visione prospettica sugli andamenti economici e sulle prossime sfide.

Presidente, come vede il ruolo dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale nel futuro dell’industria abruzzese e come cambierà il mondo del lavoro?

Il ruolo dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale nelle aziende abruzzesi non sarà diverso dal ruolo che avrà nelle aziende del resto del mondo: un passaggio ineludibile per continuare ad essere protagonisti, pena un declino inesorabile.

L’intelligenza artificiale si trova in una fase di entusiasmo mediatico ed è forte il rischio di parlarne più di quanto la si utilizzi davvero.

Ciò che preoccupa è lo stato d’adozione nelle Piccole e Medie Imprese italiane: solo il 5% dichiara di avere progetti operativi e, nel complesso, solo il 18% ha approcciato il tema. Secondo le stime dell’Osservatorio sull’IA del Politecnico di Milano, il fatturato dei player italiani che offrono soluzioni e servizi di artificial intelligence ha raggiunto i 760 milioni di euro. Per il 90% però, questo fatturato è generato dalle grandi imprese private. Le Piccole e Medie Imprese rappresentano circa il 5% del mercato. Permangono barriere legate alla scarsità di budget e alla scarsa digitalizzazione delle aziende.

Tutte le tecnologie disruptive del passato, a partire dall’elettricità, dalla radio, dalla televisione, dal computer e da Internet sono state tecnologie gentili, si sono affermate in decenni, dando modo alla società e al mondo del lavoro di adeguarsi lentamente, quasi senza che ce ne accorgessimo. L’adozione delle tecnologie è stata lenta. Ad esempio, negli Stati Uniti ci sono voluti 99 anni perché la telefonia fissa raggiungesse il 95% della popolazione (2022); 48 anni affinché l’elettricità raggiungesse il 100% delle famiglie (1956); 25 anni affinché il cellulare passasse al 96% di adozione (2019); 24 anni perché il computer passasse all’89% (2016); 7 anni perché il tablet raggiungesse il 64% (2017).

Chapt GPT3 in due mesi ha raggiunto 100 milioni di utenti, bruciando il primato precedente di TikTok che aveva raggiunto i suoi 100 milioni in 9 mesi. Instagram  aveva impiegato ben due di anni. 

La prima cosa che balza agli occhi è il grado di adoption delle tecnologie, che impiegano sempre meno tempo a raggiungere la massa critica degli utilizzatori e che, quindi, costringono le aziende a tempi di reazione quasi immediati.

Inoltre, oggi, per la prima volta, ci si trova di fronte ad una concomitanza di ben due tecnologie disruptive. La prima, quella dell’intelligenza artificiale che si abbevera alla fonte di quella miniera d’oro che va sotto il nome di big data e che, grazie ad algoritmi potenti, riesce a mettere in correlazione i dati e l’altra, quella del quantum computing, che, grazie ai super conduttori, riesce a dare ai super calcolatori una capacità di calcolo in grado di restituire in pochi secondi risultati che, diversamente, avremmo in ore, giorni o anche mesi, perdendone efficacia.

L’IA porterà, come hanno fatto tutte le tecnologie precedenti, un boost importante alla  produttività e al PIL. Si ipotizza un impatto, nei prossimi anni, del 4% sul PIL per i paesi che hanno già adottato profondamente la digital transformation. Purtroppo, per il nostro Paese questo significa un aumento di produttività di meno della metà. Le economie possono beneficiare in modo molto diverso dell’innovazione. Gli Stati Uniti, storicamente, hanno sempre ottenuto notevoli guadagni di produttività, ma non è successa la stessa cosa per le maggiori economie europee, men che meno per l’Italia.

Naturalmente, grandi opportunità e con esse nuove ricchezze, ma anche nuove povertà. Povertà che non saranno nei soliti angoli del mondo, ma potrebbero generarsi proprio in Europa

In questo contesto si pone anche un’altra importante strada da percorrere, quella dell’etica: che non sia troppo normata, al punto di affossare la tecnologia – tra l’altro senza essere garantiti da altri che lo faranno – ma neppure troppo lasca, al punto di lasciare mano libera con effetti disastrosi per buona parte degli esclusi.

Come cambierà il mondo del lavoro?

Per la prima volta una tecnologia non ci sostituirà solo nella fatica fisica, ma, paradossalmente, impatterà sui colletti bianchi.

Oggi IA risponde ai test meglio della maggioranza degli studenti su diverse materie:

Avvocatura – Storia – Macroeconomia – Biologia – Medicina – Chimica – Psicologia, con una forbice che va dal 75 al 100%

Ci sarà una trasformazione molto forte, che toccherà tutta la società, soprattutto la classe media, e che andrà gestita a livello politico ed economico. Ci potranno essere modelli diversi, a seconda che l’innovazione nasca nei Paesi democratici o autoritari, con il rischio di una nuova “cortina di ferro”, dove le basi non saranno quelle missilistiche, ma i data center.

 Uno dei primi settori impattati dalla produttività dell’intelligenza artificiale è l’editoria. 

In USA, un terzo dei giornalisti presenti negli ultimi due decenni non ci sono più.

Il NYT ha bloccato il crowler di OpenAI, non permettendo più a OpenAI di attingere massivamente ai dati del giornale.  La parola è ora ai legali, per una battaglia su copyright e diritti d’autore destinata a fare giurisprudenza.

Il giornale tedesco più venduto in Europa, il Bild, il cui editore è Axel Springer, ha annunciato un piano per il taglio di 200 persone in seguito ad investimenti in intelligenza artificiale, firmando un contratto con OpenAI dove, chaptGPT, si addestrerà sugli articoli dell’editore. In Italia, sempre la casa editrice Springer, ha licenziato 3 giornalisti italiani che curavano la redazione di UpDay.

 Spotify nonostante utili importanti, ha annunciato di ridurre di circa il 17% il personale della società

 In ambito medico lo stetoscopio IA, progettato dall’azienda statunitense Eko Health e assegnato a 200 ambulatori di medici di base nel Regno Unito, rappresenta il primo impiego di questa tecnologia nell’assistenza primaria in questo paese con l’obiettivo  di prescrivere farmaci salvavita senza la necessità di revisione da parte di uno specialista.

Per non parlare delle professioni di traduttore, interprete e doppiatore, che si confronteranno con una tecnologia, che, oltre a tradurre, permette di riprodurre  sia la voce originale, che il labiale nelle immagini video.

L’automatizzazione di processi come la semina, la raccolta e la classificazione delle piante porterà grandi sviluppi in agricoltura.

Nel settore bancario e finanziario, grazie ad algoritmi, si potranno efficientare alcune attività, come la rilevazione di frodi, la gestione degli investimenti e la valutazione del credito.

Secondo l’OCSE, l’IA potrebbe sostituire fino al 14% dei lavori manuali in ambito manifatturiero nei paesi industrializzati.

I servizi di supporto, quali la contabilità, la segreteria, la fatturazione e la gestione, stanno già subendo cambiamenti molto forti, così come si stanno aprendo nuove opportunità nelle arti grafiche e musicali.

 Nel settore dei trasporti molti conducenti verranno sostituiti con la guida autonoma.

 La medicina sarà protagonista di una rivoluzione mai vista prima con grandi progressi nel campo della diagnosi e della chirurgia.

Presidente, come pensa che l’Europa possa guidare l’industria nell’adozione dell’intelligenza artificiale e quali sono le opportunità e le sfide che prevede in questo contesto?

L’America innova, la Cina replica e l’Europa cerca di regolamentare. Questa situazione dipende dal fatto che gli Stati Uniti sono un Paese fatto da imprenditori, la Cina è un Paese dirigistico governativo e l’Europa un continente fatto da burocrati.

Detto ciò, abbiamo l’impellente necessità di puntare ad un’Europa politica, che sappia essere indipendente, per quanto possibile, da Stati Uniti e Cina. Diversamente, saremo colonizzati e dell’IA saremo solo utilizzatori dipendenti.

Noi italiani dobbiamo ricordarci e riscoprire l’orgoglio di un Paese che ha dato i natali a Leonardo da Vinci, Mattei, Olivetti, Faggin, Marconi, Torricelli, Natta, Barsanti e Matteucci, Ascanio Sobrero, che hanno regalato al mondo invenzioni quali il barometro, il motore a combustione, la calcolatrice programmabile, il paracadute, la radio, la nitroglicerina, il polipropilene, il microprocessore.

Parola d’ordine per l’Italia: uscire dalla sudditanza psicologica in cui viviamo da decenni, attrarre talenti, coinvolgere i giovani e rimboccarsi le maniche.




FDI CHIETI VERSO GLI OBIETTIVI 2024

Chieti, 14 aprile 2024. Si è insediato il nuovo Esecutivo Provinciale di Fratelli d’Italia, guidato dal riconfermato presidente Antonio Tavani. Per la prima convocazione si è atteso l’esito delle elezioni regionali per determinare gli ultimi posti disponibili, riservati ad assessori e consiglieri regionali.

Durante la riunione sono stati affrontati i temi più attuali della situazione politica della nostra provincia. A partire dall’ottimo risultato ottenuto da Fratelli d’Italia in provincia di Chieti con un 25%, che rappresenta il secondo maggior risultato di FDI nelle quattro province abruzzesi, e il 19% nella città di Chieti, primo risultato in Abruzzo nei comuni capoluogo.

A seguire l’esecutivo ha posto le basi per i tre appuntamenti in programma nel prossimo futuro: la conferenza programmatica nazionale di Pescara dal 26 al 28 aprile, le elezioni europee e la prossima tornata di elezioni amministrative in 49 comuni della provincia.

Il direttivo è stato aggiornato inoltre sul recente scioglimento del Consiglio Comunale di Ortona, città flagellata dalle divisioni interne alla maggioranza, il cui esito era ampiamente preventivato da Fratelli d’Italia già due anni fa.

“È stata una riunione molto partecipata – commenta il presidente Antonio Tavani – abbiamo avuto l’occasione di commentare l’esito delle regionali di cui siamo ampiamente soddisfatti. Ci siamo complimentati con l’assessore Tiziana Magnacca, e i consiglieri Nicola Campitelli e Francesco Prospero per il risultato raggiunto. Nel corso degli anni abbiamo costruito e radicato il partito sul territorio, avvicinando al partito cittadini e competenze di grande livello. Questo risultato è il frutto di questo costante e silenzioso lavoro sul territorio. In questi mesi ci aspettano importantissimi appuntamenti, come la terza conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. Il partito nazionale ha scelto l’Abruzzo per lo svolgimento di questo importante evento a conferma del grande legame tra Fratelli d’Italia, il presidente del consiglio Giorgia Meloni e l’Abruzzo, che la esprime come deputata nel collegio de L’Aquila-Teramo”.

Ha concluso il Sen. Sigismondi, coordinatore regionale del partito “Le elezioni europee saranno un importante punto di svolta per gli stati membri dell’Unione Europee e soprattutto per le singole economie. L’esito delle elezioni potrà modificare profondamente le linee guida dell’Unione che finora hanno danneggiato la nostra economia e le imprese italiane. Per questo ci impegneremo affinché Fratelli d’Italia possa ripetere lo straordinario risultato delle regionali e contribuire al complessivo risultato nazionale del partito. Inoltre, ci stiamo preparando alla prossima tornata di amministrative, nella quale saranno coinvolti oltre la metà dei comuni della nostra provincia. Ci auguriamo che la nostra pattuglia di cinque sindaci possa aumentare dopo il 9 di giugno.”