IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI

Si è riunito il Partito Socialista Italiano, con il suo direttivo regionale al completo

Pescara, 28 agosto 2023. Temi centrali la sanità, gli interessi sociali della Regione Abruzzo e di quelli che sono i valori fondamentali del riformismo socialista oggi.

Ascoltate le proposte dei capigruppo delle attuali forze di minoranza regionale, il Segretario Regionale Giorgio D’ambrosio conferma il suo gruppo compatto ed aperto ad alleanze, purché valide e di reale riforma, per l’elezione del prossimo Presidente di Regione, ma non esclude la possibilità di individuare una propria lista che correrà alle elezioni regionali. 

Il vicesegretario delegato Antonio Frezza ha confermato che altre forze politiche della sinistra storica hanno aperto il confronto con il partito.

Forte dei propri valori storici i socialisti abruzzesi non escludono la possibilità di una lista regionale autonoma e sono emersi alcuni nomi, espressione della società civile e già stimati professionisti che per ora il partito preferisce non divulgare, mantenendo il riserbo per poterne poi discutere al prossimo tavolo di coalizione, che come confermato dal vicesegretario Nicola Primavera non è stato ancora convocato ufficialmente.

Il direttivo all’unanimità non ha dubbi sulla necessità di individuare candidati, presidente e consiglieri, che siano portatori di competenze, esperti nella gestione delle risorse e determinati a creare un reale e concreto trarre profitto per i territori e i cittadini.

I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere gli obiettivi comuni e gli interessi degli elettori, a breve saranno disponibili gli appuntamenti per discutere con e per i cittadini, in programma anche una giornata dedicata a fare il punto sulla situazione delle pari opportunità abruzzesi, che sembra ancora poco strutturata, da sempre punto fermo del partito e della compagna Emma Zarroli.




LA PERDONANZA CELESTINIANA DIVENTA UNA MOSTRA

Dal 28 al 30 agosto: le celebrazioni celestiniane nella storia”: tutte le tappe della Perdonanza dalle origini a oggi

L’Aquila, 27 agosto 2023. È frutto della collaborazione tra Comune dell’Aquila e Archivio di Stato de L’Aquila la mostra su totem “Le celebrazioni celestiniane nella storia” che sarà aperta dal 28 al 30 agosto a Palazzetto dei Nobili.

Da un lato l’intento dell’Archivio di Stato di mettere le competenze tecnico-scientifiche e il patrimonio documentario a disposizione della Città e dell’Istituzione che la rappresenta e la guida, unito alla voglia di tornare a svolgere un’attività di promozione culturale in centro storico; dall’altro l’attivismo, la propositività e le risorse gestionali del Comune per concretizzare l’iniziativa.

L’esposizione si sviluppa su 12 pannelli che, a partire dalle premesse, l’incoronazione di Celestino V e la concessione dell’indulgenza, ripercorrono le celebrazioni per il Santo patrono anche nelle modalità laiche e festose che rendevano la città teatro di palii, tornei, giochi, macchine pirotecniche, senza trascurare il rito, molto documentato per l’Ottocento ma sempre attuato, dell’ostensione delle reliquie.

L’approdo al Novecento, attraverso lo snodo della seicentenaria celebrazione del 1894, restituisce la benedizione delle macchine, in belle foto d’epoca, la grandiosa rievocazione dell’incoronazione del 1932, la triplice celebrazione del 1956 (oltre alle celebrazioni celestiniane il VII centenario dell’istituzione della diocesi dell’Aquila, il V della morte di San Giovanni da Capestrano raffigurato davanti alla Porta Santa in un manifesto recuperato in tre porzioni), fino alla “rivitalizzazione” del 1983 in cui si mette in rilievo il concorso degli artisti Remo Brindisi e Fulvio Muzi.

È nell’intenzione del Comune dell’Aquila portare la mostra nelle scuole nel prossimo anno scolastico per uno svolgere un progetto formativo sulla Perdonanza e sulle sue radici storiche.

Si ringraziamo il Museo Nazionale d’Abruzzo – MuNDA per le immagini di capolavori d’arte e i numerosi fotografi – Gino Di Paolo, Luca Del Monaco / Textus Edizioni, Mauro Congeduti – che hanno cortesemente inviato i loro scatti.

Si ringraziano inoltre Floro Panti e Goffredo Palmerini per le foto della Perdonanza del 1983 e Paolo e Franco Muzi per i bozzetti delle bandiere disegnate da Fulvio.

L’appuntamento con la mostra è dal 28 al 30 agosto, dalle 11 alle 20, presso il Palazzetto dei Nobili all’Aquila.




CICLOVIDIA: l’Abruzzo interno a due ruote

Sulmona, 27 agosto 2023. Se distogliamo lo sguardo ciclistico dalla costa adriatica, soprattutto dal tratto più meridionale, e rivolgiamo la nostra attenzione all’interno del territorio abruzzese, ci accorgiamo che ci sono realtà altrettanto valide, se non paesaggisticamente più varie e stimolanti per la eterogeneità e per l’imprevedibilità dei luoghi, soprattutto in ragione del momento della giornata e delle stagioni.

È il caso della Ciclovidia, articolato tracciato ciclabile che, dopo lungo e impegnativo lavoro, l’associazione FIAB Bicincontriamoci di Sulmona ha portato a compimento, ovviamente e soprattutto grazie al determinante apporto progettuale e procedurale delle Istituzioni preposte.

Ieri pomeriggio, domenica 26 agosto, in occasione dell’evento “L’Amore alla Fonte”, mix di ciclo escursione e spettacolo teatrale, ho avuto modo di apprezzare il lavoro svolto, che apre prospettive insospettabili di sviluppo ciclo turistico dell’intera vallata.

Sotto la guida accorta di Antonio Cellitti, Presidente dell’Associazione, e di Marina Pecorini, del Consiglio Direttivo, in dieci abbiamo percorso diversi segmenti dell’anello, integrato a tratti da altre ciclovie prossime, come quella del Vella. Si tratta di stradine minori, interpoderali a basso traffico, ma anche di tracciati ciclabili esclusive, come quello realizzato all’epoca dal Comune di Pacentro, di cui l’associazione sta chiedendo il recupero funzionale.

L’ottimo piano di segnalamento, a cui Fiab Bicincontriamoci ha per lungo tempo e nell’ombra lavorato, rende molto riconoscibile e quindi sicuro il percorso che, lasciato il centro urbano, si snoda tra campi coltivati e canali d’acqua, di cui la vallata è ricca.

Il tramonto ha magnificato la suggestione dell’escursione: da più punti abbiamo avuto modo di vedere, con un solo sguardo panoramico, il Sirente, il Corno Grande del Gran Sasso, il Morrone e il Monte Amaro della Majella.

Lo spettacolo praticamente notturno, messo in scena dalla Compagnia teatrale ClasseMista, ha suggellato la giornata tra luci di candele e magiche ombre.

Personalmente sono andato a Sulmona in treno + bici e al ritorno ho viaggiato sul convoglio con carrozza bici da 64 posti, riserva speciale per tutte le due ruote, turistiche e no.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




CORROPOLI XMAS RUN

Una maratona natalizia per unire sport e divertimento

Corropoli, 27 agosto 2023. Un’occasione unica per vivere l’atmosfera natalizia in modo originale e divertente: è la Corropoli XMas Run, una maratona fun run di 5 km che si terrà il 9 dicembre 2023, a Corropoli, in provincia di Teramo.

L’evento sportivo, organizzato da Sportour, è aperto a tutti, dai podisti professionisti alle famiglie con bambini. I partecipanti potranno indossare un autentico costume da Babbo Natale, fornito insieme al pettorale, oppure creare un look natalizio personalizzato. La giuria valuterà non solo le performance atletiche, ma anche l’ingegno e la creatività nell’abbigliamento, rendendo l’evento un connubio perfetto tra sport e divertimento.

Il percorso di 5 km si snoderà lungo le strade del centro storico di Corropoli, che saranno addobbate a festa per l’occasione. Lungo la strada, i partecipanti saranno sorpresi da momenti di gioia e magia, come la comparsa di Babbo Natale e dei suoi elfi. Al termine della corsa, tutti i partecipanti riceveranno dolci e cioccolate calde, per riscaldarsi e festeggiare insieme.

Ma la Corropoli XMas Run non è solo una corsa: è un evento che si estende ben oltre la gara. Grazie all’impegno della ProLoco di Corropoli, dall’8 al 10 dicembre il centro storico della città si trasformerà in un mondo di meraviglie natalizie, con mercatini, melodie festose e prelibatezze culinarie tipiche del periodo. Musica, intrattenimento e attività coinvolgeranno grandi e piccini, creando un’atmosfera di gioia e festa per tutta la comunità.

“È con grande entusiasmo che annunciamo la Corropoli XMas Run – dichiara la squadra di Sportour – Vogliamo offrire a tutti l’opportunità di partecipare a un’esperienza unica che combina lo spirito sportivo con l’atmosfera festosa delle festività natalizie. Unitevi a noi il 9 Dicembre per creare ricordi indelebili!”

Le iscrizioni alla Corropoli XMas Run sono già aperte e possono essere effettuate sul sito ufficiale di Endu o presso i punti iscrizione indicati sul sito dell’organizzazione.




TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA VA PRESERVATA

Agrifood, Bocchino: volano di turismo, ma bisogna investire anche su innovazione e promozione delle biodiversità

Vasto,27 agosto 2023.Credo che la nostra tradizione enogastronomica sia fondamentale per la nostra regione, una tradizione che va preservata, ma dobbiamo anche investire sull’innovazione e sulla difesa e la promozione delle tante nostre biodiversità. Vantiamo eccellenze che vanno al di là della tradizione culinaria: non solo ci distinguono e ci caratterizzano, ma possono favorire un grande sviluppo nell’ambito turistico perché sempre più persone nel mondo si muovono dietro al turismo enogastronomico”.  Così il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino intervenendo venerdì sera a Pollutri, nella Riserva regionale Bosco di Don Venanzio, al prestigioso evento La Capanne e la piccola proprietà contadina coordinato dal presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco.

Nel corso dell’evento, al quale ha preso parte anche il sindaco di Pollutri Nicola Mario Di Carlo, si è parlato del riconoscimento Unesco della Pergola (Capanna) e dei significati connessi del turismo del vino e della valorizzazione enogastronomica del territorio, della sicurezza, della qualità alimentare, del mangiare sano e della riscoperta delle tradizioni.

“Sono convinta che la nostra regione abbia una marcia in più anche rispetto alle zone più blasonate del nostro Belpaese – spiega ancora Bocchino – È la regione verde d’Europa, abbiamo veramente tutto, perché oltre le eccellenze enogastronomiche, abbiamo il mare, la montagna, la collina. Possiamo sciare guardando il mare o andare al mare guardando la montagna innevata. Io, per esempio, quando parto per andare in consiglio regionale a L’Aquila la mattina, vedo davanti a me in un mix spettacolare ed emozionante la Maiella e, a destra, il mare. E credo che sia una cosa veramente impagabile”.

Bocchino ha sottolineato la bellezza della riserva che ha definito un posto meraviglioso e ringraziato il presidente Di Marco che preserva l’ambiente ed è sempre attento e presente, però lo fa con in intelligenza, una peculiarità che lo rende migliore degli altri, le autorità e il sindaco di Pollutri.

Sabrina Bocchino

Consigliera Regionale Lega Abruzzo




VISITATORI IN AUMENTO ED APPREZZAMENTI dall’Italia e dall’Estero

La 53 esima edizione della Mostra dell’artigianato Artistico Abruzzese. Marsibilio: “l’artigianato artistico in Abruzzo è ancora un cuore pulsante e non va fermato ma incentivato”

Guardiagrele, 27 agosto 2023. “Una edizione straordinaria con visitatori in crescita rispetto alle precedenti edizioni e ricca di eventi che hanno richiamato un pubblico eterogeneo, che ha apprezzato anche le tematiche affrontate nei vari incontri dove protagoniste sono state donne abruzzesi conosciute anche all’estero per il loro lavoro.” È il commento del Presidente dell’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese, Gianfranco Marsibilio, a conclusione della 53 esima edizione della Mostra che si è svolta a Guardiagrele.

“Il tema della Bellezza delle donne ha particolarmente stimolato gli artigiani, gli studenti e gli orafi che hanno partecipato al Concorso Orafo intitolato a Nicola Da Guardiagrele, creando attenzione e stimolando la riflessione su tematiche molto attuali come la parità di genere e l’inclusione.”

160 gli artigiani presenti alla Mostra, un tour tra la bellezza, l’arte, la passione, tra il passato ed il futuro. Le ceramiche, prime fra tutte quelle di Basilio e Tommaso Cascella messe a disposizione dal collezionista Ing. Maurizio Pace, i gioielli, da quelli più tradizionali a quelli più innovativi, l’arte del ricamo, del tombolo, i merletti, ma anche i tessuti, il legno, il ferro battuto, i mosaici. Particolare interesse hanno suscitato le opere dell’artista Cristian Cimatti di Meldola (FC) nella sezione “Interscambi Culturali” tra regioni. In ogni stanza i visitatori provenienti dall’Italia e dall’estero hanno percepito il messaggio che la Mostra vuole lanciare: l’artigianato artistico in Abruzzo è ancora un cuore pulsante e non va fermato ma incentivato.

“Cala il sipario sulla Mostra ma restano gli obiettivi da raggiungere: le botteghe scuola, per fare in modo che le future generazioni si avvicinino all’artigianato, il Marchio di Qualità, il riconoscimento dell’artigianato artistico quale patrimonio immateriale dell’Unesco” Marsibilio lo ribadisce nel salutare e ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa edizione.

Una edizione che ha visto la collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di L’Aquila con 5 installazioni realizzate dagli studenti, la presenza dell’Associazione Gioiello Contemporaneo con oltre 50 opere, i capi firmati dal noto stilista Domenico Formichetti molto graditi ai giovani che hanno visitato la Mostra.

“Posso affermare di essere orgoglioso di quanto siamo riusciti a fare, anche con gli appuntamenti del giovedì sera in collaborazione con GO’ Guardiagrele Opera e la presenza di donne che si sono affermate nel campo del giornalismo, della scienza, del design. Positiva anche l’esperienza con la Summer School in cui maestri artigiani hanno avvicinato i bambini ed i ragazzi all’artigianato artistico” aggiunge Marsibilio soddisfatto per l’edizione di quest’anno.

Bene anche lo shop allestito in un locale adiacente al Palazzo dell’Artigianato che ha consentito di acquistare oggetti e monili.

Ispirato alle donne anche il concorso di poesia dialettale intitolato a Modesto della Porta giunto alle 36esima edizione. Il tema è stato L’Artigianato e le donne: pensieri, emozioni, attività. La giuria presieduta dal prof.  Massimo Pasqualone ha premiato come 1ª Classificato: Aldo Rossi di Udine con la poesia “La Sportare”; 2ª Classificato: Emilio Marcone di Atri (TE) con la poesia “Nu vicchije pisciarole”; 3ª Classificato: Gabriele Di Giorgio di Città S. Angelo (PE) con la poesia “L’utima lavandare”. Per la sezione riservata gli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo e Secondo Grado abruzzesi 1° Classificato: Emilio Colonna di Sant’ Eusanio Del Sangro con la poesia “Ere na vote” dell’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “A. Marino” di Casoli (Ch). Ricordiamo che l’Ente Mostra si è fatto promotore della realizzazione di un monumento in bronzo dedicato al poeta-sarto che lo raffigura seduto su una panchina. L’opera sarà pronta per la prossima primavera.

Il concorso di arte orafa è stato vinto da Daniela Di Cecco di Palena e Gian Luca Staffolani di Ascoli Piceno (ex equo sezione Maestri Orafi) mentre per il concorso riservato alle scuole, al quale hanno partecipato 12 licei artistici e scuole di design, il premio borsa lavoro con stage formativo presso una bottega artigiana è stato assegnato all’alunna Oana Maria Ionescu del Liceo Artistico Statale “P. Selvatico” di Padova per aver realizzato una spilla denominata “Arianna” ed all’alunno Diego Medri del Liceo Artistico e Musicale “A. Canova” di Forlì che ha realizzato la collana denominata “Punti di sutura”. Segnalati per la sezione dei Mastri Orafi: Ermanno Maoloni di Monsampolo del Tronto (AP), Mauro Sette di Cadoneghe (Pd), Giuseppe Paludi di Chieti e Federico Vianello di Firenze. Per la sezione riservata agli alunni delle scuole: Menzione Speciale all’alunna Martina Martinelli della UED – Università Europea del Design di Pescara e Segnalazione per l’opera meritoria del progetto “Donna, vita e libertà” del Liceo Artistico “Soleri-Bertoni” di Saluzzo (CN) in collaborazione con la Casa di Reclusione “R. Morandi”. Durante la cerimonia di chiusura sarà inoltre consegnato il Premio giornalistico “Mario Zuccarini” , giunto alla seconda edizione, al Giornalista del quotidiano “Il Centro” Rossano Orlando. “Il risultato di questa edizione ci stimola a proseguire nel nostro lavoro e nella nostra mission, ora ci mettiamo al lavoro per gli altri eventi che organizziamo durante l’anno e per preparare la 54esima edizione che si terrà, come sempre, nel mese di agosto”.




INCONTRO CON L’AUTORE

Renato Minore e Francesca Pansa presentano Ennio L’Alieno – I giorni di Flaiano. Coordina il giornalista Fabrizio Masciangioli Mmartedì 29 agosto ore 20.30

Pacentro,27 agosto 202. La prima edizione di VOCI&VOCI Festival nel borgo medievale), che si è svolta dal 25 luglio con 9 appuntamenti nel Chiostro dell’ex Convento dei Minori Osservanti, si conclude con l’ultimo ‘Incontro con l’autore’  martedì 29 agosto alle ore 20.30  è la volta di uno scrittore abruzzese di nascita: Renato Minore che con Francesca Pansa presenteranno il loro ultimo libro. I due autori  conversano con il giornalista Fabrizio Masciangioli, coordinatore della serata, su “Ennio l’alieno – i giorni di Flaiano” scritto a quattro mani per raccontare di un Flaiano sconosciuto ai più, e dei personaggi a lui più vicini: la moglie Rosetta e la figlia Nenè. Il libro è edito da Mondadori per la Collezione Scrittori Italiani e Stranieri. La serata sarà impreziosita dal commento musicale affidato al  violino di Luca Marziali accompagnato al pianoforte da Paolo Zannini. La musica di Nino Rota composta per i film di Federico Fellini con le sceneggiature firmate da Flaiano farà da colonna sonora alla serata. Letture di Andrea Casanova Moroni.

Anche se parte dalla sua città d’origine, Pescara,questo libro di Minore e Pansa più che una biografia, si legge nel risvolto di copertina, è “ un flusso di memorie, di sogni, di sguardi, è un atto d’amore nei confronti di un personaggio difficilissimo da imbrigliare in una logica sequenza di fatti…”

“Flaiano arriva a Roma giovanissimo e dopo le scuole ufficiali al Nord e la guerra d’Etiopia torna nella Capitale. Collabora alle migliori testate di allora: “Omnibus”, “Oggi”, “L’Italia letteraria”, “L’Europeo” e infine “Il Mondo” di Mario Pannunzio. Leo Longanesi gli chiede un romanzo in tre mesi e lui scrive Tempo di uccidere, primo vincitore del neonato Premio Strega. Apre la porta del cinema e scrive per tutti i registi ai quali si deve la rinascita del cinema italiano e la sua continuità:

prolifica, smagliante e misteriosa la collaborazione con Federico Fellini. Ci sarebbe stata La dolce vita senza Flaiano? Forse sì. Ma il miracolo è il gioco fra due sensibilità così differenti. Flaiano ama o comunque accetta spesso la committenza; eppure, al contempo sogna il “suo” film che non riesce a prendere forma. Il bello di questa “ricostruzione di eventi” è che, pagina dopo pagina, stiamo alle calcagna di un italiano che non vuole essere itagliano, di un uomo che strappa la risata dell’intelligenza e dentro si macera, di uno scrittore vero, tormentato come un soldato che conosce la gloria di una perpetua ritirata. Marziano, alieno, amico della notte. Irripetibile. È l’Ennio che tutti chiamano Flaiano e nessuno conosce davvero, che si lascia inseguire come insospettato protagonista di un romanzo di amicizie, delusioni, solitudini, grandissimi dolori.”

Renato Minore e Francesca Pansa si sono incontrati quarant’anni fa in una serata di poesia a Villa Borghese. Renato scriveva versi da molti anni, faceva il critico letterario. Francesca scriveva testi teatrali in chiave femminista e organizzava antologie poetiche. Renato poi ha pubblicato romanzi su Leopardi e Rimbaud, racconti e saggi letterari, libri di (e sulla) poesia: l’ultimo Ogni cosa è in prestito. Francesca ha realizzato il progetto delle “Fate sapienti”,con reportage, diari, calendari, e ha pubblicato racconti e memoir con particolare attenzione all’infanzia: l’ultimo Nessuna notte è infinita. Ora insieme raccontano i giorni di Ennio Flaiano,e anche quelli di Rosetta, sua moglie, il dentro e il fuori di una storia affiorata negli anni come progetto di scrittura condivisa. Con l’emozione di quella sera romana, quando ascoltarono i versi di un Flaiano dolente, tragico, ferito a morte, tanto diverso da quello più brillante,cinico, inesauribile affabulatore: la maschera che ancora lo nascondeva. A fine serata gli autori saranno disponibili per la firma delle copie.

Il Festival VOCI&VOCI, nato con il proposito di promuovere la cultura, in tutte le sue “voci” per promuovere il borgo ed il territorio con tutte le sue caratteristiche ed i suoi antichi valori, non ha tradito gli obiettivi. La manifestazione chiude con un bilancio in positivo considerando la partecipazione assidua ed attenta ad ogni serata di un pubblico non solo locale ma per buona parte rappresentato da turisti, sempre più convinto e coinvolto dalla proposta variegata ma attenta alla qualità.

Il festival VOCI&VOCI , ideato e diretto da Guido Galterio, è stato realizzato in collaborazione con Comune di Pacentro, Camerata Musicale Sulmonese, Associazione Euterpe, Coro Maschile Majella e grazie al lungimirante atto di mecenatismo della professoressa Edvige Coleman Agostinelli e William Coleman III, dovuto all’amore per la propria terra.




COLTIVA BELLEZZA il bozzetto vincente

Sergio Ceccotti vince l’edizione 2023 Un Mosaico per Tornareccio

Tornareccio, 27 agosto 2023. Il vincitore della quattordicesima edizione di Un Mosaico per Tornareccio è  Sergio Ceccotti con il bozzetto Coltiva Bellezza che ha ottenuto 69 su 314 voti validi espressi.

L’opera dell’artista Ceccotti è stata scelta dalla giuria popolare e da quella degli esperti, tra i quattordici bozzetti in gara che hanno partecipato alla mostra “Roma – Milano. Le capitali dell’arte in ricordo di Alfredo Paglione”, curata da Elena Pontiggia e  Gabriele Simongini.

Sergio Ceccotti, svolge la sua attività tra Roma e Parigi, città dove dal 1977 al 2013 ha tenuto dodici mostre personali, ha lavorato per 23 anni con la galleria Alain Blondel ed attualmente con il mercante Jean-Marie Oger. Ha esposto alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Arezzo, al Museo d’Arte Moderna, ai Musei di Villa Torlonia, al Centro Cultural Borges di Buenos Aires e nelle gallerie di Roma, Parigi, Bruxelles, Monaco di Baviera, Firenze, Napoli, Alessandria, Ancona, Pescara e Terni.

Un Mosaico per Tornareccio” ribadisce anche quest’anno il suo prestigio non solo a livello locale, ospitando numerosi artisti provenienti anche da fuori regione. L’evento, ideato dal mecenate di origini tornarecciane Alfredo Paglione, quest’anno ha collocato il centesimo mosaico nel cuore del borgo. Un sogno coltivato nel tempo dallo stesso Paglione e da tutta la collettività di Tornareccio che insieme hanno trasformato  il cuore del borgo in un affascinante museo a cielo aperto.

Barbara Del Fallo




LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SULLA STRADA PARCO

La posizione del M5S

Pescara, 27 agosto 2023. “Abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra. Il nostro impegno per le elezioni del prossimo anno, come Movimento Cinque Stelle Pescara, sarà quello di inserire, quale punto prioritario del programma amministrativo, la modifica del tracciato della Filovia, così come proposto nelle osservazioni al Masterplan Porta Nord e rigettate, senza la minima considerazione, dal centrodestra.

La Strada Parco è e deve restare la più grande piazza lineare della nostra città.

Esistono percorsi alternativi, come quello di via Caravaggio, in grado di garantire l’efficienza del servizio di trasporto pubblico e la salvaguardia di un luogo identitario della nostra città, unico asse interamente dedicato a pedoni e ciclisti.” commentano i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.




LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Strada parco, asse urbano e della mobilità sostenibile per nuova Pescara

A cura di G. Di Giampietro*

Pescara, 27 agosto 2023

1. (Una sentenza) Speriamo risolutiva finalmente, dopo 25 anni di inerzie, polemiche e incapacità di affrontare il tema dell’asse TCSP, del trasporto collettivo in sede propria, sulla ex linea ferroviaria Adriatica, la sentenza del 25-08-2023 del Consiglio di Stato parrebbe segnare la fine di una storia infinita di polemiche, contrapposizioni, indecisioni, ostilità non dichiarate, incapacità di pianificare un futuro sostenibile per Pescara e la sua area metropolitana. Si deve completare la linea del trasporto collettivo in sede propria sull’ex ferrovia Adriatica, ora chiamata Strada-Parco.

2. (Per una mobilità integrata e sostenibile) Intanto una certezza. Non chiamiamola filovia sulla Strada Parco, ma asse della mobilità  sostenibile, per pedoni, ciclisti e trasporto pubblico, per la città di Nuova Pescara. Infatti, per questa Linea 1 – Strada Parco si tratta di un asse baricentro per l’abitato costiero, tra Pescara e Montesilvano, facilmente raggiungibile a piedi, dalle pendici collinari al mare, utilizzabile non solo dalla filovia, ma anche da altri mezzi pubblici a basso impatto ambientale e, con delle modifiche da introdurre, da pedoni e ciclisti, tali da garantire un servizio urbano frequente  e confortevole, alternativo e concorrenziale agli oltre 70 mila veicoli al giorno  che attraversano la fascia costiera tra le due città. La nuova città di Nuova Pescara da 200 mila abitanti e la città metropolitana allargata da 350 mila abitanti non possono farne a meno, per avere un futuro sostenibile ed europeo.

3. (Contrapposizioni senza confronto) Non ha giovato, in questo quarto di secolo,  questo stillicidio pervasivo di contrapposizioni, tra ciclisti e trasporto pubblico, tra diritto all’accessibilità e presunta impossibilità di eliminare le barriere architettoniche e completare l’opera, tra ambientalisti e progettisti dell’opera pubblica, tra pretesa di avere un asse ciclopedonale e possibilità di realizzare un boulevard urbano alberato per tutti i modi di trasporto sostenibili (pedoni ciclisti e utenti del trasporto pubblico).

La contrapposizione di una parte dell’opinione pubblica NIMBY ( _Not in my backyard_ – Fatelo altrove, ma non nel mio cortile) ha nuociuto prima di tutto alla città. Pescara ha già perso 60 milioni di euro di finanziamento per la prosecuzione della rete TCSP verso Francavilla e verso Sambuceto, proprio per non essere riuscita a completare, e per le contestazioni sulla Linea 1 Strada-Parco. Hanno invece avuto i finanziamenti per linee TCSP e stanno ampliando le loro reti: Rimini, Brescia, Bergamo, Padova, Messina, Cagliari e altre città di media dimensione comparabili con Nuova Pescara.

La contrapposizione, inoltre, è inesistente. Si possono, si debbono, cercare soluzioni progettuali per conciliare le diverse legittime istanze. Esistono le soluzioni tecniche e sono ragionevoli. Bisogna avere il coraggio del confronto e la trasparenza delle alternative. Ai decisori eletti spetta la mediazione e la scelta. Ai cittadini la decisione se confermarli o mandarli via.

4. (Integrazione tra mobilità urbanistica e ambiente) La sentenza del CdS non ha lasciato vincitori né vinti. Essa è solo l’inizio di un nuovo capitolo della costruzione della città nuova, con tanti impegni da assolvere. Intanto i problemi posti non riguardano solo la mobilità, ma anche la riqualificazione urbana dell’intorno esistente, la valorizzazione ambientale e del verde, la connessione e riqualificazione degli spazi pubblici del nuovo boulevard urbano. Il notevole investimento pubblico sull’asse TCSP deve diventare un motore ed occasione di riqualificazione urbana del tessuto adiacente che si trasforma, con la partecipazione anche dei privati. L’intervento non deve riguardare solo il sedime dell’ex ferrovia, ma coinvolgere le proprietà private adiacenti, con un sistema di incentivi e vincoli per togliere recinti, garage e magazzini che fronteggiavano la ferrovia, e trasformarli in marciapiedi, alberate, arredi, negozi e attività di servizio a piano terra. Un piano particolareggiato con incentivi e vincoli individuerà i percorsi pedonali di adduzione, parcheggi di interscambio, tipologie e materiali di marciapiedi, verde e arredi finalizzati a realizzare il nuovo boulevard  alberato sull’asse TCSP.

5. (Il primo grande progetto pubblico di Nuova Pescara) Nel 2014, con un referendum, i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno chiesto di fondersi in un’unica città, chiamata Nuova Pescara. Doveva nascere nel 2024. Nascita spostata nel 2027. Ma ormai quel processo è irreversibile. Al di là delle contrapposizioni degli attuali eletti, e delle insoddisfacenti ipotesi di statuto, che potranno essere modificate in itinere, post nativitatem,  la città nuova si costruirà proprio nella realizzazione di nuovi progetti ed in un processo di pianificazione fatto di analisi dell’esistente e di progetti di integrazione. Occorre che questi processi partano da subito, proprio per formare l’identità e la necessità della nuova città , per dare risposte e per conciliare le diverse istanze dei cittadini e dei comuni. Occorre garantire un processo di piano pubblico, trasparente e partecipato . I fondi per il finanziamento di questi piani e progetti, e per il sostegno del processo di partecipazione già ci sono. È il fondo per la costruzione della nuova città ottenuto dal senatore D’Alfonso nel 2022. 105 milioni di euro in 10 anni. Se ne utilizzi una parte, per rivedere il progetto, definire il piano particolareggiato, sostenere la partecipazione di cittadini e stakeholder, estendere al settore urbano la progettazione di percorsi di adduzione, verde, arredi, integrazione degli spazi urbani e normative per guidare le trasformazioni degli spazi adiacenti. È la prima grande opportunità per la città per rispondere alle domande dei cittadini costruendo un pezzo della città nuova. Questi gli impegni assegnati dalla sentenza del CdS.

*arch phd, Webstrade.it, già direttore del CMG sicurezza stradale del comune di Pescara,




NUOVO COMANDO PROVINCIALE dei Carabinieri in via Rigopiano

Lo stato di abbandono e degrado del cantiere

Pescara, 27 agosto 2023.  È ancora ferma al palo la costruzione del nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri in via Rigopiano. Il cantiere di fianco al Parco dello Sport continua ad essere fermo e abbandonato nel degrado, costituendo più un disagio che un’opportunità per le vicine abitazioni di via Grotta del Cavallone e via Arapietra. Ricorderete infatti come il quartiere in questione acconsentì alla localizzazione della Caserma, prevista nell’area ex camping del lungomare sud, proprio per la forza dissuasiva riconosciuta all’Arma in quella zona compresa tra edifici sensibili come la stazione e l’ospedale.

La proposta di un nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri risale al 2001. Inizialmente per realizzare l’opera venne individuata l’area dell’ex camping sul lungomare di Porta Nuova. Una scelta contestata da residenti e ambientalisti al punto che si optò per modificarne l’ubicazione, realizzando caserma e alloggi nell’area dell’ex Monopolio di Stato in via Rigopiano, a seguito dell’acquisto del terreno di proprietà della società Fintecna da parte dell’amministrazione comunale a guida centrosinistra.

Il 6 luglio 2010 il Comune di Pescara cedette la suddetta area al Demanio ai fini della realizzazione del primo lotto del progetto. Gli interventi di rimozione della vecchia sede del Monopolio di Stato e di realizzazione del primo lotto – ovvero la palazzina destinata ad ospitare 16 alloggi dei Carabinieri – iniziarono ufficialmente nel novembre dello stesso anno. A distanza di quasi 13 anni è stata completata solo una parte dei lavori previsti, e non sono state poche le segnalazioni e le denunce di atti vandalici registrate, compresi furti di rame nel cantiere.

Nel corso di questi anni ho provveduto in più occasioni e con ogni mezzo a sollecitare l’Agenzia del Demanio competente e il Provveditorato interregionale delle opere pubbliche per il completamento della palazzina in questione. Le ultime due Pec da me inviate risalgono allo scorso 16 maggio.

Il Provveditorato mi ha risposto informalmente che, compatibilmente con i bandi del PNRR, per il mese di settembre dovrebbe essere pubblicato il bando per i lavori di completamento degli alloggi dei Carabinieri, il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 1.800.000,00 € (una cifra da sommare ai 2.1000.000,00 € spesi per la prima dei lavori effettuati, riassumibili nella costruzione dello scheletro che oggi si staglia in via Rigopiano). Non posso però non sottolineare come già in un’occasione precedente, precisamente in una lettera del 22 ottobre 2020, vennero annunciati lavori per il primo semestre 2021 poi mai iniziati. Per cui occorre tenere alta la guardia, specie a livello istituzionale. Comune e Regione dovrebbero infatti dimostrare maggiore interesse.

Più solerte nel dare risposte è stata l’Agenzia del Demanio, che a soli tre giorni dalla mia richiesta ha fatto sapere come per il progetto definitivo del nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri sia stato necessario recepire i nuovi disposti normativi e le nuove linee di indirizzo in materia di efficientamento energetico e di sostenibilità ambientale. Condizioni che hanno costretto i progettisti ad una revisione del progetto, prospettando per fine giugno 2023 il deposito dello stesso, cui dovrebbe seguire la condivisione con il Comune di Pescara e la successiva conferenza di servizi.

Questa volta, dunque, la svolta dovrebbe essere davvero vicina, ma i lunghissimi tempi trascorsi mi inducono a restare vigile e a sollecitare una maggiore attenzione da parte di Comune, Regione e parlamentari abruzzesi.

L’intera zona dell’ospedale attende con ansia l’operatività dell’intera struttura per disincentivare gli episodi di microcriminalità che ogni giorno la portano alla ribalta sui quotidiani locali. La presenta costante dell’Arma dei Carabinieri costituirà infatti un ottimo deterrente per malintenzionati e delinquenti.

Antonio Blasioli

Consigliere Regionale Pd




ANTONIO MINIACI E ANTONIO AGNIFILI

Da mercoledì 23 agosto a mercoledì 30 agosto, piazza del Palazzo 11

L’Aquila, 27 agosto 2023. L’inaugurazione si terrà mercoledì 23 agosto dalle ore 18 con una mostra collettiva di maestri italiani provenienti dagli Stati Uniti:

Davide Disca

Antonio Tamburro

Luca Mr

Sery Colombo

Pietro Lista

Fabio Giampietro

Domenico Marranchino

Roberto Onzati

Giuliano Grittini

Athos Faccincani

Franco Corbisiero

Per l’occasione verrà presentato il libro Sognando Positano con Antonio Miniaci




PILLOLE AMARE DI TPL

Non è che sia andato in giro a cercarmi queste situazioni. Ahimè, le trovo abbastanza facilmente, girato l’angolo, addirittura sotto l’ufficio

Pescara, 27 agosto 2023. Sono emblematiche e preoccupanti e dicono chiaramente una cosa: c’è chi conferisce qualsiasi cosa dove e quando vuole e dove gli capita, a prescindere. Anzi, forse sono in tanti.

Le prime due immagini riguardano cestini stradali, quelli destinati a rifiuti prodotti occasionalmente. Ovviamente in questo caso la raccolta è indifferenziata (mi chiedo quanti ce ne siano di queste situazioni in città). Proviamo a darci una occhiata per capire meglio.

Nel primo c’è una scatola di sigarette (di carta), due bottigliette di plastica, una lattina di alluminio, un sacchetto per deiezioni canine e un pannolino assorbente.

Nel secondo (stesso del primo, ma rimaneggiato): giornali e una busta per alimenti, di carta, bottiglie di plastica, e ancora un sacchetto per deiezioni canine e un pannolino assorbente.

Il terzo è un cassonetto per il vetro, come dicono il colore viola e la scritta, ancora leggibile, ma c’è chi lo ha scambiato per il cassonetto per il verde, tipo ramaglie e potature. Però sbagliarsi e veramente difficile!!!

Il quarto è il notissimo recipiente per la raccolta delle pile esauste, come c’è anche scritto. E in effetti due pile sono riuscito ad individuarle.

Si tratta per il 90% di materiale assolutamente riciclabile, e che potrebbe avere ben altra destinazione e valorizzazione economica, grazie all’accordo ANCI-CONAI, diventando alla fine materia prima seconda. In questo caso invece, il trattamento di tutto ciò produrrà solo costi, prima di raccolta e poi di trattamento in impianti destinati ad accogliere il tal quale.

Il caso del cassonetto del vetro è inqualificabile e chi si è reso conto del conferimento ha compiuto un gesto irresponsabile che danneggia l’intera comunità.

Come anche chi ha contribuito a riempire il recipiente per le pile di tutt’altro, creando anche situazioni di forte criticità ambientale e sanitaria determinato dalla mescolanza di rifiuti, finanche organici, con sostanze pericolose.

Attribuisco la colpa di tutto ciò a chi conferisce, ovviamente, in nodo non corretto, e chiedo a Ambiente SPA se è a conoscenza di tali situazioni, se sono ricorrenti e se vi sono in atto azioni, anche comunicative, in grado di limitare o meglio evitare, con azioni di prevenzione o di repressione, il loro ripetersi.

Giancarlo Odoardi




OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO

Banco di prova per le neo Guardie Ittiche Volontarie

Campotosto, 27 agosto 2023. Venerdì 25 agosto una brillante operazione antibracconaggio è stata messa a segno dai militari del reparto carabinieri P.N. Gran Sasso e Monti della Laga e dal Gruppo Carabinieri Forestale di L’Aquila, con il supporto del Comando Regione CC Forestale Abruzzo e Molise. Determinante è stata la collaborazione con il Comitato Regione FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee – che attraverso i propri volontari, sapientemente coordinati dal Presidente Regionale Mario Cacciatore, ha messo a disposizione le imbarcazioni ed il personale di supporto necessari per lo svolgimento dell’operazione.

L’attività è iniziata sin dalla notte e si è protratta fino al tardo pomeriggio del giorno seguente, sono state impiegate unità sia a terra che in acqua con risultati a dir poco eccellenti.

Sequestrate ben 115 reti da pesca, per un totale di 4.000 mila metri di lunghezza, confiscati 730 capi di fauna ittica delle specie coregone lavarello e persico reale per un peso complessivo di circa 250 Kg (valore di mercato stimato di circa 1.500,00 euro), inoltre sono stati denunciati e multati per 800,00 euro due pescatori professionisti Reatini.

Le indagini proseguono tutt’ora per accertare ulteriori illeciti.

Durante le fasi di recupero delle reti, è stato liberato e rimesso in libertà un ingente quantitativo di pesce, la restante parte, sequestrata è donata alla Mensa Celestiniana di L’Aquila.

Il presidente del Comitato Regionale FIPSAS Cacciatore Mario, in una nota, ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri per il modo in cui è stata condotta l’operazione.

È stata un banco di prova per le neo Guardie Ittiche Volontarie formate dalla FIPSAS Abruzzo che si sono rivelate all’altezza della situazione entrando in stretta sinergia con le forze dell’ordine. Inoltre, ha ringraziato le sezioni Provinciali, i volontari e le associazioni Fipsas Porto Antico di Pescara e Martin Alba di Martinsicuro che hanno messo a disposizione i natanti impiegati.

Il protocollo d’intesa firmato tra Carabinieri e FIPSAS è stato fondamentale e determinate, la stretta collaborazione ha permesso di unire competenze e risorse che ha portato a risultati al di sopra delle più rosee aspettative.

Visti i risultati, si può certamente affermare che d’ora in poi, grazie a questo prezioso sodalizio, anche in Abruzzo saranno possibili maggiori controlli mirati a prevenire il bracconaggio ittico ed alla tutela del territorio.




SANITÀ ORTONESE: A QUANDO L’OSPEDALE DI BASE?

Il 18 giugno 2023, tutti abbiamo accolto con favore il comunicato della regione Abruzzo relativo all’approvazione da parte degli organi tecnici del Governo Nazionale della nuova rete ospedaliera abruzzese.

di Tommaso Coletti

Ortona, 27 agosto 2023. Noi ortonesi e cittadini del comprensorio abbiamo gioito ancora di più per questo risultato in quanto l’Ospedale G. Bernabeo è stato riclassificato Ospedale di Base, creando così i presupposti per ripristinare in esso alcuni reparti come la Chirurgia Generale, l’Ortopedia, la Medicina Generale insieme ai servizi di anestesia e di Pronto Soccorso con guardia attiva 24 ore su 24.

Per rendere operativa la nuova rete e per poter quindi dare al Bernabeo la dignità di Ospedale di Base, la Regione deve provvedere a concretizzare alcuni passaggi amministrativi previsti dalle norme in vigore.

Fino ad oggi, dopo oltre due mesi dal via del Governo Nazionale, non ancora si concretizza niente!

Siccome a Marzo del 2024 torneremo a votare per il rinnovo del Consiglio Regionale, sarebbe opportuno che tutto si risolvesse prima dell’appuntamento elettorale!

In questo senso l’amministrazione comunale dovrebbe vigilare per difendere gli interessi della nostra comunità e per impedire agli scettici di pensare che si è trattato solamente di un annuncio elettorale da parte delle forze politiche che, attualmente, governano la Regione Abruzzo.




NON È IMPORTANTE DOVE ma come si realizza l’ospedale

E come sarà collegato alla medicina del territorio

Teramo, 26 agosto 2023. “A proposito del dibattito in corso sul nuovo ospedale di Teramo – dichiara Valentina Antonacci, segretario provinciale e vicesegretario regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale – riteniamo che si debba abbandonare la visione ospedalocentrica, che tanto piace a chi ne deve fare facili spot elettorali. L’ospedale deve gestire le acuzie, eseguire le procedure diagnostiche e terapeutiche di secondo e terzo livello, che, qualora non rientrino nel primo caso, sono per lo più programmabili.

Alla politica ed ai cittadini dovrebbe interessare dunque non tanto il dove, ma il come si realizza l’ospedale, certamente valorizzando il nostro territorio, ma soprattutto garantendone la fruibilità, e non mi riferisco solo alla viabilità.

Il collegamento dovrebbe essere in primis funzionale alla medicina e ai medici del territorio, attraverso il teleconsulto, la messa a regime del fascicolo sanitario elettronico, che alleggerirebbe di molto la pressione sugli ospedali, e andare incontro al disagio di quei cittadini che comunque saranno sempre alla periferia della struttura ospedaliera, dovunque la si realizzi.

Non ci si può continuare a lamentare delle abnormi attese nei pronto soccorso, dell’allungamento delle liste d’attesa se non si favorisce la cultura del territorio, garantendo però che i cittadini vi trovino delle risposte.

Che fine hanno fatto, ad esempio, i 5 milioni di euro destinati alla Regione Abruzzo (dei 350 messi a disposizione dal Ministero della Salute con il decreto del 22 luglio 2022) per la diagnostica di primo livello di supporto ai Medici di Assistenza Primaria e Pediatri di Libera Scelta?

Noi della FIMMG abbiamo diversi progetti per affrontare le criticità esposte sopra, ma non capiamo perché, al di là dei soliti proclami sulla valorizzazione della medicina territoriale, non troviamo risposte. Come dimostra l’incomprensibile allungamento dei tempi per la stesura del nuovo accordo integrativo regionale, indispensabile cornice normativa per il potenziamento di quelle strutture territoriali, le UCCP e le AFT, già presenti nella nostra provincia”.




VISITA GUIDATA TATTILE alla mostra il Maestro Di Campo Di Giove

Munda. Domenica 27 agosto, ore 17:00. Lunedì 28 apertura straordinaria in entrambe le sedi per la Perdonanza

L’Aquila, 26 agosto 2023. Conoscere l’arte con il tatto, vedere con le mani, entrare nei dettagli. Questo l’ultimo incontro programmato sulla mostra “Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro” a cura di Federica Zalabra e Cristiana Pasqualetti.

Domenica 27 agosto, alle ore 17:00, Deborah Tramentozzi, tiflologa non vedente ed esperta di tecniche di fruizione ed inclusione per ciechi e ipovedenti, condurrà la visita guidata anche per non vedenti grazie alle stampe tattili 3D. Un percorso inclusivo che ben sposa lo spirito della Perdonanza  in corso all’Aquila. Entrata con biglietto del Museo

E lunedì 28, giornata clou dell’evento celestiniano,  apertura straordinaria in entrambe le sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo:

Castello Cinquecentesco: Il Mammut del Castello, Orario 9:30/19:30

MuNDA di via Tancredi da Pentima (ex Mattatoio), di fronte alle 99 cannelle  8:30/19:30.

Le biglietterie chiudono  30 minuti prima




LA FORZA DEL PERDONO. Presentato il volume

Fotolibro con gli scatti della visita di Papa Francesco a L’Aquila

L’Aquila, 26 agosto 2023. Un anno dopo la storica Visita Pastorale di Papa Francesco all’Aquila del 2022 in occasione della 728esima edizione della Perdonanza celestiniana, le immagini, le emozioni e la commozione di quella giornata sono state raccolte in un libro, dal titolo “La Forza del Perdono”, edito dall’Arcidiocesi dell’Aquila. Il prezioso volume, dell’Editrice Vola L’Aquila, realizzato grazie al coordinamento dell’ Ufficio diocesano per le  Comunicazioni Sociali guidato da don Claudio Tracanna, raccoglie gli scatti più belli realizzati da Roberto Grillo con la collaborazione di Paola Casciati.

La presentazione alla città è avvenuta questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni alla presenza del Cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi che ha commissionato il volume e del Sindaco del Capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi e dei due autori delle foto.

“Questa raccolta di foto documenta un evento epocale: la Visita di Papa Francesco all’Aquila – ha commentato il Cardinale Giuseppe Petrocchi – Non solo evita che tale straordinaria pagina della nostra storia scivoli negli archivi del passato, ma la custodisce ‘intatta’ nel presente. Ciò che è accaduto ‘allora’, resta vivo ed efficace oggi: è il miracolo evocativo della memoria! Ma ciò che è rivissuto adesso imprime anche una spinta trasformante verso il futuro. Così il tempo viene declinato unitariamente nelle sue tre dimensioni: ieri, ora, domani.

Questo Album, attraverso un coinvolgente e incisivo linguaggio artistico, ci riconduce all’alto compito ecclesiale e sociale che Papa Francesco ci ha consegnato: rendere, sempre più, L’Aquila Capitale del Perdono: ricevuto, vissuto e dato. Pertanto, questo volume diventa anche un testamento iconico (a grande valenza storico- pastorale e culturale) che racconta una immensa grazia ricevuta e impegna, anche le generazioni che verranno, in una straordinaria impresa, spirituale e umana, da compiere: bene e insieme!”

“Quello di Papa Francesco è stato un dono che custodiamo nei nostri cuori con sentimenti di profonda riconoscenza e gratitudine. La sua presenza, la proclamazione dell’anno giubilare che si concluderà il 29 agosto prossimo, il potente messaggio di pace, sostegno alle popolazioni falcidiate dalla guerra in Ucraina – oltre che alla comunità aquilana colpita dal sisma – e riconciliazione è cristallizzato nell’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio che per la prima volta nella storia è stata dischiusa da un pontefice. L’essere stata battezzata quale capitale del Perdono da Sua Santità, universalizzando i valori ereditati da Papa Celestino V – fondanti della Perdonanza Celestiniana riconosciuta quale patrimonio immateriale culturale Unesco – hanno proiettato L’Aquila in una nuova dimensione spirituale che può non solo idealmente, collegare il primo giubileo della storia con quello che nel 2025 sarà celebrato a Roma” ha dichiarato il sindaco Biondi.

“Questo libro pubblicato dall’Arcidiocesi, insieme a quello che ho realizzato dopo il terremoto, forma un dittico editoriale. Entrambi sono legati ad eventi, ovviamente molto diversi tra loro, che hanno segnato la storia recente della nostra terra. Il formato, la tipografia e l’autore sono gli stessi, il coautore di questa pubblicazione è Paola Casciati, che ha realizzato la foto di copertina, mentre in quello del 2009 era l’amico Renato Vitturini. Con le immagini abbiamo provato, e speriamo di esserci riusciti, a trasmettere le sensazioni, il pathos e i sentimenti che la visita di Papa Francesco ha generato con la sua presenza e la preziosa partecipazione alla Perdonanza Celestiniana, di cui come tutti serberò un ricordo straordinario dentro di me insieme alle parole che ho avuto il privilegio di ascoltare quando ho avuto la fortuna di incontrarlo personalmente” ha commentato il fotoreporter Grillo.




GIRONI DIVINI CONQUISTANO L’ABRUZZO

Le finali dei migliori vini registrano il tutto esaurito

Tagliacozzo, 26 agosto 2023. Le luci di palazzo Ducale si sono accese tre giorni per l’undicesima edizione di Gironi divini. Nel centro storico di Tagliacozzo, proprio dove l’evento tutto dedicato al vino abruzzese è nato, c’è stata la fase finale che ha richiamato non solo appassionati di vino ma anche enologici, tecnici di settore e molti produttori.

“Abbiamo iniziato in primavera con la selezione delle cantine abruzzesi pronte a sfidarsi a suon di calici”, ha spiegato Franco Santini, direttore tecnico dell’evento, “poi c’è stata la tre giorni di anteprime con buyers, giornalisti enogastronomici, esperti di settore, produttori ed enologici e alla fine le finalissime Tagliacozzo, nella splendida cornice di palazzo Ducale e sulla terrazza de La Parigina”.

Dopo la pausa covid Gironi divini ha riaperto le porte al grande pubblico ma con un volto diverso. Le sei finali, infatti, si sono svolte tra il cortile nobile di palazzo Ducale e la terrazza del ristorante “La Parigina”, mentre l’enoteca a cielo aperto con banchi d’assaggio liberi, stand gastronomici, l’olio dell’associazione “La Monicella” della Valle Roveto e il miele dell’apicoltore Mario Petrella nel cortile d’armi di palazzo Ducale.

“Abbiamo voluto fortemente che il protagonista assoluto fosse il ino abruzzese”, ha continuato Santini, “è stata una decisione drastica, è stato un cambio di rotta con il passato, è stata una scelta per certi versi impopolare. Ma alla fine il vino abruzzese ha vinto e noi con lui. Nel mese di luglio una giuria di giornalisti, buyers e sommelier aveva assaggiato oltre 450 etichette da tutte le provincie, scegliendo le 10 più interessanti per ogni tipologia. Nei giorni scorsi circa 300 persone a sera ne hanno degustati altrettanti e, una parte, hanno decretato poi i vincitori nelle finali diventate ormai momento attesissimo dell’iniziativa”.

La giuria di Gironi divini ha incoronato per la categoria Pecorino Pecorino 2019 – Costantini (Città Sant’Angelo – Pe), Trebbiano d’Abruzzo il “San Pietro” 2021 – Ausonia (Nocella – Te), per i bianchi da uve minori, blend e internazionali  Traminer Terre dell’Aquila “Tramè” 2019 – Castel Simoni (Cese di Preturo – Aq), per il Cerasuolo d’Abruzzo “Bardasce” 2022 – Tenuta de Melis (Penne – Pe), per Montepulciano d’Abruzzo giovani “Notàri” 2020 – Nicodemi (Notaresco – Te) e a pari merito “Le Gemme” 2020 di Cantina Orsogna (Orsogna – Ch) per i Montepulciano d’Abruzzo maturi “Santinumi” 2016 – Marchesi de Cordano (Loreto Aprutino – Pe).

“Grazie ai produttori abruzzesi che ogni chi ogni giorno si alzano e creano qualcosa di unico, grazie agli enologi, ai tecnici e a quanti permettono di portare in tavola un vino straordinario made in Abruzzo”, ha concluso Santini, “grazie all’amministrazione comunale di Tagliacozzo e al sindaco Vincenzo Giovagnorio che ci hanno sostenuto nel nostro desiderio di riportare Gironi divini nel cuore di Tagliacozzo, dove è nato e dove è diventato quello che è oggi. Grazie ai sommelier Fisar dell’Aquila per l’ottimo servizio, grazie a La Parigina, Happy Wok, Sterpetti, Tekneko, Skin Center, McDonald’s Avezzano, Il Postaccio Avezzano,  MeFuGo – Mercato Futuristico del Gusto e Coop che ci hanno aiutato a realizzare questa undicesima edizione, grazie all’associazione carabinieri in congedo sezione di Tagliacozzo e grazie a tutti voi coloro che hanno partecipato all’evento”.

Entro fine anno uscirà la guida “Vini d’Abruzzo per bevitori curiosi” dove ci saranno schede tecniche, curiosità e retroscena del vino abruzzese.




CATTOLICI E POLITICA

Andando di … piano in piano, resta l’irrilevanza

di Rocco Gumina

PoliticaInsieme.com, 26 agosto 2023. Sul cosiddetto Piano B presentato a Rimini è intervenuto per noi Domenico Galbiati sottolineando la necessità che, in realtà, il punto fondamentale, anche per i cattolici in politica, è quello  di una completa trasformazione dell’attuale quadro istituzionale politico, in piena coerenza e continuità con quanto INSIEME segnalò, avviando la propria presenza, con il Manifesto Zamagni.

Da allora, in realtà, abbiamo continuato ad assistere alla solita indeterminatezza e vaghezza dell’impegno politico dei cattolici popolari che sembrano non rendersi conto di come ogni ambito richieda l’accettazione della postura e dei contenuti suoi propri. In politica ci s’impegna con il quotidiano e costante impegno pubblico e ciò richiede che si trovi anche la forma organizzativa con cui plasmare e presentare la sostanza del proprio essere nella cosa pubblica. E molte volte si è preso a pretesto la ritrosia verso la forma partito per giustificare una sostanziale accettazione delle cose. Quelle per cui si limita a scrivere grandi e solenni appelli. Per carità, esprimono riflessioni e proposte infinitamente più valide e di alto contenuto rispetto alla media della produzione dei partiti ufficialmente presenti in Parlamento, ma resta la mancanza del ragionamento e della postura politica.

Il risultato è che continua l’irrilevanza e, nel migliore dei casi, si sta a scrutare l’orizzonte per vedere se un’improvvisa crisi di governo fosse in grado, verticisticamente, di cambiare la situazione e riaprire spazi ed opportunità. Che altrimenti, questa dev’essere la spiegazione, si pensa sia cosa non raggiungibile. E il dibattito, così, continua in un’altalena di scoramento e ventate di altrettanto ingiustificata esaltazione.

Resta l’esistenza di dibattito, fortunatamente vivo a tutti i livelli, e con un’apprezzabile mancanza di pompa magna ed ufficialità, cosa che conferma come la questione della presenza politica dei cattolici sia sentita nel profondo. E noi abbiamo ricevuto il seguente intervento, ripreso integralmente, di Rocco Gumina che sul suo blog esamina la questione del “piano B” e si spinge a chiedersi se non finiremo per interrogarci su un ulteriore “piano C”.  Lui con molta gentilezza non conclude che di piano in piano si potrebbe non finire da … nessuna parte e continuare a restare del tutto irrilevanti.

L’estate, si sa, è il momento in cui fioriscono i dibattiti politici sulle grandi questioni. E come ogni anno dal Meeting di Comunione e Liberazione, che si svolge a Rimini, vengono avanzate importanti riflessioni e proposte. Di certo il piano B è una di queste. Già nella denominazione, il piano B si costituisce come alternativo a quello che dovrebbe configurarsi come piano A. Cerchiamo, allora, di andare con ordine per provare ad intendere al meglio.

Il tema in questione è quello connesso al contributo dei cattolici alla politica del Paese. Dopo la fine della Democrazia Cristiana, i credenti – spaesati – hanno attraversato una lunga stagione di discernimento sul che fare tanto da indurre ad una sorta di apatia verso l’impegno nei partiti e per allargare le basi democratiche della nazione. Quella stagione di ripensamento, oltre alla presenza dei cattolici in quasi tutti i soggetti politici dell’arco costituzionale, ha generato una serie di proposte volte alla rifondazione di un partito di ispirazione cristiana in grado di preservare una sorta di regia politica dei cattolici dotati di una visione, di un progetto e di un programma per i territori. Questo, più o meno e al netto di fraintendimenti, dovrebbe essere il piano A che di tanto in tanto qualcuno – in modo legittimo e con senso – rispolvera come necessario tanto ai credenti quanto all’Italia.

A quest’idea, nel corso degli anni, è seguita un’altra impostazione connessa all’impegno nell’economia, nel sociale e nel politico attraverso la rigenerazione di questioni fondamentali per la democrazia come l’Europa, i beni comuni, l’ambiente, la sussidiarietà, l’educazione, il lavoro, l’innovazione, la giustizia. E il piano B presentato a Rimini tramite un manifesto, firmato da poco più di una decina di intellettuali ed esponenti del sociale provenienti dal mondo cattolico, sembra condensare questo lavoro che da parecchi anni emerge nel nostro Paese. Per ammissione degli stessi ideatori del piano, si tratta di un progetto politico senza partito volto a far affiorare le tante positività già presenti da animare con una narrazione nuova, e a tratti alternativa, a quella dell’impegno politico-partitico. Insomma, il piano B mette insieme il lavoro, le visioni, la professionalità, la passione e l’impegno di credenti che hanno optato per un servizio competente e puntuale alla comunità nazionale. Una sorta di spartito senza partito lo ha definito Marco Damilano dalle colonne del Domani. Per chi crede nella democrazia e nell’impegno dei cattolici in politica non può che riconoscere le rilevanti positività di questo esperimento che cerca di sintetizzare, e a tratti rappresentare, l’opera di migliaia di operatori sparsi nelle realtà locali.

Dinanzi al piano B qualcuno, dotato di entusiasmo, ha affermato (o potrebbe ancora affermare) che si tratta di una sorta di nuovo Codice di Camaldoli. Il primo, negli anni Quaranta, aveva sostenuto la nascita della Democrazia Cristiana. Il secondo dovrebbe supportare un rinnovato impegno dei cattolici per la cosa pubblica. Ora, credo che con altrettanto entusiasmo sia necessario tentare di distinguere per capire.

La straordinaria vicenda della Democrazia Cristiana è stata possibile poiché agli intellettuali e agli operatori del sociale, specialmente delle nuove generazioni, si affiancarono gli esperti della politica partitica provenienti dalle file del Partito Popolare italiano fondato da don Luigi Sturzo e sciolto dalla dittatura fascista. I popolari avevano le competenze necessarie per governare un partito, per ricoprire i ruoli istituzionali, per animare il dibattito pubblico e le dinamiche elettorali. La mescolanza fra le attitudini dei giovani e l’esperienza degli adulti portò al successo di quella esperienza partitica da intendere unica per genere, contesto storico e ambientazione culturale.

Tuttavia, l’unicità di quel percorso ha da dirci ancora molto. La Democrazia Cristiana dopo, e il Partito Popolare prima, furono in grado di una progettualità politica poiché alle competenze professionali avevano legato a filo doppio le qualità politiche che risultano, ancora oggi, diverse rispetto a quelle provenienti dal mondo del sociale e della cultura. Il ricordo dei popolari e dei democristiani, insomma, ci dice che è opportuno fare sintesi per poter avanzare sul serio un piano politico per l’Italia.

Fare sintesi, vuol dire, avere quelle competenze necessarie per ridire politicamente e partiticamente – e perciò per rappresentare, difendere e implementare nelle istituzioni – quanto di buono emerge dal sociale, dall’economico, dal culturale e dall’educativo.

Se questo passaggio non maturasse, a mio parere, tutta la bontà presente in molti percorsi rischierebbe di non trovare alcuna rappresentanza politica o, al massimo, permetterebbe soltanto ad una serie di esperti di offrire un contributo specialistico richiesto da chi, invece, una capacità di regia la possiede e la esercita.

Allora, forse, dopo aver discusso a lungo di un ipotetico piano A e all’indomani della presentazione di un significativo piano B, non è forse giunto il tempo – per i cattolici italiani – di mettere insieme competenze culturali, economiche, sociali e politiche per offrire un progetto al Paese?

Non dovremmo, in definitiva, discutere per dare vita ad un piano C?




L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I GIOVANI

Domenica 27 agosto presso il Parco dei Priori

Fossacesia, 26 agosto 2023. Un aperitivo con i ragazzi 17-30 anni, un’ occasione per incontrarli, ascoltare quelle che sono le loro esigenze, le idee, i desideri, i bisogni e immaginare con loro le trasformazioni da fare per migliorare Fossacesia.

È questo il senso della serata organizzata dall’Amministrazione Comunale per domenica 27 agosto, alle 20, presso il Parco dei Priori, in viale San Giovanni in Venere e intitolata Largo ai Giovani.

L’iniziativa del sindaco Enrico Di Giuseppantonio e dell’assessore alle Politiche Sociali, Maria Angela Galante, vuole creare le condizioni “per un confronto aperto, di pungolo per noi amministratori – affermano Di Giuseppantonio e la Galante – dal quale crediamo possano venire fuori idee, suggerimenti per programmare eventi, manifestazioni, oppure progetti da realizzare, tutti tesi a disegnare una Fossacesia a misura dei giovani”.




SUBITO I LAVORI A PALAZZO DE STERLICH

L’Itc Marconi e l’area vestina non possono più attendere. Provincia e Comune di Penne facciano chiarezza invece di diffamare chi denuncia gli inconcepibili ritardi

Pescara, 26 agosto 2023. A poco meno di un anno di distanza dall’ultimo sollecito e dalle conseguenti risposte piccate dell’amministrazione pennese, ci preme tornare sulla situazione relativa a Palazzo De Sterlich, già sede dell’Itc Marconi di Penne, chiuso dal 2017 a seguito della combinazione di terremoto e forti nevicate.

Una chiusura che suona incomprensibile, visto che le risorse – pari dapprima a circa 2 milioni di euro, poi diventati 3 -, sono a disposizione della Provincia di Pescara dal 2017, col risultato che l’intera comunità scolastica continua ad essere ospitata nel Must (Modulo ad Uso Scolastico Temporaneo) – una soluzione tampone che ha permesso alla scuola di andare avanti e addirittura incrementare il numero degli studenti e degli indirizzi di studio – e i cittadini sono ancora costretti a prestare attenzione alla caduta delle tegole, dopo l’episodio occorso nel settembre 2022.

Quando nel febbraio 2020 denunciammo i ritardi nell’approvazione dello studio di fattibilità (approvato dalla Provincia solo nel settembre 2020, a distanza di tre anni dall’arrivo dei fondi), il centrodestra pennese replicò rassicurando l’opinione pubblica,  mettendo in risalto la loro capacità di ottenere un milione di euro in più e accusandoci letteralmente di “blaterare”.

Nell’aprile 2022, ovvero due anni dopo la nostra prima denuncia pubblica, ponevamo invece l’accento sui ritardi accumulati dalla Provincia nell’affidamento della realizzazione del progetto, per il quale era trascorso un anno, dall’aprile 2021 al marzo 2022. Ci risposero che la responsabilità era dell’Anac, che i lavori sarebbero partiti tra fine 2022 e inizio 2023, e ovviamente che le nostre denunce erano “bufale”.

L’ultima delle risposte piccate la ottenemmo quasi un anno fa, nel settembre 2022, quando il Consigliere Provinciale e Assessore Comunale Camplese spiegò come “a breve” sarebbero stati appaltati i lavori.

Fatto sta che, dal marzo 2022, del progetto in questione si sono perse le tracce, nonostante sia stato affidato per 85mila euro a fronte di un prezzo base di 222mila. Ad oggi, infatti, non ci risulta essere stato approvato, e nemmeno depositato presso gli uffici della Provincia. 

Pensare che a sei anni di distanza dallo stanziamento dei primi due milioni di euro non ci sia ancora il progetto, necessario alla gara per l’affidamento dei lavori, ci sembra davvero assurdo.

Evidentemente in questi anni non eravamo noi a parlare a sproposito e a diffondere fake news. 

Ci auguriamo che, almeno questa volta, la Provincia e il Comune di Penne possano lasciare da parte le risposte piccate ed entrare finalmente nel merito, spiegando con trasparenza a noi, ai cittadini di Penne e alla comunità scolastica dell’Itc Marconi, le motivazioni alla base di questi inconcepibili ritardi.

Ritardi che oltretutto danneggiano non solo Penne ma l’intera area Vestina, che per combattere lo spopolamento ha bisogno senza dubbio di scuole sicure ed efficienti. Senza dimenticare un altro aspetto: siamo sicuri che, alla luce dell’alto tasso di inflazione e dell’aumento del costo delle materie prime, i 3 milioni stanziati saranno ancora sufficienti per la messa in sicurezza di Palazzo De Sterlich? Chi risponderà di questo aggravio di spesa che con ogni probabilità ricadrà sulle tasche dei contribuenti?

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd

Luciano Procacci, Segretario Pd del Circolo di Penne




GIOVANI. IN 80 REGALANO L’ESTATE AI POVERI

Non chattano, non postano, non taggano. Ma spalano, mungono, tagliano

di Daniela Pozzoli

Avvenire.it. 25 agosto 2023.  Per 80 ragazzi, quasi tutti ventenni, l’estate è all’insegna del lavoro per aiutare i poveri. Arrivati da varie parti d’Italia in Val Rendena (Trento), in questo angolo incantato dove si trova la comunità Casa vite intrecciate, tra la montagna e il fiume Sarca, hanno scoperto il senso del donare il proprio tempo e spendere le proprie energie per sostenere chi non ha niente.

Ai più poveri tra i poveri delle missioni che fanno capo all’Operazione Mato Grosso in Perù, Equador, Brasile, Bolivia. Scoprendo poi, come raccontano, di essere diventati lor molto più ricchi di quando sono partiti.

L’idea di aprire una comunità in Trentino e “in una valle dove non manca nulla” è venuta nel 2015 a Oriella Mussi e al marito Paolo Cominotti.

“Facciamo parte del cammino del Mato Grosso – spiega Oriella – abbiamo pensato che anche qua c’era una missione che ci aspettava, aprendo una casa dove chi voleva poteva venire ad abitare, condividendo tutto. Serviva un posto dove i giovani potessero sperimentare la gratuità come valore. Anche io e mio marito, che avevamo una vita normale ed eravamo abituati a fare la carità, abbiamo deciso di rivoluzionare tutto e vivere di provvidenza. Altrimenti non saremmo stati credibili. Infatti, in questa casa nessuno guadagna niente. Il lavoro nei campi, nell’orto, il taglio della legna, la raccolta del fieno, l’allevamento di mucche, pecore, galline, la pulizia dei pascoli, tutto va alle missioni. Ci sono alcune famiglie del posto che una volta al mese ci portano un pacco di alimenti e ci fanno sentire il loro supporto e affetto”.

“In valle c’è tanto per chi può, poco per chi ha bisogno”, spiega Davide, 21 anni, che da un anno sta a Casa vite intrecciate e che a ottobre si iscriverà a Scienze dell’educazione a Brescia. “Non è stato un anno di pausa – riprende – ma una scelta ben precisa che ho maturato con l’appoggio dei miei genitori”.

Stesso discorso vale per Maddalena, 21 anni, di Val di Pejo, che in Val Rendena ha trascorso più di un anno: “I miei fanno parte del Mato Grosso. In questa casa ho imparato uno stile che cerco ora di applicare anche nella vita da studentessa di Scienze infermieristiche. Una specie di attenzione per il compagno di studi che fa fatica, per il vicino anziano che è solo…”. Elisabetta, 20 anni, ha lasciato invece Milano e sta pensando al suo futuro: “La testimonianza di chi torna da una missione vale più di tante chiacchiere e mi spinge a fare sempre di più”, ragiona.

Irene, 18 anni di Vicenza, racconta con un filo di voce la giornata tipo che “inizia alle 7 con la meditazione o la preghiera per chi crede e chi vuole. Il ritmo è intenso, ma ho imparato a sviluppare un’attenzione sia per chi lavora e suda accanto a me, che per il turista di passaggio che si ferma, incuriosito, a chiedere informazioni sui nostri prodotti”.

Un’attenzione che a Casa vite intrecciate significa anche accogliere una famiglia di nigeriani richiedenti asilo: papà, mamma e la “piccola Oriella”, 4 anni, (“si chiama come me, e pensare che il mio nome non mi è mai piaciuto”, si schernisce Oriella “grande”); un altro ragazzo sempre nigeriano; oppure minori non accompagnati che vengono mandati da enti o comunità per qualche giorno di aria buona, aggiunge il marito di Oriella, Paolo che siede a capotavola durante il pranzo con i ragazzi presenti.

“Quando se ne vanno sto male – conclude Oriella – non ho ancora imparato a lasciarli andare. Al termine dell’esperienza scopro in tutti la voglia di far qualcosa di bello per gli altri. E il legame resta. Insieme abbiamo riso, pianto, sognato. Non è poco”.

https://www.avvenire.it/giovani/pagine/in-80-regalano-l-estate-ai-poveri?fbclid=IwAR0dA1toKA8F6RuN4SiF3JShL0MDW75vWyrb-20o-5hoadG-27D4JPtpa-I




ABRUZZO, D’ORO E DI TERRA

Chiude domenica, 3 settembre, la mostra. L’assessore Paolo Giorgini invita a visitarla  chi non l’avesse ancora fatto

Giulianova, 25 agosto 2023. Mancano pochi giorni alla chiusura della Mostra Abruzzo, d’oro e di terra, aperta fino a domenica 3 settembre. In esposizione, in quella che è stata ed è una preziosa opportunità ideata e realizzata nell’ambito del Festival Approdo, ci sono le opere di Fausto Cheng, Mariano Moroni, Fabrizio Sannicandro e Noemi Caserta. Oltre a loro, le creazioni orafe di Luigi Valentini.

Curato dal direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante, il percorso è allestito nel Loggiato Riccardo Cerulli, nella Pinacoteca Vincenzo Bindi e nel Museo archeologico Torrione La Rocca.

“La proposta – scrive il direttore Sirio Maria Pomante nel catalogo della mostra – è quella di un’esperienza attraverso i linguaggi espressivi di quattro artisti, generazioni diverse, percorsi differenti, che si avvicinano nella comune sperimentazione di tecniche derivanti da elementi della natura, nel lavoro delle mani, nell’uso dell’argilla, in un dialogo con i luoghi, quali il Loggiato sotto piazza Belvedere o il Torrione del Museo archeologico, architetture che, come tutta la città antica, hanno membrature in cotto. (…) La Pinacoteca ospita invece alcune piccole creazioni del maestro orafo Luigi Valentini, sia nelle forme più tradizionali, dalla Presentosa all’Amorino, alle Sciacquajje che compaiono nella celeberrima Lavandaia di Pasquale Celommi, come anche nelle sue declinazioni odierne, con l’originale pendente creato quale immagine del Festival”

“Invitiamo chi non l’avesse ancora fatto – sottolinea l’assessore Paolo Giorgini – a visitare la mostra, che conserva intatti i significati, le suggestioni, il messaggio di Approdo.

Gli orari:  Loggiato Riccardo Cerulli sotto piazza Belvedere, dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 22, il sabato e la domenica con orario 10 -12.30 / 17-22.30; Pinacoteca civica V. Bindi, corso Garibaldi 14, dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 22, il sabato e la domenica con orario 10 -12.30 / 17-22.30; Museo civico archeologico Torrione La Rocca, via del Popolo, dal martedì alla domenica, dalle 21 alle 23.




CARO CARBURANTI: le persone con disabilità le più penalizzate 

L’aumento del prezzo del carburante sta mettendo in ginocchio moltissime famiglie italiane, soprattutto quelle al cui interno ci sono persone con disabilità

Pescara, 25 agosto 2023. Le persone con disabilità sono costrette a muoversi con le automobili anche a causa dei mezzi di trasporto inaccessibili come treni e autobus; se poi consideriamo che una pensione di invalidità ammonta a 313 euro al mese e il tasso di disoccupazione delle persone con disabilità è intorno al 70% i conti sono presto fatti.

A tutto ciò si aggiunge l’impossibilità di utilizzare il servizio self-service a causa delle difficoltà fisiche comportando un ulteriore aumento del prezzo del carburante che arriva anche ai 25 centesimi al litro. Invero già da diversi anni, al fine di garantire pari opportunità ed evitare discriminazioni, la Regione Abruzzo ha emanato la Legge del 12 gennaio 2016,  n. 3, che consente alle persone con difficoltà motorie di fare benzina con l’aiuto dell’operatore beneficiando però del prezzo del self-service.

Purtroppo, tale legge non è mai stata applicata, proprio come succede per la Legge Regionale n°1 del 2008 che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche e sulla quale la CGIL è già intervenuta denunciandone la mancata applicazione. Sembra quasi che la Regione Abruzzo si diverta a prendersi gioco dei disabili, promettendo loro cose che poi non ha nessuna intenzione di realizzare.

È per questi motivi che la CGIL ABRUZZO MOLISE ha chiesto un incontro urgente all’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo Piero Quaresimale, perché si adoperi per consentire una attuazione rapida e concreta della Legge Regionale n. 3/2016 soprattutto ora che il carburante ha raggiunto livelli di prezzo insostenibili.

Ricordiamo che la legge non comporta oneri a carico del bilancio regionale ma prevede lo sviluppo di convenzioni con i gestori. Ci domandiamo se sia mai stato attuato un tavolo di confronto con gli stessi ed a che punto si trovi questa discussione. Il governo non ha ridotto le accise sulla benzina, il decreto antirincari, che consiste nell’esporre il prezzo medio regionale, non è servito ad arrestare il continuo incremento dei prezzi, diventa urgente e necessario sostenere le famiglie che hanno componenti con fragilità, perché ricordiamo che la disabilità è la prima causa di impoverimento al mondo! 

Oltre a sbloccare immediatamente le legge n°3 del 2016 la CGIL chiede di sapere dalla Regione Abruzzo quali azioni ulteriori intende intraprendere per tutelare le persone con disabilità di fronte all’emergenza del caro carburanti. Potrebbe essere importante stanziare immediatamente somme per erogare un bonus benzina a tutti quei nuclei familiari che versano in una condizione di disagio economico. 

Dopo 7 anni, non c’è più tempo da perdere; ora ci aspettiamo fatti concreti perché le persone con disabilità hanno il diritto di ricevere quanto stabilito dalle leggi vigenti, dalla costituzione e dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. 

Carmine Ranieri, Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise                         

Claudio Ferrante, Ufficio politiche per la disabilità   Responsabile Regionale CGIL Abruzzo Molise




NELLA NUOVA COMMISSIONE per Riforma Tributaria

Nominati i professori della d’Annunzio Del Federico e Perticone

Chieti, 25 agosto 2023. Ci sono due docenti dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara nel Comitato tecnico per l’attuazione della riforma tributaria prevista dalla Legge delega n.111/2023.  Si tratta del professor Lorenzo Del Federico, ordinario di Diritto tributario nonché vicecoordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze giuridiche per la sostenibilità, e del professor Enrico Perticone, docente a contratto di Merceologia doganale.

Il Comitato, costituito il 7 agosto scorso con specifico provvedimento a firma del viceministro Maurizio Leo, opererà attraverso 13 Commissioni composte da esperti in materia tributaria.  L’attesa per l’avvio dei lavori di questo Comitato è grande in quanto di tratta di dare attuazione ad una importante riforma del sistema tributario che ha impegnato a fondo il Parlamento ed il Governo negli ultimi mesi. I due docenti della “d’Annunzio” saranno impegnati in diverse commissioni. Il professor Lorenzo Del Federico è stato assegnato alla commissione per la riforma del sistema sanzionatorio tributario ed alla commissione per la riforma dell’imposta sul reddito delle società. Il professor Enrico Perticone, invece, partecipa alla commissione per la riforma del sistema doganale.

Si tratta – commenta il Rettore della d’Annunzio, Liborio Stuppia – di un prezioso riconoscimento per i docenti della d’Annunzio che, ancora una volta, dimostrano come le competenze in loro possesso possono diventare di cruciale importanza non solo nelle attività istituzionali di didattica e ricerca, ma anche nello svolgimento di incarichi strategici al servizio dell’intero sistema paese.

Maurizio Adezio




SI POTRÀ TORNARE IN ACQUA

Dal 4 settembre al centro sportivo Le Gemelle. Manutenzione straordinaria delle piscine eseguita

Lanciano, 25 agosto 2023.  Si potrà tornare a nuotare e a svolgere attività sportive in acqua dal prossimo 4 settembre all’interno del centro sportivo Le Gemelle. 

“In queste settimane – spiega il presidente di Lanciano Nuoto, Franco D’Intino, anche gestore della struttura – stiamo effettuando la manutenzione straordinaria, mai effettuata in precedenza, delle due vasche e del locale impianti nel piano seminterrato. L’operazione – aggiunge – ha comportato la chiusura del centro sportivo per due settimane, non senza difficoltà dovute alla pausa estiva e ai conseguenti ritardi nella fornitura della merce che tuttora sta facendo slittare la riapertura dell’area piscina”.

 L’intervento, costato circa 40.000 euro, riguarda l’impianto di filtrazione di entrambe le vasche, indispensabile per rimuovere le impurità presenti in acqua. L’acqua, infatti, passando attraverso un materiale inerte, lascia dietro di sé tutte le impurità trattenute ed esce pulita e pronta per essere reimmessa in vasca.

Durante i giorni di chiusura sono stati sostituiti i quattro filtri da tre tonnellate l’uno, due per vasca. Ogni filtro è composto da sei strati di materiale diverso, adeguatamente sistemato. In contemporanea si è provveduto a cambiare due pompe con modelli di ultima generazione e a sanare tutte le perdite di acqua dovute alla fatiscenza della tubazione esistente.

“Un’operazione doverosa per garantire l’adeguata igiene e sicurezza, nel rispetto delle normative in materia. Agli inizi del mese prossimo – riprende D’Intino – si potrà tornare a fruire delle piscine”.

Mentre la palestra è attiva, regolarmente, dal 21 agosto. Dal 4 settembre partiranno anche i corsi fitness, sia a terra che in acqua con una programmazione nuova e più ampia. Mentre dall’11 settembre partirà la scuola nuoto, per adulti e bambini.




VILLA MOSCA NON PUÒ ESSERE SEDE DEL NUOVO OSPEDALE

Basta perdere tempo o rischiamo di perdere anche i finanziamenti

Teramo, 25 agosto 2023. Lettera aperta del presidente della cooperativa Medici di Medicina generale di Teramo, Ercole Core, al comitato ristretto dei sindaci ASL Teramo

Leggo con un certo stupore che il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, in un incontro con l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha indicato Villa Mosca come sede del nuovo ospedale.

Da anni, ormai, si discute del progetto del nuovo ospedale e della sua ubicazione. Si tratta di un ospedale che deve essere DEA di II livello e pertanto deve avere caratteristiche infrastrutturali, strutturali e tecnologiche degne di tale denominazione. Soprattutto, occorre pensare che questo sarà l’ospedale della provincia di Teramo (e non solo di Teramo) con un bacino di riferimento all’occorrenza sovra provinciale.

Per essere DEA di secondo livello, peraltro, un ospedale deve avere posizione baricentrica provinciale e infrastrutture stradali che permettano un facile accesso a tutti i cittadini della nostra provincia e delle province vicine.

Inoltre, deve avere caratteristiche strutturali ben definite: maggiore estensione della struttura in senso orizzontale e grandi spazi per servizi quali parcheggi per operatori e visitatori, per mezzi di emergenza e così via.

Se consideriamo queste necessità, dobbiamo anche considerare che Villa Mosca, sede dell’attuale ospedale, ha fatto il suo tempo perché non ha queste caratteristiche.

In questi anni, si è molto discusso di varie proposte e, alla fine, si era definita la sede di Piano d’Accio perché poteva accontentare la città di Teramo rimanendo comunque all’interno del suo territorio e in una zona abbastanza ben servita, ora però si ritorna indietro su Villa Mosca.

Cari Sindaci, non si può “menare il can per l’aia” e perdere ulteriore tempo rischiando di perdere i finanziamenti già disponibili. La sede era già stata scelta e su quella era già stato fatto il progetto.

Spetta a Voi difendere il diritto alla salute dei cittadini e abbandonare campanilismi inutili e dannosi.

È anche necessario considerare che la nostra Asl sta facendo grandi sforzi per riorganizzare la medicina del territorio e strutturare una medicina di prossimità vicina ai cittadini, investendo molto anche sulle aree più disagiate. La mancanza di una rete ospedaliera efficace ed efficiente contribuirebbe in modo determinante al fallimento del nostro sistema sanitario provinciale.

Pertanto, il nuovo ospedale in una sede idonea porterebbe il nostro sistema sanitario provinciale ad essere punto di riferimento non solo per la provincia di Teramo ma per tutto l’Abruzzo e le regioni limitrofe.

Dr. Ercole Core

Presidente cooperativa Medici di Medicina generale di Teramo e già segretario provinciale Federazione italiana medici di medicina generale




UN MATRIMONIO DA FAVOLA FINTO

In scena domenica 27 agosto piazzetta della Madonna del Buonconsiglio

Pennapiedimonte, 25 agosto 2023. Immagina un matrimonio da favola, in un luogo esclusivo fra natura, suggestivi paesaggi e una storica struttura con camerieri in livrea, vestiti da sposa e sposo principeschi, un’accoglienza per i propri ospiti curata nei minimi dettagli, spostamenti in una elegante auto da cerimonia….

É quello che sarà simulato domenica 27 agosto 2023 ore 17:00 a Pennapiedimonte presso Piazzetta Madonna del Buon Cammino (Sentiero Linaro) in uno spettacolo che prevede la partecipazione di numerose comparse. Accesso libero.

L’evento organizzato col patrocinio del Comune di Pennapiedimonte  dallo staff del Relais Scaffe e dalla locale  Pro Loco, come ha dichiarato l’imprenditrice  turistico – enogastronomica Cinzia Santoferrara  manager dell’iniziativa, ha il compito non solo di “promuovere Pennapiedimonte come il luogo ideale per un matrimonio da favola“, ma anche “una serie di servizi che ruotano intorno alla organizzazione dello sposalizio ideale”.

L’evento è stato organizzato con la collaborazione di aziende specializzate  come i negozi da sposa L’Horo di Ely e Monaco Sposi, Abruzzo Natura fornirà coreografie floreali, Pierpaolo Di Santo le auto da cerimonia, Angelo sarà  il parrucchiere ed estetista, mentre Ferrari fornirà le fedi nuziali; ad Alessandro De Ortensiis sarà affidata la fotografia, infine  della musica si occuperanno Kevin Puntillo e Dj Prinz.




FOSSACESIA ATTRAVERSO I SUOI BARONI

Al teatro comunale presentazione del libro di Eliseo Marrone

Fossacesia, 25 agosto 2023. Sarà presentato sabato 26 agosto, al teatro comunale Nino Saraceni, di Fossacesia, alle ore 18, alla presenza del sindaco Enrico Di Giuseppantonio, che coordinerà l’incontro con l’autore, dell’assessore Maura Sgrignuoli e del prof  Gianfranco Natale, relatore, il libro di Eliseo Marrone, Fossacesia attraverso i suoi Baroni. Lo Statuto del 1555 e il Catasto del 1743.

Il volume è una ricerca su Fossaceca, come era chiamata sino all’unità d’Italia, anche se i timbri ufficiali del XVIII secolo riportano Fossa Cecha. Un lavoro interessante e ricco di particolari quello portato avanti nel suo libro da Marrone, che è stato docente di materie umanistiche nei Licei e negli Istituti superiori di 2° grado.

Successivamente preside e Dirigente scolastico dell’ITC Aterno di Pescara sino al 2008. Socio della Deputazione di Storia Patria, Presidente dell’Istituto di Storia del Risorgimento, comitato di Pescara, sino all’anno 2000. Negli anni Ottanta ebbe una segnalazione al premio Penne per il regesto del Salconio, raccolta di documenti dell’area vestina dal IX al XVII secolo.

Si interessa prevalentemente della storia abruzzese dal XV al XVIII secolo, con contributi sulla storia di Pianella, sul terremoto de L’Aquila del 1703, e dell’esistenza delle presunte ossa di San Marco, prima a Pescara e poi depositate a Chieti. Ha pubblicato l’epistolario di Clemente de Caesaris, e altri articoli e saggi sulla storia di Pescara e in particolare sul primo marchese di Pescara, dimenticato da molti, Cecco del Borgo.