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PILLOLE AMARE DI TPL

Non è che sia andato in giro a cercarmi queste situazioni. Ahimè, le trovo abbastanza facilmente, girato l’angolo, addirittura sotto l’ufficio

Pescara, 27 agosto 2023. Sono emblematiche e preoccupanti e dicono chiaramente una cosa: c’è chi conferisce qualsiasi cosa dove e quando vuole e dove gli capita, a prescindere. Anzi, forse sono in tanti.

Le prime due immagini riguardano cestini stradali, quelli destinati a rifiuti prodotti occasionalmente. Ovviamente in questo caso la raccolta è indifferenziata (mi chiedo quanti ce ne siano di queste situazioni in città). Proviamo a darci una occhiata per capire meglio.

Nel primo c’è una scatola di sigarette (di carta), due bottigliette di plastica, una lattina di alluminio, un sacchetto per deiezioni canine e un pannolino assorbente.

Nel secondo (stesso del primo, ma rimaneggiato): giornali e una busta per alimenti, di carta, bottiglie di plastica, e ancora un sacchetto per deiezioni canine e un pannolino assorbente.

Il terzo è un cassonetto per il vetro, come dicono il colore viola e la scritta, ancora leggibile, ma c’è chi lo ha scambiato per il cassonetto per il verde, tipo ramaglie e potature. Però sbagliarsi e veramente difficile!!!

Il quarto è il notissimo recipiente per la raccolta delle pile esauste, come c’è anche scritto. E in effetti due pile sono riuscito ad individuarle.

Si tratta per il 90% di materiale assolutamente riciclabile, e che potrebbe avere ben altra destinazione e valorizzazione economica, grazie all’accordo ANCI-CONAI, diventando alla fine materia prima seconda. In questo caso invece, il trattamento di tutto ciò produrrà solo costi, prima di raccolta e poi di trattamento in impianti destinati ad accogliere il tal quale.

Il caso del cassonetto del vetro è inqualificabile e chi si è reso conto del conferimento ha compiuto un gesto irresponsabile che danneggia l’intera comunità.

Come anche chi ha contribuito a riempire il recipiente per le pile di tutt’altro, creando anche situazioni di forte criticità ambientale e sanitaria determinato dalla mescolanza di rifiuti, finanche organici, con sostanze pericolose.

Attribuisco la colpa di tutto ciò a chi conferisce, ovviamente, in nodo non corretto, e chiedo a Ambiente SPA se è a conoscenza di tali situazioni, se sono ricorrenti e se vi sono in atto azioni, anche comunicative, in grado di limitare o meglio evitare, con azioni di prevenzione o di repressione, il loro ripetersi.

Giancarlo Odoardi

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