GIORNO DA RICORDARE

Sisma 2016: Castelli, comunità appennino centrale riunita dal Papa

Chieti, 24 novembre 2023. “Quella di oggi è stata una giornata davvero speciale, di forte spiritualità che ha dato ulteriore linfa all’unità e alla coesione che lega la grande comunità dell’Appennino centrale, oggi riunita in udienza con Sua Santità Papa Francesco. Questa esperienza, che porterò sempre con me, ha reso palese il senso di quel ‘metodo sinodale’, che significa ‘camminare insieme’, attraverso il quale dobbiamo compiere l’opera di ricostruzione e di riparazione dell’Appennino centrale. Dopo undici mesi da Commissario i dati parlano finalmente di un cambio di passo. Vedere riuniti insieme tutti i livelli degli enti locali, dai Presidenti delle quattro Regioni del sisma ai 138 Sindaci del cratere, i Vescovi delle nostre diocesi, i Prefetti, i Rettori e i rappresentanti delle professionalità tecniche che contribuiscono alla grande opera alla quale siamo chiamati, restituisce il modo evidente il senso del ‘camminare insieme’ verso un futuro di nuova speranza e di sviluppo per le nostre comunità”. Lo dichiara il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, che oggi in Vaticano ha preso parte all’udienza privata in Vaticano con Papa Francesco.

“Il Santo Padre ha rivolto parole di vicinanza e di sostegno nei confronti delle nostre comunità, verso le quali, sin dal 2016, ha manifestato grande vicinanza ed empatia. Nel suo intervento Papa Francesco ha toccato temi decisivi, che riguardano molto da vicino il lavoro che quotidianamente svolgiamo. In particolare – aggiunge Castelli – quello legato alla sostenibilità ambientale, che è strettamente connessa con la ricostruzione nel cratere, che si sviluppa attraverso il rinnovo del nostro patrimonio edilizio.

Non a caso anche noi, così come Papa Francesco, saremo alla Cop 28 a Dubai dove la Struttura commissariale presenterà il suo modello di ricostruzione: una buona prassi che prevede di affrontare e gestire l’avanzare della crisi climatica favorendo la presenza dell’uomo e il ripopolamento di questi territori. Il contrasto alla crisi demografica, che da tempo affligge l’Appennino centrale, e il contrasto alla crisi climatica sono due facce della stessa medaglia. Particolarmente rilevante è il fatto che il Sommo Pontefice ha fatto riferimento al Programma NextAppennino, la strategia tesa ad accompagnare il rilancio economico e sociale alla ricostruzione materiale. Le persone che voglio restare, o venire a vivere in queste terre, devono beneficiare di adeguati servizi, opportunità di lavoro e condividere un ambiente comunitario.

Attraverso NextAppennino è proprio ciò che stiamo facendo. Il carattere ‘comunitario’ che abbiamo dato a questa ricostruzione è davvero il tratto distintivo che è alla base del cambio di passo che abbiamo impresso alla ricostruzione. Poter ascoltare insieme le esortazioni e le parole di sostegno di Papa Francesco – conclude il Commissario – ci fa tornare a casa arricchiti nello spirito e ancora più di desiderosi di compiere il nostro dovere fino in fondo, senza risparmiarci mai”.




L’AMORE NON ODIA

25 Novembre – giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Rinnovato il protocollo della Rete antiviolenza. Ufficializzati i dati del Centro antiviolenza Donna Alpha. Domani dalle ore 10:30 al Foyer, presentazione nuova stesura del Regolamento comunale sulle pari opportunità

I firmatari: “Istituzioni e associazioni fanno fronte per aiutare le donne che si affidano ad azioni concrete”

Chieti, 24 novembre 2023. Si è aperta con la firma che rinnova il protocollo della rete antiviolenza cittadina la due giorni dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, organizzata dall’Amministrazione, Assessorato alle Pari opportunità, con il Centro antiviolenza del Comune Donna Alpha.  Al Museo Costantino Barbella stamane si sono ritrovate le autorità e le associazioni firmatarie dell’intesa, le cui prime firme sono state poste dal sindaco Diego Ferrara, dal Prefetto S.E. Mario Della Cioppa, dal direttore generale della Asl 2 Thomas Schael, dalla coordinatrice della rete e responsabile del centro antiviolenza Donna Alpha Marialaura Di Loreto, in presenza dell’assessora alle Pari Opportunità Chiara Zappalorto.

A seguire, sempre al Barbella, la presentazione dei dati della Rete, con il report dell’attività della rete antiviolenza per il 2023 che si è aperta con un minuto di rumore in memoria di Giulia Cecchettin e a favore di una mobilitazione istituzionale, sociale e culturale per la prevenzione dei femminicidi e promozione di una cultura nuova. Guarda il video: https://fb.watch/owbChDVGod/

“Il protocollo è foriero di un’azione concreta e utile per la comunità e per le donne che vivono situazioni di violenza e hanno la forza, il tempo e il coraggio di denunciare e di provare a uscire – così il sindaco Diego Ferrara alla firma del protocollo – . Ringrazio il Prefetto che con la sua autorevole firma e presenza porta la città nella rete nazionale della prevenzione, una conferma che per noi equivale a consolidare sia l’unione per la lotta a quella che è una realtà sempre più pesante, perché inspiegabile e ingiustificabile da tutti i punti di vista, sia un’azione che unisce tutte le istituzioni e tutte le realtà sociali e culturali, nonché economiche che tutelano e aiutano le donne a uscire da queste spirali vive. Ringrazio anche la Asl, perché il ruolo delle istituzioni sanitarie è fondamentale per l’emergenza e per l’approccio alla casistica. Ma soprattutto ringrazio il motore della rete, dalla sociologa Marialaura Di Loreto che ne è motore anche come coordinatrice del centro antiviolenza, a tutte le associazioni e realtà firmatarie, che sono un braccio operativo prezioso e sempre attivo, che rende concreta l’azione decisa e promossa dalle istituzioni. Uniti dobbiamo agire ora sull’educazione a tutti i livelli per la tutela delle donne e per far crescere i nostri figli con una sensibilità nuova”.

“Necessario modificare il protocollo per adeguarlo alle nuove leggi, alla situazione aggiornata sulla violenza di genere che è diventata più subdola e più efferata, come dimostra la morte di Giulia e le 106 donne uccisa da gennaio a oggi – illustra Marialaura Di Loreto nella presentazione dei dati della rete – . Alcune sono le novità sui firmatari e contenuti: l’ingresso del tribunale dei Minori, perché abbia valore il trauma della violenza passiva, dei figli costretti ad assistere alla violenza sulle madri e la Casa circondariale, con cui abbiamo già lavorato in tal senso; le azioni sui sex offender perché chi fa violenza va punito e deve essere seguito. I dati. Nell’ultimo anno sono 300 le donne che si sono rivolte al centro attraverso il numero verde 8004325500: 172 le richieste di informazioni, 47 le consulenze legali. Ammontano a 178 le prese in carico. Il profilo che emerge dai dati: per il 36% si tratta di donne dai 30 ai 39 anni, per l’86% italiane. Fautori della violenza sono per il 43% i mariti, per il 20% i compagni e per il 18% gli ex mariti, a seguire ex fidanzati, fidanzati, famigliari, conoscenti ed ex compagni, tutti di origine per l’89 per cento italiana. Guardando al tipo di violenza: il 36 per cento subiscono violenza psicologica; per il 22 fisica; per il 16% sessuale ed economica (pari grado) e stalking 10%. Atroce la violenza fisica: spintoni, schiaffi, scuotimenti e tirate di capelli il 30%; pugni, morsi, testate e cadute per il 24%; utilizzo di oggetti contundenti, il 21%; a seguire strangolamento, uso di armi da fuoco e da taglio, cacciate di casa. Rilevante anche la violenza economica: dal mancato pagamento dell’assegno, all’abbandono economico, al controllo delle spese personali, all’impedimento della ricerca e mantenimento dell’impiego. Sulla violenza sessuale: il 27% un rapporto sessuale subito; richiesta di atti sessuali umilianti; molestie; stupro; prostituzione forzata. Per uscire dalla spirale e ricostruire una posizione e una rinascita personale e professionale: il 96 per centro delle donne prese in carico usufruisce tramite la Rete di sostegni per l’autonomia abitativa e delle politiche per il reinserimento lavorativo. Si tratta di azioni che funzionano, visto che il 96% delle donne prese in carico ha anche terminato il tirocinio extracurriculare previsto. Operativo e con ottima risposta è anche l’incrocio delle situazioni alle possibilità lavorative ottenute con tutte le forze della rete: con percorsi rivolti a donne-madri e ai bambini che hanno assistito a storie di violenza”.

“Abbiamo voluto questa due giorni perché dobbiamo fare la nostra parte come istituzioni che si aprono a una cultura nuova e che propongono nuove soluzioni – conclude l’assessora alle Pari Opportunità Chiara Zappalorto – . Oggi in Giunta abbiamo approvato una delibera con cui porteremo in Consiglio il nuovo Regolamento della Commissione per le Pari Opportunità, le Politiche di Genere e i Diritti Civili. Bisogna agire e farlo immediatamente, perché non ci siano altre morti come quella di Giulia Cecchettin, una goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo da anni”.

Foyer del Teatro Marrucino

Ore 10.30. Presentazione del nuovo regolamento comunale per la Parità di genere: Sindaco Diego Ferrara, assessora alla Parità di genere Chiara Zappalorto, consigliera Barbara Di Roberto, quale proponente.

Ore 11.15. Luoghi comuni o pregiudizi? Spunti di riflessione sulla La violenza contro le donne: Incontro pubblico con la professoressa Pina Lalli, con Sindaco, assessore Zappalorto e dott.ssa Marialaura Di Loreto.




UN CONCERTO PER RACCOGLIERE FONDI CONTRO I TUMORI DEL SANGUE

L’evento realizzato dal Lyons Club vasto Adriatica Vittoria Colonna per onorare la volontà del professor Elio Bitritto

Vasto, 24 novembre 2023. Una raccolta fondi per la lotta ai tumori del sangue in età pediatrica e giovanile: questa la finalità alla base di un evento promosso dal Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna domenica 19 novembre nella Cattedrale di San Giuseppe in Vasto. La serata, intitolata ‘Il dono…cantiamo insieme – a Elio’ e realizzata per onorare una delle volontà del Prof. Elio Bitritto, presidente del Club per ben quattro volte e Melvin Jones Fellow recentemente venuto a mancare, si è svolta all’insegna della musica, con due cori che si sono divisi la scena in una commistione di stili e melodie che ha coinvolto il pubblico presente.

Al cospetto dell’altare maggiore, il Coro Le Voci del Vastese, di cui Elio Bitritto una voce di basso, magistralmente diretto dalla direttrice Maria Del Bianco, ha eseguito una serie di canzoni dal gusto popolare, come la splendida “A la manita nana”, resa magica dall’acustica profonda della Cattedrale.

A seguire, sotto la guida di Silvia Berarducci, ha preso la scena il The New Gospel Choir, che ha saputo armonizzare con le sue voci tutta la platea accorsa, raggiungendo il picco empatico con un classico senza tempo come ‘Stand by Me.’ L’apice della serata viene però registrato quando i due cori si fondono, regalando ai presenti “Lu fuculare”, “Precious Jesus” e “Goodnight, Sweetheart” in una commistione di voci e contaminazione di generi musicali davvero unica.

A precedere il momento musicale, però, i soci del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna hanno inteso ricordare le persone che hanno fatto parte del sodalizio e che non ci sono più con la tradizionale S. Messa celebrata dal parroco don Luca Corazzari. Nomi che il presidente del Club Massimo Molino ha ricordato dopo aver recitato la preghiera dei Lions. Molino che a più riprese ha dedicato pensieri e ricordi ad Elio Bitritto. Nella Santa Messa in suffragio, il tema delle Letture e del Vangelo chiedono all’uomo di pensare come specie e non come genere, un insegnamento cristiano che ben collima con i valori e gli ideali lionistici del “We Serve – noi siamo al servizio”.

Al termine della celebrazione, dinanzi a mamma Maria Pia D’Ugo, l’intervento carico di emozioni di uno dei figli di Elio, Francesco Bitritto, che ha voluto ricordare l’impegno del papà con due storie di vita vera legate alla lotta alla leucemia; parola, quindi, il Cerimoniere del Club Luca Russo, che ha portato il saluto del sodalizio ed accolto le autorità lionistiche ed istituzionali. Tra i tanti presenti, infatti, il presidente emerito del Consiglio regionale d’Abruzzo Giuseppe Tagliente, tra i fondatori dei quell’Associazione culturale S. Michele di cui il Prof. Bitritto è stato presidente per lungo tempo, gli assessori comunali alla Cultura e al Welfare Nicola Della Gatta e all’Istruzione e allo Sviluppo economico Anna Bosco. Profondo l’intervento del primo cittadino di Vasto Francesco Menna che ha ricordato la figura e lo spessore del Prof. Bitritto raccontando anche le tante collaborazioni portate avanti.

Vista la buona riuscita della manifestazione il Lions Club ha deciso di tenere aperta la raccolta fondi ancora per qualche settimana.

Foto Costanzo D’Angelo




GLI EUPHÒRIA ALLA CONQUISTA DI SANREMO 2024

L’avventura della band Abruzzese

Avezzano, 24 novembre 2023. La band emergente Euphòria si trova ad un passo dal palcoscenico più ambito d’Italia, portando con sé un mix vibrante di dinamismo e talento proveniente dalla Marsica e dalla Ciociaria.

Il gruppo è composto da Vincenzo Tatangelo, Marcello Paolini, Simone Paolini, Elena Barbati e Marco Capobianco, che rappresentano l’unità tra le città di Sora, Balsorano ed Avezzano. Il 25 novembre, gli ‘Euphòria’ si esibiranno sul palco di Area Sanremo, per confrontarsi con altri talentuosi musicisti.

L’obiettivo ardente dei giovani è conquistare uno dei quattro ambiti posti disponibili per esibirsi nella prestigiosa cornice di Sanremo Giovani 2024, mostrando la ricchezza artistica e culturale d’Abruzzo.

Al momento, già otto artisti hanno garantito un posto in finale, mentre i restanti quattro partecipanti saranno selezionati direttamente proprio da Area Sanremo il giorno 25 novembre. La Commissione musicale Rai, scelta dal Direttore artistico Amadeus, sarà incaricata di selezionare gli artisti che si uniranno agli altri otto nella competizione finale.

La finale sarà mandata in onda sulle reti RAI il 19 dicembre. Questa straordinaria occasione rappresenta un’opportunità senza precedenti per gli ‘Euphòria’ di inizializzare il loro sogno nel mondo della musica e di portare la Ciociaria e la Marsica sul palcoscenico nazionale.




QUI IN ABRUZZO De Siena Editore

Presentazione del Libro

Magliano de’ Marsi, 24 novembre 2023. Domenica 26 novembre 2023, ore 17:30, un nuovo appuntamento a cura dell’Amministrazione Comunale di Magliano de’ Marsi nel locale Auditorium dell’Istituto Comprensivo G. Di Girolamo.

Tutto pronto per la presentazione del libro QUI in ABRUZZO dell’Editore Paolo De Siena, il quale racconta, attraverso alcune suggestive immagini e testi, i luoghi più belli del nostro amato Abruzzo.

Interverranno: il Sindaco Pasqualino Di Cristofano, il Senatore della Repubblica Guido Quintino Liris, L’Assessore della Regione Abruzzo Mario Quaglieri, il Consigliere della Provincia dell’Aquila Gianluca Alfonsi, l’Editore Paolo De Siena, l’Autrice dei testi Roberta di Pascasio e l’Autore delle Fotografie Giancarlo Malandra. Modererà gli interventi la Dott.ssa Carla Pietrobattista.




RIPARTE DIGI E LODE

I comportamenti green dei clienti diventano fondi per le scuole

Sulmona, 24 novembre 2023. Riparte anche in provincia dell’Aquila l’iniziativa del Gruppo Hera che abbina i comportamenti virtuosi dei clienti alla promozione della digitalizzazione scolastica. A ogni scuola vincitrice 2.500 euro da spendere in tecnologie didattiche.

Digi e Lode: l’iniziativa Hera che favorisce la digitalizzazione delle scuole

Legare i comportamenti dei clienti che aiutano l’ambiente con la promozione della digitalizzazione nelle scuole elementari e medie. È questo l’obiettivo di Digi e Lode, l’iniziativa del Gruppo Hera che riparte per l’anno scolastico 2023/24 in tutta la provincia dell’Aquila, ma con un focus particolare su Marsica e Valle Peligna, le aree in cui si concentra la maggior presenza di sportelli della multiutility.

L’iniziativa negli ultimi anni ha consentito di distribuire complessivamente sulle regioni di Marche e Abruzzo (bacino di territoriale di Digi e Lode), complessivamente 100.000 € alle 40 scuole vincitrici delle diverse edizioni a partire dall’anno scolastico 2019/20.

Come funziona l’attribuzione del punteggio

Il meccanismo di Digi e Lode è molto semplice: ogni volta che un cliente Hera attiverà uno o più servizi digitali gratuiti, tutti con una ricaduta ambientale positiva, concorrerà a incrementare un punteggio ripartito poi tra le scuole del suo comune, originando una classifica, da cui emergeranno gli istituti vincitori. Il cliente dovrà semplicemente attivare il servizio: l’attribuzione dei punti avverrà automaticamente, a cura di Hera.

Servizi digitali che aiutano la sostenibilità e gli obiettivi ONU al 2030

I servizi attivabili sono l’autolettura digitale, che permette di avere bollette sempre allineate ai consumi reali, il Fast Check-up dei consumi, la domiciliazione bancaria, l’invio elettronico della bolletta, il download dell’app My Hera e l’iscrizione ai servizi online.

Si tratta di servizi che oltre a portare maggiore comodità nella gestione della fornitura, hanno un impatto positivo per l’ambiente. Ad esempio, il Fast Check-up consente di acquisire immediata consapevolezza circa i propri consumi domestici, con un forte incentivo a ridurli, la bolletta digitale porta a un risparmio di carta, o, ancora, la domiciliazione bancaria evita gli spostamenti per procedere ai pagamenti.

Fra i comportamenti sostenibili attivabili rientra anche l’iscrizione al nuovo programma #genHERAZIONI di Hera, che attraverso contenuti dedicati, giochi a premi, premia le azioni sostenibili dei cittadini. L’iscrizione al programma, riservata anche ai non clienti Hera, avviene attraverso il sito dedicato https://genherazioni.gruppohera.it/. 

Insomma, alle scelte green dei clienti corrisponde un incentivo economico di Hera verso le scuole: un’azione win-win a tutti gli effetti, che concorre a raggiungere ben 5 dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU al 2030 per lo sviluppo sostenibile del Pianeta (“Istruzione di qualità”, “Città e comunità sostenibili”, “Industria, innovazione e infrastrutture”, “Consumo e produzione responsabili”, “Partnership per gli obiettivi”).

Scegliendo una scuola specifica, punti moltiplicati per cinque

Collegandosi al sito web dedicato all’iniziativa, https://digielode.gruppohera.it/il cliente potrà, inoltre scegliere una scuola specifica a cui attribuire il punteggio acquisito. In questo modo, automaticamente, i suoi punti saranno moltiplicati per cinque.  Al fine di permettere una premiazione equilibrata tra le scuole dei Comuni partecipanti al progetto, verranno generate due classifiche, dividendo le scuole sulla base del numero di abitanti per Comune.

Per ogni scuola la possibilità di aggiudicarsi 2.500 euro

Per l’edizione appena partita, le prime 8 scuole di Marche e Abruzzo avranno la possibilità di aggiudicarsi 2.500 € ciascuna, spendibili in strumenti e attrezzature che favoriscano la digitalizzazione della scuola. Ad esempio, monitor touch, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook, tablet, webcam, stampanti 3D. Ma anche microscopi elettronici o percorsi formativi sulla progettazione tridimensionale. Senza dimenticare gli strumenti ludici per percorsi di apprendimento innovativi, come, ad esempio, i mappamondi digitali.

Saranno premiate 4 scuole al termine del primo quadrimestre, mentre per il secondo la classifica proseguirà e a fine anno ci saranno altri 4 istituti vincitori.

Gilberto Tinti: “energie dell’Azienda e della comunità unite per creare impatto sociale”

“Questo progetto è per noi un esempio di come sia possibile creare un impatto sociale e ambientale concreto, unendo le energie di azienda e comunità locali”, spiega Gilberto Tinti, Responsabile società controllate Marche e Abruzzo di Hera Comm. “Per questo invitiamo le famiglie clienti a partecipare e a votare le scuole sul sito, per farle salire in classifica. In questo modo contribuiranno a ridurre l’impatto ambientale grazie all’utilizzo dei servizi digitali, da un lato, e dall’altro faciliteranno il percorso di innovazione nelle scuole».




TASSA DI SOGGIORNO UNIFICATA

In tutti i Comuni della costa teramana, anche Martinsicuro firma il protocollo di intesa con le “sette sorelle” che porterà all’unificazione del regolamento dell’imposta di soggiorno

Martinsicuro, 24 novembre 2023. In sostanza, a partire dal prossimo anno, le tariffe, il periodo di applicazione della tassa e le esenzioni saranno identici lungo tutto il litorale teramano. La firma è avvenuta lo scorso lunedì 20 novembre, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel Comune di Silvi alla presenza dei rappresentanti dei setti Comuni della costa: erano presenti Andrea Scordella (Sindaco di Silvi), Roberta Di Silvestro (Commissario Prefettizio di Pineto), Mario Nugnes (Sindaco di Roseto degli Abruzzi), Paolo Giorgini  (Assessore di Giulianova), Giorgio Ripani (Assessore di Tortoreto), Simone Pulcini (Vicesindaco di Alba Adriatica). Per Martinsicuro, su delega del Sindaco, era presente il consigliere Umberto Barcaroli.

“Il protocollo che è stato sottoscritto – le parole di Massimo Vagnoni – è frutto di una sempre più stretta collaborazione tra tutti i Comuni della costa e di un un continuo e costruttivo confronto. Siamo convinti che ragionare e agire come territorio di più ampio respiro possa portare a benefici sempre maggiori e di esempi di successo in Italia ce ne sono già diversi”.

Grande soddisfazione anche per il consigliere delegato al Turismo, Umberto Barcaroli: “Le potenzialità di questo protocollo sono enormi – commenta il consigliere – nei prossimi giorni si inizierà a lavorare al brand unico e al portale Città della Costa che rappresenta un punto di partenza per strategie di marketing turistico. Promuovere la nostra bellissima costa teramana di concerto con tutti i Comuni che ne fanno parte porterà grandi vantaggi per tutti”.

“Si tratta di un grande traguardo – le parole dell’assessore al Bilancio e Finanze, Alduino Tommolini – l’idea del Consorzio delle sette sorelle nata oltre un decennio fa, comincia a prendere la sua forma, e l’unificazione del regolamento che sta alla base della sua principale risorsa economica che è per l’appunto l’imposta di soggiorno, ne rappresenta la prova più tangibile. Le grandi unioni, infatti, sono prima di tutto economiche e Martinsicuro, Comune a cui interessa fortemente far parte di aggregazioni strategiche, ha avuto un ruolo fondamentale nella redazione di questo protocollo d’intesa.

Ora grazie a questo ulteriore passo in avanti le entrate derivanti dall’imposta potranno diventare ancor di più un fattore propulsivo della capacità di investimento in infrastrutture e opere del nostro bilancio comunale”.

“La tassa di soggiorno unificata per i sette comuni della provincia di Teramo è un plus importante per la destinazione turistica Abruzzo e in particolare per la nostra provincia che negli ultimi anni sta dando importanti segnali di risveglio nell’ambito della promozione e della cooperazione – commenta, invece, Simone Tommolini, presidente degli operatori turistici di Martinsicuro e Villa Rosa – non posso che augurarmi che questo possa essere il primo di una lunga serie di accordi e interazioni tra le amministrazioni territoriali per permettere al turismo di avere gli strumenti economici e finanziari necessari per competere con le altre destinazioni. Abbiamo molto da recuperare ed è necessario farlo.  Il plus economico che chiederemo ai nostri clienti sarà importante per le casse comunali e chiederemo a breve al Sindaco un incontro per destinarli in maniera corretta e condivisa”.




CONCERTO PER SAN FLAVIANO

Sabato 25 Novembre, alle 19, il coro Sine Nomine nella chiesa di Sant’Antonio curato dall’associazione Nota Fulgens. Ingresso libero.

Giulianova, 24 novembre 2023. Curato dall’associazione culturale-musicale Nota Fulgens, in collaborazione con CulturiAmo, domani 25 Novembre si terrà nella chiesa di Sant’Antonio, l’atteso concerto del coro Sine Nomine, diretto dal Maestro Ettore Sisino. Presenta Maria Rita Piersanti. L’esibizione, nell’ambito dei solenni Festeggiamenti in onore del patrono, San Flaviano. L’inizio è fissato alle 19. L’ingresso è libero. 




DIZIONARIO ESSENZIALE DI ANGELOLOGIA

Strumento divulgativo su spiriti celesti

di Elia Lucchini

Dentro Salerno, 24 Novembre 2023. Questo Dizionario essenziale di angelologia. Tutto sugli angeli dalla A alla Z ad opera di don Marcello Stanzione nasce su richiesta esplicita della casa editrice Il Segno di Udine. Don Stanzione ovviamente è consapevole che un dizionario di angelologia per quanto essenziale avrebbe chiesto la collaborazione di una equipe numerosa di teologi ma in realtà non è facile trovare tra i teologi studiosi interessati alla tematica angelologica inoltre anche se ci fossero stati questo avrebbe comportato una spesa economica notevole…I teologi di professione e gli insegnanti accademici perdoneranno don Marcello se la via seguita da lui in questo dizionario sugli angeli è quella di aver scelto i temi secondo le lettere dell’alfabeto. Meglio questo che niente…E don Stanzione si augura che questo testo possa essere di stimolo per altri dizionari di angelologia con le voci e i temi che mancano in esso.

Scriveva qualche anno fa il compianto don Alessandro Pronzato: “Oggi si assiste a un ritorno degli angeli”. In realtà, questi personaggi celesti non se ne sono mai andati e hanno continuato a svolgere fedelmente la loro missione. Siamo noi, semmai, che ci siamo allontanati da loro, li abbiamo trascurati, abbiamo ignorato la loro presenza e il loro messaggio.

Finalmente, però, stiamo riallacciando i collegamenti con loro, e in particolare riscopriamo la funzione provvidenziale dell’angelo custode. “Se hai bisogno di me, mandami il tuo angelo custode” era il ritornello che padre Pio da Pietrelcina ripeteva ai suoi innumerevoli “figli spirituali” sparsi in tutto il mondo. L’angelo custode costituisce una presenza costante nella vita del frate delle stimate e un mezzo insostituibile del suo apostolato.

Una presenza invisibile, che per lui era invece visibilissima. Tanto che si meravigliava che qualcuno non scorgesse quello che vedeva lui. Assicurava: “Per quelli che sono soli c’è l’angelo custode”. Uno scrittore raffinato, dalla penna delicatissima, don Cesare Angelini confidava: “Io ti so dire che poche verità della religione danno sollievo come questa umanissima, dell’angelo custode, allegra invenzione di Dio. L’aver sempre a lato un non so che d’alato, che ti fa compagnia dappertutto nel buio e nel deserto e nei tremendi esili dell’anima io l’ho come il più bel dono di Dio, anzi come la più stupenda creazione di un Iddio magnifico artista”.

Questo testo potrebbe essere un ottimo regalo di Natale per i numerosi cattolici devoti agli angeli e agli arcangeli.




GOVERNARE CON SFACCIATAGGINE E ARROGANZA

Politicainsieme.com, 24 novembre 2023. Ha fatto fermare il treno a Ciampino perché andava “a lavorare”. Lo ha fatto per il popolo italiano, per “far sentire la presenza dello Stato”. Quella presenza che milioni di pendolari ogni giorno vorrebbero veder materializzare sugli affollati e ritardatari treni e, magari, formati da carrozze adeguate.

Purtroppo, la pezza che il ministro Lollobrigida ha provato a cucire sul buco ha avuto l’effetto opposto. Confermando che al Governo c’è gente che si nutre solo di sfacciataggine ed arroganza e a cui manca persino il senso del ridicolo. E non ricorda la massima: “un bel silenzio non fu mai scritto”.

Avremmo fatto volentieri a meno d’intervenire nuovamente su uno spiacevole episodio se non stesse diventando un motivo di ulteriore frizione nella stessa maggioranza. Strumentale, per carità, non siamo così schiocchi da pensare che ci sia un rigurgito di serietà. Si tratterà sicuramente di un fuoco di paglia. Ma mentre Tajani e i Fratelli d’Italia si e ci dicono che la vicenda è già archiviata, la Lega non si lascia scappare l’occasione per punzecchiare di nuovo Giorgia Meloni prendendo di mira il cognato ministro. E’ il capogruppo dei leghisti al Senato, Massimiliano Romeo, infatti a parlare di comportamenti da evitare. E lo fa ben sapendo che sulla questione dovrà essere Matteo Salvini a intervenire in Parlamento, da titolare del Ministero dei trasporti, dopo la richiesta di un’informativa urgente.

I sondaggi di queste ore parlano chiaro: questa storia non è stata gradita. Ma non se ne farà di nulla, mica siamo in un paese serio. Sarà in ogni caso “divertente” vedere se, e come, sarà sancito il diritto di chiunque a fermare un treno a seconda delle proprie necessità. Purtroppo, la sfacciataggine e l’arroganza non si ferma ai soli esempi che vengono dal Ministro Lollobrigida. E lasciamo perdere tutta la “parentopoli” che sta emergendo giorno dopo giorno in maniera impietosa. Una cosa davvero indecorosa, ma ovviamente giustificata dal Merito che, però, guarda caso, riguarda solo i “Parenti” d’Italia.

Un’altra conferma è venuta dalla iperbolica idea del Presidente della VII commissione parlamentare della Camera dei Deputati, che si dovrebbe occupare di Cultura, Scienza ed Istruzione, Federico Mollicone, di “convocare l’editore della 7 Urbano Cairo e Lilli Gruber in merito a supposte carenze di pluralismo da parte dell’emittente, in generale, e della trasmissione 8 e Mezzo, in particolare. peccato che Mollicone non possa convocare nessuno su questo tema. Almeno per ora, giacché Minculpop non è stato ancora rimesso in piedi ufficialmente. Semmai, ma anche in questo caso non è compito suo, andrebbero convocati i direttori dei telegiornali del servizio pubblico oramai diventati direttamente dipendenti, e quasi in maniera esclusiva, della Presidenza del Consiglio. Peccato che il canone è pagato dagli italiani. E sarà il caso di ricordare che per Giorgia Meloni ha votato quella che, pur sempre, resta una limitata minoranza degli italiani.

Tutto dipende dal manico e la conferma l’ha data ieri in Parlamento la stessa Giorgia Meloni probabilmente convinta di parlare ancora nelle sezioni del Msi, e poi di Alleanza Nazionale, della Garbatella o di Colle Oppio. Quando ha risposto alla domanda di Matteo Renzi su quel costo dei carburanti su cui la stessa Meloni prometteva fuoco e fiamme alla guida di una vettura mentre si riforniva ad un distributore. Ebbene, da Presidente del Consiglio, non può pensare di cavarsela tirando in ballo i rapporti personali del capo di Italia viva con il principe Bin al Salman quando sa benissimo che non è quello il punto. Non si è trattata solo di una stupida risposta a Renzi, ma anche un insulto alla intelligenza degli italiani.




NOLA: STORIA, TRADIZIONI, MERAVIGLIE E IL PREMIO NAPOLI CULTURAL CLASSIC

Nel magnifico Museo archeologico la 18^ edizione del prestigioso Premio letterario e teatrale: i vincitori

di Goffredo Palmerini

Napoli, 24 novembre 2023. Situata a circa 30 km da Napoli c’è Nola, bella città ricca di storia, di singolari tradizioni, di preziose vestigia archeologiche, ma anche attenta alla cultura contemporanea, come la produzione letteraria e il teatro indipendente. Lo fa attraverso il prestigioso Premio Napoli Cultural Classic, concorso che non s’imbelletta di apparenza ma che ricerca l’essenza e la qualità, come vedremo, grazie all’affiatato poker di organizzatori quali l’avv. Carmine Ardolino, presidente dell’associazione promotrice, all’avv. Katiuscia Verlingieri, alla poetessa Assunta Spedicato e allo scrittore Raffaele Messina, con la collaborazione del presidente della Giuria, l’editore Giuseppe Laterza di Bari.

Ben esposta nell’area che contorna il Vesuvio, Nola affonda le sue radici nella preistoria, fino all’età del Bronzo, come testimoniano i reperti ben allestiti nel Museo Storico Archeologico, ospitato nello splendido complesso monastico canossiano di Santa Maria la Nova, nel cuore della città. Una grande sala del museo, infatti, espone la fedele riproduzione di due capanne con relative suppellettili rinvenute nel villaggio preistorico di Nola – una Pompei ante litteram – e sopravvissute grazie ai depositi piroplastici d’una preistorica eruzione del Vesuvio definita delle “Pomici di Avellino”.

Nelle altre sale e lungo il percorso espositivo sono allestiti significativi reperti rinvenuti nell’area nolana che testimoniano le antiche origini della città ad opera degli Etruschi, che la città fondarono nel VII secolo a.C., poi il passaggio dei Sanniti che la conquistarono e ricostruirono, quindi la feconda presenza romana.

Grazie al primo imperatore di Roma, Ottaviano Augusto – che vi dimorò e vi morì nel 14 d.C. – Nola divenne Colonia Felix Augusta, elevata a dignità senatoriale. Le varie epoche storiche sono ampiamente illustrate dalla ricca esposizione museale di suppellettili e arredi funerari, recuperati dalle necropoli della zona, fino alla magnificenza artistica romana testimoniata da una serie di statue di superba finezza marmorea, che culminano nella sala dei rinvenimenti della vicina Somma Vesuviana, con due splendide sculture, del dio Dioniso e di una donna con peplo greco.

Nell’ambiente anche la documentazione della incantevole villa suburbana, per l’imponenza e la bellezza attribuita a residenza di Ottaviano Augusto. Il percorso espositivo si conclude, infine, con la sezione dedicata alla fine del mondo antico ed al periodo medioevale, ad iniziare dal suggestivo complesso delle basiliche paleocristiane di Cimitile, laddove sorse, sulla necropoli pagana, la basilica di San Felice, divenuta prima cattedrale di Nola fino al trasferimento, nel XV secolo, della sede episcopale nella città. Proprio a Cimitile dimorò Paolino di Bordeaux. Ponzio Anicio Meropio Paolino, nato a Bordeaux nel 355 e discendente di una ricca famiglia patrizia romana, figlio di un funzionario imperiale, fu il primo vescovo di Nola. Morto il 22 giugno 431, fu canonizzato come San Paolino di Nola. Patrono della città, è festeggiato nel mese di giugno con la suggestiva Processione dei Gigli, tradizione che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio immateriale dell’Umanità.

La Festa dei Gigli è una antica tradizione popolare di Nola. Si celebra ogni anno la domenica successiva al 22 giugno in onore di San Paolino, per ricordare il suo ritorno in città dalla prigionia in Africa. Il vescovo Paolino, dopo aver donato tutti i suoi beni per riscattare alcuni nolani ridotti schiavitù dai Visigoti, offrì anche sé stesso in cambio della libertà per il giovane figlio d’una vedova. Condotto in Africa, il presule fu riconosciuto dai rapitori dei nolani che decisero di liberarlo insieme ai suoi compagni di sventura. Riaccompagnato in città, il vescovo Paolino fu accolto festosamente con fiori di giglio e portato in processione fino alla sede vescovile, scortato dalle Corporazioni delle arti e dei mestieri con in testa i loro gonfaloni. In memoria di quell’evento la città festeggia il suo Santo patrono con una processione che reca otto torri triangolari piramidali di legno, i Gigli appunto, ricoperte ogni anno con artistici allestimenti di cartapesta a soggetto agiografico o storico.

I Gigli sono obelischi con struttura di legno, alti 25 metri, che culminano con un crocifisso o una statua sacra.  Ogni Giglio rappresenta una delle 8 antiche corporazioni: ortolano, fabbro, calzolaio, bettoliere, sarto, panettiere, salumiere, beccaio. Oltre ai Gigli sfila anche una Barca che simboleggia il ritorno dall’Africa di San Paolino.

I Gigli, pesanti “macchine” di legno con una larga base quadrangolare, sono recati a spalla in processione ciascuno da 120 facchini, senza differenza di ceto tra portatori. Un rito religioso e collettivo, fortemente identitario per la comunità di Nola, davvero molto suggestivo. Si dispiega nell’arco d’una intera settimana per festeggiare il patrono San Paolino, appena dopo la festività canonica del 22 giugno. E’ questa dei Gigli una tradizione che richiama ogni anno a Nola un’imponente presenza di visitatori e turisti. L’ha raccontata con trasporto e passione, insieme alle altre meraviglie esposte, il presidente dell’Associazione Nolana Meridies, prof. Michele Napolitano, nel corso della visita guidata al Museo, dove c’è anche una grande sala dedicata proprio ai Gigli, con le loro riproduzioni in scala.

Ma veniamo ora alla ragione che ci ha visto convocati in questa cittadina dalle sorprendenti bellezze, patria del filosofo domenicano Giordano Bruno che vi ebbe i natali nel 1548, nella quale il vescovo Alfonso Maria de’ Liguori, poi fatto santo, compose nel 1754 il canto natalizio tra i più conosciuti e amati, “Tu scendi dalle stelle”.

Nell’ampio salone al primo piano del Museo, dalle pareti contornate di magnifiche tele, tra cui una splendida Annunciazione di Domenico Antonio Vaccaro, prima metà del Settecento, ed altri pregevoli dipinti delle scuole di Luca Giordano e Ferdinando Sanfelice. Altre belle tele sono esposte nella sala dedicata al Rinascimento. È sabato 18 giugno e si celebra, in questo stupendo contesto artistico, nel salone ormai ricolmo in ogni ordine di posti, la XVIII edizione del Premio Napoli Cultural Classic, dedicato per la Letteratura agli autori di poesia e prosa, e al Teatro indipendente e d’autore, drammaturghi, attori e registi. Della Letteratura edita sono già conosciuti i vincitori, decisi dalla Giuria presieduta da Giuseppe Laterza, la cui consegna dei riconoscimenti è curata da Raffaele Messina. Dei lavori letterari inediti sono già stati diffusi i nomi dei finalisti, ma i nomi dei vincitori della sezione Letteratura inedita, curata da Assunta Spedicato, si conosceranno in tempo reale solo nella cerimonia di consegna dei premi. Altrettanto avviene per la sezione Teatro. Del tutto nuovo e speciale, invece, è il Premio per il Giornalismo internazionale.

Presenta l’evento, con particolarissima grazia e professionalità, la giornalista e conduttrice Ertilia Giordano, con la collaborazione di Antonio Russo. La serata, puntualmente alle 19, ha inizio con un incipit dell’attore e poeta Marco Caciotti, con la declamazione della sua lirica Dea Fortuna. Lo stesso attore e il giovane talento Giovan Battista Lillo Odoardi curano la lettura di brani poetici e letterari delle opere vincitrici. Presidente onorario del Premio è l’insigne poeta scrittore e accademico prof. Hafez Haidar, Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, candidato al Nobel per la Pace e per la Letteratura. È lui chiamato ad aprire la serata, con l’indirizzo di saluto che egli rivolge al presidente del Premio avv. Carmine Ardolino, a Katiuscia Verlingieri, ad Assunta Spedicato, a Raffaele Messina, al presidente della Giuria, Giuseppe Laterza, e a tutti i giurati per l’accurato lavoro svolto.

Primo vincitore ad essere chiamato sul podio, per la sezione Libri stranieri, è lo scrittore argentino Ariel Luppino, per il romanzo “Las brigadas”. L’autore, presente con un toccante videomessaggio, definisce la sua opera “…storia di un triangolo amoroso, una specie di autobiografia segreta, occulta, narrativamente dissimulata… Più che a “Las brigadas”, questo premio va a “Le brigate”, romanzo parallelo, anzi simmetrico al mio, e interamente scritto da Francesco Verde. Ho letto “Le brigate” come ciascuno di voi, e con l’assoluta consapevolezza che mai avrei potuto scriverlo così. Conosco poco l’italiano, e quel poco l’ho imparato grazie a “Le brigate”. Nel leggerlo, trovavo nuova e strana ogni singola parola; eppure, mi sembrava, a volte, di riuscire a intuirne la musicalità […] Voglio dire che Francesco non è un semplice traduttore, ma un mago, la cui magia non si vede, e che tutti apprezziamo proprio perché non si vede. Trovo giusto, quindi, che questo premio (così come ogni altro riconoscimento futuro) vada a chi ha saputo inventare ciò che era già stato inventato, e renderlo nuovo agli occhi di noi lettori. Molte grazie a Francesco Verde per il suo lavoro. E molte grazie, ancora una volta, ai membri della giuria del Festival Napoli Cultural Classic per averlo premiato.” Il Premio ad Ariel Luppino lo ritira Alda Coppola, responsabile della sezione Libri stranieri.

Per la Letteratura edita, chiamati sul palco, vanno Raffaele Messina e lo scrittore Carlo Vecce, autore del romanzo “Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo” (Giunti, 2023). Una conversazione-intervista in cui il prof. Vecce, ordinario di Letteratura italiana all’Università Orientale di Napoli, stimolato dalle domande di Raffaele Messina, racconta la storia di Caterina, una schiava circassa giunta a Firenze, dove un giovane notaio s’innamora di lei e le dà un figlio, Leonardo da Vinci.

È una storia, quella di Caterina, del tutto sconosciuta perché mai rivelata da quel tempo, che l’autore, sulla base di accurate ricerche storiche e filologiche nelle biblioteche toscane, è riuscito a trarre dal mistero attraverso il rinvenimento d’un documento originale dell’epoca. Piuttosto che un saggio, come ha sottolineato Raffaele Messina, il prof. Vecce ha scelto di scrivere un romanzo-verità sulla vita di Caterina, corposo come un tomo ottocentesco, ma davvero coinvolgente, nel quale viene fatta rivivere quella dolorosa esperienza umana in pagine di narrativa struggenti che gettano nuova luce sull’intero Rinascimento italiano. In queste sintetiche considerazioni c’è anche la motivazione del Premio Napoli Cultural Classic per la Letteratura edita, meritoriamente conferito a Carlo Vecce.

Il Premio della Critica “Gabriella Valera”, istituito per ricordare la scrittrice, è stato assegnato a Davide Rocco Colacrai per la poesia “Il ragazzo che salì sulla collina dei poeti – aula n. 418”. È chiamato l’editore Giuseppe Laterza a premiare per la sezione Poesia. A vincere il 1° premio nella sezione Poesia è Tiziana Monari, con il componimento “Robb elementary school”. La lirica evoca momenti lontani, sensazioni giovanili del tempo della scuola, in cui ognuno cerca di imbastire il suo futuro, tra fisionomia esteriore e indagine interiore. Il mondo delle illusioni rivela le sue amare verità, mentre la natura, imperterrita come il tempo, mostra la sua eternità tra il cadere di stelle e il volo di un calabrone. L’effetto narrativo si snoda carico di fatalità e verità, evocando schemi letterari che ricordano il grande Kipling.

Al 2° posto Poesia si classificano ex aequo Carmela Pisani e Graziella De Cillis. Per la sezione Racconto vince Michela Buonagura con il testo “Voglio di più”. È una storia ambientata in una Napoli descritta molto bene nel romanzo La pelle di Curzio Malaparte, dirompente e sconvolgente per l’immediatezza della fotografia di un mondo assurdo e crudele prodotto dalla guerra. Con lodevole capacità di sintesi, servendosi anche del linguaggio popolare, l’autrice riesce a dipingere magistralmente una storia che si conclude con un grido di speranza, un “Voglio di più” che riecheggerà come costante anelito di rinascita e di pace. A premiare la vincitrice lo scrittore architetto Salvatore Esposito. Al 2° posto ex aequo si classificano Corrado Pinosio, Maria Manico e Paolo Sabatino.

Per la sezione Teatro autori il 1° Premio se lo aggiudica Patrizia Ercole, con l’opera “Lisetta Carmi fotografa. Lamia seconda vita”. Al 2° posto ex aequo si classificano Debora Lacatena, Luciano De Leonardis e Paolo Sabatino. Al regista Carlo Cerciello va il Premio Napoli Cultural Classic per il Teatro. Gli consegna l’artistica statuetta Katiuscia Verlingieri.

Acclamato dal pubblico per un riconoscimento davvero meritato nel rappresentare pienamente il teatro indipendente, grazie anche al suo impegno umano ed intellettuale per il mestiere dell’artista, per l’impegno culturale e politico da regista e per la grandezza con la quale sa esprimere la vocazione d’un teatro politico di impegno civile e sociale. Cerciello è riuscito ad affidare alla voce del teatro il compito di diffondere la silenziosa controrivoluzione del sentimento e della poesia. Vincitore del Premio per il Teatro è inoltre Fabio Pisano con la raccolta delle sue opere “Prossimità”, con le quali ha conquistato un pubblico teatrale attento e competente per la capacità della sua scrittura drammaturgica di predisporre una specie di sistema binario, a due velocità, nel quale si alternano frasi brevissime dal ritmo un po’ artificiale, a vere e proprie “esplosioni” di un’intensità travolgente. A consegnare il riconoscimento l’attore poeta Marco Caciotti. Sempre per il Teatro viene premiato l’attore Fabio Brescia per lo spettacolo “As it was, l’ultima ora di vita del dottor Semmelweis”. L’attore, tra l’altro, è tra i protagonisti del film “L’ombra di Caravaggio” con Riccardo Scamarcio e Isabelle Huppert, per la regia di Michele Placido, e ha interpretato anche il nuovo film di Michele Placido su Luigi Pirandello “Eterno visionario”.  Sempre per il Teatro il Premio va all’attrice Cecilia Lupoli, reduce dal successo dello spettacolo Cassandra, con la regia di Carlo Cerciello. Con il suo raffinato talento arriva al suo pubblico con una recitazione impeccabile e fisica. Riesce a stupire gli spettatori, con un testo non facile ed un’ambientazione essenziale, elementi che le danno la possibilità di esprimersi al meglio, giocando con il corpo e con la voce, con un effetto coinvolgente. L’attrice viene premiata dal consigliere Vincenzo Cirillo della Città metropolitana di Napoli.

L’attore Luca Riemma riceve il Premio per aver interpretato, nel film “Lamborghini-The Man Behind the Legend” di Bobby Moresco, in maniera eccellente il ruolo di Giotto Bizzarrini, uno degli artisti dell’auto del secolo scorso. L’attore si è contraddistinto per la fedele interpretazione del personaggio, mettendo in evidenza, agli occhi dello spettatore, la sua capacità creativa all’interno dell’azienda automobilistica.

A premiare l’attore l’Arch. Giacomo Franzese, apprezzato direttore del Museo. Il produttore e musicista Lorenzo Maffia, che ha collaborato alla colonna sonora del film “C’è ancora domani”, film d’esordio di Paola Cortellesi quale regista che sta sbancando ai botteghini, viene chiamato per la sezione Finestra sui giovani a premiare due giovanissimi attori teatrali, con le seguenti motivazioni: Nicolas Errico “Talentuoso attore che ha già maturato diverse esperienze in teatro e non solo, sotto la guida di registi di fama internazionale come Elio Giordano nel 2018 e Matteo Garrone per un cortometraggio. Per la capacità di far valere le proprie doti artistiche”;

Graziano Purgante “Per essere riuscito a rappresentare in modo magistrale i meandri della mente e le sfaccettature del comportamento umano e a dare carattere al personaggio interpretato in “Dispacci di Mosca”; un ragazzo nel quale non prevale solo l’aspetto materiale, bensì le prese di posizione, gli sbilanciamenti decisionali e soprattutto la carica esplosiva di emotività. Ai due giovani e bravi attori va il Premio Napoli Cultural Classic 2023. Lo speaker di Radio Rai Silvio Martino, per la sezione Teatro Finestra sul mondo, consegna il Premio agli attori Francesca Borriero, Emanuele Valenti e Michelangelo Dalisi “per la capacità di calarsi con naturalezza nei personaggi, quella di rendere evidente alcune dinamiche di relazione, quando solitudine e monotonia diventano le basi di corti circuiti, di singoli confinamenti dalla realtà. Allora, entrare nel personaggio, diviene una sfida, una prova di anima e corpo per la quale non basta il solo talento.”

I tre attori vincono il Premio 2023 per lo spettacolo La Macchia. L’esecuzione dei brani musicali che hanno aperto la serata è stata eseguita dalla splendida voce e al pianoforte dal musicista Arturo Caccavale, mentre la regia è stata curata da Lorenzo Maffia sotto la direzione artistica di Napoli Cultural Classic. A conclusione della manifestazione c’è da registrare l’intervento di Carmine Ardolino con un caloroso ringraziamento a tutti i collaboratori, un grazie speciale al direttore del Museo Giacomo Franzese per l’ospitalità e le congratulazioni a tutti premiati e classificati nelle varie sezioni del Premio. Una bella foto di gruppo ha sancito infine il successo di questa XVIII edizione.

C’è infine un’annotazione sul Premio Napoli Cultural Classic per il Giornalismo internazionale, tributato in questa XVIII edizione. È stato conferito in apertura di serata, subito dopo l’indirizzo di saluto che il prof. Hafez Haidar ha rivolto al pubblico e agli organizzatori della manifestazione, in primis all’avv. Carmine Ardolino, deus ex machina del prestigioso Napoli Cultural Classic. È stato lo stesso prof. Haidar a richiamare pur senza nominarlo, il profilo biografico del vincitore, giornalista internazionale con significative collaborazioni con agenzie internazionali e con importanti testate in lingua italiana nel mondo, fecondo scrittore di rilevante finezza e sensibilità, con un passato trentennale al servizio come amministratore e vicesindaco della sua meravigliosa città, L’Aquila. Ha dato quindi lettura della motivazione alla base del conferimento del Premio: “Per aver contribuito con i suoi scritti alla diffusione della cultura abruzzese nel mondo e alla conoscenza dell’emigrazione italiana. Scrittore e giornalista eccellente, impegnato a valorizzare le comunità italiane all’estero, è riuscito a far prevalere una buona concezione dell’Italia a livello internazionale. Riceve il Premio Napoli Cultural Classic per il Giornalismo internazionale lo scrittore giornalista Goffredo Palmerini.”

Proprio dalle mani del prof. Haidar viene consegnato il prestigioso premio a chi scrive, che in un breve intervento ha ringraziato gli organizzatori del Premio e la Giuria, avendo peraltro parole di gratitudine verso tutti e ciascuno dei presenti per la vicinanza e l’affetto che nel 2009 ebbero nei confronti dell’Aquila colpita dal terribile sisma che squarciò il suo prezioso tessuto urbano ricco d’arte e di raffinate architetture. Ora la città è quasi completamente rinata, più bella di prima.

E il gioiello del suo centro storico, racchiuso nella cinta delle sue trecentesche mura, tra i più vasti d’Italia, offre a tutti le sue meraviglie di bellezza. E dalla città soprattutto si eleva, specialmente in questi drammatici tempi di guerra, il forte appello di perdono, di riconciliazione e di pace donato all’umanità da papa Celestino V attraverso la Perdonanza, il primo giubileo della cristianità che egli concesse il 29 agosto 1294 all’atto della sua incoronazione a pontefice nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Un dono di misericordia destinato a chiunque, sinceramente pentito e confessato, varchi la Porta Santa della basilica dai Vespri del 28 agosto a quelli del giorno immediatamente successivo, come ogni anno sempre avvenuto dal 1294. L’Aquila, dunque, città d’arte tra le più belle, ma prima di tutto Capitale del perdono, della riconciliazione e della pace, come papa Francesco l’ha definita il 28 agosto 2022 aprendo la Porta Santa al mondo.   




A SCUOLA DI EMPATIA FELICITÀ E DISABILITÀ

Il Progetto Sentinelle Civiltà e Felicità del cav. Claudio Ferrante patrocinato dall’associazione Carrozzine Determinate, incontra i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Collecorvino.

Collecorvino, 24 novembre 2023. Interessati e partecipi a tutte le attività esperienziali svolte durante le mattinate di Progetto, gli studenti hanno interiorizzato e compreso come pregiudizi e parole possano costituire barriere alla partecipazione sociale delle persone con disabilità al pari delle barriere architettoniche. 

Seduti in carrozzina e guidati da Claudio Ferrante hanno poi affrontato le difficoltà che l’ambiente crea a tutti coloro che vivono una condizione di limitazione motoria.

“Un percorso motivazionale ed emozionale, di educazione all’affettività e all’inclusività, alla scoperta della ricchezza della diversità e della peculiarità di ognuno di noi.  Empatia significa mettersi nei panni dell’altro ed oserei dire per conoscere meglio anche se stessi.

Un sentito ringraziamento all’Associazione Carrozzine determinate ed in particolare al cav. Claudio Ferrante per aver presentato il progetto al nostro Istituto. I ragazzi e le ragazze delle classi prime della Scuola secondaria di Primo Grado G. D’Annunzio dell’Istituto Comprensivo Collecorvino unitamente ai loro docenti sono stati impegnati in questi giorni nelle diverse azioni del progetto “Sentinelle di  Civiltà e felicità“ che hanno stimolato la riflessione e il dibattito.

Toccante la restituzione dei lavori prodotti, delle sensazioni provate in questi giorni e riportate con entusiasmo dagli alunni nella giornata conclusiva del progetto a cui hanno partecipato anche i genitori. Un sentito ringraziamento all’Amministrazione Comunale, al Sindaco Paolo D’Amico, ai volontari della Protezione Civile, al servizio dei Vigili Urbani per la partecipazione attiva per la riuscita di questa iniziativa. Il proposito è poter coinvolgere anche nei successivi anni scolastici un numero sempre maggiore di alunni. “Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze perché l’unicità è il seme della libertà”.

Così si è espressa la dirigente Natascia Verzella che ha fortemente voluto questo progetto per i suoi studenti. Anche il sindaco di Collecorvino Paolo D’Amico ha partecipato direttamente alla passeggiata empatica così commentando: “Un’occasione di forte crescita per i ragazzi dell’ Istituto Comprensivo di Collecorvino, che con la Passeggiata in carrozzina hanno potuto sperimentare e vivere in prima persona la quotidianità di tutti coloro che non hanno possibilità di camminare, ritrovandosi ad affrontare per alcuni minuti le dinamiche e le difficoltà della quotidianità delle persone con disabilità.

Un momento a mio parere di fondamentale importanza per imparare a mettersi nei panni dell’altro, a comprendere le sue necessità e a crescere nell’ empatia e nella condivisione delle esperienze e dei vissuti. Un percorso di grande importanza e grande valore del quale ringraziare gli organizzatori e naturalmente il corpo docente”.

Con il patrocinio dell’Associazione Carrozzine Determinate e il sostegno della sanitaria Artes di Montesilvano, che si ringrazia per la sensibilità e la fornitura delle carrozzine. Anche gli studenti nella scuola secondaria D’annunzio di Collecorvino si sono diplomati sentinelle!

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




FESTA DELL’ALBERO

Fossacesia, 24 novembre 2023. Il sindaco Enrico Di Giuseppantonio e l’assessore all’Ambiente, Umberto Petrosemolo, hanno celebrato insieme alla dirigente dell’Istituto Comprensivo di Fossacesia, prof. Rosanna D’Aversa, ai docenti, ai rappresentanti dei genitori,  agli alunni della scuola dell’Infanzia di Fossacesia Marina e del capoluogo, la Festa dell’Albero, giunta alla sua XIII edizione.

Nel corso della manifestazione, che vuole ribadire l’importanza degli alberi per la sostenibilità ambientale, sensibilizzare la popolazione, in particolar modo le nuovissime generazioni, alla tutela del verde e promuovere l’incremento del patrimonio arboreo cittadino, sono stati piantumati alberi nei due plessi scolastici.




STRAGE DI CANI DA TARTUFO

Appello di Cerretano: le autorità trovino i responsabili

Pescara, 23 novembre 2023. Ci affidiamo alle autorità affinché facciano il loro lavoro e trovino chi ha commesso questa strage. Fabio Cerretano, presidente nazionale della Federazione nazionale associazioni tartufai italiani, interviene nuovamente sulla strage avvenuta sabato tra l’Abruzzo e il Molise. I trenta cani uccisi sono per Cerretano un vero e proprio “atto di barbaria” che va punito in ogni modo.

“Non è il numero dei cani ma è l’atrocità compiuta che ci deve far riflettere – ha continuato Cerretano – come si può compiere un gesto simile? Come si possono creare delle esche con il preciso scopo di andare a uccidere dei cani? Quanto è accaduto è vergognoso e chi ha compiuto questo atto deve essere rintracciato e punito dalle autorità competenti. A loro ci affidiamo affinchè venga fatta giustizia per i tanti cercatori di tartufo che ancora oggi piangono per i loro cani barbaramente avvelenati. Faccio appello a tutte le forze coinvolte per fare in modo che non ci siano più morti da piangere e soprattutto che chi ha commesso questa strage venga trovato e punito”.

Sul caso è stata aperta un’inchiesta e i carabinieri forestali stanno cercando di ricostruire tutto l’accaduto grazie anche al lavoro svolto dall’unità cinofila nucleo antiveleno di Frosolone (Isernia) che con l’ausilio di un pastore belga ha passato al setaccio tutta l’area per trovare le altre esche avvelenate.




ASSURDO CHE SI DEBBA SPERARE DI AVERE FORTUNA

La Di Girolamo (M5S) sulla galleria San Silvestro

Pescara, 23 novembre 2023. Quanto accaduto nella giornata di ieri con la tragedia sfiorata nella galleria San Silvestro è allarmante, solo la fortuna ha evitato il peggio. A questo siamo ridotti, ad affidarci alla fortuna per poter circolare tranquillamente e senza pericoli per le nostre strade e gallerie.

Non voglio strumentalizzare nulla, nel modo più assoluto, ma bisogna prendere coscienza di una situazione di certo non nata l’altro giorno, anzi.

La mia parte politica già diversi anni fa aveva chiesto al ministro delle Infrastrutture di promuovere azioni ispettive, anche tecniche, per verificare eventuali responsabilità sullo stato delle gallerie e sui lavori effettuati, visto che proprio i lavori di manutenzione si sono mostrati tutt’altro che risolutivi. Si è andati avanti con interventi tampone che hanno nascosto il problema, senza pensare a soluzioni concrete anche se ovviamente più impegnative sotto tanti punti di vista.

Parliamoci chiaramente, qualcosa negli anni non ha funzionato e continua a non funzionare. L’incidente di ieri è un urlo assordante, che ci ricorda la fondamentale importanza degli investimenti a tutela del territorio e per arginare il dissesto idrogeologico.

In ballo c’è la sicurezza dei cittadini in un tratto di strada importante e trafficato. Cosa è stato fatto? Sinceramente non saprei dirlo ma mi aspetto delle risposte su questa situazione da parte di tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella vicenda.




LA VIA MAESTRA

Il senso della democrazia

Giulianova, 23 novembre 2023. DEMOS e l’Associazione Antonio Gramsci – Abruzzo, in collaborazione con la CGIL Teramo, l’ANPI provinciale e l’ARCI provinciale, organizzano per sabato 25 novembre 2023, a partire dalle ore 17:30, presso la Sala Bruno Buozzi a Giulianova, una iniziativa dal titolo: LA VIA MAESTRA: il senso della democrazia.

Molti sono i segnali che vengono dal mondo della politica e delle istituzioni che impongono una attenta riflessione sul senso della democrazia, sul suo significato profondo, sui rischi che corre.

Una riflessione sulla Democrazia, che nel nostro Paese trova compiuta rappresentazione e realizzazione nella Costituzione, nata dalla Resistenza al nazifascismo, e sulla portata potenzialmente distorsiva della Democrazia medesima di ogni provvedimento di modifica della Costituzione.

Una riflessione sulla necessità di comprendere come la difesa della Costituzione sia in primo luogo difesa della Democrazia, difesa dei diritti universali dei cittadini.

Una riflessione su come esercitare, nel rispetto dei principi costituzionali, le necessarie battaglie per preservare e difendere la Democrazia italiana da ogni possibile distorsione.

Una riflessione per provare a comprendere le ragioni che portano la maggioranza dei cittadini a non esercitare il diritto di voto e rifugiarsi nell’astensionismo. Da fare con partiti, forze politiche e sociali, associazioni, per capire che l’antidoto all’astensione è la partecipazione dei cittadini.

Gli imminenti appuntamenti elettorali, quello per la elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale e quello per la elezione del Sindaco di Giulianova e del Consiglio comunale, richiedono da parte di tutti una assunzione di responsabilità non solo in riferimento al governo dei territori e delle comunità, ma anche (e soprattutto) in ordine alla qualità della nostra Democrazia. Di tutto questo si parlerà sabato 25 novembre a Giulianova.

Foto: Ekuonews




AVVIATO IL PERCORSO DI CONFRONTO CON I CITTADINI

Raccogliere contributi sul progetto delle barriere acustiche ferroviarie

Roseto degli Abruzzi, 23 novembre 2023. È stato avviato ieri sera in Sala Consiliare il percorso di confronto con il territorio e i suoi rappresentanti promosso da Rete Ferroviaria Italiana – società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane – per sviluppare e realizzare un progetto condiviso per l’inserimento delle Barriere acustiche nel Comune di Roseto degli Abruzzi.

Un incontro che ha visto la partecipazione del Sindaco Mario Nugnes, dei Consiglieri Comunali di Maggioranza e di Opposizione e al quale sono stati invitati anche i Presidenti e tutti i componenti dei 12 Consigli di Quartiere di Roseto degli Abruzzi.

In questo primo incontro RFI ha presentato il lavoro svolto per promuovere una visione integrata delle barriere acustiche con le vocazioni e le peculiarità dei luoghi e alcuni possibili concept progettuali con l’obiettivo di realizzare un progetto “a misura di territorio” con il contributo dei cittadini e dei portatori di interesse.

A breve, quindi, si predisporrà un calendario di nuovi appuntamenti per raccogliere il contributo di tutti: prima attraverso un nuovo incontro aperto a tutta la cittadinanza di Roseto e, successivamente, organizzando una serie di walkshop sul territorio coinvolgendo i residenti delle aree oggetto dell’intervento per ascoltare i bisogni dei cittadini e promuovere sinergie operative per coniugare le caratteristiche progettuali e realizzative dell’opera con le opportunità per la trasformazione e rigenerazione sostenibile degli spazi urbani.

“Stiamo lavorando, grazie all’impegno dei Consiglieri Comunali Paolo De Nigris e Vincenzo Addazii, per rendere concreto il percorso di condivisione con il territorio rispetto al progetto sulle Barriere acustiche – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Lo abbiamo fatto inizialmente attraverso un confronto costante con RFI e, successivamente, attraverso la pianificazione di una serie di incontri che interesseranno le zone coinvolte dall’intervento e, più in generale, tutta la cittadinanza di Roseto degli Abruzzi chiamata a dare il suo contributo di idee e di soluzioni.

Con l’avvio del confronto con RFI, e con l’incontro di ieri in Sala Consiliare, stiamo dando seguito, tra l’altro, anche a quanto disposto nella Risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Roseto il 7 marzo del 2019 – aggiunge il Sindaco Mario Nugnes – Una risoluzione votata anche da buona parte degli attuali Consiglieri di Opposizione e nella quale si chiedeva la sospensione del progetto presentato all’epoca con lo scopo di trovare una soluzione progettuale diversa al fine di rendere meno impattante l’intervento proposto.

Ed è questa la strada che la mia amministrazione ha inteso avviare. In merito alle polemiche emerse da una parte degli intervenuti e riferitemi a mezzo stampa, invito tutti gli attori coinvolti a partecipare in modo propositivo e senza pregiudizi ai prossimi appuntamenti di confronto, organizzati con lo scopo di realizzare un’opera che sia in armonia con il territorio, impattante il meno possibile e che al contempo risolva l’annoso problema legato alle emissioni rumorose provocate dal passaggio dei convogli ferroviari”.




ENERGIA DAL PROFONDO

La Promessa Sostenibile dell’Eolico Marino

Francavilla al Mare, 23 novembre 2023. In un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali, l’energia eolica marina si sta affermando come una delle soluzioni più promettenti per un futuro sostenibile, attraverso le energie rinnovabili. Secondo le stime dell’IRENA, l’International Renewable Energy Agency, entro il 2030 questa fonte di energia coprirà circa il 24% del fabbisogno energetico globale. Questa proiezione mette in luce il crescente interesse e gli investimenti in un settore che unisce innovazione e rispetto per l’ambiente.

I parchi eolici marini si dividono in due categorie principali, ciascuna adattata a specifiche esigenze ambientali e logistiche:

  • Impianti eolici con turbine fissate al fondale marino, ideali per le acque poco profonde e vicino alle coste
  • Impianti eolici con turbine su piattaforme galleggianti, ottimali per l’alto mare.

Entrambi i tipi sfruttano la forza del vento, una risorsa rinnovabile e inesauribile, per produrre energia elettrica senza emettere gas serra.

I vantaggi dell’eolico marino rispetto a quello terrestre sono notevoli. In mare, i venti sono generalmente più forti e più costanti, il che rende l’energia prodotta più affidabile e costante. Inoltre, questi impianti occupano spazi meno estesi rispetto a quelli terrestri e hanno un impatto visivo e acustico minore. Un altro aspetto fondamentale è la riciclabilità dei materiali utilizzati per le pale eoliche, che contribuisce ulteriormente alla sostenibilità di questa fonte energetica.

Nonostante i benefici, l’energia eolica marina presenta anche delle sfide. La costruzione e la manutenzione di questi impianti implicano costi elevati, soprattutto in acque profonde, e necessitano di una particolare attenzione alla salvaguardia della fauna marina. Tuttavia, i progressi tecnologici e la riduzione dei costi di installazione, che hanno visto una diminuzione del 48% tra il 2010 e il 2020, sono segnali incoraggianti per il futuro del settore.

Belgio: Leader Nell’Eolico Offshore e Innovazione Energetica

Il Belgio sta emergendo come un pioniere nell’ambito dell’energia eolica offshore, dando una svolta decisiva alla sua strategia energetica. Con un impegno significativo nel Mare del Nord, il paese sta vivendo una trasformazione nel settore energetico, unendo innovazione e sostenibilità. Questa spinta verso un futuro più verde è rappresentata emblematicamente dall’ambizioso progetto Princess Elisabeth Island, destinata a diventare un fulcro per la generazione di energia eolica offshore. Questo sviluppo non solo rafforza la posizione del Belgio come leader nell’eolico offshore, ma stabilisce anche nuovi standard per la sostenibilità e l’innovazione nel settore energetico globale.

Isola Elisabetta: Il Nuovo Epicentro dell’Energia Verde

Il progetto dell’Isola Principessa Elisabetta sarà posizionato strategicamente nel Mare del Nord e servirà da hub centrale per l’eolico offshore e sarà la prima isola energetica artificiale al mondo. Con una superficie di circa cinque ettari in superficie e ulteriori 20-25 ettari sott’acqua, l’isola diventerà un nodo fondamentale non solo per il Belgio, ma per tutta l’Europa.

Le aspettative per questo progetto sono notevoli:

  1. Incremento della Capacità Produttiva: Si prevede un aumento della capacità energetica belga da 2 gigawatt a 8-10 gigawatt entro il 2040.
  2. Interconnessioni Internazionali: L’isola faciliterà collegamenti energetici con la Danimarca e il Regno Unito, creando una vasta rete europea nel Mare del Nord, diminuendo la dipendenza dall’energia russa, così da diminuire il caro bolletta.
  3. Innovazione Tecnologica: Princess Elisabeth Island sarà la prima isola energetica non servita da personale umano, una novità assoluta nel panorama energetico globale.

Inoltre, il progetto si concentra fortemente sulla sostenibilità ambientale. La tutela della biodiversità marina è un elemento chiave, con un approccio di design inclusivo della natura che mira a proteggere e potenzialmente ripristinare l’ecosistema marino. Questa attenzione all’ambiente si riflette anche nei metodi di costruzione e nella manutenzione delle strutture, che saranno attuate con il massimo rispetto per la vita marina.

Sicurezza e Sostenibilità: Priorità del Progetto

La sicurezza è un altro aspetto cruciale del progetto, soprattutto in un contesto geopolitico in cui le infrastrutture energetiche sono diventate obiettivi sensibili. La protezione delle strutture contro sabotaggi e attacchi è diventata una priorità. Questo impegno nella sicurezza sottolinea l’importanza strategica dell’isola nel quadro dell’indipendenza energetica europea.

A sottolineare ulteriormente l’importanza del progetto, sono state stanziate sovvenzioni significative, incluse quelle dalla Commissione Europea nell’ambito del piano di ripresa post-Covid-19. Questi investimenti riflettono la fiducia nel potenziale dell’isola di diventare un punto di riferimento per la produzione di energia rinnovabile e sostenibile. Grazie a questo progetto gli stati facenti parte di questo progetto non solo riusciranno a risparmiare sulle emissioni, utilizzando energia rinnovabile, ma anche a diminuire l’utilizzo del gas, questo tipo di utilizzo dell’energia è una delle nuove possibilità di energia sostenibile come il fotovoltaico.

In conclusione, il progetto dell’Isola  Princess Elisabeth Island, non è solo un passo avanti per il Belgio, ma un esempio luminoso per il mondo intero su come l’innovazione e la sostenibilità possano andare di pari passo nella transizione energetica. Con una visione lungimirante e un impegno concreto verso l’ambiente, il Belgio sta tracciando un percorso da seguire per un futuro energetico più pulito e sicuro.

Alessandra Alfia Selvaggi




IL TIKITAKA SI SCHIERA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Homenewsil TikiTaka si schiera contro la violenza sulle donne

Francavilla al Mare, 23 novembre 2023. Il Tikitaka Futsal aderisce convintamente alla campagna promossa da Lega Nazionale Dilettanti e Divisione Calcio a cinque in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Per la partita contro il Molfetta, un seggiolino del PalaRigopiano verrà colorato di rosso e le giocatrici scenderanno in campo con un segno rosso sul volto.

Inoltre, il Tikitaka Futsal Francavilla ha scelto di caratterizzare tutte le comunicazioni riferite alla partita pubblicate dai nostri canali di comunicazione, mediante il colore rosso e riportando il numero antiviolenza 1522, un recapito gratuito e pubblico, attivo 24h su 24 che accoglie, con operatrici specializzate, le richieste di aiuto e sostegno delle donne vittime di violenza e di stalking.

Ci vediamo tutte e tutti al PalaRigopiano domenica 26 novembre alle ore 18:00, per goderci una splendida giornata di sport e affermare insieme basta alla violenza di genere.




VIOLENZA DONNE

Pagano: Mai Sole imperativo come uomo e come politico

Roma, 23 novembre 2023. Mai sole è il titolo che avete scelto per questo convegno, ‘mai sole’ è un imperativo che, come uomo e come rappresentante delle Istituzioni, voglio condividere con voi oggi, a poche ore dalla celebrazione della Giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, che cade proprio il 25 novembre. E un segnale in queste ore arriva proprio dal Parlamento che ha appena approvato all’unanimità il disegno di legge del governo contro la violenza sulle donne. Per vincere questa battaglia è infatti indispensabile rafforzare le misure legislative e investire in campagne di comunicazione, sensibilizzazione e opere di prevenzione.

Non è un caso che in questi giorni, sulla scia dello choc per la sorte toccata a Giulia le chiamate al numero 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, le chiamate quotidiane siano passate dalle 200 alle 400, con picchi di 500.

Segno che l’opera di sensibilizzazione funziona e convince, chi si sente in pericolo, a chiedere aiuto. Occorre allora compiere ogni sforzo a tutti i livelli per perseguire l’obiettivo di educare le giovani generazioni al rispetto e al contrasto di ogni forma di violenza verso le donne e i più fragili. Grazie allora per quanto già fate e quanto farete in questa ottica.

Sappiate che avrete sempre il mio appoggio, il mio sostegno, il mio contributo fattivo. Sono con voi. Mai sole

Nazario Pagano




DUE LIBRI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Lupieditore: Cultura ed Educazione come rimedio

Nella cornice della Settimana Internazionale contro la violenza sulle donne, Lupieditore, la casa editrice di Sulmona, si fa promotore di una significativa iniziativa culturale, lanciando due libri che si pongono come strumenti educativi per sensibilizzare la società su questa piaga ancora troppo presente, come evidenziato dalla recente tragedia della giovane Giulia Cecchettin.

Il primo libro, “Il Monastero” di Domenico Cavalca, affronta con coraggio e sensibilità la tematica della violenza di genere, evidenziando la tragica condizione di una donna maltrattata a causa della sua incapacità di portare avanti una gravidanza.

La protagonista, Artemisia, si trova intrappolata in un circolo di maltrattamenti fisici e psicologici da parte del marito, a seguito della nascita di un figlio maschio privo di vita. Espulsa dalla sua abitazione, trova rifugio in una casa nel bosco, supportata segretamente da alcuni monaci benedettini. La storia si dipana con la scoperta casuale di un intricato amore tra figure autorevoli, portando Artemisia a essere accusata di stregoneria e, successivamente, uccisa. Dopo la sua morte, eventi misteriosi si susseguono, ostacolati nelle indagini dalle autorità giudiziarie.

Il secondo libro, una ristampa dal titolo “La lama sotto il guanciale”, si insinua nelle dinamiche di un amore malato, ossessivo e caratterizzato da risvolti violenti. Quest’opera, pur essendo una ristampa, mantiene una rilevanza attuale nel farci riflettere sui pericoli degli amori malati e sulla necessità di riconoscere e affrontare la violenza domestica.

Entrambi i libri, con trame intense e coinvolgenti, sottolineano l’importanza di utilizzare la cultura come strumento di sensibilizzazione e educazione contro la violenza sulle donne. Lupieditore, con questa iniziativa, si propone di contribuire a un cambiamento culturale che promuova il rispetto e l’uguaglianza di genere, auspicando un futuro in cui la violenza sulle donne sia solo un triste ricordo del passato.




FORMAZIONE OPERATORI DEL TURISMO E DELLO SPORT

A Chieti il 2 dicembre il primo appuntamento presso il seminario regionale

Sulmona, 23 novembre 2023.  “Il nostro territorio con la sua storia d’arte, fede, bellezza paesaggistica e sport è il terreno ideale per sperimentare nuove forme di evangelizzazione e promozione, ma la valorizzazione passa inevitabilmente attraverso la conoscenza e la formazione”. È quanto afferma Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, delegato della CEAM (C onferenza Episcopale Abruzzo e Molise) per la Pastorale del Turismo, Tempo libero, Sport e Pellegrinaggi, a pochi giorni dall’avvio del primo corso di formazione organizzato dalla Consulta Regionale per la Pastorale del Turismo, che si terrà a Chieti, sabato 2 dicembre 2023 presso il Seminario Regionale.

L’iniziativa rappresenta la prima tappa di un percorso base volto alla realizzazione di altri corsi tematici ed è rivolta principalmente agli operatori che, a diverso titolo, sono coinvolti nel settore nell’ambito della promozione del territorio Abruzzese-Molisano, ma anche a chi per motivi professionali, di studio, aggiornamento culturale, servizio ecclesiale fosse interessato avere una formazione base.

Il corso, che vedrà diversi e qualificati interventi insieme ad attività laboratoriali, verrà proposto anche sabato 9 marzo 2024 a Termoli presso la Casa Museo Stepharnus, per dare la possibilità di partecipare a quante più persone vorranno.

“Come ci ha ricordato Papa Francesco – aggiunge Mons. Fusco – seguire Cristo non è solo una cosa vera, ma anche bella, e in questo senso la bellezza rappresenta una via per incontrare il Signore. Oggi dobbiamo essere in grado di portare questo messaggio anche nei settori del turismo e dello sport con un linguaggio moderno  che ci permetta di raggiungere sempre più persone”.




UNA DONNA ALLA RICERCA DELLA SUA LIBERTÀ

Con la Compagnia Kairos i racconti di Alda Merini al Cerulli

Pescara, 23 novembre 2023. La Compagnia delle arti e dello spettacolo Kairos, con il Presidente Armando Fragassi, presenta alle ore 21.00 del  25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, uno spettacolo che affronta il tema degli internamenti in manicomio attraverso un percorso storico e sociale: “Una donna alla ricerca della sua libertàLe vite di Alda Merini”, questo il titolo dell’appuntamento presso l’Auditorium Cerulli di Pescara, in via Francesco Verrotti, 42.

Il pregiudizio nei confronti delle donne è un malessere difficile da sradicare da parte di molte società e nella realtà dei manicomi non c’era nessuna forma di rispetto e tutela per le donne: erano trattate alla stregua degli uomini. Per loro: sporcizia, malnutrizione, mancanza di igiene, si tratta degli stessi disagi che Alda Merini ha raccontato.

La poetessa ha lottato per non essere una delle tante vittime; la malattia mentale, in qualsiasi delle sue forme, ha generato una brutalità e una disumanizzazione che nel corso della Seconda guerra mondiale, ha avuto uno dei momenti più drammatici. Alda Merini poteva essere curata e lo sarà, ma nei difficili anni che vanno dal dopoguerra fino alla legge Basaglia (del 1980), sarà vittima e testimone della disumanità che si viveva nei manicomi: gli elettroshock e la somministrazione di farmaci riducevano uomini e donne internati a vegetali.

Nel cast dello spettacolo curato da Armando Fragassi con musiche dal vivo di Dana Stancu ci sono: Angela Salvatore, Rita Prota, Agnese Bullaci, Sara Cimino, Daniele Di Fiore, Mara Di Sano, Mariateresa Scioli, Stefania Barbetta, Sofia Lollo, Alessandro Barone e Arnaldo Fioriti.

La poetessa racconta di un’Italia ferita dalla guerra, di una rinascita e della sua battaglia personale contro le ospedalizzazioni forzate di tutti coloro che non erano considerati normali. Alda è un esempio di riscatto, Alda è un messaggio di amore, di speranza e di poesia.

Sono previste prevendite in auditorium contattando il numero 329.2125372.




NON PRIVIAMO IL TERRITORIO DELLE RISORSE EUROPEE

PNRR: Mobilità Sostenibile, FIAB: Appello alla Regione e a tutte le forze politiche

Teramo, 23 novembre 2023. Martedì 21 novembre, nelle persone del Coordinatore Abruzzo Molise e dei Presidenti delle Associazioni di L’Aquila, Teramo, Sulmona e Pescara, FIAB è stata sentita in sede di Seconda Commissione Regionale – Territorio, ambiente e infrastrutture – sul tema del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC).

Ai consiglieri presenti nonché al Sottosegretario alla Presidenza con delega ai Trasporti pubblici locali e alla Mobilità, Umberto D’Annuntiis, è stato posto in evidenza il notevole ritardo nella redazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica. Infatti, oltre che essere previsto come atto dovuto dall’art. 5 della L. 2/2018 (Disposizioni sviluppo mobilità in bicicletta e realizzazione rete nazionale di percorribilità ciclistica), che ne fissa tempi e modi, la redazione del PRMC era già prevista dalla L.R. Abruzzo n. 8 del 25/3/2013 (Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica), cioè oltre 10 anni fa, con aggiornamenti triennali.

“Dal 2013 ad oggi – ha sottolineato nel suo intervento il coordinatore Giancarlo Odoardi – la norma si sarebbe dovuta redigere e aggiornare almeno 3 volte. Anche la successiva legge del 2018 ha rimarcato la cadenza richiamata, mentre il Piano Generale della Mobilità Ciclistica dell’ottobre 2022 ne aveva fissato almeno la redazione entro un anno dalla sua pubblicazione, ovvero ottobre 2023, anche questa scadenza mancata.

Il rimando alla predisposizione propedeutica del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) – ha sottolineato Odoardi – non trova riscontro nella normativa vigente, che richiama solo una cornice di coerenza e non già un quadro di subordinazione. Tra l’altro il PRMC non attiene esclusivamente ad una rete di infrastrutture, ma soprattutto ad una politica di sostegno alla mobilità ciclistica che si articola in numerose azioni, anche di promozione economica. A tal proposito – ha concluso il coordinatore regionale – la mancata redazione del PRMC non consente alla Regione stessa di sottoporre al MISE entro il 1° aprile di ogni anno, adempimento che costituisce anche obbligo, la relazione sullo stato di attuazione degli interventi previsti dal PRMC a fine di predisporre, da parte del ministero stesso, la Relazione annuale sulla Mobilità Ciclistica”.

Il Presidente di FIAB Teramo, Gianni Di Francesco, ha sottolineato che la promozione della mobilità ciclistica non è solo cicloturismo (indispensabile) o svago domenicale “ma anche mezzo di trasporto quotidiano per andare a scuola e al lavoro e soprattutto misura atta alla prevenzione dell’incidentalità stradale sia dell’utenza più vulnerabile, pedoni e ciclisti ma soprattutto degli automobilisti”.

Il Presidente dell’Associazione aquilana, Gabriele Curci, ha sollecitato la “costituzione di un tavolo permanente di lavoro regionale, a cui le associazioni sono disponibili a dare il proprio contributo”.

Nella replica, il sottosegretario D’Annuntiis ha rimarcato l’approccio propedeutico adottato dalla Regione Abruzzo del PRIT rispetto al PRMC, ma senza dare indicazioni circa l’iter approvativo del primo. Inoltre, interpellato al riguardo, ha confermato la piena disponibilità della Regione Abruzzo a sottoscrivere l’accordo con la Regione Marche entro la fine del corrente anno per la realizzazione del ponte ciclabile sul fiume Tronto.

Ha inoltre aggiunto che la Regione sta monitorando i Comuni che hanno ricevuto i fondi del PNRR (24 ml) per il completamento di tratti della ciclovia costiera affinché riescano ad affidare i lavori entro il 31/12/2023, pena la perdita del finanziamento, e che in ogni caso si è già provveduto a chiedere una proroga di sei mesi in sede di Conferenza Stato Regioni.

FIAB Teramo lancia un appello a tutte le forze politiche regionali e a tutte le amministrazioni locali affinché si adoperino, prima che sia troppo tardi, a far sì che le importanti risorse finanziarie del PNRR destinate alla mobilità sostenibile non vadano perse, non solo per migliorare la rete cicloturistica della nostra Regione ma anche per migliorare la sicurezza nelle nostre strade urbane ed extraurbane e promuovere una reale modernizzazione di tutto il nostro territorio.




LE PIÙ CELEBRI DANZE DEL REPERTORIO SINFONICO   

Teatro Comunale Maria Caniglia domenica 26 novembre ore 17:30. Dancing Concert, Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno, direttore Artistico M.o Gaetano Di Bacco direttore Francesco D’Arcangelo

Sulmona, 23 novembre 2023. La Danza, motore artistico di tutta la musica occidentale, domenica 26 novembre alle ore 17,30 è protagonista della serata proposta dalla Camerata Musicale al Teatro Caniglia di Sulmona (AQ), per il settimo appuntamento della stagione con l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno diretta dal M° Francesco d’Arcangelo. Un ideale invito al ballo con una carrellata delle più celebri danze del repertorio sinfonico. Un percorso coinvolgente ed emozionante per consentire al pubblico di viaggiare tra le diverse epoche, dal ‘600 ad oggi, e i diversi stili (Opera, Sinfonico, Jazz).

Ogni tipo di composizione, dal ‘500 ad oggi, nasce e deriva dalle danze, ma quali sono le danze che hanno influito di più nel repertorio classico? Quali sono le danze più conosciute e quelle meno valorizzate?  Tutti i più grandi compositori hanno inserito delle danze nelle loro sinfonie o nelle loro opere liriche,  persino Verdi e Mascagni ne riconoscono l’importanza musicale. Da questa premessa nasce il progetto “Dancing Concert” dell’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno che, partendo dalla “Tarantella” di Rossini e attraverso l’allegro moderato di Valse della V Sinfonia di Tchaikovsky ed il Salterello (dalla Sinfonia IV)  di Mendelssohn, condurrà per mano il pubblico fino alle giravolte delle Zingarelle e Mattatori di Verdi (Traviata) e arrivando a Mascagni  con Furlana  (da Le Maschere) e Bizet (Farandola da Arlesienne suite).Sarà un gioco trasportare l’ascoltatore in un crescendo, verso un finale travolgente con  la Danza Ungherese n°5 di J. Brahms per concludere sulle note dell’intenso e coinvolgente Libertango e Oblivion di Astor Piazzolla. E non sarà facile per lo spettatore in poltrona controllare l’ irresistibile voglia di muoversi seguendo i ritmi dell’orchestra.

Francesco D’Arcangelo, violoncellista e direttore d’orchestra, compie gli studi di violoncello   perfezionandosi a Maastricht (Olanda). Come solista ha eseguito i concerti di Haydn e Boccherini in Spagna e Olanda e, in formazioni da camera, si è esibito in festival in Olamda, Belgio, Spagna e Italia. Collabora con orchestre in Olanda,Belgio e Italia. Come primo violoncello ha suonato sotto la direzione di Roberto Benzi, Daniel Oren, Dirk Vermuellen, Ed Spanjard, Kovachev. Parallelamente ha coltivato lo studio di direzione d’orchestra con corsi e masterclass con  Bellugi, Dini, Ciacci, Karabtchevsky. Nel 2013 fonda “Gestione Musica” con lo scopo di divulgare e promuovere la musica classica con una filosofia di esecuzione nuova e il più possibile “vicina” al pubblico, nella ricerca di un approccio “amichevole”con lo spettatore, raccontando e cercando di spiegare e rendere più “vicine” le esecuzioni, attraverso descrizioni, racconti di aneddoti e storie inerenti e valorizzanti il materiale eseguito. E’direttore musicale dell’”Ensemble Lirico Italiano”, e dell’orchestra da camera “Salerno Sinfonietta”. Dal 2021 e’ direttore artistico dell’attività musicale di Gestione Musica selezionata e sovvenzionata a valere del F.U.S. nella categoria nuove istanze. 

L’Orchestra del Teatro Goldoni costituita nel 2020 dall’organico di riferimento principale

delle stagioni liriche e sinfoniche del Teatro è diventata  punto di riferimento  per la sua stagione sinfonica e le sue produzioni come Sheherazade di Rismky Korsakov (eseguita per la prima volta a Livorno nel Novembre 2022),  la Sinfonia n.6 di Tchaikovsky replicata dopo 90 anni dalla prima esecuzione italiana diretta da Pietro Mascagni.

La specificità artistica è nel suo repertorio lirico Mascagnano,Pucciniano e Verdiano. Partecipa attivamente ogni anno al Festival Mascagni di Livorno rappresentando opere del compositore livornese. Hanno apprezzato le sue caratteristiche di  dinamicità e disponibilità direttori e solisti come Dean Anderson, Giancarlo De Lorenzo, Gianna Fratta, Madaras Gergely, NG Wilson, Daniel Raskin, Sergey Smbatyan, John Warner, Kristīna Blaumane , Boris Brovtsyn, Cesare Chiacchiaretta, Danielle de Niese , Dino De Palma, Fabio Furia, Zorman Itamar, Olexander Semchuk, Eum Son Yeol, Nancy Zhou. Direttore principale dell’Orchestra è Eric Lederhandler,  Direttore associato è Gianluca J. Greco.

PROGRAMMA

Tarantella di G. Rossini

Valse dalla Sinfonia V Symphony di P. I. Tchaikovsky

Salterello dalla Sinfonia IV Symphony di F. Mendelssohn

Danze Zingarelle e Mattatori da Traviata di G. Verdi

Furlana da Le Maschere di P. Mascagni

Farandola da Arlesienne suite di G. Bizet

Danza Ungherese n°5 di J. Brahms

Libertango e Oblivion di A. Piazzolla

PROSSIMO APPUNTAMENTO CON L’OPERA

TURANDOT  musica di Giacomo Puccini

Coro dell’Opera di Parma

Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane

Direttore Stefano Giaroli – Regia Alessandro Brachetti

Domenica 3 dicembre ore 17.30

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ANCHE PER GLI ABBONATI




INCONTRO CON CARTULARIA SPA

Fondimpresa Abruzzo visita le aziende

Balsorano, 23 novembre 2023. Realizzata lo scorso 22 Novembre la visita aziendale dei Vertici di OBr Abruzzo, Articolazione Territoriale Di Fondimpresa, presso l’azienda aderente a Fondimpresa, Cartularia Spa – costituita nel 1991, dai fratelli Pierluigi e Davide Ventre – nello stabilimento di Balsorano (AQ) che si estende su una superfice coperta di 13.500 metri quadri. La delegazione è stata accolta anche dai figli, Patrick e Domenico, già entrati a far parte della Direzione aziendale.

“Abbiamo avviato una nuova, importante iniziativa – ha dichiarato il Presidente Luciano De Remigis – per toccare con mano le realtà aziendali. Fondimpresa Abruzzo ha infatti nella propria mission la vicinanza, la prossimità territoriale ed una maggiore conoscenza delle imprese aderenti, di realtà imprenditoriali significative che animano il territorio, attenzionando i temi della formazione continua e della valorizzazione delle risorse umane.

Lo scorso 22 Novembre ci ha accolto Cartularia Spa – impresa associata a Confindustria L’Aquila – specializzata nella trasformazione e commercializzazione del cartoncino per il packaging. Un’interessantissima visita aziendale accompagnata da un momento di confronto sulla significativa esperienza di formazione continua con Fondimpresa”.

La visita aziendale è stata guidata dai fondatori che hanno presentato l’azienda e condiviso la storia e gli interventi formativi che ne hanno accompagnato lo sviluppo.

“Cartularia – ha dichiarato Davide Ventre – è una industria cartotecnica che trasforma e commercializza cartoncino per il packaging, con un servizio just in time rivolto ai produttori di astucci, soprattutto per i settori alimentare e farmaceutico. Lo stabilimento di Balsorano con 50 dipendenti trasforma 50.000 tons l’anno di cartone. Tra i Centri di Taglio, Cartularia è leader nel mercato Italiano, in cui opera. L’ attività rispetta puntualmente tutti i criteri della sostenibilità: Tutela dell’ambiente, Solidarietà sociale, Correttezza economica. La crescita e lo sviluppo dell’azienda – sottolinea Ventre – sono stati possibili attraverso investimenti continui in immobili, macchinari e impianti, unitamente a percorsi di formazione continua e valorizzazione del personale – realizzati anche attraverso i canali di finanziamento di Fondimpresa – determinanti nello sviluppo delle competenze professionali fondamentali per sostenere e promuovere innovazione e cambiamenti organizzativi”.

All’iniziativa sono intervenuti anche i responsabili di Fondimpresa, in particolare la dott.ssa Patrizia Burdo che ha dichiarato “Per generare cultura e consapevolezza del cambiamento, fondamentale è il ruolo della formazione, che diviene poi indispensabile per adeguare le professionalità che il nuovo modo di consumare e di produrre renderanno necessarie. Aziende come Cartularia Spa hanno saputo cogliere la sfida ed utilizzare in modo consapevole ed efficace le opportunità offerte da Fondimpresa”.

“Il percorso delle visite aziendali avviato nel mese di settembre con tappa a San Salvo presso la TE Connectivity – azienda tecnologica leader globale – ha concluso il Presidente De Remigis – nasce con l’obiettivo di rafforzare ed implementare la presenza capillare della Rete Fondimpresa nel Territorio, fondamentale per rispondere al meglio alle esigenze e specificità aziendali.

Fondimpresa Abruzzo nasce nel 2004 siamo presenti a L’Aquila ed in Val Di Sangro, a Mozzagrogna. In Abruzzo vantiamo oltre 7mila aziende aderenti ed oltre 131mila Lavoratori – che affianchiamo giornalmente, con personale altamente qualificato, attraverso canali di assistenza telefonica, video conferenze, incontri, ma anche attraverso la piattaforma di ticketing di Fondimpresa”.

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-Fondimpresa è il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nasce con l’Accordo Interconfederale del 2002 al fine di promuovere la formazione professionale continua, per il perseguimento della competitività delle imprese e dell’occupabilità dei lavoratori. Fondimpresa si avvale di una Rete costituita dalle Articolazioni Territoriali, attive con uno sportello dedicato alla prima informazione e assistenza rivolta a tutte le aziende del territorio di riferimento.

I numeri del Fondo

Fondimpresa in Italia: 211.842 aziende e 4.946.089 Lavoratori.

Fondimpresa in Abruzzo: 7.688 aziende e 131.144 Lavoratori




FORMAZIONE PER I DOCENTI DELL’INFANZIA

Corso promosso dall’Usr Abruzzo sull’Attività Motoria

Rocca di Mezzo, 23 novembre 2023. MovimentiAmo la scuola-Il movimento come didattica di Apprendimento è il titolo della tre giorni di formazione, dal 24 al 26 novembre prossimi, a Rocca di Mezzo, rivolta agli insegnanti della scuola che, un tempo, si chiamava Materna. Si tratta del Progetto di Attività Motoria Scuola dell’Infanzia promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale di concerto con l’Ufficio Coordinamento di Educazione Fisica USR Abruzzo.

Un’iniziativa a dir poco riuscita se è vero che si contano ben 90 partecipanti provenienti da 85 scuole statali e da 19 paritarie.

Numeri che testimoniano una certa vivacità del mondo della scuola e un suo profondo desiderio di crescita e aggiornamento. Sarà, dunque, un fine settimana dedicato alla formazione che avrà come quartier generale l’elegante Grand Hotel delle Rocche e, come luogo privilegiato delle attività, il Palazzetto dello sport gentilmente concesso dal comune rocchigiano.

L’evento ha avuto una gestazione impegnativa con l’imprescindibile contributo organizzativo da parte dell’I.C. “A-Merini” di Castel di Sangro, nelle persone della d.s., Nadia Morena e del d.s.g.a. Stefania Celli. Particolarmente apprezzato il gruppo di formatori tutti con, alle spalle, una grande esperienza disciplinare e didattica, eccoli in ordine sparso: Antonello Passacantando, Ada Di Ianni, Roberta Borrone, Marcella Rolandi, Tiziana Carducci, Stefania Cerulli, Sonia Indiciani, Desolina Pagnottella, Valentina De Martino, Roberto Pignalberi, Guido Grecchi, Marco Pompa, Domenico Caporale e Paolo De Carolis.

“La scuola dell’infanzia – spiega il Direttore Scolastico Regionale Massimiliano Nardocci – rappresenta un ambiente privilegiato che, attraverso la partecipazione alle attività ludico-motorie, favorisce i presupposti per una serena crescita dello sviluppo socio-relazionale dei bambini/ e, offrendo loro un’imperdibile opportunità per l’espressione personale, la costruzione dell’autostima, l’interazione e l’integrazione sociale, competenze e abilità utili per la vita futura – I’USR Abruzzo – Ufficio Coordinamento di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva – chiosa Nardocci – ha fortemente creduto nella promozione del progetto ludico-motorio MovimentiAMO la Scuola al fine di stimolare l’attenzione sullo sviluppo degli elementi del metodo da applicare all’ attività motoria nei bambini/e dai 3 ai 5 anni.”

“Il Progetto – aggiunge il Coordinatore regionale di Educazione fisica e Motoria, Antonello Passacantando – dal titolo MovimentiAmo la scuola-Il movimento come didattica di Apprendimento, è rivolto alla scuola dell’infanzia, capofila del processo di scolarizzazione in un contesto logistico e organizzativo piuttosto diversificato. La scuola, come si sa, necessita di adattamenti e continua formazione da parte di chi opera all’interno: la fascia dell’infanzia è il momento in cui il linguaggio motorio acquista un ruolo fondamentale tra i mezzi di comunicazione del bambino. Nel progetto, non a caso, si parla del MOVIMENTO come DIDATTICA. Quindi CORPO e MOVIMENTO sono elementi fondamentali e trasversali delle esperienze scolastiche.  La finalità del progetto – conclude Passacantando – è promuovere l’attenzione sullo sviluppo degli elementi del metodo; dal coinvolgimento, all’ atteggiamento del docente  all’uso dei suoni; utilizzare stimoli, osservazioni, facilitazioni, correzioni, fantasia, improvvisazione, rafforzamento, inclusione per una progressiva e costante crescita motoria”.




PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA per le strategie di prevenzione dell’obesità

Mauro Serafini in audizione alla commissione bicamerale

Teramo 23 novembre 2023. Mauro Serafini, ordinario di Scienze Tecniche e Dietetiche Applicata  all’Università di Teramo, è stato convocato ieri a Roma per un’audizione della Commissione Bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui disturbi dell’alimentazione in età infantile e adolescenziale e sulle strategie di prevenzione dell’obesità.

La Commissione, presieduta da Michela Vittoria Brambilla, ha recepito favorevolmente le indicazioni di Mauro Serafini su come affrontare il problema tra scuola, famiglie, comunicazione, supporto economico per scelte alimentari funzionali alle famiglie a basso reddito e attivazione di sportelli di ascolto nutrizionali.

La Commissione, che sempre ieri ha ascoltato anche il pluristellato chef Heinz Beck, incontrerà nuovamente Mauro Serafini per la stesura di un documento finale sulle azioni di prevenzione dell’obesità giovanile.




IL GIARDINO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Sabato l’inaugurazione

Sante Marie, 23 novembre 2023. Il giardino che accoglie chiunque arrivi a Sante Marie sarà dedicato alle donne vittime di violenza. L’iniziativa, promossa dalla Commissione delle pari opportunità in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Croce Rossa Italiana comitato di Carsoli, si terrà sabato in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’appuntamento è alle 10.30 nello spazio verde di via Roma all’ingresso del paese. È previsto un momento di riflessione su quanto accaduto nell’ultimo anno e sulle oltre 80 vittime di femminicidio. Subito dopo il sindaco, Lorenzo Berardinetti, la presidente della Commissione, Maria Rita Berardinetti, e i rappresentanti del comitato di Carsoli della Cri sveleranno la panchina rossa che sarà installata all’interno del giardino.

Al termine della cerimonia, poi, ci sarà l’intitolazione ufficiale de “Il giardino delle donne vittime di violenza”. Parteciperanno i giovani e gli alunni delle scuole del paese.




FAMIGLIA E SOCIETÀ DISEDUCANTE

di Giovanni Cominelli

PoliticaInsieme.com, 23 novembre 2023.  Sradicare dalla testa dei maschi il teorema del patriarcato e il corollario del possesso è un problema di civiltà. La prima risposta d’istinto della società e della politica – lo si è visto anche in quest’ultima circostanza – è quella securitaria. Su questo fronte già esistono varie norme del Codice penale e nuove leggi, che hanno aumentato le pene e introdotto misure di prevenzione sulla violenza contro le donne. Si tratterebbe di inasprirle.

Nel caso di Giulia Cecchettin, la politica è subito entrata in gara demagogica. Consapevole che la questione è in primo luogo culturale, Elly Schlein si è precipitata a proporre a Giorgia Meloni una “Legge per l’educazione all’affettività nelle scuole: “Se non si agisce già a partire dalle scuole e nella cultura per sradicare l’idea violenta e criminale del controllo e del possesso sul corpo e sulla vita delle donne, sarà sempre troppo tardi”.

Al di là dell’apparente ragionevolezza – qualcuno può negare che la questione sia innanzitutto educativa e culturale? – la proposta di una legge sull’educazione all’affettività oscilla tra il ridicolo e il demagogico ossessivo.

Non varrebbe la pena di prenderla sul serio, se i presupposti ideologici che la ispirano non fossero socialmente pervasivi. Vogliamo creare Cattedre/discipline di affettività e istituire nelle scuole per ogni problema sociale rilevante una nuova disciplina o, comunque, una o più ore di insegnamento?

Il meccanismo infernale implosivo che sta già imbragando in una rete burocratica e legalistica la vita scolastica è stato attivato da tempo. Fioriscono educazioni di ogni tipo: civica, ambientale, stradale, sessuale, alimentare, sicurezza, fisica… E, si intende, non possono mancare i PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento!

Viceversa, i saperi/ competenze essenziali, a partire dall’espressività linguistica, all’uso della parola scritta sono messi ai margini. Se al termine della Terza media, la metà dei ragazzi non è in grado di comprendere un testo in italiano, con quali strumenti riusciranno a dire a sé stessi e agli altri ciò che si muove nel loro profondo? Come si relazioneranno agli altri?

Colpisce la concezione dell’istituzione scolastica come il cireneo che porta la croce che la famiglia, innanzitutto, e la società non sono capaci di portare.

Già, la famiglia!

Se si tratta di educare all’affettività, è arcinoto che è nei primi tre anni di vita che nella psiche dei bambini si imprimono gli stigmi fondamentali, che segneranno il loro approccio al mondo. È nelle relazioni primarie che si definisce l’identità di una persona.

L’identità non è un noumeno ontologico originario, ma una costruzione sociale, fondata sul riconoscimento dell’altro, che accade solo nella relazione in atto. Quando un ragazzo oltrepassa i dieci anni di vita, il suo rapporto con il mondo corre già dentro binari fissi. Dai quali può anche deragliare, si intende.

L’educazione è decisiva, ma non è onnipotente: fa i conti con la libertà, con il caso e con il caos dei singoli. L’educazione è a rischio di scacco, non è un passe-partout! In ogni caso, se è nella famiglia che si forgia la struttura psichica, il problema socioeducativo principale è quello di preparare i potenziali genitori a educare i figli al rapporto con la realtà. Per legge!?

Corsi per fidanzati, finanziati dallo Stato, sostitutivi di quelli delle Parrocchie o dei Centri culturali? Decisivi, se vogliamo rimanere nell’ambito delle istituzioni educative, sono gli asili-nido e la scuola dell’infanzia.

Fare i conti con i modelli che passano in quei luoghi aiuterebbe assai di più che riempire di psicologi gli Istituti della scuola secondaria di primo e secondo grado. I “corsi sull’affettività” si dovrebbero fare ai genitori e agli insegnanti dei loro pargoli.

La società dis/educante!

Quali sono i paradigmi sociali educativi, espliciti o non detti, che condizionano l’educazione dei figli?

Ve ne sono di due tipi. Il primo è quello ultra-millenario del patriarcato, nato dalle società agrarie e prolungatosi fin dentro le società industriali, quale conseguenza di una divisione sociotecnica e sessuale del lavoro. Il maschio lavora, combatte, riposa, la femmina amministra l’economia domestica, il suo lavoro produttivo consiste nel fare figli e accudirli.

Che vengono rigorosamente educati, non con le parole, ma con le relazioni concrete in atto, al potere prevalente o assoluto del maschio. Ai figli è chiaro da subito chi comanda e chi obbedisce: chi lavora comanda! Questo patriarcato sotto produce un modello maternalista, che costituisce il maggior veicolo dell’ideologia e della prassi dell’onnipotenza di genere maschile.

Maternalismo come altra faccia del maschilismo strutturale della società: i due si alimentano a vicenda. Le religioni storiche hanno consacrato questo modello.

Il Cristianesimo è stato costretto ad abbandonarlo, benché all’interno della struttura ecclesiastica si fatichi ancora parecchio in questa direzione. L’Islam e il fondamentalismo ortodosso ebraico, invece, continuano imperterriti ad alimentare il patriarcato e la subordinazione femminile.

Il paradigma dell’Io assoluto

Il secondo è il paradigma moderno/postmoderno delle società urbane, dei ceti colti e riflessivi. Un paradigma ZTL? L’Io-individuo, quando esce dal ventre materno, è pensato già bell’e pronto, dotato della tavola di tutti i diritti. L’educazione è un’educazione a rivendicare i miei diritti. E la politica consiste nel “produrre diritti a mezzo di diritti”. L’educazione finisce per approdare alla costruzione dell’Io-narciso, che si abitua a credere che la realtà sia pieghevole e manipolabile secondo le proprie pulsioni e i propri diritti. Una realtà-Lego. È evidente che ai miei diritti corrispondono i doveri degli altri nei miei confronti. E se il mondo non si piega? 

Se il mondo dice NO?  Allora, il bambino/ragazzo/adolescente risponde con la depressione o con la violenza, contro l’Altro-ostacolo, ma anche contro di sé. In questo caso la costruzione dell’Io maschile onnipotente non è effetto della struttura socioeconomica, è il prodotto di un’ideologia della liberazione dell’IO, per la quale l’Io viene prima della relazione.

Sono parecchi i grumi ideologici che si aggirano nel cervello sociale della modernità post-moderna. Uno è, appunto, il dirittismo: l’idea che i classici tre principi della Rivoluzione francese stiano in piedi solo sui diritti.

Solo che, se mancano i doveri corrispondenti, una simile concezione frammenta la società in mille conflitti tra mille identità. Come reazione al patriarcato sta nascendo un femminismo identitario radicale, che proclama che i maschi sono, come tali, criminali.

Un altro grumo, ma qui mi fermo, è l’idea che i No che ci si oppongono nella vita individuale e nella storia siano soltanto delle insopportabili anomalie. Il “Limite” è l’anomalia, non la nostra normalità. Il “Male” non è intrecciato con il “Bene”. L’uomo non è angelo e bestia. La vita e la storia non sono un dramma, ma un talent-show a lieto fine.

E Dio?

Beh, come faceva notare J. Derrida, a questo punto diventa solo uno pseudonimo dell’Io.