Il documentario di Fabio Leli in proiezione il 31 maggio e il 1° giugno al Cine Teatro Massimo
Pescara, 30 maggio 2022. L’unione falla forse, il film documentario di Fabio Leli che ha ricevuto premi e riconoscimenti in svariati festival nazionali e internazionali,
arriva per la prima volta anche a Pescara con due proiezioni esclusive al Cinema Teatro Massimo.
L’appuntamento è per Martedì 31 Maggio alle ore 20:15 e in replica Mercoledì 1° giugno alle ore 18:15.
Nel progetto del giovane regista pugliese, presentato in anteprima nazionale alla 34° Edizione del Lovers Film Festival di Torino in cui si è aggiudicato il premio “La Stampa”, i temi centrali sono l’omofobia e le unioni civili. Protagoniste della pellicola sono due famiglie Arcobaleno, una coppia di ragazzi pugliesi con due bambini e due donne palermitane con la loro figlia. La vita tranquilla e serena delle due famiglie, così simile a tante altre, viene interrotta dalle interviste ad esponenti di partiti e movimenti vicini al Family Day e al contestato Congresso delle Famiglie di Verona, tra cui Mario Adinolfi, Gianfranco Amato, Silvana de Mari e Massimo Gandolfini, che espongono liberamente le loro bizzarre teorie sulla legge, l’omofobia e l’omosessualità.
Il quadro che ne viene fuori è quello del “primo film che, con amore ed ironia, lotta contro l’omofobia”.
Il film si impone come un importante documento d’attualità, a causa della crescita esponenziale dei movimenti ProLife di stampo cattolico estremista nonché della loro ascesa politica, grazie all’exploit dei partiti di destra che li hanno accolti nelle loro fila (l’ex ministro della Famiglia Fontana e il senatore Pillon, entrambi membri del Family Day, ne sono un chiaro esempio). Ma anche per il crescente bisogno di riconoscimenti giuridici che le famiglie omogenitoriali chiedono a gran voce e a cui, a volte, solo la magistratura concede l’approvazione, a causa del taglio della Stepchild Adoption dalla legge sulle unioni civili o magari la mancanza di diritti civili con il recente affossamento della legge contro l’omotransfobia o DDL Zan.
Il film ha il patrocinio di Amnesty International Italia, Associazione Famiglie Arcobaleno e Cgil Nuovi Diritti ed è promosso da Agedo, Rete Genitori Rainbow, Uaar e I Sentinelli.
L’unione falla forse, già presentato a Marzo in anteprima internazionale al Festival Vues D’en Face di Grenoble, è approdato ad Aprile anche in Romania al Serile Filmului Gay Film Festival di Cluj, poi in India per l’Out&Loud Queer Film Festival di Pune dove ha vinto il “Best India Premiere”, in Norvegia per il DokFilm, il più antico e prestigioso festival di cinema documentario norvegese, in Grecia al 6° Festival del documentario di Ierapetra, vincendo il premio come Miglior Film, e ancora in Italia, al 7° Ariano International Film Festival.
Carmen Cafarella
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