ELETTO NUOVO SEGRETARIO CIRCOLO PD

Archi, 26 ottobre 2023. Dopo alcuni anni, è stato ricostituito il circolo del Partito Democratico di Archi alla presenza del segretario Provinciale Leo Marongiu, del Capogruppo in consiglio regionale Silvio Paolucci e del vice-sindaco di Bomba Salvatore Martorella.

Sono oltre 30, al momento, gli iscritti al circolo che hanno anche eletto i nuovi organismi direttivi all’unanimità dei presenti. Giancarlo Varrenti, consigliere comunale, è stato eletto segretario mentre Luciano Troilo è stato indicato come Vice-Segretario.

Fanno parte del direttivo del circolo il consigliere comunale Franco Carpineta e l’ex Sindaco Nicola Quadrini oltre a Elisa Porreca, Tito Spinelli, Nicola Ceroli, Massimo D’Eramo, Rosa Cicchini e Giuseppe D’Alloro.

“Stiamo procedendo con la riorganizzazione del Partito Democratico sul territorio, dopo il periodo del Covid, mettendo insieme esperienze presenti in amministrazione comunale e forze nuove con l’obiettivo di riavvicinare le persone alla politica fatta dal vivo” commenta il Segretario provinciale Leo Marongiu.

“Dobbiamo raccontare con forza le negligenze in agricoltura del governo Marsilio che peseranno a breve sugli abruzzesi e le difficoltà di accedere alle prestazioni sanitarie specie nelle aree interne e questo possiamo farlo solo con una comunità organizzata e aperta” dichiara il capogruppo Silvio Paolucci.

“Abbiamo il dovere di offrire alla gente di Archi una organizzazione di partito costante e vicina ai problemi reali perché la nostra voce possa arrivare anche in provincia ed in regione. La storia del Partito Democratico di Archi riparte da qui per costruire una alternativa forte a tutti i livelli e le nostre porte sono spalancate a chi vuole darci una mano” chiosa il neo-segretario Giancarlo Varrenti.




VISITA ISPETTIVA AL CANILE

Situazione drammatica di un canile abusivo che ancora oggi è una indegna discarica di cani

Sulmona, 26 ottobre 2023. per le sue  carenze strutturali e gestionali non può accogliere altri cani, su disposizione dei Nas. La Regione torna ad occuparsi dell’abusivo canile di Sulmona dopo l’apposita seduta straordinaria del 18 Luglio scorso della Commissione Consiliare Salute nella quale sono stati auditi gli esponenti delle associazioni Tutela Diritti Animali/Arci  e Legambiente Gabriele Bettoschi e delle sezioni LIDA di Sulmona e di Ortona, Paola Stollavagli e Andrea Rapino, oltre al sindaco Gianfranco Di Piero. Assente il dirigente ASL seppur invitato.

Ieri mattina, il presidente della Commissione Regionale Sanità Leonardo D’Addazio, con la consigliera  Marianna Scoccia, Gabriele Bettoschi dell’Associazione Tutela Diritti Animali dell’Arci, si è recato al canile comunale di Sulmona, unitamente ai rappresentanti delle associazioni Lida di Ortona e di Sulmona. Presenti alla visita ispettiva l’attuale gestore del canile Emanuele Ermili della Società Cima di Sante Marie, l’assessore all’ambiente comunale Catia Di Nisio, il comandante della Polizia Municipale e un funzionario del comune.

Molte sono state le domande e i rilievi mossi dalla Commissione sulla struttura vistosamente fatiscente nonostante i numerosi proclami e i fondi stanziati. La gestione è assolutamente lontana dal concetto di canile, con un contratto che attribuisce la gestione senza fissare standard minimi di qualità del servizio, di benessere animale con la  totale assenza del necessario controllo obbligatorio sull’operato del gestore.

Bettoschi ha chiesto spiegazioni al comandante della P.L. sul mancato adempimento all’obbligo di legge di vigilare sul rispetto delle norme nazionali e regionali che vietano il ricovero di cani in strutture abusive qual è quella di Sulmona, non ricevendo però nessuna risposta, nonostante le sollecitazioni dei componenti della commissione.  Nella vivace discussione con l’assessore Di Nisio è emerso, con grande stupore del Presidente D’Addazio, che il comune di Sulmona non si è ancora attrezzato per il ricovero legale di nuovi cani randagi, dopo il blocco disposto dai NAS lo scorso giugno che impone il divieto di introduzione di altri cani nell’attuale struttura perché abusiva.

E questa è solo la punta dell’iceberg. Infatti, è più volte emerso che l’Amministrazione comunale di Sulmona  ignora qualsiasi obbligo prescritto dalla legge in materia di animali: non esiste un assessorato dedicato al mondo animale; non c’è un regolamento comunale per gli animali, necessario anche per una corretta convivenza uomo animali; sono totalmente assenti l’obbligatorio capitolo di bilancio e tutti gli altri punti dettagliatamente indicati all’ art. 5 della L.R. 47/2013.

Il canile di Sulmona non è nuovo a ispezioni e controlli. Solo nel 2023 si contano numerose verifiche di ASL, NAS, Carabinieri Forestali e Cites che hanno determinato anche alcuni avvisi di garanzia, avendo la Procura della Repubblica ravvisato dei probabili reati penali  sui quali sta indagando. La gravità dei fatti ha costretto, quindi, la Regione Abruzzo ad intervenire con ispezioni e controlli. È la prima volta che accade.

“Troppo spesso  sono male utilizzati i soldi pubblici destinati alla gestione dei canili con scarsa attenzione alla prevenzione del randagismo. Le situazioni di maltrattamento e la privazione del benessere animale nei canili, particolarmente in quelli che operano nella logica del profitto, sono all’ordine del giorno. La Regione deve intervenire”, dichiara la consigliera Marianna Scoccia.

“Auspichiamo  che le azioni intraprese dal Presidente D’Addazio, dalla Consigliera Scoccia siano estese a tutti i canili pubblici e privati della Regione al fine di scongiurare non più accettabili situazioni di maltrattamento e di diffusa illegalità nella gestione di un pubblico servizio, come da sempre denunciamo “ prosegue il rappresentante dell’Associazione Lida Andrea Rapino.

Il Presidente D’Addazio ha assicurato ogni suo impegno, perché “il randagismo è una questione sociale e culturale che riguarda tutti i cittadini”




NELL’OCCHIO DELLE ROTATORIE

Pescara, 26 ottobre 2023. In maniera inversamente proporzionale alla semplicità funzionale del mezzo considerato, la bicicletta, la mobilità ciclistica rimanda a problematiche organizzative complesse, se non altro per il fatto che l’occupazione della carreggiata stradale, deputata agli spostamenti, avviene in promiscuità tra diversi mezzi, in larga parte automobili. La massa e la velocità sono gli elementi fisici che caratterizzano fortemente le due modalità: la prima, che vede la bici che pesa poco e va piano, la seconda, con l’auto che pesa tanto e va veloce.

Con l’aumentare della velocità la forbice di massa tra i due mezzi si dilata enormemente a favore della seconda, dando luogo a condizioni di sicurezza estremamente critiche, ovviamente a danno dell’utenza più debole. Ciò è significativamente evidente nelle rotatorie urbane, modelli viari infrastrutturali realizzati al posto degli incroci semaforizzati per fluidificare il traffico.

L’opportunità che può sembrare ovvia per le auto non lo è per niente per le bici che in questi contesti, proprio per la bassa massa e la bassa velocità, diventano esposte a un elevato rischio di collisione. Di questo si discuterà venerdì 27 ottobre, alle ore 14,00, nella tavola rotonda dedicata al tema “Rotatorie urbane” organizzata nell’ambito del III anno del Corso di Design, curata da Luciana Mastrolonardo, di cui al corso di Laurea in Architettura attivo presso l’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara. Ci sarò per un contributo come OSMOCI, Osservatorio sulla Mobilità Ciclistica.

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“. Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.osmoci.it e sulla relativa pagina FB

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CONVEGNO SULLE FRANE

Il sindaco a L’Aquila. Chieti citata come buon esempio di monitoraggio, prevenzione e intervento

Chieti, 26 ottobre 2023. Il sindaco Diego Ferrara oggi a L’Aquila per il convegno “Frane Italia”, a cura del Dipartimento DISPuTer dell’Università d’Annunzio, del DPE13, Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo e dell’Ordine regionale dei Geologi. Un tema che si dimosgtra di schiacciante attualità per i territori che hanno le frane quali componente importante manifestazione del dissesto idrogeologico.

“Una partecipazione sia doverosa, essendo il territorio di Chieti soggetto al fenomeno del dissesto, sia necessaria anche ad aumentare la conoscenza di questo fenomeno, stringendo la rete delle istituzioni ed enti competenti in materia, cosa che noi con il nostro comparto tecnico e di protezione civile comunale stiamo facendo sin dalm primo giorno di governo della città, certi che ereditavamo una situazione difficile anche sotto questo punto di vista ambientale – riferisce il sindaco a l’Aquila con l’ingegner Tommaso Colella del servizio Protezione civile comunale – Esco soddisfatto dal convegno, sia per le maggiori conoscenze acquisite, sia pure per il riscontro ricevuto, durante durante i lavori, da parte degli addetti ai lavori sulla prevenzione, i monitoraggi e le azioni di cauterizzazione messe in cammino e in cantiere in questi tre anni dalla nostra città e citate oggi come buone pratiche istituzionali.

A partire dagli anni 60/70 si è sviluppata un’attenzione crescente ai fenomeni di movimento di massa, le frane, che eventi catastrofici diversi avevano posto per la loro capacità distruttiva all’attenzione generale. I casi in Italia della frana della Costiera amalfitana del 1954 e quello della frana del Vajont con la distruzione di Longarone del ‘63 ne sono un esempio. L’istituzione del Ministero della Protezione civile nazionale consentì la costituzione, nel 1984, del Gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche e della Sezione Iffi che sta per Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia.

Le frane sono da sempre associate a catastrofi luttuose, ma proprio per cambiare il verso di questa realtà e affinché tali disastri non debbano più verificarsi o, almeno si possano ridurre gli effetti, incessante è il lavoro svolto dai ricercatori e geologi per evitare l’insorgere del fenomeno o mitigarne le possibili conseguenze attraverso azioni strutturali, ma anche disposizioni normative e di pianificazione territoriale di pertinenza della politica e in questo caso degli enti locali direttamente interessati.

In Italia si verificano centinaia di nuove frane all’anno e l’incidenza è tendenzialmente in aumento per l’impatto negativo dei cambiamenti climatici e la frequenza crescente di eventi pluviometrici intensi. Chieti non è esente purtroppo da questi fenomeni, ma ha in questi tre anni dedicato attenzione e risorse al tema: da quelle fissate nel triennale delle Opere pubbliche, ai fondi chiesti e ottenuti a fronte delle ultime emergenze: 145.000 euro a seguito della delocalizzazione di due scuole nell’area di via Gran Sasso e via Arenazze, parte dei 4.120.000 milioni assegnati ai quattro capoluoghi e che proprio per la situazione in quell’area ci sono stati riconosciuti insieme allo riconoscimento dello stato di emergenza, ma la somma dovrà essere divisa con le altre città; infine gli 80.000 euro che abbiamo richiesto a fronte dell’ultimo smottamento in via Arenazze per effettuare i lavori di messa in sicurezza da oggi in corso lungo la scarpata”.




GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2023

Open day della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia

Teramo, 26 ottobre 2023. Lunedì prossimo, 30 ottobre, in occasione della Giornata della Trasparenza, la Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, per il terzo anno consecutivo, mette a disposizione online sul proprio sito istituzionale i dati e le relazioni dell’Ente relativi a programmazione, trasparenza, performance ed anticorruzione.

“Un’occasione, dunque, per aprire i nostri cassetti e per presentare, ai cittadini e agli stakeholders la nostra attività anche in formato digitale, con dati e informazioni sempre aggiornati” così la presidente Antonella Ballone, che spiega: “Il nostro intento è di consolidare e rafforzare il legame dell’ente camerale con il territorio, in particolare le imprese e le associazioni, in primis quelle di categoria, nonché con gli enti locali e i consumatori, per stimolare il confronto e il dialogo a partire dai temi della trasparenza e della legalità”.

Nel perseguimento di queste finalità la Camera ha selezionato i principali documenti per illustrare lo stato dell’arte dell’ente, che consentono una lettura sintetica e comprensibile degli obiettivi di programmazione, degli interventi effettuati e dei risultati conseguiti nella gestione finanziaria e amministrativa dell’ente:

·         PIAO – Piano integrato attività e organizzazione 2023/2025

·         Relazione sulla Performance – Anno 2022

Durante la giornata, inoltre, sarà reso disponibile un apposito modulo da compilare online per ricevere suggerimenti e osservazioni da parte degli utenti e dei portatori d’interesse, nell’ottica di un confronto serio e costruttivo finalizzato alla rilevazione delle opinioni sui temi trattati e al miglioramento dei servizi resi.                      




A SAN MARTINO

Torna Cantine Aperte

Abruzzo, 26 ottobre 2023. Arriva novembre ed è tempo di Cantine Aperte a San Martino in tutta Italia con tante esperienze enoturistiche da vivere lungo tutta la penisola nelle aziende del Movimento Turismo del Vino.

Non manca naturalmente l’Abruzzo che anche quest’anno partecipa alla manifestazione con giornate di visita in cantina, degustazione dei vini nuovi e tante altre interessanti attività: saranno 5 le aziende associate a MTV che da domenica 5 Novembre a domenica 12 Novembre proporranno interessanti eventi per tutti gli appassionati di enoturismo nella nostra regione.

Si parte domenica 5 Novembre con Dora Sarchese a Ortona e Faraone Vini a Giulianova, quindi sabato 11 Novembre con appuntamenti da Cantine Maligni a Chieti e da Tenuta Ferrante a Lanciano, infine Domenica 12 Novembre da Feudo Antico a Tollo.

“Con Cantine Aperte a San Martino ci avviamo alla conclusione di un’annata che per il Movimento Turismo Vino Abruzzo è stata ricca di soddisfazioni” dice il Presidente Nicola D’Auria che continua “abbiamo iniziato il 2023 con l’importante evento Enoturismo Abruzzo a Loreto Aprutino, quindi una bellissima edizione di Cantine Aperte a Maggio, la festa per i 30 dell’associazione a Pescara, Calici di Stelle a Ortona e in tantissime aziende, il rinnovo del direttivo, l’ormai fortunatissimo Cantine Aperte a Vendemmia da poco concluso e la novità di Calici in Grotta organizzato in collaborazione dell’Associazione Terre dei Vestini. Con Cantine Aperte a Natale chiuderemo in bellezza anche questa stagione che ha visto decine di migliaia di enoturisti nelle nostre cantine”.




LA SOSTENIBILITÀ SI FA RETE

È stato presentato ieri in Confindustria Chieti Pescara dal Comitato Piccola Industria il contratto di rete tra imprese denominato “Rete Imprese per la Sostenibilità”

Pescara, 26 ottobre 2023. Una iniziativa unica a livello nazionale, volta a facilitare sinergie e collaborazioni tra oltre 40 imprese abruzzesi piccole, medie e grandi che hanno deciso di rispondere all’appello. La Rete porterà allo sviluppo di progettualità nei campi della sostenibilità economica, ambientale e sociale con un focus sull’economia circolare. Con un vero e proprio marchio registrato da Confindustria Chieti Pescara. Al contratto di rete potranno aderire imprese italiane associate al sistema confindustriale che intendono condividere e implementare il proprio percorso nell’ambito della sostenibilità. Il contratto non prevede il pagamento di una quota di ingresso.

Alessandro Addari, Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Chieti Pescara ha spiegato: “Vogliamo accrescere la capacità innovativa aziendale e condividere principi e regole dell’universo ESG. Un acronimo che indica i termini Environmental (ambiente), Social, e Governance. L’obiettivo è di facilitare sinergie e collaborazioni tra imprese Piccole, Medie e Grandi migliorando e la conoscenza nel territorio sui temi delle aggregazioni. Il grande numero di aziende associate a Confindustria Chieti Pescara ci garantisce una ampia rappresentatività del sistema produttivo. Questa ricchezza viene messa a frutto dall’Associazione con iniziative concrete e utili alle imprese, che favoriscono lo scambio di esperienze. Le aziende aderenti alla Rete potranno migliorare le proprie competenze sui temi della sostenibilità per diventare maggiormente competitive sul mercato nazionale e internazionale. Per sviluppare il contratto “Rete Imprese per la Sostenibilità” abbiamo costituito un gruppo di lavoro, con il contributo di imprenditori e manager, tra cui il Vicepresidente per le Reti di Impresa, Marco Belisario e il Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara, Luigi Di Giosaffatte.”

Il pomeriggio di ieri 25 ottobre ha visto lo svolgersi di un vero e proprio convegno sul tema, in collaborazione con la Scuola Etica Leonardo, con la partecipazione di esponenti del mondo dell’impresa, della finanza, dell’etica, delle professioni.

Sono intervenuti, tra gli altri, Michele Di Bartolomeo – Presidente ODCEC Pescara, Germano De Sanctis – Direttore Dipartimento Sviluppo Economico Turismo Regione Abruzzo, Fabrizio Salusest – Commercialista in Pescara, Carmine Puglielli – Direttore Area Imprese Abruzzo Intesa Sanpaolo Spa, Giuseppe Consoli – Commercialista in Milano, Francesca Scoppetta – Avvocato in Roma, Mauro Pallini – Presidente Scuola Etica Leonardo, Luca Nardoni – AD Italia ESG Organismo di Certificazione, Gabriele Scalzi – Amministratore Delegato I.A.T. SRL. Ha moderato i lavori la giornalista Jenny Viant Gomez.

Il Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara Luigi Di Giosaffatte ha evidenziato: “Il convegno di oggi ha voluto sottolineare come Confindustria Chieti Pescara si senta chiamata a sostenere la cultura della sostenibilità ambientale, economica, sociale e gestionale, attraverso la diffusione delle buone prassi e la formazione sulla cultura della sostenibilità d’impresa, dove la creazione dei nuovi modelli di business non potrà che basarsi sulla circolarità dell’economia e, quindi, sulla centralità della persona tra sostenibilità e intelligenza artificiale”.




60 ANNI DELLA SCHOLA CANTORUM ZIMARINO

Primo appuntamento con il recital in ricordo della pescarese Maria Vittoria Romano

Chieti, 26 ottobre 2023.   Ci sarà il 28 ottobre 2023 alle ore 18.00 presso l’Auditorium delle Crocelle di Chieti, il primo appuntamento previsto in occasione della celebrazione dei 60 anni della Schola Cantorum Zimarino di Chieti, guidata dal Maestro Gabriele Di Iorio: durante il primo dei quattro appuntamenti in programma, verrà celebrata la figura della docente di canto pescarese Maria Vittoria Romano, che ha contribuito alla formazione vocale della Schola. La sua memoria verrà omaggiata attraverso un recital in occasione del quale interverranno: Donato Martorella  Maestro Fondatore della Schola Cantorum Zimarino e Vincenzo De Vivo musicologo.

Si proseguirà poi con un intervento musicale degli ex allievi di Maria Vittoria Romano che eseguiranno musiche significative del loro percorso con ‘Marvi’, come veniva chiamata: Monica Bacelli, Antonella Trovarelli, Luana Gentile, Umberto Chiummo e la pianista Isabella Crisante.

Sono previste, dal repertorio del pianista Ola Gjeilo: Ecce Novum, The Ground, For SATB Chorus divisi con Piano e Quartetto d’archi, insieme ad Isabella Crisante al pianoforte, Matteo Di Iorio al violino, Gaia Valbonesi al violino, Olga Moryn alla viola, Luigi Di Iorio al violoncello.

Non mancherà un’esibizione dell’Ensemble femminile Esacordo: donne che si sono avvicinate all’arte del canto e sono cresciute per la maggior parte nella Schola Cantorum Settimio Zimarino di Chieti, le componenti si sono formate come musiciste sotto la guida del Maestro  Donato Martorella e provengono da esperienze corali operistiche e cameristiche che le hanno portate a collaborare con importanti realtà musicali, in Italia e all’Estero Conclude la serata l’intervento musicale Schola Cantorum Settimio Zimarino.

Il calendario per i 60 anni della Schola gode del patrocinio della Regione Abruzzo, della Curia Arcivescovile Chieti – Vasto e del Comune di Chieti.

Maria Vittoria Romano 1976 vince per concorso la cattedra di Canto Lirico al Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, in cui confluiscono numerosi coristi della Schola Cantorum Zimarino di Chieti fondata e diretta all’epoca dal Maestro Donato Martorella di cui aveva curato la preparazione vocale in occasione di una collaborazione per un concerto della Corale con I Solisti Aquilani.

Appare chiara sin dall’inizio la specificità del suo metodo didattico in cui realizza una sintesi del suo percorso di formazione tra la scuola italiana e quella tedesca: l’importanza del “canto in maschera” ovvero privilegiare i suoni di testa per uno smalto sonoro e una proiezione ottimale della voce viene integrato con un’attenzione alla articolazione del testo di stile squisitamente cameristico.

Si appassionò al repertorio di Francesco Paolo Tosti e fu il pilastro interpretativo del nascente Istituto Tostiano segnando uno stile delle romanze che ancora troviamo attuale e innovativo.

A metà degli anni ’80 il Maestro Zurletti che aveva appena preso le redini del Concorso Belli di Spoleto la chiamò a tenere il corso per i vincitori di questo prestigioso concorso che ha aperto la carriera ad illustri artisti. Un’ulteriore attività fu la formazione di un Ensemble, il Synbolon, formato da circa 16 persone e diretto dal Mastro Martorella. Il Synbolon Ensemble grazie alla preparazione dei suoi componenti aveva una estrema duttilità di repertorio, si esibì in grandi teatri come il teatro Storchi di Modena e il Carcano di Milano  e per tre anni fu il coro delle produzioni del Cantiere d’arte di Montepulciano, un festival creato da Hans Werner-Henze. Marvi è morta il 7 marzo 1989 ad appena 50 anni. Allievi della Romano insegnano nei conservatori di Roma, Bari, Monopoli, Novara e Pescara,  sono stati numerosissimi e ad ognuno ha permesso di riconoscere e sviluppare il proprio talento unico anche quando rimasero, prematuramente, privi della sua guida.




MATTARELLA, I COMUNI E LA CURA DEL CITTADINO

PoliticaInsieme.com, 26 ottobre 2023. I Comuni sono “istituzioni in movimento”, “espressione dei valori costituzionali”, “termometri immediati dello stato di salute delle nostre comunità “. “Hanno la responsabilità del contatto diretto, immediato, con le esigenze degli abitanti dei loro territori. Di tutte le loro istanze, sovente anche oltre le funzioni comunali. Di raccogliere le loro preoccupazioni, le loro attese. Passa da qui la tenuta della coesione sociale e lo sviluppo dell’ Italia”.

Si potrebbe continuare con altre citazioni, talmente è ricco il discorso che il Presidente Mattarella ha rivolto all’Assemblea generale dell’ ANCI. Una boccata d’ossigeno, un’iniezione di fiducia, un appello al coraggio per chi osa credere ancora che la politica abbia tuttora senso e, anzi, debba rivendicare il primato che originariamente le appartiene, anziché soccombere – più o meno complice – ad un concerto di poteri “altri” che la sovrastano.

Dalle citazioni sopra riportate, vale la pena di enucleare alcuni riferimenti puntuali: “movimento”, “immediato”, “oltre”. Se ne può arguire che, per i Comuni, il cammino è la meta…”istituzioni dinamiche, non statiche”, come afferma il Capo dello Stato. Dovrebbero essere strutture mai cristallizzate, aperte, in grado di apprendere dalla quotidiana evoluzione della domanda sociale, capaci di interpretarla e di corrispondervi, secondo una gamma di esperienze e di sperimentazioni ampia, quanto è ampio quel ventaglio di “articolazione capillare della Repubblica” che i Comuni rappresentano. Articolazione istituzionale e funzionale, finalizzata ad esaltare l’unità del Paese.

Ed articolazione, fucina e serbatoio di una classe dirigente non aleatoria ed effimera, non improvvisata, né presuntuosa, che matura e cresce misurandosi, sul campo, con la realtà effettiva delle comunità locali.

Dall’immediato e diretto contatto con i cittadini, si può dedurre come i Comuni debbano essere il luogo della possibile, necessaria “empatia”, se così si può dire, tra il cittadino, le istituzioni democratiche ed il loro mandato costituzionale. Dalle parole del Presidente, sembra di cogliere come ai Comuni competa – se non è azzardato o fuori luogo affermarlo – un ruolo, si direbbe, “materno”, di cura, di protezione, di custodia, di rassicurazione, di accoglienza e di inclusione attiva del cittadino nella “casa comune” del Municipio, luogo della funzione pubblica e, nel contempo, del dono.

“Oltre”, le stesse “funzioni comunali”, i Comuni non sono nudi e crudi distaccamenti amministrativi dello Stato, apparati della macchina burocratica, agenzie o forse meglio algide “aziende” deputate a fornire servizi, ma luoghi attivi di vita democratica e di partecipazione personale al destino della “res publica”. Luogo di rappresentanza e di sintesi di comunità che collettivamente concorrono alla costruzione della città, quindi momento eminentemente “politico”, capace di leggere, secondo una linea di indirizzo politico, la stessa la funzione amministrativa che istituzionalmente gli compete. Assumendo – come rimarca il Presidente – un ruolo fondamentale “per la tenuta della coesione sociale e lo sviluppo dell’ Italia”.

Spetta soprattutto ai cattolici-democratici, eredi della lezione sturziana, riflettere ancora sul valore del tutto attuale delle autonomie locali e riproporne il ruolo di attori necessari ad una democrazia sostanziale, che nulla ha da concedere a quel surrogato di secessionismo, rappresentato dalla cosiddetta “autonomia differenziata”.




L’USO SAPIENTE DELLA PAROLA

La Moschea di Samira di Pierfranco Bruni

di Roberta Mazzoni *

L’opera “La moschea di  Samira” (Milella) di Pierfranco Bruni si presenta come una mescolanza di poesia e di prosa che si fa essa stessa poesia, per l’uso sapiente della parola e la musicalità della resa. Il luogo diventa non luogo perché li abbraccia tutti, da oriente a occidente, è spazio dell’anima che prende la forma degli spazi che abita.

Samira non è in un luogo, Lei è nei luoghi, è amore che supera l’umano per toccare l’ineffabile, è incontro di uomini, di religioni, di lingue e di Mediterraneo in cui l’acqua è mescolanza di genti e culture. Bruni è un viaggiatore virtuoso che passeggia tenendo tra le mani un blocco bianco su cui prendere appunti, su cui trascrivere suggestioni dettate da ciò che cattura lo sguardo e che va oltre il monumento,  la piazza, il mercato, la casa, per cogliere le sensazioni lasciate dai colori, dai suoni, dagli odori, dai gesti semplici di persone incontrate per caso o vissute per un tempo lungo o breve.

E le idee prendono la forma della poesia che è mistero ed altro al tempo stesso, è incanto di fronte a uomini e luoghi. Qualsiasi tipo di incontro è amore che, al pari della fede, entra inaspettato nel cuore. Nella parte dedicata a Gesù, alla Madonna, Maria di Magdala, Pilato, Pietro, tutto è incentrato sul valore del perdono che viene concesso anche a chi ha peccato, a chi ha ucciso, a chi se ne è “lavato le mani”, perché l’amore puro può tutto. Pilato non ha scelto, è stato scelto e dunque amato.

Gli amori veri, come quello per Samira, in viaggi sia fisici che spirituali, sono un inno a non lasciarsi distrarre da cose senza importanza e a vivere nell’immediatezza dell’attimo presente che diventa subito passato. Le emozioni non devono rimanere tali ma trasformarsi in sogno. L’amore è qualcosa di magico o misterioso come i personaggi mitologici che hanno riempito questi luoghi con le loro presenze: Odisseo, Circe, Didone…

Gli amori veri come quello per Samira non muoiono mai perché non hanno un tempo, sono sublimazione e ponte verso l’ineffabile e l’intangibile. “Samira è tempo perduto e ritrovato”.

P.S. Queste, di getto, le mie impressioni: non me ne voglia l’autore. D’alto canto chi scrive, lasciando la sua opera nelle mani dei lettori.

*Ordinaria di Italiano. Marche




PRIMA ASSEMBLEA PREMIO PAOLO BORSELLINO

Massimo Caponnetto parla ai giovani

Collecorvino, 26 ottobre 2023. Il comune di sta per vivere un momento di grande crescita e formazione per piccoli e grandi: venerdì 27 ottobre alle 10.30 presso stabile Palmucci in viale Italia 62, ci sarà infatti la ‘Prima Assemblea’ di Officina della Legalità del Premio Nazionale Paolo Borsellino. Oltre al sindaco di Collecorvino Paolo D’Amico, ci sarà il vicesindaco Antonio Zaffiri, Patrizio D’Emidio, presidente della Consulta Giovanile di Collecorvino. Modera lo studente Patrick Vervenna.

La manifestazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale corvinese e dalla Consulta Giovani Collecorvino, si svolgerà in presenza delle classi della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Collecorvino, delle classi dell’Istituto Tecnico “G. Marconi” di Penne, dell’Istituto d’Istruzione Superiore “L. da Penne – M. dei Fiori” e della cittadinanza invitata a partecipare. Ospite d’onore di questa Prima Assemblea sarà Massimo Caponnetto, autore del libro “C’è stato forse un tempo” (Ed. Piagge), figlio del Magistrato Antonino Caponnetto, a capo del Pool Antimafia dal 1983 al 1988 (insieme ai colleghi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino).

“Questo primo appuntamento del Premio Paolo Borsellino nel nostro paese ci onora immensamente, è un’occasione unica per i nostri giovani e per i nostri cittadini poter ascoltare testimonianze e dibattiti profondamente formativi e edificanti per lo sviluppo di una coscienza e di un’etica della legalità e della giustizia che possa guidare nella vita e nelle scelte di tutti, ogni giorno – interviene il sindaco del comune di area vestina. – L’ospite che avremo l’onore di accogliere, il dottor Massimo Caponnetto ci aiuterà in questa importante riflessione con il pubblico. Vista l’unicità ed il grande valore di questo incontro, opportunità davvero preziosa, a nome del Comune di Collecorvino e unitamente alla Consulta Giovani del nostro paese vogliamo ringraziare tutti coloro che si stanno adoperando per la riuscita di questo evento, in particolar modo lo scrittore Massimo Caponnetto e Graziano Fabrizi, docente e responsabile di Officina legalità”.

“Siamo certi – conclude il sindaco – che questo evento lascerà un segno nei nostri giovani e nei cittadini che parteciperanno e un desiderio di continuare a conoscere la storia e l’importanza dei valori di giustizia e legalità, imprescindibili per la costruzione di una società giusta e migliore”.




ELEZIONI CONSORZIO DI BONIFICA OVEST

La sindaca De Rosa: “La parola e la scelta agli agricoltori, no a logiche e interessi diversi”

Luco dei Marsi, 26 ottobre 2023. “Il prossimo 26 novembre si terranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione  del Consorzio di Bonifica Ovest, Bacino Liri-Garigliano. Una risoluzione attesa da tempo e più volte sollecitata dal mondo produttivo fucense, che metterà fine al lunghissimo commissariamento dell’Ente, durato quasi quattro anni, e che non possiamo che accogliere con favore.

Ci auguriamo,  però, che l’atto di riportare alle urne gli Operatori di settore ridia effettivamente la parola e la possibilità di scegliere agli Agricoltori, e che questi non si trovino a dover unicamente convalidare, giusto per rispettare un adempimento formale, scelte già avvenute a monte, nel ristretto perimetro di uffici e interessi che poco hanno a che vedere con la realtà e gli interessi fucensi”. Così la sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, in riferimento alle prossime elezioni che porteranno al rinnovo delle cariche e alla fine del lungo periodo di commissariamento del Consorzio, ente centrale per il territorio fucense con competenze in materia della difesa idraulica, della tutela del suolo, delle risorse idriche e naturali, irrigazione e valorizzazione del territorio.

“Sebbene in regime di commissariamento, in questi quattro anni si è pure proceduto alla modifica dello Statuto del Consorzio, variazione che ha aumentato la riserva dei nominati dal governo regionale, determinando una minore incidenza sull’elezione degli Organismi del Consorzio stesso da parte del mondo produttivo”, sottolinea la Sindaca, “La condizione del Fucino è nota e desolante, dal naufragio del progetto per la rete irrigua, al di là e a dispetto di tutte le chiacchiere a oggi evaporato, come i fondi stanziati dalla precedente Giunta regionale e quelli che avrebbero dovuto esservi aggiunti dalla Giunta Marsilio, alla beffa subita riguardo ai danni patiti dalle Aziende colpite dai fenomeni alluvionali della scorsa primavera, alla mancanza di una progettualità degna di tale nome e degna del comparto che produce tanta parte della ricchezza della provincia e della regione.

A fronte di tutto questo, e delle sfide che attendono il territorio, il ruolo del Consorzio di Bonifica risulterà ancor più cruciale. La parola e la possibilità di scelta vadano agli agricoltori, agli imprenditori agricoli, che sono quelli di cui, in primis, devono fare gli interessi il Consorzio di Bonifica, la Regione Abruzzo, le associazioni di categoria e la politica tutta. A oggi non ci risultano iniziative per la consultazione degli Operatori di settore e invece, al contrario, da più parti si adombra uno scenario che vedrebbe profilarsi una situazione già determinata a monte, rispondente a logiche e interessi che poco hanno a che vedere con quelli effettivi degli agricoltori. Ci auguriamo che così non sia, e che tutti i rappresentanti del comparto vigilino affinché si affermi come primaria la tutela di questi ultimi, in un contesto di reale confronto e di libertà di scelta, che ovviamente può esistere solo laddove sia garantita in concreto la possibilità di scegliere”.




SCRIVERE PER INCLUDERE CULTURE

Lo scrittore abruzzese Beniamino Cardines “Premio Cultura Inclusiva ed Arte 2023” ai Caffè Letterari d’Italia e d’Europa

Pescara, 26 ottobre 2023. Venerdì 27 ottobre ad Ascoli Piceno presso il Palazzo dei Capitani nell’ambito del “1 CONVEGNO INTERNAZIONALE Il Valore della Poesia nella contemporaneità tra Letteratura e Psicoanalisi, intitolato al Prof. Mario Pazzaglia”, promosso da Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Europa e AST Ascoli Piceno, si terrà la premiazione con ambiti riconoscimenti a personaggi della cultura e della scienza particolarmente meritevoli. Sarà ospite lo scrittore e giornalista abruzzese Beniamino Cardines proclamato “Premio Cultura Inclusiva ed Arte 2023”.

Ricordiamo che Beniamino Cardines lo scorso maggio è tornato vincitore dal Salone Internazionale del Libro di Torino proclamato “Autore dell’Anno 2023 LFA Publisher” con il suo ultimo libro “Le avventure di Plastica 3/Cose dell’amore” che conclude la fortunata e pluripremiata trilogia delle “eco-avventure” di cui è protagonista una ragazzina di nome Plastica. Con “Le avventure di Plastica 1/L’inizio delle cose” ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Luigi D’Amico 2019” per la Letteratura Ragazzi, presidente della giuria Giovanni D’Alessandro, e la menzione d’onore alle “Residenze Gregoriane 2019”. A cui hanno fatto seguito “Le avventure di Plastica 2/Cose molto pericolose” e “Le avventure di Plastica 3/Cose dell’amore”. Inoltre, lo scorso giugno è stato proclamato “Scrittore ecologico d’eccellenza nazionale” Premio Alter News Press 2023, FIGEC (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione).

Antonio Lera, presidente Caffè Letterari d’Italia e d’Europa: ““Ogni scrittura è una traccia umana, orme da seguire o che possono darci delle indicazioni. Ogni scrittura poetica e forma d’arte riguarda l’interiorità, il riflettere su di sé al fine di accrescere la propria consapevolezza, agendo nella profondità dell’essere per contribuire così pienamente al benessere psicofisico e alla qualità della vita delle persone. C’è un grande bisogno di tornare a confrontarsi, a dialogare. Questa urgenza sociale deve essere intercettata dalla cultura e trasformarsi in un humus che fermenta la società.”

Beniamino Cardines, scrittore: “Scrivo per promuovere valori, dialogo e costruire una società migliore e più inclusiva proprio a partire dalle radici culturali. Tutto parte da ogni singolo cittadino. Credo nel potere delle parole e della letteratura, si possono mettere in evidenza questioni e problematiche altrimenti difficili da affrontare. Infine, esprimo gratitudine a tutti i lettori e a tutte le lettrici che sono il cuore pulsante della letteratura. Infine, è un grandissimo onore ricevere un premio così prestigiosi che incoraggiano tutta la nuova letteratura abruzzese.”

Lello Lucignano, editore LFA Publisher: “La trilogia di “Plastica” in pochi anni ha conquistato il cuore dei giovani lettori, appassionando anche il pubblico degli adulti. Abbiamo deciso di premiare Beniamino Cardines  ‘Autore dell’anno 2022-23’. ‘Plastica’ è uno dei progetti più belli e importanti che abbiamo sviluppato in questi ultimi anni, ne siamo entusiasti. Ha un messaggio fortissimo, è una presa di coscienza generazionale. Abbiamo capito da subito che davanti a noi c’era un talento letterario fuori schema e ci siamo trovati tutti d’accordo a voler investire sul manoscritto che avevamo letto e che era piaciuto a tutto il gruppo di lavoro della Casa Editrice.”

L’evento vede il patrocinio dei seguenti Enti: Comune di Ascoli Piceno, AST di Ascoli Piceno, CSV Marche sede di Ascoli Piceno, Università degli Studi de L’Aquila, Università degli Studi di Teramo, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Urbino, Centro Poesia Marche, Rotary E-Club of Latino America, Fidapa Distretto Centro Sezione di Ascoli Piceno, 50&PIÙ, Caffè Meletti, Associazione De Finis Onlus.




GUERRA DI GAZA

Quando si uccidono civili non ci sono armi buone o cattive: la pace giusta parte dalle vittime

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 25 Ottobre 2023. Abbiamo impoverito il dibattito decidendo che: la guerra è giusta, se a farla è la mia “squadra”; che non si poteva fare altro che lanciare bombe su buoni e cattivi; che il terrorismo si può combattere solo aggredendo in larga scala l’aggressore.

Per la pace tra Israele e Palestina si sta scendendo in piazza un po’ ovunque. L’effetto polarizzazione, però, è crescente: c’è chi colloca tutte le colpe dalla parte di una comunità nazionale e chi dalla parte dell’altra. In alcuni casi si generano discorsi insignificanti, offensivi e poco attenti alla complessità perché più simili al tifo calcistico che a un impiego di ragione e coscienza, degni di questo nome. C’è ancora spazio per la discussione e il confronto? Spesso penso proprio di no. Abbiamo impoverito il dibattito decidendo che: la guerra è giusta, se a farla è la mia “squadra”; che non si poteva fare altro che lanciare bombe su buoni e cattivi; che il terrorismo si può combattere solo aggredendo in larga scala l’aggressore o il luogo dove abita normalmente; che la diplomazia non serve quando si devono mostrare i muscoli. Ragione politica e fede religiosa sono in minoranza ovunque, anche dove dovrebbero essere di casa.

Allora come riaprire il dibattito? Partendo dalle vittime, da una parte e dall’altra; partendo da bambini, anziani e indifesi, uccisi dai Palestinesi come dagli Israeliani; partendo dai civili colpiti in un territorio come nell’altro. Schierarsi dalla parte di tutte le vittime incanala il discorso a ricercare le cause antropologiche e storiche di tanto odio tra israeliani e palestinesi.

E la storia non è neutra, la storia evidenzia responsabilità precise: chi dalla nascita dello stato di Israele (1948) ha lavorato seriamente per risolvere la questione palestinese e chi invece ha inasprito gli animi di tutti, da una parte e dall’altra? Cosa hanno fatto le varie generazioni politiche dei Paesi più coinvolti nel conflitto per risolvere la questione palestinese (USA, Francia, GB, Germania, Italia ecc.)? Che ruolo hanno giocato le comunità religiose ebraiche e musulmane, in Israele e in Palestina, come nel resto del mondo? Hanno educato alla pace o hanno alimentato odio? Hanno, le religioni monoteiste, compreso sempre più che guerre e violenze negano il nome di Dio e non sono mai un culto a Lui gradito, ma solo un nefasto tradimento del volere divino di pace.

Ma se si assiste alla serie di dichiarazioni di molti politici nordamericani ed europei (italiani compresi) a favore di Israele (e spesso senza distinguo), come si ascoltano i cori e le dichiarazioni dei pacifisti pro-Palestina si ha l’impressione che solo alcune vittime vengono ricordate. Ma quando ci interessano solo alcune vittime e non tutte, non siamo per la pace, perché questa, autentica, deve raggiungere tutte le persone e tutti i luoghi coinvolti.

L’interesse e l’amore per le vittime dovrebbe portarci anche ad affermare che, come è eticamente inaccettabile l’attacco terroristico di Hamas, lo è anche, per diverse motivazioni, la “risposta” di Israele. La guerra a un popolo, come risposta all’attacco di Hamas, è un atto sproporzionato che colpisce innocenti e presunti colpevoli, come di fatto succede in un attacco terroristico. Il terrorismo si combatte con l’intelligence e con operazioni di polizia nazionale e internazionale, non con la guerra contro un popolo (anche se si dà ad esso l’ipocrita preavviso che si sta per colpirli). Se non ci sarà un cambio di rotta in queste reazioni sproporzionate e quindi immorali (che sono ben diverse dalla legittima difesa popolare, cosi come è stato all’inizio in Ucraina) il mondo cascherà sempre più in una spirale di guerra dagli esiti pericolosissimi per l’intero pianeta.

Senza dimenticare che la guerra sta provocando mali (vittime, esodo di profughi, instabilità nei paesi limitrofi, distruzione dell’ambiente) più gravi del male da eliminare e che i pericoli di una ritorsione terroristica su scala mondiale non sono poi così prevedibili né arginabili, vista anche la terribile crisi di alcuni sistemi di sicurezza occidentali.

La ragione è stata messa in letargo e i mostri belligeranti vengono nutriti da sentimenti di rivalsa e di vendetta, dalle logiche dei mercanti di armi e dei capitalisti senza scrupolo, dalla vergogna di far piovere bombe ed aiuti umanitari insieme. E’ sconcertante vedere che persino molti europei hanno dimenticato la lezione delle guerre del ‘900, nonché l’esempio dei Paesi che hanno combattuto il terrorismo con la polizia e non con l’esercito, senza dichiarare guerra agli stati dove i terroristi erano addestrati.

Una ragione e una fede oneste ci portano ad ammettere che i terroristi più che da una deturpazione della religione, nella rabbia della povertà e del sottosviluppo, di cui, chi lancia le bombe, insieme ad altri, ha enormi responsabilità. Ciò non è assolutamente una giustificazione della follia omicida di Hamas e compagni, da punire nella legalità. Ma, contestualmente, non si può tacere su quelle istituzioni politiche che obbediscono al dio denaro e non promuovono la giustizia e il progresso, specie dei più poveri, che sole possono garantire una pace stabile e duratura, come insegnano i papi, da Giovanni XXIII all’attuale.

Anche nelle comunità religiose c’è qualcosa di inquietante: ricordare spesso che il Cristianesimo e l’Islam sono religioni di pace e, nello stesso tempo, aggrapparsi a false motivazioni per giustificare la guerra. La lezione della pace non può essere interpretata ad uso e consumo di ciascuno.

Papa Francesco, inascoltato persino da diversi fedeli e pastori, continua a ricordare il Vangelo di Pace. E invece di stimolare ricerca sincera e testimonianza autentica, i suoi appelli finiscono irretiti in “distinguo” e “precisazioni”, che suonano come pesante tradimento del Vangelo, oltre che offesa al Papa che ce lo ricorda con forza e coerenza.

Si sente citare, a giustificazione della guerra, anche il Catechismo della Chiesa Cattolica. E’ vero che questo, per casi estremi, approva una forma di intervento armato, quello di “legittima difesa con la forza militare” (n. 2309), ma le rigide condizioni richieste giustificano interventi armati non certo di questo tipo. Per semplificare: nella dottrina cattolica sono approvati azioni come l’opposizione armata per rovesciare i sistemi totalitari (per noi si pensi alla Resistenza) e la cosiddetta “ingerenza umanitaria” (per esempio l’intervento in Somalia). 

È lunga e faticosa la marcia per assicurare la pace. Laici e credenti di ogni religione sono chiamati a discernimento continuo, ad una coerenza capace di andare contro corrente con passione e coraggio. Perché restano le parole amare della poetessa polacca Wislawa Szymborska:

“Dio doveva finalmente credere nell’uomo

buono e forte,

ma il buono e il forte

restano due esseri distinti”.




MIASMI A PUNTA PENNA

Bocchino (Lega): sulle centraline si sta generando solo confusione. Il progetto Nose già avviato da regione Abruzzo e Arta in altre località risposta concreta al problema. Dobbiamo verificare il traffico veicolare o la natura delle emissioni odorigene?

Vasto, 25 ottobre 2023. Crediamo che sulle centraline di rilevamento si stia creando tanta confusione. Lo dichiara il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino riguardo l’impegno assunto dalla Regione Abruzzo di installare una centralina di rilevamento della qualità dell’aria a Punta Penna.

Non siamo contro la nuova centralina, che peraltro ha un costo ai quali si aggiungono le spese per installazione, manutenzione, tecnici, etc – dice l’esponente del Carroccio – ma il fatto che si affermi che possa essere la risposta ai miasmi di quel luogo è quantomeno fuorviante. Le centraline di rilevamento della qualità dell’aria, e come Lega lo abbiamo spiegato già in aprile, servono a rilevare la presenza di agenti inquinanti e tossici (leggasi PM 2,5, PM10, benzene, biossido di azoto, ozono, biossido di zolfo, monossido di carbonio) fortemente correlati al traffico veicolare intenso e al riscaldamento interno. Ed allora se lo scopo è quello, e non la comprensione delle ragioni dei miasmi, ben venga la centralina, ma è bene ricordare che quella zona non ha un intenso traffico veicolare, tranne magari in estate, né una densità insediativa così rilevante, tant’è che tutte le rilevazioni effettuate dall’ARTA nel corso degli anni hanno dato sempre esito negativo.

Per quel che riguarda invece la questione miasmi, che noi insieme alla Regione Abruzzo e ai suoi organi competenti stiamo attenzionando da tempo – sottolinea il consigliere Bocchino – il progetto NOSE che verrà presentato venerdì mattina è la risposta più adeguata. Uno strumento che vede la nostra Regione all’avanguardia e pienamente rispondente all’art. 272-bis del D. Lgs. n. 152/2006 in merito alle emissioni odorigene, ovvero quelle ‘emissioni convogliate o diffuse aventi effetti di natura odorigena’.

‘La scelta di adottare il meccanismo del NOSE è stata fortemente condivisa dalla Lega, dalla Regione Abruzzo e dall’ARTA – evidenzia Sabrina Bocchino – a dimostrazione che di fronte alle parole confuse la Regione sta già facendo più di quanto sia di sua competenza.’

Dopo il sulmonese, il teramano e da qualche giorno la zona di Chieti, presto anche Punta Penna e Piana Sant’Angelo – aggiunge il consigliere regionale della Lega – verranno sottoposte alla vigilanza del NOSE-Network for Odour SEnsitivity, una web app che consente ai cittadini di segnalare in tempo reale i miasmi avvertiti sul territorio, in modalità anonima e georeferenziata, indicando il tipo di odore percepito, la sua intensità, se è accompagnato da disturbi fisici e lasciando un eventuale commento. Quando la soglia critica di segnalazioni verrà raggiunta scatterà un prelievo dell’aria che verrà analizzata dai laboratori ARTA.

Questa – chiosa Sabrina Bocchino – ci pare la risposta migliore ai miasmi e tale scelta è da ascriversi alla volontà del centrodestra, della Lega, della Regione Abruzzo che hanno ben chiare la questione e le finalità dell’intervento.




GAETANO DE CARO

Dal palco di Promuovi La Tua Musica ad X Factor

Un talento indiscusso quello di Gaetano De Caro che con i suoi 17 anni,  conquista i giudici di XFactor con la cover di James Brown  accedendo così di diritto ai live di giovedì 26 Ottobre

Gaetano è allievo del Maestro Giuseppe Lucente, docente di Canto e Pianoforte del Centro Danza Art Nouveau, Centro riconosciuto dalla Regione Abruzzo per la Danza la Musica di Ornella Cerroni.

De Caro in arte  Be Klaire, musicista e autore, trova ispirazione leggendo i testi di Lady Gaga.

Il giovane artista ha vinto il contest  Promuovi La Tua Musica il format ideato e prodotto dalla cantautrice Fanya Di Croce che ha registrato oltre 3000 artisti negli ultimi anni in tutta Italia. La tappa abruzzese ha visto sul palco del Teatro Marrucino di Chieti Marco Masini che per l’occasione ha ricevuto il premio per i suoi 30 anni di carriera.

Le dichiarazioni di Fanya Di Croce: “Gaetano possiede una sensibilità fuori dal comune  e questo lo contraddistingue. La sua voce profonda trasporta chi lo ascolta nel suo mondo e a soli 17 anni è quasi una rarità. Sul palco di promuovi la tua musica è riuscito ad entrare in empatia con gli artisti e con il pubblico. Sono certa che farà lo stesso a X Factor”

Sarà possibile votare Gaetano Giovedì 26 Ottobre durante i live attraverso l’App di X Factor 2023




ALLA LIBRERIA COLACCHI INDUSTRIA SONORA

Performance di  musica elettronica di e con Mirjana Nardelli 

L’Aquila, 25 ottobre 2023. Sabato 28 ottobre alle ore 18:30 presso la libreria Colacchi di Corso Vittorio Emanuele, 5  si terrà la performance di  musica elettronica “Industria Sonora” di e con Mirjana Nardelli.  La performance è a cura di artQ13 sympatric areas for artistic research ed evoca i suoni distintivi dell’industria del passato e del presente, come i rumori delle macchine, i movimenti ritmici degli ingranaggi ed i riverberi degli spazi industriali.

Prende vita un dialogo musicale in cui i suoni del paesaggio industriale e quelli elettronici si fondono al punto da rendere indistinguibili i loro confini. Il tutto si inscrive in un più ampio progetto editoriale di artQ13 “Synchronicities” nato da un’idea di Carlo Caloro e a cura della performer, scrittrice e cantante Virginia Guidi.

Un volume dedicato alla ricerca musicale contemporanea con l’obiettivo di indagare, attraverso un approccio multidisciplinare, le relazioni tra le nuove forme di sperimentazione musicale e il ruolo rivestito dall’ascoltatore. Il progetto ha visto il coinvolgimento diretto degli artisti che sono stati invitati a parlare della loro ricerca musicale attraverso le loro opere in relazione al rapporto che intercorre tra queste, le nuove forme di tecnologia e altre forme artistiche come l’arte visiva, le installazioni, la performance etc.

Mirjana Nardelli è una compositrice e musicista, il cui focus artistico si concentra sulla poetica dell’arte acusmatica. Studia composizione elettroacustica con Luigi Ceccarelli, Elio Martusciello e Denis Dufour. È componente dell’orchestra elettroacustica OEOAS di Napoli e del collettivo multimediale polacco di Marek Chołoniewski e dello Spiritus Loci Ensemble. È fondatrice del progetto elettroacustico e-cor ensemble con il quale ottiene numerosi premi e riconoscimenti.

Ha suonato e i suoi lavori sono stati eseguiti: Galleria d’Arte Moderna di Roma (IT), New York City Electroacoustic Music Festival, Emufest (IT), Romaeuropa Festival (IT), Forum Wallis Ars Electronica (CH) Acousmonium San Fedele (IT), SMC 2017, Tempo Reale (IT), University of Greenwich (UK), University of the arts of Essen (DE), Maschio Angioino (IT), Universidad Nacional Autónoma de México (MX), Festival Mixture 2017 (CA), Festival Exhibitronic 2017 (FR), Macro Museo (IT), Solvay Center di Cracovia (PL), MOCAK (Cracovia), Accademia di Poznań (PL), Ravenna Festival (IT). Ha all’attivo pubblicazioni musicali per Folderol Records, Audiomat e Barefoot Records.

ArtQ13 sympatric areas for artistic research è uno spazio indipendente avviato a Roma nel 2014 da Carlo Caloro e Britta Lenk che sostiene attività di ricerca, sperimentazione e realizzazione di progetti espositivi ed editoriali. L’organizzazione dei progetti performativi nella città dell’Aquila per artQ13 è a cura di Katiuscia Tomei.




IN RICORDO INTERNAMENTO LAGER NAZISTA

Ricevuti ieri in sala consiliare il figlio e la nuora dell’aviere italo-americano Lino Manocchia

Giulianova, 25 ottobre 2023. È stato commemorato ieri, in sala consiliare,  l’Aviere italoamericano Lino Manocchia, in servizio presso l’aeroporto di Mostar durante la Seconda Guerra Mondiale. Alla famiglia, rappresentata dalla nuora Teresa e dal figlio Adriano, è stata consegnata, presenti il Sindaco Jwan Costantini e il Vicesindaco Lidia Albani, il diploma di Combattente della Libertà e, come detenuto di guerra, delle campagne belliche 1943/1945.

L’ Amministrazione Comunale ha pure insignito Lino Manocchia di una medaglia che fa memoria del suo internamento. La Presidenza del Consiglio dei ministri gli ha inoltre tributato la Medaglia D’onore di bronzo in ricordo delle sofferenze patite in un lager tedesco. Dopo l’8 settembre 1943, Manocchia fu catturato dai tedeschi ed internato in un campo di concentramento nazista a Francoforte sul Meno in Germania.

Era presente la Sezione di Teramo e Giulianova dell’ Associazione Arma Aeronautica, rappresentata dal Presidente onorario maresciallo Tommaso Di Remigio e dal maresciallo Mario Bollini, entrambi delegati dal Presidente provinciale in carica, l’aviere scelto Gabriele Barcaroli.

Il giornalista e storico Walter De Berardinis e la direttrice della Artemia Nova editrice Maria Teresa Orsini hanno omaggiato la famiglia con il libro pubblicato in suo ricordo “Frammenti di un prigioniero” curato da Elso Simone Serpentini e Walter De Berardinis.




STATO DI AGITAZIONE ADDETTI POLIZIA LOCALE REGIONE ABRUZZO

Pescara, 25 ottobre 2023. Nella mattinata di oggi si è tenuta dinanzi al Palazzo di Vetro de L’Aquila in via Leonardo da Vinci, sede della Giunta Regionale, la preannunciata manifestazione con presidio indetta dal CSA RAL – coordinamento regionale Abruzzo, organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa della categoria.

Nonostante le condizioni meteo non propriamente favorevoli, una folta rappresentanza di appartenenti alla Polizia Locale proveniente dalle quattro province, ha manifestato il proprio dissenso.

Questa ulteriore iniziativa segue quella tenutasi a Pescara il 27 settembre scorso e che aveva riscosso analogo successo in termini di coinvolgimento e partecipazione. I lavoratori, con la presenza di tutto il coordinamento regionale del sindacato, rivendicano i punti già oggetto della proclamazione dello Stato di Agitazione del 31 agosto. Nel dettaglio si chiede alla Regione di:

1. Modificare il Regolamento Regionale ritenuto in parte controverso ed illegittimo al fine di salvare/tutelare i diritti acquisiti scongiurando un grave danno per la Polizia Locale e i suoi addetti;

2. Finanziare, programmare e realizzare le attività formative del personale, nonché dell’Osservatorio di Polizia Locale;

3. Stabilire criteri univoci di selezione per il personale di Polizia Locale;

4. Intervenire nei confronti degli Enti Locali inosservanti/inadempienti alle disposizioni inerenti il Servizio di Polizia Locale.

Purtroppo, come già ripetutamente accaduto sia in sede di procedura di raffreddamento dinanzi al Prefetto de L’Aquila che nella precedente manifestazione di Pescara, nonostante distinte richieste di audizione inoltrate alla Presidenza, l’organo politico anche stavolta ha inteso sottrarsi al confronto, dimostrando assenza di interesse, scarsa attenzione e poco rispetto riguardo ai diritti ed alle rivendicazioni degli Addetti di Polizia Locale abruzzesi.

Di fronte all’ennesimo forfait dimostrato dal Presidente Marsilio e dall’Assessore di riferimento Quaresimale, preso atto del perdurare dell’inerzia politica dell’amministrazione regionale, il Coordinamento del CSA RAL ha già preannunciato successive e significative azioni sindacali.

Walter Falzani

CSA RAL Coordinamento Regionale Abruzzo




ADSU PARALIZZATA

Dipendenti senza stipendi

L’Aquila, 25 ottobre 2023. L’azienda per il diritto agli studi universitari dell’Aquila (ADSU) non paga lo stipendio del mese di ottobre al personale dipendente che non ha, tra l’altro, ancora ricevuto il pagamento della produttività e welfare del 2022.È quanto denunciano la FP CGIL Provincia dell’Aquila e la RSU Aziendale.

Questa grave ed incresciosa situazione è conseguente alla mancata definizione, da parte della Regione Abruzzo, delle procedure per l’individuazione del Dirigente dell’ADSU dell’Aquila. Infatti, a seguito della revoca dell’incarico di Direttore all’Avv. Paola Di Salvatore – transitata in ADSU per interscambio con il Dott. Valente (ex Direttore) e della conseguente sospensione dal servizio – ad oggi l’Azienda è senza Dirigente.

Da ciò deriva una vera e propria paralisi della attività amministrativa sia per quanto riguarda il pagamento delle retribuzioni al personale dipendente, sia per quanto riguarda i riconoscimenti dei diritti e dei benefici agli studenti.

Un fatto intollerabile che, qualora non vedrà una soluzione immediata, determinerà da parte di questa Organizzazione Sindacale, ogni azione utile di lotta e di protesta al fine di tutelare i diritti delle lavoratrici, dei lavoratori e degli studenti.

Anthony Pasqualone, Segretario Generale FP CGIL Provincia dell’Aquila                                    

Donato Di Bartolomeo, RSU ADSU




DUE GIORNI DI ENOGASTRONOMIA E NATURA

Cinquant’anni della sagra della castagna

Sante Marie, 25 ottobre 2023. Ha raggiunto il mezzo secolo di vita e si prepara a una due giorni piena di appuntamenti. La sagra della castagna di Sante Marie, una delle più longeve di tutto l’Abruzzo, sta per aprire i battenti. Sabato 28 e domenica 29 si entrerà nel vivo dell’appuntamento enogastronomico, organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Sante Marie e le associazioni e le realtà locali, che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutto il centro Italia. Come ogni anno anche per la cinquantesima edizione è stato preparato un ricco programma che prevede un’immersione nella natura del territorio, un tour tra le prelibatezze culinarie e poi musica e divertimento per tutti.

A dare il via alla festa saranno la benedizione impartita dal vicario generale della diocesi dei Marsi, don Giovanni Venti alle 10 e il successivo taglio del nastro con l’inaugurazione del villaggio della castagna che si svilupperà lungo tutto il centro del paese. Alle 10.30 nella sala consiliare del Comune ci sarà il convegno “La castagna: salvaguardia e valorizzazione”. Ad aprire il confronto sulle opportunità che offre la regina dell’autunno e sul progetta pilota “La castagna Lombardesca di Sante Marie” saranno il sindaco, Lorenzo Berardinetti, Sergio Natalia, esperto di marketing territoriale e presidente dell’associazione tutela Igp della castagna “Roscetta” della Valle Roveto, Dino Iacutone, consigliere provinciale con delega all’Ambiente, Salvatore Carfi, direttore coordinamento Agea, e Giorgio Fedele, consigliere regionale e vice presidente commissione agricoltura della Regione Abruzzo. Le conclusioni saranno affidate a Fabio Vitale, direttore dell’agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea).

Come ogni anno non mancheranno le passeggiate tra i castagneti con le visite alla grande panchina. I tour naturalistici partiranno dalle Dolomiti d’Abruzzo sia sabato, sia domenica alle 10 (Per info e prenotazioni 339/7731850), le visite guidate al museo del Brigantaggio e dell’Unità d’Italia e all’esposizione permanente delle radio d’epoca curata da Giacomo Morgante.

Nel villaggio della castagna la faranno da padrone come sempre l’ospitalità e l’accoglienza. Tante le aree organizzate al centro del paese per far trascorrere una due giorni indimenticabile ai visitatori che potranno parcheggiare l’auto o il camper nelle aree sosta previste ai due ingressi del paese e poi raggiungere con la navetta piazza Aldo Moro dove si trova l’ingresso del villaggio. Ci saranno il mercatino dell’artigianato con manufatti realizzati a mano, stand eno gastronomici con dolci e altre prelibatezze a base di castagna e non solo, e poi le vecchie cantine riaperte e adibite a osterie e i punti ristoro dove verranno serviti piatti della tradizione abruzzese. Come ogni anno non mancherà lo stand tutto dedicato ai celiaci con polenta, panini e dolci rigorosamente senza glutine.

Ad animare la quotidianità nel villaggio ci penserà Paul jockey con Radio castagna che sarà trasmessa in diretta su Radio Monte Velino dalle 12 alle 14.30 e poi dalle 19 alle 21.30. E poi lungo le strade del paese non mancheranno i mangiafuoco, menestrelli del Cicolano, animatori per i più piccoli e la musica della Street band Smilf. Alle 18.45 immancabile il ballo della pupazza che darà il via alla serata nel villaggio tra buon cibo e tanto divertimento.

Domenica si replicherà con tante attività nel villaggio della castagna a partire dalle passeggiate nei castagneti, il pranzo e la cena nelle cantine e negli stand allestiti lungo il percorso e poi musica e divertimento fino a sera.




LA VERA LOTTA

Qualche tempo fa ho avuto la fortuna di ascoltare alcune parole confortanti e rassicuranti di un sacerdote sulle nostre importanti scelte che di volta in volta si presentano nella nostra vita.

“Se il male ed il maligno lo trovi di fronte: lo combatti, non scappi…!”

Una risposta secca e precisa pronunciata da un sacerdote in risposta ad accuse a lui rivolte da certi ambienti, cosiddetti osservanti, per un esercizio religioso contro il maligno.

Le regole umane soffrono sempre e tutte di qualche ipocrisia, quelle eterne invece sono chiare, determinanti e conclusive.

Non fuggi dal male e dal maligno dice il sacerdote; non ti tiri indietro per chiedere prima i nulla osta, o permessi o tutte le autorizzazioni del mondo per agire; il male va combattuto sempre, subito ed ovunque altrimenti fai il suo il suo gioco e diventi sua parte essenziale.

C’è poco da aggiungere; nella vita le scelte fra il male e il bene si presentano sempre puntuali, specialmente quando si tratta di potere e di metterci la faccia.

Ci vuole tanta maturità, conoscenza e sapienza nel distinguere il bene dal male; certezza, fermezza e determinazione nel decidere di scegliere il bene per il male, ma tutto, comunque, risiede solo nella Fede … che è una cosa seria…!

NM




L’ACCOGLIENZA DEI CITTADINI UCRAINI

Concerto di ringraziamento dei I Sinfonici al Kursaal  venerdì prossimo 27 ottobre alle 21

Giulianova, 25 ottobre 2023. L’Amministrazione Comunale esprime la propria riconoscenza  agli operatori sanitari e ai volontari che hanno collaborato durante l’emergenza Covid. Anni difficili, superati anche e soprattutto grazie alla collaborazione delle associazioni, degli operatori sanitari e dei volontari. Ringraziati i gruppi del Coc la scorsa primavera, l’ Amministrazione Comunale intende esprimere la propria riconoscenza anche agli operatori sanitari e ai volontari. Lo farà venerdì prossimo, 27 ottobre, con un concerto che si terrà al Kursaal alle 21. Il maestro Sergio Piccone Stella al pianoforte e Antonio D’Antonio al violoncello, eseguiranno musiche di Liszt, Pergolesi e Braga.

Nel corso della stessa serata, saranno consegnate a ciascuno pergamene di ringraziamento.




FRANE D’ITALIA. Giornata di studio

Presentazione della guida Organizzata dalla d’Annunzio. L’Aquila -Sala ipogea del Consiglio Regionale – 26 ottobre 2023 – ore 9:00 

Chieti, 25 ottobre 2023. Sarà presentata domani, 26 ottobre, alle ore 9:00, presso la Sala Ipogea del Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila, la Guida “Frane d’Italia”, curata dall’Associazione italiana di Geologia Applicata e Ambientale (AIGAA), che raccoglie i contributi di oltre 130 autori provenienti dal mondo universitario e professionale, dagli Enti di Ricerca e dalle Istituzioni preposte alla gestione del territorio.

L’occasione sarà una Giornata di Studio dedicata al Dissesto Geo-Idrogeologico, organizzata dal Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio (DiSPuTer) dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dal Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo e dall’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo.

Ai saluti istituzionali del Presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio, e del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, a quelli dei Presidenti dell’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo, Dr. Nicola Labbrozzi e dell’Ordine degli Ingegneri dell’Aquila, ing. Pierluigi De Amicis e del Presidente dell’AIGAA prof. Domenico Calcaterra, seguirà una Sessione dedicata al “Dissesto Geo-Idrogeologico” con la partecipazione di esperti, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni che operano sul territorio e a cui ne compete la gestione.

In un territorio estremamente fragile come quello italiano, – spiega il professor Nicola Sciarra, Ordinario di Geologia Applicata presso il DiSPuTer della “d’Annunzio” e coordinatore della Giornata di Studio – che annovera oltre 620.000  fenomeni franosi e che rappresentano una delle principali fonti  di pericolosità geologica, la Guida vuole essere uno strumento di conoscenza dei fenomeni franosi più conosciuti e con un maggiore impatto sul territorio, alcuni dei quali hanno provocato vittime e ingenti danni.

L’evento sarà anche l’occasione per fare il punto sui fenomeni di dissesto idrogeologico in Abruzzo, fenomeni che interessano ampie aree del nostro territorio e che rappresentano elementi di grande pericolosità e conseguente elevato rischio per tanti centri abitati. Si parlerà dunque – prosegue il professor Sciarra – delle moderne tecniche di studio, modellazione e monitoraggio dei fenomeni franosi per mitigarne le condizioni di rischio; dei Piani di Assetto Idrogeologico, delle sinergie con la Protezione Civile.

Promuovere la conoscenza di questi fenomeni – aggiunge il professor Calcaterra, Ordinario di Geologia Applicata dell’Università “Federico II” di Napoli, che ha curato la Guida insieme ai colleghi Cencetti, Meisina e Revellino – è il presupposto per l’adozione di buone pratiche comportamentali, non solo per le Istituzioni ma anche per il singolo cittadino e per la società, nel suo insieme.

La sostenibilità delle attività antropiche, argomento tanto dibattuto di questi tempi – conclude il professor Nicola Sciarra – deve tenere nel giusto conto questi fenomeni naturali e saperli gestire in maniera corretta. Rappresentano infatti una ulteriore dimostrazione della continua, naturale evoluzione del paesaggio, del territorio, del nostro Pianeta, costituendone infatti una delle molteplici manifestazioni esogene.

Maurizio Adezio




L’AQUILA FILM FESTIVAL

Festival del Gran Sasso 2023 – nona edizione

L‘Aquila, 25 ottobre 2023. Torna in un’inedita veste autunnale il Festival del Gran Sasso, quest’anno attraverso una collaborazione ancora più stretta con la sezione aquilana del Club Alpino Italiano.

Le proiezioni previste aderiscono al protocollo “ERASMUS FRIENDLY” e saranno fruibili anche dalle persone straniere grazie alla sottotitolazione in inglese.

In programma mostre, proiezioni, incontri ed escursioni… Il via giovedì 26 ottobre presso la sede del CAI L’Aquila in via Sassa 34 con l’inaugurazione alle 17:00 della mostra “Senza posa. Italia K2 di Mario Fantin. Racconto di un’impresa” che rimarrà poi esposta fino al 26 novembre 2023.

Già alle 18:00 dello stesso giorno (e poi in replica alle 21:00) ci sarà quindi la prima proiezione con “POLARIS” di Ainara Vera, già vincitore della Genziana d’Oro all’ultima edizione del Trento Film Festival e in lizza anche nel concorso principale del l’Aquila Film Festival 2023

Il 31 ottobre, sempre presso la sede aquilana del CAI, sarà la volta del documentario “FRATELLI SI DIVENTA – OMAGGIO A WALTER BONATTI” di Alessandro Filippini e Fredo Valla; Alessandro Filippini sarà presente in sala accolto da Antonio Massena per poi andare in sena la consueta replica alle 21:00.

Sempre al CAI dell’Aquila venerdì 3 novembre Mauro Bartoli presenterà il suo “IL MONDO IN CAMERA – Mario Fantin il cineasta dell’avventura” e incontrerà il pubblico presente in sala prima della consueta replica delle 21:00.

Sabato 4 novembre sarà proiettato “ITALIA K2 – Riprese di Mario Fantin” di Marcello Baldi, lo storico documentario sull’impresa italiana del 1955 recentemente restaurata dalla Cineteca di Bologna.

Il 7 novembre alle 19:30 si parlerà di Cammini in Abruzzo con i rappresentanti degli Enti coinvolti nella loro realizzazione; per l’occasione alle 18:00 e alle 21:00 sarà proiettato il recentissimo “A PASSO D’UOMO” di Denis Imbert.

Il 9 novembre sarà la volta di “LA MONTAGNE” di Thomas Salvadore, sci-fi montanaro in concorso al L’Aquila Film Festival 2023. Tra le due classiche proiezioni (18:30 e 21:00) avrà luogo l’incontro con il climatologo Paolo Tuccella sul tema dello scioglimento dei ghiacciai.

Il 13 novembre alle 18:30 al Palazzetto dei Nobili sarà proiettato “CARNE ET OSSA” di Roberto Zazzara, documentario sulla spettacolare Corsa degli Zingari di Pacentro, già recente vincitore all’ultimo Cervino Film Festival; anche in questo caso l’autore sarà presente in sala.

L’ingresso è libero con biglietto etico, info e prenotazioni (assolutamente consigliate) sul sito www.festivaldelgranssso.it




VIVERE LA TESTIMONIANZA di Don Lorenzo Milani

A cento anni dalla nascita le associazioni cattoliche insieme il 26 ottobre 2023 in Piazza Indipendenza 9. Firenze

PoliticaInsieme.com, 25 ottobre 2023. Nel Centenario della nascita di Don Lorenzo Milani, aggregazioni di ispirazione cattolica operanti da molti anni nel mondo della Scuola e dell’Università hanno dato vita ad un Convegno unitario, a partire dalla rivoluzione pedagogica e dalla tematizzazione della giustizia educativa, chiaramente inseparabile dalla chiara adesione alla missione sacerdotale del Priore di Barbiana. La Lettera a una professoressa riassume esemplarmente la forza del suo animatore.

Ma un ulteriore obiettivo è quello di sottolineare la tenacia con cui egli ha lanciato dal campo cattolico la vertenza disuguaglianza, non solo ristretta alla lotta alla dispersione scolastica, senza dimenticare che il suo insegnamento era rivolto a tutti, indipendentemente dalle confessioni.

Colpisce ancor oggi il fatto che l’influenza di Don Milani non si è affievolita nei decenni, anche perché il condizionamento sociale è tornato ad essere molto rilevante sulla forza dei processi formativi. Ma in generale una parte della fortuna del dibattito pubblico sulla deprivazione educativa rimonta certamente al suo messaggio, comprovando una straordinaria vitalità e capacità di parlare ai contemporanei.

È sulla densità di queste tematiche che le Associazioni DIESSE, AIDU, DISAL, AIMC e UCIIM, in collaborazione con l’Università di Firenze, l’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito e la FUCI toscana organizzano insieme un evento che attesta una scelta sinodale ma anche la convinta volontà di valorizzare il percorso comune, iscritto in un impegno di responsabilità all’altezza dei compiti che la Dottrina sociale della Chiesa e il suo infaticabile aggiornamento da parte di Papa Francesco pone davanti a tutti noi.

L’evento si svolgerà a Firenze nella sede di Villa Ruspoli, concessa dall’Ateneo, e sarà aperto dalla sua Rettrice Alessandra Petrucci. L’intervento introduttivo è affidato a Mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della Cei. A concludere l’evento saranno il Segretario del Dicastero per le Cause dei Santi Arcivescovo Fabio Fabene e Luciano Corradini, pedagogista di chiara fama, componente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario.




NODODIVINO premiata

Cantina dell’anno da Vinoway Selection 2024

Ortona, 25 ottobre 2023. Durante quest’ultimo week-end, si è tenuta presso Castello Monaci Resort, nel cuore del Salento, la dodicesima edizione di Vinoway Selection, una celebrazione dedicata ai vini italiani di eccellenza e alle figure più influenti del settore vinicolo.

Oltre 4600 etichette in gara da tutta Italia, una commissione d’assaggio formata da alcuni tra i migliori esperti del settore, impegnata in un lavoro durato mesi e diretta da Davide Gangi fondatore e patron di Vinoway, ha assegnato l’ambito premio “Cantina dell’Anno 2024” a NODOVINO, in precedenza Codicedivino, azienda del Gruppo Citra, che attraverso un approccio artigianale, da boutique-winery, in cui i vigneti sono identificati uno ad uno, la vinificazione è seguita in modo scrupoloso, e si coniugano da un lato le migliori innovazioni tecnologiche e dall’altro il fattore umano ovvero le maestranze dei vignaioli locali, degli agronomi e degli enologi di tutte le cantine associate. Un vero e proprio lavoro di squadra in collaborazione con il Dr. Riccardo Cotarella, Presidente Mondiale degli Enologi, e frutto di studi ed analisi condotti nel 2017 dal Prof. Attilio Scienza, che ha arricchito tutti i partecipanti, rinnovando e riscoprendo uno spirito comune di mettere insieme il saper fare e lavorare in modo coordinato, sono stati selezionati 150 ettari sicuramente i più vocati da cui sono scaturite delle vinificazioni singole, capaci di esprimere al meglio la territorialità e la specificità di ogni vigneto.

Proprio tali aspetti hanno permesso a NODODVINO di aggiudicarsi l’ambito titolo di Cantina dell’anno, infatti la commissione esaminatrice nell’effettuare la scelta finale, ha adottato due rigorosi ed analitici criteri: la sommatoria dei punteggi dei vini degustati e la capacità degli stessi vini di saper interpretare e rappresentare davvero le caratteristiche del proprio territorio di appartenenza.

“Il riconoscimento Cantina dell’Anno Vinoway, assegnato per la prima volta ad una realtà abruzzese” sottolinea Licio Colantuono, Presidente di Nododivino “ci riempie di gioia ed orgoglio, rappresenta per noi contemporaneamente un punto di arrivo ed un punto di partenza, da un lato infatti non è altro che la prosecuzione di un cammino tracciato, insito alla mission aziendale del nostro Gruppo CITRA, ovvero di valorizzare e promuovere l’eccellenza della vitivinicoltura abruzzese e dall’altro canto, premia le scelte strategiche coraggiose ed impegnative fatte in questi ultimi anni: mappatura dei terreni e “viticoltura di precisione” con sistemi evoluti di indagine satellitare in vigna e tecnologia all’avanguardia in cantina con l’automatizzazione per scelta dei singoli acini e l’uso di un nuovo e moderno impianto di vinificazione per magnificare il lavoro dei nostri soci e le peculiarità del nostro Abruzzo”.

“La scelta del nome Nododivino – spiega il Presidente Licio Colantuono – è stata determinata dall’efficace gioco di parole che ben sintetizza il legame, il “nodo” che lega i nostri vini, i nostri produttori, la nostra azienda con la terra d’Abruzzo, una terra che amiamo, cullata tra la Majella ed il mare Adriatico, vocata per la viticoltura e a cui dobbiamo tanto; ma al contempo Nododivino vuol essere un richiamo alla tradizione viticola locale della legatura dei tralci, che caratterizza i nostri vigneti da tempo immemore. L’espressione Nododivino, non a caso scritto tutto attaccato – spiega ancora il Presidente – ci riporta anche all’idea di amore e passione, gli stessi animano i nostri viticoltori e che ritroviamo nella qualità dei nostri vini. Sentimenti che sono insiti anche nella Presentosa, il gioiello tipico della tradizione abruzzese che abbiamo scelto per completare il logo aziendale e viene apposta sul collo di ogni singola bottiglia per rimarcare da un lato, il patto d’amore con la nostra terra d’origine e dall’altro una promessa di qualità nei confronti del consumatore”.




TERAMO ORDINANZA DECORO URBANO

L’Associazione plaude all’iniziativa del Sindaco di Teramo, e chiede un intervento per il ripristino dei luoghi post cantiere.

Teramo, 25 ottobre 2023. L’Associazione Robin Hood plaude all’ordinanza del Sindaco, ritenuta necessaria ed opportuna, già in primavera era stato richiesto analogo intervento per le aree verdi, spesso anche se private curate a spese della collettività. L’ordinanza rappresenta un ulteriore passo avanti verso una città più vivibile un bel regalo per Natale, il termine scade qualche giorno prima.

L’associazione ricorda che da anni chiede, alle varie amministrazioni che si sono succedute, di applicare il modello D’Alfonso, ex Sindaco di Pescara, che istituì una task force tra i vari uffici comunali interessati per valutare lo stato dei luoghi pre e post apertura cantieri, al fine di garantire che i luoghi siano ripristinati allo stato iniziale, vedi segnaletica, arredo aree verdi … e siano realizzate eventuali prescrizioni.

L’associazione segnala che a causa di ristrutturazioni sisma, bonus, sono molti gli edifici senza numeri civico o  indicazioni stradali  creando non pochi problemi per le consegne o l’individuazione di abitazioni, d’altro canto, si precisa, se non ci sono controlli il ripristino è l’ultimo degli interessi degli imprenditori.

L’Associazione Robin Hood riconosce, tra l’altro, all’attuale amministrazione la soluzione dell’annoso problema delle  vie omonime che hanno creato non pochi problemi per le notifiche degli atti.




AP/ARTEPROSSIMA. Pescara uno sguardo nuovo sull’arte 

Dieci artisti della nuova pittura italiana contemporanea

Pescara, 25 ottobre 2023. Inaugurazione Sabato 28 e domenica 29 ottobre dalle 17:30, inaugurazione di AP/ArteProssima – terzo anno di collezione a Ci vuole un villaggio aps – ArtGallery in Via Villetta Barrea 24 a Pescara. La mostra, con il Patrocinio del Comune di Pescara, inaugura la terza stagione di arte contemporanea 2023-24 #npittic con la presenza di artisti italiani e creativi dell’arte da ogni regione d’Italia. La mostra resterà aperta fino al 30 novembre.

Saranno esposte le opere di dieci artisti della nuova pittura italiana contemporanea provenienti da più parti d’Italia: Luca Fagioli, Walter Colombo, Matteo Favi, Mauro Molle, Mauro Bellucci, Fabrizio Molinario, Gino Berardi, Vittorio Vertone, Anja Kunze, Gianni Chiriatti.

La direzione artistica curatoriale è affidata a Beniamino Cardines ideatore del progetto AP/ArteProssima. Consulenza artistica esterna di Adriano Segarelli e Raffaella Bonazzoli.

Collaborano al progetto: Bibliodrammatica aps, AP/ArteProssima_pinacoteca d’arte contemporanea, Ci vuole un villaggio aps, La Casa di Cristina odv-ets, coop La Minerva, OL/Officine Letterarie e Ooops! (scrittura e narrazione), Eracle Templari Federiciani aps, www.condividiamocultura.it, SL/SegnalazioniLetterarie, RadioCittà Pescara, www.rtradioterapia.it, www.zaffiromagazine.it, Cipas Abruzzo, www.alternewspress.eu.

AP/ArteProssima, un progetto di collezione che nasce a Pescara nel 2019 per promuovere l’arte contemporanea e la creatività artistica nelle arti visive. Il progetto con un orizzonte decennale per costruire una pinacoteca d’arte contemporanea, immaginando di fare una ricognizione (e scouting) nella nuova pittura italiana contemporanea, oggi.

Alla base, un’urgenza: ricostruire un rapporto con il pubblico. Rendere l’arte prossima, vicina, compagna di vita. Portarla nella vita quotidiana, fuori, sdoganandola dalle élite culturali e dai baronati critici, dalla visibilità tradizionale. arteprossima@gmail.com

Beniamino Cardines, direttore artistico: “In uno spazio privato, a Pescara, le arti visive contemporanee trovano casa – nel nostro caso Villaggio – per una programmazione stabile, con una vera e propria stagione di mostre. Abbiamo iniziato a ottobre del 2021 e questa è la terza stagione del progetto #npittic. Apriamo il 2023-24 con una mostra collettiva con tutti gli artisti del terzo anno di collezione del progetto AP/ArteProssima. Questo è il tempo in cui ogni opera d’arte rivendica un’attenzione unica, ogni artista è unico, solo, pioniere. In questo senso l’arte si riprende il suo posto sociale, ovvero di essere linguaggio umano universale. Oggi, l’arte ritrova un ruolo aggregante proprio attorno alla sua forza di relazione, di prossimità, alla capacità di creare condivisione, dialogo, scambio. C’è un ritrovarsi antropologico attorno all’arte che è una necessità, siamo tutti figli d’arte, figli della bellezza e della voglia di parlarne. Soprattutto è il tempo per non stare fermi, immobili, sopraffatti dall’impotenza. Questo è il tempo per uscire. Questo è un tempo nuovo per l’arte, un tempo di grande vitalità. Un tempo per giocare, per mostrare e contagiare.”




IL PENSIERO DIVERSO

Un libro che nel panorama italiano ma anche in quello internazionale è anomalo. Un libro che stordisce illumina con le sue piccole grandi verità, con la sua sfrontata insolenza. Stefano Labbia mostra un estro ed una ferocia stellare: ci prende per mano e ci guida in un percorso di crescita, di confronto con noi stessi e con gli altri.

L’autore tiene a specificare che Il pensiero diverso non è una dottrina, non è una religione, non è un manuale del saper vivere. È bensì una presa di coscienza delle avversità che l’uomo, animale sociale, da sempre è chiamato ad affrontare.

Un libretto di istruzioni sul saper vivere, dunque? Labbia non ne ha pretesa: classe 1984 ha però vissuto una vita piena, confrontandosi e aprendosi con quest’umanità che a volte è confusa, saccente, arrogante, indispettita dall’esser viva. Ma anche contraddittoria, caotica, irriverente, ansiosa.

Il pensiero diverso è un bignami di considerazioni, diretto, schietto con cui confrontarsi. In cui rispecchiarsi. E attraverso cui agire, prendendo in mano la propria vita.

Siate agenti di cambiamento, firma l’autore. Cambiate la vostra vita. Ora. Il futuro è oggi.

SCHEDA DEL LIBRO:

Titolo: Il Pensiero diverso/Be happy, Think different

Autore: Stefano Labbia

Genere: Narrativa / Guida

Pagine: 100

Traduzione: Vincenza Iovino

Cover: Lara Ponchia

Lingua: italiano – inglese

ISBN: 9781699699317

Editore: Amazon

Anno: 2021

Prezzo: 5 euro

Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/pensiero-diverso-Stefano-Labbia/dp/1699702926/ (lingua italiana)

Sito dell’autore: https://bit.do/stefanolabbia