MARIA, IL TABERNACOLO VIVENTE

di Emiliano Antenucci

InTerris.it, 15 Agosto 2023. Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. (Ap 12,1)

La Vergine Maria è la privilegiata di Dio, concepita immacolata, senza peccato originale, non è stata gravata dalla corruzione del peccato, del corpo e della morte. Alcuni teologi, in modo particolare della chiesa d’oriente, parlano della dormitio Virginis Mariae, cioè Maria si sarebbe addormentata, per un trasporto d’amore al Figlio, avrebbe partecipato subito alla resurrezione della carne. Il dogma dell’Assunzione, non affronta la questione della morte di Maria, ma scrive papa Pio XII, nella Costituzione apostolica Munificentissimus Deus: «L’Immacolata Madre sempre Vergine Maria terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».

Nella tradizione ebraica, alla metà di agosto, si festeggia la Sukkoth in ebraico significa “capanne” e sono appunto le capanne a caratterizzare questa festa gioiosa che ricorda la permanenza degli ebrei nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù dall’Egitto: quaranta anni in cui abitarono in dimore precarie, accompagnati però, secondo la tradizione, da “nubi di gloria”.

Secondo il biblista francescano Frédéric Manns: «Maria celebra la sua ultima festa delle capanne sul monte degli Ulivi. Il simbolismo giudaico di tale festa illustrava bene il senso della sua morte e la sua fede nella risurrezione. In altre parole, significa che la fede nell’assunzione di Maria risale ai giudeo-cristiani di Gerusalemme. I giudeo cristiani erano ben preparati ad accettare l’assunzione di Maria, perché dal giudaismo avevano ereditato la fede che Myriam, sorella di Mosè, non aveva conosciuto la corruzione della tomba».

Maria è la nuova Shekhinah, cioè la nuova dimora, abitazione, tenda di Dio.

Dio si è stabilito in Maria, per rendersi vicino a tutti gli uomini. In Maria si compie la salvezza annunciata dai profeti, diventa il “tabernacolo vivente”: trasparenza divina per l’intera umanità.

In base a questo dogma dell’Assunta, mi viene da fare una domanda: “Dove si trova Maria? Se è entrata nella storia, nello spazio e nel tempo, ma nello stesso tempo è andata al di là della storia, dello spazio e del tempo?”.

Maria è in cielo, in terra e in ogni luogo, paradossalmente è già qui in mezzo a noi, e quindi non ha bisogno di apparire. Le apparizioni mariane, confermate dalla Chiesa, sono solo una manifestazione in più della presenza di Maria tra di noi, con noi, per noi e in noi. Maria è la Madre del popolo cristiano, quindi ricorriamo alla sua potentissima intercessione, senza andare alla ricerca di guru, carismatici, maghi, santoni. Maria è la vera influencer della nostra vita. Crediamo poco nel potere di Maria nella storia, nella nostra vita e nelle persone che incontriamo.

Ognuno potrebbe scrivere un libro: “La mia biografia con Gesù e con Maria”.

Consacriamo alla Madonna tutto noi stessi e come diceva, l’innamorato di Maria, san Massimiliano Maria Kolbe che bisogna: “Rinnovare ogni cosa in Cristo attraverso l’Immacolata”.

A Maria Assunta affidiamoci con questa bellissima preghiera di san Josemaria Escrivà:

Maria Santissima, Regina Assunta in Cielo, Regina di tutti coloro che anelano di far conoscere l’amore del tuo Figlio: tu che tanto comprendi la nostra miseria, chiedi tu perdono per noi, per la nostra vita: per quello che in noi sarebbe potuto essere fuoco ed è stato cenere; per la luce che non ha illuminato, per il sale divenuto insipido. Madre di Dio, onnipotenza supplice, ottienici assieme al perdono la forza di vivere veramente di fede e d’amore, per essere in grado di portare agli altri la fede di Cristo. Cuore dolcissimo di Maria, dà forza e sicurezza al nostro cammino, sulla terra: sii tu stessa il nostro cammino, perché tu conosci il sentiero più sicuro e diretto che conduce, per amor tuo, all’amore di Gesù Cristo. Amen

Foto di Albert Dera su Unsplash

https://www.interris.it/editoriale/maria-tabernacolo-vivente/




LE LEZIONI DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ

di Giovanni Cominelli

PoliticaInsieme.com, 15 agosto 2023.  A proposito della Giornata mondiale della Gioventù, voluta da Giovanni Paolo II a Roma per la prima volta il 23 marzo 1986, celebratasi nel 2023 a Lisbona dall’1 al 6 agosto scorso, Le Figaro del 7 agosto ha scritto di una “cure de jeunesse de l’Église catholique” e di un “cadeau de l’espérance”.

Alcuni settori dei credenti e qualche ateo devoto si sono scandalizzati, perché il Papa ha parlato poco di Cristo e troppo del mondo e delle sue sfide presenti.

Così come ha messo in subbuglio parecchi dietrologi il fatto che a Fatima il Papa ha d’improvviso mollato il discorso scritto per andare a braccio: problemi con il mito storico dei segreti di Fatima? …

Tuttavia, ciò che dovrebbe interessare non solo i credenti, ma “ogni uomo di buona volontà” è che la Chiesa ha tutt’oggi l’intelligenza e la capacità di prendersi cura delle giovani generazioni: essa fa a se stessa “una cura di giovinezza” e “si cura della gioventù”.

Dove si trova un posto al mondo, nel quale un milione di giovani ascolta in silenzio un signore di 86 anni, che li ha convocati per parlare loro di responsabilità verso il mondo, di sfida verso le mode correnti, di invito all’impegno verso gli altri? Che ha il coraggio di dire loro “papale papale” che “nella vita nulla è gratis”?

Dove, davanti ai giovani che non dispongono di un passato e che vedono un futuro di nebbie, viene squadernata la realtà del mondo così così com’è, senza maquillage, senza gli “andrà tutto bene!”, tipici di un ottimismo fatuo e pubblicitario?

Il Papa stesso era consapevole di parlare in un contesto di “stanchezza” del Cristianesimo: “La stanchezza è un sentimento piuttosto diffuso nei Paesi di antica tradizione cristiana, attraversati da molti cambiamenti sociali e culturali e sempre più segnati dal secolarismo, dall’indifferenza nei confronti di Dio, da un crescente distacco dalla pratica della fede”.

Chi dice loro che il male, il negativo, il dolore, la morte hanno abitato e abitano tuttora la storia degli uomini e che questa è la condizione umana?

Se l’urgenza decisiva è quella del “leggere i segni dei tempi” e farne conseguire un’educazione intellettuale e morale delle giovani generazioni, occorre prendere atto che la Chiesa cattolica è rimasta ormai quasi l’unica agenzia culturale e educativa, almeno in Occidente, in grado di proporre una lettura dei tempi che non si riduca alla geo-politologia e alla climatologia e che ingaggia personalmente nell’intera storia del mondo chi sta in ascolto.

La Chiesa cattolica reale: cioè parrocchie, oratòri, ordini religiosi, associazionismo culturale e sociale, movimenti carismatici…  Ovviamente operano nella società civile molte altre agenzie culturali, a partire dalle scuole alle Università, ai giornali, a centri di studi e ricerche, a club e circoli culturali, ai partiti, ma la loro volontà/capacità di connettere la visione del mondo con la responsabilità degli individui nello stare nel mondo è ridotta al minimo, spianata dalla crisi delle grandi ideologie e dalla comunicazione massiccia, immediata e labile di un presente onnipresente.

Riflettendo molti anni fa sul “senso religioso”, don Luigi Giussani scriveva: “Un individuo che avesse vissuto poco l’impatto con la realtà, perché, ad esempio, ha avuto ben poca fatica da compiere, avrà scarso il senso della propria coscienza, percepirà meno l’energia e la vibrazione della sua ragione”.

Far vibrare una ragione inquieta, accendere in una persona “l’intelligenza del mondo” è il gesto educativo originario. Papa Francesco ha detto al milione di ragazzi che aveva di fronte: il mondo è questo, mettetevi in cammino per cambiarlo! Ai nostri ragazzi che sono indotti a pensare dall’onnipotente immediatezza dei social che il presente è il tutto ed è a disposizione gratis, alle giovani generazioni colpite dalla sindrome della “trascuratezza benestante”, descritta dalla saggista Helene Von Bismarck come “uno stato di decadenza che risulta dall’aver avuto tutto troppo facilmente per troppo tempo, portando a ritenere egoisticamente equivalenti i piccoli disagi e i mediocri conseguimenti al dolore e alla lotta di persone che conoscono il significato dei problemi reali”, a  questi ragazzi Francesco ha gridato in faccia: “Nulla è gratis!”.

Colpisce, nello scenario di Lisbona, il dialogo tra una persona educante molto anziana, nata tre anni prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale, e una generazione in ascolto, nata in questi anni 2000, destinata ad oltrepassare il 2100 e a vivere tragedie storiche e svariati personali destini.

Da Lisbona viene una conferma sulla natura e sul metodo dell’educare. La struttura della relazione educativa è asimmetrica. È certo l’incontro tra due libertà, ma quella dell’educatore è già costituita e quella dell’educando è in formazione.

Educare vuol dire fornire materiali cognitivi e testimoniare/praticare vincoli di realtà per la costruzione della libertà dell’educando. Tocca all’educatore ascoltare – Papa Francesco lo ha spiritosamente definito “l’apostolato dell’orecchio” – ma poi deve parlare, cioè esercitare un’autorità, fondata su una capacità di visione e di testimonianza di una prassi.

Libero l’educando di accettare la sfida o di respingerla, ma l’educatore non è libero di rinunciare al proprio compito; in tal caso cessa di essere un educatore. Il fenomeno dell’abdicazione all’educare è divenuto massiccio nelle nostre società.

È giustificato in molti modi, per lo più nel nome della libertà dell’educando, dell’auto-educazione spontanea alla Rousseau, del diritto all’emozione, del non avere fastidi, come quello del dover di dire dei NO ai propri figli, ai propri alunni, ai propri fedeli…

A chi è credente, le lezioni di Lisbona appaiono di facile comprensione. Essi dispongono pur sempre di uno sguardo diverso sul mondo, assicurato dalla loro “riserva escatologica”, che è il fondamento della speranza cristiana.

Ma possono i non credenti apprendere qualcosa da Lisbona 2023? I non credenti: quelli che non credono che esista un futuro di liberazione umana appeso ad un Oltre trascendente, quelli che credono in un messianismo trans/post-umanistico senza Messia, quelli che vedono la Storia come Caso e come Caos, quelli che vivono il mondo come un’arena gladiatoria, dove vince il più forte… Hanno qualcosa da apprendere le società civili dell’Occidente, la società italiana, i suoi insegnanti, intellettuali, politici?

Almeno tre lezioni: uno sguardo realistico e incessante sulla storia presente del mondo – donde, per es., l’annuncio appena dato del tema della Giornata mondiale della Pace 2024: Intelligenze artificiali e  Pace – quale condizione di esercizio concreto della speranza; la necessità di ricostruire per ogni generazione presente il legame educativo con quelle che arrivano, pena la caduta delle civiltà;  l’assunzione della propria responsabilità/libertà come compito e come vincolo verso la responsabilità/libertà altrui.




UN SINGOLARE SCONGIURO APOTROPAICO

In alcuni Mascheroni Peligni Articolo

[Pubblicato alle pagg. 83-91 del Bollettino Trimestrale ASTRA (Pe.) – Tradizioni Popolari Abruzzesi. Anno III Numero 6 (gennaio-febbraio-marzo) 1975]

“Si preferisce respingere fuori dalla cultura tutto ciò che non si conforma nelle norme sotto le quali si vive”: Claude Levi-Strauss

La straordinaria usanza a carattere fallico che mi accingo a descrivere è passata inosservata a tutti i folkloristi abruzzesi e soprattutto a Giovanni Pansa, autore tra l’altro di un fondamentale saggio dal titolo “Riti e simboli fallici dell’Abruzzo. Studi di etnografia comparata archeologia e folklore” . Per l’importanza che riveste, l’argomento merita ulteriori indagini dirette ad accertare, anche al di fuori dell’area peligna, testimonianze di una costumanza che, pur affondando le proprie radici nella notte dei tempi, è degradata da atto magico-religioso a semplice superstizione, spesso vissuta a livello d’inconscio. In molti centri peligni dunque, si osservano, per lo più infissi sulla facciata anteriore di umili case o di vecchi palazzi, resi “nobili”, dalla pastorizia un tempo fiorente, mascheroni fittili o in pietra che mostrano in modo evidente la lingua da fuori. Io ho avuto anche la fortuna, forse, di poter parlare con l’ultimo artigiano che su ordinazione esegue tali mascheroni, in legno o in pietra, il signor Giovanni Fraino, di anni 85, ebanista, abitante in Rivisondoli.

«Queste maschere – mi ha detto il signor Fraino – servono contro l’invidia e contro il malocchio La lingua sta ad indicare l’organo sessuale dell’uomo. In tali lavori raggiunse una certa celebrità un artigiano di Rivisondoli, di nome Emidio Troiano, vissuto verso la metà dell’Ottocento e soprannominato ‘toscanino’, perché aveva lavorato per un certo periodo in Toscana, dove aveva frequentato circoli anarchici. Appena tornato a Rivisondoli, ‘toscanino’ tentò di diffondere le idee anarchiche. Ma sorvegliato continuamente dalle autorità, fu costretto ad emigrare in America, dove continuò a scolpire mascheroni con la lingua da fuori». Questa dichiarazione del signor Fraino è certamente importante, e non tanto perché testimonia nel tempo la continuità di tale particolarissimo tipo di artigianato, quanto per la consapevolezza che gli artigiani stessi ebbero ed hanno della simbologia inerente all’atto di cacciare la lingua in segno di scongiuro, “un linguaggio dimenticato” direbbe Erich Fromm, che si è salvato tuttavia giungendo fino a noi con tutto il suo messaggio magico-religioso.

Analizziamo dunque alcuni di tali mascheroni presenti nell’area peligna. A Bugnara, centro distante 6 km da Sulmona, si ammira in via Fontana un mascherone rotondo fittile che misura cm. 50 circa di diametro (vedi dis. Bugnara).

A Scanno su segnalazione del prof. Dante Pace, noto studioso di archeologia peligna che in tale sede ringrazio sentitamente, l’uso in questione è assai vivo e si notano mascheroni in pietra scolpiti sulle facciate di alcuni palazzi ed anche sotto le mensole di balconi.

Sulla facciata anteriore di un rustico sito proprio nel centro di Scanno e precisamente in via dei Caduti, spicca un mascherone scolpito in una pietra del muro, che presenta caratteri così arcaici da far sorgere il sospetto che possa risalire ad epoca romana se non addirittura italica (vedi dis. Scanno).

Tale circostanza non può tuttavia stupire. Chi visita infatti il Museo Campano a Capua, resta affascinato di fronte ad una serie di mascheroni fittili di epoca italica, sistemati in apposita sala, e mostranti la lingua al di fuori. Il disegno 1 (vedi dis. Sulmona) mostra un mascherone in pietra infisso sopra il portale di una casa di Sulmona, in via Probo Mariano.

Il disegno 2 (vedi dis. Pratola Peligna.)  si riferisce ad un mascherone in stucco, posto sotto il cornicione di una casa sita in Via Antonio De Nino a Pratola Peligna. Il proprietario di tale casa, devo la preziosa informazione all’avvocato Panfilo Petrella di Pratola Peligna, fece appositamente collocare tale mascherone sotto la grondaia agli inizi del secolo, poiché era in lite per motivi di interesse con il proprietario della casa di fronte.

Questa singolare usanza, sulla quale esiste scarsissima letteratura, affonda dunque le sue radici nella notte dei tempi ed è pervenuta a noi ancora ricca del suo significato originario. A proposito afferma il Forcellini: « Linguam exserere lubridii causa in aliquem, mos fuit antiquis Latinis, qui etiamnum apud nostrates viget, quo quidem obscaeni aliquid adversus alium, quicum contendis, signiflcatur; nam lingua ita exserta similitudinem quamdam penis exhibet, quae tum viris, tum femnis, tum pueris stupri contumeliam minitari videtur» 

L’aspetto della «minaccia di stupro» insito, secondo il Forcellini nell’exserere linguam, un atto che equivale all’esibizione del pene, è tuttavia secondario, come ritengo, rispetto al concetto storico-religioso del fallo come simbolo di forza, fertilità, crescita, e pertanto ritenuto capace, se esibito direttamente o anche sostituito dalla lingua, di rendere immune l’uomo di fronte ad ogni tentativo esterno diretto a turbare la sua psiche, a minacciare i suoi beni o la sua stessa persona.

Si tratta in definitiva di un atto apotropaico, diretto ad annullare la influenza malvagia, non disgiunto anche da un contenuto magico-omeopatico, che spesso a livello d’inconscio intende produrre il simile (benessere, sviluppo fisico e psichico, fertilità ecc.) con il simile (lingua, surrogato del pene, elemento fecondante per eccellenza, il simbolo stesso, pertanto, della vita). Significativo è a proposito un episodio riferito da Livio. I Galli, avanzati fin quasi alle porte di Roma, si erano attestati sulla riva settentrionale dell’Aniene e solo un ponte li divideva dall’esercito romano, accampato sulla riva opposta. Ad un certo momento un Gallo, di enorme corporatura, si staccò dalla sua schiera e fattosi avanti sul ponte sfidò a duello il soldato romano ritenuto più valoroso.

Si offerse per il combattimento Tito Manlio e Livio aggiunge: «armatum adornatumque adversus Gallum stolide laetum et – quoniam id quoque memoria dignum antiquis visum est – linguam etiam ab inrisu exserentem producunt».   Di fronte al pericolo che la sua vita correva per l’imminente duello, il Gallo dunque cacciò fuori la lingua, simbolo della stessa vita, per allontanare apotropaicamente ogni minaccia. Lo stesso valore di scongiuro fallico è costituito dall’atto apotropaico che frequentemente si nota nel nostro Abruzzo ed anche altrove, durante il passaggio di un carro funebre, simbolo di morte, si evoca la vita toccando il pene, simbolo di vita. Al posto dei genitali si tocca spesso anche il ferro, capace di «tener lontani fantasmi e altri spiriti pericolosi»  

Un altro esempio atto ad illuminare il concetto di fertilità e di vita insito nella lingua è costituito dall’usanza che i Tibetani hanno, come è noto, di salutarsi cacciando la lingua. Anche i contadini tedeschi attribuiscono all’atto di cacciare la lingua (Zunge aussrechen) un augurio di bene e di prosperità. 

Tale atto, particolare assai importante, è una specie di surrogato di un altro gesto, il così detto Daumenhalten, che consiste nell’infilare il pollice tra l’indice e il medio, dove appunto il pollice sta a simboleggiare l’organo dell’uomo. Nei miei frequenti soggiorni in Germania ho potuto constatare che i due atti, cioè sia la « Zunge aussrechen » che il « Daumenhalten », assumono, specie nelle persone anziane, un valore apotropaico cosciente cui si ricorre per scongiurare pericoli di qualsiasi natura. Specialmente durante un litigio verbale, cacciare la lingua o infilare il pollice tra l’indice e il medio, equivale ad uno scongiuro contro le minacce di uno dei contendenti oppure ad una difesa nei confronti di ingiurie ritenute capaci di sconvolgere o impedire in quel momento, l’equilibrio fisico-psichico in seguito all’ira che tali ingiurie provocano, di sconvolgere o impedire dunque un processo armonico di crescita. 

Vi sono tuttavia ulteriori aspetti meritevoli di essere sottolineati e né con essi l’argomento può considerarsi esaurito.

Come è noto, il mero atto di cacciar fuori la lingua, compiuto a livello d’inconscio, è comune a tutti i bambini, senza distinzione di sesso. Dall’adolescenza in poi però, si verifica un mutamento significativo nel comportamento dei maschi e delle femmine. Infatti, l’atto di cacciare la lingua si nota solo in quest’ultime, mentre i primi lo sostituiscono con altri gesti «osceni» e con parole «scurrili››, che rappresentano ulteriori scongiuri a carattere fallico.

Così un gesto che imita il fallo è costituito dall’atto di piegare il braccio destro sul quale si poggia la mano sinistra, atto comune specialmente nell’Italia centro-meridionale. Circa il linguaggio scurrile, valgono tutt’ora le lucide intuizioni del Pansa, trattandosi di una “espressione attenuata delle forme naturalistiche di scongiuro, perché conserva ancora, più o meno consciamente, il sentimento e il carattere comune a quella che era per i nostri vetusti antenati l’espediente più acconcio per allontanare l’invidia: l’esibizione fallica. Così io penso che a questi mezzi averrunchi, propri del volgo, sia come mostra apparente di scongiuro, sia come espressione viva del linguaggio, debba ascriversi l’uso della interiettiva CA – – O, comunissima nel meridione, con la quale si presume dare efficacia al discorso. Essa dovrebbe corrispondere al latino Praefiscine”. 

Ora, l’esibizione della lingua viene considerata nella donna una «oscenità» non tanto, come ritegno, a causa della funzione che l’atto stesso ha (scongiuro apotropaico), quanto per il fatto che la funzione stessa è rappresentata dalla lingua in chiara e cosciente sostituzione del pene. Vi sono intatti altri scongiuri compiuti, alla luce del sole, da donne appartenenti ad ogni ceto (come per es. toccare il ferro) e nella certezza di non violare alcuna norma sociale.

Ma l’oscenità insita nel concetto del fallo, è relativamente recente, poiché questo fu presso molti popoli del vicino Oriente, in Grecia e a Roma, un simbolo religioso legato a culti agrari e della fertilità in genere. Prescindendo dalle «fallogonie» che rappresentano in tal senso il caso più classico e non affatto sconcertante, tutto lascia ritenere che anche la Festa dei Ceri a Gubbio, che ha fatto scrivere fiumi d’inchiostro, non fosse altro che un rito di fertilità compiuto mediante l’esibizione di grandi falli portati in giro per le campagne, un rito dunque, di derivazione bacchica. essendo Bacco Dio della vite e del vino.

Fu accertato inoltre da Bachhofen , da Morgan  e confermato da illustri antropologi contemporanei come E. Fromm  , che sotto la più recente religione patriarcale è esistito uno stato più antico di religione matriarcale, caratterizzato dal culto di divinità androgine, le «Dee-Madri», rappresentate artisticamente dalle famose “Veneri” venute alla luce un po’ ovunque nell’area mediterranea, e raffigurate con seni e natiche enormi per sottolineare quei culti della fecondità cui le Dee-Madri stesse erano preposte. Ma, avverte Eliade, “l’androginia divina che si trova in tanti miti e credenze, ha un valore teorico, metafisico. La vera intenzione della formula è quella di esprimere, in termini biologici, la coesistenza dei contrari, dei principi cosmologici, cioè maschio e femmina, in seno alla divinità” 

Pertanto, nella fase matriarcale, di cui noi abbiamo un’eco nel mito delle Amazzoni, la Dea-Madre assume a sé, nell’ambito del culto generale della fertilità, anche l’attributo del fallo, organo fecondante a lei «naturalmente» estraneo, ma riprodotto simbolicamente, nell’atto magico in generale ed apotropaico in particolare, dalla lingua.

E non a caso quei mascheroni fittili mostranti abbondantemente la lingua da fuori, venuti alla luce nei pressi di Capua, sono stati ritrovati insieme ad alcune Dee-Madri. In questa «coincidentia oppositorum ››, rappresentata dalla Dea Madre, la lingua e quindi il fallo, lungi dall’essere simboli osceni, costituivano paradossalmente un aspetto della struttura stessa della divinità che riuniva in sé tutti i contrari.

Scomparse le Dee-Madri, altre divinità apparvero nell’Olimpo mediterraneo, depositarie delle stesse funzioni delle Dee- Madri. Una di queste divinità fu Cerere, preposta ai culti della fertilità e particolarmente venerata presso i peligni, nella cui area, come si è visto, sono presenti i mascheroni che, grazie ai disegni dell’amico Giovannelli, che con noi ha condotto le ricerche per la parte illustrativa, sono inseriti nel presente studio quale valido corredo grafico.

Franco Cercone

In Foto: 4  disegni di Vito Giovannelli

[Sullo stesso argomento: F. Cercone, Esibizione fallica della lingua in mascheroni peligni, articolo pubblicato alle pag.193-196 della “Rivista LARES” (Organo dell’Istituto di Storia Tradizioni Popolari dell’Università di Bari e della Federazione Italiana Arti e Tradizioni Popolari) Anno XLI – N 2 aprile/giugno 1975; Ed.: Leo S. Olschki – Firenze]

1 In “Rivista di antropologia” volume 25, Roma 1822.Il Pansa tratta tre argomenti: a) il rito magico dei ramoscelli spaccati e la tradizione dei culti fallici nel santuario della Madonna del Lago a Scanno; b) le incanate e le esibizioni falliche; c) il rito eleusino di Baubo ed il simbolo talismatico della ranocchiella abruzzese.

2 E. Forcellini, Lexicon totius latinitatis , Tom. III, voce ‘Lingua’.

3 T. Livio. Storia di Roma, Libro VII, X. L’episodio, come narra Cicerone (De Orat.II, 66) fu anche riprodotto in una tabula che si ammirava nel Foro romano.

4 J. G. Frazer, Il ramo d’oro, I 352; Boringhieri 1973.

5 Cfr. E. Hamann – Krajer e Baechtold – Staubli, Handwoerterbuch des deutschen Aberglaubens , vol. VI, 815; Berlino 1942.

6 Stranamente il significato del Daumenhalten è sfuggito all’attenzione dell’Albergamo, quando questo illustre studioso afferma che “D’incerta origine sono alcuni gesti e frasi di scongiuro tutt’ora usati nei paesi civili, come lo stringere il pollice tra l’indice e il medio, che i tedeschi denominano Daumenhalten” (F. Albergamo, Mito e Magia, pag. 135. Guidi Ed. Napoli 1972). L’equivalente italiano del Daumenhalten è il ‘fare le fiche’ di cui abbiamo vastissima testimonianza soprattutto in campo letterario. Si confronti per esempio Dante, lnferno XXV.

7 G. Pansa, Riti e simboli fallici dell’Abruzzo …ecc , op. cit. nota 4, pag. 21. Si confronti con gli altri scongiuri ed esibizioni falliche delle donne abruzzesi.

8 In  Das Mutterecht , Stoccarda 1861, Schroeder Ed.

9 In Ancient Society , Chicago 1877, Charles Ed.

10 E. Fromm, Il linguaggio dimenticato, Bompiani Ed. pp. 196 segg.

11 M. Eliade, Trattato di Storia delle Religioni , pag. 436; Boringhieri 1972.




A NINO RUSCITTI la dedica della biblioteca

Sabato 19 agosto alle ore 19.00, la struttura sarà inaugurata in uno degli spazi ricavati dalla riqualificazione del Palazzo Alesi. Alle 21.30 il Centro Studi Nino Ruscitti ospita Anna Rizzo, vincitrice del Premio Nazionale “Benedetto Croce” con il suo libro “I paesi invisibili”.

Bugnara, 15 agosto 2023. Doppio appuntamento con la cultura sabato 19 agosto a Bugnara. Alle ore 19.00 in Piazza Borgo S. Vittorino, nei pressi di Piazza SS. Rosario, è in programma la cerimonia di inaugurazione della Biblioteca all’avv. Nino Ruscitti, giovane professionista prematuramente scomparso il 13 febbraio del 2020. Alle ore 21.30 ci sarà invece l’incontro con Anna Rizzo, vincitrice dell’ultima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce nella sezione letteratura giornalistica.

Alla cerimonia di inaugurazione interverranno: Domenico Taglieri, Sindaco di Bugnara; Gianfranco Di Piero, Sindaco di Sulmona; Lando Sciuba, Avvocato.

«L’inaugurazione degli spazi della Biblioteca – scrive il presidente del Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti, Matteo Servilio – è un primo passo per un progetto ambizioso che stiamo cercando di portare avanti da poco più di un anno e mezzo. L’intitolazione della struttura è sicuramente il modo più idoneo per tenere vivo il ricordo di Nino, sia perché rappresenta un luogo di memoria collettiva, sia perché si tratta di uno spazio riqualificato e destinato ad una nuova funzionalità, sia perché alimentandola e curandola possa stimolare a vari livelli lo sviluppo di iniziative culturali, rispondere a bisogni di pubblica utilità, aggregare e costruire una rete di rapporti, di esperienze e professionalità da spendere per il bene dell’intero territorio. Un primo obiettivo – continua il Presidente – è stato raggiunto con fatica e dedizione, grazie soprattutto alla generosità di tante persone che hanno voluto esprimere la loro vicinanza attraverso la donazione di libri. Tra le più importanti in termini di qualità e quantità va sicuramente menzionata la donazione della Famiglia Bolino a cui va il nostro ringraziamento».

A partire dalle 21.30 negli spazi del cortile di Palazzo Alesi, adiacente alla biblioteca, è in programma il sesto appuntamento della rassegna Libri Sotto Le Stelle con la presentazione del libro di Anna Rizzo “I paesi invisibili: manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia” edito dal Saggiatore. 

Di professione antropologa, Anna Rizzo studia da anni i piccoli insediamenti e le aree interne e rurali. Nel corso delle sue ricerche sul campo, partendo dall’archeologia, si è concentrata sul recupero delle comunità.

Da oltre dieci anni segue la riqualificazione di Frattura di Scanno e il suo libro ha vinto l’ultima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce – Pescasseroli nella sezione letteratura giornalistica. Nel corso della presentazione-intervista con Anna si parlerà di paesi, di comunità e di luoghi marginali, a partire dalla sua esperienza di studiosa.




COLPO DI FERRAGOSTO l’Adriatica Press completa il roster

In biancorosso arriva Silvia Costantini: “Felice di essere approdata a Teramo in una società ambiziosa”

Teramo, 15 agosto 2023. Mancava un tassello per completare il roster dell’Adriatica Press, ed il tassello è stato inserito proprio nel giorno di Ferragosto. In biancorosso arriva la schiacciatrice Silvia Costantini, classe 1993, alta 1.80 nata a Penne, con trascorsi in A2 ad Altino. Nella stagione appena conclusa ha indossato la maglia della Star Volley Bisceglie, formazione inserita nello stesso raggruppamento della Futura in B2. Per l’Adriatica Press si tratta di un colpo di mercato importante che chiude la campagna acquisti di questa nuova stagione.

“Sono felicissima di essere approdata a Teramo nel mio Abruzzo – commenta Costantini – e soprattutto di essere arrivata in una società ambiziosa. Affronteremo il campionato di B1, un torneo difficilissimo ed impegnativo. Sono convinta che con il lavoro in palestra e lo spirito di squadra riusciremo ad ottenere i risultati che la società si aspetta. Ho parlato con coach Luca Nanni e  mi ha fatto un’ottima impressione. Nella squadra biancorossa ritrovo mia cugina, Monica Lestini e Celeste Di Diego. Insieme abbiamo giocato ad Altino ottenendo ottimi risultati. Non vedo l’ora di cominciare. Sono carica e vogliosa di disputare il campionato di B1 con  Teramo, società ambiziosa”.

Silvia Costantini vestirà la maglia numero 7.




PROGETTO SPIAGGE SICURE 2023

Controlli rafforzati sul litorale. Prevenzione e tutela dell’ambiente marino e costiero nelle giornate di Ferragosto

Pescara, 15 agosto 2023. Con l’approssimarsi del Ferragosto abbiamo predisposto un rafforzamento del dispositivo di monitoraggio già in atto dal 1° giugno scorso, intensificando ulteriormente i servizi di controllo della fascia litoranea delle città di Pescara, Montesilvano, Francavilla al Mare ed Ortona.

Da sabato scorso ad oggi, dalle ore 09:30 alle 18:30, oltre 80 postazioni di salvamento, 4 pattuglie a terra, 2 equipaggi in acquascooter tutti radiocollegati con una Centrale Operativa, hanno garantito un monitoraggio continuo ed interventi in caso di necessità andando a rispondere alle esigenze dell’utenza balneare in queste giornate particolari, al fine di salvaguardare la tutela della salute pubblica e dell’ambiente marino – costiero.

Sulle spiagge diverse sono state le iniziative di svago e divertimento, tantoché in questi ultimi giorni abbiamo riscontrato una discreta affluenza di persone. Non si sono registrate particolari criticità: sabato mattina, alle ore 11:30 circa, sul litorale Nord della città di Pescara è stato assistito un bagnante in difficoltà a circa 100 metri dalla battigia, mentre sul litorale Sud, alle ore 12:10, due persone sono state condotte a riva mentre si erano rifugiate sulle barriere radenti a causa del mare poco mosso.

Domenica mattina è stata segnalata, sul litorale Nord di Pescara, la scomparsa di una donna di 70 anni, allarme fortunatamente rientrato dopo pochi minuti. Lunedì alle ore 13:30 un natante a motore con due persone a bordo si è ribaltato ed è parzialmente affondato nelle acque della zona Nord di Montesilvano, sul posto è intervenuto Personale della Guardia Costiera di Pescara e Montesilvano a terra e in mare. Nella giornata odierna, alle ore 15:00, abbiamo ricevuto segnalazione di un possibile bambino disperso in mare nella zona Nord di Francavilla al Mare, è stato allertato il personale della locale Delegazione di Spiaggia; tuttavia, l’allarme fortunatamente è rientrato dopo pochi minuti.

Diverse sono state le segnalazioni relative a bambini smarriti o ritrovati, in particolare nel pomeriggio di sabato, sul litorale di Pescara Nord, si sono perse le tracce di un bambino straniero di 9 anni, rintracciato ad oltre 1 km di distanza, mentre nella mattinata di lunedì su Montesilvano è stato ritrovato un bambino di 5 anni allontanatosi dai genitori distanti alcuni lidi: in entrambi i casi è intervenuto il personale della Squadra Volante della Questura di Pescara. Sono state tutte attività routinarie dove la totalità delle persone assistite erano in buone condizioni di salute. Questa mattina nella nostra Centrale Operativa abbiamo avuto il piacere e l’onore di ricevere le visite del Prefetto della Provincia di Pescara Sua Eccellenza Dott. Giancarlo Di Vincenzo e del Sindaco di Pescara Avv. Carlo Masci che hanno augurato a tutti i nostri Bagnini di Salvataggio il Buon Ferragosto.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i nostri collaboratori, così come anche il personale dei lidi e gli Operatori delle Forze di Polizia e Soccorso in servizio nel corso di tutta la stagione ed in particolare in queste giornate clou. Un ulteriore ringraziamento al Personale della Società Nazionale di Salvamento – Sezione di Pescara per la preziosa disponibilità e cooperazione ed al servizio RadioMare sempre pronti a diramare annunci di pubblica utilità. Sono state giornate di festa serene dove sono prevalsi divertimento, rispetto reciproco e buon senso.

Cristian Di Santo

Presidente della Lifeguard – La Compagnia del Mare:




Buon Ferragosto 2023




IL QUADRO DI SUOR ANGELICA e i sogni di Massimo Ranieri

Gran Gala di Ferragosto 15 agosto in Avezzano ore 20:45. Villa Massimo monte Salviano (gratuito) con apericena alle ore 19. Massimo Ranieri il 16 agosto in Tagliacozzo. Mercoledì 16  agosto, ore 21:30 – Piazza Duca degli Abruzzi

Tagliacozzo, 15 agosto 2023. Ferragosto ad Avezzano per l’esecuzione dell’opera di Giacomo Puccini affidata agli allievi delle accademie di Glenn Morton e Donata D’Annunzio Lombardi e mercoledì 16 agosto, sempre a Tagliacozzo il nuovo spettacolo di Massimo Ranieri “Tutti i sogni ancora in volo”, evento della XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmata da Jacopo Sipari di Pescasseroli

Non solo spettacolo alla XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmato  dal direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli, realizzato col patrocinio del M.I.C, della Regione Abruzzo, della Città di Tagliacozzo, fortemente sostenuto dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio e del suo Assessore alla cultura Chiara Nanni, della Banca del Fucino e della Fondazione Carispaq, ma anche alta formazione con lo stage dell’Accademia Adalo di alto perfezionamento vocale Daltrocanto del Maestro Donata D’Annunzio Lombardi e della Classic Lyric Art del Maestro Glenn Morton, i cui allievi debutteranno in Suor Angelica di Giacomo Puccini martedì 15 agosto a Villa Massimo, in Avezzano, tra il verde  di monte Salviano, alle ore 20:45, con apericena previsto per le ore 19.

“Sono le migliori stagiste qui presenti al festival appartenenti alle due Accademie – ha dichiarato il soprano D’Annunzio Lombardi – che usano il termine Daltrocanto, una definizione, questa, che lascia intendere, appunto, che esiste un’altra modalità per studiare la tecnica del canto, agganciata alle forze egemoni del corpo, e in particolare quelle della colonna vertebrale. Noi non ammettiamo la maschera nel corpo, essa deve essere un risultato, non la causa dell’adduzione cordale. Daltrocanto è anche l’associazione che ha organizzato la recita in questa incantevole chiesetta, con le ragazze scelte per i ruoli più per il loro temperamento che per la loro maturità vocale. Infatti, alcune di loro sono già pronte per calcare palcoscenici prestigiosi, altre sono ancora alle prime armi, ma già cariche di quella urgenza espressiva, che le porterà in alto”. Certo non occorrono commenti per spiegare con quanta esattezza Suor Angelica, datata 1918, corrisponda alla prassi moderna di alludere ad una realtà nefanda, mettendo sul tappeto, in sua vece, evasivi primitivismi e candori. Qui si tocca con mano il Trittico pensato come plurimo esercizio stilistico, come svolazzo estetico, preziosismo e amaro gioco dove le immagini, novecentescamente, si celano nel loro contrario.

Suor Angelica divide col Tabarro il ruolo centrale che il fattore tempo riveste nell’economia del dramma. In particolare, il passato è premesso indispensabile della tragedia claustrale, dove la protagonista non ha mai vissuto una vera felicità: quasi due terzi dell’opera sono costellati di riferimenti tramite cui si prende gradatamente coscienza del lento fluire del presente. “Le tre sere della fontana d’oro” sono le uniche in cui le recluse contemplano il tramonto e conducono le suorine alla riflessione malinconica: “un altr’anno è passato”. Il candido desiderio di Suor Genovieffa (Marina Fita) (“Da cinqu’anni non vedo un agnellino”) è una delle tante premesse perché Angelica (Ginevra Gentile) a colloquio con la Zia Principessa (Valentina Pernozzoli), constati dolorosamente che “sett’anni son passati” da quando è entrata in clausura. Tutte le strutture temporali, insomma, devono essere rievocate per poter contestualizzare l’attimo che si vive sulla scena. Un secondo parametro vincola saldamente Angelica alle altre due opere: l’inedito ruolo giocato dalla caratterizzazione musicale dell’ambiente in rapporto allo sviluppo dell’azione e alla forma musicale dell’atto unico.

Nell’asettico convento di clausura, dove si svolge la vicenda, la vita non pulsa e l’amore manca, mentre regnano il senso di colpa e l’ipocrita bigotteria. Preghiere, rintocchi di campane, inni in latino, sottolineati da una scrittura modale e da timbri sfumati e algidi, marcano un distacco dal mondo degli affetti terreni che è frutto della costrizione e della rinuncia. Angelica è sottratta a ogni inserto naturalistico, di cui invece Tabarro è permeato; pure il luogo claustrale fornisce l’occasione per costruire un tessuto musicale omogeneo e rigoroso, che riflette un clima peculiare. Puccini amò questo atto unico più degli altri due, perché gli consentiva di tornare all’amore colpevole di Manon Lescaut e frainteso di Madama Butterfly. Peraltro, Angelica si differenzia profondamente: dopo avere vissuto l’amore senza un’ombra di egoismo, ne viene privata.

Le due eroine precedenti hanno un ruolo attivo nel determinare la propria sorte, mentre la monaca è costretta a subire le angherie del suo milieu aristocratico, e viene rinchiusa tra le mura di un convento per seppellire una colpa che tale non è. In nome delle convenzioni bigotte della sua classe le viene negato il diritto alla maternità, sebbene un istinto biologico fortissimo le consenta di sopravvivere, sorretta com’è dal pensiero di un’altra esistenza che comunque cresce, mentre il tempo intorno a lei si è fermato. La brutale rivelazione della morte del bimbo le toglie l’ultimo appiglio, e il suicidio viene, dopo il grande assolo – “Senza mamma”, vertice fra i più toccanti dell’arte di Puccini – come diretta conseguenza della contrazione dei tempi drammatici. A completare il cast La Badessa Martina Sannino, la Suora Zelatrice Nadia Trishnevska, la Maestra delle novizie Ester Esposito, Suor Osmina Katiuscia D’Andrea, Suor Dolcina Rosaria Angotti, la Suora Infermiera Claudia Spiga, Le Cercatrici Daniela Esposito e Rebecca Sois, le novizie Mariagrazia Aletto e Rosaria Angotti, mentre al pianoforte troveremo Nicola Polese e in veste di regista, Donata D’annunzio Lombardi.

Riprende la rassegna letteraria il 16 agosto alle ore 18, nel cortile d’armi del Palazzo Ducale di Tagliacozzo con la presentazione del volume “Il figlio del silenzio” (Ed. Valletta, 2017) di Monica Tarola. Il libro è la testimonianza del difficile percorso di una mamma che deve affrontare la totale sordità del suo piccolo Matteo. Indifferenza, diffidenza di un contesto sociale, insensibilità del settore scolastico, questi i punti che maggiormente le hanno reso più duro e difficile il percorso del dramma del silenzio del suo “angioletto”.

La serata, del 16, ospiterà in Piazza Duca degli Abruzzi, alle ore 21,30, il nuovo spettacolo di Massimo Ranieri “Tutti i sogni ancora in volo”. Con la scusa di ripartire dalla celebre frase di Perdere l’amore, si confesserà a cuore aperto col pubblico. Parlerà dei suoi sogni che non smettono di esistere e tracciare la strada della sua vita. Sogni d’amore di un ragazzo da sempre appassionato di automobili, ma disposto a prendere la bicicletta pur di accompagnarci sopra romanticamente la fidanzata dell’epoca. Sogni realizzati oltre ogni aspettativa, come quelli di una carriera folgorante. Sogni ancora da concretizzare come quelli di un Napoli Campione d’Europa.

La morale è: sono i sogni a muovere la nostra anima verso ciò che ci può fare stare bene. Ranieri lo racconta per due ore e mezza con una confidenza tale che potrebbe sembrare un dialogo a tu per tu tra pochi intimi piuttosto che un concerto davanti ad una platea gremita. È così, basta uscire di casa e vivere oltre gli schermi per rendersi conto che esistono ancora il mare e le bellezze di questo mondo che troppo spesso ci dimentichiamo. Canta molto e lo fa per tutto il tempo straordinariamente bene. Erba di casa mia, Vent’anni, La vestaglia, Rose rosse, Se bruciasse la città, ma anche Lettera da lontano, La mia mano a farfalla (poesia di Bruno Lauzi musicata da Franco Fasano e incisa recentemente dal cantante napoletano), quindi evergreen ormai fatti suoi come Pigliate ‘na pastiglia, Resta cummè, Tu vuò fa l’americano, Quando l’amore diventa poesia, mentre il viaggio si concluderà con Perdere l’amore.

Dietro di lui strumentisti che confermano quella loro inconfondibile capacità di lettura della melodia estremamente cantabile, sotto la quale si muovono sofisticazioni armoniche e salti cromatici, con quel modo disinvolto di spostarsi da un estremo all’altro del proprio registro strumentale, preservando però la voce suadente di un mainstream morbido e lussureggiante. Qualche tappa del viaggio ci porterà anche nella malìa napoletana (il sogno si lega al Giacomo Puccini del giorno prima se pensiamo all’aria di Pinkerton in Butterfly) in cui Massimo Ranieri rivelerà la sua innata capacità di trasporre con creatività il tessuto armonico e melodico della canzone italiana d’autore, un progetto musicale colto e raffinato, che ben riflette il mondo poetico della nostra tradizione canora, in cui Ranieri e in particolare la formazione d’appoggio, si rivelerà artigiano di toni e timbri, armonie e “disarmonie”. Il saper coniugare la propria eccelsa statura culturale con una capacità davvero rara di regalare profonde emozioni, la voglia di mettersi in gioco attraverso un processo di creazione straniante ed anticonvenzionale, che gioca in qualche caso a creare riusciti contrasti tra le atmosfere gioiose dei suoni e la sofferta drammaticità dei testi originali, saranno gli ingredienti del concerto abruzzese.

Prossimo appuntamento, giovedì 17 agosto, per un tributo al Michael Jackson di Thriller, che usciva il 30 novembre 1982 Thriller usciva negli Stati Uniti, il più venduto della storia. Funky, rhythm and blues e soul incontrano e si scontrano con sonorità rock e disco-music nel corso di nove brani, tra i quali è impossibile trovarne uno che si possa definire “minore”. Questo progetto ha cambiato la musica pop per sempre, presentando sette indimenticabili hit tra cui “Billie Jean”, “Beat It” e “Thriller” che hanno battuto ogni record. Siccome tra fuoriclasse ci si riconosce, va a questo proposito menzionato il fatto che il primo singolo tratto da Thriller fu The Girl is Mine, cantato da Jacko in duetto con sir Paul McCartney. Rilevanti per il successo planetario dell’album furono anche la preziosa presenza di Quincy Jones in fase di produzione e la spinta dell’allora neonata MTV, che iniziò a trasmettere i videoclip di Michael Jackson valorizzandone anche le immense doti sceniche e rendendolo definitivamente un idolo a tutte le latitudini. Saranno Clarissa Vichi e Mattia Sciascia (voci soliste), Giulia Bellucci e Giuseppe Esposto (attori) con la sinfonica abruzzese diretta da Roberto Molinelli per la regia e i testi di Claudio Salvi a raccontare la storia, divenuta leggenda del Re del Pop, Michael Jackson




IN MEZZO AI PRETI religiosi e vescovi

Ci sono alcuni che definirei Poveracci

Avezzano, 14 agosto 2023. Pensano alla carriera, al potere, ad arruffianarsi in Vaticano. Sono anni luce dal Vangelo, dal servizio e dall’odore delle pecore.

Invece, grazie a Dio, ci sono altri sacerdoti, religiosi, vescovi, cardinali che servono il Signore con umiltà e sincerità di cuore.

I santi sono i veri rivoluzionari della Chiesa e del mondo!

Facciamoci santi!

fra Emiliano Antenucci

Foto: Famiglia Cristiana




FERRAGOSTO DI SOLIDARIETÀ SULLA SPIAGGIA

Giulianova, 14 agosto 2023. Come già avviene da diversi anni, anche per il Ferragosto 2023 l’hotel Baltic di Giulianova rinnova l’impegno a sostenere progetti di solidarietà.

Quest’anno l’attenzione è rivolta ad Emergency, organizzazione umanitaria che fornisce e garantisce il diritto alle cure alle vittime di guerre e povertà.

In particolare, il progetto che vuole sostenere è quello di un ospedale pediatrico ad Entebbe, Uganda che ha come obiettivo di diventare un punto di riferimento non solo per i bimbi ugandesi ma per tutti i bambini con necessità chirurgica provenienti da tutta l’Africa

Per contribuire a questo progetto l’hotel Baltic organizza un’ Aquilata martedì 15 agosto alle ore 16,30 presso lo stabilimento La Rotonda e metterà in vendita una sacca zaino che comprende la maglietta di Ferragosto e il kit completo per la costruzione di un aquilone.

Tutto il ricavato verrà devoluto al progetto Emergency.




IL TASER VA DATO A TUTTI

I detrattori delle Forze dell’ordine usano questo tragico evento per le solite sciocchezze

Chieti, 14 agosto 2023. “La drammatica notizia del trentacinquenne morto a Chieti non può e non deve essere usata per riaprire polemiche inutili e dannose per la sicurezza di tutti, a proposito di uno strumento importante per il quale chi fa questo lavoro si è battuto per anni, e che finalmente abbiamo cominciato ad avere con un ritardo che ci vede in una situazione quasi ridicola rispetto ad altri corpi di Polizia nel panorama internazionale.

Ovviamente, i detrattori delle Forze dell’ordine scalpitano, pronti a lanciarsi alla gola del personale in divisa che, se deve operare in condizioni inadeguate e meno sicure per tutti, pazienza… anzi meglio! Che si rimettano in pista le solite sciocchezze sul tema è davvero deprimente.

Il taser è uno strumento che serve a proteggere la vita e non il contrario. In Italia, poi, la tipologia della pistola a impulsi elettrici di cui i colleghi sono dotati, di intensità alquanto bassa, e le rigide regole di utilizzo previste, ne fanno uno strumento di certo non letale, ma assolutamente indispensabile in quanto via di mezzo fra le mani e l’arma di ordinanza. Il taser va dato a tutti gli operatori di ogni specialità, e al più presto”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, a proposito della morte del trentacinquenne con problemi psichiatrici avvenuta ieri pomeriggio dopo un difficile intervento da parte dei Carabinieri in località Sambuceto di San Giovanni Teatino. Sul caso è stata aperta un’indagine in cui l’ipotesi di reato è l’omicidio colposo a carico di ignoti.

“In questa vicenda che, ripetiamo, è drammatica perché una persona è morta – conclude Mazzetti – a noi preme anzitutto esprimere piena vicinanza ai colleghi intervenuti, conoscendo bene la delicatezza della situazione che si sono trovati a dover fronteggiare.

La procura ora indaga come da prassi e sappiamo altrettanto bene quanto ciò li metterà in una situazione di stress terribile, certamente aggravato dalle irresponsabili parole di chi esprime giudizi contro il taser e contro gli operatori senza avere la minima idea a proposito di questo lavoro, e senza che neppure un’autopsia abbia stabilito perché quest’uomo sia morto.

Sarebbe utile, piuttosto, andare a vedere quante difficili situazioni potenzialmente pericolose e persino letali sono state risolte con il taser da quando finalmente è stato consegnato alle forze di Polizia, semplicemente estraendolo e senza usarlo. Ora non resta che dotare finalmente tutti di questo prezioso strumento, che ancora possiamo utilizzare in pochi, di modo che tante situazioni pericolosissime devono purtroppo ancora essere risolte diversamente, con maggiori rischi per tutti”.




NOTTURNA LUCHESE

Grande successo per la 42esima edizione

Luco dei Marsi, 14 agosto 2023. Grande successo per la 42esima edizione della corsa podistica “Notturna Luchese”. Come da tradizione, all’interno della prima serata della festa dell’Unità, si è svolta l’annuale gara podistica in cui gli atleti partecipanti hanno avuto l’occasione di percorrere 10 chilometri tra le strade del centro storico di Luco dei Marsi.

A curare l’organizzazione di questa edizione, parallelamente al comitato della Festa dell’Unità, è stata l’INiX Sport, grazie a Guerrino Fosca e Argentino D’Andrea. A supportare l’evento sono intervenuti anche l’Avis regionale Abruzzo e la locale sezione dell’Avis di Luco dei Marsi.

Presenti all’evento anche i rappresentanti provinciali della UISP atletica leggera. Un’edizione che di certo finirà negli annali anche grazie al record di velocità su questo percorso segnato dal primo assoluto, Giancaterina Italo della Atletica Vomano, che ha tagliato il nastro dell’arrivo in soli 32 minuti e 01 secondi.

Sul secondo gradino del podio, l’atleta marsicano Lamiri Mohammed della Plus Ultra con il tempo di 34 minuti e 16 secondi. Terzo assoluto l’atleta Vulpiani Daniele della Ufens Aequa Trail con il tempo di 34 minuti e 36 secondi. A competizione terminata, i 91 partecipanti alla gara competitiva e i 20 partecipanti alla non competitiva hanno preso parte al ricco pasta party presso il ristorante della Festa dell’Unità.




LA PERDITA DEL KERIGMA

Avezzano, 14 agosto 2023. Forse si sta perdendo l’annuncio fondamentale del Vangelo, cioè il KERIGMA: Cristo è morto e risorto per tutti.

Continuo a leggere post di idee, di moralismo, giudizi sulle persone senza distinguere peccato e peccatore, assenza di amore e di misericordia.

Se vivo e annuncio Cristo morto e risorto per me e per tutti, non scrivo post bigotti, moralistici, e mi atteggio come paladino della verità in tasca.

Uno scrittore diceva che alle volte alcuni cristiani sono frustrati e tristi, perché non hanno né il piacere dei peccatori e né la gioia dei santi.

fra Emiliano Antenucci




MUSICA D’ORGANO: il 15 agosto a San Valentino

Concerto di Andrea Panfili

San Valentino in A.C., 14 agosto 2023. Tornano nel borgo di San Valentino in A. C. i grandi concerti di musica d’organo. La sera di Ferragosto (martedì 15 agosto) vedrà l’esibizione dell’organista e musicologo romano, Andrea Panfili.

Appuntamento alle ore 19 all’interno del Duomo dei SS. Valentino e Damiano: il concerto sarà dedicato a “I manoscritti dell’abbazia di Montecassino, musiche di scuola napoletana per organo”. Un patrimonio culturale inestimabile, scampato miracolosamente alla distruzione bellica del secondo conflitto mondiale, ben 8.857 manoscritti musicali.

L’appuntamento, organizzato in onore della Madonna dell’Assunta, è l’ultimo dei quattro  concerti organizzati nell’ambito dell’evento Maiella Accogliente, in collaborazione con il Comune di San Valentino in A. C. e con la Parrocchia Santi Valentino e Damiano – San Valentino in AC.

La serata proporrà musiche di Merola, Speranza, Catenacci, Landri e Siri.

Andrea Panfili è un organista, autore tra gli altri di alcuni saggi di cultura musicale romana e ricercatore di antichi repertori adatti all’interpretazione organistica.

Museo dei Fossili e delle Ambre

Nella giornata di Ferragosto, a San Valentino, sarà possibile visitare anche il Museo dei Fossili e delle Ambre, che sarà aperto nell’orario pomeridiano, dalle ore 17 alle 20.




TOGA PARTY 2023. Il 15 Agosto la XXIV edizione

Samuel dei Subsonica pronto ad infuocare la serata con il suo incredibile djset di pura elettronica.

Staff del Toga Yourself: “Per il 2024 stiamo lavorando a un grande evento di rievocazione dell’antica Roma”

Tortoreto, 14 agosto 2023. Come ogni anno, tranne la pausa dovuta alla pandemia, domani 15 di Agosto, Tortoreto Lido si trasformerà in una antica città romana pronta a festeggiare le Feriae Augusti con il consueto Toga Party, organizzato dal team del TOGA YOURSELF.

L’organizzazione di questa edizione è stata più complessa del solito a causa di alcune problematiche amministrative del locale che da anni ospita l’evento e risolte in extremis.

“In collaborazione con il Manakara Beach Club siamo al a lavoro per garantire una grande performance fatta di divertimento e spensieratezza. Quest’anno abbiamo deciso di avere un numero limitato di presenze per garantire più fruibilità e facilità nella gestione dell’Open Bar, migliorando così anche la qualità dei drink. Riteniamo sia fondamentale poter consentire a tutti i partecipanti di usufruire consumazioni costanti e veloci, proprio nello stile dell’Open Bar e del vero Toga Party” preannuncia lo Staff del Toga Yourself.

Lo Special Guest di questa edizione, che suonerà per i partecipanti oltre alla band dal vivo Empty Spaces e alcuni DJ locali, sarà Samuel, fondatore e leader dei Subsonica, che porterà al Manakara Beach Club il suo show fatto di DJ Set e altre performance.

Negli anni sono passati dal Toga Party artisti di caratura nazionale come: Piotta, Donatella Rettore, Planet Funk, Alan Sorrenti, Fargetta, Alexa e Giuliano Palma.

Gli organizzatori del TOGA YOURSELF annunciano che per il 2024, XXV edizione del Toga Party, sono già al lavora con diverse realtà del territorio per trasformare questa festa in un evento collettivo e di rievocazione dell’antica Roma.

“Per la XXV edizione abbiamo deciso che sia arrivato il momento di una terza e definitiva trasformazione del Toga Party. Dopo i primi anni presso una Villa privata e poi, dal 2013, con lo spostamento dell’evento in alcuni locali di Tortoreto – prima al Sayonara e poi al Manakara Beach Club – riteniamo sia doveroso donare alla comunità di Tortoreto e a tutti i turisti che affollano la nostra cittadina durante l’estate un’iniziativa ancora più inclusiva. Nel 2024, confidando nel supporto dell’amministrazione comunale, vorremmo portare Tortoreto alla ribalta nazionale con un evento che speriamo possa diventare una costante attrazione turistica per il territorio” concludono gli organizzatori.

Samuel è un autore e compositore molto attivo: ha realizzato nove album originali con i Subsonica e sei con i Motel Connection, con cui ha lavorato anche a due colonne sonore. Le frequenti collaborazioni musicali annoverano, tra gli altri, con i Subsonica Franco Battiato, Bluvertigo, Antonella Ruggiero, Krisma, e da solista Patty Pravo, Jovanotti, Manuel Agnelli, Alessandro Mannarino. Nel 1996 dà vita ai Subsonica insieme a Max Casacci, Boosta, Ninja e Pierfunk (sostituito nel ‘99 da Vicio). In quegli anni di forte fermento musicale nascono anche i Motel Connection e fonda due etichette di musica techno.

La sua attività di dj e produttore lo vede protagonista di rinomatissime serate nei club di riferimento della scena techno. A febbraio 2017 partecipa a Sanremo con “Vedrai” e pubblica il suo primo album da solista, “Il codice della bellezza”. Il 12 ottobre 2018 esce “Otto”, ottavo album di inediti dei Subsonica, di cui è coautore e a cui seguono tour nei club di tutta Europa, nei palazzetti italiani e nei più importanti festival estivi. Nel 2019, Samuel partecipa come giudice alla tredicesima edizione del talent show X Factor. Nel novembre del 2019 i Subsonica pubblicano “Microchip Temporale”, una speciale riedizione di “Microchip Emozionale”, in collaborazione con 14 artisti. Venerdì 24 aprile 2020 esce “Mentale Strumentale”, nono album inedito del gruppo, registrato nel 2004.

Da marzo 2020, Samuel ha dato vita a “Golfo Mistico”, suo studio musicale, diventato un hub multicreativo, dove si incontreranno varie figure legate al mondo della musica, ma non solo. Da venerdì 12 giugno 2020 è disponibile in digitale “Il codice della bellezza (Live con orchestra)” (Sony Music), la versione live del primo disco di Samuel Romano registrato con l’orchestra Bandakadabra, presentato dal vivo con un secret show il 15 giugno 2020. A luglio 2020 Samuel è tornato live con tre appuntamenti speciali in mezzo al mare delle isole Eolie e una tournée estiva. Il 22 gennaio 2021 ha pubblicato il secondo album solista “Brigata Bianca”, da cui sono estratti i singoli “Tra Un Anno” e “Cocoricò” feat. Colapesce. Il 14 maggio 2021 pubblica il singolo “Cinema” feat. Francesca Michielin. Il 10 gennaio 2022 è uscito il nuovo singolo “Elettronica”, scritto da Samuel stesso insieme ad Andrea Bonomo e Dade. Il 22 aprile 2022 esce il singolo “E invece”, in collaborazione con Jeremiah Fraites, co-fondatore del gruppo musicale The Lumineers. A maggio è partito l’Elettronica Tour, prodotto e organizzato da Kashmir. Il 24 giugno esce il nuovo singolo “Occhiali Da Sole”.




19° MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO

Ritorna la rassegna enogastronomica del Tartufo a Quadri (CH)!

Quadri, 14 agosto 2023. Quadri si prepara ad accogliere con gioia il ritorno dell’appuntamento enogastronomico più atteso dell’anno: la manifestazione a base di Tartufo.

Organizzato dal Comune di Quadri in collaborazione con tutte le associazioni locali, questo evento imperdibile offre l’opportunità di assaporare deliziosi piatti tipici a base di Tartufo.

Gli stand espositivi saranno pronti ad accogliere i visitatori con una vasta selezione di prodotti tipici, mentre numerose attività e intrattenimenti per grandi e piccini renderanno l’esperienza ancora più speciale.

Segnate le date: Sabato 19 e Domenica 20 Agosto, due giornate dedicate interamente alla scoperta delle delizie del Tartufo. Gli stand espositivi resteranno aperti dalle 9:00 fino alle 24:00, mentre gli stand gastronomici offriranno prelibatezze sia a pranzo che a cena.

Straordinaria festa dedicata al gusto e alle tradizioni locali. Momenti di autentico piacere enogastronomico. da condividere.

https://bit.ly/mostramercatotartufoquadri2023




PARTE LA MOBILITAZIONE sul salario minimo

Raccolta firme in tutta la Regione. Marsilio firmi nostra proposta

Pescara, 14 agosto 2023. Le parole lavoro e povero non possono stare nella stessa frase. Più di tre milioni e mezzo di persone in Italia beneficerebbero della proposta di legge unitaria delle opposizioni sul salario minimo, che rafforza la contrattazione collettiva e fissa il salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora.

Il Governo sta prendendo e perdendo tempo, evocando argomenti pretestuosi per rinviare la discussione, senza dare alcuna risposta. Il Pd Abruzzo partecipa con grande forza alla raccolta firme per l’istituzione del salario minimo. Il lavoro povero non va in vacanza e per questo noi saremo in campo da subito, durante le nostre feste dell’unità e le nostre iniziative politiche e allestendo banchetti nelle nostre sedi e nelle piazze.

Non ci fermeremo fino a che il Governo non darà una risposta alle lavoratrici e ai lavoratori sottopagati di questo Paese. Vorremmo sapere anche che cosa ne pensa Marsilio, visto che naturalmente il problema riguarda anche l’Abruzzo. Lo invito personalmente a venire a firmare la nostra proposta. In alternativa venga a spiegarci come sia accettabile che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche nella nostra Regione, percepiscano un salario che non permette loro di vivere in una condizione di dignità.

Daniele Marinelli, segretario regionale Pd Abruzzo




IL GRAN FINALE. La Festa della Madonna del Portosalvo

Migliaia di persone per Raf e i fuochi d’artificio

Giulianova, 14 agosto 2023. Il concerto di Raf, tappa giuliese del tour La mia casa, l’estrazione dei biglietti della lotteria, lo spettacolo pirotecnico dal molo sud, hanno concluso ieri i Festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Portosalvo, la cui statua è stata ricollocata nella sua nicchia, nella chiesetta della Natività di Maria.

L’edizione 2023, per presenze, consensi e gestione complessiva, lascia tutti contenti.

L’ Amministrazione Comunale che ha patrocinato e sostenuto il programma, ringrazia il Comitato organizzatore, la Parrocchia della Natività di Maria Vergine, le Forze dell’Ordine, le associazioni, i tantissimi volontari che hanno operato e contribuito all’entusiasmante riuscita del ricco cartellone degli eventi.




CICLOESCURSIONE IN NOTTURA

La bici è brivido e sogno 18 agosto 2023

L’Aquila, 14 agosto 2023. L’associazione FIAB L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS propone per venerdì 18 agosto 2023 una escursione in bicicletta sulla pista ciclabile dell’Altopiano delle Rocche, in orario notturno. Il ritrovo dei partecipanti è previsto alle ore 19:30 a Terranera, con partenza dopo il tramonto del Sole alle ore 20 circa.

Itinerario: Terranera – Rocca di Cambio – Rocca di Mezzo – Piani di Pezza – Rifugio il Lupo – Rovere – Rocca di Mezzo – Terranera.

La cicloescursione è aperta a qualsiasi tipo di bicicletta. Evento a costo zero. Si consiglia di portare con sé lampada frontale e le luci specifiche per la bicicletta; un kit per le riparazioni ciclistiche.

Abbigliamento adeguato alla stagione, acqua e piccolo snack. Per informazioni e registrazione fiablaquila.it o andiamoinbici.it..

Gabriele Curci, Presidente “L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS”




INSUPERABILE 2023: 1000 km attraverso la nostra penisola

Diffondere il messaggio di inclusione

Santa Maria di Leuca, 14 agosto 2023. “Quando ho visto il faro di Santa Maria di Leuca che si faceva sempre più vicino, ho accelerato il passo perché tanta era la voglia di vedere la meta. Nella grande e bianca piazza dove si erge l’imponente basilica di Santa Maria De Finibus Terrae ho lanciato un urlo e sono stata pervasa da una sensazione di grande felicità mista ad un pizzico di tristezza”.

Sono queste le prime sensazioni a caldo che Mariella Faustinoni, responsabile del progetto InSuperAbile la staffetta dell’inclusione riesce ad esternare appena raggiunta la meta finale.

Sotto il sole cocente del tacco d’Italia, il Faro di Santa Maria di Leuca, il Santuario e il bianco abbagliante della piazza sembrano un grande teatro illuminato proprio per l’arrivo della terza edizione di InSuperAbile. Vanno in scena, senza copione, ma direttamente dal cuore di ciascuno, sorrisi, abbracci e tanta emozione per aver portato a termine questa impresa: partita il 23 luglio dal Santuario de la Verna, dopo 22 tappe e 1.000 chilometri, ed aver attraversato cinque regioni (Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Puglia)i InSuperAbile la Staffetta dell’inclusione è arrivata sabato scorso al traguardo finale in questo meraviglioso palcoscenico naturale.

“Quello che si è appena concluso – continua Mariella – è un progetto che è stato ricco di umanità, pieno di incontri, di paesaggi meravigliosi e quindi ancora una volta InSuperAbile è riuscito a portare in cammino un messaggio forte di inclusione”.

“Sono molto felice di aver concluso anche quest’anno il progetto InSuperAbile – aggiunge Maria Luisa Garatti – presidente di Se Vuoi Puoi, che a fatica trattiene l’emozione. Sono qui per diffondere il messaggio che nonostante la patologia di cui sono portatrice da 17 anni, la sclerosi multipla, si può fare e non bisogna mollare mai.”

InSuperAbile anche quest’anno prevedeva delle tappe in bici e a raccontare quest’esperienza sulle due ruote è Roberto Dalla Pellegrina, presidente dell’Associazione Pedalabile. “Terza edizione piena di emozione e piena anche di difficoltà. Noi ci siamo fatti 717 chilometri in bici sperando di trovare una ciclabile più accessibile di quella che abbiamo trovato ma, in comunione con lo spirito di InSuperAbile, il risultato l’abbiamo portato a casa. L’entusiasmo dei ragazzi è stato eccezionale e in qualche modo sono stati loro i nostri grandi motivatori”.

Lungo tutti i 1.000 chilometri percorsi i grandi protagonisti di InSuperAbile hanno incontrato rappresentanti delle istituzioni, hanno condiviso chilometri e obiettivi con altre associazioni del territorio, hanno anche, molto più semplicemente, regalato sorrisi e saluti a quanti hanno incontrato sul cammino.

Si chiude così la terza edizione di un progetto –  nato nel 2020 da un’idea del Dott. Gabriele Rosa, presidente di Associazione Lamu e ASD Rosa Running Team, in collaborazione con altre due associazioni bresciane Se Vuoi Puoi e Pedalabile –  che richiede tanto impegno e fatica organizzativa ma che anche quest’anno per 22 giorni ha introdotto un modello di inclusione che dimostra come anche nella disabilità si può tirare fuori il meglio di ciascuno e insieme raggiungere grandi obiettivi.

Un modello che se trasferito nella vita di tutti i giorni permetterebbe a ciascuno di individuare i propri talenti e metterli a disposizione di sé stesso e degli altri per una società “diversa” e non utopistica.




TUTTE LE PRESCRIZIONI i divieti e le indicazioni

Trascorrere al meglio i festeggiamenti di Ferragosto

Roseto degli Abruzzi, 14 agosto 2023. L’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi rende note le prescrizioni, i divieti e le indicazioni per aiutare cittadini e turisti a trascorrere al meglio i festeggiamenti di Ferragosto contenute nell’Ordinanza N.85 pubblicata dal Comando di Polizia Locale.

Nell’atto “ritenuto che per consentire il regolare svolgimento della manifestazione in sicurezza, sia necessario chiudere al transito alcuni tratti su Lungomare Trento, Lungomare Celommi, via Roma, via Colombo, via Genzano e Lungomare Trieste, nonché vietare la sosta con rimozione su alcune piazzole presenti sul lungomare” si ordina:

1. L’istituzione del divieto di sosta con rimozione su Piazza Ponno lato est, dal giorno 14 Agosto 2023 dalle ore 00:00 alle ore 12:00 del giorno 16 Agosto 2023;

2. Divieto di transito, il giorno 15 Agosto 2023 dalle ore 17:00 alle ore 01:00 del giorno successivo, su:

– Lungomare Trento, tratto compreso tra via Emilia e Piazza Ponno;

– Lungomare Celommi, tratto compreso tra Piazza Ponno e via Lago Nemi;

– via Roma, tratto compreso tra Piazza Ponno e via Thaulero, escluso residenti;

– via Colombo, tratto compreso tra via Pineta e via Genzano, escluso residenti;

– via Genzano, tratto compreso tra via Colombo e Lungomare Celommi;

– Lungomare Trieste, tratto compreso tra viale Marche e via Costantino, solo dalle ore 23:30 alle ore 01:00.

3. Divieto di accesso, il giorno 15 Agosto 2023 dalle ore 17:00 alle ore 01:00 del giorno successivo, dall’intersezione di via Nazionale (SS16) su:

– via Conti;

– via Filippone Thaulero;

– viale Marche (dalle ore 23:00 alle 01:00);

– via Costantino (dalle ore 23:00 alle 01:00);

– Piazza Caduti Forze dell’Ordine (area pontile dalle ore 23:00 alle ore 01:00).

4. Divieto sosta con rimozione, il giorno 15 Agosto 2023 dalle ore 17:00 alle ore 01:00 del giorno successivo, su:

– Piazza Ponno lato ovest;

– tutte le piazzole di sosta presenti sul Lungomare Celommi, nel tratto compreso tra Piazza Ponno e via Lago Nemi.

5. L’interdizione al transito di tutti gli sbocchi delle vie laterali in uscita sul Lungomare Celommi, nel tratto tra Piazza Ponno e via Lago Nemi, nonché della pista ciclabile nel tratto compreso tra il lido Mediterraneo e il lido Ohana.

6. La disattivazione degli impianti semaforici di via Nazionale, negli orari di chiusura al transito del Lungomare fino a cessate esigenze.

Ovviamente, sono derogati dai divieti i mezzi di soccorso e mezzi delle Forze dell’Ordine.

SERVIZI E PROGRAMMA. A disposizione per tutti coloro che vogliono raggiungere il centro per prendere parte alle manifestazioni ci sarà un servizio speciale di bus navetta che sarà attivo dalle 17.00 del 15 agosto alle 02.00 del giorno successivo. La navetta, che transiterà lungo la Nazionale, prevede due punti di raccolta nei pressi di altrettanti parcheggi: zona Palazzetto dello Sport per la zona di Roseto Sud e il parcheggio di Largo Beniamino Gigli nella Zona Nord sulla Statale. La fermata in centro è prevista nei pressi stazione da dove si potranno raggiungere facilmente a piedi i luoghi delle varie manifestazioni religiose e civili.

Il programma della giornata prevede alle ore 17:00 la Solenne Processione per le vie cittadine, accompagnata dalla Banda Città di Forcella, con partenza dalla Chiesa di Santa Maria Assunta fino al lido La Lucciola. Alle ore 18:30 uno dei riti più suggestivi dell’Assunta, la Processione in Mare con la deposizione di una corona di fiori in memoria dei caduti. Alle ore 19:00 la Santa Messa in piazza Ponno andrà a chiudere il programma liturgico. Dalle ore 22:00 spazio alla musica, sempre in piazza Ponno, con il concerto della Masters Band, storica band teramana sulle scene da oltre trent’anni che proporrà uno spettacolo caratterizzato da cover di musica italiana e internazionale. Dopo la mezzanotte tradizionale spettacolo pirotecnico, nell’area del Pontile, che chiuderà il Ferragosto rosetano.

“Siamo pronti per il tradizionale appuntamento con i festeggiamenti in onore di Santa Maria Assunta, Patrona della città di Roseto degli Abruzzi e dalla mezzanotte con lo spettacolo pirotecnico che ogni anno attrae migliaia di visitatori su tutto il territorio rosetano – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio – per questo abbiamo predisposto tutta una serie di prescrizioni e servizi per permettere a tutti, anche a coloro che arriveranno da fuori città, di vivere a pieno e in tranquillità tutte le manifestazioni previste dal programma. Sarà una grande festa che si concluderà con il momento magico dello spettacolo che illuminerà il cielo di Roseto a partire dalla mezzanotte”.




SPOLTORE ENSEMBLE 2023 lo show di Gabriele Cirilli

Mercoledì  la serata finale con lo spettacolo del ballerino di tango di fama mondiale Pablo Valentin Moyano, coach di Ballando con le Stelle

Spoltore, 14 agosto 2023. Continua il prestigioso programma di Spoltore Ensemble 2023. Domani è la giornata dedicata al cabaret e al divertimento. All’Arena del Festival, in largo San Giovanni alle ore 21.15, si esibisce il famoso comico Gabriele Cirilli che, dai palchi di Zelig e Tale e Quale show, propone alla quarantunesima edizione del festival, il coinvolgente show “Nun te regg più”. Uno spettacolo, che il cabarettista presenta in anteprima nazionale a Spoltore, che attraversa tutti i generi del teatro comico, dalla commedia degli equivoci al cabaret, a canzoni, monologhi e gag irresistibili e che riflette su cosa vuol dire essere al passo con il tempo nonostante il tempo passi inesorabilmente.  A seguire, in piazza D’Albenzio, c’è il travolgente sound del rock’n roll anni Cinquanta e Sessanta dei Fuzzy Dice che faranno cantare e ballare il pubblico sulle note di Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Johnny Cash. La band abruzzese, con il suo repertorio rock’n roll, è diventata una realtà musicale importante e di riferimento, tant’è che è stata scelta da Bobby Solo per i suoi concerti ed è apparsa in programmi di successo della Rai come “Viva Rai 2” di Fiorello e “Italia sì!” di Marco Liorni.

Ad aprire gli eventi di Ferragosto è Daniele Mammarella (ore 20.00, Convento di San Panfilo), chitarrista fingerstyle, che è stato inserito al terzo posto nella Top 10 dei migliori chitarristi acustici dalla nota testata giornalistica MusicRadar.com dietro a mostri sacri come Tommy Emmanuel e Mike Dawes e ha lavorato come chitarrista turnista, per un minitour, con Cisco Bellotti (Ex Modena City Ramblers).

Nella serata finale del festival, mercoledì 16 agosto, largo San Giovanni  (ore 21.15) ospita il fascino intramontabile del tango argentino con “Dreams of Tango”, con l’esclusiva partecipazione del famosissimo tanguero Pablo Valentin Moyano, coach di Ballando con le Stelle e primo rappresentante di tango argentino per l’Unesco. Uno spettacolo travolgente, intenso e passionale, in cui il vero protagonista è il tango interpretato nella sua forma più classica e ideale, sulle musiche di Carlos Gardel, Osvaldo Pugliese e Astor Piazzolla. Un alternarsi di storie, di sguardi e coreografie eseguite con eleganza e bravura da quattro coppie di ballerini di tango di fama internazionale capaci di evocare, con una tecnica strepitosa, una grande qualità espressiva, e dalle coinvolgenti note dell’orchestra Lo Que vendrà che accompagneranno il pubblico in atmosfere uniche.

In seconda serata, in piazza D’Albenzio, lo show comico di  Francesco Arienzo, ospite di Zelig lab e concorrente di Italia’s got talent, e il  concerto-tributo ai Pink Floyd con i Terzacorsia in “Floyd On The Wing”. La band, che ripropone una versione fedele dei Floyd originali, ha condiviso il palco in più occasioni con le coriste storiche dei Pink Floyd Durga e Lorelei McBroom e con Andrea Scanzi.

La serata si apre al Convento di San Panfilo (ore 20.00) con il concerto Gianfranco Continenza Overflow, accompagnato al basso da Pierpaolo Catena e alla batteria da Walter Caratelli. Continenza è un chitarrista spoltorese virtuoso e versatile, leader in diverse formazioni di musica fusion, insieme a Bill Evans, Joe Diorio, Mark Egan, Don Mock, Rick Latham, Massimo Manzi e tanti altri.

Barbara Del Fallo




CANNIBAL HOLOCAUST torna al cinema in 4K

Elenco delle sale coraggiose e trailer. Dal 16 agosto in anteprima, il capolavoro shock di Ruggero Deodato sfida i cinema distribuito da Cat People

Cagliari, 14 agosto 2023. Crudele, estremo, esplicito, agghiacciante, talvolta rivoltante. Tra sesso, violenza e una brutale idea di “civilità”, Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato è un titolo cruciale nella storia del cinema  horror e non solo, un capolavoro maledetto o da maledire per come unisce raccapricio e realismo, tortura ed etica grazie alle sue invenzioni narrative.

Mentre sui social i fan invocano a gran voce i loro cinema di riferimento per poter (ri)vedere il film sul grande schermo, l’elenco delle sale che hanno coraggiosamente scelto subito di proiettare il film, in versione integrale restaurata in 4K (e vietata ai minori) con anteprime a partire dal 16 agosto, è consultabile all’indirizzo: https://www.catpeople.it/cannibal-holocaust-cinema/

Può un film che condanna il sensazionalismo essere sensazionalista a sua volta? Questa è solo una delle tante questioni che la pellicola riesce a sollevare ancora oggi, anticipatrice del finto-documentario odierno – il found footage, da The Blair Witch Project a The Visit di M. Night Shyamalan, passando per Rec – La paura in diretta, Cloverfield e Paranormal Activity – e di tutto un modo di narrare per immagini “trovate”.

Cannibal Holocaust è infatti diviso tra una prima metà d’avventura e una seconda costituita dalle immagini realizzate in pellicola 16mm da quattro esaltati e spregiudicati documentaristi tra gli indigeni della foresta amazzonica: intenti a creare momenti sconcertanti per il loro film, i quattro finiscono con il causare un’escalation di inaudita violenza. Qui la crudeltà delle immagini, dei pensieri e delle intenzioni, rimescolati con furore e frenesia dallo spietato stile di regia di Ruggero Deodato e dalle musiche di Riz Ortolani, sperimentali e melodrammatiche, rendono Cannibal Holocaust un punto di non ritorno, un inferno capace di unire voyeurismo e sofferenza come nessun altro film.

Un tilt di sensazioni realizzato secondo un modello attualmente inconcepibile, la cui sfrontata e grezza sincerità rimane ineguagliata e irreplicabile. Tra il vero e il falso, il ricostruito e il rubato, Cannibal Holocaust con il suo realismo mette a nudo la perversione, andando oltre il semplice horror e la mera oscenità.

All’epoca dell’uscita venne censurato in 23 Paesi nel mondo, mentre in altri ebbe un enorme successo (in Giappone fu il secondo maggiore incasso del 1982, dietro a E.T.). In Italia i tagli, gli scandali e le ben documentate vicissitudini giudiziarie ne decretarono il flop, rendendolo tabù per anni. Al contempo divenne punto di riferimento per registi come Oliver Stone, Eli Roth e Nicolas Winding Refn che lo definisce come uno dei film da cui ha «rubato tutto il possibile, sia visivamente che tecnicamente». Ora torna, nei cinema coraggiosi, distribuito da Cat People, grazie alla F.D. Cinematografica di Alessandro e Luca Palaggi e con la collaborazione di Nocturno.




MAX GIUSTI al Village Outlet

Ultimo appuntamento delle notti bianche, arriva lo showman romano

Città Sant’Angelo, 14 agosto 2023. Giovedì 17 agosto 2023, alle ore 21:30, con ingresso libero, dopo la bellissima serata con il concerto di Bobby Solo dello scorso 10 agosto, arriva la sesta e ultima notte bianca del Città Sant’Angelo Village Outlet. L’appuntamento in programma è con Max Giusti, il famosissimo showman romano che intratterrà i presenti con uno spettacolo imperdibile. Giusti tornerà sul palco dell’Outlet (di cui è stato ospite anche la scorsa estate) non solo per divertire con comicità e cabaret: con lui ci sarà la sua band, che lo accompagnerà nei momenti musicali durante i quali sarà sempre lui ad esibirsi anche in veste di cantante.

Fare shopping è ancora più conveniente e divertente, grazie agli imperdibili appuntamenti delle Notti Bianche con artisti tra i più noti della scena nazionale, che intrattengono la clientela con allegria, musica e comicità. Al Città Sant’Angelo Village Outlet ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutta la famiglia: il divertimento è garantito e lo shopping pure, con l’ultima serata delle Notti Bianche 2023, con  extra sconti a partire dal – 30% sui prezzi a saldo, dalle 16:00 alle 24:00, nei negozi aderenti.




CURRENTI VINCE alle Svolte di Popoli

Soddisfatto ma certamente consapevole dei progressi della concorrenza

Popoli, 13 agosto 2023. L’alfiere del Team Phoenix sulla Fiat 500 non si smentisce e dall’Abruzzo porta a casa il successo tra Le Bicilindriche dopo un 1° ed un 2° posto nelle due salite.

Andrea Currenti su Fiat 500 curata da SAMO Competition ha vinto la 61^ Svolte di Popoli, appuntamento abruzzese del Campionato Italiano “Le Bicilindriche”.

Il pilota etneo di Bronte, punta del Team Automobilistico Phoenix, ha allungato ulteriormente in testa al tricolore riservato alle energiche vetture di casa Fiat, dopo un 1 a 1 alla competizione pescarese.

Un secondo posto a soli 9 decimi di secondo dalla vetta nella prima salita di competizione per Currenti, poi una seconda gara dove il pilota etneo è partito in attacco, ma quando ha visto il diretto rivale fermo a bordo strada ha mirato ad una proficua difesa in prospettiva tricolore.

“La concorrenza ha compiuto dei notevoli passi a avanti e di questo abbiamo preso consapevolezza – ha sottolineato Currenti – rispetto al mio record del 2020 abbiamo aumentato la prestazione di circa 3 secondi, ma con una barriera in più e 20 Kg di peso, secondo regolamento. Dobbiamo concentrarci sui nostri punti di forza e colmare le lacune che sono emerse soprattutto negli ultimi due appuntamenti, dove si vede in modo evidente il progresso della concorrenza. Il risultato ci tiene al comando ma il campionato continua e solo domenica prossima saremo in gara a Luzzi. Il supporto del Team Phoenix ed il sostegno tecnico di SAMO Competition sono gli elementi cardine della nostra efficienza, per cui insieme sapremo prendere opportunamente lo slancio decisivo”.

Nelle due salite di gara sui 7.530m metri di percorso tra Popoli ed il bivio di San benedetto in Perillis, Currenti ha ottenuto rispettivamente il tempo di 4’22”36 e 4’27”44.




IL GRAFFIO di Loredana Bertè

Lunedì 14 agosto ore 21:30 Piazza Duca degli Abruzzi

Tagliacozzo, 13 agosto 2023. Lunedì 14 agosto nell’ambito della XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmata da Jacopo Sipari di Pescasseroli, serata evento con la cantautrice e il suo gruppo in Piazza Duca degli Abruzzi, prestigiosa tappa del Manifesto Tour

È il momento di accendere i riflettori per la XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, sui protagonisti della storia della canzone italiana, ovvero degli autori e degli esecutori di quelle canzoni che cantate ed evocate da generazioni.

Dopo il concerto-lezione di Roberto Vecchioni, lunedì 14 agosto, alle ore 21,30 il grande palco di Piazza Duca degli Abruzzi verrà dominato da Loredana Bertè. Il direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli che ha firmato il cartellone, realizzato col patrocinio  del M.I.C, della Regione Abruzzo, della Città di Tagliacozzo, grazie all’abnegazione del Sindaco Vincenzo Giovagnorio e del suo Assessore alla cultura Chiara Nanni, della Banca del Fucino e della Fondazione Carispaq “La musica che gira sempre intorno al rock melodico – ha dichiarato il Maestro Jacopo Sipari – a cui ci ha abituato, ma pervasa da quella sfrenata e solare vitalità, mi ha portato ad invitare Loredana Bertè al Festival, unitamente ad immagini e melodie particolarmente evidenti nel suo vasto repertorio, che aprono ad un erotismo primitivo e trascinante, oltre a quella funzione sociale della musica che è l’essenza di questo tour Manifesto, legato al suo progetto discografico, che sposa la linea della scelta artistica pop in questo cartellone che vedrà qui anche Antonello Venditti e Francesco De Gregori.

Faccio mia una dichiarazione che John Cage, appuntò in margine al suo A Year from Monday, nel ’63: Vorrei che le nostre attività fossero più sociali, e sociali in modo libero. Ci convinceremo, così – ha continuato il Maestro Sipari – attraverso la riflessione a cui siamo tutti invitati, che ciò che veramente importa è conservare intatto, anzi, accrescere di continuo, nell’arte, il nucleo vivo e insopprimibile di quel messaggio civile, operando sopra la mente degli uomini attraverso i suoni e le immagini, le parole e i gesti, così da ricondurli, oltre ogni sospensione e rottura, empirica e provvisoria, alla volontà e alla capacità di modificare le proprie convinzioni e convenzioni, le idee e le percezioni, reinstaurando la fedeltà ad una libera visione del mondo, ristrutturando il consenso a quell’utopia, reinducendone la tangibile praticabilità”.

Loredana Bertè è uno dei personaggi più interessanti e discussi nel panorama della canzone italiana degli anni Settanta-Ottanta. Catapultata nel mondo dello spettacolo con lo scandalo di un suo nudo integrale, la cantante ha continuato per tutta la sua carriera a muoversi in bilico fra la provocazione e grande personalità artistica. Sa far convivere e utilizzare al massimo gli aspetti fondamentali di ogni grande vedette, un repertorio sempre stimolante, grazie alle collaborazioni con gli artisti più interessanti e innovativi, basta pensare a Djavan o Fossati, ma soprattutto un’interpretazione aggressiva e grintosa, caratteristiche difficili da trovare nella maggior parte dei cantanti italiani.

E, infine, si è imposta quale interprete sempre protagonista della scena, con comportamenti spesso provocatori e atteggiamenti da show-girl di grandissimo mestiere. Tutti questi aspetti continuano a trovare la loro esaltazione e dimensione ideale nelle esibizioni dal vivo, confermando la Bertè come una delle poche vere star italiane del palcoscenico.

Lo spettacolo ospite del cartellone del festival di Mezza Estate sarà un grande tributo al pop e al rock e un omaggio, attraverso i visual, alla pop art. Si potrà visionare nei ledwall in versione integrale il video di Movie, Movie, che proprio lo stesso Andy Warhol girò per Loredana quando si frequentavano alla Factory nella New York degli anni ’80, la città che a livello artistico era davvero il top a livello internazionale.

Partecipare al Manifesto Tour Teatrale 2023 significa salire su una giostra che si muove tra passato e presente, pop e rock, blues e reggae, accompagnati da immagini super colorate e simboli del rock – come la lingua dei Rolling Stones o le giacche dei Clash.

Attraverso i video e i testi delle canzoni arrivano anche messaggi sociali legati alle donne, tema sempre presente nel racconto di Loredana, come in genere la difesa dei diritti dei più deboli e di tutti coloro che non possono difendersi.

Nella scaletta si passerà da momenti di pura commozione e intensità con Il Mare d’inverno e Sei bellissima ad attimi di delirio collettivo con le hit più recenti quale Non ti dico no.

Sul palco la leader sarà sostenuta da un quintetto che schiera Ivano Zanotti alla batteria, Stefano Cerisoli e Marco Grasselli alle chitarre, Alberto Linari alle tastiere e Pierluigi Mingotti al basso, oltre che alla corista storica Aida Cooper unitamente ad Annastella Camporeale.

Uno dei momenti più intensi della serata sarà la presentazione del brano “Ho smesso di tacere”, scritto da Luciano Ligabue e accompagnato da potenti immagini di denuncia contro la violenza sulle donne. Il pubblico si esalterà su brani quali Non sono una signora, Sei bellissima, Il mare d’inverno, Luna, Dedicato e tanti altri, con i quali la piazza esploderà di suoni, colori ed emozioni, in una notte di mezza estate.

Prossimo appuntamento: Per il Ferragosto, martedì 15 agosto, alle ore 18, ci si sposterà ad Avezzano, in villa Massimo, tra il verde di Monte Salviano, per il Gran Gala della Classic Lyric Art del Maestro Glenn Morton e dell’Accademia di alto perfezionamento vocale Stage Daltrocanto del magistero di Donata D’Annunzio Lombardi. In programma l’esecuzione di Suor Angelica di Giacomo Puccini, momento centrale e soave, lavoro posto fra il noir parigino del Tabarro e la commedia fiorentina del Gianni Schicchi, una sfida, degna di quelle raveliane, all’idea data di teatro musicale: un lavoro tutto al femminile fra soprani (la protagonista e le sorelle più giovani), mezzosoprani (in genere le suore che incarnano l’autorità) e – lo scarto timbrico e vocale più netto – un contralto, la crudele Zia Principessa, in cui intravvediamo Turandot. Il tutto schierando ben diciotto personaggi e tutti importanti.




LE SVOLTE DI POPOLI 2023 del team abruzzese Garage Italia ASD

Fasciano a podio a Popoli

Popoli, 13 agosto 2023. In un fine settimana accompagnato da due belle giornate e con un sole gradevole, è arrivato un podio di gruppo per Mattia Fasciano alla 61^ Svolte di Popoli, con il pilota Pescarese che era al via sulla Peugeot 308 della DP Racing e di classe RSTB 1.6. Fasciano rappresentava i colori di Garage Italia ASD e non voleva mancare al via della gara di casa ed anche in questa occasione ha cercato di dar tutto, con un secondo posto di gruppo RS arrivato a fine gara. La gara Popolese era valida per il TIVM Centro Nord e per il Campionato Italiano Bicilindriche.

Un fine settimana partito alla grande, con due ottimi piazzamenti davanti a tutti nel corso delle prove e che preannunciavano belle battaglie per la gara di domenica. Infatti, poi nel corso della gara la battaglia c’è stata e Fasciano si è piazzato secondo in gara 1 alle spalle di un altro concorrente della stessa classe e per soli 2 centesimi di secondo, fornendo quasi un tempo fotocopia rispetto al vincitore della prima salita. In gara 2 i tempi di Fasciano si sono leggermente alzati con la macchina che è diventata molto scivolosa e il driver locale si è dovuto accontentare della seconda posizione, che è quella conquistata anche nella classifica generale, staccato di appena due secondi dalla vetta dopo le due salite di gara.

“Mi sono trovato veramente bene con la macchina, considerando che era la mia prima volta sulla 308. Ho cercato di adattarmi a queste gomme stradali che si usano in questa categoria, ma non è stato facile. Del resto, è stata un’ottima gara e mi dispiace soltanto aver alzato i tempi nella seconda salita, ma vedendo che la macchina scivolava molto di più rispetto alla prima salita, ho cercato di prendermi meno rischi possibili. È andata così, ma ci tenevo molto ad essere al via della mia gara di casa. Ringrazio gli sponsor che mi hanno permesso di esserci e Garage Italia ASD per il concreto sostegno.” Queste le dichiarazioni di Mattia Fasciano nel post gara.

Foto: Antonio Guidi (Si prega di citare la fonte)




PAPA FRANCESCO, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA PACE

La prossima “Giornata della Pace” – Capodanno 2024 – è stata dedicata da Papa Francesco al rapporto tra Intelligenza Artificiale e Pace

PoliticaInsieme.com, 13 agosto 2023. Non mancheranno di stupirsi coloro che si sarebbero attesi un tema differente, apparentemente di maggiore attualità e di più immediata risonanza politica: dal conflitto armato che perdura in Ucraina, al disarmo o almeno alla limitazione della produzione e dell’ import-export di armi o ancora ad argomenti che la cultura pacifista predilige.

Anzitutto, il timore di una escalation “nucleare” o almeno l’effetto-bomba della devastazione ambientale, non meno micidiale per quanto spalmata su un tempo che non è istantaneo e, dunque, apparentemente meno drammatica.

Invece, no.

Francesco spiazza queste attese ed impone la riflessione su un argomento che sta sulla bocca di tutti tanto quanto risulta a tutti, almeno finora, sostanzialmente inafferrabile. Si sta creando un clima tale per cui è come se attendessimo che ci sovrasti un tornado di cui non conosciamo ancora né la direzione di marcia né l’ intensità, salvo attenderci un effetto distruttivo che, per sua natura, saremmo, per forza di cose, necessariamente impotenti a contrastare o almeno contenere.

In ogni caso, una minaccia che ha almeno due caratteri: sarebbe del tutto esogena, mediata dalla tecnica, dagli algoritmi che danno conto delle stringenti catene causali che le danno forma e, soprattutto, una minaccia che investe e rischia di compromettere le ragioni più riposte della nostra stessa umana identità. Senonché, solo apparentemente è così. In effetti, l’ intelligenza artificiale non è affatto una realtà “aliena”, ma piuttosto lo specchio che ci rimanda l’immagine che, in quanto “umani”, abbiamo di noi stessi, secondo dimensioni inedite ed inaspettate, perfino sorprendenti.

L’ Intelligenza Artificiale non dice di un mondo “altro”; dice di noi. Non ci stiamo avviando verso un utopica era di uomini e di cyborg, impegnati in una contesa impari, che vede i primi destinati a soccombere. Ci stiamo, piuttosto, incamminando verso un mondo che, secondo una maniera fin mai così apertamente sperimentata, vede l’uomo fare i conti con sé stesso, con una profondità abissale, che costitutivamente, originariamente gli appartiene per quanto solo ora se ne dischiuda l’accesso, verso una coscienza più matura delle sue potenzialità ancora inespresse e, ad un tempo, dei suoi limiti.

Evocato, dunque, ad una responsabilità, nel senso più rigoroso e stringente del termine, che nessuno può delegare ad un indistinto soggetto collettivo, ma che ognuno deve assumere su di sé e vivere come l’ effettivo “farsi” della sua persona.

Per questo ha ragione Papa Francesco nel suggerire come vada esplorata la connessione che corre tra le concrete condizioni storiche e politiche necessarie a promuovere e tutelare la pace e quella visione più ampia di sé che l’Intelligenza Artificiale svela all’ uomo del nostro tempo.




LA MOSTRA DI AUTO E MOTO D’EPOCA

In migliaia affollano il lungomare

Roseto degli Abruzzi, 13 agosto 2023. Auto storiche provenienti da tutta Italia, una vetrina d’eccezione rappresentata dal Lungomare Centrale e, soprattutto, tantissime persone accorse a Roseto per osservare da vicino quelli che sono veri e propri capolavori d’arte e d’ingegneria.

Grandissimo successo ieri sera per “Sulle Strade delle Rose”, mostra statica di auto e moto d’epoca organizzata dal CASPIM Club Auto Moto Storiche Picenum giunta alla sesta edizione, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Roseto e che rientra nel calendario ASI.

In migliaia, tra appassionati o semplici curiosi, hanno affollato il lungomare centrale a partire dalle 19.00 per ammirare ben 111 auto e 20 moto d’epoca realizzate tra gli anni Venti e gli anni Settanta. Un colpo d’occhio davvero spettacolare quello che si è presentato a coloro che si sono trovati a passare in zona durante la manifestazione, con capannelli di persone intorno ai mezzi per scattare foto e chiedere informazioni. In duecento, inoltre, hanno partecipato alla cena che si è svolta presso il ristorante Marisella.

Presenti all’evento, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio e il Consigliere Comunale Vincenzo Addazii che sono stati accolti dal presidente dell’Associazione Domenico Denti e dall’organizzatore Roberto Ruggieri.

“Ancora una volta siamo riusciti a dimostrare che manifestazioni “di settore”, che riguardano passioni specifiche, riescono a coinvolgere tantissime persone – hanno detto il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore Annalisa D’Elpidio e il Consigliere Vincenzo Addazii – diventando un volano per tutto il comparto turistico e per l’economia della nostra città. Vedere il lungomare centrale così vivo e affollato è motivo di orgoglio per la nostra Amministrazione. Uno dei nostri obiettivi, infatti, è cercare di rendere i suoi spazi sempre più vivibili, a misura di turista e di famiglia. Ringraziamo il CASPIM Club Auto Moto Storiche Picenum per aver organizzato la manifestazione e siamo pronti a dare il nostro sostegno anche per la prossima edizione”.

“Sono molto soddisfatto per il successo ottenuto dalla Mostra – ha aggiunto Roberto Ruggieri – Ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi che si è dimostrata fondamentale nel supporto per organizzare questa manifestazione di livello nazionale. Mi piace sottolineare, infatti, che le auto presenti ieri sul lungomare sono arrivate da tutta Italia con diversi mezzi d’epoca provenienti anche da fuori regione”.




SI COMPLETA IL REPARTO DEI CENTRALI

Joselyn D’Egidio continua il percorso con l’Adriatica Press. “Onorata di far parte ancora della Futura”

Teramo, 13 agosto 2023. Anche il reparto centrali è al completo con Joselyn D’Egidio che, dopo l’esperienza della passata stagione, continua il percorso con l’Adriatica Press. Classe 2001, alta 1.78 Joselyn ha vestito lo scorso campionato per la prima volta la maglia della Futura, dimostrando di crescere dal punto di vista tecnico. Proprio per questo motivo che la società ha voluto, ancora una volta, dare fiducia ad una atleta di prospettiva.

“La nuova stagione di B1 – commenta D’Egidio – sarà, secondo il mio punto di vista, un’avventura piena di emozioni. Sono onorata di far di nuovo parte della Futura e per questo ringrazio la società biancorossa per la fiducia. Sono certa che con il giusto impegno e lavoro di squadra, saremo in grado di fare bene e toglierci molte soddisfazioni.

Joselyn D’Egidio vestirà la maglia numero 11.

Con il rinnovo di Joselyn D’Egidio la società biancorossa è quasi arrivata al traguardo del completamento del roster. Manca un ultimo tassello che potrebbe essere la classica ciliegina sulla torta, in vista dell’imminente inizio della preparazione previsto per il prossimo 21 Agosto.