… ma con proposte concrete che in questi anni non abbiamo visto
Teramo, 7 giugno 2022. Apprezziamo la sensibilità dimostrata, con un gesto clamoroso, dal consigliere regionale Pettinari verso la condizione dei medici del pronto soccorso, però non si può non avere una reazione prudente di fronte a un’azione (dimostrativa e sicuramente di effetto) che, purtroppo, non produce alcun risultato concreto.
Negli anni tutte le forze politiche si sono succedute al governo di questo Paese, anche quella rappresentata dal consigliere Pettinari, eppure non risultano agli atti proposte legislative o di revisione del contratto collettivo di lavoro a favore dei medici del pronto soccorso.
Certamente incatenarsi ai cancelli di un ospedale è un atto significativo e simbolico ma, noi medici del pronto soccorso siamo quotidianamente incatenati ai nostri turni di lavoro senza che questo ci consenta la visibilità e la ridondanza che altri hanno meritato. Manca infatti ben oltre il 20% dei medici necessari per coprire la normale turnazione, per non parlare del mancato adeguamento alle nuove linee guida sui Pronto Soccorso del 2019 che prevederebbero una serie di migliorie sia riguardo al personale che ad altri aspetti organizzativi.
Mancano medici, infermieri, spazi, spesso tecnologie, sempre posti letto dove ricoverare i pazienti.
Oggi troviamo con facilità esponenti politici che si dichiarano sensibili e partecipi alle nostre difficoltà lavorative, eppure, per troppi anni, nessuno ha valutato in maniera adeguata la catastrofe annunciata dell’emergenza sanitaria, con tutto quello che può significare in termini di disgregazione e disfacimento dell’intero sistema sanitario nazionale.
Oggi l’unica vera garanzia diffusa, individuale e certa di accesso alle cure è rappresentata dai pronto soccorso dove ogni cittadino è uguale e riceve il trattamento necessario alla propria condizione indipendentemente da condizione economica, sociale, da cittadinanza, sesso, religione o qualsivoglia elemento identificativo.
Da anni i concorsi per le assunzioni nell’emergenza, se non vanno deserti, consentono l’assunzione solo di una minima parte del personale necessario, ma non ricordo nessun grido di allarme, nessuna segnalazione a sottolineare il disagio, nessuna individuazione di criticità da affrontare nell’immediato, eppure gli eventi sono sotto gli occhi di tutti e, va dato atto, vengono espletati continuamente avvisi pubblici e concorsi per la richiesta di personale. Oggi siamo ad un punto di non ritorno e la cosa meno utile è impegnarsi a indicare il dito piuttosto che la luna.
Al consigliere Pettinari e agli altri esponenti politici proponiamo, in alternativa ai gesti clamorosi, di incontrarci in un ambito, eventualmente aperto a tutte le forze politiche sensibili, ed analizzare insieme proposte da sottoporre alla Regione e ai gruppi parlamentari, di cui quelli del Movimento 5 Stelle sono peraltro i più numerosi.
Dott. Angelo Flavio Mucciconi
Referente Politiche sanitarie dell’Emergenza-Urgenza per ANAAO ASSOMED Regione Abruzzo
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