Il Co.n.al.pa. Abruzzo “Servono esperti per la cura del verde. Basta cattiva gestione”
Vasto, 4 novembre 2023. La tempesta atlantica Ciaran ha sferzato l’Abruzzo con venti di oltre 130 km/h e a pagarne le conseguenze di questo disastro anche il patrimonio arboreo nella nostra regione. Molti gli alberi caduti nel teramano, nel vastese, in provincia di Pescara, che hanno provocato danni e disagi alla circolazione. Imponenti pini storici sono crollati a Vasto, nella Villa comunale, poi a Silvi marina e Silvi alta dove c’è stata tanta paura per grossi alberi sradicati lungo via Santa Lucia e caduti sulle case vicine. Come in ogni situazione meteorologica estrema soccombono sempre quelle alberature sottoposte a danni strutturali, riaccendendo un problema annoso e ormai tangibile, ovvero la cattiva gestione del verde urbano e periurbano.
“Ha fatto molta impressione la foto dei grossi pini storici di Silvi alta divelti dal vento e caduti sulle case – commenta in una nota il Coordinamento regionale Co.n.al.pa. Abruzzo (struttura del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio) – Poteva essere una tragedia e per fortuna non è successo nulla. Ogni volta il maltempo ci porta il conto dei danni che vengono perpetrati al patrimonio arboreo. È stato impressionante anche il crollo del pino storico dentro la Villa Comunale di Vasto, per fortuna senza provocare feriti. E poi anche gli alberi crollati lungo la pista ciclabile di Vasto Marina, il grosso platano caduto a Viale Pindaro a Pescara, i pini storici crollati a Silvi marina ecc… In tutte le situazioni di caduta alberi ci troviamo di fronte, come al solito, a problemi derivati da molteplici interventi sbagliati, taglio delle radici, colletti strozzati o cementificati, radici soffocate nel cemento, cattive potature che hanno provocato difetti strutturali e indebolimento generale delle piante.”
“Vogliamo ribadire, con forza, che non esistono assolutamente alberi killer, un termine fuorviante che però piace a molti, ma che non c’entra nulla con la realtà dei fatti.” continua l’associazione, “Gli alberi cadono perché qualcuno, molto spesso, li rende pericolosi. Ecco perché la nostra associazione è impegnata da sempre a segnalare agli organi competenti e alle stesse amministrazioni comunali le tantissime criticità del patrimonio arboreo nel tentativo di coinvolgere esperti e trovare soluzioni se possibile. Anche in questa situazione si parla nuovamente dei pini come alberi pericolosi e instabili, in realtà è il contrario perché sono alberi con imponenti apparati radicali che poi vengono manomessi in città e lungo strade rendendoli instabili. Quindi basta anche con questa fobia dei pini che sono il simbolo del nostro paesaggio mediterraneo ma poi vengono martoriati in qualsiasi occasione.”
“Chiediamo nuovamente alle amministrazioni pubbliche di promuovere di più quegli interventi specialistici che servono per salvaguardare il patrimonio arboreo e la sicurezza dei cittadini – conclude l’associazione – gli abbattimenti indiscriminati o le potature senza regole adesso, a tempesta passata, non servono a nulla e producono nuovi danni. Serve monitoraggio, studio di casi e delle criticità, ricerca delle soluzioni, interventi di potatura professionali e soprattutto evitare di aprire cantieri a ridosso delle zone critiche radicali degli alberi. Tutti accorgimenti importanti per evitare futuri disastri. Infine, serve ripiantare, dove adesso mancano gli alberi, per rinverdire nuovamente le nostre strade e aree urbane.”
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