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Tumore del polmone

Un nuovo studio sulla rivista Cell Death & Disease

Chieti, 1 aprile 2022 –

È stato pubblicato sulla rivista internazionale “Cell Death & Disease”, uno studio sulle potenzialità terapeutiche di una nuova combinazione di farmaci a bersaglio molecolare per la cura di un particolare tipo di tumore del polmone

Lo studio è il frutto di una collaborazione tra i ricercatori del CAST (Center for Advanced Studies and Technology) dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, del King’s College di Londra coordinati dal professor Tony Ng, e di MediaPharma, biotech nata nel 2009 come spin-off della “d’Annunzio”.

Gli studiosi hanno dimostrato che per mezzo della terapia di combinazione con l’anticorpo monoclonale anti-HER-3, chiamato EV20, è possibile contrastare l’insorgere della di resistenza all’Osimertinib, farmaco utilizzato in prima linea nel trattamento di pazienti affetti da carcinoma del polmone con mutazioni del recettore EGFR.

Il tumore del polmone – sottolinea il professor Gianluca Sala, docente di Biochimica presso il Dipartimento di Tecnologie Innovative in Medicina & Odontoiatria della “d’Annunzio” e co-autore dello studio – rappresenta la prima causa di morte per neoplasia nei paesi industrializzati.

Sebbene le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia abbiano aumentato in maniera significativa la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro al polmone, l’insorgenza di fenomeni di resistenza legati alle terapie rappresenta un grave problema a livello clinico.

Questo nuovo studio, seppur preclinico, – spiega il professor Sala – identifica una nuova efficace formulazione terapeutica composta da due farmaci a bersaglio molecolare, un inibitore chimico delle tirosin-chinasi (small molecule) ed un anticorpo monoclonale (immunoterapico). È importante notare – conclude il professor Gianluca Sala – che questo studio pone le basi molecolari per sviluppare terapie di combinazione personalizzate trasferibili alla sperimentazione sull’uomo in tempi ragionevolmente rapidi.”

Maurizio Adezio

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