DISCARIKA, finalmente in uscita

Per la collana teatro lo spettacolo teatrale firmato da Stefano Labbia

Una commedia agrodolce e brillante che trascina lo spettatore in un universo fatto di humour, sagacia, allegria ma anche riflessione sull’uomo moderno e sulla vita frenetica, convulsa e devota al consumismo.

La discarica che Claudio e Giacomo “vivono per una notte“, per l’autore è, infatti, un problema culturale, una mancanza dell’anima, oltre che un problema ecologico. I due attori partenopei, da novelli Dante e Virgilio, ci introducono in un microcosmo fatto di sottigliezze, doppi sensi ed in cui la fervida immaginazione si mixa con la tragica realtà.

Uno spettacolo da leggere e da immaginare o meglio da vedere, grazie all’abilità del Labbia di trascinare il lettore avvolgendolo con le sue parole e le sue corpose descrizioni: leggendo battuta dopo battuta, atto dopo atto, ci si ritrova piacevolmente immersi nell’ilarità e nell’assurdità di una vita vissuta rincorrendo questo o quel traguardo, tralasciando ciò che conta e vivendo con un solo diktat: compra, compra e compra!

Discarika è questo e molto altro. Ora non vi resta che leggerlo… pardon viverlo!

SINOSSI

Napoli. Due amici (entrambi attori di origine partenopea) che condividono casa, si ritrovano, a causa di una serie di fortuite coincidenze, nello spiazzo sottostante lo stabile dove abitano, trovando una discarica a cielo aperto con tanto di vecchio divano a due posti. Costretti a stazionare in quel luogo malsano, i due si lasciano andare a confidenze e personali visioni della vita, in un turbinio di emozioni, risate, eventi inattesi e vicini di casa che irrompono in scena, causando situazioni al limite dell’impossibile e divertenti battibecchi…

SCHEDA TECNICA:

Prefazione a cura di Giovanni Mazzitelli (Sceneggiatore e regista).

Postfazione: Dottoressa Sara Capillo (psichiatra, psicoanalista).

Immagine di copertina: Sara Virginia.

Genere: Teatro

Pagine: 151

Editore: Self publishing (Amazon)

Il libro è in vendita su Amazon ed è ordinabile presso le principali librerie su territorio italiano e online in versione cartacea. Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/Discarika-Stefano-Labbia/dp/1082839574

DICONO DI “DISCARIKA”

Illustrazione di Sara Virginia

Discarika ci presenta “Una spazzatura fatta di “come eravamo”, ancora troppo ingombrante a causa della nostra incapacità di comprender bene cosa siamo diventati.”.

Giovanni Mazzitelli – Regista.




PROTOCOLLO D’INTESA CON LE SETTE SORELLE

Soddisfazione degli amministratori rosetani per l’imposta di soggiorno

Roseto degli Abruzzi, 26 novembre 2023. Estrema soddisfazione per la firma del Protocollo d’Intesa che ha impegnato le Amministrazioni Comunali della Costa Teramana a unificare il Regolamento dell’Imposta di Soggiorno è stata espressa dal Sindaco di Roseto Mario Nugnes e dall’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio. L’Amministrazione di Roseto, già nei prossimi giorni, porterà in Consiglio Comunale il nuovo Regolamento per la sua approvazione, per permettere l’entrata in vigore dal 2024.

Grazie alla firma del Protocollo, sottoscritto lo scorso 20 novembre a Silvi, a partire dal prossimo anno, le tariffe, il periodo di applicazione della tassa e le esenzioni saranno identici lungo tutto il litorale teramano dove, fino ad ora, ogni Amministrazione si era mossa in modo indipendente.

“Un’opportunità storica per il settore turistico teramano e frutto della volontà di dare maggiore impulso al progetto di cooperazione che vede le “Sette Sorelle” operare insieme da diverso tempo, anche nel campo turistico, all’interno dell’Associazione Temporanea di Scopo “Città della Costa” – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore Annalisa D’Elpidio – Questa iniziativa rappresenta un passo in avanti significativo per valorizzare le potenzialità delle località balneari teramane e per promuovere una strategia comune di sviluppo sostenibile e di qualità. Con entusiasmo e determinazione, gli amministratori delle “Sette Sorelle” hanno lavorato fianco a fianco per oltre un anno attraverso una lunga serie di incontri che ha permesso di “smussare gli angoli” e di raggiungere questo storico accordo che, come noto, non si fermerà all’Imposta di Soggiorno ma andrà anche ad interessare altri ambiti del Turismo”.

Già a partire dai prossimi giorni, infatti, si inizierà a lavorare al brand unico e al portale di destinazione turistica di “Città della Costa” come base di partenza per strategie promozionali. Inoltre, anche grazie agli incassi ottenuti dalla Tassa saranno realizzati nei prossimi mesi ulteriori progetti d’ambito.

“Ci piace sottolineare – aggiungono il Sindaco Nugnes e l’Assessore D’Elpidio – che, per quel che riguarda Roseto, siamo riusciti ad accogliere e a rendere concreta nel Regolamento Unificato la richiesta emersa dal nostro Tavolo del Turismo che aveva proposto di far coincidere il periodo dell’Alta Stagione nei mesi che vanno da maggio a settembre e non a partire da aprile. Un esempio concreto del percorso di condivisione nella redazione del nuovo Regolamento sull’imposta di Soggiorno, che ha visto il coinvolgimento dei portatori d’interesse del territorio. Siamo certi che con lo stesso spirito e la stessa collaborazione riusciremo a portare avanti le altre iniziative riguardanti il settore turistico sia a Roseto degli Abruzzi che nell’Ambito dell’Ats Città della Costa”.

NUMERI STABILI. Nel frattempo, per quanto riguarda gli incassi dell’Imposta di Soggiorno dell’anno 2023, si prospettano numeri stabili rispetto allo scorso anno. Alla data odierna, attraverso il Sistema Pay-Tourist, sono stati registrati infatti introiti pari a circa 467mila euro ai quali si andranno ad aggiungere le somme ancora non incassate. In sostanza, si è di fronte ad una tendenza in sostanziale equilibrio rispetto allo scorso anno quando l’incasso dell’Imposta di Soggiorno a Roseto degli Abruzzi è stato pari a circa 498mila euro, cifra che sarà raggiunta probabilmente anche nel 2023.

Sono diversi, oltre alla quota prevista per le manutenzioni, gli ambiti dove sono stati investiti i fondi nell’anno in corso, a partire dagli eventi di altissimo rilievo (Roseto Opera Prima, Premio di Saggistica, Emozioni in Musica, il Borgo Incantato, la Mostra dei Vini, i Teatri dialettali e tante altre manifestazioni culturali) per arrivare ai servizi (Bus Navetta, guida turistica, cartellonistica, materiale informativo ecc…). Per il futuro sono previsti investimenti sempre nell’ambito nelle manifestazioni (con la conferma degli eventi di successo e di nuove iniziative dedicate a famiglie, bambini e sport) ma anche in tutte le azioni necessarie per rendere Roseto una destinazione turistica ancora più attrattiva.

“Siamo pronti ad impegnarci con ancora maggior forza in questo settore anche grazie alla sinergia avviata con le altre Amministrazioni all’interno dell’Ats ma anche sul nostro territorio – concludono il Sindaco Nugnes e l’Assessore D’Elpidio – Per questo chiediamo la massima collaborazione a tutti gli operatori e, a breve, è prevista la convocazione di un incontro con loro per programmare assieme la stagione turistica 2024”.




COLLETTA ALIMENTARE

I Lions di Vasto hanno sostenuto la campagna del banco alimentare

Vasto, 26 novembre 2023. “Siamo felici per aver vissuto questa esperienza e per quanto siamo riusciti a raccogliere in una giornata intensa all’insegna dell’amicizia e delle emozioni.” Così i presidenti dei Lions Club Vasto Host, Francesco Pietrocola, e Vasto Adriatica Vittoria Colonna, Massimo Molino, commentando la giornata della Colletta Alimentare in cui 17 soci appartenenti ai due Lions Club hanno ricoperto il ruolo di volontari del Banco Alimentare onlus che da anni promuove l’iniziativa per raccogliere derrate alimentari da ridistribuire a tutte le mense convenzionate.

Un impegno, quello dei Lions dei Club vastesi, che ha dato degli ottimi risultati, per i quali si esprime gratitudine a tutti coloro che hanno inteso aderire donando qualcosa. E infatti alla fine della giornata sono stati ben 1170 i chili di alimenti raccolti nel punto vendita loro assegnato a fronte di una raccolta cittadina di 8400 chili circa.

“Quella tra Lions Club e Banco Alimentare – aggiungono i presidenti dei due sodalizi – è una stretta collaborazione che va avanti ormai dal 2019 e noi siamo orgogliosi di poter dare una mano e di metterci al servizio di una causa nobile come la lotta alla fame che rappresenta una delle cause umanitarie globali del Lions Clubs International.”

“Viviamo un momento particolarmente difficile – dicono Pietrocola e Molino anche a nome dei soci Lions – in cui la congiuntura economica degli ultimi anni ha portato ad un notevole incremento del numero di persone e di famiglie che vivono in difficoltà ed iniziative come questa della Colletta Alimentare prova a dare risposte concrete all’emergenza. Dal canto nostro non possiamo che continuare ad invitare la gente a continuare a sostenere il Banco Alimentare, i Lions Club e tutte quelle organizzazioni che si attivano perché nelle nostre comunità tutti abbiano diritto al cibo.’




SCIOPERO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Il ministro Salvini precetta e Usb lo riposiziona al 15 dicembre

Pescara, 26 novembre 2023. Il Ministro Salvini precetta per lo sciopero regolare indetto per lunedì 27 novembre e riduce l’astensione da 24 a 4 ore. USB rifiuta la riduzione illegittima e sfida il Ministro antisciopero riposizionando l’astensione di 24 ore per il 15 dicembre prossimo.

La precettazione da parte del Ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale del TPL di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata. Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso dal Ministro, interprete da padrone delle ferriere, dell’art.8 della L.146/90.

Le motivazioni addotte da Salvini per giustificare l’intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all’esercizio di un diritto costituzionale. Va sottolineato come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cgil e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l’effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del TPL del 27.11.2023.

Nel confermare tutte le sacrosante rivendicazioni già precedentemente esposte, USB settore privato Abruzzo conferma l’astensione di 24 ore nel Trasporto Pubblico Locale riposiziono lo sciopero per il giorno 15 dicembre 2923.

È oramai evidente che il problema è diventato politico: accettare la riduzione imposta nell’ordinanza sarebbe come fare propria l’idea che un Ministro consideri il diritto di sciopero alla stregua di una propria concessione ai sindacati, tanto da considerarne “eccessiva” la durata di 24 ore.

Non è più tollerabile che questo avvenga senza che i lavoratori e l’intera società che si riconosce nei valori della Carta costituzionale e che la continuerà a difendere, prendano una esplicita posizione contro questa palese aggressione a uno dei diritti costituzionali più importanti.

USB lavoro privato Chieti/Pescara

USB lavoro privato L’Aquila/Teramo




LA RISERVA DANNUNZIANA SMONTATA PEZZO, PEZZO

Pescara, 25 novembre 2023.Sa tanto di cadavere, la quercia caduta pochi giorni fa su via Via della Bonifica, strada poi messa in sicurezza dalla protezione civile e dagli operai di Ambiente. Il tronco è stato rimosso, ridotto nella pezzatura, accatastato e recintato. Si tratta di legname che appartiene al patrimonio della Riserva Dannunziana e come tale sottoposto al PAN che ne vieta l’asportazione.

Invece il giorno dopo la lunga e difficile giornata di pioggia c’era già qualcuno, con tanto di motosega, che stava già lavorando ad un ulteriore sezionamento del tronco, per portarsi via quello che entrava in auto. Ma dopo la pausa di ieri, questa mattina sono arrivati altri, meglio armati e con attrezzature più professionali: motosega, con tanica di benzina, trattore e carrello. Stanno portando via la roverella, pezzo per pezzo.

Non vedo divise, se non abiti da lavoro di … campagna, non ci sono segnalazioni di sorta relativo ad un presunto cantiere, e non so se hanno autorizzazioni. Certo è che stanno portando via legname dalla Riserva. Ho chiamato la Polizia Municipale per segnalare quanto in corso, ma mi hanno risposto che non è competenza loro ma del Comune, invitandomi a chiamarli (non ho capito se ci provavano anche loro).

Ho chiamato direttamente l’Assessore al verde che mi ha gentilmente risposto confermandomi il prelievo non autorizzato e che avrebbe chiamato lui la Polizia Municipale. Questa è la mia ennesima nota alle autorità (via PEC)  con cui segnalo azioni di asportazione, ritengo abusiva e quindi furto, di legname dalla Riserva per tronchi caduti o abbattuti, a cui ad oggi non ho mai avuto riscontro, a rimarcare la necessità che per quest’area vi sia la necessità di un presidio ordinario quotidiano e permanente oltre che, e soprattutto, scientifico, trattandosi di un’area naturale protetta.

Giancarlo Odoardi




RUMOROSO SILENZIO

La ceramica come mezzo per sensibilizzare contro la violenza di genere

Teramo, 25 novembre 2023. Il dolore di una donna vittima di violenza cristallizzato nella ceramica: questo il progetto realizzato dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Artistico “Grue” di Castelli per sensibilizzare contro ogni forma di violenza di genere.

“Rumoroso silenzio” è un’opera corale, a cura della classe III sezione ceramica dell’istituto castellano, composta da cinque “fasi”, dall’intrappolamento della donna nella spirale della violenza alla sua liberazione; realizzati con la tecnica del colaggio, i cinque cilindri di ceramica sono stati poi lavorati e decorati con gli strumenti a disposizione nei laboratori della scuola.

“Un momento intimo, profondo e molto significativo dedicato a Giulia e a tutte le donne uccise, per mostrare e gridare, attraverso l’arte, il grande dolore provocato dalla violenza e ribadire la ferma condanna verso ogni forma di violenza” dichiara commossa la presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo, Amelide Francia, che ha deposto un mazzo di fiori in memoria di Giulia e di tutte le donne uccise per mano di uomini violenti.

Alla cerimonia di svelamento erano presenti il prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo, il procuratore capo del Tribunale di Teramo, Ettore Picardi, il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, il sindaco di Castelli, Rinaldo Seca, oltre ai ragazzi ed alle ragazze del “Grue” di Castelli e dell’”Einstein” di Teramo accompagnati dalla dirigente scolastica, Eleonora Magno, e dalle  insegnanti Manuela Marrone e Milva Consorti.

“Non ci stancheremo mai di dire NO alla violenza sulle donne, in particolare oggi il nostro pensiero è rivolto a Giulia, che ha trovato nell’amore della sua vita il proprio carnefice. Come istituzioni dobbiamo continuare ad impegnarci per sensibilizzare tutte quelle persone che sono state e che sono vittime di violenza, e le persone a loro vicine, a denunciare, per dire BASTA a questi episodi che non vogliamo più sentire”, così il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo.




TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA FANNO CRESCERE IL RAPPORTO DEBITO/PIL

Aperta la conferenza internazionale: Euro, Mercati, Democrazia 2023

Pescara, 25 novembre 2023. “I tagli alla spesa pubblica fanno crescere il rapporto debito/PIL”. Lo ha affermato l’economista e deputato della Lega, Alberto Bagnai, nel suo intervento di apertura della conferenza internazionale “Euro, mercati, democrazia 2023”, che si è aperta sabato 25 novembre a Montesilvano (Pescara), citando recenti ricerche del Fondo Monetario Internazionale. L’iniziativa, giunta alla dodicesima edizione, intitolata “Non è come sembra” è organizzata da a/simmetrie – Associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche, e vede la partecipazione di relatori del calibro di Jens Nordvig, Ginevra Cerrina Feroni, Wolfgang Münchau, Brigitte Granville, Rodrigo Zeidan, Daniela Tafani, Alessandro Mangia e Lidia Undiemi.

Nel corso del suo intervento Bagnai ha spiegato che “nell’Eurozona gli oneri dell’aggiustamento gravano sui soggetti più deboli, che collassano sotto il peso dei tagli, trasformando l’eurozona nel buco nero della domanda mondiale”.




SIAMO IN CAMMINO. La solennità di Cristo Re dell’Universo

Un breve spazio informativo sulle attività della nostra Chiesa

Torrevecchia Teatina, 25 novembre 2023. Si chiude l’anno liturgico, eventi di preparazione in corso  per celebrare la solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo. Un incontro di preghiera straordinario è quello che si svolgerà presso la  Chiesa del Santissimo Crocifisso in Chieti Scalo. Appuntamento fondamentale per il cammino degli Apostoli della Croce, gli amici del caro e compianto don Danilo si uniranno in preghiera per il mondo che soffre.

Sabato 25 novembre 2023, alle ore 18:00: Santo Rosario, Celebrazione Eucaristica, Adorazione Eucaristica don Guido Carafa guiderà la preghiera mentre l’animazione musicale sarà curata dal gruppo Echi di Luce.

Preghiera e catechesi: sono momenti utili anche per comprendere i motivi profondi di una solennità ecco, dunque, l’approfondimento su Misericordia TV https://www.youtube.com/watch?v=DwmN1aqY5jw

Il sussidio di don Nicola del Bianco entrare nel clima dei festeggiamenti. Utile catechesi per rimettersi in cammino ed in ascolto della Parola. Una preghiera per il mondo che soffre, una preghiera per tutte le vittime innocenti della ferocia umana.

Un saluto, un sorriso da Nando Marinucci; in cammino  a voi tutti amici della Chiesa.




DONNE IN CAMPO CIA ABRUZZO

Giornata Nazionale contro la Violenza sulle Donne: l’appello della Presidente

Chieti, 25 Novembre 2023. In occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, Donne in Campo CIA Abruzzo si unisce al coro di voci che si ergono contro questo grave problema sociale, promuovendo la consapevolezza e l’azione per combattere la violenza di genere.

La presidente di Donne in Campo CIA Abruzzo, Annamaria D’Alonzo, commenta l’importanza di questa giornata e sottolinea l’impegno dell’associazione nel promuovere un ambiente sicuro e rispettoso per le donne e ricorda l’importanza di incoraggiare e sostenere il lavoro e l’impresa femminile come fattore chiave per emancipare le donne dalla dipendenza economica e come fondamento per contrastare la violenza di genere. L’agricoltura combatte qualsiasi forma di discriminazione con le sue oltre 200.000 imprenditrici che conducono il 30% del totale delle imprese del settore.

“Oggi, in questa Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, riflettiamo su quanto sia cruciale il nostro impegno collettivo nel porre fine a ogni forma di violenza di genere. Donne in Campo CIA Abruzzo si impegna a sensibilizzare e a fornire supporto alle donne nelle comunità agricole, particolarmente dove talvolta le sfide possono essere accentuate. È fondamentale che ogni donna possa vivere senza paura e con la sicurezza di poter proseguire i propri sogni e ambizioni”.

La Presidente regionale rilancia la proposta a livello nazionale di ospitare nelle aziende impegnate nell’agricoltura sociale le donne vittime di violenza, costrette a fuggire da casa, spesso con i figli, per ridare loro quel benessere psico-fisico fatto di natura, paesaggio, cura, ospitalità.

“Abbiamo bisogno di più aiuti istituzionali e visibilità. Necessario non perdere altro tempo”, conclude D’Alonzo.




CASTAGNATA NELL’AGRO ROMANO

Per sostenere le produzioni di castagne. Sabato 25 e domenica 26 novembre, Roma, spazi adiacenti Santuario del Divino Amore (Via Ardeatina km 11,500)

Roma, 25 novembre 2023. “Castagnata nell’Agro Romano” è il titolo della due giorni che si terrà a Roma sabato 25 e domenica 26 novembre a Roma, negli spazi adiacenti al nuovo Santuario del Divino Amore, in Via Ardeatina km 11,500.

La castagna è per antonomasia il frutto che dà il benvenuto all’autunno, e segna la stagione invernale, legandosi alla cultura ed alla tradizione dei territori dove si produce, e più in generale all’immaginario collettivo nazionale. Lo scoppiettio del focolare domestico mentre si cuociono le caldarroste, l’odore di questo frutto cotto tra i banchi dei mercatini natalizi, raccontano un vissuto popolare, che è un valore da preservare nei suoi significati più profondi di condivisione, legami sociali e familiari. Storia e cultura, dunque, ma la castagna è anche identità, partendo dalla tavola e dai suoi molteplici usi gastronomici. La farina, da cui si traggono pani e dolci, la minestra di ceci e castagne, il maialino ripieno, gli arrosti, il brasato, il rollet, accompagnati magari da un buon vino novello, senza dimenticare il famosissimo Castagnaccio, frittelle, meringhe, sono alcuni esempi di piatti tradizionali locali a base di castagne conosciuti in tutta Italia e non solo.

Un settore produttivo, quello della castagna made in Italy, misurabile attorno ai 45 milioni di kg annui, che conta 15 denominazioni di origine riconosciuti dall’Unione Europea, tra cui la Castagna di Vallerano DOP nel Lazio, e due mieli di castagne. Un comparto in crescita sia in termini di quantità che soprattutto qualità, che sta vivendo però una forte difficoltà dovuta ai cambiamenti climatici ed in particolare alla siccità.

Da questi dati ha preso spunto la Cooperativa Agricola Divino Amore, nel promuovere, con il contributo di Arsial e della Regione Lazio, un appuntamento teso a sostenere i produttori di castagne e l’economia che da esse si sviluppa, valorizzando il territorio, avvicinando giovani e non al mondo dell’agricoltura. Dalle ore 11:00 e per tutte le due giornate, stand gastronomici, degustazioni, laboratori, artigianato, musica e giochi per bambini, unitamente ad un incontro didattico sulle diverse applicazioni della castagna e sulle sue proprietà, tenuto dall’Agronomo Dott. Marco Greggio, accompagneranno visitatori e curiosi alla scoperta di un mondo fatto di passione, professionalità e cultura.

“Abbiamo organizzato questa manifestazione”, dichiarano dalla Cooperativa Agricola Divino Amore, “perché intendiamo valorizzare e sostenere un comparto economico significativo anche per Roma e per la Regione Lazio, ma soprattutto per sensibilizzare sulle grandi potenzialità che il mondo agricolo esprime in termini di sostenibilità e tutela ambientale, salute e inclusione sociale”. A tal proposito la Cooperativa Agricola Divino Amore lancerà anche un progetto di agricoltura accessibile rivolto ai disabili motori”.




GIORNO DI SAN FLAVIANO

In duomo la Messa presieduta da Monsignor Antonio Bartolacci, concelebrata da don Enzo Manes. Presenti il capogruppo Paolo Vasanella e il Comandante Angelo Varletta

Giulianova, 25 novembre 2023. Nella giornata che fa memoria dell’arrivo delle spoglie di San Flaviano a Castrum Novum,  una Messa è stata officiata alle 18, nel duomo che porta il suo nome. Ha presieduto la funzione Monsignor Antonio Bartolacci, per 14 anni parroco a Castellalto, oggi prelato uditore del Tribunale della Rota Romana.

Concelebrante, il parroco di San Flaviano don Enzo Manes. Il capogruppo consiliare, già presidente del Consiglio Comunale, Paolo Vasanella, ha rappresentato l’ Amministrazione Comunale. Presente anche il Comandante della Stazione Carabinieri di Giulianova, luogotenente Angelo Varletta.

Monsignor Bartolacci, le cui parole hanno creato da subito un’atmosfera positiva, festosa, mai rassegnata, ha esortato famiglie, Amministrazione e Forze dell’ Ordine a collaborare, per dare voce alla speranza e tutelare quella umanità dolente che lo stesso martire Flaviano ebbe tanto a cuore e la cui cura gli costò la vita.




SUL PALCO IL DUO DI PERUGIA

Concerto promosso dal Conservatorio Gaetano Braga con il Patrocinio del Comune, domenica prossima, 26 novembre al Kursaal

Pescara, 25 novembre 2023. Si terrà domenica prossima, 26 Novembre, alle 18, un prezioso concerto promosso dal Conservatorio Gaetano Braga con il patrocinio del Comune di Giulianova. Ad esibirsi sul palco del Kursaal, il “Duo di Perugia” composto da Patrizio Scarponi ( violino) e Giuseppe Pelli (pianoforte). Il concerto prevede l’esecuzione di un adagio e una sonata di Wolfgang Amadeus Mozart, seguiti da una sonatina di Franz Schubert. L’ingresso è libero.

Collocato intanto nella sala un pianoforte che, messo a disposizione dal Braga, sarà permanentemente utilizzabile dai fruitori del Kursaal.

È già stato posizionato in sala, intanto, un pianoforte messo a disposizione dal “Braga”. L’Istituto teramano è da mesi intenzionato a valorizzare la sede giuliese, coordinata dalla professoressa Manuela Formichella. L’arrivo del pianoforte rappresenta un’ iniziativa di grande significato, promossa dall’attuale vicedirettrice Tatiana Vratonjic, che apre, anche simbolicamente, una stagione di fitta collaborazione tra il Comune ed il Conservatorio, oggi guidato da Federico Paci. Nel prossimo futuro, ulteriori proposte andranno a delineare un rapporto destinato a rafforzarsi e a caratterizzarsi, a vantaggio della Città ed insieme della cultura e della formazione musicale. Ingresso libero.




NASCE DUILIA

Il progetto del Coordinamento Pari Opportunità della Uil Abruzzo per dire no a violenza, mobbing e stalking sui luoghi di lavoro. Per sensibilizzare lavoratrici, lavoratori e datori di lavoro al fine di raggiungere una condizione di pari opportunità per uomini e donne nel rispetto del genere

Pescara, 25 novembre 2023. Si chiama Duilia il progetto che il Coordinamento Pari Opportunità della Uil Abruzzo ha voluto lanciare in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ed è un’iniziativa che propone una serie di strategie di difesa da violenza, mobbing e stalking sui luoghi di lavoro. L’obiettivo è quello di garantire un ambiente di lavoro sano, privo di fattori di discriminazione e di qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica, anche allo scopo di migliorare la produttività e la qualità delle prestazioni, riducendo, allo stesso tempo, il rischio di infortuni e malattie professionali.

“Abbiamo scelto di lanciare la campagna il 25 novembre perché molte donne sono vittime di violenza sui luoghi di lavoro – spiega Gianna Tollis del Coordinamento regionale Pari Opportunità Uil Abruzzo – La Giornata di oggi è il momento toccante in cui si ricordano le vittime, cioè quelle donne morte con l’unica colpa di amare uomini che altro non sono che figli di una cultura patriarcale, purtroppo ancora molto radicata nella nostra Italia. Il sindacato non può restare indifferente a questa strage e con il suo Coordinamento Pari Opportunità lavora quotidianamente per migliorare la condizione della donna nel mondo del lavoro, per sensibilizzare lavoratrici, lavoratori e datori di lavoro al fine di raggiungere una condizione di pari opportunità per uomini e donne nel rispetto del genere”.

“Per questo – dice – abbiamo realizzato un opuscolo facilmente fruibile che affronta lo spinoso argomento delle molestie sul luogo di lavoro. Partendo dal presupposto che tutti dovremmo tendere a lavorare in un ambiente sicuro, sia dal punto di vista fisico ma anche psicologico, relazionale e sociale, la molestia in ambito lavorativo rappresenta ancora un problema di salute e di sicurezza. L’obiettivo del nostro lavoro è  di spiegare alla vittima quali sono i segnali da riconoscere perché spesso l’atto discriminatorio è subdolo, agito con circospezione. Intendiamo, inoltre, aiutare la vittima, dopo aver preso coscienza, a formulare una denuncia efficace affinché quell’immenso sommerso che caratterizza il problema inizi ad emergere. In calce, poi, per non lasciare da sola la vittima, abbiamo creato una rete di aiuto a cui ci si può rivolgere con la certezza di trovare competenze e sensibilità.  Non dimentichiamo, però, che un fattore di rischio in ambito lavorativo è anche la violenza domestica che costringe le donne a vivere in una condizione di stress continuo che si riverbera anche negativamente sulla prestazione lavorativa; per questo motivo, tra le righe, l’opuscolo intende rilasciare pillole di consapevolezza al fine di far prendere coscienza alla donna che potrebbe formulare una richiesta di aiuto per uscire dalla relazione violenta”.

“Un lavoro, quello del Coordinamento Pari Opportunità della UIL Abruzzo – conclude Gianna Tollis – che si inserisce perfettamente  nella campagna Zero morti sul lavoro lanciata dalla Uil tre anni fa. Siamo il sindacato delle persone e il nostro lavoro quotidiano è teso a migliorare le condizioni lavorative e sociali di ciascun individuo al fine di restituire a ciascuno la dignità di persona anche in un’ottica di genere, che sempre pervade le iniziative della Uil Abruzzo”.




NON SOLO L’OSPEDALE DI SANT’OMERO

Anche i servizi territoriali sono stati ridimensionati

Val Vibrata, 25 novembre 2023. Oltre al declassamento dell’Ospedale Val Vibrata con l’incomprensibile taglio dei “primari” nei reparti di Chirurgia e Ostetricia-Ginecologia che, con la nuova rete ospedaliera, passeranno da Unità Operative Complesse a Unità Operative Semplici Dipartimentali, fatto a cui nessuno ha fornito spiegazioni convincenti, anche i servizi territoriali hanno subito un ridimensionamento. 

Sono sempre più frequenti, infatti, le segnalazioni di disservizi della Riabilitazione Territoriale di Nereto. Dallo scorso giugno l’apertura dello sportello è passata da sei a soli tre giorni settimana. L’apertura del sabato mattina era un servizio molto apprezzato dall’utenza che così poteva usufruire del proprio giorno libero per recarvisi. Inoltre, come facilmente prevedibile, riducendo del 50 per cento i giorni di apertura, ora le file sono maggiori creando notevoli disagi.

Ci siamo presi la briga anche di andare a verificare gli orari di apertura del medesimo ufficio negli altri distretti: a Teramo ci sono quattro aperture settimanali ed Atri ben cinque. Perché a Nereto solo tre? Perché gli utenti della nostra vallata devono essere sempre i più penalizzati?

Tutto ciò, complice anche la macchinosità della modalità di richiesta ed i tanti adempimenti burocratici, non fa altro che aumentare le difficoltà degli utenti.

Tutta la procedura appare complessa e farraginosa, tanto che gli utenti devono attendere anche diverse settimane per la consegna di letti ortopedici, carrozzine o dei semplici pannoloni, tutto a svantaggio di una categoria di cittadini già di per sé fragile.

Come si pretende di poter mantenere un buon livello di servizio se si riducono della metà i giorni di apertura dello sportello? Perché lo si fa in un settore così sensibile vista l’utenza a cui si rivolge?

“Dopo l’Ospedale di Sant’Omero, ora anche la Riabilitazione Territoriale di Nereto, quelle che vengono chiamate razionalizzazioni sono in realtà tagli ai servizi sanitari per i cittadini della Val Vibrata, nell’assordante silenzio dei rappresentanti vibratiani dell’attuale maggioranza in Regione.” – conclude Elvezio Zunica Vicepresidente provinciale di Italia Viva.




PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE

di Massimo Maniscalco

PoliticaInsieme.com, 25 novembre 2023. In cosa può consistere la violenza sulle donne: uccidere, ferire con armi, colpire con oggetti una donna, (moglie, fidanzata, compagna, amica), che vive o si accompagna con un Uomo, di cui si fida. Costringere fisicamente una donna, ad attuare od a non attuare, un determinato comportamento; in modo aggravato ove il comportamento od il mancato comportamento de quo loquimur sia illegittimo od illecito.

Creare le condizioni, oggettive, mentali, comportamentali, economiche e finanziarie in funzione delle quali una Donna sia impossibilitata ad esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione. Creare le condizioni in funzione delle quali la Donna percepisca che l’esercizio della propria autodeterminazione legittima contrasti con la volontà esplicita od implicitamente riferita, di un Uomo con cui è sposata, convive, coabita, ha una relazione. Creare, in senso lato, pretese di sottomissione ad un’autorità sovraordinata che dispone financo del potere di erogare sanzioni;

Ma anche sminuire la donna con la pretesa di indesiderate, incongrue e inopportune attenzioni sessuali, magari anche insistite, presuntamente legittimate da rapporti gerarchici che appartengono ad altri ambiti interpersonali; limitare la libertà della donna, vietandole di uscire se non per lavoro, vietandole di incontrare da sola altri uomini o Donne, vietandole di andare in determinati luoghi, etc.; discriminare le donne sul luogo del lavoro; attraverso gap orari, gap di funzioni a parità di competenze e titoli di studio, gap stipendiali a parità di mansioni, con la scusa che acconto ad una donna c’è un uomo che integra.

Il tutto giustificato da atteggiamenti da “cultura del patriarcato” proveniente da una  “mascolinità tossica[1]” che porta gli uomini che ne siano intrisi a pretendere il controllo sulle donne alle quali siano legate da un legame, da parte loro, presuntamente affettivo.

È compito delle istituzioni sostenere e contribuire ad incrementare i centri antiviolenza, ove alle donne sia possibile autodeterminarsi attraverso un rinnovato potere di scelta.

“Il genere umano, che prende inizio dalla Creazione dell’Uomo e della Donna, corona tutta l’Opera della creazione[2]”. Uomini e donne sono nella Terra e nelle società per aiutarsi reciprocamente.

Quale debba essere la regola di comportamento tra uomo e donna, secondo la regola aurea, apparsa intorno all’anno 600 ante Cristo, è così determinato: “Non fare agli altri quello che non vorresti che fosse fatto a Te”.

I rapporti interpersonali, dettati dal Codice di Giustiniano, 2.000 anni fa, sono così  regolati: “Honeste vivere (vivere onestamente), Neminem Laedere (non offendere nessuno), Suum Unicuique Tribuere”(attribuire a ciascuno il suo).

Tutte le regole di cui sopra sono superate da Gesù Cristo, che ai suoi discepoli, con insegnamento tramandato  tramite i Vangeli, dispone, perché venga osservato e ricordato: “Un solo Comandamento vi do: amatevi gli uni con gli altri”. Differenziandosi in tal modo anche dalle altre religioni monoteiste che ingabbiano i loro aderenti in un reticolo di minuti obblighi quotidiani relativi a singoli comportamenti.

Quale debba essere il comportamento giuridicamente corretto nel rapporto tra uomini e donne e tra donne e uomini oggi, nel nostro Paese è regolato dall’articolo 3 della Costituzione, norma che dà il senso alla nostra convivenza[3], che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla Legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”;  omissis.

Anche a causa di tutte queste affermazioni, in via di fatto, a livello di istituzioni, di imprese, di corpi intermedi, di università e centri di ricerca, di professioni nonché di ruoli dirigenziali in genere, le donne stanno meritatamente conquistando e gestendo importanti ruoli e recuperando posizioni rispetto alla situazione del secolo passato ed acquistando, conseguentemente, le relative sicurezze.

Ma una società non vive solo di classe dirigente; nella larga fascia del ceto medio, della borghesia, della fascia del disagio culturale ed economico, della povertà c’è ancora molto da fare.

“La violenza sulle Donne è un fenomeno ignobile, tristemente presente”.

“Anche senza saperlo, ognuno degli Uomini che odiano (od invidiano) le Donne fino ad ucciderle, sta reagndo ad una perdita di status, alla fine di un Diritto di possesso[4]”.

Per ciò che può valere, il 22 novembre scorso, il Disegno di Legge Roccella, sul contrasto alla violenza contro le donne[5], è diventato legge, con il voto di maggioranza ed opposizione.

Oltre le regole, contro le culture, le tradizioni o presunte tali, abiti mentali del tempo che fu, trapiantate nel XXI secolo, bisogna proporre ricette congrue, basate sulla conoscenza e l’adozione di una “cultura dell’affettività” che, nonostante le remore fin qui vissute anche a causa di bombardamenti degli adolescenti da parte di cattivi maestri digitali e sociali, oggi ben può diventare materia scolastica, come il Governo ed alcune opposizioni, congiuntamente, hanno deciso molto opportunamente.

Opporre la “cultura dell’affettività corrisposta”, del darsi reciprocamente, del dono di se di cristiana derivazione, del tutelare chi a Noi si affida, del proteggere l’altro da Te dalle intemperie della vita, del godere nel sesso strumento e non fine ultimo, del creare ad un certo punto del percorso comune un nuovo nucleo generativo, con l’accortezza di formatori congruamente preparati alla bisogna, dovrebbe essere lo sbocco dello sforzo che la politica, non dividendosi opportunisticamente, dovrebbe essere capace di esprimere in ottica di risultato attinente al Bene comune e miglioramento della qualità della vita della nostra comunità nazionale.

Ovviamente, tutto questo non può nascere dalla mente di Giove. Dev’essere il frutto maturo che provenga da un “grande albero” i cui rami si chiamino asili nido disponibili, aule attrezzate con il meglio della tecnologia disponibile, con laboratori, biblioteche, cucine e mense, auditorium e palestre, tempo pieno, attività extracurriculari, in numero e modalità omogenee su tutto il territorio nazionale; maestri, maestre, professori e professoresse che vogliano esprimere la loro professionalità per contribuire a formare coscienze, per insegnare ad imparare, per insegnare a capire ed ad usare a fin di bene ciò che si impara e si capisce.

Non tutto potrà avvenire subito, anche se, tramite il PNR, i fondi ci sono. Ma la collettività dovrebbe poter recepire, qui ed ora, tramite le antenne disponibili, quale la politica, il Governo desiderano che sia da direzione di marcia che, almeno su questo punto, sia coesa nella direzione del cambio di passo ci cui sopra si è detto.

Per i femminicidi, necessita trovare una causa diversa dall’apparentemente colpevole patriarcato, che negli altri stati europei è certamente meno presente. Alcuni opinionisti trovano questa causa nella diffusione della figura del Single, svincolata da schemi familiari che proteggevano e sostenevano. Altri fanno dipendere lo scatto estemporaneo della violenza verso le proprie donne da una nuova ed ancora non assimilata parità che non garantisce all’uomo la pretesa supremazia nei tre ambiti, studio, lavoro, affettività, determinando nei protagonisti di sesso maschile nuove soggettive difficoltà da affrontare e risolvere senza disporre della rete di relazioni e della cultura di base indispensabile.

L’indice annuale del Global Gender Gap evidenzia che, lungo la strada intrapresa, mancano ancora 135 anni al raggiungimento della piena parità tra uomo e donna.

“Nel frattempo, la difesa e l’espansione dei diritti delle donne devono restare il prioritario obiettivo civile, politico e culturale delle nostre società”.

Per tentare di intravedere un’ipotesi di soluzione a medio tempore, serve la capacità sociale di portare avanti una discussione sul tema amatevi, di evangelica provenienza, capendo che amore e possesso sono termini antitetici; nonché la capacità individuale di mettere in discussione le nostre incertezze, le nostre fragilità, noi stessi.

Dalle capacità generose della politica e da quelle nostre individuali di discussione dipenderanno le sorti di rapporti equilibrati e non degeneranti tra gli uomini e le donne delle nostre comunità.

Massimo Maniscalco

[1] Entrambe i virgolettati sono citazione di Giuseppe Savagnone, Se questo è Amore, Tuttavia, 23 11 2023.

[2] Genesi, 2° Capitolo.

[3] Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, 23 11 2023;

[4] Antonio Polito, La Lotta per conservare il Potere, Corriere della Sera, Corriere della Sera, 22 Novembre 2023.

[5] Sergio Mattarella, citato.

Per l’eliminazione della violenza sulle donne – di Massimo Maniscalco – Politica Insieme




25 NOVEMBRE. Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

La Commissione Pari Opportunità e l’ Amministrazione Comunale invitano i cittadini a venire in piazza per manifestare solidarietà alle vittime e sostegno all’azione preventiva

Giulianova, 25 novembre 2023. Oggi sarà la giornata conclusiva di una settimana che, in Italia e nel mondo, ha visto la mobilitazione di migliaia di persone contro ogni forma di pregiudizio, violenza e abuso sulle donne.

Dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 16 alle 18, in piazza Fosse Ardeatine, ci saranno momenti di riflessione ed espressione, aperti a tutti i cittadini che vogliano rendere pubblico il loro pensiero o leggere un brano, una poesia, sul’ universo femminile e su un fenomeno, quello della violenza di genere, che non accenna a decrescere. L’iniziativa è organizzata e promossa dalla Commissione e all’assessorato alle Pari Opportunità.

 Il Vicesindaco Lidia Albani invita i cittadini a coinvolgersi, tutti, in prima persona.

“Si tratta di un’occasione molto significativa, preparata con impegno – spiega – Desideriamo, anche quest’anno, che si dimostri, concretamente, che tacere non è più possibile. Vogliamo essere in tanti, non solo donne. Speriamo, soprattutto, nella partecipazione dei giovani”

“ Anch’io – le fa eco la Presidente della Cpo Marilena Andreani  – invito la cittadinanza a fermarsi e a riflettere. Chi vorrà lo farà al microfono, ma si potrà testimoniare la propria vicinanza anche con la semplice presenza. Sul femminicidio e sulla violenza di genere si vincerà  solo se la battaglia sarà combattuta insieme, su più fronti e con tutti gli strumenti democratici, educativi e divulgativi, messi a disposizione dalle istituzioni, dalle associazioni, dalla società civile”.




DIFENDERE LE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 25 novembre 2023

L’Aquila, 25 novembre 2023. “In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e considerati gli ultimi accadimenti di cronaca, è ancora più doveroso impegnarsi nel difendere le vittime di violenza di genere, sia essa fisica, sessuale o psicologica, come previsto dall’Art. 1 della Dichiarazione ONU sul tema.

Bisogna prestare particolare attenzione alle esigenze di coloro che rappresentano una tutela in tal senso, ossia le organizzazioni che gestiscono i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, per facilitare l’accompagnamento delle donne nel percorso verso la libertà personale e l’autoaffermazione.

È impellente allora la necessità di riformare la Legge Regionale al fine di garantire finanziamenti adeguati stabili e diretti dedicati con programmazione triennale alle attività degli enti coinvolti.

Il nuovo progetto di legge dovrebbe rispondere a tali esigenze istituendo un organismo di supervisione al fine di organizzare e monitorare il fenomeno e implementando azioni di prevenzione e protezione quali, su tutte,  l’introduzione del Codice Rosa per i  Pronto Soccorso.

Forte è la mia volontà a che questi bisogni trovino la giusta attenzione nel veder garantite le politiche volte a prevenire la violenza contro le donne e proteggere coloro che la subiscono oltre che perseguire gli autori di tali violenze: un impegno importante da rispettare quotidianamente, da condurre con determinazione e soprattutto da far osservare con rigore, vista la delicatezza del tema trattato.”

Americo Di Benedetto




TEX, MAGAZINE: storie sospese tra amore, sogno, amicizia

Recensione del professor Romano Pesavento

Dal 25 novembre è presente in edicola il Tex Magazine, edito Bonelli, per celebrare degnamente, ancora una volta, i 75 anni dell’inossidabile Aquila della Notte: otto grandi firme del disegno (Fabio Civitelli, Corrado Mastantuono, Maurizio Dotti, Michele Rubini, Stefano Andreucci, Alessandro Bocci, Claudio Villa e Giovanni Ticci) e due sceneggiatori consolidati ed affermati, Mauro Boselli e Giorgio Giusfredi, siglano due avventure di contenuto e stile diametralmente differenti, ma entrambe pure espressione del mondo texiano.

La copertina di Claudio Villa, come sempre icastica, impreziosisce un albo che è già da collezione. 

Il West di Tex spesso si popola di presenze e avvenimenti inspiegabili; atmosfere rarefatte e contorni sfumati introducono a dimensioni “altre” che il nostro ranger affronta comunque con piglio deciso.

Qui però anche il granitico Tex sembra vacillare, essere colto dal dubbio amletico: “Morire, dormire. Dormire, forse sognare”; anche il nostro eroe sembra conoscere momenti di smarrimento e incertezza di fronte al bivio più enigmatico e doloroso dell’esistenza.

L’orologio che scandisce il tempo e le ore è la chiave del racconto e il fulcro dell’esistenza; ad ogni modo l’amicizia, il senso del dovere, l’amore dissiperanno ogni traccia di fragilità. Straordinario poter confrontare i diversi volti graficamente “autoriali” di Aquila della Notte contemporaneamente nello stesso contesto e apprezzare differenti inquadrature / stili narrativi; l’effetto straniante da “metaverso” amplifica i risvolti e moltiplica le letture della vicenda, lasciando il lettore piacevolmente spiazzato.

Nel secondo episodio, troviamo un efficace binomio: il giovane sceneggiatore Giorgio Giusfredi e lo storico disegnatore Giovanni Ticci. La vicenda, apparentemente “topica”, l’ennesimo salvataggio da parte di Tex e Kit Willer di sprovveduti avventori in zone pericolose, permette di riflettere sul valore dell’arte e sul candore-ostinazione, che caratterizza, in molti casi, chi le si dedica. L’arte non conosce gli egoismi e le mediocrità di chi crede che un confine possa delimitare la libertà umana; l’arte scorge l’essenza e la sostanza dell’essere, come potentemente attesta l’immagine conclusiva in cui Tex paternamente appoggia la mano sulla spalla del figlio, sancendo una trasmissione di valori e intenti ormai acclarata: il giovane seguirà le orme di chi lo precede.




OMAGGIO A GAETANO BRAGA

Concerto tributo al Kursaal

Giulianova, 25 novembre 2023. Omaggio a Gaetano Braga in occasione del 116esimo anniversario della morte. Curato dalle associazioni I Sinfonici e Braga onlus, concerto tributo al Kursaal. Sabato 25 Novembre, ore 18. Ingresso libero.

Sergio Piccone Stella al pianoforte ed Antonio D’Antonio al violoncello saranno i protagonisti del concerto “Omaggio a Gaetano Braga” che si terrà domani, 25 Novembre, alle 18, al Kursaal. Patrocinato dal Comune di Giulianova e organizzato dalle associazioni I Sinfonici e Braga onlus, l’evento intende essere un tributo al musicista e compositore giuliese nel 116 esimo anniversario della morte. Ingresso libero.




25 NOVEMBRE

XXIV Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con una risoluzione del 17 dicembre 1999.

Il femminicidio di Giulia Cecchettin. Le mie riflessioni

di Filippo Paziente

Chieti, 25 novembre 2023. Dopo aver saputo della feroce uccisione della figlia, il padre Gino (con l’invito a tutte le donne coinvolte in una relazione a confidarsi, in caso di pericolo,  con chiunque possa dare loro fiducia e farle sentire sicure) e la sorella Elena (con l’affermazione che gli autori dei femminicidi sono figli della società patriarcale, con l’invito a denunciare ogni comportamento sessista che lede la figura della donna, con l’esortazione a non restare in silenzio, ma a far sentire la propria voce contro i femminicidi) hanno voluto trasformare il loro dolore privato in un dibattito pubblico sulla violenza contro le donne. Una decisione coraggiosa, ma sofferta.

Il dibattito pubblico si è acceso sulla stampa, sui media e tra le forze politiche, su tre connessi problemi: 1) provvedimenti contro la violenza sulle donne; 2) la società patriarcale; 3) le iniziative per accelerare il percorso delle donne verso la parità di genere.

Primo punto – I femminicidi sono aumentati perché  le iniziative e gli strumenti utilizzati finora per combatterli (le numerose leggi in maggioranza repressive, l’attività della commissione Femminicidio del Senato, le case rifugio e i centri antiviolenza finanziati in modo insufficiente) sono risultati inadeguati. Il governo interviene con iniziative rivolte al mondo della scuola:(il ministro dell’Istruzione Valditara con il progetto “educare alle relazioni”; il ministro Nordio con la diffusione di una guida per riconoscere i segnali spia) e con un disegno di legge , approvato il 22 novembre all’unanimità, dal senato quasi vuoto (prevede un rafforzamento delle misure di prevenzione, un inasprimento delle pene per le violenze domestiche, l’arresto in fragranza differita per i colpevoli; manca l’inserimento nei programmi scolastici dell’educazione all’affettività e all’educazione sessuale). 

Secondo punto – Condivido la tesi che in Italia persiste una società di tipo patriarcale: il potere è in prevalenza nelle mani degli uomini, restii a ridurre ed eliminare il gap di genere in campo economico, politico e sociale. Hanno ragione le donne a ribellarsi contro questa società rivendicando la parità di genere. Per sradicare la società patriarcale, che produce i femminicidi,  è necessaria una rivoluzione culturale che trasformi la lotta dei sessi in collaborazione. Protagonisti della rivoluzione debbono essere la scuola, tutti i media, le istituzioni, ogni persona. Nelle scuole medie e superiori è importante studiare il lungo percorso dell’emancipazione femminile (tema ignorato nel dibattito). Gli studenti scopriranno che le donne, partecipando alla Resistenza, hanno collaborato con gli uomini ad abbattere la società patriarcale fascista, che attribuiva loro solo il ruolo di procreatrici.  Progressivamente, con i movimenti femministi e con la collaborazione degli uomini,  hanno continuato il percorso verso la conquista della parità di genere. Le tappe: il diritto di voto, la chiusura delle case chiuse,  il divorzio,  l’interruzione volontaria della gravidanza, la cancellazione del delitto d’onore, le pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche pubbliche, diverse leggi contro la violenza sulle donne. La collaborazione uomo-donna è possibile. Non va trascurata l’attenzione alla drammatica lotta delle donne contro le società patriarcali in altri Stati.

Terzo punto – Per conquistare la fondamentale parità di genere nel lavoro, le donne e gli uomini debbono collaborare per l’attuazione dell’articolo 37 della Costituzione.




FERROVIE E ROSETO DEGLI ABRUZZI DUE PROGETTI

Milioni di euro, ma manca qualcosa. Cogliamo le opportunità. Da una seconda linea eco mostro e barriere in centro città pensiamo alla Roseto del 2050

Roseto degli Abruzzi, 25 novembre 2023.  Lo scorso settembre RFI ha lanciato un progetto di ammodernamento dell’intera tratta della Ferrovia Adriatica, un intervento enorme con enormi finanziamenti. Anche Roseto degli Abruzzi è coinvolta in questo progetto con la creazione di una seconda linea che dovrebbe passare con decine di km di galleria , sotto le colline di Cologna e poi della Riserva per poi bucare Colle Magnone, cuore della Riserva, e tornare sulla linea esistente.

Costo stimato in milioni di euro , guadagno in termini di tempo di  percorrenza stimata zero, come riportato dalle schede progettuali. Quindi un’opera che va a impattare sul quadro naturale, distrugge terreni agricoli per guadagnare nulla in termini di tempo e di opportunità per il territorio. Ovviamente siamo contrari e ci faremo valere.

La seconda idea sono le famose barriere antirumore.  Tale progetto prevede di isolare l’intera massicciata ferroviaria con barriere alte fino a 10/12 metri rispetto al piano stradale, poste su entrambi i lati (est e ovest) della massicciata, per il tratto di linea ferroviaria circoscritto tra via Tamigi (fiume Vomano) e via Riccitelli (torrente Borsacchio) e lungo complessivamente 6 chilometri. Lo scopo è mitigare l’inquinamento sonoro. Ma questa mitigazione ha un costo enorme in termini di sostenibilità e decoro e non è un caso se in tutte le regioni nelle quali le barriere sono state finora proposte si è trovata resistenza nella popolazione e negli enti locali che, unanimemente, si sono opposte.

Vedi Marche o Liguria. Lo stesso Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi, nella seduta del 7/03/2019 (Deliberazione n. 1/2019) si dichiarò all’unanimità contraria a tale proposta, sia la maggioranza del tempo che dalla minoranza di allora. Ovviamente tale opera ha un senso nei tessuti urbani, metropolitani ma non nei comuni turistici come Roseto. Bisogna bene soppesare il rapporto beneficio e svantaggi. Un muro di pannelli fino a 10 metri che taglia in due la città e gli scorci darà si benefici acustici ma a quale prezzo per paesaggio, vivibilità e decoro urbano?

In attesa di maggiori informazioni su entrambi i progetti, per cui abbiamo chiesto già incontri in Regione Abruzzo, lanciamo ancora una volta l’idea di aprire un tavolo di confronto non con noi, che siamo una umile associazione locale, ma con la cittadinanza e gli enti sovracomunali , in primis la Regione, per valutare l’impiego di questi enormi fondi a disposizione per costruire la Roseto degli Abruzzi del futuro e di quelle delle sette sorelle del turismo balneare. Una Roseto attrattiva per turisti e Aziende.

Visto che in futuro la linea verrà arretrata valutiamo insieme alla cittadinanza una idea progettuale per arretrare la ferrovia, liberare spazi urbani per collegamenti ciclo pedonali sull’ex tracciato , oppure lasciare la linea ferroviaria esistente per collegamenti regionali, magari treni turistici  e  dirottare alta velocità e merci sulla linea arretrata con magari un HUB ferroviario in zona Autoporto per creare una opportunità logistica per Roseto ed i comuni vicini . Un Hub merci in una zona industriale, con l’esistente autoporto, casello autostradale e ferroviario, sarebbe un bel punto per attrarre industrie nel comune e fornire lavoro ai cittadini di Roseto e zone limitrofe.

Una semplice idea per decongestionare la città e migliorare la vita di cittadini e turisti e l’opportunità di creare un polo logistico per attrarre aziende ed industrie che troverebbero uno snodo unico per arrivo e partenza merci. Pochi comuni hanno una simile opportunità da pianificare.

Ovviamente sono solo proposte ma il tempo di costruire il futuro è ora.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




ISCOT: REVOCATA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO DI 32 LAVORATORI

Lanciano, 25 novembre 2023. Lo scorso 27 ottobre, a mezzo pec, le OOSS si sono viste recapitare dalla ISCOT ITALIA SpA l’apertura di una procedura di licenziamento per 32 lavoratori dell’appalto MDR che l’azienda gestisce all’interno dello stabilimento Stellantis di Atessa in scadenza il 30 novembre prossimo. Nell’appalto sono coinvolti anche 10 lavoratori con contratti interinali e il 30 ottobre l’USB ha proclamato lo stato di agitazione, chiedendo il ritiro della procedura di licenziamento, comunicandolo anche a Stellantis e al Prefetto di Chieti.

L’esame congiunto richiesto dall’USB e della FISASCAT CISL, per salvaguardare i lavoratori e i livelli occupazionali, si era tenuto il 16 novembre presso la sede di Confindustria di Chieti-Pescara con la richiesta delle OOSS di ritiro della procedura ma, in mancanza di notizie precise da parte della committente, si era concordato un rinvio alla giornata del 24 novembre con l’impegno di acquisire informazioni da Stellantis.

Nel secondo incontro, del 24 novembre, la direzione aziendale ISCOT ha informato le OOSS che Stellantis aveva comunicato nella giornata stessa una proroga di affidamento dell’appalto con termine 31 gennaio 2024 pur ribadendo le motivazioni della procedura di licenziamento.

A fronte di tale comunicazione tutte le OOSS hanno chiesto la revoca della procedura di licenziamento collettivo non sussistendo più i presupposti che l’avevano legittimata e la ISCOT ha accettato tale richiesta rendendo esperito e concluso l’esame congiunto con parere favorevole ai sensi di legge 223/91.

L’USB esprime soddisfazione per l’esito dell’esame congiunto pur permanendo una situazione di incertezza in quanto nel periodo che conduce alla scadenza della proroga dell’affidamento dell’appalto alla ISCOT, 31 gennaio 2024, si dovrebbe tenere la gara di appalto che dovrebbe permettere l’applicazione delle clausole sociali e il passaggio dei lavoratori all’azienda aggiudicante.

Sappiamo che in queste situazioni bisogna sempre essere vigili per evitare brutte sorprese e lo saremo.

I lavoratori potranno trascorrere un Natale non serenissimo ma con fondate speranze sul futuro.

USB lavoro privato provincia di Chieti/Pescara

Usb Iscot Stellantis Atessa

Usb Iscot Fca Plastic

Unione Sindacale di Base

Federazione Abruzzo e Molise




ROMANISTAN di Luca Vitone

La proiezione del Film giovedì 30 Novembre ore 18:00 Cinema Massimo

Pescara, 24 novembre 2023. Romanistan è il progetto vincitore dell’Italian Council che ha dato vita a un libro, un film e una mostra sulla cultura romaní, a cui Vitone ha dedicato diversi progetti e opere nel corso della sua attività. Il popolo Rom rappresenta infatti per lui un ideale moderno e transnazionale di popolo, forse un esempio possibile, anche alla luce delle attuali migrazioni di massa. Il titolo Romanistan è tratto dalle parole di Manush Romanov che immaginò la possibilità di dar vita ad un utopico paese Rom.

Il film è il racconto del viaggio compiuto da Vitone per ripercorrere a ritroso, da Bologna a Chandigarh, il cammino di Rom e Sinti dall’India nordoccidentale fino all’Italia. Sulle tracce di una migrazione avvenuta tra l’VIII e il XIV secolo, l’artista approfondisce l’interesse per la cultura romaní. Il racconto della migrazione diviene lo strumento per una riflessione più ampia sull’idea di luogo e viaggio, di comunità e tradizione, del perpetuarsi di cliché e stigma sociali.

Il viaggio di ritorno alle origini del popolo Rom è rappresentato con uno sguardo ‘da fuori’ che evita gli stereotipi ai quali i Rom sono comunemente associati, andando alla ricerca della borghesia intellettuale attraverso l’incontro con personalità della politica, attivisti sociali, accademici. Il progetto documenta il viaggio iniziato da Luca Vitone il 25 maggio 2019 insieme alla troupe composta da un esponente della cultura romaní in Italia, un direttore della fotografia, un operatore, un fonico, un addetto alla produzione e alla logistica, due autisti professionisti.

Il film, un vero e proprio road movie, si apre simbolicamente mostrando gli affreschi del primo pittore rom della storia dell’arte, Antonio Solario, detto lo Zingaro. Nei 42 giorni di viaggio, a bordo di due van, la troupe ha attraversato la Slovacchia, la Croazia, la Serbia, la Romania, la Bulgaria, la Macedonia, la Grecia, la Turchia, la Georgia, l’Armenia, l’Iran, il Pakistan ed è giunta in India. Nel corso del viaggio sono state filmate interviste a personalità Rom che vivono in quei paesi come il parlamentare croato Veljko Kajtazi, l’attivista Lilyana Kovatcheva, il giornalista Orhan Galjus, il musicista e docente Santino Spinelli. Queste si alternano a momenti di vita delle comunità incontrate e vedute dei tanti paesaggi attraversati ripresi dalla camera car.

Il film è stato presentato nelle seguenti istituzioni, cinema e festival:

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato); Lo schermo dell’arte (Firenze); MAXXI (Roma); Cinema Ariston (Trieste); n.b.k. (Berlino); Magazzino Italian Art (Cold Spring, New York); Cinema d’Azeglio in collaborazione con CSAC (Parma); Cinema City46 in collaborazione con Weserburg Museum für Moderne Kunst (Brema); Museu de Arte Contemporanea da Universidade de São Paulo in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura (San Paolo); Archivio Agnetti (Milano); Parco della Monontagnola (Bologna); Photology Air, Tenuta Busulmone (Noto); Cinema Sivori (Genova); Anteo Palazzo del Cinema (Milano); Festival Il grande Sentiero (Brescia); IIC London (London); Centre d’Art Contemporain (Genève); Cinema Arlecchino (Bologna); Accademia di Belle Arti (Siracusa); Cinema Massimo – Museo del Cinema (Torino).

Il libro Romanistan, pubblicato da Humboldt Books sarà presentato durante la serata.

Il progetto è vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (DGCCRU), per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

Presentazione organizzata dalla Fondazione Zimei nell’ambito della mostra Pickpocket a cura di Massimiliano Scuderi.




PIATTAFORMA DI VALUTAZIONE DEI SERVIZI

Dedicati alle biciclette e a chi le guida OSMOCI in dirittura d’arrivo

L’Aquila, 24 novembre 2023. Entro la prossima settima OSMOCI chiuderà i battenti, almeno dal punto di vista ricognitivo. Ancora pochi giorni di esposizione delle locandine e del funzionamento dei questionari e i sondaggi verranno quindi chiusi e si comincerà a tirare le somme dei numeri raggiunti. I primi tagliandi sono stati esposti a metà del mese di agosto, nelle sedi dei 101 stabilimenti balneari del litorale pescarese, mentre gli ultimi nei punti vendita di alcuni supermercati della città, solo nel mese di ottobre, quindi con tempi in esposizione sicuramente diversi.

Il pianeta dei servizi rivolti alle due ruote, seppur vario e articolato, si presenta con luci ma soprattutto ombre, laddove invece sarebbe necessaria una presenza più massiccia di spazi e soprattutto di maggiore visibilità, in termini di percezione da parte dell’utenza, per agevolare se non dare un segno di accoglienza e sicurezza a chi si sposta in bici.

Nella sua articolazione di ricerca, OSMOCI si occuperà anche di fare una ricognizione puntuale delle varie postazioni di stalli e fare quindi una panoramica delle infrastrutture ad oggi esistenti e della loro consistenza.

ATTENZIONE – Nella home page del sito www.osmoci.it è presente la dashboard del flusso in valore assoluto ed in tempo reale dei questonari compilati e una timeline che ne illustra l’andamento nel tempo.

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“. Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.osmoci.it e sulla relativa pagina FB

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




DIARIO NOTTURNO

Di sogni, incubi e bestiari immaginari. MAXXI L’Aquila

2 dicembre 2023 | ore 12

L’Aquila, 24 novembre 2023. La mostra presenta le opere di tredici artisti internazionali e omaggia nel titolo uno dei capolavori letterari di Ennio Flaiano. Un invito ad abitare i sogni e a esplorare gli incubi del presente attraverso l’approccio immaginifico, ironico e perturbante delle opere esposte.

Trasformazioni, ibridismi e fluidità creano forme inedite in continuo divenire che si fondono in un’atmosfera onirica e visionaria.

Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari è la mostra collettiva curata da Bartolomeo Pietromarchi con Chiara Bertini e Fanny Borel che presenta le opere di tredici artisti internazionali nati nell’ultimo trentennio del secolo scorso: Bea Bonafini, Thomas Braida, Guglielmo Castelli, Giulia Cenci, Caterina De Nicola, Anna Franceschini, Diego Marcon, Wangechi Mutu, Valerio Nicolai, Numero Cromatico, Agnes Questionmark, Jon Rafman e Alice Visentin. A questi si aggiunge un progetto speciale di Giuseppe Stampone in dialogo con le fotografie di Scanno della Collezione Franco e Serena Pomilio.

Diario Notturno, che omaggia nel titolo uno dei capolavori letterari di Ennio Flaiano, invita ad abitare i sogni e ad esplorare gli incubi del presente. In una contemporaneità caratterizzata da trasformazioni costanti, gli artisti coinvolti propongono un comune approccio immaginifico, ironico o perturbante, che, mutuando un termine riferito all’intelligenza artificiale, potrebbe essere definito “generativo”.

All’interno del percorso espositivo, in continuità con l’atmosfera onirica e visionaria delle opere esposte nelle prime sale,  si inserisce il progetto speciale di Giuseppe Stampone che reinterpreta alcuni luoghi significativi del territorio abruzzese attraverso disegni su carta e su legno. Le sue opere sono poi poste in un dialogo con le fotografie del suggestivo borgo di Scanno provenienti dalla Collezione Pomilio e realizzate da Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna: immagini nelle quali  si riscontra uno sguardo sulla vita quotidiana di uno dei borghi più rappresentativi d’Abruzzo, con particolare attenzione all’operosità delle donne di cui si riconoscono gli abiti tradizionali.




EVANGELII GAUDIUM. L’impegno di Francesco per una Chiesa sociale capace di rompere gli schemi

Quando si celebrano anniversari di documenti ecclesiali, importanti come l’Evangelii gaudium (24.11.2013), si rischia sempre una forma di celebrazionismo. Ma in questo caso…

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 24 novembre 2023. Quando si celebrano anniversari di documenti ecclesiali, importanti come l’Evangelii gaudium (24.11.2013), si rischia sempre una forma di celebrazionismo, in cui si tentati di ricadere in una retorica nostalgica di un passato visto come un grande periodo, con grandi personalità e grandi idee, mentre l’oggi è… piccolo, piccolo, in ogni contesto. Non penso che l’Evangelii gaudium meriti questo trattamento sterile, anche perché essa non è una “normale” esortazione apostolica ma il programma dell’attuale pontificato. Quindi riprenderla tra le mani, dopo dieci anni, vuol dire chiedersi se quel programma è stato attuato abbastanza, in parte o per niente proprio. L’occasione mi è stata data dalla partecipazione, questa mattina, in Vaticano, al Symposium at the Dicastery for Integral Human Development on The tenth anniversary of Evangelii Gaudium. Di seguito i punti salienti del mio contributo:

A quelle Chiese esclusivamente ripiegate sui temi etici personali, familiari, sessuali, di inizio o fine vita (si pensi al periodo del ruinismo italiano), papa Francesco ricorda – elemento già presente da sempre nel magistero cattolico – che: “Il kerigma possiede un contenuto ineludibilmente sociale: nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l’impegno con gli altri. Il contenuto del primo annuncio ha un’immediata ripercussione morale il cui centro è la carità” (EG, 177). Eppure, questa chiarezza sembra non essere ancora molto assimilata, specie nel nostro contesto italiano. Ma forse ci può aiutare quanto segue.

“La Parola ha in sé una potenzialità che non possiamo prevedere. Il Vangelo parla di un seme che, una volta seminato, cresce da sé anche quando l’agricoltore dorme (cfr Mc 4,26-29). La Chiesa deve accettare questa libertà inafferrabile della Parola, che è efficace a suo modo, e in forme molto diverse, tali da sfuggire spesso le nostre previsioni e rompere i nostri schemi” (EG, 22). Il comunicare di cui parla Francesco è un comunicare la Parola lasciando che sia essa a guidarci, anche quando dormiamo (cfr Mc 4,26-29), gustando la sua molteplice efficacia e rompendo gli schemi dell’attuale stile ecclesiale. Gli schemi da rompere – credo che il quadro sia abbastanza chiaro dopo dieci anni di pontificato – sono relativi a temi cruciali quali: l’opzione preferenziale per i poveri, un nuovo slancio missionario, la povertà e la sobrietà nella vita ecclesiale, l’impegno per la giustizia e la lotta contro la corruzione di tutte le istituzioni (Chiesa cattolica inclusa), il debellare la piaga della pedofilia, la collegialità episcopale e la sinodalità ecclesiale, la promozione del laicato e il problema del clericalismo, l’attenzione ad alcune prassi familiari, un rinnovato impegno ecumenico, la promozione della pace, la cura della natura, per citare i maggiori. E forse il primo schema da rompere è quel modo in cui spesso ragioniamo e comunichiamo, cioè il parlare “più della legge che della grazia, più della Chiesa che di Gesù Cristo, più del Papa che della Parola di Dio” (EG, 38)

Per la percezione che ho personalmente, specie per la situazione italiana che conosco meglio, non tutti i fedeli laici e i pastori, dei vari settori ecclesiali, hanno accettato l’invito a rompere gli schemi. Questa opera di “rottura” non necessita affatto, specie nella Chiesa, di creare partiti, fazioni o correnti. Per evitare di spaccarsi bisogna accettare il Vaticano II come punto di non ritorno del cammino secolare della Chiesa cattolica. Ma questo, purtroppo, non è successo: attualmente i gruppi a favore o contro il magistero attuale sono sempre più agguerriti e chiusi, a scapito del dialogo, tema, del resto, affrontato da papa Francesco tantissime volte. Per non parlare di coloro, pastori e fedeli laici, che vivono in un’ambiguità ecclesiologica e pastorale, forse in attesa che questo pontificato passi quanto prima e si ritorni a posizioni passate, se non proprio preconciliari.

Una parte cospicua dell’esortazione (EG, 135-159) è dedicata all’omelia come momento privilegiato del comunicare pastorale. Perché tutta questa attenzione? Francesco lo spiega introducendo il discorso: “Mi soffermerò particolarmente, e persino con una certa meticolosità, sull’omelia e la sua preparazione, perché molti sono i reclami in relazione a questo importante ministero e non possiamo chiudere le orecchie”. Considerata questa situazione Francesco tiene a ribadire quanto l’omelia sia “la pietra di paragone per valutare la vicinanza e la capacità d’incontro di un Pastore con il suo popolo. Di fatto, sappiamo che i fedeli le danno molta importanza; ed essi, come gli stessi ministri ordinati, molte volte soffrono, gli uni ad ascoltare e gli altri a predicare. È triste che sia così” (EG, 135). Il loro, come il disagio di tanti, il papa lo vuole superare invitando i suoi preti a concentrarsi sul valore e sull’importanza dell’omelia. Sono tanti i riferimenti teorici e i consigli pratici che Francesco fornisce. La loro profondità e utilità vanno colte nel testo stesso. Sono migliorate le omelie in questi ultimi dieci anni, magari seguendo le indicazioni di papa Francesco?

Il testo dell’esortazione, un po’ in tutti i suoi molteplici punti dottrinali, esperienziali e comunicativi, si pone come un riferimento che pone ancora molti interrogativi all’interlocutore e lo scuote profondamente. E se questi non vuole essere scosso nelle sue certezze, il testo potrebbe creare in lui una forma di fastidio. Di fastidio Francesco parla quando accenna al rifiuto del mondo politico ed economico delle indicazioni etiche (EG, 203). Tuttavia, non si può negare che questo fastidio anche per temi quali il cattivo potere e la corruzione nella Chiesa e nel mondo (EG, 80, 202-208), l’impegno per la promozione dei poveri (EG, 176-216). Nell’esortazione il papa arriva persino a chiedere umilmente scusa; il suo intento è solo quello di aiutare tutti ad avere “uno stile di vita e di pensiero più umano, più nobile, più fecondo, che dia dignità al loro passaggio su questa terra” (EG, 208). E ciò vale ancora dieci anni dopo.

Evangelii gaudium: l’impegno di Francesco per una Chiesa sociale capace di rompere gli schemi (globalist.it)




L’ISA INAUGURA LA STAGIONE DI ATRI

Gaetano Di Bacco al Sassofono e Giulio Marazia sul Podio.  Sabato 25 novembre ore 18 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini. Domenica 26 novembre ore 17 – Atri, Teatro Comunale

L’Aquila, 24 novembre 2023. Dopo il successo de Il Trovatore al Marrucino di Chieti, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese torna per la quarantanovesima stagione dell’ente con un concerto dedicato ai capolavori musicali de “L’Europa tordoromantica e modernista”. Solista ospite il M° Gaetano di Bacco, sul podio il direttore Giulio Marazia.

Primo appuntamento alle 18.00 di sabato 25 novembre all’Aquila, sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”, domenica 26 novembre alle 17.00 replica nel Teatro Comunale di Atri per l’inaugurazione della stagione dei concerti: un percorso musicale ricco e vario, articolato in cinque appuntamenti da novembre ad aprile, realizzato dall’ISA con il sostegno del Comune di Atri come dice l’Assessore alla Cultura, Domenico Felicione: “La nostra città anche quest’anno ospita una prestigiosa stagione musicale. Per noi è motivo di grande orgoglio. Grazie a questi appuntamenti, gli appassionati e quanti vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa forma d’arte, potranno viaggiare nel tempo con i grandi compositori e apprezzare la musica sinfonica dal vivo. Una esperienza unica e emozionante. Tanti raggiungono Atri anche dalla costa e dalle aree interne per godere di questi appuntamenti e questo ci spinge a lavorare sempre con entusiasmo per una offerta culturale varia e di qualità. Ringrazio il direttore artistico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, Ettore Pellegrino per la rinnovata collaborazione, i musicisti che calcheranno il nostro palcoscenico, i direttori e soprattutto il pubblico”.

Il programma del concerto comprende la Pavane op. 50″ di Fauré, il Premier Concerto per sassofono e orchestra di Gilson, il  Concertino per sassofono e orchestra di Ibert e la  Suite ceca in re maggiore per orchestra op. 39 di Dvořák, opere in grado di mostrare la varietà che caratterizza la musica sinfonica nei diversi centri culturali dell’Europa dalla metà dell’Ottocento in poi, quando profondi mutamenti politici e sociali sconvolgono la civiltà occidentale e si riflettono anche sul pensiero filosofico, sulla cultura e sull’arte. In musica entrano in crisi le forme ereditate dall’età classica e si preferiscono composizioni sempre più elaborate e complesse che sortiscono a esiti molto vari e personali, con connotazioni diverse, a seconda non solo della formazione e della sensibilità dell’autore, ma anche del contesto culturale in cui si trova ad operare e all’area geografica di appartenenza.

Una varietà che il pubblico dell’ISA potrà apprezzare grazie al programma di questa produzione in cui sarà impegnato Gaetano Di Bacco, tra i sassofonisti italiani più apprezzati e con una rilevante attività concertistica, oramai quarantennale con oltre 1700 concerti alle spalle, 150 tournée in Europa, Africa, Asia, Medio ed Estremo Oriente, America del Nord e del Sud, dopo il debutto al Teatro dell’Opera di Roma nel 1983. Fondatore del Quartetto d sassofoni   Accademia, docente di sassofono al Conservatorio L. D’ Annunzio di Pescara, ha inciso 12 compact disc e pubblicato musica per sassofono per le Edition G. Billaudot e Edition Lemoine Paris.

Per entrambe le date biglietti e abbonamenti sono in prevendita online su ciaotickets.com e nelle rivendite del circuito autorizzate. Acquisto diretto presso i botteghini aperti nei giorni del concerto a partire dalle ore 16.




LE SCUOLE SCENDONO IN CAMPO

Contro i femminicidi, i soprusi e gli abusi. Il Vicesindaco Lidia Albani e la Commissione Pari Opportunità in piazza Belvedere, poi nelle Medie Pagliaccetti e Bindi. Alla vigilia della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Giulianova, 24 novembre 2023. Un flash mob per manifestare solidarietà alle donne vittime di violenza è stato messo in atto questa mattina sul Belvedere dagli alunni della Scuole De Amicis e di bivio Bellocchio. È stato, questo scendere in piazza da parte dei ragazzi, dei genitori, degli insegnanti,  il primo degli appuntamenti e delle iniziative previste per il 25 Novembre, Giornata internazionale organizzata per prevenire i femminicidi e ogni altra forma di sopraffazione, fisica o verbale.

Gli studenti della Scuola Pagliaccetti hanno letto dei testi, ballato e messo in scena delle sequenze tratte dal film “C’è ancora domani”. Il Vicesindaco Lidia Albani e le componenti della Commissione Pari Opportunità Patrizia Pomante, Fulvia Sbei e Marisa Recinelli, dopo aver ascoltato e dialogato con le classi, hanno partecipato alle iniziative promosse  dalla Scuola Media Bindi.

All’interno dell’ Istituto, con la psicologa e psicoterapeuta del Centro Antiviolenza La Fenice Cristina Bellocchio, si è parlato con i ragazzi e spiegato loro quante e quali forme di violenza possono essere perpetrate nei confronti delle donne o di soggetti deboli.

L’Amministrazione Comunale e la Cpo ringraziano le dirigenti scolastiche Cristina Di Berardino e Angela Pallini, gli insegnanti, che, con grande sensibilità, hanno prestato attenzione alla Giornata e reso possibile il coinvolgimento dei ragazzi.




DOMANI TANTI APPUNTAMENTI

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Roseto degli Abruzzi, 24 novembre 2023. Ricordiamo gli appuntamenti organizzati dal Comune di Roseto degli Abruzzi e dalla Commissione Pari Opportunità, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che si celebra domani, 25 novembre. Una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e sostenere le donne che subiscono violenza fisica e psicologica. Gli eventi sono organizzati in collaborazione con Movimento Italia Gentile, Roseto Art.Lab, Lory a colori e LaAv Roseto.

Dopo il primo appuntamento che si è svolto domenica scorsa presso il teatro del Centro Piamarta con lo spettacolo teatrale “La mia vagina è un fiore. Storie di donne e di violenza” della compagnia “Il Castello di carte” domani, 25 novembre, sono previste diverse iniziative.

A partire dalle ore 11, presso la Biblioteca Comunale, si svolgeranno le letture per bambine e bambini “D’Amore non si muore”, in collaborazione con il Circolo LaAV di Roseto degli Abruzzi.

Alle ore 17, presso il Palazzo del Mare e in collaborazione con “Lory a colori” e “libreria La Cura”, si svolgerà la presentazione del libro “Sottovoce sul cuore”, di Elisabetta Pieragostini.

Alle ore 18.30, sempre presso il Palazzo del Mare, si terrà il panel “Lettere contro la Violenza”, in collaborazione con “Roseto Art.Lab.”.




IL NO ALLA VIOLENZA

Flash mob in Provincia e Messa in suffragio delle vittime

Pescara, 24 novembre 2023. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, domani 25 novembre alle ore 10.00 ci sarà un Flash Mob presso la Sala Figlia di Iorio a Palazzo della Provincia di Pescara promosso dalla Commissione Pari Opportunità con il patrocinio della Provincia di Pescara.

Domenica 26 novembre alle ore 11.00 ci sarà una Messa in suffragio  delle donne vittime di femminicidio del territorio presso la Parrocchia di S. Antonio di Padova a Pescara, appuntamento voluto da Pro Vita & Famiglia e Fa.Vi.Va. con il Presidente Carola Profeta che spiega: “Anche a Pescara è il momento di porre l’accento in modo più evidente sul tema, motivo per cui il nostro flash mob di domani sarà simbolicamente in ricordo delle donne uccise, così come la Messa sarà un momento di preghiera in ricordo di quante hanno lottato contro la violenza ma non ce l’hanno fatta. Invitiamo alla partecipazione, proprio per dare corpo al contrasto della violenza sulle donne”.

“Si è aperto un dibattito accesissimo dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, si parla di cause e di colpevoli; talvolta si affronta il tema con superficialità, in altri casi invece viene affrontato senza addentrarcisi pienamente – prosegue. – Il tema è molto ampio e chiama più attori in causa: la famiglia, ad esempio, dove a mio avviso la mancanza della figura del padre può portare una figlia, lo dicono gli studi sociologici, a non riuscire a riconoscere una relazione non sana o una relazione violenta perché non si sente protetta dalla figura del papà”.

“Così come quei ragazzi che crescono senza un padre sono più inclini alla violenza perché il padre è la figura che con autorità pone regole e limiti, insieme a quei ‘no’ che aiutano a crescere. Un monito va fatto anche alla Magistratura: le norme di contrasto alla violenza di genere ci sono, vanno applicate, in caso contrario è inutile chiamare in causa la politica, lo Stato che fa le leggi, le forze dell’ordine che assicurano i violenti alla giustizia”.

“Ora è il momento di unire le nostre forze e contrastare la violenza”- conclude Profeta.