Un libro di Maria Rosaria Grifone sull’Oasi WWF Riserva Naturale Regionale Guardiaregia-Campochiaro che per l’autrice è anche un ritorno ai luoghi selvaggi dell’infanzia e dell’adolescenza, che agli occhi di una bambina rappresentava un mondo meraviglioso e un po’ misterioso da esplorare. Maria Rosaria Grifone ci trasmette un’antica sensazione di libertà che ancora oggi riaffiora quando ci fa immergere nell’affascinante paesaggio del Matese attraverso le sue descrizioni
Vasto, 27 agosto 2024. È trascorso oltre un quarto di secolo dalla nascita dell’Oasi WWF di Guardiaregia, che successivamente si è trasformata nella Riserva Naturale Regionale Guardiaregia Campochiaro. In questo lungo lasso di tempo l’Associazione ambientalista, nata nel nostro Paese nel 1966 come filiale italiana del World Wildlife Fund, ha svolto numerose attività nell’area molisana, a partire dalla gestione del territorio fino all’educazione ambientale.
Uno dei fiori all’occhiello è rappresentato inoltre dall’attività scientifica, con la realizzazione di monitoraggi di flora e fauna svolti nell’ambito di progetti che hanno visto il coinvolgimento dell’Università del Molise e di altre istituzioni. Tutto ciò ha fatto emergere il valore di questo territorio, un vero scrigno di biodiversità: basti pensare alla presenza di oltre 40 diverse tipologie di orchidee selvatiche e di un numero superiore a 300 specie di farfalle diurne e notturne. Grazie all’Oasi molisana di Guardiaregia-Campochiaro è stato inoltre possibile il ritorno del cervo nel massiccio del Matese. Tutto questo e molto altro è raccontato nel libro “Alla scoperta del regno della biodiversità” in cui la giornalista Maria Rosaria Grifone ricostruisce tutta la storia dell’area protetta, a partire dall’impresa pionieristica di un gruppo di volontari che nel lontano 1997 ha voluto tenacemente la nascita dell’Oasi, resa possibile grazie ad un accordo con il Comune di Guardiaregia.
Con il successivo ampliamento al limitrofo Comune di Campochiaro l’area si colloca al secondo posto in Italia per estensione tra quelle tutelate dal WWF. La pubblicazione non è una semplice guida ma una lente d’ingrandimento, uno zoom su un pezzo di Molise che racchiude in sé tanti tesori di questa terra ancora incontaminata e selvaggia determinandone l’unicità. Con il suo libro Maria Rosaria Grifone sottolinea che un’attrattività estremamente ampia costituita da fattori ambientali, paesaggistici, storici, legati alla cultura materiale, all’agricoltura, all’allevamento e all’artigianato – tipici delle aree interne – può essere una carta vincente oggi, proponendo con la mobilità dolce e il turismo lento un modo diverso di visitare e frequentare il nostro Paese.
L’obiettivo dell’autrice è dunque mettere a disposizione tutte le informazioni relative ad una risorsa regionale da valorizzare ulteriormente fornendo un’agile guida, ricca di foto, sia al turista molisano che a chi proviene da più lontano. SINOSSI DELL’OPERA. La pubblicazione offre la possibilità al visitatore di orientarsi nel territorio della Riserva Naturale Regionale Guardiaregia-Campochiaro avendo a disposizione un inquadramento di carattere geografico-scientifico e storico e utili informazioni pratiche che lo condurranno alla scoperta delle bellezze dell’Oasi WWF.
Una parte fondamentale del libro è riservata alla descrizione dei sentieri che permettono di esplorare tutto il territorio dell’area protetta per poter ammirare, ad esempio, le spettacolari gole del torrente Quirino e la maestosa cascata di San Nicola, senza dimenticare il percorso che conduce ai faggi plurisecolari, ribattezzati i Tre Frati, e quello che arriva fin sulla cima di monte Mutria, e gli straordinari fenomeni ipogei degli abissi di natura carsica di Pozzo della Neve e di Cul di Bove che per profondità ed estensione sono tra i più imponenti d’Italia. Non meno importante è la descrizione della flora e della fauna di questo territorio.
Le differenze altimetriche e l’esposizione dei versanti favoriscono infatti una ricca varietà di vegetazione di cui fa parte anche la soldanella alpina, a testimonianza della particolarità dell’ecosistema all’interno dell’area protetta. Altrettanto varia e preziosa è la fauna: accanto alla presenza del lupo è fondamentale quella degli anfibi, come la salamandrina dagli occhiali, esempio di raro endemismo italiano e simbolo della Riserva, e tra gli insetti la rosalia alpina, un bellissimo coleottero dalla particolare colorazione nera e blu, anch’esso molto raro.
Informazioni pratiche sulle strutture create all’interno dell’area offrono inoltre ai lettori la possibilità di conoscere le modalità di visita e di partecipazione a escursioni guidate. Nel libro non poteva mancare infine uno spazio per le vicende storiche dei due borghi, Guardiaregia e Campochiaro, che sono parte integrante dell’Oasi e che con il loro patrimonio di tradizioni e la loro ricchezza di autenticità offrono ai visitatori un’esperienza emozionante tra natura incontaminata e vestigia del passato.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE.
Maria Rosaria Grifone, molisana doc, da decenni è trapiantata nella Capitale. Dopo la laurea in lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha lavorato in RAI e successivamente ha svolto la sua attività all’interno dell’Ufficio Stampa SIAE. Giornalista, ha scritto per diverse riviste tra cui “Roma, ieri oggi e domani”, “L’informatore librario” e, “VivaVerdi”. È coautrice del libro “I quartieri di Roma” pubblicato dalla casa editrice Newton Compton. Un suo saggio è stato inserito inoltre all’interno del volume “Il cinema a Milano dal secondo dopoguerra ai primi anni Sessanta” edito dalla casa editrice Vita e Pensiero. Attualmente scrive per la rivista mensile “Leggere: tutti” e per alcune testate online, oltre a curare un suo blog.
Casa editrice: Edizioni Lampo Genere: saggistica/guida naturalistica Pagine: 212 Prezzo: 18 euro Codice ISBN: 979-12-81246-18-8 “Le aree protette rappresentano uno strumento fondamentale per la conservazione dell’equilibrio ambientale e la tutela della biodiversità. I parchi, veri e propri gioielli della natura gestiti dall’uomo, offrono diversi scenari paesaggistici abitati da una fauna e da una flora variegate. Questi luoghi svolgono una duplice funzione, preservando non solo la natura ma anche le tradizioni e l’artigianato locali e proteggendo le tipologie storiche di insediamento”.
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