La riforma della rete ospedaliera e dei servizi territoriali
Pescara, 11 luglio 2024. Le risposte alle otto domande proposte da Autismo Abruzzo ai candidati alle ultime elezioni hanno dato indicazioni abbastanza chiare ma, ad oggi, non vediamo alcuna strategia da parte della regione per la soluzione delle criticità segnalate.
La necessità di assicurare la copertura del disavanzo delle Asl e le difficoltà nella presa in carico per le persone collocate in lista di attesa mettono in evidenza le difficoltà del sistema regionale.
Il budget stabilito dalla delibera di Giunta regionale n. 107 del dicembre 2022 con la quale si stabiliva il fabbisogno triennale (2022-2024) dei vari setting non rispetta il diritto alle cure di tutti i ragazzi collocati in lista d’attesa. Questa delibera, pur essendo stata emendata in tre occasioni, non è mai stata revisionata sulla base dell’effettivo fabbisogno ma semplicemente si basa sugli importi di spesa documentati per l’anno 2021. Allo stesso modo, le attività residenziali previste come budget dalla delibera 807 del dicembre 2022 e definite come setting dalla delibera 360 del 2019, prevedono soltanto 30 posti letto. Il fabbisogno stimato è naturalmente di gran lunga superiore ma la regione sembra al momento non affrontare questa grave criticità.
Quale sarà il futuro dei nostri figli e di noi famiglie? Una volta completato il percorso riabilitativo all’interno di strutture accreditate, quale sarà il destino di queste persone?
Ad oggi non abbiamo alcuna risposta e invitiamo pertanto la Regione Abruzzo a porre in urgente connessione sanità e sociale e auspichiamo che la V Commissione Sanità e Sociale e la Commissione Vigilanza possano avviare con urgenza un confronto costruttivo volto a individuare l’effettivo fabbisogno, le eventuali soluzioni e gli interventi che in urgenza devono essere attuati per garantire il diritto alle persone autistiche.
L’integrazione sociosanitaria è, non solo secondo il nostro parere, l’unico strumento in grado di fornire soluzioni diffuse sul territorio abruzzese e calate su misura alle necessità di ragazzi e adulti. Partendo dalle proficue esperienze esistenti nella provincia dell’Aquila, con i Centri per l’autismo Casa Di Michele all’Aquila e Pratola Peligna ma anche con la positiva esperienza della Casa del Sole di Città Sant’Angelo, si può dare l’avvio formale ad un’integrazione sociosanitaria per dare una risposta in tempi brevi e a costi sicuramente più sostenibili delle quote previste per i posti letto.
Infine, chiudiamo questo comunicato con una notizia positiva e una ulteriore riflessione: abbiamo appreso con soddisfazione dell’avvio del servizio di “odontoiatria sociale“ presso l’Ospedale Renzetti di Lanciano, grazie al Team del Reparto di Odontostomatologia condotto dal dott. Gianni Di Girolamo.
Il presidente Marsilio ha dato notizia di questo importante intervento e speriamo che la stessa attenzione possa essere assicurata ai pazienti non collaboranti che dal gennaio 2019 attendono l’attuazione nella nostra regione delle linee guida per la salute orale per pazienti non collaboranti. Ad oggi in Abruzzo, non esiste alcuna possibilità di agire in tempi rapidi per la salute orale di persone autistiche. Non è previsto il re-impianto per pazienti non collaboranti che, da adulti, sono tutti condannati a restare senza dentatura. Una fredda lista di attesa, lunga di mesi, accoglie gli utenti non collaboranti.
Tante le eccellenze in questo campo nella nostra Regione che negli anni hanno offerto un servizio di grande qualità, ma ad oggi prive di strumenti adeguati e senza le sedute necessarie di sale chirurgiche (per intervenire su persone non collaboranti occorre la sedazione totale).
Altre Notizie
TORINO OSPITA ANCI OFF
MONTESILVANO VIRA VERSO I GIOVANI
DA SANREMO A INFINITAMENTE