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GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO

Adozione del codice appalti

Pescara, 8 gennaio 2024. Nella giornata di giovedì 28 dicembre, alle ore 11:00, nell’ambito del Consiglio Comunale straordinario di fine anno, in particolare nello spazio del “Question Time del Cittadino”, ho illustrato l’interrogazione con oggetto: “Richiesta di partecipazione al Question Time ai sensi del Regolamento del Question Time del Cittadino – Patrimonio arboreo e arbustivo urbano: chiarimenti circa l’utilizzo ultimo della biomassa legnosa derivante da interventi di potatura ovvero di rimozione di alberi e arbusti per finalità plurime“.

A seguire la risposta, predisposta dalla Dirigente di settore, che l’Assessore al Verde Pubblico ha cortesemente provveduto a leggere.

“In riferimento all’interrogazione di cui in oggetto, si riscontra che la manutenzione del verde viene eseguita attraverso l’ausilio di numerosi operatori acquisiti in economia diretta, con Società partecipate o attraverso specifici affidamenti (giardinieri interni, soc. Ambiente e Multiservice, operatori economici terzi) che hanno tempi e modalità di esecuzione definiti e distinti. Per quanto sopra il quesito posto non è rivolto ad uno specifico atto o azione in essere bensì tende ad un’elaborazione quinquennale di dati derivanti da una miriade di progetti esecutivi svolti solo parzialmente dall’assessorato al Verde Pubblico, come nel caso citato nell’istanza per via Pantini. I dati richiesti richiederebbero un aggravio di elaborazioni e tempi abnormi per la pubblica amministrazione al solo fine del controllo generalizzato dell’operato di quest’ultima.

Tuttavia, come previsto dalla legge regionale n. 3 del 2014 Il sindaco, un mese prima della fine del suo mandato, deve rendere pubblici i dati aggregati del bilancio arboreo riferito al periodo di vigenza della consiliatura. Tali dati sono in corso di elaborazioni e forniranno, nei limiti di quanto stabilito dalla citata legge e dal relativo regolamento attuativo, le risposte richieste”.

Al di là dell’unico riferimento normativo, tra l’altro non esatto (a quanto pare per un refuso d’ufficio, cioè non la LR 3/2014 ma la L. 113/92 poi ripresa dalla L. 10/2013 – Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), la risposta induce a fare alcune considerazioni in relazione agli obblighi procedurali che governano la materia trattata.

Giancarlo Odoardi

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