di Giancarlo Odoardi Ri-media.net
Rimini fiera, 25 novembre 2024. Ho partecipato al primo Forum Nazionale della Mobilità condivisa, svoltosi a Rimini dal 19 al 21 novembre. Nell’occasione è stato presentato il Rapporto Future Ways, introdotto da Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che propone una visione innovativa e sostenibile per il futuro dei trasporti in Italia.
Secondo il rapporto, adottare un sistema integrato di mobilità condivisa – che includa mezzi pubblici, taxi, car sharing, bike sharing e altre opzioni – potrebbe portare a un risparmio medio di 3.800,00 € anno per famiglia, oltre a significativi benefici ambientali e sociali.
Attualmente, il sistema dei trasporti è responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra in Italia. Il rapporto evidenzia che un incremento del 30% nell’offerta di mobilità condivisa potrebbe ridurre le emissioni di 18 milioni di tonnellate, contribuendo in modo decisivo al raggiungimento degli obiettivi climatici per il 2030. Questa trasformazione permetterebbe anche di liberare le città da 4,5 milioni di automobili, migliorando la qualità della vita urbana.
Il fatto è che la mobilità personale, dominata dall’uso dell’auto privata, rappresenta attualmente l’83% degli spostamenti contro il 17% della mobilità condivisa. Questo squilibrio si riflette anche nella spesa delle famiglie: circa il 90% dei 139,5 miliardi di euro dedicati ai trasporti va alla mobilità personale.
Fra le azioni strategiche contenute nel rapporto, ho trovato molto interessanti le proposte di cambiamento delle politiche di regolazione del settore, definite quando il contesto normativo, economico e tecnologico erano completamente diversi (viene citato l’esempio sartoriale francese della “Loi d’orientation des mobilités“), quindi il ripensamento dello spazio urbano, per meglio favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici e servizi di sharing, la necessità di focalizzarsi sulla mobilità locale, dove l’impatto è più significativo, infine coinvolgere aziende e comunità che, nel percorso di decarbonizzazione e con l’adozione di criteri ESG (Environmental, Social, Governance), utilizzano il mobility management per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare gli spostamenti dei dipendenti.
L’adozione di un sistema di mobilità condivisa rappresenta non solo una sfida ma anche un’enorme opportunità per ridurre le disuguaglianze territoriali, promuovere la sostenibilità e migliorare la qualità della vita per milioni di cittadini.
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