Pescara, 17 maggio 2024. Puntuale come la scadenza di una cambiale giunge l’autorizzazione a costruire palazzi per appartamenti sul Lungomare Sud di Pescara da parte della società Pescaraporto s.r.l.
Si tratta dell’ultimo anello di una lunga catena; è un permesso già concesso in deroga al Piano Particolareggiato che comprende tutta l’area a Sud del porto canale: una previsione d’insieme che, val la pena di ricordarlo, è ancora vigente e che permetterebbe di armonizzare gli interventi privati e gli spazi pubblici in una grande operazione di riqualificazione di quella parte della città.
Questa previsione può essere aggiornata motivatamente e con evidenza pubblica ma non cancellata a favore dei vari episodi caso per caso. Invece si susseguono gli annunci di interventi scollegati: capannoni per la ricerca sulle aree ex COFA, sedi di aziende, alberghi ed ora appartamenti ; tutti si affiancano alla caserma della Guardia di Finanza, anch’essa realizzata al di fuori del PRG, che già oggi ci anticipa come sarà tutta la Riviera: una muraglia tra la città e il mare.
Per arrivare all’attuale autorizzazione durante gli anni, dopo i fermi imposti in sede giudiziaria, ci sono volute iniziative parlamentari di ” interpretazione autentica” delle leggi sfavorevoli, permessi per destinazioni produttive o alberghiere, inizi dei lavori e sospensioni finchè, grazie alla esiziale filiera del “Decreto Sviluppo” (che da Governo e Regione giunge fino alle Delibere comunali del 2017 e, soprattutto, del Marzo 2023), si arriva ad autorizzare gli alloggi sul mare, il bersaglio finalmente centrato. Chi allora si opponeva e appoggiava le sentenze contro oggi fornisce lo strumento per autorizzare; chi era a favore o benevolmente neutrale forse oggi è contro. Le alterne vicende e le alterne convenienze politiche fanno sì che nessuno dichiari di voler costruire un fronte edificato compatto sul lato mare della Riviera Sud ma intanto, uno per uno, si appoggiano o permettono tutti gli interventi che quel fronte costituiranno. Qualcuno sostiene (e sosterrà) che poco cambia se gli edifici autorizzati ospiteranno uffici, strutture alberghiere o abitazioni. Non è vero: uffici e alberghi, già autorizzati, per anni ed anni sono rimasti sulla carta perché ritenuti fuori mercato; oggi invece si realizzeranno alloggi ( che sul mercato ci stanno, eccome) i quali nulla aggiungono, anzi tolgono, alla valorizzazione della Riviera.
A tutto ciò ci siamo opposti con prese di posizione e ricorsi, anche sull’ultima Delibera, parzialmente invalidata di recente; resta oggi da dire che i cittadini devono sapere come sia cambiata la volontà politica e urbanistica sulla Riviera Sud: si vogliono le costruzioni ed i palazzi alti in prima fila e non più un organico disegno delle vaste aree prevalentemente libere che fiancheggiano fiume e mare.
Ma questo mutamento di indirizzi non viene dichiarato; si deve leggere nelle righe di qualche Delibera e negli annunci di ogni nuova proposta immobiliare. Deve essere invece conosciuto dalla opinione pubblica.
Il Comitato Direttivo di Italia Nostra
Sezione L. Gorgoni Pescara
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