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ITALIANI D’ARGENTINA sguardi corpi opere

Presentato in Senato il progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro che ha vinto il bando “Progetti speciali” per il Teatro del Ministero della Cultura

L’Aquila, 15 settembre 2024. Al via Italiani d’Argentina – sguardi, corpi e opere, iniziativa che ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura di Progetto Speciale 2024 per il teatro. Alla conferenza stampa, che si è tenuta mercoledì 11 settembre in Senato, erano presenti il deputato Guerino Testa, i senatori Etelwardo Sigismondi e Guido Quintino Liris, il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo Giorgio Pasotti e il direttore del Teatro del Sangro Stefano Angelucci Marino. Il progetto, ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro, vede tra i suoi partner la Regione Abruzzo, il Comune dell’Aquila, il Teatro Stabile d’Abruzzo, l’Ambasciata Argentina/Casa Argentina di Roma, l’Agita e l’Università degli Studi dell’Aquila.

Italiani d’Argentina si propone come un momento unico di riflessione per artisti, studiosi, giornalisti, studenti di varie parti del mondo, che si incontreranno per iniziare a ricercare nuove chiavi di lettura che vadano oltre la tradizione e che permettano di costruire possibili scenari della contemporaneità. Fino al 26 settembre, nel Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, si daranno appuntamento drammaturgie di autori italiani e italoargentini classici e contemporanei, messi in scena da registi e attori argentini, italoargentini e italiani, selezionati fra quelli di maggiore interesse culturale e spettacolare, per raccontare attraverso eventi internazionali, spettacoli teatrali, campus formativi, convegni e incontri, la cultura italiana e la sua vitalità nel panorama mondiale. “Si tratta di scoprire, conoscere e riconoscere l’Italia che è fuori dall’Italia”,ha spiegato Stefano Angelucci Marino, direttore artistico del Teatro del Sangro.

Ruben Pires, regista e docente teatrale di Buenos Aires, con l’attrice e musicista Marina Tamara Kohanoff, mostrerà le sue regie di El Organito (venerdì 20 settembre ore 18:00) e Stéfano (martedì 24 settembre ore 21:00) di Armando Discepolo, autore italoargentino degli anni Trenta, capofila del grottesco criollo e unanimemente considerato uno dei padri del teatro nazionale. Ruben Pires sarà anche il protagonista di un campus formativo per attori professionisti sul romanzo Rosaura alle dieci di Marco Denevi, scrittore italoargentino di intrecci tra il mistero e il poliziesco.

Luis Longhi, attore, musicista e regista italoargentino, presenterà lo spettacolo Todos los pájaros que me saludan tienen la sonrisa de Gardel (martedì 17 settembre ore 21:00). Scritto e diretto da Sebastian Irigo, è la storia di un giovane artista in cerca di ispirazione, con l’unica bussola esistenziale rappresentata dal padre Antonio, un immigrato italiano, musicista, arrivato giovanissimo in Argentina.

Agustina Toia e Severo Callaci, attori e registi italoargentini della città di Rosario, presentano l’opera pluripremiata in America Latina e in Europa Le Giovanne (una eresia cosmica), una sequenza di storie e di quadri scenici dall’atmosfera surreale (venerdì 20 settembre ore 21:00). In scena una successione di donne, ognuna di una diversa nazionalità ma tutte rispondenti al nome “Giovanna”, tutte vittime di violenze, offese e umiliazioni ma, allo stesso tempo, un unico modello di donna che vuole conquistare la libertà, che vuole far sentire il suo grido di ribellione.

Completano l’offerta di spettacoli per “Italiani d’Argentina” Desaparicion (lunedì 16 settembre ore 21:00) della compagnia Mutamenti di Caserta, Elisabetta e Limone di Juan Rodolfo Wilcock della compagnia Tre Mestieri di Messina (giovedì 19 settembre ore 21:00), Arturo lo chef in Sudamerica del Teatro del Sangro (sabato 21 settembre ore 21:00) e Stéfano di Armando Discepolo del Teatro Stabile d’Abruzzo (mercoledì 18 settembre ore 21:00).

Parallelamente al programma di spettacoli serali, dal 15 al 20 settembre, a L’Aquila saranno ospitati otto spettacoli dei ragazzi per i ragazzi, otto scuole di teatro da tutta Italia che, nel campo del teatro educazione, presenteranno i loro lavori originali sul tema largo della italianità in Argentina. Ogni gruppo-scuola sarà a L’Aquila per tre giorni, partecipando a laboratori tematici ed eventi collegati alla manifestazione principale. Questo grande coinvolgimento delle scuole sarà diretto e curato da Rossella Gesini e Salvatore Guadagnuolo e realizzato in collaborazione con AGITA, associazione leader del settore teatro – educazione, con l’obiettivo di promuovere la cultura teatrale-artistica nella scuola e nel sociale, di valorizzarne le espressioni richiamando l’attenzione collettiva – e non solo degli addetti ai lavori – verso un fenomeno diffuso nel nostro Paese e di estremo interesse. 

In videocollegamento dall’Argentina interverranno Nicolás Ferraro, autore italoargentino già finalista al Premio Extremo Negro e al Dashiell Hammett Award, che dialogherà con il giornalista della Stampa Giorgio Ballario (martedì 17 settembre ore 18:00), e Patricia Zangaro, importantissima drammaturga italoargentina le cui opere sono state tradotte in francese, inglese, portoghese e italiano, che dialogherà con Sergio Colella, esperto nei settori dell’educazione e della formazione in ambito scolastico (mercoledì 18 settembre ore 18:00).

Nel Foyer del Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila sarà allestita una mostra di fotografie, documenti, cimeli e materiale filmico dal titolo “Le donne Italiane in Argentina”. La mostra sarà presentata in collaborazione con Casa Argentina – l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Argentina a Roma – ed è curata direttamente dal Comites (Comitato Italiani all’Estero) della città di Rosario in Argentina.

Il programma di “Italiani d’Argentina” sarà completato da presentazione di libri, tavole rotonde, proiezione di cortometraggi e da un ciclo di incontri, a cura del Teatro del Sangro, sulle figure e le opere di Roberto “Tito” Cossa, Lucio Fontana, Armando Discepolo, Daniel Veronese e Marco Denevi.

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