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UN 25 NOVEMBRE SPECIALE

L’amministrazione con centro antiviolenza e centro per uomini autori di violenza e i giovani della città. Le assessore zappalorto e giannini e la sociologa di loreto: abbiamo fatto dei laboratori emozionali sul tema, un’esperienza bellissima e toccante

Chieti, 25 novembre 2024. È stato un 25 novembre speciale quello proposto dall’Amministrazione comunale, Assessorati alle Pari opportunità e Politiche sociali, di concerto con il Centro Antiviolenza Alpha e il Centro per uomini autori di violenza che oggi al Museo de La Civitella hanno accolto parte delle cinque scuole coinvolte nel programma destinato alle scuole sulla violenza di genere. Un centinaio di ragazzi, hanno vissuto un’esperienza emozionale bella e unica, attraverso cinque laboratori sul tema e una condivisione finale dei risultati. Giovedì 28 altro appuntamento, sempre a La Civitella, sempre laboratori esperienziali con i ragazzi delle superiori cittadine.

“Volevamo confrontarci direttamente con i ragazzi su questo tema, perché è compito delle istituzioni, fare gesti concreti per vincere la violenza di genere, per aiutare le nuove generazioni al rispetto reciproco – così l’assessora alle Pari opportunità Chiara Zappalorto – . Ringrazio CAV e CUAV che 365 giorni l’anno e anche in nome e per conto dell’Amministrazione come rete antiviolenza, portano avanti cose concrete per accogliere le donne che denunciano e che sono sempre di più, tutelarle e restituire loro attraverso una vera e propria presa in carico, dignità e l’indipendenza cancellati dalla storia di violenza di cui sono portatrici e costruire insieme a loro una vita nuova. Si può uscire dalla violenza, l’esperienza locale della rete in questi anni lo dimostra, ma si deve evitare che si entri nella violenza e ciò si ottiene solo con un’altra cultura, con un’educazione al rispetto che noi come Amministrazione stiamo sostenendo e portando avanti di anno in anno. Abbiamo coinvolto ben cinque scuole, ne coinvolgeremo altre, perché ci preme parlare ai giovani affinché domani siano uomini che non violino la dignità delle donne, perché siano donne che non debbano difendersi dal proprio compagno o marito che sia e perché l’età di chi fa o subisce violenza si sta paurosamente abbassando. Lo faremo non solo oggi, ma ogni giorno dell’anno con tanti incontri che porteremo nelle scuole, perché interfacciarsi con le giovani generazioni è bello, è utile ed è emozionante come lo è stato oggi”.

“L’evento odierno e quello di giovedì sono nel solco di una vera e propria trincea contro la violenza di genere e il patriarcato – così l’assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini – . Quattro anni fa abbiamo proposto una riflessione importante attraverso il teatro e la musica. A seguire abbiamo proposto un confronto sul linguaggio, quello degli uffici giudiziari, delle leggi, degli avvocati e dei media, due anni fa, con l’Università Federico II di Napoli, abbiamo fatto un esperimento sociale con le scuole, mettendo a dura prova il linguaggio e i luoghi comuni del patriarcato attraverso un gioco da tavola. L’anno scorso abbiamo aggiornato il regolamento della Commissione Pari opportunità. Quest’anno abbiamo voluto coinvolgere di più i ragazzi e arrivare a ciò che sentono, per aprire sempre più spiragli capaci di sconfiggere la violenza in futuro, di non consentire che ci si abitui ad essa”.

“Una cosa emozionante, i ragazzi erano molto motivati, dopo i laboratori la restituzione a livello emozionale è stata toccante e positiva per chi ogni giorno si occupa di lotta alla violenza di genere perché c’era una consapevolezza forte nelle riflessioni emerse dall’esperienza della violenza di genere proposta con il nostro esperimento di studio – conclude la sociologa Marialaura Di Loreto, coordinatrice del Centro Antiviolenza Alpha – voglio ringraziare anche tutti gli operatori, sociologi, psicologi, avvocati, che collaborano con il CAV e che oggi si sono interfacciati con la prima tranche di ragazzi, i quali erano chiamati a relazionarsi con cinque argomenti. Il primo era “Conoscere se stessi per rispettare gli altri, i diritti e i doveri nelle relazioni”, laboratorio condotto dall’avvocata Ernesta Bonetti e da Giorgia Blasioletti; “La piramide della violenza: il modello che illustra i vari livelli di comportamenti violenti o dannosi” era il secondo argomento da me condotto con Annamaria Marrese; “Il consenso nelle relazioni intime” era il terzo argomento condotto dal responsabile del CUAV Giuseppe Rasetti; “Il corpo femminile gli stereotipi di genere” era il laboratorio condotto da Elvira Pace e Celestino Natale e per finire “La violenza assistita come riconoscerla e difendersene”, condotta dal Enzo Marcozzi”.

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