Diventa spettacolo fra gli ulivi delle terre di Arotron
Pianella, 13 luglio 2024. Si entra nel vivo del programma dell’Estate dell’Aratro che prosegue nelle Terre di Arotron, in simbiosi con la natura e con le colline dell’entroterra abruzzese vestino, ed ecco questa sera alle ore 21 ci sarà l’appuntamento con un omaggio all’olio, all’ulivo e alla terra; il tutto è rappresentato da Olea et labora a cura della Compagnia dell’Aratro di Pianella, per la regia di Franco Mannella. Sul palco: Chiara Colangelo, Francesco Di Censo, Francesca Marchionno, Riccardo Pellegrini, Alessandro Rapattoni.
Questo sincero inno all’ulivo diventa finalmente uno spettacolo teatrale che va in scena nella sua completezza e come spiega Mannella: “per la prima volta nel luogo in cui è nato, su quello che oggi è il palcoscenico dell’Anfiteatro di Paglia, fra il bosco e gli ulivi delle Terre di Arotron che guardano il Gran Sasso. Abbiamo lavorato mettendoci strettamente in relazione al nostro territorio, si perché noi che siamo del comune vestino di Pianella, ben conosciamo la sacralità di questa pianta, e l’importanza del suo prodotto, su cui si fonda poi una lunga ed importante tradizione, ed ecco perché per la nostra Compagnia questo impegno diventa necessario”.
Cinque attori, tre leggii, letteratura, poesia, canti della tradizione popolare: questi gli ingredienti necessari per raccontare le gesta del longevo Ulivo, ossia l’elemento naturale che appartiene da sempre alla tradizione più remota e profonda dell’area Mediterranea.
Lavorando in stretta relazione con il proprio territorio, infatti, e ascoltando i suggerimenti del territorio stesso e di quanti lo vivono, non a caso Pianella è Città dell’Olio, gli attori della Compagnia sentono il bisogno di ricordarsi da dove vengono, quali sono le loro radici, in che cosa identificarsi.
La presenza dell’ulivo nel Mediterraneo ha plasmato la vita delle persone e le loro tradizioni per secoli, rendendolo uno degli alberi più amati e venerati al mondo. D’Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda, Omero, sono solo alcuni dei letterati e poeti che contribuiscono alla narrazione, le loro parole si avvicendano e si accompagnano ai canti della tradizione e, attraverso le voci e i corpi degli attori, danno vita a un percorso narrativo originale e multisensoriale, che evoca un senso del sacro profondamente umano e terreno.
Con Olea et labora anche gli spettatori saranno trasportati in un viaggio senza tempo, alla ricerca di radici comuni e di suoni, colori e profumi che risveglieranno in loro sensazioni ed emozioni profonde ed ancestrali; tra parole, silenzi e un canto sempre presente e avvolgente il pubblico viene accompagnato in una passeggiata nella storia millenaria e nella valenza simbolica ed evocativa dell’ulivo.
Vocal coach dello spettacolo è Angela Crocetti, luci e fonica sono di Massimo Gobbo.
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