Foce del Saline: dopo le denunce di deforestazione per i lavori idraulici
Pescara, 23 aprile 2024. Dopo le denunce di Marzo 2024 per i lavori di deforestazione delle sponde del Saline, che abbiamo scoperto poi, essere legati ad un finanziamento da 11 milioni di euro per la difesa idraulica dalle inondazioni, ha risposto alle nostre osservazioni l’Ing. Vittorio Di Biase, commissario straordinario per la difesa idraulica della Regione Abruzzo. Lo ringraziamo della disponibilità a confrontarsi con le istanze e dei cittadini. Ma non tutte le istanze presentate possono essere decise dal funzionario tecnico. Per cui il comitato Saline.Marina.Pp1 ha rivolto ai decisori eletti, sindaci e amministratori regionali, le richieste escluse dalle decisioni tecniche ma afferenti agli indirizzi politici, per trovare soluzione alle richieste dei cittadini.
Il comitato ha inoltrato, via Pec, ai sindaci e rappresentanti eletti dei Comuni (Montesilvano, Città Sant’Angelo, Silvi, Pescara, Spoltore), e della Regione Abruzzo (presidente Marco Marsilio, cons.reg.opposizione Luciano D’Amico).
In particolare, il comitato Saline.Marina.PP1 di Montesilvano si è rivolto ai decisori eletti di Comuni e Regione, per intervenire modificando il progetto approvato di nuovi argini fluviali, che si chiede di trasformare da opera solo idraulica in infrastruttura verde per la valorizzazione del patrimonio naturalistico del fiume e opportunità di offerta turistica, legata alla rete ciclopedonale regionale Bike-to-Coast, prolungata in percorsi interni Along-the-River.
Le proposte del comitato SMPP1 riguardano :
1. Creazione di un parco metropolitano Foce del Saline-Piomba tra Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi.
2. Revisione delle norme regionali su trasparenza, pubblicazione e partecipazione dei cittadini, al monitoraggio dei progetti finanziati, per migliorare la qualità dei progetti stessi.
3. Obbligo di cartello di cantiere anche per i lavori sul patrimonio naturale e forestale diversi dai lavori agricoli, come avviene anche in altre regioni.
4. Progetto di qualificazione di un argine fluviale come vero percorso ciclopedonale, verde, illuminato, collegato alla rete Bike-to-Coast come infrastruttura verde che unisca alla difesa idraulica, la valorizzazione del territorio.
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