Fate largo, ma fatela anche larga!
Pescara, 21 settembre 2023. Ho percorso in bici la costa molisana altre volte. In una di queste, nel 2016, guidavo la comitiva della Ciclostaffetta FIAB, con circa 50 ambasciatori della bici provenienti da tutt’Italia, partiti da Termoli per Rimini per effettuare la ricognizione della Ciclovia Adriatica. In quella occasione le uniche tracce di ciclabili le trovammo sul lungomare, a partire dal Castello, e per una estensione di pochi km, a nord e a sud.
Questa volta ho fatto il percorso a ritroso, giungendo fino al confine con il Molise, all’altezza del torrente Saccione: praticamente 40 km di Statale 16, in bici, a tratti anche abbastanza pericolosi per via della sede stradale ridotta e del transito veloce di camion. A distanza di sette anni ho ritrovato la pista ciclabile già percorsa all’epoca, ma questa volta anche qualcosa in più.
Infatti, all’altezza della Torretta del Sinarca (detta anche Torretta Saracena) si erge un cartello segnaletico di cantiere che recita: “Valorizzazione sistema diffuso del mare attraverso mobilità turistica sostenibile: pista ciclabile litoranea tra i Comuni di Montenero di Bisaccia, Petacciato, Termoli e Campomarino“, grazie a fondi FSC, il Fondo per lo sviluppo e la coesione, della Regione Molise, per un importo di 5 ml di €. Ho seguito in bici la rete di cantiere per il breve tratto che delimita lo spazio di realizzazione di una pista ciclabile, sul lato monte della Statale.
Di recente il progetto si è arricchito dei fondi del PNRR (ben 24 ml) dedicati alla realizzazione del “Percorso ciclabile litoraneo molisano ricompreso nel più ampio progetto finalizzato alla realizzazione della cd. Ciclovia Turistica Adriatica“. Di ciclovia Adriatica, si tratta quindi, e per tutta la costa molisana.
A tal proposito, avendo rilevato quanto in corso di realizzazione, nel caso dovesse essere riconsiderata la fase di progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera, sarebbe opportuno rifarsi a quanto previsto dall’Allegato A della Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Protocollo 375 del 20/07/2017, contenente i “Requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche” di cui all’articolo 1, comma 640, della legge n. 208 del 2015.
In particolare, alla voce “caratteristiche geometriche“, la norma dà chiare indicazioni circa le dimensioni delle piste, che vanno ovviamente interpretate con la logica del futuro, e quindi non del minimo, ma dell’ampliamento della sede, cioè da un livello “minimo” ad uno almeno “buono“, cioè da 2,5 metri di larghezza ad almeno 3 (per la ciclovia bidirezionale, oggetto dell’intervento). Molte altre le segnalazioni di cui tener conto, anche in sede di attraversamento dei centri urbani, laddove, recita la norma all’art. 1, il tracciato assume carattere di “valenza strategica nazionale”.
Lodevole la segnaletica, ancorché difficilmente rilevabile dagli automobilisti, che invita ad effettuare i sorpassi mantenendosi a 1,5 metri dal ciclistica, norma tra l’altro che sarà aggiunta al CdS su proposta di legge del Consiglio dei Ministri.
Giancarlo Odoardi – Coordinatore FIAB Abruzzo Molise
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